NATURALISMO E SIMBOLISMO - Diario di scuola · PDF fileNATURALISMO E SIMBOLISMO Data iniziale:...
Transcript of NATURALISMO E SIMBOLISMO - Diario di scuola · PDF fileNATURALISMO E SIMBOLISMO Data iniziale:...
NATURALISMO E SIMBOLISMO
Data iniziale: 1861 – finale il 1904, con la nascita dell’Espressionismo.
In questo periodo, in Europa si passa da una borghesia liberista a una imperialista.
La borghesia liberista, infatti, entra in crisi al momento della grande depressione. L’economia
europea tenta di uscire dalla depressione con una politica antiliberista e imperialistica che si
afferma a partire dall’ultimo ventennio del secolo: si formano grandi concentrazioni industriali.
In campo letterario sono il periodo del Naturalismo e del Simbolismo, che nascono in Francia a
poca distanza l’uno dall’altro.
Il termine NATURALISMO è dovuto alla concezione deterministica: l’uomo è determinato dalla
natura, cioè dagli istinti, dai bisogni materiali e dall’ambiente in cui vive.
La tendenza al realismo percorre tutto l’Ottocento, ma è presente nella letteratura di tutti i secoli.
Però, se il realismo romantico tende alla partecipazione, il Realismo mira all’osservazione
distaccata. Il primo narra, attraverso una viva partecipazione alle vicende e riporta ogni
dettagli all’interno di un disegno complessivo; il secondo, invece, si limita ad osservare
mettendo in risalto i particolari oggettivi.
La tendenza alla narrazione continua dove lo sviluppo capitalistico è più arretrato, vedi Dostoevskij
e Tolstoj.
La parola NATURALISMO compare per la prima volta nel 1858 ed è usata da Hippolyte Taine:
1. impianto scientifico e carattere sistematico e ciclico della ricerca narrativa;
2. individuazione delle cause dei fenomeni;
3. osservazione della realtà anche nei suoi aspetti più sgradevoli, bassi ed inquietanti
Il movimento nasce fra il 1865 e il 1870.
Germinie Lacerteux, romanzo dei fratelli de Goncourt. Nella prefazione gli autori contrappongono i
romanzi falsi dei romantici al romanzo vero, costruito con scrupolo scientifico volto a
ricostruire un caso clinico, cioè la psicologia distorta di una serva che conduce una doppia vita.
Si crea un nesso fra scienza medica e arte letteraria, si afferma anche che il quarto stato ha diritto
di divenire protagonista della narrativa moderna e si afferma il primato del romanzo fra i
generi letterari.
Tutti questi aspetti attirano l’attenzione di Zola, che si dichiara scrittore naturalista e scrive un
saggio dal titolo Roman expérimental:
1. rifiuto della lett. romantica basata sulla fantasia e sul sentimento
2. affermazione del principio dell’impersonalità
3. rifiuto dei canoni tradizionali del bello
4. impostazione scientifica della narrazione che deve essere basata sia sull’osservazione sia sulla
sperimentazione.
Si vogliono rappresentare tutti i gradini della scala sociale, perciò anche ceti popolari
Il movimento verista, in Italia, si caratterizza per la teoria della necessaria omologia fra livelli
sociologici della materia narrata e i livelli formali. Lo stile deve essere impersonale e la forma
deve inerire al soggetto:
1. teoria naturalistica ridotta a metodo di scrittura;
2. sottolinea l’aspetto tecnico-formale;
3. attribuisce molto minore importanza all’impegno sociale;
4. rappresentano le campagne e i contadini.
Il termine SIMBOLISMO rinvia a una poetica in cui si procede per simboli: attraverso l’intuizione il
poeta rivela nei particolari l’universale, nel finito l’infinito.
Il DECADENTISMO, infine, diventa il proseguo del simbolismo e fa dell’estetismo, cioè del culto della
bellezza e dell’arte, la sua principale parola d’ordine e dell’irrazionalismo la sua ideologia
privilegiata: il poeta rivelerebbe una verità superiore concepita intuitivamente o misticamente
e dunque in modi del tutto sottratti alla razionalità.
La poesia si trova di fronte a un bivio: o proietta il proprio bisogno di significato nella ricerca di
corrispondenze con il tutto naturale o rappresenta la realtà della scissione. Queste strade sono
presenti in Baudelaire:
Correspondances e allegoria come forma espressiva della scissione e dell’alienazione della vita
nella realtà artificiale della moderna metropoli e quindi propone figure e apologhi narrativi che
rispondano a intenti concettuali e a ipotesi interpretative di tipo razionale.
Queste due linee si scinderanno successivamente.
Il poeta cerca un rapporto con il mondo puramente sensuale, non mediato dalla ragione. “La
poesia basata sulla magia del linguaggio e sulla suggestione conferisce alla parola il potere di
essere il primo motore dell’atto poetico. Per una tale poesia, reale non è il mondo, bensì
unicamente la parola”.
L’arte diventa fonosimbolica, il suono assume un fondamentale valore evocativo.
Verlaine scrive che la raffinatezza e l’eleganza sono proprie delle epoche di decadenza. È in arrivo
perciò una catastrofe, una svolta nella storia, che si accompagna a un senso estenuante di
morte.
1. rifiuto del metodo scientifico e razionale
2. soggettivismo e individualismo
3. la scoperta dell’inconscio
4. il corso al simbolismo
5. l’estetismo e la religione dell’arte → arte per l’arte.
6. concezione del poeta come artefice supremo o come profeta vate
All’inizio degli anni ’90 nasce Cavalieri dello spirito, movimento promosso dalla Serao e da
Fogazzaro.
L’800 è il secolo in cui trionfa la modernità. La vita umana si mondializza; la fotografia e il cinema
permettono di vedere come realmente sono uomini, paesaggi e paesi mai realmente visti e
mai visitati direttamente.
Il rapporto con il mondo e con la natura si fa sempre più mediato e indiretto. La stessa natura
tende a diventare artificiale, a trasformarsi in una seconda natura creata dall’uomo. È questo
profondo cambiamento della qualità della vita,questa radicale alterazione dell’esistenza che
Baudelaire pone al centro della sua riflessione e della sua poesia.
Non canta più la natura ma i Passages, le gallerie. La sua poesia rappresenta la realtà alienante di
un mondo artificiale, in cui la natura è scomparsa ed è finita ogni possibilità d’incanto e di
corrispondenza fra io e mondo.
L’artista diventa uno della folla. L’arte ha perso centralità, in un secolo in cui contano solo le
banche e le imprese industriali. Perciò egli perde l’aura, la sacralità, dopo che sono caduti i
tradizionali privilegi che lo elevavano al di sopra della folla.
L’arte, per vendersi deve esibirsi in pubblico, sedurlo con tecniche artificiali, come i clown. La
figura del pubblico, quindi, comincia ad essere importante: l’artista non può più prescindere.
Si tratta, quindi, di un declassamento, rispetto al periodo romantico.
In Italia la percezione di un radicale cambiamento nel senso ora descritto è già nel movimento
della Scapigliatura.
In generale, però, la tendenza alla perdita dell’aura è piuttosto forte nel nostro paese, ancora
contadino, arretrato e patrizio-borghese, non democratico.