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La filiera del riciclo industriale a Metalriciclo-Recomat 2011 L’Italia è tra i grandi protago- nisti dell’industria del riciclo globale, una attività imper- niata sul recupero e riutilizzo dei materiali industriali, scelta obbligata per un Paese come il nostro, profondamente ma- nifatturiero ma privo di mate- rie prime. Solo alcuni decenni fa il riciclo dei materiali era stato inventato dalle piccole aziende di trasformazione per risparmiare sui costi; oggi si recupera e si riutilizza per poter competere, e così si è creata una attività di settore con straordinari ritmi di svi- luppo e con il radicamento di una filiera completa di mac- chine, sistemi ed attrezzature per il trattamento dei rottami industriali. A questa filiera complessa e articolata è strettamente associato un evento fieri- stico dedicato, Metalriciclo- Recomat 2011, il Salone In- ternazionale delle tecnologie per il recupero e il riciclo dei materiali industriali, la quali- tà dell’ambiente, l’efficienza energetica, in programma dal 19 al 21 maggio al Centro Fiera del Garda di Montichiari, Brescia. Una manifestazione unica nel panorama fieristico nazionale, che si innesta in un territorio ad alta vocazio- ne manifatturiera; giunto alla sua quarta edizione, l’evento è riconosciuto dagli operatori attitudine al recupero e al riutilizzo, secondo i dati del Rapporto L’Italia del Riciclo 2010 di Fise-Unire e della Fondazione per lo Sviluppo Sostenibile, il nostro Paese è al secondo posto in Europa nel riciclo delle leghe leggere dopo la Germania; nel com- plesso, l’industria nazionale ha impiegato circa 683.000 t di rottami di alluminio di provenienza interna (49%) ed estera (51%), di cui 31.200 t di rifiuti da imballaggio. Si è trattato per il 53% di rottami pre-consumo e per il 47% da post-consumo. Per rimanere nel campo dei metalli, sono ugualmente in- teressanti i dati sul riciclo dell’acciaio, pur risentendo della contrazione della do- manda e della produzione siderurgica nel 2009 in Italia e negli altri Paesi industrializ- zati. Da noi nel 2009 si sono prodotte 19,8 mln di t di pro- dotti siderurgici contro le 30,6 mln di t del 2008, con un calo pari al 35,1%. Da dove pro- viene l’acciaio riciclato che ali- menta oltre il 40% dell’attua- le produzione di acciaio in Ita- lia? Oltre il 99% dell’acciaio di un’auto, più del 60% dell’ac- ciaio delle lattine e l’84% dell’acciaio recuperato dalla della filiera del recupero e del riciclo come un appunta- mento specializzato di riferi- mento. In mostra ci sarà il meglio dell’innovazione tecnologica al servizio del riciclo dei ma- teriali, quindi impianti, mac- chine, attrezzature, sistemi, tecnologie per il recupero e riciclo di rottami ferrosi e non ferrosi, plastica, gomma, inerti, compositi, carta, vetro e legno. Un grande appunta- mento internazionale, dedica- to all’analisi e all’evoluzione delle tecnologie di raccolta e trattamento dei materiali, alla normativa, alla legislazione, al mercato. I numeri del riciclo dei ma- teriali sono in alcuni casi veramente impressionanti; guardando ad esempio all’al- luminio, uno tra i metalli non ferrosi ben noto per l’elevata circa, ed una capacità di rici- clo di un milione e mezzo di t/anno. L’Italia si aggiudica invece la maglia nera europea nel recu- pero dei materiali inerti, quelli provenienti da costruzione e demolizione e altri rifiuti indu- striali, un comparto che in Eu- ropa produce ogni anno circa 850 milioni di t di rifiuti, pari ad oltre il 30% della produzio- ne totale di rifiuti in Europa. Lo sviluppo del riciclo è evi- dentemente anche cultura tecnica e conoscenza di dati e strumenti legislativi aggior- nati, per questo l’esposizio- ne sarà completata da un programma di eventi specia- lizzati collaterali dedicati ai temi ‘caldi’ per il comparto, I dati di un comparto industriale strategico Prenota ora il tuo spazio espositivo a Metalriciclo-Recomat 2011 Contattaci al più presto per usufruire delle condizioni speciali riservate ai primi espositori visita i siti dell’evento metalriciclo.com e recomatexpo.com news demolizione viene riciclato. La filiera della plastica, dopo quella del vetro, ha risentito meno della crisi di questo ultimo biennio; si tratta di un comparto composto da oltre 300 aziende, 2.000 occupati come il recupero di RAEE, ELV ed inerti, gli ultimi aggior- namenti in campo normativo, la complessità del recupero dei pneumatici. Metalriciclo-Recomat 2011 è organizzato da Edimet, edi- tore tecnico e organizzato- re di eventi specializzati, e ha il supporto delle principali istituzioni e associazioni del riciclo fra le quali figurano AIB-Confindustria, AIM, AIR, Aper, Assofermet, Asso- met, Assorimap, Camera di Commercio di Brescia, Cial, Confcommercio, Consorzio Argo, Consorzio Carpi, Eco- dom, Enea, Federacciai, Pro- vincia di Brescia, Uncsaal in Italia e di Bir, Face e Oea in ambito europeo. Centro Fiera del Garda - Montichiari - Brescia Pubblicazione ufficiale delle manifestazioni I.R. news 19 - 21 Maggio 2011 3 2010 metalriciclo.com - recomatexpo.com - - Una Ricicletta per il Sottosegretario Saglia La cerimonia, organizzata dal Gruppo Alluminio di Assomet, l’Associazione Italiana Metalli non Ferrosi, si è svolta presso la Prefettura di Brescia, alla presenza del prefetto Narcisa Brassesco Pace, lo scorso 13 novembre, nel quadro del Programma ‘Alluminio per le Ge- nerazioni Future’, impostato dall’industria italiana per comunicare ai politici e all’opinione pubblica i vantaggi derivanti dall’impiego del metallo leggero. La Ricicletta, oltre a costituire un valido oggetto di design, è una perfetta sintesi delle caratteristiche dell’alluminio: leggerezza, elevata riciclabilità, risparmio energetico e tutela dell’ambiente. L’incontro, al quale hanno preso parte numerosi giornalisti e imprenditori del settore, si è concluso con un dibattito sul ruolo dell’alluminio nella moderna società industriale, moderato da Gabriele Cirieco di Strategic Advice, con gli interventi di Mario Bertoli, Presidente Assomet, Cesare Maffei, Presidente del CiAl-Consorzio Imballaggi Alluminio, Gino Schiona, Direttore di CiAl e Orazio Zoccolan di Assomet, con le conclusioni dell’On. Stefano Saglia. E’ emerso che il sistema italiano dell’alluminio è una filiera completa ed omogenea, formata da oltre 20.000 imprese, con 25.000 addetti diretti ed un fatturato, escluso l’indotto, di oltre 10.8 miliardi di euro. L’Italia ha una solida tradizione industriale nella produzione e negli impieghi dell’alluminio, ed è al primo posto in Europa nella produzione di getti, e al secondo posto nell’utilizzo di metallo grezzo e di profilati estrusi e nella produzione di metallo secondario. Per quanto riguarda il riciclo, una caratteristica questa tra le più apprez- zate del metallo leggero, l’Italia è ai vertici europei, come dimostrato dagli eccellenti risultati ottenuti dal CiAl. L’incontro si è concluso con il richiamo alla prossima edizione della fiera Metalriciclo-Recomat, dedicata alle tecnologie per recupero e il riciclo dei principali materiali industriali, in programma al Centro Fiera del Garda di Montichiari dal 19 al 21 maggio 2011.

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La filiera del riciclo industriale a Metalriciclo-Recomat 2011

L’Italia è tra i grandi protago-

nisti dell’industria del riciclo

globale, una attività imper-

niata sul recupero e riutilizzo

dei materiali industriali, scelta

obbligata per un Paese come

il nostro, profondamente ma-

nifatturiero ma privo di mate-

rie prime. Solo alcuni decenni

fa il riciclo dei materiali era

stato inventato dalle piccole

aziende di trasformazione per

risparmiare sui costi; oggi si

recupera e si riutilizza per

poter competere, e così si è

creata una attività di settore

con straordinari ritmi di svi-

luppo e con il radicamento di

una filiera completa di mac-

chine, sistemi ed attrezzature

per il trattamento dei rottami

industriali.

A questa filiera complessa

e articolata è strettamente

associato un evento fieri-

stico dedicato, Metalriciclo-

Recomat 2011, il Salone In-

ternazionale delle tecnologie

per il recupero e il riciclo dei

materiali industriali, la quali-

tà dell’ambiente, l’efficienza

energetica, in programma dal

19 al 21 maggio al Centro

Fiera del Garda di Montichiari,

Brescia. Una manifestazione

unica nel panorama fieristico

nazionale, che si innesta in

un territorio ad alta vocazio-

ne manifatturiera; giunto alla

sua quarta edizione, l’evento

è riconosciuto dagli operatori

attitudine al recupero e al

riutilizzo, secondo i dati del

Rapporto L’Italia del Riciclo

2010 di Fise-Unire e della

Fondazione per lo Sviluppo

Sostenibile, il nostro Paese

è al secondo posto in Europa

nel riciclo delle leghe leggere

dopo la Germania; nel com-

plesso, l’industria nazionale

ha impiegato circa 683.000

t di rottami di alluminio di

provenienza interna (49%) ed

estera (51%), di cui 31.200 t

di rifiuti da imballaggio. Si è

trattato per il 53% di rottami

pre-consumo e per il 47% da

post-consumo.

Per rimanere nel campo dei

metalli, sono ugualmente in-

teressanti i dati sul riciclo

dell’acciaio, pur risentendo

della contrazione della do-

manda e della produzione

siderurgica nel 2009 in Italia

e negli altri Paesi industrializ-

zati. Da noi nel 2009 si sono

prodotte 19,8 mln di t di pro-

dotti siderurgici contro le 30,6

mln di t del 2008, con un calo

pari al 35,1%. Da dove pro-

viene l’acciaio riciclato che ali-

menta oltre il 40% dell’attua-

le produzione di acciaio in Ita-

lia? Oltre il 99% dell’acciaio di

un’auto, più del 60% dell’ac-

ciaio delle lattine e l’84%

dell’acciaio recuperato dalla

della filiera del recupero e

del riciclo come un appunta-

mento specializzato di riferi-

mento.

In mostra ci sarà il meglio

dell’innovazione tecnologica

al servizio del riciclo dei ma-

teriali, quindi impianti, mac-

chine, attrezzature, sistemi,

tecnologie per il recupero

e riciclo di rottami ferrosi e

non ferrosi, plastica, gomma,

inerti, compositi, carta, vetro

e legno. Un grande appunta-

mento internazionale, dedica-

to all’analisi e all’evoluzione

delle tecnologie di raccolta e

trattamento dei materiali, alla

normativa, alla legislazione, al

mercato.

I numeri del riciclo dei ma-

teriali sono in alcuni casi

veramente impressionanti;

guardando ad esempio all’al-

luminio, uno tra i metalli non

ferrosi ben noto per l’elevata

circa, ed una capacità di rici-

clo di un milione e mezzo di

t/anno.

L’Italia si aggiudica invece la

maglia nera europea nel recu-

pero dei materiali inerti, quelli

provenienti da costruzione e

demolizione e altri rifiuti indu-

striali, un comparto che in Eu-

ropa produce ogni anno circa

850 milioni di t di rifiuti, pari

ad oltre il 30% della produzio-

ne totale di rifiuti in Europa.

Lo sviluppo del riciclo è evi-

dentemente anche cultura

tecnica e conoscenza di dati

e strumenti legislativi aggior-

nati, per questo l’esposizio-

ne sarà completata da un

programma di eventi specia-

lizzati collaterali dedicati ai

temi ‘caldi’ per il comparto,

I dati di un comparto industriale strategico

Prenota ora il tuo spazio espositivo a Metalriciclo-Recomat 2011 Contattaci al più presto per usufruire delle condizioni speciali riservate ai primi espositori

visita i siti dell’evento metalriciclo.com e recomatexpo.com

news

demolizione viene riciclato.

La filiera della plastica, dopo

quella del vetro, ha risentito

meno della crisi di questo

ultimo biennio; si tratta di un

comparto composto da oltre

300 aziende, 2.000 occupati

come il recupero di RAEE,

ELV ed inerti, gli ultimi aggior-

namenti in campo normativo,

la complessità del recupero

dei pneumatici.

Metalriciclo-Recomat 2011 è

organizzato da Edimet, edi-

tore tecnico e organizzato-

re di eventi specializzati, e

ha il supporto delle principali

istituzioni e associazioni del

riciclo fra le quali figurano

AIB-Confindustria, AIM, AIR,

Aper, Assofermet, Asso-

met, Assorimap, Camera di

Commercio di Brescia, Cial,

Confcommercio, Consorzio

Argo, Consorzio Carpi, Eco-

dom, Enea, Federacciai, Pro-

vincia di Brescia, Uncsaal in

Italia e di Bir, Face e Oea in

ambito europeo.

Centro Fiera del Garda - Montichiari - Brescia

Pubblicazione ufficiale delle manifestazioni I.R.

news19 - 21 Maggio 2011

3 2010

metalriciclo.com - recomatexpo.com

-

-

Una Ricicletta per il Sottosegretario Saglia

La cerimonia, organizzata dal Gruppo Alluminio di Assomet, l’Associazione Italiana Metalli

non Ferrosi, si è svolta presso la Prefettura di Brescia, alla presenza del prefetto Narcisa

Brassesco Pace, lo scorso 13 novembre, nel quadro del Programma ‘Alluminio per le Ge-

nerazioni Future’, impostato dall’industria italiana per comunicare ai politici e all’opinione

pubblica i vantaggi derivanti dall’impiego del metallo leggero. La Ricicletta, oltre a costituire

un valido oggetto di design, è una perfetta sintesi delle caratteristiche

dell’alluminio: leggerezza, elevata riciclabilità, risparmio energetico e

tutela dell’ambiente. L’incontro, al quale hanno preso parte numerosi

giornalisti e imprenditori del settore, si è concluso con un dibattito sul

ruolo dell’alluminio nella moderna società industriale, moderato da

Gabriele Cirieco di Strategic Advice, con gli interventi di Mario Bertoli,

Presidente Assomet, Cesare Maffei, Presidente del CiAl-Consorzio

Imballaggi Alluminio, Gino Schiona, Direttore di CiAl e Orazio Zoccolan

di Assomet, con le conclusioni dell’On. Stefano Saglia.

E’ emerso che il sistema italiano dell’alluminio è una filiera completa

ed omogenea, formata da oltre 20.000 imprese, con 25.000 addetti diretti ed un fatturato,

escluso l’indotto, di oltre 10.8 miliardi di euro. L’Italia ha una solida tradizione industriale nella

produzione e negli impieghi dell’alluminio, ed è al primo posto in Europa nella produzione di

getti, e al secondo posto nell’utilizzo di metallo grezzo e di profilati estrusi e nella produzione

di metallo secondario. Per quanto riguarda il riciclo, una caratteristica questa tra le più apprez-

zate del metallo leggero, l’Italia è ai vertici europei, come dimostrato dagli eccellenti risultati

ottenuti dal CiAl. L’incontro si è concluso con il richiamo alla prossima edizione della fiera

Metalriciclo-Recomat, dedicata alle tecnologie per recupero e il riciclo dei principali materiali

industriali, in programma al Centro Fiera del Garda di Montichiari dal 19 al 21 maggio 2011.

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Il 2010 dei rottami non ferrosi

ordini seguito da un periodo

più o meno lungo di inattività.

Mercati internazionaliNell’ultimo periodo abbiamo

assistito al risveglio dei mer-

cati europei che hanno dimo-

strato tutta la loro reattività.

La Germania ha recuperato i

livelli di domanda interna del

periodo pre-crisi soprattutto

nel campo dei semilavorati

di alluminio, mentre per

il rame e le leghe si

nota ancora un certo

rallentamento. La Spa-

gna soffre molto per

problemi di domanda e

liquidità del mercato in-

terno e ha decisamente

puntato verso l’export

diventando aggressiva

con i suoi prodotti an-

che nel mercato nazionale.

Infine i mercati del Far East e

le economie emergenti, quel-

le che ci hanno permesso di

conservare il potenziale delle

nostre aziende intatto nei pe-

riodi più bui del 2008-2009,

che in questo momento sem-

brano aver perso di smalto

soprattutto a causa dello

sfavorevole tasso di cambio

EUR/USD, degli alti prezzi

raggiunti dai metalli industria-

li, ma soprattutto del timore

di un repentino ribaltamento

del mercato. Tutti questi fat-

tori scoraggiano i buyers del

Far East e questo fa sì che le

esportazioni di metallo conti-

nueranno a ridursi.

Per quel che riguarda il pros-

simo anno, siamo convinti

che l’industria del recupero

abbia solide basi. Questo lo

ha dimostrato in un momento

critico in cui il recupero dell’e-

conomia mondiale è ancora

fragile e sensibile agli shock

esterni.

Carmelo PaolucciPresidente Sindacato Nazionale Metalli Assofermet

Assofermet su questo punto.

Per quel che riguarda l’analisi

del trend registrato nel corso

degli ultimi mesi dell’anno in

corso siamo consapevoli che

i tempi del consolidamento

della ripresa difficilmente sa-

ranno rapidi. Ed i segnali di

incertezza caratterizzeranno il

settore con un andamento

degli ordinativi altalenante: un

mese di forte afflusso degli

La richiesta di rottami non fer-

rosi è aumentata progressi-

vamente nel corso del 2010,

dopo i livelli minimi registrati

nell’ultima parte del 2008 e

nel primo semestre del 2009.

Tutto ciò grazie ad un clima

di fiducia più consistente da

parte delle imprese europee

e l’aumento della doman-

da da parte delle economie

emergenti. In questo siamo

stati protagonisti in grado di

soddisfare con alternative

ecologicamente praticabili la

fame di metallo primario per

sostenere la crescita delle na-

zioni povere di risorse.

Nonostante il rottame che re-

cuperiamo rientri nel sistema

e soddisfi le necessità dei

consumatori, il nostro lavoro

è pesantemente penalizzato

da troppe limitazioni e vincoli

posti dai diversi governi: pro-

dighi di regolamenti e leggi

talmente perfette da risultare

spesso inapplicabili. I nostri

rottami dovrebbero essere

trattati con lo stesso me-

tro del metallo primario che

surrogano. Per questo con-

tinueremo a batterci come

La situazione in Italia e sui mercati internazionali secondo AssofermetL’Empire State Buildingin plastica

L’arte del riciclo in un Museo

re elettriche ed elettroniche

(RAEE) nel rispetto del de-

creto legge 151/05 e della

gestione delle pile e degli

accumulatori secondo il de-

creto 188/08, raccoglie tra i

propri consorziati oltre 1.100

aziende e tra queste il 90%

della Grande Distribuzione

Organizzata. Ha fra i propri

obiettivi il rispetto ambienta-

le, attraverso la promozione

di iniziative che possano mi-

gliorare la raccolta dei rifiuti

elettronici, ma anche sensibi-

lizzare aziende e consumato-

ri. Il Museo del Riciclo nasce

proprio con questo scopo:

essere un contributo in più

in sostegno dell’ambiente ed

essere una testimonianza si-

gnificativa della sensibilizza-

zione ai temi ambientali.

matori’ come ai ’creatori’.

Ma non solo. L’arte del riciclo

diventa anche occasione per

spiegare a famiglie, genitori,

bambini e scuole come uti-

lizzare in modo nuovo mate-

riali da riciclo per fare piccoli

giocattoli, oggetti per i bim-

bi e la casa, creare gioielli.

Il Museo del Ri-

ciclo nasce dalla

volontà del consor-

zio Ecolight di da-

re maggior valore

alla propria azione

in favore dell’am-

biente. Ecolight,

sistema collettivo

che si occupa della

gestione dei rifiuti

da apparecchiatu-

Sono raggruppate

in 5 categorie - Ar-

te, Design, Moda,

Architettura, Musi-

ca - le opere espo-

ste al Museo del

Riciclo e visionabili

anche sul portale

museode l r ic ic lo .

it. Il Museo si pro-

pone di raccogliere

le testimonianze di

coloro che, attraver-

so un’idea, danno

nuova vita agli oggetti ‘da

buttare’. Il risultato può es-

sere un quadro o un’istalla-

zione, un oggetto di design

o uno strumento musicale,

oppure ancora una maglia

da indossare. La creatività

non sembra conoscere limiti

quando si tratta di reinven-

tare un oggetto destinato

alla discarica: tra provoca-

zioni, soluzioni di arredo e

vere opere d’arte, il riciclo

trova spazio in moltissime

forme e risultati. Un proget-

to in costante evoluzione,

da poco diventato un por-

tale internet (www.museo

delriciclo.it) con l’inten-

to di proporre una vetrina

aperta a tutti, ai ‘consu-

Un’iniziativa del consorzio Ecolight

L’Italia del riciclo 2010

“Il settore del riciclo rifiuti risente della crisi registrando un calo dei quantitativi gestiti dovuto

alla flessione della produzione e anche della domanda di materie prime ricavate dai rifiuti, pur

a fronte di un continuo aumento dei tassi di riciclo in tutte le filiere anche per la contrazione

dei consumi; aumenta l’export di materiali riciclati, dirette soprattutto

verso i Paesi in forte sviluppo economico che offrono nuovi sbocchi

al settore”. Sono queste le principali tendenze registrate nel 2009 dal

settore e che emergono dallo studio annuale “L’Italia del Riciclo”, il

Rapporto promosso da FISE Unire e dalla Fondazione per lo Sviluppo

Sostenibile e presentato lo scorso ottobre a Roma.

“Anche in un periodo di crisi economica - ha detto Edo Ronchi,

Presidente della Fondazione per lo Sviluppo Sostenibile, - un settore

cruciale della green economy come quello del riciclo dei rifiuti non solo

regge, ma riesce a fare passi in avanti. Questo Rapporto sull’Italia del riciclo ci fa vedere che

esiste in Italia una vasta attività di riciclo dei rifiuti che in non pochi settori è fra le più avanzate

d’Europa. Abbiamo Regioni dove le raccolte differenziate sono al 50% e settori come quello

degli imballaggi dove si ricicla il 64% dell’immesso al consumo”.

Lo studio, disponibile sul sito www.fise.org, ha riguardato: carta, vetro, plastica, gomma e

pneumatici fuori uso, legno, alluminio, acciaio, rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettro-

niche, pile e accumulatori, oli minerali esausti, oli e grassi vegetali ed animali esausti, frazione

organica, rifiuti inerti da costruzione e demolizione, tessile, veicoli fuori uso.

Direttore responsabileMario Conserva

Responsabile redazioneRoberta Bordiga [email protected] redazioneYlenia Celotti [email protected]

Responsabile creativoElia Campagnari [email protected]

Organizzazione commercialeResponsabileCarolina Holzhaker [email protected]

ItaliaLeda Ariceto [email protected] Torri [email protected]

EsteroNancy Ghandour [email protected] Bellini [email protected]

Database marketing e abbonamentiRoberta Serra [email protected]

Responsabili di zonaSergio Bartoli [email protected] (Co, Lc, Lo, Mi, Pv, So, Va), Novara

Elio Caccagni [email protected] (Bg, Bs, Cr, Mn)

Enrico Di Amario [email protected] (Ge, Sv, Im, Sp), Valle d’Aosta, Piemonte (To, Al, Vc, At, Cn, Vb, Bi)

Luisa Inganni [email protected] Romagna, Toscana e Marche, Friuli Venezia Giulia, Trentino Alto Adige, Veneto

Spa Via Brescia, 117 - 25018 - Montichiari (Bs) ItaliaTel. +39 030 9981045 - Fax +39 030 9981055www.edimet.com - [email protected]

Nel 2009 in Italia sono state raccolte 600.000 t di imbal-

laggi in plastica: un grande risultato, che porta il riciclo al

33,5% dell’immesso al consumo, grazie anche al contri-

buto del riciclo indipendente di imballaggi in plastica da

attività commerciale ed industriali. Per rendere ‘plastica-

mente’ l’idea di questo traguardo, COREPLA ha realizzato

una riproduzione in scala dell’Empire State Building di

New York, con imballaggi in plastica. Le 600.000 t raccol-

te equivalgono a 2 volte il peso dell’edificio simbolo della

Grande mela. Un modo originale per celebrare un succes-

so ma, soprattutto, per ringraziare tutti gli italiani che con

il loro impegno nella raccolta differenziata degli imballaggi

in plastica hanno contribuito al suo conseguimento.

Fonte: Daylife

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Arredare con materiali di scarto,l’arte dei fratelli Campana

REACh: conclusa la fase di registrazione delle sostanze

Il 30 novembre è stato l’ultimo giorno utile per produttori e importatori di sostanze chimiche

per concludere l’iter di registrazione ai sensi del Regolamento REACh, che ha come obiettivo

il miglioramento della conoscenza dei pericoli e dei rischi derivanti dall’uso di prodotti specifi-

ci. Il REACh è un sistema integrato di registrazione, valutazione e autorizzazione delle sostan-

ze chimiche che viene adottato a livello comunitario e mira ad assicurare un maggiore livello

di protezione della salute umana e dell’ambiente. Attraverso il REACh sarà possibile ottenere

maggiori e più complete informazioni sulle proprietà pericolose dei prodotti manipolati, sui

rischi connessi a un’eventuale esposizione e sulle misure di sicurezza da applicare. Sono circa

30.000 le sostanze e i prodotti chimici che dovranno essere soggetti a un esame sulla loro

pericolosità e verranno inseriti in un database comune a tutti gli Stati membri.

In questi ultimi due anni l’impegno di Assomet su tale argomento è stato notevole. Una

particolare attenzione è stata dedicata alle produzioni di sostanze derivanti dalle attività di

recupero e riciclo, che sono esonerate dall’obbligo della registrazione a patto che le stesse

siano state registrate, che corrispondano esattamente a quelle registrate e che si abbiano a

disposizione le informazioni necessarie per l’identificazione e l’applicazione di adeguate misu-

re di gestione dei rischi. Il regolamento REACh richiede tre diversi processi di valutazione: il

controllo di conformità, l’esame delle proposte di test e la valutazione delle sostanze. L’Echa

è responsabile della valutazione dei fascicoli, mentre la valutazione delle sostanze è un com-

pito che attiene agli Stati membri con il coordinamento dell’Echa. La valutazione dei fascicoli

è già in corso, mentre la valutazione delle sostanze avrà inizio nel 2012.

Successo per la Convention Autunnale del BIR

da eventi quali emissioni di

nuovo debito pubblico in am-

bito UE e svalutazioni della

moneta con conseguenti poli-

tiche di protezionismo.

William Adams, Capo della

Ricerca presso la FastMar-

kets Ltd, Regno Unito, ha

fornito una serie di previsio-

ni sui prezzi di tutti i princi-

pali metalli non ferrosi, che

a suo avviso aumenteranno

nell’ambito di un ‘super-ciclo’

azionato dalla crescita sul lun-

go periodo nelle economie in

rapido sviluppo, nonché sup-

portati dalla ‘crescita lenta,

ma di volume’ nelle econo-

mie mature.

Divisione ferrosiLa prima metà del 2010 ha

visto un rapido aumento del

consumo di rottame e uno

squilibrio tra disponibilità e

domanda che ha alimenta-

to forti aumenti di prezzo.

“Sembra tuttavia che adesso

si navighi in acque più tran-

quille” ha affermato il presi-

dente della Divisione Ferrosi

Christian Rubach, della TSR

Group. Nei prossimi mesi gli

aumenti della produzione di

acciaio saranno bassi, con

possibile ristagno di crescita

delle economie occidentali.

Jaramillo della messicana Re-

cicladora Cachanilla, membro

della Divisione Non Ferrosi

BIR, ha sottolineato alcuni te-

mi comuni: debolezza del dol-

laro, che ha reso più difficili le

esportazioni; preoccupazioni

lungo tutta la catena dell’ap-

provvigionamento per la vola-

tilità dei prezzi; ampliamento

dello sconto tra il prezzo del

rottame e quello del metallo

primario, che in alcuni casi ha

raggiunto ‘massimi storici’;

emissioni di flussi di liqui-

dità per molti commercianti

e trasformatori; impatto della

relativa inattività del mercato

cinese. Jaramillo ha eviden-

ziato il fatto che la Russia

ha iniziato ad importare rot-

tame non ferroso anche da

Romania, Polonia, Kazakistan,

Ucraina e Spagna.

Bob Garino, Direttore Prodot-

ti presso l’Institute of Scrap

Recycling Industries-ISRI e

guest speaker, ha afferma-

to che l’industria del riciclo

sembra essersi assestata “su

una posizione ragionevolmen-

te solida”, laddove la ripresa

economica complessiva ame-

ricana e mondiale invece “è

ancora fragile” e “soggetta

a choc esterni”. Choc che

potrebbero essere innescati

Con oltre 1.100 partecipanti

la Convention autunnale del

BIR tenutasi a Bruxelles dal

24 al 26 ottobre 2010, è stato

uno degli eventi di maggiore

successo dell’associazione.

Oltre agli aggiornamenti locali

forniti dai membri dei comitati

di divisione, 12 guest spea-

kers hanno presentato argo-

menti di interesse specifico

per le rispettive divisioni e

commissioni. Inoltre, il 25 ot-

tobre l’Assemblea Generale

ha approvato all’unanimità la

revisione dello statuto e dei

regolamenti, volta a garantire

che l’atto costitutivo e i rego-

lamenti interni del BIR siano

in linea con la norma vigente

tra le associazioni internazio-

nali di trading e non siano in

conflitto con disposizioni del

diritto belga.

Divisione Metalli Non FerrosiIl 2010 ha registrato una ripre-

sa della domanda di rottame

non ferroso. Ma mentre “il

rottame è entrato a far parte

del sistema, rispondendo ai

bisogni dei consumatori”, il

mondo del rottame non ferro-

so “continua a soffrire troppe

limitazioni e ostacoli da parte

dei Governi”, ha lamentato

il Presidente della Divisione

Metalli Non Ferrosi BIR, Ro-

bert Stein della americana Al-

ter Trading.

Robert Voss, della Voss Inter-

national, Regno Unito, Presi-

dente del Consiglio del Com-

mercio Internazionale BIR, ha

riferito riguardo alle barriere

commerciali presenti in diver-

si Paesi, tra cui Sri Lanka e la

comunità dell’Africa orientale.

Passando in rassegna i rap-

porti di mercato provenienti

da tutto il mondo, Alejandro

Record di partecipanti e tanti aggiornamenti dall’industria mondiale del rottame

Blake Kelley, della Sims Metal

Management, Usa, ha conve-

nuto che i prezzi del rottame

“hanno già toccato il fondo in

molti mercati, compresi Stati

Uniti, Spagna, Turchia, India

e Sud-est asiatico”. Prezzi e

volumi del rottame aumente-

ranno a breve termine, pur-

ché la produzione di acciaio

rimanga ai livelli correnti. Sul-

la base dei dati della World

Steel Association, verranno

prodoe 201 milioni di t in più

di acciaio grezzo nel 2010

rispetto al 2009 e consumerà

circa 62 milioni di t in più di

rottame acquistato.

Anche il rapporto sul mer-

cato UE del presidente EFR

Tom Bird della Van Dalen

Recycling parla di un rinno-

vato interesse all’acquisto da

parte dei laminatoi di Spagna

e Turchia, i quali stanno ac-

cettando prezzi di livello supe-

riore rispetto alle precedenti

transazioni.

In Russia, prezzi elevati e

pagamento puntuale del rot-

tame determineranno un au-

mento della raccolta, secon-

do Andrey Moiseenko della

PG Mair, che dovrebbe passa-

re dai 17 milioni di t del 2009

a 021 milioni di t nel 2010.

Ikbal Nathani del Nathani

Group of Companies, riferen-

do sull’India, ha spiegato che

la produzione interna raggiun-

gerà i 65 milioni di t nel 2010,

prima di balzare a 110 milioni

di t nei succesivi due anni. Le

importazioni di rottami frantu-

mati/HMS aumenteranno da

3,94 milioni di t nel 2008/09 a

4,75 milioni di t nel 2009/10.

Il Paese ha fissato un target

per la produzione di acciaio

pari a 200 milioni di t annue

entro il 2020.

Si è aperta il 14 ottobre

alla Triennale di Milano

e chiuderà il 16 genna-

io la mostra ‘Anticorpi.

Antibodies. Fernando

e Humberto Campana

1989-2010’. La mostra,

curata da Mathias Schwartz-Clauss e realizzata grazie al

Vitra Design Museum di Weil am Rhein in Germania, è

dedicata alle opere dei due artisti e fratelli brasiliani oggi

considerati fra i massimi esponenti del design contempo-

raneo internazionale.

Ne parliamo nelle pagine di questa rivista perché la scelta

che li rende unici ed inconfondibili è l’utilizzo di materiali

di scarto e di riciclo, che nasce dalla volontà di realizzare

prodotti creati a mano visti come possibilità di redenzione

sociale in un Paese povero. I Fratelli Campana hanno nella

loro creazione una forte matrice brasiliana. Il Brasile con

le sue infinite contraddizioni, la natura rigogliosa dell’A-

mazzonia, le metropoli, le capanne delle favelas, è fonte

di ispirazione nelle opere di questi due artisti, nelle quali

si mescolano materiali

naturali e sintetici e dalle

quali emerge la ricerca

di integrazione tra diver-

se culture. Le opere di

Fernando e Humberto

Campana sono realiz-

zate utilizzando corda,

cartone, plastica, legno,

vetro. In mostra prototi-

pi, studi e modelli, scelti

e ordinati con l’obiettivo

di mostrare il processo che porta all’opera d’arte. L’e-

sposizione è così articolata in sezioni suddivise secondo

i criteri della sperimentazione tecnica e delle concezioni

artistiche dei fratelli Campana: Frammenti, Ibridi, Objects

trovés, Linee morbide/Linee rette, Organics, Flexed pla-

nes, Paper pieces, Cluster. Ogni gruppo include le opere

più rappresentative, che segnano i momenti decisivi della

loro carriera e che vengono contestualizzate rispetto ai

principi creativi ai quali sono ispirate.

Poltrona Vermelha, prodot-ta per Edra. Ha struttura d’acciaio verniciato. I 500 metri di corda speciale con anima d’acrilico rivestita di cotone sono prima tessuti sulla struttura per costituire un’intelaiatura e poi intrec-ciati per sovrapposizioni successive.

4

RAEE, obiettivo Italia a 4 kg pro capite entro il 2010

se del settore: la realizzazione

di un registro nazionale dei

produttori e una circolare che

stabilisca il normale utiliz-

zo delle isole ecologiche

per il conferimento dei

rifiuti RAEE. La raccolta di

rifiuti elettrici ed elettro-

nici a fine 2010 si stima

di raggiungere le 250mila

tonnellate (193mila nel

2009) con un incremento

del 30%. I dati ufficia-

li disponibili sono quelli

di settembre (177.000

tonnellate), dove risalta

l’enorme peso del rifiuto co-

stituito da tv e monitor. A

settembre rappresentavano

quasi un terzo (57.233 tonnel-

late) del totale, con un incre-

mento del 45%. Sui singoli

settori recuperati, spicca un

dato unico e sorprendente in

Europa: l’Italia sta recuperan-

do, in termini di peso, il 105%

dell’immesso al consumo.

Due i motivi fondamentali:

pesano molto di più i vecchi

prodotti resi di quelli nuovi ac-

quistati e l’enorme ricambio

di tv derivante dal progressivo

passaggio al digitale terrestre

delle regioni italiane. Molto

più basse le altre percentuali:

si recupera (sempre in termini

di peso) il 20% delle lavatrici/

frigoriferi, l’11% della piccola

elettronica, e solo il 6% delle

lampadine.

saranno prodotte 9 milioni di

tonnellate di rifiuti elettrici ed

elettronici.

Il requisito fondamentale per

la rimonta italiana è la reale

partenza della raccolta ‘uno

contro uno’, (in Francia vale

il 40% della raccolta) in vigo-

re da giugno 2010, ovvero il

ritiro da parte dell’esercizio

commerciale di un prodotto

analogo dismesso dal cliente.

Sensibilizzare, organizzare e

regolamentare con chiarezza

questa attività sarà decisivo

per risalire la china del recu-

pero di materiali elettrici ed

elettronici. Per farlo, due so-

no le richieste immediate che

arrivano dal sistema di impre-

Usando una metafora, l’Italia

quanto a recupero di rifiuti

elettrici ed elettronici, viaggia

in ‘economy’. A fine 2010

si raggiungerà l’obiettivo di

recuperare una media di 4

kg annui pro capite, risultato

raggiunto meritevolmente in

meno di due anni di operativi-

tà dedicata, che soddisfa la ri-

chiesta dell’Unione Europea.

L’obiettivo è ora quello di in-

crementare i valori recuperati,

per avvicinarsi alla ‘business

class’ dei Paesi con oltre 6

kg pro capite, mentre è an-

cora lontana la ‘first class’

(oltre 10 kg). La classifica la

guida la Svezia, con ben 18

kg. In Europa, a fine 2010,

Più che raddoppiata la quantità del 2008

Si è svolto il 12 e 13 novembre scorso a Padova il tra-

dizionale Convegno Autunnale Assofermet. Un’edizio-

ne particolarmente centrata sull’universo acciaio, aperta

dall’intervento del Presidente Roberto Lunardi, che ha

riassunto le cifre principali dell’industria siderurgica italia-

na, caratterizzata da un numero di imprese maggiore che

negli altri mercati siderurgici europei ma dalle dimensioni

inferiori alla media europea: lo dimostra il fatto che i

primi 5 operatori detengono il 10% del mercato contro

una media in Europa del 32%. Un’industria caratterizzata

anche da una minor integrazione tra le imprese.

Sono seguiti gli interventi di Achille Fornasini, di Siderweb,

Giovanni Baietti di Duferco, Rinaldo Baldi di Lucchini ed

Emanuele Morandi di Siderweb.

Ospite estero d’eccezione è stata Rita Dapont, presidente

della VDM-Verband Deutscher Metalhändler, associa-

zione con la quale Assofermet ha avviato un rapporto di

collaborazione. La Dapont si è mostrata particolarmente

preoccupata per il prezzo elevato che stanno raggiungen-

do i metalli, in particolare i non ferrosi, così come della

fuoriuscita incontrollata di materie prime dall’UE.

E’ seguito un interessante giro di tavolo su quello che

ci si aspetta nel breve periodo, a cui hanno partecipato

Romano Pezzotti, Presidente Assofermet Rottame, Cesa-

re Pasini, Presidente Nuovo Campsider, Michele Ciocca

ed Enrico Vettorato, rispettivamente Presidente e Vice-

presidente Assofermet Acciai, Luigi Cuzzolin, AD Pipex,

Riccardo Foligno, Vicepresidente Assofermet, ed Enrico

Fornelli, Direttore Commerciale Gruppo Beltrame.

“Il problema maggiore per l’industria del rottame - ha

spiegato Pezzotti - è quello dei minicicli, con una variabilità

forte dei prezzi del rottame, che in questo momento è in

fase rialzista”.

Fonte: Tpa Trituratori Spa

Convegno Autunnale Assofermet

Fonte: Tpa Trituratori Spa

5

Eredi Gnutti Metalli: immagini di una storia industriale

è là dove dovremo vivere,

affrontando nuove sfide per

mantenere efficienza e com-

petitività. Per Eredi Gnutti

Metalli ‘domani’ è sinonimo

di innovazione continua gra-

zie a processi all’avanguardia

ed in grado di favorire lo svi-

luppo sostenibile».

«Molteplici sono le vicende

che si intrec-

ciano in que-

sti 150 anni

di storia della

Eredi Gnutti

Metalli, carat-

terizzate da

una costante

presenza - ri-

corda l’autore

del libro, Mar-

cello Zane cioè la particolare

forma di radicamento territo-

riale e di leadership familiare,

la capacità di praticare con

costante attitudine l’innova-

zione di prodotto nei diversi

contesti storici; lo testimonia-

no i brevetti di fine Ottocento

per le lame così come degli

anni Trenta per armamenti

a scoppio e degli Quaranta

del Novecento per manufat-

ti di largo utilizzo. Stupisce

una ininterrotta opzione nella

modernizzazione dei processi

produttivi - dal maglio all’e-

nergia elettrica nel 1907, dal-

le macchine utensili costan-

temente adattate e modifica-

te - ma pure nel marketing e

in un paternalismo industriale

declinato in forme sempre

moderne. Un’impresa, cioè,

sempre contemporanea a se

stessa e all’avanguardia nel

contesto bresciano».

L’incontro dedicato alla pre-

sentazione del libro è stato

moderato da Massimo Espo-

sti, giornalista de Il Sole 24

Ore, alla presenza del Prefet-

to di Brescia, Narcisa Brasse-

sco Pace, del Presidente del-

la Provincia di Brescia, Danie-

le Molgora, del presidente di

AIB (Associazione Industriale

Bresciana), Giancarlo Dallera

e dell’economista d’impresa

Marco Vitale.

«A differenza di altre eco-

nomie - ha ricordato Marco

Vitale - l’Italia non ha ab-

bandonato la manifattura per

concentrarsi solo sulla finan-

za. Nel fare e nel saper fare

fonda la propria forza. Ne ab-

biamo avuto la prova grazie a

questa crisi che ci ha reso più

consapevoli».

I numeri avvalorano la tesi

dell’economista. «Se guar-

diamo al PIL mondiale della

manifattura - ha detto Vitale

- dal 2000 al 2009 la Cina

risulta essere in forte ascesa

(dall’8,3% del PIL mondiale

al 21,5%), gli Usa ed il Giap-

pone hanno perso terreno,

ma Germania ed Italia - i

Paesi manifatturieri - hanno

mantenuto inalterato il pro-

prio peso (6,5% Germania;

3,9% Italia). Ed in termini di

PIL manifatturiero pro-capite,

l’Italia è la seconda al mondo

alle spalle della sola Germa-

nia».

diventare, dal secondo do-

poguerra in poi, una azienda

metallurgica affermata a livel-

lo europeo nel settore delle

barre di ottone e dei nastri

di rame e di ottone. I semi-

lavorati prodotti si rivolgono

a mercati diversificati come

l’industria della rubinetteria

e del valvolame acqua e gas,

l’automotive, le trancerie per

contatteria elettrica, la produ-

zione di caldaie e scambiatori

di calore. Il tutto all’insegna

del rispetto dell’ambiente: il

ciclo produttivo che caratte-

rizza l’attività aziendale pre-

vede infatti l’utilizzo di ma-

teriali riciclati in quantità che

possono superare il 90% del

metallo impiegato, rendendo

così il prodotto a bassissimo

impatto ambientale.

«Siamo consapevoli - com-

menta Amedeo Gnutti, presi-

dente di Eredi Gnutti Metalli

- del risultato raggiunto. Un

plauso a tutti i colleghi e

collaboratori ed un ringrazia-

mento a clienti e fornitori per

aver condiviso questo lun-

go cammino. Continuiamo

a guardare al futuro perché

S.A. Eredi Gnutti Metalli SpA

spegne 150 candeline. La so-

cietà bresciana, specializzata

nella produzione di barre di

ottone e di laminati di rame,

ricorda l’obiettivo raggiunto

con il volume ‘Eredi Gnutti

Metalli: immagini di una sto-

ria industriale’, presentato lo

scorso 27 novembre a Bediz-

zole, Brescia.

Il libro è stato curato dallo

storico e giornalista Marcello

Zane con la prefazione del-

lo storico Roberto Chiarini.

Il testo ripercorre la storia

imprenditoriale dell’azienda,

mettendo in luce i passag-

gi di un secolo e mezzo di

passione per il ‘mestiere’. E’

grazie a queste caratteristi-

che che Eredi Gnutti Metalli

è stata in grado di rimanere

competitiva sul mercato a ga-

ranzia di uno sviluppo armo-

nico e al passo con i tempi.

Fondata a Lumezzane nel

1860 da Giacomo Gnutti co-

me officina per la produzione

di attrezzi agricoli, la S.A.

Eredi Gnutti Metalli è andata

incontro a numerose diver-

sificazioni produttive sino a

Presentato il libro in occasione dei 150 anni di attività dell’azienda

Brasile leader del riciclo

L’Associazione Brasilia-

na Alluminio (ABAL) e

l’Associazione Brasiliana

delle Lattine Riciclabi-

li (ABRALATAS) hanno

reso noto che il Brasile

ha riciclato il 98,2% del

numero totale di lattine

in alluminio per bibite

vendute sul mercato na-

zionale nel 2009.

Nell’anno di riferimento

sono stati riciclati 14,7

miliardi di imballaggi, un

risultato che fa del Bra-

sile il leader mondiale fin

dal 2001. Nel 2009 il vo-

lume di lattine raccolte è

stato del 19,9% superio-

re a quello del 2008, ben-

ché la vendita di lattine

in alluminio per bibite sia

aumentata del 12% nello

stesso periodo.

Renault Castro, CEO di

ABRALATAS, sottoli-

nea che i produttori di

lattine per bibite hanno

investito oltre 520 milio-

ni US$ negli ultimi due

anni, “che porteranno

la capacità installata del

settore a 25,5 miliardi di

lattine/anno”.

6

L’offerta della Stc, innovazione e tecnologia

Guidetti, soluzioni per il riciclo a 360°

mediante pirogassificazione;

- ingegneria ed impianti in-

novativi chiavi in mano per il

recupero diretto di ossidi dal

solfato di piombo;

- ingegneria ed impianti chia-

vi in mano di frantumazione,

riduzione e separazione dei

residui di batterie al piombo;

- rigenerazione/purificazione

dell’elettrolita acido residuo

durante il ciclo di smaltimento

delle batterie;

- recupero/smaltimento del

solfato di sodio dalle correnti

di lavorazione dei processi di

desolforazione del pastello;

- processo idrometallurgico di

desolforazione del pastello;

- impianti per la rimozione

di metalli pesanti da acque

reflue con tecnologie a mem-

brane (elettrodialisi), resine

chelanti etc.

Il laboratorio di STC è stato

inserito nell’albo MIUR dei

laboratori di ricerca.

terra. L’affiancamento di que-

sta attività a quelle tradizio-

nali consente alla Guidetti di

offrire al mercato una

proposta completa

per rispondere

in modo ade-

guato a tutte

le esigenze

di riciclaggio

di scarti indu-

striali, nel setto-

re dell’edilizia, del-

le demolizioni e delle

costruzioni stradali.

“La soddisfazione della no-

stra clientela - dichiara Al-

varo Mucci, export manager

dell’azienda - è evidente a

più livelli. L’utilizzo dei nostri

macchinari consente infatti

vantaggi di tipo: economi-

co, grazie alla redditività in

termini di guadagno di tem-

po ed energia; ambientale,

con il recupero di materiali e

funzionamento a secco; in-

novativo, dal momento che

le nostre macchine vengono

concepite secondo criteri di

compattezza che permettono

elevata mobilità e facile instal-

lazione nei diversi settori di

impiego”.

- ingegneria ed impianti chiavi

in mano per il recupero di

piombo e plastiche da batte-

rie al piombo esauste;

- smaltimento delle plastiche

di scarto recuperate dallo

scassettamento degli accu-

mulatori al piombo esausti,

e successiva separazione dei

diversi materiali.

Oggi la Guidetti è una real-

tà consolidata a livello

mondiale nel set-

tore del recupe-

ro e riciclo di

cavi elettrici

e inerti per

edilizia. Re-

cen temente

ha esteso la

propria attività ag-

giungendo una nuova

divisione che produce mac-

chinari per la costruzione di

strade e per il movimento

La STC srl, con sede opera-

tiva a Mesagne, in provincia

di Brindisi, offre servizi per

l’innovazione tecnologica del-

le imprese sostenendo la loro

competitività. L’azienda rea-

lizza tecnologie e processi in-

novativi in diversi settori: dal-

la chimica all’elettrochimica,

dall’ambiente all’agroalimen-

tare. STC implementa i propri

processi con tecnologie avan-

zate e brevettate, operando in

collaborazione con costruttori

specialistici di macchine ed

apparecchiature e con cen-

tri di eccellenza della ricerca

pubblica e privata sia naziona-

le che internazionale.

STC, che opera in regime di

qualità con certificazione

ISO9001:2000, sarà presente a

Metalriciclo-Recomat 2011 con

un proprio stand, presentando

in particolare alla clientela:

La Guidetti Srl fu fondata ne-

gli anni Ottanta con l’obiettivo

di trovare e proporre soluzioni

concrete e praticabili al pro-

blema del recupero dei mate-

riali provenienti dall’industria

elettrica.

Il fondatore Mauro Guidetti

ha proseguito negli anni in

questo percorso imprendi-

toriale e, basandosi su una

intensa attività di ricerca e

sviluppo, ha messo a punto e

proposto macchinari innova-

tivi nei settori del riciclaggio

di scarti industriali basati sul

principio della frantumazione

Ingegneria di processo e di dettaglio per impianti di riciclo per metalli non ferrosi

L’azienda esporrà a Metalriciclo-Recomat 2011

Lup, lame per macinazione e triturazione

Attiva con successo dal 1968 nel settore degli utensili

lineari, la LUP si propone ormai da tempo anche come

punto di riferimento nello specifico settore delle lame

per la macinazione e la triturazione di qualsiasi prodotto

riciclabile. La trasformazione dei rifiuti e degli scarti in

generale richiede una buona conoscenza delle diverse

tipologie dei metalli oltre che dei vari sistemi di recupero

e la LUP è pronta a fornire tutto questo assieme all’af-

fidabilità dei suoi utensili e dei suoi servizi, adattandosi

alle richieste di ogni singolo cliente. Forte della propria

esperienza, delle tecnologie e della propria versatilità

tecnica, la LUP garantisce una qualità totale. A questo si

aggiunge la costante sperimentazione di nuove leghe e

utensili per raggiungere traguardi sempre più importanti

nella durata degli utensili e nella competitività delle lavo-

razioni. La LUP non concepisce soluzioni standard ma

risposte tagliate su misura per esigenze sempre diverse

e innovative.

“Dopo l’esperienza fatta con successo nel 2009 quando

abbiamo partecipato per la prima volta a Metalriciclo -

hanno dichiarato i F.lli Bailotti - non possiamo più mancare

un appuntamento internazionale così importante, nel

quale l’intera filiera del recupero e riciclo dei metalli si

riconosce. La LUP produce utensili di qualità per ogni tipo

di riciclaggio; e grazie all’integrazione di Metalriciclo con

Recomat, nel 2011 riteniamo di trovare ancor meglio la

nostra collocazione in questa vetrina che ci offrirà certo

importanti occasioni di contatto con soggetti interessati”.