N°2 Aprile 2020 - Dieci srl€¦ · modo per farci sentire, anche in questi momenti, vicini a Voi....

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N°2 Aprile 2020 AUSTRIA DIECI, cavalli di razza in pista SUD AFRICA Un Hercules sotto la Croce del Sud ROMANIA Un Ospedale a tempo di record

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  • N°2 Aprile 2020

    AUSTRIA

    DIECI, cavalli di razza in pista

    SUD AFRICA

    Un Hercules sotto la Croce del Sud

    ROMANIA

    Un Ospedale a tempo di record

  • #getupitaly

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    editoriale

    re e organizzare quel “dopo” tanto de-siderato da tutti noi. Fortunatamente, grazie alla tecnologia, oggi possiamo mantenere i contatti anche a distan-za, mantenendo integro il filo invisibile che ci unisce al prossimo. E’ anche per questo motivo che non abbiamo volu-to rinunciare all’uscita di questo nuovo numero del Dieci Magazine, il nostro modo per farci sentire, anche in questi momenti, vicini a Voi.

    Buona Lettura.

    Stiamo vivendo un momento indub-biamente difficile. Mai avremmo imma-ginato, solo pochi mesi fa, di poterci trovare a breve in una simile situazione. Eppure proprio questo è il momento migliore di pensare al futuro, al dopo. “Pánta rheî “ dicevano gli antichi, tutto scorre, tutto è in continuo mutamento, e anche questo periodo è destinato pri-ma o poi, a diventare un ricordo, un’e-sperienza di cui magari faremo tesoro. Per il momento non possiamo fare altro che attendere e cercare di programma-

    Tempi difficili...La Redazione del Dieci Magazine

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    SUD AFRICA

    Un HERCULES sotto laCROCE del SUD pag. 6

    Dieci MagazineAPRILE 2020

    AUSTRIA

    DIECI, cavalli di razzain PISTA pag. 12

    ROMANIA

    Un ospedalea tempo di record pag. 18

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    Un HERCULES sotto la CROCE del SUD

    DIECI, cavalli di razzain PISTA 18 Un ospedale atempo di record

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    Un Herculessotto la Croce del Sud

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    In un paesaggio lunare fatto di roc-ce nere, la livrea gialla di un Hercules 120.10 risalta ancora di più, sotto la luce accecante del sole Sudafrica-no. Siamo nella miniera di carbone di Grootegeluk, a nord di Pretoria, nel bel mezzo del grande bacino carbo-nifero del Waterberg, all’estremo nord del paese.La Grootegeluk Coal Mine conta circa 3.200 addetti, si estende su una su-perficie di 1200 ettari, e nel corso del 2019 ha prodotto 30.000.000 ton-nellate di carbone, principalmente di

    tipo “cooking coal”, esportato verso le maggiori imprese metallurgiche interna-zionali. Parte del carbone estratto (del tipo combustibile) viene impiegato per alimentare le vicine centrali elettriche di Matimba e Medupi, che forniscono energia a buona parte della Repubblica Sudafricana. La miniera Grootegeluk è del tipo “a cielo aperto”: grandi esca-vatori aggrediscono la vena di carbone dai fianchi di un grande scavo, profon-do oltre 120 metri.Enormi camion portano il materiale di scavo fino ai convogliatori a nastro che,

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    incessantemente, alimentano grandi frantoi dove il carbone viene raffinato. A mano a mano che gli strati si esau-riscono, lo scavo avanza inseguendo la “vena” carbonifera, mentre le parti “esaurite” vengono progressivamente spogliate della attrezzature, periodi-camente spostate seguendo il fronte di scavo. Un Hercules 120.10, fornito

    alla Grootegeluk dalla Dieci Equipment Africa, è stato impiegato in questo ruo-lo grazie alle sue caratteristiche di po-tenza, velocità e manovrabilità su ter-reni sconnessi: i pesanti, ingombranti e numerosi moduli dei convogliatori a na-stro (i cui tracciati possono raggiungere i tre chilometri di lunghezza) devono es-sere sollevati, portati sul sito del nuovo

    tracciato, e allineati accuratamente per poter avviare la nuova linea.L’Hercules 120.10, grazie ai suoi 12.000 kg di portata, non ha problemi nel sollevamento dei moduli, ne nel loro trasporto, grazie alle ottime caratteristi-che di stabilità e movimento su terre-no sconnesso, ne nel posizionamento, grazie al pedale “inching” per l’avanza-

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    “... La miniera Grootegeluk è del tipo “a cielo aperto”:

    grandi escavatori aggrediscono la vena di carbone dai fianchi

    di un grande scavo, profondo oltre 120 metri.”

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    mento controllato.Una macchina che in fin dei conti è nata per il lavoro “pesante”, e che in una miniera di carbone come Groote-geluk avrà infinite altre occasioni di uti-lizzo: dal trasporto e sollevamento (fino a 9,50 metri) di materiali pesanti, alla manutenzione delle infrastrutture e de-gli equipaggiamenti, fino al cambio (con gli appositi accessori) dei cilindri pneu-matici o delle ruote dei grandi camion da miniera.Compiti che l’Hercules e molte altre macchine della Gamma Industriale Die-ci, svolgono già con successo in altri impianti minerari sparsi nel mondo, e da oggi, anche sotto la Croce del Sud.

  • “... i pesanti, ingombranti e numerosi moduli dei convogliatori a nastro

    (i cui tracciati possono raggiungere i tre chilometri di lunghezza)

    devono essere sollevati, portati sul sito del nuovo tracciato,

    e allineati accuratamente per poter avviare la nuova linea ...”

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    DIECI,cavalli di razza in pista!

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    Non capita spesso di soffermarsi a pensare sui rapporti che intercorrono fra l’Uomo e gli animali, eppure se ne possono trarre interessanti considera-zioni. Per esempio, pare che l’inizio del rapporto fra l’Uomo e il Cane sia iniziato circa 36.000 anni fa, ben prima dell’av-vento dell’agricoltura, accompagnando i primi uomini nella caccia e nella difesa, sino ad arrivare ai giorni nostri come animale da compagnia e da lavoro, guadagnandosi il titolo di miglior amico dell’uomo.

    Il rapporto fra uomo e cavallo invece, sembra essere iniziato molto più tardi, circa 5.000 anni fa, e solo in pochi si spingono a considerarlo amico dell’uo-mo… eppure il cavallo è l’animale che forse più di ogni altro ha contribuito all’evoluzione della specie umana: gli ha consentito di prevalere contro nemi-ci appiedati, ha permesso le migrazioni dei popoli antichi e la nascita di nuovi Imperi, l’esplorazione e la conquista di interi continenti, ha favorito la nascita e l’espansione dei commerci, e come

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    animale da lavoro, ha sollevato l’uomo da gran parte delle fatiche nel coltiva-re, facilitando l’introduzione di nuove macchine e tecniche di coltivazione. Ancora oggi, in piena era moderna, dal corpo del cavallo otteniamo nutrimen-to, e dal suo plasma vengono ottenuti innumerevoli vaccini e antidoti. Come in passato, il cavallo continua ad ac-compagnare l’Uomo in innumerevoli attività ricreative, militari, di lavoro, di

    soccorso, in compiti di polizia e mani-festazione sportive. Una di queste è lo “Amadeus Horse Indoor”, una compe-tizione internazionale di altissimo livello, che si svolge ogni anno a Salisburgo, nella Salzburg Arena. Nei 4 giorni di manifestazione (dal 5 all’8 dicembre 2019), oltre 6.000 spettatori hanno po-tuto assistere all’esibizione di numerosi atleti internazionali e delle loro magni-fiche montature, impegnate in gare di

    Salto, Volteggio e Dressage. Ottima la prestazione degli atleti italiani, che han-no conseguito prestigiosi piazzamenti in classifica generale, e ottima anche la prestazione del terzetto di “cavalli di razza” Dieci che, dal 2018, hanno reso possibile la realizzazione del campo di gara: un Agri Farmer 32.6, un Icarus 40.17 e un Mini Agri 26.6, forniti dal Dealer Austriaco Dieci “Amselgruber Landtechnick” di Tarsdorf, che è sta-

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    “... ottima anche la prestazione del terzetto di “cavalli di razza” Dieci

    che, dal 2018, hanno reso possibile la realizzazione del campo di gara:

    un Agri Farmer 32.6, un Icarus 40.17 e un Mini Agri 26.6...”

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    pari dei loro omologhi in carne e ossa), le tre macchine sono state impegnate nel trasporto, sollevamento e messa in opera di una mole imponente di mate-riale: 16.000 metri quadrati di stuoie, 100 chilometri di cablaggi, 400 punti luce, addobbi, spazi pubblicitari, senza contare le tribune supplementari per le giurie, le attrezzature da gara, e ogni al-tro altro materiale necessario al ricovero degli animali e alla competizione.

    Uno sforzo che si è ripetuto a partire dal 9 dicembre, per smantellare gli impianti in vista delle manifestazioni successive.Il prossimo appuntamento con l’Ama-deus Horse Indoor è per i primi giorni di dicembre 2020, ma se volete vede-re in azione le nostre macchine, già a fine novembre potrete fare un giro alla Salzburg Arena.

    to anche Partner Ufficiale dell’evento. L’allestimento della manifestazione è stato uno sforzo davvero imponente, basti pensare che solo per la prepa-razione del terreno dell’arena, sono stati necessari 144 camion, che han-no trasportato oltre 2.000 tonnellate di sabbia. Dal 25 novembre scorso, gli 80 addetti agli allestimenti sono stati efficacemente affiancati dai 3 destrieri Dieci: con innumerevoli evoluzioni (al

  • “... le tre macchine sono state impegnate nel trasporto, sollevamento e messa

    in opera di una mole imponente di materiale: 16.000 metri quadrati di stuoie,

    100 chilometri di cablaggi, 400 punti luce, addobbi, spazi pubblicitari, senza

    contare le tribune supplementari per le giurie ...”

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  • Un ospedalea tempo di record!!

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  • Solo 5 giorni. E’ il tempo record impiegato dall’Esercito Rumeno per impiantare un Ospedale mobile da Campo di alto livello ROL2, a suppor-to dell’Istituto Nazionale di Geriatria “Ana Aslan” di Otopeni, un sobborgo a nord di Bucarest. L’ospedale (com-pletamente autonomo e dotato di tutte le attrezzature necessarie) è già pienamente operativo, supportando

    l’Istituto nel trattamento dei casi a me-dia e bassa gravità di pazienti affetti dal COVID-19, permettendogli di concen-trare le risorse sui casi più gravi.Un record reso possibile anche gra-zie all’impiego di due dei sei Hercules 210.10 acquisiti dall’esercito rumeno nel 2016, già protagonisti di un articolo apparso nel Dieci Magazine del genna-io 2017.

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    “... Gli Hercules 210.10 Rumeni sono stati impiegati, finora, sia nella

    manutenzione ordinaria delle installazioni militari, nella logistica per le varie

    missioni all’estero dell’Esercito Rumeno, e sia nelle recenti

    esercitazioni NATO in Romania ...”

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    Gli Hercules 210.10 Rumeni sono stati impiegati, finora, sia nella manutenzio-ne ordinaria delle installazioni militari, nella logistica per le varie missioni all’e-stero dell’Esercito Rumeno, e sia nelle recenti esercitazioni NATO in Romania (Sabre Guardian e Vigorous Warrior 2019), in cui il personale dell’Ospedale Mobile aveva proprio il compito di con-trastare una ipotetica grave epidemia

    infettiva. Uomini e mezzi, quindi, perfet-tamente addestrati e idonei all’impiego reale sul campo: l’ospedale Mobile è composto, oltre che dai semplici posti letto, da una unità di Triage, un Labo-ratorio Analisi, una Unità di radiologia, una di Sterilizzazione, Sale Operatorie, una Area di Decontaminazione, e tutte le attrezzature mediche necessarie. Il complesso è contenuto in diversi con-

  • “... Una enorme mole di materiale pesante e voluminoso dispiegata in poche

    ore, un grande puzzle logistico in cui ogni parte, per poter funzionare

    efficacemente, deve combaciare esattamente con gli altri ...”

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    tainer, trasportati da una unità logistica di camion pesanti, e ha al seguito an-che il personale e i mezzi necessari per la preparazione del terreno e l’installa-zione, fra cui i nostri Hercules.Una volta che i mezzi pesanti hanno livellato e preparato il terreno, gli Hercu-les entrano in azione, disponendo ac-curatamente i container secondo uno schema preordinato. E’ necessario, infatti, predisporre anche tutte le attrez-

    zature di supporto, quali tende, cablag-gi, tubazioni, servizi igienici, generatori, luci e quant’altro.Una enorme mole di materiale pesante e voluminoso dispiegata in poche ore, un grande puzzle logistico in cui ogni parte, per poter funzionare efficace-mente, deve combaciare esattamen-te con gli altri. Il lavoro ideale per gli Hercules 210.10 dell’Ospedale Mobile ROL2 dell’Esercito Rumeno.

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