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N° XXXVIII APRILE 2015 L a raccapricciante decapitazione dei nostri 21 fratelli copti ortodossi in Libia ha ine- vitabilmente causato sia uno sconvolgi- mento a livello mondiale sia una crescente paura da parte dei fedeli cristiani nel Medio Oriente. E i massacri sono ben lontani dall’es- sere finiti mentre i governanti del mondo occi- dentale sembrano incapaci o non intenzionati ad agire in maniera efficace. Per noi credenti e ancor più per noi, Cava- lieri e Dame dell’Ordine del Santo Sepolcro di Gerusalemme, i migliaia di martiri in Siria, Iraq e Libia possono riportarci alla mente le parole preveggenti di Papa Francesco al Sepol- cro della morte e resurrezione del Signore. In quello storico pellegrinaggio in Terra Santa del maggio scorso, il nostro Papa ha scelto di se- gnare il “culmine” del suo sacro viaggio «in compagnia del mio amato fratello in Cristo, Sua Santità Bartolomeo»: L’Ordine all’unisono con la Chiesa universale L’Ordine e la Terra Santa La vita nelle Luogotenenze Gli atti del Gran Magistero GRAN MAGISTERO DELL’ORDINE EQUESTRE DEL SANTO SEPOLCRO DI GERUSALEMME 00120 CITTÀ DEL VATICANO E-mail: [email protected] DI FRONTE ALLE PERSECUZIONI: «NON TRASCURIAMO LA FORZA DELLA PREGHIERAIII DUE NUOVE SANTE PALESTINESI IV UN GIUBILEO STRAORDINARIO DELLA MISERICORDIA IV ALCUNI MEMBRI DELL ’ORDINE TRA I NUOVI CARDINALI V FRANCESCO SUI PASSI DEL BEATO BARTOLO LONGO, CAVALIERE DELL ’ORDINE V LA SINDONE: SPECCHIO DEL V ANGELO E ICONA SCRITTA CON IL SANGUE VI UN NUOVO SITO INTERNET DEL GRAN MAGISTERO VII QUANDO SI VEDONO I PROGETTI REALIZZATI... VII MONS. SCICLUNA, CAVALIERE, ARCIVESCOVO DI MALTA VIII I PROSSIMI APPUNTAMENTI DEL GRAN MAGISTERO VIII LA CHIESA DI GERUSALEMME SI PRENDE CURA DEI MIGRANTI IX UN CHRISTIAN MEDIA CENTER PER FACILITARE LA COMUNICAZIONE RIGUARDO ALLA TERRA SANTA X UNA COMMISSIONE PER L ’UNIVERSITÀ DI MADABA XI SOSTENERE LA NASCITA DI NUOVE LUOGOTENENZE XII La meditazione pasquale del Gran Maestro

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N° XXXVIII APRILE 2015

La raccapricciante decapitazione dei nostri21 fratelli copti ortodossi in Libia ha ine-vitabilmente causato sia uno sconvolgi-

mento a livello mondiale sia una crescentepaura da parte dei fedeli cristiani nel MedioOriente. E i massacri sono ben lontani dall’es-sere finiti mentre i governanti del mondo occi-dentale sembrano incapaci o non intenzionatiad agire in maniera efficace.

Per noi credenti e ancor più per noi, Cava-

lieri e Dame dell’Ordine del Santo Sepolcro diGerusalemme, i migliaia di martiri in Siria,Iraq e Libia possono riportarci alla mente leparole preveggenti di Papa Francesco al Sepol-cro della morte e resurrezione del Signore. Inquello storico pellegrinaggio in Terra Santa delmaggio scorso, il nostro Papa ha scelto di se-gnare il “culmine” del suo sacro viaggio «incompagnia del mio amato fratello in Cristo,Sua Santità Bartolomeo»:

L’Ordine all’unisono con la Chiesa universale L’Ordine e la Terra Santa

La vita nelle Luogotenenze

Gli atti del Gran Magistero

GRAN MAGISTERODELL’ORDINE EQUESTREDEL SANTO SEPOLCRO

DI GERUSALEMME00120 CITTÀ DEL VATICANO

E-mail: [email protected]

DI FRONTE ALLE PERSECUZIONI: «NONTRASCURIAMO LA FORZA DELLA PREGHIERA!» III

DUE NUOVE SANTE PALESTINESI IVUN GIUBILEO STRAORDINARIO DELLA MISERICORDIA IVALCUNI MEMBRI DELL’ORDINE TRA I NUOVI

CARDINALI VFRANCESCO SUI PASSI DEL BEATO BARTOLO LONGO,

CAVALIERE DELL’ORDINE VLA SINDONE: SPECCHIO DEL VANGELO E ICONA

SCRITTA CON IL SANGUE VI

UN NUOVO SITO INTERNET DEL GRANMAGISTERO VII

QUANDO SI VEDONO I PROGETTI REALIZZATI... VIIMONS. SCICLUNA, CAVALIERE, ARCIVESCOVO

DI MALTA VIIII PROSSIMI APPUNTAMENTI DEL GRAN MAGISTERO VIII

LA CHIESA DI GERUSALEMME SI PRENDE CURADEI MIGRANTI IX

UN CHRISTIAN MEDIA CENTER PER FACILITARELA COMUNICAZIONE RIGUARDO ALLATERRA SANTA X

UNA COMMISSIONE PER L’UNIVERSITÀ DIMADABA XI

SOSTENERE LA NASCITA DI NUOVELUOGOTENENZE XII

La meditazione pasqualedel Gran Maestro

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II N° XXXVIII - APRILE 2015

«Quando cristiani di diverse confessioni sitrovano a soffrire insieme, gli uni accantoagli altri, e a prestarsi gli uni gli altri aiutocon carità fraterna, si realizza un ecumeni-smo della sofferenza, si realizza l’ecumeni-smo del sangue, che possiede una particolareefficacia non solo per i contesti in cui essoha luogo, ma, in virtù della comunione deisanti, anche per tutta la Chiesa. Quelli cheper odio alla fede uccidono, perseguitano icristiani, non domandano loro se sono orto-dossi o se sono cattolici: sono cristiani. Ilsangue cristiano è lo stesso».

Ciascuno dei 21 martiri con le mani lega-te, mentre camminava verso la morte, prega-va: “Gesù, aiutami”.

Dove può essere trovata una tale Fedenella nostra superficiale cultura occidentale?Finora, non dobbiamo far fronte a nienteche assomigli a queste sfide barbare matroppo spesso, giorno dopo giorno, compro-messi morali minano la nostra testimonianzadel Gesù Vivente in mezzo a noi.

Un ecumenismo della sofferenza, un ecu-menismo del sangue, è quello che si vivenelle innumerevoli migliaia di cristiani rifu-

giati in Giordania, Palestina e tanti altri po-sti. Molti dei loro cari sono stati uccisi, tuttia causa della loro fede in Gesù. La radice ela fonte di questo ecumenismo, che ci legainsieme a loro nel solo Cristo, è il nostro sa-cro Battesimo.

Nella sua preghiera in Basilica, PapaFrancesco ha sottolineato l’importanza chequel Sacro Sepolcro riveste per ogni cristianoe, particolarmente, direi per noi che abbia-mo una speciale devozione alla tomba vuota:

«Ciascuno di noi, ogni battezzato in Cri-sto, è spiritualmente risorto da questo sepol-cro, poiché tutti nel Battesimo» siamo real-mente diventati membra del corpo di Cristo.

Durante il tempo di Pasqua, la nostra Sa-cra Liturgia ci chiama spesso a meditare sulsignificato del nostro Battesimo in Cristo ead alimentare la fiamma battesimale dellagrazia che ci attende in abbondanza.

Possa l’ecumenismo del sangue e della sof-ferenza che condividiamo con i nostri fratelliin Terra Santa spingerci ad essere testimonipiù convincenti della nostra unità con loro econ tutte le membra del Corpo di Cristo.

Edwin, cardinale O’Brien

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III N° XXXVIII - APRILE 2015

Durante la Via Crucis al Colosseo, e nelcorso delle celebrazioni pasquali, ilSanto Padre ha lanciato un appello vi-

brante a favore dei cristiani perseguitati, que-sti “martiri del nostro tempo, più numerosiche nei primi secoli”, crocifissi e massacratisotto i nostri occhi in un “silenzio complice”.Egli ha parlato a lungo per “la difesa e la pro-tezione dei nostri fratelli e sorelle perseguita-ti, esiliati, uccisi, decapitati per il solo fatto diessere cristiani”, chiedendo alla comunità in-ternazionale “di non voltarsi da un’altra par-te, di non assistere, muta e inerte, ad un talecrimine inaccettabile che costituisce una deri-va preoccupante dei diritti umani più ele-mentari”. Di fronte alla violenza contro i cri-stiani nei paesi del Medio Oriente, cattolici,ortodossi e protestanti vivono un vero “ecu-menismo di sangue”. In occasione del suomessaggio di Quaresima, Papa Francesco ciha invitato a resistere alla “globalizzazionedell’indifferenza” che colpisce, particolar-mente, questi fedeli del Cristo discriminatinella terra dei loro antenati e ci ha propostoun’iniziativa concreta, “24 ore per il Signore”,il 13 e 14 marzo, per segnalare la necessitàdella preghiera con l’obiettivo di «non lasciar-si assorbire dalla spirale di paura e di impo-tenza» di fronte alle notizie e alle immaginisconvolgenti che ci raccontano la sofferenzaumana. «Noi possiamo pregare nella comu-nione della Chiesa terrena e celeste. Non tra-scuriamo la forza della preghiera!», ha insisti-to, parlando di questa iniziativa che è stataampiamente ripetuta ovunque nelle diocesi,con l’importante contributo dei membri del-l’Ordine del Santo Sepolcro che aiutano congesti di carità. Grazie anche alla continua at-tenzione che il Santo Padre rivolge ai nostrifratelli perseguitati nella vasta estensione dei

territori biblici, specialmente in Iraq e in Si-ria, il Consiglio di Sicurezza dell’ONU ha de-ciso di dedicare una riunione alla difesa deicristiani d’Oriente, recentemente minacciatidi estinzione, presieduta dal ministro france-se degli Affari Esteri. Manifestando «alcuneriserve su queste belle dichiarazioni», il diret-tore di Aiuto alla Chiesa che Soffre dellaFrancia, ha espresso un commento illuminan-te al microfono di Radio Vaticana: «Purtroppodobbiamo riconoscere che, per il momento,c’è una specie di accordo unanime nel conti-nuare a sostenere e finanziare tutti i jihadistimercenari nell’Est della Siria con, comeobiettivo prioritario, quello di rovesciareBachar al Assad». Qualunque sia il cinico op-portunismo geopolitico, il Papa orienta l’at-tenzione di tutto il mondo sul dramma diqueste persone innocenti, vittime di una veraepurazione religiosa. Invochiamo Dio insiemea lui affinché abbia fine questa «persecuzionecontro i cristiani che il mondo cerca di na-scondere», ringraziando anche questi fratellinella fede per la speranza della quale sono te-stimoni.

Una famiglia di rifugiati del Medio Oriente chespera di poter tornare un giorno nella terra deisuoi avi (foto Aiuto alla Chiesa che Soffre).

L’Ordine all’unisono con la Chiesa universale

di fronte alle persecuzioni: «Nontrascuriamo la forza della preghiera!»

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IV N° XXXVIII - APRILE 2015

Vultus: www.vatican.va). Il beato Paolo VI,durante l’ultima sessione del Concilio Vatica-

no II, il 7 dicembre 1965,indicò il Samaritano miseri-cordioso come modello peril rinnovamento della Chie-sa. «Siate misericordiosi,come è misericordioso ilPadre vostro» (Lc 6, 36). Sa-rà proposto a tutti di ri-spondere personalmente aquesta chiamata del Cristo,per viverla poi collettiva-mente. In occasione di que-sto Anno Santo, tutti i pel-legrini, e in particolare imembri dell’Ordine delSanto Sepolcro, faranno in-nanzitutto esperienza dellaMisericordia attraverso ilsacramento della riconcilia-

Durante la celebrazione penitenziale“24 ore per il Signore”, venerdì 13marzo, il Papa ci ha

fatto una sorpresa: in occa-sione dei due anni dallasua elezione come vescovodi Roma, ha annunciatol’apertura, per il prossimo8 dicembre, solennità del-l’Immacolata Concezione,di un Giubileo straordina-rio dedicato alla Misericor-dia divina. Si svolgerà finoal 20 novembre 2016, do-menica di Cristo Re. L’av-venimento voluto da Fran-cesco seguirà il Sinodo deivescovi sulla famiglia e se-gnerà il 50° anniversariodella chiusura del ConcilioVaticano II (Misericordiae

noi luce e consolazione nel cuore delle no-stre difficoltà». Il Patriarca, rallegrandosi chela diocesi possa contare sull’esempio e lapreghiera di queste due discepole del Cristo,ringrazia tutti quanti abbiano contribuito afar conoscere le loro testimonianze ed invitatutti coloro che ne hanno la possibilità adunirsi ai festeggiamenti che avranno luogo aRoma ed in Terra Santa in occasione di que-ste canonizzazioni, in particolare i membridell’Ordine del Santo Sepolcro. Consigliamola lettura della bellissima lettera pastoraledi Mons. Twal su questo argomento dal tito-lo “Sulla via della santità” accessibile al link:http://it.lpj.org/2015/03/24/lettera-del-patriar-ca-per-la-canonizzazione-delle-sante-palesti-nesi/

Durante il Concistoro dei cardinali,riuniti a Roma intorno a Papa Fran-cesco nello scorso mese di febbraio,

è stata annunciata la data della canonizzazio-ne delle due sante palestinesi. Il 17 maggio2015 Suor Maria Alfonsina, fondatrice delleSuore del Rosario e Suor Maria del GesùCrocifisso, fondatrice del Carmelo di Be-tlemme, saranno riconosciute sante dallaChiesa (vedi i loro ritratti nel precedente nu-mero della nostra Newsletter). Il PatriarcaLatino di Gerusalemme, Sua Beatitudine Fo-uad Twal, ha condiviso da Roma la gioia del-la comunità cattolica della Terra Santa chetutta intera si rallegra della canonizzazionedi due donne palestinesi della diocesi Pa-triarcale di Gerusalemme: «Esse sono per

Due nuove sante palestinesi

Un Giubileo straordinariodella Misericordia

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V N° XXXVIII - APRILE 2015

Tra i nuovi cardinali nominati dal Papa durante il Concistoro dello scorso febbraio,quattro sono membri dell’Ordine del Santo Sepolcro. La nostra preghiera li accom-pagni nella missione che è stata loro affidata per sostenere l’azione del Santo Padre

al servizio della Chiesa universale. Si tratta del patriarca di Lisbona, Sua Eminenza il cardi-nale Manuel José Macário do Nascimento Clemente, Gran Priore dell’Ordine in Portogallodal 2013, di Sua Eminenza il cardinale Edoardo Menichelli, arcivescovo di Ancona, di SuaEminenza il cardinale Francesco Montenegro, arcivescovo di Agrigento, così come di SuaEminenza il cardinale José de Jésus Pimiento Rodriguez, arcivescovo emerito di Manizalesin Colombia, assente da Roma all’epoca dell’avvenimento in ragione della sua venerandaetà. Grazie a un motu proprio del cardinale Edwin O’Brien, Gran Maestro dell’Ordine, indata 14 febbraio 2015, ognuno di loro è ormai Cavaliere di Gran Croce.

zione, per diventarne poi umili e gioiosi te-stimoni.

Nella grande persecuzione che la santaChiesa sta subendo dal Pakistan alla Nigeria,passando dalla Libia, la Siria, e l’Iraq, il suc-cessore di Pietro fa pascolare il suo gregge

attraverso numerose tribolazioni. Possa que-sto Giubileo «portare conforto ad ogni uomoe ad ogni donna del nostro tempo», come au-spicato da Francesco, ricordando che «Dioperdona tutto, perdona sempre» (omelia del13 marzo 2015).

Durante il recente viaggio di Francescoin Campania, ci ha commosso la suapreghiera davanti alla tomba del Bea-

to Bartolo Longo, Cavaliere dell’Ordine delSanto Sepolcro, nel santuario mariano chequesto apostolo del Rosario fece costruire ac-canto alle rovine dell’antica Pompei, deva-stata da un’eruzione del Vesuvio. BartoloLongo, un laico convertitosi dopo essere pas-sato attraverso lo spiritismo, creò degli orfa-notrofi e delle strutture scolastiche, mostran-do così la fecondità sociale della fede cristia-na e la sua potenza d’amore.

Forte di questo sostegno spirituale, il Papaha esortato la popolazione locale a reagire di

fronte alla criminalità, ricordando che perun cristiano il male non è mai l’ultima paro-la. “Una primavera di speranza”: questo il ti-tolo dell’Osservatore Romano il giorno dopola visita del Papa a Pompei e a Napoli, nel-l’inferno di “Gomorra”.

L’incontro con i giovani del quartieresvantaggiato di Scampia, nella periferianapoletana, ha lasciato un segno negli ani-mi quando i bambini gli sono andati incon-tro e l’hanno circondato, come successea Gesù nel Vangelo. La capacità unica delPapa di entrare in relazione con le perso-ne ha toccato una volta ancora i cuori nelprofondo, ben oltre le parole, preferendo il

Alcuni membri dell’Ordinetra i nuovi cardinali

Francesco sui passi del BeatoBartolo Longo, Cavaliere dell’Ordine

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Per chi, come i Cavalieri e le Dame del-l’Ordine Equestre del Santo Sepolcro,fonda la propria chiamata alla santità

in maniera così radicale sulla morte e resur-rezione di Gesù, la Sacra Sindone diventauna possibilità in più per ammirare l’infinitoamore del Padre: «Dio infatti ha tanto amatoil mondo da dare il suo Figlio unigenito, per-ché chiunque crede in lui non muoia, ma ab-bia la vita eterna» (Gv. 3,16).

La Sindone infatti è un lenzuolo di linoche contiene l’immagine diun uomo morto in seguito auna serie di torture e alla cro-cifissione. La tradizione ritie-ne che questo lenzuolo siaquello servito ad avvolgere ilcorpo di Gesù dopo la suadeposizione. In manieraestremamente tenera e pro-fonda, Giovanni Paolo II defi-nì la Sindone nel 1998, du-rante la sua visita a Torino,“lo specchio del Vangelo”.

Anche Benedetto XVI, pel-legrino nell’ostensione del

2010, cerca di dare una definizione a quelloche potrebbe essere solo un lenzuolo ma chein realtà è molto di più: «Come parla la Sin-done? Parla con il sangue, e il sangue è la vi-ta! La Sindone è un’Icona scritta col sangue;sangue di un uomo flagellato, coronato dispine, crocifisso e ferito al costato destro.L’immagine impressa sulla Sindone è quelladi un morto, ma il sangue parla della sua vi-ta. Ogni traccia di sangue parla di amore e divita».

Che, alla fine del camminoquaresimale appena trascorso,l’ostensione del 2015 possa es-sere un momento per medita-re nuovamente, nella gioiadella Pasqua, sull’importanzadella croce e del sepolcro vuo-to nella vita di ogni membrodell’Ordine.

Per maggiori informazioniorganizzative riguardo al-l’ostensione che si terrà dal 19aprile al 24 giugno presso ilDuomo di Torino, visitare il si-to ufficiale www.sindone.org.

La Sindone: specchio del Vangeloe Icona scritta con il sangue

bene che non fa rumore. «Se non vedi la spe-ranza, trovala in te»: così si potrebbe tentaredi riassumere il messaggio lasciato agli abi-tanti più poveri di questa città italiana colpi-ta da una disoccupazione e corruzione ende-miche.

Invochiamo Bartolo Longo, il solo mem-bro laico dell’Ordine del Santo Sepolcro cheè stato finora beatificato, affinché il suoesempio di preghiera e carità ci ispiri nellanostra vita quotidiana sul cammino dellasantità.

Il Papa Francesco a Pompei in preghiera davanti al corpo del Beato Bartolo Longo, Cavaliere del SantoSepolcro, servitore dei poveri e apostolo della preghiera del Rosario.

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VII N° XXXVIII - APRILE 2015

Un nuovo sito internetdel Gran Magistero

Il sito internet del Gran Magistero dell’Ordine, all’interno di quello della Santa Sede, è statoaggiornato nella forma e la navigazione ne risulta facilitata.(1) Il Servizio Comunicazionedel Gran Magistero e il Servizio Internet della Santa Sede stanno inoltre lavorando alla

creazione di un nuovo sito internet del Gran Magistero, più autonomo, che dovrebbe essere at-tivo dal prossimo autunno, in occasione dell’apertura del Giubileo della Misericordia. Il sitoesistente continuerà a fornire informazioni storiche inerenti all’Ordine e rimanderà al nuovosito, gestito direttamente dal Servizio Comunicazione del Gran Magistero, per tutto ciò che ri-guarda l’attualità.

(1) http://www.vatican.va/roman_curia/institutions_connected/oessh/index.htm

Gli atti del Gran Magistero

Nel mese di marzo la Commissioneper la Terra Santa del Gran Magiste-ro dell’Ordine ha compiuto una delle

sue visite periodiche sul campo per verifica-re l’avanzamento dei progetti che ogni annoil Gran Magistero approva e per consideraredei possibili progetti per il 2015. Per quantoriguarda i progetti che sono stati già comple-tati, è sempre una gioia quella di poter vede-

re gli effetti positivi delle migliorie apportatenelle strutture che hanno ricevuto finanzia-menti negli anni trascorsi. E uno di questieffetti è il sorriso e la gioia dei bambini chevediamo nella foto qui in basso mentre sitrovano in una delle nuove classi dell’istitutodi Mafraq, nel quale si è lavorato nell’annoscorso per aggiungere un piano.

Durante queste visite della Commissione

Quando si vedonoi progetti realizzati...

La visita sul campo di marzo della Commissione per la Terra Santa

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VIII N° XXXVIII - APRILE 2015

– composta dal presidente Thomas McKier-nan (USA), Heinrich Dickmann (Germania)Bartholomew McGettrick (Scozia) – nonmanca la possibilità di incontrare coloro chelavorano quotidianamente con le comunitàcristiane locali. La visita del marzo appenatrascorso ha visto la Commissione insieme aMons. Giuseppe Lazzarotto, Nunzio Aposto-lico in Israele, al Padre Pierbattista Pizzabal-

la, Custode di Terra Santa, e a Claudio Mai-na, direttore del Segretariato di Solidarietàper la Terra Santa. Inoltre, a Tel Aviv, laCommissione ha potuto ascoltare le paroledel Padre gesuita David Neuhaus in meritoall’importante lavoro che viene portato avan-ti nella comunità cattolica di espressioneebraica e nel settore dell’accoglienza dei mi-granti e rifugiati.

Mons. Scicluna, Cavaliere,arcivescovo di Malta

Quando era vescovoausiliare di Malta,Mons. Charles Jude

Scicluna ha ricevuto l’Inve-stitura dalle mani del GranMaestro dell’Ordine il 17 di-cembre 2014, nella cappelladel Gran Magistero, a Palaz-zo Della Rovere (nella nostrafoto qui accanto). Mons. Sci-cluna è stato nominato arci-vescovo di Malta il 3 marzoscorso da Papa Francesco.Affidiamo all’intercessionedella Beata Vergine MariaRegina della Palestina le sueintenzioni pastorali e quelledella sua diocesi dal ricco pa-trimonio storico e spirituale.

I prossimi appuntamentidel Gran Magistero

La riunione di primavera del Gran Magistero si tiene a Roma, a Palazzo Della Rovere, il21 e 22 aprile 2015, con la presentazione del rapporto del presidente della Commissioneper la Terra Santa riguardo ai progetti realizzati o in corso. La riunione dei Luogotenenti

europei avrà luogo l’11 e 12 maggio, mentre quella dei Luogotenenti americani è prevista nelQuébec dal 4 al 6 giugno 2015. La nostra prossima Newsletter conterrà un resoconto di questitre importanti avvenimenti nella vita dell’Ordine.

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IX N° XXXVIII - APRILE 2015

Padre Neuhaus, uno dei suoi im-pegni consiste nel coordinare lapastorale dei migranti in Israele.

Il 9 maggio 2015, il Nunzio apostolicopresiederà una messa in onore di No-stra Signora Donna diValore nel Centro peri migranti che i mem-bri dell’Ordine hannocontribuito generosa-mente a far costruire.A proposito della scel-ta preferenziale per ipiù poveri, che è alcuore della missionedella Chiesa, in cosaquesto avvenimentopotrebbe essere quali-ficato come storico?Abbiamo deciso di isti-

tuire una festa il 10 maggiodi ogni anno, o il sabatopiù prossimo a questa data.Nostra Signora Donna diValore è una rappresenta-zione di Nostra Signoraquale protettrice dei mi-granti in Israele. È il nomeche abbiamo scelto per il nostro nuovo Cen-tro Pastorale, inaugurato nel mese di febbra-io 2014, che è stato generosamente finanzia-to dall’Ordine Equestre del Santo Sepolcro.La rappresentazione iconografica dipinta peril Centro ci dice tutto: la Madonna riunisce

tutti i migranti sotto il suo mantello. Molti diquesti migranti sono donne forti che sonostate costrette ad abbandonare le loro case ele loro famiglie per provvedere finanziaria-mente ai loro bisogni.

Il prossimo sabato 9maggio, il Nunzio in Israele,Sua Eccellenza Mons. Giu-seppe Lazzarotto, celebreràquesta festa per la primavolta. Speriamo che sia l’oc-casione di mostrare che laChiesa di Gerusalemme siinteressa in modo particola-re a questi fedeli, che sonolavoratori migranti e richie-denti asilo, e che vuole riu-nirli per consolarli, incorag-giarli e parlare a loro nome.

La piccola comunitàcattolica di linguaebraica, della quale leiè il pastore principale,riunisce circa 800 per-sone ed è molto impe-gnata al servizio deinumerosi migranti di

religione cattolica che formano una co-munità, anch’essa di lingua ebraica, piùnumerosa ma in condizioni precarie.Condividono le realtà quotidiane dellasocietà israeliana prevalentemente ebrai-ca. Potrebbe descriverci i legami tra que-

L’Ordine e la Terra Santa

La Chiesa di Gerusalemmesi prende cura dei migranti

Intervista con Padre David Neuhaus, gesuita, Vicariopatriarcale per i cattolici di espressione ebraica in Israele e

Coordinatore della Pastorale dei migranti

Icona di Nostra Signora Donnadi Valore, protettrice dei migranti

in Israele.

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ste due comunità, che una medesima fe-de in Cristo riunisce, e dirci come si èevoluta la presenza dei migranti in Israe-le dagli anni ’90 in poi?

Oggi, in Israele, in seno alla società ebreaisraeliana di lingua ebraica, ci sono due co-munità di cattolici. C’è una piccola comuni-tà eterogenea di cattolici con cittadinanzaisraeliana. La maggior parte di loro sonomembri di famiglie di origine ebraica (con-giunti o figli di persone ebree) altri sonoebrei convertiti al cattolicesimo o cattoliciche vivono nella società ebraica per motividi lavoro o missione. Si tratta di un gruppofra le 600 e le 800 persone, suddiviso in settecomunità parrocchiali, principalmente nellegrandi città d’Israele.

Esiste anche un altro gruppo di cattolici,molto più importante in termini numerici,

che vive in questo stesso ambiente. Ne fan-no parte fra i 60.000 e i 70.000 cattolici chesono lavoratori migranti e richiedenti asilo,principalmente di origine asiatica e africana,e che non sono cittadini ma residenti da lun-go tempo. Sebbene parlino solamente un po’di ebraico per poter lavorare, e preghino nel-la loro lingua madre (Tagalog, Konkani, Cin-galese, Malayalam, Tigrino), i loro figli so-no ebreofoni, nati e cresciuti nella società dilingua ebraica. Le comunità cattoliche diespressione ebraica sono invitate ad andareverso questa grande popolazione di cattolici,condividendo le risorse di cui dispongono ededucando i loro bambini. Tutte le comunitàdi lingua ebraica sono adesso profondamen-te impegnate a tendere la mano a queste co-munità di migranti.

A cura di François Vayne

Un Christian Media Centerper facilitare la comunicazione

riguardo alla Terra Santa

Il 18 dicembre, nella conferenza stampa natalizia del Patriarca Latino di Gerusalemme, èstata presentata l’iniziativa voluta dall’Assemblea degli Ordinari Cattolici di Terra Santa delChristian Media Center. Si tratta di un organo, come spiega Padre Pierbattista Pizzaballa,

Custode di Terra Santa, «che, seppure tra tante difficoltà, vuole essere uno sprone per colmarele attese del mondo sulla Terra Santa e informare su ciò che vi accade evitando ogni forma diparzialità». Questo nuovo centro, gestito dalla Custodia ma a disposizione di tutte le Chiesecristiane di Gerusalemme, si prefigge anche lo scopo di coordinare e sostenere i vari mediacristiani che già coprono le notizie riguardo alla Terra Santa e operano in loco.

Il CentroPastorale per

i migranti,costruito

grazie allagenerosità

dell’Ordine.

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XI N° XXXVIII - APRILE 2015

Il Patriarca Latino di Gerusalemme, Sua Beatitudine Fouad Twal, ha accettato con rico-noscenza l’iniziativa della Segreteria di Stato della Santa Sede di creare una Commis-sione specifica, per assicurare lo sviluppo ottimale dell’Università americana di Ma-

daba, in Giordania, e il suo pieno contributo alla società negli anni futuri. La Commissio-ne dispone di piena autonomia per svolgere i suoi compiti nel rispetto delle leggi giorda-ne. Lavora in stretta collaborazione con il Patriarcato Latino di Gerusalemme, promotoredel progetto e proprietario dell’Università, e trasmette direttamente i suoi rapporti al Se-gretario di Stato. Il Professor Agostino Borromeo, Governatore Generale dell’Ordine delSanto Sepolcro, è stato invitato a formare questa Commissione e a coordinarne i lavori.La Commissione, dopo aver ricevuto ufficialmente il suo mandato dal Segretario di Stato,ha dato inizio ai lavori nel novembre 2014 e si è recata in Giordania, identificando il suooperato nei seguenti tre grandi settori:

– la stabilità finanziaria, la vitalità e la rettitudine dell’Università;– il governo e le strutture amministrative dell’Università;– la programmazione accademica dell’Università.Per raggiungere questi obiettivi, la Commissione ha creato un Comitato locale di am-

ministrazione, che seguirà da vicino e coordinerà i lavori dell’Università fino a luglio2015, periodo durante il quale un insieme di disposizioni permanenti saranno adottate.Un’ulteriore pianificazione verrà messa in atto per garantire lo sviluppo accademico del-l’università.

Una commissioneper l’Università di Madaba

Page 12: N° XXXVIII PRILE 2015 - Vatican.va · 2019. 11. 15. · della preghiera con l’obiettivo di «non lasciar-si assorbire dalla spirale di paura e di impo- ... riuniti a Roma intorno

XII N° XXXVIII - APRILE 2015

«La nostra piccola e giovane Luogote-nenza non può vantare un’esperien-za maggiore o più lunga rispetto ad

altre. Tuttavia, siamo stati, direttamente o indi-rettamente, coinvolti nel processo che ha por-tato alla nascita di alcune Luogotenenze in Eu-ropa. Sulla base di questa esperienza, credia-mo che i fattori principali che portino alla na-scita di una Luogotenenza siano due: un nu-mero sufficiente di buoni candidati che desi-derano entrare nell’Ordine e il sostegno daparte di un’altra Luogotenenza attiva e benfunzionante.

La nostra Luogotenenza è stata fondata nelnovembre 2003 dall’allora Gran Maestro del-l’Ordine, il cardinale Carlo Furno. L’interoprocesso è stato seguito da Bo Theutenberg, al-lora Luogotenente per la Svezia e ora membrodel Gran Magistero. I nostri confratelli dell’In-ghilterra e del Galles ci sono stati di grandeaiuto, dedicandoci il loro tempo, incontrandosicon noi e insegnandoci come una Luogotenen-za dell’Ordine andasse guidata. I confratelli in-glesi hanno portato avanti anche la nostra pri-ma Investitura a Stoccolma, nel settembre del2004, celebrata dall’allora Gran Priore dell’Or-dine, Sua Beatitudine Michel Sabbah.

Nella nostra Luogotenenza avevano ricevu-to all’inizio l’Investitura anche dei membrinorvegesi. Grazie ad un numero crescente dibuoni candidati, i nostri dinamici e motivaticonfratelli norvegesi sono riusciti in poco tem-po a creare la propria Delegazione Magistrale.

Visto che due membri della nostra Luogote-nenza hanno origini croate, alcuni anni fa ab-biamo preso l’iniziativa di fondare una nuovaDelegazione Magistrale in Croazia, un paese

che ospita circa quattro milioni di cattolici.Cinque anni fa, questa iniziativa è passata nel-le mani dell’arcivescovo di Zagabria, il cardi-nale Josip Bozanic,e speriamo che questo pro-cesso possa presto portare alla nascita di unanuova Delegazione Magistrale Luogotenenzain quella nazione, patria del Beato cardinaleAloysius Stepinac, Cavaliere del Santo Sepol-cro.

In questo momento, la nostra Luogotenenzasta aiutando i cattolici di Danimarca a fondareuna Luogotenenza nel loro paese. Per molti an-ni abbiamo cercato dei buoni candidati che po-tessero costituire il nucleo centrale della futu-ra Luogotenenza. L’anno scorso, una storicaInvestitura ha avuto luogo a Stoccolma: duenuovi membri, entrambi danesi, sono entrati afar parte dell’Ordine. La prossima Investituradella Luogotenenza svedese avrà luogo a Co-penhagen, in Danimarca, con nuovi candidatidanesi.

Infine, siamo orgogliosi di menzionare ilcontributo della nostra Luogotenenza nel so-stenere la nascita della Delegazione Magistraledella Repubblica Ceca, grazie al personale con-tatto del nostro Luogotenente, Stefan Ahren-stedt, con l’arcivescovo Mons. Jan Graubner,attuale Gran Priore, e il Dott. Jiri Porízka,PhD, attuale Delegato Magistrale.

In conclusione, possiamo dire che varienuove Luogotenenze sono state create grazieall’iniziativa personale e all’impegno di mem-bri dell’Ordine. I due principali fattori di suc-cesso in questo processo sono innanzitutto unnumero sufficiente di potenziali membri e ilsostegno iniziale da parte di un’altra Luogote-nenza».

Sostenere la nascitadi nuove Luogotenenze

La vita delle Luogotenenze

Le Luogotenenze sono invitate a testimoniare come i loro membri hanno vissuto il tempopasquale. Contattateci per condividere le vostre esperienze al riguardo nella prossima

Newsletter dell’estate 2015: [email protected]

La Luogotenenza della Svezia racconta