Neo immessi slide 2015

41
CORSO DI FORMAZIONE PER NEO IMMESSI IN RUOLO VITERBO 15 aprile 2015 Direttore Del Corso: D.S. M. Patrizia Gaddi

Transcript of Neo immessi slide 2015

Page 1: Neo immessi slide 2015

CORSO DI FORMAZIONE PER

NEO IMMESSI IN RUOLO

VITERBO 15 aprile 2015

Direttore Del Corso:

D.S. M. Patrizia Gaddi

Page 2: Neo immessi slide 2015

Il percorso di formazione dei neo-immessi per l’anno scolastico 2014/2015, è articolato in 4 fasi principali per un totale di 50 ore così suddivise:

5 ore incontri informativi e di accoglienza;

15 ore: laboratori formativi dedicati;

10 ore peer to peer;

20 ore on line.

CORSO DI FORMAZIONE

NEO IMMESSI IN RUOLO

Page 3: Neo immessi slide 2015

E’ possibile effettuare il 25% delle

assenze sulle ore in presenza ( pari

a 20 ore)

Page 4: Neo immessi slide 2015

15 aprile ore 15,30 -18,00

26 maggio ore 15,30-18,00

Per fare il laboratorio delle nuove tecnologie serve un account gmail.com. Chi vuole può portare il portatile

Organizzazione delle 5 ore di

accoglienza

Page 5: Neo immessi slide 2015

VITERBO PAOLO SAVI

ISTITUTI SUPERIORI 1

Organizzazione delle 15 ore di laboratorio didattico

1° incontro: 23 aprile 2015: ore 15,30 - 18,30

Lab Disabilità

2° incontro: 28 aprile 2015: ore 15,30 - 18,30

Lab Valutazione

3° incontro: 4 maggio 2015: ore 15,30 – 18,30

Lab Gestione della classe

4° incontro: 13 maggio 2015: ore 15,30 – 18,30

Lab Tecnologie

3 ore da dedicare alla elaborazione della documentazione e attività di ricerca on-line

Page 6: Neo immessi slide 2015

VITERBO PAOLO SAVI

ISTITUTI COMPRENSIVI 2

Organizzazione delle 15 ore di laboratorio didattico

1° incontro: 23 aprile 2015: ore 15,30 - 18,30

Lab Tecnologie

2° incontro: 28 aprile 2015: ore 15,30 - 18,30

Lab Gestione della classe

3° incontro: 4 maggio 2015: ore 15,30 – 18,30

Lab Disabilità

4° incontro: 14 maggio 2015: ore 15,30 – 18,30

Lab Valutazione

3 ore da dedicare alla elaborazione della documentazione e attività di ricerca on-line

Page 7: Neo immessi slide 2015

ORTE

Organizzazione delle 15 ore di laboratorio didattico

1° incontro: 23 aprile 2015: ore 15,30 - 18,30

Lab Valutazione

2° incontro: 28 aprile 2015: ore 15,30 - 18,30

Lab Tecnologie

3° incontro: 7 maggio 2015: ore 15,30 – 18,30

Lab Disabilità

4° incontro: 14 maggio 2015: ore 15,30 – 18,30

Lab Gestione della classe

3 ore da dedicare alla elaborazione della documentazione e attività di ricerca on-line

Page 8: Neo immessi slide 2015

SUTRI

Organizzazione delle 15 ore di laboratorio didattico

1° incontro: 23 aprile 2015: ore 15,30 - 18,30

Lab Gestione della classe

2° incontro: 4 maggio 2015: ore 15,30 - 18,30

Lab Tecnologie

3° incontro: 11 maggio 2015: ore 15,30 – 18,30

Lab Valutazione

4° incontro: 15 maggio 2015: ore 15,30 – 18,30

Lab Disabilità

3 ore da dedicare alla elaborazione della

documentazione e attività di ricerca on-line

Page 9: Neo immessi slide 2015

CIVITA CASTELLANA

Organizzazione delle 15 ore di laboratorio didattico

1° incontro: 28 aprile 2015: ore 15,30 - 18,30

Lab Disabilità

2° incontro: 4 maggio 2015: ore 15,30 - 18,30

Lab Valutazione

3° incontro: 11 maggio 2015: ore 15,30 – 18,30

Lab Tecnologie

4° incontro: 15 maggio 2015: ore 15,30 – 18,30

Lab Gestione della classe

3 ore da dedicare alla elaborazione della

documentazione e attività di ricerca on-line

Page 10: Neo immessi slide 2015

10 ore peer to peer

Il docente neo assunto sperimenta la pratica del

“ tutoring in practice”, ossia un tutoraggio svolto da un collega “esperto”, calibrato sulla pratica didattica per creare interrelazioni fra aspetti didattici, culturali e metodologici. L’attività deve essere svolta in forma di reciprocità ( reciproca osservazione in situazione: peer review), seguendo questa scansione:

•3 ore di osservazione del neo assunto nella classe del tutor;

•3 ore di presenza del tutor nella classe del neo assunto;

•3 ore di programmazione e sviluppo condiviso ( neo assunto e tutor)

•1 ora di valutazione dell’esperienza

Page 11: Neo immessi slide 2015

20 ore on line

Momento necessario per stabilire i primi contatti con la comunità di pratiche professionali on-line, per la partecipazione a forum di discussione per l’accesso a risorse metodologiche disponibili in rete.

Il materiale prodotto verrà inviato ad un e-tutor per la validazione utilizzando la piattaforma moodle dell’I.T.C. Paolo Savi

Page 12: Neo immessi slide 2015

E-LEARNING Gruppo A: Superiori Viterbo, Orte, Civita Castellana:

90 corsisti

Gruppo B: Comprensivi Viterbo, Sutri:

81 corsisti

I corsisti devono visionare i materiali messi sulla

piattaforma moodle alla quale si accede dal sito del

Paolo Savi alla voce e-learning.

Il lavoro svolto dai corsisti sarà validato dagli e-tutor

che attesteranno la frequenza delle 20 ore on line

Page 13: Neo immessi slide 2015

Ogni esperto inserirà nella

piattaforma :

• I materiali degli incontri in

presenza;

• Altri materiali di approfondimento;

• Questionari, compiti e altro

Page 14: Neo immessi slide 2015

Portfolio professionale

Durante la formazione in ingresso, il docente

costruisce, anche attraverso strumenti on-line

open source, un proprio portfolio formativo

professionale, che si conclude con un progetto

formativo personale, sulla base di una

autoanalisi delle competenze maturate anche a

seguito del percorso di formazione, e dei

bisogni della scuola in cui presta il servizio.

Il portfolio professionale, sarà presentato e

discusso alla fine dell’anno di prova, con il

Comitato di valutazione della scuola e

comprenderà al suo interno la relazione finale

Page 15: Neo immessi slide 2015

Risultati questionario

Page 16: Neo immessi slide 2015

PROFESSIONE DOCENTE

Page 17: Neo immessi slide 2015

Cosa fa di un alunno un BUON alunno?

Un BUON insegnante

E quando un insegnante può

considerarsi BUONO ?

Page 18: Neo immessi slide 2015

Competenze metodologico-didattiche

Conoscenza dei contenuti disciplinari

Competenze relazionali

Competenze gestionali ed organizzative

La riflessività, intesa come capacità di

riflettere criticamente sulla propria

pratica professionale

La qualità dell’insegnante

Page 19: Neo immessi slide 2015

E’ la capacità di riflettere sul proprio intervento didattico, di individuare i problemi e di trovare soluzioni, è la capacità di adattare proposte generali a contesti specifici, e di apprendere dalla esperienza propria e dei pari

La Riflessività

Page 20: Neo immessi slide 2015

Oltre alle conoscenze disciplinari e alla capacità di aggiornare continuamente le proprie conoscenze e competenze si richiede all’ins. di padroneggiare un insieme differenziato di metodologie didattiche , tali da consentire lo sviluppo dei processi di costruzione della conoscenza (basta pensare alla teoria delle intelligenze multiple). All’ins. è richiesto di considerare il suo ruolo non soltanto in funzione dell’intervento didattico, ma anche in relazione al suo essere parte di una organizzazione. Qui entrano in ballo competenze comunicative, flessibilità, disponibilità al confronto

Page 21: Neo immessi slide 2015

Le flipped classroom

L’idea è quella di “capovolgere” la classe – ovvero invertire il tradizionale schema di insegnamento e apprendimento, facendo dell’aula “non più il luogo di trasmissione delle nozioni ma lo spazio di lavoro e discussione dove si impara ad utilizzarle nel confronto con i pari e con l’insegnante” Paolo Ferri, (professore associato all’Università di Milano-Bicocca, http://bit.ly/13HqyaL )

Nel contesto della “flipped classroom”, l’insegnante fornisce ai ragazzi tutti i materiali utili all’esplorazione autonoma dell’argomento di studio. Questi possono includere: libri, presentazioni, siti web, video tutorial e simili. I video tutorial, in particolare, rappresentano un mezzo privilegiato per l’apprendimento individuale: dinamici e immediati, sono la chiave del successo di Khan Academy e analoghe piattaforme e-learning.

È fuori dalle mura scolastiche, quindi, che gli studenti – da soli o in gruppo, e ognuno nel rispetto dei propri tempi – hanno modo di realizzare delle prime esperienze di apprendimento attivo, che verranno poi continuate con compagni e docente in classe. La classe, qui, è intesa come arena di confronto e dibattito, e vede l’insegnante nelle vesti di moderatore e motivatore della discussione.

È proprio la motivazione umana ad essere la chiave di volta e la garanzia di successo di questo approccio didattico: quando lo studente sa perché sta studiando, ed è libero di affrontare lo studio coi propri tempi e modi, si sentirà spinto ad esprimere le proprie idee, nella consapevolezza di stare facendo un lavoro utile per sé e per gli altri.

Per conoscere tutti i vantaggi dell’approccio “capovolto”, nonché avere una panoramica su strumenti e risorse web ideali da cui partire per organizzare un esperimento di questo tipo, vi consigliamo di visionare questa presentazione di Graziano Cecchinato (ricercatore in pedagogia sperimentale presso l’Università di Padova) http://prezi.com/gadzueswoyf6/flipped-classroom-con-testo-di-commento/

Page 22: Neo immessi slide 2015

La scuola è

sempre meno il luogo dove si

apprende

e

sempre più il luogo in cui si dà

significato a ciò che si è appreso

altrove

In questa scuola lo

studente è al centro e autodetermina

il proprio processo di

apprendimento

Page 23: Neo immessi slide 2015
Page 24: Neo immessi slide 2015

Il passaggio dal cognitivismo al costruzionismo segna l’abbandono di una concezione della conoscenza che si richiama alla metafora della mente come archivio più o meno statico, in cui dovrebbero essere depositate pre-conoscenze già in qualche modo organizzate e strutturate che andrebbero prelevate e implementate su nuove situazioni problematiche, integrandole, a tal fine, di nuovi dati e delle informazioni mancanti.

Dal Cognitivismo al

Costruzionismo

Page 25: Neo immessi slide 2015

• Prospettiva teorica da cui guardiamo all’apprendimento: costruttivismo sociale caratterizzato da tre aspetti (Herrington, Oliver, & Reeves, 2003; Ligorio, 2003; Cacciamani e Giannandrea, 2004; Ligorio, Cacciamani, Cesareni, 2010; Ligorio e Cacciamani, 2013)

L’apprendimento è significativo se:

1) è un’attività situata entro un contesto che prevede compiti autentici

2) prevede un ruolo attivo del soggetto che apprende

3) avviene mediante la collaborazione tra i membri della classe pensata come una comunità di apprendimento/ ricerca

Premessa teorica

Page 26: Neo immessi slide 2015

L’apprendimento collaborativo: discutendo con i propri pari è possibile raggiungere livelli di comprensione profondi e duraturi (Chi et al., 1989),

I pari rappresentano un interlocutore reale:

-che sfida la comprensione ottenuta studiando o ragionando individualmente;

-costringe a riorganizzare le conoscenze apprese in modo chiaro

-promuove una migliore comprensione in chi è in difficoltà e nuovo apprendimento in chi non lo è

Apprendimento collaborativo significa mettere alla prova quello che si è compreso, confrontare punti di vista diversi, prendere in considerazione ipotesi alternative in una comunicazione non retorica ma finalizzata all’avanzamento collettivo della conoscenza (Pontecorvo, Zucchermaglio, Ajello, 1991; Scardamalia, 2002).

Page 27: Neo immessi slide 2015

concepisce la mente come un sistema complesso, plastico e dinamico;

sottolinea la necessità di far apprendere in una varietà di modi differenti e per una diversità di scopi, favorendo così il prodursi di rappresentazioni multiple della conoscenza;

evidenzia l’importanza, al fine di raggiungere un’effettiva padronanza del materiale conoscitivo di cui si dispone, di “rivisitarlo” in tempi differenti e in contesti modificati e di riusarlo più volte, considerandolo da punti di vista e prospettive diversi.

Approccio Costruttivista

Page 28: Neo immessi slide 2015

In questo modo il baricentro si sposta

sul discente e sul processo di

autodeterminazione del percorso di

apprendimento e dei suoi stessi

obiettivi

Page 29: Neo immessi slide 2015

La vita quotidiana a scuola

• Complessità della professione insegnante

• “…il comportamento in classe consiste in un tessuto di

micropratiche sociali molto complesse, che spesso sfuggono alla

consapevolezza dei loro stessi soggetti (insegnanti inclusi)

(Simonicca, 2012)

• Le pratiche didattiche

• Una prospettiva da cui guardare le pratiche di insegnamento è

quella di considerare come viene interpretato l’apprendimento e

come viene concettualizzata la mente di chi impara.

Page 30: Neo immessi slide 2015

Cosa fa l’insegnante a scuola? (il sistema di

categorie)

Page 31: Neo immessi slide 2015

Cosa fa l’insegnante a scuola? (il sistema di

categorie)

Page 32: Neo immessi slide 2015

Cosa fa l’insegnante? I tempi

Page 33: Neo immessi slide 2015

L’autonomia e la funzione docente

•Con l’autonomia didattica e organizzativa viene riscritta la grammatica dell’insegnamento. Le Istituzioni scolastiche diventano sempre di più luogo di formazione, specialmente laddove attività di ricerca ed attività collegiali assumono uno spazio e un ruolo rilevanti.

•La progettualità acquista una dimensione fondamentale; infatti l’elaborazione del POF permette di definire specifiche proposte educative in rapporto alle caratteristiche culturali, sociali ed economiche del territorio in cui si opera e nel contempo permette lo sviluppo di processi di autovalutazione che coinvolgono tutti i soggetti che operano all’interno dell’Istituzione scolastica

Page 34: Neo immessi slide 2015

L’Autonomia chiede alle scuole di progettare ed

esplicitare l’Offerta Formativa

Questa impresa non può essere un’azione dei singoli,

ma richiede azione collettiva

L’azione collettiva non sta in piedi senza una struttura

organizzata

La struttura ha bisogno di ruoli di coordinamento

Per durare nel tempo deve essere formalizzata

Per essere realizzata l’Offerta Formativa deve poter

disporre di un bilancio pensato e costruito a sostegno

del POF

Page 35: Neo immessi slide 2015

Presuppone il passaggio sul piano culturale

da COLLEGIALITA‘ a AZIONE COLLETTIVA lavoro di gruppo

sul piano logico-operativo

da DECISIONE a MESSA IN OPERA

lavoro di squadra

da COLLEGIO DOCENTI a Unità Organizzative

Formalizzate

da GRUPPO DI LAVORO a GRUPPI COORDINATI

volontario e informale da Procedure e Ruoli

attraverso Strumenti di gestione:

delle risorse BILANCIO

dei processi PROCEDURE

Page 36: Neo immessi slide 2015

LA RIFORMA DELLA

SCUOLA

Page 37: Neo immessi slide 2015

Legge n° 53/2003

Art. 64 Legge 133/2008 (conversione in legge del decreto 112 – Brunetta, revisione regolamento scuola infanzia e primo ciclo)

Decreto legge 137 convertito in Legge 169/10/08 relativo a disposizioni urgenti in materia di istruzione

Regolamenti applicativi: valutazione (DPR giugno 2009); dimensionamento (DPR marzo 2009)

CdM 4/2/2010 approvazione regolamenti Scuole Secondarie di II grado

Nuove Indicazioni Nazionali (2012)

Le norme

Page 38: Neo immessi slide 2015

Scuola dell’infanzia due tipologie organizzative 40 e 25 ore (antimeridiano). Le sezioni sono costituite con un numero di bambini che possono arrivare tra le 28/29 unità. È stata reintrodotta la norma sull’anticipo

Scuola primaria orario di 24 ore. Possibilità di 27, 30 e 40 ore a domanda e tenuto conto della dotazione organica. Numero di alunni fino a 27; per le pluriclassi, min. 8- max 18, nei comuni montani, piccole isole classi con un numero di alunni non inferiore a 12. L’insegnamento della lingua inglese è affidato ad un insegnante della classe (coloro che non sono specializzati, sono obbligati alla frequenza di apposito corso intensivo di 50 ore).

Regolamento sulla revisione dell’assetto

ordinamentale

Page 39: Neo immessi slide 2015

Scuola Secondaria di primo grado Orario ordinario 29 ore + 1 ora di approfondimento di

lingua italiana, tempo prolungato 36 ore le prime classi costituite da non più di 27 e non meno di

18 alunni, con la possibilità di ridistribuire le “eccedenze” in non più di una o due alunni e fino ad un massimo di 30 alunni

le seconde e terze determinate con i rispettivi alunni delle

prime classi, sempre che rispettino la media di 20 alunni, 14 alunni minimo, deroga per le aree di montagna ecc.; per la classi con alunni di corsi diversi, il numero di alunni non potrà superare le 14 unità

Regolamento sulla revisione dei nuovi assetti

ordinamentali

Page 40: Neo immessi slide 2015

le classi con tempo prolungato autorizzate nel limite della dotazione organica provinciale, purché ci sia almeno la formazione di una classe a tempo prolungato; a condizione che ci siano servizi e strutture che consentano almeno due rientri pomeridiani

cattedre di lingua straniera, l’insegnamento dell’inglese deve essere effettuato per tre ore settimanali, la seconda lingua comunitaria (D.L.vo 226/05), deve tenere conto dei docenti presenti nella scuola

Page 41: Neo immessi slide 2015

licei classici, linguistici, scientifici e delle scienze umane, massimo 30 ore settimanali,

licei artistici e licei musicali e coreutici l’orario obbligatorio di lezione sarà di 34/35 ore e di 32 ore settimanali,

istituti tecnici e professionali previsti dalla legge 2 aprile 2007, n. 40, rideterminazione indirizzi con massimo 32 ore comprensive dei laboratori (già dal 2009/10)

centri di istruzione per gli adulti, (compresi i corsi serali degli istituti di II grado), ridefinizione assetto organizzativo-didattico, prevedendo un numero contenuto di materie di insegnamento e una riduzione oraria del 30%, e legano l’autorizzazione dei corsi stessi al monitoraggio degli esiti finali.

Regolamento Istituti Superiori