News Centro Documentale n. 4/2012

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News N° 4 - 2012 - luglio/agosto www.iamb.it from the Library Centro Documentale dell’Istituto Agronomico Mediterraneo di Bari (IAMB) Via Ceglie, 9 70010 Valenzano - Bari www.iamb.it Responsabile: Luigi Sisto A cura di: Giuseppe Inchingolo Wanda Occhialini Progetto grafico ed impaginazione: Fabio La Notte News pag. 1 - 3 Recensioni “Organic Agriculture” pag. 4 - 7 Recensioni pag. 8 - 17 Fisheries and aquaculture CIHEAM - IAM-B Sommario BIBLIOTECA - ISTITUTO AGRONOMICO MEDITERRANEO DI BARI NOVITA'/ Biblioteca IAMB: accordo di collaborazione con la Biblioteca Ecoistituto di Cesena. a cura di Giuseppe Inchingolo La biblioteca dell'Istituto Agronomico Mediterraneo di Bari al fine di potenziare la propria disponibilità documentale, ha approvato e sottoscritto il protocollo di collaborazione con la Biblioteca del Gruppo di Ricerca sulle Tecnologie Appropriate - Centro di Informazione Nonviolenta (GRTA-CIN), denominata Biblioteca Ecoistituto di Cesena. La Biblioteca Ecoistituto di Cesena è un “centro di documentazione” che svolge la propria attività in collaborazione con la Biblioteca Malatestiana di Cesena. Inserita nel Sistema Bibliotecario Nazionale (S.B.N.), è una “biblioteca specialistica” in quanto raccoglie pubblicazioni inerenti le seguenti tematiche: agricoltura, silvicoltura, pesca e acquacoltura; trasformazione di prodotti agricoli e produzioni; acqua, sanità e trattamento dei rifiuti; energia e potenza; manifattura, ingegneria e servizi; edilizia e costruzioni. La biblioteca possiede circa 15.000 libri e/o materiale grigio, abbonamenti a riviste scientifiche internazionali, oltre 5.000 diapositive, fotografie(b/n - colori e digitali), audiovisivi e varie migliaia di piccoli documenti. Obiettivo dell'accordo è la possibilità di acquisire e integrare presso la nostra biblioteca collezioni preesistenti, colmare lacune riscontrate in alcune sezioni della biblioteca, contribuire a coprire settori disciplinari che s'intendono sviluppare come: “fisheries and aquaculture” (fish culture, mariculture, aquaculture techniques, fish farms, fishing industry, fishery cooperatives, fishery economics, fishery management, legislation, certification, quality); “mediterranean food” (human nutrition, mediterranean diets, biodiversity in sustainable diets, food systems, food consumption, food chains, sustainable diets). Inoltre la nostra Biblioteca promuoverà, attraverso iniziative mirate, l'accesso alle risorse informative disponibili in rete, considerato che è proprio la rete lo spazio virtuale di maggiore diffusione del dibattito sulle pratiche partecipative. La Biblioteca IAMB si impegna, in particolare attraverso la newsletter e il catalogo on line nella sezione novità, nella segnalazione di libri e pubblicazioni, anche in formato elettronico, che andranno a completare e arricchire la documentazione già a diposizione dei ricercatori e degli utenti. Le attività saranno definite con la Biblioteca Ecoistituto di Cesena annualmente, il protocollo appena siglato avrà la durata di cinque anni. UN PREZIOSO STRUMENTO DI RICERCA La banca dati di Biblioteche oggi http://www.biblio.liuc.it/scripts/bibloggi/ rappresenta una fonte straordinaria di documentazione e informazione professionale al servizio di ricercatori, bibliotecari e studenti. Di ogni articolo pubblicato dal 1993 la banca dati offre titolo, autori, anno, fascicolo, pagina d'inizio e indicazione del contenuto sotto forma di soggetti e di termini di indicizzazione. È possibile inoltre 1

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from the Library

Centro Documentale dell’Istituto Agronomico Mediterraneo di Bari(IAMB)

Via Ceglie, 970010 Valenzano - Bariwww.iamb.it

Responsabile:Luigi Sisto

A cura di: Giuseppe InchingoloWanda Occhialini

Progetto grafico ed impaginazione:Fabio La Notte

News

pag. 1 - 3

Recensioni “Organic Agriculture”

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Fisheries and aquaculture

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BIBLIOTECA - ISTITUTO AGRONOMICO MEDITERRANEO DI BARI

NOVITA'/ Biblioteca IAMB: accordo di collaborazione con la Biblioteca Ecoistituto di Cesena.

a cura di Giuseppe Inchingolo

La biblioteca dell'Istituto Agronomico Mediterraneo di Bari al fine di potenziare la propria disponibilità documentale, ha approvato e sottoscritto il protocollo di collaborazione con la Biblioteca del Gruppo di Ricerca sulle Tecnologie Appropriate - Centro di Informazione Nonviolenta (GRTA-CIN), denominata Biblioteca Ecoistituto di Cesena.

La Biblioteca Ecoistituto di Cesena è un “centro di documentazione” che svolge la propria attività in collaborazione con la Biblioteca Malatestiana di Cesena. Inserita nel Sistema

Bibliotecario Nazionale (S.B.N.), è una “biblioteca specialistica” in quanto raccoglie pubblicazioni inerenti le seguenti tematiche: agricoltura, silvicoltura, pesca e acquacoltura; trasformazione di prodotti agricoli e produzioni; acqua, sanità e trattamento dei rifiuti; energia e potenza; manifattura, ingegneria e servizi; edilizia e costruzioni.

La biblioteca possiede circa 15.000 libri e/o materiale grigio, abbonamenti a riviste scientifiche internazionali, oltre 5.000 diapositive, fotografie(b/n - colori e digitali), audiovisivi e varie migliaia di piccoli documenti.

Obiettivo dell'accordo è la possibilità di acquisire e integrare presso la nostra biblioteca collezioni preesistenti, colmare lacune riscontrate in alcune sezioni della biblioteca, contribuire a coprire settori disciplinari che s'intendono sviluppare come: “fisheries and aquaculture” (fish culture, mariculture, aquaculture techniques, fish farms, fishing industry, fishery cooperatives, fishery economics, fishery management, legislation, certification, quality); “mediterranean food” (human nutrition, mediterranean diets, biodiversity in sustainable diets, food systems, food consumption, food chains, sustainable diets). Inoltre la nostra Biblioteca promuoverà, attraverso iniziative mirate, l'accesso alle risorse informative disponibili in rete, considerato che è proprio la rete lo spazio virtuale di maggiore diffusione del dibattito sulle pratiche partecipative.

La Biblioteca IAMB si impegna, in particolare attraverso la newsletter e il catalogo on line nella sezione novità, nella segnalazione di libri e pubblicazioni, anche in formato elettronico, che andranno a completare e arricchire la documentazione già a diposizione dei ricercatori e degli utenti.

Le attività saranno definite con la Biblioteca Ecoistituto di Cesena annualmente, il protocollo appena siglato avrà la durata di cinque anni.

UN PREZIOSO STRUMENTO DI RICERCA

La banca dati di Biblioteche oggi http://www.biblio.liuc.it/scripts/bibloggi/ rappresenta una fonte straordinaria di documentazione e informazione professionale al servizio di ricercatori, bibliotecari e studenti.

Di ogni articolo pubblicato dal 1993 la banca dati offre titolo, autori, anno, fascicolo, pagina d'inizio e indicazione del contenuto sotto forma di soggetti e di termini di indicizzazione. È possibile inoltre

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BIBLIOTECA - ISTITUTO AGRONOMICO MEDITERRANEO DI BARI

effettuare ricerche per fascicoli e per rubriche.

Tutti gli articoli sono disponibili a testo completo, tranne quelli dell'anno in corso e dell'anno precedente (attualmente sono in linea tutti quelli pubblicati dal Febbraio 1993 al Dicembre 2010).

La Biblioteca "Mario Rostoni" dell'Università Carlo Cattaneo - LIUC collabora con l'Editrice Bibliografica per realizzare questa banca dati nell'intento di fornire un servizio alla comunità dei bibliotecari italiani.

L'invito è a utilizzare diffusamente questa risorsa professionale sotto molti aspetti unica, imparando a conoscerne meglio la struttura e le istruzioni per l'uso.

Scoprii era vicino alla vecchia chiesa sul West Adams. Era una biblioteca molto piccola, con una sola bibliotecaria. Una donna di classe. Sui trentotto anni, ma coi capelli bianchissimi raccolti in uno stretto nodo sulla nuca.

Aveva il naso aguzzo e gli occhi verdi, profondi, dietro le lenti senza montatura.

Avevo la sensazione che sapesse tutto. Giravo per la biblioteca in cerca di libri. Li tiravo giù dagli scaffali, a uno a uno. Ma non erano granché. Erano molto noiosi. Pagine e pagine di parole che non dicevano niente. O se dicevano qualche cosa ci mettevano troppo a dirla e quando l'avevano detta uno era così stanco che non aveva più nessuna importanza. Sfogliai un libro dopo l'altro. Di certo, tra tutti, ne avrei trovato uno che mi andava bene.

Tutti i giorni andavo giù alla biblioteca all'angolo tra Adams e La Brea e c'era la mia bibliotecaria, severa, infallibile, e silenziosa. Continuavo a tirar giù libri dagli scaffali. Il primo libro decente che trovai era di un tizio di nome Upton Sinclair. Le sue frasi

erano semplici, e parlava con rabbia.

Scriveva dei porcili di Chicago. Diceva le cose com'erano, semplicemente, senza tanti fronzoli. Poi trovai un altro autore. Si chiamava Sinclair Lewis.

E il libro si intitolava Main Street. Questo Lewis spogliava gli uomini della loro ipocrisia, uno strato dopo l'altro. Solo che gli mancava la passione.

Ricominciai a cercare. Leggevo un libro a sera. Un giorno stavo girando per la biblioteca, e intanto guardavo di sottecchi la bibliotecaria, quando trovai un libro con questo titolo: Bow Down to Wood and Stone. Un bel titolo, perché era proprio quello che facevamo tutti, inchinarsi al legno e alla pietra.

Finalmente un po' di fuoco! Aprii il libro. L'autrice era Josephine Lawrence.

Una donna. Non importava. Chiunque, anche le donne, poteva arrivare alla conoscenza. Lo sfogliai. Era come tanti altri libri: pagine di parole effemminate, oscure, noiose. Rimisi a posto il libro. E già che ero lì, con la mano alzata, tirai giù il libro vicino. Era di un altro Lawrence. Aprii il libro a caso e cominciai a leggere. Parlava di un uomo al pianoforte. Da principio sembrava tutto molto falso. Ma continuai a leggere. L'uomo al pianoforte era inquieto. Il suo cervello continuava a dire cose. Cose oscure e curiose.

Le frasi erano serrate, incalzanti, come un uomo che urlasse, ma non “Joe, dove sei?”. Piuttosto Joe, dov'è qualcosa? Lawrence con le sue frasi serrate, dolorose. Nessuno mi aveva mai parlato di lui. Perché non lo pubblicizzavano? Lessi un libro al giorno. Lessi tutto il D.H. Lawrence che c'era in quella biblioteca. La mia bibliotecaria cominciò a guardarmi in modo strano, quando arrivavo col mio tesserino. “Come va oggi?”, mi chiedeva.

Una frase gentile. Mi faceva sentir meglio. Come se fossi andato a letto con lei. Lessi tutti i libri di D.H. Larence. E mi portarono ad altri libri. A quelli di H.D., la poetessa. A quelli di Huxley, l'amico di Lawrence. Li leggevo uno dopo l'altro, difilato. Uno tirava l'altro. Attaccai Dos Passos. [...]

Charles Bukowski (da: Panino al prosciutto, 1982)

Era una biblioteca molto piccola

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LIVRES DE POCHEcon il mondo in una tasca

Organic Market Info: Online Magazine for Organic Trade

Non esiste vascello che come un libro ci sa portare in terre lontane. Né corsiero come una pagina di scalpitante poesia. È un viaggio che anche il più povero può fare senza il tormento del pedaggio. Quanto è frugale la carrozza che trasporta l'anima dell'Uomo. Emily Dickinson

Nel corso del XX secolo il libro, progettato per contenere, in un formato flessibile e mutevole, le tracce e i segni della conoscenza, del pensiero, della memoria e dell'immaginazione, è diventato luogo di sperimentazione e ricerca, tramutandosi da simbolo istituzionale della conservazione e della trasmissione del sapere in sostanza d'arte. Lo spazio circoscritto dalla forma si è dilatato fino a contenere le innumerevoli possibilità espressive legate alle differenze dei presupposti concettuali e delle soluzioni operative, per infrangere la dicotomia tra soggetto e oggetto. Recepito come opera a se stante è diventato medium autosignificante, a mostrare la complessità della prassi creativa, tracciare altre dimensioni da esplorare con gli strumenti dell'arte e suggerire una lettura diversa, che spinge a oltrepassare i tradizionali confini, imposti dall'abituale fruizione. Le parole e le immagini, intese come elementi di uno stesso sistema, si sono integrate totalmente e, anzi, sempre più spesso il testo si dissolve per dare voce alla materia o per diventare materia, a rilevare che in un libro, fisicamente circoscritto eppure metaforicamente infinito, i segni degli artisti e le cose del mondo si equivalgono.

Non è difficile comprendere allora i motivi per cui il libro si è trasformato in esperienza fondante dei percorsi allacciati alla contemporaneità, tanto che sempre più spesso è percepito come opportunità di altre esperienze, strettamente connesse a soluzioni linguistiche legate alle individuali tematiche progettuali e alle conseguenti scelte formali, per materializzare l'esistenza di una molteplicità di mondi che in esso possono essere contenuti e magari custoditi in una tasca.

Loredana Rea

ContattiCorinna OffeneÿOffice hours: 8.30 am to 2.30 pmPhone 00 49 (0) 6641 6405751Kai KreuzerOffice hours: 8.30 am to 5 pmPhone 00 49 (0) 6641 6443008, Fax 5189

Le coordinate per l'accesso possono essere richieste a Giuseppe Inchingolo.

[email protected]

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Manifesto per la terra e per l'uomo / Pierre Rabhi ; prefazione di Nicolas Hulot - 2 ed. - Torino : Add, 2012. - 169 p. ; 20 cm. (( Traduzione di Alessandra Maestrini.È indispensabile che l'uomo si assuma la responsabilità del proprio pianeta. È urgente cambiare registro; non si può più continuare a saccheggiare la Terra senza che la natura si ribelli. Bisogna affrontare subito la gravità della situazione. Lo squilibrio è evidente anche a livello delle coscienze. Per questi impellenti motivi si deve al più presto cambiare prospettiva per cercare, così, di evitare il peggio. In "Manifesto per la terra e per l'uomo" (ADD Editore, 2011) Pierre Rabhi, agricoltore e profondo pensatore, affronta temi vitali per cui ognuno può impegnarsi, con grande buona volontà. L'uomo non capisce la Vita: egli è frammentato e vede e riduce tutto in frammenti da cui derivano divisioni e conflitti di ogni genere. Egli ha basato tutto sul denaro creando un suo ordine che è in grave ed evidente contrasto con quello della Natura che porrà all'essere umano delle limitazioni. L'uomo deve cambiare modo di vedere e risvegliarsi dal suo cinismo, dalla sua avidità ed indifferenza se non vuole autodistruggersi. Qual è il costo delle politiche che si basano sullo sfruttamento senza limiti né morale, in cui, ad esempio, gli animali sono trattati come macchine per produrre e non come esseri viventi e sensibili? Grandi

conoscenze tecnologiche richiedono di essere utilizzate da “supercoscienze” e non debbono essere usate in modo immaturo e deleterio. È urgente cambiare paradigma. Una minoranza di uomini saccheggia la terra; grandi temi sembrano non avere la giusta ed adeguata attenzione nella ricerca fattiva di soluzioni. Bisogna riacquistare il rispetto per la Vita. È possibile un'azione pacifica che si ricolleghi a valori veri ma essa richiede una trasformazione delle coscienze e l'instaurazione di stili di vita diversi da quelli che pensiamo ormai come la norma e che, invece, vanno messi in discussione. Esistono già soluzioni e molte sono proposte in questo libro: si parla dell'agroecologia che, se ben compresa, può rappresentare un punto focale per il mutamento sociale; nel testo si illustrano anche altri approcci ecologici. I pensieri e i comportamenti da adottare devono essere in sintonia con l'ordine della Natura che, pure se presenta aspetti di antagonismo in sé, questi stessi sono manifestazione di unità. L'uomo non può più ostinarsi a non vedere; la trasformazione delle coscienze è improrogabile e, con essa, di nuovo, è indispensabile adottare altri modi di pensare e di vivere perchè il “bene supremo” è in grave pericolo. I temi trattati nel libro, nel quale troviamo anche punte di intenso lirismo, mettono l'uomo faccia a faccia con la propria personale responsabilità nei confronti del pianeta. E questo vale anche per coloro che, governando, hanno in mano i destini di mol ti. Availability : ORG 3043

La sicurezza alimentare negli ordinamenti giuridici ultrastatali / Dario Bevilacqua. - Milano : Giuffrè Editore, c2012. - xii, 544 p. : ill. ; 24 cm. (( Saggi di diritto amministrativo ; 17.La materia della sicurezza alimentare presenta caratteri peculiari e al tempo stesso paradigmatici per analizzare e valutare lo stato di avanzamento della regolazione pubblica ultrastatale, l'organizzazione, il funzionamento e la legittimazione dei poteri pubblici che operano al di fuori dei confini nazionali e il riflesso di tali fenomeni sulle amministrazioni interne, su alcuni istituti del diritto amministrativo attuale e sui destinatari delle policy di regolazione. A riguardo, lo sviluppo di sistemi regolatori globali ed europei della sicurezza alimentare ha l'effetto di indirizzare, limitare e condizionare l'amministrazione di tale settore a livello domestico. Con un impatto, sovente non privo di risvolti critici, sul funzionamento e sui modelli delle strutture organizzative, sui modi di esercizio del potere pubblico e sulla legittimazione dei regolatori. Le soluzioni alle problematiche che sorgono da una regolazione transnazionale di una materia complessa sono da ricercare in modelli e istituti del diritto amministrativo, segnatamente nei principi generali e nelle garanzie procedurali predisposte dal diritto amministrativo europeo. Il diritto amministrativo globale è ancora incompleto, frammentato e inadeguato a raggiungere le finalità che si propone. Di qui, il sistema amministrativo europeo può costituire un modello istituzionale di riferimento. Alcuni principi, moduli organizzativi e garanzie procedurali del diritto amministrativo europeo aspirano a trovare cittadinanza anche nello Spazio giuridico globale, ove potrebbero favorire: l'integrazione e l'armonizzazione dei diversi ordini giuridici mediante la composizione dei conflitti; il rispetto delle formalità e delle garanzie nell'esercizio del potere; l'inclusione della pluralità degli interessi coabitanti nello spazio comune attraverso meccanismi procedurali alternativi -o paralleli- ai tradizionali sistemi di cattura del consenso.Availability : ORG 3064

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World agriculture towards 2015-2030 : an FAO perspective / edited by Jelle Bruinsma. - Rome : FAO, 2011. - iv, 432 p. : ill. (( First published in the UK and USA by Earthscan Publications Ltd.This study is the latest forward assessment by FAO of possible future developments in world food, nutrition and agriculture, including the crops, livestock, forestry and fisheries sectors. It is the product of a multidisciplinary exercise, involving most of the technical units and disciplines present in FAO, as well as specialists from outside FAO. It continues the tradition of FAO's periodical perspective studies for global agriculture, the latest of which was published in 1995 (Alexandratos, 1995). Earlier editions were Alexandratos (1988), FAO (1981a) and FAO (1970). An interim, less complete version of the present study was published in April 2000. The projections were carried out in considerable detail, covering about 140 countries and 32 crop and livestock commodities (see Appendix 1). For nearly all the developing countries, the main factors contributing to the growth of agricultural production were identified and analysed separately. Sources of productivity growth, such as higher crop yields and livestock carcass

weights, were distinguished from other growth sources, such as the area of cultivated land and the sizes of livestock herds. Special attention was given to land, which was broken down into five classes for rainfed agriculture and a sixth for irrigated agriculture. This level of detail proved both necessary and advantageous in identifying the main issues likely to emerge for world agriculture over the next 30 years. Specifically, it helped to spot local production and resource constraints, to gauge country-specific requirements for food imports and to assess progress and failure in the fight against hunger and undernourishment. The high degree of detail was also necessary for integrating the expertise of FAO specialists from various disciplines, as the analysis drew heavily on the judgement of in-house experts (see Appendix 2 for a summary account of the methodology). Owing to space constraints however, the results are mainly presented at the regional level and for selective alternative country groups, which of course, masks wide intercountry differences.Availability : ORG 3052

Tecnologie innovative per l'industrializzazione del sistema ambiente : Rifiuti, compost, combustibili solidi da recupero : Atti dei seminari : Rimini, 26-29 ottobre 2005 : Vol. 1 / a cura di Luciano Morselli. - Santarcangelo di Romagna : Maggioli Editore, c2005. - 930 p. : ill. ; 24 cm. (( I quaderni di ecomondo ; 315.

Tecnologie innovative per l'industrializzazione del sistema ambiente : Acqua, siti contaminanti, atmosfera, politiche energetiche, certificazioni ambientali, organismi geneticamente modificati : Atti dei seminari : Rimini, 26-29 ottobre 2005 : Vol. 2 / a cura di Luciano Morselli. - Santarcangelo di Romagna : Maggioli Editore, c2005. - 1001 p. : ill. ; 24 cm. (( I quaderni di ecomondo ; 315.

Gli Atti di ECOMONDO 2005 contengono le note tecnico-scientifiche dei Seminari, Conferenze ed altri Eventi. I Volume - Le strategie sui rifiuti: dalla prevenzione al riciclaggio - VII conferenza nazionale sul compost - La gestione dei rifiuti: tecnologie, controllo ambientale, ricerca - Verso un mercato dei combustibili solidi di recupero. Stato dell'arte della normativa italiana ed europea - Seminari ed eventi II Volume - L'approvvigionamento ed il trattamento delle acque in riferimento ai nuovi adempimenti ed alle prescrizioni della normativa europea e nazionale - Aspetti procedurali ed innovazione (bio) tecnologica nella gestione e bonifica dei siti contaminati - Scelte energetiche verso Kyoto - Gestione rifiuti, riciclo materiali, recupero energetico: il possibile contributo alla sfida di Kyoto - Certificazioni ambientali: dal prodotto agli sviluppi complessi nel territorio - Gli organismi geneticamente modificati - Seminari ed eventi I contributi rappresentano un corpo di oltre 200 interventi da parte di più di 500 autori, appartenenti a diverse Istituzioni, Università ed altri Centri di ricerca, Associazioni e Società di servizi. Diverse sono le note presentate da autori europei ed internazionali. Il contenuto rappresenta un importante riferimento a livello nazionale, con una valenza internazionale, per quanto concerne la ricerca applicata, le tecnologie innovative, il controllo ambientale, l'energia sostenibile, l'organizzazione e la gestione e la normativa relativamente alle tematiche emergenti in campo ambientale. I volumi rappresentano un riferimento per dirigenti ed operatori tecnici di società ed industrie del settore oltre che per ricercatori, laureati e studenti in discipline scientifiche e giuridiche, per amministratori locali.Availability : ORG 3036 - ORG 3037

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Olio ed olivo nel CNR / a cura di Andrea di Vecchia, Annalisa Rotondi, Enrico Licausi. - Roma : Consiglio Nazionale delle Ricerche, c2010. - 82 p. : ill. ; 24 cm. E' ormai opinione diffusa che lo sviluppo di un sistema ricerca competitivo, basato su moderne infrastrutture, e che favorisca anche il coinvolgimento dei cittadini, sia la base su cui sviluppare l'innovazione necessaria per la formulazione di risposte tecniche alle esigenze del settore agroalimentare, settore che per vincere la sfida dei mercati e della sostenibilità ambientale deve essere sempre più aggiornato e flessibile. In questo contesto la filiera olio, che nel sistema agroalimentare italiano è per sua natura e dimensioni, di forte impatto economico, sociale e ambientale, considerato anche che circa l'8% della SAU (superficie agricola utilizzata) in Italia è oggi dedicata alla coltivazione dell'ulivo, aspetta dalla ricerca un contributo decisivo a qualificarne non solo la tipicità, salubrità, tradizione e i benefici effetti sulla salute, ma anche una maggiore sostenibilità (ridotto impatto ambientale e giusta retribuzione agli addetti). Parte integrante di questo processo è stata ed è la conoscenza approfondita delle risorse genetiche e ambientali del territorio, che determina la capacità di sfruttamento delle stesse, attraverso la convergenza di tecnologie e servizi in un sistema integrato in grado di supportare l'attività

produttiva ed in grado di allinearsi con gli standard di qualità internazionali. Il CNR già negli anni sessanta-settanta del secolo scorso aveva attivato centri di ricerca finalizzati all'individuazione, caratterizzazione e conservazione delle risorse genetiche olivicole, assieme a programmi di miglioramento genetico che hanno permesso, tra l'altro, di iscrivere a registro varietale e a brevettare varietà di ulivo ancora oggi internazionalmente riconosciute e richieste. E' però necessario che la filiera agroalimentare che utilizza le risorse genetiche individuate, sia integra e trasparente, e questo lo si consegue con l'individuazione e lo sviluppo di efficienti sistemi di certificazione e controllo (tracciabilità, origine e sicurezza alimentare) non solo del prodotto finale, ma anche dei processi di trasformazione, conservazione, e distribuzione. Il trasferimento tecnologico, per questo tipo di visione tecnico-scientifica è fondamentale. Tenendo conto anche delle realtà delle piccole imprese che costituiscono il nerbo del settore agroalimentare diventa quindi importante un organico programma informativo per diffondere in maniera capillare le opportunità offerte dalla ricerca e incentivare la collaborazione, o almeno i contatti tra il mondo produttivo e le istituzioni accademiche e scientifiche. E' con questo spirito che il Dipartimento Agroalimentare ha accolto e sostenuto l'idea di presentare questa pubblicazione che riporta, in schema organico e funzionale, il network di ricerca e innovazione che i diversi Istituti, afferenti al Dipartimento, propongono per la filiera olivicola.Availability : ORG 3038

Sostenibilità per le produzioni zootecniche nelle regioni meridionali / a cura di Giuseppe De Blasi, Annalisa De Boni, Rocco Roma. - Santarcangelo di Romagna : Maggioli Editore, c2011. - 229 p. : ill. ; 24 cm.Lo strumento che si rende indispensabile per il rilancio della zootecnia nazionale sta nell'individuazione delle caratteristiche di tipicità delle nostre produzioni, soprattutto in quelle aree in cui esiste una seria minaccia alla sopravvivenza del comparto. Tali tipicità sono diretta conseguenza del territorio, caratterizzato da aspetti storici e culturali, e da un sistema di relazioni economiche con gli altri settori sia direttamente che marginalmente coinvolti. La conoscenza del contesto e delle istanze che ne provengono rende necessario costruire e rafforzare un processo di governance, che regoli e gestisca le necessità del settore e lo sviluppo locale, attraverso l'elaborazione di politiche e di strumenti che contribuiscano a rinnovare ed estendere l'offerta territoriale in direzione qualitativa, attraverso la combinazione di interessi “pubblici” e “privati”, il miglioramento e la valorizzazione dei prodotti, dei servizi e delle esternalità positive loro collegate. Il volume presenta i risultati del progetto MIPAAF - “SoProZ - Sostenibilità delle produzioni zootecniche nelle regioni

meridionali” che ha coinvolto ricercatori di unità operative zootecniche ed economiche di diverse Università del Mezzogiorno. Gli obiettivi del progetto partono dall'individuazione e studio di aree omogenee di produzione, i Sistemi locali Zootecnici (SLZ). I contributi di ciascuna Regione forniscono valutazioni e proposte per il miglioramento della sostenibilità economica, sociale e ambientale delle attività di allevamento, e individuano, nella valorizzazione dei prodotti tipici, percorsi di miglioramento della competitività dei SLZ.Availability : ORG 3063O

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Oasis : rivista semestrale della Fondazione Internazionale Oasis, Studium Generale Marcianum. - Edizione italiana. - A. 8, n. 15, 2012- - Venezia : Marcianum Press, 2009- - volumi : ill. ; 29 cm. (( In lingua italiana, francese/arabo, inglese/arabo, inglese/urdu.

Un faticoso processo, qualcuno potrebbe dire un “travaglio”, è in corso nei Paesi arabi impegnati nella redazione di nuove Costituzioni, un lavoro che provoca anche l'Occidente, in particolare a proposito della ricerca di un equilibrio tra volontà della maggioranza e fondamentali antropologici irriducibili. Dopo le rivolte la questione sharî'a è esplosa, tesa tra chi la pretende come codice normativo da osservare e chi l'invoca come riferimento valoriale. La storia recente tunisina, marocchina, egiziana come anche quella turca, lasciano emergere i nodi e le contraddizioni di popoli, radicati nella tradizione islamica, che ambiscono ad aprirsi orizzonti democratici contro opposizioni interne ed esterne. In questo senso può risultare conveniente un confronto con l'esperienza delle corti rabbiniche americane, così come con il diritto canonico, che suggeriscono vie praticabili di conciliazione tra il diritto religioso e la vita concreta di società civili plurali. Riviste SINAB

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Le modalità di tassazione in acquacoltura : adempimenti contabili e fiscali. - Verona : Associazione Piscicoltori Italiani, c2009. - 42 p. : ill. ; 23 cm. (( I Quaderni dell'Acquacoltura ; n. 17.Con la legge 24 dicembre 2003 n. 350 (finanziaria per l'anno 2004), il legislatore ha attratto nell'ambito del reddito agrario a norma dell'art. 32 del TUIR, una serie di attività tipicamente connesse all'agricoltura che sino a poco tempo fa, producevano reddito di impresa, ma che, con l'introduzione della legge di orientamento, già dal 2001, venivano considerate a tutti gli effetti attività agricole o connesse a quella principale svolte dall'imprenditore agricolo, sia derivanti dalla manipolazione, conservazione, trasformazione, commercializzazione e valorizzazione dei prodotti agricoli ottenuti prevalentemente dall'imprenditore agricolo, sia derivanti dalle prestazioni di servizi svolte utilizzando prevalentemente le risorse dell'impresa agricola. In tal modo, è stata eliminata la dicotomia tra la nozione di impresa agricola ai fini civilistici di cui al novellato art. 2135 del c.c., ed i particolari regimi fiscali previsti ai fini delle imposte dirette e dell'IVA, rispettivamente all'art. 32 del TUIR e all'art. 34 del DPR 633/72, tuttora ancorati alla vecchia nozione di impresa agricola strettamente connessa al fondo ed al concetto di “ciclo

normale dell'agricoltura secondo la tecnica che lo governa”.Availability : ORG AQUAFISH 3039

Tracciabilità e rintracciabilità dei prodotti della pesca e acquacoltura. - Verona : Associazione Piscicoltori Italiani, c2011. - 55 p. : ill. ; 23 cm. (( I Quaderni dell'Acquacoltura ; n. 19.La rintracciabilità del prodotti alimentari in generale è codificata nel Reg. (CE) 178/2002; si tratta di una delle norme fondamentali sulla sicurezza alimentare con cui il legislatore comunitario ha individuato e determinato per la prima volta il concetto della rintracciabilità degli alimenti e degli alimenti per animali ponendolo tra i principi generali della legislazione alimentare. A livello legislativo, pertanto, la definizione di rintracciabilità è rinvenibile nell'art. 3 punto 15 del suddetto regolamento comunitario, ove è indicato che per “rintracciabilità”, si intende “la possibilità di ricostruire e seguire il percorso di un alimento, di un mangime, di un animale destinato alla produzione alimentare o di una sostanza destinata o atta ad entrare a far parte di un alimento o di un mangime attraverso tutte le fasi della produzione, della trasformazione e alla distribuzione”. Gli operatori del settore alimentare devono, pertanto, disporre di sistemi che li rendano capaci di individuare sia i fornitori che gli acquirenti. La ratio di questo istituto è quello di poter agire con tempestività nel caso di emergenze sanitarie,

attraverso le informazioni sulla filiera di un alimento, eliminando dal commercio con rapidità e certezza i prodotti non conformi ai requisiti di sicurezza degli alimenti. L'obiettivo di tale strumento è quello di rassicurare il consumatore circa la reale provenienza dell'alimento, in funzione di un livello elevato di tutela della vita e della salute umana, ossia della tutela degli interessi dei consumatori, considerando che la libera circolazione di alimenti sicuri e sani è un aspetto fondamentale del mercato che contribuisce in maniera significativa alla salute e al benessere dei cittadini. La suddetta nozione di rintracciabilità, in fin dei conti cosi generica, ha aperto le porte ad ulteriori interpretazioni del concetto in esame, alcune delle quali hanno connotato in maniera più specifica tale nozione, identificandola con una vera e propria rintracciabilità di filiera sulla base del fatto che la suddetta definizione prevista dal regolamento comunitario consente. Ciò sembra sottendere sia un concetto vero e proprio di rintracciabilità inteso come la possibilità di seguire il prodotto da valle a monte nella filiera produttiva, sia un concetto di tracciabilità inteso come il processo che segue il prodotto da monte a valle.Availability : ORG AQUAFISH 3040

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Inquadramento giuridico, fiscale e ambientale dell'aquacoltura. - Verona : Associazione Piscicoltori Italiani, c2011. - 59 p. : ill. ; 23 cm. (( I Quaderni dell'Acquacoltura ; n. 20.Il vigente testo dell'articolo 2135 del codice civile è frutto della modifica introdotta dall'articolo 1 dei Decreto legislativo n. 228 del 2001 di orientamento e modernizzazione del settore agricolo, sulla base di una delega legislativa (Legge 57 del 2001) con cui il Governo veniva delegato ad emanare uno o più decreti legislativi contenenti norme per l'orientamento e la modernizzazione nei settori dell'agricoltura, delle foreste, della pesca e dell'acquacoltura e della lavorazione del pescato, anche in funzione della razionalizzazione degli interventi pubblici. La delega ha previsto la necessità della definizione dei soggetti imprenditori agricoli, della pesca e forestali ed il riordino delle qualifiche soggettive. In base a detta delega il Governo ha adottato, inizialmente, tre decreti legislativi (D.lgs. n. 226/81 per il settore della pesca e dell'acquacoltura; D.lgs. 227/2001 per il settore forestale e D.lgs. n. 228/2001 per il settore agricolo), con cui si è proceduto ad un ampliamento del concetto di attività agricola e della pesca, sostituendo, tra l'altro, il previgente articolo 2135 del codice civile e introducendo la nozione di imprenditore

ittico. Detto ampliamento dell'attività imprenditoriale agricola e di pesca, da un punto di vista generale, ha ridotto sensibilmente le diversità sostanziali fra imprenditore agricolo ed ittico (assimilato sostanzialmente all'imprenditore agricolo) rispetto all'imprenditore commerciale, in quanto da un punto di vista economico l'impresa agricola (e quindi, come si vedrà in seguito, di acquacoltura), in grado di competere sul mercato, per la sua polifunzionalità, comincia a essere molto simile ad un'impresa commerciale: questo approccio potrebbe comportare il venir meno di una serie di disposizioni particolari, tra cui, si intende richiamare la disciplina del fallimento che, tra l'altro, avrebbe come risultato, l'obbligo della tenuta delle scritture contabili. In ogni caso, la figura, o meglio le figure, attualmente riconducibili alla definizione dell'articolo 2135 risultano avere come tratto comune lo svolgimento di attività di allevamento di piante o animali per il mercato, indipendentemente dagli strumenti utilizzati, tra cui il fondo, per cui non risulta più necessario detto supporto per lo svolgimento dell'attività agricola: viene così confermata legislativamente la teoria del ciclo biologico quale fondamento dell'attività agricola e si compie un lungo percorso evolutivo che, partendo dalla definizione contenuta nel codice civile del 1g42, in cui il modesto rilievo del mercato giustificava la differenza rispetto all'imprenditore commerciale, si è passati alla firma del trattato della Comunità Europea del 1958, alla creazione di organizzazioni comuni di mercato, alla liberalizzazione del mercato di prodotti agricoli, alla formazione dì prezzi dei prodotti agricoli nell'ambito di un regime protetto e quindi alla progressiva”commercializzazione”dell'agricoltura in cui il momento della vendita è divenuto sempre più essenziale.Availability : ORG AQUAFISH 3041 – 3042

Adding value to local fishery and aquaculture products / edited by Gilles van de Walle ... [et al.]. - Brussels : European Commission, Directorate-General for Maritime Affairs and Fisheries, c2011. - 56 p. : ill. (( Farnet Guide : 3.This guide has been developed as a tool to support local project promoters in planning and implementing projects that seek to add value to local fishery and aquaculture products. It does not aim to give an exhaustive list of all possible approaches to adding value, which are as numerous as the different types of market or local production processes. Rather, it is designed to enable project promoters to structure their endeavours so as to maximise their chances of success. The guide can also be used by members or staff of FLAGs (facilitators, volunteers and other people involved in the work of the local development group), whose role is to facilitate the development of projects in the territory, and to provide advice to project promoters.Availability : ORG AQUAFISH 3044

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Community Fisheries Control Agency : Annual Report 2010 / edited by Serge Beslier, Harm Koster. - Brussels : European Commission, c2011. - 75 p. : ill.The Annual Report of the Community Fisheries Control Agency (CFCA) for 2010 has already been structured following the new Activity-Based Managemen System (ABMS). The second and the third chapters contain an overview of the CFA mandate, resources and activities. The operational activities, operational coordination and capacity building, are described in chapter four and the functional activity, governance and representation in chapter five. More information, inter-alia, the assessment report for the BFT JDP, the horizontal support activities, the budget execution, the budget outturn and the balance sheet, can be found in the annexes.Availability : ORG AQUAFISH 3045

European Fisheries Fund 2007-2013 : Regulations. Brussels : European Commission, c2011. - 127 p. : ill.In recent years, the fisheries and aquaculture sector has been taking up challenges that are decisive for its future. Shrinking resources are obviously at the heart of these challenges, as some stocks decline into an alarming biological state. Different types of damage to the marine environment also represent a crucial challenge. At the same time, the sector is also undergoing profound economic and social changes. Aquaculture is taking on growing importance in feeding the global population. In our part of the world, consumers increasingly choose prepared products, which leads to a considerable expansion of processing activities, but also creates many questions on the origin and quality of products. It is estimated that catch activities account today for only 10 to 20% of the total added value of the fisheries sector! A growing focus on ethics also prompts consumers to look for products whose production can be certified as being respectful of resources, the environment and social conditions. All these new challenges were taken on board in the 2002 reform of the Common Fisheries Policy (CFP), the strategic framework of European action for the environmental, economic and social

sustainability of the fisheries sector (1). This strategy, however, required an appropriate financial instrument. The European Fisheries Fund was therefore developed to serve as the instrument for implementing the CFP. All stakeholders were informed and consulted as the EFF was shaped, in particular through the Advisory Committee on Fisheries and Aquaculture, as well as the Member States and European Parliament.Availability : ORG AQUAFISH 3046

Review of the state of world marine fishery resources / Yimin Ye, David Milton, Fabio Carocci. - Rome : FAO, c2011. - ix, 334 p. : ill. (( FAO Fisheries and Aquaculture Technical Paper ; 569.Marine fisheries are very important to the economy and well-being of coastal communities. Maintaining the long-term prosperity and sustainability of marine fisheries is not only of political and social significance but also of economic and ecological importance. This review presents an updated assessment of the current status of the world's marine fishery resources. Its aim is to provide the FAO Committee on Fisheries, policy-makers, civil society, fishers and managers of world fishery resources with a comprehensive, objective and global review of the state of the living marine resources of the oceans. The review was based mainly on official catch statistics up until 2009 and relevant stock assessment and other complementary information available until 2010. This review consists of four major components. The first is a global overview of marine fishery production and the state of marine fish resources. The second part is divided into chapters that summarize and compile the information available for each FAO major fishing area, together with a discussion of the major trends and changes that

have occurred with the main fishery resources exploited in each area and comments on the stock assessment work undertaken in support of fisheries management in each region. The third section is allocated to special topics that attract great attention in the international community, including tuna and tuna-like species, sharks, the Pacific islands region, deep-sea fisheries, and fisheries and long-term climate variability. The final part lists all the tables that provide details about historical and recent catches for the major marine resources and, where possible, assessments of the most current state of exploitation of fish stocks.Availability : ORG AQUAFISH 3047

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Farming the Waters for People and Food : Proceedings of the Global Conference on Aquaculture 2010 : Phuket, Thailand, 22-25 September 2010 / edited by Rohana P. Subasinghe ... [et al.]. - Rome : FAO, 2012. - ix, 896 p. : ill. (( Cover photographs : Francesco Cardia and Melba Reantaso.The Food and Agriculture Organization of the United Nations (FAO) and the Network of Aquaculture Centres in Asia-Pacific (NACA) are pleased to present Farming the Waters for People and Food, the Proceedings of the Global Conference on Aquaculture 2010. The Global Conference on Aquaculture 2010, organized jointly by FAO, the Network of Aquaculture Centres in Asia-Pacific (NACA) and the Royal Thai Department of Fisheries (DoF), was held from 22 to 25 September 2010. It sought to bring together a wide-ranging group of experts and important stakeholders to review aquaculture progress and the further potential of this sector, as a basis for improving the positioning of the sector and its mandate within the global community. The objectives of the Conference were to: (a) review the present status and trends in aquaculture development; (b) evaluate the progress made in the implementation of the 2000 Bangkok

Declaration and Strategy; (c) address emerging issues relevant to aquaculture development; (d) assess opportunities and challenges for future aquaculture development; and (e) build consensus on advancing aquaculture as a global, sustainable and competitive food production sector. As a modest step towards reassuring the support to sustainable aquaculture development, the Global Conference adopted the Phuket Consensus, a document which reaffirms commitment to implementing the Bangkok Declaration and Strategy which had been adopted during the Conference on Aquaculture in the Third Millennium held in 2000. The Phuket Consensus confirmed that the progress towards sustainable aquaculture development at the global level has been made possible largely by efforts made in line with the Bangkok Declaration and Strategy. The latter Strategy thus continues to be highly relevant to the aquaculture development needs and aspirations of FAO member countries; however, there are elements of the Bangkok Strategy that require further strengthening in order to enhance its effectiveness, achieve development goals and address persistent and emerging threats. The participants of the 2010 Global Conference therefore reaffirmed their commitment to the Bangkok Declaration and Strategy for Aquaculture Development and made several recommendations that since the early 1980s are outlined in the Phuket Consensus, as elicited at the end of this volume.Availability : ORG AQUAFISH 3048

Governance of marine protected areas in the least-developed countries : Case studies from West Africa / edited by Jean-Yves Weigel, François Féral, Bertrand Cazalet. - Rome : FAO, c2011. - xi, 78 p. : ill. (( FAO Fisheries and Aquaculture Technical Paper ; 548.The need for effective governance of the marine protected areas (MPAs) in leastdeveloped countries (LDCs) is commensurate with the significant territorial stakes raised by their extensive maritime domain. Another significant challenge is the conservation of biodiversity and of ecosystems whose level of productivityn is similar to that of coral reefs (e.g. in East Africa and Madagascar, the Red Sea, Maldives, Cambodia, and South Pacific islands), upwelling systems (e.g. in West Africa and Angola) and estuarine and delta ecosystems (e.g. in West and East Africa, Bangladesh and Myanmar). However, the overriding issue is to reconcile conservation and human presence as, in LDCs, human activities are tolerated in almost all MPAs covered by International Union for Conservation of Nature categories II–VI. Finally, issues related to identity claims and to the process of establishment of property and other legal entitlements on nature are gaining importance. A review of the literature on fisheries and MPAs governance showed how polysemous and vague the notion of governance was until very

recently and how few or oversimplified were the analyses of MPA governance in the LDCs. However, only detailed analyses would allow the characterization of governance systems and identification of their weaknesses with the view to suggesting new governance arrangements and appropriate public policy options. Such analytical deficiencies may be explained by the lack of analytical frameworks capable of taking into account the plurality and intricacy of socio-economic organizations and institutions, the sociocultural features and the role of new mediators and “development brokers” that shape MPA governance in the LDCs. The deficiencies may also be explained by the fact that the dominating hierarchical governance systems tend to underestimate the complexity of MPA governance systems. Therefore, it has been necessary to develop an analytical framework to study the governance of MPAs in the LDCs, drawing on four sources of inspiration: (i) the interactive fisheries governance approach; (ii) the risk governance approach; (iii) the socioanthropology of mediations and brokerage; and (iv) the governance analytical framework. The framework indicates the five issues that must be addressed in order to operationalize the concept of governance in LDC MPAs: (i) definition of the problem or the issue at stake; (ii) identification of the set of relevant governance norms; (iii) presentation of the actors involved in the governance process; (iv) highlighting the nodes around which actors' strategies converge; and (v) recalling the processes that have led to the current state of governance. This analytical framework makes it possible to characterize the governance system of each of the MPAs

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Guidelines for the ecolabelling of fish and fishery products from inland capture fisheries. - Rome : FAO, c2011. - vii, 106 p. : ill. (( Cover photo by Gertjan DeGraaf.The Guidelines for the Ecolabelling of Fish and Fishery Products from Inland Capture Fisheries are of a voluntary nature. They are applicable to ecolabelling schemes that are designed to certify and promote labels for products from well-managed inland capture fisheries and focus on issues related to the sustainable use of fisheries resources. The guidelines refer to principles, general considerations, terms and definitions, minimum substantive requirements and criteria, and procedural and institutional aspects of ecolabelling of fish and fishery products from inland capture fisheries.Availability : ORG AQUAFISH 3050

World aquaculture 2010. - Rome : FAO, c2011. - xi, 105 p. : ill. (( FAO, Fisheries and Aquaculture Department, Technical Paper ; 500/1.Global production of fish from aquaculture has grown substantially in the past decade, reaching 52.5 million tonnes in 2008, compared with 32.4 million tonnes in 2000. Aquaculture continues to be the fastest-growing animal food producing sector and currently accounts for nearly half (45.6 percent) of the world's food fish consumption, compared with 33.8 percent in 2000. The Asia-Pacific region continues to dominate the aquaculture sector, accounting for 89.1 percent of global production, with China alone contributing 62.3 percent of global production. Moreover, of the 15 leading aquaculture producing countries, 11 are in the Asia-Pacific region. A few countries dominate the production of some major species, such as carps by China; shrimps and prawns by China, India, Indonesia, Thailand and Viet Nam; and salmon by Chile and Norway. In terms of farming systems, extensive, intensive and semi-intensive systems are practised in all regions. In the Asia–Pacific region, despite major technical developments in the aquaculture sector, small-scale commercial producers continue to remain the backbone of the sector, contributing the bulk of aquaculture production. In the past decade,

a number of developments have contributed to the significant growth of the global aquaculture sector, namely: formulation and implementation of policies, strategies, plans and legislation; dissemination and use of applied research; and emergence of new domestic and international markets. Achieving the global aquaculture sector's long-term goal of economic, social and environmental sustainability depends primarily on continued commitments by governments to provide and support a good governance framework for the sector. It is encouraging that the experience of the past decade indicates that many governments remain committed to good governance. As the sector further expands, intensifies and diversifies, it should recognize the relevant environmental and social concerns and make conscious efforts to address them in a transparent manner, backed with scientific evidence. This document provides an overview of global aquaculture status and development trends as a synthesis of such status and trends in six regions of the world: Asia-Pacific, Europe, Latin America and the Caribbean, Near East and North Africa, North America and Sub-Saharan Africa.Availability : ORG AQUAFISH 3051

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considered and to develop a typology of these systems. The characterization of different governance systems highlights their weaknesses and paves the way for new public policy options and, more generally, for the restructuring of governance to correct these weaknesses. However, prior to the development of the analytical framework and the characterization of governance systems, the main MPA governance principles and constraints, as well their legal context, must be clarified. The whole methodology was tested on three West African coastal and marine protected areas, which seemed to provide textbook cases illustrating the difficulties of governance in LDCs: the Banc d'Arguin National Park in Mauritania, the Saloum Delta Biosphere Reserve in Senegal, and the Bolama Bijagos Archipelago Biosphere Reserve in Guinea- Bissau. The analysis of demographic and economic constraints in these West African MPAs showed the importance of: (i) increasing population density and mobility; (ii) the intensification of resource exploitation; and (iii) and the opening of the MPA economy.

Availability : ORG AQUAFISH 3049

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Terzo rapporto sull'economia ittica in Emilia-Romagna 2010 / a cura di Giulio Malorgio, Carla De Rosa, Carmen Guerriero. - Bologna : Regione Emilia-Romagna, c2010 153 p. : ill. ; 29 cm. (( Regione Emilia-Romagna : Assessorato Agricoltura, Economia Ettica, Attività Faunistico-venatorie : Servizio Economia Ittica ; Osservatorio Economia Ittica. Il presente rapporto fornisce una base conoscitiva per gli operatori pubblici e privati per intraprendere efficaci scelte per lo sviluppo razionale e sostenibile del settore ittico regionale. Il lavoro si struttura in un primo capitolo nel quale si delineano gli aspetti macroeconomici del settore ittico emiliano romagnolo. Infatti vengono analizzate le diverse componenti della filiera ittica: dalla produzione alla trasformazione, cosi come vengono quantificati i valori transitati dai canali commerciali all'ingrosso e al dettaglio e l'andamento dei prezzi alla produzione e al consumo e infine il molo del settore ittico nell'economia regionale. Nel secondo capitolo si affrontano le dinamiche della struttura produttiva della pesca marittima, con particolare riferimento alla composizione della flotta per battello, per tonnellaggio, per equipaggio, catture, ricavi e relativi sistemi di pesca. Particolare attenzione viene data all'analisi della distribuzione e

tipologia della flotta per ufficio marittimo e alla valutazione degli indicatori di sostenibilità economica e ambientale. Nel terzo capitolo viene esaminato l'andamento dell'attività dei mercati ittici all'ingrosso, soffermandosi alla composizione delle catture in volume e all'andamento dei prezzi mensili delle principali specie. Nel quarto capitolo si affronta l'analisi della maricoltura e il demanio marittimo con una analisi degli interventi di sviluppo da parte della politica regionale. Nel capitolo sesto si affronta la dinamica della pesca nelle acque interne attraverso l'analisi della consistenza degli operatori e l'attività di pesca svolta nelle zone di montagna. Una descrizione introduttiva della pesca ricreative da il nel capitolo settimo viene analizzata la dinamica strutturale delle imprese nel settore ittico sia a livello produttivo che del processo di trasformazione con la descrizione di alcuni indicatori economico-finanziari delle imprese di trasformazione regionali. Nel capitolo ottavo viene eseguito un approfondimento sulla dinamica degli scambi commerciali con l'estero, in cui si affronta l'andamento delle importazioni, esportazioni e saldo commerciale per le diverse categorie di prodotto e per i principali paesi di destinazione e di provenienza del prodotto. Infine nel capitolo nono vengono affrontate alcune elaborazioni e simulazioni riguardo l'applicazione del regolamento CE 1967/06 relativo al Piano di Azione Mediterraneo.Availability : ORG AQUAFISH 3034 - 3035

Buone prassi economico-gestionali per una sostenibilità ambientale in acquacoltura : studio per l'individuazione di modelli economico-gestionali in un'ottica di sostenibilità ambientale in acquacoltura / Giuseppe Prioli ... [et al.]. - Roma : Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali, c2011. - 43 p. : ill. (( IV Piano triennale Pesca e Acquacoltura : Programma di ricerca n. 6E39.Lo “Studio per l'individuazione di modelli economico-gestionali in un'ottica di sostenibilità ambientale in acquacoltura” ha per obiettivi specifici: (i) l'analisi delle caratteristiche gestionali, economiche e ambientali dell'acquacoltura in Italia; (ii) l'individuazione di un set di indicatori che tenga conto dei criteri di efficienza e di sostenibilità ambientale, nel rispetto del mercato dei consumatori; (iii) la verifica e sperimentazione della fattibilità degli indicatori e dei modelli gestionali, attraverso la realizzazione di alcuni casi di studio; (iv) la redazione di un modello di buone pratiche, da pubblicizzare per il trasferimento ad altre realtà. Il protocollo progettuale prevedeva, oltre al report finale in cui sono state sviluppate tutte le diverse fasi di analisi, anche la realizzazione di un sintetico codice di buone pratiche - relativo alle problematiche riscontrate nell'analisi in situ delle singole unità di allevamento - ma con

potenzialità di utilizzazione e trasferimento ad altre realtà d'allevamento presenti a livello nazionale. Per una corretta utilizzazione delle schede tematiche costruite, si riportano i principali fattori bio-tecnologici delle diverse specie e impianti analizzati. Di seguito, si riportano per i diversi impianti analizzati e in riferimento alla metodologia applicata, le buone pratiche che tengono conto sia di una corretta gestione ecosostenibile sia di un sostenibile impatto finanziario dell'unità produttiva.Availability : ORG AQUAFISH 3053

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Pesca responsabile : campagna di sensibilizzazione dei pescatori che operano nelle acque dolci verso sistemi di produzione ecocompatibili / a cura di Roberto Arciprete … [et al.]. - Roma : Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali, c2004. - 64 p. : ill. (( “Realizzato con il contributo del Ministero per le Politiche Agricole e Forestali - legge 21 maggio 1998, n. 164 - piano per lo sviluppo dell'acquacoltura in acque dolci - misura 3 - campagne di sensibilizzazione”.La pesca ha modificato negli anni la propria connotazione, passando da pura e semplice fonte di alimento ad attività, oltre che lavorativa, ricreativa, commerciale e generatrice, in generale, di benessere, in tutto il mondo. Proprio per questo è necessario che ne sia garantita la fruizione anche alle generazioni future attraverso l'adozione di comportamenti e condotte responsabili. In pratica è da tempo superata la convinzione secondo la quale le risorse, ed in particolare quelle acquatiche, siano illimitate e possono quindi essere sfruttate al di là di qualsiasi regolamentazione. È vero, infatti, che i prodotti ittici, in quanto risorsa rinnovabile, devono essere soggetti ad un'attenta gestione che ne garantisca da una parte la fruizione per le generazioni attuali e dall'altra la disponibilità per quelle future. In questo contesto si colloca

l'elaborazione, da parte della FAO del Codice di Condotta per la Pesca Responsabile, con lo scopo di indicare una serie di principi per la conservazione, la gestione e lo sviluppo della pesca, validi a livello mondiale. Successivamente alla elaborazione del Codice di Condotta per la Pesca Responsabile la FAO ha elaborato una serie di documenti tecnici tra cui Le Linee Guida Tecniche per una pesca Responsabile n. 6 - La Pesca nelle Acque Interne (1997), che hanno raccolto i suggerimenti ed i commenti di esperti in relazione alle tendenze ed agli attuali sviluppi associati al settore della pesca nelle acque interne. Il loro scopo è fornire consigli generali a supporto dell'applicazione degli Articoli del Codice di Condotta per la Pesca Responsabile, che riguardano lo sviluppo e la gestione della pesca nelle acque interne. Non è ipotizzabile, per il pescatore del futuro, immaginare uno scenario che non preveda la gestione razionale delle risorse, la qualità (nel senso più ampio del termine) dei processi di lavorazione del pescato e la collocazione del prodotto all'interno di una filiera trasparente e ben individuabile dai consumatori finali. La scrupolosa osservanza di tutti i principi suddetti è il presupposto fondamentale per una gestione responsabile della pesca e per lo sviluppo sostenibile di questa attività. Risulta pertanto necessario che i pescatori prendano atto dei principi basilari su cui è fondato il Codice, attraverso un riesame delle varie attività in cui essi sono coinvolti alla luce dei principi in esso contenuti; passaggio fondamentale per sollecitare quella consapevolezza critica necessaria a tradurre i principi del Codice in comportamenti responsabili.Availability : ORG AQUAFISH 3054

Facciamo pescaturismo : manuale di pescaturismo destinato agli operatori. Roma : Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali, c2006. - 32 p. : ill. (( V Piano triennale della pesca e dell'acquacoltura 1997/99 - Iniziative a favore del pescaturismo.Il manuale fornisce informazioni, consigli, indicazioni, per rendere il pescaturismo un'attività sempre più fruibile e godibile per il grande pubblico, e per accrescere la professionalità dei pescatori che intendono praticarla, scritto alla luce della esperienza di chi ne ha già fatto una fiorente e redditizia attività.Availability : ORG AQUAFISH 3055

Azione pilota per un sistema di qualità e tracciabilità del campo dei prodotti ittici. - Roma : Ministero delle Politiche Agricole, Alimentari e Forestali, c2005. - 161 p. : ill. (( V Piano triennale della pesca e dell'acquacoltura 1997/99 : Accordo di Programma tra il Ministero delle Politiche Agricole e Forestali e le Associazioni del Movimento Cooperativo.Obiettivo del progetto proposto è stata la messa a punto di un “Sistema di Tracciabilità” dei prodotti ittici freschi della pesca a strascico, in grado di qualificare le produzioni nazionali, al fine di tutelare i consumatori ed i commercianti, attraverso la messa a punto di un sistema di etichettatura del

prodotto, gestito da un software in grado di rispondere ed implementare i dati richiesti dalla normativa, di raccoglierli in una banca dati consultabile dagli operatori commerciali e dagli stessi consumatori, e fornendo ulteriori informazioni riguardo la conservabilità di alcune delle principali specie ittiche e le rispettive caratteristiche alimentari. I principali obiettivi perseguiti nel corso del progetto sono stati: l'individuazione e il superamento di punti critici nella manipolazione e conservazione del prodotto a bordo fino al suo confezionamento; la valutazione della conservabilità (shelf life) di alcune delle principali specie

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Gestione impianto di maricoltura : sviluppo del modello advettivo-dispersivo POM-LAMP3D tramite il modulo degradativo e analisi degli impatti ambientali / Patrizia De Gaetano. - Genova : Università degli Studi di Genova, 2006. - 189 p. : ill. (( Corso di Laurea in Scienze Ambientali : Anno Accademico 2005/2006.L'utilizzo dei modelli matematici, insieme di equazioni che descrivono gli effetti chimico-fisici dei fenomeni osservati, in campo ambientale è attualmente molto di uso essendo utili strumenti non solo nell'attività di ricerca scientifica, ma anche nella gestione del territorio, controllando gli

impatti antropici. Per una corretta gestione del territorio è comunque fondamentale attuare campagne di monitoraggio che forniscono i dati necessari alle verifica e validazione dei modelli e insieme a questi ultimi diano indicazioni sulle strategie da attuare per il controllo e la riduzione degli impatti e dei fenomeni di inquinamento. Le simulazioni modellistiche infatti permettono di riprodurre in dettaglio le dinamiche dei fenomeni e le loro conseguenze anche su tempi lunghi, mentre il monitoraggio fornisce informazione limitate nel tempo e nello spazio, ma permette di ricavare i dati sperimentali. In particolare i modelli trovano applicazione nel campo della protezione dell'ambiente marino e del controllo degli impatti ambientali dovuti alle attività antropiche. Tra queste la maricoltura riguarda le acque costiere e negli ultimi anni si sta sviluppando molto rapidamente, di conseguenza cresce l'interesse pubblico al contenimento del potenziale inquinamento da essa derivante, legato soprattutto al materiale particolato che si deposita al di sotto delle gabbie e alle sostanze antibiotiche e farmaci veterinari utilizzati. La messa in opera di un nuovo impianto oppure il permesso per aumentare la produzione di uno già esistente, richiedono un'attenta valutazione dell'eventuale impatto sull'ambiente circostante. Il controllo e la regolazione per minimizzare gli impatti della maricoltura è quindi diventato un argomento chiave nella gestione delle aree costiere. I modelli matematici permettono di testare specifiche ipotesi sulla collocazione e sulle caratteristiche degli impianti di maricoltura sulla base di informazioni sperimentali sull'ambiente circostante. Le possibili applicazioni alla maricoltura dei modelli numerici ricoprono diverse aree: indicatori per la messa a punto di strategie di monitoraggio ossia l'individuazione delle stazioni in cui effettuare i campionamenti e la frequenza con cui devono essere e ettuati; descrizione di processi fisici come ad esempio la deposizione del particolato; alternativa a basso costo a imponenti campagne di monitoraggio per l'individuazione degli impatti antropici tra le variazioni naturali; predizione di scenari di potenziali impatti.Availability : ORG AQUAFISH 3057

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ittiche oggetto di pesca conservate nelle condizioni standard; la verifica sullo stato igienico sanitario delle specie bersaglio durante la permanenza presso una cella frigorifera in condizioni standard con la verifica dell'assenza di germi patogeni pericolosi per la salute dei consumatori; la realizzazione di un sistema di etichettatura dei contenitori del prodotto con la messa a punto di un tracciante colorimetrico in grado di evidenziare il tempo trascorso dal giorno di cattura e di garantire la corretta applicazione della catena del freddo; la realizzazione di un portale consultabile dagli operatori e dai consumatori via internet e sms, riguardante i dati sul prodotto etichettato.Availability : ORG AQUAFISH 3056

Acquacoltura sostenibile : strategie, vincoli ed opportunità per allevamenti in acque interne in Emilia-Romagna e Toscana / a cura di Domenico Regazzi. - Milano : Franco Angeli, c2005. - 111 p. : ill. ; 23 cm.Questo volume raccoglie gli studi condotti dall'Unità Operativa dell'Università di Bologna, Dipartimento di Economia e Ingegneria agrarie, nell'ambito del Programma di Ricerca del V Piano triennale della Pesca e dell'Acquacoltura, "Interazione tra settore ittico e ambiente", coordinato dalla Prof. G. Trevisan dell'Università Ca' Foscari di Venezia e finanziato dal Ministero per le Politiche Agrarie e Forestali. La ricerca rientra nella tematica dell'economia della pesca in quanto analizza su ampia scala sistemi di produzione innovativi, che modificano l'impiego sia di risorse naturali, sia di capitale, sia di lavoro, dando luogo ad effetti sul piano economico, ambientale e sociale. Il settore ittico, pur mantenendo le peculiarità intrinseche di un sistema legato ad una struttura tradizionale di produzione e di organizzazione dei mercati e rimanendo gravato da importanti limiti nello sfruttamento delle risorse, è interessato da profondi cambiamenti causati anche da una situazione di mercato e socio-ambientale in continua

evoluzione. L'attenzione manifestata dall'opinione pubblica e dagli organismi istituzionali nei riguardi dell'individuazione di sistemi sostenibili di produzione e di cattura, sia in un'ottica di tutela dell'ambiente, sia in termini economici, provocano nel settore oggetto d'indagine l'esigenza di sviluppare e di fare proprio un "nuovo" modo di operare e di produrre. Pertanto l'obiettivo principale di questo studio è la valutazione della sostenibilità delle attuali tecniche di allevamento nel settore dell'acquacoltura, indagando le ricadute sia in termini di convenienza economica, sia come tutela delle risorse naturali e conservazione degli ambiti territoriali interessati. Sotto il profilo metodologico la ricerca prevede l'impiego congiunto di modelli che attengono alle scienze biologiche, economiche e sociologiche, utilizzando tecniche sia di tipo monetario sia di tipo multicriteriale e con un ampio ricorso, in particolare, alla contabilità ambientale.Availability : ORG AQUAFISH 3058

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N° 4 - 2012 - luglio/agosto

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Newsfrom the Library

La nuova PCP per il Mediterraneo : strumenti innovativi di gestione sostenibile e comportamenti responsabili / a cura di Giovanna Trevisan. - Milano : Franco Angeli, c2009. - 251 p. : ill. ; 23 cm. (( Economia : Ricerche.Il volume La nuova Politica Comunitaria per la Pesca per il Mediterraneo: strumenti innovativi di gestione e comportamenti responsabili è dedicato al tema del Convegno tenutosi a Venezia il 12 ottobre 2007, che ha voluto approfondire alcuni aspetti di rilievo emersi dall'approvazione del Regolamento comunitario n. 1967 del 21 dicembre 2006, relativo alle "misure di gestione per lo sfruttamento sostenibile delle risorse della pesca nel mar Mediterraneo". La Politica Comunitaria per la Pesca, come è noto, intende fissare nuove regole per la protezione e la conservazione delle specie marine e per la sostenibilità ambientale e sociale. Alla luce di ciò nasce l'esigenza di individuare strumenti innovativi di gestione sostenibile delle risorse e comportamenti responsabili. L'approccio alla gestione della pesca europea basato sul concetto di sviluppo sostenibile - inteso in termini sia ecologici (mantenimento degli stock, della biodiversità e della qualità degli ecosistemi), sia economici (competitività e redditività degli operatori del settore), sia sociale (benessere collettivo), sia istituzionale (mantenimento di

capacità finanziarie, amministrative e organizzative) - è una condizione necessaria per sostenere il settore nell'obbligato processo di adattamento, indirizzato a una maggiore competitività e alla tutela e valorizzazione dell'ambiente marino. La particolare area del Mediterraneo, con le sue peculiarità sociali, culturali, economiche, ambientali e politiche e la presenza di stock condivisi e altamente migratori, richiedono un'azione comune di tutti i Paesi rivieraschi e la condivisione di responsabilità nel garantire un futuro al settore della pesca nel complesso e garantire, pertanto, la sostenibilità delle risorse. La Commissione europea, infatti, ha suggerito di affiancare agli strumenti comuni per tutte le aree europee, alcuni interventi specifici per il Mediterraneo; in particolare, tra le principali misure per la protezione degli stock, ha favorito l'istituzione di nuove zone di pesca protette e tutelate e di aree di ripopolamento.Availability : ORG AQUAFISH 3059

Pesca responsabile e sostenibile in Adriatico : applicazione del codice Fao nelle marinerie dell'Emilia-Romagna / Alessandra Castellini, Lucia Devenuto, Alessandro Ragazzoni. - Milano : Franco Angeli, c2007. - 146 p. : ill. ; 23 cm. (( Economia : Ricerche.Realizzare uno sviluppo sostenibile del settore della pesca che riesca "a soddisfare i bisogni del presente senza compromettere la capacità delle generazioni future di soddisfare i propri bisogni" (Wced 1987, Our Common Future. World Conference on Environment and Development, Oxford University Press) significa gestire la pesca in modo da mantenere inalterate tutte quelle funzioni ambientali che, a loro volta, contribuiscano al benessere umano ed assicurino la sopravvivenza dell'attività, garantendo l'integrità degli ecosistemi interessati. I principi alla base di una pesca sostenibile, ispirati al Codice di condotta per una pesca responsabile della Fao e, più in generale, all'approccio precauzionale, consistono, quindi, nell'assicurare che le capacità produttive e la biodiversità degli ecosistemi siano mantenute ad un livello elevato e non siano sacrificate in favore di interessi a breve termine. L'obiettivo del presente studio è quello di mettere in luce le caratteristiche del Codice Fao e del relativo Codice europeo di buone pratiche per una pesca sostenibile e responsabile dal punto di vista

dell'applicabilità all'azienda ittica. Nello specifico si tenterà di far emergere quale applicabilità ha il Codice per l'Italia e, in particolare, presso le marinerie che operano sulla costa emiliano-romagnola.Availability : ORG AQUAFISH 3060

BIBLIOTECA - ISTITUTO AGRONOMICO MEDITERRANEO DI BARI

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Le vongole dell'alto Adriatico tra ambiente e mercato / a cura di Giovanna Trevisan. - Milano : Franco Angeli, c2011. - 205 p. : ill. ; 23 cm. (( Economia : Ricerche.Questo volume consente la valutazione della sostenibilità ambientale e tecnico-economica dell'attività di allevamento e di pesca della vongola in significative aree produttive del Nord Adriatico. Le specie indagate, Chamelea gallina e Tapes philippinarum , si possono ritenere le più rilevanti, per quanto riguarda le quantità prodotte, i risvolti commerciali, l'indotto: costituiscono un bene estremamente diffuso nei mercati al consumo e sensibile da un punto di vista ecologicoambientale. Il volume riporta i risultati dell'indagine sugli aspetti biologici, ecologici e ambientali legati alla pesca e/o allevamento di vongole, analizza l'offerta del prodotto e le dinamiche della domanda. Oltre alla produttività economica dell'impresa, vengono analizzati i costi di produzione, aspetti legati alla forza lavoro, alla dotazione meccanica, i sistemi organizzativi e i rapporti con il mondo esterno. Si riportano gli esiti di un modello integrato ecologico, sociale ed economico per la valutazione di diversi scenari di gestione. Infine, riguardo al consumo del prodotto, si presenta il risultato di un'indagine volta a conoscere l'interesse degli

acquirenti verso una certificazione di qualità. Nel complesso si può considerare originale lo studio, in particolare riguardo all'analisi economo-aziendale di un comparto, quale quello della venericoltura, tutt'oggi ancora poco conosciuto.Availability : ORG AQUAFISH 3062

L'intervento pubblico nel settore ittico / a cura di Giovanna Trevisan. - Milano : Franco Angeli, c2012. - 151 p. : ill. ; 24 cm. (( Economia : Ricerche.Questo volume presenta i risultati di indagini svolte in alcune regioni adriatiche allo scopo di considerare la validità di strumenti di politica comunitaria per la pesca. L'importanza che il settore ittico ricopre in molte regioni dell'Adriatico, sia per le imprese di pesca sia per la collettività ed il tessuto sociale, è di indubbio rilievo, per cui vi è la necessità di avere per il futuro un processo di governance che renda sostenibile lo sfruttamento della risorsa naturale. La domanda che proviene dagli operatori stessi e dalla Comunità, rende utile conoscere l'efficacia di alcuni strumenti comunitari a favore del settore. Questo è l'obiettivo del volume che, nello specifico, ha posto l'attenzione sul confronto tra diverse realtà produttive in Adriatico e non solo, al fine di coglierne le potenzialità di crescita economica in un'ottica di competitività di mercato e di tutela dell'ambiente marino e degli stock ittici per il lungo periodo. La politica comune della pesca (PCP) è lo strumento dell'Unione europea per la gestione del settore della pesca e dell'acquacoltura; nata nel 1983, divenuta operativa negli anni successivi, è stata profondamente riformata nel 2002. La PCP fornisce gli indirizzi generali alla

base della strategia di intervento nel settore ittico, per uno sviluppo sostenibile dal punto di vista ambientale, economico e sociale; è definita in ogni singolo Stato dal Piano Strategico Nazionale. La politica comunitaria sostiene economicamente il settore ittico attraverso una serie di interventi a favore delle regioni che dipendono dalla pesca. Nel periodo 2000-2006 l'intervento comunitario più importante è stato lo SFOP. Per il periodo 2007-2013 la componente finanziaria della PCP è il Fondo Europeo per la Pesca (FEP). Su questi strumenti si sono poste riflessioni e prime valutazioni.Availability : ORG AQUAFISH 3061

Responsabile: Luigi Sistoe-mail: Tel. 080/4606265

A cura di: Giuseppe Inchingoloe-mail: Tel. 080/4606269Wanda Occhialinie-mail: Tel. 080/4606266

Progetto grafico: Fabio La Nottee-mail: Tel.080/4606358

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