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Nel XVI secolo si sviluppano altre Chiese riformate, che si ispirano alla dottrina luterana. Tra le più importanti vi è quella fondata dal francese Giovanni Calvino. Calvino riprende la dottrina luterana secondo la quale la salvezza dell’uomo deriva esclusivamente da Dio; ma egli sostiene che Dio ha stabilito fin dall’inizio dei tempi chi si salverà e chi no. Questa dottrina è detta della predestinazione. La Riforma protestante Le dottrine protestanti La Chiesa calvinista

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Nel XVI secolo si sviluppano altre Chiese riformate, che si ispirano alla dottrina luterana. Tra le più importanti vi è quella fondata dal francese Giovanni Calvino.

Calvino riprende la dottrina luterana secondo la quale la salvezza dell’uomo deriva esclusivamente da Dio; ma egli sostiene che Dio ha stabilito fin dall’inizio dei tempi chi si salverà e chi no. Questa dottrina è detta della predestinazione.

La Riforma protestante

Le dottrine protestanti

La Chiesa calvinista

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Secondo Calvino coloro che sono stati scelti da Dio – i predestinati – rispettano le indicazioni morali della Bibbia e hanno una vita laboriosa e ordinata.

Sul piano politico, Calvino sostiene che i “santi” hanno il diritto di disobbedire a un potere politico che giudicano corrotto e di dare vita a uno Stato da essi stessi guidato.

La Riforma protestante

Le dottrine protestanti

La Chiesa calvinista

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Nel 1534 il re di Inghilterra Enrico VIII, in contrasto con il papa che non gli concede il divorzio, si fa proclamare capo della Chiesa d’Inghilterra (detta anglicana) e rifiuta l’autorità della Chiesa cattolica.

In Inghilterra una Chiesa non cattolica nasce non tanto per ragioni di dottrina, ma politiche.

La Riforma protestante

Le dottrine protestanti

La Chiesa anglicana

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La Riforma protestante

La Controriforma cattolica

La Riforma protestante favorì il successo della Riformacattolica e determinò l'inizio della Controriforma

Riforma cattolica: cioè il tentativo di rinnovare la Chiesa cattolica che precedette la Riforma protestante e fu indipendente da essa.

La Controriforma fu realizzata soprattutto attraverso una politica di repressione e di controllo religioso e culturale.

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La Riforma protestante

La Controriforma cattolica

Benché condannate dalla Chiesa cattolica, le Chiese protestanti sopravvivono e riescono a diffondersi in molte regioni d’Europa.

La Chiesa cattolica reagisce alla Riforma convocando un concilio a Trento (1542-1563) che si conclude con la riaffermazione dei princìpi della dottrina, con la decisione di lottare contro i protestanti e con misure per moralizzare il clero.

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La Riforma protestante

La Controriforma cattolica

Paolo III (1534-1549) fu il primo a rendersi conto della gravita della Riforma protestante. Il pontefice decise quindi di convocare

un concilio ecumenico (“universale”) cioè un'assemblea di tutti i vescovi

- la precisazione delle verità di fede

- il rinnovamento della Chiesa e della sua organizzazione ecclesiastica.

Il Concilio venne convocato a Trento nel 15145. Questa città fu scelta perché si trovava a metà strada tra Roma e la Germania.

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Durante il concilio di Trento vengono ribaditi tutti i princìpi fondamentali della dottrina cattolica:

La Riforma protestante

La Controriforma cattolica

la validità dei sette sacramenti

la necessità delle opere per raggiungere la salvezza

il primato del papa su tutti i vescovi

la distinzione tra sacerdoti e laici

il culto della Vergine e dei santi

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3. La Controriforma cattolica

I Decreti sulla Dottrina

La definizione dei dogmi. la definizione dei dogmi, contenuta nella Professio fidei tridentinae. Schematicamente,si possono ridurre ai seguenti punti i principi ribaditi dal concilio in materia di fede:

• VALORE DELLE OPERE CHE INSIEME ALLA FEDE DETERMINANO LA SALVEZZA DEL CREDENTE;

• IMPORTANZA DELLA TRADIZIONE DEI PADRI, INDISPENSABILE STRUMENTO DI CONOSCENZA DA AFFIANCARE ALLE SACRE SCRITTURE;

• VALIDITÀ OGGETTIVA DEI SACRAMENTI;

• RIAFFERMAZIONE DEL VALORE SACRAMENTALE DEL SACERDOZIO, INTESO COME ISTITUZIONE DIVINA, RCONFERMATA LA GERARCHIA ECCLESIASTICA;

• VALORE ASSOLUTO DELL’INTERPRETAZIONE DEI TESTI SACRI DA PARTE DELLA CHIESA, UNICA DEPOSITARIA DELL’ALTO MAGISTERO.

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La Riforma protestante

3. La Controriforma cattolica

I Decreti di Riforma

La riforma disciplinare della Chiesa. In materia ecclesiastico-disciplinare, invece, il concilio ribadisce:

— L’OBBLIGO DEL CELIBATO ECCLESIASTICO;

— L’OBBLIGO DELLA RESIDENZA ALL’INTERNO DELLA DIOCESI O DELLA CHIESA PER I SACERDOTI, I VESCOVI E I PRETI CHE NE ABBIANO AVUTO L’AFFIDAMENTO;

— LA RINUNCIA AL CUMULO DI BENEFICI, GIACCHÉ IL SACERDOZIO HA UNA GIUSTIFICAZIONE DIVINA E NON MATERIALE;

— L’OBBLIGO PER I VESCOVI DI EFFETTUARE FREQUENTI VISITE PASTORALI NELLE PROPRIE DIOCESI E DI CONVOCARE OGNI TRE ANNI I SINODI PROVINCIALI E OGNI ANNO I SINODI DIOCESANI;

— L’ISTITUZIONE DI SEMINARI PER LA FORMAZIONE CULTURALE DEI FUTURI SACERDOTI E L’USO DEL LATINO COME LINGUA UNIVERSALE DELLA CHIESA.

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Per migliorare l’istruzione dei sacerdoti vengono istituiti i seminari.Viene riaffermato l’obbligo del celibato ecclesiastico.

il Santo Uffizio della inquisizione generale romana, che si occupava di reprimere l’eresia;

l’Indice dei libri proibiti, che segnala i libri che era vietato leggere e possedere perché contrari alla retta dottrina o alla morale cattolica;

la Compagnia di Gesù, un nuovo ordine religioso fondato nel 1534 dallo spagnolo Ignazio di Loyola, basato sulla rigorosa formazione dei propri membri e sulla difesa della fede cattolica.

Inoltre, per contrastare la Riforma, la Chiesa si dota di tre strumenti:

La Riforma protestante

3. La Controriforma cattolica

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