Nella chiesa abbandonata centro culturale Mostre e musica ... · Castello dell'Imperatore. E un...

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Nella chiesa abbandonata centro culturale Mostre e musica per i giovani Un nuovo spazio culturale, gestito da un gruppo di giovani, che nasce dal recupero di una chiesa abbandonata. Oggi, ore i8, a Prato sarà riaperta l'ex Chiesa di San Giovanni , dietro il Castello dell ' Imperatore . E un prezioso esempio del romanico toscano del XII secolo, ma negli ultimi cinquant ' anni era stata trasformata in un'autofficina . Ora viene riconsegnata alla città, grazie alla sfida di Fonderia Cultart, una cooperativa di under 35 impegnata nell'organizzazione e la promozione di eventi. Sono riusciti a trovare i finanziatori per restaurare lo spazio, mettendo insieme Regione, Comune di Prato, Unione Giovani Imprenditori di Prato, Estrae Rotaract. E oggi daranno il via alle danze: si potranno scoprire le foto dei diari del creativo Edoardo Nardin, partecipare alla L'interno dell'ex chiesa performance musicale di Vincenzo Vasi (19.30), e non mancherà il buffet, curato da Casotto Atipico, Yop BioVeg e Forno Moretti. Lo spazio, con le caratteristiche volte a crociera, ospiterà spettacoli, incontri e mostre, ma ci sarà anche un Box Office e un punto vendita per editoria d'arte, di spettacolo e di dischi da collezione. «Questo progetto - spiega il presidente di Fonderia, Francesco Fantauzzi - ha un forte valore simbolico: ci riappropriamo di uno spazio storico abbandonato. Vogliamo così riscattare gli errori delle generazioni passate, che avevano trascurato e abbandonato l'immobile, ma anche lanciare una scommessa per il futuro, con un originale modello di sviluppo culturale». L'idea è infatti di trasformare la chiesa in un luogo aperto, «per far emergere giovani talenti». Gherardo Vitali Rosati © RIPRODUZIONE RISERVATA

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Nella chiesa abbandonatacentro culturale

Mostre e musica per i giovaniUn nuovo spazio culturale, gestito da un gruppo di giovani,che nasce dal recupero di una chiesa abbandonata. Oggi, orei8, a Prato sarà riaperta l'ex Chiesa di San Giovanni , dietro ilCastello dell 'Imperatore . E un prezioso esempio del romanicotoscano del XII secolo, ma negli ultimi cinquant 'anni era statatrasformata in un'autofficina . Ora viene riconsegnata allacittà, grazie alla sfida di Fonderia Cultart, una cooperativa diunder 35 impegnata nell'organizzazione e la promozione dieventi. Sono riusciti atrovare i finanziatoriper restaurare lo spazio,mettendo insiemeRegione, Comune diPrato, Unione GiovaniImprenditori di Prato,Estrae Rotaract. E oggidaranno il via alledanze: si potrannoscoprire le foto dei diaridel creativo EdoardoNardin, partecipare alla L'interno dell'ex chiesaperformance musicaledi Vincenzo Vasi (19.30), e non mancherà il buffet, curato daCasotto Atipico, Yop BioVeg e Forno Moretti. Lo spazio, con lecaratteristiche volte a crociera, ospiterà spettacoli, incontri emostre, ma ci sarà anche un Box Office e un punto vendita pereditoria d'arte, di spettacolo e di dischi da collezione. «Questoprogetto - spiega il presidente di Fonderia, FrancescoFantauzzi - ha un forte valore simbolico: ci riappropriamo diuno spazio storico abbandonato. Vogliamo così riscattare glierrori delle generazioni passate, che avevano trascurato eabbandonato l'immobile, ma anche lanciare una scommessaper il futuro, con un originale modello di sviluppo culturale».L'idea è infatti di trasformare la chiesa in un luogo aperto,«per far emergere giovani talenti».

Gherardo Vitali Rosati© RIPRODUZIONE RISERVATA

Dal carburatorista all'open space culturaleFonderia Cultart ha ristrutturato il chiesino di San Giovanni per organizzare performance e mostre

di Maria LardaraPRATO

C'era una volta una chiesetta ro-manica del Duecento alle spalledel Castello dell'Imperatoreche poi è diventata l'officina diun carburatorista negli anniSessanta e che ora, dopo il tra-sloco dell'artigiano, torna asplendere di nuova vita. Questaè la storia di tre giovani, soci del-la cooperativa Fonderia Cul-tart , e di uno spazio antico chesenza il coraggio imprenditoria-le di Francesco, Alberto e Fabri-zio, sarebbe sepolto nell'oblio.Viene invece restituito alla cittàquesto piccolo gioiello dimenti-cato del chiesino di San Giovan -ni Gerosolimitano, con i suoi170 metri quadrati trasformatiin open space per performan-ce, concerti, convegni, mostre elaboratori per bambini. E saràanche la sede del circuito BoxOffice.

Dunque una nuova vita perl'ex Chiesino, oggi alle 18, conuna festa d'inaugurazione aper-

ta alla città. Proprio quella cittàche, in un modo o nell'altro, hacontribuito a far sì che questoluogo dimenticato venisse ri-scattato, grazie al principio delcrowdfunding. Certo, in questitre anni i giovani di FonderiaCultart si sono frugati in tasca,facendo i salti mortali per repe-

rire i finanziamenti necessari aristrutturare l'immobile. Biso-gnava spendere l00mila euro.Solo per risistemare la facciata(intervento affidato al restaura-tore Daniele Piacenti) ce ne vo-levano 3mila e 8mila euro per ri-fare le fosse biologiche. «Il ripri-stino degli interni è stato l'inter-

vento più lungo e faticoso conl'eliminazione delle mattonellee del vecchio soppalco - spiegail presidente di Fonderia Fran-cesco Fantauzzi -. Tre anni faeravamo in cerca di uno spazioin centro: di fondi sfitti ce n'era-no molti ma questo in particola-re ci aveva colpito per la storia

che racchiudeva. Occupandocidi progetti culturali non poteva-mo non farci fautori di nuovispazi preposti per realizzarli.Così iniziò l'avventura». Versa-va in condizioni di degradoquel piccolo scrigno duecente-sco, su cui pesa un vincolo dellaSovrintendenza dal 1970: trop-

po tardi, nell'immobile il carbu-ratorista s'era già installato unanno prima. Tre anni di lavoro,di sacrifici per coinvolgere nelprogetto il maggior numeropossibile di sostenitori pubblicie privati: alla fine, la cifra raccol-ta è stata di 40mila euro tra do-nazioni e prestiti attraverso ilcanale "Terzo Valore" di BancaProssima. Una quarantina i be-nefattori che hanno contribui-to da un minimo di 30 a un mas-simo di 500 euro a testa (moltidi fuori Prato), tra persone fisi-che e giuridiche: c'è anche il so-stegno di Estra e del GruppoGiovani Imprenditori. Altri40mila euro provengono da unbando della Regione. Oggi lospazio dell'ex Chiesino, con levolte a crociera che riportano alMedioevo e un arredo dal toccovintage, è pronto per accogliereun cartellone culturale di tuttorispetto, a partire da settembre.«Vorremmo che il successo del-la nostra impresa potesse attiva-re nuovi stimoli nei giovani pra-tesi», conclude Fantauzzi.

Com'era il chiesino trasformato in officina meccanica (foto Simone Ridi) Com'è adesso io spazio ristrutturato da Fonderia Cuita rt (toto Ridi)

9urdo non ca,la Iccnnloriu aì