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COMMISSIONE START-UP E SETTORI INNOVATIVI UNA NUOVA PRASSI DI RIFERIMENTO SULLO SVILUPPO DELLA CULTURA DELL’INTEGRITÀ DEI PROFESSIONISTI WWW.ORDINEINGEGNERI.MILANO.IT @ORDINEingMI FACEBOOK.COM/ORDINEINGEGNERIMILANO [email protected] » newsletter N.3 MARZO 2016 SOMMARIO AVANTI / INDIETRO ADATTA VISTA VAI A Leggibile da PC, tablet e smatphone. Alcuni browser web potrebbero non supportare alcune funzionalità. Completa compatibilità con Acrobat Reader. L’editoriale del Presidente Stefano Calzolari newsletter » pag. 3 » pag. 2 » pag. 1 www.ordineingegneri.milano.it CORSI E FORMAZIONE • PUBLIC SPEAKING • LA NORMA ISO/IEC 17025 • PRINCIPI E BEST PRACTICES DI RISK MANAGEMENT • ETICA, DEONTOLOGIA, DISCIPLINA » pag. 3 » pag. 4

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COMMISSIONESTART-UP E SETTORI INNOVATIVI

UNA NUOVA PRASSI DI RIFERIMENTOSULLO SVILUPPODELLA CULTURA DELL’INTEGRITÀ DEI PROFESSIONISTI

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L’editorialedel Presidente Stefano Calzolari

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CORSI E FORMAZIONE

• PUBLIC SPEAKING

• LA NORMA ISO/IEC 17025• PRINCIPI E BEST PRACTICESDI RISK MANAGEMENT

• ETICA, DEONTOLOGIA, DISCIPLINA

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Caro Collega,ritengo giusto – in queste poche righe –renderti edotto dei cambiamenti che stiamoapportando all’interno dell’Ordine di Mila-no. In particolare ritengo non più rimanda-bile la riorganizzazione degli uffici, volta aoffrire una maggiore efficienza nelle rispo-ste alle esigenze sempre più ampie di Voiiscritti. È inoltre importante rinforzare ilprezioso lavoro offerto dagli organismi “ul-timi nati”, come l’ufficio CERT-ING, la Ca-mera Arbitrale e l’Organo di Mediazione,realtà che offrono servizi assolutamentenuovi agli Ingegneri e alla collettività. Inoltrebisogna consolidare, tramite la nostra Fon-dazione, l’offerta di attività formative e ri-cercare una collaborazione sempre più ef-ficace con le Aziende milanesi/lombardee con i validissimi Enti e Associazioni cheoperano nel “nostro” mercato del lavoro.Per offrire un servizio sempre più efficienteabbiamo anche intenzione di riprogettare

la rete informativa interna, con un forte po-tenziamento del nostro sito internet e moltialtri strumenti di comunicazione moderna. Il vero obiettivo è la personalizzazione delrapporto con tutti gli Iscritti, di ogni cate-goria, ruolo e occupazione. Come Ordine vogliamo permettere cheogni Iscritto possegga un proprio profilo

personale, che lo rappresenti e lo facilitinell’interscambio di attività con l’Ordine econ la Segreteria. È un impegno che prendo con tutti Voi eogni Vostro consiglio è ben accetto.

Stefano CalzolariPresidente

È IMPORTANTERINFORZARE IL PREZIOSO

LAVORO OFFERTO DAGLIORGANISMI “ULTIMI NATI”,COME L’UFFICIO CERT-ING, LACAMERA ARBITRALE EL’ORGANO DI MEDIAZIONE,REALTÀ CHE OFFRONO SERVIZIASSOLUTAMENTE NUOVI AGLI INGEGNERI E ALLA COLLETTIVITÀ

L’EDITORIALE

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L’Ordine degli Ingegneri di Milano ha promosso larichiesta di avvio di una prassi di riferimento a UNIrelativa alla definizione di indirizzi applicativi per losviluppo della cultura dell’integrità dei professionisti.Una questione che va oltre il Codice Deontologicoe che riguarda il valore etico della professione d’in-gegnere. Ne parliamo con due dei protagonisti diquesta richiesta: Patrizia Giracca, ResponsabileCommissione Etica Professionale Ordine di Milanoe Ruggero Lensi, Direttore Relazioni esterne, Sviluppoe Innovazione UNI - Ente Nazionale Italiano di Uni-ficazione

La richiesta di avvio di una prassi di riferimentoprende spunto dai lavori della Commissione dalei presieduta? Può illustrare i risultati raggiunti?Patrizia Giracca: La Commissione Etica, dopo l’in-troduzione dei Consigli di Disciplina e l’adozionedel nuovo Codice Deontologico, aveva rivolto lapropria attenzione alla individuazione di casi-tipoin cui gli ingegneri possono venirsi a trovare nellosvolgimento della professione, dove il comporta-mento da tenere si colloca in una zona dove il Co-dice Deontologico non arriva, ovvero quei casi dovela scelta assume un carattere etico non inquadrabilein una norma. La proposta di UNI di collaborareper la formulazione di prassi di riferimento è quindistata una coincidenza fortunata, che abbiamo ac-colto con grande favore anche in considerazionedella serietà e del prestigio di UNI.La commissione ha collaborato con gli esperti diUNI per individuare i cosiddetti “dilemmi etici”, ovveroalcune situazioni “tipo” in cui la decisione del com-portamento da tenere non è univoca perché qua-lunque essa sia comporta delle conseguenze ne-gative per qualcuno.

Consapevolezza etica versus rispetto formale diregole. Siamo quindi di fronte a un cambio di pa-radigma per l'attività del professionista?Patrizia Giracca: Assolutamente no: le regole, ovveroil Codice Deontologico continuerà ad essere il puntodi riferimento per il comportamento nella professione.L’iniziativa di cui ci stiamo occupando è di un livellodiverso e vuole promuovere lo sviluppo della con-sapevolezza etica del professionista nella convin-zione che le norme da sole non possono portareall’obbiettivo di un vero comportamento etico.

Quale accoglienza pensate di trovare da parte diUNI rispetto alla richiesta di un documento di ri-ferimento?

Patrizia Giracca: UNI sta collaborando con il Con-siglio Nazionale degli Ingegneri allo sviluppo di Cer-tIng, la certificazione volontaria delle competenzedegli ingegneri, un'iniziativa sostenuta dall'Ordinedegli Ingegneri di Milano. Da tale quadro di attivacollaborazione consegue anche lo sviluppo di unmodello di consapevolezza etica del professionistae perciò è stata avviata una collaborazione con laCommissione Etica per la definizione delle primesituazioni reali di dilemmi etici. Il percorso naturaleè quindi quello di un ulteriore coinvolgimento dellanormazione su base volontaria per fare diventarequesto modello una prassi di riferimento UNI damettere a disposizione di tutti i soggetti, pubblici eprivati.

Dilemmi etici. Cosa esattamente si intende conquesta definizione e perché avviare una prassi diriferimento UNI? Quale la genesi?Ruggero Lensi: Il codice etico spesso viene confusocon il codice di condotta (o deontologico) che indicai comportamenti professionali ai quali conformarsi,oppure viene interpretato quale semplice elencazionedi principi generali ai quali attenersi. In realtà, se-condo le chiare indicazioni dell’OCSE, il codice eticoè uno strumento articolato in un insieme di principiai quali sono collegati “dilemmi etici” che possonoinsorgere in situazioni di incertezza nelle quali oc-corre operare delle scelte importanti sotto il profiloetico e che vanno oltre il dominio della legalità. Losviluppo ed il rafforzamento della competenza eticadei professionisti si fonda proprio sulla riflessioneinnescata dai dilemmi etici e sul ragionamento chesi ottiene con la valutazione razionale delle moti-vazioni che sono alla base di qualsiasi decisione

etica. Questo modello di sviluppo dell’integrità saràcodificato attraverso una prassi di riferimento UNI,ovvero una specifica ad applicazione volontaria asupporto dell’innovazione, che si basi sulla UNI ISO26000 in materia di responsabilità sociale.

Tra gli obiettivi che vi ponete vi è lo sviluppo del-l'integrità del professionale dal punto di vista va-loriale. E' questo un obiettivo che può confliggerecon le disposizioni - e la prassi -contenute all'in-terno del codice deontologico?Ruggero Lensi: Tutt’altro. Le raccomandazioni del-l’OCSE a tal proposito sono molto chiare. E’ neces-sario integrare gli approcci basati sulla conformitàalle regole (caratteristica tipica del codice di condottao deontologico) con la interiorizzazione dei valorida parte delle persone (caratteristica tipica del codiceetico). Infatti l’OCSE indica che un moderno frame-work di gestione dell’integrità combina giudiziosa-mente i sistemi di gestione basati sul rispetto delleregole e quelli basati sull’etica, garantendo cosìl'equilibrio coerente delle componenti all'interno diun quadro di integrità. La componente rule-basedquindi costituisce il quadro “giuridico” elementare,essenziale per garantire un comportamento accet-tabile minimo. L'approccio values-based, d'altraparte, può assicurare di ottenere risultati eticamentepiù ambiziosi dell’osservanza delle norme e del mi-nimo accettabile che è quello di evitare semplice-mente violazioni dell'integrità.

Perché questo progetto si può identificare comeinnovativo? È un modello esportabile anche peraltri Ordini e realtà?Ruggero Lensi: Il carattere innovativo è rappresentatodal fatto che tali approcci non sono stati sperimentatiin Italia, pur essendo indicati dall’OCSE. In altriPaesi diverse categorie professionali hanno affrontatopositivamente la strada della condivisione di dilemmietici, soprattutto nell’ambito di settori tecnici, qualiquelli dell’ingegneria e della medicina, dove a frontedelle conoscenze scientifiche si devono affrontaresituazioni che presentano forti connotazioni etiche.La redazione della prassi di riferimento serve proprioa trasferire il modello sperimentato a livello settorialee locale ad altre realtà italiane, non solo nell’ambitodegli Ordini delle Rete delle Professioni Tecniche,ma anche presso gli operatori di altri ambiti “sen-sibili”, quali ad esempio i lavoratori del settore ban-cario, che hanno già avviato un dialogo con UNInell’ambito dei lavori sulla consulenza finanziarianella Commissione “Servizi”.

IL CODICEDEONTOLOGICO

CONTINUERÀ AD ESSERE ILPUNTO DI RIFERIMENTO PER ILCOMPORTAMENTO NELLAPROFESSIONE. L’INIZIATIVAVUOLE PROMUOVERE LOSVILUPPO DELLACONSAPEVOLEZZA ETICA DEL PROFESSIONISTA

UNA NUOVA PRASSI DI RIFERIMENTO SULLO SVILUPPO DELLA CULTURA DELL’INTEGRITÀ DEI PROFESSIONISTI

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“L’Innovazione alla guida di un mondo checambia” sarà il tema dei lavori della nuovacommissione, che vuol essere un bacinodi competenze dove attingere informazioniutili per la realizzazione di idee innovativenello svolgimento della professione.Affronterà tematiche su strumenti e metodiinnovativi riguardo la nostra professionalitàe le relazioni con il committente (InternetOf Things, INDUSTRIA 4.0, BIM)Verranno utilizzate relazioni in essere econ associazioni locali e nazionali che giàoperano nel settore dell’innovazione e del-

le start up (PoliMI, POLIHUB, Innovits, Sta-tupItalia, MIP).Obiettivo è fornire un’informazione condi-visa su tematiche indispensabili, creandoopportunità di rilancio e sviluppo di unanuova coscienza ingegneristica nel tessutoterritoriale e nazionale.

I colleghi che condividono questi obiettivie vogliono dare il proprio contributo, pos-sono chiedere informazioni presso la se-greteria dell’Ordine scrivendo all’indirizzo:[email protected]

COMMISSIONE START-UP E SETTORI INNOVATIVI

PUBLIC SPEAKING - PARLARE IN PUBBLICO

Nel public speaking, essere un buon oratore, non vuol dire necessariamenteessere il migliore oratore, ma comunicare in modo soddisfacente ciò che vogliamotrasmettere. Scopo di questo percorso è migliore la qualità del nostro comunicaree di conseguenza migliorare il nostro quotidiano sia professionale che personale,migliorando la qualità della vita.

Coordinatore/Relatore

Franco Ferrazza – consulente e coach aziendale

CORSO

www.ordineingegneri.milano.itFondazione › Corsi e Seminari› Parlare in pubblico

QUANDO 4, 7, 13 APRILE / ORE 16:00 - 20:00

16 APRILE / ORE: 9:00 - 13:00

5 MAGGIO / ORE: 16:00 - 20:00

Testata di proprietà del’Ordine Ingegneri della provincia di Milano,registrata presso il Tribunale di Milano al n. 517 del 15/09/1997

Direttore Responsabile: Stefano Calzolari

Direttore Editoriale: Chiara Battistoni

Coordinamento editoriale: Edoardo Caprino, Luca Montani, Sandra Banfi

Comitato di Redazione:Aldo Franchi, Maria Grazia Sonzogno, Roberto Di Sanzo, Davide Canevari

Ideazione layout e graficaS.G.E. Servizi Grafici Editoriali di Pozzi & C.

Amministrazione e Redazionevia Pergolesi, 25 - 20124 Milano tel. 02 76003731 (r.a.) fax 02 76004789 www.ordineingegneri.milano.it [email protected]

Responsabilità: tutto il materiale pubblicato (articoli e loro traduzioni, nonchéimmagini e illustrazioni) non può essere riprodotto da terzi senza espressa auto-rizzazione dell’editore. Manoscritti, testi, foto e altri materiali inviati alla redazione,anche se non pubblicati, non verranno restituiti. tutti i marchi sono registrati.

INFORMATIVA AI SENSI DEL D.LEGS. 196/2003. Si rende noto che il Titolare deltrattamento è l’Ordine degli Ingegneri della Provincia di Milano, Via Pergolesi 25,20124 Milano. Responsabile Esterno del trattamento al fine dell’invio della presenteNewletter la Società di servizi del Collegio Ingegneri e Architetti di Milano Srl, ViaPergolesi 25, 20124 Milano, cui è possibile rivolgersi per l’eventuale esercizio deidiritti previsti dal d.legs. 196/2003.

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LA NORMA ISO/IEC 17025 SULLA COMPETENZA DEI LABORATORI DI PROVA E DI TARATURA ED IL RELATIVO REGOLAMENTO ACCREDIA DG-0007

Per un Laboratorio soddisfare i requisiti della Norma ISO/IEC17025 non implica solamente dimostrare la conformità ad unSistema di Gestione della Qualità, ma disporre della necessariacompetenza (sia dell’organizzazione sia degli singoli operatori)nello svolgere le analisi e le prove. Tale competenza deve esseresviluppata con addestramento ed affiancamento, comprovatacon un processo di qualificazione e mantenuta con l’aggiorna-mento continuo.

Perché l’accreditamento di un Laboratorio abbia valore legaledeve però anche essere recepito il Regolamento DG-0007, dicui vengono delineati i requisiti e le sue interazioni con lo stan-dard internazionale

PRINCIPI E BEST PRACTICES DI RISK MANAGEMENTPER IL LAVORO E PER LA VITA. “IL RISCHIO NASCE DAL NON SAPERE COSA STAI FACENDO.” WARREN BUFFETT

Individui ed organizzazioni di tutti i tipi e dimensioni, ogni giorno,si trovano ad affrontare fattori ed influenze interni ed esterni,non dipendenti dalla propria volontà, che rendono incerto il rag-giungimento dei propri obiettivi. Il rischio è l'effetto che questaincertezza ha sugli obiettivi.Identificare, conoscere e reagire a tali rischi è oggi un impre-scindibile fattore critico di successo.Il corso si pone l’obbiettivo di illustrare i principi e le principali

fasi di un processo di risk management allineato con le bestpractices, dandone una vista chiara ed operativa immediatamentecomprensibile ed applicabile a qualunque struttura organizzativa,dallo studio professionale alla grande azienda.

ETICA, DEONTOLOGIA, DISCIPLINA

Introduzione sull’etica, la deontologia professionale dell’ingegnere, le esperienzedel passato e l’evoluzione, dopo la recente riforma delle professioni regola-mentate, del nuovo regime giurisdizionale del Consiglio di disciplina territorialeed il suo funzionamento.

CORSI E SEMINARI

www.ordineingegneri.milano.itFondazione › Corsi e Seminari› Regolamento Accredia

www.ordineingegneri.milano.itFondazione › Corsi e Seminari› Risk management

www.ordineingegneri.milano.itFondazione › Corsi e Seminari› Etica

QUANDO MARTEDÌ 5 APRILE ORE 09:00 - 13:00

QUANDO LUNEDÌ 11 APRILE 2016 ORE 14:00-19:00

QUANDO SABATO 9 APRILE ORE 09:00 – 18:00