Danzerò per Te, Signore, Dio della mia vita. Danzerò per Te, Signore, Dio della mia lode.
NATALE DEL SIGNORE - ARCIPRETURA di San Cataldo (CL) Liturgiche/DOCUMENTI E CALENDARIO... ·...
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PARROCCHIA IMMACOLATA CONCEZIONE
CHIESA MADRE Arcipretura di San Cataldo
NATALE DEL SIGNORE
SOLENNITÀ
VEGLIA DI PREGHIERA E
SANTA MESSA DELLA NOTTE
CHIESA MADRE, 24 D I C E M B R E 2016
2
PREPARAZIONE ALLA CELEBRAZIONE
Per un’antichissima tradizione, che risale agli albori della
Chiesa di Roma, i cristiani celebrano il mistero del Natale
del Signore nel cuore della notte, ricordando il silenzio che
tutto avvolgeva quando discese la Parola divina e la luce
brillò davanti ai pastori i quali, mentre erano in veglia,
accolsero il lieto annuncio della nascita del Salvatore.
Anche noi, in questa notte santa, siamo riuniti per celebrare
il mistero del Natale del Signore: mistero della Luce che
brilla nelle tenebre, della Parola fatta carne, del Pane disceso
dal cielo. Nella fede ci uniamo a tutti i cristiani che nel
mondo intero fanno memoria di questo evento della nostra
salvezza.
Prima della Santa Messa, in un breve ma intenso momento
di preghiera ripercorreremo insieme il cammino dell’attesa
di Israele, ascoltando le parole di vita che il Signore ci
rivolge tramite i suoi profeti e mediante l’evangelista Luca.
Quindi, prima di cantare come gli angeli nella notte santa la
gloria di Dio nei cieli e la pace agli uomini sulla terra, sarà
proclamato l’annuncio della nascita del Signore nella
pienezza dei tempi con l’antico testo della «Kalenda».
Questo annuncio ci ricorderà che Cristo, Redentore
dell’uomo, è il centro del cosmo e della storia.
In questa notte di attesa apprestiamoci a incontrare il
Signore che viene con gli sguardi lunghi della speranza,
l’attenzione scrupolosa della fede e la tenerezza intensa
dell’amore.
3
1
Veglia di preghiera
RITI INIZIALI
Antifona di ingresso
Il Signore mi ha detto: «Tu sei mio Figlio, io oggi ti ho generato».
♫ ADESTE FIDELES (J. F. Wade)
1. Adeste fideles læti triumphantes
venite venite in Bethlehem:
natum videte Regem angelorum
Venite adoremus, venite adoremus,
venite adoremus Dominum.
2. En grege relicto, humiles ad cunas
vocati pastores adproperant:
et nos ovanti gradu festinemus: R.
3. Æterni parentis, splendorem æternum
velatum sub carne videbimus:
Deum infantem, pannis involutum. R.
4
4. Pro nobis egenum, et fœno cubantem
piis foveamus amplexibus:
sic nos amantem quis non redamaret? R.
IL CELEBRANTE:
Nel nome del Padre e del Figlio
e dello Spirito Santo.
L’ASSEMBLEA:
Amen. IL CELEBRANTE:
Il Signore sia con voi.
L’ASSEMBLEA:
E con il tuo spirito. IL CELEBRANTE:
Fratelli e sorelle, nel cuore della notte santa del Natale,
risuona l’annuncio dell’Incarnazione nel tempo del Figlio di
Dio. Come ai pastori di Betlemme, anche a noi viene
annunciata la grande gioia: «Oggi è nato per voi un
Salvatore, che è il Cristo Signore» (Lc 2, 10-11). Con il
cuore colmo di riconoscenza riviviamo il mistero della
condiscendenza di Dio, perché il Figlio diletto, l’atteso di
tutte le genti, venuto nella pienezza dei tempi è diventato per
sempre l’Emmanuele: “il Dio con noi”.
Ci mettiamo in ascolto di alcuni testi profetici dell’Antico
Testamento che hanno annunciato in modo progressivo la
venuta del Messia. IL CANTORE:
IL CORO E L’ASSEMBLEA:
Il Re Signore viene, venite adoriamo.
5
2
In ascolto delle promesse del Messia. IL LETTORE:
Dal libro della Gènesi (49, 1-2.10)
In quei giorni, Giacobbe chiamò i suoi figli e disse loro:
«Radunatevi e ascoltate, figli di Giacobbe, ascoltate Israele,
vostro padre! Non sarà tolto lo scettro da Giuda né il bastone
del comando tra i suoi piedi, finché verrà colui al quale esso
appartiene e a cui è dovuta l’obbedienza dei popoli».
IL CORO E L’ASSEMBLEA:
Il Re Signore viene, venite adoriamo. IL LETTORE:
Dal libro del profeta Isaìa (11, 1-4a)
In quel giorno, un germoglio spunterà dal tronco di Iesse, un
virgulto germoglierà dalle sue radici. Su di lui si poserà lo
spirito del Signore, spirito di sapienza e di intelligenza,
spirito di consiglio e di fortezza, spirito di conoscenza e di
timore del Signore. Si compiacerà del timore del Signore.
Non giudicherà secondo le apparenze e non prenderà
decisioni per sentito dire; ma giudicherà con giustizia i
poveri e prenderà decisioni eque per gli oppressi del paese.
IL CORO E L’ASSEMBLEA:
Il Re Signore viene, venite adoriamo. IL LETTORE:
Dal libro del profeta Michea (5, 1-3a)
Così dice il Signore: E tu, Betlemme di Efrata, così piccola
per essere fra i capoluoghi di Giuda, da te uscirà colui che
deve essere il dominatore in Israele; le sue 6 origini sono
dall’antichità, dai giorni più remoti. Perciò Dio li metterà in
potere altrui fino a quando colei che deve partorire partorirà;
e il resto dei tuoi fratelli ritornerà ai figli di Israele. Egli
starà là e pascerà con la forza del Signore, con la maestà del
nome del Signore suo Dio.
6
IL CORO E L’ASSEMBLEA:
Il Re Signore viene, venite adoriamo. IL LETTORE:
Dal libro del profeta Sofonìa (3, 14-15)
Gioisci, figlia di Sion, esulta, Israele, e rallegrati con tutto il
cuore, figlia di Gerusalemme! Il Signore ha revocato la tua
condanna, ha disperso il tuo nemico. Re d’Israele è il
Signore in mezzo a te, tu non vedrai più la sventura.
IL CORO E L’ASSEMBLEA:
Il Re Signore viene, venite adoriamo.
3
In preghiera per la venuta del Messia.
IL LETTORE:
Le antichissime antifone maggiori dell’Avvento, proprie
della liturgia romana, con la serie di titoli messianici e
l’ardente invocazione per la venuta del Messia, ci preparano
ad accogliere Colui che è stato annunziato ed invocato come
l’Emmanuele, il Dio con noi.
IL CORO E L’ASSEMBLEA:
♫ MARANATHÀ SOFFIO DI DIO (RnS)
Maranathà, vieni Signor!
Maranathà, vieni in noi Signor.
1. «O Sapienza, che esci dalla bocca dell’Altissimo,
ti estendi ai confini del mondo,
e tutto disponi con soavità e con forza:
vieni, insegnaci la via della saggezza. R.
2. O Germoglio di Iesse, che sei un segno per i popoli,
innanzi a te i re della terra non parlano,
e le nazioni ti acclamano:
vieni e liberaci, non fare tardi. R.
7
3. O Re delle genti, atteso da tutte le nazioni,
pietra angolare che riunisci i popoli in uno,
vieni, e salva l’uomo che hai formato dalla terra. R.
4. O Signore degli eserciti, condottiero di Israele,
che sei apparso a Mosè tra le fiamme,
e sul Sinai gli donasti la legge:
redimici col tuo braccio potente. R.
5. O Chiave di David, e scettro della casa di Israele,
che apri e nessuno chiuse, chiudi e nessuno apre:
vieni e libera lo schiavo dal carcere,
che è nelle tenebre, e nell'ombra della morte. R.
6. O astro Sorgente, splendore di luce eterna,
e sole di giustizia: vieni ed illumina chi è nelle tenebre,
e nell'ombra della morte. R.
7. O Emmanuel, nostro Re e legislatore,
speranza e salvezza dei popoli e loro Salvatore:
vieni e salvaci, o Signore, nostro Dio». R.
4
Dalle antiche narrazioni della nascita di Cristo. IL LETTORE:
Nel più grande silenzio, in quel momento si sono fermate,
tremanti, tutte le cose: infatti, cessarono i venti non dando
più il loro soffio, non s’è più mossa alcuna foglia degli
alberi, non s’è più udito alcun rumore di acque, non scorsero
più i fiumi, non ci fu più il flusso del mare, tacquero tutte le
fonti di acqua, non risuonò più alcuna voce umana: c’era un
grande silenzio. In quel momento, lo stesso polo cessò
l’agile movimento del suo corso. Le misure delle ore erano
quasi tramontate. Con timore grande, tutte le cose tacevano
stupite, mentre noi eravamo nell’attesa della venuta della
maestà, del termine dei secoli.
8
5
Annuncio della nascita di Gesù Cristo
secondo la natura umana
IL LETTORE:
Mentre il silenzio avvolgeva ogni cosa e la notte era a metà
del suo corso, la tua Parola Onnipotente, o Signore, venne
dal tuo trono regale, alleluia!
«Kalenda»
25 dicembre, luna ottava.
Trascorsi molti secoli
da quando Dio aveva creato il mondo
e aveva fatto l'uomo a sua immagine;
e molti secoli da quando era cessato il diluvio
e l'Altissimo aveva fatto risplendere l'arcobaleno,
segno di alleanza e di pace;
ventuno secoli dopo la nascita di Abramo, nostro padre;
tredici secoli dopo l'uscita di Israele dall'Egitto
sotto la guida di Mosè;
circa mille anni dopo l'unzione di Davide
quale re di Israele;
nella sessantacinquesima settimana,
secondo la profezia di Daniele;
all'epoca della centonovantaquattresima Olimpiade;
nell'anno 752 dalla fondazione di Roma;
nel quarantaduesimo anno dell'impero di
Cesare Ottaviano Augusto,
mentre su tutta la terra regnava la pace,
nella sesta età del mondo,
Gesù Cristo, Dio eterno e Figlio dell'eterno Padre,
volendo santificare il mondo con la sua venuta,
essendo stato concepito per opera dello Spirito Santo,
trascorsi nove mesi, nasce in Betlemme di Giuda
dalla Vergine Maria, fatto uomo.
Natale di nostro Signore Gesù Cristo
secondo la natura umana.
9
IL CELEBRANTE:
Fratelli e sorelle carissimi,
«Vi annuncio una grande gioia,
che sarà di tutto il popolo:
oggi vi è nato nella città di Davide
un salvatore, che è il Cristo Signore»
(Lc 2,10-11).
6
Celebrazione Eucaristica
Gloria (Gen Rosso)
IL CORO E L’ASSEMBLEA:
Gloria, gloria,
gloria a Dio nell'alto dei cieli.
Gloria, gloria.
E pace in terra agli uomini di buona volontà.
Gloria, gloria.
Noi ti lodiamo, ti benediciamo, ti adoriamo,
ti rendiamo grazie per la tua gloria immensa.
Signore Dio, Re del cielo, Dio Padre onnipotente.
Signore Dio, Signore Figlio unigenito, Gesù Cristo.
Signore Dio, Agnello di Dio, Figlio del Padre. R.
Tu che togli i peccati del mondo abbi pietà di noi.
Tu che togli i peccati del mondo accogli la nostra supplica.
Tu che siedi alla destra del Padre abbi pietà di noi.
Perché tu solo il Santo, tu solo il Signore,
tu solo l'Altissimo, Gesù Cristo
con lo Spirito Santo nella gloria di Dio Padre. R.
10
Colletta
Preghiamo.
O Dio, che hai illuminato questa santissima notte
con lo splendore di Cristo, vera luce del mondo,
concedi a noi, che sulla terra
lo contempliamo nei suoi misteri,
di partecipare alla sua gloria nel cielo.
Per il nostro Signore Gesù Cristo
tuo Figlio che è Dio
e vive e regna con te nell’unità dello Spirito Santo
per tutti i secoli dei secoli.
R. Amen.
LITURGIA DELLA PAROLA
Is 9,1-6
Ci è stato dato un figlio
Dal libro del profeta Isaia Il popolo che camminava nelle tenebre ha visto una grande
luce; su coloro che abitavano in terra tenebrosa una luce
rifulse. Hai moltiplicato la gioia, hai aumentato la letizia.
Gioiscono davanti a te come si gioisce quando si miete e
come si esulta quando si divide la preda. Perché tu hai
spezzato il giogo che l’opprimeva, la sbarra sulle sue spalle,
e il bastone del suo aguzzino, come nel giorno di Màdian.
Perché ogni calzatura di soldato che marciava rimbombando
e ogni mantello intriso di sangue saranno bruciati, dati in
pasto al fuoco. Perché un bambino è nato per noi, ci è stato
dato un figlio. Sulle sue spalle è il potere e il suo nome sarà:
Consigliere mirabile, Dio potente, Padre per sempre,
Principe della pace. Grande sarà il suo potere e la pace non
avrà fine sul trono di Davide e sul suo regno, che egli viene
a consolidare e rafforzare con il diritto e la giustizia, ora e
per sempre. Questo farà lo zelo del Signore degli eserciti.
Parola di Dio. R. Rendiamo grazie a Dio.
11
Salmo responsoriale 95
1. Cantate al Signore un canto nuovo,
cantate al Signore, uomini di tutta la terra.
Cantate al Signore, benedite il suo nome. R.
2. Annunciate di giorno in giorno la sua salvezza.
In mezzo alle genti narrate la sua gloria,
a tutti i popoli dite le sue meraviglie. R.
3. Gioiscano i cieli, esulti la terra,
risuoni il mare e quanto racchiude;
sia in festa la campagna e quanto contiene,
acclamino tutti gli alberi della foresta. R.
4. Davanti al Signore che viene:
sì, egli viene a giudicare la terra;
giudicherà il mondo con giustizia
e nella sua fedeltà i popoli. R.
Tt 2,11-14
E' apparsa la grazia di Dio per tutti gli uomini.
Dalla lettera di san Paolo apostolo a Tito
Figlio mio, è apparsa la grazia di Dio, che porta salvezza a
tutti gli uomini e ci insegna a rinnegare l’empietà e i desideri
mondani e a vivere in questo mondo con sobrietà, con
giustizia e con pietà, nell’attesa della beata speranza e della
manifestazione della gloria del nostro grande Dio e salvatore
Gesù Cristo. Egli ha dato se stesso per noi, per riscattarci da
ogni iniquità e formare per sé un popolo puro che gli
appartenga, pieno di zelo per le opere buone.
Parola di Dio. R. Rendiamo grazie a Dio.
12
Canto al Vangelo Il Diacono porta solennemente il libro dei Vangeli all’ambone.
IL CORO E L’ASSEMBLEA: (Lc 2,10-11)
Alleluia, alleluia, alleluia,
alleluia, alleluia.
Vi annuncio una grande gioia:
oggi è nato il salvatore.
Cristo Signore.
Alleluia, alleluia, alleluia,
alleluia, alleluia.
Lc 2, 1-14
Oggi è nato per voi il Salvatore. DIACONO:
Il Signore sia con voi.
R. E con il tuo spirito.
Dal Vangelo secondo Luca.
R. Gloria a te, o Signore.
In quei giorni un decreto di Cesare Augusto ordinò che si facesse
il censimento di tutta la terra. Questo primo censimento fu fatto
quando Quirinio era governatore della Siria. Tutti andavano a farsi
censire, ciascuno nella propria città. Anche Giuseppe, dalla
Galilea, dalla città di Nàzaret, salì in Giudea alla città di Davide
chiamata Betlemme: egli apparteneva infatti alla casa e alla
famiglia di Davide. Doveva farsi censire insieme a Maria, sua
sposa, che era incinta. Mentre si trovavano in quel luogo, si
compirono per lei i giorni del parto. Diede alla luce il suo figlio
primogenito, lo avvolse in fasce e lo pose in una mangiatoia,
perché per loro non c’era posto nell’alloggio. C’erano in quella
regione alcuni pastori che, pernottando all’aperto, vegliavano tutta
la notte facendo la guardia al loro gregge. Un angelo del Signore
si presentò a loro e la gloria del Signore li avvolse di luce. Essi
furono presi da grande timore, ma l’angelo disse loro: «Non
temete: ecco, vi annuncio una grande gioia, che sarà di tutto il
popolo: oggi, nella città di Davide, è nato per voi un Salvatore,
che è Cristo Signore. Questo per voi il segno: troverete un
13
bambino avvolto in fasce, adagiato in una mangiatoia».
E subito apparve con l’angelo una moltitudine dell’esercito
celeste, che lodava Dio e diceva: «Gloria a Dio nel più alto dei
cieli e sulla terra pace agli uomini, che egli ama».
Parola del Signore. R. Lode a te, o Cristo.
Omelia del Celebrante. Silenzio per la riflessione personale.
Credo
Credo in un solo Dio,
Padre onnipotente, creatore del cielo e della terra,
di tutte le cose visibili e invisibili.
Credo in un solo Signore, Gesù Cristo,
unigenito Figlio di Dio, nato dal Padre prima di tutti i secoli.
Dio da Dio, Luce da Luce, Dio vero da Dio vero;
generato, non creato; della stessa sostanza del Padre;
per mezzo di lui tutte le cose sono state create.
Per noi uomini e per la nostra salvezza discese dal cielo;
e per opera dello Spirito Santo
si è incarnato nel seno della Vergine Maria e si è fatto uomo.
IL CORO E L’ASSEMBLEA:
Credo, credo, amen!
Credo, credo, amen!
Fu crocifisso per noi sotto Ponzio Pilato, morì e fu sepolto.
Il terzo giorno è risuscitato, secondo le Scritture;
è salito al cielo, siede alla destra del Padre.
E di nuovo verrà, nella gloria, per giudicare i vivi e i morti,
e il suo regno non avrà fine.
Credo nello Spirito Santo, che è Signore e da la vita,
e procede dal Padre e dal Figlio
e con il Padre e il Figlio è adorato e glorificato
e ha parlato per mezzo dei profeti.
Credo la Chiesa, una, santa, cattolica e apostolica.
Professo un solo battesimo per il perdono dei peccati.
Aspetto la risurrezione dei morti
e la vita del mondo che verrà. Amen.
14
Preghiera universale
o dei fedeli
IL CELEBRANTE:
Fratelli e sorelle carissimi,
in questa Notte santissima
celebriamo il Mistero della nostra salvezza:
con rinnovata fiducia e confidenza,
innalziamo a Dio le nostre preghiere. IL CANTORE:
Noi ti preghiamo.
L’ASSEMBLEA:
Ascoltaci o Signore.
1. Per la santa Chiesa di Dio qui convocata. Annunci con
gioia e franchezza a ogni uomo che oggi il Signore ha
visitato e redento il suo popolo e ha suscitato per noi un
salvatore potente. R.
2. Per il Santo Padre Francesco, i vescovi, i presbiteri e
diaconi. Rinnovino la loro adesione al Signore Gesù che
li invia nel mondo per dare al suo popolo la conoscenza
della salvezza nella remissione dei suoi peccati. R.
3. Per i perseguitati a causa della fede, in modo particolare
per i cristiani del Medio Oriente. Ricevano forza e
coraggio dall’Incarnazione di Cristo che dona salvezza
dai nemici e dalle mani di quanti ci odiano e dirige oggi i
nostri passi sulla via della pace. R.
4. Per i poveri, gli ammalati, gli emarginati e per quanti
vivono nelle tenebre e nell’ombra di morte.
Sperimentino anche mediante la carità dei fratelli che
oggi Dio si è ricordato della sua santa alleanza e siano
consolati dalla buona notizia che oggi li visita un sole
che sorge dall’alto. R.
15
IL CELEBRANTE:
O Dio nostro Padre,
che nel tuo amore senza limiti
hai voluto che il tuo Figlio Unigenito
nascesse dalla Vergine Maria
ascolta le preghiere che la Chiesa ti ha rivolto
e aiuta il mondo intero ad accogliere la tua luce e la tua pace.
Per Cristo nostro Signore.
R. Amen.
LITURGIA EUCARISTICA Alcuni fedeli portano all’altare le offerte per il santo Sacrificio.
Canto di offertorio
♫ ASTRO DEL CIEL (A. Meli)
1. Astro del ciel, Pargol divin,
mite agnello, Redentor,
tu che i vati da lungi sognar,
tu che angeliche voci annunziar,
luce dona alle menti, pace infondi nei cuor. (x2)
2. Astro del ciel, Pargol Divin,
mite Agnello Redentor.
Tu di stirpe regale decor,
Tu virgineo mistico fior.
luce dona alle menti, pace infondi nei cuor. (x2)
3. Astro del ciel, Pargol divin,
mite agnello, Redentor,
tu disceso a scontare l'error,
tu sol nato a portare l'amor,
luce dona alle menti, pace infondi nei cuor. (x2)
16
IL CELEBRANTE:
Pregate, fratelli e sorelle,
perché questa nostra famiglia,
radunata nel nome di Cristo,
possa offrire il sacrificio
gradito a Dio Padre onnipotente.
R. Il Signore riceva dalle tue mani questo sacrificio
a lode e gloria del suo nome,
per il bene nostro e di tutta la sua santa Chiesa.
Sulle offerte del pane e del vino
IL CELEBRANTE:
Accetta, o Padre, la nostra offerta
in questa notte di luce,
e per questo misterioso scambio di doni
trasformaci nel Cristo tuo Figlio,
che ha innalzato l’uomo accanto a te nella gloria.
Per Cristo nostro Signore.
Prefazio
Cristo luce IL CELEBRANTE:
Il Signore sia con voi.
R. E con il tuo spirito.
In alto i nostri cuori.
R. Sono rivolti al Signore.
Rendiamo grazie al Signore nostro Dio.
R. E cosa buona e giusta.
È veramente cosa buona e giusta,
nostro dovere e fonte di salvezza,
rendere grazie sempre e in ogni luogo
a te, Signore, Padre santo, Dio onnipotente ed eterno.
Nel mistero del Verbo incarnato
è apparsa agli occhi della nostra mente
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la luce nuova del tuo fulgore,
perché conoscendo Dio visibilmente,
per mezzo suo siamo rapiti all’amore delle realtà invisibili.
E noi, uniti agli Angeli e agli Arcangeli,
ai Troni e alle Dominazioni
e alla moltitudine dei Cori celesti,
cantiamo con voce incessante
l’inno della tua gloria:
Santo (Gen Rosso-Gen Verde)
Santo, santo, santo è il Signore Dio dell’universo. Santo, Santo, Santo il Signore,
Dio dell'universo. Santo, Santo.
I cieli e la terra sono pieni della tua gloria.
Osanna nell'alto dei cieli.
Osanna nell'alto dei cieli. R.
I cieli e la terra sono pieni della tua gloria.
Benedetto colui che viene
nel nome del Signore.
Osanna nell'alto dei cieli.
Osanna nell'alto dei cieli. R.
PREGHIERA EUCARISTICA III
CP Padre veramente santo,
a te la lode da ogni creatura.
Per mezzo di Gesù Cristo,
tuo Figlio e nostro Signore,
nella potenza dello Spirito Santo
fai vivere e santifichi l’universo,
e continui a radunare intorno a te un popolo,
che da un confine all’altro della terra
offra al tuo nome il sacrificio perfetto.
18
CC Ora ti preghiamo umilmente:
manda il tuo Spirito
a santificare i doni che ti offriamo,
perché diventino il corpo e il sangue
di Gesù Cristo, tuo Figlio e nostro Signore,
che ci ha comandato di celebrare questi misteri.
Nella notte in cui fu tradito,
egli prese il pane,
ti rese grazie con la preghiera di benedizione,
lo spezzò, lo diede ai suoi discepoli, e disse:
PRENDETE, E MANGIATENE TUTTI:
QUESTO È IL MIO CORPO
OFFERTO IN SACRIFICIO PER VOI.
Dopo la cena, allo stesso modo,
prese il calice,
ti rese grazie con la preghiera di benedizione,
lo diede ai suoi discepoli, e disse:
PRENDETE, E BEVETENE TUTTI:
QUESTO È IL CALICE DEL MIO SANGUE
PER LA NUOVA ED ETERNA ALLEANZA,
VERSATO PER VOI E PER TUTTI
IN REMISSIONE DEI PECCATI.
FATE QUESTO IN MEMORIA DI ME.
Natività del Signore (Gentile da Fabriano)
19
IL CELEBRANTE: Mistero della fede.
CELEBRANTE E CONCELEBRANTI:
CC. Celebrando il memoriale del tuo Figlio,
morto per la nostra salvezza,
gloriosamente risorto e asceso al cielo,
nell’attesa della sua venuta
ti offriamo, Padre, in rendimento di grazie
questo sacrificio vivo e santo.
Guarda con amore
e riconosci nell’offerta della tua Chiesa,
la vittima immolata per la nostra redenzione;
e a noi, che ci nutriamo del corpo e sangue del tuo Figlio,
dona la pienezza dello Spirito Santo
perché diventiamo in Cristo
un solo corpo e un solo spirito.
1C Egli faccia di noi un sacrificio perenne a te gradito,
perché possiamo ottenere il regno promesso
insieme con i tuoi eletti:
con la beata Maria, Vergine e Madre di Dio,
con i tuoi santi apostoli,
i gloriosi martiri,
san Giuseppe,
e tutti i santi,
nostri intercessori presso di te.
20
2C Per questo sacrificio di riconciliazione
dona, Padre, pace e salvezza al mondo intero.
Conferma nella fede e nell’amore
la tua Chiesa pellegrina sulla terra:
il tuo servo e nostro Papa Francesco,
il nostro Vescovo Mario, il collegio episcopale,
tutto il clero
e il popolo che tu hai redento.
Ascolta la preghiera di questa famiglia,
che hai convocato alla tua presenza †
† nella notte in cui la Vergine Maria,
diede al mondo il Salvatore.
Ricongiungi a te, Padre misericordioso,
tutti i tuoi figli ovunque dispersi.
Accogli nel tuo regno i nostri fratelli defunti
e tutti i giusti che, in pace con te,
hanno lasciato questo mondo;
concedi anche a noi di ritrovarci insieme
a godere per sempre della tua gloria,
in Cristo, nostro Signore,
per mezzo del quale tu, o Dio,
doni al mondo ogni bene.
CP O
CC
21
IL CORO E L’ASSEMBLEA:
RITI DI COMUNIONE
IL CELEBRANTE:
Guidati dallo Spirito di Gesù
e illuminati dalla sapienza del Vangelo,
osiamo dire: IL CELEBRANTE E L’ASSEMBLEA:
Padre nostro, che sei nei cieli,
sia santificato il tuo nome,
venga il tuo regno, sia fatta la tua volontà,
come in cielo così in terra.
Dacci oggi il nostro pane quotidiano,
e rimetti a noi i nostri debiti
come noi li rimettiamo ai nostri debitori,
e non ci indurre in tentazione, ma liberaci dal male. IL CELEBRANTE:
Liberaci, o Signore, da tutti i mali,
concedi la pace ai nostri giorni;
e con l'aiuto della tua misericordia,
vivremo sempre liberi dal peccato
e sicuri da ogni turbamento,
nell'attesa che si compia la beata speranza,
e venga il nostro Salvatore Gesù Cristo. IL CORO E L’ASSEMBLEA:
22
IL CELEBRANTE:
Signore Gesù Cristo, che hai detto ai tuoi apostoli:
"Vi lascio la pace, vi do la mia pace",
non guardare ai nostri peccati,
ma alla fede della tua Chiesa,
e donale unita e pace secondo la tua volontà.
Tu che vivi e regni nei secoli dei secoli.
R. Amen.
IL CELEBRANTE:
La pace del Signore sia sempre con voi.
R. E con il tuo spirito.
IL DIACONO:
Come figli del Dio della pace,
scambiatevi un gesto di comunione fraterna
I presenti si scambiano un segno di pace. Il celebrante spezza l’Ostia consacrata.
♫ AGNELLO DI DIO (F. Buttazzo)
Agnello, Agnello di Dio,
che togli i peccati del mondo,
abbi pietà di noi, abbi pietà di noi.
Agnello, Agnello di Dio,
che togli i peccati del mondo,
abbi pietà di noi, abbi pietà di noi.
Agnello, Agnello di Dio,
che togli i peccati, che togli i peccati del mondo,
dona a noi la pace, dona a noi la pace.
IL CELEBRANTE:
Beati gli invitati alla Cena del Signore.
Ecco l'Agnello di Dio,
che toglie i peccati del mondo.
IL CELEBRANTE E L’ASSEMBLEA:
O Signore, non sono degno
di partecipare alla tua mensa:
ma di' soltanto una parola
e io sarò salvato.
23
♫ ALLELUIA AL REDENTORE (RnS)
Alleluia, alleluia, alleluia.
Alleluia, alleluia, alleluia.
1. Gesù è nato tra gli uomini,
venite adoriamo il nostro Signor,
Egli è la stella che illumina i popoli,
è il nostro Redentor. R.
2. Gloria in terra e nell’alto dei cieli,
sia pace a coloro che amano Dio.
Oggi si compie l’antica promessa,
nasce il Salvator. R.
3. Oggi un figlio ci è stato donato:
E’ il servo fedele mandato dal Padre.
Stabilirà la giustizia e la pace,
per sempre regnerà. R.
♫ A BETLEMME DI GIUDEA (S. Oliveri)
1. A Betlemme di Giudea
una gran luce si levò:
nella notte, sui pastori,
scese l'annuncio e si cantò:
24
2. Cristo nasce sulla paglia,
figlio del Padre, Dio-con-noi.
Verbo eterno, Re di pace,
pone la tenda in mezzo ai suoi. R.
3. Bimbo debole fra le braccia
la Madre Vergine lo terrà;
un Uomo giusto lo protegge,
dalla violenza lo salverà. R.
4. Giungono i Magi dall’Oriente,
i loro doni sono suoi;
luce alle genti in tutto il mondo,
ora risplende e viene a noi. R.
5. Santi e sante nel suo cielo,
fate corona a lui lassù;
cantano i piccoli coi grandi,
poveri e ricchi, per lui quaggiù. R.
6. Tornerà nella sua gloria,
quando quel giorno arriverà:
se tu l’accogli nel tuo cuore.
tutto il suo Regno ti darà. R.
Dopo la comunione
IL CELEBRANTE:
Preghiamo.
O Dio, che ci hai convocato a celebrare nella gioia
la nascita del Redentore,
fa’ che testimoniamo nella vita l’annunzio della salvezza,
per giungere alla gloria del cielo.
Per Cristo nostro Signore.
R. Amen.
25
RITI DI CONCLUSIONE
Benedizione solenne
IL CELEBRANTE:
Il Signore sia con voi.
R. E con il tuo spirito. IL DIACONO:
Inchinatevi per la benedizione. IL CELEBRANTE:
Dio, che nella nascita del Cristo suo Figlio
ha inondato di luce questa notte santissima,
allontani da voi le tenebre del male
e vi illumini con la luce del bene.
R. Amen.
Dio, che nel suo Figlio fatto uomo
ha congiunto la terra al cielo,
vi riempia della sua pace e del suo amore.
R. Amen.
Dio, che mandò gli angeli a recare ai pastori
il lieto annunzio del Natale,
vi faccia messaggeri del suo Vangelo.
R. Amen.
E la benedizione di Dio onnipotente,
Padre e Figlio e Spirito Santo,
discenda su di voi, e con voi rimanga sempre.
R. Amen. IL DIACONO:
La gioia del Signore sia la nostra forza. Andate in pace.
R. Rendiamo grazie a Dio.
26
♫ TU SCENDI DALLE STELLE (Sant’Alfonso Maria dè Liguori)
2. A te, che sei del mondo il Creatore,
mancano panni e fuoco, o mio Signore.
Caro eletto Pargoletto,
quanto questa povertà
più m’innamora:
giacchè ti fece amor
povero ancora.