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SETTEMBRE-OTTOBRE 2011 R I V I S T A D E L L A U T O T R A S P O R T O ANNO 15 - NUMERO 100 - SETTEMBRE-OTTOBRE 2011 - e 0,52 - POSTE ITALIANE SPA - SPEDIZIONE IN A.P. 70% - N. 100/2011 GUARDA IL VIDEO DEL NUOVO DAILY WWW.CAMION-SERVIZI.IT numero AL TRAGUARDO L’ECOSTRALIS TOUR NASCE FIAT INDUSTRIAL VILLAGE NUOVO DAILY PERFETTO PER OGNI MISSIONE

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SETTEMBRE-OTTOBRE 2011R I V I S T A D E L L ’ A U T O T R A S P O R T O

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GUARDA IL VIDEO DEL NUOVO DAILY WWW.CAMION-SERVIZI.IT

numero

AL TRAGUARDO L’ECOSTRALIS TOURNASCE FIAT INDUSTRIAL VILLAGE

NUOVO DAILY PERFETTO PER OGNI MISSIONE

editoriale Questa edizione di inizio autunno del 2011 celebra 100 numeri di Camion & Servizie 15 anni di contatto diretto con i nostri clienti ed il mondo del l’autotrasporto.Un traguardo importante che segna la volontà di un costruttore leader comeIveco di parlare di sé, delle sue strategie ed anche delle storie imprenditorialidi successo di realtà piccole e grandi che sono il cardine della nostraeconomia. Il numero 100 è dedicato in ampia parte al lancio del Nuovo Dailyche dal 1978 con immutato successo si evolve rimanendo il veicolo di

riferimento dei veicoli commerciali leggeri in Italia. Affidabilità, robustezza, versatilità, rispettodell’ambiente si legano ad innovazione, ulteriore comfort, ergonomia e design e fanno di questanuova versione la soluzione ottimale del trasporto a corto e medio raggio nei tratti urbani, extraurbani e nei centri storici delle città, grazie all’offerta consolidata di trazioni alternative. Un veicoloestremamente professionale con nuove motorizzazioni , sistemi di sicurezza e strumenti telematiciall’avanguardia dietro al quale gravita un impegno strutturato di un’azienda protesa a soddisfare ipropri clienti a ritmi accelerati.Alle innovazioni tecniche e ai plus di prodotto si unisce l’ampia offerta di servizi assistenzialie finanziari che Iveco offre attraverso la sua Rete saldamente ancorata al territorio e incostante partnership. In questo quadro si inserisce la nuova compagine societaria di Iveco Acentro, Concessionariaper la Sardegna, con progetti di ulteriore sviluppo e presidio nell’isola, ed un team giovane emotivato. Così come l’attività di Iveco Capital che opera a tutto campo proponendo soluzionifinanziarie tagliate su misura.Questo numero 100 dedica doverosamente spazio ad una nuova grandissima realtà, ovvero lanascita del Fiat Industrial Village, il primo centro polivalente di Fiat Industrial nel mondo, gruppodi cui Iveco fa parte insieme a Case New Holland e FPT Industrial, un insediamento realizzatoalle porte di Torino all’interno dello storico comprensorio di Fiat SPA Stura, allo scopo divendere, assistere ed esporre i prodotti dei tre marchi. In tema di prodotto proponiamo interviste ed impressioni di guida raccolte durante losvolgimento di ECOSTRALIS Tour, la carovana per l’Italia che ha avvicinato la clientela al nuovoveicolo di gamma pesante stradale progettato nel massimo rispetto dell’ambiente con inediteprestazioni e consumi. Un evento realizzato anche insieme a partner importanti come Bosch eMichelin che hanno presentato le loro ultime novità.La costante relazione creatasi nel tempo con le Associazioni dei trasportatori e le Istituzioni ci hapermesso di intervistare in questo numero speciale la Senatrice Anna Cinzia Bonfrisco, Membro delleCommissioni Bilancio, Finanze e Tesoro e per la Vigilanza sulla Cassa Depositi e Prestiti, che affrontale opportunità legate a grandi progetti di nuove infrastrutture del trasporto come il Corridoio 5 e lericadute positive che essi avranno in Europa oltre che in Italia ad iniziare dall’area del Nord Est.In ambito di trasporto persone le nuove versioni ibride di Irisbus sottolineano ancora una voltal’innovazione tecnologica Iveco in tema di ecologia, così come la partnership con PramacRacing Team nella sua Eco Hospitality ribadisce la costante valorizzazione del Brand declinatain eventi sportivi di ampia visibilità come la MotoGP .

Silvia Becchelli

& 3NUMERO 100 SETTEMBRE-OTTOBRE 2011

numero

prodotto

Nuovo Daily perfetto per ogni missione

Presentato il Nuovo Dailydestinato a replicare i successi deimodelli precedenti

30 Test Trakker con betoniera Cifa

Nasce Fiat IndustrialVillage

A Torino il primo centro polivalente di Fiat Industrial realizzato per vendere, assistere epresentare i propri prodotti

38 100 numeri diCamion & Servizi

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DIRETTORE RESPONSABILE SILVIA BECCHELLI COMITATO EDITORIALE ENZO GIOACHIN, MARCO MONTICELLI, FRANCESCO ORIOLO, MAURO VEGLIACOMITATO DI REDAZIONE ALBERTO MONDINELLI (REDAZIONE), FABRIZIO CAPELLO, ALESSANDRA CELESIA, EMANUELA DE VITA, MARCO MONACELLI,MAURIZIO PIGNATA COLLABORATORI ANDREA ALPIGNANO, MIHAI RADU DADERLAT, MARCO FRANZA, MARIA VITTORIA LOI, PIERLUIGI LUCCHINI,DOMENICO NASTASI, ALESSANDRO OITANA, GIUSEPPE PESCE, BEATRICE TARDY, MARCELLO ZANELLA, FRANCO ZORZETTO EDITORE SATIZ SRL, VIAPOSTIGLIONE, 14, 10024 MONCALIERI (TO) REDAZIONE THE EDITOR, VIA SAN MAURIZIO 48, 24065 LOVERE (BG), TEL. 035.961.868, FAX 035.509.6958, E-MAIL [email protected] STAMPA ILTE - MONCALIERI (TO) REGISTRAZIONE TRIB. DI TORINO N. 5446 DEL 10/11/2000È VIETATA LA RIPRODUZIONE ANCHE PARZIALE DI QUANTO PUBBLICATO SENZA AUTORIZZAZIONE

sommarioSETTEMBRE-OTTOBRE 2011

Rubriche32 Irisbus40 Sport42 Iveco Capital44 Protagonisti

Gazzetti SrlD’Alterio Group - Divisione Logistica SrlTrasporti Michele Mignogna

50 News

Camion & Servizi

rete

Iveco in Sardegna

La Concessionaria cagliaritanaIveco Acentro Spa con tre filiali e 14 Officine autorizzategarantisce il presidio di tutta l’isola

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& 2 NUMERO 100 SETTEMBRE-OTTOBRE 2011

eventi primo piano

Al traguardol’Ecostralis Tour

Si è conclusa la carovana per farprovare il nuovo ECOSTRALIS in tutta Italia. Le impressioni di alcuni clienti

34 Intervista SenatriceAnna Cinzia Bonfrisco

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«Daily è un simboloper Iveco e per ilmercato ed è unprodotto chiave intutte le nostre stra-tegie di sviluppoglobale”. Non pote-

va essere più chiaro l’AmministratoreDelegato Iveco Alfredo Altavilla quando hapreso la parola a chiusura della conferenzastampa di presentazione del Nuovo Daily.Proprio il leggero della gamma Iveco è statopreso ad esempio per illustrare i nuovi scena-ri e le sfide che un costruttore leader a livellomondiale come Iveco deve affrontare.«Daily è un prodotto globale a cui forse moltiguardano ancora con occhi troppo “europei”- ha ricordato Altavilla -. A questo propositovorrei ricordare tre fatti: su 100 Daily cheescono dalle linee di montaggio, 47 sonovenduti fuori dall’Europa. Gli stabilimenti chelo producono in Europa sono Suzzara eValladolid (Spagna), ma il Daily viene prodottoanche a Sete Lagoas (in Brasile) e Nanjing (inCina). La sua quota di mercato in questi Paesiè già oggi equivalente o superiore a quellaeuropea. Il presente del Daily è veramentemondiale e il futuro lo sarà ancora di più. Unfuturo che vedrà in progressione lo sviluppodi soluzioni specifiche per le varie aree e levarie missioni, mantenendo come punto dipartenza una piattaforma comune. In questomodo l’internazionalizzazione si tradurrà in unvantaggio importante in termini di economiedi scala, di produzione e acquisto e di siner-gie di prodotto.Con la nascita di Fiat Industrial, le ambizioni diIveco hanno fatto un salto di qualità. Siamoentrati definitivamente nel club dei più impor-tanti produttori al mondo: siamo tra i leaderper fatturato, dimensione, distribuzione eampiezza di offerta. Il lancio del Nuovo Dailyè uno snodo importantenella strategia Iveco,un’opportunità che arrivanel momento giusto. Lasfrutteremo per rafforzareulteriormente nel seg-mento dei leggeri ilnostro concetto di pro-dotto: forte e professio-nale, razionale e versatile.Su misura per i nostriclienti e il loro business».Alfredo Altavilla ha quindiconcluso con una riflessione: «il Nuovo Dailynasce da una scelta che non era così scontata.Era stato rinnovato nel 2009 e nel 2011 richie-deva per la normativa sulle emissioni di ade-guare le motorizzazioni ai nuovi limiti Euro 5.

Iveco invece ha deciso di non accontentarsi,ma di investire non solo sul presente ma anchesul futuro. Ancora una volta, abbiamo portatola nostra sfida sul terreno della soddisfazionedelle esigenze del cliente puntando sull’inno-vazione e sulla leadership tecnologica del seg-

mento. Infatti abbiamoinvestito in questo veicolouna cifra rilevante, circa100 milioni di euro. IlNuovo Daily è un prodottocompleto, versatile, fattoda professionisti per i pro-fessionisti e in questosenso è un anticipatoredel futuro di Iveco. Unadimostrazione concreta dicome stiamo lavorando sututte le nostre gamme:

focus sul cliente, qualità e innovazione. La for-mula di successo del Daily viene applicata atutti i nostri prodotti, aumentando l’appeal diIveco in tutti i segmenti e contribuendo a farcrescere le nostre performance».

“Daily è un simboloper Iveco e per ilmercato ed è unprodotto chiave intutte le nostre

strategie di sviluppoglobale”

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Alfredo Altavilla,Amministratore Delegato Iveco

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prodotto<PRESENTATO IL NUOVO DAILY

NUOVO DAILYPERFETTOPER OGNI MISSIONEPresentato a Torino il Nuovo Daily destinato a replicare i successi deimodelli precedenti nel trasporto a corto e medio raggiodi Silvia Becchelli

ti e misuriamo la produttività di un veicoloesattamente come loro: in termini di velocitàcommerciali, di ore operative, di fermo mac-china, di valore residuo. Solo così si può migliorare l’unico indicatoreche veramente conta per i professionisti: ilcosto totale di esercizio. Con il Nuovo Dailyvolevamo ridurre i consumi senza penalizzare leprestazioni e la produttività del veicolo: ci siamoriusciti così bene da stabilire un nuovo record dipotenza e di coppia».«A ogni lancio, Daily ringiovanisce di trent’anni -ha concluso Gioachin -. Oggi gli abbiamo datoun nuovo volto, ma altrettanto la stessa solidastruttura. Gli abbiamo dato nuove tecnologie eancora più affidabilità. Gli abbiamo dato più pre-stazioni, ma con meno consumi. Era già un pro-dotto eccellente e lo abbiamo ancora migliorato. In questo modo abbiamo fatto del Nuovo Dailyuno strumento su misura nelle mani dei profes-sionisti. Un veicolo così forte e professionale daadattarsi alle esigenze di ogni cliente. Un com-pagno di lavoro a cui si chiede molto, e di cui cisi può fidare sempre».

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Gioachin -. Daily che prevede vetri a coman-do elettrico, sedile guida e volante regolabili,Daily Plus che aggiunge cruise control, chiu-sura centralizzata, specchi a comando elettri-co, predisposizione Tom Tom e sedile passeg-geri con tavolino estraibile e vano portaog-getti. Daily Top è completato da clima auto-matico, sedile autista molleggiato, stereo conlettore MP3, fendinebbia e un ampio cassettoportaoggetti sotto il sedile passeggeri.Anche gli optional sono raggruppati in “pack”per soddisfare tipologie e situazioni d’uso diver-se: il pack Special Van è specifico per le attivitàdi distribuzione, il pack Kipper è studiato per lemissioni cantiere, il pack Towing per il traino e ilpack Winter per i climi freddi. La spinta alla per-sonalizzazione dei veicoli vuole raggiungere lamassima soddisfazione del cliente dando il mas-simo valore, in termini di funzionalità, ma anchedi rapporto prezzo/contenuti. Un elemento di forte personalizzazione è datoanche dall’offerta di servizi che prevede da unlato strumenti per tutti, come l’Assistance NonStop, i ricambi originali Origin 100% Iveco, isistemi di diagnostica elettronica E.A.SY., il siste-ma VOR Log per ridurre i tempi di fermo mac-china. Dall’altro soluzioni mirate come i contrattidi manutenzione Elements, offerti in tre configu-razioni standard (Full, Driveline e Fast), ma chepossono essere “disegnati su misura” in basealla missione e alle percorrenze del cliente».

IL RUOLO DELLA RETE«Stiamo approntando offerte di lancio che esalti-no i “plus” del prodotto per raggiungere tre obiet-tivi - ha proseguito Gioachin -: consolidare ulte-riormente la nostra leadership nei segmenti deltrasporto professionale, sviluppare sempre di piùil sottosegmento dei furgoni e far crescere lanostra presenza nelle piccole, medie e grandiflotte, dalla distribuzione alle aziende di mobilità,dai servizi urbani ai noleggi. Per raggiungere que-sti obiettivi dobbiamo proporre il Nuovo Daily inmodo sempre più capillare e professionale, nonaccontentandoci di “gestire” la sua notorietà e lasua eccellente immagine, ma presentando le suequalità e i suoi vantaggi a nuovi clienti, a nuovenicchie di mercato, a nuove aree di business. Il focus sul cliente non può esserci se non c’èfocus sul Concessionario, ovvero sulla nostraRete, ed è quello che facciamo e faremo sem-pre di più. Tutta l’organizzazione Iveco, dairesponsabili di zona fino ai Manager di mer-cato, così come i Concessionari, i venditori, ilpersonale d’officina, oggi come ieri lavorano asupporto del cliente. Tutto questo è partedella storia Iveco: non un Brand che fa“anche” furgoni, ma un full-liner del veicolocommerciale e industriale. In Iveco abbiamola stessa cultura professionale dei nostri clien-

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UN DAILY PER TUTTI, L’intervento di Enzo Gioachin, Iveco SeniorVice President Sales & Marketing - HeavyRange, prende le mossa dall’analisi del merca-to. «Già nel 2010 l’Europa Occidentale avevadato segni di ripresa e con essa il Daily. Untrend che si è confermato nel corso del primosemestre 2011: 26 mila unità immatricolate(+5,1%), che diventano 28 mila circa se con-sideriamo anche i modellida 65 e 70 quintali. IlDaily è un veicolo sceltodai professionisti e lo con-ferma l’analisi delle quoteper missione.Nei cinque principalimercati europei (Italia,Francia, Germania, Spa -gna e Gran Bretagna), ilDaily vanta valori netta-mente superiori allamedia dei sottosegmentidove si richiedono lemaggiori prestazioni e lamassima affidabilità: 28%tra i ribaltabili, 21% tra i cassonati fissi, 16%tra i furgonati e 11% tra i veicoli speciali (ser-vizi metropolitani, ambulanze, piattaformeaeree). Se analizzassimo l’Europa nel suocomplesso, le quote del Daily in queste mis-sion sarebbero ancora più alte».«Per sviluppare il Nuovo Daily siamo partiti dal-l’esperienza dei clienti - ha proseguitoGioachin -. Milioni di chilometri, centinaia dimigliaia di missioni e pensiamo di aver creato,

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prodotto<PRESENTATO IL NUOVO DAILY

ancora una volta, esattamente quello che iclienti cercano: un professionista affidabileche risolve i problemi. La forza riconosciutadel Daily è quella di coprire tutte le esigenzedel trasporto leggero: è agile in città, robustoin cantiere, veloce nel trasporto merci, spazio-so e confortevole nel trasporto persone. Unveicolo perfetto per ogni missione, che offrevalore quando lo si usa e valore quando lo si

rivende. Iveco ha volutorafforzare ancora questoposizionamento con inter-venti praticamente in tuttele aree di prodotto.Voglio ricordare solo i moto-ri: con il nuovo 205 CV da3,0 litri ci rivolgiamo inparticolare ai clienti deltrasporto veloce e dellemissioni ad alte perfor-mance, ma sono sicuroche la sua potenza inte-resserà molto anche aiproduttori di camper.Mentre con il nuovo 146

cavalli da 2,3 litri ci rivolgiamo ai clienti piùsensibili alla riduzione dei consumi e delleemissioni: consegne door-to-door, servizimunicipali ed edilizia urbana.Daily vince da sempre tutti i confronti dipotenza: ora il Nuovo Daily vince anche quel-li di consumo. Tutto questo aiuta a migliorareancora le performance ecologiche del veico-lo, a testimonianza dell’impegno continuo delnostro Gruppo per la sostenibilità. A questoproposito ricordo che Fiat Industrial, nell’an-no del suo debutto sui mercati finanziari, èentrata negli indici Dow Jones SustainabilityWorld (DJSI) e Dow Jones SustainabilityEurope che raggruppano le Aziende leaderin materia di rispetto dell’ambiente. Il punteg-gio ottenuto, certificato da SAM, società spe-cializzata negli investimenti di sostenibilità, èstato 81/100 rispetto a una media del setto-re di 49/100.Grazie ai nuovi motori, ai nuovi cambi e agliinterventi di ottimizzazione del veicolo, ilNuovo Daily rappresenta un ulteriore passoavanti sul terreno della sostenibilità. Consenteinfatti di realizzare risparmi di carburante eCO2 dal 5% al 10% su tutta la gamma di pro-dotto. Una gamma che continua a essere lapiù ampia e articolata della categoria».

ALLESTIMENTI E “PACK” SU MISURA «Con il Nuovo Daily abbiamo sviluppato unlivello di contenuti e personalizzazione anco-ra più alto che proponiamo attraverso tre ine-dite versioni di allestimento - ha ricordato

“Il Nuovo Daily è unostrumento su misuranelle mani deiprofessionisti. Un compagno di lavoro

a cui si chiede molto,e di cui ci si puòfidare sempre”

Enzo Gioachin, Iveco Senior Vice President

Sales & Marketing - Heavy Range

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SUPER-PARTNER PER I PROFESSIONISTI«Ai professionisti del trasporto, il Nuovo Dailyoffre un rapporto prestazioni/consumi straordina-rio, le migliori performance della categoria - haricordato Veglia -. Caratteristiche che si aggiungo-no ai primati di sempre: massa totale a terra, por-tata, volume di carico e versatilità. Nessun altroveicolo offre tutti questi vantaggi e tutti insieme.Per questo vogliamo sottolineare la partnershiptra prodotto e cliente. Il Nuovo Daily è unsuper-partner per i professionisti e si presentacon la stessa frase con cui Superman inizia lesue avventure: “Questo è un lavoro per…”. Se c’èbisogno di un super-eroe, ci vuole Superman. Seè un lavoro da professionisti, ci vuole Daily chemette a disposizione i suoi super-poteri peraffrontare tutte le missioni di ogni giorno. Lo fa prendendo in prestito dal super-eroe pereccellenza anche la famosa “S”. Un super-Brandglobale per un veicolo globale: infatti il marchio diSuperman è uno dei simboli più conosciuti in tuttii Paesi e tra tutte le fasce d’età. È per questo cheè l’icona di lancio del Nuovo Daily. Un abbina-mento forte, facile da interpretare e da ricordare,che concentra l’attenzione sul prodotto e sullesue caratteristiche: super-potente, super-ecologi-co, super-confortevole, super-sicuro e super-ver-satile ma, soprattutto, super-vicino ai suoi clienti.Per questo sono loro i protagonisti della campa-gna di lancio che ci mostra il veicolo al lavoro,impegnato in missioni diverse, ma sempre conuna soluzione “su misura”. Per ogni mestiere, è

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identificata la caratteristica tecnica che lo rende ilpartner più adatto. Per il corriere espresso i205 cv di potenza del nuovo 3 litri; per l’ediliziae le costruzioni la portata record di 47 quintali;per gli artigiani e gli addetti alla manutenzione ilvolume di carico di 17,2 metri cubi. Intorno al concept “Questo è un lavoro per…”ruotano anche le altre attività di lancio: gli even-ti di presentazione prodotto con i clienti e laRete Iveco, la campagna media su stampa,radio e Internet e naturalmente le iniziative dimerchandising. In particolare a Internet è affida-to un ruolo importante nella promozione attraver-so il sito istituzionale Iveco, ma anche alle paginespecifiche su Facebook, YouTube e Flickr.Attraverso questi strumenti stiamo mettendo adisposizione della “Web Community Iveco” video,fotografie, informazioni e applicazioni dedicate alNuovo Daily. Un programma di comunicazionemolto ricco e articolato che ha un obiettivo moltoconcreto e preciso: essere in prima posizionenella “shopping list” dei professionisti».«Con questo lancio allarghiamo il concetto: ilNuovo Daily è un compagno di lavoro super-fortee super-professionale che sa rispondere alle esigenze di ogni cliente -conclude Veglia -. Cambiare nuovamente para-digma è una sfida affascinante, che offre a tuttiuna fantastica opportunità: quella di trasformareun veicolo adatto a ogni missione, in un prodot-to che aggiunge valore a ogni professione. Dal1978 Daily è il veicolo commerciale per tutti. Oraanche lo strumento su misura per ognuno».

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prodotto<PRESENTATO IL NUOVO DAILY

multipla. L’innovazione continua ha portato Dailya migliorare prestazioni, consumi ed emissioni,anticipando così anche le normative ecologicheeuropee.Un altro nuovo paradigma introdotto dalDaily è l’attenzione per l’ambiente. Già nel2009 è stata lanciata la gamma EEVHeavy-duty che risponde agli standard piùseveri oggi esistenti in Europa. Iveco è stataprecursore nel campo delle alimentazionialternative con il Daily Natural Power a meta-no; tra i primi a sperimentare un veicolo elet-trico e i primi in assoluto a metterlo a listino,portando il Daily Electric in alcune tra le prin-cipali flotte commerciali europee.Da oltre trent’anni, ogni lancio Daily ha sem-pre offerto nuovi standard di riferimento almondo del trasporto commerciale».

UN VEICOLO GLOBALE«In trent’anni nessun concorrente ha tenuto ilritmo di innovazione di Iveco - ha proseguitoVeglia -. Il Nuovo Daily rappresenta l’ottavagenerazione di prodotto con sei nuovi modellilanciati nell’arco degli ultimi 12 anni.Innovazione e versatilità sono alla base del suosuccesso nel mondo con 2,5 milioni di unitàvendute. Prodotto in Italia, Spagna, Brasile eCina, commercializzato in 160 Paesi - dallaRussia al Medio Oriente, dall’Africa all’Australia- e assistito in cinque continenti dai 4.500 cen-tri della Rete Autorizzata Iveco. Un veicoloveramente globale.

Per migliorare ancora unprodotto così forte, cosìapprezzato, così diffuso,Iveco si è data tre parame-tri di riferimento: focus sulcliente, innovazione e ridu-zione del costo totale diesercizio. Il nuovo modellorisponde a tutti questo: lariduzione dei consumi edel CO2 arriva fino al 10%,la potenza e la coppia sonoal top della categoria, lapersonalizzazione è garan-tita da 7 mila varianti diprodotto, tre livelli di allesti-mento e quattro packopzionali; la sicurezza sibasa su tecnologie di ulti-

ma generazione come l’ESP 9, le luci diurne e ifendinebbia “cornering”.Nella cabina, infine, sono stati ancora migliora-ti il comfort e i sistemi infotelematici. Il risultatodi questo lavoro di innovazione e miglioramen-to è un veicolo completo e versatile che offresoluzioni “su misura” per i professionisti dellemissioni commerciali».

UN CAMBIO DI PARADIGMAA partire dalla sua nascita e a ogni generazione,il Daily ha sempre inventato un nuovo paradig-ma. «Nel 1978 il Daily è stato il primo a offrire lacabina semiavanzata, presentando sul mercatoun concept rivoluzionario: la forza e la motricitàdi un piccolo camion, insieme all’aspetto, alledimensioni e alle prestazioni di un veicolo com-merciale leggero - entrasubito nel merito MauroVeglia, Iveco Senior VicePresident Light & Medium -Marketing Director -. Unconcept che ha anticipatol’evoluzione del mercato edei clienti: prima del Daily,il trasporto leggero era unfenomeno prevalentemen-te locale, basato su mezzilenti e poco flessibili; con ilsuo arrivo sono stati rivolu-zionati tutti i parametri diriferimento: raggio d’azio-ne, velocità commerciale,agilità e comfort di guida. Un cambio di paradigma èvenuto anche dall’innova-zione motoristica. Il common rail diesel è stato ilpiù importante salto tecnologico degli ultimitrent’anni: e Daily lo ha preparato, affermato eperfezionato. È stato infatti il primo della catego-ria ad adottare il turbo, il primo a introdurre l’inie-zione diretta sui diesel leggeri, il primo a lancia-re il common rail e nel 2006 a proporre la suaevoluzione: la tecnologia MultiJet a iniezione

“Prima del Daily il trasporto leggeroera basato su mezzilenti e poco flessibili;

poi sono statirivoluzionati

tutti i parametri di riferimento: raggiod’azione, velocità

commerciale, agilità e comfort di guida”

Mauro Veglia, Iveco Senior Vice President

Light & Medium - Marketing Director

GUARDA LA STORIA DEL DAILY

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NUOVI MOTORI EURO 5 ed EEV Due le novità assolute nell’of-ferta delle motorizzazioni. Ilquattro cilindri turbodieselEuro 5 FPT Industrial da 3 litriTwin Turbo che sviluppa unapotenza di 205 CV (150 kW) e una coppia massima di470 Nm è il motore Diesel piùpotente del suo segmento. Èdotato di un turbocompresso-re a due stadi con doppiointercooler, un sistema disovralimentazione che com-prende uno scambiatore dicalore intermedio tra la primae la seconda fase di compres-sione con conseguente au -mento dell’efficienza e delleprestazioni. Questo motore uti-lizza un sistema di iniezionecommon rail e iniettori piezoe-lettrici, capaci di effettuare inie-zioni multiple di combustibile,che permettono di ottimizzareil processo di combustioneriducendo emissioni inquinantie consumo di combustibile. Ilricircolo dei gas scarico (EGR)è ottenuto mediante l’utilizzo di una valvola elettrica DC-motor. Èstata anche ottimizzata la ripartizione dell’EGR in modo da omo-genizzare la distribuzione dei gas di ricircolo tra i cilindri. I gas discarico sono trattati mediante un catalizzatore ossidante e un fil-tro antiparticolato (DPF).L’altra novità è il motore Diesel FPT Industrial da 2,3 litri con ilnuovo sistema common rail Multijet II a iniezioni multiple molto rav-vicinate tra di loro, con un massimo di 8 iniezioni per ciclo, Euro 5da 146 CV (107 kW) con una coppia di 350 Nm, che permette dimantenere posizioni di eccellenza nella categoria veicoli leggeriper quello che riguarda la rumorosità, le emissioni di gas di scari-co e il consumo di combustibile.La motorizzazione da 3 litri è disponibile anche in altri due livellidi potenza: 170 CV (125 kW) con coppia massima di 400 Nm, cheutilizza una nuova versione ad alta efficienza della VGT, e 146 CV(107 kW) con 350 Nm di coppia, con un turbocompressore ageometria fissa con valvola waste-gate. Il motore da 2,3 litri è pro-posto anche nelle versioni da 106 cv (78 kW) con 270 Nm di cop-pia e da 126 cv (93 kW) con coppia incrementata fino a 320 Nm.Entrambi i modelli utilizzano un turbocompressore a geometriafissa con valvola waste-gate.Nel rispetto degli standard EEV (Enhanced Environmentally-Friendly Vehicles) sono omologate le tre motorizzazioni FPT Industrial da 3 litri Heavy Duty: 170 cv con coppia massima di400 Nm con turbocompressore a due stadi, una nuova versioneda 146 CV con 370 Nm di coppia ottenuta grazie all’adozione diuna nuova turbina a geometria variabile e il Natural Power da 136 CV, la tecnologia per il metano con un basso livello di emis-sioni e valori molto prossimi ai limiti della normativa europea Euro VI che entrerà in vigore nel 2014.

Due le novità riguardanti i cambi: un modello completamentenuovo a 6 rapporti per le versioni da 2,3 litri e un cambio specifi-co per il nuovo motore da 3 litri con 205 CV di potenza e 470 Nm di coppia, entrambi caratterizzati dal doppio overdriveper il massimo contenimento dei consumi. Per le missioni urbaneè disponibile in alternativa su tutta la gamma, ad eccezione delmotore 205 CV, il cambio meccanico automatizzato a 6 rapporti.

NUOVI DISPOSITIVI PER L’AMBIENTELa tutela dell’ambiente è una delle priorità strategiche di Iveco.Per risparmiare combustibile nelle missioni urbane, tipiche perquesta classe di veicoli, il Nuovo Daily introduce il sistemaStart&Stop, che spegne il motore quando il veicolo si arrestacon il cambio in folle e lo riavvia automaticamente non appenas’innesta la marcia. A supporto del conducente è stato introdot-to anche il sistema GSI (Gear Shift Indicator) che suggerisce laselezione corretta della marcia da inserire al fine di ottenere unostile di guida con il minor consumo di carburante e con le mino-ri emissioni di CO2. Il carattere ecologico del Nuovo Daily non si ferma però solo alleriduzioni di consumi e di emissioni di CO2, ma riguarda anche laproduzione del veicolo come è testimoniato dal progetto WorldClass Manufacturing, un modello integrato di organizzazione dellafabbrica che pone particolare attenzione alla gestione degli aspet-ti ambientali con l’eliminazione degli sprechi produttivi. Altro aspetto importante legato all’impatto ambientale dei mezziIveco è la posizione di leadership dell’azienda per quel che riguar-da la riciclabilità del prodotto. Iveco, infatti, ricopre da tempo unruolo guida per tutta la catena industriale coinvolta nelle attività diriciclaggio e recupero dei materiali che compongono il veicolo.

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prodotto<PRESENTATO IL NUOVO DAILY

Il Nuovo Daily si propone sul mercato con un look rinnovato, grande comfort, motori ancora più potenti, ecologici ed efficienti, trazioni alternative, cambi e sistemi di sicurezza all’avanguardia

FORT EE PROFESSIONALE

Da un leader di mercato ci si aspetta sempreil massimo e innovazioni che dettino le futu-re tendenze. Il Daily ha sempre mantenutofede a questo impegno e, fin dalla sua primaversione presentata nel 1978, ha stabilitoprimati anticipando il mercato e diventandoil punto di riferimento nel settore dei veicoli

commerciali leggeri. Telaio a longheroni, trazione posteriore,motori turbodiesel a iniezione diretta con intercooler, commonrail, motori a gas naturale, furgoni con vano di carico fino a

17 mc e 210 cm di altezza, versioni 4x4, cambi a 6 marce e 7 tonnellate di massa totale a terra: questi sono i punti di forzadi un protagonista indiscusso nel mondo dei veicoli commer-ciali leggeri, venduto in oltre due milioni di esemplari.Il segreto del successo del Daily è nella sua capacità dievolversi rimanendo se stesso, confermando da un lato ivalori che caratterizzano il suo DNA (affidabilità, robustezza,efficienza, versatilità d’uso) e dall’altro continuando a rispet-tare l’ambiente, con ottimi risultati anche in termini di pre-stazioni.

SCOPRI I VANTAGGI DEL NUOVO

DAILY

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accogliente, luminoso e ingrado di garantire un’ottimaabitabilità, con un comfortdecisamente superiore intermini di ergonomia e spa-zio a disposizione del condu-cente e dei passeggeri. Larumorosità interna è statamigliorata grazie al lavorometicoloso dei progettisti,in particolare relativamenteal vano motore, che hannoottimizzato l’acustica all’in-terno dell’abitacolo sino araggiungere una diminuzio-ne del rumore di 5 dbAnelle situazioni di funziona-mento più comune, tra1600 e 2000 giri/min.A rendere maggiormenteconfortevole il lavoro e i viag-gi contribuiscono importantimodifiche a volante e sedili.Le novità sono rappresentatedal sistema di regolazioneassiale del volante e dellaposizione del sedile del gui-datore, con una corsa piùlunga e una maggiore inclina-zione dello schienale nelleversioni furgone, per garantireanche ai conducenti più alti ditrovare la posizione ottimaleper una guida sicura e confor-tevole. Inoltre, è stata rinnovata anche la plancia, con ineditefiniture e una nuova grafica per una migliore leggibilità del clu-ster. Modificata è anche la posizione della leva del cambio - conun ingombro ridotto di 26 mm che garantisce un migliore attra-versamento della cabina - così come il doppio vano portabotti-glie nella portiera (da 0,5 l e 1,5 l). Il miglioramento del comfortdella vita a bordo ha tenuto conto anche delle esigenze delcliente relative all’utilizzo della cabina di guida come postazio-ne di lavoro mobile. Il piacere di stare a bordo del Nuovo Daily si evidenzia mag-giormente su strada, dove il veicolo offre un controllo e unamaneggevolezza di ottimo livello. Il comfort di marcia e ilcomportamento dinamico sono da sempre caratteristichedistintive di questo modello. Il telaio di derivazione camioni-stica, che è garanzia di massima robustezza in ogni circostan-za di guida e di carico, le sospensioni anteriori a ruote indi-pendenti e gli assali posteriori a ponte rigido garantiscono alveicolo prestazioni di eccellenza in termini di capacità diassorbimento delle asperità stradali, di linearità e precisionenella risposta dello sterzo, oltre che di tenuta di strada e sta-bilità in fase di manovra.La qualità della vita a bordo del Nuovo Daily è anche migliora-ta dall’offerta di soluzioni infotelematiche che aiutano i clienti aincrementare la produttività del lavoro.Il sistema Blue&Me e Blue&Me Fleet, oltre al navigatore Tom Tom Go Live 1000, sono la testimonianza che il veico-

lo non si accontenta di affiancare il cliente aiutandolo a por-tare carichi pesanti, ma cerca sempre di alleggerire inmodo efficace il lavoro di chi lo sceglie come partner.Nato dalla collaborazione tra Fiat e Microsoft, il sistemaBlue&Me con oltre 1.500.000 di unità installate è la più diffusapiattaforma telematica di bordo al mondo, che permette ditelefonare, ricevere SMS, gestire la rubrica del cellulare attra-verso la connessione Bluetooth e ascoltare musica MP3 attra-verso il Mediaplayer e una connessione USB.Blue&Me Fleet è invece il pacchetto telematico per la gestionedelle flotte, realizzato da Iveco in collaborazione conQualcomm Enterprise Services, un leader mondiale dei sistemie servizi integrati di tipo wireless. Grazie a Blue&Me Fleet èpossibile conoscere in tempo reale informazioni sul consumodi carburante, la distanza percorsa, la velocità e i dati identifi-cativi del veicolo. È inoltre possibile effettuare il downloadremoto dei dati del tachigrafo digitale, ovviando alla necessitàdi avere il veicolo fisicamente disponibile per questa procedu-ra richiesta dalla legge. È infine disponibile il nuovo navigatore Tom Tom Go Live 1000di ultima generazione, un sistema dotato di schermo fluid touch da 4,7” che fornisce costantemente al guidatoreinformazioni sul traffico e gli suggerisce i migliori percorsi.Grazie alle tecnologie HD Traffic e IQ Routes, infatti, è in gradodi calcolare il tracciato in base ai dati relativi alla velocità effet-tiva raccolti da milioni di utenti.

L’offerta si arricchisce del turbodiesel 3,0 litri da205 CV, il motore piùpotente di tutta la categoria.Nuova anche la plancia,rivista nel look e neimateriali con un design piùautomobilistico

numeroprodotto<PRESENTATO IL NUOVO DAILY

LE TRAZIONI ALTERNATIVE Sempre in tema ambientale, Iveco dedica da sempre un’atten-zione particolare alle motorizzazioni innovative che assicuranoun considerevole risparmio nei consumi e nelle emissioni diCO2. Questo impegno è testimoniato nel Nuovo Daily anchedall’offerta di versioni alimentate a gas naturale e a trazioneelettrica o ibrida; una proposta, quest’ultima, anche se nonancora a listino, ormai ampiamente collaudata attraversonumerosi field test condotti da importanti clienti internazionaliin condizioni di esercizio reali.Oggi, i sistemi elettronici ad alta potenza, uniti alla rete CAN e allebatterie Sodio Cloruro di Nichel, consentono al Nuovo DailyElettrico di garantire alti livelli di affidabilità e di adattarsi perfetta-mente alle più comuni missioni in ambito urbano, come la distri-buzione porta a porta e il trasporto di persone. Il veicolo a propul-sione elettrica a zero emissioni allo scarico è progettato, costrui-to, commercializzato e assistito integralmente da Iveco che vantain questo settore un’esperienza quasi trentennale. Un sistema diaccumulo ad alta energia specifica di tipo plug-in alimenta, attra-verso un inverter, un motore elettrico di tipo asincrono trifase, cheha il compito di muovere direttamente il veicolo e di recuperareenergia durante la fase di frenata. Il Nuovo Daily Elettrico è dispo-nibile nelle versioni 35S (furgone, combi o cabinato) con unamotorizzazione da 30 kW nominali (60 kW di picco) e 50C (furgo-ne e cabinato), equipaggiato con una motorizzazione da 40 kWnominali (80 kW di picco). La velocità massima è limitata elettro-nicamente a 70 km/h, mentre l’autonomia varia da 90 a 130 km,in base al numero di batterie e alla missione. Iveco è inoltre leader europeo nella realizzazione e nella com-mercializzazione di veicoli a gas naturale. Il Nuovo DailyNatural Power è il veicolo più leggero all’interno di questacompleta gamma ed è equipaggiato con il motore CNG da136 CV di FPT Industrial con catalizzatore a tre vie, che utiliz-

za il sistema di combustione stechiometrica (con rapportoaria-combustibile chimicamente corretto), che presenta eleva-te caratteristiche di affidabilità e durata; inoltre assicura emis-sioni di gas di scarico ben al di sotto dei limiti richiesti dallenormative europee in vigore e garantisce le medesime presta-zioni di potenza e coppia del Daily a gasolio pari versione. IlNuovo Daily, come tutti gli altri veicoli Iveco alimentati a gasnaturale, può inoltre già utilizzare il bio-metano, una delle fontidi energia rinnovabile con le migliori credenziali in termini diriduzione dei gas a effetto serra.

SICUREZZA E COMFORT DI GUIDAIl trasporto sostenibile è per Iveco un impegno prioritario non soloriferito alla vocazione ecologica dei suoi veicoli. Di vitale impor-tanza è anche la sicurezza stradale per offrire ai professionisti deltrasporto sistemi all’avanguardia uniti a un’ottima maneggevolez-za in ogni situazione di carico, nonché a una migliore qualità divita a bordo. Il Daily è stato uno dei primi veicoli commerciali adadottare freni a disco e sospensioni anteriori indipendenti.Nel Nuovo Daily sono stati introdotti nuovi gruppi ottici con le lucidiurne (DRL) e sono stati incorporati, nel paraurti, i fendinebbiacon funzione Fog Cornering. Con questa tecnologia, i fari illumina-no la strada seguendo il raggio di sterzata garantendo maggiorevisibilità e quindi più sicurezza agli autisti (funzione disponibilesolo in abbinamento all’ESP).Il leggero Iveco adotta infatti a richiesta l’ESP 9, il sistema piùavanzato per la stabilità del veicolo. L’ESP 9 mantiene l’efficaciadel sistema precedente, che prevedeva i sistemi ABS (antibloc-caggio), EBD (ripartitore elettronico di frenata), ASR (controllodi trazione), MSR (gestione del motore per controllarne la velo-cità), ESP (controllo di stabilità), HBA (assistenza alla frenata diemergenza), Hill Holder (assistenza alla partenza in salita) eLAC (riconoscimento della distribuzione longitudinale del cari-

co trasportato), aggiungendonuove funzioni: “Trailer SwayMitigation” (TSM) che ricono-sce la presenza di un rimor-chio e adatta la strategia dicontrollo dell’ESP, “HydraulicRear Wheel Boost” (HRB) chepotenzia la forza frenante sull’asse posteriore in caso di frenata di emergenza,Hydraulic “Brake FadeControl” (HFC) che riconoscee compensa l’eventualefading in frenata e “RollMovement Intervention & RollOver Mitigation” (RMI&ROM)che controlla il rollio del vei-colo in caso di manovra diemergenza. L’attenzione al comfort diguida riguarda tutta la cabi-na: le linee che corronoall’interno dell’abitacolo sonoarmoniose e ben bilanciatecon quelle degli esterni e,insieme all’ampia superficievetrata, creano un ambiente

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l’attraversamento della cabina, pur essendopraticissimo nelle manovre. Se possibile gliinnesti sono ancora più morbidi e precisi esubito ci si trova a proprio agio. Meritoanche della regolazione del volante e delsedile che permette di configurare il posto diguida in base alle proprie preferenze graziea un’ampia escursione di entrambi. Insommacon poche e semplici manovre ci si “cuce” ilproprio Daily su misura e si è pronti a parti-re per la prova. Prima però ancora un plau-so per il resto dei comandi, tutti facilmenteindividuabili e comodi da raggiungere senzastaccare per troppo tempo le mani dalvolante, così come molto chiara e leggibile èla strumentazione.

IN CITTÀ CON IL FURGONE 35S15Il percorso urbano prevede una quarantina dichilometri del percorso cittadino, che si svi-luppa dalla sede del Fiat Industrial Village traTorino e Settimo Torinese, periferia Sud-Estdella città fino al nuovo Stadio della Juventus,nella zona Nord del capoluogo piemontese eritorno. Per l’uso urbano un’ottima soluzionesarebbe il cambio automatizzato a sei rap-porti, offerto come optional, ma il nuovo 6marce manuale si mostra subito talmentefacile da usare, grazie a un’estrema precisio-ne e morbidezza degli innesti, da far quasidimenticare l’alternativa. Anche perché iltutto è supportato dalla generosa coppia delFPT da 2,3 litri che permette di lesinare suicambi marcia tanta è la sua capacità diriprendere anche a bassi regimi. La precisio-ne dello sterzo e il raggio in assoluto miglio-re della categoria permettono di districarsinel traffico con agilità, nonostante le dimen-sione del nostro furgone non siano propria-mente contenute. Molto comodo il sistemaStart&Stop che spegne il veicolo in follequando siamo fermi al semaforo e lo rimettein moto nel preciso momento in cui pigiamoil pedale della frizione per innestare la primamarcia e ripartire. Da un calcolo approssima-tivo alla fine del nostro pur breve giro abbia-mo risparmiato un bel po’ di minuti di moto-re accesso al minimo, che si traducono inaltrettanti litri di gasolio in più nel serbatoio.E non ci si deve neppure preoccupare per ilmotorino di avviamento e la batteria: tutto èstato dimensionato per supportare migliaia diavviamenti. Un breve tratto di tangenziale per-mette di verificare che anche quando sonorichieste prestazioni velocistiche il nostro35S15 è pronto a rispondere e quindi rientria-mo alla base davvero conquistati: il NuovoDaily è davvero eccezionale, best-in-classdella distribuzione urbana.

IN COLLINA CON IL CABINATO 70C21È il massimo dell’offerta Daily, ma è anche il mas-simo di tutto quanto offre il mercato nell’ambitodei veicoli commerciali: 7 tonnellate di MTT e205 CV di potenza, cosa si può desiderare dipiù per chi ha l’esigenza di un impiego gravoso.Come il Nuovo Daily 35S15 precedente anchequesto 70C21 è al massimo della portata equindi il test si prospetta molto significativo, gra-zie anche all’impegnativo percorso di una cin-quantina di chilometri sulla collina torinese.L’esuberanza del nuovo motore da 3,0 litri sipercepisce appena ci avviamo verso il brevetratto di tangenziale dove la velocità di crocieraè mantenuta con facilità e, ogni volta che chie-diamo uno spunto per effettuare un sorpasso,abbiamo subito una risposta pronta nonostantele 7 tonnellate al seguito!Negli attraversamenti urbani apprezziamo lamedesima maneggevolezza del modello prece-dente così come il cambio conferma tutte leeccellenti sensazioni del primo test.È il momento di inerpicarsi su una salita, impe-gnativa sia per la tortuosità della strada sia perla pendenza: il Nuovo Daily 70C21 la affrontacon la determinazione e lo sprint di una vetturasportiva di razza e ci si dimentica delle tonnel-late che trasportiamo nel cassone. Anche indiscesa l’impianto frenante è sempre efficace e,quando lo maltrattiamo un po’, non mostra ilminimo segno di affaticamento: la frenata èsempre potente, precisa e sicura!L’ultima conferma per classificare il Nuovo Dailyai vertici assoluti della sua categoria.

Nella pagina a fianco, unasuggestiva immagine sulpiazzale di fronte al nuovostadio della Juventus e unafase del test in città. Quisopra, un passaggio sullecolline torinesi

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prodotto<PRESENTATO IL NUOVO DAILY

Per le prime impressioni di guidaabbiamo privilegiato due modelli con le

nuove motorizzazioni 3,0 e 2,3 litriprovate in due contesti differenti: la città

e le strade collinari di Marco Bianchi

PROTAGONISTAOVUNQUE

Lo schieramento è imponente enon potrebbe essere altrimentiper cercare di riassumere leoltre 7 mila varianti (senza con-siderare gli allestimenti) con cuiil Nuovo Daily si propone almercato. La nostra attenzione

si concentra sui due nuovi motori: l’FPT da 3 litri Twin Turbo da 205 CV (150 kW) e l’FPTda 2,3 litri con il nuovo sistema common railMultijet II a iniezioni multiple da 146 CV (107 kW). Con il più “piccolo” optiamo per unfurgone 35S15, quindi al limite della patenteB, e ci inoltriamo nel traffico della città. Per ilnuovo motore al top di gamma quanto per ilmercato, visto che è il più potente in assolu-to, scegliamo invece un cabinato 70C21, daguidare con patente C e una MTT di 7 tonnel-late al limite della categoria. Entrambi i veico-li sono dotati di cambio manuale a 6 marce.Prima di iniziare il test ci soffermiamo a guar-dare i due modelli per apprezzare le notevolimigliorie estetiche che riguardano tutto ilfrontale. I fari sono più aggraziati e seguono ilprofilo del paraurti meno massiccio e piùaerodinamico. Bello il disegno della nuovacalandra dove troneggia il logo Iveco croma-to che ben risalta sull’elemento satinatoargento che lo supporta e dona personalità alnuovo design. Ergonomia e comfort di guidasono i tratti caratteristici dei nuovi interni. Dimaggior pregio i materiali che denotano unacura “automobilistica” nella scelta e nel lorodisegno. Il cambio è ancora più vicino allaplancia e ingombra davvero molto poco nel-

volontà di renderlo ancora più stretto. Credo che il FiatIndustrial Village, per come è stato concepito e per come sipresenta, sia un luogo simbolico, perché racchiude tratti delpassato, del presente e del futuro di questa azienda.Il presente di Fiat Industrial parla di un grande gruppo indu-striale internazionale che si impone sui mercati per espe-rienza e capacità innovativa ed è già oggi tra i leader mon-diali nel settore dei Capital Goods. Ha più di 60 mila dipen-denti nel mondo, 68 stabilimenti di produzione e 55 centridi ricerca e sviluppo. L’augurio è che questo centro possaservire non solo ad avvicinare il grande pubblico a FiatIndustrial e ai suoi prodotti, ma che si trasformi nel tempo inun luogo di ritrovo, un’occasione in più da offrire ai nostri cit-tadini. Non è che un inizio, ma proprio per questo crediamoche abbia un significato speciale».

UN CENTRO DI ECCELLENZA PER I CLIENTI Il nuovo Fiat Industrial Village è dedicato ai professionisti deltrasporto stradale e delle costruzioni che potranno usufruiredella competenza e professionalità delle persone dellaConcessionaria Iveco Orecchia per i servizi di vendita epost-vendita. Inoltre è presente un’area dedicata alla presen-tazione e vendita di macchine agricole.Ma il Fiat Industrial Village consente anche di compiere un“viaggio” istruttivo ed emozionante attraverso le numerose ediverse attività ospitate al suo interno: dall’avveniristico e spazio-so showroom alla sala relax e all’area giochi, dallo store di abbi-gliamento e accessori personalizzati con i marchi delle societàdi Fiat Industrial, alla sala polivalente e all’esposizione di veicolistorici, per uno sguardo al passato dei marchi e dei prodotti.

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Nella pagina a fianco, unavista esterna del Fiat IndustrialVillage. Sopra, il folto pubblicodurante il discorso inauguraledell’AD Sergio Marchionne, inprima fila Sergio Fassino,Sindaco di Torino, eBartolomeo Giachino,Sottosegretario del Ministerodelle Infrastrutture e Trasporti

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eventi<INAUGURATO IL FIAT INDUSTRIAL VILLAGE

Nasce a Torino “Fiat Industrial Village”, il primo centro polivalente nelmondo, realizzato per vendere, assistere e presentare i prodotti delGruppo attraverso i marchi Iveco, New Holland e FPT Industrialdi Maurizio Pignata

Potrebbe sembrare uno slogan pubblicitario,“pensa in grande, pensa industriale” (in inglese“Think big, think industrial”) ma è il principio acui si sono ispirati coloro che hanno voluto erealizzato il Fiat Industrial Village. Il più grandecomplesso dedicato ai veicoli e ai propulsoriprodotti dal Gruppo Fiat Industrial, un luogo in

cui intraprendere un viaggio alla scoperta dell’eccellenza,valori condivisi, volontà e capacità industriale finalizzateall’obiettivo di esaltare sempre la centralità dell’uomo.Infatti, “pensare industriale” significa puntare al massimo dellaqualità, intesa come materiali, strumenti e conoscenza, in unprocesso di ricerca e di miglioramento costante. Lo spazioobsoleto di una zona industriale è stato trasformato in unarealtà d’avanguardia, ma soprattutto in un vero laboratorio di

continua sperimentazione di idee, processi, proposte.Lo ha ribadito Sergio Marchionne durante il suo intervento inau-gurale alla presenza di un folto pubblico, del Presidente FiatJohn Elkann, del Sindaco di Torino Piero Fassino e delSottosegretario del Ministero delle Infrastrutture e dei TrasportiBartolomeo Giachino.«Il luogo che inauguriamo oggi è stato creato per i clienti diIveco, Case New Holland e FPT Industrial, per offrire loro uncentro di eccellenza per l’acquisto di veicoli e motori, e per iservizi di assistenza post-vendita - ha ricordato Marchionne -.Ma è stato anche pensato per la gente comune, per aprire icancelli delle nostre fabbriche e dare a chiunque l’opportuni-tà di avvicinarsi a questi mezzi e ai loro motori, per conoscer-li e provarli con mano. Questa iniziativa sottolinea anche ilrapporto che sentiamo con la città di Torino e della nostra

PENSA IN GRANDE,PENSA INDUSTRIALE

GUARDA IL FILMATO DELL’INAUGURAZIONE

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grande patrimonio storico e tecnologico ed è proprio per questoche è stata creata la Galleria Storica, un’esposizione di veicoliindustriali che rappresentano l’evoluzione dei prodotti dell’azien-da a partire dai primi anni del Novecento.L’area espositiva dei veicoli storici, che si estende per circa 2 mila mq, segue il percorso evolutivo del prodotto a secon-da dell’anno di produzione. Dal Fiat 15 Ter del 1913, veicolodelle spedizioni militari italiane in Africa, al mezzo agricoloPavesi LT 40 e ad altri trattori che hanno fatto la storia dellameccanizzazione agricola italiana. Inoltre, sono presenti la507 del 1926 e uno dei primi veicoli industriali l’M1 A dellasocietà francese Unic datato 1914. Continuando per la galle-ria si trova il 615 della Fiat, affiancato dai modelli Tigre e dal

popolarissimo Leoncino dellaOM, per poi ammirare un’au-topompa Sirius 85 D7 del1963 della Magirus, societàproduttrice di veicoli antin-cendio poi confluita in Iveco.L’ultima sezione è dedicataagli ultimi anni del Novecentocon l’Iveco 330.30, divenutoil simbolo di Overland, e il682 di Fiat, il camion piùamato dagli italiani.

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SHOPPING E CONFERENZEPresso il Fiat Industrial Village sono anche disponibili unasala multifunzionale, con 450 posti a sedere e dotata di sup-porti audio-video all’avanguardia, e lo store, in cui è possibi-le acquistare prodotti “firmati” dei brand: dagli oggetti dimerchandising agli accessori tecnologici, per rispondere aldesiderio sempre più frequente del cliente di personalizzareil proprio mezzo o di acquistare oggetti con il marchio delproprio veicolo. In quest’area è anche presente uno spaziodedicato ai ricambi originali.Il tutto per creare un ambiente piacevole, al di là dell’interesseprofessionale, un luogo originale in cui è gradevole trattenersi. Arenderlo ancora più attraente sarà un caffè/ristorante, di prossimoavvio, con l’obiettivo di offrirealla clientela un servizio di altaqualità, con cucina internazio-nale e arredi di pregio.

LA GALLERIASTORICAFiat Industrial è nata novemesi fa, ma ha radici profondecon più di un secolo di vita. Imarchi di Iveco, CNH e FPTIndustrial hanno ereditato un

Nella pagina a fianco,l’esposizione dedicata al lancio del Nuovo Daily e, sotto, lo spazio FPT Industrial.Qui a fianco, un’altra immaginedell’area tecnologica e alcuni modelli Irisbus; in basso, una vista del museo storico

eventi<INAUGURATO IL FIAT INDUSTRIAL VILLAGE

Ricavato all’interno dello storico comprensorio di Fiat SpaStura, divenuta nel 1975 sede centrale dell’Iveco, a fianco dellostabilimento FPT Industrial di Torino Stura e a breve distanza dauno degli impianti di New Holland Kobelco Cm Spa, FiatIndustrial Village si sviluppa su un’area di oltre 74 mila mq, deiquali 23 mila coperti, con un grande spazio dedicato all’espo-sizione dei veicoli e dei motopropulsori, circa 8 mila mq.L’ingresso è in strada Settimo, lungo il percorso da Torino aSettimo Torinese, alla periferia Nord-Est della città, nei pressidell’Autoporto Pescarito e della tangenziale. All’interno, unahall dal design funzionale dà accesso allo showroom conl’esposizione dei prodotti divisi in sezioni dedicate alle diverseaziende e, nella zona centrale, a uno spazio tecnologia e inno-vazione. Inoltre sono presenti punti di assistenza per i servizipost-vendita e finanziari, che forniscono risposte immediatealle richieste dei clienti, inclusa la possibilità di stipulare con-tratti di manutenzione e riparazione e soluzioni di finanziamen-to personalizzate. Il nuovo complesso è dotato anche diun’ampia officina, gestita sempre dalla Concessionaria IvecoOrecchia Spa, che effettua tutti gli interventi di manutenzionee riparazione avvalendosi di tecnici altamente qualificati. È inoltre possibile provare direttamente tutti i modelli dellediverse gamme usufruendo della pista Iveco adiacente lunga1,2 km con rampe inclinate da 30° a 60° e del campo provedi New Holland che prevede area attrezzate.

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vo grafico tricolore in omag-gio ai 150 anni dell’Unitàd’Italia hanno quindi attraver-sato il nostro Paese unendo intale veste anche un po’ diorgoglio e patriottismo.Durante il viaggio il convoglioha potuto disporre del sup-porto logistico di due Stralishospitality e di due Daily e allacollaborazione di un pool dipartner che hanno contribuitoalla realizzazione del tour: ilgruppo CIR (CompagniaItaliana Rimorchi), Michelin,Bosch, ZF, Gen-Art e Lavazza.Nel corso degli incontri previ-sti durante le tappe oltre alleprove dei veicoli si tenevanosessioni teoriche di presenta-zione dei vantaggi di ECO-STRALIS in cui venivano illustrate importanti nozioni tecnichedell’Iveco Driver Training, il corso di formazione e approfondi-mento sulle modalità di guida virtuosa, una delle offerte quali-ficanti del progetto ECOSTRALIS.Proprio i riscontri dei test, tutti positivi e in alcuni casi ancheentusiastici, consentono di archiviare questa esperienza conun risultato decisamente positivo e consegnare al mercato unveicolo che si propone come un campione di economia edecologia, attento alla redditività dei suoi proprietari. Prove pratiche dei veicoli, corsi teorici di guida economica escambio di esperienze professionali: ecco le testimonianzeraccolte nelle tappe di Magione e Balocco.

AUTODROMO DI MAGIONEAnche sulla pista dell’Autodromo dell’Umbria di Magione(Perugia), l’ECOSTRALIS ha fatto centro. Suscitando, in unacalda domenica di luglio, grande interesse fra i trasportatoriper le soluzioni tecniche adottate dai veicoli, per le prove pra-tiche in pista e per le sessioni teoriche di guida economica.Che hanno permesso di approfondire anche gli aspetti menonoti e scontati, legati al risparmio di carburante: dalla limitazio-ne della velocità del camion a 85 km/h all’uso corretto delcambio automatizzato Eurotronic, dal controllo della pressionedi gonfiaggio dei pneumatici alla verifica dell’efficienza dei fil-tri dell’aria, dell’olio e del gasolio. Notevole lo sforzo organiz-zativo per richiamare al l’evento e sensibilizzare le aziende ditrasporto che gravitano nell’area del perugino.

«Abbiamo spedito inviti - haaffermato Camillo Bacchidella concessionaria IvecoLuigi Bacchi di Perugia - atutte le aziende attive nellamovimentazione delle mercisu gomma: dai padroncini,alle medie e alle grandi flot-te, affisso locandine e coin-volto la stampa locale.Questa campagna ‘porta aporta’ ci ha permesso di

incontrare sull’Autodromo dell’Umbria un ampio ventaglio dioperatori: rappresentanti di flotte con oltre 150 veicoli legateall’industria del cemento di Gubbio, realtà di 10-15 mezzi chegravitano attorno a Spoleto e a Bastardo oltre, ovviamente, aun elevato numero di aziende monoveicolari». Decisamente positive le reazioni dei trasportatori all’esperien-

za di Magione. Giampaolo Grigioni, titolaredi un’azienda con seicamion - tutti Iveco - è rima-sto im pressionato dell’ampiagam ma delle soluzioni tecni-che per risparmiare gasolio:«L’inziativa ECOSTRALIS -spiega - è senza dubbiomolto interessante per larealtà della mia flotta, adibi-ta al trasporto di mobili ecollettame su tratte naziona-

li, con percorrenze medie di 100 mila km l’anno. Ovvio che,con questi numeri, il discorso della riduzione dei consumi siaparticolarmente attraente. Inoltre, abbiamo già avuto mododi apprezzare le qualità del cambio automatizzatoEurotronic, in dotazione a due dei mezzi del parco».Silvio Emiliani, responsabile di una società di trasporto con dieciStralis, ha posto l’accento sulle virtù del l’Eurotronic, ritenuto unfattore fondamentale per abbassare i costi di gestione dei veico-li: «Risparmiare sul gasolio èper noi fondamentale, tenen-do conto che le percorrenzesu tratte nazionali si aggiranosui 120-130 mila km l’anno.Un’elevata percentuale deinostri mezzi - cinque trattori ecinque motrici - utilizza già conottimi risultati l’automatizzatoEurotronic. Che verrà sicura-mente scelto anche per ilprossimo acquisto».

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Silvio EmilianiCamillo Bacchi

Giampaolo Grigioni

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primo piano<GRANDE SUCCESSO DELLA CAROVANA

Si è concluso l’ECOSTRALIS TOUR, la carovana per far provare il nuovoveicolo di gamma pesante stradale agli autotrasportatori di tutta Italia.Le interviste dopo i test di Magione e Balocco e le impressioni di guidadurante un trasferimento di Giovanni Gaslini e Marco Bianchi

AL TRAGUARDOL’ECOSTRALISTOUR

Un grande successo. Sono stati oltre 3 mila gliautotrasportatori che hanno risposto inmaniera entusiastica partecipando alle ses-sioni teoriche sui vantaggi di ECOSTRALIS emettendosi in fila per il loro turno di provadel veicolo. Oltre 800 i test effettuati per unamedia di circa 130 prove per ogni tappa.

Numeri che alla vigilia erano ipotizzati, ma solo all’arrivo sullapista prove di Balocco, in provincia di Vercelli, a distanza di unmese sono stati confermati. ECOSTRALIS TOUR ha percorso

l’Italia da Nord a Sud in sei tappe. Era partito dall’Interporto ZAIdi Verona, in occasione dell’inaugurazione della nuova sededella Concessionaria Iveco Officine Brennero, a metà giugno. Lacarovana si è poi trasferita via mare all’autodromo di Pergusa, aEnna in Sicilia e da qui è iniziata la risalita verso Nord con unaprima trappa all’impianto di Nardò, vicino a Lecce in Puglia.Quindi ha fatto tappa a Roma presso la Concessionaria IvecoRomana Diesel, all’autodromo di Magione, a Perugia in Umbria,per poi arrivare a Balocco per la tappa di chiusura.Sei ECOSTRALIS dotati di semirimorchio decorato con un moti-

GUARDA IL VIDEO DEL TOUR ECOSTRALIS

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Andrea del Trecco lavoracome corriere espresso contempistiche ridotte all’osso.Deve, quindi, manteneremedie elevate senza, però,“sforare” con i costi delgasolio. «Sono venutoall’evento di Magione - spie-ga - soprattutto per provarel’ECOSTRALIS da 460 CV,avendo già avuto positiveesperienze con altre moto-rizzazione della gamma Stralis. L’automatizzato Eurotronic miè sembrato decisamente valido, anche in un’ottica di abbatti-mento dei consumi. Che è un fattore critico per mia azienda,costituita da 15 camion con percorrenze di 180.000 km l’an-no. In quest’ottica, penso che la taratura della velocità massi-ma a 85 km/ora non faccia la differenza sui tempi di percor-renza di una tratta nazionale. Ma sulla fattura del gasolio, sì».

PISTA DI BALOCCOFrancesco Del Boca non ha bisogno di presentazioni: è ilPresidente nazionale di Confartigianato Trasporti oltre a rico-prire altre importanti cariche nell’ambito dell’associazionismodell’autotrasporto anche a livello internazionale, il suo è quin-di un parre più “istituzionale” anche se non ha rinunciato aprovare un ECOSTRALIS.«Ne ho ricavato un’eccellen-te impressione - conferma -,non solo un veicolo ma unprogetto che pone le basiper un’importante evoluzio-ne a favore degli autotraspor-tatori e i loro problemi.Certamente fondamentalel’attenzione ai consumi, cosìcome l’opportunità offertadai corsi di formazionedell’Iveco Driver Training diaccrescere le competenze degli autisti. Ma a me è piaciutosoprautto il “Pack Sicurezza”, tutte dotazioni fondamentali pergarantire una guida più protetta e sicura, non solo per il veico-lo stesso, ma anche per tutti coloro che si trovano a transitaresulle strade. L’auspicio sarebbe di vedere queste dotazioninon nella lista degli optional ma di serie».Il nome Riboni è conosciuto da tutti come una delle più impor-tanti realtà dell’autotrasporto italiano: una flotta di 130 veicoliimpegnati sulle rotte internazionali in tutta Europa. «Da tempoho individuato nelle potenzeda 480 a 500 CV i nostri vei-coli ideali - spiega PietroRiboni, fondatore della socie-tà che oggi dirige con ilfiglio Alberto -, ero quindicurioso di provare il nuovoECOSTRALIS 460. Scorrendole sue caratteristiche tecni-che potrei affermare che ècertamente la soluzione idea-le per un corriere che potrebbe

partenza o quando sono inseriti i rapporti ‘corti’. E, in con-dizioni di traffico normale, la limitazione a 85 km/h (anzi-ché a 90 km/h) influenza marginalmente la velocitàmedia, i tempi di percorrenza e le possibilità di sorpasso.Ha, però, un effetto rilevante sul dispendio di gasolio poi-ché, con una differenza di soli 5 km/h, la resistenzaall’avanzamento diminuisce del 12%. In autostrada, il crui-se control di tipo adattativo (ACC) rende la guida piacevo-le e rilassante.

UN RADAR PER AMICOPer attivare l’ACC - a velocità superiori a 15 km/h e con ilsistema di regolazione della velocità di crociera inserito -basta premere un pulsante posto sulla plancia. Il radar,collocato sul frontale in corrispondenza del paraurti, cal-cola allora la distanza fra l’ECOSTRALIS e il veicolo chelo precede, scongiurando gli eventuali rischi di collisione.L’ACC interviene, secondo la gravità delle situazioni,inviando un allarme acustico al conducente o agendodirettamente sui sistemi di rallentamento ausiliari (frenomotore e retarder) e sull’impianto frenante di servizio.Nella condizione di traffico più comune, quando un’autodopo un sorpasso e un cambio di corsia si posizionadavanti all’ECOSTRALIS, l’ACC mostra una modalità diintervento modulare e ben calibrata. Volendo, si possono anche modificare i parametri diintervento del cruise control adattativo, agendo suicomandi posti sul volante. In ogni caso, sullo schermomultifunzione del cruscotto sono sempre indicate la velo-cità di settaggio dell’ACC e la distanza fra l’ECOSTRALISe il veicolo che lo precede. Sul lato destro della colonna dello sterzo si trova il devio-guida che serve per impostare la velocità di crociera, perazionare il cambio Eurotronic in modalità sequenziale eper attivare il freno motore a decompressione.Quest’ultimo, grazie anche all’energica azione del turbo ageometria variabile del Cursor 10, evita il ricorso all’im-pianto frenante di servizio nella maggior parte delle situa-zioni di guida autostradali. Nel caso di percorsi partico-larmente impegnativi, caratterizzati da gradienti accen-tuati (5-6%), può essere utile l’intervento del retarderintegrato al cambio (Intarder). In quest’ultimo caso, l’azio-ne di rallentamento è generata da un mix modulabile dicontributi del freno motore e dell’Intarder.

Pietro Riboni

Francesco Del Boca

Andrea del Trecco

LEZIONI PRATICHED’ECONOMIACome abbattere i consumi senza penalizzare le prestazioni:alla guida di un ECOSTRALIS con motore da 460 CV nella tappadel Tour da Roma a Perugia

di Giovanni Gaslini

Quando si parla di ridurre i consumi di gasolio dei camion,sono tutti d’accordo. Poi, all’atto pratico, sono in molti atemere che le soluzioni a disposizione delle aziende di tra-sporto siano limitate o che, comunque, vadano a scapitodelle prestazioni. L’ECOSTRALIS sfata questi due luoghicomuni dimostrando di saper coniugare, con intelligenza,risparmio di carburante e perfomance. Lo ha fatto nellatappa da Roma a Perugia del tour di presentazione Italianodel veicolo e del pacchetto di servizi a esso associati.L’itinerario, prevalentemente autostradale, riproduce unadelle mission per le quali è stato concepito l’ECOSTRALIS:Grande raccordo anulare della capitale, dallo svincolo con laPrenestina alla diramazione con l’A1, autostrada del Sole indirezione nord fino a Orte, poi la E45 alla volta di Perugia.

TUTTO QUELLO CHE SERVE PER RISPARMIAREIl veicolo del test è un AS 440S46T/P con cabina Active Space,motore Cursor 10 da 460 CV e 2.100 Nm di coppia in versio-ne ultraecologica EEV, cioè ancora più ‘pulita’ dell’attuale Euro 5.Il cambio è l’automatizzato Eurotronic a 12 rapporti, con l’ulti-ma marcia in presa diretta. Si abbina bene al rapporto al ponte

di 2,64 (standard), pensato proprio in funzione dei percorsiautostradali. La gommatura è basata sui Michelin X EnergySavergreen 315/70 R 22.5 a bassa resistenza di rotolamento.Che riducono i consumi di gasolio da 0,9 a 1,6 litri/100 km (semontati sull’intero autoarticolato), rispetto alle coperture tradi-zionali. E, inoltre, i 315/70 sono multiruolo: permettono, infatti,sia l’agganciamento dei semirimorchi standard che dei grandevolume, con la sola eccezione dei megatrailer che richiedonoun piano ralla a 980 mm da terra. Oltre alle dotazioni di serie,il veicolo del test monta i due pacchetti di optional studiati perl’ECOSTRALIS: Comfort (che include, fra l’altro, il clima automa-tico e il riscaldatore cabina) e Sicurezza. Quest’ultimo prevedeil cruise control adattativo (ACC), cioè con radar frontale, l’avvi-satore di abbandono non intenzionale della corsia di marcia(LDW), il sistema di monitoraggio della pressione dei pneuma-tici (TPMS) e il misuratore dei carichi assiali.

UN’OCCHIATA ALLO SPOILER Semplici e ridotti al minimo, i check e i preparativi prima dellapartenza: basta un’occhiata allo spoiler sopracabina - la resi-stenza aerodinamica in più si ‘paga’ con i consumi - e l’attiva-

zione, mediante la chiave indotazione, del comandoEcoswitch. Che, attraverso ilprogramma iEco, limita lavelocità dell’ECOSTRALIS a85 km/h, introduce unaseconda logica di cambiomarcia dell’Eurotronic e ridu-ce del 10-15%, in funzionedel carico trasportato, lacoppia erogata dal motore.Sorge il dubbio: tutto questosignifica poca capacità dispunto e addio ai sorpassi?Assolutamente no, comedimostrano i primi chilometripercorsi sul Grande raccor-do in direzione dell’A1. Ilprogramma iEco agisce inmodo intelligente: inibisce lemanovre dispendiose per iconsumi, come il kick-down,ma non tocca la coppia in

primo piano<GRANDE SUCCESSO DELLA CAROVANA

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valentemente concentrati tra il Piemonte e la Lombardia. «I mieitrasporti sono quasi sempre al limite della portata - spiega -, èper questo che ho scelto il massimo della potenza che Iveco mimetteva a disposizione. Qui ho provato l’ECOSTRALIS 500 e l’hotrovato brillante e, come sensazione, adatto anche alle mie mis-sion. Sui miei Stralis ho voluto il cambio automatizzato Eurotronice ne ho subito apprezzato i vantaggi, non solo nella praticitàd’uso, ma anche nei consumi. Sono certo che gli ulteriori affina-menti che caratterizzano quello dell’ECOSTRALIS possanomigliorare le prestazioni con i vantaggi, soprattutto in termini diconsumi, che ho riscontrato io stesso. Sono così entusiasta delcambio automatizzato che recentemente ho ordinato unEurocargo e l’ho voluto con lo ZF Eurotronic». Alessandro Ravera è di Albenga, in provincia di Savona, dovegestisce con i fratelli l’omonima azienda specializzata nel traspor-to di rottami di ferro. «La nostra flotta si compone di 22 veicoli digamma pesante dotati di gruretrocabina e centinature, spe-cifici per carichi sempre allimite della portata - spiega -.Già da questo è comprensibi-le la nostra esigenza di dispor-re di una riserva di potenza einfatti tutti i nostri veicoli supe-rano i 500 CV. Questo perònon esclude che la propostaECOSTRALIS contenga ancheper il nostro lavoro una serie

di opportunità interessanti. Il cambio automatizzato ZF Eurotronic,con le limitazioni che si possono impostare, ci garantisce unmaggiore controllo sugli autisti meno capaci; così come le dota-zioni legate alla sicurezza sono un’ulteriore garanzia, è vero cheincidono inevitabilmente sul prezzo finale del veicolo, ma posso-no essere controbilanciate dai risparmi nei consumi. Ho trovatoanche il posto di guida particolarmente comodo e con tutte lemanovre sotto controllo».Per la Pierotta Trasporti parla Giuseppe, il titolare, che è venutoa provare i nuovi ECOSTRALIS con gli altri membri della famigliae alcuni autisti. «Abbiamo voluto conoscere questo nuovoECOSTRALIS per toccare con mano le opportunità che offre -spiega -. In effetti le potenzialità sono tante e alcune le metteròsubito in pratica anche sulla mia flotta che si compone di 10Stralis 560. La prima sarà di limitare il cruise control a 85 km/h esono curioso di riscontrare le ricadute sui consumi. Molto interes-santi anche le dotazioni di sicu-rezza, utili soprattutto quandol’autista è un po’ stanco. Cer -tamente i corsi e il cambioEurotronic sono un ottimoausilio per far crescere la pro-fessionalità dei nostri dipen-denti e creare quel circuito vir-tuoso che ritengo sia il vero mes-saggio vincente di ECOSTRALIS:tutti noi autotrasportatori do -vremmo farlo nostro».

Nella pagina a fianco, due ECOSTRALIS sulla “pit lane” della pista di Magione. Qui sopra, a Balocco una fase del briefing tecnico che precedeva i test in pista

Alessandro Ravera Giuseppe Pierotta

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destinarlo alle rotte autostradali con pochi passi alpini o appen-ninici. Nel nostro caso invece le Alpi le dobbiamo valicaremolto spesso e poi dobbiamo attraversare Paesi come l’Austriao la Svizzera, quindi ci servono veicoli versatili che siamo sem-pre strutturati per ogni mission, dei mezzi specialistici comequelli che stiamo ritirando in questi giorni: dei nuovi Stralis 500Euro 5. In futuro prenderemo certamente in considerazioneanche l’ECOSTRALIS e anche alcune indicazioni che il suo usoha evidenziato. Per esempio già da ora i nostri veicoli saranno

limitati a 85 km/h e abbiamoadottato su tutti il softwareIveco di gestione della flotta». Armando Fallati è il titolare del-l’omonima società di trasportocon sede a Rogolo, in provinciadi Sondrio. «La mia specializza-zione è il trasporto di alluminiolavorato soprattutto per l’indu-stria del packaging - spiega -,carichi generalmente gravosiche distribuisco un po’ in tuttal’Italia del Nord. Lo Stralis è da

anni un mio fedele compagno di lavoro e il nuovo ECOSTRALISl’ho provato con molta curiosità. Ovviamente ho scelto quello dipotenza maggiore perché per la mia mission, tanto peso e nume-rose salite, una scorta di potenza è indispensabile. La prima sensa-zione è stata ottima e il motore mi è sembrato molto generoso.Trovo che il progetto nel suo complesso sia davvero ideale per unaflotta perché la possibilità di limitare l’utilizzo del cambio e dellavelocità è certamente un importante ausilio per chi deve controlla-re e coordinare il lavoro di più autisti».

Livio e Gabriele Begheldo,padre e figlio, sono titolari didue differenti società di autotra-sporto: la BS Logistica con sedea Buttigliera d’Asti e la GabriTrasporti di Villastellone, in pro-vincia di Torino. «Nel complessole due società hanno una flottadi otto veicoli di gamma pesan-te con le quali trasportiamo unpo’ di tutto: dal latte all’acciaiosu tratte prevalentemente inter-nazionali con una netta prevalenza della Francia e della Spagna -spiegano -. Del nuovo ECOSTRALIS abbiamo apprezzato soprattut-to l’attenzione alla sicurezza e i supporti miglioramento dello stile diguida dell’autista, tutte dotazioni che ci lasciano più tranquilli quan-do affidiamo i nostri veicoli ad autisti più inesperti. È vero che moltisono optional ma crediamo che sulla sicurezza non si debba guar-dare troppo ai risparmi. In generale possiamo affermare che dallaprova ne abbiamo riportatedelle ottime sensazioni, si per-cepisce l’impegno di Iveco dirispondere alle esigenze di noiautotrasportatori». Filippo Cuciuffo gestisce unafiorente attività di commerciodi metalli a Roasio, in provinciadi Vercelli e cura direttamentele consegne e i trasporti deisuoi materiali con una coppiadi Stralis 560 con viaggi pre-

Armando Fallati

Filippo Cuciuffo

Livio e Gabriele Begheldo

primo piano<GRANDE SUCCESSO DELLA CAROVANA

CINQUE ASSALI, UNA SOLA GAMMAPer l’assale direzionale è consigliato Michelin XEnergy Savergreen XZ o XF. Il pneumatico“Front” offre una capacità di carico di 8 tonnella-te sull’assale direzionale sia con la soluzione315/80 R 22.5 che con la 315/70 R 22.5. È l’ar-chitettura “InfiniCoil” a permettere di avere que-ste prestazioni nella serie 70 perché contribuiscead aumentare la capacità di carico e migliorare laresistenza integrando un lungo filo continuo inacciaio che avvolge longitudinalmente l’interoblocco. Questa nuova tecnologia conferisce unamaggiore rigidità e quindi un miglioramento delpotenziale di durata della carcassa. Inoltre, stabi-lizzando la sommità del pneumatico, si haun’area di contatto al suolo uniforme che eliminadefinitivamente le deformazioni, migliora l’ade-renza e quindi la sicurezza.Per l’assale motore, viene proposto il pneumaticoXD che è dotato di lamelle “a doppia onda” chegli conferiscono una maggiore longevità e unamotricità migliorata fino al 10%. Le lamelle tridi-mensionali assicurano rigidità ai tasselli digomma e limitano l’usura e la resistenza al roto-lamento del pneumatico. Lavorando contempo-raneamente in senso orizzontale e verticale, con-feriscono un elevato livello di aderenza e, al con-tempo, una longevità superiore rispetto a quelladi una scultura tradizionale.Per l’assale trainato, Michelin propone il pneu-matico Michelin X Energy Savergreen XT,anch’esso dotato della carcassa “Energy Flex”con anche i fianchi rinforzati per resistere alleaggressioni causate dai bordi dei marciapiedi ealle torsioni.

LE “4 VITE” DI UN PNEUMATICO MICHELINUn pneumatico autocarro Michelin è progettatosin dall’origine per vivere quattro volte. La riscol-pitura e la ricostruzione Remix permettono diottimizzare il rendi-mento chilometricodei pneumatici, salva-guardando la sicurez-za. Le soluzioni svilup-pate da Michelinaumentano di duevolte e mezzo la suavita, risparmiando dal70% al 75% dellematerie prime.La riscolpitura è unafase chiave. Per que-sto, sin dalla progetta-zione di un pneumati-co nuovo, gli ingegne-ri di Michelin prevedo-no la presenza di un

Nella pagina a fianco, unECOSTRALIS durante iltour. Tutti i veicoli eranoequipaggiati conpneumatici Michelin XEnergy Savergreen. Qui asinistra, lo stand Michelinnel paddock di Balocco e,sotto, un’immagine cheevidenzia la struttura delpneumatico Michelin

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sottostrato di gomma sufficiente per permettereuna riscolpitura di qualità, senza modificare né lasolidità, né la resistenza del pneumatico, garanziedi sicurezza. Questa operazione avviene quandorimane uno spessore residuo della scultura di 2-3 mm ed è effettuata da un tecnico specializ-zato che ridisegna la scultura originale del pneu-matico con uno speciale utensile termico. Laricostruzione permette di ricreare gli spigoli vivi eun’altezza della scultura di circa 5-7 mm.Un pneumatico nuovo, ricostruito e usato puòessere riscolpito. Dopo essere stato ricostruitoed essere stato usato, quando rimane uno spes-sore residuo della scultura di 2-3 mm, si puòeffettuare una nuova riscolpitura, per dargli unaquarta vita. Tutti i pneumatici Michelin hannoall’interno dei canali del battistrada dei rilievi cheevidenziano il livello di usura e degli indicatoriche permettono di effettuare la riscolpitura allaprofondità ottimale. Michelin è l’unico costruttore a rinnovare i suoipneumatici autocarro usati, ricorrendo a mesco-le, processi e sculture identici a quelli del pneu-matico nuovo.

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L’affidabilità dei veicoli e il con-trollo dei costi sono le dueprincipali preoccupazioni deitrasportatori europei. È dimo-strato da numerosi studi, ma èanche una realtà che si perce-pisce ogni giorno. Iveco con

ECOSTRALIS ha voluto dare una risposta con-creta a queste esigenze del mondo dell’autotra-sporto e ha trovato in Michelin un partner altret-tanto sensibile.

UNA GAMMA COMPLETACon la gamma X Energy Savergreen, Michelinoffre la prima soluzione globale di pneumaticiche permette di risparmiare 1,7 litri di carbu-rante ogni 100 km rispetto alla media dei prin-cipali concorrenti. Con questi pneumatici sipossono equipaggiare i cinque assali delmedesimo autoarticolato, una soluzione globa-le per la sicurezza, la riduzione dei costi e losviluppo sostenibile. La sfida per Michelin sta nel far progredire varieprestazioni contemporaneamente: aderenza,longevità, durata, resistenza alle aggressioni,riduzione dei consumi di carburante. Questoequilibrio costituisce la specificità dei suoi pneu-matici. La realizzazione di questa sintesi è fruttodi un’altissima tecnologia, ottenuta con un inve-stimento in Ricerca e Sviluppo senza precedentinell’industria del pneumatico.La gamma di pneumatici Michelin X EnergySavergreen dispone della carcassa “EnergyFlex”, un’innovazione architettonica che faparte delle Michelin Durable Technologies.Questa carcassa antisurriscaldamento d’ultimagenerazione permette all’insieme del pneuma-tico (fianchi e tallone compresi) di contribuirealla riduzione dei consumi del veicolo. Sullasommità del pneumatico si concentra infatti il70% di dispersione dell’energia, mentre i fian-chi e la zona bassa (tallone) sono ognunoresponsabile del 15% del riscaldamento duran-te la marcia.La nuova carcassa “Energy Flex”integra treapporti tecnologici specifici: il pneumatico èdotato di una mescola di gomma Energy fin nellezone più sensibili, la mescola di gomma è costi-tuita da microcomponenti e i cavi metallici risul-tano più flessibili.

eventi<I PARTNER DELL’ECOSTRALIS TOUR

Una recente novità di Michelin, i pneumatici X EnergySavergreen perrisparmiare sui consumi e viaggiare sicuri.Presentati durantel’ECOSTRALIS TOUR, dicui il Gruppo francese è stato partner

LA RISPOSTA GLOBALEDI MICHELIN

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obiettivo. La presenza di numerosi autotrasportatori e deiloro autisti ha permesso di spiegare meglio questi concettiattraverso presentazioni e spiegazioni precise direttamente“sul campo”; solo i ricambi originali, infatti, garantiscono laqualità che ci si aspetta da un prodotto montato su unmezzo pesante.Infine, ma non certo ultimo per importanza, è stata presen-tata tutta l’offerta Beissbarth, un momento importante perl’azienda del Gruppo Bosch poichè unico partner del mondodell’attrezzatura per officina. I rivenditori Beissbarth hannocosì avuto modo di entrare in contatto con la capillare reteIveco presentando l’offerta completa omologata per ilcostruttore leader in Italia con specifiche promozioni dedi-cate all’evento. L’offerta spazia dalle attrezzature per il con-trollo della dinamica del veicolo, come banchi prova freno ebanchi prova assetto, a quelle per il service pneumatico,come smontagomme ed equilibratrici. Non mancano poitester batterie e attrezzaturadedicata alla ricarica degliimpianti di climatizzazione eall’analisi dei gas di scarico.Un’ampia scelta di sicurointeresse per un’officina allaricerca di attrezzature cheassicurino qualità, precisio-ne e affidabilità.L’ECOSTRALIS TOUR è statoquindi l’occasione per ribadi-re l’eccellenza del GruppoBosch anche nel mondodegli “heavy duties” e di rin-forzare ulteriormente unapartnership, quella conIveco, che dura con succes-so da 55 anni.

Qui sopra, lo stand Bosch sulla pista di Balocco che ha permesso diillustrare ai partecipanti le innovazioni di cui è dotato ECOSTRALIS.Sotto, i particolari del sistema Denoxtronic 2.1 e dell’iniettore pompa

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eventi<I PARTNER DELL’ECOSTRALIS TOUR

La partecipazione di Bosch al Tour ECOSTRALIS è stata un’ottimaoccasione per illustrare ai clienti l’importanza dei suoi componentidestinati ai veicoli commerciali e industriali

IL TRIPLICE RUOLODI BOSCH

Un evento importante e articolato come lacarovana ECOSTRALIS costituisce un’op-portunità insostituibile anche per i numero-si partner tecnologici che collaboranostrettamente con ogni costruttore automo-tive nella realizzazione di un veicolo. Inparticolare questa partnership è ancora

più stretta e fondamentale in un veicolo industriale, dove icomponenti oltre ad essere affidabili, devono anche garanti-re un plus nelle prestazioni in termini di efficienza. La parte-cipazione di Bosch all’ECOSTRALIS TOUR ha avuto una tri-plice valenza: illustrare le caratteristiche dei motori ecologi-ci di Ecostralis, frutto della progettazione congiunta Iveco-Bosch, evidenziare l’importanza dell’utilizzo di ricambi origi-nali e, infine, presentare il brand Beissbarth e le novità diprodotto più recenti a tutti i numerosi autotrasportatori econcessionari intervenuti all’evento.

I TRE PLUS DI BOSCHIllustrare le caratteristiche dei motori di Ecostralis, abbiamodetto, è stato il primo obiettivo. ECOSTRALIS è dotato di moto-ri Cursor 10 (da 420 e 460 CV) e Cursor 13 litri (da 500 CV),nati da una progettazione estremamente raffinata; si tratta dimotorizzazioni realizzate ad hoc per avere un minore impattosull’ambiente e per ridurre i consumi di carburante, con unrisparmio del 7,32% certificato dal TÜV SÜD tedesco.Per quanto riguarda il trattamento dei gas di scarico, aspettofondamentale per ridurre l’impatto dei veicoli sull’ambiente,Bosch ha sviluppato il Denoxtronic 2.1 per la riduzione degliossidi di azoto. Il sistema è utilizzato in combinazione con lamarmitta catalitica SCR; grazie all’uso congiunto dei duedispositivi, le emissioni di ossido di azoto si riducono conside-revolmente, fino al 95%.Sottolineare l’importanza dell’utilizzo dei ricambi originaliper la corretta manutenzione dei veicoli è stato il secondo

C’è quasi del timore reverenziale a pro-vare questo binomio. L’Iveco TrakkerAD 410T45 allestito con betonieraCifa RY 1300 siamo abituati a vederloin azione in tanti cantieri: una dellesoluzioni più richieste da un mercatoche sta ritrovando nuova vitalità.

Il Trakker è il leader indiscusso del settore cava-cantiere in Italiae occupa una posizione di rilievo anche sui principali mercatiinternazionali. Le sue doti di robustezza e affidabilità sono statecelebrate in più occasioni. Si tratta di un cabinato 8x4 con cabi-na Active Day e motore Cursor 13 a 6 cilindri in linea e 4 valvo-le per cilindro a iniezione diretta con turbina a geometria variabi-le e intercooler conforme alle direttive Euro 5. La cilindrata è di12.880 cc per una potenza di 450 CV (332 kW) a 1900 giri/mine una coppia di 2.200 Nm da 1.000 a 1.435 giri/min. Uno deimotori che, in termini di potenza e coppia, ma anche di attenzio-ne ai consumi, meglio completano l’offerta Trakker. Del resto iconsumi sono guardati con sempre maggiore attenzione ancheper i veicoli off-road. Il cambio è il tradizionale ZF manuale a

16 rapporti. Da notare che l’allestimento è stato arricchito dalPack Comfort e da alcuni optional importanti, tra cui le balestreposteriori semiellittiche, freno di stazionamento sull’assale ante-riore, presa di forza Multipower e barre stabilizzatrici posteriorida 60 mm.La betoniera Cifa è il modello RY 1300 il cui azionamento ègarantito direttamente dalla presa di forza del veicolo con unassorbimento di potenza di 85 kW; da ricordare che sulle mede-sime misure esiste anche una versione con motore ausiliario(denominata SRY) dotata di un motore FPT a 4 o 6 cilindri e93 o 129 kW di potenza. Si caratterizza per la linea morbida ecompatta, ha un telaio di 6.320 mm di lunghezza, un’altezzamassima di 2.800 mm e una larghezza di 2.360 mm; il peso avuoto è di 4.880 kg. Mettersi alla guida di un Trakker è un po’ come ritrovare un vec-chio amico, ogni volta che ci si siede al volante si fa sempreapprezzare per la posizione di guida perfettamente ergonomica,con tutte le manovre principali a portata di mano, senza doverpraticamente staccare le mani dal volante o distogliere l’attenzio-ne dalla strada. Il comfort è all’altezza delle migliori cabine strada-

li e ne abbiamo subito la con-ferma imboccando la tangen-ziale di Torino per raggiunge-re la cava che si trova aMoncalieri, praticamente dal-l’altra parte della città. È ilmomento di mettere alla provail Trakker sul terreno a lui piùcongeniale: la cava. L’off-roadIveco affronta con la massimasicurezza ogni situazione, tantoche viaggiamo sistematica-mente sfruttando la seconda He non sentiamo mai la necessi-tà di ricorrere alle mezze marce. Lo stesso vale ancheper il cambio, preciso e morbi-do negli innesti, veloce nellemanovre e anche il passaggiodalla prima alla seconda H noncostituisce un problema. Non resterebbe che raggiun-gere il primo cantiere e met-tersi al lavoro, ma questo nonè il nostro compito, mentre ilTrakker non aspetta altro…

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prodotto<PROVATO IN CAVA IL TRAKKER AD 410T45 CON BETONIERA CIFA RY 1300

Un abbinamento che ha fatto la storia dei veicoli da cantiere italiani.Trakker e betoniera Cifa, una partnership ottimale tra due “mostri sacri”del lavoro in cantiere di Andrea Dellacasa

IL RE IN CANTIEREGUARDAIL VIDEO

DEL TRAKKER BETONIERA

velocità. In fase di decelerazione e frenata, ilmotore elettrico funziona come un generatoreper il recupero dell’energia cinetica e la ricari-ca delle batterie. Quando poi il bus si arresta ilmotore diesel si spegne e le emissioni dei gasdi scarico si interrompono, il che comporta unulteriore risparmio di carburante e una riduzio-ne significativa dell’inquinamento atmosfericoe acustico. Nella ripartenza le batterie alimen-tano il generatore che riavvia il motore dieselnon appena il conducente preme il pedale del-l’acceleratore, facendo ripartire il veicolo.Sia i test a Milano sia quelli in Francia stanno con-fermando le grandi potenzialità di questa tecno-logia che potrà presto costituire un’alternativareale ai tradizionali bus diesel, con importantiricadute in termini di risparmi sul costo del carbu-rante e abbattimento dell’inquinamento.

primi mesi di utilizzo a Milano, si sono riscontra-ti risultati estremamente positivi, con una ridu-zione dei consumi fino al 39% in funzione dellecondizioni di utilizzo, e un abbattimento delleemissioni di anidride carbonica (CO2) e ossidi diazoto (NOx) fino al 40-50%. Grazie alla funzione“Stop & Start” e alla propulsione elettrica ancheil comfort a bordo e il livello di rumorosità sononotevolmente migliorati rispetto alla trazione tra-dizionale; invece gli interni e gli allestimenti sonoidentici a quelli della versione diesel, senzasacrificare spazio ai passeggeri. I posti totali delCitelis Ibrido nella versione scelta dai comunilombardi sono 97, più una postazione disabili susedia a rotelle.

UNA TECNOLOGIA COLLAUDATAFedele alla sua vocazione di costruttore innovati-vo, sempre pronto a rispondere alle richieste diveicoli più rispettosi dell’ambiente e delle risorsenaturali, Iveco Irisbus propone la sua gamma diveicoli urbani ibridi per il trasporto persone inversione di 12 o 18 metri grazie a un know-howmaturato in 15 anni di esperienza nel settore: inquesto arco di tempo, Iveco Irisbus ha infatti pro-dotto ben 120 autobus a propulsione ibrida, prin-cipalmente su telaio EuroPolis e CityClass, oltre asvariate decine di veicoli alimentati a batterie ocon cella a combustibile. Sono inoltre in serviziool tre 600 filobus, su telaio Citelis (in diversi paesidell’Europa Centrale) o nei modelli Cristalis eCivis (con guida ottica Siemens) adottati inFrancia, Italia e Spagna.Nel quadro dello sviluppo della sua nuova gene-razione di autobus con propulsione ibrida diserie, Iveco Irisbus ha siglato un accordo di par-tnership con BAE Systems per la fornitura di com-ponenti relativi alla linea di trazione: convertitoredi potenza, modulo di gestione dell’energia, bat-terie, generatore con starter integrato per la fun-zione Stop & Start, motore elettrico. L’e spe rienzadei due partner in materia di trazione elettrica eibrida fa leva su una flotta di circa 3 mila auto buscircolanti in Nord America ed Europa. In totale,questi veicoli trasportano oltre due milioni di pas-seggeri ogni giorno e hanno già all’attivo quasi400 milioni di chilometri percorsi in servizio.Da queste esperienze, oltre ai risparmi in termi-ni di consumi e inquinamento, si evidenzianoanche altri vantaggi collegati alla tecnologiadella propulsione ibrida: dall’accelerazione ini-ziale dell’autobus alla sua ripartenza. In fase diaccelerazione, il motore FPT Industrial Tector 6EEV di piccola cilindrata (6 mila cc invece degli8 mila cc del motore FPT Industrial Cursor 8) èmeno sollecitato in quanto il supplemento dienergia è fornito dal motore elettrico e dallebatterie agli ioni di litio. A velocità costante lebatterie non intervengono perché il motoreTector da solo è sufficiente a mantenere la

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Nella pagina a fianco,il Citelis Ibrido dell’ATM di Milano in piazza del Duomo. Sopra, lo schema difunzionamento del Citelise, qui sotto, il GX 427 articolato in serviziopresso la municipalitàfrancese di Poitiers

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Batterie e relativa ventilazione

Retrotreno identico al Citelis, pneumatici gemellati

Motore diesel Tector 6

Generatore con motorinod’avviamento integrato perfunzione “Stop & Start”

Motore elettrico di trazione

Generatore con motorino d’avviamento integrato per funzione “Stop & Start”

Convertitoredi potenza

per i sistemiausiliari

Convertitore di potenza per la trazione e recupero di energia in frenata

Circuito di raffreddamento per il convertitore di potenza

Circuito di raffreddamentoper il generatore e il motore elettrico

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Irisbus<TRASPORTO PERSONE

Il primato se lo contendono Italia e Francia.Difficile indicare chi per primo tra l’ATM diMilano, acronimo di Azienda TramviariaMilanese, e la cittadina francese di Poitierscon la sua “Régie des TransportsPoitevins”, società che gestisce il sistemadi trasporto pubblico locale con il nome

commerciale Vitalis, abbia introdotto su un nor-male servizio di linea un autobus ibrido IvecoIrisbus. Resta il fatto, molto importante, cheentrambi sono in piena attività e con risultati dav-vero eccellenti, al punto che in Italia anche il vici-no Comune di Monza ha prontamente copiato ilcapoluogo lombardo adottandone uno.

QUALI VEICOLILa tipologia dei veicoli è differente, infatti inFrancia è in servizio un GX 427 articolato prodot-to da Heuliez Bus, mentre in Italia si è scelto ilCitelis Ibrido. Quest’ultimo è un bus urbano di12 metri dotato di un motore diesel “downsized”Tector 6 EEV da 300 CV collegato a un genera-tore da 140 kW che alimenta il motore elettricodi 175 kW, quest’ultimo a sua volta recuperal’energia cinetica in frenata ricaricando le batterieagli ioni di litio che si trovano a bordo. Il sistemaibrido permette un risparmio sui consumi esoprattutto una drastica riduzione nelle emissio-ni. Dai test condotti in Francia e confermati dai

Dall’iniziodell’anno

è in servizioa Milano il nuovo

CitelisIbrido,

una sceltaadottata

anche dallimitrofo

Comune diMonza cheapre nuoviscenari per

il futuro

SFRECCIA A MILANOIL CITELISIBRIDO

GUARDA IL VIDEO DEGLI IRISBUS IBRIDI

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C&S. Nella prospettiva dell’auspicabile apertura del Corridoio 5,quali scenari futuri si prospettano per l’area veronese?Bonfrisco. Più che di auspicio, per la realizzazione del Corridoio5 parlerei di necessità. Non solo per dare attuazione ad una fina-lità istituzionale dell’Unione europea - la libera circolazione al suointerno di persone e merci - ma anche per i benefici che un col-legamento che va da Lisbona a Kiev ha sull’economia del conti-nente. Per altro, rimanendo sugli aspetti per così dire domestici,è abbastanza chiaro che le infrastrutture di trasporto hanno unrilevante impatto positivo sulla struttura economica e la compe-titività delle aree servite. L’Italia, interessata alla realizzazione diuno dei tratti più importanti, è ben consapevole delle opportuni-tà rappresentata dal Corridoio 5 per l’economia del Paese. È perquesto che il collegamento da Torino a Trieste è stato inserito dalprecedente Governo Berlusconi tra le opere strategiche gestitedalla “legge obiettivo”, di cui si prevede la conclusione entro ilprossimo decennio, secondo i programmi di questo governo. Ilquale sta attuando interventi specifici volti ad accelerare la rea-lizzazione di diverse tratte multimodali. Basti pensare al recentedecreto legge n. 98 che ha stanziato oltre 6 milioni per la prose-cuzione del servizio intermodale dell’Autostrada FerroviariaAlpina attraverso il valico del Frèjus e, contemporaneamente, isti-tuito un Fondo per le infrastrutture stradali e ferroviarie, con circa5 miliardi, che nel prossimo quinquennio vanno a finanziare, tragli altri interventi, una tratta dell’Alta velocità Milano-Verona.Oppure, all’accordo tra Cassa depositi e prestiti e banche cheassicura circa 2 miliardi per la realizzazione della Bre-Be-Mi, unaltro tassello importante nella realizzazione del Corridoio 5. Tutteiniziative che si scontrano però con le difficoltà poste da qualcu-no che in maniera irresponsabile si sta opponendo alla realizza-zione dell’alta velocità in Val Susa.

C&S. A suo avviso dove vanno individuate le priorità per questaarea dal punto di vista logistico e infrastrutturale?Bonfrisco. Nello scacchiere disegnato delle TEN, l’area veroneseè strategicamente situata all’incrocio dei Corridoi 1 e 5. Ad esse-re prioritario, quindi, continuerà ad essere l’interporto, il primo sitointermodale in Europa, con circa 140 aziende e 13 mila operatori.Una ‘‘città delle merci’’, un’unica infrastruttura logistica, altamentespecializzata e regolata da sistemi logistici integrati di altissimolivello, che se adeguatamente supportata e rafforzata fornirà unaulteriore spinta al ruolo di capitale della logistica svolto da Verona.Cui, nel tempo, si affiancherà Novara, dove il Corridoio 5 incrociail Corridoio 24 (la direttrice Genova-Rotterdam).

C&S. La direttrice del Brennero manterrà anche in futuro la suafunzione strategica per i traffici da e verso il Nord Europa?Bonfrisco. Berlino-Verona è una direttrice “naturale” degli scambicommerciali tra l’Italia e la Germania. Anche nel prossimo futuro,quindi, il Brennero, continuerà a essere uno snodo strategico peri traffici verso i paesi dell’Europa centrale, che costituiscono il tra-dizionale e più importante mercato di sbocco dell’export sianazionale, sia del Veneto e del Nord est. E lo sarà anche per i traf-fici in direzione opposta e che, sempre più, si dirigeranno verso lasponda sud del Mediterraneo. Tuttavia, facilitare i trasporti su que-sta direttrice significa eliminare le difficoltà fisiche che fanno delBrennero un “collo di bottiglia”. Iniziativa che oggi è più concreta,dato che le risorse assegnate dal già ricordato fondo istituito conil decreto legge n. 98 del 2011 sono destinate anche alla realizza-zione della galleria di base del Brennero. Tale decisione si affian-

ca all’ampliamento del nodo ferroviario Verona-Fortezza, l’acces-so a sud della galleria. Due iniziative volute dall’attuale maggioran-za, consapevole che solo la loro complementarietà può garantirel’assorbimento dei flussi di traffico attesi per il futuro.

C&S. In una visione più nazionale, quali pensa siano le opportu-nità che si possono aprire per l’area veronese alla luce degli attua-li scenari economici?Bonfrisco. Dicevo prima che gli investimenti in infrastrutture ditrasporto costituiscono aspetti rilevanti per la struttura economi-ca delle aree da essi servite. Credo che gli investimenti già rea-lizzati e quelli che saranno necessari per il completamento delletratte di competenza italiana dei Corridoi 1 e 5 significhino po -tenziamento delle modalità di trasporto e nuovi criteri di “fare tra-sporto”; cambiamenti nei mezzi, nelle strutture e nei servizi avalore aggiunto. Un complessivo miglioramento nell’offerta avantaggio del tessuto produttivo dell’area veronese, all’incrocio,come dicevo delle direttrici di traffico Nord/Sud ed Est/Ovest.Vantaggi derivanti non solo dallo sviluppo e dalla razionalizzazio-ne delle catene di fornitura, ma anche da una riduzione dei costi,dall’innovazione e da nuovi investimenti. Che miglioreranno lacompetitività delle piccole e medie imprese dell’area veronese,fortemente export oriented e che operano in distretti industriali,in grado di sfruttare meglio le opportunità offerte dai nuovi mer-cati e di creare nuova crescita e nuova occupazione. Benefici,però, che possono traslarsi anche ad altri settori e all’intera eco-nomia nazionale. Grazie anche all’attuazione del Piano Nazionaledella logistica predisposto dal senatore Giachino - che faràaumentare la domanda di trasporto - ed al fatto che tutta la pia-nura padana diventerà la più grande area logistica del sudEuropa, per l’incrocio di ben tre corridoi (l’1, il 5 e il 24) e speria-mo del corridoio Adriatico - grazie al progetto di reti Ten presen-tato dal Governo italiano nel semestre europeo del 2003 - cherenderà maggiormente attrattivi i porti italiani.

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Lombardia, e il Nord-Est per il 22,7% con un’occupazione com-plessivamente superiore ai 5.100.000 addetti. Un anno dopo, lacrisi - che intanto dal settore finanziario si è spostata all’economiareale - fa sentire i suoi effetti: il prodotto complessivo del nord estdiminuisce di oltre 5 punti (ma meno che in altri territori), una cadu-ta in parte attutita dall’apporto, invece, positivo del settore agrico-lo. A fine 2010, il Nord-Est fa segnare una ripresa del 2,1% (la piùalta tra i territori) che contribuisce alla crescita dell’1,3% del PILnazionale, mentre l’occupazione rimane sostanzialmente stabile,poco sopra ai 5 milioni di addetti. I dati del settore trasporto e diquello su strada in particolare, poi, testimoniano quasi in senso fisi-co che Veneto e nord est costituiscono uno snodo centrale per ilsistema economico nazionale. Nel 2008, con 19 milioni di t/Km,dal Veneto passava circa il 12% del complessivo traffico merci sustrada e dal Nord est oltre il 30%. Percentuali rimaste sostanzial-mente invariate nel 2010, a vedere il dato del Ministero deiTrasporti che indica una ripresa dell’andamento nazionale del tra-sporto su strada di oltre il 5% rispetto al 2009, quando, diversa-mente dal Pil, ha subito una battuta d’arresto passando da oltre165 milioni di t/km a poco più di 156 milioni di t/km.

Anna Cinzia Bonfrisco è senatrice del Popolodella Libertà da due legislature. È compo-nente del Comitato Direttivo del suo partitoed attualmente in Senato è Membro delleCommissioni Bilancio, Finanze e Tesoro eper la Vigilanza sulla Cassa Depositi ePrestiti.

C&S. Quale componente della Commissione Bilancio oltre cheesponente di spicco dell’attuale maggioranza, come giudica lasituazione economica del Nord-Est, con particolare riferimentoai movimenti delle merci?Bonfrisco. Il Veneto e gli altri territori dell’Italia nord orientale gio-cano un ruolo decisivo per l’andamento dell’intera economianazionale. Lo dimostrano i dati relativi ai principali aggregatimacroeconomici, dal Pil al valore aggiunto, dall’investimento all’oc-cupazione, tutti in ascesa fino al 2008, anno d’inizio della crisi cheancora oggi fa sentire la sua pressione. Faccio un esempio. Allafine di quell’anno il Veneto concorreva al PIL nazionale per il 9,4%,il dato più alto tra le regioni produttive dopo quello della

politiche del trasporto<INTERVISTA ALLA SENATRICE ANNA CINZIA BONFRISCO

Abbiamo incontrato la senatrice Anna Cinzia Bonfrisco, con la qualeanalizziamo le opportunità che le nuove infrastrutture creeranno per la sua regione, il Veneto, e per tutta l’economia nazionaledi Olga Lattuada

IL RUOLO CENTRALEDEL TRASPORTO

gli autotrasportatori sardi, con l’eccezione di alcune importantiaziende di caratura internazionale, sono in netta prevalenzaimprenditori monoveicolari o con dei parchi sotto le dieci unità esono molto radicati anche i trasporti in conto proprio. Un quadrogenerale che spiega la complessità dello scenario che IvecoAcentro si trova ad affrontare e il motivo per cui stiamo struttu-rando una rete assistenziale e commerciale snella e articolata.La nostra azione si sta sviluppando su alcune direttrici principa-li: dall’ampliamento del servizio al cliente tramite una maggiorecapillarità della Rete commerciale e assistenziale in tutta l’isola,con la realizzazione di nuove strutture all’avanguardia, all’offertaai nostri clienti un servizio a 360 gradi, anche attraversopartnership con gli altri player di Fiat Industrial Group». «Strutture assistenziali di eccellenza ed un nuovo look piùmoderno e di immagine, ad iniziare dalla sede centrale diCagliari - prosegue Zanframundo -. Qui Iveco Acentro disponedi due insediamenti, entrambi nella zona industriale a pochecentinaia di metri uno dall’altro, in una posizione strategica pro-prio all’incrocio delle due principali arterie di comunicazionedell’isola: la statale 131 “Carlo Felice” che collega il Nord con ilSud e la statale 554 che attraversa Cagliari da Est a Ovest. Sitratta della storica sede della Concessionaria che abbiamomigliorato e reso molto più moderna utilizzando insegne etotem della nuova Identity lveco, per affiancarli a un magazzinoricambi e a un’officina interna resa oggi molto più efficiente eall’avanguardia per garantire un servizio di eccellenza. Tutto èstato rinnovato per accogliere i nostri clienti con l’attenzione ela cura che si meritano: nel primo insediamento ci sono gli uffi-ci commerciali, una zona dedicata all’esposizione del nuovo edell’usato, oltre agli uffici amministrativi; nel secondo blocco c’èinvece la nuova officina da 1000 mq dotata di otto postazioni dilavoro attrezzate con strumentazioni di diagnostica avanzata e ilmagazzino ricambi che, insieme con quello della filiale diSassari, gestisce complessivamente oltre 13 mila voci. Per poter soddisfare al meglio una parte consistente di autotra-sportatori che operano nel Nord dell’isola, soprattutto per l’altonumero di collegamenti di quei porti con il continente, il nostrolavoro di ampliamento e rafforzamento della rete continua con lefiliali di Sassari e Olbia.Entrambe sono concepite inchiave moderna come centridi servizio, dunque realizzatepensando soprattutto all’attivi-tà assistenziale e riparativa,ma senza ovviamente trascu-rare gli aspetti commerciali. ASassari per il momento operia-mo nella struttura storica, maentro il 2012 sarà operativo unnuovo insediamento che per-metterà di rafforzarci nelNord-Ovest dell’isola; già oraè stato realizzato un magazzi-no ricambi, molto efficiente efornito, che in soli sei mesi haquadruplicato il fatturato, unsegnale positivo che indicaquanto fosse necessaria lanostra presenza. Anche nel-l’insediamento di Olbia siamo

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Nella pagina a fianco, una vista della sede di Cagliari e, sotto, Claudio Zanframundo, General Manager della Concessionaria. Qui sopra la “squadra” di Iveco Acentro, da sinistra: Roberto Rosati, Antonio Ramacciotti, Gesuino Vardeu, Federica Garau, Claudio Zanframundo, Gianluca Palladini e Alessandro Zandara

orientati nella creazione di una struttura concentrata sul service,con uno showroom per la zona vendita, e in grado di diventareun polo strategico per la copertura dell’area Nord-Est dell’isola.La Sardegna centrale è invece presidiata dalla terza filiale chesorge a Nuoro, dove siamo presenti con un ufficio commerciale. Ovviamente, oltre alle tre filiali, un elemento fondamentale pergarantire la completa copertura assistenziale a tutta l’isola ècostituito dai 14 centri riparativi autorizzati che assicurano ancheil servizio “24 ore”. Una rete articolata e in continua evoluzioneche solo il prossimo anno potrà dire di aver raggiunto il compi-mento del suo processo evolutivo, a tutto vantaggio del clientee della qualità del servizio a lui offerto».

BUSINESS A 360° «L’obiettivo finale di tutto questo fervore operativo - spiegaZanframundo - è poter offrire al cliente un “pacchetto” completo diofferte per ogni soluzione di trasporto: prodotti d’avanguardia sututte le gamme, servizi di customer service competenti e tempesti-vi, finanziamenti su misura con formule particolarmente convenien-ti. Il target finale è come sempre accompagnare per mano il clien-te nella sua esperienza con il marchio, far sì che quando entra inuna nostra sede trovi una risposta alle sue esigenze. Il tutto in lineacon il concetto di “chiavi in mano” che vuole nella sede dellaConcessionaria un unico punto di riferimento, dalla componentefinanziaria a quella assistenziale. E poi, oltre alla gamma di produ-zione corrente, riserviamo particolare attenzione alla selezione deiveicoli usati, che sono molto richiesti in Sardegna. Sempre con l’obiettivo di ampliare la nostra offerta, abbiamoacquisito la rappresentanza di altri brand di Fiat Industrial Group:Irisbus, per i bus e i veicoli trasporto persone e New HollandConstruction, che ci permetterà un ulteriore interscambio di con-tatti con, per esempio, i clienti cava-cantiere del Trakker e di Astra».«In tutto ciò - conclude Zanframundo - devo però dire che ilnostro vero elemento di forza è la qualità e professionalità dellasquadra di persone dell’Iveco Acentro: un team giovane, forma-to, determinato nello sviluppo del nostro business e deciso amettere a disposizione dei clienti le proprie competenze, facen-do tesoro dell’esperienza passata e guardando sempre al futuro».

rete<CONCESSIONARIA IVECO ACENTRO SPA

“Vendiamo Qualità” è con questo slo-gan che il dinamico fondatoredell’Acentro Nanni Fodde è appro-dato al mondo automotive, a 50 anni, con già alle spalle un soli-do passato di imprenditore nel set-tore dei laterizi e prima ancora in

quello oleario. Sotto la sua guida la Concessionaria ha cono-sciuto una grande espansione sempre legata al Gruppo Fiat,diventando ben presto leader in Sardegna nel settore dell’au-to e dei veicoli industriali. Una collaborazione iniziata nel 1973per le auto, come Autocentro, e proseguita nel 1976 con l’as-sunzione del mandato Iveco.Gli anni Novanta hanno vistoimportanti investimenti, unimpegno premiato negli anniDuemila con l’estensione delmandato di concessione pertutta la Sardegna. Una cre-scita che non si è arrestataneppure dopo il terribileincendio che nel 2006 hadistrutto il capannone cheospitava l’officina e il magaz-zino ricambi.

IVECO ACENTRO OGGIDal 2010 la gloriosa storia dell’Acentro sta vivendo una nuovafase di sviluppo. Alla nuova ragione sociale, Iveco Acentro Spa,corrisponde una nuova gestione partecipata direttamente dallaCasa madre. Nuovo è anche il General Manager: ClaudioZanframundo, 35 anni e una laurea in ingegneria al Politecnicodi Torino. Nel Gruppo Fiat dal 2000, dopo un’esperienzaall’estero con New Holland e Fiat Auto, Claudio Zanframundo èentrato in Iveco nel 2004 dove ha ricoperto vari ruoli di respon-sabilità negli Enti Customer Service, Business Unit Light e, piùrecentemente, Iveco Capital quale Sales & Marketing Manager.«Oggi Iveco Acentro Spa si trova di fronte una grande sfida - spie-

ga Zanframundo -, è infattil’unico dealer Iveco per tutta laSardegna, una delle regioniper estensione territoriale piùgrandi d’Italia ma con meno di2 milioni di abitanti. Da questidue dati si comprende comela copertura di tutto il territoriosia molto complessa proprioper la sua vastità e per la pol-verizzazione sull’area deglioperatori del settore. Oltre aquesto si deve registrare che

La Concessionaria cagliaritana Iveco Acentro Spa con le tre filiali diSassari, Olbia e Nuoro e 14 Officine autorizzate garantisce il presidiodi tutta l’isola. Ne parliamo con Claudio Zanframundo, GeneralManager di Iveco Acentro Spa

IVECOIN SARDEGNA

& 37NUMERO 100 SETTEMBRE-OTTOBRE 2011& 36 NUMERO 100 SETTEMBRE-OTTOBRE 2011

numeroeventi<1997-2011: CAMION&SERVIZI CELEBRA 100 EDIZIONI

Verso la fine degli anni Novanta, pur vantandouna rete forte e capillare in totale sintonia epartnership, Iveco sentiva la necessità sempre piùimpellente di un contatto diretto con il clientefinale. Il processo di comunicazione, sia versol’esterno sia verso l’interno, si era già moltoampliato e affinato in tutte le grandi aziende esoprattutto in ambito Fiat, ma il rapporto delcostruttore italiano con il mondo del trasportodoveva diventare più stretto. Era importante unconfronto per recepire necessità, critiche e puntidi forza, per produrre al meglio veicoli semprepiù performanti e affidabili offrendo soluzioni ditrasporto ad ampio raggio. Nel 1997, anno di fondazione della rivista, vennedeciso inoltre che il formato fosse quello di untabloid in quanto più apprezzato in quelmomento dagli autotrasportatori. L’iniziativarisultò vincente e piacque molto non solo agliimprenditori dell’autotrasporto, ma anche

alle Associazioni di categoria con le quali Camion & Servizi ha impostato

e mantiene contatti dando loro voce e spazio.Ricevere a casa un giornale che parlasse diquesto mondo, identificando realtà vincenti - daisingoli padroncini alle medie o grandi aziende - eaffrontando temi specifici del settore, ne decretòl’apprezzamento e venne accolto con grandeentusiasmo anche dalla stessa Rete Iveco. Nacquequindi uno strumento di comunicazione chepermise ieri come oggi a Iveco di parlare dellesue strategie, del suo impegno nella tuteladell’ambiente e nello sviluppo di veicolicompatibili, della ricerca di nuove tecnologie,così come del variegato mondo dei servizi amisura di ogni cliente, e al tempo stesso darevisibilità a piccole e grandi aziende di trasporto.Per questo fin dall’inizio si è puntato su unadiffusione capillare per abbonamento postale auna mailing che oggi raggiunge 30 mila utenti.Dal 2007 Camion & Servizi da tabloid ha subito unprofondo lifting grafico, diventando unarivista e collocandosi a ragionveduta fra le principali testateitaliane specializzate di autotrasporto.

I100 NUMERI DICAMION & SERVIZI

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poteva tradire questo virtuosoindirizzo ed è caduta su treECOSTRALIS AS440S46, l’ul-timo prodotto Iveco che haproprio nel contenimento deiconsumi e nell’abbattimentodelle emissioni inquinanti isuoi punti di forza.Da questa scelta ambientalenasce anche l’idea dell’EcoHospitality, un veicolo specialeche possa sintetizzare e con-centrare in un unico progetto ilmassimo della tecnologiadisponibile dedicata al rispettodell’ambiente. Il progettoPramac Eco Hospitality vuoleessere una dimostrazione chele tecnologie di oggi già per-mettono di abbattere pratica-mente a zero la produzione diCO2 di case, uffici e aziende.La Pramac Eco Hospitality è unveicolo unico e innovativo azero emissioni di CO2, autosuf-ficiente come produzione dielettricità grazie a 70 mq dipannelli solari PramacMicromorph e a una tripalaeolica Pramac disegnata daPhilippe Starck. L’elettricità pro-dotta viene impiegata per ilfunzionamento di tutte le com-ponenti elettriche presentiall’interno dell’hospitality natu-ralmente a basso consumo,come lampade a led, televisori, frigoriferi Elettrolux classe A+ eapparecchiature da ufficio. La corrente in eccesso è usata percaricare una batteria che garantisce l’energia elettrica nelle orenotturne. La gestione di tutte le componenti elettriche è delegataall’innovativo sistema Pramac Green Box sviluppato con Microsoftper l’ottimizzazione dei consumi domestici e le applicazioni domo-tiche. Inoltre il semirimorchio è stato costruito in materiali leggericome l’alluminio, evitando così anche la verniciatura. Il peso com-plessivo in ordine di marcia è stimato pari alla metà di un norma-le trailer a tre assi, permettendo così di contenere ulteriormente iconsumi della motrice Iveco ECOSTRALIS, a tutto vantaggio delcontenimento delle emissioni nocive nei trasferimenti.Nell’intero progetto una speciale attenzione è stata rivolta ancheall’utilizzo di soli materiali riciclabili o riciclati, sia nella costruzio-ne del semirimorchio, sia negli arredi interni, come il pavimentodi plastica o il mobilio Kubedesign in cartone riciclato.

PARTNERSHIP CON IVECO«Ancora una volta Pramac si distingue per l’ecosostenibilità checaratterizza la nostra azienda - spiega il Pramac Racing TeamPrincipal Paolo Campinoti -. Questa Eco Hospitality è l’unica almondo nel suo genere. E noi che siamo il Green Energy Teamdella MotoGP non possiamo che essere soddisfatti di questastruttura. Abbatteremo le emissioni di CO2 a zero e ridurremo

l’inquinamento ambientale. Siamo davvero felici di questa inizia-tiva che abbiamo realizzato in collaborazione con alcuni partnertecnici. Prima fra tutti Iveco con la quale abbiamo avviato una col-laborazione che ci vede impegnati sullo stesso fronte: la lottaall’inquinamento e l’impegno a ridurre il più possibile le emissio-ni nocive, il tutto per il bene e il rispetto del nostro pianeta».«Da tempo Iveco ha fatto del rispetto per l’ambiente una delledirettrici fondamentali della propria strategia aziendale - affermaMarco Monacelli, Brand Communication & Advertising Director diIveco - che è testimoniata anche dalla gamma prodotto, con ilDaily, la cui vocazione ecologica è un fatto conosciuto e ora conl’ECOSTRALIS che ha trasferito sulla gamma pesante la logica e ipunti di forza del nostro veicolo leggero. La nostra partnershipcon Pramac è un’evoluzione naturale dell’impegno di Iveco in unadisciplina sportiva che esprime energia positiva, emozioni, oltreche tecnologia all’avanguardia, applicata in questo caso al mondodei motori, ma sempre con un grande rispetto per l’ambiente». Ricordiamo che, oltre al Pramac Racing Team, Iveco fornisce ipropri veicoli anche ad altre importanti squadre impegnate nelMondiale MotoGP, tra queste quella ufficiale Yamaha delCampione del Mondo Jorge Lorenzo e alcuni tra i principali teamsatelliti delle varie case, oltre all’organizzazione della Dorna. Nonè quindi esagerato affermare che Iveco muove il Motomondiale,in modo rapido, efficiente e anche ecologico.

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Nella pagina a fianco, i treECOSTRALIS al servizio delTeam Pramac con le DucatiGP11 di Capirossi e dePuniet. Qui, due immaginidell’avveniristica ed ecologica hospitality della scuderia

sport<IL TEAM MOTOGP PRAMAC RACING

Pramac ormai da 10 anni partecipa al motomon-diale come Team satellite Ducati nella categoriaMotoGP. Grazie alla passione e all’impegno diPaolo Campinoti, Team Principal e proprietariodel Pramac Racing Team, il nome Pramac èormai ben conosciuto nell’ambiente motocicli-stico mondiale. Importanti piloti hanno corso

per i suoi colori in questi anni: Max Biaggi, Makoto Tamada,Alex Barros, Toni Elias. Nel 2008 il team ha ottenuto due podiconsecutivi a Brno e Misano ed è diventato l’unico Team satel-lite (cioè non ufficiale, ndr) a salire sul podio per due voltedurante la stessa stagione. Quest’anno la squadra disponedella Ducati Desmosedici GP11, 800 cc di cilindrata per oltre200 Cv di potenza e una velocità di punta di 310 km/h, che èportata in pista da due campioni del calibro di Loris Capirossie del francese Randy de Puniet.

La Eco Hospitality sbarca nel paddock MotoGP grazie al PramacRacing Team che completa le sue scelte virtuose in tema ambientaleaffidando i trasporti a tre Iveco ECOSTRALIS

di Maurizio Pignata

VELOCIED ECOLOGICI

IMPEGNO AMBIENTALEDallo scorso anno, per meglio promuovere l’impegno dell’azien-da verso le energie rinnovabili e il rispetto dell’ambiente, ilPramac Racing Team si è proposto come “The Green EnergyTeam”, ovvero Team ecologico focalizzato nella riduzione dell’in-quinamento, dimostrando così come anche in un mondo parti-colare come quello delle corse motociclistiche sia comunquepossibile impegnarsi per il rispetto dell’ambiente. Semplici inizia-tive come l’impiego di moto elettriche all’interno del paddock(caricate con pannelli solari e pale eoliche posizionate suicamion del team), l’uso di cibi e bevande prodotte in aziendecertificate a zero produzione di CO2, l’impiego di vernici ecologi-che e detergenti biologici, il rifornimento dei camion con ecodie-sel, la raccolta differenziata in pista e l’utilizzo di sola carta ricicla-ta. Ovviamente anche la scelta dei tre truck per la movimentazio-ne dei semirimorchi del team (moto, officine e hospitality) non

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nizione degli strumenti finanziari più adatti e ade-guati e, infine, l’elaborazione di piani mirati. Le componenti di relazione e rapporto si compe-netrano assai spesso con la fase gestionale suc-cessiva al perfezionamento dei contratti: il KeyAccount Manager di Iveco Capital diventa così atutti gli effetti il punto di riferimento per il clientein ogni momento di vita del contratto.Un’importante risorsa le cui competenze si sonocostruite nel tempo in funzione dell’esperienzapersonale di ciascuno: il percorso lavorativo diognuno è stato uno dei punti fondamentali su cuiè stata fatta la scelta. Ma non solo, Iveco Capitalnel corso degli ultimi due anni ha dedicato loromolte ore di formazione manageriale e tecnica,con approfondimenti legislativi, economico finan-ziari. Il tutto ovviamente perché possano offrire alcliente un servizio completo e di qualità.

CHI SONOI KEY ACCOUNT MANAGERA questo punto conosciamo meglio i KeyAccount Manager di Iveco Capital.Pierdavide Beretta, 53 anni, è nel Gruppo Fiat dal1978 e dal 1999 in Iveco occupandosi prevalen-temente di attività in ambito finanziario. In questianni è stato Team Leader e Area Manager inLombardia per la gestione dei contratti di lea-sing/retail dei clienti delle Concessionarie Iveco e oggi è Key Account Manager Area Nord.Recentemente ha concluso una trattativa con laAimeri Ambiente, ungrande operatore ita-liano per l’ecologia ela raccolta rifiuti, chenegli ultimi anni haacquistato più di 300veicoli Iveco dotati diattrezzature specialicome i compattatori. Ilcliente ha semprericonosciuto a IvecoCapital celerità, com-petenza e la precisio-ne nella gestione deicontratti di locazionefinanziaria, determi-nanti per il rispetto deitermini di consegnadei veicoli, quindi per ilcliente che vuole pun-tualità nella gestionedei contratti di appaltopubblici.Alessandro Fabiani,49 anni, è nel GruppoFiat dal 1990 e dal1999 in Iveco; attual-mente è Key AccountManager per il Centro

Italia. Durante questa esperienza lavorativadiversificata ha avuto modo di approfondire laconoscenza del mercato in tutti i suoi aspetti,indispensabili per la definizione degli strumentifinanziari più adatti alle singole esigenze.Determinante è lo stretto rapporto con ilConcessionario che ha portato a risultati eccel-lenti come, per esempio, il recente contratto conla società World Rent/Mondo Convenienza cheha visto Iveco Capital recepire e soddisfare tuttele esigenze del cliente.Fabio Caiazzo, 41 anni e una laurea in Economiae Commercio, è in Iveco dal 2008 come AreaManager per la Campania e Sicilia e oggi è il KeyAccount Manager per il Sud Italia. In preceden-za aveva maturato un’esperienza decennale nel-l’ambito dei servizi finanziari che ha forgiato ilsuo costante impegno a rafforzare l’interazionetra la Captive e la Rete Iveco, sviluppando unasinergia volta a garantire ai clienti servizi finanzia-ri personalizzati e risposte rapide. Come si èverificato recentemente con la fornitura di 20trattori Iveco Stralis AS 440S50 alla D’AlterioGroup Logistic.La squadra commerciale, composta da diecipersone attive sul territorio di cui i tre KeyAccount Manager fanno parte, svolge quindi unruolo importante nell’organizzazione di IvecoCapital in Italia. È una struttura fondamentale perrispondere in maniera rapida ed esaustiva atutte le richieste dei clienti.

Qui sotto i tre KeyAccount Manager, da sinistra: Fabio Caiazzo,Pierdavide Beretta e Alessandro Fabiani

numeroiveco capital<

Il mercato si sta progressivamente ripren-dendo dopo la congiuntura negativa degliultimi anni e sono tante le grandi e medieflotte che tornano a guardare al futuro conrinnovato ottimismo. Iveco Capital ha sem-pre monitorato con molta attenzione l’an-damento di questo trend offrendo via via

nuove opportunità finanziarie interessanti almondo dell’autotrasporto, per agevolarlo, estrutturandosi per personalizzare al massimo isuoi servizi.Proprio con questo obiettivo, già nel corso del2010, ha deciso di creare una nuova figura pro-fessionale, il Key Account Manager, che potessecostituire un importante riferimento. Da un annocirca, tre persone con ottimi livelli di esperienzae di competenza operano in localizzazioni geo-grafiche diverse (Nord, Centro, Sud e isole)peressere ancora più vicini alle esigenze dei clientie offrire con tempestività soluzioni finanziarieestremamente flessibili.

SINONIMO DIPROFESSIONALITÀIl Key Account Manager è una nuova figura pro-fessionale che dà grande valore aggiunto in ter-mini di flessibilità e tempestività all’intera attivitàdi Iveco Capital e della rete di vendita. È lui chedefinisce, per la sua area di competenza, le azio-ni di contatto e relazione con i grandi clienti, siache ci siano necessità contingenti di acquisto abreve che di piani di investimento a medio olungo termine. Una delle caratteristiche princi-pali della sua attività è la conoscenza specificadel territorio di competenza e il costante “prospect” dei clienti che vi operano, siano essigià conosciuti o meno da Iveco Capital. Lacostante e stretta relazione che lega il KeyAccount Manager con le Concessionarie Ivecoe con l’ente Vendite dirette del Mercato Italia, èuno dei punti cardine dell’attività. Il programmadelle visite rappresenta la base del lavoro, a cuiseguono l’analisi dei bisogni del cliente, la defi-

La società captive Iveco Capital è in ogni istante alservizio del cliente per offrire soluzioni finanziariepersonalizzate. Il ruolo “chiave” dei “Key Account”sul territorio

AL SERVIZIODEL CLIENTE

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retta il “cottoforte”, cioè il prodotto base per la realizzazionedelle piastrelle. «Nel 1978 iniziai a lavorare con mio padre - raccontaGiorgio Gazzetti - e così i camion diventarono due. Siamoandati avanti in questa formazione, con l’unica aggiunta diun terzo veicolo e di un autista qualche anno dopo, prati-camente fino al 2000, giorno in cui lui è andato in pensio-ne. Allora avevamo due ditte individuali, mi offrii di rilevarequella paterna, fondai l’attuale Società a responsabilità limi-tata, scesi dal camion e, anche con l’aiuto di mia moglie, mimisi dietro a una scrivania per sviluppare la mia nuovaazienda. Direi che i risultati sono stati positivi: oggi la flottaè di 12 veicoli e il limite più grave che incontro nella cresci-

ta è la carenza di autisti,altrimenti i veicoli potrebbe-ro essere anche di più. La mission non è sostanzial-mente cambiata, continuia-mo a curare il trasportodelle materie prime e deisemilavorati da uno stabili-mento all’altro, sempre quinell’area emiliana, oltre aportare i prodotti finiti pres-so i centri di distribuzione. Quindi ci possiamo definiregli specialisti dell’UltimoMiglio perché i nostri tra-sporti si svolgono in ambitoprevalentemente locale,anche se sono semprerichieste puntualità e pre-cisione sia nei ritiri sianelle consegne, le proble-matiche sono identiche aquelle di ogni altro autotra-sportatore».

L’IMPORTANZA DEL SERVIZIOGiorgio Gazzetti ha recente-mente ritirato sette nuoviStralis dalla Concessionaria

Iveco Evicarri Spa di San Cesario sul Panaro, in provincia diModena, che rinnovano buona parte della sua flotta.«Ho scelto il modello Active Time con motore Cursor 13 da480 CV e cambio automatizzato EuroTronic 2 - spiegaGazzetti -. La cabina Active Time è ideale per il nostro uti-lizzo che non prevede di dormire a bordo, è spaziosa ecomoda, ma senza la volumetria della Active Space che èideale per le lunghe tratte. Viaggiamo sempre abbastanzacarichi, spesso al limite della portata, e quindi un po’ dipotenza è necessaria, proprio come quella garantita dalCursor 13, mentre il cambio automatizzato è la prima voltache lo scelgo. Una decisione che ho maturato soprattuttoin funzione della difficoltà di trovare autisti a cui avevoaccennato anche in precedenza. I driver veramente profes-sionali sono rari e ci dobbiamo rivolgere spesso a persona-le meno competente, tanto volonteroso quanto inesperto. Non è un problema di sicurezza e puntualità, perché sonotutti molto scrupolosi e precisi nel loro lavoro e la qualitàdel nostro servizio ci viene riconosciuta da tutti. Il proble-ma è proprio l’esperienza a trattare il mezzo meccanico e,soprattutto cambio e frizione, ne risentono irrimediabil-mente. Così con questo nuovo ordine di veicoli ho decisodi scegliere il cambio automatizzato Eurotronic una solu-zione che è ormai diventata di normale utilizzo. I setteStralis portano a 12 i carri e trattori di gamma pesante dellaflotta, a cui si aggiunge un veicolo di gamma media e unadecina di semirimorchi, sia a vasche sia a pianale, perpoter rispondere con l’attrezzatura più appropriata a tuttele richieste dei clienti»·«Stralis è un camion che mi piace proprio - concludeGazzetti -, ha una bella cabina, un motore generoso e poic’è la garanzia del servizio Iveco. Io non faccio grandi per-correnze, ma per chi si muove in tutta Italia poter contaresu una rete assistenziale così ramificata e professionalecome quella Iveco è una bella garanzia. A tutto questo sideve aggiungere la cordialità e professionalità dellaConcessionaria Evicarri, dove mi sono sentito davvero con-siderato: una trattativa corretta e la disponibilità di trovareuna risposta positiva a ogni mia esigenza. Le migliori basiper far crescere un rapporto anche per il futuro: le prospet-tive sono positive e voglio continuare a investire sulla miaattività, i clienti mi sono vicini e quindi guardo ai prossimianni con grande ottimismo».

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Da sinistra, Giorgio Gazzetti,titolare della Gazzetti Srl, e Matteo Pinelli,Responsabile commercialedella Concessionaria IvecoEvicarri Spa

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Ci sono città che al solo pronunciarne il nomesono immediatamente collegate a un’attività.Sassuolo è certamente una di queste e,nonostante la vicinanza con Maranello e ilmito Ferrari, ha saputo costruirsi una solidafama legata alla lavorazione della ceramica edelle piastrelle in particolare. Un business

che neppure la Cina e la globalizzazione hanno scalfito e, coni dovuti accorgimenti, continua a fiorire e svilupparsi.

TESTIMONI DI UN’ERALa Gazzetti è certamente un’azienda che ha vissuto a fian-co delle aziende ceramiche, dal loro fiorire al loro sviluppo,ne ha seguito le immancabili crisi e le ristrutturazioni chehanno permesso la difesa della loro leadership mondiale. È stato infatti nel 1973 che Walter Gazzetti, padre dell’attua-le titolare, ha messo a disposizione il suo camion agli ope-ratori locali del settore per trasportare il “biscotto”, perusare il termine più comune, o per dirla in maniera più cor-

Sassuolo e il suo hinterland sono la patria delle ceramiche e la Gazzettida quasi trent’anni ne cura i trasporti tra i diversi stabilimenti produttivi

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OBIETTIVOULTIMO MIGLIO

GAZZETTI SRL

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ti; la competenza ed esperienza logisticanel settore food hanno dato al business del-l’azienda un’importante accelerazione.«I dati degli ultimi anni si commentano dasoli - spiega Alberto D’Agostino -. Lo scorsoanno abbiamo ottenuto un +40% di fattura-to sul 2009, che si era chiuso a sua voltacon un +30% sul 2008, un trend positivoche il 2011 sta confermando. Dati che ciinvogliano senz’altro a proseguire sulla stra-da intrapresa: investire nelle strutture e neimezzi, nonché nelle risorse umane. Operiamo soprattutto nel settore agro-ali-mentare, serviamo anche molti marchi lea-der del segmento alimentare secco, maabbiamo strategicamente deciso di diversi-ficare per crescere, focalizzando la nostraattenzione verso il freddo che avrà un ruolosempre più importante, grazie alla partner-ship con un noto marchio leader dellaGrande distribuzione organizzata. Oggi l’attività si sviluppa in tutta Italia con unaserie di filiali che si sono affiancate alla sedeprincipale di Villaricca. Al momento sono atti-ve tre strutture nel casertano, una a CastiglionFiorentino, in provincia di Arezzo, e una aRomentino, in provincia di Novara e a soli 25

km da Milano. Inoltre abbiamo due punti dismistamento a Palermo e Catania in Sicilia.Grande attenzione è stata dedicata anchealla automazione della gestione dei magazzi-ni: dal 2004, grazie alla radiofrequenza,abbiamo razionalizzato i flussi in entrata euscita delle merci in conto deposito, adem-piendo agli obblighi di legge che ci vedonocorresponsabili nel controllo della filiera,soprattutto per il comparto agroalimentare.Inoltre, nelle nostre celle magazzino abbia-mo introdotto tecnologie che permettonouna più ampia manovrabilità all’operatore equindi maggiore produttività, abbattendodrasticamente i margini d’errore. Stiamorispettando la “tabella di marcia” che ci era-vamo proposti e ne siamo molto soddisfatti».

TUTTO SU GOMMA«Un ruolo fondamentale nell’organizzazionelogistica è ricoperto dai trasporti che per laquasi totalità sono affidati alla modalità stra-dale - prosegue D’Agostino -. Abbiamo unaflotta di 200 veicoli in continua espansionee prima della fine dell’anno ne immatricole-remo altri 40. Sono tutti Iveco, equamentedivisi tra Stralis ed Eurocargo. In particolareper il veicolo di gamma pesante abbiamoindividuato nella versione da 500 CV quellaideale per le nostre mission. Negli ultimiordini abbiamo anche inserito il nuovo ECO-STRALIS per l’attenzione al contenimentodei consumi e all’impatto ambientale. I vei-coli sono tutti dotati di satellitari e gprs checi permettono di controllare in tempo realel’esito delle consegne, con la stampa deidocumenti direttamente a bordo dei veicoli.Nella partnership con Iveco determinante èl’eccellente rapporto con la ConcessionariaEsposito Spa di Napoli che ha seguito tuttoil nostro processo di crescita garantendocisempre un servizio attento e tempestivo. Inostri veicoli sono coperti da contratti dimanutenzione programmata e dalle esten-sioni di garanzia previste dalla casa e quin-di la fiducia nel dealer è indispensabile».I programmi futuri non sono meno ambizio-si. «Il processo di espansione è destinato acontinuare anche nei prossimi anni - con-clude D’Agostino -. Determinante in questosviluppo è la nuova piattaforma campana inavanzata fase di realizzazione che sarà ope-rativa all’inizio del 2013. Qui verranno con-centrate le attività che attualmente si stannosvolgendo nella sede centrale e nelle trefiliali casertane. Dal punto di vista organiz-zativo sarà un ulteriore salto qualitativo,l’ennesimo di questa lunga ma al contemporecente storia della D’Alterio Group-Divisione Logistica».

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La famiglia D’Alterio al completo per lacerimonia di consegna deinuovi ECOSTRALIS. Da sinistra: il figlio Carmine, la mamma Maria Luigia, la figlia Raffaelita, Antonio D’Alterio con Pasquale Espositotitolare della ConcessionariaIveco Esposito Spa

naria attività in una più articolata offertalogistica con una specializzazione nell’ambi-to food con la nascita della D’Alterio Group-Divisione Logistica Srl.

UNA POSSENTEACCELERAZIONEMa è soprattutto negli ultimi quattro anniche la società ha conosciuto un forte svilup-po grazie anche alla energica azione delDirettore generale Alberto D’Agostino. Sonostati acquisiti nuovi clienti mantenendo altoil grado di soddisfazione di quelli consolida-

La sede storica è sempre aVillaricca, alla periferia diNapoli, ma tante cose sonocambiate da quando, 50 annifa, Antonio D’Alterio avviò lasua attività di commercio all’in-grosso di grano e cereali. La

rivoluzione è più recente, avviata una venti-na di anni addietro con il contributo dellaseconda generazione, i figli Raffaelita eCarmine e la costante presenza dellamoglie Maria Luisa. Una solida compaginefamiliare che ha saputo far emigrare l’origi-

Una storia di mezzosecolo

che negli ultimiquattro anni

ha conosciutola sua

consacrazionee la massimaespansione. E i progettifuturi della

D’Alterio GroupDivisioneLogistica

sono ancorapiù ambiziosi

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CRESCITA NELLA LOGISTICAALIMENTARE

D’ALTERIO GROUP-DIVISIONE LOGISTICA SRL

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oppure darsi una struttura più articolata e crescere. Hoscelto senza indugio questa seconda strada e, a dieci annidi distanza, i risultati si stanno vedendo. Per anni avevamotrasportato con un solo camion il vino prodotto dalle nostrecampagne, sia con botti sia con cisterne, è quello era ilnostro lavoro. Della precedente struttura resta solo la sedestorica di Galatina, in provincia di Lecce, tutto il resto ècambiato. Trasportiamo ancora vino come altri prodotti ali-mentari delicati e deperibili, quindi con trasporti a tempera-tura controllata, per conto di un’importante catena dellaGrande distribuzione in tutta la Puglia. Ma abbiamo impor-tanti commesse anche con il Gruppo Fiat per il quale garan-tiamo parte dei collegamenti tra i vari stabilimenti in Italia.Per quanto riguarda le rotte internazionali, soprattutto versola Gran Bretagna, le percorriamo per conto dalla Agusta pertrasportare le cabine degli elicotteri, e spesso dobbiamoricorrere a trasporti eccezionali. Un’altra nazione europeache raggiungiamo frequentemente è la Francia, in questocaso si tratta però di derrate alimentari deperibili che tra-sportiamo su semirimorchi frigoriferi. Come si può notareda questo breve quadro della nostra attività, l’obiettivo checi siamo imposti è quello dirispondere alle diverse esi-genze dei nostri clienti,adattando la nostra offertaalle loro specifiche necessi-tà. Niente ci spaventa esiamo pronti a studiare lesoluzioni ideali per risolvereogni problema. Il mercato ciha premiato e la crescitadell’azienda è la confermadella qualità del servizio cheriusciamo a offrire, maanche della fiducia che inostri committenti hannoriposto in noi».

UNA FLOTTAEFFICIENTE«L’affidabilità dei veicoli èchiaramente uno dei requisitibase che ci sono richiesti e a nostra volta la pretendia-mo dai nostri fornitori - pro-segue Mignogna -. Recentemente ho acquistato tre nuoviECOSTRALIS AS 440S50con motore Cursor da 500 CVe cambio automatizzatoEurotronic proprio per l’ec-cellente riscontro di un pre-cedente Stralis che avevoavuto in flotta qualche annofa: in tanti anni mai un pro-blema! A questo si deveaggiungere l’eccellente rap-porto che abbiamo instaura-to con la ConcessionariaIveco Saicar Industriali Spa di

Lecce: per noi è un importante riferimento. Abbiamo infattideciso, come del resto è nostra politica abituale, di sottoscri-vere i contratti di manutenzione programmata e l’estensionedella garanzia a cinque anni, tra le offerte qualificanti del “pac-chetto” ECOSTRALIS. Una scelta dettata proprio dal rapportodi grande fiducia che abbiamo con la famiglia Musca, titolaridella Concessionaria, e con le loro maestranze che ci hannoconquistato per la professionalità e la cordialità con la qualehanno seguito lo svolgimento della trattativa. I nuovi ECOSTRALIS sono in servizio da poco più di un mese e quin-di è ancora presto per esprimere dei giudizi, ma la prima sen-sazione è che quanto dichiarato da Iveco in termini di consu-mi sia abbastanza fondato e gli autisti ne sono soddisfatti».Per chi in 10 anni ha rivoluzione l’attività originaria parlaredel futuro è fin troppo facile. «La strada è ormai ben delinea-ta - conclude Mignogna - e per il futuro la ferma intenzioneè di continuare su questo percorso, crescendo con moltaaccortezza, stringendo rapporti sempre più solidi con i nostripartner, che rappresentano una parte importante del nostrobusiness, e naturalmente con i nostri clienti che sono lanostra stessa vita».

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Nella pagina a fianco, i veicoli oggetto della consegna. Qui sopra, da sinistra: Antonio Musca, della Concessionaria Iveco Saicar Industriali Spa con Michele e Irineo Mignogna

Il nome e la ragione sociale sono ancora le stesse, comele aveva volute Michele Mignogna nel 1975: una dittaindividuale a proprio nome. È il resto che è cambiato.Tutto è successo negli ultimi dieci anni, da quando alpadre è subentrato il dinamico figlio Ireneo che ha datouna violenta accelerazione all’attività aziendale, passan-do da un’azienda monoveicolare a un’organizzazione

che, oltre a gestire i 10 veicoli di proprietà, muove un indottodi un’altra cinquantina di mezzi.

DAL VINO ALL’AUTOMOTIVE«È stata un’evoluzione imposta soprattutto dal mutare dellecondizioni di lavoro - spiega Ireneo Mignogna -. Oggi unautotrasportatore monoveicolare non può da solo far frontealle imposizioni del nuovo Codice della strada, guidare ilcamion, seguire i contatti con i committenti e le estenuantitrattative che richiedono. Si trattava di scegliere se conti-nuare a lavorare come aveva fatto per anni mio padre e,prima o poi, cedere il passo a strutture più organizzate,

Rispondere alle istanze della committenza nel modo più professionalee qualificato possibile. Questo l’imperativo che ha guidato IreneoMignogna nello sviluppo dell’azienda paterna

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TUTTO QUELLO CHEIL CLIENTE VUOLE

TRASPORTI MICHELE MIGNOGNA

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IL NUOVO DAILY AL SALONE DEL CAMPER In occasione del Salone del Camper, cheanche quest’anno si è svolto nei padiglionidi FierediParma, Iveco ha presentato informa statica il nuovo Daily nei modelli piùrappresentativi e specifici per il settoreplein air.Su un’area espositiva di circa 300 mq,erano esposti tre Nuovi Daily Camper:35C17 Scudato Alleggerito, 35C17 Ca -binato Alleggerito e 50C17/P Cabinatocon sospensione pneumatica.Nel mondo del camper è nota l’eccellenzadei veicoli che vengono prodotti utilizzan-do la tecnologia del Daily. La struttura deltelaio a longheroni in acciaio garantisceun’elevata solidità costruttiva al veicolo econsente di allestire - dalle versioni piùcompatte ai motorhome più lussuosi - unmezzo robusto, affidabile e resistente allesollecitazioni nel tempo. L’offerta è tra le più ampie del mercato: ver-sioni da 3,5 fino a 7 tonnellate di massatotale, con ruota singola o ruota gemellata,4 motorizzazioni e 3 cambi. Sui modelli da3,5 tonnellate è prevista una versione spe-cifica con telaio alleggerito e sospensionianteriori in materiale composito, una solu-

zione che garantisce grande stabilità strut-turale e tara ridotta per lasciare la massimadisponibilità di carico all’allestimento.Il Nuovo Daily Camper è progettato neiminimi dettagli per garantire un investi-mento sicuro, che riduce al minimo tempie costi di assistenza (l’intervallo di manu-tenzione è previsto ogni 40 mila km).Inoltre la tecnologia Iveco garantisce unapotenza e un’elasticità dei motori ai verticidella categoria. La trazione posteriore èparticolarmente apprezzata sui camperche generalmente presentano un baricen-tro più arretrato. Per i più avventurosi, ilNuovo Daily Camper è proposto anchenella versione 4x4 con i suoi bloccaggi dif-ferenziali, le marce ridotte e i pneumaticispecifici di grandi dimensioni. Grandeattenzione alla sicurezza: oltre agli airbagfrontali, offre gli airbag laterali sia lato guidache lato passeggero. Il sistema di distribu-zione del carico, il Load Adaptive Controlottimizza il comportamento dell’ESP 9 consensori attivi, che integrano tutte le funzio-ni per la sicurezza del veicolo.Il Nuovo Daily Camper offre tutti i propul-sori Euro 5 equipaggiati con filtro antiparti-

colato (DPF) di serie. Tra questi due novitàassolute: il 3.0 litri da 205 CV e il 2.3 litrida 146 CV. L’offerta complessiva di moto-rizzazioni comprende propulsori da 126 a205 CV, con coppia massima disponibile apartire da 1.250 giri/min, costante per unampio range di funzionamento, e valorirecord fino a 470 Nm. Ampia anche lagamma di cambi a 5 e 6 rapporti, affidabi-li e facili da manovrare e, a richiesta, èdisponibile il cambio automatizzato AGileche può operare sia in modalità automati-ca che sequenziale.Sul fronte assistenziale Iveco offreAssistance Non Stop, mediante un callcenter con operatori professionisti multi-lingue disponibili 24 ore su 24 per 365 giorni all’anno. Chiamando il nume-ro verde universale 00800.48326.000 èpossibile ricevere soccorso su tutte lestrade europee. Durante l’intervento (chesi tratti di una piccola riparazione su stra-da o di traino e successivo intervento inofficina), la centrale operativa controllal’avanzamento dei lavori e garantisce cheil veicolo riprenda il viaggio nel più brevetempo possibile.

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