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Dal Rapporto di Autovalutazione al Piano di Miglioramento CORSO DI FORMAZIONE DOCENTI NEO-IMMESSI IL SISTEMA NAZIONALE DI VALUTAZIONE FORMATORE RITA GAETA 27 APRILE 2016

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Dal Rapporto di Autovalutazione

al Piano di Miglioramento

CORSO DI FORMAZIONEDOCENTI NEO-IMMESSIIL SISTEMA NAZIONALE

DI VALUTAZIONE

FORMATORERITA GAETA

27 APRILE 2016

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DAL VALES AL SNV

LaLaLaLa sperimentazionesperimentazionesperimentazionesperimentazione triennaletriennaletriennaletriennale VALESVALESVALESVALES introdottaintrodottaintrodottaintrodotta conconconconlalalala circolarecircolarecircolarecircolare MIURMIURMIURMIUR nnnn....16161616 deldeldeldel 3333 febbraiofebbraiofebbraiofebbraio 2012201220122012 anticipaanticipaanticipaanticipalelelele fasi,fasi,fasi,fasi, gligligligli strumentistrumentistrumentistrumenti eeee lelelele modalitàmodalitàmodalitàmodalità didididi lavorolavorolavorolavoro chechechechesarannosarannosarannosaranno allaallaallaalla basebasebasebase deldeldeldel SNVSNVSNVSNV

Il Progetto si è articolato in 4 fasi:Il Progetto si è articolato in 4 fasi:Il Progetto si è articolato in 4 fasi:Il Progetto si è articolato in 4 fasi:

---- AutovalutazioneAutovalutazioneAutovalutazioneAutovalutazione---- Valutazione esternaValutazione esternaValutazione esternaValutazione esterna---- Piano di miglioramentoPiano di miglioramentoPiano di miglioramentoPiano di miglioramento---- Rendicontazione socialeRendicontazione socialeRendicontazione socialeRendicontazione sociale

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AUTOVALUTAZIONE

Secondo una definizione del’EFQM Secondo una definizione del’EFQM Secondo una definizione del’EFQM Secondo una definizione del’EFQM ((((EuropeanEuropeanEuropeanEuropean FFFFoundation For oundation For oundation For oundation For QQQQualityualityualityuality Management)Management)Management)Management)

UN’ANALISI ESAURIENTE, SISTEMATICA E PERIODICA UN’ANALISI ESAURIENTE, SISTEMATICA E PERIODICA UN’ANALISI ESAURIENTE, SISTEMATICA E PERIODICA UN’ANALISI ESAURIENTE, SISTEMATICA E PERIODICA DELL’ATTIVITA’ E DEI RISULTATI DI UNA ORGANIZZAZIONEDELL’ATTIVITA’ E DEI RISULTATI DI UNA ORGANIZZAZIONEDELL’ATTIVITA’ E DEI RISULTATI DI UNA ORGANIZZAZIONEDELL’ATTIVITA’ E DEI RISULTATI DI UNA ORGANIZZAZIONE

Molti degli strumenti della qualità nascono come occasioni Molti degli strumenti della qualità nascono come occasioni Molti degli strumenti della qualità nascono come occasioni Molti degli strumenti della qualità nascono come occasioni di autovalutazione come il CAF: di autovalutazione come il CAF: di autovalutazione come il CAF: di autovalutazione come il CAF: i processi di autovalutazione dovrebbero essere sempre la i processi di autovalutazione dovrebbero essere sempre la i processi di autovalutazione dovrebbero essere sempre la i processi di autovalutazione dovrebbero essere sempre la base dei programmi di valutazione esternabase dei programmi di valutazione esternabase dei programmi di valutazione esternabase dei programmi di valutazione esterna

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SviluppareSviluppareSviluppareSviluppare lalalala valutazionevalutazionevalutazionevalutazione esternaesternaesternaesterna alloalloalloallo scoposcoposcoposcopo didididi fornirefornirefornirefornire ununununsostegnosostegnosostegnosostegno metodologicometodologicometodologicometodologico all’autovalutazioneall’autovalutazioneall’autovalutazioneall’autovalutazione eeee fornirefornirefornirefornire un’analisiun’analisiun’analisiun’analisiesternaesternaesternaesterna delladelladelladella scuolascuolascuolascuola chechecheche incentiviincentiviincentiviincentivi unununun processoprocessoprocessoprocesso costantecostantecostantecostante didididimiglioramentomiglioramentomiglioramentomiglioramento facendofacendofacendofacendo attenzioneattenzioneattenzioneattenzione aaaa nonnonnonnon limitarsilimitarsilimitarsilimitarsi alalalal solosolosolosolocontrollocontrollocontrollocontrollo amministrativoamministrativoamministrativoamministrativo

IncoraggiareIncoraggiareIncoraggiareIncoraggiare l’autovalutazionel’autovalutazionel’autovalutazionel’autovalutazione dadadada parteparteparteparte deglideglideglidegli istitutiistitutiistitutiistituti scolasticiscolasticiscolasticiscolasticicomecomecomecome metodometodometodometodo perperperper farefarefarefare delledelledelledelle scuolescuolescuolescuole unununun luogoluogoluogoluogo didididi apprendimentoapprendimentoapprendimentoapprendimento eeee didididiperfezionamento,perfezionamento,perfezionamento,perfezionamento, associandoassociandoassociandoassociando conconconcon equilibrioequilibrioequilibrioequilibrio autovalutazioneautovalutazioneautovalutazioneautovalutazione eeeevalutazionevalutazionevalutazionevalutazione esternaesternaesternaesterna

Raccomandazione del Parlamento e del Consiglio Europeo sulla qualità

dell’insegnamento

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AUTOVALUTAZIONE

L’Autovalutazione sollecita ogni scuola ad L’Autovalutazione sollecita ogni scuola ad L’Autovalutazione sollecita ogni scuola ad L’Autovalutazione sollecita ogni scuola ad interrogarsi sulla qualità del servizio interrogarsi sulla qualità del servizio interrogarsi sulla qualità del servizio interrogarsi sulla qualità del servizio

erogato al fine di migliorarlo: la libertà delle erogato al fine di migliorarlo: la libertà delle erogato al fine di migliorarlo: la libertà delle erogato al fine di migliorarlo: la libertà delle scuole di compiere scelte autonome non va scuole di compiere scelte autonome non va scuole di compiere scelte autonome non va scuole di compiere scelte autonome non va

disgiunta dalla responsabilità di disgiunta dalla responsabilità di disgiunta dalla responsabilità di disgiunta dalla responsabilità di intraprendere processi di miglioramento e intraprendere processi di miglioramento e intraprendere processi di miglioramento e intraprendere processi di miglioramento e

di qualificazione del servizio pubblicodi qualificazione del servizio pubblicodi qualificazione del servizio pubblicodi qualificazione del servizio pubblico

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I l I l I l I l legame tra Autovalutazione/ Valutazione e miglioramento legame tra Autovalutazione/ Valutazione e miglioramento legame tra Autovalutazione/ Valutazione e miglioramento legame tra Autovalutazione/ Valutazione e miglioramento rappresenta un modello di valutazione integrata in cui l ’analisi rappresenta un modello di valutazione integrata in cui l ’analisi rappresenta un modello di valutazione integrata in cui l ’analisi rappresenta un modello di valutazione integrata in cui l ’analisi di processi interni alla scuola consente di riflettere prima e di di processi interni alla scuola consente di riflettere prima e di di processi interni alla scuola consente di riflettere prima e di di processi interni alla scuola consente di riflettere prima e di individuare poi su cosa e come intervenire:individuare poi su cosa e come intervenire:individuare poi su cosa e come intervenire:individuare poi su cosa e come intervenire:

- processi a livello di classe: pratiche didattiche ed educative processi a livello di classe: pratiche didattiche ed educative processi a livello di classe: pratiche didattiche ed educative processi a livello di classe: pratiche didattiche ed educative (microsistema(microsistema(microsistema(microsistema))))

- processi a livello di scuola : ambiente organizzativo processi a livello di scuola : ambiente organizzativo processi a livello di scuola : ambiente organizzativo processi a livello di scuola : ambiente organizzativo ((((mesosistemamesosistemamesosistemamesosistema))))

- processi connessi al contesto locale e al sistema formativo processi connessi al contesto locale e al sistema formativo processi connessi al contesto locale e al sistema formativo processi connessi al contesto locale e al sistema formativo nazionale: esiti apprendimenti ( macrosistema)nazionale: esiti apprendimenti ( macrosistema)nazionale: esiti apprendimenti ( macrosistema)nazionale: esiti apprendimenti ( macrosistema)

Necessari Necessari Necessari Necessari lo scambio di informazioni e i l confronto tra i tre lo scambio di informazioni e i l confronto tra i tre lo scambio di informazioni e i l confronto tra i tre lo scambio di informazioni e i l confronto tra i tre sistemi per creare un circolo virtuososistemi per creare un circolo virtuososistemi per creare un circolo virtuososistemi per creare un circolo virtuoso

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DAL VALES AL SNV

La Direttiva ministeriale 12 ottobre 2012, n. 85 “ La Direttiva ministeriale 12 ottobre 2012, n. 85 “ La Direttiva ministeriale 12 ottobre 2012, n. 85 “ La Direttiva ministeriale 12 ottobre 2012, n. 85 “ Priorità strategiche dell’INVALSI per gli anni scolastici Priorità strategiche dell’INVALSI per gli anni scolastici Priorità strategiche dell’INVALSI per gli anni scolastici Priorità strategiche dell’INVALSI per gli anni scolastici 2012201220122012----2015” affida all’ente il compito di supportare i 2015” affida all’ente il compito di supportare i 2015” affida all’ente il compito di supportare i 2015” affida all’ente il compito di supportare i processi di autovalutazione delle scuole attraverso processi di autovalutazione delle scuole attraverso processi di autovalutazione delle scuole attraverso processi di autovalutazione delle scuole attraverso

l’utilizzo dei dati di “ Scuola in chiaro”, delle rilevazioni l’utilizzo dei dati di “ Scuola in chiaro”, delle rilevazioni l’utilizzo dei dati di “ Scuola in chiaro”, delle rilevazioni l’utilizzo dei dati di “ Scuola in chiaro”, delle rilevazioni degli apprendimenti degli studenti e di altri elementi degli apprendimenti degli studenti e di altri elementi degli apprendimenti degli studenti e di altri elementi degli apprendimenti degli studenti e di altri elementi

significativi integrati dalle scuole stessesignificativi integrati dalle scuole stessesignificativi integrati dalle scuole stessesignificativi integrati dalle scuole stesse

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Il FrameworkIl FrameworkIl FrameworkIl FrameworkCIPPCIPPCIPPCIPP, acronimo inglese di Contest, Input, , acronimo inglese di Contest, Input, , acronimo inglese di Contest, Input, , acronimo inglese di Contest, Input, ProcessProcessProcessProcess, Product , Product , Product , Product che che che che intende intende intende intende descrivere i l funzionamento di una qualunque descrivere i l funzionamento di una qualunque descrivere i l funzionamento di una qualunque descrivere i l funzionamento di una qualunque organizzazione individuandone gli elementi fondamentali che organizzazione individuandone gli elementi fondamentali che organizzazione individuandone gli elementi fondamentali che organizzazione individuandone gli elementi fondamentali che permettono di valutare i risultati in un’ottica di miglioramentopermettono di valutare i risultati in un’ottica di miglioramentopermettono di valutare i risultati in un’ottica di miglioramentopermettono di valutare i risultati in un’ottica di miglioramento

La La La La sequenza valutazionesequenza valutazionesequenza valutazionesequenza valutazione----miglioramentomiglioramentomiglioramentomiglioramento---- rendicontazione rendicontazione rendicontazione rendicontazione proposta nel regolamento stabilisce all’interno di una realtà proposta nel regolamento stabilisce all’interno di una realtà proposta nel regolamento stabilisce all’interno di una realtà proposta nel regolamento stabilisce all’interno di una realtà scolastica una interazione dinamica, frutto di relazioni non scolastica una interazione dinamica, frutto di relazioni non scolastica una interazione dinamica, frutto di relazioni non scolastica una interazione dinamica, frutto di relazioni non casuali, che consente una lettura sistemica tra:casuali, che consente una lettura sistemica tra:casuali, che consente una lettura sistemica tra:casuali, che consente una lettura sistemica tra:

variabili variabili variabili variabili di processo e di esito a l ivello di micro, di processo e di esito a l ivello di micro, di processo e di esito a l ivello di micro, di processo e di esito a l ivello di micro, mesomesomesomeso e e e e macrosistemamacrosistemamacrosistemamacrosistema

ARCHITETTURA DEL SNVARCHITETTURA DEL SNVARCHITETTURA DEL SNVARCHITETTURA DEL SNVD.P.R. 80/2013D.P.R. 80/2013D.P.R. 80/2013D.P.R. 80/2013

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Contesto

ProcessiEsiti

STRUTTURA DEL RAV

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� I l RAV costituisce i l punto di partenza per fondare le I l RAV costituisce i l punto di partenza per fondare le I l RAV costituisce i l punto di partenza per fondare le I l RAV costituisce i l punto di partenza per fondare le prospettive di miglioramento della scuola e per definire prospettive di miglioramento della scuola e per definire prospettive di miglioramento della scuola e per definire prospettive di miglioramento della scuola e per definire obiettivi, indicatori e risultati obiettivi, indicatori e risultati obiettivi, indicatori e risultati obiettivi, indicatori e risultati attesiattesiattesiattesi

� Non deve essere rigidamente codificato perché diventerebbe Non deve essere rigidamente codificato perché diventerebbe Non deve essere rigidamente codificato perché diventerebbe Non deve essere rigidamente codificato perché diventerebbe per le scuole l ’ennesimo e sterile adempimento burocraticoper le scuole l ’ennesimo e sterile adempimento burocraticoper le scuole l ’ennesimo e sterile adempimento burocraticoper le scuole l ’ennesimo e sterile adempimento burocratico

STRUTTURA DEL RAV

Ma la definizione di alcune aree di Ma la definizione di alcune aree di Ma la definizione di alcune aree di Ma la definizione di alcune aree di indagini e la riflessione su esiti, indagini e la riflessione su esiti, indagini e la riflessione su esiti, indagini e la riflessione su esiti,

processi e contesti partendo da alcuni processi e contesti partendo da alcuni processi e contesti partendo da alcuni processi e contesti partendo da alcuni indicatori comuni, consente alle scuole indicatori comuni, consente alle scuole indicatori comuni, consente alle scuole indicatori comuni, consente alle scuole

di non essere autoreferenziali di non essere autoreferenziali di non essere autoreferenziali di non essere autoreferenziali

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�Autovalutazione delle Istituzioni scolastiche

�Valutazione esterna

�Azioni di miglioramento

�Rendicontazione sociale

PROCEDIMENTO DI VALUTAZIONE

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AnalisiAnalisiAnalisiAnalisi eeee verificaverificaverificaverifica deldeldeldel proprioproprioproprioproprio servizioservizioservizioservizio sullasullasullasulla basebasebasebase deideideidei datidatidatidati deldeldeldelMIUR,MIUR,MIUR,MIUR, delledelledelledelle rilevazionirilevazionirilevazionirilevazioni nazionalinazionalinazionalinazionali deglideglideglidegli apprendimentiapprendimentiapprendimentiapprendimentidell’INVALSIdell’INVALSIdell’INVALSIdell’INVALSI

AUTOVALUTAZIONE DELLE ISTITUZIONI SCOLASTICHE

Elaborazione di un rapporto di autovalutazione in formato elettronico secondo Un quadro di riferimento fornito dall’Invalsi

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STRUMENTI PER L’AUTOVALUTAZIONE

RAV

Questionario scuola,

studenti, insegnanti,

genitori

Fascicolo scuola in chiaro

Dati sui risultati delle prove

standardizzate INVALSI

PTOF, Relazione al Programma

annuale

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Comprendere la logica del RAV

Interpretare e costruire gli indicatori

Esaminare e interpretare i dati

Descrivere il conteso

Valutare gli esiti

Valutare i processi

I PASSAGGI PER LA STESURA DEL RAV

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Riflettere sul processo di

autovalutazione

Individuare le priorità, i traguardi,

gli obiettivi di processo

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Come in Vales il modello RAV, è articolato in 5 sezioni:

- le prime tre sezioni del rapporto (parte descrittiva e valutativa) sono articolate in aree; - la quarta sezione orienta la riflessione critica ( parte metodologico-riflessiva);- la quinta sezione propone l’individuazione delle priorità e degli obiettivi strategici (parte proattiva) e costituisce la logica conclusione del processo di autovalutazione finalizzato alla progettazione di un piano di miglioramento

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LE PRIME TRE SEZIONI DEL RAVAREE: CONTESTO, ESITI, PROCESSI

ContestoContestoContestoContesto EsitiEsitiEsitiEsiti Processi/ PraticheProcessi/ PraticheProcessi/ PraticheProcessi/ Praticheeducative e educative e educative e educative e didattichedidattichedidattichedidattiche

Processi/ Pratiche Processi/ Pratiche Processi/ Pratiche Processi/ Pratiche gestionali e gestionali e gestionali e gestionali e organizzativeorganizzativeorganizzativeorganizzative

Popolazione scolastica

Risultati scolasticiRisultati nelle prove standardizzate

Curricolo, progettazione e valutazione

Orientamentostrategico e organizzazione della scuola

Territorio e capitale sociale

Competenze chiave e di cittadinanza

Ambienti di apprendimento

Sviluppo e valorizzazione delle risorse umane

Risorse economichee materiali

Risorse professionali

Risultati a distanza Inclusione e differenziazione

Continuità e orientamento

Integrazione con il territorio e rapporti con le famiglie

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• Orienta la riflessione critica sul percorso di autovalutazione svolto

Quarta sezione

•Individuazione delle priorità e dei traguardi di miglioramento e degli obiettivi di processo

Quinta sezione

LA STRUTTURA DEL RAV

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Ciascuna delle tre aree viene preceduta dalla formulazione didomande guida che consentono una autoriflessione sui singolisettori partendo dalla lettura dei dati che relativamente ai singoliambiti evidenziano, in base ai risultati raggiunti, punti di forza e didebolezza.

Gli indicatori consentono, all'interno didididi unununun quadroquadroquadroquadro comunecomunecomunecomune didididiriferimentoriferimentoriferimentoriferimento, di confrontare la situazione delle singole scuole convalori di riferimento esterni (benchmarkingbenchmarkingbenchmarkingbenchmarking),),),), in un’otticacomparativa

Le rubriche di valutazione si avvalgono di 7 livelli riferiti allasituazione che emerge dall’analisi : la scala va dal livello 1111 (((( moltomoltomoltomoltocritica)critica)critica)critica) alalalal livellolivellolivellolivello 7777 (eccellente(eccellente(eccellente(eccellente)))) eeee consenteconsenteconsenteconsente allealleallealle scuolescuolescuolescuole didididiposizionarsiposizionarsiposizionarsiposizionarsi inininin basebasebasebase allealleallealle specifichespecifichespecifichespecifiche lelelele situazionisituazionisituazionisituazioni;;;; iiii livellilivellilivellilivelli intermediintermediintermediintermedi2222----4444----6666 nonnonnonnon vengonovengonovengonovengono descrittidescrittidescrittidescritti perperperper lasciarelasciarelasciarelasciare unununun certocertocertocerto marginemarginemarginemargine didididiflessibilitàflessibilitàflessibilitàflessibilità....

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Per ciascuna delle tre aree (Contesto, Esiti, Processi) il format del RAV prevede:

UUUUna definizione dell’area e del suo contenuto;UUUUn certo numero di indicatori e descrittori che specificano ilcontenuto dell’area;UUUUno spazio libero a disposizione delle scuole per l’inserimento dialtri indicatori che possano evidenziare le peculiarità;UUUUna serie di domande guida per stimolare spunti di riflessione;LLLL’individuazione di vincoli e opportunità (solo per il contesto);LLLL’individuazione di punti di forza e punti di debolezza (per Esiti eProcessi);DDDDefinisce un criterio complessivo di qualità, come riferimento perl’espressione del giudizio finale nelle varie aree di intervento;FFFFormulazione di un giudizio autovalutativo complessivo con lerubriche di valutazione per le sole aree degli esiti e dei processi.

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�Descrivere il contesto

�Valutare gli esiti

�Valutare i processi

DAL RAV AL PDMDAL RAV AL PDMDAL RAV AL PDMDAL RAV AL PDM

Riesame critico dell’intero processo di autovalutazione Con la quinta ed ultima sezione del RAV vengono pianificate le azioni di Con la quinta ed ultima sezione del RAV vengono pianificate le azioni di Con la quinta ed ultima sezione del RAV vengono pianificate le azioni di Con la quinta ed ultima sezione del RAV vengono pianificate le azioni di miglioramentomiglioramentomiglioramentomiglioramentoNon si tratta ancora di elaborare il PDMMa di:1. individuare le prioritàindividuare le prioritàindividuare le prioritàindividuare le priorità intese come “ obiettivi generali che la scuola si

prefigge di realizzare nel lungo periodo attraverso l’azione di miglioramento” 1 o 2 1 o 2 1 o 2 1 o 2 in relazione agli esiti e in coerenza con il contesto e le risorse

Es. : risultati scolastici; competenze chiave di cittadinanza

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2 - definiredefiniredefiniredefinire iiii traguarditraguarditraguarditraguardi didididi lungolungolungolungo periodoperiodoperiodoperiodo: che “riguardano irisultati attesi a lungo termine in relazione alle prioritàstrategiche“ e che “articolano in forma osservabile e/omisurabile i contenuti delle priorità e rappresentano le meteverso cui la scuola tende nella sua azione di miglioramento”.

Se le prioritàprioritàprioritàpriorità vannovannovannovanno riferiteriferiteriferiteriferite agliagliagliagli esitiesitiesitiesiti deglideglideglidegli studentistudentistudentistudenti edindicano scelte strategiche, i traguardi di lungo periodoriguardano la definizione in modo concreto e verificabile deirisultatirisultatirisultatirisultati attesiattesiattesiattesi inininin relazionerelazionerelazionerelazione allealleallealle prioritàprioritàprioritàpriorità strategichestrategichestrategichestrategiche in unorizzonte di lungo periodo (3 anni).

DAL RAV AL PDM

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3333----DefinireDefinireDefinireDefinire gligligligli obiettiviobiettiviobiettiviobiettivi didididi processoprocessoprocessoprocesso che rappresentano unadefinizione operativa delle attività su cui si intende agireconcretamente per raggiungere le priorità strategicheindividuate e che costituisconocostituisconocostituisconocostituiscono deglideglideglidegli obiettiviobiettiviobiettiviobiettivi operativioperativioperativioperativi dadadadaraggiungereraggiungereraggiungereraggiungere nelnelnelnel brevebrevebrevebreve periodoperiodoperiodoperiodo (un(un(un(un annoannoannoanno scolastico)scolastico)scolastico)scolastico) eriguardanoriguardanoriguardanoriguardano unaunaunauna oooo piùpiùpiùpiù areeareeareearee didididi processoprocessoprocessoprocesso”.

Es. : ridurre episodi bullismo; individuare criteri di formazione delle classi a garanzia dell’equi-eterogeneità

In questo modo , attraverso l’individuazione delle azioni chesaranno poste in essere per il raggiungimento dei traguardiprefissati, si avvia una riflessione sulla stretta interazione chelega Processi ed Esiti e sulla incidenza dei Processi sugliEsiti.

DAL RAV AL PDM

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INDIVIDUAZIONE DELLE PRIORITÀINDIVIDUAZIONE DELLE PRIORITÀINDIVIDUAZIONE DELLE PRIORITÀINDIVIDUAZIONE DELLE PRIORITÀ

Traguardidi lungo periodo

Obiettivo di processo

Obiettivo di processo

Obiettivo di processo

Priorità

Riferite agli Esiti

degli studenti

PIANOTRIENNALE

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� A partire dall’ a.s. 2015/16 tutte le scuole statali e paritariesono tenute a pianificare un processo di miglioramento (PDM)

� I l processo dinamico di miglioramento prende le mosse dalle priorità indicate dal RAV

� Attori : Dirigente scolastico responsabile dei contenuti e dei dati inseriti nel PDM; NIV;

L’azione sinergica del DS e del NIV è finalizzata aL’azione sinergica del DS e del NIV è finalizzata aL’azione sinergica del DS e del NIV è finalizzata aL’azione sinergica del DS e del NIV è finalizzata a

� favorire e sostenere il coinvolgimento diretto di tutta la Comunità scolastica

�Valorizzare le risorse interne�Incoraggiare la riflessione sulla progettazioni di azioni

innovative�Promuovere la conoscenza e la comunicazione pubblica del

processo di miglioramento prevenendo chiusure autoreferenziali

IL PROCESSO DI MIGLIORAMENTO

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STRUMENTI PER LE SCUOLE

� Portale MIUR http://www.istruzione.it/sistema_valutazione/documenti.html

� Sito INDIRE

http://www.indire.it/supportomiglioramento

L’INDIRE mette a disposizione delle scuole un software per la compilazione del PDM

DAL RAV AL PDM

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� Art. 3 DPR n.275/1999 novellato da:

� Art. 1 , comma 14 della Legge n. 107/2015 ( dal POF al PTOF)

Il Piano indica altresì i l fabbisogno….

nonché i Piani di Miglioramento dell’Istituzione scolastica previsi dal Regolamento di cui al DPR n.

80/2013

LEGGE 107/2015 IL PIANO DI MIGLIORAMENTO

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� Per il PDM a differenza del RAV non vi sono modelli o format stabiliti a livello centrale

Il legislatore ha lasciato l ibere le scuole in base alla diversità dei contesti e della comunità professionale di definire in modo autonomo le azioni di miglioramento

Il MIUR ha predisposto delle tabelle per i l monitoraggio dei PDM(nota MIUR-DGOSV n. 7904 del 1/09/2015)

IL PIANO DI MIGLIORAMENTO