N10 Ago-Nov 2003 •
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Transcript of N10 Ago-Nov 2003 •
AIDIC Lazio
N10 Ago-Nov 2003•
Associazione Italiana Di Ingegneria Chimica
QUADRIMESTRALE DI INFORMAZIONE DELLA
SEZIONE LAZIO
SOCI SOSTENITORI DELL’AIDIC NEL LAZIO: ECOS ENGINEERING
TECHNIP-KTI, SAGIT
Segr. c/o: ENI Corp.Univ.
Viale B. Buozzi,14 00040-Castelgandolfo (RM) Tel.0693598206
Fax 0693598246/8Sito web: www.aidic.it
Email: laura.mordini@
enicorporateuniversity.eni.it
4.1. Formazione Il Convegno, suggerito dall’ing. Gino Mazzara, sarà rivolto alle metodologie di formazione e verrà specializzato sui temi di interesse per l’ingegnere chimico. Daranno il loro contributo la Comerint, l’ENI Corporate University e i dipartimenti universitari, questi ultimi per quanto riguarda i corsi post–universitari e il tirocinio in azienda. In più si ricercheranno i contributi di enti locali, tipo la Regione Lazio, e di società straniere. In coda al Convegno si potrebbe fare una verifica dell’interesse dei presenti a eventuali corsi organizzati dall’AIDIC.
4.2. Idrogeno ed energie rinnovabili Si potrebbe fare sotto forma di work-shop o tavola rotonda per aprire un dibattito sui temi trattati nel convegno della sezione sull’idrogeno, sempre che l’AIDIC centrale non confermi un convegno internazionale sugli stessi argomenti.
4.3. Normative Si è preso spunto dalla carenza di normative che impedisce la circolazione di autobus a idrogeno a Torino. Coinvolgendo l’UNI, collegato al Ministero delle Attività Produttive, si potrebbero evidenziare gli sviluppi di tutta una serie di normative che interessano i campi dell’Ingegneria Chimica. In prospettiva l’AIDIC potrebbe trarre spunto per assumere un ruolo di promotore per normative di interesse. Ulteriori dettagli verranno forniti nella prossima riunione da Antonio Razionale, che ha proposto l’iniziativa.
Il 2 Luglio 2003 si è tenuto il Consiglio Direttivo AIDIC Lazio. Nell’incontro sono stati affrontati i seguenti argomenti:
1. Il Convegno sull’Idrogeno: commenti e aspettative (riferirsi alla finestra dedicata) II Convegno ha raccolto molti commenti positivi sia da parte dei relatori che dei presenti. L’iniziativa poi ha dato lo spunto all’AIDIC centrale per impostare un convegno internazionale nel 2004 su temi collegati all’idrogeno.
2. Il futuro convegno su Ingegneria Biomedica: programma (riferirsi alla finestra dedicata) 3. Informativa sull’assemblea dell’AIDIC del 17/6/2003
In questa assemblea, dopo una relazione dell’Ing. Pagano sui 45 anni dalla fondazione dell’Associazione, è stato presentato il rendiconto economico del 2002 ed il budget per il 2003; è stata approvata la campagna associativa per il 2004 (quote inalterate rispetto al 2003; volume omaggio non ancora deciso); sono state presentate le attività svolte e programmate dai Gruppi di Lavoro, dalle Sezioni Regionali e dalle Divisioni Scientifiche. Il prof. Sauro Pierucci, vicepresidente dell’AIDIC, ha illustrato la politica generale dell’Associazione e le linee programmatiche per il 2004: si punterà ad un Convegno di richiamo, ad una maggiore visibilità dell’AIDIC, alla ricerca di sponsor e ad ottenere la partecipazione attiva da parte di chi ha ricevuto incarichi dall’Associazione. Infine si è proceduto al rinnovo delle cariche sociali: nel Consiglio Direttivo, oltre ai consiglieri della sezione Lazio già presenti, sono stati eletti Antonio Razionale e Gian Piero Celata.
4. Temi per i convegni della Sezione nel 2004 I temi già individuati sono:
Formazione Idrogeno e energie rinnovabili Normative
Potrebbero comunque essere presi in considerazione altri temi (brevetti, tecnologie per l’industria alimentare).
AIDIC Lazio
CONVEGNO su“Nuove applicazioni dell’idrogeno”
Si è tenuto a Roma il 12 Giugno 2003 il Convegno dal titolo “Nuove applicazioni dell’Idrogeno”, suscitando molto interesse nei 130 partecipanti, soci e non soci. Forte è stata la partecipazione da parte dell’industria (TECHNIP-KTI, AIR LIQUIDE, ENITECNOLOGIE/SNAMPROGETTI, LINDE, SAPIO, SIAD, ANSALDO, ROEN EST) e delle principali università ed istituti di ricerca. L’industria e la ricerca industriale hanno parlato dell’evoluzione degli impianti idrogeno per usi industriali (raffineria/petrolchimica), in particolare dell’evoluzione dei tradizionali steam reforming, e per la produzione energetica. Come vettore energetico sono state illustrate le applicazioni automotive e stazionarie, lo stoccaggio ed il trasporto dell’idrogeno e lo sviluppo e le prospettive delle fuel cells. Gli interventi delle università hanno riguardato l’uso dell’idrogeno nelle celle a combustibile, la produzione a bordo di autoveicoli mediante idruri chimici ed i sistemi nanoporosi per l’accumulo di idrogeno. Sono stati indicati i principali programmi di Ricerca, Sviluppo e Dimostrativo negli Stati Uniti, in Europa ed in Giappone, evidenziando la transizione prevista nei prossimi decenni ad una economia basata sull’idrogeno. Si è parlato infine di politica di sostegno e di incentivazione della ricerca e dell’applicazione. In conclusione si è discusso dell’idrogeno in una prospettiva di riduzione di inquinamento locale e globale (effetto serra), di diversificazione di fonti energetiche e di sviluppo sostenibile, vedendolo come vettore energetico fondamentale, assieme all’EE, per rispondere alla domanda di energia pulita del futuro.
All’inizio di Novembre nella sala del Chiostro dell’Università “La Sapienza” si terrà, presieduto dal prof. Luigi Marrelli, l’interessante Convegno dal titolo, “I contributi dell’Ingegneria Chimica nel settore Biomedico”. Il principale obiettivo di questo Convegno non è quello di offrire una visuale dell’ingegneria biomedica, ma capire quale é il coinvolgimento dell’ingegnere chimico in questo campo. Si tratta di un campo di competenze molto vasto e relativo a fenomeni molto complessi in cui l’ingegneria chimica può svolgere un ruolo chiave. Gli ingegneri chimici hanno tradizionalmente affrontato lo studio di sistemi complessi analizzandone, con i metodi della fisica, della chimica e della modellizzazione matematica, gli stadi più semplici (operazioni unitarie) nei quali tali sistemi possono essere scomposti. Questo stesso approccio può essere applicato allo studio degli organismi viventi e di vari dispositivi di supporto alla vita. Il corpo umano può essere considerato, sotto certi aspetti, come un piccolo ma altamente complesso impianto chimico. Alcuni esempi nei quali è più evidente l’apporto delle competenze dell’ingegneria chimica, che verranno anche ripresi nel programma del convegno, sono ad esempio:
Il fegato bioartificiale (membrane a trasporto attivo, adsorbimento, scambio ionico, bireattori per la coltivazione degli epatociti)
Emodialisi e rene artificiale (operazioni a membrana) Biosensori (reazioni chimiche)
E tanti altri esempi che rappresentano comunque solo un settore di interesse dell’ingegneria biomedica in cui sono utilizzate con profitto le competenze ed i metodi dell’ingegneria chimica.