nfos - Provincia di Genova dei Frati Minori Cappuccini · metropolita copto dell'Etiopia, l'Abuna...

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1 nfos NOTIZIARIO DELLA PROVINCIA CAPPUCCINA LIGURE Anno V, n° 1 — Gennaio 2017 I NDICE 01 Notizie dalla Provincia 02 Notizie dall’Ordine 04 INFOCAP 05 Vita consacrata 06 Per ricordarci di noi 07 Fraternità Ospedale S. Martino 09 Museo Cappuccini IL MINISTRO INFORMA Il Ministro Provinciale e il suo Consi- glio hanno convocato: per il prossimo 7 FEBBRAIO ASSEMBLEA PROVINCIALE presso il Convento di Genova San Bernardino a partire dalle ore 9.30 allo scopo di preparsi insieme alla cele- brazione del Capitolo di maggio 2017 Cari Confratelli siete tutti invitati a partecipare al: Corso di Esercizi Spirituali “La preghiera come cura per le nostre fragilità personali e comunitarie” dal 6 all’10 marzo 2017 presso “Fatebenefratelli” di Varazze predicatore: Fr. Dino Fanchetto referente fr. Walter De Andreis BOLLETTINO MEDICO Fr. Josè Carlos, direttore dell'Infermeria Provinciale, informa tutti i confratelli che: - Mons. Armando Gianni, dopo il ricovero all’Ospe- dale Galliera, è rientrato in infermeria. La salute è leggermente migliorata anche se deve continuare con la terapia prescritta dai medici. Fr. Josè Carlos fa sa- pere che saranno benvenuti tutti i confratelli che vo- gliono andare a trovare i fratelli malati. - La fraternità del Padre Santo comunica che padre Innocenzo Toso è stato dimesso dopo il ricovero al San Martino per accertamenti. PUBBLICAZIONI DEI CONFRATELLI E CURIOSITÀ fr. Remo Lupi, dalla fraternità di Alassio, ci informa della sua ultima pubblicazione: REMO LUPI, La Parola e le parole di Mi- sericordia, 11,5 x 17 cm., 32 pp., Editrice Velar, Gorle (BG) 2016 Venerdì 6 gennaio 2017 alle ore 16,00 è stata intitolata a Padre Ruffino della piazzetta antistante la Chiesa dei Cappuccini di Via Brunenghi a Finale Ligure. Padre Enrico Ruffino Vernazza, frate cappuccino del convento fi- nalese molto conosciuto in città, oltre ad aver consegnato per anni “Famiglia Cristiana” ai fedeli, si era distinto nelle attività a favore dei giovani. Don Ruffino, nato a Genova nel 1920, era stato ordinato sacerdote nel 1943, giungendo poi a Finale nel 1950. Alcuni anni fa aveva ricevuto la cittadinanza onoraria ed il premio “Una vita per Finale”.

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n fosNOTIZIARIO DELLA PROVINCIA CAPPUCCINA LIGURE

Anno V, n° 1 — Gennaio 2017

I N D I C E

01 Notizie dalla Provincia

02 Notizie dall’Ordine

04 INFOCAP

05 Vita consacrata

06 Per ricordarci di noi

07 Fraternità Ospedale S. Martino

09 Museo Cappuccini

IL MINISTRO INFORMA

Il Ministro Provinciale e il suo Consi-glio hanno convocato:per il prossimo 7 FEBBRAIO

ASSEMBLEA PROVINCIALE

presso il Convento di Genova SanBernardino a partire dalle ore 9.30allo scopo di preparsi insieme alla cele-brazione del Capitolo di maggio 2017

Cari Confratelli siete tutti invitati apartecipare al:

Corso di Esercizi Spirituali “La preghiera come cura per le nostrefragilità personali e comunitarie”dal 6 all’10 marzo 2017presso “Fatebenefratelli” di Varazzepredicatore: Fr. Dino Fanchetto

referente fr. Walter De Andreis

BOLLETTINO MEDICO

Fr. Josè Carlos, direttore dell'Infermeria Provinciale,informa tutti i confratelli che:- Mons. Armando Gianni, dopo il ricovero all’Ospe-dale Galliera, è rientrato in infermeria. La salute èleggermente migliorata anche se deve continuare conla terapia prescritta dai medici. Fr. Josè Carlos fa sa-pere che saranno benvenuti tutti i confratelli che vo-

gliono andare a trovare i fratelli malati.

- La fraternità del Padre Santo comunica che padreInnocenzo Toso è stato dimesso dopo il ricovero alSan Martino per accertamenti.

PUBBLICAZIONI DEI CONFRATELLI E CURIOSITÀ

fr. Remo Lupi, dalla fraternitàdi Alassio, ci informa dellasua ultima pubblicazione:

REMO LUPI, La Parola e le parole di Mi-sericordia, 11,5 x 17 cm., 32 pp., Editrice Velar, Gorle (BG)2016

Venerdì 6 gennaio 2017 alle ore16,00 è stata intitolata a PadreRuffino della piazzetta antistantela Chiesa dei Cappuccini di ViaBrunenghi a Finale Ligure.Padre Enrico Ruffino Vernazza,frate cappuccino del convento fi-nalese molto conosciuto in città,oltre ad aver consegnato per anni“Famiglia Cristiana” ai fedeli, si

era distinto nelle attività a favore dei giovani. DonRuffino, nato a Genova nel 1920, era stato ordinatosacerdote nel 1943, giungendo poi a Finale nel 1950.Alcuni anni fa aveva ricevuto la cittadinanza onorariaed il premio “Una vita per Finale”.

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L'Ordine dei frati Minori Cappuc-cini annovera tra le sue fila unnuovo Venerabile: il Cardinale Gu-glielmo Massaia. Il 2 dicembre2016, il Santo Padre Francesco hafirmato il decreto di venerabilitàche sancisce che questo figlio disan Francesco d'Assisi ha vissutoin grado eroico le virtù teologali ecardinali. Si tratta del primo gra-dino del riconoscimento ufficiale,da parte della Chiesa, del camminovirtuoso del Cappuccino.

Chi era Guglielmo Massaja?Il Servo di Dio, penultimo

di otto figli, nacque nell'Astigiano,la terra di Giovanni Bosco, 1'8 giu-gno 1809. Nello stesso giorno fubattezzato con i nomi di LorenzoAntonio. I suoi genitori erano agri-coltori modesti e religiosi. Tra-scorse la fanciullezza in famiglia,per passare poi sotto la guida delfratello primogenito Guglielmo cheera parroco del duomo d'Asti.Compiuti gli studi superiori nelCollegio Reale di questa città comeseminarista, per attuare l'idealemissionario entrò nell'Ordine deiCappuccini, dei quali vestì il saio il6 settembre 1826, assumendo ilnome del fratello maggiore: Gu-glielmo. Dopo gli sudi filosofici eteologici (1827-1833), fu ordinatosacerdote a Vercelli il 16 giugno1832. Dapprima cappellano ospe-daliere, dove ebbe modo di appren-dere nozioni elementari di

medicina di cui farà tesoro inAfrica; insegnò poi filosofia e teo-logia dal 1836 al 1846. Nel 1844 fupure chiamato a collaborare in qua-lità di consigliere del ministro pro-vinciale del Piemonte.

Questi incarichi lo miseroin contatto con la corte di Savoia,con diplomatici, medici, letterati emembri insigni del clero piemon-tese. In particolare fu confessore econsigliere del Cottolengo, dellamarchesa di Barolo, di Silvio Pel-lico e del futuro re d'Italia, VittorioEmanuele II.

L'anno 1846 fu determi-nante per l'evangelizzazione del-l'Etiopia. Dopo il fallimento dellemissioni gesuitiche, francescane ecappuccine dei secoli XVI e XVII,nonostante l'erezione della prefet-tura dell'Abissinia al nord, capeg-giata dal santo vincenziano GiustinoDe Jacobis (10 05 1839), l'Etiopiamancava di una gerarchia cattolica.

Il felice intuito di GregorioXVI riuscì a concretizzare il pro-getto missionario. Accolto il sugge-rimento epistolare dell'esploratorefrancese Antonio d'Abbadie giuntoda Quarata, sulla riva del lago Tana(9 marzo 1845), affidò il ventesimoterritorio dei Galla, nel sud del-l'Etiopia, all'Ordine dei Cappuccini.Con il breve del 4 maggio 1846 loeresse in vicariato apostolico e no-minò il Massaja, su indicazione dipadre Venanzio da Torino, ministrogenerale dell'Ordine dei Cappuc-cini, vescovo titolare di Cassia inpartibus infidelium e primo vicarioapostolico dei Galla. Il 24 maggiosuccessivo, il prefetto della Con-gregazione di Propaganda Fide, gliconferiva a Roma la pienezza delsacerdozio.

Da questo momento ebbeinizio una delle pagine più avven-

turose della vita del Massaia. La-sciò l'Italia il 4 giugno 1846, riu-scendo a raggiungere la suamissione solo cinque anni dopo, il21 novembre 1852, a prezzo di sof-ferenze e peripezie inaudite, procu-rategli in particolare dalmetropolita copto dell'Etiopia,l'Abuna Salama III che scomuni-candolo lo chiamò con nome pro-fetico Abuna Messias.

Otto traversate del MareMediterraneo, dodici del MareRosso, quattro pellegrinaggi inTerra Santa, quattro assalti all'acrò-coro (altipiano etiopico), dal MareRosso, dal Golfo Arabico e dalSudan; quattro esili, altrettante pri-gionie e ben diciotto rischi di mortecostituiscono il bilancio della suaepopea missionaria.

Dopo ripetuti tentativi dipenetrazione, l'attività del vescovosi articolò in periodi ben definiti: laMissione dei Galla propriamentedetta (1852-1863), comprendentele fondazioni di Assandabo, nelGudrù (1852), dell'Ennerea (1854),del Caffa e Lagamara (1855) e delGhera (1859); la permanenza inEuropa (1864-1867) per riorganiz-zare i quadri missionari, comporrei catechismi galla e caffino, pub-blicare la prima grammatica dellalingua galla - allora soltanto parlata- e fondare il Collegio Galla SanMichele a Marsiglia per i giovaniaspiranti al sacerdozio (15 aprile1866); la Missione dello Scioa,dove il re Menelik II lo trattennecome suo consigliere e vi fondò,nel 1868, le importanti stazionimissionarie di Fekerié-Ghemb e diFinfìnrù poi elevata a capitale del-l'Etiopia moderna nel 1889 con ilnome di Addis Abeba.

L'esilio, decretato, il 3 otto-bre 1879, dal Negus-neghesti (im-

NOTIZIE DALL’ORDINE

VENERABILE GUGLIELMO MASSAJA (1809-1889)fonte: www.ofmcap.org

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peratore) Joannes IV, vincitore diMenelik, troncò definitivamentel'attività benefica del Servo di Dio,costringendolo alle dimissioni davicario apostolico dei Galla chescrisse a Smirne il 23 maggio 1880,vigilia dell'anniversario della suaconsacrazione episcopale.

Dopo aver trascorso granparte del 1880 in Egitto, in MedioOriente e in Francia, l'esule missio-nario decise di recarsi nel conventodi Bastia in Corsica per "pensareun po' a me stesso", e "per sfuggiregli onori che gli si preparavano inItalia in vista dei suoi meriti" . La-sciò Bastia il 14 novembre 1881eda lì si stabilì a Roma per voleredello stesso pontefice Leone XIIIche lo indusse a scrivere i ricordiafricani, promuovendolo arcive-scovo e elevandolo nel 1884 alrango di cardinale.

Il Massaia visse l'ultimodecennio dividendo la sua dimoratra la Curia generale dell'Ordine deiCappuccini, il Collegio Urbanianodi Propaganda Fide e il conventodei Cappuccini a Frascati, doveedificò confratelli e visitatori illu-stri per l'estrema povertà.

All'inizio dell'agosto 1889si recò a Villa Amirante in SanGiorgio a Cremano per un po' di ri-poso. Il 6 agosto, festa della Trasfi-gurazione, venne stroncato da unacrisi cardiaca. Alla notizia dellamorte il Santo Padre Leone XIIIesclamò: «È morto un santo».

La salma fu subito circon-data dalla venerazione di autorità edel popolo che gli era caro e che,nonostante le precauzioni, riuscì asforbiciargli la tonaca fino al gi-nocchio e a sottrargli il cordone. Leesequie ebbero luogo nella chiesadegli Alcantarini del Granatello, of-ficiate dal cardinale arcivescovo diNapoli. Il 7 agosto la salma, depo-sta in triplice bara fu portata aRoma su una vettura ferroviaria pa-vesata a lutto. Il 9 agosto si celebròun solenne funerale nella chiesa di

Sant'Andrea delle Fratte a Roma. Ilcorpo venne tumulato nella cap-pella della Congregazione di Pro-paganda Fide al Verano e, per suoesplicito volere, traslato l'11 giugno1890 a Frascati, nella chiesa deiCappuccini, dove tuttora riposa.Qui volle essere sepolto, perché laquiete dei morti non è disturbatadal rumore del mondo, né la santitàdei sepolcri è profanata dal lussodei moderni cimiteri. La fama disantità già presente in vita per lasua indomita attività apostolica emissionaria, si manifestò dopo lasua morte e portò a promuovere nel1914 il processo canonico.

Dice qualcosa alla nostra vita oggiquesto frate cappuccino?

Il cardinale GuglielmoMassaia è certamente uno dei mis-sionari più significativi dellaChiesa, considerato dalla storiogra-fia missionaria il maggior evange-lizzatore del XIX secolo, attualenell'esempio e nel messaggio evan-gelico anche per le condizioni am-bientali in cui lavorò, per leperipezie dei suoi interminabiliviaggi, per la tempra del suo carat-tere e per quella qualità organizza-tiva che gli fece intuire e realizzareuna presenza della Chiesa primi-tiva ma proprio per questo degnadei tempi apostolici per semplicità,essenzialità, nitidezza e aderenzaall'indole delle tribù evangelizzate.

Le note caratteristiche dellasua attività missionaria, si possonocosì sintetizzare: evangelizzazione,promozione umana, santità. Èquanto viene chiesto oggi ad ognimissionario. Accanto a queste noteessenziali nella sua attività eranopresenti pure la collaborazione,l'inculturazione, la flessibilità el'apertura.

Aperto a tutti i problemidell'evangelizzazione, il Cappuc-cino non limitò la sua attività aiGalla della propria giurisdizione:favorì pure, con suggerimenti e in-

terventi personali efficaci, le mis-sioni confinanti. Riuscì a superaresbarramenti giuridico-disciplinari esi aprì, faticosamente, pagando dipersona, le strade della pastoralemoderna che noi percorriamo age-volmente.

Per secoli la Chiesa istitu-zionale esportò, particolarmente interra di missione, prodotti europeie lo stesso Servo di Dio, nellaprima corrispondenza, inneggiaalla cosiddetta civiltà occidentalepreferendola alle altre. Giunto,dopo oltre sei anni di tentativi audacie dolorosi nel vicariato apostolicodei Galla, nell'Alta Etiopia, egli av-vertì il bisogno di svincolarsi da ognitentazione europeistica.

Come apostolo di Cristo ri-fiutò categoricamente di mischiarepolitica e religione. "ll mio senti-mento e la mia convinzione - scrive- fu sempre contraria al sistema diconfidare nel favore dei principi,come elemento troppo fragile etroppo misto di passioni per serviredi base a un'operazione religiosa, laquale di sua natura deve discenderedall'alto".

Uomo semplice come l'ac-qua, fece una vita santa. Pieno dicarità operativa e che non si rispar-miava perché il fratello non sof-frisse; provvido padre con tutte lequalità che si possono desiderare.

Un missionario che peranni visse con un pugno di ceci, al-l'uso degli eremiti abissini e che,poco prima di morire, poté scrivereche:” tutto il sud dell'Etiopia hasentito la parola di Dio, con cri-stiani sparsi ovunque; il resto, poi,giudicherà Dio; per noi cui basta lasua volontà”.

Un santo vecchio incurvatopiù dalle fatiche, dagli stenti, dalleprivazioni, dai dispiaceri che nondagli anni, che diventa esempio diuna evangelizzazione scevra da in-teressi umani, puramente dedita albene delle anime.

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C. I. M. P. CAP. ASSOCIAZIONE DI PROMOZIONE SOCIALE E CULTURALE DI ASSISTENZA E BENEFICENZA

INFOCAP

In rilievo:

• 9 febbraio 2017 – Consiglio diPresi-denza CIMP Cap

• 13-17 marzo 2017 – 139ª Assem-blea CIMP Cap

Appuntamenti CIMP Cap

- 23-27 gennaio 2017. (ASSISI –DOMUS LAETITIAE) – Conve-gno Formatori promosso dal Segre-tariato nazionali FraternitàFormazione. Info fr. Claudio Passavanti cell. 3391415327 [email protected] e fr. Gianluca [email protected] o telefonica-mente al num. 3482295575

- 9 febbraio 2017. (ROMA) – Con-siglio di Presidenza CIMP Cap.Info fr. Ciro M. Polverino cell. 3479433519; fr. Francesco Colacellicell. 335 6868232 [email protected]

- 13-17 marzo 2017. (ASSISI -CASA LEONORI) – 139ª Assem-blea CIMP Cap. Info fr. Ciro M. Polverino cell. 3479433519; fr. Francesco Colacellicell. 335 6868232 [email protected]

- 19-22 giugno 2017. (LUOGO DADEFINIRE) – 140ª AssembleaCIMP Cap.

Info fr. Ciro M. Polverino cell. 3479433519; fr. Francesco Colacellicell. 335 6868232 [email protected]

- ottobre 2017. (ROMA – COLLE-GIO INTERNAZIONALE S. LO-RENZO DA BRINDISI) – 141ªAssemblea elettiva CIMP Cap eAssemblea generale elettiva dei Se-gretariati. Info fr. Ciro M. Polverino cell. 3479433519; fr. Francesco Colacellicell. 335 6868232 [email protected]

Appuntamenti Interfrancescani

- 16-19 gennaio 2017. (ASSISI –DOMUS PACIS) – 18° Corso diFormazione per Assistenti OFS eGiFra d’Italia. Info [email protected] -tel. 06.632494 – cell. 334 2870709.

- 13-17 marzo 2017. (ASSISI –CASA LEONORI) – XLI Assem-blea Unione Famiglie Francescaned’Italia. Info fr. Ciro M. Polverinocell. 347 9433519; fr. FrancescoColacelli cell. 335 6868232 cim-pcap.segre [email protected]

Capitoli Provinciali 2017- Provincia Calabria – Amantea(CS), 6 febbraio 2017.

- Provincia Basilicata- Salerno –luogo da definire, 13 febbraio2017.

- Provincia Lombardia –Albino(BG), 19-25 feb-braio 2017.

- Provincia Veneta – Venezia, 27febbraio – 4 marzo 2017.

- Provincia Napoli –Visciano (NA),6-9 marzo 2017.

- Provincia Emilia Romagna – Tos-signano (BO), 24-29 aprile 2017.

- Provincia Foggia – S. GiovanniRotondo (FG), 1-6 maggio 2017.

- Provincia Piemonte –Armeno(NO), 8-12 maggio 2017.

- Provincia Puglia – Santa CesareaTerme (LE), 15-19 maggio 2017.

- Provincia Genova –Genova S.Bernardino, 22-26 maggio 2017.

Altri appuntamenti

- 2-6 luglio 2018. (ROMA – COL-LEGIO S. LORENZO DA BRIN-DISI) – Incontro giovani frati informazione europei. Info fr. Ciro M. Polverino cell. 3479433519; fr. Francesco Co-lacellicell. 335 6868232 [email protected]

Laus Deo!

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PER RICORDARCI TRA NOI E DI NOI FRATERNAMENTE...

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VITA CONSACRATA - GENOVA CISM-USMI-CIIS 2016-2017

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CONCERTO BENEFICO - CHAMPOLUC 6 GENNAIO 2017

CONCERTO BENEFICO Champoluc 6 gennaio 2017"Un canto soave per un pane fragrante"

Per un pane fragrante gli artisti hanno davvero donatocuore, amore, passione e talento per raggiungere loscopo benefico di offrire l'opportunità ai giovani dellamissione dei Frati cappuccini in Perù di guadagnarsiil pane nel vero senso della parola. Tiziana Cisterninoe Azusa Kubo voci del coro del Teatro alla Scala e ilmaestro Luca Pavanati, da tempo amici dei frati, sonostati accolti con affetto e calore dalla comunità diChampoluc nella bella serata organizzata nella chiesaparrocchiale di Sant'Anna.

Serata che si è svolta quasi come una preghiera e me-ditazione attraverso un susseguirsi di brani sacri ri-guardanti la figura di Maria, il Natale attraverso lediverse tradizioni e la pace. Nonostante il freddo uncentinaio di persone ha apprezzato l'evento e i diversiinterventi compreso quello di Tiziana Turino, Asses-sore al turismo del Comune di Ayas che è intervenutain rappresentanza dell'Amministrazione. Sono stati

raccolti 1350 euro che verranno destinati dai Frati Cap-puccini liguri per la realizzazione dell'aula didattica peril progetto destinato alla panificazione realizzato nellaperiferia sud della metropoli di Lima in Perù.

Un particolare ringraziamento al parroco don FabrizioBalestra per la premurosa disponibilità e per aver con-diviso il progetto.

fr. Francesco Rossi e fr. Renato Brenz Verca

FRATERNITÀ OSPEDALE SAN MARTINO

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FRATERNITÀ OSPEDALE SAN MARTINO

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MUSEO BENI CULTURALI CAPPUCCINI

Prosegue fino al 2 febbraio la mostra “Contempliamo il Presepio”La bellezza di Maria nell’arte

Vi aspettiamo in Museo!!!

18 DICEMBRE, FESTA DEI BAMBINI DELLA COMUNITÀLATINO AMERICANAIl museo ha ospitato in visita tutta la comunità latino -americana di Santa Caterina alla conclusione dellaSanta Messa di domenica 18 dicembre. Oltre a tutte le famiglie della comunità hanno parteci-pato alla visita il Console dell’Ecuador, Narcisa SoriaValencia, e il Console del Perù, Alejandro PedroUgarte Velarde.Nel pomeriggio, nel chiostro del covento, si è tenutala festa dei bambini della comunità.

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LA CURIOSITÀ:

ATTR. APADRE GIOVANNI MARIADA MENTONEinizio XVIII secolo

IMMACOLATAStatua in cartapesta e tela gessataDeposito Beni Culturali Cappuccini diGenova (prima nella Chiesa dei Cappuccini diSestri Ponente)Restaurata in occasione della mostra

L’autore della statua in cartapesta etela gessata, qui presentata dopo ilrestauro, vorrei attribuirlo a padreGiovanni Maria da Mentone, sacer-dote Cappuccino della provincia diGenova.Dal necrologio dei Cappuccini ge-novesi si legge di lui: “Religioso dibuon disegno e raro ingegno, moltointelligente anche al secolo nellaprofessione di architettura. Sonosue le statue venerate nella chiesadi S. Caterina in Livorno”. Di padre Giovanni è pure la statuadell’Immacolata in cartapesta dellachiesa dei Cappuccini di Lucca,molto simile a quella situata nellanicchia dell’ancona dell’altaremaggiore della nostra Chiesa diAlassio (SV). Si ha notizia chepadre Giovanni da Mentone nel1707 sia stato padre Guardiano pertre anni nel convento di Alassio,che era in vita nel 1740 e che morìil 14 settembre di un anno impreci-sato.L’autore della statua raffigura laMadonna con le braccia e le manisul petto in atteggiamento di pre-ghiera, nell’atto di rivolgersi a Diocon il cantico: “L’anima mia ma-gnifica il Signore e il mio spiritoesulta in Dio mio Salvatore” (Lc.1,46-47).La statua raffigura una donna moltobella, dal leggero e grazioso ar-

cheggiamento, rivestita di un riccopanneggio. Ha un vestito bianco ri-coperto dal mantello di colore blu,perché figura della Chiesa, sposa diCristo senza macchia e senza ruga:il bianco del manto allude al-l’umana purezza, il blu all’elezioneceleste che avvolge e sublima ciòche è solo umano.MARIA È LA PIENA DI GRAZIATUTTE LE GENERAZIONI MICHIAMERANNO BEATALa frase del “Magnificat” rivela lavenerazione che il popolo di Dioeleva alla mamma di Gesù e dellaChiesa. Maria Immacolata innal-zata accanto al Figlio raccogliesulla terra il tributo d’amore eonore degli uomini che a lei si ri-volgono fiduciosi e devoti.Il culto alla madre di Dio ha distac-cato Maria dal contesto suo e daquello storico dei fedeli e l’ha dis-sociata dalle preoccupazioni vere,autentiche dell’uomo. Ella ha diritto a rimanere in questoposto d’onore, ma non si possono,

non si debbono dimenticare gli al-lacci concreti che ha con tutti icomponenti della famiglia umana.Maria porta i nostri stessi limiti,percorre il medesimo cammino,condivide i nostri dolori e fatiche,ci fa gioire di tutti i nostri traguardinella sequela di Gesù.La stupenda statua di Maria Imma-colata è molto simile alle numeroseimmagini scolpite su legno o mo-dellate con la cartapesta che ornanola maggior parte delle chiese cap-puccine, a significare la sua regalitànei riguardi dell’Ordine dei FratiMinori.In tutte le chiese francescane èsempre presente l’altare dedicatoall’Immacolata e ai più grandi arti-sti è stato commissionato l’incaricodi rappresentarla sia nella pitturache nella scultura. L’iconografiadell’Immacolata Concezioneprende ispirazione dalle raffigura-zioni della donna dell’Apocalisse:“Un segno grandioso apparve nelcielo: una donna vestita di sole,

MUSEO BENI CULTURALI CAPPUCCINI

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con una luna sotto i piedi e sul suocapo una corona di dodici stelle”(Ap. 12,1).Il trionfo dell’Immacolata nelle sueimmagini di splendore è raffiguratanella classica iconografia della Ver-gine, poggiata su uno spicchio diluna, mentre schiaccia la testa delserpente. Il volto e lo sguardo sonoreclinati verso il globo terrestre everso i fedeli che si rivolgono a leiper chiedere protezione e aiuto

nella prova.Maria è il segno gran-dioso, la donna vestita disole con una corona didodici stelle sul capo:dodici il numero dei figlidi Giacobbe e degli apo-stoli, delle tribù diIsraele e delle chiese;Maria è la Vergine figliadi Sion e la madre dellaChiesa, modello di san-tità per tutti i figli di Dioe riferimento di unità ditutti i membri del popolodi Dio.Maria vestita di sole, èavvolta da colui che è ilsole di giustizia, il suo fi-glio Gesù che l’ha pre-v e n t i v a m e n t egiustificata liberandola

dal peccato originale, perché fossedegna di essere sua madre e mo-dello della creatura nuova.L’Immacolata ha sotto i piedi laluna perché, mentre il sole brilla difulgore proprio ininterrotto, la luceriflessa della luna cresce e decre-sce, simbolo della natura soggettaal peccato: Maria, per grazia di Dionon più soggetta al peccato è perprima rivestita del sole divino.

Sotto i piedi di Maria è rappresen-tato un grosso serpente con le fauciaperte e la mela in bocca. Ricordail testo del libro della Genesi:“Allora il Signore Dio disse al ser-pente: poiché tu hai fatto questo, siitu maledetto più di tutto il bestiamee più di tutte le bestie selvatiche!Sul tuo ventre camminerai e pol-vere mangerai per tutti i giornidella tua vita. Io porrò inimiciziatra te e la donna, tra la tua stirpe ela sua stirpe: questa ti schiacceràla testa e tu le insidierai il calca-gno” (Gen. 3, 14-15).La pagina della Genesi ricordal’inimicizia posta da Dio tra il ser-pente e la donna all’inizio della sto-ria umana, nonché la promessa chequesta avrebbe schiacciato la testadel serpente. Dalla lettura del sud-detto testo biblico, la Chiesa com-prese che Maria, per poter esseredegna madre di Dio e partecipare inqualità di nuova Eva, alla vittoriadi Cristo nuovo Adamo sulle po-tenze del male, non doveva esserevittima del peccato; ne fu quindi li-berata fin dal suo concepimento.

fr. Vittorio Casalino

MUSEO BENI CULTURALI CAPPUCCINIViale IV Novembre, 5 - 16121 Genova - ingresso da Via B.Bosco (dietro Palazzo di Giustizia)

Orari: dal martedì alla domenica 14.30-18.00 - giovedì 10.00/13.00 – 14.00/18.00

Per informazioni: tel. ufficio: +39 010.8592759, www.bccgenova.it - [email protected]