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1 SIMLII Sez. Regionale Ligure UNI GE Scuola Specializzazione in Medicina del Lavoro 30 maggio 2012 Nanoparticelle: valutazione del rischio campionamento, analisi, prospettive, esperienze D. Cottica Centro Ricerche Ambientali

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1

SIMLII Sez. Regionale Ligure

UNI GE Scuola Specializzazione in Medicina del Lavoro

30 maggio 2012

Nanoparticelle:

valutazione del rischio

campionamento, analisi,

prospettive, esperienze

D. Cottica

Centro Ricerche Ambientali

2

Nanoparticelle: definizione

Preining (1998): ultrafini Ø < 100 nm;

Royal Society (2004): nanotecnologia =

nanoparticelle Ø < 100 nm;

ISO (2004): Ø superiore nominale ma non

esclusivo di 40 nm;

Definisce inoltre:

Agglomerato: gruppo di particelle legate da forze

relativamente deboli (Van der Waals,

elettrostatiche, tensione superficiale);

Aggregato: particella eterogenea in cui I diversi

componenti non sono facilmente separabili

3

Nanoparticelle: definizione

Commissione Tedesca per i MAK

Particelle ultrafini (nanoparticelle):

Comprendendo i loro aggregati ed agglomerati

come componenti di polveri o fumi. Le loro

particelle primarie sono caratterizzate da un

“diametro di diffusione equivalente” (DDE) di

meno di 100nm.

DDE: Ø di una sfera con lo stesso coefficiente

di diffusione nelle stesse condizioni di T, P e U

4

5

Nanotecnologie

Ottica

Elettronica

Accumulatori

Sensori bioelettronici

Sistemi di diagnostica

Trattamento e terapie in medicina

Vernici e rivestimenti anicorrosivi e antigraffio

Utensili da taglio

Resine per odontotecnica

6

7

8

9

Processi di formazione delle nanoparticelle

10

Formazione di nanoparticelle

11

Formazione e proprietà

12

Nanotubi di carbonio

Cilindri di fogli di grafite arrotolati e

chiusi ad un estremità (1 o più pareti);

Sono definiti fibre per il rapporto L/Ø;

Molto elettrostatici: agglomerati in fasci

o filamenti con Ø = 20 – 50 nm;

Residui di catalizzatori: Fe, Ni, Co

13

Nanotubi di carbonio

Ø 1,4 nm - lunghezza 50 nm

14

Nanotubi di carbonio ottenuti per ultra

compressione di CO con impurezze di Fe

15

Filter Sampling for TEM/SEM (by NIOSH 7402)

16

Nanocristalli

(nanodots)

Strutture cristalline di composti quali:

Cd, Se, Te, Si, S;

Ø nominale: diversi nanometri;

Sono reperibili:

- in sospensione in un veicolante,

- inglobati in un solido (polistirene,

poliuretano, policarbonato)

17

Biossido di Silicio (Sx)

Nanotubi di Cd Ø 1,3 nm (Dx)

18

Fullereni

Molecole di C con strutture cave, a

gabbia;

Struttura a “palla” formata da pannelli

pentagonali o esagonali;

Classe Vasta;

C60 è il più noto;

19

Fullereni

20

Nanoschiuma di Carbonio

(Carbon nanofoam)

E’ la quinta forma allotropica del

carbonio;

“mazzi” di atomi di C con Ø medio di

6-9 nm interconnessi fra loro formano

una struttura tipo “tessuto”;

Solido poroso, estremamente leggero;

Semiconduttore;

Proprietà magnetiche;

Impurezze di Fe e Ni.

21

Fonti e applicazioni

22

Distribuzione PM2,5

e PM0,1

23

24

25

Immagine ed ingrandimento ESEM

di un detrito metallico

26

Processo per via fisica

Evaporazione/condensazione

Ablazione laser

Scarica elettrica

Fiamme di combustione

Pirolisi mediante laser

Microonde

Irraggiamento ionico o elettrochimico

Decomposizione catalitica

Deposizione in fase vapore

(deposizione fisica in fase vapore)

27

Processo per via chimica

Reazioni in fase liquida: coprecipitazione chimica, idrolisi, ecc.

Reazioni in fase solida

Fluidi supercritici con reazione chimica

Tecniche insoluzione/gel: a base di silice, ossidi di metalli

Reazione in fase vapore (deposizione chimica in fase vapore)

Processo per via meccanica

Frantumazione ad alta energia o sintesi meccanica

La saldatura

Tecniche di deformazione ad alta energia meccanica: torsione,

frizione, laminazione, ecc.

28

Processi a caldo

•Raffinazione dei metalli

•Fusione dell’alluminio

•Fusione dell’acciaio

•Fusione del ferro

•Galvanica

•Saldatura

•Taglio metalli mediante torcia termica

•Taglio metalli mediante laser

•Rivestimento mediante spray termico

•Cottura

•Applicazione di cere a caldo

29

Combustione

•Motori diesel

•Motori a benzina

•Motori con combustibili gassosi

•Inceneritori

•Impianti di riscaldamento a gas

Aerosol negli ambienti indoor

•Formazione di aerosol per reazione fra

emissioni in fase gas/vapore da macchine

d’ufficio, materiali per la pulizia

30

Processi meccanici

•Processi di rettifica, molatura, affilatura,

levigatura e lavorazioni con utensili in genere

•Trapanatura ad alta velocità

Generazione di particolato

da processi a fiamma

•Produzione di carbon black

•Produzione di TiO2 ultrafine

•Produzione di silice vaporizzata

•Produzione di allumina vaporizzata

31

Maneggio materiali

•Maneggio di polveri di nanoparticelle

•Maneggio di depositi colloidali secchi

Nanotecnologie

•Produzione di nanotubi

•Produzione in fase gassosa di nanoparticelle

precostruite

•Maneggio ed uso di nanoparticelle precostruite

•Spry di sospensioni, soluzioni e miscele di

nanoparticelle precostruite

32

Fonti e organi bersaglio

33

Indagine esplorativa osservazionale

Misura concentrazione numerica di fondo in 3-5 punti con CPC e OPC

Linea di produzione spenta

Misura concentrazione numerica nei punti di sospetta emissione

Linea di produzione accesa

A linea di produzione accesa le

concentrazioni > del 10% rispetto a processo

spento

I controlli risultano adeguati

Stop alle indagini

No

Si

OPC indica che la maggioranza di

particelle

≥ 1 µm?

No Stop alle indagini

Usare impattori casc. personali o ciclone respirabile

per ME e massa. Campionare una seconda serie di campioni

senza impattore/ciclone per confronto

Esiste evidenza visuale di polvere rilasciata

dal processo e depositata sulle superfici

orizzontali

surfaces?

No Stop alle indagini

Raccogliere campioni superficiali con metodi std. Selezionare un marcatore analitico appropriato.

Si

Si

Campionamento opzionale

Campionare su filtro a faccia aperta nei punti di possibile emissione

indicati da CPC e OPC per esame al TEM e analisi chimiche.

Campionare nello stesso modo il fondo, lontano dalla zona di processo

35

Approccio alla valutazione dell’esposizione

proposto dal NIOSH

Keep in mind, there are currently no exposure limits

specific to engineered nanoparticles.

1. Determine:

- If airborne releases are occurring and

- If control measures are effective in reducing engineered

nanoparticle exposures.

2. Compare particle NUMBER and relative particle SIZE at

the emission source to background levels.

3. Use filter samples to identify the elemental composition

and morphology of the nanoparticles.

36

Approccio alla valutazione dell’esposizione

proposto dal NIOSH

NIOSH recommends the use of both

direct-reading instruments and filter

sampling with lab analysis to obtain key particle

metrics including:

Particle number

Particle size

Particle shape

Degree of agglomeration

Mass concentration of elemental constituents

37

Percorso di valutazione proposto dal NIOSH

38

Tecniche di Valutazione per l’emissione di

nanoparticelle

Production System Off

Measure background particle number

concentrations at 3-5 locations with a

CPC and an OPC

39

“OPC” is “Optical Particle Counter”

Instrument that “counts” particles in a specific

size range

“Light Scattering” Principle:

•LPC pulls air into sensor

•Laser beam “shines” on passing particles

•particles “scatter” beam (a“shadow”)

•Photodiode converts into pulse

•Bigger the pulse, the bigger the particle

40

“Optical Particle Counter”

SKC OPC 745-3887

3-channel Model:

•Economical option

•Size ranges: 0.3; 0.5; 5.0 µm

•User-selectable sampling

time and frequency

•Internal datalogger

•Includes data management

software

41

OPC Technology

Particles are measured:

Simultaneously in 3 to 6 defined size

ranges

Using the laser light scattering principle

But, it can only detect particle sizes down

to 300 nm.

42

“CPC” is a “Condensation Particle Counter”

The CPC technology allows for the

measurement of particles down to 10 to 15 nm

But, you only get one particle count with

this instrument.

43

CPC Technology

Particles:

◦ Pass through an alcohol bath at an elevated temperature,

◦ Are cooled in a condenser block, and

◦ Are detected by a light-scattering device

44

CPC is a “Condensation Particle Counter”

SKC CPC 745-3800

• Detects particles as small as 15 nm

• Concentration range up to 100,000pp/cm3

• Datalogging

• Data management software

45

Why Both an OPC and CPC?

An OPC is:

Generally easier to use and less expensive

Gives information on effectiveness of controls

Detects agglomerated nanos

Measures multiple size distributions

Measures only to 300 nm (0.3 μm)

A CPC:

Can detect “nano” particles

More expensive and more difficult to use

Only one data point

46

Nanoparticle Emission Assessment Technique

Measure background particle number concentrations at 3-5 locations with a CPC and an OPC

Comments about background measurements:

NIOSH field studies showed typical background levels of

1,246 to 19,500 particles/cm3.

Note any unusual conditions in test environment that could impact the background levels.

Examples from NIOSH field studies:

“Shop Vac” with no filter: +80,000 particles

Propane forklift: +45,000 particles

47

Nanoparticle Emission Assessment Technique

Production System Off Measure background particle number concentrations at 3-5 locations with a CPC and an OPC

Turn Production System On Repeat particle number concentration

measurements at specific locations along the production system.

Are particle number concentrations at the suspected emission points higher than background particle concentrations?

No Controls are adequate; further testing are not necessary.

Be aware of situations where high background levels might mask ananoparticle concentrationof concern.

YES Collect co-located open-face air filter samples for TEM and analytical analysis at locations of possible emissions identified by the CPC and OPC.

Collect an additional set of co-located open face filter samples at a background area, away from the process

48

Sampling Setup

•OPC

•CPC

•High Flow Sampling Pumps

•Air sample filter for TEM analysis

•Air sample filter for instrumental analysis (ICP-MS)

49

Impattore a cascata Mod Sioutas

Principio: sistema selettore ad impatto; raccolta su filtro

Classi Dimensionali: cinque classi dimensionali

(> 2,5; 1,0 – 2,5; 0,5 – 1,0; 0,25 – 0,5 e < 0,25 µm);

Obiettivo: misura della concentrazione ponderale

50

51

Filter Sampling: Technical Note

Will a 0,8 μm filter collect nanoparticles??

Yes! NIOSH reports that the diffusion

activity of nanoparticles is so intense that

the particles constantly collide and DO NOT

go through the pores like a sieve.

52

Filter Sampling: Note on Flow Rates

As with any IH sample, the flow rates and sample

times should be adjusted based on concentration

levels and the duration of the job task at the

emission site.

If the CPC/OPC units detect high particle counts,

then use shorter sample times, particularly for the

TEM/SEM samples.

If the particle counts are low or the job task is short,

use the flow rates up to 7 L/min suggested by

NIOSH.

53

Filter Sampling: The NIOSH Approach

Personal breathing zone filter samples

should also be collected at specific

processes where the CPC/OPC indicate

emissions.

54

Filter Sampling: Scrubbing Out

larger Particulates

If the OPC indicates 50% of the particles are

larger (>1,000 nm in size), a size-selective

device should be used with the filter to

eliminate larger particles of limited interest in

nanoparticle studies.

Size-selective devices would include

respirable dust cyclones or impactors to scrub

out the larger particles.

55

Notes on Controls for Nanoparticles

NIOSH reports that HEPA filters ARE effective

in trapping nanos down to 10 nm.

Note: Viruses (such as H1N1) are nano-sized

particles. Protective measures used for viral

contaminants would be effective in controlling

other nano-sized particles.

56

Parametri per caratterizzare gli aerosol

MISURE:

Numero

Diametro

Superficie

Volume

Massa

Composizione

Cariche elettriche

Intensità luce rifratta

CONCENTRAZIONE : N°/m3

DISTRIBUZIONE:

Numero (concentrazione) – distribuzione dimensionale

57

Sistemi di Campionamento e Analisi

PARAMETRO METODO COMMENTI

Massa Camp. Pers. con

selettore di massa

Non esiste un sistema di camp. con un cut-off

dimensionale nel campo delle nanoparticelle

Numero Misuratore Ottico Non vengono rilevate particelle < a 300 nm

Numero Misuratore a

Condensazione

(CPC)

Conc. numerica in tempo reale fino a 100 nm

Numero Scansione mobilità

delle particelle

(SMPS)

Selettivo per la dimensione delle particelle

(diametri da 3 – 800 nm), basato sulla mobilità,

funziona in tempo reale

Numero Impattore elettrico a

bassa pressione

(ELPI)

Selettivo per la dimensione delle particelle

(diametro aerodinamico); misura il numero, la

concentrazione, raccoglie il campione.

Area

superficiale

Epifaniometro Basato sulla radioattività emessa dalla

superficie su cui è depositato un materiale

radioattivo

Area

superficiale

BET (Brunauer,

Emmet and

Teller Method)

Basato sull’adsorbimento superficiale di un

gas

Analisi per

immagini

SEM/TEM Morfologia delle particelle raccolte su filtro

con campionatori personali e/o selettori

58

Sviluppi necessari

Strumenti per il campionamento

Campionatori personali

Linee guida per strategie di misura

Standard di riferimento

Esposizione per via cutanea (?)

Valori limite

Misure di prevenzione

Distinzione ambiente di lavoro/vita

59

Nanoparticelle:

Esperienze nel campo delle

saldature

D. Cottica

Centro Ricerche Ambientali

60

Scopo della ricerca

stimare, secondo i principi dell’igiene

occupazionale e la strumentazione

disponibile nonché facilmente applicabile,

l’esposizione professionale a nanoparticelle

di lavoratori addetti a processi di saldatura.

61

Processi a caldo

•Raffinazione dei metalli

•Fusione dell’alluminio

•Fusione dell’acciaio

•Fusione del ferro

•Galvanica

•Saldatura

•Taglio metalli mediante torcia termica

•Taglio metalli mediante laser

•Rivestimento mediante spray termico

•Cottura

•Applicazione di cere a caldo

62

Fumi di saldatura: misura, forma, morfologia

63

Fumi di saldatura:

distribuzione dimensionale

64

Emi vita di agglomerazione in funzione della

dimensione e della concentrazione

(Preining, 1998)

65

Le dimensioni della particella dipendono dalle condizioni

di generazione, nei processi di saldatura l’elevata

temperatura iniziale dapprima favorisce la formazione di

vapori condensabili di forma prevalentemente sferica

successivamente, per effetto del rapido raffreddamento i

fenomeni di condensazione cessano e prevalgono i

processi di nucleazione rapida con crescita dimensionale

delle particelle controllata da fenomeni di collisione e

coagulazione (aggregazione e agglomerazione).

66

sebbene le particelle primarie abbiano in genere un

diametro modale tra 10 nm e 50 nm queste particelle

coagulano rapidamente vicino alla sorgente,

inizialmente ad elevate concentrazioni, formando

agglomerati che possono raggiungere dimensioni

micrometriche.

67

le concentrazioni in termini numerici sono significative

ma che l’intervallo dimensionale presenta un’ampia

distribuzione con diametri aerodinamici ben più grandi

di quelli definiti per le nanoparticelle; Wake ha trovato

che la mediana del diametro era tipicamente di circa

200 nm tuttavia la maggior parte della massa dei fumi

era costituita da particelle molto più grandi.

68

69

In termini di valutazione dell’esposizione professionale a fumi

di saldatura le strategie di campionamento e misura dovranno

tener conto delle ipotesi derivabili dai processi sopra descritti:

le dimensioni delle particelle presso il punto di saldatura (punto

di generazione e ad alta temperatura) apparterranno in

altissima percentuale al range dimensionale delle

nanoparticelle (prevalgono i fenomeni di condensazione); le

particelle che raggiungono la zona respiratoria del lavoratore (

mediamente ad una distanza di 50 – 100 cm dal punto di

saldatura) avranno subito numerosissime collisioni e relativi

processi di nucleazione raggiungendo dimensioni

aerodinamiche probabilmente superiori a quelle delle

nanoparticelle e appartenenti alla frazione respirabile.

70

Un altro importante parametro di valutazione tossicologica è

rappresentato dal possibile arricchimento in metalli da parte

delle nanoparticelle presenti; questo processo dipende dalla

velocità di condensazione di materiali eterogenei su particelle

pre esistenti che è proporzionale all’area superficiale delle

particelle ed alla loro concentrazione.

71

risulta necessario per l’igienista occupazionale definire una

strategia d’indagine che consideri i processi che concorrono

alla loro formazione, la possibilità che le NP esistano a livello

della zona respiratoria del lavoratore, le caratteristiche

dimensionali delle particelle in zona respiratoria, idonei sistemi

di misura e/o campionamento, tecniche analitiche che

permettano di valutare i parametri tossicologicamente rilevanti

al fine della valutazione dei rischi (dimensioni, struttura,

composizione chimica, superficie attiva, ecc.)

72

Sono state individuate come oggetto di studio due tipologie di

processi di saldatura fra i più diffusi nel comparto della

metalmeccanica (dall’autocarrozzeria alla cantieristica)

A) manuale ad arco elettrico con elettrodi rivestiti (MMA) e

B) saldatura manuale a filo continuo ad arco elettrico con gas

inerte (MIG);

Su queste è stata applicata la strategia di misura e

campionamento ritenuta più idonea a fornire informazioni utili

alla valutazione del rischio da esposizione a fumi di saldatura

73

1) Misura mediante strumentazione a lettura diretta della

concentrazione “numerica” e della distribuzione dimensionale

delle particelle presso la sorgente ed in zona respiratoria

dell’operatore; allo scopo sono stati utilizzati un sistema

“Condensation Particle Counter” (CPC) Mod. SKC CPC745-

3800 che permette il conteggio di particelle fino a 15 nm ed

un sistema “Optical Particle Counter” (OPC) Mod. SKC OPC

745-3886 per la misura della distribuzione delle particelle

secondo intervalli dimensionali (0,3 – 0,5 – 1 – 3 - 5 µm);

74

2) Misura della concentrazione ponderale mediante

sistema selettore ad impatto Mod. SKC Sioutas

secondo cinque classi dimensionali (> 2,5; 1,0 – 2,5;

0,5 – 1,0; 0,25 – 0,5 e < 0,25 µm);

75

Campionamenti per l’analisi morfologica e elementare

mediante microscopia elettronica a scansione (SEM)

Mod. SEM Leica Stereoscan 430 (Leica Cambridge

LTD) con sonda per microanalisi a Raggi X (SEM-

EDXA) ISIS LINK (Oxford Intruments Microanalysis

Group) sono stati realizzati con selettori per la

frazione respirabile (Ciclone Dorr-Oliver Mod. SKC

GS-1) su membrane in policarbonato (diametro 25

mm);

76

Le determinazioni di cui ai precedenti punti 1 e 2 sono state

ripetute 3 volte per ogni tipologia di saldatura in diverse giornate

e con diversi operatori per ottenere dati rappresentativi delle

situazioni ambientali e della manualità degli operatori in

particolare per quanto riguarda la distanza della zona

respiratoria dalla sorgente (punto si saldatura).

Le misure mediante CPC e OPC sono state eseguite per brevi

periodi ad intervalli di circa 2 ore per la durata del

campionamento mediante Sioutas che, al fine di ottenere una

quantità analiticamente significativa di materiale sui substrati, si

è protratto mediamente per periodi di 7 ore.

77

Risultati

Le misure eseguite mediante CPC prima di ogni giornata di campionamenti ha evidenziato concentrazioni di particelle (range dimensionale 15 – 800 nm) attribuibili ad una situazione di “fondo ambientale” estremamente variabile e mediamente compreso fra 700 e 3100 pp/cm3.

Questa variabilità è probabilmente attribuibile a moti convettivi che mantengono in sospensione le particelle con questa granulometria e, logicamente ad altre attività produttive che possono comportare la formazione di particelle ultrafini indipendentemente dai processi di saldatura.

78

Le analisi strumentali eseguite mediante SEM-EDXA sui

campioni di fumi prelevati mediante selettori per la frazione

respirabile hanno evidenziato:

1) la presenza di particelle sferiche di dimensioni variabili da 1 a

20 µm con adese sfere di dimensioni dell’ordine dei nanometri;

2) catene ed agglomerati costituiti da particelle nanometriche

con forme sia allungate che sferiche

79

Immagine ed ingrandimento ESEM

di un detrito metallico

80

l’analisi elementare mediante sonda a raggi x ha evidenziato la

presenza degli elementi costituenti i materiali da saldare, gli

elettrodi ed il loro rivestimento (Fe, Mn, Si, Ca, ecc.) ma anche

elementi che non erano presenti o comunque non erano

dichiarati nelle schede di sicurezza dei materiali in quanto

eventualmente presenti in concentrazioni trascurabili (Nd, La,

Cu, Al, Mo, ecc.).

81

82

Tab. 3 a – Saldatura ad arco elettrico con elettrodi rivestiti;

concentrazioni numeriche delle particelle (pp/cm3)

Misure (M di 3)

CPC

( 15 – 800 nm)

OPC

0,3 µm 0,5 µm 1,0 µm 3,0 µm 5,0 µm

Periodo 1

~ 20 cm dalla S

Zona

respiratoria

(~ 70 cm dalla S)

83720

10318

25210

3715

21810

3418

13405

4516

3230

5321

830

5810

Periodo 2

~ 20 cm dalla S

Zona

respiratoria

(~ 60 cm dalla S)

60218

16423

31312

13623

22615

6365

5806

4818

1205

2215

312

935

Periodo 3

~ 20 cm dalla S

Zona

respiratoria

(~ 80 cm dalla S)

94721

13935

58618

5460

27216

2713

3210

2185

1013

3718

615

1981

83

Tab. 3 b– Saldatura ad arco elettrico con elettrodi rivestiti; concentrazioni ponderali

determinate mediante sistema Sioutas

Misure (M di 3)

Sioutas (µg/m3)

<0,25 µm 0,25 - 0,5

µm

0,50 - 1,0 µm 1,00 - 2,50

µm

> 2,50 µm

Periodo 1

~ 20 cm dalla S

Zona respiratoria

(~ 70 cm dalla S)

45

<10

283

118

175

310

27

415

38

372

Periodo 2

~ 20 cm dalla S

Zona respiratoria

(~ 60 cm dalla S)

63

91

325

472

276

615

102

193

65

297

Periodo 3

~ 20 cm dalla S

Zona respiratoria

(~ 80 cm dalla S)

132

81

318

165

571

320

275

312

58

125

84

Tab. 4 a – Saldatura ad arco elettrico con filo continuo e gas inerte;

concentrazioni numeriche delle particelle (pp/cm3)

Misure (M di 3)

CPC

( 15 – 800

nm)

OPC

0,3 µm 0,5 µm 1,0 µm 3,0 µm 5,0 µm

Periodo 4

~ 20 cm dalla S

Zona respiratoria

(~ 60cm dalla S)

43815

11849

23060

17321

15813

8130

13218

9810

870

1971

318

1181

Periodo 5

~ 20 cm dalla S

Zona respiratoria

(~ 60cm dalla S)

19913

6815

16180

4211

3215

2813

1020

1311

936

1483

713

1112

Periodo 6

~ 20 cm dalla S

Zona respiratoria

(~ 70cm dalla S)

38633

8918

29215

4213

13127

6320

2018

1715

815

890

913

728

85

Misure (M di 3)

Tab. 4 b – Saldatura ad arco elettrico con filo continuo e gas inerte;

concentrazioni ponderali determinate mediante sistema Sioutas (µg/m3)

<0,25 µm

0,25 - 0,5 µm

0,50 - 1,0 µm

1,00 - 2,50 µm

> 2,50 µm

Periodo 4

~ 20 cm dalla S

Zona

respiratoria

(~ 60 cm dalla S)

27

21

113

129

179

318

298

265

46

196

Periodo 5

~ 20 cm dalla S

Zona

respiratoria

(~ 60 cm dalla S)

51

26

75

60

113

187

97

275

102

198

Periodo 6

~ 20 cm dalla S

Zona

respiratoria

(~ 70 cm dalla S)

34

41

105

76

210

129

161

184

134

236

86

Conclusioni 1

I dati riportati nelle tabelle 3a e 3b, 4a e 4b pur

mettendo in evidenza una situazione di

potenziale rischio correlato alla presenza di

nanoparticelle non permettono comunque una

loro valutazione in quanto non è disponibile un

TLV che definisca qual’è il parametro da

considerare (concentrazione numerica?

Concentrazione di massa? Range

dimensionale?) ai fini di un confronto in termini

numerici ed ancor più tossicologici.

87

Conclusioni 2

i risultati evidenziano il divario che esiste fra la

concentrazione numerica di nanoparticelle

misurate a poca distanza dalla sorgente, che

può essere importante ai fini di eventuali

interventi di prevenzione impiantistica, rispetto a

quella misurata in zona respiratoria che ha

invece rilevanza tossicologica.

88

89

90

91

92

Conclusioni 3

Anche le concentrazioni ponderali delle varie

frazioni dimensionali rivestono particolare

interesse ma andrebbero valutate in termini

soprattutto tossicologico per le diverse

capacità di penetrazione, persistenza e

attività nel sistema respiratorio.

93

Conclusioni 4

è indispensabile che da una parte i tossicologi ed i medici del lavoro decidano quale parametro è rilevante per definire in termini numerici i rischi connessi all’esposizione a fumi di saldatura,

dall’altra gli igienisti occupazionali mettano a punto strategie e strumenti di monitoraggio che consentano di campionare dette particelle, spesso caratterizzate da una breve emivita allo stato di nanodimensioni, nella zona respiratoria misurando l’entità dell’esposizione dove realmente avviene.

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Grazie per

l’attenzione