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1 N° 18 • Dicembre 2012 L'Ottantunesima Penna - n. 18 - Dicembre 2012 Notiziario periodico della Sezione A.N.A. di Acqui Terme – Anno IV n. 18 - Dicembre 2012 - Distribuito ai Soci e scambiato con le altre Sezioni. Poste Italiane S.p.A. – Spedizione in Abbonamento Postale D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1, comma 1 DCB/AL Cari Alpini, Amici degli Alpini e famigliari, in occasione delle prossime Festività sento il dovere di rivolgere a tutti voi e ai vostri cari gli auguri più sinceri di un Buon Natale e di un prospero e sereno Nuovo Anno. I tempi sono difficili, viviamo in una situazione non esaltante e di degrado ad ogni livello, quei valori per i quali i nostri padri si sono battuti e per i quali molti hanno sacrificato la vita, sembrano essere calpestati o addirittura ridicolizzati. Noi alpini vogliamo essere ottimisti, nonostante tutto, e confidare nella nostra innata serietà ed umanità, unita ad un forte senso di solidarietà, che ci contraddistingue e che tutti ci riconoscono. Con questi sentimenti e nella speranza di un futuro migliore, rinnovo i miei auguri a voi tutti, ai nostri Alpini in armi impegnanti sui vari fronti, al Presidente nazionale Corrado Perona, al consiglio direttivo nazionale ed a quanti collaborano e vogliono bene alla nostra grande famiglia alpina. Giancarlo Bosetti Auguri del Presidente

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L'Ottantunesima Penna - n. 18 - Dicembre 2012 Notiziario periodico della Sezione A.N.A. di Acqui Terme – Anno IV n. 18 - Dicembre 2012 - Distribuito ai Soci e scambiato con le altre Sezioni. Poste Italiane S.p.A. – Spedizione in Abbonamento Postale D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46) art. 1, comma 1 DCB/AL

Cari Alpini, Amici degli Alpini e famigliari, in occasione delle prossime Festività sento il dovere di rivolgere a tutti voi e ai

vostri cari gli auguri più sinceri di un Buon Natale e di un prospero e sereno Nuovo Anno.I tempi sono difficili, viviamo in una situazione non esaltante e di degrado ad ogni

livello, quei valori per i quali i nostri padri si sono battuti e per i quali molti hannosacrificato la vita, sembrano essere calpestati o addirittura ridicolizzati.

Noi alpini vogliamo essere ottimisti, nonostante tutto, e confidare nella nostra innata serietà ed umanità, unitaad un forte senso di solidarietà, che ci contraddistingue e che tutti ci riconoscono.Con questi sentimenti e nella speranza di un futuro migliore, rinnovo i miei auguri a voi tutti, ai nostri Alpiniin armi impegnanti sui vari fronti, al Presidente nazionale Corrado Perona, al consiglio direttivo nazionale eda quanti collaborano e vogliono bene alla nostra grande famiglia alpina.

Giancarlo Bosetti

Auguri del Presidente

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sottoscrizione per l´emiliaPer aiutare le popolazioni colpite dal sisma, la Fondazione A.N.A. Onlus ha aperto una sottoscrizione sul conto corrente n. 0000 0000 9411

presso BANCO DI BRESCIA – Ag. 2 Milano intestato a FONDAZIONE A.N.A. ONLUS -Terremoto Emilia Romagna Via Marsala 9 - 20121 Milano

IBAN: it71 L035 0001 6320 0000 0009 411BIC-SWIFT: BLOPIT22

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uLtim'OraMentre il giornale era in stampa,abbiamo appreso la triste notiziadella prematura scomparsa dell'Al-pino Giancarlo Montrucchio, pre-zioso collaboratore del nostro noti-ziario e grande amico.Nel porgerele più sentitecondoglianzeai famigliari,sul prossimonumero dedi-cheremo allasua figura ildovuto spa-zio.

tiZiaNO cHierOttiUn altro alpino è andato avanti nell’adempimentodel proprio dovere. Si tratta del Caporale TizianoChierotti, deceduto alle ore 19.45 locali del 25 otto-bre 2012 ed è uno dei quattro militari rimasti feritinello scontro a fuoco a Bakwa. Il militare, grave-mente ferito all’addome, era stato trasferito dall’ospedale da campo di Farah allastruttura sanitaria di livello superiore della British Military Base di Camp Bastionper le cure del caso, ma si è spento per il repentino aggravarsi delle condizioni cli-niche nonostante i tentativi di rianimazione. Non sono in pericolo di vita gli altritre militari coinvolti nell’evento. Nato il 7 ottobre 1988 a San Remo, in provinciadi Imperia, il Caporale Chierotti era effettivo dal 2008 al 2° reggimento alpini diCuneo, inquadrato nella brigata alpina Taurinense.

Offerte pro terremotatidell’emiliaGruppo di Montaldo B.da€ 100,00

Gruppo di Acqui Terme

(cena di beneficenza) € 900,00

Gruppo di Ricaldone € 500,00

Coro ANA “Acqua Ciara Monferrina”€ 250,00

terremOtO

Dai iL 5 Per miLLe DELLA TUA DICHIARAZIONE DEI REDDITI PER LE ATTIVITÀ BENEFICHE E SOCIALIDEGLI ALPINI DELLA SEZIONE ANA DI ACQUI TERME. NON ti cOsta NuLLa!

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Quadrimestrale della Associazione Nazionale Alpini di Acqui Terme. Spedizione in abbonamento postale - AL. Direzione, redazione, amministrazione: Piazzale Don Piero Dolermo. Tel. 0144 56030, e-mail: [email protected] - Direttore responsabile: Giancarlo Bosetti. Direttore: Mario Cavanna. Comitato di redazione: Bruno Chiodo, Andrea Di Domenico,Giordano Giovanni, Giancarlo Montrucchio, Roberto Vela.Hanno collaborato a questo numero: Fabio e Mauro Carini, Paola Gilardi, Massimo Prosperi, Silvana Sicco, Giovanni Smorgon, Giorgio Tassisto, Willy Guala. Foto di Mario Cavanna,Maria Lucia Fabris, Cristina Viazzo, Bettina Winkler. Aut. Trib. di Acqui Terme n. 103 del 8/11/2006 - Stampa: Litografia Viscardi (AL)

Stiamo cercando nuove adesioni alfine di aumentare il numero deivolontari all’interno dell’Unità sezio-nale di Protezione Civile e renderne sem-pre più efficiente il servizio e l’azione durante lepiccole o grandi emergenze che purtroppo ormaispesso ci coinvolgono.Chiunque può dare un importante contributo, sia conla propria esperienza professionale, sia con le propriecapacità ed esperienze personali o semplicementecon tanta buona volontà (ma questa negli Alpini onegli Amici degli Alpini è cosa garantita).

Se sei interessato, o conosciqualcuno che lo sia (uomo o donna,

giovane o meno giovane - purché mag-giorenne), passa parola e fai sapere in

sede, al Coordinatore o ai volontari già inforza la tua adesione in modo da iniziare tutte

le procedure necessarie.Per la tua adesione, ma anche soltanto per informa-zioni, chiarimenti o dubbi chiamami al 347-2822039:ti risponderò con piacere.

Il coordinatore Sezionale Giorgio tassisto

PrOteZiONe cerchiamociViLe te!!!!!!!!

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Parliamoun po’ dellanostraProtezionecivile aFinaleemiliaCome avete appreso da uno scarno comu-nicato una nostra squadra di ben 4 alpiniè stata a Finale Emilia nella settimana dal27 maggio al 3 giugno a seguito del ter-remoto che ha colpito la regione Emilia-Romagna e alcune località vicine dellaLombardia, ma dove si operava,ecome(cosa si faceva) e quale era la situa-zione: nessuna notizia, anzi qualcosa èstato detto ma in modo un poco enfatico;pertanto cercherò di completare le notizie.Finale Emilia è un comune di 16.000 abi-tanti, provincia di Modena, economia agri-cola su aziende agricole di media/grandedimensione e industrie della ceramicanelle quali lavorano, già da molti anni,molti emigrati in maggioranza del nordAfrica. Danni subiti. Il centro storico, con il suoormai famoso Castello, al 90%, tenendopresente che alcuni edifici agibili almomento non lo erano, difficilmente losaranno nel breve tempo, in quanto adia-centi a edifici crollati o pericolanti o nonraggiungibili in sicurezza. Il resto della cit-tadina, al momento in cui eravamo, toltialcuni edifici visibilmente danneggiati glialtri non erano ancora stati visionati daitecnici per cui gli abitanti, specie dopo laseconda forte scossa e anche dopo laterza, avvenuta mentre eravamo in loco,preferivano dormire nei campi attrezzati oin tende, camper, roulotte, auto piazzatinelle vicinanze.I campi attrezzati allestiti erano 3: CampoRobinson, campo 1, gestito direttamentedagli alpini della Colonna Mobile RegioneEmilia-Romagna; campo 2 gestito dallaProtezione Civile ove era situato un “cam-per farmacia” allestito e gestito dai farma-cisti delle provincia di Cuneo; campo 3

gestito dal primo raggruppamento di Pro-tezione Civile dell’ANA, con l’ausilio anchedi alpini di altri raggruppamenti, ove era-vamo noi.Il campo 3 è, anzi ora si può dire era,situato all’interno dello stadio comunale,alla periferia della cittadina.Il “gruppo di gestione” del campo di cuifacevano parte era composto da squadre diprotezione civile provenienti dalle seguentisezioni: Acqui Terme, Alessandria, Aosta,Biella, Bologna, Casale Monferrato, Pine-rolo, Torino e Treviso: in tutto 35 personecirca. Capo campo era l’alpino Barbano diCasale Monferrato,Oltre a noi nel campo erano presenti anchea turni i volontari del soccorso e infermierevolontarie della CRI con ambulanza 24 oresu 24, equipaggi che venivano dai paesidella regione non colpiti dall’eventosismico; anche la sicurezza del campo,attuata nei primi giorni dagli alpini conpuntate durante il giorno e la notte daicarabinieri e dall’Associazione Carabinieriin congedo, successivamente è passata alCorpo Forestale, anche loro presenti 24 oresu 24. Altre associazioni presenti erano ivolontari che intrattenevano i bambinidurante il giorno e l’associazione dei clownche facevano sovente delle puntate.Riguardo alla sanità noi alpini avevamopredisposto una tenda medica ed eranopresenti 2 medici alpini.Alla partenza da Acqui non avevamoancora un compito preciso, ma arrivati, iltempo di scaricare il pulmino, che cihanno assegnato le nostre mansioni:Giorgio Tassisto responsabile/addetto alla

segreteria: gestione burocratica e funzio-nale del campo; in pratica presenze nelcampo e nelle singole tende, sistemazionenuovi arrivati, registrazione entrate euscite giornaliere residenti nel campo eassociazioni varie di volontariato, per-messi entrata per visitatori parenti siste-mati nel campo, far fronte alle richiestedegli attendati tramite le squadre tecnicheidonee, rapporti con fornitori e acquisti dimateriale necessario.Luigi Capra e un altro alpino responsabiledi tutto ciò che riguardava il settore elet-trico del campo: interventi guasti, stesuradi nuove linee elettriche e potenziamentodi quelle esistenti, sistemazione di frigori-feri, congelatori, aria condizionata intenda medica, e aiuto a squadre elettrici-sti di altri campi in zona.Lino Cavallero d’aiuto a Capra e alle altresquadre tecniche del nostro campo, sia perinterventi in altri campi.Il sottoscritto per i primi 2-3 giorni inse-rito nella squadra addetta alla sicurezzanel campo, compito svolto essenzialmentealla porta carraia con turni giornalieri enotturni e aiuto alla segreteria tra unturno e l’altro, poi passato definitiva-mente in segreteria in appoggio a Tassisto.Credo di aver dato un’idea di dove siamoandati a prestare la nostra opera e cosasiamo andati a fare. Riguardo alla compo-sizione del campo e alla parte cucina sullanostra rivista associativa “L’Alpino” speciesul numero di luglio vi sono alcuni articoliche trattano questi argomenti inerenti alcampo 3 di Finale Emilia.

Giovanni Giordano

Volontari protezione civile di Acqui Terme e 1° Rgp al Campo ANA 3 di Finale Emilia, con il Pre-sidente Nazionale C. Perona ed il Coordinatore Nazionale PC C. Bonaldi, durante l’emergenza sismain Emilia Romagna.

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Attività Sezionale (presenza del Vessillo)12 agosto Pontinvrea (SV)12 agosto Paspardo19 agosto Sassello (SV)16 settembre Ferrere (PC) – Festa Granda16 settembre Savona (Alpino dell’anno)30 settembre Pavia (raduno sezionale)7 ottobre Novara (raduno 1° Raggruppamento)14 ottobre Montechiaro d’Acqui Inaugurazione sentiero degli Alpini.

14 ottobre Tortona14 ottobre Piancastagna (Ponzone)21 ottobre Masone (GE)28 ottobre Cassano d’Adda28 ottobre Conegliano Veneto4 novembre Acqui Terme (giornata FF.AA. e UnitàNazionale)4 novembre Cassine11 novembre Merana Inaugurazione del nuovomonumento ai Caduti

Consegnato undefibrillatore allaSezione Alpini di

Acqui Terme

Claudio Mungo, presidente della SPAT consegnail defibrillatore a Giancarlo Bosetti

Durante la cena di beneficenza svoltasipresso la sede degli Alpini il 27 luglioscorso, nel corso della quale sono statiraccolti novecento euro, interamente ver-sati sul conto corrente acceso dall’Asso-ciazione Nazionale Alpini e immediata-mente devoluti ai terremotati dell’Emilia,il presidente della SPAT (Solidarietà Pro-getto Acqui Terme) Claudio Mungo haofferto alla Sezione degli Alpini acquesi,presieduta dal Comm. Giancarlo Bosetti,un defibrillatore automatico ad uso dellaProtezione Civile sezionale.Il nobile gesto, che esprime il forte sensoumanitario che contraddistingue le dueassociazioni, è stato sottolineato dall’ap-prezzamento e da un grande applauso daparte dei molti presenti.

20 gennaio Commemorazione Novo Postojalowka Caduti Cuneense a Mondovì (sez. Mondovì)26-27 gennaio 70° Nikolajewka (sez. Brescia) solenne10 marzo Assemblea ordinaria dei soci della Sezione di Acqui Terme20-21 aprile C.I.S.A. a Mondovì (Sez. Mondovì)10-11-12 maggio Adunata Nazionale a Piacenza15-16 giugno Riunione del 3° Raggruppamento a Schio (sez. Vicenza)30 giugno 7° Raduno Sezionale della sez. di Acqui Terme a Bistagno7 luglio 64° Raduno Sacrario della Cuneense al Col di Nava (sez. Imperia)14 luglio Pellegrinaggio Nazionale Ortigara28 luglio 50° Pellegrinaggio in Adamello1° settembre Pellegrinaggio al Monte Pasubio (sez. Vicenza)1° settembre Pellegrinaggio al Monte Bernadia (sez. Udine)7-8 settembre Raduno del 1° Raggruppamento a Ivrea (sez. Ivrea)14-15 settembre Raduno del 4° Raggruppamento a Isernia (sez. Molise)6 ottobre Pellegrinaggio al Sacrario Militare Caduti d’Oltremare (Sez. Bari)13 ottobre Festa della Madonna del Don.(sez. Venezia)19-20 ottobre Raduno 2° Raggruppamento a Castel San Giovanni Terme (Sez. Bolognese-Romagnola)17 novembre Riunione Presidenti sezioni Italia a Milano15 dicembre Tradizionale S. Messa nel Duomo di Milano (sez. Milano)

Calendario manifestazioni 2013

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La giuria del premio “Alpini Sempre” presie-duta dal presidente dott. Franco Piccinelli ecomposta da: Carlo Prosperi, AndreaMignone, Arturo Vercellino, Giuseppe Cor-rado, Bruno Chiodo, Sergio Arditi, RobertoVela e dal segretario Sergio Zendale haassegnato il primo premio per la sezione“Libro Edito” - vincitore della 10ª edizionedi Alpini Sempre - al libro “Limbo” dell’au-tore Melania G. Mazzucco, edito da Einaudi.La motivazione: «Il romanzo si distinguetanto per la sua elevata cifra stilisticaquanto per l’impegno etico che lo pervadee che non di rado, nel corso del racconto,si condensa in una serie di considerazionignomiche. Intrecciando epos ed introspe-zione, in un continuo andirivieni tra pas-

sato e presente che largo spazio concedeall’irrompere dei flash-back ed alla visivitàin funzione lirico - evocativa delle descri-zioni, esso narra la storia di una giovanedonna - soldato che, superando mille osta-coli di ordine sociale e familiare, riesce concaparbia determinazione a realizzare il suosogno di comandare un plotone di alpini inuna difficile spedizione militare in Afghani-stan. Rimasta poi gravemente ferita in unattentato e rimpatriata per tentare unimprobabile recupero, ella si trova a viverecome sospesa in una sorta di limbo, osses-sionata dal ricordo dei compagni caduti edal timore di non farcela a riprendersi dallamenomazione subita.È una condizione, questa, che, quasi inopi-natamente, ella scopre di condividere conun misterioso personaggio col quale avràun’intensa ma incompiuta storia d’amore.D’altronde la vita - come ci ha insegnatoPirandello - non conclude, ed è proprio nelcontraddittorio e pulsante cuore della vitache il racconto irresistibilmente ciimmerge. D’emblée».

PonzoneUn sabato di preparazione con l’inaugura-zione della mostra dedicata agli Alpini e lepiacevoli sensazioni avute nell’ascoltare ilcoro “Acqua Ciara Monferrina” della SezioneANA di Acqui Terme; poi, domenica 21ottobre, alle ore 10.30, la cerimonia di pre-miazione della 10ª edizione del premionazionale di narrativa e ricerca scolasticasugli Alpini “Alpini Sempre”. Una cerimoniamai così vissuta, partecipata ed anchedibattuta a testimoniare che il valore deilibri editi giunti alla segreteria del premioera di un così elevato contenuto storico,umano, culturale e letterario da far riflet-

tere a lungo la giuria presieduta dallo scrit-tore e giornalista Franco Piccinelli.Una decima edizione che ha, in parte, stra-volto le abitudini. Distribuita in due giornicon una nuova collocazione temporale chequesta volta si è scontrata con una dolce,luminosa e tiepida domenica di ottobre;strategica con la premiazione collocatanella sala al primo piano del Circolo Cultu-rale “La Società”, e quella superiore occu-pata dalla mostra.La mostra: Il tema: “Gli Alpini dalla PrimaGuerra Mondiale ai giorni nostri”. L’allesti-mento è stato curato dal capogruppo degliAlpini di Ponzone Sergio Zendale e dal con-sigliere sezionale di Ponzone Attilio Pesce,con la consulenza del prof. AndreaMignone. Una mostra contenitore di mate-riale storico proveniente dal museo dell’Al-pino di Carcare che ha inviato prestigiosi“pezzi”; da Associazioni quali la “Torre diCavau” e da privati. Altro materiale è statoprestato dalla Sezione ANA di Acqui Terme.Una mostra che ha avuto un ottimo suc-cesso, sia dal punto di vista organizzativoche per le presenze. Sabato 20 ottobrel’inaugurazione e domenica mattina lamostra è stata visitata ancora da tantialpini e non solo. Tra gli ospiti l’assessoreregionale e vice presidente della Giuntaregionale Ugo Cavallera, il Generale dicorpo d’armata Giancarlo Anerdi, il consi-gliere nazionale ANA Stefano Duretto, ilcap. Antonio Quarta, comandante dellaCompagnia Carabinieri di Acqui, il mare-sciallo capo Paolo Campanella comandantela stazione di Ponzone ed il decano deglialpini ponzonesi, classe 1921, SettimioAssandri. il coro: Alle ore 19 di sabato 20 ottobre,nei locali del Circolo Culturale “la Società”

10ª edizione del Premio

Assegnato il primo premio per la sezione “Libro Edito” al libro “Limbo” dell’autoreMelania G. Mazzucco

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sono risuonate le note dei canti Alpini enon solo. Il coro “Acqua Ciara Monferrina”diretto dal maestro Mauro Carini ha inter-pretato per un folto pubblico dodici branidai classici canti Alpini e di montagnaall’interpretazione di altri più goliardici.Un successo notevole per un coro nato dapoco ma che sa già farsi apprezzare nellesue esibizioni.il premio: Una 10ª edizione che ha battutotutti i record almeno per quel che riguardala partecipazione del pubblico che ha coin-volto gli Alpini di Acqui e dell’acquese, lesezioni di Novara, Casale, Asti, dalla Liguriaquella di Savona ed i marinai della sottose-zione di Ponzone.Tanta gente, i bambini della scuola Prima-ria di Bubbio con le loro insegnanti e poi iponzonesi, mai così presenti e partecipi.Una bella premiazione, una bella festa edanche una giornata vissuta sul filo della cri-tica con l’intervento del presidente dellaGiuria, Franco Piccinelli, il quale, dopo averespresso il suo giudizio, ha condiviso ledecisioni dei suoi collaboratori applau-dendo il libro vincitore della 10ª edizione,frutto della saggia penna della giovanescrittrice romana, Melania Mazzucco, con“Limbo”.Il secondo premio è stato assegnato al libro“La ragazza del mulo” di Italo ZandonellaCallegher già vincitore nel 2009 con il libro“La Valanga di Selvapiana”. Il premiosezione “Ricerca Scolastica” è andato allascuola Primaria di Bubbio con il lavoro“Alpini per Sempre” che racchiude una seriedi interviste ad anziani (spesso nonni dialunni) attraverso le quali vengono rico-struiti episodi di guerra e “spaccati” di vita

quotidiana nel corso delle due Guerre Mon-diali. Inoltre, è stato conferito un ricono-scimento speciale all’opera in Dvd “Memo-rie di Russia” realizzato dal Gruppo Alpinidi Dego, Sezione di Savona, che contieneuna entusiasmante rivisitazione della Cam-pagna di Russia vista attraverso gli occhi dichi l’ha vissuta sulla propria pelle. Una 10ªedizione soprattutto coinvolgente, impre-ziosita dagli interventi argomentati delpresidente della giuria Franco Piccinelli edal conduttore del premio Andrea Mignone.Il capogruppo Sergio Zendale ha portato ilsaluto degli alpini ponzonesi; il sindacoGildo Giardini ha sottolineato ancora unavolta l’importanza e l’appartenenza del pre-mio che è un riflesso di assoluto valore pertutto il territorio e lo sarà nel tempo; il pre-sidente della Comunità Montana “Appen-nino Aleramico Obertengo” Giampiero Naniha portato il saluto di tutti paesi dell’ac-quese che vivono la montanità;Ugo Cavallera assessore e vice presidentedella Giunta regionale, quello di RobertoCota, presidente della Regione, e sottoli-neato nel suo intervento l’importanza chehanno eventi culturali come “Alpini Sem-

pre” per far crescere il territorio; è arrivatoil saluto del prof. Adriano Icardi uno deisostenitori del premio sin dalle sue origini;Giancarlo Bosetti, presidente della SezioneAna di Acqui ha portato il saluto di tutti gliAlpini acquesi e non solo ed infine il Con-sigliere nazionale Ana Stefano Duretto haportato quello del presidente nazionaleassente per motivi istituzionali.“Alpini Sempre” è poi passato in mano aiprotagonisti. I premiati. È stato piacevole eper certi versi affascinante ascoltare Mela-nia Mazzucco raccontare “Limbo” e di comel’abbia coinvolta il mondo degli Alpini nelquale è entrata per scrivere il “romanzo”dell’Alpino Emanuela; una narrazione cheha portato l’uditore nel mondo degli Alpini.il racconto di Melania Mazzucco ha scossoAlpini rudi e... commossi.E poi tutti gli altri, i bambini della scuolaPrimaria, Alpini, Marinai, giovani e menogiovani come il “vecio” Settimio Assandri,novantuno anni, che ha salutato la ban-diera e ritto sull’attenti ascoltato l’Inno e laPreghiera dell’Alpino. Ultimo atto di unabella cerimonia.

w.g.

Il pubblico Il presidente Franco Piccinelli premia la vinci-trice Melania Mazzucco

Il sindaco di Ponzone, Gildo Giardini, premia il2° classificato Italo Zandonella Callegher

I bambini della scuola di Bubbio premiati perla ricerca scolastica

Altra foto della vincitrice

La preghiera dell'alpino e la giuria Gianni Ghidetti del gruppo di Dego (SV) pre-miato per il DVD "Memorie di Russia"

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NOVaraNovara invasa da ventimila penne nere. È accaduto sabato 6 edomenica 7 ottobre in occasione del 15º Raduno del 1º Raggrup-pamento, che comprende le sezioni di Piemonte, Liguria, Valled’Aosta e Francia. Presente tra le numerose autorità il presidentenazionale dell’ANA Corrado Perona e fra i reduci lo spignese Leo-nardo Sassetti. Tra le penne nere anche una nutrita partecipa-zione degli alpini Acquesi e una rappresentanza del nostroNucleo di Protezione Civile che ha sfilato nel blocco della Prote-zione Civile del 1° Raggruppamento.La Sezione ANA di Acqui Terme, con il presidente GiancarloBosetti, ha coordinato i vari gruppi partecipanti: Acqui Terme,

Merana, Spigno, Ponzone, Montaldo Bormida, Grognardo, Mor-bello, Cassine, Morsasco - Orsara Bormida, Montechiaro d’Acqui,Ponti, Ricaldone, Alice Bel Colle, Cartosio, Bistagno, Rivalta,Cavatore.La sfilata della Sezione è stata aperta dalla Fanfara ANA AcquiTerme, erano presenti i sindaci e amministratori Acquesi: l’as-sessore Mirko Pizzorni di Acqui Terme e i sindaci di Cassine,Gianfranco Baldi e di Orsara Bormida, Beppe Ricci e il vice sin-daco di Montechiaro d’Acqui Cipriano “Beppe” Baratta che èanche consigliere sezionale.I bei momenti della sfilata ripresi dai clic di Cristina Viazzo.

Nel 2015 sarà la sezione di acqui termead organizzare ed ospitare il 18º raduno

del 1º raggruppamento.

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Alcune foto dei gruppi sezionali che hanno preso parte al Banco Alimentare sabato 24 novembre.

51° corso aucsmalp aOsta

20 aprile - 20 Ottobre 1968Sto organizzando un incontro aPiacenza il 10 maggio 2013

Non ho alcun elenco.È necessario il tam-tam.

scrivi a [email protected]. 0432 231210

riNGraZiameNtO Al nostro socio alpino Fabrizio De Lorenzi,nonché componente del nucleo di Prote-zione Civile della sezione, e alla FarmaciaCentrale di Acqui Terme, un sentito ealpino GRAZIE per aver sistemato e“foraggiato” lo zaino sanitario dellastessa, con la speranza di risistemarlo soloper scadenza di quanto offerto.

FaNFara seZiONaLe a.N.a. Di acQui termeLa nostra fanfara A.N.A. l’abbiamo vista impegnata il 7 ottbre al 15° Raduno del 1°Raggruppamento a Novara e subito dopo l’11 novembre all’inaugurazione del nuovomonumento in onore dei Caduti tenutosi a Merana. Come sempre molto contenti dellaloro presenza e della buona riuscita delle due giornate. Rivedremo i ragazzi dellanostra fanfara impegnati il 2 dicembre alla festa del nostro Gruppo di Acqui Terme.

GiOrNata DeLLa cOLLetta aLimeNtare

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“Un anno da ricordare”Si è felicemente concluso il primo annodi esibizioni del Coro Sezionale. Tanti gliimpegni e tante le soddisfazioni. Il modo migliore per festeggiare questirisultati sono alcuni ringraziamenti dove-rosi. In primis al Presidente della SezioneGiancarlo Bosetti per il suo sostegno con-tinuo, poi ai due maestri del Coro, Mauroe Fabio Carini padre e figlio per l’enormemole di lavoro svolto e per ultimi ma noncerto per importanza a tutti i coristi chesempre presenti a tutte le prove settima-nali hanno dimostrato una dedizione euna passione davverosenza eguali. Proprio icoristi hanno saputotradurre in musicaquello che si potrebbedefinire come il mottodel nostro Coro: impe-gno ed amicizia.Il Coro è cresciuto moltovelocemente, acqui-stando in breve temposicurezza, ampliando ilproprio repertorio e svi-luppando una sensibilità per i canti ese-guiti, sensibilità tangibile nell’espres-sione e nell’ interpretazione.Tante sono state le occasioni per impa-rare da altri Cori, a tal proposito vedasi ilcalendario degli impegni del Coro – assi-milando stili ed esperienze comuni.Tanti i Concerti e tante le recensionipositive anche da parte della stampa, nelcaso specifico dal quotidiano “L’Ancora”.Il frutto di questo anno particolarmentedenso è stata la creazione di un disco

“insieme da un anno” cheraccoglie le registrazioni,tutte effettuate dal vivo,dei concerti più importantia cui il Coro ha partecipato.Purtroppo c’è una piccolanota stonata, per così dire.Il Coro infatti attendesempre nuovi coristi perrinforzare i propri ranghima ad oggi, pochi corag-giosi hanno raccolto que-

sto appello. L’invito quindi è sempre lostesso: chiunque fosse intonato eavesse piacere ad unirsi al Coro, nonabbia esitazioni!Il Coro, infatti, è una componente assaiimportante della Sezione Alpini di AcquiTerme con lo scopo di tramandare lememorie legate alla storia degli Alpini,ricordare i sacrifici patiti da tanti giovaniin guerra e di rendere sempre vivo eattuale quello che è lo spirito dell’alpinità,un esempio per tutte le generazioni future.

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coro a.N.a. “acQua ciara mONFerriNa”notizie incantate!

attività del coro acqua ciaramonferrina nel 201212 gennaio – Serata a favore A.I.D.O. Teatro Ariston, Acqui Terme18 febbraio – Concerto per raccolta fondi restauro Chiesa di Merana, Merana21 aprile – Servizio cantato Cerimona in suffragio del Col. Pettinati, Cavatore21 aprile – Concerto nella Chiesa di San Lorenzo, Cavatore28 aprile – Concerto di primavera con Corale Città di Acqui Terme12 maggio – Concerto Teatro Cristallo, Bolzano (Adunata Nazionale)2 giugno – Concerto a favore dei terremotati dell’Emilia con Coro Monte Nero17 giugno – Servizio cantato S. Messa, Raduno di Orsara Bormida17 giugno – Concerto a Montaldo Bormida21 giugno – Festa europea della musica, concerto con Corale Città di Acqui Termee Corpo Bandistico Acquese23 giugno – Servizio cantato S. Messa, Raduno Alpini Altare (Savona)23 giugno – Concerto con Coro Alpini Valle Bormida, Altare (Savona)12 ottobre – Concerto a favore dei terremotati dell’Emilia, Chiesa di San France-sco, Acqui Terme20 ottobre – Concerto nell’ambito del Premio “Alpini Sempre”, Ponzone10 novembre – Concerto con Corale di Incisa Scapaccino, Quaranti2 dicembre – Servizio cantato S. Messa, Festa del Gruppo Alpini di Acqui Terme14 dicembre – Concerto Circolo Sardo, Alessandria

www.coroalpiniacqui.altervista.org

cercasicoristi

La copertina del nostro primo CD

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Isonzo, Asiago, Gorizia, Ortigara, Bain-sizza, Caporetto, il Piave, VittorioVeneto: a distanza di oltre novanta anniquesti nomi sembrano essere ormaidestinati ad evocare soltanto localitàgeografiche della nostra Nazione. Di“ragazzi del 99”, l’ultima sparutamemoria italiana del grande conflittoche all’inizio del secolo ha infiammatol’Europa, non ce ne sono più.Le cerimonie celebrative della Vittoria sistanno affievolendo; le associazioni deicombattenti e dei reduci contano rapi-damente sempre meno iscritti; stiamoperdendo il patrimonio della memoriastorica: l’Adamello, per le giovani gene-razioni, è ormai solo una località di vil-leggiatura, e non la montagna che futeatro di scontri tra i più sofferti dellaGrande Guerra.Inoltre si è smarrita la tradizione orale:non c’è più nessun nonno che possa rac-contare, ingigantiti dal ricordo, glieventi che visse nelle trincee del fronteitalo-austriaco. Abbiamo perso il con-tatto diretto: ciò che si sa della “GrandeGuerra per la civiltà” oggi lo appren-diamo distaccatamente e asetticamente

dai testi di storia, un arido elenco diluoghi e di nomi che non trasmette piùle sensazioni, le emozioni, le gioie, idolori, la fame, la sete, il freddo e lapaura di quei giorni lontani.La lettura di alcune motivazioni diMedaglie di Bronzo è stata lo spunto perricostruire un fatto d’armi avvenutodurante la 1ª Guerra Mondiale, nel lon-

tano agosto del 1915, nella zona di ope-razioni della Conca di Plezzo, e checoinvolse gli alpini del Battaglione CevaParodi Stefano da Morbello e Viazzi Bat-tista da Malvicino, i quali, con un attodi eroismo, si meritarono la Medaglia diBronzo al Valor Militare.Il Monte Rombon, nel gruppo montuosodel Canin, è il teatro di questo episodio.

La PaGiNa DeLLa stOriaUn fatto d’armi poco conosciutodella Prima Guerra Mondiale

Alpini in una trincea d'alta montagna

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Reso tristemente famoso dagli eventibellici del periodo 1915/1917, questobastione alto 2208 metri, dal versantemeridionale si presenta con fianchiripidi ed erbosi mentre a nord le suepareti cadono verticalmente per oltre500 metri sulla selvaggia Val Mogenza.Dalla vetta si separano due rilievi roc-ciosi: la quota 2105 chiamata dalletruppe italiane “Romboncino” e la quota1765 del monte Cukla. Le unità italiane, tra maggio ed agosto1915 partendo dalla Val Resia, senzatante difficoltà, occupano progressiva-mente l’altopiano meridionale del Caninfino al monte Confine. Le truppe asbur-giche mantengono la difesa sulla lineaMogenza Piccola – Rombon – Plezzo. L’importanza strategica del Rombon ènotevole ed il suo possesso può consen-tire agli italiani l’osservazione dellepostazioni austriache del fondovalle almonte Javorscek oltre al controllo dellaVal Coritenza.I nostri due alpini fanno parte del bat-taglione Ceva, che unitamente al Mon-dovì e al Pieve di Teco, muovendo daSella Prevala verso il Monte Palica,occupa la zona di operazioni dal 14agosto.Il tempo è inclemente ed i rifornimentidelle truppe impiegate nel settore sonoeccezionalmente difficili, poiché daSella Prevala al Palica non v’è traccia disentiero, che deve essere improvvisato:e sentiero vuol dire portare tutto aspalla. Con molta fatica gli alpini,

quando venivano “messi a riposo”,costruirono quella che poi fu detta“strada dell’aquila”. Il problema deirifornimenti ebbe una soluzione,quando poterono essere avviati su Saga,per Planina Goricica, ma questa era unamulattiera in vista delle posizioni nemi-che, e le salmerie potevano percorrerlasoltanto di notte.Lo scenario del luogo, in quel mesed’agosto è a dir poco tremendo: letruppe sono sottoposte alla pioggia ead un vento violento, che strappa letende. L’avanzata si sviluppa su un ter-

reno scoperto, selvaggio, formato darocce carsiche solcate da profonde ero-sioni, da crepacci, da buche, che ren-dono la percorribilità ardua e faticosa efavoriscono le insidie. Per di più tutta lazona è totalmente sprovvista di acqua.Il 23 agosto 1915, al comando del gene-rale Antonio Giardino, le truppe italianeassaltano le posizioni austriache sulmonte Cukla, gli alpini della 1a e 4a

Compagnia del Battaglione Ceva, sor-prendono e catturano il presidioaustriaco. La risposta avversaria è vio-lenta, i cannoni per 24 ore bersagliano

Nelle foto alcune viste del Monte Rombon

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il Cukla senza tregua ed il Ceva riceverinforzi da una Compagnia del batta-glione Val Ellero, quando oramai èridotto ad una ventina di uomini. Nella notte sul 27 agosto è effettuatol’attacco al M. Rombon, che, nel frat-tempo, il nemico aveva rafforzato, siacon postazioni e reticolati, sia aumen-tando le truppe a presidio della posi-zione e in riserva sul rovescio, impie-gando reparti del XX battaglione Jäger,del 27° fanteria e del 4° Schützen.L’attacco ha inizio alle 2,40 del 27 ago-sto. Le compagnie 1a e 4a avanzanosulla cresta fra M. Palica e il Rombon.Sono precedute da quattro pattuglionidi arditi, per un totale di cinquantaalpini, nel quale troviamo Viazzi eParodi, offertisi volontari, al comandodel sottotenente Peluselli. Gli alpiniper evitare rumore e poter giungereinavvertiti sul nemico si sono perfinofasciati gli scarponi nella tela dei sac-chetti a terra. Devono attraversare unaconca sassosa ampia circa un chilome-tro e poi arrampicarsi su una parete astrapiombo alta circa 200 metri. Aipiedi della parete il pattuglione sidivide in cinque squadre. Ma giunte abreve distanza dalle trincee nemichesono scoperte, e i difensori, avvedutisidella imminente minaccia, reagisconocon fucileria, con un nutrito lancio dibombe a mano e una micidiale scaricadi pietrame.In merito a queste scariche di pietreche costrinsero gli alpini alla ritirata, èdegno di nota il dispaccio austriaco

n.2184 emesso il 16 giugno 1915 daStarklave, Comando gruppo d’armataRohr: «Si riporta I’impressione che letruppe non abituate alla guerra nell’altamontagna non conoscano tutti i mezzidi difesa adoperabili. Provvedere quindiche si faccia abbondante uso delle cosid-dette «batterie di pietre», cioè far preci-pitare dall’alto sugli assalitori tronchid’albero in precedenza preparati e maci-gni». (La conquista del Montenero - IIedizione integrata con documentiaustriaci - Uff. Storico Roma l922).Come si è visto nel nostro attacco allacima del Rombon, le truppe austriachein linea tennero in gran conto i consiglidell’alto comando.Gli alpini rimangono inchiodati dietroai massi, fatti segno ad una vera cacciaall’uomo, cercando di rispondere comeè possibile al fuoco nemico e portandoin salvo i feriti. Fino a che l’interventodella 51a batteria da montagna con isuoi tiri precisi, non costringe i nemicia diminuire la pressione. La battaglia si protrae per tre lunghigiorni, e salvo qualche trincea, non èconquistato nulla di importante ed allafine gli italiani sono costretti a ritirarsilasciando sul terreno 180 uomini. E dopo tre giorni, nella notte, anche ivalorosi del pattuglione possono ripie-gare. Dei 50 alpini ne rientrano sol-tanto 12, dei quali sette feriti. Parodi eViazzi riescono a portare finalmente insalvo il loro comandante.Il bollettino di Guerra del 27 agostorecita: “…azioni di artiglieria nella zonadi Plezzo e sul Carso; e nell’alto Isonzo

un reparto da montagna, dalla posizionedi Monte Cukla ad occidente di MonteRombon, tentava un ardito colpo di manosulle trincee nemiche disposte in fortis-sima posizioni ed in più ordini sulla som-mità del Rombon (2208). A causa dellegravissime difficoltà del terreno e dell’ac-canita resistenza del nemico che si oppo-neva con fuoco di fucileria, lancio dibombe a mano e perfino con rotolamentidi macigni, le truppe italiane riuscivanoad impadronirsi soltanto di alcune delletrincee”.L’11 settembre 1915 gli alpini dei Bat-taglioni Saluzzo, Ceva, e Pieve di Tecoripetono l’attacco al Rombon, e senza lacopertura dell’artiglieria conquistano laquota 2105 del “Romboncino”, mentre iltentativo alla vetta del Rombon falliscee costa loro gravi perdite.I nostri eroi sono decorati con la Meda-glia di Bronzo al Valor Militare, si fannotutta la guerra, ma solo Viazzi porta acasa la “ghirba”, Parodi poi passa alla507a Compagnia Mitraglieri Fiat, e tra-gico destino, morirà un mese primadella fine della guerra, il 2 ottobre1918, in Macedonia per ferite riportatein combattimento.ParODi steFaNO di Morbello.Soldato 1° Reggimento Alpini.BRONZO - Monte Rombon -27 agosto1915. - Volontario in una pattugliaincaricata di una impresa molto arri-schiata ed intesa a sorprendere ilnemico, giunse nella trincea avversariaove uccise parecchi difensori e vi rimasefinché ebbe munizioni. Si ritirò, poi,mettendo al riparo, con l’aiuto di unaltro soldato, il suo capo-pattuglia gra-vemente ferito, e rimanendo al copertonelle vicinanze per tre giorni, in attesadi rinforzi. (Boll. Uff. 1916, pag. 3282).ViaZZi Battista da Malvicino.Soldato 1° Reggimento Alpini.BRONZO - Monte Rombon - 27 agosto1915. - Volontario in una pattugliaincaricata di un arrischiato tentativo disorpresa della posizione nemica raffor-zata e dominante, raggiungeva ardita-mente la trincea avversaria, tenevatesta, con altro compagno, a parecchinemici venuti al contrattacco, e neuccideva diversi. Consumate tutte lemunizioni, con un altro soldato, davaconforto al capo-pattuglia ferito, erimaneva al coperto, nelle vicinanze,per tre giorni, in attesa dei rinforzi.(Boll. Uff. 1916, pag. 3300).

roberto Vela

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Notizie dai Gruppi

GRUPPO DI CASSINENella giornata dedicata alle FF. AA. l'Amministrazione Comu-nale, con la collaborazione del nostro Gruppo, ha commemoratoi defunti di tutte le guerre. La manifestazione ha visto la pre-senza del Ministro alla Sanità, Prof. Balduzzi a la celebrazionedella S. Messa è stata officiata dal Vescovo della nostra Diocesi,S. E. Mons. Micchiardi. Erano presenti, oltre al Vessillo diSezione con il Presidente Giancarlo Bosetti, rappresentantidelle varie Associazioni d'Arma e dell'UNUCI.

I gruppi che hanno festeggiato il 4 novembre

segui Gruppo alpini acqui terme su Facebook

Alice bel Colle

Cartosio

Bistagno

Grognardo

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GRUPPO DI MERANAMartedì 14 agosto a Merana, Padre PieroOpreni ha benedetto l’edicola edificata daRenzo Moretti presso la sua abitazione ededicata alla “Madonnina degli Alpini”.Alla cerimonia erano presenti il capo-gruppo degli Alpini di Merana Carlo Caprae il capogruppo di Spigno M. Sergio Gar-bero l’assessore Franco Marenco e il consi-gliere Alberto Viazzo, e tanti amici.L’edicola in pietra di Langa è stata edifi-cata da Renzo Moretti in ricordo delpadre, l’Alpino Giovanni nato a Pareto nel1914. Giovanni Moretti partì per la guerracon il1° battaglione “Ceva”, ritornò acasa, ma le sofferenze patite in guerraavevano segnato gravemente la suasalute. Morì nel ’52 a causa dei traumi bel-lici, lasciando la moglie e quattro figli intenera età.Dopo la “preghiera dell’Alpino” recitata da Carlo Capra e labenedizione di Padre Piero, un bel momento conviviale

Domenica 11 novembre Merana in festa per l’inaugurazione delmonumento dedicato dagli Alpini di Merana ai caduti di tuttele guerre.Come da programma gli Alpini si sono ritrovati alle 9,30 nelpiazzale della pro loco di Merana, per l’inaugurazione del monu-mento era presente il Consigliere nazionale A.N.A. StefanoDuretto, il Tenente Colonnello Fulvio Marenco del ComandoMilitare Esercito di Genova, il presidente della sezione di AcquiTerme Giancarlo Bosetti, il Reduce di Russia e deportato Leo-nardo Sassetti e l’Alpino partigiano Italo Falco con i Vessilli diAcqui Terme e di Casale Monferrato.Numerosi i Gagliardetti dei Gruppi di Spigno Monferrato, AcquiTerme, Montechiaro, Cartosio, Cavatore, Alice Belcolle, Pon-zone, Cassine, Bistagno, Morsasco, Orsara, Montaldo Bormida,Quattordio, Rivalta Bormida, Pareto, Vesime, Calosso, Dego,

Cairo Montenotte, Carcare, e Bossolasco.Sotto la supervisione dei capogruppi di Merana Carlo Capra e diAcqui Terme Roberto Vela che ha coordinato il cerimoniale, èiniziata la sfilata, preceduta dalla Fanfara A.N.A. di AcquiTerme, presente il sindaco di Merana Silvana Sicco con altreautorità locali.La cerimonia ha inizio: l’Alpino Pierino Ghione procede all’alza-bandiera al suono dell’Inno Nazionale eseguito dalla Fanfara ecantato da tutti i presenti, la Madrina del gruppo Alpini diMerana Valeria Patuzzi - moglie dell’Alpino Giovanni Diverio,fondatore del Gruppo meranese - e l’Alpino Guido Sardo autoredell’opera scoprono il monumento che viene benedetto daPadre Piero Opreni.La Fanfara suona “La leggenda del Piave”, gli Alpini depongonola Corona d’Alloro e con il suono del Silenzio del trombettiere,un minuto di raccoglimento. Gli interventi iniziano con il salutodel sindaco Silvana Sicco che a nome dei propri concittadini haringraziato tutti gli Alpini e a quanti, a vario titolo, hanno col-laborato all'opera.

La cappelletta edificata da Renzo Moretti

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Il sindaco ha concluso con una frase del DISCORSO che PapaGIOVANNI PAOLO II pronunciò agli ALPINI D'ITALIA nel 1979.“Amate il vostro paese, il vostro quartiere, la vostra città!Ognuno dia il suo contributo di impegno, di servizio, di carità,specialmente verso i sofferenti e i bisognosi, affinché nessunosi senta solo ed emarginato a causa dell’egoismo”. Padre PieroOpreni, ha posto l’attenzione sulla Fede che ha sempre accom-pagnato i nostri soldati e in particolare gli Alpini, seguito dalPresidente della Sezione di Acqui Terme Giancarlo Bosetti cheha tra l’altro riaffermato l’importanza del lavoro che svolgono i

Gruppi di paesi come Merana situati al confine regionale man-tenendo vivo il dialogo con altre realtà territoriali.La conclusione del Consigliere nazionale A.N.A. Stefano Durettoche condividendo gli interventi di chi l’ha preceduto ha sotto-lineato come l’inaugurazione di un Monumento dedicato aiCaduti è evento sempre più raro e quindi è ancor più apprezza-bile l’iniziativa meranese, il corteo ha poi raggiunto la Parroc-chiale per la Messa.La giornata degli Alpini si è conclusa a tavola nel salone dellaPro Loco.

GRUPPO DI MONTALDO BORMIDAGli alpini di Montaldo B.da al Raduno del 1° Raggruppamentoa Novara e in visita alla casa di riposo di S. Salvatore per salu-tare due benemerite suore, una delle quali, suor Luigina, èanche madrina del Gruppo.

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GRUPPO DI MONTECHIARO D’ACQUIUn grande successo la prima edizione dello splendido “Sentierodegli Alpini” di Montechiaro d’Acqui, che è stato inaugurato lascorsa domenica 14 ottobre - con tanto di benedizione e alzaban-diera - da un folto gruppo di oltre 120 escursionisti, i quali hannopotuto apprezzare scorci naturalistici molto particolari, dai sugge-stivi calanchi a veri e propri “canyon” scavati nella roccia dalleacque del rio Plissone. Un bel percorso, molto ben attrezzato(anche con steccati e ringhiere assai utili nei punti più impervi),dove all’ammirazione per la natura si è aggiunto un clima fami-gliare di amicizia e di buona compagnia come nella più classicatradizione alpina.Il gruppo A.N.A. di Montechiaro, con il capogruppo CiprianoBaratta e tutti i soci che hanno collaborato, intende per questoringraziare di cuore la sezione di Acqui nelle persone del presi-dente Giancarlo Bosetti, dei vice-presidenti Mario Torrielli e Raf-faele Traversa e di tutti i consiglieri. Un particolare grazie per ilsupporto logistico e per la promozione del sentiero va anche alC.A.I. di Acqui, che con la Provincia di Alessandria ha cooperatoper la mappatura del sentiero e per il suo inserimento nel numerodei percorsi regionali del catasto dei sentieri. E che dire degliamici che cantando “c’me ‘na vota” hanno reso meno faticoso ilpercorso? Anche a loro va un sentito grazie! Per non parlare deglisplendidi volontari che hanno rifocillato a dovere i camminatori,stanchi ma soddisfatti per la buona riuscita della giornata. Com-menta a caldo il sindaco Giampiero Nani: «È proprio vero che moltospesso abbiamo a due passi da casa occasioni splendide per fare unturismo sano immersi nella natura e non ce ne accorgiamo. Menomale che nella crisi generale c’è ancora qualcuno che pensa allavalorizzazione del territorio: questa è la dimostrazione di come conpochi soldi e tanto volontariato le nostre colline possono ancoradiventare una attrattiva di prim’ordine». Il sentiero è regolarmentesegnato e iscritto al catasto sentieri al numero 577 ed è percorri-bile sempre, a patto che vi siano buone condizioni meteorologiche.(Il video del sentiero è disponibile sul sito www.lancora.eu)

Il “Sentiero degli Alpini”, è un nuovo suggestivo percorso che vaad aggiungersi alla fitta rete di tracciati alla scoperta degli angolipiù interessanti e incontaminati dell’Acquese.Ideato, realizzato e segnalato grazie all’attività di volontariato delGruppo Alpini di Montechiaro, con la regia del capogruppo CiprianoBaratta, che si è avvalso della collaborazione, a livello sia organiz-

zativo sia manuale, di numerosi associati, oltre che della consu-lenza preziosa del C.A.I. di Acqui Terme e dell’appoggio istituzio-nale della Provincia di Alessandria, che ha provveduto all’inseri-mento del sentiero nella rete escursionistica piemontese.Il “Sentiero degli Alpini” è un percorso di media lunghezza, nonparticolarmente difficoltoso ma che necessita di un minimo diesperienza e di abbigliamento e scarpe da trekking adatte.Da Acqui Terme si risale la ex strada statale 30 della Val Bormidafino a giungere al paese di Montechiaro d’Acqui Piana; superato ilsemaforo al centro del paese, si svolta a sinistra per la Chiesa diSant’Anna (mt. 204), ove si trova la sede degli Alpini, punto di par-tenza del percorso.Il primo tratto del percorso ricalca la strada comunale che scorretra i campi coltivati a grano della zona della Pieve, poi al primobivio tiene la destra, sovrapponendosi per circa 1 km al sentiero573 (Anello di Montechiaro).Il sentiero procede in continua salita, supera Cascina Mancina,ormai abbandonata, fino a giungere sulla SP225 all’altezza del km3. In questo punto i due sentieri si dividono: il sentiero 573 svoltaa destra verso la vallata del rio Torbo, mentre il sentiero 577 svoltaa sinistra, percorre la strada asfaltata per un brevissimo tratto epoi incomincia ad inerpicarsi sul versante boscato.L’irta salita caratterizzata da brevi tornanti sul versante calanchivoè degnamente ricompensata dalla vista panoramica sempre piùampia sui rilievi acquesi e dall’ambiente incantevole creato, in par-ticolare nei mesi di maggio e giugno, dalla abbondante e profu-

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Amici che si ritrovanoL'11 novembre alla festa per l'inaugurazione del monumento ai Caduti di tuttele guerre a Merana, si sono ritrovati dopo 50 anni dalla "naja" gli alpini CarloBotto, consigliere sezionale di Acqui Terme e Renzo Moretti di Merana. Eranoentrambi al Battaglione Susa a Pinerolo.

TascapaneGruppo di Montechiaro d'Acqui pro Fanfara

euro 100,00Gruppo di Spigno Monferrato - In memoria dell'AlpinoVisconti Eugenio, la figlia Ivana offre euro 50,00

mata fioritura delle ginestre (Spartium jun-ceum).Al termine della salita il sentiero giungesulla SP225 in corrispondenza del paese diMontechiaro d’Acqui Alto (mt. 501 - da nonperdere una visita a questo caratteristicoborgo!), svolta a sinistra e risale la stradaprovinciale, supera la sede della Pro Loco e,per un altro breve tratto, coincide nuova-mente con il sentiero 573.Dalla sede della Pro Loco il percorso prose-gue su asfalto per circa 150 mt e poi svoltaa destra sul sentiero che incomincia a scendere verso il fondovalledel rio Plissone.Dapprima il percorso scende attraversando i calanchi, poi superauna zona boscata, svolta a destra, aggirando un’area prativa,giunge sul fondovalle, guada il rio e inizia a risalire leggermentedi quota giungendo ad un capanno, punto di sosta da quale iniziala discesa a tratti ripida verso il rio Plissone.Giunto sul fondovalle, il sentiero risale il rio ed in alcuni puntiappositamente indicati è possibile visitare gli orridi, a cui il corsod’acqua ha dato origine in tempi geologici.Si tratta di profonde incisioni, sotto forma di stretti canaloni dallepareti aspre ed irte, originatisi dalla lenta, ma continua azioneerosiva della sabbia e dei ciottoli presenti nell’acqua di un tor-rente, che ne incidono il letto in rocce resistenti. Al loro internosi sviluppa un ecosistema molto particolare caratterizzato dallapresenza di una forte umidità e da una illuminazione molto debole;

in questa condizione si sviluppano rigo-gliose, numerose tipi di felci, di muschi e dialcune erbacee del tipo Aruncus dioicus.Proseguendo in piano il sentiero attraversaquello che un tempo era una zona coltivata,condotta ad orti (“L’orto d’Franceschein”)dagli abitanti del posto, che utilizzavanol’acqua del rio per irrigare le loro coltiva-zioni. Oggi quest’area è stata riconquistatadalla vegetazione boschiva, che rimane lapadrona assoluta sul fondovalle. Il sentieroricalca un tratto di carrozzabile inghiaiata

(punto ove si trova la ricostruzione di un antico pozzo) e poi laabbandona per svoltare a sinistra sul sentiero che risale per circa150 mt il rio Ciapin, piccolo tributario del rio Plissone, fino alpunto in cui si trova la deviazione per visitare l’”Orrido dei Laghi”particolarmente scenografico.Dal punto di deviazione, il sentiero 577 inizia l’irta risalita del ver-sante boscato, superando un affioramento roccioso soprannomi-nato per la sua forma “Il cappello dell’Alpino” (mt. 270) e poi, gra-zie anche ad una scaletta d’appoggio, il percorso giunge sulcomodo sterrato di crinale, che presto si ricongiunge all’asfaltodella strada consortile per frazione Chiarini.Il percorso svolta a destra, risale in direzione di Montechiaro Alto,sbucando sulla SP225 nei pressi dell’abitato, dove si chiude il per-corso ad anello; dal paese di Montechiaro Alto si ripercorre indiscesa il tratto iniziale per ritornare alla chiesa di Sant’Anna, dadove era partito l’itinerario.

GRUPPO DI PONZONEammiNistraZiONe cOmuNaLe, aLPiNi e mariNai uNiti Per La Festa DeL 4 NOVemBreNon è certamente stata una giornatafavorevole per la commemorazione del 4Novembre domenica a Ponzone; con unafitta nebbia e una insistente pioggerel-lina che ha accompagnato i presenti pertutta la durata della sfilata. Alle ore10,45 puntuali ha avuto inizio la cerimo-nia con il rito dell'alza bandiera davantial monumento agli alpini sulla piazzaadiacente il Municipio, poi la deposizionedella corona di alloro in onore di tutti glialpini caduti ricordando in particolarel'ultimo alpino ucciso proprio in questigiorni in Afghanistan.La sfilata a poi proseguito per la chiesaparrocchiale dove il parroco don Francoha officiato la S. Messa il quale durantel'omelia non ha mancato di ricordare

come il 4 novembre debba essere unaricorrenza da commemorare sempre eancora di più oggi per far sì che le gio-vani generazioni non dimentichino mai ilsacrificio di chi si è immolato per lapatria. Al termine un marinaio e unalpino hanno letto le loro rispettive pre-ghiere e quindi all'uscita vi è stata ladeposizione della corona davanti almonumento a tutti i caduti di tutte leguerre. Il sindaco Gildo Giardini ha por-tato il saluto dell'amministrazione comu-nale ed ha ricordato come sia assoluta-mente necessario non lasciare che la

celebrazione del 4 novembre perda diimportanza per dare a tutti la possibilitàdi ricordare e non dimenticare. Oltre alSindaco e alla Giunta al completo eranopresenti il Capogruppo degli Alpini diPonzone Sergio Zendale, il Responsabiledel Gruppo dei Marinai di PonzoneComandante Enrico Castellotti e il Gene-rale degli Alpini Giancarlo Anerdi.

Page 20: New L'Ottantunesima Penna - n. 18 - Associazione Nazionale Alpini - … Penna n18... · 2014. 5. 22. · N° 18 • Dicembre 2012 3 Quadrimestrale della Associazione Nazionale Alpini

20 N° 18 • Dicembre 2012

Nei locali della sede Sezionale, in piazzale Don Dolermo (excaserma Cesare Battisti), in prima convocazione alle ore 08,00,ed in seconda convocazione alle ore 09,30, avrà luogo l’assem-blea ordinaria annuale dei soci per discutere il seguente:ORDINE DEL GIORNO1. Insediamento presidente e segretario dell’assemblea2. Relazione morale e finanziaria3. Discussione ed approvazione relazioni4. Nomina dei delegati all’assemblea nazionale a Milano5. Tesseramento 20136. Adunata Nazionale a Piacenza7. 2015 18° Raduno del 1° Raggruppamento ad Acqui Terme8. Varie ed eventuali

L’assemblea ordinaria annuale riveste carattere di particolarerilevanza per l’importanza dei temi trattati. A tale proposito siinvitano i soci a partecipare numerosi.

In particolare si sollecita la partecipazionedi tutti i Capigruppo o, altrimenti del ViceCapigruppo.La presente pubblicazione, sul nostro noti-ziario, serve quale regolare avviso di convo-cazione ai soci.All’assemblea si partecipa con il cappelloalpino.

Il PresidenteComm. Giancarlo Bosetti

DOmeNica 10 marZO 2013

assemBLea OrDiNaria aNNuaLe

GRUPPO DI CARTOSIOE' andato avanti l'alpino GiuseppeViazzi, dal 1989 al 2001 fu capogruppodel gruppo di Cartosio. Gli alpini delgruppo di Cartosio si uniscono al doloredella famiglia.

GRUPPO DI MONTECHIARO D'ACQUIE' mancato l'alpino Scasso Renato di anni76 del Btg. Mondovì. Alla famiglia le piùsentite condoglianze da parte del gruppo.

GRUPPO DI SPIGNO MONFERRATOE' andato avanti l'alpino Rubba Giuseppe di anni 73. Gli alpinidel gruppo di Spigno Monferrato porgono le più sentite condo-glianze ai famigliari.E' mancata la signora Piuma Luciana, di anni 96, mamma delsocio amico degli alpini Rubba Paolo. Alla famiglia le più sen-tite condoglianze da parte del gruppo.

NOTIZIE TRISTI

Anagrafe Alpina

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