N°5. 10-23 2008 Energia&Ict

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pag.trentuno NEWS Energia&Ict L’ERA DELLA CONVERGENZA www.corrierecomunicazioni.it 5. 10-23marzo2008 Tecnologia. Dalle soluzioni ibride all’eolico per alimentare i ripetitori Ericsson copre di verde le radio base station S i moltiplicano le iniziative di Ericsson sul fronte del risparmio energetico, dalla elegante Tower Tube che si erge poco fuori Stoccolma, nei quartier generali dell’azienda, alle stazioni radiobase multistandard di prossima genera- zione, piccole e a basso consumo, presentate al Mobile Wireless World Congress di Barcellona, passando per le soluzioni ibride che alimentano le antenne. La Tower Tube è la stazione radiobase (Rbs) che riduce le emis- sioni di anidride carbonica del 40% e usa un decimo dell’acciaio rispetto a un sito tradizionale. Una forma affuso- lata ed elegante, firmata dall’architet- to Thomas Sandell, che nasconde un altissimo concentrato di tecnologia: alla Tower Tube sono legati ben 36 brevetti ottenuti dai ricercatori della Ericsson. Le prime “torri”, dopo quel- la di Stoccolma, saranno installate in India. Novità anche per l’Uganda, do- ve l’operatore mobile Celtel è il primo ad aver convertito, in oltre 100 siti, le stazioni radiobase alimentate col die- sel verso una nuova soluzione ibrida per diesel e batterie della Ericsson. Ti- picamente una stazione consuma circa 20.000 litri di carburante l’anno per alimentare una coppia di generatori diesel; con la soluzione ibrida, uno dei due generatori è sostituito da un banco di batterie ricaricate dal surplus di po- tenza prodotta dal generatore stesso. Questa soluzione permette un rispar- mio di carburante e un abbattimento dei costi operativi della rete mobile fino al 50%. In Marocco sono invece i pannelli solari ad alimentare le stazio- ni radiobase, ma la Ericsson sta anche studiando un modo per alimentare le Rbs con l’energia eolica. Quanto alla prossima generazione delle stazioni radiobase, l’azienda svedese ha appena presentato le Rbs 6000, la soluzione radiobase più piccola sul mercato (occupa solo il 25% dello spazio usato dalle precedenti genera- zioni pur raddoppiando la capacità), a basso consumo di energia (si risparmia dal 20 al 65%) e multistandard (sup- porta Gsm/Edge, Wcdma/Hspa e Lte in un unico pacchetto). Il lancio com- merciale è previsto per quest’anno. Intanto, nel corso del 2007, Ericsson ha commercializzato una funzionalità PATRIZIALICATA che permette lo spegnimento selettivo dei trasmettitori sulle Rbs Gsm se le condizioni di traffico diminuiscono, permettendo una riduzione dei con- sumi energetici fino al 20%. “L’industria delle Tlc può dare un contributo importante agli sforzi internazionali per rispondere ai cam- biamenti climatici”, dice Ulf Ewalds- son, Vice Presidente e Responsabile, Radio Network Business, Ericsson. “Nel frattempo, ridurre i consumi energetici permette un risparmio dei costi per gli operatori”. RBS LOW POWERED Il produttore svedese punta sulla tecnologia per diminuire il consumo energetico delle reti radio Raee, 10 milioni ai Comuni per le eco-isole Ministero e produttori: accordo per la gestione dei rifiuti tecnologici U n rimborso forfettario di 10 milioni di euro. È questa la somma destinata ai Comuni italiani dai produttori tecnologici per rea- lizzare nuove isole ecologiche sul territorio per la raccolta dei Raee (Rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche). La cifra è frutto di un accordo di programma sottoscritto dal ministero dell’Ambiente e della tutela del territorio e del mare con i Comuni italiani - tramite l’associazio- ne nazionale che li raccoglie (Anci) - e le principali organizzazioni del settore (Anie, Confapi, Confcommercio-An- dec, Confesercenti, Confcommercio- Ancra, Ancc-Coop, Ancd e Assofer- met). I 10 milioni saranno assegnati tramite un bando pubblico e andranno a coprire parzialmente i costi sostenuti dalle municipalità (per l’esattezza fino al 30% della somma). Tra gli obiettivi dell’intesa quello della raccolta di 4 chilogrammi annui di rifiuti procapite contro l’attuale media italiana di 1,27, da raggiungere entro il 31 dicembre 2008 come previsto dalla normativa europea in materia (2002/96/CE e 2003/108/CE). In base ai dati forniti dall’Apat (Agenzia per la protezione dell’ambiente e per i servizi tecnici) i Comuni italiani nel 2006 hanno trat- tato complessivamente oltre 100mila tonnellate di rifiuti tecnologici. Lo scorso 18 febbraio, inoltre, è scaduto il termine per i produttori di apparecchiature elettriche ed elettroniche (Aee) per l’iscrizione al Registro nazionale dei soggetti obbli- gati al finanziamento dei sistemi di gestione dei Raee. “Alla scadenza il numero degli iscritti è di circa 3.500 unità - spiega Guidalberto Guidi, presidente della Federazione na- zionale imprese elettrotecniche ed elettroniche (Anie) -. Il numero totale delle imprese, compresi distributori e importatori, sarà di circa 10mila unità”. Il Registro istituito presso il ministero dell’Ambiente ha l’obiet- tivo di controllare la gestione dei rifiuti tecnologici e definire le quote di mercato in base alle quali vengo- no ripartiti, tra i diversi produttori, gli oneri di gestione del sistema. L.S. Ciao batteria, il cellulare si ricarica con il jogging Caricare il cellulare camminando. Da oggi è possibile con il Biomechanical Energy Harvester, un apparecchio che sfrutta il mo- vimento articolare delle ginocchia per pro- durre energia elettrica. In sostanza si tratta di una speciale ginocchiera che grazie al- l’ausilio di un piccolo generatore è in grado di catturare e convogliare l’energia prodotta dal movimento oscillatorio delle ginocchia. Realizzato e testato da alcuni scienziati del Locomotion Labo- ratory dell’università canadese Simon Fraser, in collaborazione con l’università del Michigan, l’apparecchio produce 5 Watt di energia se chi lo indossa cammina a una velocità di 3,5 chilome- tri l’ora: una quantità sufficiente ad alimentare in contemporanea dieci telefoni cellulari. Il Biomechanical Energy Harvester, tuttavia, non è ancora pronto per la produzione commerciale. Con un peso complessivo di 1,5 chilogrammi infatti (incluso il generato- re) è ritenuto ancora troppo ingombrante. I suoi campi di applicazione sono comunque numerosi: a partire da quello medico, dove potrebbe servire ad alimentare congegni elettronici o protesi artificiali dei pazienti, fino a quello militare o sportivo. TECNOLOGIE Prototipi ENERGIA&TLC. Alcatel-Lucent inaugura il 200° sito radio alimentato a energia solare. Il sistema a basso impatto ambientale ridurrà il digital divide delle isole senegalesi di Bettenty e Saloum, finora prive di qualsiasi sistema di comunicazione mobile. TANTI BONSAI DA EMERSON Al via la campagna green Un bonsai in arrivo sulle scrivanie di Ceo e Cio italiani. Mittente, Emerson Network Power. L’azienda, divisione di Emerson, inaugura così la sua campagna “Are you ready to go green?” che tende a sviluppare la sensibilità ambientale delle organiz- zazioni sull’importanza dell’adozione di soluzioni di Business Critical Continuity per i datacenter in grado di conciliare rispetto per l’ambiente, riduzione del Tco e perfor- mance dei sistemi IT. i crescenti costi legati all’energia, il Protocollo di Kyoto e Bali, le normative ambientali Ue e la necessità di sostenere processi di business di crescen- te complessità, impongono la ricerca di equilibrio tra l’esigenza di maggiori potenze di elaborazione e controllo dei costi e degli impatti sull’ambiente. Datacenter, e struttu- re di supporto ai server sono responsabili di una percentuale variabile dal 40 al 60% della bolletta energetica. Questa è l’area dove Emerson Network Power interviene con le proprie soluzioni “Liebert Adaptive Architecture” che permettono risparmi ener- getici sino ad oltre il 50%, sia nelle piccole computer room che nei grandi datacenter. UN KIT PER LO SMALTIMENTO I servizi di Esprinet Esprinet, attiva nella distribuzione di pro- dotti informatici ed elettronica di consumo in Italia e in Spagna, attraverso Service- Land attiva i “servizi ambientali”, un aiuto destinato ad orientare i propri clienti ed i loro utenti finali verso soluzioni efficienti ed efficaci nella risoluzione del problema dello smaltimento dei materiali di consumo esauriti. Il servizio permette di stipulare un contratto annuale che prevede la fornitura di eco-box nei quali raccogliere i materiali di consumo esauriti, una serie di ritiri degli stessi ed un fornitore che si fa carico delle procedure di smaltimento nel rispetto delle norme di legge. Prodotti Offrire gruppi di continuità a basso impatto ambientale grazie all’uso di celle a combustibile. Questo il frutto dell’accordo siglato da Chloride, azienda specializzata nella fornitura di gruppi statici di continuità (Ups), e Idatech, società statunitense che sviluppa tec- nologie fuel cell. La cella a combustibile (detta anche pila a com- bustibile) è un dispositivo elettrochimico che consente di ottenere corrente continua grazie alla combinazione di ossigeno e idrogeno senza alcun processo di combustione termica e quindi con un ridot- to impatto ambientale in termini di emissioni gassose. La tecnologia inoltre garantisce maggiore affidabilità in quanto ha un rendimento energetico meno sensibile alle variazioni del carico elettrico. Ups «green» grazie al fuel cell

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EWS

Energia&IctL’ERA DELLA CONVERGENZA

www.corrierecomunicazioni.it

N°5. 10-23marzo2008

Tecnologia. Dalle soluzioni ibride all’eolico per alimentare i ripetitori

Ericsson copre di verdele radio base station

Si moltiplicano le iniziative di Ericsson sul fronte del risparmio energetico, dalla

elegante Tower Tube che si erge poco fuori Stoccolma, nei quartier generali dell’azienda, alle stazioni radiobase multistandard di prossima genera-zione, piccole e a basso consumo, presentate al Mobile Wireless World Congress di Barcellona, passando per le soluzioni ibride che alimentano le antenne. La Tower Tube è la stazione radiobase (Rbs) che riduce le emis-sioni di anidride carbonica del 40% e usa un decimo dell’acciaio rispetto a un sito tradizionale. Una forma affuso-lata ed elegante, firmata dall’architet-to Thomas Sandell, che nasconde un altissimo concentrato di tecnologia: alla Tower Tube sono legati ben 36 brevetti ottenuti dai ricercatori della Ericsson. Le prime “torri”, dopo quel-la di Stoccolma, saranno installate in India. Novità anche per l’Uganda, do-ve l’operatore mobile Celtel è il primo ad aver convertito, in oltre 100 siti, le stazioni radiobase alimentate col die-sel verso una nuova soluzione ibrida per diesel e batterie della Ericsson. Ti-picamente una stazione consuma circa 20.000 litri di carburante l’anno per alimentare una coppia di generatori diesel; con la soluzione ibrida, uno dei due generatori è sostituito da un banco di batterie ricaricate dal surplus di po-tenza prodotta dal generatore stesso. Questa soluzione permette un rispar-mio di carburante e un abbattimento dei costi operativi della rete mobile fino al 50%. In Marocco sono invece i pannelli solari ad alimentare le stazio-ni radiobase, ma la Ericsson sta anche studiando un modo per alimentare le Rbs con l’energia eolica. Quanto alla prossima generazione delle stazioni radiobase, l’azienda svedese ha appena presentato le Rbs 6000, la soluzione radiobase più piccola sul mercato (occupa solo il 25% dello spazio usato dalle precedenti genera-zioni pur raddoppiando la capacità), a basso consumo di energia (si risparmia dal 20 al 65%) e multistandard (sup-porta Gsm/Edge, Wcdma/Hspa e Lte in un unico pacchetto). Il lancio com-merciale è previsto per quest’anno. Intanto, nel corso del 2007, Ericsson ha commercializzato una funzionalità

PATRIZIALICATA

che permette lo spegnimento selettivo dei trasmettitori sulle Rbs Gsm se le condizioni di traffico diminuiscono, permettendo una riduzione dei con-sumi energetici fino al 20%.

“L’industria delle Tlc può dare un contributo importante agli sforzi

internazionali per rispondere ai cam-biamenti climatici”, dice Ulf Ewalds-son, Vice Presidente e Responsabile, Radio Network Business, Ericsson. “Nel frattempo, ridurre i consumi energetici permette un risparmio dei costi per gli operatori”.

RBS LOWPOWEREDIl produttore svedese punta sulla tecnologia per diminuire il consumo energetico delle reti radio

Raee, 10 milioni ai Comuni per le eco-isoleMinistero e produttori: accordo per la gestione dei rifiuti tecnologici

Un rimborso forfettario di 10 milioni di euro. È questa la

somma destinata ai Comuni italiani dai produttori tecnologici per rea-lizzare nuove isole ecologiche sul

territorio per la raccolta dei Raee (Rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche). La cifra è frutto di un accordo di programma sottoscritto dal ministero dell’Ambiente e della

tutela del territorio e del mare con i Comuni italiani - tramite l’associazio-ne nazionale che li raccoglie (Anci) - e le principali organizzazioni del settore (Anie, Confapi, Confcommercio-An-dec, Confesercenti, Confcommercio-Ancra, Ancc-Coop, Ancd e Assofer-met). I 10 milioni saranno assegnati tramite un bando pubblico e andranno a coprire parzialmente i costi sostenuti dalle municipalità (per l’esattezza fino al 30% della somma). Tra gli obiettivi dell’intesa quello della raccolta di 4 chilogrammi annui di rifiuti procapite contro l’attuale media italiana di 1,27, da raggiungere entro il 31 dicembre 2008 come previsto dalla normativa europea in materia (2002/96/CE e 2003/108/CE). In base ai dati forniti dall’Apat (Agenzia per la protezione dell’ambiente e per i servizi tecnici) i Comuni italiani nel 2006 hanno trat-tato complessivamente oltre 100mila

tonnellate di rifiuti tecnologici. Lo scorso 18 febbraio, inoltre, è

scaduto il termine per i produttori di apparecchiature elettriche ed elettroniche (Aee) per l’iscrizione al Registro nazionale dei soggetti obbli-gati al finanziamento dei sistemi di gestione dei Raee. “Alla scadenza il numero degli iscritti è di circa 3.500 unità - spiega Guidalberto Guidi, presidente della Federazione na-zionale imprese elettrotecniche ed elettroniche (Anie) -. Il numero totale delle imprese, compresi distributori e importatori, sarà di circa 10mila unità”. Il Registro istituito presso il ministero dell’Ambiente ha l’obiet-tivo di controllare la gestione dei rifiuti tecnologici e definire le quote di mercato in base alle quali vengo-no ripartiti, tra i diversi produttori, gli oneri di gestione del sistema.

L.S.

Ciao batteria, il cellularesi ricarica con il jogging

Caricare il cellulare camminando. Da oggi è possibile con il Biomechanical Energy Harvester, un apparecchio che sfrutta il mo-vimento articolare delle ginocchia per pro-durre energia elettrica. In sostanza si tratta di una speciale ginocchiera che grazie al-l’ausilio di un piccolo generatore è in grado di catturare e convogliare l’energia prodotta dal movimento oscillatorio delle ginocchia. Realizzato e testato da alcuni scienziati

del Locomotion Labo-ratory dell’università canadese Simon Fraser, in collaborazione con l’università del Michigan, l’apparecchio produce 5 Watt di energia se chi lo indossa cammina a una velocità di 3,5 chilome-tri l’ora: una quantità sufficiente ad alimentare

in contemporanea dieci telefoni cellulari. Il Biomechanical Energy Harvester, tuttavia, non è ancora pronto per la produzione commerciale. Con un peso complessivo di 1,5 chilogrammi infatti (incluso il generato-re) è ritenuto ancora troppo ingombrante. I suoi campi di applicazione sono comunque numerosi: a partire da quello medico, dove potrebbe servire ad alimentare congegni elettronici o protesi artificiali dei pazienti, fino a quello militare o sportivo.

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Prototipi

ENERGIA&TLC. Alcatel-Lucent inaugura il 200° sito radio alimentatoa energia solare. Il sistema a basso impatto ambientale ridurrà il digital divide delle isole senegalesi di Bettentye Saloum, finora prive di qualsiasi sistema di comunicazione mobile.

TANTI BONSAI DA EMERSONAl via la campagna green

Un bonsai in arrivo sulle scrivanie di Ceo e Cio italiani. Mittente, Emerson Network Power. L’azienda, divisione di Emerson, inaugura così la sua campagna “Are you ready to go green?” che tende a sviluppare la sensibilità ambientale delle organiz-zazioni sull’importanza dell’adozione di soluzioni di Business Critical Continuity per i datacenter in grado di conciliare rispetto

per l’ambiente, riduzione del Tco e perfor-mance dei sistemi IT. i crescenti costi legati all’energia, il Protocollo di Kyoto e Bali, le normative ambientali Ue e la necessità di sostenere processi di business di crescen-te complessità, impongono la ricerca di equilibrio tra l’esigenza di maggiori potenze di elaborazione e controllo dei costi e degli impatti sull’ambiente. Datacenter, e struttu-re di supporto ai server sono responsabili di una percentuale variabile dal 40 al 60% della bolletta energetica. Questa è l’area

dove Emerson Network Power interviene con le proprie soluzioni “Liebert Adaptive Architecture” che permettono risparmi ener-getici sino ad oltre il 50%, sia nelle piccole computer room che nei grandi datacenter.

UN KIT PER LO SMALTIMENTOI servizi di Esprinet

Esprinet, attiva nella distribuzione di pro-dotti informatici ed elettronica di consumo in Italia e in Spagna, attraverso Service-

Land attiva i “servizi ambientali”, un aiuto destinato ad orientare i propri clienti ed i loro utenti finali verso soluzioni efficienti ed efficaci nella risoluzione del problema dello smaltimento dei materiali di consumo esauriti. Il servizio permette di stipulare un contratto annuale che prevede la fornitura di eco-box nei quali raccogliere i materiali di consumo esauriti, una serie di ritiri degli stessi ed un fornitore che si fa carico delle procedure di smaltimento nel rispetto delle norme di legge.

Prodotti

Offrire gruppi di continuità a basso impatto ambientale grazie all’uso di celle a combustibile. Questo il frutto dell’accordo siglato da Chloride, azienda specializzata nella fornitura di gruppi statici di continuità (Ups), e Idatech, società statunitense che sviluppa tec-nologie fuel cell. La cella a combustibile (detta anche pila a com-bustibile) è un dispositivo elettrochimico che consente di ottenere corrente continua grazie alla combinazione di ossigeno e idrogeno senza alcun processo di combustione termica e quindi con un ridot-to impatto ambientale in termini di emissioni gassose. La tecnologia inoltre garantisce maggiore affidabilità in quanto ha un rendimento energetico meno sensibile alle variazioni del carico elettrico.

Ups «green» grazie al fuel cell