News SA 08 2015

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News 08/SA/2015 Lunedì,02 Marzo 2015 Sistema di Allerta Rapido europeo per Alimenti e Mangimi Nella settimana n°8 del 2015 le segnalazioni diffuse dal Sistema rapido di allerta europeo per alimenti e mangimi (Rasff ) sono state 67 (9 quelle inviate dal Ministero della salute italiano). L’elenco dei prodotti distribuiti in Italia oggetto di allerta comprende due casi: presenza di alcaloidi allucinogeni (atropina e scopolamina) in polenta di farina di mais biologico dalla Germania; corpo estraneo (microchip) in carcasse di suino italiane. Nella lista delle informative sui prodotti diffusi in Italia che non implicano un intervento urgente troviamo: etichettatura errata (etichette invertite) per gli additivi alimentari E200 – acido sorbico e E300 – acido ascorbico, dalla Polonia; migrazione di cromo, nichel e manganese da set di coltelli in acciaio inox con manico in plastica dalla Cina; mercurio in squalo mako (Isurus oxyrinchus) congelato dal Sud Africa; Listeria monocytogenes in due lotti di salmone affumicato refrigerato dalla Polonia. Tra i lotti respinti alle frontiere l’Italia segnala: residui di pesticida (propargite) in fragole da Egitto; livello di migrazione globale troppo alto da frullatore cinese. Questa settimana tra le esportazioni italiane in altri Paesi che sono state ritirate dal mercato, la Germania segnala: residui di pesticida (clorpirifos) in pere (Articolo di Valeria Nardi) Fonte: ilfattoalimentare.it

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News 08/SA/2015

Lunedì,02 Marzo 2015

Sistema di Allerta Rapido europeo per Alimenti e Mangimi

Nella settimana n°8 del 2015 le segnalazioni diffuse dal Sistema rapido di allerta europeo per alimenti e mangimi (Rasff) sono state 67 (9 quelle inviate dal Ministero della salute italiano).

L’elenco dei prodotti distribuiti in Italia oggetto di allerta comprende due casi: presenza di alcaloidi allucinogeni (atropina e scopolamina) in polenta di farina di mais biologico dalla Germania; corpo estraneo (microchip) in carcasse di suino italiane.

Nella lista delle informative sui prodotti diffusi in Italia che non implicano un intervento urgente troviamo: etichettatura errata (etichette invertite) per gli additivi alimentari E200 – acido sorbico e E300 – acido ascorbico, dalla Polonia; migrazione di cromo, nichel e manganese da set di coltelli in acciaio inox con manico in plastica dalla Cina; mercurio in squalo mako (Isurus oxyrinchus) congelato dal Sud Africa; Listeria monocytogenes in due lotti di salmone affumicato refrigerato dalla Polonia.

Tra i lotti respinti alle frontiere l’Italia segnala: residui di pesticida (propargite) in fragole da Egitto; livello di migrazione globale troppo alto da frullatore cinese.

Questa settimana tra le esportazioni italiane in altri Paesi che sono state ritirate dal mercato, la Germania segnala: residui di pesticida (clorpirifos) in pere (Articolo di Valeria Nardi)

Fonte: ilfattoalimentare.it

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In etichetta l’origine della carne utilizzata nei piatti pronti: è una richiesta approvata dal Parlamento Europeo. Il 90% dei consumatori desidera ricevere questa informazione.

Le carni utilizzate come ingredienti nei prodotti alimentari trasformati dovrebbero prevedere l’indicazione del paese di origine sulle etichette. Quel che avviene già per le carni bovine fresche dovrebbe valere anche per prodotti come piatti pronti e surgelati, dalle lasagne fino ad hamburger e crocchette di pollo.

È quanto chiede una risoluzione approvata dalParlamento europeo con 460 voti a favore, 204 contrari e 33 astenuti, che invita la Commissione europea a presentare proposte legislative, dando seguito alla relazione che aveva presentato nel dicembre 2013, in modo da riconquistare la fiducia dei consumatori dopo lo scandalo della carne equina e altre frodi alimentari.

Secondo i dati forniti dalla Commissione europea, oltre il 90% dei consumatori desidera conoscere l’ origine della carne contenuta nei prodotti alimentari trasformati. Per quanto riguarda l’impatto sui prezzi che avrebbe questa misura, la risoluzione del Parlamento europeo fa notare che i risultati di una ricerca condotta dall’associazione di consumatori francese Que Choisir, divergono considerevolmente dai dati di fonte industriale contenuti nella relazione della Commissione. Una questione che va approfondita, a condizione che, affermano gli eurodeputati, «tale analisi sia effettuata in collaborazione con le associazioni dei consumatori e senza ritardare le proposte legislative». L’industria di trasformazione delle carni dell’Ue conta oltre 13.000 imprese, occupa circa 350.000 persone e rappresenta un volume d’affari di 85 miliardi di euro (Articolo di Beniamino Bonardi)

Fonte: ilfattoalimentare.it

Piombo nuovi limiti per alimenti per l’infanzia

Gli Stati membri hanno votato lo scorso 11 febbraio nuovi limiti più cautelativi sulla presenza di piombo in alimenti per l’infanzia e in formule di proseguimento, così come per cereali. La decisione, presa nel Comitato Permanente per la Filiera Alimentare ed il Benessere Animale, vede pertanto seguita una opinione di Efsa del 2010, che indicava la presenza di possibili rischi per alcune fasce di consumatori. In particolare vi sarebbero rischi di sviluppo cerebrale per i bambini anche a partire dal feto di donne incinta.I nuovi limiti, in applicazione da luglio 2015, vedranno la possibilità di smaltire le scorte.Di seguito i nuovi limiti:- latte: 0,02 mg/kg- carne 0,01 mg/kg

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- frattaglie: 0,05 mg/kg- pesce: 0,03 mg/kg- crostacei: 0,5 mg/kg- olio d semi: 0,1 mg/kg- frutta: da 0,1 a 0,2 mg/kg- succhi di frutta: da 0,03 a 0,05 mg/kgLa Commissione ha reso noto che il verrà proposto un livello anche per il miele, mentre per il tè vi sono evidenze che possa essere un contributore importante anche se non sono stati al momento posti limiti.

Fonte: sicurezzaalimentare.it

- Buone Pratiche

IL PROGETTO ECORISTORAZIONE TRENTINO

La Provincia autonoma di Trento ha avviato ad aprile 2011un tavolo di lavoro con le principali associazioni di categoria operanti nel settore della ristorazione (ASAT – Associazione Albergatori ed Imprese Turistiche della Provincia di Trento, Associazione Agriturismo Trentino, Associazione Ristoratori del Trentino, Confesercenti del Trentino – Federazione Italiana Esercenti Pubblici e Turistici, UNAT – Unione Albergatori del Trentino) allo scopo di attivare un progetto di sostenibilità ambientale rivolto agli operatori del settore, denominato “Ecoristorazione Trentino”.

Il progetto ha come obiettivo il miglioramento del già eccellente servizio offerto dai ristoratori trentini, aumentandone e valorizzandone l’attenzione ai temi ambientali. Sono interessati tutti gli esercizi per i quali il servizio di ristorazione è l’attività prevalente e che comunque offrono tale servizio in modo continuativo.

Tutti gli esercizi commerciali che hanno aderito al progetto e che pongono in essere attività di ecoristorazione ricevono il marchio "Ecoristorazione Trentino". Tra le pratiche adottate da questi esercenti, ad esempio, "Ri-gustami a casa", per ridurre gli sprechi di cibo. La possibilità quando si mangia fuori di portare a casa il cibo avanzato, con lo slogan "Ri-gustami a casa: col tuo cibo riempi il frigo non il cestino". Un semplice gesto, vantaggioso per tutti, dal grande valore sia ambientale che etico: il ristoratore vede ridursi la frazione di rifiuto organico da smaltire, mentre il consumatore trasforma in cibo ciò che altrimenti sarebbe finito nel cestino.Il tutto è stato reso possibile dalla diffusione di una "eco-vaschetta", fatta in carta proveniente da foreste certificate FSC e totalmente compostabile, che la Provincia autonoma di Trento ha realizzato e messo a disposizione dei ristoratori trentini da agosto 2011: oltre 50mila pezzi esauriti in meno di tre anni.

I ristoratori hanno potuto metterla a disposizione dei clienti per consentire loro di portare a casa il cibo non consumato a tavola. Il monitoraggio condotto tramite

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interviste a campione ai ristoratori segnala che, in presenza di una sistematica promozione dell'asporto di cibo non consumato, i clienti che lasciano avanzi nel piatto e richiedono di portarli a casa passano da un 10% circa a un 80% circa , apprezzando molto l'iniziativa.

Fonte: ecoristorazionetrentino.it