Natale con Grana Padano · Le tavole calabresi si riempiono di piatti saporiti e ricette antiche...

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Natale con Grana Padano

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Il Natale porta sempre con sé un velo di magia: trovarsi tutti insieme a fare l’albero, ad addobbare la casa, a illuminare finestre e terrazzi. Avete mai notato che l’atmosfera cambia nel periodo natalizio?Saranno le decorazioni in città, la musica che si sente in lontananza dai negozi. Il Natale arriva più o meno velocemente nelle nostre frenetiche vite, e non c’è attesa più bella di quella accompagnata dal Calendario dell’Avvento per contare i giorni che mancano alle feste natalizie.Ma qual è la sua storia e com’è arrivato qui da noi?Il Calendario dell’Avvento, tanto caro ai bambini, ha origini tedesche, lo avreste mai immaginato?

Una vecchia storia popolare racconta di Gerhard, un bambino impaziente che giorno dopo giorno continuava imperterrito a chiedere alla mamma quando esattamente sarebbe arrivato il Natale.La mamma, forse stanca delle tante domande del figlio, il primo dicembre, ebbe così una fantastica idea e gli disse: “ho preparato per te 24 biscotti speziati, uno per ogni giorno dell’Avvento. Potrai mangiarne uno ogni mattina e quando i biscotti saranno finiti, allora vorrà dire che è arrivato Natale!”.Gerhard portò con sé questo ricordo per tutta l’infanzia finché, nei primi anni del ‘900, si ritrovò davanti ad una vetrina piena di biscotti speziati.Il profumo dei dolcetti gli fece tornare alla mente le parole della mamma e sorridendo pensò che forse non era l’unico bambino ad aver sfinito i genitori ogni giorno per sapere l’arrivo del Natale.E fu così che arrivò l’idea e nel dicembre del 1920 nacque il primo calendario dell’Avvento. Naturalmente piacque a tutti, mamme, papà e bambini ed ebbe subito un enorme successo, diffondendosi dapprima in Germania, poi in Svezia e poi piano piano nel resto d’Europa fino ad arrivare ai giorni nostri.Il calendario dell’Avvento è dunque una tradizione che fa felici soprattutto i bambini, contenti di aprire ogni piccola casellina che li porta al fatidico giorno: quello dei regali!Quest’anno Grana Padano ha pensato di far felici anche i grandi, realizzando così un calendario dell’Avvento che raggruppa all’interno le ricette regionali, che vanno dalla Puglia alla Liguria, dalla Lombardia alla Sicilia.25 ricette che vi regaleranno un tuffo nel passato e un delizioso viaggio nella preziosa tradizione culinaria italiana, il tutto condito da un’abbondante nevicata di Grana Padano!

Natale con Grana Padano

in collaborazione con

Sommarionatale con GRana PaDano

anolini in bRoDo

RaVioli Dolci SaRDi

SFincione PaleRMitanoinVoltini Di SaRDe

RiSi e biSi

toc’ in bRaiDe

MonDeGhili

ScRiPPelle ‘MbuSSeRiSotto ai PoRcini

StRaScinati al RaGù

taRtaRe Di caRne SalaDa

Focaccia baReSe

baccalÁ con Patate

PaSta alla noRcina

zuPPa caStaGne e ceci

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Gnocchi alla RoMana

FRittelle Di caVolFioRe

SeMolino PieMonteSe

zuPPa alla SantÉ

cantucci Salati

inSalata liGuRe

MineStRa MaRitata

zuPPa ValPellinentze

PaSta al FoRno

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Strascinati al ragùIl periodo di Natale è contraddistinto da pranzi e cene con le persone care.Ci si prende del tempo per cucinare e per fare quelle preparazioni che hanno bisogno di cura e di amore come ad esempio la pasta fatta in casa ed il ragù che borbotta per ore in cucina.Gli strascinati sono una pasta fresca tipica del sud Italia. Prendono il nome dal modo in cui la pasta viene formata, ovvero trascinandola con le dita su un piano di legno.

Per la Pasta:300g di semola rimacinata190g di farina 00180g di acqua circa

Per il Ragù:500g di carne trita di manzo500g di polpa di pomodoro1 scalogno1 carota½ costa di sedano

1 rametto di rosmarino più un altro per guarnireolio evosale

Per Servire:Grana Padano RiservaOltre 20 mesi

Per il Ragù:Per prima cosa preparate il ragù. Pulite e tagliate a dadini scalogno, carote e sedano. Fate scaldare un tegame con dell’olio evo e fatevi soffriggere le verdure con il rametto di rosmarino.Aggiungete la carne e fate rosolare a fuoco vivo. Coprite con la polpa di pomodoro, regolate di sale, abbassate il fuoco e fate cuocere dolcemente per almeno un’ora.

Per la Pasta:Mettete le farine a fontana, versate nel centro un po’ di acqua e, usando una forchetta, mischiatela con poca farina.Aggiungete altra acqua ed iniziate ad impastare con tutta la farina, fino ad ottenere un impasto liscio e compatto.Coprite con un canovaccio e fate riposare mezzora.Prendete un pezzo di impasto e formate un salsicciotto che dovrete tagliare in pezzi da ¾ centimetri.A questo punto con le dita fate pressione su ogni tocchetto e trascinatelo verso di voi, per dargli appunto la forma tipica.Fate riposare ancora mezzora e cuoceteli in abbondante acqua salata. Saranno pronti quando verranno a galla.Scolateli, conditeli con il ragù ed abbondante Grana Padano grattugiato fresco.Decorate con del rosmarino e servite.

Ricetta della Basilicata

Ricetta di Marta Tovaglieri

Preparazione

Ingredienti per 4 persone

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Zuppa di castagne e ceciIn principio fu la zuppa.Nei mesi invernali, il primo piatto caldo per eccellenza diventa un momento di raccoglimento che predispone a godersi pranzo e compagnia in sacrosanto relax.La zuppa di castagne e ceci è densa e vellutata, con un eco di dolcezza e di aromi speziati e affumicati. Un piatto abbondante e salutare per l’alto contenuto di proteine e i grassi limitati (che potrai ridurre ulteriormente propendendo per una versione senza pancetta) ma non sottovalutare mai l’eleganza di una piccola ciotola che contenga pochi cucchiai, con il solo scopo di scaldare le mani, solleticare il palato e incuriosire un ospite che si chiederà : “E dopo?”Dopo potrai cucinare quel che vorrai, perché questa zuppa ti porterà via pochissimo tempo. A meno che tu non voglia fare tutto con le tue mani, potrai utilizzare ceci in scatola e castagne cotte al vapore che potrai trovare sottovuoto in qualsiasi buon supermercato. Ricordati di usare sempre un eccellente olio extravergine d’oliva e Grana Padano: avrai un piatto dal carattere incisivo.

600 g di ceci lessati500 d di brodo di verdurauno spicchio d’aglio30 g di pancetta affumicataUn rametto di rosmarinosale e pepe nero al mulinello

20 castagne lessate e pelate6 cucchiai d’olio extravergine d’oliva4 cucchiai di Grana Padano grattugiatoGrana Padano Riserva Oltre 20 mesi q.b. per fare le cialdine di accompagnamento

Metti in una casseruola 2 cucchiai d’olio con lo spicchio d’aglio e la pancetta affumicata tritata fine. Fai rosolare a fuoco dolce, poi aggiungi i ceci lessati (vanno bene anche in scatola, ben sgocciolati) e falli insaporire per un minuto. Copri con il brodo e porta a ebollizione per 5 minuti.Scola circa metà dei ceci e passali con un frullatore a immersione o nel robot da cucina per fare una purea abbastanza morbida a cui aggiungerai i 4 cucchiai d’olio rimanenti e il Grana padano grattugiato. Aggiungi nella casseruola le castagne e la purea di ceci; mescola bene e aggiusta di sale. All’ultimo, macina anche abbondante pepe nero.Lascia la zuppa sul fuoco bassissimo per altri 5 minuti.Per fare le cialdine di Grana Padano di accompagnamento, fai dei dischetti regolari di Grana Padano grattugiato su un foglio di carta forno. Metti nel microonde alla massima potenza per 30-45 secondi, poi lascia raffreddare le cialdine e usale per decorare il piatto di zuppa di castagne e ceci.

Ricetta di Olivia Chierighini

Ricetta dell’Abruzzo

Preparazione

Ingredienti per 2 persone

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Minestra maritataSiamo di fronte a un’istituzione della cucina napoletana. È un piatto antico, in cui si sposano verdure a foglia, brodo di carne e pezzi di maiale. Come succede sempre con le ricette che si perdono nella notte dei tempi, ognuno ha la propria versione: c’è chi usa una tal verdura anziché quella tal altra e chi preferisce usare solo carne di manzo e pollo al posto dei tagli di maiale, per farne una versione alleggerita. L’unica cosa certa – quando si ha a che fare con ricette tramandate da generazioni di madri e nonne – è che il risultato non sarà mai leggero come una piuma, nonostante la minestra maritata sia addirittura considerata un piatto che “apre lo stomaco” il giorno di Santo Stefano o a San Silvestro. Quello che mi affascina in questa preparazione è la sinfonia di diverse tonalità di verde che proviene dalle verdure. Quello che invece rende la ricetta fattibile è che si può preparare in momenti diversi e poi assemblare la minestra, ottimizzando i tempi.

3 kg di verdure a foglia miste: scarola riccia e liscia, biete, coste, cicoria, verza, cavolo nero, borragine.1 carota1 gambo di sedano1 cipolla

1 osso di prosciutto500 g di manzo da brodo300 g di salsiccia(se possibile anche un po’ di salsiccia piccante)1 piedino di maiale tagliato a metà

500 g di costine500 g tra orecchie, musetto e cotiche1 cucchiaio di semi di finocchiettoGrana Padano Riserva Oltre 20 mesi grattugiatoCroste di Grana Padano

Per prima cosa pulisci tutte le verdure e scottale in acqua salata, scolale, strizzale e tienile da parte. Questa operazione puoi fare anche il giorno prima o addirittura mettere le verdure nel congelatore. Metti sul fuoco un capiente pentola d’acqua e - quando bolle - scotta tutti pezzi del maiale per due minuti l’uno, in modo da sgrassarli un po’ e poi sciacquali sotto l’acqua bollente. In un’altra pentola porta a ebollizione l’acqua per il brodo, con l’osso di prosciutto e sedano carota cipolla tagliati a cubetti; aggiungi tutte le carni eccetto la salsiccia e falle cuocere per circa un’ora e mezza. Schiuma spesso il brodo e quando mancano circa 20 minuti alla fine cottura, aggiungi anche la salsiccia.A questo punto scola tutta la carne e tienila da parte. Mentre il brodo si raffredda, taglia la carne a pezzetti in modo che in ogni piatto possa capitare una varietà di parti.Non appena è possibile, sgrassa accuratamente il brodo. Per accelerare il procedimento, puoi metterlo in frigorifero: così facendo il grasso si addenserà in superficie e sarà più facile toglierlo.Riportalo a ebollizione, aggiusta di sale e pepe, unisci i semi di finocchietto e le verdure. Fai cuocere per 30 minuti con il coperchio, poi aggiungi la carne e le croste di Grana Padano tagliate a cubetti. Dai una bella mescolata, spegni il fuoco e lascia riposare coperto per altri 30 minuti.Servi in tavola in una zuppiera, accompagnando con Grana Padano grattugiato.

Ricetta di Olivia Chierighini

Ricetta della Campania

Preparazione

Ingredienti per 4 persone

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Frittelle di cavolfioreIl Natale è da sempre una buona occasione per riunirsi con tutta la famiglia e gustare tutti insieme deliziose pietanze.Le tavole calabresi si riempiono di piatti saporiti e ricette antiche che si tramandano di generazione in generazione e che si declinano in differenti versioni.

700 g di cavolfiore viola o bianco100 g di Grana Padano Grana Padano Oltre 16 mesi2 cucchiai di farina oppure2 cucchiai di pangrattato2 uova medie

1 spicchio d’aglioOlio per friggere(olio extravergine di oliva oppure olio di semi di arachidi)Sale e pepe nero

Per prima cosa pulite il cavolfiore. Eliminate le foglie, il gambo centrale e tagliate le cimette. Fate cuocere le cime del cavolfiore in abbondante acqua salata. Quando il cavolfiore sarà cotto lasciatelo raffreddare all’interno di uno scolapasta, nel frattempo cederà tutto il liquido in eccesso. Trasferite il cavolfiore in un ampio recipiente, tritate l’aglio e il prezzemolo, e sbattete le uova con la farina o con il pangrattato.Schiacciate il cavolfiore in modo grossolano con una forchetta, aggiungete le uova precedentemente sbattute con la farina o con il pangrattato ed abbondante Grana Padano grattugiato fresco, l’aglio e il prezzemolo tritati, e aggiustate eventualmente di sale e pepe a piacere.A questo punto amalgamate bene tutti gli ingredienti fino ad ottenere un composto piuttosto denso.Con l’aiuto di un cucchiaio prendete un po’ di impasto alla volta e create le frittelline. Fate cuocere le frittelle di cavolfiore in abbondante olio caldo per alcuni minuti per lato. L’olio non deve essere bollente altrimenti le frittelle tenderanno subito a colorirsi rimanendo crude all’interno.Una volta cotte, adagiate le frittelle su carta assorbente e lasciate che cedano tutto l’olio in eccesso.In alternativa alla frittura è possibile cuocere le frittelle di cavolfiore in padella senza aggiunta di grassi, l’importante è che sia una buona padella antiaderente.Le frittelle di cavolfiore sono ottime sia calde che servite fredde dunque è possibile prepararle anche con largo anticipo come antipasto finger food, contorno oppure in maggiori quantità come secondo piatto.

Ricetta di Francesca Guadagnini

Ricetta della Calabria

Preparazione

Ingredienti per 4 persone

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Zuppa alla SantèIl Natale è l’occasione giusta per tirare fuori dal ricettario quelli che sono i piatti della tradizione e che caratterizzano i nostri ricordi sin dalla più tenere età. A Natale gli odori e i profumi invadono la cucina fin dalle prime ore del mattino. La Zuppa Santè è un piatto tipico natalizio del Molise che richiede una lunga preparazione ma l’attesa vale sicuramente il risultato!

Per il brodo:1 gallina1 cipolla1 costa di sedano1 carotaprezzemolosale

Per le polpettine:300 g di polpa di vitello macinata1 uovoun’abbondante manciata diGrana Padano Oltre 16 mesifarinaolio extravergine d’olivasalepepe

Per completare:100 g di Grana Padano Riserva Oltre 20 mesi100 g di caciocavallo1 cespo di scarola (300 g circa)6 fette di pane casereccio di media grandezza3 uova

Per il brodo: Per prima cosa mettete su il brodo (anche il giorno prima). Fiammeggiate la gallina, ripulite la pelle dalle pennette, poi massaggiatela con il succo di 1/2 limone per eliminare l’odore di bruciato e anche la “puzza di pollo”. Lavatela a lungo sotto il getto dell’acqua e lasciatela sgocciolare. Spellate la cipolla, pulite e lavate il sedano, la carota e il prezzemolo (solo i gambi). Sistemate la gallina in una pentola, aggiungete gli odori, circa 3 litri di acqua e salate. Per rinforzare il sapore del brodo, potete mettere nella pentola anche un bell’osso di ginocchio o due rocchi di coda di manzo. Mettete la pentola sul fuoco e, quando inizia l’ebollizione, abbassate la fiamma al minimo e fate cuocere per circa 2 ore. Mantenete sempre la fiamma molto bassa e, durante la prima ora, schiumate due o tre voltePer le polpettine: A questo punto raccogliete la polpa di vitello in una terrina con l’uovo intero, abbondante Grana Padano, una presa di sale e una macinata di pepe. Impastate bene con le mani e, quando tutto è ben amalgamato, modello delle polpettine delle dimensioni di una piccola nocciola. Scaldate poco olio in una padella antiaderente, infarinate leggermente le palline di carne e fatele rosolare nell’olio caldo, ruotando continuamente la padella in modo che si colorino in maniera uniforme. Tiratele su e passatele sulla carta da cucina.Per completare: Accendete il forno a 200°. Battete le uova in una scodella. Rivestite la placca del forno con la carta forno. Passate le fette di pane nelle uova sbattute, allineate sulla placca e passatele nel forno già caldo per 15 minuti, fino a quando si forma una crosticina. Ritirate il pane e tagliatelo a dadini come anche il Caciocavallo e il Grana Padano.Pulite la scarola eliminando le foglie esterne, sfogliatela e lavatela. Scottatela per pochi minuti in acqua salata bollente, scolatela e non appena tiepida, strizzatela forte con le mani e tagliatela grossolanamente. Filtrate il brodo ed eliminiate un po’ di grasso superficiale, poi mettete 2 litri sul fuoco con la scarola. Fate bollire dolcemente per circa 20 minuti e regolate di sale. Mettete i dadini di pane sul fondo della zuppiera, sopra il pane i dadini di formaggio e sopra questi le polpettine. A questo punto versateci sopra il brodo bollente con la verdura e fate riposare la zuppa per qualche minuto prima di servire così da fare insaporire il tutto e servitela lasciandola vicino ad una fonte di calore. Non mescolatela, ma tiratela su dalla zuppiera affondando il mestolo fino in fondo per mantenere intatti tutti gli strati.

Ricetta di Francesca Guadagnini

Ricetta del Molise

Preparazione

Ingredienti per 4 persone

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MondeghiliI Mondeghili sono un piatto della tradizione povera della Vecchia Milano, che originariamente venivano preparati con gli avanzi di bollito misto e rigorosamente fritti nel burro. Nel tempo, al bollito di carne, sono stati aggiunti altri ingredienti come la mortadella (o il salame) e arricchiti con latte, prezzemolo e una ricca grattugiata di Grana Padano per rendere il loro sapore indimenticabile.I Mondeghili sono un’eredità che Milano conserva dalla dominazione spagnola: ‘albondiga‘ infatti è il termine che in Spagna identifica genericamente le polpette, parola che a sua volta deriva dall’arabo ‘al-bunduc‘e. Sulla vostra tavola natalizia faranno un figurone!

500 gr di bianco costato lessato150 gr di mortadella di fegato2 uova90 gr di pane raffermo80 gr di pane grattugiato

160 gr di latte100 gr di Grana Padano Riserva Oltre 20 mesi1 ciuffo di prezzemoloSalePepeOlio o burro per friggere

Fate ammorbidire il pane nel latte per circa 15 minuti.Tritate il costato precedentemente lessato con la mortadella di fegato. Aggiungete abbondante Grana Padano grattugiato, il prezzemolo finemente tritato, 50 gr di pane grattugiato, le due uova e una volta strizzato, il pane ammorbidito nel latte.Regolate di sale e di pepe.Amalgamate insieme tutti gli ingredienti fino ad ottenere un impasto abbastanza consistente. Se il composto risultasse troppo molle ed appiccicoso, potete aggiungere del pane grattugiato in modo tale da ottenere la giusta consistenza.Modellate il composto formando delle sfere appiattite da circa 50 gr l’una.Passate le polpette nel restante pane grattugiato.Friggete i mondeghili nell’olio o nel burro caldo (se volete rispettare la tradizione) facendoli dorare da entrambi i lati.Scolateli e serviteli ancora caldi!

Ricetta di Monica Chiocca

Ricetta della Lombardia

Preparazione

Ingredienti per 4 persone

Baccalà al forno con patatenatale con GRana PaDano

natale con GRana PaDano

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Baccalà al forno con patate

Il Natale nelle Marche è magico e soprattutto goloso. Tante sono le preparazioni e le specialità tramandate nel tempo. Pranzi in famiglia, lucine accese, alberi addobbati e tavole imbandite. Anche se si è grandi non si può ignorare quella magia che caratterizza questo periodo e forse è sempre bello pensare che un signore dalla barba bianca esaudirà ogni nostro desiderio: uno tra tutti il baccalà al forno! A questo gustosissimo piatto abbiamo abbinato un ricco strato di patate dorate e croccanti al profumo di Grana Padano: come resistere?

800 g circa di baccalà 600 g di patate2 cipolle rosse 3 cucchiai d‘olio extravergine d‘oliva2 spicchi d‘aglio

prezzemolo1 foglia d‘alloro100 g di olive30 g di Grana Padano da 9 a 16 mesisale e pepe

Il baccalà ha una lavorazione un po’ lunga, ma il suo gusto inconfondibile vi ripagherà di tutti gli sforzi. Lasciatelo in ammollo per circa 3 giorni cambiando più volte l’acqua. Una volta pronto, ripulite il baccalà dalle spine assicurandovi che non restino lische nei filetti, spellatelo e tagliatelo a pezzi non troppo grossi.Da parte, lavate le patate, mettetele in una pentola, copritele di acqua e fatele cuocere per circa dieci minuti, dopodiché scolatele e tagliatele a fette spesse non più di 1 cm.Nel frattempo pelate due belle cipolle rosse e tagliatele a rondelle. Mettete in una teglia tre cucchiai di olio evo, versatevi le cipolle insieme alla foglia d‘alloro spezzettata.A questo punto asciugate i pezzi di baccalà, infarinateli leggermente e metteteli sul fondo della teglia. Coprite il baccalà con olive e patate tagliate a velo. Per il tocco finale, spolverate il tutto con abbondante Grana Padano e mettete la pirofila nel forno precedentemente scaldato a 180°, per circa un quarto d‘ora.

Ricetta di Federica Visconti

Ricetta delle Marche

Preparazione

Ingredienti

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Che cosa sono i risi e bisi? Riso e piselli in lingua veneta! Un piatto tradizionale molto semplice, un incrocio tra un risotto tradizionale e una minestra perché il risultato deve essere particolarmente“all’onda” ossia morbidissimo, quasi scorrevole. Cosa fa la differenza con un normalissimo risotto ai piselli? Tanto per cominciare, per fare risi e bisi bisognerebbe avere del brodo di gallina e aromatizzarlo con i baccelli di piselli freschi ma dal momento che è un piatto adatto ad ogni stagione noi ci potremo accontentare di semplice brodo di verdura.Per attenersi alla tradizione, è importante la scelta del riso: in Veneto, i risotti sono prepararti prevalentemente con Semifino Vialone Nano, una varietà molto diffusa sul territorio e dalchicco piccolo che rilascia amido sufficiente alla mantecatura, rimanendo al contempo abbastanza sgranato. Per finire, essendo una ricetta antica, richiederà una buona quantità di burro freschissimo e Grana Padano grattugiato in abbondanza.

Ingredienti300 g di riso Semifino Vialone Nano900 g di brodo di verdura250 g di piselli fini surgelati1 cipollottomezzo gambo di sedano1 spicchio d’aglio

2 cucchiai di prezzemolo tritato120 g di burrosale e pepeGrana Padano Riserva Oltre 20 mesi in abbondanza

Per il brodo:Per prima cosa realizzate un trito aromatico con cipollotto, sedano e aglio, dopodiché mettetelo a rosolare in una casseruola con metà del burro. Aggiungete i piselli ancora surgelati e fateli rosolare per 2 minuti, dopodiché versate il brodo. Non appena questo arriverà ad ebollizione, versate anche tutto il riso.Lasciate cuocere esattamente per 10 minuti a fuoco medio, poi spegnete il fuoco e lasciate riposare per 5 minuti. Durante questo tempo, il riso procederà con la cottura e assorbirà il resto del liquido necessario.Trascorsi i 5 minuti, aggiungete il burro rimanente, una bella macinata di pepe nero al mulinello e tanto Grana Padano grattugiato. Mescolate energicamente fino a quando non otterrete un risotto molto fluido e cremoso.Versate i vostri profumatissimi risi e bisi in un piatto da portata e serviteli in tavola, accompagnandoli con un’ulteriore grattugiata di Grana Padano direttamente al piatto.

Ricetta di Olivia Chierighini

Ricetta del Veneto

Risi e Bisi

Preparazione

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Gnocchi alla RomanaGli gnocchi alla romana sono tipici della tradizione laziale: la dimostrazione perfetta del fatto che dalle cose semplici possano nascere piatti davvero speciali. Come ogni ricetta tradizionale, ha tante piccole varianti in base alle tradizioni familiari che la accompagnano. C’è chi aggiunge le uova, chi insaporisce con la salvia, chi dona un tocco in più con la noce moscata.Ma per essere impeccabili, gli gnocchi alla romana devono assolutamente essere morbidi all’interno e con una piacevole crosticina croccante in superficie, che si ottiene spolverandoli abbondantemente prima della cottura con una generosa dose di Grana Padano. Serviteli ancora fumanti e sulla vostra tavola sarà subito festa!

250 g di semolino120 g di burro1 lt di latte120 g di Grana Padano Oltre 16 mesi7 g di saleNoce moscata q.b.

Prendete 40 g di burro e fatelo sciogliere in una casseruola dal fondo spesso. Aggiungete ora il latte, il sale e una bella grattugiata di noce moscata. Poco prima che il tutto giunga a bollore (praticamente quando la superficie inizia a muoversi) versate a pioggia il semolino, mescolando energicamente con un cucchiaio di legno o una frusta per evitare che si creino grumi. Continuate a mescolare e fate cuocere il composto a fuoco basso per almeno venti minuti, finché non si sarà addensato. Spegnete i fuochi, aggiungete 60 grammi di Grana Padano e mescolate nuovamente. Rovesciate il semolino su un piano leggermente inumidito o una placca da forno e stendete l’impasto aiutandovi con una spatola e con i palmi delle mani, fino a ottenere uno spessore piuttosto omogeneo di 3-4 millimetri. Lasciate riposare per almeno mezz’ora, dopodiché con un coppa-pasta ricavate dei dischi. Imburrate bene il fondo di una pirofila e sistemateli; fate fondere a bagnomaria il restante burro, irrorate gli gnocchi e distribuite anche il restante Grana Padano affinché copra generosamente gli gnocchi. Infornate a 200° per circa 20 minuti, quindi servite: i vostri ospiti ne saranno entusiasti!

Ricetta di Alessia Mirabella

Ricetta del Lazio

Preparazione

Ingredienti

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Insalata LigureSe pensiamo ai colori e ai profumi delle tavole liguri, è impossibile non pensare al pesto. Verde, intenso, saporito: accostato normalmente alla pasta, ma spesso introdotto anche nelle lasagne, il pesto, può essere utilizzato in tantissimi piatti diversi. Basti pensare che, la tradizione ligure, vuole l’aggiunta di un cucchiaio di pesto nella minestra di verdure, per donare un tocco di sapore in più! In questa ricetta, invece, lo utilizzeremo nell’insalata, unito a noci, Grana Padano a scaglie e chicchi di melograno, da sempre simbolo di fortuna e prosperità. Immancabili nel periodo delle feste!

Ingredienti per 4 persone

Preparazione

Per il pesto alla genovese: 50 g basilico ligure DOP120ml di olio extravergine d’oliva, ligure1 spicchio d’aglio20g pinoli6 cucchiai di Grana Padano grattugiato2 cucchiai di Pecorino Sardo

q.b sale

Per l’insalata:150 g di insalatina mista3 cucchiai di Pesto genovese1/2 Melograno80 g di Grana Padano da 9 a 16 mesi

10 gherigli di noceOlio extravergine d’OlivaSale

Per il pesto: I veri ingredienti segreti del pesto genovese sono un mortaio di marmo, un pestello di legno e una buona dose di pazienza. Per prima cosa lavate bene il basilico in acqua fredda e mettetelo ad asciugare su un canovaccio. Nel frattempo iniziare a pestare gli spicchi d’aglio con il sale, dopodiché aggiungete un cucchiaio generoso di pinoli che renderanno più vellutata la salsa. Continuate a pestare. Quando la base sarà piuttosto cremosa, aggiungete poco alla volta le foglie di basilico, pestandole nel mortaio con un movimento rotatorio: vedrete sprigionarsi poco a poco un bellissimo verde intenso. Aggiungete infine il Grana Padano, il pecorino e l’olio e proseguite la lavorazione fino a ottenere una consistenza omogenea. Ovviamente la preparazione del pesto può avvenire anche con il frullatore ma è importante che si tratti di una lavorazione rapida in modo da evitare l’ossidazione e conservare un colore brillante.

Per l’insalata: In una ciotola capiente sistemate l’insalata, unite le noci spezzettate grossolanamente e i chicchi di melograno. Aggiungete il Grana Padano a scaglie e completate con il pesto, che darà alla vostra insalata un sapore davvero speciale. Aggiustate di sale e, se necessario, aggiungete un filo di un buon olio ligure. Otterrete così un’insalata perfetta da portare in tavola per le feste: da completare, se volete, con crostini di pane croccanti.Buon appetito!

Ricetta di Monica Chiocca

Ricetta della Liguria

natale con GRana PaDano

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Focaccia BareseUna squisitezza che non può mancare sulle tavole pugliesi a Natale è la focaccia. Come tutte le ricette tradizionali può avere delle varianti ma una cosa è certa: di sicuro deve essere piuttosto bassa, ben dorata e croccante ai bordi ma soffice al centro. Infine, condita coi profumatissimi pomodorini del Sud. Alla versione classica abbiamo aggiunto un tocco davvero speciale: un’abbondante spolverata di Grana Padano che renderà il sapore e l’aspetto della focaccia davvero straordinario.

250 g di semola di grano duro250 g di farina di grano tenero350 g di acqua200 grammi di patate tiepide schiacciate1 cucchiaino di zucchero10 g di lievito sciolto in acquaoppure 100 g di lievito madre

sale qbuna manciata di pomodori ciliegini½ bicchiere di olio extra vergine d’olivauna manciata di olive pugliesi (verdi o nere)origano50 g di Grana Padano Oltre 16 mesi

Procedimento con l’impastatrice:Mettete insieme tutti gli ingredienti nell’impastatrice e fate lavorare la macchina dotata di gancio fino a quando non otterrete un composto liscio ed omogeneo.

Per chi non ha l’impastatrice: Mettete in una ciotola capiente la semola, la farina, l’acqua, le patate schiacciate e lo zucchero. Aggiungete poi il lievito che preferite e aggiustate di sale. Lavorate bene, impastando a mano in maniera energica ma finché il composto non sarà liscio, dopodiché formate una palla.Dividete l’impasto a metà, posizionandone ognuna in una teglia ben unta con abbondante olio d’oliva a coprire tutta la superficie sul fondo. Coprite le due teglie con un panno e aspettate che l’impasto raddoppi di volume.Una volta lievitati, girateli su se stessi, capovolgendoli nelle teglie. Allargate ora la superficie con le mani per stendere l’impasto in maniera omogenea in tutta la teglia. Prendete i pomodorini ed apriteli con le mani direttamente sulla focaccia, cosicché il sughetto rimanga sopra. Aggiungete origano in abbondanza, le olive verdi o nere e una spolverata generosa di Grana Padano per completare. Fate cuocere in forno già caldo a 180° per circa 20 minuti, controllando di tanto in tanto che non si colori troppo la superficie. Una volta sfornata, sentirete che profumo!

Ricetta di Angelina in cucina

Ricetta della Puglia

Preparazione

Ingredienti per 2 focacce medie o 1 grande

Pasta alla Norcinanatale con GRana PaDano

natale con GRana PaDano

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Pasta alla NorcinaSulle tavole umbre durante le feste di Natale si porta in tavola la tradizione e non possono certo mancare i sapori prelibati dei salumi di Norcia. La ricetta originale della pasta alla norcina è molto dibattuta ma il suo gusto deciso è dato dall’accostamento di tutti gli ingredienti sapidi che la compongono: il tartufo nero, la salsiccia e il Grana Padano, che danno vita a un connubio perfetto per un primo piatto impeccabile da servire il giorno di Natale ai vostri ospiti. Il tartufo nero sprigiona al meglio il suo profumo se viene cotto, per questo andremo a creare un olio aromatizzato con cui condire la pasta e profumare le pietanze.

Per l’olio al tartufo:2 tartufi neriOlio Extravergine d’Oliva1 foglia di alloro1 spicchio di aglio

Per la pasta:350 g di pasta250 g di salsiccia umbra100 g di Grana Padano Riserva Oltre 20 mesi200 g ricotta di pecoraSale e pepe qb

Pulite i tartufi e tagliateli in scaglie o in piccoli quadratini. Cuocete il tartufo nero sul fuoco a bassissima temperatura (60°C circa) immerso nell’olio di oliva con l’alloro e l’aglio per un’ora circa.Mettete dunque dell’acqua in una pentola capiente, salatela e quando bolle calate la pasta. Potete usare il formato di pasta che preferite, sia di semola che all’uovo, noi abbiamo scelto una calamarata. Mentre la pasta cuoce, in una casseruola fate rosolare la salsiccia sbriciolata con un filo d’olio e cuocete a fuoco vivace fino a renderla ben dorata.Per rendere il piatto più saporito e cremoso potete aggiungere della ricotta e un mestolo di acqua di cottura della pasta. Scolate dunque la calamarata, versatela nella casseruola e fatela saltare per qualche minuto col sughetto di ricotta e salsiccia, aggiungendo il Grana Padano per completare.Terminate infine con un filo di olio aromatizzato preparato in precedenza, qualche scaglia di tartufo nero e una spolverata di Grana Padano.

Ricetta di Lucia Sarti

Ricetta dell’Umbria

Preparazione

Ingredienti

natale con GRana PaDano

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Gli anolini sono una pasta ripiena, tipica del piacentino, e vengono preparati soprattutto per il pranzo di Natale accompagnati da un brodo ricco e gustoso. Nella ricetta più conosciuta, il ripieno è formatto da stracotto di manzo, Grana Padano, uova e pangrattato ma ogni famiglia ha la sua ricetta ed esistono anche altre varianti di ripieno preparato solo con Grana Padano, pangrattato e uova. Scopriremo insieme la ricetta autentica, per portare in tavola un vero e proprio concentrato di tradizione e spirito delle feste.

Ingredienti per 4 personePer lo stracotto:500 g di polpa di manzo1 carota1 costa di sedano1 cipolla2 spicchi d‘aglioOlio extravergine d‘olivaMezzo bicchiere di vino rossoSalePepe

Per il ripieno:200 g di stracotto200 g di Grana Padano Oltre 16 mesi100 g di pangrattato1 uovoSalePepeNoce moscataBrodo di carne q.b

Per la pasta:300 g di farina3 uova1 pizzico di sale

Per servire:2 litri di brodo

Per lo stracotto: In una casseruola mettete a soffriggere le verdure tagliate a pezzetti con un filo d‘olio. Aggiungete la carne legata con 2 spicchi d‘aglio e fatela rosolare da tutti i lati. Quando è ben rosolata sfumate con il vino rosso e, una volta che sarà evaporato l‘alcol, aggiustate di sale e pepe per poi coprire con abbondante acqua. Lasciate cuocere per 3 ore girando la carne di tanto in tanto, finché non sarà, appunto, stracotta.Per il ripieno: Tritate lo stracotto molto finemente e mettetelo in una ciotola, unite il Grana Padano, le uova e il pangrattato bagnato con il brodo, mescolate il tutto e aggiustate di sale, pepe e noce moscata.Per la pasta: Su una spianatoia disponete la farina a fontana con al centro le uova e un pizzico di sale. Lavorate il composto prima con una forchetta, dopodiché continuate con le mani fino a formare un impasto omogeneo. A questo punto sarà il momento di tirare la sfoglia. I più bravi potranno farlo a mano, con matterello e olio di gomito, ma ci si potrà servire anche dell’utilissima “nonna papera”, ovvero la macchina per la pasta. Realizzate una sfoglia piuttosto sottile e disponete al centro delle strisce dei piccoli mucchietti di ripieno distanziati uno dall’altro di circa 1,5 cm. Richiudete la striscia dal lato lungo e schiacciate leggermente la pasta intorno al ripieno per fare in modo che l’aria fuoriesca.A questo punto tagliate gli anolini e disponeteli ben ordinati su un vassoio leggermente spolverato con la farina.Per servire: Fate scaldare il brodo, quando arriverà a bollore versate gli anolini e mescolateli con dolcezza. Lasciate cuocere per 10 minuti circa e servite caldi con abbondante Grana Padano grattugiato.

Ricetta di Valentina Previdi

Ricetta dell’Emilia Romagna

Anolini in brodo piacentini

Preparazione

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Toc’in braideLa tradizione non è solo nei gesti e nei rituali, ma anche e soprattutto negli ingredienti. Il toc’ in braide infatti non è una ricetta antichissima ma utilizza sapori ed elementi indissolubilmente legati alla tradizione. Il toc’ in braide risale infatti agli anni ‘80, quando fu inventata, o meglio rielaborata, dallo chef friulano Gianni Cosetti. È una ricetta abbastanza semplice, molto energetica ed estremamente versatile. Letteralmente, in dialetto friulano, significa “intingolo nel podere”: è un piatto semplice e gustoso, che nasce con lo scopo di rendere la classica polenta ancora più gustosa e saporita. Siete pronti? Scopriamo insieme la ricetta!

200 g di farina per polenta300 g di Grana Padano Oltre 16 mesi50 ml di lattesale100 g di burro500 ml di acquaPrezzemolo

Il primo vero step nella preparazione di questa ricetta è la scelta della farina di mais per la polenta. Quella consigliata è una farina di tipo grezzo e corposo, che esalterà il sapore rustico di questo piatto. Mettete l’acqua in una pentola (meglio se di rame, proprio come facevano le nostre nonne) e portate a bollore.Aggiungete dunque un pizzico di sale e 150 g di farina a pioggia. Portate la polenta a bollore e continuate a mescolare: fate cuocere a fuoco lento per circa 40 minuti.Nel frattempo grattugiate il Grana Padano, mettetelo in un contenitore a bagnomaria insieme al latte e lasciatelo sciogliere dolcemente mescolando con una frusta, fino a ottenere una fonduta.In una padella andrete poi a creare la cosiddetta “morchia”: mettete a sciogliere il burro, quando inizia a dorarsi aggiungete la farina di mais restante e fatela abbrustolire, rosolando finché non avrà raggiunto un colore nocciola.Prendete infine un piatto da portata, versate la polenta calda e aggiungete al di sopra la nostra profumatissima fonduta di grana Padano. Completate il piatto con la morchia, ovvero la farina abbrustolita al burro fuso e decorate con qualche foglia di prezzemolo. Servite subito e buon appetito!

Ricetta di Lisa Fregosi

Ricetta del Friuli Venezia Giulia

Ingredienti per 4 persone

Preparazione

Cantucci salatinatale con GRana PaDano

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Cantucci salati

I cantucci salati sono una saporita rivisitazione di quelli dolci, tipico piatto della tradizione natalizia toscana.La forma è la stessa, inconfondibile, mentre già al primo morso il loro sapore rustico vi sorprenderà.Non mancano infatti le classiche mandorle tostate a cui si aggiungono pinoli, noce moscata, Grana Padano e zenzero per dare un irresistibile tocco natalizio. La preparazione è semplice e vi permetterà di realizzare un finger food di grande effetto che andrà ad arricchire le tavole delle feste. Questa ricetta si presta a mille varianti: aggiungete gli ingredienti che preferite e divertitevi a sperimentare!

210 g di farina multi cereali100 g di Grana Padano da 9 a 16 mesi50 ml di latte intero50 ml di olio extravergine d’oliva2 uova20 g di pinoli50 g di mandorle tostate

8 g di semi di lino3 g di noce moscata5 g di zenzero in polvere2 g di pepe nero4 g di sale fino1 tuorlo

Mettete in una scodella capiente le due uova, il latte e l’olio, procedete dunque mescolandoli insieme. Quando saranno ben amalgamati aggiungete i restanti ingredienti: la farina setacciata, il Grana Padano grattugiato, i pinoli e le mandorle intere, i semi di lino, la noce moscata, lo zenzero. Aggiustate infine di sale e pepe dopodiché iniziate ad impastare per incorporare bene tutti gli ingredienti e ottenere un panetto compatto e profumato.Se l’impasto dovesse risultare appiccicoso, aggiungete un paio di cucchiai di farina in modo da perfezionarne la consistenza: il segreto è che l’impasto non deve appiccicarsi alle mani. Una volta ottenuto il vostro panetto perfetto, procedete dividendolo in due parti uguali da cui andrete a ricavare due filoncini di circa 3-4 cm di larghezza e 1 cm di altezza. A questo punto posizionate i filoncini su una teglia rivestita di carta forno e spennellateli con il tuorlo leggermente sbattuto.Lasciate cuocere i due filoncini nel forno già caldo a 180°C per circa 25 minuti, finché non saranno dorati sulla superficie. Estraete la teglia dal forno e lasciate raffreddare per un paio di minuti. È a questo punto che i nostri “filoncini” biscottati si trasformeranno in veri cantuccini, ovvero con il taglio! Utilizzando un coltello dalla lama seghettata, tagliate i cantucci in diagonale. Dopodiché distribuite i biscotti tagliati sulla teglia precedentemente ricoperta di carta forno. Lasciate cuocere i biscottini nel forno ancora caldo a 180° per circa 10/15 minuti, girandoli ogni 5 minuti in modo da far dorare in maniera omogenea entrambi i lati dei biscottini. Sfornateli e resistete alla tentazione di assaggiarli subito: una volta raffreddati saranno deliziosi!

Ricetta di Elisabetta Origgi

Ricetta della Toscana

Preparazione

Ingredienti per circa 40 cantuccini

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Tartare di carne salada,grana e rucola

La “carne salada” è una specialità tipica Trentina: la sua caratteristica è l’essere gustosa e nutriente ma allo stesso tempo ricca di proteine e povera di grassi. Le ricette con la “carne salada” sono svariate: la si può consumare cotta insieme a un contorno di fagioli oppure cruda al carpaccio o ancora, e questa è la nostra opzione preferita, sotto forma di tartare. La prepareremo infatti accompagnata da Grana Padano e rucola, dando vita a un piatto semplice e saporito, che si abbina perfettamente con delle bollicine o con vini bianchi aromatici. Un antipasto immancabile sulla tavola delle feste!

250 g di carne salada Trentina 80 g di Grana Padano da 9 a 16 mesi 100 g di rucola 20 g di erba cipollina 10 g di capperi Olio extravergine di oliva Sale Pepe

Le fasi di lavorazione della carne salada seguono regole antichissime e ben precise, che conferiscono a questo piatto un gusto inconfondibile.Per preparare una tartare perfetta vi basterà dunque tritare la carne salada a punta di coltello. Per effettuare un taglio perfetto, realizzate prima delle striscioline di circa 1 cm di spessore, da queste ricaverete poi dei cubetti.Riponete la carne salada, precedentemente tritata, in una ciotola con olio, erba cipollina e capperi sminuzzati. Aggiustate di sale e pepe macinato secondo il vostro gusto. Se la amate, potete aggiungere anche un tocco di paprika dolce. Mescolate bene e lasciate riposare per qualche minuto.È quindi il momento di comporre la nostra tartare. Con l’aiuto di un coppapasta, precedentemente unto con un filo d’olio, disponete la carne nel piatto, assicurandovi di compattarla bene. Rimuovete la formina e completate con rucola e Grana Padano a scaglie. Il piatto è servito!

Ricetta di Chiara Setti

Ricetta del Trentino Alto Adige

Preparazione

Ingredienti per 4 persone

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Ravioli dolci sardiLa pasta fresca è un elemento distintivo della cultura italiana che trova la sua miglior espressione nella pasta ripiena. Tutte le regioni hanno la propria versione e ogni zona riesce a reinterpretare in chiave propria questo primo d’eccellenza. La Sardegna non è da meno, ed è riuscita a racchiudere all’interno di una sfoglia di pasta tutta l’essenza della sua tradizione. I ravioli dolci sardi, anche detti “cruxionis de arrascottu”, profumati con zafferano e scorze d’arancio, fanno spesso parte del menu durante le feste natalizie per il loro sapore particolare e avvolgente che accontenta sia gli adulti che i più piccoli.

Per la pasta:500 g di semola rimacinatadi grano duro2 albumi1 cucchiaino di saleacqua tiepida q.b.

Per il ripieno:½ kg di ricotta1 scorza d’arancia grattugiata2 tuorli1 cucchiaio e ½ di zucchero½ cucchiaino di zafferano in polvere80 g di Grana Padano

Su una spianatoia, create una fontana con la farina e versate al centro gli albumi, il sale e l’acqua tiepida. Aggiungete l’acqua poco alla volta, in modo da regolare man mano la consistenza del composto. Lavoratelo fino a ottenere un impasto morbido, liscio e omogeneo.In una ciotola procedete poi alla preparazione del ripieno amalgamando ricotta, la scorza grattugiata di un’arancia, il Grana Padano, 2 rossi d’uovo, un cucchiaio abbondante di zucchero e lo zafferano, che nelle ricette sarde non può certo mancare.A questo punto sarete pronti per stendere la sfoglia: potete farlo con un mattarello o con una macchina stendipasta, l’importante è che sia piuttosto sottile.A questo punto ricavate delle strisce della larghezza di circa 8 dita sulle quali andrete a posizionare il ripieno. Formate delle palline con l’impasto di ricotta e disponetele a distanza di 4 dita circa dalla metà inferiore della striscia di pasta.Rimboccate quindi la parte superiore della pasta verso il basso e pressate con le dita i contorni del ripieno. Quando saranno ben chiusi, tagliate i ravioli negli spazi tra un ripieno e l’altro.Cuoceteli in abbondante acqua salata per 10-15 minuti, condite con sugo fresco e Grana Padano in abbondanza.

Ricetta di Marta Piras

Ricetta della Sardegna

Condimento:Sugo di pomodoroBasilicoGrana Padano Oltre 16 mesi

Preparazione

Ingredienti

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Semolino PiemonteseIl semolino dolce è un piatto tipico piemontese, che però non viene quasi mai servito come dessert bensì come piatto salato, solitamente impanato con uovo e pangrattato. Nel fritto misto alla piemontese non manca mai. Questa è una versione più leggera, lasciata gratinare al forno e insaporita con Grana Padano grattugiato, ottimo da servire come gustoso antipasto per il pranzo di Natale.

500 ml di latte 2 cucchiai di zucchero 100 g di semolino la scorza di mezzo limone bio 1 pizzico di sale 50 g di pangrattato 50 g di Grana Padano da 9 a 16 mesi300 g di salsiccia

In un pentolino portate a bollore il latte con lo zucchero e la scorza di limone.Abbassate la fiamma al minimo, aggiungete il sale e versate a pioggia il semolino, mescolando con una frusta per circa 10 minuti. Una volta che il semolino avrà raggiunto la giusta consistenza, diventando sodo, versatelo su un piano liscio e livellatelo a uno spessore di circa 1,5 cm. A questo punto lasciate raffreddare.Nel frattempo togliete la salsiccia dal budello e fatela cuocere in una padella antiaderente senza aggiungere altri condimenti. Quando il semolino si sarà raffredato, ricavate dei quadrati o dei rombi con un coltello e passateli nella nostra “panatura” di Grana Padano e pangrattato.Disponete quindi i quadrotti su una teglia da forno e ricopriteli con generosa spolverata di Grana Padano, lasciandoli gratinare in forno per circa 5 minuti con la funzione grill fino a quando non avranno preso colore. Con l’aiuto di uno stuzzicadenti infilate un pezzetto di salsiccia sopra ogni quadrotto di semolino ed eccoli qui: finger food semplcii e gustosi pronti da servire in tavola!

Ricetta di Laura Barile

Ricetta del Piemonte

Preparazione

Ingredienti per 6 persone

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Anatra ripiena al fornoL‘anatra ripiena è un piatto tradizionale Veneto, conosciuto soprattutto nelle zone di Venezia e Padova. Nella cucina veneziana, che solitamente utilizza ingredienti piuttosto semplici, troviamo anche piatti elaborati come questo, dovuti all’influenza della comunità ebraica (a Venezia era presente il primo ghetto della storia). Sono presenti infatti molte combinazioni di vari tipi di verdura, uvetta e pinoli con oca, anatra e, più tardi, con il tacchino.Anche nel padovano il ricettario dell’anatra è ricco di gustose ricette tradizionali oltre a nuove recenti rivisitazioni. Scopriamo insieme un piatto ricco e gustoso, perfetto da portare sulle tavole natalizie per stupire gli ospiti.

1 anatra disossata 100 g di prosciutto crudo di montagna 200 g di pan carré o mollica di pane 200 ml di latte 150 g di Grana Padano Riserva Oltre 20 mesi 100 g di sedano

Tagliate a dadini la carota e il sedano, dopodiché ammorbidite il pan carrè nel latte e iniziate ad amalgamare insieme gli ingredienti a cui andrete ad aggiungere i pinoli e un pizzico di sale.A questo punto prendete l’anatra, precedentemente pulita e disossata, e adagiatela con il lato della pelle sul ripiano. Iniziate dunque a foderare l’interno con le fette di prosciutto crudo.Sopra il prosciutto stendere il composto di pane e verdure e livellatelo bene, dopodiché, aggiungete uno strato corposo di Grana Padano grattugiato che andrà ad esaltare il gusto della carne. Arrotolate l’anatra su se stessa e legatela ben ferma con uno spago, dopodiché avvolgetela nella carta forno creando una caramella e lasciate riposare 2 ore in frigo.Dopo aver fatto riposare la carne, rimuovete l’anatra dall’involucro e posizionarla in una teglia con 4 cucchiai di olio extravergine d’oliva.Cospargere la superficie dell’anatra con il burro, che renderà la superficie ben dorata, e infornate a 180° in forno statico per 15 minuti. Nel frattempo preparate un brodo vegetale leggero, secondo i vostri gustii e, trascorsi i primi 15 minuti di cottura, utilizzatelo per irrorare l’anatra al forno. Rimettetela in forno e, ogni 10 minuti, spennellate la carne utilizzando il fondo di cottura. Dopo 40 minuti sarà il momento di girare l’anatra e lasciarla cuocere dall’altro lato per altri 40 minuti, ripetendo ogni 10 minuti la spennellatura con il fondo. Si tratta senza dubbio di una cottura lunga e un po’ impegnativa ma dopo 75-80 minuti complessivi, l’anatra sarà cotta alla perfezione e potrete portare in tavola un piatto dal gusto davvero unico.Una volta tolta dal forno lasciatela raffreddare prima di tagliarla: buon appetito!

Ricetta di Lisa Fregosi

Ricetta del Veneto

100 g di carote ½ cipolla 30 g di pinoli 4 cucchiai di olio Evo Burro q.b Brodo vegetale Sale

Preparazione

Ingredienti

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Zuppa valpellinentzeLa zuppa valpellinentze o anche detta zuppa alla valdostana, è un piatto povero tipico della Val D’Aosta che si prepara di solito nel periodo natalizio.Originaria del villaggio di Valpelline, a pochi chilometri a Nord di Aosta, è un piatto sostanzioso, calorico, adatto per le fredde giornate invernali tipiche di questi luoghi.Così come vi sono molti modi di chiamare questa zuppa, anche le sue preparazioni cambiano: dalle famiglie, ai vari piccoli paesi, la zuppa si può gustare in molti modi differenti.É decisamente il piatto ideale da gustare al termine di una discesa sulle piste o di una ciaspolata sulla neve!La versione che vi proponiamo prevede l’aggiunta di Grana Padano, che crea quella fantastica crosticina che si sposa perfettamente con il cuore morbido dato dalla Fontina.

q.b Pane nero (o di segale) 1 lt di brodo di carne 1 cavolo verza 50 g di pancetta dolce 150 g Fontina 100 g di Grana Padano Oltre 16 mesi 50 g burro Sale e pepe

Pulite e mondate il cavolo verza eliminando le foglie esterne e le coste più dure. Tagliatelo sottilmente ma in modo irregolare.In una padella fate rosolare la pancetta, aggiungete il cavolo e fate cuocere per 2 minuti. Sfumate con 200 ml di brodo e fate cuocere per altri 8 minuti.A questo punto prendete una pirofila (meglio se di terracotta) e ungetela con il burro.Sistematevi le fette di pane tagliate (fate attenzione a non tagliarle troppo sottili), il cavolo verza precedentemente cotto, la Fontina tagliata a tocchetti e spolverizzate con il Grana Padano grattugiato.Procedete cosi per un altro strato.Bagnate il tutto con il restante brodo di carne e fate cuocere in forno a 180° per 20 minuti.La zuppa non deve essere né troppo morbida, né troppo secca.Fate raffreddare 5 minuti prima di servirla.

Un’idea: se volete, potete creare delle mini-porzioni in piccole ciotole di terracotta da servire direttamente in tavola ai vostri ospiti!

Ricetta della Valle d’Aosta

Ricetta di Monica Chiocca

Preparazione

Ingredienti per 4 persone

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Involtini di sarde

Le sarde ripiene appartengono alla tradizione siciliana e presentano diverse varianti tra una provincia e l’altra dell’isola. I ripieni sono tanti e differenti così come le modalità di preparazione e la cottura. Ecco uno dei possibili connubi che fanno di questo piatto semplice una proposta gustosa.

200 gr sarde 50gr pangrattato 30gr pinoli 50gr Grana Padano da 9 a 16 mesi Prezzemolo q.b. Alloro q.b. 1/2 cipolla rossa Rosmarino 1 arancia Sale e pepe

Pulite le sarde e apritele a libro. Passatele sotto acqua corrente ed asciugatele con della carta da cucina. Per il ripieno, lasciate dorare il pangrattato con poco olio in una padella, tritate il prezzemolo ed unite il tutto in un contenitore insieme ai pinoli e al Grana Padano. Aggiustate con sale e pepe. Accendete il forno a 180° e fatelo scaldare. Con l’aiuto di un cucchiaino disponete il ripieno, ben amalgamato, al centro della sarda e formate l’involtino. Oleate leggermente una pirofila e adagiateci le sarde con una foglia d\’alloro tra l’una e l’altra, aggiungete la cipolla tagliata a rondelle e irrorate il tutto con dell’olio. Per insaporire, aggiungete del rosmarino. A questo punto, mettete la pirofila in forno per 20 minuti circa. Un piccolo suggerimento: grattugiate la scorza di un’arancia sulle sarde ancora calde, conferirà un tocco davvero piacevole!

Ricetta di Sara Barone

Ricetta della Sicilia

Preparazione

Ingredienti

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Risotto con Grana Padanoe funghi Porcini

Il risotto con Grana Padano e funghi porcini è un grande classico di questa stagione.I funghi porcini donano a questo primo piatto un sapore intenso e deciso, mentre la mantecatura con il Grana Padano, ne esalta i sapori con delicatezza.Ottimo con un buon bicchiere di vino rosso, è un buonissimo primo piatto per i vostri menù delle feste.

00 g di riso arborio di ottima qualità 1,5 l di brodo vegetale (carota, sedano, cipolla) 1 scalogno 1 cucchiaio di olio extra vergine d’oliva 50 ml di vino bianco o rosato

50 g di burro 100 g di prezzemolo 200 g di Grana Padano Riserva Oltre 20 mesi grattugiato 200 g di funghi porcini essiccati Sale q.b.

In una pentola capiente preparate il brodo vegetale con una carota, una costa di sedano e una cipolla, sale e olio extravergine a piacere.In una casseruola fate un leggero soffritto con olio extravergine e scalogno.Quando lo scalogno sarà bello dorato, versate il riso e fatelo tostare per qualche minuto.A questo punto sfumate con il vino e fate evaporare perfettamente.Versate i funghi essiccati nel brodo e fateli ammorbidire. Una volta morbidi, aggiungeteli al riso insieme a un mestolo di brodo.Fate cuocere il riso per il tempo indicato sulla confezione, aggiungendo il brodo caldo poco alla volta.Una volta pronto, mantecate con il Grana Padano, il prezzemolo e il burro.Fate riposare coperto per un minuto e servite caldo.

Ricetta di Veronica Gastaldo

Ricetta del Nord Italia

Preparazione

Ingredienti per 4 persone

Sfincione palermitanonatale con GRana PaDano

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Sfincione palermitanosenza glutine

Ricetta di Stefania Oliveri

Ricetta della SiciliaLe passeggiate di shopping natalizio mettono sempre un po’ fame, e la tentazione di uno spuntino fuori pasto è dietro l’angolo. Lo sfincione, un prodotto tipico della tradizione palermitana, è una vera e propria specialità dello street food che fa al caso vostro e che potete preparare anche per un aperitivo in casa.

500 g di farina senza glutine per pizza 350 g di acqua2 cipolle (200 g circa)400 g di pomodori pelati60 g di Grana Padano Oltre 16 mesi10 filetti di acciuga sott’olio

Sciogliete il lievito con un po’ dell’acqua prevista per l’impasto, insieme allo zucchero. Mettete la farina in una ciotola e fate un buco al centro. Quindi mettete il lievito, il resto dell’acqua e cominciate a impastare. Aggiungete l’olio e continuate a impastare e infine il sale. Coprite con la pellicola e lasciate lievitare fino al raddoppio (circa 2/3 ore, a seconda del caldo che c’è in casa vostra).Nel frattempo tagliate a fettine la cipolla e fatela soffriggere con l’olio in un’ampia padella. Appena sarà dorata, aggiungete il pomodoro pelato, un po’ d’acqua minerale, salate e lasciate cuocere per 20 minuti circa. Fate raffreddare. Stendete l’impasto lievitato su una leccarda, aiutandovi con dell’olio. Con le dita fate dei solchi e stendete la salsa con le cipolle. Aggiungete le acciughe sott’olio spezzettate.A parte fate tostare il pangrattato con un po’ d’olio e sale e versate sul condimento, quindi spolverizzate con abbondante Grana Padano.Cuocete in forno già caldo a 220° per 20 minuti circa.Sfornate e spolverizzate con dell’origano.

Note: a seconda della farina che usate, la quantità di acqua necessaria cambierà e quindi dovete aggiungere o diminuire ad occhio.

10 g di lievito di birra1 cucchiaino di zuccheroorigano50 g di pangrattato senza glutineolio extravergine d’olivasale e pepe

Preparazione

Ingredienti per 6 persone

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Scrippelle ‘mbusse

Ricetta di Alessandra Giovanile

Ricetta dell’Abruzzo

Le scrippelle sono un tipico cibo popolare abruzzese, in particolare della zona di Teramo, la cui produzione era molto diffusa in passato per la semplicità degli ingredienti necessari a realizzarla. Oggi hanno una vocazione eletta più al cibo di strada o street food che al consumo più squisitamente domestico, ma specialmente nel periodo natalizio, si usa ancora prepararli in virtù della tradizione.

1 lt di brodo di carne (pollo, gallina o manzo)3 uova3 cucchiai di farina75 ml d’acqua1 pizzico di saleCannellaNoce moscataAbbondante Grana Padano Riserva Oltre 20 mesiq.b. olio extravergine d’oliva

Preparate e filtrate il brodo di carne.In una terrina sgusciate le uova, con un pizzico di sale, aggiungete una spolverata di cannella, una grattata di noce moscata e la farina setacciata. A questo punto mescolate il tutto accuratamente con una frusta.Stemperate il composto con l’acqua e fatelo riposare per una mezz’ora.Scaldate accuratamente un padellino piatto e ungetelo di olio extravergine d’oliva. Versate un mestolino di impasto e formate una crespella sottile. Appena i bordi cominciano a staccarsi, dopo circa 30 secondi, giratela e fatela cuocere per un’altra manciata di secondi.Quando tutte le scrippelle saranno pronte, cospargetele una per una di Grana Padano grattugiato e arrotolarle su sé stesse. A questo punto disponete un paio di scrippelle in ogni piatto e ricopritele con del brodo bollente e spolverate con Grana Padano.

Preparazione

Ingredienti

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Pasta al forno alla valdostana

Una pasta al forno in bianco, proprio come il Natale, è un ottimo modo per coccolare il palato durante le feste e quella delle penne alla valdostana è una ricetta così semplice e così classica che la potete trovare in diverse versioni in tutto il mondo. Un primo a base di formaggi - e in particolare di fontina, tipica della Val D’Aosta - è anche il piatto perfetto per rendere felici i più piccoli, che si annoiano facilmente durante i lunghi pranzi di questo periodo. Se volete sperimentare una variante ancora più saporita per i palati dei più grandi, invece, provate con l’aggiunta di prosciutto cotto a cubetti e funghi porcini: un piatto unico davvero gustoso per allegre tavolate in compagnia! Ma veniamo subito al procedimento…

400g pasta corta100g di taleggio200g di fontina 150g di Grana Padano1 vasetto panna da cucina

30g di burroSalePepePan GrattatoNoce Moscata

Lessate la pasta in abbondante acqua salata e scolatela al dente in modo da far terminare la cottura nel forno. Nel frattempo, preparate una fonduta con la fontina e il taleggio tagliati a cubetti, facendo sciogliere il tutto in un pentolino antiaderente con il burro e la panna. All’interno di una teglia da forno o di piccole terrine, condite la pasta con la salsa di formaggi ancora calda e spolverizzate il tutto con abbondante Grana Padano DOP e un giro di pepe macinato. Per un tocco in più potete aggiungere pan grattato e noce moscata per creare una profumata crosticina. Cuocete in forno ventilato a 180° per 15 minuti e, se necessario, aggiungete un paio di minuti di grill, dopodiché sfornate, servite e gustate!

Ricetta di Francesca Guadagnini

Ricetta della Valle d’Aosta

Preparazione

Ingredienti per 4 persone

in collaborazione con:

Natale con Grana Padano