news - rinnovabili.me · pubblica i vantaggi derivanti dall’impiego del metallo leggero. La...
Transcript of news - rinnovabili.me · pubblica i vantaggi derivanti dall’impiego del metallo leggero. La...
La filiera del riciclo industriale a Metalriciclo-Recomat 2011
L’Italia è tra i grandi protago-
nisti dell’industria del riciclo
globale, una attività imper-
niata sul recupero e riutilizzo
dei materiali industriali, scelta
obbligata per un Paese come
il nostro, profondamente ma-
nifatturiero ma privo di mate-
rie prime. Solo alcuni decenni
fa il riciclo dei materiali era
stato inventato dalle piccole
aziende di trasformazione per
risparmiare sui costi; oggi si
recupera e si riutilizza per
poter competere, e così si è
creata una attività di settore
con straordinari ritmi di svi-
luppo e con il radicamento di
una filiera completa di mac-
chine, sistemi ed attrezzature
per il trattamento dei rottami
industriali.
A questa filiera complessa
e articolata è strettamente
associato un evento fieri-
stico dedicato, Metalriciclo-
Recomat 2011, il Salone In-
ternazionale delle tecnologie
per il recupero e il riciclo dei
materiali industriali, la quali-
tà dell’ambiente, l’efficienza
energetica, in programma dal
19 al 21 maggio al Centro
Fiera del Garda di Montichiari,
Brescia. Una manifestazione
unica nel panorama fieristico
nazionale, che si innesta in
un territorio ad alta vocazio-
ne manifatturiera; giunto alla
sua quarta edizione, l’evento
è riconosciuto dagli operatori
attitudine al recupero e al
riutilizzo, secondo i dati del
Rapporto L’Italia del Riciclo
2010 di Fise-Unire e della
Fondazione per lo Sviluppo
Sostenibile, il nostro Paese
è al secondo posto in Europa
nel riciclo delle leghe leggere
dopo la Germania; nel com-
plesso, l’industria nazionale
ha impiegato circa 683.000
t di rottami di alluminio di
provenienza interna (49%) ed
estera (51%), di cui 31.200 t
di rifiuti da imballaggio. Si è
trattato per il 53% di rottami
pre-consumo e per il 47% da
post-consumo.
Per rimanere nel campo dei
metalli, sono ugualmente in-
teressanti i dati sul riciclo
dell’acciaio, pur risentendo
della contrazione della do-
manda e della produzione
siderurgica nel 2009 in Italia
e negli altri Paesi industrializ-
zati. Da noi nel 2009 si sono
prodotte 19,8 mln di t di pro-
dotti siderurgici contro le 30,6
mln di t del 2008, con un calo
pari al 35,1%. Da dove pro-
viene l’acciaio riciclato che ali-
menta oltre il 40% dell’attua-
le produzione di acciaio in Ita-
lia? Oltre il 99% dell’acciaio di
un’auto, più del 60% dell’ac-
ciaio delle lattine e l’84%
dell’acciaio recuperato dalla
della filiera del recupero e
del riciclo come un appunta-
mento specializzato di riferi-
mento.
In mostra ci sarà il meglio
dell’innovazione tecnologica
al servizio del riciclo dei ma-
teriali, quindi impianti, mac-
chine, attrezzature, sistemi,
tecnologie per il recupero
e riciclo di rottami ferrosi e
non ferrosi, plastica, gomma,
inerti, compositi, carta, vetro
e legno. Un grande appunta-
mento internazionale, dedica-
to all’analisi e all’evoluzione
delle tecnologie di raccolta e
trattamento dei materiali, alla
normativa, alla legislazione, al
mercato.
I numeri del riciclo dei ma-
teriali sono in alcuni casi
veramente impressionanti;
guardando ad esempio all’al-
luminio, uno tra i metalli non
ferrosi ben noto per l’elevata
circa, ed una capacità di rici-
clo di un milione e mezzo di
t/anno.
L’Italia si aggiudica invece la
maglia nera europea nel recu-
pero dei materiali inerti, quelli
provenienti da costruzione e
demolizione e altri rifiuti indu-
striali, un comparto che in Eu-
ropa produce ogni anno circa
850 milioni di t di rifiuti, pari
ad oltre il 30% della produzio-
ne totale di rifiuti in Europa.
Lo sviluppo del riciclo è evi-
dentemente anche cultura
tecnica e conoscenza di dati
e strumenti legislativi aggior-
nati, per questo l’esposizio-
ne sarà completata da un
programma di eventi specia-
lizzati collaterali dedicati ai
temi ‘caldi’ per il comparto,
I dati di un comparto industriale strategico
Prenota ora il tuo spazio espositivo a Metalriciclo-Recomat 2011 Contattaci al più presto per usufruire delle condizioni speciali riservate ai primi espositori
visita i siti dell’evento metalriciclo.com e recomatexpo.com
news
demolizione viene riciclato.
La filiera della plastica, dopo
quella del vetro, ha risentito
meno della crisi di questo
ultimo biennio; si tratta di un
comparto composto da oltre
300 aziende, 2.000 occupati
come il recupero di RAEE,
ELV ed inerti, gli ultimi aggior-
namenti in campo normativo,
la complessità del recupero
dei pneumatici.
Metalriciclo-Recomat 2011 è
organizzato da Edimet, edi-
tore tecnico e organizzato-
re di eventi specializzati, e
ha il supporto delle principali
istituzioni e associazioni del
riciclo fra le quali figurano
AIB-Confindustria, AIM, AIR,
Aper, Assofermet, Asso-
met, Assorimap, Camera di
Commercio di Brescia, Cial,
Confcommercio, Consorzio
Argo, Consorzio Carpi, Eco-
dom, Enea, Federacciai, Pro-
vincia di Brescia, Uncsaal in
Italia e di Bir, Face e Oea in
ambito europeo.
Centro Fiera del Garda - Montichiari - Brescia
Pubblicazione ufficiale delle manifestazioni I.R.
news19 - 21 Maggio 2011
3 2010
metalriciclo.com - recomatexpo.com
-
-
Una Ricicletta per il Sottosegretario Saglia
La cerimonia, organizzata dal Gruppo Alluminio di Assomet, l’Associazione Italiana Metalli
non Ferrosi, si è svolta presso la Prefettura di Brescia, alla presenza del prefetto Narcisa
Brassesco Pace, lo scorso 13 novembre, nel quadro del Programma ‘Alluminio per le Ge-
nerazioni Future’, impostato dall’industria italiana per comunicare ai politici e all’opinione
pubblica i vantaggi derivanti dall’impiego del metallo leggero. La Ricicletta, oltre a costituire
un valido oggetto di design, è una perfetta sintesi delle caratteristiche
dell’alluminio: leggerezza, elevata riciclabilità, risparmio energetico e
tutela dell’ambiente. L’incontro, al quale hanno preso parte numerosi
giornalisti e imprenditori del settore, si è concluso con un dibattito sul
ruolo dell’alluminio nella moderna società industriale, moderato da
Gabriele Cirieco di Strategic Advice, con gli interventi di Mario Bertoli,
Presidente Assomet, Cesare Maffei, Presidente del CiAl-Consorzio
Imballaggi Alluminio, Gino Schiona, Direttore di CiAl e Orazio Zoccolan
di Assomet, con le conclusioni dell’On. Stefano Saglia.
E’ emerso che il sistema italiano dell’alluminio è una filiera completa
ed omogenea, formata da oltre 20.000 imprese, con 25.000 addetti diretti ed un fatturato,
escluso l’indotto, di oltre 10.8 miliardi di euro. L’Italia ha una solida tradizione industriale nella
produzione e negli impieghi dell’alluminio, ed è al primo posto in Europa nella produzione di
getti, e al secondo posto nell’utilizzo di metallo grezzo e di profilati estrusi e nella produzione
di metallo secondario. Per quanto riguarda il riciclo, una caratteristica questa tra le più apprez-
zate del metallo leggero, l’Italia è ai vertici europei, come dimostrato dagli eccellenti risultati
ottenuti dal CiAl. L’incontro si è concluso con il richiamo alla prossima edizione della fiera
Metalriciclo-Recomat, dedicata alle tecnologie per recupero e il riciclo dei principali materiali
industriali, in programma al Centro Fiera del Garda di Montichiari dal 19 al 21 maggio 2011.
2
Il 2010 dei rottami non ferrosi
ordini seguito da un periodo
più o meno lungo di inattività.
Mercati internazionaliNell’ultimo periodo abbiamo
assistito al risveglio dei mer-
cati europei che hanno dimo-
strato tutta la loro reattività.
La Germania ha recuperato i
livelli di domanda interna del
periodo pre-crisi soprattutto
nel campo dei semilavorati
di alluminio, mentre per
il rame e le leghe si
nota ancora un certo
rallentamento. La Spa-
gna soffre molto per
problemi di domanda e
liquidità del mercato in-
terno e ha decisamente
puntato verso l’export
diventando aggressiva
con i suoi prodotti an-
che nel mercato nazionale.
Infine i mercati del Far East e
le economie emergenti, quel-
le che ci hanno permesso di
conservare il potenziale delle
nostre aziende intatto nei pe-
riodi più bui del 2008-2009,
che in questo momento sem-
brano aver perso di smalto
soprattutto a causa dello
sfavorevole tasso di cambio
EUR/USD, degli alti prezzi
raggiunti dai metalli industria-
li, ma soprattutto del timore
di un repentino ribaltamento
del mercato. Tutti questi fat-
tori scoraggiano i buyers del
Far East e questo fa sì che le
esportazioni di metallo conti-
nueranno a ridursi.
Per quel che riguarda il pros-
simo anno, siamo convinti
che l’industria del recupero
abbia solide basi. Questo lo
ha dimostrato in un momento
critico in cui il recupero dell’e-
conomia mondiale è ancora
fragile e sensibile agli shock
esterni.
Carmelo PaolucciPresidente Sindacato Nazionale Metalli Assofermet
Assofermet su questo punto.
Per quel che riguarda l’analisi
del trend registrato nel corso
degli ultimi mesi dell’anno in
corso siamo consapevoli che
i tempi del consolidamento
della ripresa difficilmente sa-
ranno rapidi. Ed i segnali di
incertezza caratterizzeranno il
settore con un andamento
degli ordinativi altalenante: un
mese di forte afflusso degli
La richiesta di rottami non fer-
rosi è aumentata progressi-
vamente nel corso del 2010,
dopo i livelli minimi registrati
nell’ultima parte del 2008 e
nel primo semestre del 2009.
Tutto ciò grazie ad un clima
di fiducia più consistente da
parte delle imprese europee
e l’aumento della doman-
da da parte delle economie
emergenti. In questo siamo
stati protagonisti in grado di
soddisfare con alternative
ecologicamente praticabili la
fame di metallo primario per
sostenere la crescita delle na-
zioni povere di risorse.
Nonostante il rottame che re-
cuperiamo rientri nel sistema
e soddisfi le necessità dei
consumatori, il nostro lavoro
è pesantemente penalizzato
da troppe limitazioni e vincoli
posti dai diversi governi: pro-
dighi di regolamenti e leggi
talmente perfette da risultare
spesso inapplicabili. I nostri
rottami dovrebbero essere
trattati con lo stesso me-
tro del metallo primario che
surrogano. Per questo con-
tinueremo a batterci come
La situazione in Italia e sui mercati internazionali secondo AssofermetL’Empire State Buildingin plastica
L’arte del riciclo in un Museo
re elettriche ed elettroniche
(RAEE) nel rispetto del de-
creto legge 151/05 e della
gestione delle pile e degli
accumulatori secondo il de-
creto 188/08, raccoglie tra i
propri consorziati oltre 1.100
aziende e tra queste il 90%
della Grande Distribuzione
Organizzata. Ha fra i propri
obiettivi il rispetto ambienta-
le, attraverso la promozione
di iniziative che possano mi-
gliorare la raccolta dei rifiuti
elettronici, ma anche sensibi-
lizzare aziende e consumato-
ri. Il Museo del Riciclo nasce
proprio con questo scopo:
essere un contributo in più
in sostegno dell’ambiente ed
essere una testimonianza si-
gnificativa della sensibilizza-
zione ai temi ambientali.
matori’ come ai ’creatori’.
Ma non solo. L’arte del riciclo
diventa anche occasione per
spiegare a famiglie, genitori,
bambini e scuole come uti-
lizzare in modo nuovo mate-
riali da riciclo per fare piccoli
giocattoli, oggetti per i bim-
bi e la casa, creare gioielli.
Il Museo del Ri-
ciclo nasce dalla
volontà del consor-
zio Ecolight di da-
re maggior valore
alla propria azione
in favore dell’am-
biente. Ecolight,
sistema collettivo
che si occupa della
gestione dei rifiuti
da apparecchiatu-
Sono raggruppate
in 5 categorie - Ar-
te, Design, Moda,
Architettura, Musi-
ca - le opere espo-
ste al Museo del
Riciclo e visionabili
anche sul portale
museode l r ic ic lo .
it. Il Museo si pro-
pone di raccogliere
le testimonianze di
coloro che, attraver-
so un’idea, danno
nuova vita agli oggetti ‘da
buttare’. Il risultato può es-
sere un quadro o un’istalla-
zione, un oggetto di design
o uno strumento musicale,
oppure ancora una maglia
da indossare. La creatività
non sembra conoscere limiti
quando si tratta di reinven-
tare un oggetto destinato
alla discarica: tra provoca-
zioni, soluzioni di arredo e
vere opere d’arte, il riciclo
trova spazio in moltissime
forme e risultati. Un proget-
to in costante evoluzione,
da poco diventato un por-
tale internet (www.museo
delriciclo.it) con l’inten-
to di proporre una vetrina
aperta a tutti, ai ‘consu-
Un’iniziativa del consorzio Ecolight
L’Italia del riciclo 2010
“Il settore del riciclo rifiuti risente della crisi registrando un calo dei quantitativi gestiti dovuto
alla flessione della produzione e anche della domanda di materie prime ricavate dai rifiuti, pur
a fronte di un continuo aumento dei tassi di riciclo in tutte le filiere anche per la contrazione
dei consumi; aumenta l’export di materiali riciclati, dirette soprattutto
verso i Paesi in forte sviluppo economico che offrono nuovi sbocchi
al settore”. Sono queste le principali tendenze registrate nel 2009 dal
settore e che emergono dallo studio annuale “L’Italia del Riciclo”, il
Rapporto promosso da FISE Unire e dalla Fondazione per lo Sviluppo
Sostenibile e presentato lo scorso ottobre a Roma.
“Anche in un periodo di crisi economica - ha detto Edo Ronchi,
Presidente della Fondazione per lo Sviluppo Sostenibile, - un settore
cruciale della green economy come quello del riciclo dei rifiuti non solo
regge, ma riesce a fare passi in avanti. Questo Rapporto sull’Italia del riciclo ci fa vedere che
esiste in Italia una vasta attività di riciclo dei rifiuti che in non pochi settori è fra le più avanzate
d’Europa. Abbiamo Regioni dove le raccolte differenziate sono al 50% e settori come quello
degli imballaggi dove si ricicla il 64% dell’immesso al consumo”.
Lo studio, disponibile sul sito www.fise.org, ha riguardato: carta, vetro, plastica, gomma e
pneumatici fuori uso, legno, alluminio, acciaio, rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettro-
niche, pile e accumulatori, oli minerali esausti, oli e grassi vegetali ed animali esausti, frazione
organica, rifiuti inerti da costruzione e demolizione, tessile, veicoli fuori uso.
Direttore responsabileMario Conserva
Responsabile redazioneRoberta Bordiga [email protected] redazioneYlenia Celotti [email protected]
Responsabile creativoElia Campagnari [email protected]
Organizzazione commercialeResponsabileCarolina Holzhaker [email protected]
ItaliaLeda Ariceto [email protected] Torri [email protected]
EsteroNancy Ghandour [email protected] Bellini [email protected]
Database marketing e abbonamentiRoberta Serra [email protected]
Responsabili di zonaSergio Bartoli [email protected] (Co, Lc, Lo, Mi, Pv, So, Va), Novara
Elio Caccagni [email protected] (Bg, Bs, Cr, Mn)
Enrico Di Amario [email protected] (Ge, Sv, Im, Sp), Valle d’Aosta, Piemonte (To, Al, Vc, At, Cn, Vb, Bi)
Luisa Inganni [email protected] Romagna, Toscana e Marche, Friuli Venezia Giulia, Trentino Alto Adige, Veneto
Spa Via Brescia, 117 - 25018 - Montichiari (Bs) ItaliaTel. +39 030 9981045 - Fax +39 030 9981055www.edimet.com - [email protected]
Nel 2009 in Italia sono state raccolte 600.000 t di imbal-
laggi in plastica: un grande risultato, che porta il riciclo al
33,5% dell’immesso al consumo, grazie anche al contri-
buto del riciclo indipendente di imballaggi in plastica da
attività commerciale ed industriali. Per rendere ‘plastica-
mente’ l’idea di questo traguardo, COREPLA ha realizzato
una riproduzione in scala dell’Empire State Building di
New York, con imballaggi in plastica. Le 600.000 t raccol-
te equivalgono a 2 volte il peso dell’edificio simbolo della
Grande mela. Un modo originale per celebrare un succes-
so ma, soprattutto, per ringraziare tutti gli italiani che con
il loro impegno nella raccolta differenziata degli imballaggi
in plastica hanno contribuito al suo conseguimento.
Fonte: Daylife
3
Arredare con materiali di scarto,l’arte dei fratelli Campana
REACh: conclusa la fase di registrazione delle sostanze
Il 30 novembre è stato l’ultimo giorno utile per produttori e importatori di sostanze chimiche
per concludere l’iter di registrazione ai sensi del Regolamento REACh, che ha come obiettivo
il miglioramento della conoscenza dei pericoli e dei rischi derivanti dall’uso di prodotti specifi-
ci. Il REACh è un sistema integrato di registrazione, valutazione e autorizzazione delle sostan-
ze chimiche che viene adottato a livello comunitario e mira ad assicurare un maggiore livello
di protezione della salute umana e dell’ambiente. Attraverso il REACh sarà possibile ottenere
maggiori e più complete informazioni sulle proprietà pericolose dei prodotti manipolati, sui
rischi connessi a un’eventuale esposizione e sulle misure di sicurezza da applicare. Sono circa
30.000 le sostanze e i prodotti chimici che dovranno essere soggetti a un esame sulla loro
pericolosità e verranno inseriti in un database comune a tutti gli Stati membri.
In questi ultimi due anni l’impegno di Assomet su tale argomento è stato notevole. Una
particolare attenzione è stata dedicata alle produzioni di sostanze derivanti dalle attività di
recupero e riciclo, che sono esonerate dall’obbligo della registrazione a patto che le stesse
siano state registrate, che corrispondano esattamente a quelle registrate e che si abbiano a
disposizione le informazioni necessarie per l’identificazione e l’applicazione di adeguate misu-
re di gestione dei rischi. Il regolamento REACh richiede tre diversi processi di valutazione: il
controllo di conformità, l’esame delle proposte di test e la valutazione delle sostanze. L’Echa
è responsabile della valutazione dei fascicoli, mentre la valutazione delle sostanze è un com-
pito che attiene agli Stati membri con il coordinamento dell’Echa. La valutazione dei fascicoli
è già in corso, mentre la valutazione delle sostanze avrà inizio nel 2012.
Successo per la Convention Autunnale del BIR
da eventi quali emissioni di
nuovo debito pubblico in am-
bito UE e svalutazioni della
moneta con conseguenti poli-
tiche di protezionismo.
William Adams, Capo della
Ricerca presso la FastMar-
kets Ltd, Regno Unito, ha
fornito una serie di previsio-
ni sui prezzi di tutti i princi-
pali metalli non ferrosi, che
a suo avviso aumenteranno
nell’ambito di un ‘super-ciclo’
azionato dalla crescita sul lun-
go periodo nelle economie in
rapido sviluppo, nonché sup-
portati dalla ‘crescita lenta,
ma di volume’ nelle econo-
mie mature.
Divisione ferrosiLa prima metà del 2010 ha
visto un rapido aumento del
consumo di rottame e uno
squilibrio tra disponibilità e
domanda che ha alimenta-
to forti aumenti di prezzo.
“Sembra tuttavia che adesso
si navighi in acque più tran-
quille” ha affermato il presi-
dente della Divisione Ferrosi
Christian Rubach, della TSR
Group. Nei prossimi mesi gli
aumenti della produzione di
acciaio saranno bassi, con
possibile ristagno di crescita
delle economie occidentali.
Jaramillo della messicana Re-
cicladora Cachanilla, membro
della Divisione Non Ferrosi
BIR, ha sottolineato alcuni te-
mi comuni: debolezza del dol-
laro, che ha reso più difficili le
esportazioni; preoccupazioni
lungo tutta la catena dell’ap-
provvigionamento per la vola-
tilità dei prezzi; ampliamento
dello sconto tra il prezzo del
rottame e quello del metallo
primario, che in alcuni casi ha
raggiunto ‘massimi storici’;
emissioni di flussi di liqui-
dità per molti commercianti
e trasformatori; impatto della
relativa inattività del mercato
cinese. Jaramillo ha eviden-
ziato il fatto che la Russia
ha iniziato ad importare rot-
tame non ferroso anche da
Romania, Polonia, Kazakistan,
Ucraina e Spagna.
Bob Garino, Direttore Prodot-
ti presso l’Institute of Scrap
Recycling Industries-ISRI e
guest speaker, ha afferma-
to che l’industria del riciclo
sembra essersi assestata “su
una posizione ragionevolmen-
te solida”, laddove la ripresa
economica complessiva ame-
ricana e mondiale invece “è
ancora fragile” e “soggetta
a choc esterni”. Choc che
potrebbero essere innescati
Con oltre 1.100 partecipanti
la Convention autunnale del
BIR tenutasi a Bruxelles dal
24 al 26 ottobre 2010, è stato
uno degli eventi di maggiore
successo dell’associazione.
Oltre agli aggiornamenti locali
forniti dai membri dei comitati
di divisione, 12 guest spea-
kers hanno presentato argo-
menti di interesse specifico
per le rispettive divisioni e
commissioni. Inoltre, il 25 ot-
tobre l’Assemblea Generale
ha approvato all’unanimità la
revisione dello statuto e dei
regolamenti, volta a garantire
che l’atto costitutivo e i rego-
lamenti interni del BIR siano
in linea con la norma vigente
tra le associazioni internazio-
nali di trading e non siano in
conflitto con disposizioni del
diritto belga.
Divisione Metalli Non FerrosiIl 2010 ha registrato una ripre-
sa della domanda di rottame
non ferroso. Ma mentre “il
rottame è entrato a far parte
del sistema, rispondendo ai
bisogni dei consumatori”, il
mondo del rottame non ferro-
so “continua a soffrire troppe
limitazioni e ostacoli da parte
dei Governi”, ha lamentato
il Presidente della Divisione
Metalli Non Ferrosi BIR, Ro-
bert Stein della americana Al-
ter Trading.
Robert Voss, della Voss Inter-
national, Regno Unito, Presi-
dente del Consiglio del Com-
mercio Internazionale BIR, ha
riferito riguardo alle barriere
commerciali presenti in diver-
si Paesi, tra cui Sri Lanka e la
comunità dell’Africa orientale.
Passando in rassegna i rap-
porti di mercato provenienti
da tutto il mondo, Alejandro
Record di partecipanti e tanti aggiornamenti dall’industria mondiale del rottame
Blake Kelley, della Sims Metal
Management, Usa, ha conve-
nuto che i prezzi del rottame
“hanno già toccato il fondo in
molti mercati, compresi Stati
Uniti, Spagna, Turchia, India
e Sud-est asiatico”. Prezzi e
volumi del rottame aumente-
ranno a breve termine, pur-
ché la produzione di acciaio
rimanga ai livelli correnti. Sul-
la base dei dati della World
Steel Association, verranno
prodoe 201 milioni di t in più
di acciaio grezzo nel 2010
rispetto al 2009 e consumerà
circa 62 milioni di t in più di
rottame acquistato.
Anche il rapporto sul mer-
cato UE del presidente EFR
Tom Bird della Van Dalen
Recycling parla di un rinno-
vato interesse all’acquisto da
parte dei laminatoi di Spagna
e Turchia, i quali stanno ac-
cettando prezzi di livello supe-
riore rispetto alle precedenti
transazioni.
In Russia, prezzi elevati e
pagamento puntuale del rot-
tame determineranno un au-
mento della raccolta, secon-
do Andrey Moiseenko della
PG Mair, che dovrebbe passa-
re dai 17 milioni di t del 2009
a 021 milioni di t nel 2010.
Ikbal Nathani del Nathani
Group of Companies, riferen-
do sull’India, ha spiegato che
la produzione interna raggiun-
gerà i 65 milioni di t nel 2010,
prima di balzare a 110 milioni
di t nei succesivi due anni. Le
importazioni di rottami frantu-
mati/HMS aumenteranno da
3,94 milioni di t nel 2008/09 a
4,75 milioni di t nel 2009/10.
Il Paese ha fissato un target
per la produzione di acciaio
pari a 200 milioni di t annue
entro il 2020.
Si è aperta il 14 ottobre
alla Triennale di Milano
e chiuderà il 16 genna-
io la mostra ‘Anticorpi.
Antibodies. Fernando
e Humberto Campana
1989-2010’. La mostra,
curata da Mathias Schwartz-Clauss e realizzata grazie al
Vitra Design Museum di Weil am Rhein in Germania, è
dedicata alle opere dei due artisti e fratelli brasiliani oggi
considerati fra i massimi esponenti del design contempo-
raneo internazionale.
Ne parliamo nelle pagine di questa rivista perché la scelta
che li rende unici ed inconfondibili è l’utilizzo di materiali
di scarto e di riciclo, che nasce dalla volontà di realizzare
prodotti creati a mano visti come possibilità di redenzione
sociale in un Paese povero. I Fratelli Campana hanno nella
loro creazione una forte matrice brasiliana. Il Brasile con
le sue infinite contraddizioni, la natura rigogliosa dell’A-
mazzonia, le metropoli, le capanne delle favelas, è fonte
di ispirazione nelle opere di questi due artisti, nelle quali
si mescolano materiali
naturali e sintetici e dalle
quali emerge la ricerca
di integrazione tra diver-
se culture. Le opere di
Fernando e Humberto
Campana sono realiz-
zate utilizzando corda,
cartone, plastica, legno,
vetro. In mostra prototi-
pi, studi e modelli, scelti
e ordinati con l’obiettivo
di mostrare il processo che porta all’opera d’arte. L’e-
sposizione è così articolata in sezioni suddivise secondo
i criteri della sperimentazione tecnica e delle concezioni
artistiche dei fratelli Campana: Frammenti, Ibridi, Objects
trovés, Linee morbide/Linee rette, Organics, Flexed pla-
nes, Paper pieces, Cluster. Ogni gruppo include le opere
più rappresentative, che segnano i momenti decisivi della
loro carriera e che vengono contestualizzate rispetto ai
principi creativi ai quali sono ispirate.
Poltrona Vermelha, prodot-ta per Edra. Ha struttura d’acciaio verniciato. I 500 metri di corda speciale con anima d’acrilico rivestita di cotone sono prima tessuti sulla struttura per costituire un’intelaiatura e poi intrec-ciati per sovrapposizioni successive.
4
RAEE, obiettivo Italia a 4 kg pro capite entro il 2010
se del settore: la realizzazione
di un registro nazionale dei
produttori e una circolare che
stabilisca il normale utiliz-
zo delle isole ecologiche
per il conferimento dei
rifiuti RAEE. La raccolta di
rifiuti elettrici ed elettro-
nici a fine 2010 si stima
di raggiungere le 250mila
tonnellate (193mila nel
2009) con un incremento
del 30%. I dati ufficia-
li disponibili sono quelli
di settembre (177.000
tonnellate), dove risalta
l’enorme peso del rifiuto co-
stituito da tv e monitor. A
settembre rappresentavano
quasi un terzo (57.233 tonnel-
late) del totale, con un incre-
mento del 45%. Sui singoli
settori recuperati, spicca un
dato unico e sorprendente in
Europa: l’Italia sta recuperan-
do, in termini di peso, il 105%
dell’immesso al consumo.
Due i motivi fondamentali:
pesano molto di più i vecchi
prodotti resi di quelli nuovi ac-
quistati e l’enorme ricambio
di tv derivante dal progressivo
passaggio al digitale terrestre
delle regioni italiane. Molto
più basse le altre percentuali:
si recupera (sempre in termini
di peso) il 20% delle lavatrici/
frigoriferi, l’11% della piccola
elettronica, e solo il 6% delle
lampadine.
saranno prodotte 9 milioni di
tonnellate di rifiuti elettrici ed
elettronici.
Il requisito fondamentale per
la rimonta italiana è la reale
partenza della raccolta ‘uno
contro uno’, (in Francia vale
il 40% della raccolta) in vigo-
re da giugno 2010, ovvero il
ritiro da parte dell’esercizio
commerciale di un prodotto
analogo dismesso dal cliente.
Sensibilizzare, organizzare e
regolamentare con chiarezza
questa attività sarà decisivo
per risalire la china del recu-
pero di materiali elettrici ed
elettronici. Per farlo, due so-
no le richieste immediate che
arrivano dal sistema di impre-
Usando una metafora, l’Italia
quanto a recupero di rifiuti
elettrici ed elettronici, viaggia
in ‘economy’. A fine 2010
si raggiungerà l’obiettivo di
recuperare una media di 4
kg annui pro capite, risultato
raggiunto meritevolmente in
meno di due anni di operativi-
tà dedicata, che soddisfa la ri-
chiesta dell’Unione Europea.
L’obiettivo è ora quello di in-
crementare i valori recuperati,
per avvicinarsi alla ‘business
class’ dei Paesi con oltre 6
kg pro capite, mentre è an-
cora lontana la ‘first class’
(oltre 10 kg). La classifica la
guida la Svezia, con ben 18
kg. In Europa, a fine 2010,
Più che raddoppiata la quantità del 2008
Si è svolto il 12 e 13 novembre scorso a Padova il tra-
dizionale Convegno Autunnale Assofermet. Un’edizio-
ne particolarmente centrata sull’universo acciaio, aperta
dall’intervento del Presidente Roberto Lunardi, che ha
riassunto le cifre principali dell’industria siderurgica italia-
na, caratterizzata da un numero di imprese maggiore che
negli altri mercati siderurgici europei ma dalle dimensioni
inferiori alla media europea: lo dimostra il fatto che i
primi 5 operatori detengono il 10% del mercato contro
una media in Europa del 32%. Un’industria caratterizzata
anche da una minor integrazione tra le imprese.
Sono seguiti gli interventi di Achille Fornasini, di Siderweb,
Giovanni Baietti di Duferco, Rinaldo Baldi di Lucchini ed
Emanuele Morandi di Siderweb.
Ospite estero d’eccezione è stata Rita Dapont, presidente
della VDM-Verband Deutscher Metalhändler, associa-
zione con la quale Assofermet ha avviato un rapporto di
collaborazione. La Dapont si è mostrata particolarmente
preoccupata per il prezzo elevato che stanno raggiungen-
do i metalli, in particolare i non ferrosi, così come della
fuoriuscita incontrollata di materie prime dall’UE.
E’ seguito un interessante giro di tavolo su quello che
ci si aspetta nel breve periodo, a cui hanno partecipato
Romano Pezzotti, Presidente Assofermet Rottame, Cesa-
re Pasini, Presidente Nuovo Campsider, Michele Ciocca
ed Enrico Vettorato, rispettivamente Presidente e Vice-
presidente Assofermet Acciai, Luigi Cuzzolin, AD Pipex,
Riccardo Foligno, Vicepresidente Assofermet, ed Enrico
Fornelli, Direttore Commerciale Gruppo Beltrame.
“Il problema maggiore per l’industria del rottame - ha
spiegato Pezzotti - è quello dei minicicli, con una variabilità
forte dei prezzi del rottame, che in questo momento è in
fase rialzista”.
Fonte: Tpa Trituratori Spa
Convegno Autunnale Assofermet
Fonte: Tpa Trituratori Spa
5
Eredi Gnutti Metalli: immagini di una storia industriale
è là dove dovremo vivere,
affrontando nuove sfide per
mantenere efficienza e com-
petitività. Per Eredi Gnutti
Metalli ‘domani’ è sinonimo
di innovazione continua gra-
zie a processi all’avanguardia
ed in grado di favorire lo svi-
luppo sostenibile».
«Molteplici sono le vicende
che si intrec-
ciano in que-
sti 150 anni
di storia della
Eredi Gnutti
Metalli, carat-
terizzate da
una costante
presenza - ri-
corda l’autore
del libro, Mar-
cello Zane cioè la particolare
forma di radicamento territo-
riale e di leadership familiare,
la capacità di praticare con
costante attitudine l’innova-
zione di prodotto nei diversi
contesti storici; lo testimonia-
no i brevetti di fine Ottocento
per le lame così come degli
anni Trenta per armamenti
a scoppio e degli Quaranta
del Novecento per manufat-
ti di largo utilizzo. Stupisce
una ininterrotta opzione nella
modernizzazione dei processi
produttivi - dal maglio all’e-
nergia elettrica nel 1907, dal-
le macchine utensili costan-
temente adattate e modifica-
te - ma pure nel marketing e
in un paternalismo industriale
declinato in forme sempre
moderne. Un’impresa, cioè,
sempre contemporanea a se
stessa e all’avanguardia nel
contesto bresciano».
L’incontro dedicato alla pre-
sentazione del libro è stato
moderato da Massimo Espo-
sti, giornalista de Il Sole 24
Ore, alla presenza del Prefet-
to di Brescia, Narcisa Brasse-
sco Pace, del Presidente del-
la Provincia di Brescia, Danie-
le Molgora, del presidente di
AIB (Associazione Industriale
Bresciana), Giancarlo Dallera
e dell’economista d’impresa
Marco Vitale.
«A differenza di altre eco-
nomie - ha ricordato Marco
Vitale - l’Italia non ha ab-
bandonato la manifattura per
concentrarsi solo sulla finan-
za. Nel fare e nel saper fare
fonda la propria forza. Ne ab-
biamo avuto la prova grazie a
questa crisi che ci ha reso più
consapevoli».
I numeri avvalorano la tesi
dell’economista. «Se guar-
diamo al PIL mondiale della
manifattura - ha detto Vitale
- dal 2000 al 2009 la Cina
risulta essere in forte ascesa
(dall’8,3% del PIL mondiale
al 21,5%), gli Usa ed il Giap-
pone hanno perso terreno,
ma Germania ed Italia - i
Paesi manifatturieri - hanno
mantenuto inalterato il pro-
prio peso (6,5% Germania;
3,9% Italia). Ed in termini di
PIL manifatturiero pro-capite,
l’Italia è la seconda al mondo
alle spalle della sola Germa-
nia».
diventare, dal secondo do-
poguerra in poi, una azienda
metallurgica affermata a livel-
lo europeo nel settore delle
barre di ottone e dei nastri
di rame e di ottone. I semi-
lavorati prodotti si rivolgono
a mercati diversificati come
l’industria della rubinetteria
e del valvolame acqua e gas,
l’automotive, le trancerie per
contatteria elettrica, la produ-
zione di caldaie e scambiatori
di calore. Il tutto all’insegna
del rispetto dell’ambiente: il
ciclo produttivo che caratte-
rizza l’attività aziendale pre-
vede infatti l’utilizzo di ma-
teriali riciclati in quantità che
possono superare il 90% del
metallo impiegato, rendendo
così il prodotto a bassissimo
impatto ambientale.
«Siamo consapevoli - com-
menta Amedeo Gnutti, presi-
dente di Eredi Gnutti Metalli
- del risultato raggiunto. Un
plauso a tutti i colleghi e
collaboratori ed un ringrazia-
mento a clienti e fornitori per
aver condiviso questo lun-
go cammino. Continuiamo
a guardare al futuro perché
S.A. Eredi Gnutti Metalli SpA
spegne 150 candeline. La so-
cietà bresciana, specializzata
nella produzione di barre di
ottone e di laminati di rame,
ricorda l’obiettivo raggiunto
con il volume ‘Eredi Gnutti
Metalli: immagini di una sto-
ria industriale’, presentato lo
scorso 27 novembre a Bediz-
zole, Brescia.
Il libro è stato curato dallo
storico e giornalista Marcello
Zane con la prefazione del-
lo storico Roberto Chiarini.
Il testo ripercorre la storia
imprenditoriale dell’azienda,
mettendo in luce i passag-
gi di un secolo e mezzo di
passione per il ‘mestiere’. E’
grazie a queste caratteristi-
che che Eredi Gnutti Metalli
è stata in grado di rimanere
competitiva sul mercato a ga-
ranzia di uno sviluppo armo-
nico e al passo con i tempi.
Fondata a Lumezzane nel
1860 da Giacomo Gnutti co-
me officina per la produzione
di attrezzi agricoli, la S.A.
Eredi Gnutti Metalli è andata
incontro a numerose diver-
sificazioni produttive sino a
Presentato il libro in occasione dei 150 anni di attività dell’azienda
Brasile leader del riciclo
L’Associazione Brasilia-
na Alluminio (ABAL) e
l’Associazione Brasiliana
delle Lattine Riciclabi-
li (ABRALATAS) hanno
reso noto che il Brasile
ha riciclato il 98,2% del
numero totale di lattine
in alluminio per bibite
vendute sul mercato na-
zionale nel 2009.
Nell’anno di riferimento
sono stati riciclati 14,7
miliardi di imballaggi, un
risultato che fa del Bra-
sile il leader mondiale fin
dal 2001. Nel 2009 il vo-
lume di lattine raccolte è
stato del 19,9% superio-
re a quello del 2008, ben-
ché la vendita di lattine
in alluminio per bibite sia
aumentata del 12% nello
stesso periodo.
Renault Castro, CEO di
ABRALATAS, sottoli-
nea che i produttori di
lattine per bibite hanno
investito oltre 520 milio-
ni US$ negli ultimi due
anni, “che porteranno
la capacità installata del
settore a 25,5 miliardi di
lattine/anno”.
6
L’offerta della Stc, innovazione e tecnologia
Guidetti, soluzioni per il riciclo a 360°
mediante pirogassificazione;
- ingegneria ed impianti in-
novativi chiavi in mano per il
recupero diretto di ossidi dal
solfato di piombo;
- ingegneria ed impianti chia-
vi in mano di frantumazione,
riduzione e separazione dei
residui di batterie al piombo;
- rigenerazione/purificazione
dell’elettrolita acido residuo
durante il ciclo di smaltimento
delle batterie;
- recupero/smaltimento del
solfato di sodio dalle correnti
di lavorazione dei processi di
desolforazione del pastello;
- processo idrometallurgico di
desolforazione del pastello;
- impianti per la rimozione
di metalli pesanti da acque
reflue con tecnologie a mem-
brane (elettrodialisi), resine
chelanti etc.
Il laboratorio di STC è stato
inserito nell’albo MIUR dei
laboratori di ricerca.
terra. L’affiancamento di que-
sta attività a quelle tradizio-
nali consente alla Guidetti di
offrire al mercato una
proposta completa
per rispondere
in modo ade-
guato a tutte
le esigenze
di riciclaggio
di scarti indu-
striali, nel setto-
re dell’edilizia, del-
le demolizioni e delle
costruzioni stradali.
“La soddisfazione della no-
stra clientela - dichiara Al-
varo Mucci, export manager
dell’azienda - è evidente a
più livelli. L’utilizzo dei nostri
macchinari consente infatti
vantaggi di tipo: economi-
co, grazie alla redditività in
termini di guadagno di tem-
po ed energia; ambientale,
con il recupero di materiali e
funzionamento a secco; in-
novativo, dal momento che
le nostre macchine vengono
concepite secondo criteri di
compattezza che permettono
elevata mobilità e facile instal-
lazione nei diversi settori di
impiego”.
- ingegneria ed impianti chiavi
in mano per il recupero di
piombo e plastiche da batte-
rie al piombo esauste;
- smaltimento delle plastiche
di scarto recuperate dallo
scassettamento degli accu-
mulatori al piombo esausti,
e successiva separazione dei
diversi materiali.
Oggi la Guidetti è una real-
tà consolidata a livello
mondiale nel set-
tore del recupe-
ro e riciclo di
cavi elettrici
e inerti per
edilizia. Re-
cen temente
ha esteso la
propria attività ag-
giungendo una nuova
divisione che produce mac-
chinari per la costruzione di
strade e per il movimento
La STC srl, con sede opera-
tiva a Mesagne, in provincia
di Brindisi, offre servizi per
l’innovazione tecnologica del-
le imprese sostenendo la loro
competitività. L’azienda rea-
lizza tecnologie e processi in-
novativi in diversi settori: dal-
la chimica all’elettrochimica,
dall’ambiente all’agroalimen-
tare. STC implementa i propri
processi con tecnologie avan-
zate e brevettate, operando in
collaborazione con costruttori
specialistici di macchine ed
apparecchiature e con cen-
tri di eccellenza della ricerca
pubblica e privata sia naziona-
le che internazionale.
STC, che opera in regime di
qualità con certificazione
ISO9001:2000, sarà presente a
Metalriciclo-Recomat 2011 con
un proprio stand, presentando
in particolare alla clientela:
La Guidetti Srl fu fondata ne-
gli anni Ottanta con l’obiettivo
di trovare e proporre soluzioni
concrete e praticabili al pro-
blema del recupero dei mate-
riali provenienti dall’industria
elettrica.
Il fondatore Mauro Guidetti
ha proseguito negli anni in
questo percorso imprendi-
toriale e, basandosi su una
intensa attività di ricerca e
sviluppo, ha messo a punto e
proposto macchinari innova-
tivi nei settori del riciclaggio
di scarti industriali basati sul
principio della frantumazione
Ingegneria di processo e di dettaglio per impianti di riciclo per metalli non ferrosi
L’azienda esporrà a Metalriciclo-Recomat 2011
Lup, lame per macinazione e triturazione
Attiva con successo dal 1968 nel settore degli utensili
lineari, la LUP si propone ormai da tempo anche come
punto di riferimento nello specifico settore delle lame
per la macinazione e la triturazione di qualsiasi prodotto
riciclabile. La trasformazione dei rifiuti e degli scarti in
generale richiede una buona conoscenza delle diverse
tipologie dei metalli oltre che dei vari sistemi di recupero
e la LUP è pronta a fornire tutto questo assieme all’af-
fidabilità dei suoi utensili e dei suoi servizi, adattandosi
alle richieste di ogni singolo cliente. Forte della propria
esperienza, delle tecnologie e della propria versatilità
tecnica, la LUP garantisce una qualità totale. A questo si
aggiunge la costante sperimentazione di nuove leghe e
utensili per raggiungere traguardi sempre più importanti
nella durata degli utensili e nella competitività delle lavo-
razioni. La LUP non concepisce soluzioni standard ma
risposte tagliate su misura per esigenze sempre diverse
e innovative.
“Dopo l’esperienza fatta con successo nel 2009 quando
abbiamo partecipato per la prima volta a Metalriciclo -
hanno dichiarato i F.lli Bailotti - non possiamo più mancare
un appuntamento internazionale così importante, nel
quale l’intera filiera del recupero e riciclo dei metalli si
riconosce. La LUP produce utensili di qualità per ogni tipo
di riciclaggio; e grazie all’integrazione di Metalriciclo con
Recomat, nel 2011 riteniamo di trovare ancor meglio la
nostra collocazione in questa vetrina che ci offrirà certo
importanti occasioni di contatto con soggetti interessati”.