N.CAPITOLATOTECNICODESIO - BrianzAcque · c) sezioni minime e cadute di tensione ammesse: le...

34
BRIANZACQUE S.r.l. Sede Legale Viale Enrico Fermi 105 - 20900 MONZA (MB) Telefono 039262301 - Fax 0392130074 www.brianzacque.it - [email protected] data: novembre 2012 commessa: FDE0112 redatto: ing. G. Di Giulio approvato resp. commessa: AM approvato resp. sett. progettazione: MF PROGETTO DEFINITIVO-ESECUTIVO COMUNE DI DESIO (MB) FDE0112 REALIZZAZIONE DI UNA VASCA VOLANO IN QUARTIERE SPACCONE CUP: G43J12000010005 COMMITTENTE N.2 CAPITOLATO TECNICO - impianti elettrici - RESPONSABILE DI PROGETTO : Dott. Ing. M. Ferazzini c/o Brianzacque s.r.l. PROGETTAZIONE SPECIALISTICA IMP. ELETTRICI E DI CONTROLLO : Dott. Ing. G. Di Giulio DIREZIONE LAVORI : Dott. Ing. P. Belotti c/o Brianzacque s.r.l. 2 NOVEMBRE 2012 DEFINITIVO-ESECUTIVO 1 OTTOBRE 2012 DEFINITIVO-ESECUTIVO 0 MAGGIO 2012 PRELIMINARE REVISIONE DATA MOTIVO DELLE MODIFICHE

Transcript of N.CAPITOLATOTECNICODESIO - BrianzAcque · c) sezioni minime e cadute di tensione ammesse: le...

Page 1: N.CAPITOLATOTECNICODESIO - BrianzAcque · c) sezioni minime e cadute di tensione ammesse: le sezioni dei conduttori, calcolate in funzione della potenza impegnata e della lunghezza

BRIANZACQUE S.r.l. Sede Legale Viale Enrico Fermi 105 - 20900 MONZA (MB) Telefono 039262301 - Fax 0392130074 www.brianzacque.it - [email protected]

data: novembre 2012 commessa: FDE0112 redatto: ing. G. Di Giulio approvato resp. commessa: AM approvato resp. sett. progettazione: MF

PROGETTO DEFINITIVO-ESECUTIVO

COMUNE DI DESIO (MB)

FDE0112

REALIZZAZIONE DI UNA VASCA VOLANO

IN QUARTIERE SPACCONE CUP: G43J12000010005

COMMITTENTE

N.2 CAPITOLATO TECNICO - impianti elettrici -

RESPONSABILE DI PROGETTO : Dott. Ing. M. Ferazzini c/o Brianzacque s.r.l.

PROGETTAZIONE SPECIALISTICA IMP. ELETTRICI E DI CONTROLLO : Dott. Ing. G. Di Giulio

DIREZIONE LAVORI : Dott. Ing. P. Belotti c/o Brianzacque s.r.l.

2 NOVEMBRE 2012 DEFINITIVO-ESECUTIVO

1 OTTOBRE 2012 DEFINITIVO-ESECUTIVO 0 MAGGIO 2012 PRELIMINARE

REVISIONE DATA MOTIVO DELLE MODIFICHE

Page 2: N.CAPITOLATOTECNICODESIO - BrianzAcque · c) sezioni minime e cadute di tensione ammesse: le sezioni dei conduttori, calcolate in funzione della potenza impegnata e della lunghezza

VASCA VOLANO in QUARTIERE SPACCONE - DESIO – BRIANZACQUE s.r.l.

N.2 – CAPITOLATO TECNICO 1

SOMMARIO Cap. 1 PRESCRIZIONI TECNICHE

1.1 GENERALI 1.2 SPECIFICHE ALL’IMPIANTO

Cap. 2 CANALIZZAZIONI E POSA DI CAVI Cap. 3 PROTEZIONE CONTRO I CONTATTI INDIRETTI CAP.4 COORDINAMENTO DELL'IMPIANTO DI TERRA CAP.5 PROTEZIONE MEDIANTE DOPPIO ISOLAMENTO CAP.6 PROTEZIONE DELLE CONDUTTURE ELETTRICHE CAP.7 Disposizioni particolari per impianti, per servizi tecnologici e per servizi generali CAP.8. Qualità e caratteristiche dei materiali

Page 3: N.CAPITOLATOTECNICODESIO - BrianzAcque · c) sezioni minime e cadute di tensione ammesse: le sezioni dei conduttori, calcolate in funzione della potenza impegnata e della lunghezza

VASCA VOLANO in QUARTIERE SPACCONE - DESIO – BRIANZACQUE s.r.l.

N.2 – CAPITOLATO TECNICO 2

CAPITOLO 1. Prescrizioni tecniche generali 1.1 - REQUISITI DI RISPONDENZA A NORME, LEGGI E REG OLAMENTI Gli impianti devono essere realizzati a regola d'arte. (Sono da considerare eseguiti a regola d'arte gli impianti realizzati sulla base delle norme del Comitato Elettrotecnico Italiano (CEI) secondo l'art. 2 della Legge 1 marzo 1968, n. 186 ). Le caratteristiche degli impianti stessi, nonché dei loro componenti, devono corrispondere alle norme di legge e di regolamento vigenti alla data di presentazione dell'offerta ed in particolare essere conformi: - alle prescrizioni delle norme CEI; - alle prescrizioni e indicazioni dell'ENEL o dell'Azienda locale distributrice dell'energia elettrica; - alle prescrizioni e indicazioni della TELECOM ITALIA; - alle prescrizioni dei VV.F. e delle autorità locali. 1.2 - DATI DI PROGETTO Nella progettazione, oltre ai disegni forniti dall'Amministrazione, sono indicate le destinazioni d'uso dei vari ambienti, sono presi in considerazione i seguenti dati: - tensione di alimentazione; - sistema di distribuzione. 1.3 - PRESCRIZIONI RIGUARDANTI I CIRCUITI Cavi e conduttori: a) isolamento dei cavi: i cavi utilizzati nei sistemi di prima categoria devono essere adatti a tensione nominale verso terra e tensione nominale (Uo/U) non inferiori a 450/750V (simbolo di designazione 07). Quelli utilizzati nei circuiti di segnalazione e comando devono essere adatti a tensioni nominali non inferiori a 300/500V (simbolo di designazione 05). Questi ultimi, se posati nello stesso tubo, condotto o canale con cavi previsti con tensioni nominali superiori, devono essere adatti alla tensione nominale maggiore; b) colori distintivi dei cavi: i conduttori impiegati nell'esecuzione degli impianti devono essere contraddistinti dalle colorazioni previste dalle vigenti tabelle di unificazione CEI-UNEL 00722-74 e 00712. In particolare, i conduttori di neutro e protezione devono essere contraddistinti, rispettivamente ed esclusivamente, con il colore blu chiaro e con il bicolore giallo-verde. Per quanto riguarda i conduttori di fase, essi devono essere contraddistinti in modo univoco per tutto l'impianto dai colori: nero, grigio (cenere) e marrone; c) sezioni minime e cadute di tensione ammesse: le sezioni dei conduttori, calcolate in funzione della potenza impegnata e della lunghezza dei circuiti (affinché la caduta di tensione non superi il valore del 4% della tensione a vuoto), devono essere scelte tra quelle unificate. In ogni caso non devono essere superati i valori delle portate di corrente ammesse, per i diversi tipi di conduttori, dalle tabelle di unificazione CEI-UNEL 35024-70 e 35023-70. Indipendentemente dai valori ricavati con le presenti indicazioni, le sezioni minime dei conduttori di rame ammesse sono: - 0,75 mm² per circuiti di segnalazione e telecomando; - 1,5 mm² per illuminazione di base, derivazione per prese a spina per altri apparecchi di illuminazione e per apparecchi con potenza unitaria inferiore o uguale a 2 kW; - 2,5 mm² per derivazione con o senza prese a spina per utilizzatori con potenza unitaria superiore a 2 kW e inferiore o uguale a 3 kW; - 4 mm² per montanti singoli o linee alimentanti singoli apparecchi utilizzatori con potenza nominale superiore a 3 kW;

Page 4: N.CAPITOLATOTECNICODESIO - BrianzAcque · c) sezioni minime e cadute di tensione ammesse: le sezioni dei conduttori, calcolate in funzione della potenza impegnata e della lunghezza

VASCA VOLANO in QUARTIERE SPACCONE - DESIO – BRIANZACQUE s.r.l.

N.2 – CAPITOLATO TECNICO 3

Page 5: N.CAPITOLATOTECNICODESIO - BrianzAcque · c) sezioni minime e cadute di tensione ammesse: le sezioni dei conduttori, calcolate in funzione della potenza impegnata e della lunghezza

VASCA VOLANO in QUARTIERE SPACCONE - DESIO – BRIANZACQUE s.r.l.

N.2 – CAPITOLATO TECNICO 4

d) sezione minima dei conduttori neutri: la sezione dei conduttori di neutro non deve essere inferiore a quella dei corrispondenti conduttori di fase nei circuiti monofase, qualunque sia la sezione dei conduttori e, nei circuiti polifase, quando la sezione dei conduttori di fase sia inferiore o uguale a 16 mm². Per conduttori in circuiti polifasi, con sezione superiore a 16 mm², la sezione dei conduttori di neutro può essere ridotta alla metà di quella dei conduttori di fase, col minimo tuttavia di 16 mm² (per conduttori in rame), purché siano soddisfatte le condizioni dell'art. 524.3 delle norme CEI 64-8 ed. 1994.

Page 6: N.CAPITOLATOTECNICODESIO - BrianzAcque · c) sezioni minime e cadute di tensione ammesse: le sezioni dei conduttori, calcolate in funzione della potenza impegnata e della lunghezza

VASCA VOLANO in QUARTIERE SPACCONE - DESIO – BRIANZACQUE s.r.l.

N.2 – CAPITOLATO TECNICO 5

e) sezione dei conduttori di terra e protezione: la sezione dei conduttori di protezione non deve essere inferiore al valore ottenuto con la formula: dove: Sp = sezione del conduttore di protezione (mm²). I = valore efficace della corrente di guasto che può percorrere il conduttore di protezione per un guasto di impedenza trascurabile (A). t = tempo di intervento del dispositivo di protezione (s). K = coefficiente, il cui valore dipende dal materiale del conduttore di protezione, dall'isolamento e dalle temperature iniziali e finali. I valori di K possono essere desunti dalle Tabelle 54B, 54C, 54D e 54E delle norme CEI 64-8/5 ed. 1994. Le sezioni minime dei conduttori di protezione, in alternativa alla formula sopra riportata, possono essere desunte dalla Tabella seguente, tratta dalle norme CEI 64-8/5 art. 543.1.2, con le prescrizioni riportate negli articoli successivi delle stesse norme CEI 64-8/5 relative ai conduttori di protezione. SEZIONE MINIMA DEL CONDUTTORE DI PROTEZIONE Sezione del conduttore di fase che alimenta la macchina o l’apparecchio ( mmq)

Conduttore di protezione facente parte dello stesso cavo o infilato nello stesso tubo del conduttore di fase ( mmq)

Conduttore di protezione non facente parte dello stesso cavo e non infilato nello stesso tubo del conduttore di fase ( mmq)

minore o uguale a 16 Sezione del conduttore di fase 2,5 (se protetto meccanicamente) 4 ( se non protetto meccanicamente )

Maggiore di 16 e minore o uguale a 35

16 16

Maggiore di 35 Metà della Sezione del conduttore di fase

Metà della Sezione del conduttore di fase

f) propagazione del fuoco lungo i cavi: i cavi in aria, installati individualmente, cioè distanziati tra loro di almeno 250 mm, devono rispondere alla prova di non propagazione del fuoco di cui alle norme CEI 20-35. Quando i cavi sono raggruppati in ambiente chiuso in cui sia da contenere il pericolo di propagazione di un eventuale incendio, essi devono avere i requisiti in conformità alle norme CEI 20-22; SEZIONE MINIMA DEL CONDUTTORE DI TERRA La sezione del conduttore di terra deve essere non inferiore a quella del conduttore di protezione suddetta con i minimi di seguito indicati: sezione minima (mm2) - protetto contro la corrosione ma non meccanicamente .........................16 (rame) 16 (ferro, zinco) - non protetto contro la corrosione ........................................................25 (rame) 50 (ferro, zinco) - protetto meccanicamente ....................................................................norme CEI 64-8/5 art. 543.1

Page 7: N.CAPITOLATOTECNICODESIO - BrianzAcque · c) sezioni minime e cadute di tensione ammesse: le sezioni dei conduttori, calcolate in funzione della potenza impegnata e della lunghezza

VASCA VOLANO in QUARTIERE SPACCONE - DESIO – BRIANZACQUE s.r.l.

N.2 – CAPITOLATO TECNICO 6

1.1. SPECIFICHE ALL’IMPIANTO

QUADRO ELETTRICO DI POTENZA E COMANDO COMPLETO DELL A SEZIONE DI

TELECONTROLLO, TELECOMANDO ED AUTOMAZIONE LOCALE PE R LA

GESTIONE DI

N° 3 ELETTROPOMPE XFP 300 JCB

N° 2 ELETTROPOMPE XFP 80 C VX

N° 3 VASC HE DI RIBALTAMENTO

Page 8: N.CAPITOLATOTECNICODESIO - BrianzAcque · c) sezioni minime e cadute di tensione ammesse: le sezioni dei conduttori, calcolate in funzione della potenza impegnata e della lunghezza

VASCA VOLANO in QUARTIERE SPACCONE - DESIO – BRIANZACQUE s.r.l.

N.2 – CAPITOLATO TECNICO 7

SPECIFICHE GENERALI MATERIALI ELETTRICI

Interruttori L’interruttore generale, sarà quadripolare, del tipo scatolato, a comando manuale con manovra rotativa di 90° rinviata sul fronte quadro ed avrà protezione m agnetotermica e differenziale. Gli interruttori con protezione differenziale , dovranno sempre essere montati su piastra isolante e provvisti di vano arrivo cavi segregato in materiale plastico, onde eliminare i rischi di contatti accidentali con le parti metalliche. Il dimensionamento dell’interruttore generale sarà effettuato sulla base del carico alimentato con una maggiorazione di circa il 15%, il potere di interruzione sarà adeguato alle caratteristiche elettriche del circuito che deve interrompere. Contattori, relè termici, fusibili I contattori, saranno tripolari, in aria, per categoria di impiago AC 3. I contatti saranno sinterizzati, a doppia rottura, facilmente ispezionabili e sostituibili. I contattori saranno dimensionati con una taglia maggiore di quanto stabilito nelle tabelle di coordinamento dei costruttori. I relè termici, saranno della stessa marca dei contattori ed avranno con questi, caratteristiche coordinate. Saranno del tipo differenziale per la protezione contro il sovraccarico e la mancanza di fase, con compensazione per la variazione di temperatura. Saranno provvisti di due contatti ausiliari in scambio e ripristino manuale. La taratura e il campo di regolazione dovranno essere scelti in base ai valori di corrente nominale del motore alimentato, considerando il tipo di avviamento adottato. Normalmente verranno utilizzati relè termici adatti ad avviamenti normali, quando specificato verranno utilizzati relè termici adatti per avviamenti lunghi. La protezione termica delle utenze deve essere effettuata con interruttore magnetotermico di calibro adeguato completo di bobina di sgancio azionata da relè termico I fusibili utilizzati nei circuiti ausiliari, saranno: �Di tipo 10,3x38 per portate fino a 32 A, di tipo rapido, con base portafusibili, completa di segnalatore ottico di fusione Le portate e le capacità di rottura saranno scelte in base alle caratteristiche del carico e delle linee protette. Relè ausiliari, temporizzatori I relè ausiliari, assolveranno alle funzioni di controllo, blocco, segnalazione, ecc. Saranno di tipo elettromagnetico con bobina in ca. a 2, 3, 4 contatti in scambio, portata 5 o 10 A. Basetta portacontatti in materiale termoindurente, zoccolo octal, undecal, o del tipo per minirelè. I temporizzatori, dipendentemente dalla loro funzione saranno: �Elettronici con contatti ritardati NA/NC a scatto rapido per gli eventuali teleavviatori; �elettronici, tropicalizzati, multiscala e multifunzione per tutti gli altri usi. Pulsanteria, lampade di segnalazione I pulsanti di comando, della serie modulare, saranno del tipo tondi �22 mm, grado di protezione IP 65 a guardia intera. I colori saranno: �VERDE per il pulsante di marcia �BIANCO per il pulsante di arresto Altri colori, riferiti a manovre diverse saranno scelti in base alla vigente Normativa. La funzione del pulsante dovrà essere sempre indicata con apposita targhetta adeguatamente fissata. I selettori di comando o di scelta funzionamento , saranno tondi della serie da pannello con attacco �22 mm, a leva, grado di protezione IP 65 a guardia intera. La funzione del selettore dovrà essere sempre indicata con apposita targhetta adeguatamente fissata. I LED di segnalazione , saranno del tipo tondo della serie da pannello con attacco �22 mm, a luce continua e alimentazione diretta, grado di protezione IP 65 complete di coppa in plastica colorata.

I colori saranno: �VERDE per segnalazione di marcia �BIANCO per segnalazione di arresto �ROSSO per segnalazione di disfunzione, ecc �GIALLO per segnalazione di emergenza

Altri colori, riferiti a segnalazioni diverse, saranno scelti in base alle vigenti Normative.

Page 9: N.CAPITOLATOTECNICODESIO - BrianzAcque · c) sezioni minime e cadute di tensione ammesse: le sezioni dei conduttori, calcolate in funzione della potenza impegnata e della lunghezza

VASCA VOLANO in QUARTIERE SPACCONE - DESIO – BRIANZACQUE s.r.l.

N.2 – CAPITOLATO TECNICO 8

Strumenti di misura Saranno installati per ciascun soft-start i pannelli di remotizzazione per il controllo e la configurazione degli stessi. La comunicazione tra il pannello ed il soft start avverrà in rete Ethernet. Gli amperometri saranno di tipo tradizionale analogico,ed i contaore saranno di tipo meccanico; saranno installati in ragione di un amperometro ed un contaore per ciascuna elettropompa.

Collegamenti elettrici Il quadro sarà completo di tutti i collegamenti elettrici necessari alle connessioni delle apparecchiature installate internamente , fino alla morsettiera terminale. Tutti i cavi saranno racchiusi in canalette in materiale plastico autoestinguente con un coefficiente di riempimento non superiore al 70%. Le connessioni dovranno essere effettuate con terminali muniti di capicorda idoneo al tipo di impiego. I cavi saranno contrassegnati con segnafilo alle due estremità, riportanti la sigla o il numero corrispondente sullo schema funzionale. I cavi per i circuiti principali di potenza avranno grado di isolamento 3 e sezione minima di 2,5 mm2, i cavi per i circuiti ausiliari avranno grado di isolamento 3 e sezione minima di 1,5 mm2. I cavi elettrici da adottare, salvo diversa indicazione, saranno con conduttori flessibili di rame, isolati in materiale termoplastico, non propagante l’incendio, sigla di designazione N07V-K. nero : circuiti di potenza rosso : circuiti ausiliari tensioni alternate blu : circuiti ausiliari tensioni continue azzurro : neutro arancio : contatti puliti e segnali giallo-verde : collegamenti di messa a terra

Morsettiere Le morsettiere di collegamento saranno collocate in posizione accessibile e ad una altezza dal fondo di 200 mm. Il calibro dei morsetti sarà congruente con la sezione dei cavi e comunque non inferiore a 2,5 mm2.

Le morsettiere saranno suddivise per circuiti e funzioni e saranno complete di setti separatori nonché di setti di chiusura alle estremità. I morsetti saranno contraddistinti da numeri o sigle come da schema funzionale. In prossimità delle morsettiere saranno previste delle opportune traverse onde consentire il fissaggio dei cavi in partenza.

Materiali isolanti Tutti i materiali isolanti impiegati nella costruzione del quadro dovranno essere di tipo autoestinguente e con particolari caratteristiche di resistenza alle scariche di superficie.

Impianto di terra L’impianto di terra di ciascun elemento verticale dovrà essere realizzato con piatto di rame, al quale saranno collegati, con conduttori di adeguata sezione, le masse dei vari apparecchi. I collegamenti tra le parti fisse e mobili saranno realizzati con conduttori flessibili di rame di sezione non inferiore a 6 mm2. La sbarra di terra dovrà essere di sezione non inferiore a 200 mm2 e dovrà essere predisposta al collegamento all’impianto di messa generale. Verniciatura Tutta la struttura metallica delle unità, salvo le parti interne in lamiera elettrozincata, sarà opportunamente trattata e verniciata secondo il seguente ciclo:

• fosfosgrassatura;

• passivazione;

• verniciatura industriale a forno con polveri epossidiche.

• Colore finale RAL 9001

Apparecchiature ed accessori Il quadro sarà fornito completo di tutti gli apparecchi ed accessori di completamento, quali:

• targa dati nominali;

• golfari di sollevamento;

• tasche portaschemi;

Page 10: N.CAPITOLATOTECNICODESIO - BrianzAcque · c) sezioni minime e cadute di tensione ammesse: le sezioni dei conduttori, calcolate in funzione della potenza impegnata e della lunghezza

VASCA VOLANO in QUARTIERE SPACCONE - DESIO – BRIANZACQUE s.r.l.

N.2 – CAPITOLATO TECNICO 9

NORMATIVA GENERALE Per la progettazione, la realizzazione ed il collaudo dovrà essere applicata l’ultima edizione delle norme CEI, CEI-EN in particolare ma non limitatamente: CEI EN 60439-1 Apparecchiature Assiemate di Protezione e Manovra per Bassa Tensione (Quadri B.T.)

Parte 1 – Apparecchiature di serie soggette a prove di tipo (ANS)

Classificazione CEI 17-13/1

CEI EN 60204 Sicurezza del macchinario / Equipaggiamento elettrico delle macchine Classificazione

CEI 44-5

CEI EN 60447 Interfaccia uomo macchina / Principi di manovra Classificazione CEI 16-5

CEI EN 60529 Gradi di protezione degli involucri (Codice IP) Classificazione CEI 70-1

Dovrà altresì essere rilasciata la certificazione di collaudo prevista dalla norma CEI 17-13/1 (IEC 439-1 EN 60439-1) relative al cablaggio e funzionamento elettrico, misura della resistenza d’isolamento, verifica delle connessioni di protezione con allegato il risultato della prova d’isolamento.

Page 11: N.CAPITOLATOTECNICODESIO - BrianzAcque · c) sezioni minime e cadute di tensione ammesse: le sezioni dei conduttori, calcolate in funzione della potenza impegnata e della lunghezza

VASCA VOLANO in QUARTIERE SPACCONE - DESIO – BRIANZACQUE s.r.l.

N.2 – CAPITOLATO TECNICO 10

QUADRO ELETTRICO PER LA GESTIONE DI N° 3 ELETTROPOM PE XFP 300 J CB3 CON AVVIAMENTO MEDIANTE SOFT-START E N° 2 ELETTROPOMPE XFP 80 C VX IN AVVIAMENTO DIRETTO

Il quadro elettrico, dovrà essere realizzato secondo le specifiche indicate di seguito: Versione singola porta, installazione a pavimento completo di zoccolo, dimensioni indicative sono ( 2039X1000X420 mm H x L x P), scomparti accessibili anteriormente tramite portella a cerniera Collegamenti destinati all’esterno del quadro faranno capo a morsettiere poste nella parte inferiore del quadro. Apparecchi, collegamenti e morsetti contrassegnati con le sigle riportate sugli schemi Il quadro elettrico, dovrà essere composto da: n. 1 Interruttore magnetotermico differenziale 4x160A con Id ( tarabile )completo di manovra bloccoporta. n. 1 Set di strumenti di misura costituito da: voltmetro generale (con commutatore voltmetrico) Lettura degli assorbimenti su pannello di controllo Soft Start remotato in portina n. 1 Trasformatore di isolamento per circuiti ausiliari di potenza adeguata n. 1 Avviatore realizzato mediante Soft-Start per motore da 50 Amp. completo di pannello di controllo remotato a fronte quadro per ciascuna elettropompa da 20,31 kW. n. 1 Avviatore automatico diretto in versione compatta, completo di teleruttore, relé e protezione magnetotermica resettabile integrata per ciascuna elettropompa sino a 4 kW n. 1 Selettore MAN-0-AUT con posizione manuale non stabile per l’avviamento di ciascuna elettropompa n. 1 Spia di segnalazione presenza tensione (VERDE) n. 1 Dispositivo elettronico di controllo presenza FASI n. 1 Spia di segnalazione per marcia/arresto per ciascuna elettropompa (BIANCA) n. 1 Spia di segnalazione per intervento scatto termico per ciascuna elettropompa (GIALLA) n. 1 Presa di servizio 230Vac 10 A dotata di M.T Diff. 0,03A q.b. Portafusibili con fusibili a caratteristica ritardata per la protezione dei circuiti ausiliari q.b. Relè ausiliari per automatismi di funzionamento q.b. Portafusibili con fusibili di linea Sistema di ventilazione forzata adeguato alla potenza delle apparecchiature installate Il quadro elettrico dovrà essere predisposto per: Il funzionamento della stazione tramite il dispositivo di telecontrollo, telecomando ed automazione locale ABS PCx o similare. Il funzionamento della stazione in back-up tramite il dispositivo di telecontrollo, telecomando ed automazione locale attraverso due interruttori a variazione di assetto AQUALEVEL® o similari opportunamente collegati. Il funzionamento di emergenza della stazione tramite interruttori a variazione di assetto AQUALEVEL® o similari. Per l’acquisizione da parte del dispositivo di automazione locale, verranno resi disponibili in morsettiera i contatti NA-NC privi di tensione, provenienti dai relè ausiliari e relativi alle funzioni elencate nella sezione di automazione. DESCRIZIONE SEZIONE DI AUTOMAZIONE LOCALE, TELECOMA NDO E TELECONTROLLO La sezione di automazione locale, sarà composta da: Portafusibili con fusibili a caratteristica standard gL per la protezione delle apparecchiature elettroniche Dispositivo per il telecontrollo, telecomando ed automazione locale della stazione di sollevamento realizzato per installazione su barra DIN OMEGA composto da modulo di I/O in grado di disporre di : 32 Ingressi digitali liberamente programmabili, 16 Uscite digitali liberamente programmabili, 8 Ingressi analogici con risoluzione di 20 bit più segno liberamente programmabili, 2 Uscite analogiche con risoluzione di 16 bit più segno liberamente programmabili 2 Porte seriali RS232 di cui una convertibile in RS485 1 Porta Can-Bus per connessioni sino a 512kB/sec con altre apparecchiature per la

Page 12: N.CAPITOLATOTECNICODESIO - BrianzAcque · c) sezioni minime e cadute di tensione ammesse: le sezioni dei conduttori, calcolate in funzione della potenza impegnata e della lunghezza

VASCA VOLANO in QUARTIERE SPACCONE - DESIO – BRIANZACQUE s.r.l.

N.2 – CAPITOLATO TECNICO 11

configurazione e la visualizzazione dei dati di stazione oppure per l’interconnessione con moduli di espansione. Protocolli di comunicazione disponibili COMLI® e MODBUS® Predisposizione dello spazio necessario per l’inserimento dei seguenti componenti accessori: Gruppo di back-up per il funzionamento di emergenza della centralina di automazione locale, telecomando e telecontrollo, che permetta la memorizzazione dei dati dell’impianto per alcune ore in caso di mancanza dell’alimentazione di rete Alimentatore 220V/24Vdcper l’alimentazione del dispositivo di telecontrollo, telecomando ed automazione locale e per il mantenimento in tampone del gruppo batterie Supporto in lamiera d’acciaio opportunamente trattato per il montaggio della batteria Pannello operatore OPI per la configurazione e la modifica di tutti i parametri di funzionamento dell’RTU. A corredo dovrà essere fornito Sensore piezocapacitivo HSC2, corpo in AISI 316L con membrana in AlO2 su base ceramica con guarnizioni di tenuta in Viton®, corredato di cavo schermato e ventilato per la compensazione della pressione atmosferica di lunghezza 25 mt. Modem di comunicazione GSM Quad Band completo di antenna ed accessori per la comunicazione con il sistema di telecontrollo, telecomando e automazione locale AquaVision® e per l’invio degli allarmi al personale di manutenzione Il quadro elettrico dovrà essere fornito con materiale vario di cablaggio, morsetti di connessione, targhette indicatrici e quant’altro necessario per la realizzazione. Al fine di garantire il corretto funzionamento della stazione e la massima regolarità del servizio, l’apparecchiatura di telecontrollo, telecomando ed automazione locale sarà in grado di provvedere alla gestione automatica delle elettropompe per mezzo di due sistemi distinti e precisamente : Attraverso il sensore di livello con cui è equipaggiato il dispositivo di automazione locale con controllo dell’ alternanza di funzionamento sia per numero di avviamenti che per ore di funzionamento così da garantire l’omogeneità di utilizzo delle elettropompe. Mediante back-up di funzionamento gestito in modo automatico dal dispositivo di automazione locale ed in modo indipendente dal sensore di livello. Il dispositivo di automazione locale, mediante la tastiera/display OPI, dovrà poter essere configurato completamente in campo senza l’ausilio di computer, software proprietari o linguaggi ladder di difficile interpretazione da parte del personale di manutenzione. Il dispositivo di telecontrollo, telecomando ed automazione locale PCx o similare che equipaggerà il quadro elettrico, oltre che misurare in modo dinamico la portata di ciascuna elettropompa secondo la legge Jacuzzi-Jager, la portata in ingresso ed in uscita nonché il volume pompato, dovrà disporre anche di un DATA-LOGGER in grado di operare con almeno 32 canali di misura programmabili, per ciascuno dei quali è possibile impostare un campionamento minimo di 2 secondi sino ad un massimo di 6 ore. Per tutti i canali possono essere selezionabili campionamenti per valori minimi, medi, massimi o attuali. (Portate, livelli, assorbimenti, misure, ecc) Con questa configurazione, il dispositivo di telecontrollo, telecomando ed automazione locale sarà in grado di gestire (a titolo esemplificativo) i seguenti segnali/comandi/misure: SEGNALI Segnalazione presenza fasi effettuata mediante opportuno rilevatore elettronico (n. 1 DI) Segnalazione stato interruttore generale (n. 1 DI) Segnalazione apertura paratoia (n. 1 DI) Segnalazione chiusura paratoia (n. 1 DI) Segnalazione di marcia/arresto (per ciascun organo elettromeccanico) (n. 1 DI) Segnalazione scatto termico (per ciascun organo elettromeccanico) (n. 1 DI) Segnalazione intervento DI manutenzione (per ciascuna elettropompa/eiettore) (n. 1 DI) COMANDI Comando di avviamento di ciascuna elettropompa (n. 1 DO) Segnalazione posizione selettore di funzionamento stazione tramite GALLEGGIANTI/AUTOMATICO (n. 1 DI) con commutazione automatica in caso di anomalia all apparato di automazione locale PCx (n. 1 DO) MISURE Misura di livello (n. 1 AI) Misura di assorbimento per ciascuna delle elettropompe (n. 1 AI)

Page 13: N.CAPITOLATOTECNICODESIO - BrianzAcque · c) sezioni minime e cadute di tensione ammesse: le sezioni dei conduttori, calcolate in funzione della potenza impegnata e della lunghezza

VASCA VOLANO in QUARTIERE SPACCONE - DESIO – BRIANZACQUE s.r.l.

N.2 – CAPITOLATO TECNICO 12

SPECIFICHE TECNICHE DEL DISPOSITIVO DI TELECONTROLL O, TELECOMANDO ED AUTOMAZIONE LOCALE L’ RTU che verrà installata dovrà essere realizzata secondo la filosofia dell’“intelligenza distribuita”, sarà dotata cioè di microprocessore, e memorie sia per la raccolta dei dati di impianto, sia per il contenimento del programma di base dedicato al funzionamento della stazione di sollevamento e per il contenimento dei dati specifici di impianto (valori di taratura, scala delle misure, ecc...). Questa filosofia costruttiva consentirà la riprogrammazione totale della stazione anche da postazione remota attraverso l’impiego della linea di comunicazione e del P.C. costituente il Centro di Controllo o la postazione remota dell’operatore incaricato della manutenzione. SCELTA DEI DISPOSITIVI In base alle osservazioni ed alle esperienze effettuate in impianti analoghi, si ritiene che l’adozione di controllori programmabili (PLC) non sia la soluzione più idonea al caso specifico. Dispositivi di questo tipo infatti, nascono per la gestione di sistemi produttivi o di automazione locale e richiedono una gestione più complessa delle apparecchiature e per la realizzazione dei programmi rispetto alle funzioni di telecontrollo, telecomando e teleprogrammazione già inserite nelle RTU quali ad esempio la PCx o apparecchiature similari, appositamente studiate per impieghi idraulici. CARATTERISTICHE PECULIARI � Intelligenza distribuita.

Qualora per cause diverse le stazioni periferiche non riescano a dialogare con il rispettivo Centro di

Controllo provvederanno in autonomia alla supervisione degli impianti a cui verranno collegate, memorizzando e mantenendo in memoria una considerevole quantità di dati con la metodologia First In -

First Out;

� Calcolo della portata effettiva in ingresso, uscita e di ciascuna pompa La conoscenza delle portate effettive di ciascuna pompa è un dato indispensabile per la corretta ed

oculata conduzione degli impianti fognari. Allo scopo di evitare modifiche agli impianti idraulici e volendo conoscere con precisione anche le portate

reali di ciascuna pompa installata in una vasca con dimensioni note, nonché le portate addotte e le

portate di "sfioro", le periferiche di telecontrollo contengono nel programma standard (cioè inserito di

serie) l'algoritmo per il calcolo delle portate attraverso l’uso di apposite formule, senza considerare due punti fissi, ma prendendo in esame la completa escursione del livello in vasca.

Il dispositivo, purché il profilo idraulico lo consenta, è quindi in grado di calcolare la reale portata effettiva

in regime dinamico per ciascuna pompa senza utilizzare metodi imprecisi basati sulla moltiplicazione fra

ore di funzionamento e curve caratteristiche (o punti di lavoro teorico - pratici).

� Misura dei livelli in vasca con sensore piezoresis tivo e/o piezocapacitivo compensato in pressione atmosferica e temperatura Il sensore sarà realizzato per sopportare impieghi gravosi con acque fognarie

ed anche con liquidi aggressivi; affinché la misura sia affidabile e indichi con

precisione il livello presente nella vasca di sollevamento, il sensore e l'elettronica di misura saranno inseriti in un apposito contenitore in Acciaio. Il

sensore piezoresistivo, fornito di 25 metri di cavo multipolare resistente agli

agenti chimici presenti nei liquami, è inoltre dotato di tubo per la

compensazione della pressione atmosferica. L'elettronica del sensore è completa di compensazione della temperatura fino a

50°C .

Page 14: N.CAPITOLATOTECNICODESIO - BrianzAcque · c) sezioni minime e cadute di tensione ammesse: le sezioni dei conduttori, calcolate in funzione della potenza impegnata e della lunghezza

VASCA VOLANO in QUARTIERE SPACCONE - DESIO – BRIANZACQUE s.r.l.

N.2 – CAPITOLATO TECNICO 13

Per quanto riguarda l’installazione, di seguito riportiamo alcune indicazioni: � Dimensioni del tubo di calma:

- Il diametro del tubo sarà minimo DN100, in modo da permettere una efficace protezione del sensore dagli

urti, ma al contempo una sufficiente circolazione dell’acqua intorno al sensore stesso. � Foratura del tubo di calma:

- Permette una continua circolazione dell’acqua dall’interno all’esterno del tubo, evitando la formazione di croste o sedimenti.

� Posizionamento del sensore ad almeno 20cm dal fondo :

- (compatibilmente con le dimensioni della vasca è preferibile più in alto): in modo che i depositi sul fondo

non raggiungano la membrana del sensore.

Alimentazione trasduttori in campo Tramite opportuno alimentatore, già previsto all’interno del quadro elettrico, l’RTU di telecontrollo ABS PCx o

similare dovrà essere in grado di fornire la tensione standard di 24Vcc, fondamentale per l’alimentazione in

campo degli eventuali trasduttori relativi alle misure analogiche presenti negli impianti. Tale capacità sarà garantita, tramite opportuni dispositivi e circuiti interni, anche in assenza della tensione 220Vac di rete.

CARATTERISTICHE DELL’RTU UTILIZZATA NELLE STAZIONI

Dimensioni della RTU, Pannello di programmazione, D isplay e Sinottico locale In virtù della necessità di realizzare quadri elettrici

di dimensioni contenute, la RTU dovrà avere le

dimensioni massime indicate di fianco, ed inoltre

dovrà essere facilmente installabile direttamente su barra OMEGA all’interno dei quadri elettrici.

Il pannello di programmazione/configurazione sarà

munito, oltre che di display LCD 4x16 caratteri,

anche di tastiera funzionale attraverso il quale modificare e/o visualizzare i dati di impianto, non solo

relativamente ai parametri di funzionamento degli organi elettromeccanici, ma anche dell’intero programma di funzionamento inserito nella stazione stessa.

Al fine di poter agevolare il compito degli operatori, tutte le operazioni di programmazione e configurazione

dovranno poter essere effettuate “in chiaro”, ovvero in linguaggio corrente non in linguaggio macchina e

senza la conoscenza di linguaggi di programmazione e/o logiche booleane (AND, OR, NOT etc.). La programmazione dovrà quindi essere effettuata tramite la semplice configurazione di funzioni pre-

realizzate e non come macro richiamabili con linguaggi ladder; le funzioni dovranno essere disponibili in una

apposita libreria consultabile e modificabile direttamente presso la stazione, anche senza l’ausilio di

computer portatile.

Il pannello frontale disporrà anche di 20 LED con targhette serigrafabili, il cui significato potrà essere

facilmente programmabile ed associabile a funzionamenti/ malfunzionamenti di organi elettromeccanici e ad

allarmi eventi etc.

FUNZIONI PRE-CARICATE: Tra le tante funzioni software che ciascuna RTU metterà subito a disposizione, alcune vengono qui di seguito elencate; è ovvio, che queste funzioni potranno essere attiva te adeguando opportunamente la parte elettromeccanica dei quadri elettrici .

Page 15: N.CAPITOLATOTECNICODESIO - BrianzAcque · c) sezioni minime e cadute di tensione ammesse: le sezioni dei conduttori, calcolate in funzione della potenza impegnata e della lunghezza

VASCA VOLANO in QUARTIERE SPACCONE - DESIO – BRIANZACQUE s.r.l.

N.2 – CAPITOLATO TECNICO 14

Controrotazione elettropompe: Allo scopo di mantenere sempre in efficienza gli impianti, ed anche per ovviare a possibili intasamenti delle

pompe presenti negli impianti stessi, le periferiche contengono la funzione di contro-rotazione delle

elettropompe. La funzione, potrà essere selezionata sulla base del controllo della sola portata, della portata

e dell’assorbimento oppure esclusivamente in manuale con inserimento di una password di sicurezza.

Riarmo degli scatti termici: Spesso le pompe si bloccano per cause estemporanee; la RTU ABS PCx o similare dovrà essere dotata

della funzione di riarmo automatico dello scatto termico e dovrà quindi essere in grado di fornire il comando in uscita necessario per resettare il relè termico, purchè la protezione termica montata nel quadro elettrico di potenza, sia dotata di blocchetto di r iarmo . Mediante il software inserito nella periferica, dovrà

essere possibile decidere per quante volte effettuare l’operazione considerando un massimo di 3 volte e

dovrà altresì essere possibile programmare il tempo di intervallo (tra 1 e 999 sec.) tra un riarmo ed il

successivo.

Se l’anomalia dovesse persistere, la RTU, in automatico dopo aver effettuato i tentativi di riarmo impostati, non chiamerà più l’elettropompa interessata nel ciclo di alternanza, e provvederà in autonomia ad inviare

l’allarme di malfunzionamento al Centro di Controllo che classificherà l’allarme e deciderà se inviarlo al

personale reperibile o ad un eventuale servizio di assistenza tecnica mediante mail o fax.

Commutazione automatica dell’inverter in uso: Al fine di ridurre il numero degli eventuali inverter negli impianti, la RTU ABS PCx o similare dovrà disporre

delle sequenze per poter associare alternativamente a ciascuna pompa il funzionamento di uno o più

inverter, diminuendone di fatto la quantità installata.

Gestione delle valvole di mandata Al fine di evitare problemi impiantistici dovuti ai “colpi d’ariete”, la RTU ABS PCx o similare dovrà disporre di

serie della funzione per la gestione dell’apertura e la chiusura delle valvole di mandata sincronizzata con le

pompe.

Per un più ampio utilizzo, la funzione dovrà prevedere anche la gestione degli eventuali fine-corsa e l’attuazione di manovre di emergenza nel caso di mancata chiusura/apertura dei dispositivi.

Gestione delle paratoie La RTU ABS PCx o similare conterrà la funzione per il controllo automatico delle Paratoie, completa della

gestione dei finecorsa di Apertura e di Chiusura. Come sicurezza, la funzione prevede l’attuazione di manovre di emergenza nel caso di mancata chiusura/apertura dei dispositivi.

Diagnostica degli ingressi analogici e dei moduli d i espansione. La RTU ABS PCx o similare sarà dotata degli opportuni circuiti interni di servizio, in grado di effettuare in modo automatico la diagnostica di funzionamento di tutti gli ingressi analogici e degli eventuali moduli di

espansione.

Regolatori P.I.D. e Controllori ad inseguimento ON/ OFF Le RTU ABS PCx o similari saranno dotate di almeno n°2 regolatori di tipo PID e di 4 controllori ad inseguimento (banda morta) utilizzabili per il controllo e la regolazione fine della portata di pompe

dell’apertura/chiusura di paratoie, saracinesche motorizzate oppure, nel caso di impianti di depurazione,

controllo e gestione in modo oculato di tutte le variabili di processo (ossidazione, clorazione, ecc..).

Le funzioni dovranno poter essere anche utilizzabili per la regolazione della frequenza di funzionamento

degli inverter, o ad esempio per poter variare l’inclinazione delle pale variabili delle pompe idrovore.

Page 16: N.CAPITOLATOTECNICODESIO - BrianzAcque · c) sezioni minime e cadute di tensione ammesse: le sezioni dei conduttori, calcolate in funzione della potenza impegnata e della lunghezza

VASCA VOLANO in QUARTIERE SPACCONE - DESIO – BRIANZACQUE s.r.l.

N.2 – CAPITOLATO TECNICO 15

Data Logger Nella configurazione base nella RTU ABS PCx o similare dovranno essere memorizzabili almeno 32

differenti grandezze analogiche quali le portate, le misure etc., con un intervallo di campionamento

impostabile (da 2 secondi sino a 240 minuti ciascuno) nei loro valori istantanei, massimi, minimi o medi. Lo

stesso segnale dovrà poter essere assegnato quindi a diversi canali con differenti modalità di

campionamento. La memoria disponibile per la registrazione dovrà essere in grado di garantire la memorizzazione di almeno 6 differenti misure con intervallo di campionamento di 5 minuti per almeno 99

giorni solari.

Ciascun modulo I/O dispone di una porta seriale RS232 (convertibile in RS485), e di una porta CAN-Bus che

possono essere utilizzate per:

- Connessione di più dispositivi tra loro nel medesimo impianto

- Connessione tramite modem al Centro principale

- Connessione diretta con Personal Computer - Programmare i parametri di funzionamento

- Scaricare i dati accumulati

Le apparecchiature di telecontrollo telecomando ed automazione locale dovranno essere alimentate con

tensione compresa tra 9 e 34 Vdc. Nella loro configurazione standard, i dispositivi dovranno disporre di un modulo di Ingressi/Uscite dotato dei

seguenti segnali:

ingressi n. 16 segnali digitali da contatti puliti (galvanicamente isolati anche fra loro)

n. 4 segnali analogici 0-4/20 mA; (galvanicamente isolati anche fra loro)

uscite n. 8 uscite digitali (galvanicamente isolate anche fra loro)

n. 2 uscita analogica 0-4/20 mA (galvanicamente isolata)

In base alle esigenze impiantistiche, dovranno poter essere collegati dei moduli di espansione

Ingressi/Uscite supplementari, con le stesse caratteristiche del modulo base.

Lo scambio di dati tra i diversi moduli avverrà tramite CAN-Bus, con velocità di comunicazione di almeno 525

kBits/sec.

Page 17: N.CAPITOLATOTECNICODESIO - BrianzAcque · c) sezioni minime e cadute di tensione ammesse: le sezioni dei conduttori, calcolate in funzione della potenza impegnata e della lunghezza

VASCA VOLANO in QUARTIERE SPACCONE - DESIO – BRIANZACQUE s.r.l.

N.2 – CAPITOLATO TECNICO 16

CAP.2 - CANALIZZAZIONI A meno che non si tratti di installazioni volanti, i conduttori devono essere sempre protetti e salvaguardati meccanicamente. Dette protezioni possono essere: tubazioni, canalette porta cavi, passerelle, condotti o cunicoli ricavati nella struttura edile, ecc. Negli impianti in edifici civili e similari, si devono rispettare le prescrizioni riportato qui di seguito. 2.1 - Tubi protettivi, percorso tubazioni, cassette di de rivazione Nell'impianto previsto per la realizzazione sotto traccia, i tubi protettivi devono essere in materiale termoplastico serie leggera, per i percorsi sotto intonaco, in materiale termoplastico serie pesante, per gli attraversamenti a pavimento. Il diametro interno dei tubi deve essere pari ad almeno 1,3 volte il diametro del cerchio circoscritto al fascio dei cavi in esso contenuti; il diametro del tubo deve essere sufficientemente grande da permettere di sfilare e reinfilare i cavi in esso contenuti con facilità e senza che ne risultino danneggiati i cavi stessi o i tubi. Comunque, il diametro interno non deve essere inferiore a 16 mm. Il tracciato dei tubi protettivi deve consentire un andamento rettilineo orizzontale (con minima pendenza per favorire lo scarico di eventuale condensa) o verticale. Le curve devono essere effettuate con raccordi o con piegature che non danneggino il tubo e non pregiudichino la sfilabilità dei cavi. Ad ogni brusca deviazione resa necessaria dalla struttura muraria dei locali, ad ogni derivazione da linea principale a secondaria e in ogni locale servito, la tubazione deve essere interrotta con cassette di derivazione. Le giunzioni dei conduttori devono essere eseguite nelle cassette di derivazione, impiegando opportuni morsetti o morsettiere. Dette cassette devono essere costruite in modo che, nelle condizioni di installazione, non sia possibile introdurre corpi estranei; inoltre, deve risultare agevole la dispersione del calore in esse prodotto. Il coperchio delle cassette deve offrire buone garanzie di fissaggio ed essere apribile solo con attrezzo. I tubi protettivi dei montanti di impianti utilizzatori alimentati attraverso organi di misura centralizzati e le relative cassette di derivazione devono essere distinti per ogni montante. Qualora si preveda l'esistenza, nello stesso locale, di circuiti appartenenti a sistemi elettrici diversi, questi devono essere protetti da tubi diversi e far capo a cassette separate. Tuttavia è ammesso collocare i cavi nello stesso tubo e far capo alle stesse cassette, purché essi siano isolati per la tensione più elevata e le singole cassette siano internamente munite di diaframmi, non amovibili, se non a mezzo di attrezzo, posti tra i morsetti destinati a serrare conduttori appartenenti a sistemi diversi. Il numero dei cavi che si possono introdurre nei tubi è indicato nelle Tabelle successive. I tubi protettivi dei conduttori elettrici collocati in cunicoli, che ospitano altre canalizzazioni, devono essere disposti in modo da non essere soggetti ad influenze dannose in relazione a sovrariscaldamenti, sgocciolamenti, formazione di condensa, ecc. È inoltre vietato collocare, nelle stesse incassature, montanti e colonne telefoniche o radiotelevisive. Nel vano degli ascensori o montacarichi non è consentita la messa in opera di conduttori o tubazioni di qualsiasi genere che non appartengano all'impianto dell'ascensore o del montacarichi stesso.

Page 18: N.CAPITOLATOTECNICODESIO - BrianzAcque · c) sezioni minime e cadute di tensione ammesse: le sezioni dei conduttori, calcolate in funzione della potenza impegnata e della lunghezza

VASCA VOLANO in QUARTIERE SPACCONE - DESIO – BRIANZACQUE s.r.l.

N.2 – CAPITOLATO TECNICO 17

Page 19: N.CAPITOLATOTECNICODESIO - BrianzAcque · c) sezioni minime e cadute di tensione ammesse: le sezioni dei conduttori, calcolate in funzione della potenza impegnata e della lunghezza

VASCA VOLANO in QUARTIERE SPACCONE - DESIO – BRIANZACQUE s.r.l.

N.2 – CAPITOLATO TECNICO 18

Page 20: N.CAPITOLATOTECNICODESIO - BrianzAcque · c) sezioni minime e cadute di tensione ammesse: le sezioni dei conduttori, calcolate in funzione della potenza impegnata e della lunghezza

VASCA VOLANO in QUARTIERE SPACCONE - DESIO – BRIANZACQUE s.r.l.

N.2 – CAPITOLATO TECNICO 19

2.2 - Canalette porta cavi Per i sistemi di canalizzazione si applicano le norme CEI 23-32. La sezione occupata dai cavi non deve superare la metà di quella disponibile e deve essere tale da consentire un'occupazione della sezione utile dei canali, secondo quanto prescritto dalle norme CEI 64-8/5 art. 522.8.1.1. Per il grado di protezione contro i contatti diretti, si applica quanto richiesto dalle norme CEI 64-8, utilizzando i necessari accessori (angoli, derivazioni, ecc.); opportune barriere devono separare cavi a tensioni nominali differenti. I cavi vanno utilizzati secondo le indicazioni delle norme CEI 20-20. Per i canali metallici devono essere previsti i necessari collegamenti di terra ed equipotenziali, secondo quanto previsto dalle norme CEI 64-8. Nei passaggi di parete devono essere previste opportune barriere tagliafiamma che non degradino i livelli di segregazione assicurati dalle pareti. I materiali utilizzati devono avere caratteristiche di resistenza al calore anormale ed al fuoco che soddisfino quanto richiesto dalle norme CEI 64-8. 2.3 - POSA DI CAVI ELETTRICI, ISOLATI, SOTTO GUAINA , INTERRATI Per l'interramento dei cavi elettrici, si dovrà procedere nel modo seguente: sul fondo dello scavo, sufficiente per la profondità di posa e privo di qualsiasi sporgenza o spigolo di roccia o di sassi, si dovrà costituire un letto di sabbia di fiume, vagliata e lavata, o di cava, vagliata dello spessore di almeno 10 cm, sul quale si dovrà distendere il cavo (o i cavi), senza premere e senza farlo affondare artificialmente nella sabbia; si dovrà, quindi, stendere un altro strato di sabbia come sopra, dello spessore di 5 cm, in corrispondenza della generatrice superiore del cavo (o dei cavi); pertanto, lo spessore finale complessivo della sabbia dovrà risultare di almeno 15 cm più il diametro del cavo (quello maggiore, avendo più cavi);

Page 21: N.CAPITOLATOTECNICODESIO - BrianzAcque · c) sezioni minime e cadute di tensione ammesse: le sezioni dei conduttori, calcolate in funzione della potenza impegnata e della lunghezza

VASCA VOLANO in QUARTIERE SPACCONE - DESIO – BRIANZACQUE s.r.l.

N.2 – CAPITOLATO TECNICO 20

sulla sabbia così posta in opera, si dovrà, infine, disporre una fila continua di mattoni pieni, bene accostati fra loro e con il lato maggiore disposto secondo l'andamento del cavo (o dei cavi), se questo avrà il diametro (o questi comporranno una striscia) non superiore a 5 cm o, al contrario, in senso trasversale (generalmente con più cavi); sistemati i mattoni, si dovrà procedere al reinterro dello scavo, pigiando sino al limite del possibile e trasportando a rifiuto il materiale eccedente dall'iniziale scavo. Ovviamente, l'asse del cavo (o quello centrale di più cavi) dovrà, trovarsi in uno stesso piano verticale con l'asse della fila di mattoni. Per la profondità di posa sarà seguito il concetto di avere il cavo (o i cavi) posti sufficientemente al sicuro da possibili scavi di superficie per riparazione ai manti stradali o cunette eventualmente soprastanti, o movimenti di terra nei tratti a prato o giardino. La profondità di posa dovrà essere almeno 0,5 m, secondo le norme CEI 11-17 art. 2.3.11. 2.4- POSA DI CAVI ELETTRICI, ISOLATI, SOTTO GUAINA , IN TUBAZIONI INTERRATE O NON INTERRATE, O IN CUNICOLI NON PRATICABILI Per le tubazioni adatte a fornire protezione meccanica ai cavi, non è prescritta una profondità minima di posa. Le tubazioni dovranno risultare coi singoli tratti uniti tra loro o stretti da collari o flange, onde evitare discontinuità nella loro superficie interna. Il diametro interno della tubazione dovrà essere in rapporto non inferiore ad 1,3 rispetto al diametro del cavo o del cerchio circoscrivente i cavi, sistemati a fascia. Per l'infilaggio dei cavi, si dovranno avere adeguati pozzetti sulle tubazioni interrate ed apposite cassette sulle tubazioni non interrate. Il distanziamento fra tali pozzetti e cassette sarà da stabilirsi in rapporto alla natura ed alla grandezza dei cavi da infilare. Tuttavia, per cavi in condizioni medie di scorrimento e grandezza, il distanziamento resta stabilito di massima: - ogni 30 m circa, se in rettilineo; - ogni 15 m circa, se è interposta una curva.

I cavi non dovranno subire curvature di raggio inferiore a 15 volte il loro diametro.

Page 22: N.CAPITOLATOTECNICODESIO - BrianzAcque · c) sezioni minime e cadute di tensione ammesse: le sezioni dei conduttori, calcolate in funzione della potenza impegnata e della lunghezza

VASCA VOLANO in QUARTIERE SPACCONE - DESIO – BRIANZACQUE s.r.l.

N.2 – CAPITOLATO TECNICO 21

CAP.3 - PROTEZIONE CONTRO I CONTATTI INDIRETTI Devono essere protette contro i contatti indiretti tutte le parti metalliche accessibili dell'impianto elettrico e degli apparecchi utilizzatori, normalmente non in tensione, ma che, per cedimento dell'isolamento principale o per altre cause accidentali, potrebbero trovarsi sotto tensione (masse). Per la protezione contro i contatti indiretti, ogni impianto elettrico utilizzatore, o raggruppamento di impianti contenuti in uno stesso edificio e nelle sue dipendenze (quali portinerie distaccate e simili), deve avere un proprio impianto di terra. A tale impianto di terra devono essere collegati tutti i sistemi di tubazioni metalliche accessibili di acqua, gas e altre tubazioni che entrano nel fabbricato, nonché tutte le masse metalliche accessibili, di notevole estensione, esistenti nell'area dell'impianto elettrico utilizzatore stesso. IMPIANTO DI MESSA A TERRA E SISTEMI DI PROTEZIONE CONTRO I CONTATTI INDIRETTI 3.1 - Elementi di un impianto di messa a terra Per ogni edificio contenente impianti elettrici deve essere opportunamente previsto, in sede di costruzione, un proprio impianto di messa a terra (impianto di terra locale) che deve soddisfare le prescrizioni delle vigenti norme CEI 64-8. Tale impianto deve essere realizzato in modo da poter effettuare le verifiche periodiche di efficienza e comprende: Dovranno essere collegate a terra anche le masse estranee all'impianto elettrico esistente nell'area del complesso quali: le tubazioni dell'acqua, del riscaldamento, del gas. L'impianto di terra dovrà comprendere: * Dispersore DI, corpo metallico o complesso di corpi metallici posto in intimo contatto con il terreno e che realizza il collegamento elettrico con la terra. Ha il compito di disperdere facilmente nel terreno le correnti elettriche che si manifestano in caso di guasto. * Conduttore di Terra CT, a diretto contatto con il terreno, destinato a collegare i dispersori fra loro e al collettore (o nodo ) principale di terra. * Collettore Principale di Terra MT è costituito da una sbarra o da un morsetto, dove convergono: a) il conduttore di terra b) il conduttore di protezione c) i conduttori di equipotenzialita'. * Conduttori di Protezione PE (cavi di colore giallo-verde) hanno il compito di collegare al collettore principale di terra, e quindi al dispersore, tutti gli involucri metallici degli apparecchi utilizzatori. * il "conduttore equipotenziale ",conduttore avente lo scopo di assicurare l'equipotenzialità fra le masse estranee ed il conduttore di protezione o il collettore principale di terra. La resistenza dell' impianto di terra dovrà avere un valore uguale o inferiore a quello dato dal rapporto tra la massima tensione di contatto ammessa e la corrente di intervento nominale maggiore dei dispositivi di protezione differenziale (Idn) più alto. L'impianto di terra dovrà essere unico. Il valore della resistenza dell'impianto di terra dovrà essere coordinato con i dispositivi di protezione differenziali contro i contatti indiretti. L'impianto di terra deve inoltre garantire un efficienza ed affidabilità costanti anche in condizioni sfavorevoli del terreno. L'impianto di messa a terra deve essere realizzato in modo tale che il valore della resistenza di terra sia conforme alle disposizioni di legge; si ricorda che il dispersore deve garantire una resistenza tale che venga rispettato il rapporto Rt < V/I. Dove V è la massima tensione di contatto ammessa di 25V. DISPERSORE Il dispersore può essere costituito da: - tondi, profilati, tubi; - nastri, corde ; - piastre; - conduttori posti nello scavo di fondazione; - ferri di armatura nel calcestruzzo incorporato nel terreno; - altre strutture interrate adatte allo scopo; - le tubazioni metalliche diverse da quelle componenti gli acquedotti non devono essere usate come dispersori. - I rivestimenti metallici dei cavi non soggetti a danneggiamenti per corrosione possono essere usati come dispersori, purchè posti sotto il completo controllo di chi le utilizza come dispersore. - non sono ammesse come dispersori le tubazioni del gas, aria compressa e simili.

Page 23: N.CAPITOLATOTECNICODESIO - BrianzAcque · c) sezioni minime e cadute di tensione ammesse: le sezioni dei conduttori, calcolate in funzione della potenza impegnata e della lunghezza

VASCA VOLANO in QUARTIERE SPACCONE - DESIO – BRIANZACQUE s.r.l.

N.2 – CAPITOLATO TECNICO 22

Per il dispersore è conveniente l'impiego di rame, acciaio rivestito di rame e materiali ferrosi zincati. I dispersori devono avere dimensioni trasversali tali da assicurare la prevista durata di vita. Le giunzioni tra i conduttori di terra ed il dispersore devono essere eseguite con saldatura forte o autogena o con appositi morsetti o manicotti che assicurino un contatto equivalente a quello della saldatura; Le giunzioni devono essere protette contro la corrosione. I morsetti ed i bulloni possono essere di acciaio zincato a caldo, rame indurito o acciaio inox. E’ ammesso l'uso di bulloni zincati elettroliticamente purchè verniciati; anche le saldature di materiali ferrosi devono essere verniciate quando non siano annegate nel calcestruzzo. L'anello dispersore deve essere interrato ad una profondità maggiore di 0,5 m. L'eventuale dispersore a picchetto deve avere una lunghezza >= 1.5m e deve essere infisso alla distanza di circa 10m l'uno dall'altro. CONDUTTORI DI TERRA I conduttori di terra possono essere costituiti da: a) fili, corde, piattine, tubi e simili. b) è ammesso l'uso di elementi strutturali metallici purche' rispondenti alle Norme e, comunque inamovibili. La sezione dei conduttori di terra deve essere calcolata come per i conduttori di protezione, e comunque non inferiore a: a) con protezione contro la corrosione ma non meccanica: 16 mmq in rame o ferro b) senza protezione contro la corrosione : 25 mmq in rame e 50 mmq in ferro COLLETTORE O NODO PRINCIPALE DI TERRA Il collettore o nodo principale di terra deve essere costituito da un morsetto o da una sbarra. Al collettore o nodo principale di terra devono essere collegati: a) il conduttore di terra b) il conduttore di protezione c) i conduttori equipotenziali principali d) l'eventuale conduttore di messa a terra di un punto del sistema ( in genere il neutro ). Il conduttore di terra deve essere provvisto di dispositivi di apertura in posizione accessibile, manovrabili solo con attrezzo, da utilizzarsi per le misure elettriche. CONDUTTORI DI PROTEZIONE I conduttori di protezione possono essere costituiti da: a) anime di cavi multipolari b) cavi nudi o cavi unipolari (anche senza guaina) facenti parte, con i conduttori attivi, di una stessa conduttura . c) cavi nudi o cavi unipolari che non fanno parte della stessa conduttura dei conduttori attivi. d) masse estranee di adeguate caratteristiche e) involucri o strutture metalliche di quadri, condutture costruite in fabbrica, quando la loro continuità elettrica sia realizzata in modo da assicurare la protezione contro il danneggiamento meccanico, chimico ed elettrochimico; sia assicurata una conduttanza almeno pari a quella risultante per il relativo conduttore di protezione; sia possibile effettuare la connessione di altri conduttori di protezione nei punti predisposti per la derivazione. f) rivestimenti metallici e guaine di cavi, tubi protettivi e canalette , quando sia assicurata la protezione contro il danneggiamento meccanico, chimico ed elettrochimico; sia assicurata una conduttanza almeno pari a quella risultante per il relativo conduttore di protezione. g) Le masse estranee non devono essere usate come PEN. h) l'uso delle tubazioni metalliche dell'acqua è consentito previa autorizzazione del responsabile dell' impianto idraulico. k) tutti i tubi metallici conduttori contenenti sostanze imfiammabili (es.gas, gasolio, etc.) e i tubi per il riscaldamento non possono essere utilizzati come conduttore di protezione.

Page 24: N.CAPITOLATOTECNICODESIO - BrianzAcque · c) sezioni minime e cadute di tensione ammesse: le sezioni dei conduttori, calcolate in funzione della potenza impegnata e della lunghezza

VASCA VOLANO in QUARTIERE SPACCONE - DESIO – BRIANZACQUE s.r.l.

N.2 – CAPITOLATO TECNICO 23

La seziona minima dei conduttori di protezione può essere scelta secondo quanto di seguito indicato solo se il conduttore di protezione è costituito dallo stesso materiale del conduttore di fase: sezione conduttore di fase < 16 mmq : sezione del conduttore di protezione come quello di fase sezione conduttore di fase > 16 mmq e < 35 mmq. : sezione del conduttore di protezione uguale a 16 mmq. sezione conduttore di fase > 35 mmq : sezione del conduttore di protezione come metà sezione del conduttore di fase i) quando il conduttore di protezione non fa parte della stessa conduttura dei conduttori di fase, la sua sezione non deve essere inferiore a: . con protezione meccanica 2,5 mmq . senza proteziona meccanica 4 mmq CONDUTTORI EQUIPOTENZIALI conduttori equipotenziali principali : devono avere sezione > a metà di quella del conduttore di protezione principale con un minimo di 6 mmq. (se il conduttore è in rame la sezione massima può essere 25 mmq). conduttori equipotenziali supplementari: a) connessione di due masse (parti conduttrici facenti parte dell'impianto elettrico): sezione > a quella del conduttore di protezione di sezione minore. b) connessione di massa a massa estranea (parte conduttrice non facente parte dell'impianto elettrico): sezione > a metà della sezione del conduttore di protezione della massa. c) connessione di due masse estranee : sezione > 2,5 mmq con protezione meccanica, sezione > 4 mmq senza protezione meccanica d) connessione di massa estranea all'impianto di terra o al conduttore di protezione : sezione > 2,5 mmq con protezione meccanica sezione > 4 mmq senza protezione meccanica Il collegamento equipotenziale supplementare puo' essere realizzato con masse estranee purchè sia assicurata la continuità elettrica e garantita la protezione meccanica, chimica ed elettrochimica; la conduttanza sia almeno uguale quella del conduttore di protezione corrispondente e gli elementi non possano essere rimossi e siano previsti per tale impiego. NB. Tutte le masse devono risultare collegate all'impianto di terra con adeguati conduttori di protezione. Le masse estranee, in determinate condizioni di Norma, devono pure essere collegate all'impianto di terra con idoneo conduttore equipotenziale.

Page 25: N.CAPITOLATOTECNICODESIO - BrianzAcque · c) sezioni minime e cadute di tensione ammesse: le sezioni dei conduttori, calcolate in funzione della potenza impegnata e della lunghezza

VASCA VOLANO in QUARTIERE SPACCONE - DESIO – BRIANZACQUE s.r.l.

N.2 – CAPITOLATO TECNICO 24

Page 26: N.CAPITOLATOTECNICODESIO - BrianzAcque · c) sezioni minime e cadute di tensione ammesse: le sezioni dei conduttori, calcolate in funzione della potenza impegnata e della lunghezza

VASCA VOLANO in QUARTIERE SPACCONE - DESIO – BRIANZACQUE s.r.l.

N.2 – CAPITOLATO TECNICO 25

CAP.4 - COORDINAMENTO DELL'IMPIANTO DI TERRA CON DI SPOSITIVI DI INTERRUZIONE Una volta attuato l'impianto di messa a terra, la protezione contro i contatti diretti può essere realizzata con uno dei seguenti sistemi: a) coordinamento fra impianto di messa a terra e protezione di massima corrente. Questo tipo di protezione richiede l'installazione di un impianto di terra coordinato con un interruttore con relè magnetotermico, in modo che risulti soddisfatta la seguente relazione: Rt ² 50/Is (sistemi TT) dove Rt è il valore in Ohm della resistenza dell'impianto di terra, nelle condizioni più sfavorevoli, ed Is è il valore, in Ampère, della corrente di intervento del dispositivo di protezione; se l'impianto comprende più derivazioni protette da dispositivi con correnti di intervento diverse, deve essere considerata la corrente di intervento più elevata. Qualora il dispositivo di protezione contro le sovracorrenti sia del tipo a tempo inverso, Is è la corrente che ne provoca il funzionamento automatico entro 5 secondi. Quando il dispositivo di protezione contro le sovracorrenti è del tipo a scatto istantaneo, Is è la corrente minima che ne provoca lo scatto istantaneo. b) coordinamento fra impianto di messa a terra ed interruttori differenziali (sistemi TT). Questo tipo di protezione richiede l'installazione di un impianto di terra coordinato con un interruttore con relè differenziale, che assicuri l'apertura dei circuiti da proteggere non appena eventuali correnti di guasto creino situazioni di pericolo. Affinché detto coordinamento sia efficiente, deve essere osservata la seguente relazione: t ² 50/Id dove Id è il valore della corrente nominale di intervento differenziale del dispositivo di protezione. CAP.5 - PROTEZIONE MEDIANTE DOPPIO ISOLAMENTO In alternativa al coordinamento fra impianto di messa a terra e dispositivi di protezione attiva, la protezione contro i contatti diretti può essere realizzata adottando: - macchine o apparecchi con isolamento doppio o rinforzato per costruzioni o installazioni: apparecchi di classe II. In uno stesso impianto, la protezione con apparecchi di classe II può coesistere con la protezione mediante messa a terra; tuttavia è vietato collegare intenzionalmente a terra le parti metalliche degli apparecchi e delle altre parti dell'impianto di classe II. CAP.6 - PROTEZIONE DELLE CONDUTTURE ELETTRICHE I conduttori che costituiscono gli impianti devono essere protetti contro le sovracorrenti causate da sovraccarichi o da corto circuiti. La protezione contro i sovraccarichi deve essere effettuata in ottemperanza alle prescrizioni delle norme CEI 64-8 art. 433. In particolare, i conduttori devono essere scelti in modo che la loro portata (Iz) sia superiore o almeno uguale alla corrente di impiego (Ib) (valore di corrente calcolato in funzione della massima potenza da trasmettere in regime permanente). Gli interruttori automatici magnetotermici, da installare a loro protezione, devono avere una corrente nominale (In) compresa fra la corrente di impiego del conduttore (Ib) e la sua portata nominale (Iz) ed una corrente di funzionamento (If) minore o uguale a 1,45 volte la portata (Iz). In tutti i casi devono essere soddisfatte le seguenti relazioni: Ib ² In ² Iz If ² 1,45 Iz La seconda delle due disuguaglianze sopra indicate è automaticamente soddisfatta nel caso di impiego di interruttori automatici conformi alle norme CEI 23-3 e CEI 17-5. Gli interruttori automatici magnetotermici devono interrompere le correnti di corto circuito che possono verificarsi nell'impianto, in modo tale da garantire che, nel conduttore protetto, non si raggiungano temperature pericolose secondo la relazione: Iq ² I Ks2 conforme alle norme CEI 64-8, art. 434.4. Essi devono avere un potere di interruzione almeno uguale alla corrente di corto circuito presunta nel punto di installazione. È tuttavia ammesso l'impiego di un dispositivo di protezione con potere di interruzione inferiore, a condizione che a monte vi sia un altro dispositivo avente il necessario potere di interruzione. In questo caso le caratteristiche dei due dispositivi devono essere coordinate in modo che l'energia specifica I2t, che viene lasciata passare dal dispositivo a monte, non risulti superiore a quella che può essere sopportata, senza danno, dal dispositivo a valle e dalle condutture protette.

Page 27: N.CAPITOLATOTECNICODESIO - BrianzAcque · c) sezioni minime e cadute di tensione ammesse: le sezioni dei conduttori, calcolate in funzione della potenza impegnata e della lunghezza

VASCA VOLANO in QUARTIERE SPACCONE - DESIO – BRIANZACQUE s.r.l.

N.2 – CAPITOLATO TECNICO 26

Cap. 7 Disposizioni particolari per impianti, per s ervizi tecnologici e per servizi generali Tutti gli impianti che alimentano utenze dislocate nei locali comuni devono essere derivati da un quadro sul quale devono essere installate le apparecchiature di sezionamento, comando e protezione. 7.1 - ILLUMINAZIONE Le lampade di illuminazione devono essere comandate a mezzo di pulsanti componibili con le apparecchiature da incasso per montaggio in scatole rettangolari standard, oppure di tipo modulare componibile con le apparecchiature prescritte all'art. 32. Il comando deve avvenire con interruttori, luminosi e non, a due morsetti. 7.2 - ILLUMINAZIONE ESTERNA Gli apparecchi di illuminazione destinati ad illuminare zone esterne ai fabbricati devono essere alimentati dal quadro generale di distribuzione. I componenti impiegati nella realizzazione dell'impianto, compresi gli apparecchi di illuminazione, devono essere protetti contro la pioggia, l'umidità e la polvere; salvo prescrizioni specifiche dell'Amministrazione, per gli apparecchi di illuminazione si dovrà raggiungere almeno il grado di protezione IP 55 per i gruppi ottici contenenti le lampade. L'accensione delle lampade deve essere effettuata a mezzo di con relè crepuscolare. CAP.8. Qualità e caratteristiche dei materiali GENERALITÀ Tutti i materiali e gli apparecchi impiegati negli impianti elettrici devono essere adatti all'ambiente in cui sono installati e devono avere caratteristiche tali da resistere alle azioni meccaniche, corrosive, termiche o dovute all'umidità alle quali possono essere esposti durante l'esercizio. Tutti i materiali e gli apparecchi devono essere rispondenti alle norme CEI ed alle Tabelle di unificazione CEI-UNEL, ove queste esistano. Tutti gli apparecchi devono riportare dati di targa ed eventuali indicazioni d'uso utilizzando la simbologia del CEI e la lingua italiana. - COMANDI (INTERRUTTORI, DEVIATORI, PULSANTI E SIMILI) E PRESE A SPINA Sono da impiegarsi apparecchi stagni modulari e componibili. Gli interruttori devono avere portata 16 A. Le prese devono essere di sicurezza, con alveoli schermati. 8.1 - Apparecchi di comando Le apparecchiature di comando devono essere installate ad un'altezza massima di 0,90 m dal pavimento. 8.2 - Prese di alimentazione di utilizzatori elettr ici Le prese di corrente che alimentano utilizzatori elettrici con forte assorbimento devono avere un proprio dispositivo di protezione di sovracorrente, interruttore bipolare con fusibile sulla fase o interruttore magnetotermico. 8.3 - APPARECCHIATURE MODULARI CON MODULO NORM ALIZZATO Le apparecchiature installate nei quadri di comando e negli armadi devono essere del tipo modulare e componibile, con fissaggio a scatto sul profilato, preferibilmente normalizzato EN 50022 (norme CEI 17-18). In particolare: gli interruttori automatici magnetotermici fino a 100 A devono essere modulari e componibili con potere di interruzione fino a 6.000 A, salvo casi particolari; tutte le apparecchiature necessarie per rendere efficiente e funzionale l'impianto (ad esempio trasformatori, suonerie, portafusibili, lampade di segnalazione, interruttori programmatori, prese di corrente CEE, ecc.) devono essere modulari e accoppiabili nello stesso quadro con gli interruttori automatici di cui al punto a). gli interruttori con relè differenziali fino a 63 A devono essere modulari ed appartenere alla stessa serie di cui ai punti a) e b); devono essere del tipo ad azione diretta; gli interruttori magnetotermici differenziali tetrapolari con 3 poli protetti fino a 63 A devono essere modulari ed essere dotati di un dispositivo che consenta la visualizzazione dell'avvenuto intervento e permetta, preferibilmente, di distinguere se detto intervento è provocato dalla protezione differenziale; è ammesso l'impiego di interruttori differenziali puri, purché abbiano un potere di interruzione con dispositivo associato di almeno 4.500 A;

Page 28: N.CAPITOLATOTECNICODESIO - BrianzAcque · c) sezioni minime e cadute di tensione ammesse: le sezioni dei conduttori, calcolate in funzione della potenza impegnata e della lunghezza

VASCA VOLANO in QUARTIERE SPACCONE - DESIO – BRIANZACQUE s.r.l.

N.2 – CAPITOLATO TECNICO 27

il potere di interruzione degli interruttori automatici deve essere garantito sia in caso di alimentazione dai morsetti superiori (alimentazione dall'alto), sia in caso di alimentazione dai morsetti inferiori (alimentazione dal basso). 8.4 SPECIFICHE DEL SENSORE PIEZOCAPACITIVO

Il sensore piezocapacitivo previsto in impianto dovrà esser è un sensore di livello capacitivo il cui elemento sensibile è dotato di membrana ceramica che permette al sensore di essere sottoposto a pressioni elevate. La parte esposta della membrana “sente” la pressione della colonna d’acqua, che è proporzionale al livello del liquido ed alla pressione atmosferica che è variabile. Il cambiamento della pressione atmosferica modifica le misure e produce un errore. Per eliminare questo errore di misura la pressione atmosferica viene riportata nella parte retrostante della membrana attraverso il tubetto di compensazione. Se il liquido ha una diversa densità rispetto all’acqua, il segnale di uscita cambierà proporzionalmente rispetto al peso specifico.

Il sensore proposto e che dovrà essere installato in impianto dovrà avere le seguenti caratteristiche minime:

DATI TECNICI Segnale d’uscita : Loop passivo 4-20 mA proporzionale al livello

Alimentazione : 9-60 Vdc

Carico d’uscita : Variabile a seconda della tensione di alimentazione ( almeno 750 Ohm a 24Vdc)

Errore : ≤ ± 0,15% F.S. (somma della non linearità, isteresi e ripetibilità)

Deriva termica punto 0 : ≤ ± 0,01% F.S. / °C

Deriva termica F.S. : ≤ ± 0,01% F.S. / °C

Stabilità a lungo termine : ≤ ± 0,15 % F.S. / anno

Temperatura operativa : -20°C ÷70° C

Peso : 0,55 Kg + 0,1 Kg/m per il cavo

Dimensioni : Ø 40 x 200 mm, cavo Ø 10 mm

Materiali:

Corpo: Acciaio resistente agli acidi SS2348/1.4404/316

Cavo elettrico: PVC o PE senza alogeni, 5x0,5mm2 con cavo schermato e ventilato

Membrana: Al2O3 Ossido di Alluminio

Guarnizioni: FPM/EPDM

Page 29: N.CAPITOLATOTECNICODESIO - BrianzAcque · c) sezioni minime e cadute di tensione ammesse: le sezioni dei conduttori, calcolate in funzione della potenza impegnata e della lunghezza

VASCA VOLANO in QUARTIERE SPACCONE - DESIO – BRIANZACQUE s.r.l.

N.2 – CAPITOLATO TECNICO 28

8.5 Pos: 'A' - pompe acque meteoriche ELETTROPOMPA SOMMERGIBILE mod. XFP 300J-CB3 PE185/8.50-10 Elettropompa sommergibile ad elevato rendimento della nuova gamma ABS EffeX PE4-PE6, con motore elettrico IP68 in classe IE3 secondo IEC60034-30. Idonea al funzionamento anche in continuo con motore parzialmente scoperto. Nella versione equipaggiata da mantello di raffreddamento l’elettropompa è idonea al funzionamento in continuo a secco. DATI TECNICI Potenza assorbita dalla rete kW 20,31 Potenza nominale resa all’albero kW 18,5 Tensione nominale/Fasi/Frequenza V/fasi/Hz 400/3/50 Intensità di corrente nominale A 38,6 Intensità di corrente allo spunto A 166 Modalità di avviamento tipo diretto, S/T, soft-star t, inverter Fattore di potenza al 100% del carico Cosfi 0,76 Fattore di potenza al 75% del carico Cosfi 0,7 Efficienza motore al 100% del carico % 91,11 Efficienza motore al 75% del carico % 91,62 Numero di giri nominali giri min -1 730 Grado di protezione IP 68 Esecuzione motore tipo standard Isolamento statore Classe H Cavo elettrico sommergibile tipo 2x(H07RN8-F4G4)+1x(H07RN8-F4G1.5) Lunghezza m 10 Girante tipo ContraBlock® tricanale aperta Diametro esterno mm da 373x7° a 383x5° Passaggio libero mm 100x130 Aspirazione DN 300 Mandata DN 300 (flangiata UNI PN10) Peso kg 786 PRESTAZIONI AL PUNTO DI LAVORO OFFERTO (lav) second o ISO 9906 – Grade 2 Portata al punto lavoro L/s ved. curva allegata Prevalenza al punto di lavoro m ved. curva allegata Potenza assorbita dalla rete P1 kW ved. curva alleg ata Potenza nominale resa all’albero P2 kW ved. curva a llegata Rendimento idraulico % ved. curva allegata Rendimento totale % ved. curva allegata CARATTERISTICHE E MATERIALI Raffreddamento motore liquido circostante Sistema di protezione sovratemperatura

segnalazione da sensori termici bimetallici (klixon ) nell'avvolgimento e predisposizione PTC

Sistema di protezione umidità sensore infiltrazione in vano di separazione motore /idraulica Tipo di aggancio maniglia in ghisa sferoidale GGG40 Carcassa motore ghisa grigia GG25 Corpo pompa ghisa grigia GG25 Girante ghisa grigia GG25 Albero motore Acciaio inox AISI 420 (1.4021) Viteria a contatto con il liquido Acciaio inox AISI316 Tenuta inferiore albero meccanica in carburo di silicio (SiC/SiC) Tenuta superiore albero meccanica in carburo di silicio (SiC/SiC) e aggiunta di labbro

di tenuta Ciclo verniciatura primer zincante, finitura resin a epossidica bicomponente

Page 30: N.CAPITOLATOTECNICODESIO - BrianzAcque · c) sezioni minime e cadute di tensione ammesse: le sezioni dei conduttori, calcolate in funzione della potenza impegnata e della lunghezza

VASCA VOLANO in QUARTIERE SPACCONE - DESIO – BRIANZACQUE s.r.l.

N.2 – CAPITOLATO TECNICO 29

Page 31: N.CAPITOLATOTECNICODESIO - BrianzAcque · c) sezioni minime e cadute di tensione ammesse: le sezioni dei conduttori, calcolate in funzione della potenza impegnata e della lunghezza

VASCA VOLANO in QUARTIERE SPACCONE - DESIO – BRIANZACQUE s.r.l.

N.2 – CAPITOLATO TECNICO 30

Page 32: N.CAPITOLATOTECNICODESIO - BrianzAcque · c) sezioni minime e cadute di tensione ammesse: le sezioni dei conduttori, calcolate in funzione della potenza impegnata e della lunghezza

VASCA VOLANO in QUARTIERE SPACCONE - DESIO – BRIANZACQUE s.r.l.

N.2 – CAPITOLATO TECNICO 31

Pos: ' B' - pompe acque nere ELETTROPOMPA SOMMERGIBILE mod. XFP 80C-VX.2-PE22/4-D01*10 Elettropompa sommergibile ad elevato rendimento della nuova gamma ABS EffeX , con motore elettrico IP68 in classe IE3 secondo IEC60034-30. Idonea al funzionamento, anche in continuo, a secco verticale o orizzontale senza necessità di mantello di raffreddamento. DATI TECNICI Potenza assorbita dalla rete kW 2.52 Potenza nominale resa all’albero kW 2.2 Tensione nominale/Fasi/Frequenza V/fasi/Hz 400/3/50 Intensità di corrente nominale A 4.56 Intensità di corrente allo spunto A 29.8 Modalità di avviamento tipo diretto Fattore di potenza al 100% del carico Cosfi 0.80 Fattore di potenza al 75% del carico Cosfi 0.79 Efficienza motore al 100% del carico % 87.39 Efficienza motore al 75% del carico % 87.17 Numero di giri nominali giri min -1 1435 Grado di protezione IP 68 Esecuzione motore tipo antideflagrante secondo EEx dII BT4/ATEX II 2G k Isolamento statore Classe H Cavo elettrico sommergibile tipo H07RN8-F7G1.5 Lunghezza m 10 Girante tipo Vortex Diametro esterno mm 196 Passaggio libero mm 80 Aspirazione DN 80 Mandata DN 80 Peso kg 98 PRESTAZIONI AL PUNTO DI LAVORO OFFERTO (lav) second o ISO 9906 – Annex A1/A2 Portata al punto lavoro L/s ved. curva allegata Prevalenza al punto di lavoro m ved. curva allegata Potenza assorbita dalla rete P1 kW ved. curva alleg ata Potenza nominale resa all’albero P2 kW ved. curva a llegata Rendimento idraulico % ved. curva allegata Rendimento totale % ved. curva allegata CARATTERISTICHE E MATERIALI Raffreddamento motore liquido pompato Sistema di protezione sovratemperatura

sensori termici bimetallici (klixon) nell'avvolgime nto

Sistema di protezione umidità sensore infiltrazione in vano di separazione motore /idraulica Tipo di aggancio maniglia in AISI316 Carcassa motore ghisa grigia GG25 Corpo pompa ghisa grigia GG25 Girante ghisa grigia GG25 Albero motore Acciaio inox AISI 420 (1.4021) Viteria a contatto con il liquido Acciaio inox AISI316 Tenuta inferiore albero meccanica in carburo di silicio (SiC/SiC) Tenuta superiore albero meccanica in carburo di silicio (SiC/C) Ciclo verniciatura primer zincante, finitura resin a epossidica bicomponente

Page 33: N.CAPITOLATOTECNICODESIO - BrianzAcque · c) sezioni minime e cadute di tensione ammesse: le sezioni dei conduttori, calcolate in funzione della potenza impegnata e della lunghezza

VASCA VOLANO in QUARTIERE SPACCONE - DESIO – BRIANZACQUE s.r.l.

N.2 – CAPITOLATO TECNICO 32

Page 34: N.CAPITOLATOTECNICODESIO - BrianzAcque · c) sezioni minime e cadute di tensione ammesse: le sezioni dei conduttori, calcolate in funzione della potenza impegnata e della lunghezza

VASCA VOLANO in QUARTIERE SPACCONE - DESIO – BRIANZACQUE s.r.l.

N.2 – CAPITOLATO TECNICO 33