NAVIGARE E' UN INCUBO se non sai come farlo · Da un solo anno dalla patente nautica non ricordavo...

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      TUTTI  I  DIRITTI  SONO  RISERVATI  –  www.barchemania.com        1    

     

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        NAVIGARE E’ UN VERO INCUBO se non sai come farlo Di Oscar Bellandi © 2015 – www.barchemania.com Questo e-book viene distribuito gratuitamente sul sito www.barchemania.com Senza l’autorizzazione dell’autore non può essere utilizzato in nessun altro modo.

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Prima di cominciare…

Una semplice ma utile guida che ti aiuta e ricorda le principali cose che devi sapere quando navighi.

“NAVIGARE E’ UN VERO INCUBO, se non sai come farlo” rappresenta il risultato di anni di domande che mi sono state poste da clienti e appassionati. NON si tratta di un manuale d’uso per diventare esperti naviganti, tanto meno di un libro scritto per poter sostenere l’esame per la patente nautica. E’ un concentrato di informazioni divise su 7 principali tematiche che ritengo siano d’interesse a chiunque navighi. Alcune di queste tematiche (o per alcuni molte), ti sembreranno scontate e banali, ma potresti trovare all’interno quell’informazione che avevi studiato a scuola nautica ma che ora ti sfugge. E sai perché è nata l’idea di scriverlo? Beh, semplicemente perché voglio rendere la tua navigazione un sogno! Innanzitutto ti consiglio di scaricarlo direttamente su smartphone o Ipad così da poter accedere a tutte le informazioni in tempo reale. Anche in barca quando, probabilmente, NE HAI REALMENTE BISOGNO! Sono sicuro che anche a te, mentre stai navigando, è successo di dover cercare di ricordare cose che poi non sempre sono sulla punta della lingua, o magari lo sono ma stentano ad uscire. Essendo nato in mezzo alle barche, da quasi quarant’anni sento domande e commenti a riguardo. Grazie all’esperienza che ho acquisito ed agli studi che ho fatto e continuo a fare, ritengo che questi 7 punti siano quelli salienti che possono venirti utili nel momento del bisogno. Dai, dì la verità, ti sarà capitato di essere stato fermato durante i controlli in mare o lago ed aver avuto la paura che ti mancasse qualcosa.

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Oppure quella volta che ti hanno chiesto una cosa che non sapevi o ricordavi nemmeno che doveva esserci. Sappi che anche a me una volta è successo… E mi sono trovato veramente in difficoltà! Durante un controllo, più di vent’anni fa, mi chiesero il patentino del VHF. Ricordo quella sera come fosse ieri! Da un solo anno dalla patente nautica non ricordavo questo dettaglio! infatti mi era stato chiesto un documento che per la navigazione che stavo facendo, cioè in lago, non era nemmeno necessaria, tanto più se non avevo a bordo l’apparato VHF. Se in quell’occasione avessi avuto questo piccolo manuale, avrei perso molto meno tempo facendo notare che la documentazione richiesta non mi riguardava.

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Indice Capitolo 1 – DOTAZIONI DI BORDO pag. 7

Le dotazioni di sicurezza scadono? Cosa mi serve per poter fare sport acquatici al traino? Fino ad 1 miglio dalla costa. Entro le 3 miglia dalla costa. Entro le 6 miglia dalla costa. Entro le 12 miglia dalla costa. Entro 50 miglia dalla costa. Senza alcun limite.

Capitolo 2 – I LIMITI DI VELOCITA’ pag. 25

Regole generali. Regole specifiche per il Lago di Garda.

Capitolo 3 – LE REGOLE DI NAVIGAZIONE pag. 29

Luci di navigazione o di via. Precedenze. Documenti da tenere a bordo. Sci nautico e sport da traino. Distanze. Ormeggi.

Capitolo 4 – VHF.TUTTO QUELLO CHE DEVI SAPERE pag. 36 (e che molti non sanno)

Quale VHF devo comprare? Una volta acquistato cosa devo fare per essere in regola?

Capitolo 5 - REGOLAMENTAZIONE DEL TRASPORTO pag. 41                                                                        DI  UNA BARCA SU UN CARRELLO STRADALE

Normativa sulle sagome. Normative per le patenti necessarie.

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Capitolo 6 – CHE DOCUMENTI DEVO AVERE A pag. 45                                                                            BORDO?

I documenti necessari a bordo. Le copie dei documenti sono valide? Cosa devo fare in caso di smarrimento o furto dei documenti?

Capitolo 7 – COSA DEVO FARE PER NON RISCHIARE pag. 50 DI RIMANERE IN PANNE?

Manutenzione generale per le barche. Manutenzione specifica per le barche a vela. Manutenzione specifica per le barche a motore.

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1 Dotazioni  di  bordo                                                        Normativa  in  vigore  nel  2015    

Come fare a capire se sono a norma, che scadenza hanno e quali mi servono.

 La dotazione di sicurezza è l’insieme di tutte le attrezzature necessarie per la navigazione ed è divisa principalmente in base alla distanza dalla costa in cui voglio navigare. Per distanza dalla costa non intendo quella dalla costa di partenza, ma la distanza dalla costa più vicina rispetto al punto del mare o lago in cui mi trovo. Ad esempio nel lago di Garda, e come in tutti i laghi italiani, non supero mai le 3 miglia dalla costa che sono rispettivamente 5.556,00 metri ( 1 miglio nautico = 1852 mt). Le barche Marchiate CE (che rispettano le legislazioni di sicurezza della comunità Europea), quindi prodotte dopo il 1998, dovrebbero avere già installati gli estintori e la pompa di sentina. Questo è valido SOLO se il cantiere produttore dell’imbarcazione ha provveduto ad installare anche il motore. Consiglio in ogni caso di attenersi all’elenco pratico (che troverete alla fine di questo capitolo) e nel caso aveste già installati estintori e pompe di sentina, tanto meglio! MA LE DOTAZIONI DI SICUREZZA SCADONO? Fai molta attenzione alla scadenza delle dotazioni se non vuoi incappare in multe salate, e soprattutto se vuoi essere sicuro che in caso di necessità FUNZIONINO.

• Il kit razzi (e quindi anche ogni singolo pezzo che lo compone) scade

dopo 4 anni dalla data di produzione. Trovi la data di produzione e di scadenza su ogni singolo elemento componente il kit dei razzi.

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• Le zattere di salvataggio, che poi ti spiegherò cosa sono e quanto servono, non hanno una scadenza ma NECESSITANO di revisione ogni 3 anni.

• Gli estintori sono da sostituire o ricaricare quando il manometro segnala “SCARICO” NON è più valido se la lancetta del manometro è sul ROSSO. Per non sbagliarti controlla che la lancetta sia sempre posizionata sulla zona VERDE del manometro. Se non lo fosse è arrivato il momento di SOSTITUIRLO!

• Il resto degli accessori va mantenuto in buone condizioni, funzionante e

che sia in regola con le normative vigenti.

COSA MI SERVE PER POTER FARE SPORT ACQUATICI AL TRAINO? Ricordati che per poter fare sport acquatici al traino come sci d’acqua, wakeboard o il traino dei ciambelloni è NECESSARIO avere a bordo:

• Cassetta del pronto soccorso secondo la tabella D allegata al decreto del Ministero della sanità 28 maggio 1988, n. 279 (non ti preoccupare, trovi la cassetta già pronta a norma nei negozi che trattano articoli nautici)

• Specchietto retrovisore convesso

• Essere minimo in 2 persone sulla barca:

CHI NON GUIDA: deve essere un abile nuotatore (lascio a te l’interpretazione di “abile”) CHI GUIDA: deve essere in possesso di patente nautica INDIPENDENTEMENTE dalla potenza del motore. Ad esempio, se stai guidando una barca con un 40 cavalli e stai trainando tuo figlio che fa sci nautico, DEVI essere comunque in possesso della patente nautica.

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1 Miglio DOTAZIONI DI BORDO OBBLIGATORIE PER LA NAVIGAZIONE FINO AD UN MIGLIO DALLA COSTA

• 1 Cintura di salvataggio (giubbino) per ogni persona imbarcata. Con il termine persone non si fa distinzione tra adulti e bambini, anche se è sempre consigliato per i bambini, avere un giubbetto adatto al peso. Le cinture di salvataggio devono avere la certificazione SOLAS sull’etichetta, devono avere un fischietto ed i catarifrangenti. Possono essere in materiale espanso o autogonfiabili. Se non hanno questi particolari, non sono a norma. Sono sufficienti le cinture con potere galleggiante di almeno 100N (Newton).

• 1 salvagente anulare con cima (ciambella con corda) Il salvagente anulare deve essere di colore arancio, di materiale rigido e con un peso specifico tale da poter essere lanciato in mare anche con condizioni di vento a sfavore. Oltre a questo, deve essere dotato di catarifrangenti (4 strisce ) e di una cima su tutta la circonferenza per facilitarne la presa. Attaccata al salvagente, ci deve essere un’ulteriore cima di tipo galleggiante e lunga almeno 30 metri.

• 1 pompa o altro mezzo di esaurimento. Non si fa distinzione tra pompa a mano o elettrica per lo svuotamento dell’acqua. La pompa di sentina è sufficiente così anche una semplicissima sassola (paletta) per portare l’acqua imbarcata fuori bordo.

• Mezzi antincendio: estintori. Qui si complica un po’ ma non è difficile da capire. La quantità di estintori da tenere a bordo ed il tipo di estintore si dividono a seconda di un UNICO fattore: la lunghezza della barca. NATANTE: fino a 9,99 M (purché non immatricolata) IMBARCAZIONE: superiore a 10 M (anche inferiore, ma se immatricolata) Trovi la tabella dettagliata degli estintori alla fine del capitolo.

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3 Miglia DOTAZIONI DI BORDO OBBLIGATORIE PER LA NAVIGAZIONE FINO A 3 MIGLIA DALLA COSTA Indicate per la navigazione sui laghi Le più utilizzate per le barche senza patente.

• 1 Cintura di salvataggio (giubbino) per ogni persona imbarcata. Con il termine persone non si fa distinzione tra adulti e bambini, anche se è sempre consigliato per i bambini, avere un giubbetto adatto al peso. Le cinture di salvataggio devono avere la certificazione SOLAS sull’etichetta, devono avere un fischietto ed i catarifrangenti. Possono essere in materiale espanso o autogonfiabili. Se non hanno questi particolari, non sono a norma. Sono sufficienti le cinture con potere galleggiante di almeno 100N (Newton).

• 1 salvagente anulare con cima (ciambella con corda) Il salvagente anulare deve essere di colore arancio, di materiale rigido e con un peso specifico tale da poter essere lanciato in mare anche con condizioni di vento a sfavore. Oltre a questo, deve essere dotato di catarifrangenti (4 strisce ) e di una cima su tutta la circonferenza per facilitarne la presa. Attaccata al salvagente, ci deve essere un’ulteriore cima di tipo galleggiante e lunga almeno 30 metri.

• 1 pompa o altro mezzo di esaurimento. Non si fa distinzione tra pompa a mano o elettrica per lo svuotamento dell’acqua. La pompa di sentina è sufficiente così anche una semplicissima sassola (paletta) per portare l’acqua imbarcata fuori bordo.

• Mezzi antincendio: estintori. Qui si complica un po’ ma non è difficile da capire. La quantità di estintori da tenere a bordo ed il tipo di estintore si dividono a seconda di un UNICO fattore: la lunghezza della barca.

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NATANTE: fino a 9,99 M (purché non immatricolata) IMBARCAZIONE: superiore a 10 M (anche inferiore, ma se immatricolata) Trovi la tabella dettagliata degli estintori alla fine del capitolo.

• 1 boetta fumogena galleggiante Compresa normalmente nel kit razzi

• 2 fuochi amano luce rossa Compresi normalmente nel kit razzi

• Luci regolamentari In caso di navigazione diurna (entro il tramonto) è sufficiente una torcia elettrica di luce bianca da usare in caso di emergenza. LA TABELLA completa delle luci di navigazione la trovi in fondo al capitolo.

• Apparecchio di segnalazione sonora

La legge non prevede nulla di specifico quindi può bastare anche una tromba manuale o a gas (quella da stadio per intenderci).

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6 Miglia DOTAZIONI DI BORDO OBBLIGATORIE PER LA NAVIGAZIONE FINO A 6 MIGLIA DALLA COSTA

• 1 Cintura di salvataggio (giubbino) per ogni persona imbarcata. Con il termine persone non si fa distinzione tra adulti e bambini, anche se è sempre consigliato per i bambini, avere un giubbetto adatto al peso. Le cinture di salvataggio devono avere la certificazione SOLAS sull’etichetta, devono avere un fischietto ed i catarifrangenti. Possono essere in materiale espanso o autogonfiabili. Se non hanno questi particolari, non sono a norma. Sono sufficienti le cinture con potere galleggiante di almeno 100N (Newton).

• 1 salvagente anulare con cima (ciambella con corda) Il salvagente anulare deve essere di colore arancio, di materiale rigido e con un peso specifico tale da poter essere lanciato in mare anche con condizioni di vento a sfavore. Oltre a questo deve essere dotato di catarifrangenti (4 strisce ) e di una cima su tutta la circonferenza per facilitarne la presa. Attaccata al salvagente ci deve essere un’ulteriore cima di tipo galleggiante e lunga almeno 30 metri.

• 1 pompa o altro mezzo di esaurimento. Non si fa distinzione tra pompa a mano o elettrica per lo svuotamento dell’acqua. La pompa di sentina è sufficiente così anche una semplicissima sassola (paletta) per portare l’acqua imbarcata fuori bordo.

• Mezzi antincendio: estintori. Qui si complica un po’ ma non è difficile da capire. La quantità di estintori da tenere a bordo ed il tipo di estintore si dividono a seconda di un UNICO fattore: la lunghezza della barca! NATANTE: fino a 9,99 M (purché non immatricolata) IMBARCAZIONE: superiore a 10 M (anche inferiore, ma se immatricolata) Trovi la tabella dettagliata degli estintori alla fine del capitolo.

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• 2 boette fumogene galleggianti

Comprese normalmente nel kit Razzi.

• 2 fuochi amano luce rossa Compresi normalmente nel kit razzi.

• 2 razzi a paracadute a luce rossa Compresi normalmente nel kit razzi.

• Luci regolamentari In caso di navigazione diurna (entro il tramonto) è sufficiente una torcia elettrica di luce bianca da usare in caso di emergenza. LA TABELLA completa delle luci di navigazione la trovi in fondo al capitolo.

• Apparecchio di segnalazione sonora

La legge non prevede nulla di specifico quindi può bastare anche una tromba manuale o a gas (quella da stadio per intenderci).

• 1 boetta luminosa E’ una piccola torcia elettrica galleggiante che cadendo in acqua si accende automaticamente. Va collegata con un cordino alla salvagente arancione.

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12 Miglia DOTAZIONI DI BORDO OBBLIGATORIE PER LA NAVIGAZIONE FINO A 12 MIGLIA DALLA COSTA

• 1 Cintura di salvataggio (giubbino) per ogni persona imbarcata. Con il termine persone non si fa distinzione tra adulti e bambini, anche se è sempre consigliato per i bambini, avere un giubbetto adatto al peso. Le cinture di salvataggio devono avere la certificazione SOLAS sull’etichetta, devono avere un fischietto ed i catarifrangenti. Possono essere in materiale espanso o autogonfiabili. Se non hanno questi particolari, non sono a norma. Il potere galleggiante di queste cinture per la navigazione oltre le 6 miglia DEVE essere pari o superiore ai 150N (Newton).

• 1 salvagente anulare con cima (ciambella con corda) Il salvagente anulare deve essere di colore arancio, di materiale rigido e con un peso specifico tale da poter essere lanciato in mare anche con condizioni di vento a sfavore. Oltre a questo deve essere dotato di catarifrangenti (4 strisce ) e di una cima su tutta la circonferenza per facilitarne la presa. Attaccata al salvagente ci deve essere un’ulteriore cima di tipo galleggiante e lunga almeno 30 metri.

• 1 pompa o altro mezzo di esaurimento. Non si fa distinzione tra pompa a mano o elettrica per lo svuotamento dell’acqua. La pompa di sentina è sufficiente così come una semplicissima sassola (paletta) per portare l’acqua imbarcata fuori bordo.

• Mezzi antincendio: estintori. Qui si complica un po’ ma non è difficile da capire. La quantità di estintori da tenere a bordo ed il tipo di estintore si dividono a seconda di un UNICO fattore: la lunghezza della barca. NATANTE: fino a 9,99 M (purché non immatricolata) IMBARCAZIONE: superiore a 10 M (anche inferiore, ma se immatricolata) Trovi la tabella dettagliata degli estintori alla fine del capitolo.

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• 2 boette fumogene galleggianti Comprese normalmente nel kit Razzi.

• 2 fuochi amano luce rossa Compresi normalmente nel kit razzi.

• 2 razzi a paracadute a luce rossa Compresi normalmente nel kit razzi.

• Luci regolamentari In caso di navigazione diurna (entro il tramonto) è sufficiente una torcia elettrica di luce bianca da usare in caso di emergenza. LA TABELLA completa delle luci di navigazione la trovi in fondo al capitolo.

• Apparecchio di segnalazione sonora La legge non prevede nulla di specifico quindi può bastare anche una tromba manuale o a gas (quella da stadio per intenderci). Per le unità aventi una lunghezza superiore a 12 metri sono OBBLIGATORI anche il fischio e la campana (la campana può essere sostituita da un dispositivo sonoro portatile).

• 1 boetta luminosa E’ una piccola torcia elettrica galleggiante che cadendo in acqua si accende automaticamente. Va collegata con un cordino alla ciambella arancione.

• 1 zattera autogonfiabile di salvataggio costiera (per tutte le persone a bordo) Non è la classica zattera autogonfiabile che si vede nei film, ma gli assomiglia molto. Solitamente la sacca è morbida ed è molto più economica della zattera standard.

• Bussola e tabelle di deviazione Le tabelle di deviazione sono previste d’obbligo solo per le imbarcazioni, quindi solo per le barche con targa.

• Apparato VHF Vanno bene sia i fissi che i portatili.

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50 Miglia DOTAZIONI DI BORDO OBBLIGATORIE PER LA NAVIGAZIONE FINO A 50 MIGLIA DALLA COSTA “Oltre le 12 miglia si naviga solo con imbarcazioni TARGATE, e quindi IMMATRICOLATE”

• 1 Cintura di salvataggio (giubbino) per ogni persona imbarcata. Con il termine persone non si fa distinzione tra adulti e bambini, anche se è sempre consigliato per i bambini, avere un giubbetto adatto al peso. Le cinture di salvataggio devono avere la certificazione SOLAS sull’etichetta, devono avere un fischietto ed i catarifrangenti. Possono essere in materiale espanso o autogonfiabili. Se non hanno questi particolari, non sono a norma. Il potere galleggiante di queste cinture per la navigazione oltre le 6 miglia DEVE essere pari o superiore ai 150N (Newton).

• 1 salvagente anulare con cima (ciambella con corda) Il salvagente anulare deve essere di colore arancio, di materiale rigido e con un peso specifico tale da poter essere lanciato in mare anche con condizioni di vento a sfavore. Oltre a questo deve essere dotato di catarifrangenti (4 strisce ) e di una cima su tutta la circonferenza per facilitarne la presa. Attaccata al salvagente ci deve essere un’ulteriore cima di tipo galleggiante e lunga almeno 30 metri.

• 1 pompa o altro mezzo di esaurimento. Non si fa distinzione tra pompa a mano o elettrica per lo svuotamento dell’acqua. La pompa di sentina è sufficiente così come una semplicissima sassola (paletta) per portare l’acqua imbarcata fuori bordo.

• Mezzi antincendio: estintori. Qui si complica un po’ ma non è difficile da capire. La quantità di estintori da tenere a bordo ed il tipo di estintore si dividono a seconda di un UNICO fattore: la lunghezza della barca.

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NATANTE: fino a 9,99 M (purché non immatricolata) IMBARCAZIONE: superiore a 10 M (anche inferiore, ma se immatricolata) Trovi la tabella dettagliata degli estintori alla fine del capitolo.

• 2 boette fumogene galleggianti

Comprese normalmente nel kit Razzi.

• 3 fuochi amano luce rossa Compresi normalmente nel kit razzi.

• 3 razzi a paracadute a luce rossa Compresi normalmente nel kit razzi.

• Luci regolamentari

In caso di navigazione diurna (entro il tramonto) è sufficiente una torcia elettrica di luce bianca da usare in caso di emergenza. LA TABELLA completa delle luci di navigazione la trovi in fondo al capitolo.

• Apparecchio di segnalazione sonora La legge non prevede nulla di specifico quindi può bastare anche una tromba manuale o a gas (quella da stadio per intenderci). Per le unità aventi una lunghezza superiore a 12 metri sono OBBLIGATORI anche il fischio e la campana (la campana può essere sostituita da un dispositivo sonoro portatile).

• 1 boetta luminosa E’ una piccola torcia elettrica galleggiante che cadendo in acqua si accende automaticamente. Va collegata con un cordino al salvagente arancione.

• 1 zattera di salvataggio (per tutte le persone a bordo) La classica zattera autogonfiabile. Questo tipo di zattera, una volta buttata a mare, si gonfia automaticamente e prende la forma di una tenda canadese. L’involucro è rigido.

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• Bussola e tabelle di deviazione Le tabelle di deviazione sono previste d’obbligo solo per le imbarcazioni, quindi solo per le barche con targa.

• Apparato VHF Vanno bene sia i fissi che i portatili.

• Orologio

• Barometro

• Binocolo

• Carte nautiche della zona in cui ci si trova

Dal 2002 sono ammesse anche le cartografie elettroniche.

• Strumenti da Carteggio Come matite, compasso e righello.

• Cassetta del pronto soccorso secondo la tabella D allegata al decreto del Ministero della sanità 28 maggio 1988, n. 279 (non ti preoccupare, trovi la cassetta già pronta a norma nei negozi che trattano articoli nautici)

• GPS

• RIFLETTORE RADAR

Questa è una piccola antenna, solitamente più corta di 50 cm. È un piccolo parallelepipedo con i lati a diverse angolazioni. Non è alimentato e va installata su un punto in altro della barca.

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SENZA LIMITI DOTAZIONI DI BORDO OBBLIGATORIE PER LA NAVIGAZIONE SENZA ALCUN LIMITE DALLA COSTA “Oltre le 12 miglio si naviga solo con imbarcazioni targate, e quindi IMMATRICOLATE”

• 1 Cintura di salvataggio (giubbino) per ogni persona imbarcata. Con il termine persone non si fa distinzione tra adulti e bambini, anche se è sempre consigliato per i bambini, avere un giubbetto adatto al peso. Le cinture di salvataggio devono avere la certificazione SOLAS sull’etichetta, devono avere un fischietto ed i catarifrangenti. Possono essere in materiale espanso o autogonfiabili. Se non hanno questi particolari, non sono a norma. Il potere galleggiante di queste cinture per la navigazione oltre le 6 miglia DEVE essere pari o superiore ai 150N (Newton).

• 1 salvagente anulare con cima (ciambella con corda) Il salvagente anulare deve essere di colore arancio, di materiale rigido e con un peso specifico tale da poter essere lanciato in mare anche con condizioni di vento a sfavore. Oltre a questo deve essere dotato di catarifrangenti (4 strisce ) e di una cima su tutta la circonferenza per facilitarne la presa. Attaccata al salvagente ci deve essere un’ulteriore cima di tipo galleggiante e lunga almeno 30 metri.

• 1 pompa o altro mezzo di esaurimento. Non si fa distinzione tra pompa a mano o elettrica per lo svuotamento dell’acqua. La pompa di sentina è sufficiente così anche come una semplicissima sassola (paletta) per portare l’acqua imbarcata fuori bordo.

• Mezzi antincendio: estintori. Qui si complica un po’ ma non è difficile da capire. La quantità di estintori da tenere a bordo ed il tipo di estintore si dividono a seconda di un UNICO fattore: la lunghezza della barca. NATANTE: fino a 9,99 M (purché non immatricolata)

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IMBARCAZIONE: superiore a 10 M (anche inferiore, ma se immatricolata)

Trovi la tabella dettagliata degli estintori alla fine del capitolo!

• 3 boette fumogene galleggianti

Comprese normalmente nel kit Razzi.

• 4 fuochi amano luce rossa Compresi normalmente nel kit razzi.

• 4 razzi a paracadute a luce rossa Compresi normalmente nel kit razzi.

• Luci regolamentari In caso di navigazione diurna (entro il tramonto) è sufficiente una torcia elettrica di luce bianca da usare in caso di emergenza. LA TABELLA completa delle luci di navigazione la trovi in fondo al capitolo.

• Apparecchio di segnalazione sonora La legge non prevede nulla di specifico quindi può bastare anche una tromba manuale o a gas (quella da stadio per intenderci). Per le unità aventi una lunghezza superiore a 12 metri sono OBBLIGATORI anche il fischio e la campana (la campana può essere sostituita da un dispositivo sonoro portatile).

• 1 boetta luminosa E’ una piccola torcia elettrica galleggiante che cadendo in acqua si accende automaticamente. Va collegata con un cordino al salvagente arancione.

• 1 zattera di salvataggio (per tutte le persone a bordo) La classica zattera autogonfiabile. Questo tipo di zattera, una volta buttata a mare, si gonfia automaticamente e prende la forma di una tenda canadese. L’involucro è rigido.

• Bussola e tabelle di deviazione

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Le tabelle di deviazione sono previste d’obbligo solo per le imbarcazioni, quindi solo per le barche con targa.

• Apparato VHF Fisso ed installato.

• Orologio

• Barometro

• Binocolo

• Carte nautiche della zona in cui ci si trova

Dal 2002 sono ammesse anche le cartografie elettroniche.

• Strumenti da Carteggio Come matite, compasso e righello.

• Cassetta del pronto soccorso secondo la tabella D allegata al decreto del Ministero della sanità 28 maggio 1988, n. 279 (non ti preoccupare, trovi la cassetta già pronta a norma nei negozi che trattano articoli nautici)

• GPS

• RIFLETTORE RADAR

Questa è una piccola antenna, solitamente più corta di 50 cm. È un piccolo parallelepipedo con i lati a diverse angolazioni. Non è alimentato e va installata su un punto in altro della barca.

• E.P.I.R.B (Emergency Position Indicating Radio Beacon)

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SCHEMA DELLE LUCI DI NAVIGAZIONE Bene, il capito sulle DOTAZIONI DI SICUREZZA è concluso. Consultalo ogni volta che hai un dubbio, credimi TI PUO’ SALVARE LA VITA. Se vuoi dei chiarimenti o non riesci a capire se la tua dotazione di sicurezza è a norma mandami una mail. Scrivi a: [email protected]

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2    I  limiti  di  velocità      In questo capitolo troverai tutto, e dico tutto, quello che ti serve sapere sui limiti di velocità. Spesso, e anche questo te lo dico per esperienza, i limiti di velocità in barca vengono sottovalutati. Mi spiego meglio, si tende ad avere l’idea che anche se vede una motovedetta delle forze dell’ordine, si possa sempre tirare indietro la manetta in tempo e quindi non potranno mai dire a che velocità si stava andando. TI DEVO DARE UNA BRUTTISSIMA NOTIZIA! Anche in acqua, come su terra, esiste il BARCAVELOX, In realtà si chiama telelaser e viene già utilizzato in parecchie zone d’Italia. Quindi, oltre alla sicurezza di chi hai a bordo e dei bagnanti, ti consiglio di rispettare i limiti di velocità anche per non incorrere in sanzioni salate. N.B. Non è il capitolo giusto, ma ne approfitto per ricordarti che anche le forze dell’ordine “marine” sono dotate di kit per l’Alcol Test, quindi il consiglio che ti posso dare è di comportarti come se stessi guidando la tua auto, quindi se hai alzato un pochino il gomito fai guidare qualcun altro, che può anche se non ha la patente, purché abbia compiuto 18 anni. Bene, fatte le giuste premesse, possiamo iniziare seriamente con il capitolo dei limiti di velocità: per quanto riguarda le velocità di navigazione, un po’ come con l’auto, devi tenere presente diversi limiti che cambiano a seconda della zona di navigazione in cui ti trovi. La grande differenza che devi tenere conto, rispetto alle strade, sta nel fatto che devi avere maggiore consapevolezza e conoscenza, visto che è difficile trovare cartelli che ti ricordino a quanto puoi navigare, se non nei canali o nei porti. Non esistono limiti di velocità imposti per legge in mare aperto e quindi lontano dalla costa.

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I limiti di navigazione, quindi la distanza dalla costa che devi rispettare sono questi: Entro i 500 metri dalle coste rocciose o 1.000 metri dalle spiagge o 200mt dalla linea batimetrica di 1.6mt:

• 10 nodi • Devi navigare in dislocamento e non in planata.

La direttiva, infine, prevede che entro i 1.000 metri dalla costa la navigazione non debba essere invasiva, anche qua il termine “invasivo” lascia ad un sacco di libere interpretazioni. Tieni, comunque, presente che si intende soprattutto ciò che riguarda le emissioni acustiche. Detto in parole povere, non fare rumori assordanti. Se hai gli scarichi aperti, è meglio se li chiudi. Oltre alla velocità, fai sempre attenzione anche alle PRECEDENZE. Hanno la precedenza le barche:

• in uscita dal porto rispetto a chi entra • a vela rispetto alle barche a motore • o navi adibite a trasporto pubblico • che provengono da destra

• VERIFICA IL PORTOLANO della zona di navigazione, il quale potrebbe

prevedere ulteriori limiti e regolamenti specifici.

 

   

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Lago di Garda Limiti di velocità e di navigazione specifici  La navigazione sul Lago di Garda è consentita oltre ai 500mt dalla costa e oltre i 200mt nei golfi di Salò e Manerba. Nella regione del trentino Alto Adige, quindi nella zona a NORD del Lago è VIETATA LA NAVIGAZIONE DA DIPORTO A MOTORE. Per capire esattamente qual è la zona nella quale è vietata la navigazione, tira una LINEA immaginaria tra Limone del Garda (a ovest, sponda bresciana) e Navene (a est, sponda veronese). A nord di quella linea, sei hai una barca a motore, NON puoi navigare. Per facilitarti ancora di più la vita, ho inserito alla fine del capitolo un’immagine di google maps del Lago di Garda con una linea in rosso che identifica dove è VIETATA la navigazione. Passiamo ora ai limiti di velocità consentiti:

• 20 nodi di giorno • 5 nodi di notte • 3 nodi all’interno dei porti

Nel caso in cui sei sprovvisto di Gps o altro strumento di misurazione della velocità, considera che 1 nodo corrisponde ad 1 miglio nautico orario quindi a 1852 mt all’ora. Per facilitare la conversione in KM orari, puoi moltiplicare per due e togliere un 10% scarso. KM/h = (2 x NODI) / 10% Ti faccio un esempio pratico: se stai entrando od uscendo da un porto RICORDATI che puoi fare massimo circa i 5,5 km orari, praticamente la velocità di una camminata sostenuta.

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Eccoti come promesso la cartina con la zona nella quale è vietata la navigazione a motore: Bene, anche il capitolo sui limiti di velocità e di navigazione è terminato. Ti ricordo sempre che se hai qualche dubbio o vuoi aggiungere qualche precisazione puoi contattarmi tranquillamente. Scrivi a: [email protected]

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3    Le  regole  di  navigazione   Eccoci arrivati al 3° caposaldo della navigazione sicura! Tutto ciò che devi sapere dal punto di vista regolamentare per navigare con la massima sicurezza. Come ti ho già anticipato nell’introduzione di questa guida (e te lo ricorderò spesso durante la lettura) questo libro, ed in particolare questo capitolo, NON e’ un manuale da studiare per sostenere l’esame per la patente nautica, ma è l’insieme delle regole principali da rispettare per EVITARE di provocare danni a cose o persone, oppure rischiare una sanzione. Ricordati che la regola madre di tutte è IL BUON SENSO. Capirai chiaramente, infatti, che tutte le regole che ti descriverò hanno un filo comune: il BUON SENSO! Ricordati quindi che se ti trovi in difficoltà perché non ricordi esattamente una particolare regola (adesso non dovrebbe succedere più perché hai con te il manuale “NAVIGARE E’ UN VERO INCUBO, se non sai come farlo”), usa il buon senso. Ora ti elencherò 6 punti principali che sono l’ESSENZA delle regole di navigazione. Per aiutarti a ricordarli, non mi limiterò solamente a descrivere come ti devi comportare ma ti spiegherò in poche parole anche il perché.

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1. LUCI DI NAVIGAZIONE O DI VIA Per i Natanti (barca con misura inferiore ai 10 metri e NON immatricolata), in caso di navigazione diurna entro le 12 miglia, è sufficiente avere a bordo anche una semplice torcia elettrica a luce bianca da usare in caso d’emergenza. Per la navigazione notturna invece, da mezz’ora prima del tramonto a mezz’ora dopo l’alba le Luci di navigazione per i natanti devono essere una bianca da 360° oltre alla rossa a sinistra e la verde a destra. Nel caso di imbarcazioni superiori ai 12 metri, le luci laterali verde e rossa rimangono uguali, vanno invece installate due luci bianche a 360° una a poppa ed una a prua. La posizione ed il tipo di luci hanno un senso specifico, in quanto in mare, di notte, non puoi sapere la direzione di un’altra barca se non in base al colore delle luci di via che vedi in quell’istante. Ti faccio un esempio: se di notte vedi una luce verde ed una bianca, significa che la barca che stai vedendo ha la murata di destra quindi sta navigando verso destra. Riepilogando: TORCIA BIANCA: navigazione diurna per natanti LUCI DI VIA CON BIANCA A 360°: per navigazione notturna o per barche inferiori ai 12 metri LUCI DI VIA CON 2 BIANCHE: imbarcazioni con misura maggiore di 12metri. Per semplificarti le cose ti ha fatto una rappresentazione grafica nel capitolo precedente. Se non l’hai già vista, fai un salto a pag. 24.

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2. PRECEDENZE Prima di spiegarti esattamente quali sono le precedenze lasciami fare una piccola precisazione: questa parte del libro, credimi, è la più IMPORTANTE! Mai nessuno ti spiega esattamente quali sono le precedenze ed il perché bisogna rispettarle. Ahimè la maggior parte degli incidenti (anche mortali) in acqua accade perché NON si conoscono queste regole. Quindi leggi molto attentamente questa parte e se c’è qualcosa di non chiaro non farti problemi a contattarmi ([email protected]) La precedenza PIU’ IMPORTANTE da ricordare, perché accade più spesso, è quella che riguarda gli ingressi ed uscite dai porti: chi esce dal porto ha SEMPRE la precedenza rispetto a chi entra. E ti domanderai, ma perché questa regola bizzarra? Be’ in realtà è molto semplice. All’interno di un porto (spazio ristretto) è più difficile manovrare rispetto all’esterno del porto, dove si ha tutto il lago o il mare a disposizione.

Quindi se stai per entrare in un porto ricordati sempre di dare un’occhiata e vedere se qualcuno sta uscendo. Lasciagli il tempo di uscire e poi, tocca a te. Altra buona norma da non sottovalutare in termini di “precedenze” è il fatto che le barche a vela hanno SEMPRE la precedenza sulle barche a motore (come anche tutti i mezzi non spinti da un motore). Anche in questo caso la regola del buon senso ci fa capire che chi non ha a disposizione un motore è più “limitato” nelle manovre quindi detiene il diritto di precedenza.

- Poniamo ora il caso che navigando ti rendi conto di essere in rotta di collisione con un’altra barca. FUNZIONA ESATTAMENTE COME IN STRADA, devi dare sempre precedenza a quella che viene da destra.

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- Se ti stai avvicinando da poppa, ma hai una velocità maggiore, puoi

sorpassare sia a DESTRA che a SINISTRA.

- Se stai navigando e hai frontalmente l’altra barca che viene verso di te,

tutte e due dovete spostarvi rispettivamente di qualche metro verso la vostra DESTRA, per evitare un frontale.

Ricordati però sempre e comunque che in mare o al lago c’è moltissima gente CHE NON CONOSCE LE REGOLE. Anche in questo caso fatti comandare dal buon senso: rallenta sempre e cerca di capire quello che ha intenzione di fare l’altra barca, e agisci di conseguenza. Intendo dire che se tu hai la precedenza, ma vedi che l’altro non te la da, non ostinarti a fare il duro, rallenta e lascialo passare. Poi magari gli dici di scaricarsi questo libro. RIEPILOGANDO: IN PORTO: ha la precedenza chi esce; BARCHE A MOTORE E VELA: deve sempre dare la precedenza chi ha un motore; IN NAVIGAZIONE: tieni la destra e cedi il passo a chi viene da destra.

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3. DOCUMENTI DA TENERE A BORDO

Anche in questo caso i documenti da tenere a bordo cambiano in base alla tipologia di barca che stai governando.

NATANTI: • Manuale del proprietario e dichiarazione di conformità, per tutte le

barche marchiate CE e quindi prodotte dal 1998;

• Dichiarazione di potenza del motore o certificato d’uso del motore o libretto del motore. Il nome cambia in base all’anno in cui è stato emesso. E’ sempre il documento che riporta i dati del motore;

• Assicurazione RC. La classica responsabilità civile che è obbligatoria per

tutti i motori di qualsiasi potenza e di qualsiasi tipologia, compresi quelli elettrici;

• Patente nautica se il motore ha una potenza maggiore di 40.8 cavalli.

IMBARCAZIONI:

• Licenza di Navigazione. È il libretto della barca su cui sono riportati sia i dati della barca compreso il numero di targa ed anche i dati del/dei motori installati;

• Se ci sono motori ausiliari, è necessario il loro libretto;

• Assicurazione RC;

• Patente Nautica;

• Attestazione tassa di stazionamento (se necessario);

• Licenza RFT o certificato da radiofonista.

Se vuoi delucidazioni su questo argomento, le trovi al capitolo 4.

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4. SCI NAUTICO E SPORT DA TRAINO

Lo puoi praticare SOLO nelle ore diurne, prima del tramonto e in condizioni meteomarine (tempo e mare) buone. La distanza dalla costa deve essere: - oltre 200 metri dalla linea batimetria (profondità del mare) di m. 1.60 se la costa è sabbiosa; - oltre 100 metri dalle coste a picco sul mare; - la distanza tra la barca che traina e lo sciatore, non deve essere inferiore a 12 metri; - il conduttore deve essere sempre munito della patente nautica anche se la potenza del motore non lo richiede. A bordo, oltre il conduttore, deve esserci almeno un’altra persona esperta di nuoto; - L’unità deve avere le dotazioni di sicurezza previste dal regolamento in relazione alla distanza dalla costa dove si svolge la navigazione. Inoltre deve essere munita di un sistema di aggancio e rimorchio, di un ampio specchio retrovisore convesso e di una cassetta del pronto soccorso. - Potrebbero esserci normative restringenti in alcune località e quindi ti consiglio di verificarle direttamente nel posto in cui ti trovi.

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5. DISTANZE La regola generale è di navigare a motore oltre i 500 metri dalla costa.

In caso di una costa che abbia una spiaggia, come ad esempio Riccione, i 500 metri iniziano da dove l’acqua è alta 1.6 metri. Tutte le manovre fatte all’interno di questa fascia costiera sono PERICOLOSE in quanto questo limite è considerato limite balneabile e quindi frequentato dai bagnanti. ATTENZIONE alle boe di segnalazione dei SUB. Da queste dovete stare lontani almeno 100mt come anche dalle barche a vela in navigazione. 6. ORMEGGI

E’ per legge possibile entrare in tutti i porti pubblici ed anche in quelli privati. Gli ormeggi temporanei sono possibili SOLO se sono previsti nel porto in cui ti trovi. In mancanza di questi ormeggi non assegnati e liberi, non ti è possibile occupare dei posti assegnati o peggio ancora, ormeggiare dove esistono passaggi necessari al traffico interno. Ogni porto ha un gestore a cui puoi rivolgerti per capire se esistono posizioni temporanee. Qui la regola del BUON SENSO, è la migliore di tutte. Se sei in un posto che non conosci, e non riesci a trovare l’ufficio di un responsabile, chiedi a chiunque si trova con la propria barca in quel porto, in modo da ottenere le informazioni di cui hai bisogno.

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4    VHF    Tutto  quello  che  devi  sapere  (e  che  molti  non  sanno)  

Eccoci giunti al 4° capitolo di questa guida che DEVI assolutamente sempre avere con te. Ora ti parlerò di un argomento molto importante e molto interessante: il VHF. Probabilmente non saprai nemmeno cos’è. Oppure ne hai sentito parlare ma a riguardo hai poche idee e confuse. Tranquillo, non sei l’unico. Questo capitolo ti serve appunto per capire esattamente una volta per tutte cos’è e a cosa ti serve. Nonostante sia un apparecchio molto tecnologico cercherò di usare parole il più semplici possibili in modo che tu possa capire facilmente le sue caratteristiche ed il suo utilizzo. Alcune terminologie tecniche non potrò evitarle (quelle in azzurrino), ma se clicchi sulla parola ti si aprirà una pagina di Wikipedia che ti spiegherà esattamente di cosa si tratta. Ho voluto farti questa premessa, ma credimi è più facile di quello che sembra. VHF è la sigla di Very High Frequency ("frequenza molto elevata" in inglese) e sta ad indicare la parte dello spettro delle onde radio compresa tra 30 e 300 MHz. Questa è quella famosa radio che devi obbligatoriamente avere a bordo nel caso navighi oltre le 6 miglia dalla costa. Prima di addentrarci direttamente nel discorso pratico, cioè quando mi serve, a cosa mi serve e come lo devo usare, voglio farti una breve introduzione. Ogni Appartato VHF marino ha in evidenza il canale 16 che è riconosciuto a livello internazionale come canale dei EMERGENZA, infatti tutte le forze addette alla sicurezza in acqua(polizia, carabinieri, guardia costiera, ecc) sono sempre in ascolto su questo canale, oltre a tutte le imbarcazioni e navi sia civili che professionali.

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Questo E’ MOLTO IMPORTANTE, per farti capire che se mai avessi bisogno di aiuto in mare, un conto è provare a contattare qualcuno con il telefono (spesso in mare non c’è campo), un altro è iniziare a parlare al microfono e sapere che ci sono sempre molte persone in ascolto. Fatta questa breve premessa sulla sicurezza, il mio consiglio è SICURAMENTE quello di avere sempre un VHF a bordo, che tu ne abbia bisogno per legge o meno (quando potresti averne realmente bisogno il VHF fa la differenza). Ora ti spiego alcuni aspetti tecnici e burocratici. Quello che ti dirò nelle prossime pagine si divide in 2 questioni fondamentali:

1. QUALE VHF DEVO COMPRARE? 2. UNA VOLTA ACQUISTATO COSA DEVO FARE PER ESSERE IN REGOLA?

1 QUALE VHF COMPRARE? La prima cosa da fare, una volta deciso di voler acquistare un apparato VHF è quella di decidere quale. Sulla marca, ti lascio piena libertà e non ti do nessun suggerimento siccome so che ognuno di noi è affezionato ad un Brand piuttosto che ad un altro. Mi raccomando se invece non sai neanche da che parte iniziare, piuttosto di andare a casaccio, scrivimi per una consulenza ed io o qualcuno del mio staff ti consiglieremo l’apparato giusto per te. Oggi sul mercato ci sono moltissimi produttori di articoli Nautici e non solo, che offrono apparati di altissima qualità, come per esempio Garmin, Simrad o Raymarine (e molti altri ancora). Piuttosto, la DECISIONE da fare con cognizione di causa, sta nel decidere se acquistare un VHF FISSO o PORTATILE. Non esiste una scelta migliore in assoluto, ma è sempre un compromesso rispetto a quello che voglio fare. Metto a confronto alcune caratteristiche tra i due prodotti con vantaggi e svantaggi per metterti nella migliore condizione per fare la scelta giusta per te:

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FISSO • Potenza: fino a 25w • Montaggio: installazione con impianto e fissaggi oltre che dell’apparato anche

dell’antenna • Capacità di ricezione/trasmissione: 3 volte circa superiore al portatile • Durata batteria: finché hai corrente in barca

PORTATILE • Potenza: fino a 5w • Montaggio: nessuna installazione necessaria • Capacità di ricezione/trasmissione: 3 volte circa inferiore rispetto al fisso • Durata batteria: in fase di standby circa 48ore ma qui dipende tutto dalle

batterie che l’apparato usa. Ne esistono alcuni con batterie stilo ed altri con batteria al litio, come i cellulari.

Sotto l’aspetto della potenza immagino tu non abbia dubbi sul quale prendere. Ma, se normalmente navighi entro le 5 o 6 miglia dalla costa ed hai una barca più piccola di 6 metri può bastare tranquillamente un apparato portatile. Ti complica meno la fase d’installazione visto che non è necessaria. Cosa diversa è se decidi di navigare oltre le 6 miglia, magari anche di non molto , ma in questo caso ti consiglio sempre e comunque un apparato fisso. Spesso quando si parla di VHF la domanda ricorrente è: “Oscar, ma fino a che distanza prende?” La risposta non è mai facile. Ci sono più di una questione da prendere in considerazione. Sarebbe come chiedere quanto un pallone può andare lontano senza sapere chi lo calcia, che tipo di palla è, se c’è vento, ecc … Una considerazione di massima si può comunque fare ed è quella legata ad una formula matematica che fa un pò da calcolo approssimativo medio per capire quanto sia la portata di un vhf. La formula è questa: si prende l’altezza dal livello del mare dell’antenna, questa misura la si mette sotto √(radice quadrata) ed il risultato lo si moltiplica per 4. La stessa cosa va fatta per il punto di ricezione. La somma di questi due numeri darà un risultato in km di copertura. Ti faccio un esempio così che è molto più semplice capire:

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Una barca con un’antenna che dal pelo d’acqua è a 3 metri. √ 3 = 1.73 Questo dato lo moltiplico per 4. 1.73 * 4= 6.92 Ipotizziamo che voglio comunicare con un amico che ha una barca a vela ed ha l’antenna sulla testa d’albero a 25mt. √ 25 = 5 che moltiplico per 4. 5 * 4= 20 Ora sommo 6.92+20=26.92KM che corrispondono a 14.54 miglia nautiche.

Molto più chiaro ora? Una volta che conosco la formula quindi, è molto facile capire (indicativamente) fino a che distanza possa prendere un vhf. Per procedere all’acquisto ti do alcuni parametri di prezzo: i portatili oscillano tra i 100 e i 400 euro di media, mentre i fissi possono andare dai 400 agli 800 con antenna ed installazione compresi, sempre parlando di costi medi. 2 COSA DEVO FARE PER ESSERE IN REGOLA? Ora affrontiamo il discorso burocratico. Tempo fa, prima della riforma nautica era molto complesso ma per fortuna ora la cosa si è semplificata notevolmente. Parliamo solo di navigazione da diporto e non professionale, se mi stai leggendo, probabilmente è il tuo caso. Non è più necessario nessun collaudo a bordo della barca. Ti SERVONO fondamentalmente 2 documenti:

- licenza di esercizio radiotelefonico che l’apparato è a norma, registrato e riconosciuto;

- certificato limitato di radiotelefonista è quello che ancora viene chiamato patentino, anche se non sono necessari esami. Questo abilita la persona ad utilizzare l’apparecchio.

Tutti e due i documenti sono NECESSARI ed OBBLIGATORI. Nel mio blog www.Barchemania.com nella sezione RISORSE, troverai i moduli e l’elenco degli uffici territoriali. Una volta scaricati i moduli devi compiere queste procedure:

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Il Certificato limitato di Radiotelefonista (patentino) Presenta la domanda in bollo da € 16,00 presso l'Ispettorato Territoriale di zona del Ministero dello Sviluppo Economico Dipartimento Comunicazioni. ELENCO DOCUMENTI

• Domanda compilata e bollata • 2 foto (di cui una autenticata) • Ulteriore marca da bollo da € 16,00 • Versamento di € 0,52 sul c/c postale 11026010 intestato alla Tesoreria

Provinciale dello Stato di Viterbo • Copia di un documento di identità, in corso di validità (no patente)

La Licenza di esercizio (registrazione apparato) Presento la domanda nell’ufficio di competenza in base al fatto che tu abbia un natante o un’imbarcazione. ELENCO DOCUMENTI

• Domanda compilata e bollata • Dichiarazione di conformità/dispaccio di omologazione dell’apparato rilasciata

dal costruttore, che trovi nella scatola • N° 2 marche da bollo € 16,00 • Fotocopia integrale di un documento d’identità valido.

- Per le Imbarcazioni: va presentata all’ufficio marittimo di iscrizione dell’unità. L’ufficio provvede: - all’assegnazione del nominativo internazionale; - al rilascio della licenza provvisoria di esercizio; - alla trasmissione dei documenti all’Ispettorato Regionale del Ministero delle Comunicazioni, per il rilascio della licenza definitiva. La licenza provvisoria resta valida fino all’arrivo di quella definitiva. - Per i Natanti (barche senza targa): va presentata, all’Ispettorato Regionale del ministero delle Comunicazioni. Viene rilasciato un indicativo di chiamata, che è sempre valido anche se cambi barca, perché legata all’apparato registrato.

Bene, ora dovresti avere le idee un po’ più chiare in materia di VHF. Se così non fosse ti ricordo che puoi sempre tranquillamente contattarmi inviandomi una mail a [email protected]

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5    Regolamentazione  del  trasporto  di  una  barca  su  un  carrello  stradale   Cosa ne dici? Hai trovato interessante quello che ti ho detto fino ad ora? Beh, se sei uno a cui piace girare l’Italia e non solo con la barca o gommone al traino LEGGI attentamente quello che ti dirò fra poco.  Questo capitolo, infatti, è tutto dedicato alle unità carrellabili. Ti parlerò di come si possono trasportare le barche su di un carrello stradale, IN TOTALE SICUREZZA, senza dover ricorrere per forza ad un trasporto su camion. Il capitolo affronterà questi 3 temi fondamentali:

1. Normativa sulle sagome dei rimorchi 2. Normative per le patenti necessarie 3. Sicurezza in strada: cosa devo verificare prima di partire

1 - SAGOME

LUNGHEZZA

La legge, ed in questo caso parliamo del CODICE DELLA STRADA, prevede che la lunghezza totale di auto e rimorchio, compreso il carico se sporgente da quest’ultimo, debba essere uguale o inferiore ai 18.35mt. Entro questa misura possono stare tutti i mezzi combinati tra motrice e rimorchio, che nel tuo caso saranno auto e carrello porta barca. Hai la possibilità di sporgere di 3/10 (tre decimi) rispetto alla lunghezza del rimorchio. Un esempio come al solito mi aiuta a spiegarmi meglio: considera di avere un’auto lunga 5 metri ed un carrello con barca sopra che misura in tutta la sua lunghezza 8mt. Avrai un totale del treno (insieme di auto e rimorchio) di 13metri.

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Puoi eccedere a questa misura con una maggiorazione del 30% della misura del telaio del rimorchio (8 * 30% = 2,04mt). Considera che la fanaleria porta targa (stanga) sporge già di circa un metro, dalla fine del telaio. Con l’OBBLIGO di segnalare questa sporgenza (se eccedi oltre la fanaleria porta targa) con il cartello omologato a strisce rosse e bianche. LARGHEZZA Il codice della strada impone un LIMITE MASSIMO (compreso di tolleranze) di 2.55mt. Nel caso dall’auto non vi sia una buona visibilità posteriore, dovrai installare provvisoriamente degli specchietti laterali che sporgano entro i 20 cm per lato. ATTENZIONE al libretto di circolazione dell’auto Potrebbe prevedere dei limiti più restrittivi per la sagoma del rimorchio. In questo caso se eccedi i limiti previsti dal costruttore dell’auto, non violi il codice della strada in assoluto, ma starai conducendo un mezzo tecnicamente non omologato per quel tipo di rimorchio. PESO Il limite massimo di trasporto per un rimorchio è di 3499kg (stiamo parlando di rimorchi non professionali). Al peso riportato sul libretto del carrello (massa complessiva) puoi eccedere con una tolleranza massima del 5% sul totale, purché rientri nel limite dei 3499kg. Anche qui fai ATTENZIONE a quello che tecnicamente la tua auto può rimorchiare, considerando sempre il peso totale (la somma del peso della barca e del carrello). La normativa sull’argomento del peso effettivo da considerare tra quello effettivo al momento del controllo e quello indicato sul libretto(massa complessiva) si sta evolvendo. La tipologia TATS che è presente solo in Italia, probabilmente nel prossimo futuro non esisterà più e quindi non entro nel discorso. Se vuoi avere maggiori chiarimenti come sempre non esitare a mandarmi una mail a [email protected]

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2 - PATENTE  “B” Ti permette di guidare il complesso (peso dell’auto + peso di carrello e barca) se NON supera i 3500 kg. La massa complessiva del rimorchio (peso rimorchio + peso barca) NON deve superare la massa a vuoto (tara) del veicolo. Con la PATENTE “B” puoi comunque trainare un rimorchio leggero, cioè che non superi i 750kg (peso carrello + peso barca) anche se la somma supera i 3500kg. In pratica il rimorchio leggero non va a sommarsi al peso dell’auto. “B 96” Consente di trainare con autoveicoli della categoria B, rimorchi la cui massa supera 750 kg, fino ad una massa massima complessiva autorizzata (combinazione auto + carrello) di 4.250 kg. Per questa patente è richiesto il superamento di una prova pratica senza teoria con un complesso di veicoli che rientri tra i 3500 kg e i 4250kg. “B + E” E’ obbligatoria quando il complesso (peso dell’auto + peso di carrello e barca) supera i 3500 kg o i 4250kg se hai già la B96. Per capire se hai bisogno di questa patente devi considerare: - il pieno carico dell’auto che trovi nel riquadro F2 del libretto dell’auto; - il pieno carico del carrello che trovi nel riquadro F2 del libretto del carrello; Se possiedi altre patenti che abbiano la E come finale (ad es. C+E o D+E), sono valide come la B + E. Le patenti superiori come C e D invece NON valgono per il rimorchio allo stesso modo della B. Ti faccio qualche esempio che mi aiuta a spiegare meglio: - auto 3500 kg + carrello (leggero) 750 kg : patente B. - auto 2700 kg + carrello 1200 kg. Somma = 2700 + 1200 = 3900 kg: patente BE o B96.

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- auto 1800 kg con massa a vuoto di 1200 kg. Carrello di 1300 kg. Somma = 1800 + 1300 = 3100 kg: patente BE (anche se il complesso è inferiore a 3,5 t perché la complessiva del carrello supera la tara dell’auto).

- auto 3000 kg + carrello di 2000 kg. Somma = 3000+2000 = 5000 Kg: patente BE  3 - SICUREZZA  Bilancia i pesi: Cerca di avere il giusto carico sul gancio di traino 30/50kg è la media. Avere il peso giusto sul gancio di traino ti aiuta a non peggiorare la situazione in caso tu dovessi fare manovre brusche. Controlla:

• Le luci di posizione, frecce ed impianto elettrico; • I cuscinetti del carrello SONO I PIU’ IMPORTANTI DI TUTTO; • Lo stato dei freni; • Gomme: verifica lo stato e che abbiano la stessa sigla riportata sul

libretto del carrello

Fissa la barca al carrello:

• La fune dell’argano DEVE essere ben tesa; • Fissa sempre o una o due corde dalla poppa della barca al telaio del

carrello in una posizione avanzata rispetto alla poppa A Servono per non far sobbalzare la barca in caso di dossi o manovre brusche, e da ulteriore sicura alla fune dell’argano.

• Fissa una cima che ancori la prua della barca al telaio del carrello in un punto arretrato B Nel caso tu faccia una brusca frenata evita che la barca ti finisca nel lunotto della macchina.

• Lega bene il telo della barca o meglio ancora toglilo e riponi tutto nei gavoni, cuscini compresi. In questo modo eviterai di perdere pezzi per strada.

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6    CHE  DOCUMENTI  DEVO  AVERE  A  BORDO?     In questa sezione ti elenco tutti i DOCUMENTI necessari al fine della navigazione che DOVRAI sempre avere a bordo. Il capito si divide in queste 3 principali tematiche: 1. I Documenti necessari a bordo; 2. Le copie dei documenti sono valide? 3. Cosa devo fare in caso di smarrimento o furto dei documenti? 1 - I documenti necessari a bordo Inizio a parlarti dei NATANTI, quindi barche che hanno una misura inferiore ai 10 metri e che sono senza la targa. I natanti devono avere a bordo i seguenti documenti: DICHIARAZIONE DI POTENZA DEL MOTORE Negli anni questo documento ha cambiato più volte il nome. Dagli anni 70 in cui si chiamava certificato d’uso, poi certificato di potenza ed ora dichiarazione di potenza. Poco conta come si chiama, in pratica è un documento che riporta i dati tecnici del o dei motori. Un tempo era un foglio di 10 centimetri, ora è nel classico formato A4, spesso in cartoncino. POLIZZA ASSICURATIVA Obbligatoria per qualsiasi motore indipendentemente dalla potenza. DEVI sempre avere l’assicurazione a bordo insieme ai documenti. ATTENZIONE tutti i tipi di motore che siano a scoppio, elettrico o ausiliari DEVONO essere assicurati.

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CERTIFICATO DI OMOLOGAZIONE E DI CONFORMITÀ E’ il certificato che riguarda l’imbarcazione che serve principalmente per comprovare un numero di passeggeri superiore a quello indicato nel Regolamento di sicurezza. In pratica dice quante per persone puoi portare. Questo documento è obbligatorio per tutte le barche prodotte dal 1998. Prima non era obbligatorio per i costruttori farlo e quindi poche barche prima di quella data ne erano provviste. In mancanza di questo documento non incorri in nessuna sanzione siccome potresti essere su una barca prodotta prima di quella data. Lo svantaggio che avrai sarà è che potrai avere a bordo non più delle persone indicate dal Regolamento di Sicurezza, che sono: fino a 3.5mt è 3 persone da 3.51 a 4.5mt è 4 persone da 4.51 a 6mt è 5 persone da 6.01 a 7.5mt è 6 persone oltre i 7.51mt è 7 persone ATTENZIONE quando acquisti una barca. Fatti dare anche questo documento. LA PATENTE NAUTICA Quando il motore installato a bordo dell’unità sia di potenza superiore a 40.8 CV o quando si naviga ad una distanza superiore alle 6 miglia dalla costa o quando si conduce un acquascooter. Negli altri casi è consigliabile avere a bordo un documento di riconoscimento. Se hai a bordo un Vhf (è obbligatorio quando si naviga a distanza superiore alle sei miglia dalla costa) devi tenere a bordo i relativi documenti che ti ho descritto nel capito 4 a pagina 35: 1. certificato limitato di RTF 2. licenza di esercizio RTF

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Bene, fino adesso ti ho parlato di tutti i documenti che devi avere a bordo se possiedi un natante. Ora andiamo invece ad analizzare che documenti devi avere a bordo nel caso tu stia utilizzando un’imbarcazione. IMBARCAZIONE, cioè una barca superiore ai 10metri di lunghezza, o se inferiore, che abbia una targa. LA LICENZA DI NAVIGAZIONE Questo è quello che potremmo chiamare il libretto della barca. Infatti vengono riportati sia i dati tecnici sia i dati del proprietario della barca. Nel caso in cui il proprietario fosse una società di Leasing, anche il locatario (salvo casi particolari). DICHIARAZIONE DI POTENZA DEL MOTORE Solo per i motori fuoribordo. POLIZZA ASSICURATIVA Obbligatoria per qualsiasi motore indipendentemente dalla potenza. DEVI sempre avere l’assicurazione a bordo insieme ai documenti. ATTENZIONE tutti i tipi di motore (a scoppio, elettrico o ausiliari NON FA DIFFERENZA) DEVONO essere assicurati. IL CERTIFICATO DI SICUREZZA Deve essere in corso di validità! E’ il documento che attesta che la barca è a norma ed in condizioni per poter navigare. La prima volta viene rilasciato in fase di immatricolazione e viene riportato sulla licenza di navigazione. Ha una durato di 8 o 10 anni seconda il tipo di navigazione che fai.

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Per il rinnovo devi chiamare un tecnico del RiNa o Istituto Giordano, che sono due società certificatrici che ti faranno il rinnovo previo controllo tecnico a bordo. DOCUMENTAZIONE PER IL VHF certificato limitato di RTF licenza di esercizio RTF PATENTE NAUTICA In corso di validità. Tutto chiaro? Ora sai esattamente quello che devi avere a bordo per essere in regola al al 100% nel caso in cui dovessero fermarti per un controllo. Credimi rispettare le regole, oltre a non farti rischiare di incappare in sanzioni più o meno salate, ti fa evitare di perdere un sacco di tempo nel caso in cui dovessero fermarti. Ora voglio affrontare il discorso “TENDER”, infatti ricevo spesso molte domande a riguardo. I natanti da diporto a motore fino a 10 metri, quando utilizzati come "tender", quindi come barche o gommoni d’appoggio per la principale, devono riportare sullo scafo la sigla e il numero d'iscrizione , ad esempio “ Tender to SP4052D”. Se naviga entro un miglio dalla costa o dalla Barca Madre, se questa si trova al largo, necessita delle dotazioni di sicurezza per la navigazione entro un miglio e tutti i documenti richiesti ai natanti. Se il tender si trova su un natante, verrà considerato un natante a se e quindi sia per documenti e dotazione di bordo, dovrà essere in regola. 2 – Le copie dei documenti sono valide? Puoi tenere a bordo le copie AUTENTICATE dei documenti se e solo se possiedi un natante.

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Quindi in questo caso puoi tenere a bordo la copia del certificato di conformità e della dichiarazione di potenza. Le copie le puoi far autenticare direttamente al tuo comune con marca da bollo o con atto notarile. Questa regolamentazione è VALIDA solo sul territorio nazionale e non riguarda la Patente. Se, invece, navighi su un’imbarcazione, NON è consentito avere a bordo la documentazione in copia. 3 - Cosa devo fare in caso di smarrimento o furto dei documenti? Nessuna paura! Si possono tranquillamente richiedere i duplicati. La domanda per la richiesta del “nuovo documento” va fatta in posti diversi a seconda del tipo di documento. Per TUTTI è comunque necessaria la denuncia di furto o smarrimento fatta presso un comando delle forze dell’ordine. Per i motori devi essere in possesso della matricola e comunque tutti i numeri e lettere indicati sulla targhetta applicata sul telaio. Una volta fatta la denuncia provvedi a fare le richieste a: Patente nautica: motorizzazione o capitaneria che l’ha rilasciata. Certificato di potenza motore: da richiedere ad un concessionario di motori marini. Licenza di navigazione: capitaneria che l’ha rilasciata. Polizza assicurativa: alla tua assicurazione. Documenti VHF: agli uffici che li avevano rilasciati. Certificato di sicurezza: ente che lo aveva rilasciato. I moduli per la richiesta o rinnovo patente li trovi nella sezione risorse gratuite del mio blog www.barchemania.com

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7    Cosa  devo  fare  per  non  rischiare  di  rimanere  in  panne?   Siamo giunti all’ultimo dei 7 capitoli di questa guida. Ma come si dice di consueto, “questo è l’ultimo ma non il meno importante” dei capisaldi della navigazione sicura. Anzi probabilmente se vuoi che le tue vacanze e le tue uscite in barca ti lascino il sorriso stampato in faccia è meglio che leggi attentamente quello che ho da dirti. Prima di entrare nel concreto voglio farti una brevissima introduzione a quello che ti dirò più avanti. Sono sicuro che tu, come tutti o quasi, ti accorgi dell’importanza delle cose solo quando le stai perdendo o le hai già perse. Voglio consolarti, non è solo un tuo problema, ma un problema di tutti (anche il mio). Per fortuna, con l’avvento dell’industrializzazione e l’esplosione dell’era tecnologica, i prodotti in generale hanno acquisito una tale affidabilità che ormai diamo per scontato il loro funzionamento. Siamo talmente convinti di questo che spesso pensiamo che un prodotto abbia vita eterna. Se tu sei tra coloro che hanno un libro di bordo in cui viene annotata tutta la manutenzione della barca, cioè un libro con la programmazione e la scadenza delle varie manutenzioni eseguite e da eseguire, e soprattutto se le rispetti esattamente, Sappi che sei un caso raro. Senza tanti giri di parole, il detto che è meglio prevenire che curare è valido per le barche tanto quanto per tutto il resto. Essendo nel settore da molti anni, ho potuto appurare che nella stragrande maggioranza dei casi, l’armatore o il proprietario della barca anziché imparare a gestire la barca è costretto, a suo malgrado, ad imparare a gestire l’imprevisto. Questo, semplicemente per il fatto che la gestione preventiva non viene spesso rispettata.

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Alla lunga, gestire un inconveniente o un danno ha un costo maggiore, sia in termini finanziari che in termini di ”soddisfazione” delle proprie vacanze o del proprio benessere e divertimento. Bene, fatta questa breve introduzione, ora passo al succo del discorso. Andrò a spiegarti passo dopo passo cosa devi fare per non rischiare di rimanere in panne. Il capitolo si dividerà in tre parti principali 1. Manutenzione generale per le barche 2. Manutenzione specifica barche a vela 3. Manutenzione specifica barche a motore 1 - Manutenzione generale barche I punti sensibili sono in questo caso lo scafo e tutte le prese a mare che lo attraversano. Antivegetativa è la vernice che ricopre la parte dello scafo immersa in acqua. L’antivegetativa va fatta mediamente ogni anno, puoi anche farla durare 2 anni, ma sappi che il secondo anno avrà una resa di circa il 50% rispetto all’anno prima. Ti faccio un esempio, anche se non è perfetto, ma preferisco darti un’informazione facilmente ricordabile piuttosto che annoiarti con dettagli tecnico/chimici (che se in caso vorrai ti darò personalmente). Immagina che l’antivegetativa sia l’insieme del diserbante e tagliaerba del giardino di casa tua. Puoi tagliare l’erba una volta all’anno? Certamente! Ma accetti pure di avere una piccola foresta di fronte alla porta di casa, che rallenta il tuo passaggio, ti rovina gli abiti e si riempie di insetti fastidiosi. La stessa cosa vale per lo scafo della tua barca. Non rifacendo il trattamento tutti gli anni non rompi nulla, ma alla lunga la protezione del tuo scafo diventa sempre meno efficiente.

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Diminuisce la scorrevolezza e aumentano i consumi. Purtroppo non è finita qui, in quanto l’osmosi è sempre pronta a venire a romperti le scatole, o meglio, a rompere le scatole al tuo scafo. L’osmosi è il risultato di micro infiltrazioni di acqua attraverso la vetroresina e il gelcoat (vernice) della barca. Si formano una serie di piccole bolle che sembrano innocue inizialmente, ma se le trascuri si estendono su tutto lo scafo, andando ad attaccare, nella peggiore delle ipotesi, anche la struttura della barca. Quindi ti starai chiedendo: “come posso prevenire l’osmosi? Semplice, facendo un buon trattamento di fondo antiosmosi. E ovviamente sopra lo strato di antiosmosi devi fare l’antivegetativa, meglio se ogni anno. Scarichi a mare Per quanto riguarda invece gli scarichi, gli ombrinali immersi (e non) e le prese a mare, mi raccomando, dedicagli parecchia attenzione. Sono parti molto delicate in quanto sono costantemente sotto la pressione dall’acqua.Il loro compito è di garantire che l’acqua non desiderata resti all’esterno della barca. STAI ATTENTO BENE, tu non sei un meccanico, quindi non ti chiedo di saperle sostituire. Il tuo compito sarà quello di sapere quante sono, dove sono e a cosa servono. E ti chiederai perche? Beh perché dovrai tenerle sempre monitorate. Se vedi che intorno ad una presa a mare l’ossido inizia ad aggredirla e magari nel chiudere la saracinesca, ti ritrovi con la chiusura in mano, sappi che è l’ULTIMO avviso prima che ceda completamente. Monitorale spesso, aiutale a mantenersi con grasso a litio, prodotti protettivi come il CRC66 specifico per l’ambiente marino.

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Gli anodi Gli anodi sacrificali sono quelle parti metalliche, fissate sullo scafo o sui piedi dei motori o vicino alle eliche, che servono per attrarre a se le correnti galvaniche che si formano per il moto ondoso e non solo. Se non ci fosse chi si sacrifica, a pagarne il prezzo sarebbero tutte le altre parti metalliche della barca immerse nell’acqua. Questi si consumano, e per fortuna lo fanno. Vanno sostituiti quando arrivano al 70% della loro dimensione iniziale. Le batterie Le Batterie vanno ricaricate spesso. Gli accumulatori, in generale, durano molto di più se vengono usati spesso. Probabilmente sulla tua auto ti dimentichi di controllare la batteria, in quanto viene usata quasi tutti i giorni. Le batterie di nuova tecnologia come quelle al gel, hanno una capacità di durata molto superiore alla media delle classiche batterie. Questo si evidenzia ancor più se le si utilizzano poco. Infatti, le batterie senza acido, sopportano meglio sia le basse temperature che anche lunghi periodi di inattività. Se riesci a fare almeno un avviamento al mese è sicuramente buona cosa! Altrimenti, nei periodi di inutilizzo, puoi smontarla e portarla a ricaricare presso una elettrauto. Oppure lascia collegato il caricabatterie della tua barca, alla banchina del porto.

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2. Manutenzione specifica barche a vela Sulle barche a vela vi è molta attrezzature che va tenuta sotto controllo, in quanto tutto l’apparato di propulsione tramite il vento è sempre sollecitato ed esposto, da qui il mio consiglio di NON tralasciare nulla. Le vele Praticamente tutti i costruttori di vele, ti scrivono nei manuali di uso e manutenzione di non maltrattare le stesse. Gli accorgimenti sono abbastanza logici ma meglio ripassarli: NON sfregare le vele contro nulla. NON accartocciare le vele ma piegale con cura. CONSERVALE in un luogo asciutto e stivale solo se completamente asciutte. NON lasciarle esposte alla luce del sole (quando non le usi ovviamente). Se vedi tracce di MUFFA, toglile immediatamente. Il sartiame Tutto l’insieme delle sartie, funi e cavi della barca. Se trovi dei punti di ossido, ruggine o altri effetti della corrosione su una parte qualsiasi di queste, intervieni subito! Pensa che un paterazzo, cavo che collega l’albero alla poppa della barca, supera tranquillamente i 1000kg di spinta in navigazione se parliamo di una barca di medie dimensioni. Tu ti caleresti con una corda dal terzo piano, senza nemmeno dargli un occhio? Tu sei più leggero di 1000kg quindi trai le tue conclusioni! Winch, bozzelli ed attrezzatura per la navigazione Sono tutti strumenti necessari per la navigazione e la maggior parte di questi ha dei movimenti interni come cuscinetti e sistemi di strozzaggio. Esistono prodotti lubrificanti specifici che servono a proteggerli dal tempo e dalle intemperie. Anche in questo caso, quando noti che vi sono delle anomalie nel funzionamento intervieni, prima con uno sbloccante e lubrificante e se nulla accade smonta e manutenziona a fondo.

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3. Manutenzione motore o barca a motore Voglio premettere che quanto scrivo qui di seguito non sarà un manuale di manutenzione, ma solo un breve riepilogo di quanto va controllato sul motore e ogni quanto. Tuttavia se possiedi le corrette abilità ed il tuo motore è fuori dai vincoli di garanzia, puoi procedere tu stesso ad effettuare delle piccole manutenzioni di controllo di base, mentre per le manutenzioni annuali o periodiche, il consiglio è comunque di rivolgerti ad un tecnico di fiducia che con esperienza e competenza sicuramente saprà come intervenire sul tuo motore. Se possiedi un motore marino, sappi che se lo tieni trattato e lavato con acqua dolce dopo l’utilizzo, specie sulle parti a contatto con acqua salata o con forte contenuto calcareo, alla lunga sicuramente sarà meno corroso e meglio mantenuto. Molti motori moderni hanno anche una presa d’acqua diretta (tipo l’innesto della canna dell’acqua del giardino) per poter fare un lavaggio del circuito interno di raffreddamento a motore tassativamente spento. Sia per i motori fuoribordo moderni che per tutti gli altri sono valide queste scadenze per controlli e manutenzioni. DOPO LE PRIME 20 ORE (in caso di motore nuovo) Olio motore: cambiare Olio piede: cambiare Filtri olio e carburante:non tutti i manuali dei motori prevedono la sostituzione dopo le 20 ore, ma io ti consiglio vivamente di farlo, siccome è proprio nella fase iniziale che il motore “si pulisce” di tutto il processo della sua produzione. Controlli a regime del minimo, connettori e raffreddamento. DOPO LE PRIME 100 ORE Olio motore: cambiare Olio piede: cambiare Filtro olio: cambiare Filtri benzina: cambiare Girante pompa acqua: controllo o sostituzione Candele: controllo o sostituzione Valvola termostatica: controllo e pulizia da agenti esterni Controlli: regime del minimo, connettori elettrici, raffreddamento, candele, cinghia distribuzione, anodi anti corrosione, paraoli di tenuta albero, elica e coppiglia.

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Ti consiglio comunque di fare controllare da tecnici competenti il motore almeno una volta all’anno anche se non lo usi o se lo usi poco. L’olio di lubrificazione, sia del motore che del piede, è un prodotto chimico e a contatto con le parti metalliche del motore e all’ossigeno dell’aria perde parte delle sue capacità lubrificanti. Quindi, anche se ha lavorato poco, sarebbe meglio sostituirlo con il più adatto e consigliato dalla casa produttrice. Per esperienza, ti posso dire che grazie all’alta tecnologia a cui siamo arrivati sui motori, è difficile vedere barche ferme a causa di rotture improvvise (soprattutto se paragonato a vent’anni fa). Oltre alla manutenzione, ricorda ogni volta che sali a bordo di fare i controlli a queste 3 banali cose: · Carburante · Batterie · Tappi e saracinesche Più del 50% degli interventi di recupero in mare sono causati da questi 3 fattori che ti ho appena elencato. Bene, siamo giunti alla fine di “NAVIGARE E’ UN VERO INCUBO, se non sai come farlo”. Se seguirai alla lettera passo dopo passo tutto quello che ti ho detto, passerai le tue vacanze in totale tranquillità divertimento e sicurezza. Buon vento! Oscar Bellandi

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Epilogo Per qualsiasi chiarimento (come ti ho ripetuto più volte nel libro) mi puoi trovare via e-mail all’indirizzo [email protected] Salvo rare eccezioni, cerco di rispondere molto velocemente. Se vuoi lasciare commenti, recensioni o semplicemente vuoi raccontare una tua esperienza personale puoi farlo direttamente sul mio blog www.barchemania.com dove troverai anche moltissime altre risorse gratuite. Prima di salutarti definitivamente voglio svelarti il reale motivo per il quale ho scritto questo piccolo manuale gratuito. Più di una volta mi è stato chiesto di scrivere una guida pratica sulla nautica, ma ho sempre risposto che in giro se ne trovano decine sia gratuite che a pagamento. Per me sarebbe stato un impegno inutile. In realtà mi sono realmente messo alla ricerca di queste guide, trovandone sia in formato cartaceo, che scaricabili da internet. Tutto quello che ho trovato era molto interessante, fatto decisamente bene ma le TERMINOLOGIE TECNICHE si sprecavano. Spesso, anche io che nella nautica ci vivo da sempre, facevo veramente fatica a capire alcuni concetti spiegati in quel modo. Proprio da qui è nata in me la voglia di scrivere questo piccolo manuale con un linguaggio semplice ed informale. In alcuni passaggi ho voluto usare dei termini non perfetti, oppure fare delle similitudini che stridevano, ma credimi, ho voluto parlarti come se fossimo al porto una domenica mattina, in piena estate prima di salire in barca.

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Ringraziamenti “Per realizzare questo E-Book ci sono volute molte ore di lavoro e decine di anni di esperienza sul campo. E’ stato necessario anche l’aiuto di una persona di fiducia. Ringrazio Luca Miniati, che nonostante si trovasse dall’altro capo del mondo, è riuscito a supportare questo lavoro con tenacia ed entusiasmo fino alla fine.” Link utili e le mie principali fonti: http://www.guardiacostiera.it http://www.guardiacostiera.it/maresicuro/it/ http://www.ucina.net/it/ http://www.federvela.it http://www.leganavale.it/wps/portal/lni http://www.gazzettaufficiale.it Ora è veramente tutto! Spero di sentirti presto. Buon vento! Oscar Bellandi