New Presentazione di PowerPoint - MEF · 2020. 4. 10. · Venezia - IUAV LA CULTURA DELLA...
Transcript of New Presentazione di PowerPoint - MEF · 2020. 4. 10. · Venezia - IUAV LA CULTURA DELLA...
ROMA 13 settembre 2019
CONFERENZA STAMPA
1
o Obiettivo: fornire un quadro di informazioni statistiche e analisi sociali ed economiche adeguato a
cogliere i rischi e le opportunità del Sistema Italia, sia nel breve sia nel lungo periodo, evidenziandone i
punti di forza e di debolezza.
o Chiave di lettura: interazione tra dotazioni di risorse, resilienza, fragilità del “Sistema Italia” e
opportunità per uno scenario di crescita robusta, inclusiva e sostenibile. È una chiave di lettura ampia,
in grado di valorizzare diverse tematiche e il complesso dell’informazione statistica disponibile.
o Temi principali: caratteristiche dello sviluppo recente dell’economia e della società, le dimensioni e la
qualità delle risorse naturali e produttive del Paese, le tendenze demografiche e i percorsi di vita, il
capitale umano e il potenziale di sviluppo del mercato del lavoro. Infine, si presenta una proposta
originale di lettura integrata degli aspetti di competitività e crescita e di quelli relativi al benessere,
all’equità e alla sostenibilità.
o Percorso di analisi reso possibile dalla rapida evoluzione dell’offerta di statistiche ufficiali, sempre più
in grado di generare dati e indicatori adeguati a cogliere la complessità dei fenomeni attraverso
informazioni granulari su un gran numero di tematiche, integrabili tra di loro.
Il progetto di ricerca del Rapporto annuale 2019
2
2
o Lo sviluppo di fonti amministrative trattabili statisticamente e di metodologie
innovative ha creato nuove opportunità per la statistica ufficiale.
o D’altra parte, l’analisi di fenomeni emergenti e ad elevata complessità richiede
investimenti crescenti in rilevazioni dirette di elevata qualità.
o Sistema integrato dei Registri (SIR): ha l’obiettivo di realizzare Registri
statistici (dati individuali integrati sull’intera popolazione di riferimento) in
grado di produrre statistiche ufficiali attraverso l’utilizzo di più tipologie di fonti
(amministrative, statistiche, Big data).
o Funzioni: gestione unitaria delle diverse tematiche (statistiche sociali,
ambientali, economiche ecc.) e integrazione concettuale e statistica tra le unità
che lo compongono.
o Componenti: Registri statistici di base (Rsb), Registri statistici estesi (Rse),
Registri statistici tematici (Rst).
o Guadagni informativi: elevatissimo livello di precisione delle stime ufficiali
aggregate; coerenza tra analisi micro e analisi macro; coerenza tra analisi
strutturali e analisi dinamiche; aumento delle dimensioni di analisi.
II nuovo modello di produzione statistica basato sui registri e
la loro integrazione
Il framework
metodologico per
l’utilizzo integrato
delle fonti
Roberto
Monducci
Dati e indicatori
forniti dalla
statistica
ufficiale:
attualità e
prospettive per
l’Istat
XXII Congresso
Nazionale
Associazione
Italiana di
Valutazione
AIV - 1, 2 e 3
aprile 2019 -
Università IUAV di
Venezia - IUAV
LA CULTURA
DELLA
VALUTAZIONE:
DIFFUSIONE E
TRAIETTORIE DI
SVILUPPO
3
3
o 4 parole chiave:
✓ Micro (livello dell’unità statistica);
✓ Integrazione (di informazioni di diversa natura)
✓ Eterogeneità (dell’universo di riferimento: “oltre l’effetto medio”)
✓ Multidimensionalità (dei fenomeni da misurare/valutare)
o Metodologia e fonti di base: Sistema Integrato dei Registri (SIR)
✓ Popolazione, Imprese, Istituzioni (risultati economici, dati territoriali,
lavoro, retribuzioni, redditi ecc., da registro)
✓ Integrazione con dati di indagini statistiche
o Output:
✓ Statistiche ufficiali
✓ Basi dati per l’analisi economica e sociale
✓ Nuovi input per modelli di microsimulazione
✓ Produzione di mappature delle diverse popolazioni a supporto delle
policy.
Nuove fonti per misurare struttura, eterogeneità e dinamica
del sistema economico e sociale
Caratteristiche
e utilizzo
Roberto
Monducci
Dati e indicatori
forniti dalla
statistica
ufficiale:
attualità e
prospettive per
l’Istat
XXII Congresso
Nazionale
Associazione
Italiana di
Valutazione
AIV - 1, 2 e 3
aprile 2019 -
Università IUAV di
Venezia - IUAV
LA CULTURA
DELLA
VALUTAZIONE:
DIFFUSIONE E
TRAIETTORIE DI
SVILUPPO
4
4
Questo approccio alla misurazione statistica può consentire di fornire contributi, più
o meno sviluppati, su diverse fasi conoscitive rilevanti sia per la ricerca economica
e sociale sia per la valutazione delle policy:
o «Analisi esplorativa tematica» dell’eterogeneità del sistema socio-
economico.
o «Orientamento»: individuazione dei segmenti (individui, famiglie, imprese,
lavoratori …) di interesse (es. imprese ad elevata competitività; individui e
famiglie in condizioni disagio per reddito e posizione sul mercato del lavoro
ecc.), possibili target delle politiche, e delle dimensioni di analisi rilevanti.
o «Analisi multidimensionale» della popolazione target.
Prospettive per la ricerca:
o Avviata un’iniziativa strategica per la diffusione e la fruibilità del Sistema
Integrato dei Registri secondo modalità adeguate a sfruttarne il potenziale e
soddisfare le diverse tipologie di utilizzatori: revisione Programma statistico
nazionale + progetto statistico-tecnologico per garantire accesso e possibilità di
elaborazioni personalizzate.
Le opportunità per la ricerca economica e sociale
Un nuovo sistema
di fonti per
alimentare la
costruzione di
nuovi indicatori su
fenomeni
complessi
Roberto
Monducci
Dati e indicatori
forniti dalla
statistica
ufficiale:
attualità e
prospettive per
l’Istat
XXII Congresso
Nazionale
Associazione
Italiana di
Valutazione
AIV - 1, 2 e 3
aprile 2019 -
Università IUAV di
Venezia - IUAV
LA CULTURA
DELLA
VALUTAZIONE:
DIFFUSIONE E
TRAIETTORIE DI
SVILUPPO
5
Raccontare la complessità attraverso l’integrazione delle fonti e dei temi: una sperimentazione
OBIETTIVO
Lettura integrata degli aspetti di competitività e crescita e di quelli relativi al benessere, all’equità e alla
sostenibilità. Analisi delle interazioni.
MOTIVAZIONE
Rilevanza crescente dei concetti di benessere e progresso sociale: idea di crescita economica che si
accompagni a un miglioramento delle condizioni di vita delle persone, garantisca una maggiore
coesione sociale, sia sostenibile per l’ambiente e le risorse.
RIFERIMENTI
Europa 2020: crescita intelligente, sostenibile e inclusiva.
Agenda 2030: adottata nel 2015 dall’Assemblea delle Nazioni Unite, ispirata a un modello di sviluppo
che bilanci crescita economica, inclusione sociale e tutela dell’ambiente.
6
6
Il sistema BES come punto di partenza
o Misurare il benessere: già a partire dal 2010 l’Istat, in collaborazione
con il Cnel, ha sviluppato il progetto Bes (Benessere equo e
sostenibile)
o Il framework Bes si collega con i temi economici principalmente
attraverso l’introduzione di 12 indicatori nel ciclo delle politiche
economiche
o Nuove direzioni di ricerca sul «Futuro del benessere»: fra i temi
rilevanti il ruolo delle imprese, la misura del soggettivo, le analisi
sulle interrelazioni e i trade-off, le diseguaglianze
o Necessità di analisi micro, meso, macro
Roberto
Monducci
Dati e indicatori
forniti dalla
statistica
ufficiale:
attualità e
prospettive per
l’Istat
XXII Congresso
Nazionale
Associazione
Italiana di
Valutazione
AIV - 1, 2 e 3
aprile 2019 -
Università IUAV di
Venezia - IUAV
LA CULTURA
DELLA
VALUTAZIONE:
DIFFUSIONE E
TRAIETTORIE DI
SVILUPPO
I 12 indicatori
inseriti nel DEF
Il benessere:
dibattito e
prospettive
di analisi
7
7
Un’applicazione delle nuove fonti nel Rapporto Annuale Istat 2019
Una esplorazione di trade-off e sinergie attraverso due
approcci:
o Integrazione "soft"
nel quadro iniziale si considera il benessere da diversi
punti di vista
✓ Persone, ambiente, imprese
✓ Disuguaglianze, sostenibilità, azione pubblica
o Integrazione "hard"
gli approfondimenti si basano su fonti di dati integrate,
trattate con metodologie micro e macro per analizzare
4 temi:
✓ I fattori rilevanti per il benessere soggettivo
✓ Benessere e sistemi produttivi nei territori
✓ Qualità dell’occupazione e struttura delle
imprese
✓ Le disuguaglianze retributive nelle piccole
imprese: il ruolo dell’efficienza
Roberto
Monducci
Dati e indicatori
forniti dalla
statistica
ufficiale:
attualità e
prospettive per
l’Istat
XXII Congresso
Nazionale
Associazione
Italiana di
Valutazione
AIV - 1, 2 e 3
aprile 2019 -
Università IUAV di
Venezia - IUAV
LA CULTURA
DELLA
VALUTAZIONE:
DIFFUSIONE E
TRAIETTORIE DI
SVILUPPO
8
o Dal 2010, l’Istat ha affidato al progetto Bes(Benessere equo e sostenibile) l’obiettivo diproporre un quadro multidimensionale di indicatorisul progresso del Paese in grado di misurarnel’evoluzione nelle sue diverse dimensioni.
o Nell’ultimo decennio, gli indicatori del Besmostrano molti segnali positivi; dati più recentiindicano un miglioramento anche per Lavoro eBenessere economico. D’altra parte, emergonoarretramenti, in alcuni casi molto rilevanti.
o In particolare l’analisi dei 12 indicatori inseriti nelciclo di programmazione di bilancio del Governoitaliano per il 2018 ha mostrato andamentieterogenei. La metà degli indicatori ha segnato unmiglioramento rispetto al 2017, mentre uscitaprecoce dal sistema di istruzione e formazione eoccupazione delle donne con figli in età prescolaresono risultati in peggioramento.
Benessere – quadro di insieme
Andamento degli indicatori Bes per dominio. Anni 2008 e 2018 (% sul
totale)
9
o La povertà assoluta si differenzia nettamente tra legenerazioni, con una forbice che nel 2018raggiunge 8 punti percentuali: l’andamentodecennale vede fortemente penalizzati minorenni egiovani tra 18 e 34 anni, mentre le generazioni piùanziane sono rimaste su livelli sostanzialmentestabili
Benessere – giovani
o Un segnale positivo sul benessere dei giovani èdato dal fatto che la percezione ottimistica delfuturo è più accentuata e in aumento: l’indicatorepassa dal 44,6 per cento nel 2012 a oltre il 56 nel2018 (tra le persone di 20-34 anni).
o Anche la quota di Neet (persone tra i 15 e i 29 anniche non lavorano e non studiano) dopo il piccoraggiunto nel 2014 (26,2 per cento) ha negli ultimianni una flessione, scendendo fino al 23,4 percento nel 2018. Tuttavia non ha ancora recuperatoi livelli pre-crisi (19,3 per cento nel 2008, cfr.capitolo 4).
Persone in condizione di povertà assoluta per ripartizione geografica e
classi di età. Anni 2008-2018 (valori %)
10
o Analisi preliminare della diffusione nel sistemaproduttivo di comportamenti orientati allasostenibilità ambientale e sociale, al di là degliobblighi di legge (dati rilevati dall’Indaginesull’internazionalizzazione delle imprese).
o L’88,4 per cento delle imprese attua la raccoltadifferenziata, il 69,1 per cento controlla attivamentel’uso dell’energia pianificando o adottando misureper ridurne il consumo.
o La valorizzazione dei propri dipendenti el’attenzione al rapporto col territorio sono le misureadottate più frequentemente dalle imprese permigliorare la propria sostenibilità sociale.
o Associazione positiva fra l’adozione dicomportamenti virtuosi e livelli di produttivitàapparente del lavoro delle imprese (per le impresecon alte dotazioni di capitale umano e fisico)
Benessere, sostenibilità e imprese
0
4
8
12
16
P1 P5 P10 P25 P50 P75 P95 P99
Incre
me
nti p
erc
entu
ali
della
pro
du
ttiv
ità
del la
vo
ro
Percentili dei livelli di capitale (umano e fisico)
Sostenibilità ambientale Sostenibilità sociale
Stima della produttività del lavoro per profili congiunti dei livelli di capitale
(umano e fisico) e della sostenibilità sociale e ambientale. Media 2015-
2017
11
o Analisi integrata delle relazioni tra uso delle risorsee livello e composizione dell’attività economicatramite i conti ambientali
o Indicatore sulle emissioni fra gli indicatori di Besprevisti dal Documento di Economia e Finanza
o Dal 2008 le emissioni climalteranti hanno subitouna drastica diminuzione (es. energia) solo in partespiegata dalla riduzione della produzione:
✓Cambiamenti strutturali
✓Mix delle fonti energetiche
✓Efficientamento degli impianti
o Fornitura di energia e Industria manifatturieramostrano, a partire dal 2007, andamenticomplessivamente virtuosi sotto il profilodell’efficienza.
Benessere, sostenibilità e imprese
Emissioni climalteranti e valore della produzione generati nelle attività
produttive italiane per macrosettori. Anni 1995-2017
12
12
I fattori rilevanti per il benessere soggettivo
Roberto
Monducci
Dati e indicatori
forniti dalla
statistica
ufficiale:
attualità e
prospettive per
l’Istat
XXII Congresso
Nazionale
Associazione
Italiana di
Valutazione
AIV - 1, 2 e 3
aprile 2019 -
Università IUAV di
Venezia - IUAV
LA CULTURA
DELLA
VALUTAZIONE:
DIFFUSIONE E
TRAIETTORIE DI
SVILUPPO
Le fonti:
microdati → Aspetti della vita quotidiana - individui
microdati →Aspetti della vita quotidiana - famiglie
macrodati→ Aspetti della vita quotidiana, Forze lavoro,
Frame SBS, Polizia di Stato, Ispra
La domanda:
Quali relazioni si evidenziano tra un elevato
benessere soggettivo (soddisfazione per la
propria vita valutata tra 8 e 10) e altre
dimensioni del benessere (fattori individuali,
familiari e territoriali)?
13
13
I fattori rilevanti per il benessere soggettivo
Il metodo:
Approccio multilivello con modello logistico gerarchico a effetti misti (Snijder, Bosker 2012)
o 3 livelli: individuo, famiglia, comune di residenza: circa 26.500 individui tra i 25 e i 64 anni, 13.200 famiglie,650 comuni.
o Variabile dipendente (dicotomica): soddisfatto/non soddisfatto
o Fattori considerati:
✓ Individuali: sesso, età, cittadinanza, famiglia mono/pluricomponente, livello di istruzione, condizioneprofessionale, salute, fiducia negli altri
✓Familiari: godimento abitazione, livello di istruzione medio, difficile accesso a servizi come prontosoccorso, scuola, …
✓Territoriali: tipologia comune, produttività delle imprese, v.a. pro capite, delitti violenti, accessibilitàservizi, raccolta differenziata
o 3 modelli distinti: Nord, Centro, Mezzogiorno
Roberto
Monducci
Dati e indicatori
forniti dalla
statistica
ufficiale:
attualità e
prospettive per
l’Istat
XXII Congresso
Nazionale
Associazione
Italiana di
Valutazione
AIV - 1, 2 e 3
aprile 2019 -
Università IUAV di
Venezia - IUAV
LA CULTURA
DELLA
VALUTAZIONE:
DIFFUSIONE E
TRAIETTORIE DI
SVILUPPO
14
14
I fattori rilevanti per il benessere soggettivo – primi risultati
o Solo alcuni fattori sono comuni alle 3 ripartizioni: le condizioni di salute, la situazione occupazionale, la fiducia nei
confronti degli altri e la tipologia familiare.
o Nel Mezzogiorno e nel Centro la propensione a essere molto soddisfatti è pari a circa il triplo tra chi lavora rispetto a
chi è disoccupato, meno deciso il vantaggio per chi vive al Nord (meno del doppio)
o La sicurezza personale ha un impatto negativo sulla soddisfazione per la vita solo nel Mezzogiorno
0,99
1,02
1,03
1,47
0,80
0,54
1,08
0,62
1,62
1,35
0,54
0,53
1,18
0,93
0,99
0,0 0,5 1,0 1,5
% suolo impermeabilizzato
Delitti violenti
% Unità locali con produttività…
Comune piccolo…
Area metropolitana…
Difficoltà di accesso ai servizi…
N. Medio di anni di istruzione
Abitazione non di proprietà…
2+ componenti…
Fiducia negli altri…
2+ malattie croniche…
Disoccupato vs occupato
Inattivo vs occupato
Titolo di studio medio…
Titolo di studio alto… Nord
0,97
1,08
0,99
1,36
1,52
0,66
1,04
1,25
1,58
1,45
0,64
0,35
0,99
1,36
1,26
0,0 0,5 1,0 1,5
Centro
0,99
0,93
1,02
1,20
0,71
0,66
1,15
0,69
1,38
1,60
0,69
0,34
0,67
0,84
0,81
0,0 0,5 1,0 1,5
Mezzogiorno
15
15
Qualità dell’occupazione e struttura delle imprese
Le fonti (microdati)
La domanda:
La qualità del lavoro influenza il benessere dei lavoratori.
Categorizzando le condizioni lavorative e reddituali dei
lavoratori e le caratteristiche delle imprese in cui operano,
come si associa il benessere (o malessere) lavorativo con le
diverse tipologie di imprese?
Forze di Lavoro: occupati dipendenti LFS con posizione lavorativa principale
presso imprese private extra-agricole contenute nel registro ASIA
Sistema integrato dei registri (associazione occupati LFS-datori di lavoro):
• ASIA e Frame SBS per informazioni strutturali sui datori di lavoro
• Prototipo del registro su retribuzioni e costo del lavoro per variabili sulla
“politica occupazionale” del datore di lavoro e sulla posizione del lavoratore in
azienda
• Prototipo del registro dei redditi per informazioni sul livello e sulla dinamica
dei redditi individuali e familiari equivalenti (calcolati applicando la scala di
equivalenza alle informazioni LFS sulla famiglia di fatto).
16
16
Una partizione dei lavoratoriAnalisi delle corrispondenze multiple
percezioni sulla qualità del proprio lavoro,condizioni lavorative e reddituali
Variabili: sesso, ripartizione, classe di età,
cittadinanza, professione, part time, part time
involontario, sottoccupati, in cerca di altro lavoro,
funzione di coordinamento, mismatch
formazione, condizione anno precedente,
soddisfazione per vari aspetti del lavoro
(complessiva, guadagno, ambiente, possibilità di
carriera, orario, stabilità, tipo di attività, distanza
casa-lavoro, interesse, sicurezza, occupabilità),
reddito da lavoro, complessivo, familiare
Cluster analysis su 5 fattori
75% della variabilità spiegata
5 grandi gruppi
• Retribuzione insoddisfacente
• Basse qualifiche e bassi livelli di istruzione
• Donne/stranieri
• Part-time involontario
In difficoltà
• Tempo determinato
• Percorso lavorativo frammentato
• Giovani
Inizio in salita
• Insoddisfatti del lavoro e in cerca di altra occupazione
• Professioni non qualificate
• Mismatch formativo
In cerca di una svolta
• Redditi medio-alti
• Piuttosto soddisfatti del lavoro
Condizioni economiche favorevoli
• Istruzione elevata
• Italiani
• Occupazione stabile
Appagati
17
17
Una partizione delle imprese associate agli occupati LFSAnalisi delle corrispondenze multiple
dinamica occupazionale, struttura e performance delleimprese
Dati strutturali e sull’occupazione 2014-2017, variabili
economiche 2014 al 2016, fatturato, valore aggiunto,
redditività, produttività apparente del lavoro, integrazione
verticale, costo del lavoro per dipendente, fatturato per
addetto, MOL corretto, indicatori patrimoniali, tipologia di
occupazione dipendente.
Ogni indicatore è classificato in base alla posizione
dell’impresa rispetto ai quartili della distribuzione nel suo
dominio di riferimento (divisione ATECO e classe
dimensionale) relativi a tutte le imprese con dipendenti
ASIA
Cluster analysis su 25 fattori
75% della variabilità spiegata
4 grandi gruppi
• Dati economici modesti
Micro in affanno
• Prevalenza servizi
Mercato interno
• Realtà solide convivono con imprese con segnali di criticità
Esportatrici
• Alta qualità dei dipendenti
Attività finanziarie
18
Prime considerazioni da una lettura integrata delle due partizioni
• Il gruppo degli occupati classificati come “In difficoltà” (il 14,1 per cento del totale) è fortemente concentrato nelle
imprese di più piccole dimensioni con segnali di difficoltà economiche, definite come “Micro in affanno”.
• I lavoratori dei cluster più sfavoriti si trovano prevalentemente nelle imprese meno competitive (e viceversa) e
nelle imprese in declino si rileva un’incidenza più marcata di lavoratori insoddisfatti (“In cerca di una svolta”)
• Nelle imprese esportatrici con forte pressione competitiva è relativamente più elevata l’incidenza di lavoratori con
livelli di soddisfazione critici (forse come riflesso della natura rischiosa/non scontata del contesto di mercato cui tali
imprese sono esposte)
• Gli occupati che esprimono livelli elevati di soddisfazione (circa il 19 per cento del totale) sono invece fortemente
concentrati nelle imprese internazionalizzate e in quelle del settore finanziario, unità con buoni risultati economici e
propensione alla crescita, inseriti in gruppi di imprese, spesso multinazionali italiane, con un basso ricorso al
lavoro a termine.
• I segmenti “alti” dei datori di lavoro sono associati ai cluster di lavoratori che descrivono anche condizioni materiali
migliori
19
Benessere e sistemi produttivi nei territori
Le fonti (macrodati)
Base dati selezionata a partire dalle «Misure del Bes dei territori»:
2 dimensioni (outcome, contesto), 11 domini (8 di outcome, 3 di
contesto), 42 indicatori a livello provinciale
www.istat.it/it/benessere-e-sostenibilità/la-misurazione-del-
benessere-(bes)/il-bes-dei-territori
Dataset ad hoc con variabili relative a struttura e performance dei
sistemi produttivi: tre dimensioni (Industria e servizi, Agricoltura e
Pubblica amministrazione), 9 domini (5 per Industria e servizi, 2
per Agricoltura e PA), 23 indicatori a livello provinciale
La domanda:
Quali sono le relazioni fra caratteristiche dei
sistemi economici, in termini di struttura e
performance, e articolazione del benessere nei
territori?
20
Benessere e sistemi produttivi nei territori
Il metodo:
Partial Least Square Path Modeling (PLS-PM): regressione dei minimi quadrati parziale applicataai modelli a equazioni strutturali.
✓Metodo di analisi multidimensionale di tipo model based per la sintesi degli indicatori.Analisi condotta in un contesto di modellazione gerarchica dei dati e applicando unmodello di misurazione formativo.
✓Metodo che riflette sia la variabilità delle singole misure sia la concordanza tra le lorodistribuzioni.
✓Metodo che non prevede ipotesi ex ante circa l’importanza degli aspetti considerati o leloro interrelazioni
o Prima fase dell’analisi condotta separatamente sui due insiemi di indicatori
✓Costruzione di 5 indici globali, uno per dimensione: 2 per il benessere (outcome,contesto), 3 per i sistemi produttivi (Industria e servizi, Agricoltura e Pubblicaamministrazione)
oSeconda fase: cluster analysis effettuata utilizzando gli indici globali per identificare profiliterritoriali (metodo di Ward)
21
Benessere e sistemi produttivi nei territori – primi risultati
28,7
28,9
42,4
2,6
3,4
6,1
6,1
9,3
22,0
23,5
26,9
Politica e istituzioni
Ricerca, innovazione creatività
Qualità dei servizi
Paesaggio e patrimonio culturale
Sicurezza
Relazioni sociali
Ambiente
Salute
Lavoro
Istruzione e formazione
Benessere economico
OU
TC
OM
EC
ON
TE
ST
O
12
12,1
12,6
27,3
36
63,5
36,5
51,2
48,8
Intensità tecnologica - addetti
Intensità tecnologica - VA
Demografia
Performance
Struttura
Performance
Struttura
Performance
Struttura
PA
AG
RIC
OLT
UR
AIN
DU
ST
RIA
E S
ER
VIZ
I
Contributo dei domini agli indici globali
22
Benessere e sistemi produttivi nei territori – primi risultati
ItaliaGruppi
Media CV Media CV Media CV Media CV Media CV
55,7 46,3 41,4 48,4 54,5 39,8 29,5 67,4 62,8 36,9
79,6 11,0 64,0 21,2 76,6 12,4 62,6 25,6 86,0 7,7
81,0 7,5 54,3 12,9 77,9 8,8 31,5 29,1 78,2 11,5
67,8 10,1 50,4 16,6 53,7 18,7 27,6 37,5 70,5 20,0
32,9 36,0 26,9 24,9 42,5 27,8 17,3 51,8 51,3 28,1
20,3 52,7 12,3 62,5 23,9 45,4 13,7 86,8 27,2 54,4
>0<0
Aree interne in
diff icoltàDifferenza da media
Italia
L'eterogeneità del
Mezzogiorno
Valori
ITALIA
Benessere e
competitività diffusiIl nord a vocazione
produttiva
I territori mediani
INDICI
Benessere Settori produttivi
Outcome Contesto Industria e
servizi
Agricoltura Pubblica
amministrazionCoefficienti di
variazione
I cinque cluster: mappa e caratteristiche
23
Le disuguaglianze retributive nelle piccole imprese: il ruolo dell’efficienza
Le fonti (microdati relativi alle imprese con meno di 50 addetti unilocalizzate)
Integrazione micro di
Registro statistico ASIA imprese
Sistema informativo sull’occupazione
Registro statistico tematico RACLI (Registro
Annuale sul Costo del Lavoro Individuale)
Registro esteso Frame-SBS
+
Efficienza
La domanda:
Esiste un legame fra i livelli di efficienza con cui
le imprese combinano i fattori di produzione e i
differenziali retributivi (between e within)?
24
Le disuguaglianze retributive nelle piccole imprese: il ruolo dell’efficienza
Il metodo:
Le imprese sono state suddivise in cinque classi di efficienza.
Le classi sono state definite rispetto a valori tondi dell’indicatore di efficienza in modo tale cheognuna contenga circa il 20% delle imprese: la prima classe include le imprese con valori diefficienza inferiori a 0,60 (il 17,7%), la seconda quelle con valori compresi tra 0,60 e 0,70(23,4%); la terza con valori tra 0,70 e 0,75 (20%); la quarta con valori tra 0,75 e 0,80 (il 21,8%) el’ultima con valori dell’efficienza superiori a 0,80 (17,8%).
o Analisi della propensione alla crescita occupazionale, dei livelli retributivi e delladiseguaglianza salariale (scomposta attraverso gli indici di entropia nelle componenti within ebetween) secondo la classe di efficienza
✓Analisi dei differenziali retributivi al netto degli effetti imputabili ad alcune variabiliassociate all’efficienza (es. appartenenza a gruppi, propensione all’esportazione, anni dipresenza sul mercato, sede al Nord…): modello di regressione lineare, variabiledipendente logaritmo della retribuzione oraria
o Analisi delle diseguaglianze retributive lungo la distribuzione dell’efficienza (in percentili) per leimprese suddivise in due gruppi: fino a 10 addetti e fra 10 e 50 addetti.
25
Le disuguaglianze retributive nelle piccole imprese: il ruolo dell’efficienza – primi risultati
-5
-4
-3
-2
-1
0
1
2
3
4
<60 60-70 70-75 75-80 >=80 <60 60-70 70-75 75-80 >=80
fino a 10 addetti 10-50 addetti
Media Terzo quartile Primo quartileLe piccole imprese (con meno di 50 addetti)unilocalizzate che nel 2014 presentavano i piùelevati livelli di efficienza sono anche quelle che,nel corso dei tre anni successivi (dal 2015 al2017), presentano una maggiore propensionealla crescita delle posizioni lavorative dipendenti.
La variazione media del numero di dipendenticresce in misura maggiore fra le imprese piùgrandi (10-50 dipendenti).
Anche a parità di condizioni, le imprese piùefficienti pagano meglio: la retribuzione mediaoraria è pari a 13,6 euro e scende a 10,8 euronelle imprese meno efficienti.
Primo quartile, media e terzo quartile della variazione tra il 2014 e il 2017
del numero di dipendenti nell’impresa per classe di efficienza e numero di
addetti
26
Le disuguaglianze retributive nelle piccole imprese: il ruolo dell’efficienza – primi risultati
Le imprese a massima efficienza sono anchequelle con i livelli di disuguaglianza retributivapiù elevati.
La disuguaglianza retributiva osservata tra leimprese a massima e minima efficienza sembraattribuibile in misura più marcata allacomponente between.
Considerando la disuguaglianza retributivainterna:
o Fra 0-10 addetti: la forbice si mantienerelativamente costante per tutti i livelli diefficienza e aumenta sensibilmente solo nellacoda alta della distribuzione
o Fra 10-50 addetti: la forbice è molto più ampiae le diseguaglianze sono elevate anche nellacoda bassa
0,0
36
0,0
41
0,0
50
0,0
28
0,0
30
0,0
35
0,0
29
0,0
31
0,0
35
0,0
33
0,0
37
0,0
44
0,0
49
0,0
58
0,0
85
0,0
20
0,0
29
0,0
86
0,0
20
0,0
28
0,0
57
0,0
22
0,0
31
0,0
57
0,0
25
0,0
36
0,0
74
0,0
30
0,0
48
0,1
29
0,00
0,05
0,10
0,15
0,20
DLM Theil GE2 DLM Theil GE2 DLM Theil GE2 DLM Theil GE2 DLM Theil GE2
<0.60 0.60 |- 0.70 0.70 |- 0.75 0.75 |- 0.80 >= 0.80
Between Within
Disuguaglianza within e between della retribuzione oraria lorda delle
posizioni lavorative dipendenti per classe di efficienza dell’impresa. Anno
2014
27
Conclusioni
o L’integrazione tra diverse fonti, rappresentative di dimensioni di analisi rilevanti, consente un
avanzamento nella conoscenza delle componenti del benessere e della sua relazione con la
dimensione economica e produttiva.
o Esistono fattori di disuguaglianza retributiva legati fisiologicamente a profili d’impresa avanzati ed a
forte propensione alla crescita, che interagiscono con quelli tipicamente generati dai segmenti meno
produttivi del sistema delle imprese.
o Comportamenti sostenibili da parte delle imprese sono associati ad una loro performance
comparativamente superiore, ma solo a partire da dotazioni medio-alte di capitale fisico e umano.
o Emergono chiare relazioni tra soddisfazione dei lavoratori e profili d’impresa, con evidenti
penalizzazioni per le fasce giovanili.
o Complessivamente, a livello micro emerge da un lato la coerenza tra aspetti di benessere e
sostenibilità e competitività e crescita economica, dall’altro segmentazioni rilevanti e persistenze di
fattori di arretratezza di carattere strutturale.
o Next step: approfondimento dell’analisi integrata, con stime d’impatto dei diversi fattori sul benessere
individuale, all’interno di ciascuna sottopopolazione individuata.
ROMA 13 settembre 2019
CONFERENZA STAMPA