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Newsletter n. 02 del 02 febbraio 2016
NOTIZIE 3
MARTINA, ITALIA: RICERCA E PIANO BIOTECNOLOGIE SOSTENIBILI 3
COMMERCIO ESTERO 4
ORGANIZZAZIONE MONDIALE COMMERCIO: ESITI CONFERENZA DI NAIROBI 4
ACCORDI DI LIBERO SCAMBIO 5
UNIONE EUROPEA – VIETNAM 5
MERCOSUR: DICHIARAZIONE SUL NEGOZIATO CON L’UE 6
CINA: ENTRATA IN VIGORE DELL’ACCORDO CON L’AUSTRALIA 6
COMMISSIONE EURPOEA: NUOVE PRIORITA’ 2016 7
MERCATI 8
INDIA: BOZZA REGOLAMENTO ADDITIVI ALIMENTARI 8
CANADA: VINI LOCALI NEI PRIVATE STORES IN ONTARIO 9
CANADA: LIBERALIZZAZIONE IN VISTA NEL SASKATCHEWAN? 10
BRASILE: REGOLAMENTO SUGLI ADDITIVI ALIMENTARI 10
ETICHETTATURA ALIMENTI: LA CE PENSA A UN DATABASE 11
FISCALITA’ 12
CODICE DI NOMENCLATURA COMBINATA ATTRIBUITO AL MCR 12
NOMENCLATURA COMBINATA 2016 13
COLOMBIA: AUMENTATE LE ACCISE SUL VINO 13
UCRAINA: MODIFICA DELLA ALIQUOTA ACCISE 14
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NORMATIVA EUROPEA 14
PROROGATI AL 2016 ALCUNI MASSIMALI DI ANTICIPI DEL REG. 555/08 14
NORMATIVA NAZIONALE 14
LEGGI, DECRETI E CIRCOLARI 14
MODIFICATO IL REGISTRO NAZIONALE DELLE VARIETÀ DI VITE 14
AGEA: PROROGA TERMINE DOMANDE RISTRUTTURAZIONI VIGNETI 15
DOC ROMA: PROPOSTA MODIFICA DISCIPLINARE 15
NORMATIVA REGIONALE 16
FRIULI VENEZIA GIULIA: MISURA INVESTIMENTI PER IL 2016 16
LAZIO: MISURA RISTRUTTURAZIONE E RICONVERSIONE 16
PUGLIA: MISURA RISTRUTTURAZIONE E RICONVERSIONE 16
PUGLIA: MISURA INVESTIMENTI 17
SARDEGNA: MISURA RISTRUTTURAZIONE E RICONVERSIONE 18
SARDEGNA: MISURA INVESTIMENTI 18
VENETO: RISTRUTTURAZIONE E RICONVERSIONE VIGNETI 19
NOTIZIE REGIONALI 19
BASILICATA: AFFIDAMENTO CENTRO PRODUZIONE VINI DI BARILE 19
LAZIO: MANIFESTAZIONE D'INTERESSE PER VINITALY 2016 20
FIERE ED EVENTI 20
9 - 11 MAGGIO 2016: PIANO EXPORT SUD III ANNUALITÀ - PARTECIPAZIONE
COLLETTIVA SIRHA BUDAPEST 20
3
NOTIZIE
MARTINA, ITALIA: RICERCA E PIANO BIOTECNOLOGIE SOSTENIBILI
Il Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali rende noto che sono stati
registrati nel registro nazionale delle varietà di vite 10 nuovi vitigni sviluppati
dall'Università di Udine e dall'Istituto di genomica applicata di Udine.
Si tratta di 5 uve a bacca bianca e 5 a bacca rossa così denominati: fleurtai, soreli,
sauvignon kretos, sauvignon nepis, sauvignon rytos, cabernet eidos, cabernet volos,
merlot khorus, merlot kanthus, julius. La caratteristica principale è la loro maggiore
resistenza alle malattie, ottenuta grazie a studi e incroci condotti dal 1998 ad oggi.
"L'Italia si conferma punto di riferimento per la ricerca in campo agroalimentare -
commenta il Ministro Maurizio Martina - ma possiamo fare ancora di più. Gli studi
condotti dai centri della Regione Friuli Venezia Giulia dimostrano che abbiamo grandi
professionalità, in grado non solo di cogliere le opportunità, ma di anticipare le sfide di
mercato. Aver iniziato già nel 1998 un lavoro attento ed efficace su vitigni più resistenti
e quindi che contribuiscono alla sostenibilità della nostra agricoltura ne è evidente
dimostrazione. Ora siamo pronti a fare un salto di qualità ulteriore, attraverso il nostro
piano per lo sviluppo delle biotecnologie sostenibili. Con pratiche come il genome
editing e la cisgnesi, infatti, risultati come quelli presentati oggi si potranno ottenere
anche in tempi meno lunghi e tutelando la nostra biodiversità con ancora più
strumenti. La vite sarà uno dei punti centrali del piano, perché mantenere la leadership
in un settore che vale per l'Italia oltre 14 miliardi di euro significa investire con
convinzione in ricerca pubblica. Siamo stati protagonisti, insieme alla Francia, del
sequenziamento del genoma della vite e ora siamo pronti a sviluppare filoni di studio
per ottenere vitigni più resistenti alle malattie, in grado di resistere ai cambiamenti
climatici e a salvaguardare il profilo qualitativo delle uve. Sono obiettivi ambiziosi sui
quali investiremo a fondo nei prossimi tre anni".
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COMMERCIO ESTERO
ORGANIZZAZIONE MONDIALE COMMERCIO: ESITI CONFERENZA DI NAIROBI
Nel 2001, l’Organizzazione Mondiale del Commercio ha lanciato il ciclo di negoziati del
Doha Round e introdotto l’Agenda di Sviluppo di Doha (Doha Development Agenda –
DDA) con l’obiettivo di promuovere alcune riforme del sistema del commercio
internazionale, mediante l’introduzione di barriere al commercio più basse e di nuove
regole sugli scambi.
Lo scorso 15 dicembre 2015, ha avuto luogo a Nairobi (in Kenya) la decima conferenza
dei Ministri dell’WTO. Nonostante la conferenza abbia segnato alcuni risultati positivi,
in particolare in agricoltura, l’accordo è ben distante dagli impegni assunti dalle parti
all’interno della DDA.
Negoziati
In via generale, la Conferenza di Nairobi non ha dato un impulso significativo
all’Agenda di Doha, a causa delle forti divergenze esistenti tra i membri dell’OMC.
Alcuni Paesi sembrano determinati a completare i dialoghi lanciati a Doha, altri
auspicherebbero un cambio di approccio, inserendo, all’interno dell’agenda, nuovi
temi di discussione. Gli Stati Uniti hanno chiaramente indicato che se le divergenze
dovessero continuare, sarà necessario promuovere una nuova fase per il WTO.
Le recenti iniziative in ambito di commercio bilaterale o regionale (accordi di libero
scambio negoziati da UE, USA e TPP) confermerebbero tale approccio.
Accordo in materia di agricoltura
Il maggior risultato in tema di agricoltura è la Decisione Ministeriale sulla concorrenza
all’export (in allegato) che prevede l’impegno dei contraenti a ridurre i propri sussidi
alle esportazioni, in qualsiasi forma (sussidi diretti, crediti, garanzie, programmi di
assicurazione per le esportazioni agricole).
Tale istanza è da sempre auspicata dalle economie in via di sviluppo, che considerano
tali sussidi la forma più significativa di distorsione al commercio globale.
I Paesi sviluppati hanno, pertanto, assunto l’impegno di eliminare tali misure nel breve
periodo e i Paesi in via di sviluppo entro il 2018. L’accordo prevede, inoltre, che gli Stati
dovranno assicurare che altre politiche di promozione all’export non siano utilizzate
come forma di sussidio indiretto.
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Impatto sul commercio vitivinicolo
L’accordo non ha un impatto immediato sul settore vitivinicolo, in quanto i sussidi
all’export sono stati da tempo eliminati dall’Unione Europea.
Tuttavia, bisognerà valutare eventuali effetti indiretti di tale accordo, in particolar
modo per quanto riguarda altre politiche che incoraggiano le esportazioni, comprese le
misure di promozione dei prodotti agricoli e del vino (incluse nel piano nazionale di
sostegno) implementate nell’Unione Europea.
Esiti Conferenza WTO (in lingua inglese)
Documento WTO (in lingua inglese)
ACCORDI DI LIBERO SCAMBIO
UNIONE EUROPEA – VIETNAM
Come già stato precedentemente segnalato, l’Unione Europea e il Vietnam sono giunti
alla conclusione di un accordo di principio sul testo del trattato di libero scambio. Il
testo dell’accordo, tuttavia, doveva essere rapidamente finalizzato prima del termine
dell’anno 2015.
Lo scorso due dicembre, la Commissione Europea ha annunciato che la finalizzazione
del testo dell’accordo con le autorità negoziali del Vietnam ha avuto finalmente luogo.
Può aprirsi ora, pertanto, il processo di analisi giuridica degli atti, di traduzione e di
ratifica da parte di Consiglio e Parlamento UE.
Si ricorda che, per quanto concerne i vantaggi per il settore vitivinicolo, il trattato di
libero scambio porterà alla progressiva eliminazione dei dazi doganali (che ammontano
attualmente al 50% per i vini UE) così come alla protezione delle principali indicazioni
geografiche.
Si fa presente, infine, che il Vietnam ha recentemente presentato un piano di riforma
del regime di accise (special consumption tax – SCT). L’aumento considerevole della
tassazione sui vini e le bevande spiritose potrebbe, di fatto, vanificare nel lungo
periodo i risultati ottenuti nell’ambito del trattato di libero scambio con l’abolizione
dei dazi doganali.
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MERCOSUR: DICHIARAZIONE SUL NEGOZIATO CON L’UE
L’Unione Europea ha da tempo avviato un negoziato per un accordo di libero scambio
con i Paesi del Mercosur (Argentina, Brasile, Paraguay, Uruguay e Venezuela). Tuttavia
i dialoghi si trovano in una fase di stallo; l’ultimo round risale, infatti, al 2012.
I Presidenti degli Stati membri del Mercosur si sono riuniti lo scorso 21 dicembre, al
fine di valutare le strategie in materia di relazioni esterne dell’area economica latino
americana e hanno convenuto sulla necessità di dare nuovo impulso ai negoziati
commerciali con i Paesi terzi.
Nella dichiarazione finale dei Presidenti, gli Stati membri hanno ricordato l’importanza
della conclusione di accordi regionali, tra cui quello con l’Unione Europea e
sottolineato di essere pronti a offrire delle concessioni in materia di accesso al
mercato. Una nuova fase dei negoziati, sembra, dunque, aprirsi per questo importante
free trade agreement. Spetta alla Commissione Europea raccogliere il segnale dei
partner sud americani e rinvigorire l’agenda dei dialoghi commerciali.
Dichiarazione Presidenti Mercosur (in lingua spagnola)
CINA: ENTRATA IN VIGORE DELL’ACCORDO CON L’AUSTRALIA
Mediante la ratifica da parte del Senato australiano, l’accordo di libero scambio tra
Repubblica Popolare Cinese e Australia è definitivamente entrato in vigore, come
annunciato dal Ministro del Commercio cinese lo scorso 16 dicembre.
Le prime due serie di abolizioni dei dazi al commercio tra i due Paesi ha avuto luogo,
rispettivamente, il 20 dicembre 2015 e il primo gennaio 2016.
Per i vini e bevande spiritose australiani importati in Cina questo traguardo significa un
processo che condurrà alla completa liberalizzazione degli scambi a partire dal 2019,
come illustrato dalla tabella in basso:
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COMMISSIONE EURPOEA: NUOVE PRIORITA’ 2016
Oltre agli accordi di libero scambio già avviati (TTIP, TPP, India, Mercosur), la
Commissione Europea prevede di lanciare, nei prossimi mesi, i dialoghi per nuovi
accordi commerciali preferenziali con alcuni Paesi terzi, Filippine, Colombia, Messico,
Cile, Australia, Nuova Zelanda.
Filippine:
Attualmente, si tratta di un mercato relativamente piccolo per i vini europei (11 milioni
di euro). Tuttavia, secondo gli analisti, le vendite fisiche sono destinate a crescere a
ritmi molto interessanti di circa il 10% annuo fino al 2019, arrivando secondo questa
previsione a quota 408 milioni di dollari di fatturato entro fine decennio (+45% in
termini di litri). Le principali problematiche che riguardano il vino sono le seguenti:
Barriere tariffarie: attualmente al 5% per i vini spumanti e al 7% per i vini tranquilli;
Protezione delle indicazioni geografiche;
Regole di origine: necessario tener conto dell’organizzazione logistica degli esportatori
(hub commerciale Singapore)
Tracciabilità: protezione delle informazioni tracciabili.
Messico:
si tratta del mercato dove i vini europei sono maggiormente commercializzati (€ 106
milioni), con la Spagna che, da sola, rappresenta il 50% delle vendite. La Commissione
Europea vorrebbe aggiornare l’accordo di libero scambio in vigore dal 1997 che già
rappresenta un importante punto di partenza, tenuto conto dell’assenza di barriere
tariffarie per i prodotti vitivinicoli.
Nuova Zelanda:
I negoziati saranno aperti entro il 2016. La bilancia commerciale del vino pende a
favore dei neozelandesi: 313 milioni di euro contro 21 milioni di euro di export UE.
Restano barriere tariffarie da entrambe le parti.
Australia:
I negoziati saranno aperti entro il 2016. Esiste già un accordo sul commercio di vino tra
UE e Australia firmato nel 1994 e aggiornato nel 2008. Export UE : 170 M€ vs AUS
export : 427 M€. Restano barriere tariffarie da entrambe le pari.
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MERCATI
INDIA: BOZZA REGOLAMENTO ADDITIVI ALIMENTARI
Lo scorso 23 dicembre, l’Autorità per la Sicurezza Alimentare e per gli Standard
dell’India (FSSAI) ha pubblicato un Avviso denominato “Notice for operationalization of
standards of Food Addives for use in various Food Categories”, che detta nuove regole
in materia di additivi alimentari. La Notice sembrerebbe avere effetto immediato.
Tale iniziativa crea preoccupazioni per l’accesso al mercato da parte degli esportatori
italiani di vino.
Contrariamente alla bozza di Regolamento denominata “Draft food Safety and
Standard (Food Products Standards and Food Additives) Amendment Regulation,
2015”, notificata dall’India presso l’Organizzazione mondiale del Commercio lo scorso
agosto 2015, il documento pubblicato a dicembre:
- Non rappresenta una modifica di quella proposta, ma una “Notice” (un avviso,
dunque) il cui valore giuridico non è chiaro,
- Non sembra voler abolire la parte 3.1 del “Food Safety and Standard (Food Products
Standards and Food Additives) Amendment Regulation, 2011” attualmente in vigore,
creando, di fatto, due disposizioni normative incoerenti tra loro.
L’immediata entrata in vigore della Notice crea una situazione di incertezza per tutti i
produttori che operano nel mercato indiano, sia domestici che stranieri, rispetto alla
norma da applicare.
Inoltre, per quanto concerne il vino, la lista degli additivi inserita nella Notice del 23
dicembre è identica all’elenco proposto nella bozza di Regolamento notificato
dall’India presso il WTO.
Entrambi i testi hanno proposto una lista di additivi autorizzati nell’elaborazione dei
prodotti vitivinicoli che si basa esclusivamente sul Codex Alimentarius (il codice
internazionale sugli standard in materia di additivi), il quale, non ancora finalizzato
rispetto alle sostanze che possono essere impiegate nella produzione vinicola,
riconosce al momento soltanto quattro additivi (dimetildicarbonato; Lisozima; Acido
sorbico, Caldio e Sorbato di Potassio, solfiti).
La lista degli additivi proposta dall’India è, pertanto, troppo restrittiva rispetto alla lista
internazionale del Codice delle Pratiche Enologiche dell’Organizzazione Mondiale della
Vigna e del Vino (OIV - della quale l’India è peraltro membro) e che attualmente è
utilizzato come riferimento per la normativa dell’Unione Europea – e degli altri Stati
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terzi aderenti a questa organizzazione internazionale – in materia di pratiche
enologiche.
In tale contesto, se dovesse essere confermato che la Notice del 23 dicembre è entrata
definitivamente in vigore nella forma proposta dal governo di New Delhi, essa avrebbe
un impatto pesante sulle importazioni di vino, in quanto i nostri prodotti sono
elaborati a partire da pratiche enologiche “apparentemente” non autorizzate nel
territorio indiano.
Alla luce delle conseguenze che tale Regolamento avrebbe potuto avere rispetto
all’accesso al mercato, il settore vitivinicolo europeo si è mobilitato nei confronti
dell’Ambasciata italiana di Nuova Delhi, chiedendo un intervento immediato presso la
FSSAI che porti a:
- Un chiarimento del legame tra la Notice del 23 dicembre 2015 e il “Food Addives
Regulation” del 2011, sia da un punto di vista giuridico che da un punto di vista
operativo.
- Una risposta ai commenti inviati dal settore vitivinicolo italiano ed europeo e dalla
Commissione Europea
- La concessione di un congruo periodo transitorio per gli operatori, al fine di
implementare il nuovo quadro giuridico.
- Ogni opportuna azione al fine assicurare alle nostre aziende che il mercato indiano
resti aperto e privo di ulteriori barriere al commercio.
CANADA: VINI LOCALI NEI PRIVATE STORES IN ONTARIO
Il Primo Ministro del Canada ha recentemente dichiarato di voler implementare una
nuova misura discriminatoria contro i vini europei, ovvero autorizzare i soli vini di
qualità dell’Ontario (c.d. “VQA”) ad essere commercializzati al di fuori del regime di
monopolio, attraverso le catene di negozi di alimentari del Paese. Tale possibilità non
sarebbe concessa ai prodotti vitivinicoli degli altri Paesi.
Si tratterrebbe di una norma contraria al principio di “non discriminazione” sancito
dall’Organizzazione Mondiale del Commercio e alle disposizioni del trattato di libero
scambio denominato CETA che il Canada ha da poco concluso con l’Unione Europea.
Leggi l’articolo (in lingua inglese)
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CANADA: LIBERALIZZAZIONE IN VISTA NEL SASKATCHEWAN?
In un recente articolo apparso sulla stampa canadese, è stata riportata la notizia della
dismissione, da parte del Governo del Saskatchewan (provincia del Canada
occidentale) di 40 dei 75 liquore stores di sua proprietà, al fine di privatizzare le
vendite e concedere la possibilità a questi esercizi commerciali di operare come negozi
autonomi all’interno di strutture commerciali già esistenti, come le catene di prodotti
alimentari. Tale proposta sarà implementata soltanto dopo le prossime elezioni
provinciali del Saskatchewan, previste ad aprile 2016. Tuttavia, l’orientamento delle
autorità canadesi sembrerebbe offrire un tentativo di liberalizzazione all’interno di
questo importante mercato.
BRASILE: REGOLAMENTO SUGLI ADDITIVI ALIMENTARI
Il Brasile ha recentemente notificato, presso il WTO, una bozza di Regolamento sugli
additivi alimentari e coadiuvanti tecnologici autorizzati nell’elaborazione dei prodotti
vitivinicoli.
Brasilia, inoltre, sta lavorando a una riforma della sua normativa quadro sugli standard
in materia di produzione e commercializzazione di vino per i quali ha ricevuto
numerosi commenti nel corso dell’ultimo comitato TBT (barriere tecniche al
Commercio) dell’Organizzazione Mondiale del Commercio, svoltosi a novembre 2015.
Bozza di regolamento
SVEZIA: IL VINO BIOLOGICO È SEMPRE PIÙ AMATO DAGLI SVEDESI
Un recente studio mostra che gli svedesi, più degli altri cittadini europei, tendono a
scegliere sempre più spesso i vini biologici. Il rispetto per la natura prevale
sull’importanza data alla qualità e al prezzo.
In particolare lo studio condotto da Ipsos per l’organizzazione francese SudVinbio dal
nome “Gli Europei e il vino biologico” evidenzia come il vino biologico cresce sia come
popolarità che come presenza sul mercato svedese.
Lo studio analizza quattro paesi europei – Francia, Svezia, Gran Bretagna e Germania e
da esso emerge che i consumatori svedesi si classificano costantemente tra i più
interessati; in particolare infatti il 74% degli svedesi conosce il vino biologico rispetto al
63% della media e consuma vino biologico in maggiori quantità, il 51% contro una
media del 35%; in Gran Bretagna invece solo il 21% della popolazione consuma vino
bio.
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Il 57% degli svedesi dichiara di avere acquistato vino biologico almeno una volta,
contro la media del 42% degli altri Paesi.
Un altro fatto interessante che emerge dallo studio è che il parametro più importante
per gli svedesi nella scelta di un vino è il rispetto per l’ambiente e le varie certificazioni
presenti in etichetta, a differenza dei consumatori degli altri Paesi oggetto dell'analisi
che basano le proprie scelte di acquisto sul rapporto qualità/prezzo.
(Fonte: ICE Stoccolma)
ETICHETTATURA ALIMENTI: LA CE PENSA A UN DATABASE
La Commissione europea sta lavorando alla creazione di un database on-line (“Food
Labelling Information System” o “FLIS”) contenente tutta la legislazione, sia
comunitaria che statale, concernente i requisiti di etichettatura degli alimenti.
Il progetto rientra tra le azioni previste dallo European Retail Action Plan (ERAP)
approvato nel 2013 (azione n. 9) e ha lo scopo di semplificare la commercializzazione
dei prodotti alimentari nel mercato unico e costituire una guida che indichi, in
dettaglio, le modalità corrette di etichettatura di ciascun tipo di prodotto.
La DG SANTE (ex DG SANCO) è titolare del progetto ed ha il compito di creare il
database, sulla base di contenuti forniti da un soggetto esterno, e di realizzare
l’interfaccia per la sua consultazione. Il lavoro sarà iniziato a breve e dovrebbe
concludersi nel 2017 (18 mesi).
Nel progetto, verranno create delle liste di alimenti per i quali mostrare i requisiti di
etichettatura, con l’aggiunta, per ciascuno Stato membro, di ulteriori alimenti
particolarmente significativi. Gli alimenti che popoleranno le liste potranno essere
scelti sulla base del volume dei loro scambi comunitari, della molteplicità o complessità
dei requisiti di etichettatura previsti, o dei volumi di scambio realizzati dalle sole medie
e piccole imprese.
Il database dovrebbe comprendere anche i requisiti di etichettatura di prodotti non
preimballati.
Annesso A: lista alimenti progetto DG SANTE
Annesso B: specificazioni progetto DG Sante
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FISCALITA’
CODICE DI NOMENCLATURA COMBINATA ATTRIBUITO AL MCR
L’Agenzia elle Dogane ha recentemente risposto a un quesito concernente il codice di
nomenclatura combinata attribuito al prodotto “mosto di uva concentrato rettificato”
(definito dalla normativa UE, Reg. 1308/2013, Allegato VII, parte II, punto 14), in
particolare, se il mosto concentrato rettificato debba essere annoverato all’interno del
Capitolo 17 della Nomenclatura Combinata “Zuccheri e prodotti a base di zuccheri” alla
voce 1702 “Altri zuccheri”, ovvero all’interno del Capito 22 “Bevande, liquidi alcolici ed
aceti”, voce 2204 “Vini di uve fresche, compresi i vini arricchiti d’alcole; mosti di uva
diversi da quelli della voce 2009” e in particolare alla voce 2204 30 "altri mosti di uva".
L’attribuzione del codice ha, infatti, conseguenze ai fini della determinazione della
aliquota IVA. L’Agenzia, con nota del 13.01.2016, ha chiarito che Il mosto di uve
concentrato rettificato è uno sciroppo di zucchero d’uva non aromatizzato, né colorato
ottenuto depurando il mosto d’uva da tutte le sue componenti eccetto lo zucchero ed
è prevalentemente utilizzato a fini alimentari. Ragion per cui, l’Agenzia ha ritenuto che
nel caso il prodotto di cui trattasi possegga tali requisiti, esso possa essere classificato,
nel rispetto delle Regole Generali per l’Interpretazione della Nomenclatura Combinata
(in particolare Regole 1 e 6), nell’ambito del Capitolo 17 della Tariffa Doganale:
“Zuccheri e prodotti a base di zuccheri”, alla voce 1702: “Altri zuccheri, compresi il
lattosio, il maltosio, il glucosio e il fruttosio (levulosio) chimicamente puri, allo stato
solido; sciroppi di zuccheri senza aggiunta di aromatizzanti o di coloranti; succedanei
del miele, anche mescolati con miele naturale; zuccheri e melassi caramellati”. La
classificazione del prodotto in oggetto alla voce 1702 è, inoltre, supportata dal
Regolamento (CEE) n. 3513/92 della Commissione. Tale Regolamento determina la
classificazione al Codice NC 17029090 (predecessore dell’attuale Codice NC 17029095)
di una sostanza commercializzata con il nome di “mosto di uva concentrato rettificato”
e descritta come uno sciroppo di zucchero invertito, incolore, limpido, zuccherato,
senza gusto di frutti particolari. La classificazione in questa voce è motivata dal fatto
che, il prodotto, privato da tutti gli elementi ad eccezione degli zuccheri, ha perso tutte
le caratteristiche di un mosto d’uva concentrato della voce 2009. In ragione delle
conclusioni rese note dall’Agenzia delle Dogane, ai fini del calcolo dell’aliquota IVA
attribuibile a un Mosto Concentrato Rettificato, è pertanto opportuno fare riferimento
all’aliquota che si applica alla categoria “Zuccheri e prodotti a base di zuccheri”.
Nota Agenzia Dogane
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NOMENCLATURA COMBINATA 2016
La nomenclatura combinata europea (NC8) per le categorie relative ai prodotti
vitivinicoli (capitolo 2204.10, .21 e .29) resterà immutata nel 2016.
La Commissione Europea – DG Taxud sta lavorando a un processo di modifica e
semplificazione della stessa che dovrebbe entrare in vigore dal primo gennaio 2017,
con l’introduzione del nuovo capitolo 2204.22, per i vini in confezioni da 2 a 10 litri
(bag in box).
COLOMBIA: AUMENTATE LE ACCISE SUL VINO
Il Ministerio de Hacienda y Crédito Público colombiano ha ufficializzato lo scorso 21
dicembre le nuove imposte sulla vendita degli alcolici, in vigore per l’anno 2016.
Le nuove tariffe, calcolate in funzione dell’inflazione prevista per l’anno in corso, sono
superiori a quelle precedenti e riguardano vino, liquori, aperitivi e prodotti assimilabili,
sia di produzione nazionale che estera.
Le aliquote sono state fissate per unità di 750 centimetri cubici (75 cl). Per alcolici con
gradazione alcolica fino a 35% vol. l’imposta peserà per 306 peso colombiani per ogni
grado alcolico (circa € 0,084 euro), mentre per alcolici con gradazione superiore a 35%
vol. l’accisa sarà di 506 peso colombiani per grado alcolico (circa € 0,14).
BRASILE: SCATTA L’AUMENTO DELLE ACCISE SUGLI ALCOLICI
Nel mese di settembre 2015, Dilma Rousseff, Presidente del Brasile, aveva annunciato
un prossimo aumento dell’imposta federale IPI (Imposto sobre Produtos
Industrializados) per alcune bevande alcoliche, tra cui il vino. Nelle previsioni il nuovo
sistema di tassazione, le cui specifiche furono pubblicate su di un numero speciale
della Gazzetta Ufficiale brasiliana (il “Diário Oficial da União”) già lo scorso 31 agosto,
sarebbe dovuto entrare in vigore nel mese di dicembre, scadenza poi rimandata al
primo di gennaio 2016, quando la nuova tassazione è effettivamente entrata in vigore.
Il nuovo sistema di calcolo dell’imposta IPI è ad valorem, mentre prima vi era una
quota fissa per litro (per il vino si trattava di 0,73 Real per litro).
L’imposta IPI varia oggi dal 10 al 30% per bevande quali vino fermo, spumanti, whisky,
vodka, cachaça, liquori, acquavite, gin, vermut etc… (vino e sidro sono ad esempio
tassati del 10%).
Si stima che il nuovo sistema porterà nelle casse dello stato circa un miliardo di Real
nel 2016 (circa 233 milioni di euro).
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UCRAINA: MODIFICA DELLA ALIQUOTA ACCISE
La bozza del Codice Fiscale in Ucraina è stato adottato dal Consiglio Supremo
(Verkhovna Rada) lo scorso 24 dicembre 2015. Le nuove aliquote a partire dal primo
aprile saranno:
Vini liquorosi e vermouth: 7.16 UAH / litro
Vini spumanti: 10.4 UAH / litro
Vini fermi: 0.01 UAH / litro
Alla data del 27 gennaio 2016, 1 € = 26,9736 UAH
NORMATIVA EUROPEA
PROROGATI AL 2016 ALCUNI MASSIMALI DI ANTICIPI DEL REG. 555/08
Il regolamento n. 2016/38 della Commissione del 14 gennaio 2016(Gu n. L 11 del 16
gennaio 2016) ha modificato alcuni articoli del regolamento n. 555/2008 della
Commissione per quanto riguarda il massimale degli anticipi per il sostegno a favore
degli investimenti e dell'innovazione nel quadro dei programmi nazionali di sostegno
nel settore vitivinicolo.
In particolare sono stati variati l'articolo 19, paragrafo 2, secondo comma e l'articolo
20 quater, paragrafo 2, con la proroga, anche al 2016, del massimale del 50%.
L'aumento è temporaneo rispetto al massimale normale del 20% e verrà applicato nel
2016 per agevolare l'attuazione delle misure investimenti e dell'innovazione alla luce
della difficile situazione finanziaria che perdura tuttora in molti Stati membri.
Regolamento UE 2016/38
NORMATIVA NAZIONALE
LEGGI, DECRETI e CIRCOLARI
MODIFICATO IL REGISTRO NAZIONALE DELLE VARIETÀ DI VITE
Il 21 gennaio 2016 è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il decreto del ministero delle
Politiche agricole, alimentari e forestali del 30 dicembre 2015 relativo a modifiche ed
integrazioni al registro nazionale delle varietà di vite.
In particolare, viene modificato l’allegato 1 del Registro come segue:
Alla sezione I – vitigni ad uve da vino, vengono inserite le seguenti nuove varietà:
– Grand Noir N. codice varietà 847;
– Mourvedre N. codice varietà 848.
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Alla sezione I - vitigni ad uve da vino, alla varietà n. 254 Verdicchio bianco B. viene
aggiunto il sinonimo «Peverella» con l'utilizzo limitato alla provincia autonoma di
Trento.
Decreto
AGEA: PROROGA TERMINE DOMANDE RISTRUTTURAZIONI VIGNETI
Come già anticipato nel precedente numero 01 della newsletter, con circolare di Agea
Coordinamento prot ACIU.2016.19 del 15 gennaio 2016, a seguito delle richieste di
proroga pervenute da alcune Regioni e da alcuni Organismi pagatori, il termine per la
presentazione delle domande relative alla misura riconversione e ristrutturazione
vigneti per la campagna 2015/2016, è stato prorogato al 29 febbraio 2016.
Organismo Pagatore Agea, con propria successiva circolare prot. UMU.2016.072 –
Istruzioni Operative n. 2 del 19 gennaio 2016 ha recepito tale proroga ed ha disposto lo
spostamento al 15 aprile 2016 della data per l’inizio delle operazioni di estirpazione.
Circolare OP Agea – Istruzioni Operative n. 2 Circolare Agea Coordinamento n. 19
DOC ROMA: PROPOSTA MODIFICA DISCIPLINARE
Il ministero delle Politiche agricole alimentari e forestali, ai sensi del decreto
ministeriale 7 novembre 2012, relativo alla procedura a livello nazionale per l’esame
delle domande di protezione dei vini Dop e Igp e di modifica dei disciplinari, dopo aver
acquisito il parere favorevole del Comitato Nazionale vini Dop ed Igp, espresso nella
riunione del 15 dicembre 2015 sulle proposte di modifica, ha pubblicato sulla gazzetta
ufficiale la proposta di modifica del disciplinare di produzione della DOC Roma
(comunicato pubblicato sulla Gu 12 del 16 gennaio 2016 e sito Mipaaf).
Le eventuali istanze e controdeduzioni alla suddetta proposta di modifica della
denominazione e del disciplinare di produzione dovranno essere inviate dagli
interessati al ministero delle Politiche agricole alimentari e forestali – ufficio PQAI IV,
via XX Settembre n. 20, 00187 Roma, entro sessanta giorni dalla data di pubblicazione
nella Gazzetta ufficiale della predetta proposta.
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NORMATIVA REGIONALE
FRIULI VENEZIA GIULIA: MISURA INVESTIMENTI PER IL 2016
Con deliberazione n. 2553 del 22 dicembre 2015, la regione Friuli ha adottato la misura
“Investimenti” per l’anno 2016, prevista dal Piano nazionale di sostegno per il settore
vitivinicolo.
La misura prevede un contributo fino al 40% per l’acquisto di nuovi contenitori in legno
per l’affinamento e l’invecchiamento dei vini. La spesa massima ammessa è di €
100.000, quella minima è di € 5.000, ridotti a € 3.000 per gli investimenti realizzati in
Provincia di Trieste. Le domande per beneficiare del premio dovranno essere
presentate informaticamente all’Organismo Pagatore Agenzia per le erogazioni in
Agricoltura entro e non oltre il termine del 29 febbraio 2016 e dovranno essere
consegnate alla Regione Friuli Venezia Giulia in forma cartacea, corredate di tutti gli
allegati, entro e non oltre il termine del 7 marzo 2016.
Delibera 2553
LAZIO: MISURA RISTRUTTURAZIONE E RICONVERSIONE
Con determinazione n. G00238 del 21 gennaio 2016 e relativo allegato la regione Lazio
ha disposto l’avviso pubblico concernente Il Programma nazionale di sostegno del
settore vitivinicolo, disposizioni regionali attuative della misura ristrutturazione e
riconversione vigneti (R.R.V.) per la campagna 2015/2016.
Il termine ultimo per la presentazione delle domande iniziali e di modifica per la
campagna 2015/2016 è fissato al 29 febbraio 2016.
Determinazione G00238
PUGLIA: MISURA RISTRUTTURAZIONE E RICONVERSIONE
Con la determinazione n. 4 del 19 gennaio 2016 del Dirigente della sezione agricoltura,
pubblicata nel Bollettino ufficiale regionale n. 5 del 21 gennaio 2016, la regione Puglia
ha approvato, con riferimento alle risorse finanziarie della campagna 2015/2016 e a
quelle che saranno assegnate per la campagna 2016/2017, le disposizioni regionali per
la presentazione delle domande di aiuto relative alla misura “Ristrutturazione e
riconversione dei vigneti”, per il sostegno alla vitivinicoltura pugliese. Beneficiari della
misura sono persone fisiche o giuridiche, che conducono vigneti con varietà di uve da
vino, che rispondono ai requisiti del bando e che risultano operativi sul territorio
regionale. Le domande di aiuto possono riferirsi sia ad un progetto singolo che ad un
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progetto collettivo. Le domande per beneficiare dell'aiuto devono essere presentate
all’AGEA OP, utilizzando la modulistica e secondo le modalità operative stabilite dalla
Circolare AGEA Coordinamento ACIU.2008.1497 del 17/10/2008 e s.m.i., dalle
Istruzioni Operative AGEA O.P. n. 51 prot. n. UMU.2015.1884 del 25/11/2015 e dalla
Circolare AGEA Coordinamento ACIU.2016.19 del 15/01/2016 avente ad oggetto “Reg.
(UE) n. 1308/2013 - misura della riconversione e ristrutturazione dei vigneti – modifica
del termine di presentazione delle domande 2016”. La compilazione e presentazione
delle domande di aiuto è effettuata esclusivamente in via telematica, utilizzando le
funzionalità on-line messe a disposizione dall’AGEA OP sul portale SIAN a partire dal
giorno 28 gennaio 2016. Il termine ultimo per il rilascio delle domande di aiuto nel
portale SIAN è fissato alle ore 24.00 del giorno 29 febbraio 2016. La copia cartacea
della domanda di aiuto, rilasciata nel portale SIAN, sottoscritta dal richiedente e
corredata della documentazione prevista dalle suddette disposizioni regionali, deve
pervenire in plico chiuso alla Regione Puglia presso il protocollo del Servizio Provinciale
dell’Agricoltura competente per territorio, entro e non oltre le ore 13,00 del giorno 7
marzo 2016.
Il responsabile del procedimento amministrativo relativo alla ammissibilità all’aiuto per
la misura degli Ristrutturazione e riconversione vigneti è il Servizio Provinciale
dell’Agricoltura, competente per territorio, salvo diversa disposizione per delega.
Il responsabile del procedimento amministrativo è l’Ufficio OCM Vino e altri aiuti di
Agea.
Determinazione 4
PUGLIA: MISURA INVESTIMENTI
Con determinazione dirigenziale n. 3/2016 della Sezione Agricoltura, pubblicato nel
Bollettino ufficiale regionale n. 5 del 21 gennaio 2016, la regione Puglia ha approvato il
bando per la presentazione delle domande di aiuto relative alla misura “Investimenti”
– Campagna 2015/2016, nell'ambito del Piano nazionale di sostegno vitivinicolo.
Possono accedere ai benefici i soggetti operanti nel settore vitivinicolo, che rispondono
ai requisiti normativi indicati nel bando. L’accesso alla misura “Investimenti” è
riservato esclusivamente alle imprese che hanno sede operativa nella Regione Puglia.
Le imprese interessate all'aiuto per gli investimenti devono in primo luogo costituire o
aggiornare il proprio fascicolo aziendale presso l'Organismo pagatore competente in
relazione alla residenza del richiedente, se persona fisica, ovvero alla sede legale, se
persona giuridica. La compilazione e presentazione della domanda di aiuto è effettuata
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in via telematica, utilizzando le funzionalità on-line messe a disposizione dall'OP AGEA
sul portale SIAN. Il termine ultimo per il rilascio informatico delle domande di aiuto nel
portale SIAN è fissato al 29/02/2016.
La copia cartacea della domanda di aiuto rilasciata nel portale SIAN - sottoscritta da
parte del titolare o del legale rappresentante del soggetto richiedente, con in allegato
copia del documento di riconoscimento incorso di validità - corredata di tutti i
documenti richiesti, deve essere contenuta in plico chiuso secondo le modalità indicate
nel paragrafo10 dell'avviso. Il plico deve essere indirizzato al Servizio provinciale
dell’Agricoltura competente per territorio e deve pervenire al protocollo dello stesso
entro e non oltre le ore 13,00 del giorno 7 marzo 2016, a pena di irricevibilità.
Il responsabile del procedimento amministrativo relativo alla ammissibilità all’aiuto per
la misura degli investimenti è il Servizio provinciale dell’Agricoltura, competente per
territorio, salvo diversa disposizione per delega.
Il responsabile del procedimento amministrativo relativo alla erogazione dell’aiuto è
l’Ufficio OCM Vino e altri aiuti di Agea.
Determinazione 3
SARDEGNA: MISURA RISTRUTTURAZIONE E RICONVERSIONE
Con la determinazione n. 21699/1339 del 22 dicembre 2015, la regione Sardegna ha
approvato l’apertura dei termini per la presentazione delle domande di aiuto per
l’annualità finanziaria 2016 per la misura ristrutturazione e riconversione dei vigneti. La
scadenza per la presentazione delle domande è fissata al 29/02/2016.
Regione Sardegna, RRV Comunicato Regione Sardegna RRV
Determinazione 21699/1339
Allegato Modulistica
SARDEGNA: MISURA INVESTIMENTI
Con la determinazione n. 1373 del 29 dicembre 2015, la regione Sardegna ha
determinato l’apertura dei termini per la presentazione delle domande di aiuto per
l’annualità finanziaria 2016 per la Misura “Investimenti”. La scadenza per la
presentazione delle domande è fissata al 29/02/2016.
Regione Sardegna Misura Investimenti Determinazione 22132/1373 Allegato
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VENETO: RISTRUTTURAZIONE E RICONVERSIONE VIGNETI
Con deliberazione n. 1936 del 23 dicembre 2015 la regione Veneto ha aperto il bando
del programma nazionale di sostegno vitivinicolo per la misura ristrutturazione e
riconversione dei vigneti, di cui al regolamento UE n. 1308/2013, art. 46. Le domande
di contributo possono essere presentate dalle imprese agricole del settore vitivinicolo
per una o più delle seguenti attività:
a) riconversione varietale, anche mediante sovrainnesto;
b) diversa collocazione/reimpianto di vigneti;
c) miglioramenti delle tecniche di gestione dei vigneti, in particolare l'introduzione di
sistemi avanzati di produzione sostenibile
Il termine per la presentazione delle domande è il 22 marzo 2016.
LINK REG. VENETO LINK REG. VENETO 2 Deliberazione 1936 Allegato A Allegato B LINK AVEPA
NOTIZIE REGIONALI
BASILICATA: AFFIDAMENTO CENTRO PRODUZIONE VINI DI BARILE
La Giunta regionale, su proposta dell’assessore alle Politiche agricole e forestali, Luca
Braia, ha approvato l’avviso pubblico per l’affidamento in gestione a titolo gratuito del
centro per la produzione di vini e spumanti di Barile (PZ).
Potranno produrre domanda le cooperative agricole e loro consorzi in grado di
assicurare la valorizzazione e la commercializzazione delle produzioni agricole sui
mercati nazionali ed esteri; le associazioni di produttori che abbiano come scopo
prevalente la valorizzazione e la commercializzazione dei prodotti agricoli; le società di
capitali che garantiscono obbligatoriamente a cooperative agricole o a consorzi la
possibilità di partecipare la proprio capitale sociale e che abbiano come scopo
preminente la realizzazione di iniziative produttive per la trasformazione,
commercializzazione, promozione e valorizzazione dei prodotti agricoli e loro derivati.
La concessione avrà durata di 20 anni. L’affidamento in gestione, a titolo gratuito,
dell’impianto sarà disciplinato da apposita convenzione.
Le domande dovranno essere inviate entro 30 giorni dalla data di pubblicazione
dell’avviso pubblico sul Bur e indirizzate al Dipartimento Politiche agricole e forestali,
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Ufficio Sostegno alle imprese agricole, alle infrastrutture rurali ed allo sviluppo della
proprietà.
“Dopo 20 anni - sottolinea l’assessore Braia - la sede della cantina pubblica sociale di
Barile, nell’area più prestigiosa per l’enologia lucana, sarà affidata a nuova gestione.
L’avviso pubblico rimette al centro il ruolo delle cantine pubbliche sociali sul territorio
come luogo strategico e fondamentale in cui tutti i produttori possono trovare la
possibilità di conferire il loro prodotto nella direzione della collettività e
dell’aggregazione. Il conferimento dell’uva e la successiva trasformazione in vini di
qualità sono passaggi essenziali per arrivare su mercati dal potenziale sempre più
significativo per l’economia della nostra Regione. Auspico quindi - conclude - una
ampia partecipazione dei soggetti interessati che ci consentirà di individuare, tra le
proposte che perverranno, il gestore e il piano di gestione che risponda meglio alla
logica dell’innovazione, della partecipazione e della collettività per quanto riguarda la
trasformazione, commercializzazione, promozione e valorizzazione del nostro vino e il
cui programma delle attività sarà comunque verificato con cadenza biennale”.
LAZIO: MANIFESTAZIONE D'INTERESSE PER VINITALY 2016
L'ARSIAL ha pubblicato sul proprio Sito la richiesta di manifestazione relativa all'evento
promozionale, approvato con DGR n. 463 del 9/9/2015, che si terrà a Verona dal 10 al
13 aprile 2016.
Documentazione
Manifestazione di interesse.
FIERE ED EVENTI
9 - 11 MAGGIO 2016: PIANO EXPORT SUD III ANNUALITÀ - PARTECIPAZIONE
COLLETTIVA SIRHA BUDAPEST
Nell’ambito della terza annualità del Piano Export sud, ICE Agenzia organizza la
Partecipazione collettiva alla Fiera SIRHA che si svolgerà a Budapest dal 9 all’11 maggio
2016. L’evento ha come focus il settore Agroindustria - Alimentari e Bevande e la
scadenza per l’iscrizione è il 15 febbraio p.v.
Manicesto ICE