new depliant CHLO-SITE 15.03.07
Transcript of new depliant CHLO-SITE 15.03.07
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DDEELLLLEE PPAARROODDOONNTTIITTII EE DDEELLLLEE PPEERRIIMMPPLLAANNTTIITTII
nel trattamento coadiuvante d’elezione non chirurgico delle parodontiti e delle perimplantiti
� comodo � semplice
� efficace � sicuro
LA MALATTIA PARODONTALE gengiva sana
gengivite
parodontite lieve
parodontite moderata
parodontite severa
La parodontite cronica è la forma p iù diffusa e di più facile riscontro clin ico nell'ambito delle parodontopatie. Pur avendo come presupposto i segni tipic i della gengivite che dovrebbero mettere in allarme, spesso i pazienti giungono all'osservazione, quando il quadro ha assunto una certa gravità. La malattia si manifesta con un'alterazione della consistenza della gengiva e della sua architettura, sanguinamento e mobilità dentale. Quest'ultimo segno, che in genere preoccupa i pazienti, purtroppo, corrisponde ad uno stadio della malattia già molto avanzato e perciò più diffic ilmente trattabile. Il fattore responsabile della parodontite cronica è quello batterico.
La presenza prolungata di residui d i cibo su l marg ine gengivale, provoca la formazione della placca batterica che, se non viene rimossa entro 24-48 ore calcifica; da questo momento la gengiva prima s’ inf iamma e si allontana dallo stimolo nocivo, ritraendosi e dando luogo ad antiestetiche esposizioni della rad ice dentale, più scura dello smalto e perciò particolarmente evidente. I batteri responsab ili di questa patologia si trovano a proprio agio nelle zone quasi prive di ossigeno tra la parte interna della gengiva e la parte esterna del dente, dove si stabilizzano e cominciano a moltiplicarsi, aggravando sempre di più la situazione. La retrazione gengivale è so lamente la manifestazione più superfic iale del danno a carico dell'apparato di sostegno dei denti: infatti, l'osso, che sostiene la gengiva nella sua posizione fisio logica, andando incontro ad un progressivo riassorb imento, determina la mobilità dei denti coinvolti. Il trattamento della parodontite cronica varia secondo la gravità del quadro clin ico e può andare dalla semplice rimozione della p lacca batterica con strumenti meccanici, al sollevamento del primo tratto della gengiva per eseguire una pulizia p iù profonda e rad icale. Talvolta, tuttavia, anche laddove la perdita di sostegno osseo è stata più marcata, esiste la possib ilità di promuovere una rigenerazione ossea tale da ripristinare, anche se parzialmente, una struttura di supporto sufficiente.
La gengivite è una lesione infiammatoria molto frequente, che rappresenta la prima tappa della malattia parodontale. La mancanza di una buona igiene orale e di un’accurata rimozione della placca dentaria, facilita l’infiammazione della gengiva, i cui segni clinic i sono gonfiore, eritema con sanguinamento al sondaggio. La gengivite ben trattata è reversibile, poiché non coinvolge i tessuti parodontali profondi, il legamento parodontale e l’osso alveolare. In caso di gengivite consolidata, che si definisce parodontite lieve, l’epitelio gengivale perde la capacità di aderire alla superficie dello smalto. Il so lco gengivale diventa più profondo, trasformandosi in tasca parodontale, in cui viene favorita la colonizzazione e la crescita dei batteri anaerobi Gram-, che producono endotossine dannose per i tessuti parodontali profondi. Se le difese dell’organismo riescono a neutralizzare le endotossine prodotte dai microrganismi patogeni, si potrà giungere ad una condizione di equilibrio. Questa situazione di stabilità si protrae fino a quando un calo delle difese o una ricolonizzazione di batteri anaerobi non producono una nuova fase acuta, che determina un aggravamento della parodontite, i cui segni clinici sono, oltre al gonfiore e al rossore con sanguinamento al sondaggio, il graduale aumento della profondità della tasca per la distruzione del legamento parodontale e dell’osso alveolare.
IL SOLCO GENGIVALE E LA TASCA PARODONTALE
placca batterica visualizzata con pastiglie rivelatric i
radiografia di una tasca parodontale
sonda parodontale
Il solco gengivale normale è profondo 1 mm circa e termina con un attacco formato da tessuto epiteliale, cosiddetto giunzionale, posto nel punto d'incontro tra corona e radice del dente. La placca batterica che si deposita nel solco, se non viene rimossa, provoca la distruzione di quest’attacco che per difendersi migra più in basso.
Il so lco gengivale si approfondisce realizzando una formazione patologica che prende il nome di tasca parodontale.
Qui annidata, la placca si arricchisce di germi che sopravvivono in assenza di ossigeno e provocano danni alle strutture di sostegno della rad ice del dente (legamento parodontale).
L'infiammazione produce l’attivazione di cellule che riassorbono l'osso di sostegno della rad ice del dente e gli stessi germi anaerobi, direttamente, causano la distruzione del legamento connettivale che collega l'osso alla radice.
La malattia parodontale, progredendo, coinvolge interamente le strutture di sostegno della rad ice, determinando il suo definitivo allentamento con conseguente caduta del dente.
La tasca parodontale, espressione della malattia parodontale, può approfondirsi in assenza di sintomi evidenti. Ci si può accorgere di avere problemi parodontali solamente quando la situazione, già molto avanzata, si caratterizza per la comparsa di sintomi come la mobilità dentale, il sanguinamento, l'alitosi, la dolenzia diffusa: a questo punto il dentista è costretto a orientarsi verso soluzioni radicali, dallo scaling e dal root planing della superficie di dente e radice in vicinanza della tasca, fino alla chirurgia parodontale mucogengivale.
sonda parodontale inserita in una tasca parodontale
Ricerche scientifiche hanno
dimostrato che, essendo il controllo
della placca batterica fondamentale
per proteggere la salute gengivale,
un'igiene orale scrupolosa
rappresenta il primo gradino
di prevenzione.
Per monitorare la malattia
parodontale è necessario
� visualizzare la placca
(utilizzando pastiglie rivelatrici
che la colorano)
� determinare l’entità del
danno parodontale, mediante
l’uso routinario della sonda
parodontale, che inserita nella
tasca misura la profondità della
tasca parodontale e
mediante esame radiografico
La rimozione della placca batterica
può essere accompagnata nei casi
d’iniziale formazione delle tasche
parodontali, da manovre chirurgiche
definite "scaling" e "root planing"
ovvero levigatura della superficie di
dente e radice in vicinanza della
tasca, per permettere una pulizia
più radicale del dente.
… Per il migliore risultato Dopo aver inserito CHLO-SITE con la siringa è opportuno distribuirlo nell’interno della tasca utilizzando lo stesso ago, ovvero aiutandosi con una piccola spatola da medicazione o con una sonda, preferibilmente in plastica. Se la tasca è molto profonda e il danno parodontale o perimplantare è significativo, nel dubbio che la prima applicazione non sia sufficiente a riempire la tasca, o in caso di evidente sanguinamento al sondaggio, è utile ripetere una nuova applicazione a distanza di sette giorni.
NUOVO GEL DI XANTANO CON CLOREXIDINA: COADIUVANTE NEL TRATTAMENTO DELLE PARODONTITI E DELLE PERIMPLANTITI
Il trattamento della parodontopatia cronica e delle perimplantiti è un difficile impegno in odontoiatria. Fra i prodotti disponibili, principalmente a base di antibiotici per uso topico, si riscontrano ogni anno riduzioni d'efficacia, a causa delle subentranti resistenze batteriche nei confronti dell'antibiotico. Oltre al problema della resistenza agli antibiotici, di anno in anno, sempre più frequenti sono i casi di intolleranze e di allergie, gravi specialmente nei confronti delle penicilline e delle cefalosporine (antibiotici beta-lattamici).
Per risolvere i problemi di efficacia, di antibiotico-resistenza e di rischio-allergie, nasce CHLO-SITE
coadiuvante nel trattamento delle tasche parodontali e delle perimplantiti.
CHLO-SITE � è costituito da un nuovo ed
innovativo tipo di gel di xantano con clorexidina, frutto delle ricerche di Ghimas
CHLO-SITE � grazie alle proprietà mucoadesive
dello xantano, permane stabilmente nel sito di applicazione, aderendo ai tessuti mucosi del difetto
CHLO-SITE � è l’unico gel con l’azione accessoria
della clorexidina, capace di sfavorire, per almeno due settimane, la ricolonizzazione batterica nel sito di applicazione
CHLO-SITE � nel sito d’applicazione è una
medicazione occludente sterile, che impedisce la ricolonizzazione dei batteri responsabili della parodontopatia e delle perimplantiti
CHLO-SITE � si applica facilmente nella
profondità della tasca parodontale, mediante il sottile ago a punta arrotondata, che non traumatizza i tessuti
CHLO-SITE � degradandosi nel sito
d’applicazione in 15-30 giorni, è ben tollerato
CHLO-SITE È COMODO CHLO-SITE si conserva a temperatura ambiente, è pronto all’uso, si applica direttamente dalla siringa nella tasca grazie al sottile ago a punta arrotondata.
CHLO-SITE È SEMPLICE
Effettuata la rimozione meccanica della placca, si applica direttamente CHLO-SITE nel sito partendo dalla parte più profonda della tasca, fino al margine gengivale.
CHLO-SITE È EFFICACE CHLO-SITE garantisce nel sito di applicazione una medicazione occlusiva sterile per almeno 15 giorni.
CHLO-SITE È SICURO
CHLO-SITE, a differenza da tutti i trattamenti topici con antibiotici, non induce resistenza batterica.
CHLOCHLOCHLOCHLO----SITESITESITESITE è è è è il coadiuvanteil coadiuvanteil coadiuvanteil coadiuvante di elezione di elezione di elezione di elezione nel trattamento nel trattamento nel trattamento nel trattamento delle parodontopatie e delle parodontopatie e delle parodontopatie e delle parodontopatie e delle perimplantiti.delle perimplantiti.delle perimplantiti.delle perimplantiti.
GEL DI XANTANO
Lo xantano è un polimero saccaridico che con acqua forma un reticolo tridimensionale pseudo-plastico, in grado di sospendere e trattenere varie sostanze, che sono rilasciate gradualmente in relazione alle loro caratteristiche fisiche e chimiche.
Le proprietà fisiche dello xantano lo rendono un ottimo substrato per la formazione di un gel stabile e comodamente estrudibile dall’ago di una siringa; lo xantano risulta pertanto il migliore veicolo biocompatibile per le applicazioni cliniche, vantaggiosamente util izzabile per l’impiego parodontale e perimplantare come carrier della clorexidina.
Il gel di xantano va incontro ad un progressivo processo di imbibizione, con suo allontanamento fisico dalla sede d’applicazione nell’arco di 10-30 giorni, rendendosi superflua una sua rimozione meccanica.
immagine di un reticolato del polisaccaride xantano. Dimensioni: 1.5 µm x 1.5 µm
struttura monomerica dello xantano
CLOREXIDINA
L’azione accessoria della clorexidina non solo è in grado di conferire a CHLO-SITE la caratteristica di preservare il sito d’applicazione da rischi di contaminazione batterica, ma anche di incrementare la mucoadesività del gel di xantano, occludente il sito d’applicazione. Le clorexidine sono presenti alla concentrazione dell’1.5%, di cui:
� lo 0,5% nella forma digluconato a rapido rilascio
� l’1% nella forma diidroclorica a più lento rilascio
CHLOCHLOCHLOCHLO----SITESITESITESITE è comodo, semplice, efficace, sicuro è comodo, semplice, efficace, sicuro è comodo, semplice, efficace, sicuro è comodo, semplice, efficace, sicuro
NUOVO GEL DI XANTANO CON CLOREXIDINA: COADIUVANTE NEL TRATTAMENTO DELLE PARODONTITI E DELLE PERIMPLANTITI
Studi epidemiologici hanno dimostrato che il 90% delle persone soffrono di problemi gengivali di varia gravità. La gengivite non trattata può evolvere in parodontite, con formazione di tasche parodontali. I batteri presenti nella tasca inducono una reazione infiammatoria dell’osso che conseguentemente si riassorbe, diminuendo la stabilità dei denti fino alla loro caduta.
Usato successivamente alla rimozione meccanica della placca e alla levigatura radicolare, CHLO-SITE è il coadiuvante nel trattamento delle parodont iti croniche dell'adulto, di gravità moderata o elevata e nel trattamento delle perimplant it i. CHLO-SITE può essere usato, inoltre, come parte di un programma di trattamento parodontale.
radiografia di una tasca parodontale
sonda parodontale inserita nella tasca parodontale
Per gentile concessione del Dr. Walter Rao
La tasca parodontale si forma per l’azione della placca dentaria, che induce una risposta infiammatoria a carico dei tessuti parodontali, con conseguente distruzione del legamento parodontale, prima e dell’osso alveolare, poi. La flora batterica è inoltre in grado di condizionare i
tessuti perimplantari e di influenzare l'esito della terapia implantare.
Ottenuta la rimozione meccanica della placca dalla tasca, l’applicazione di CHLO-SITE è in grado di creare le condizioni che interferiscono con la ricolonizzazione dei microrganismi nella tasca per almeno due settimane.
aspetto clinico di una tasca parodontale
aspetto della medesima tasca dopo esposizione chirurgica, per evidenziare
l’estesa distruzione del legamento parodontale e dell’osso alveolare
Per gentile concessione del Prof. Andrea Pilloni
MODALITÀ D’USO
Effettuare la rimozione meccanica della placca e la levigatura radicolare
Lavare ed asciugare il sito con coni di carta bibula
Applicare CHLO-SITE tramite la siringa direttamente in ciascuna tasca, somministrando il prodotto dalla parte più profonda della tasca, fino al margine gengivale
L’ago a punta arrotondata con foro laterale, fornito nella confezione, facilita
l’applicazione del prodotto ed evita dannosi traumi ai tessuti interessati dal
processo patologico
Ogni siringa di CHLO-SITE permette di trattare più tasche parodontali