Ti odio perché mi sento smarrita quando non ti vedo e ancora di più quando siamo insieme...
[NAZIONALE - 34] … · «Odio andare in tv, special- ... fosse diventato una...
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34 il Giornale Sabato 7 novembre 2009
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Spettacoli
Paolo Giordanonostro inviato a Londra
Dopo un po’ lui entra conle sue belle scarpe nuove, titu-bante assai, si stravacca sul di-vano et voilà! Il nuovo RobbieWilliams torna dopo tre annidi autoesilio, pubblica un cdniente male e non è un ciccio-nedepressocomequalcunote-meva.Èinveceunuomointelli-gente che mostra al pubblico ilsuo catalogo di ossessioni e lofa con la sbruffona timidezzadegli insicuri. «Ho trentacin-que anni, forse dovrei essereun uomo più strutturato», sus-surra. D’altronde è difficilepretenderlo.A sedicianni,pri-ma di debuttare con i TakeThat, ha conosciuto la cocai-na. Poi la fama mondiale, chepiù o meno fa lo stesso effetto.E dopo ha iniziato ad averne ilterrore,oforselanoia.Nel frat-tempoha vendutopalate di di-schi diventando uno dei can-tanti più famosi in circolazio-ne e ha foraggiato i rotocalchicon ogni tipo di gossip. Ma si èdimenticato di crescere. Lo stafacendo ora, con il disarmanteritardo degli artisti, accettan-do finalmente di confidarsima fumando una sigaretta SilkCut dietro l’altra come se lastar qui, in un hotel di Soho,non fosse lui, l’ex golden boydel pop, ma la sua paura, tene-ra e onnivora.
Robbie Williams, non pernulla ha intitolato il suonuovo album Reality killedthevideostar, la realtàucci-de la star del video.«Era il titolo di una canzone
che scrissi anni fa pensando almio primo amore, io avevo se-diciannie leiquindici.Poiper-si il testo ma il titolo mi è co-munque rimasto in mente. E
l’ho tirato fuori».Sì, ma cosa significa.«Niente, è solo un piccolo ti-
tolo per un album pop».Ci sarà qualcuno che si im-magina un riferimento po-lemico ai reality show.«Mi piacerebbe fare discor-
soniintellettualisuirealityedi-re che ci stanno distruggendo.Io in realtà li guardo e non sose facciano bene o male».
Nel suo nuovo singolo Bo-dies lei dice testuale: «Gesùnon morì per voi».«Una sera ho visto un docu-
mentario che parlava delle in-sicurezze intorno a Gesù e delfatto che in passato fosseroadoratidei figlidi madrevergi-ne e risorti dopo la morte. E misono detto: magari Gesù non èmorto per noi».
Complicato. Ma lei è prati-cante?«Sono stato allevato come
un cattolico e mi trascino imiei sensi di colpa e una bellasensazione di vergogna».
Ma va in chiesa, prega?«Non più. Quando sono feli-
ce credo che forse Dio non esi-sta.Quandosonotristeeinfeli-ce, spero che ci sia e lo cerco».
Adesso è nella fase che noncrede in Dio: le sta andandotutto bene.«Non lo so, mi sento imba-
razzatoperquanto sonosensi-bile alle cose che mi circonda-no. E tutto ciò condiziona ciòche penso di me».
Perciò va poco volentieri intv.«Odio andare in tv, special-
mente qui in Gran Bretagnadoveigiornalistisonoipeggio-ri».
Sabato prossimo lei sarà adAmici su Canale 5.«Andare in tv comunque mi
terrorizza.CapiscoGeorgeMi-
chaelche nellasuacarrieraso-lista ha pubblicato solo quat-tro dischi. Gli alti e bassi ti pos-sono devastare».
Viene in mente MichaelJackson.«Ho trascorso tre anni chiu-
so nella mia casa di Los Ange-les senza uscire se non per an-dare dal medico. Ho preso an-che gli antidolorifici come fa-ceva lui. Ma dopo due mesi hosmesso, ce l’ho fatta».
Inizierà un’altra tournée?
«Nesonoterrorizzato.Quan-do arrivo sul palco sembro co-sìsicuroeinvecesonoterroriz-zato.Sonounautomachecon-tinua a ripetersi di fare schifo».
Sì o no?«Per orano, ma non lo esclu-
do. Diciamo che ogni tanto fa-rò come si fa con l’acqua delmare: si mette dentro il piedeper sentire se sia troppo fred-da oppure sopportabile».
Niente tour, il disco è finito.Scusi, lei che cosa fa?
«Scrivo canzoni tutto il gior-no, anche adesso che ho un di-sco di cui sono incredibilmen-te orgoglioso».
E l’ispirazione da dove leviene?«Dico la verità: non lo so».
Molti se lo sono chiesto do-po il suo penultimo cd, Ru-debox, che è stato un flop.«Era un album sperimentale
chemi sonodivertito afare.Daragazzino,ascoltaiAchtungba-by degli U2 e pensai: ma que-sto disco è davvero sexy! ConRudebox volevo fare un albumcosì».
Obiettivo mancato.«Non sono mai riuscito a fa-
re l’album che ho davvero inmente».
Magari lo farà con i TakeThat. Dicono che finalmen-te vi riunirete.«Amo il pop e mi è piaciuto
molto il loro ultimo cd The cir-cus: io sono pur sempre ungrande fan dei grandi cori nel-le canzoni».
D’accordo, ma vi riunirete?«Mi interessa molto ma non
so quando succederà».Pieno di incertezze. Se nonfosse diventato una pop-star, che cosa avrebbe com-binato nella vita?«Sarei diventato molto gras-
so. Andavo bene a scuola manon ho imparato nulla. Forsesarei diventato uno spacciato-re di marijuana».
La fuma?«No».
Michael Bublé vorrebbeduettare con lei.«È un grande, mi piace. È co-
me me ma lui sa cantare».Allora il duetto?«Ma a quale scopo? Se fossi
ambizioso, lo farei. Ma alla fi-ne preferisco starmene a casaa Los Angeles con il mio cane».
Robert Peter Wil-liams, 35 anni, in-
glese di Stoke-on-Trent. Ha cominciato lasua carriera nel 1990con i Take That, che locacciarononel 1995, po-chi mesi prima di scio-gliersi, per la sua con-dotta poco coerente conla loro immagine di bra-vi ragazzi. È entrato nelGuinness dei primatiper avere venduto in unsolo giorno un milione e600mila biglietti delsuo tour mondiale del2006
di Lorenzo Arruga
Sopra i colli di Como c’è Cometa.Credevo fosse una iniziativa beneficasociale, invece è semplicemente unafamiglia fatta di famiglie, una grandecasa di spaziosa e allegra bellezza,un’accolta di facce intense e piene disenso del vivere. I fratelli Figini hannoinventato una comunità raccogliendoragazzi con problemi di fronte all’esi-stenzaecisonmessituttiinsieme,ospi-ti eospitati, perindirizzare benela lorostoria.Sologiovedìneabbiamosaputoqualcosa,alconcertochenelTeatroSo-ciale di Como l’Orchestra GiovanileCherubini ha offerto in affettuosa soli-darietà. Riccardo Muti, che l’ha diret-ta,hachiamato i ragazzi inpalcosceni-coeharicordatocheinItalianoninfor-miamo mai delle bellissime e grandiiniziative, ma che questa è «un gioiel-lo», «un esempio di fare cose serie econcrete con un po’ più di umanità».
La forma della rappresentazione eraquella del concerto, ma si trattavad’un’opera,ilmeravigliosoeimpegna-tivoDonPasquale incuiDonizetti,conlafelicitàdellinguaggiocomico,maan-che con la pensosa concretezza del-l’esperienza, ritraeva in musica vizi,pretese, carognerie, pazzie, solitudinie struggenti verità di tutti i tempi. Lacompagnia,giovane,abituataarecitar-la in teatro, impersonava i tipi della vi-cenda cantando con pienezza ma an-che recitando quel tanto che bastava,credibilmente. Preparata da Muti inuno stile di canto coerente, rigorosonellalineama conil respirodella liber-tà,sidivertivaunmondo,purimmede-simandosi anche nei momenti di ma-linconia. Erano variamente bravi coneleganza accurata l’assai bella LauraGiordano,con poeticasvagatezza l’ec-cellente Francisco Gatell, con sicurez-za spregiudicata Mario Cassi; ma nelprotagonista Nicola Alaimo, per voce,fraseggio, capacità attorali, precisio-ne,dizioneetalentovasalutatounnuo-vograndeDonPasquale.IlcorodelTe-atro di Piacenza è stato efficiente so-prattutto nelle finezze. L’orchestraCherubini suona con partecipazionepalpabile e trasporto, ed ha affrontatoper la prima volta la partitura arduacon sorprendente bravura. Muti la im-pegna non solo ad eseguire, ma a capi-re,ascoltareedialogare,perleviemae-stre della grande interpretazione.
Successo obbligatorio, ma sincero.Discorsettifinalisecondounadepreca-bile tradizione, ma lodevolmente ful-minei. Poi tutti ad intasarsi sotto lapioggia nel disastrato traffico, covan-do un po’ di nuova felicità.
A COMO
Successo per Mutie i suoi giovaniin un «Don Pasquale»rigoroso e divertito
«Ho rischiato la finedi Michael JacksonE ho ancora paura»La popstar: «Sono riuscito a smettere coifarmaci però il pubblico mi terrorizza»
Torneremo
insieme anche
se non so
quando sarà
Quando sono
felice credo
che Dio
non esista
Niente
discorsoni
intellettuali,
li guardo
È come me, la
sola differenza
è che lui
sa cantare
Se non l’avessi
ottenuto forse
sarei diventato
spacciatore
Antonio Lodetti
Ormainonfapiùnotizia.Al-lasuacollezionedisuccessiLau-ra Pausini aggiunge un LatinGrammy Awards - il quartoGrammydellasuacarriera-nel-la categoria miglior album fem-minile con la versione spagnoladi Primavera anticipata. L’haconquistato a Las Vegas, doveha aperto la notte della premia-zionecantandoEncambio.«So-no stordita. Questa volta più disempre», ha commentato Lau-ra, nonostante l’abitudine aitrionfi. Lanotiziacasomai- sep-purgià ventilata - è che la Pausi-ni ha annunciato ufficialmentedall’anno prossimo il suo ritirodalle scene per due anni. Vuoldedicarsiallafamiglia:«Nonso-no stata una buona figlia - am-
mette - perché la carriera mi hatenuto lontano da mia madreper 16 anni». Prima però un su-perregaloaifanitaliani. Il27no-vembre, come dono di (provvi-sorio) addio, uscirà il cd/dvdLaura Live, cronaca di un annodi tournée mondiale con ag-giunta di tre inediti. Prima, apartiredavenerdìprossimoaRi-
mini, un giro di dodici concertievento (con tappe a Milano il 20e 21 novembre e a Roma il 27 e28) per festeggiare con il suopubblico.
E non ha tutti i torti Laura asentirsi più stordita che mai;perché ai Latin Grammy si sfidal’interouniversolatinoamerica-no e lo spazio per gli «estranei»è veramente ristretto. Infatti hafatto incetta di premi (cinqueGrammytracui quello per il mi-glior album dell’anno con Losde atras vienen conmigo) il duo
di Portorico Calle 13. Da noinon li conosce nessuno ma lag-giù sono superstar, alfieri di unsound moderno che fonde jazz,funky, bossa nova e arriva al-l’hip hop sperimentale e al reg-gaeton.
Sull’onda lunga del Buena Vi-sta Social Club la voce romanti-ca e al tempo stesso virile di
Omara Portuondo ha portato lacultura popolare cubana sugliscudi vincendo il premio per il«miglior album tropicale» conGracias. La cantante, 79 anni, èla prima artista di Cuba ad assi-stere di persona ai Latin Gram-my.Il premio per il personaggiodell’anno (l’anno scorso l’haportato via Gloria Estefan) è an-dato al messicano Juan Gabriel(«Il mio cuore italiano si unisceal tuo messicano per dirti gra-zie», ha detto la Pausini primadi cantare il successo di GabrielAbràzamemuyfuerte),beniami-no del pubblico, autore di 1500canzoni e fondatore di un orfa-notrofio. In tanta festa un mo-mento di commozione perl’omaggio a Mercedes Sosa, lapasionaria argentina scompar-sa un mese fa.
Take That
Religione
Reality show
DA GUINNESS
Michael Bublè
Il successo
LAS VEGAS
La Pausini vince il Latin Grammy e si ferma per due anni«Mi dedicherò a mia mamma». Prima però esce il cd/dvd «Laura Live» e un tour che parte venerdì da Rimini
POKER
Laura Pausini(35 anni) alzail Grammy peril miglior albumfemminiledel 2009,il quarto dellasua carriera
INTERNAZIONALE
La cantante ha aperto la
serata: «Sono stordita,
stavolta più di sempre»
L’INTERVISTA ∫ ROBBIE WILLIAMS
Dopo essere stato sottoposto a terapie in-tensive per una seria infezione battericada Escherichia coli che si era sommata aun’influenza, Elton John ha lasciato giove-dì sera il King Edward VII Hospital di Lon-dra. La malattia aveva costretto nei giorniscorsi il cantante 62enne a cancellare di-versi spettacoli dal vivo, compresa la datafinale del suo Red Piano World Tour allaO2ArenadiDublino. Ma l’uscitadall’ospe-dale non gli ha comunque permesso di in-tervenire ieri sera all’Emerald Ball che si ètenuto a Londra per raccogliere fondi a fa-vore della sua Aids Foundation. Il portavo-ce di Elton, Gary Farrow, ha detto al sito di«People» che il cantante ora «sta bene». Echesta preparandolaripresa deltourame-ricano Face 2 Face che lo vedrà in coppiacon Billy Joel. Le prime due date del nuovocalendariosonoquelladiOakland,il14no-vembre, e di San José, il 17 novembre. I pri-mi duespettacolidel tourerano statiposti-cipati proprio per il ricovero del cantante.
Elton John Lascia l’ospedalema diserta il ballo «anti-Aids»