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GRANTAM Tiratura: 4.300 copie Distribuzione gratuita w w w . f o r m a m e n t e . r g . i t w w w. vi v a c e mente . i t N. 6 Azienda Sanitaria Provinciale n. 7 di Ragusa Con il Patrocinio Comune di Ragusa Con il Patrocinio della Provincia Regionale di Ragusa Assessorato alle Politiche Sociali XX ANNIVERSARIO CONVENZIONE INTERNAZIONALE SUI DIRITTI DELL’INFANZIA “LASCIAMOLI IN PACE”

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Azienda SanitariaProvinciale n. 7

di Ragusa

Con il PatrocinioComune di

Ragusa

Con il Patrociniodella Provincia Regionale di

RagusaAssessorato allePolitiche Sociali

XX ANNIVERSARIOCONVENZIONE

INTERNAZIONALE SUIDIRITTI DELL’INFANZIA“LASCIAMOLI IN PACE”

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EEnnttrraa vviivvaacceemmeenntteenneellllaa lleettttuurraa !!

Si ringraziano gli Enti patrocinanti e gli inserzionisti che rendono possibile la realizzazione di VivacementeDue

Direttore responsabile: Rossana d’Ambrosio (Ordine dei giornalisti del Piemonte)

Editore: Grantam Editrice s.a.s. Via Coazze, 11 - 10138 Torino - Tel. 011 447 12 98

Redazione: Via Coazze, 11 - 10138 Torino - Tel. 011 447 12 98

Idea, progetto e

coordinamento editoriale: Rossana d’Ambrosio

Illustrazioni: Pucci Violi, Chiara Gobbo, Lucrezia Giarratana, Vince Ricotta

Stampa: Sprint Grafica di Marzo G. & C.Villaggio degli Ulivi n.37 - 97019 Vittoria (RG)Tel. 0932 809031

Gestione del progetto a Ragusa e contatti con gli inserzionisti:

Elisa Diquattro e Simona Vitale - FormaMente Soc. Coop., Via Forlanini n.56 Ragusa - www.formamente.rg.it

Per informazioni sugli spazi pubblicitari:

[email protected]. e fax 0932 1910092cell. 328 6953002 - 339 7613297

VivacementeDue N. 6 Finito di stampare nel mese di Dicembre 2009Registrazione Tribunale di Torino N.27 del 17.03.2008

attività sportiveIINN SSPPOORRTT

LLee rruubbrriicchhee ddii VViivvaacceemmeenntteedduuee ssöönnoo::

IINN PPAARROOLLAA

lessico e giochi con le parole

genitori e figliIINN FFAAMMIIGGLLIIAA

arte, creatività, leggendeIINN AARRTTEE

letture e riflessioniIINN LLEETTTTEERRAATTUURRAA

attività in lingua ingleseIINN EENNGGLLIISSHH

attività pratiche con materiali di recupero

IINN PPRRAATTIICCAA

ambiente, ecologia e ricicloIINN DDIIFFEESSAA DDEELLLL’’AAMMBBIIEENNTTEE

salute e alimentazioneIINN SSAALLUUTTEE

“Che fai?” mia moglie mi domandò, vedendomi insolitamente indugiaredavanti allo specchio.“Niente,” le risposi, “mi guardo qua, dentro il naso, in questa narice.Premendo, avverto un certo dolorino”.Mia moglie sorrise e disse: “Credevo ti guardassi da che parte ti pende”.Mi voltai come un cane a cui qualcuno avesse pestato la coda:“Mi pende? A me? Il naso”.E mia moglie, placidamente: “Ma sì, caro. Guardatelo bene, ti pendeverso destra”.La scoperta improvvisa e inattesa di quel difetto mi stizzì come un immeritato castigo.[…] Mia moglie per consolarmi m’esortò a non affliggermene poi tanto, ché anche con essi (i difetti), tutto sommato, rimanevo un bell’uomo.Tratto da: Uno, nessuno e centomilaLuigi Pirandello

ssiimmppaattiiccii ddiiffeettttii

Tutti abbiamo piccolidifetti che diventanosimpatiche note caratteristiche diognuno. Tu che cosane pensi?

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uunn iimmmmeennssoo iinnsseettttoo

Quando Gregor Samsa si svegliò un mattino da sogni inquieti, si trovòtrasformato, nel proprio letto, in un immenso insetto. Giaceva sullaschiena corazzata e dura, e, se alzava un tantino la testa, si vedeva lapancia marrone, convessa, divisa da ricurve nervature.La coperta del letto, pronta a scivolare giù, era trattenuta appena in cima.Le sue molte zampe, pietosamente sottili in rapporto alla sua solitamole, gli tremolavano inermi davanti agli occhi.“Che cosa mi è successo?” pensò.Tratto da: I racconti, MetamorfosiFranz Kafka

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La prima persona che incontrai all’Accademia aveval’aspetto allampanato, faccia e mani fuligginose,capelli e barba lunghi, cencioso e bruciacchiatoin diverse parti del corpo. Abiti, camicia epelle erano tutti dello stesso colore. Daotto anni si scervellava sul progetto diestrarre raggi solari dai cetrioli,ficcarli in fiale ermeticamentechiuse e farli uscire poi per riscaldarl’aria nelle stagioni rigide e inclementi. Mi disse d’esser sicuro che, fra altriotto anni, avrebbe potuto rifornire diraggi solari, a un prezzo ragionevole,i giardini del governatore; ma si lamentava di essere un po’ in cattiveacque e mi pregò di dargli qualchecosa a titolo di incoraggiamentoal genio inventivo, considerando soprattuttoche, quell’anno, i cetrioli costavano maledettamentecari. […]

gguulllliivveerr aallll’’aaccccaaddeemmiiaa

“Viaggi di Gulliver” è annoverato fra iromanzi d’avventura per l’infanzia, ma inrealtà fu scritto (nel 1726) per esortaregli adulti a riflettere sui rapporti umani.Gulliver, nei suoi avventurosi viaggi dura-ti 16 anni, scopre mondi e personaggifantastici, che offrono lo spunto per farcapire ai lettori la relatività di ogni cosa. A Lilliput, dove tutto è microscopico,Gulliver può sentirsi forte e potente,mentre a Brobdingnag, fra i giganti, vivecon difficoltà la sua piccolezza.

Entrai in un’altra stanza dalle cui pareti e dal soffitto pendevano tut-t’ intorno ragnatele, eccetto uno stretto passaggio per permettere al-l’accademico di entrare e uscire. Non avevo ancor varcato la soglia chequegli mi gridò forte di non guastare le sue ragnatele. Egli deplorava il fatale errore di usare i bachi da seta, mentre abbiamotanta abbondanza di insetti domestici assai superiori a quelli perchénon solo sanno filare ma anche tessere. Sosteneva, inoltre che, servendoci dei ragni, avremmo risparmiato la spesa di tingere le sete; ed io ne fui pienamente persuaso quando mi mostrò un gran numero di mosche dai bellissimi colori con cui nutriva i suoi ragni, assicurandoci che le ragnatele ne avrebbero assunto la tinta. Tratto da: Viaggi di GulliverJonathan Swift

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aderire ad un “dover essere” che non ha ra-dici profonde, ad un sapere sempre debolee inaffidabile. Necessario quindi tornare alle questionifondanti e fare un richiamo, seppur breve,all’universalità della coscienza, che non haetà e cresce dal primo giorno fino all’ultimo:“Ogni essere umano è persona dal grembomaterno alla vecchiaia. Il vecchio guarda albambino dalla saggezza. Il bambino guardaal vecchio dalla speranza. Tra i due poli stan-no tutte le età della vita”.Siamo quindi partiti da qui per la nostra ri-flessione, parafrasando Romano Guardini,senza allontanarci troppo.Perciò, tra gli adulti, ognuno si metta al po-sto che vuole: tra coloro che vogliono forni-re benessere, sicurezza, amore, protezione,futuro, oppure tra gli “orchi” più orrendi o trale persone più indifferenti. Ognuno si mettaal posto che vuole, ma si chieda fino in fon-do cosa sta generando e verso dove porte-rà se stesso e gli altri: è solo una questionedi coscienza. Certo, essere “orco” o indiffe-rente è la strada breve per non sentirsi mairesponsabili di nulla: da sempre distruggereè più facile che edificare, alla portata di qua-lunque bassa umanità e vile stupidità.

Ma è persona adulta colui che ogni giornocombatte per il superamento dell’istinto edella pulsione, che ha tracciato in se stessoun limite invalicabile, che senza compro-messi sostiene le sue azioni responsabil-mente. Il ”limes” interiore ed esteriore, oltreil quale sta la barbarie e sul quale si vigila insolitudine. Bella battaglia quella di ogni per-sona, dei genitori, degli educatori o degl’in-segnanti che nel loro tentativo di essere in-tegri ed edificanti nel rapporto con gli altri,sanno che dovranno affrontare ogni lorodebolezza, contraddizione, impotenza ederrore. Battaglia bella perché non verrà cer-tamente interrotta per questi motivi. Bellaperché aspira a generare umanità ben ri-uscite, compresa la propria, senza certezzadi risultati. Afferma Emmanuel Mounier:“Noi ci impegniamo in lotte discutibili intor-no a cause imperfette. Rifiutare per questomotivo l’impegno vuol dire rifiutare la condi-zione umana”.

prosegue

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llaasscciiaammoollii iinn ppaaccee

Care Bambine, Cari Bambini,esattamente il 20 novembre 1989, a NewYork, i popoli delle Nazioni Unite hanno sot-toscritto la Convenzione sui Diritti dell’Infan-zia, un documento molto importante perchéafferma che ai fanciulli di ogni parte delmondo sono riconosciuti i diritti fondamen-tali della persona umana. Questo significache gli adulti devono impegnarsi a garantir-vi la possibilità di studiare, di giocare, di es-sere assistiti nella salvaguardia della salutee curati nella malattia, di ricevere l’affetto diuna famiglia, di vivere in un ambiente serenoe nella libertà di espressione delle vostre

idee. Anche il nostro Comune è impegnatoda diversi anni in attività di promozione esostegno ai bambini ed ai ragazzi, a partiredai servizi per i più piccoli come gli asili nidofino ai luoghi di gioco e di aggregazionegiovanile, collaborando in questo modo al-l’opera dei genitori, degli insegnanti, deglioperatori sanitari, di tutti gli animatori deltempo libero.Immaginate che cosa anche Voi potete fareper realizzare questi diritti e provate a scri-verlo: saremo lieti di ricevere le Vostre opi-nioni e proposte.

L’Assessore ai Servizi Sociali, Rocco BitettiIl Sindaco, Nello Dipasquale

Comune di Ragusa Assessorato ai Servizi Sociali

2200ooaannnniivveerrssaarriioo ddeellllaa ccoonnvveennzziioonnee iinntteerrnnaazziioonnaallee

ssuuii ddiirriittttii ddeellll’’iinnffaannzziiaa

In occasione della Giornata Internazionale sui Diritti

dell’Infanzia l’Assessore ai Servizi Sociali del Comu-

ne di Ragusa ha voluto regalare alle bambine e ai

bambini delle quinte classi della scuola primaria il

Libro “LO ZIO DIRITTO”.

Quando le mie due figlie di sette e nove an-ni, hanno saputo che sarei andato a Ragusaper parlare della CCaarrttaa ddeeii ddiirriittttii ddeeii bbaammbbiinnii,mi hanno chiesto se potevano leggerla an-che loro. Al termine, con un sorriso compia-ciuto e la faccia un po’ sorpresa, mi hannodetto: “ma papà noi queste cose le sappia-mo già, sono i grandi che non le sanno.Glielo dirai?”. Si, ho provato a dirlo, ma erano tante le per-sone, più di cento, e non so quanto possaessere risuonata la mia parola, che so esse-

di Antonio Ricci

re una forza debole, come lo è l’educativonella sua forma essenziale, fondata cioè nelrapporto uno ad uno. Non si poteva fareuna lezione a chi è già esperto, né tantome-no fornire astratte formule pedagogiche omorali, buone solo per sedare sensi di col-pa. Tutti sanno in teoria quale sia il limite in-valicabile oltre il quale si calpesta la dignitàdella persona, qualunque sia la sua età oappartenenza religiosa, culturale e di razza.Ma saperlo solo in teoria non basta, si correil rischio di non avere veri riferimenti e di

Conferenza sull'infanzia e suoi diritti - 20 novembre 2009 Sala Avis - Ragusa

11111100

Quindi è proprio della condizione adultachiedersi in che senso lo si è, che modello sipropone nei fatti ai nostri figli e ragazzi, ver-so quale umanità possono tendere e a qua-le autenticità di vita possono aderire affidan-dosi. Una conferenza inconsueta la nostra, soste-nuta da più forze e voci: dalle organizzatriciSimona Vitale ed Elisa Diquattro, di Forma-Mente, nella duplice veste di madri e di pro-fessioniste, l’una pedagogista, l’altra psico-loga, che hanno voluto dare all’incontro ilsenso di una riflessione utile nel “qui edora”; da Giovanni Salvaggio dell’associazio-ne Wartoy, che con la sua mostra fotograficasui bambini-soldato del nord Kivu, ha contri-buito a ricordare gli effetti delle guerre deigrandi sui piccoli; dall’Assessore ai servizi

sociali Rocco Bitetti, medico e padre di cin-que figli, grazie al quale è stato possibile or-ganizzare quest’incontro da lui fortementevoluto, e al quale ha partecipato fino alla fineattivamente portando contenuti di sostanza.Il sostegno del Centro Servizi Culturali, diAmnesty International, dell’Unicef e dell’U-nesco, fornito anche con la presenza di rap-presentanti ufficiali di questi organismi,completa il quadro.Insomma, una conferenza inconsueta doveuna piccola comunità educativa si è riunitaricordandosi, senza troppe parole, della ne-cessità di occuparsi della propria consape-volezza, integrità, comunanza d’intenti e sa-nità, per meglio occuparsi dei bambini e deiragazzi, sollevando così un peso dalle lorospalle.

segue dalla pag. precedente

Imparare a conoscere la musica in modo allegro, naturale e professionale

CORSI MUSICALI:

• CORSI DI BASE E AMATORIALE(Puoi scegliere lo strumento che vuoi)

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NNOOVVIITTÀÀ::CCoorroo ddii vvooccii bbiiaanncchheeLe piccole armonie(dai 4 ai 13 anni)

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lleett ’’ss ppllaayy iinn eenngglliisshh

Merry christmas to you

Merry Christmas to you! Merry Christmas to you! Merry Christmas everybody. Merry Christmas to you!

CHRISTMAS RHYME

Christmas is…

Christmas is snow Christmas is night Christmas is home … and candles bright.

Christmas is happiness … and one star above Christmas is love… Sweet love and love!

IT’S CHRISTMASTIME!

11331122

SOLUZIONE

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5

6

Il rosso dell’uovo.Pietra.Piccolo spazio verde confiori, non calpestabile.Cibi con troppo sale.Piccolo vaso.Ci si lava le mani, c’è in ogni bagno.

1.2.3.

4.5.6.

aallvveeaarree

Inserisci le risposte partendo dalle frecce e girando in senso orario.

ttaannttaa ffrruuttttaa ppeerr rreessttaarree iinn ssaalluuttee

Una sana alimentazione, poveradi grassi, ricca di vitamine e dizuccheri semplici come quellidella frutta (al contrario di quel-li presenti in dolciumi troppoelaborati), aiuta i bambini a cre-scere bene e gli adulti a mante-nersi in forma, contrastandol’invecchiamento.Per questo la frutta, special-mente quella genuina, coltivatasenza pesticidi dannosi, deve farparte della nutrizione di grandie piccini.

È preferibile scegliere quellache proviene da zone vicine. Inquesto modo si evita di dover faraffrontare agli alimenti lunghiviaggi che comporterebbero unaconservazione in celle frigorife-re per tempi molto più estesi.Inoltre, va detto che eccessivitrasporti, andrebbero ad aggra-vare ulteriormente le problema-tiche relative all’inquinamentodell’ambiente e al consumo del-le risorse non rinnovabili.

rreebbuuss

Magnifico calice.Grosso abbaglio.Piccolo triangolo.Moscato.

SOLUZIONI

ABBG(6,8)

(7,9)

(9,6)MAGNI

PIC TRI

C

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iimmppaattttoo zzeerroo

La terminologia “impatto zero”è stata coniata in relazione alleproblematiche ambientali e sot-tolinea l’impegno di non impo-verire il nostro pianeta, evitandodi sciupare le sue risorse e diprodurre inquinamento.In sostanza, “impatto zero” indi-ca lo stile di vita di coloro chedecidono di azzerare la propriaimpronta sul pianeta, con variaccorgimenti:• utilizzando elettrodomestici a

basso consumo, auto non in-quinanti o ancora meglio bici-clette e mezzi pubblici;

• piantando alberi;• evitando gli sprechi, riciclan-

do tutto ciò che è riutilizzabilee gettando via solo ciò che ri-sulta davvero inservibile;

• differenziando i rifiuti.Adottare questo stile di vita, si-gnifica riuscire a determinareun impatto non distruttivo sulpianeta, perseguendo uno svi-luppo sostenibile che è l’unicomodo per difendere la salute no-stra e dei nostri discendenti. “Impatto zero” è l’obiettivo diuna popolazione informata, con-sapevole e collaborativa.

PIGOTTA, in dialetto lombardo, è la tradizionale bambola di pezza fatta a mano.Oggi la Pigotta dell'UNICEF è una bambola che contribuisce a salvare la vita di un bambino.

Con un'offerta minima di 20 euro, infatti, puoi adottare una Pigotta realizzata dai nostri volontari e consentire all'UNICEF di fornire a un bambino di un paese africano

interventi mirati che riducono il pericolo di mortalità nei suoi primi cinque anni di vita.Puoi adottare la Pigotta recandoti presso il Punto di Incontro UNICEF

Via Roma, 61 Ragusa telefono: 0932 68 24 50

Pigotta: la bambola che salva una vita

1199

zzeerrooffoooottpprriinntt -- iimmpprroonnttaa zzeerroo

Bisogna essere consapevoli diquanto possiamo chiedere al-l’ambiente in termini di sfrutta-mento delle risorse e di quantodobbiamo garantire in termini dismaltimento dei rifiuti.In base al progetto nato in Cana-da e denominato “zerofootprint”,la consapevolezza che ogni no-stro comportamento lascia unaimpronta (footprint), ci consen-te di maturare abitudini piùadatte a proteggere l’ambiente.

I bambini che, con gli insegnanti o igenitori, desiderano calcolare la loroimpronta in base al proprio stile di vi-ta, trovano precise indicazioni sul sito: http://italy.zerofootprintkids.com

Più consumiamo, più la nostraimpronta sarà irreversibile e glo-bale. Molto del nostro cibo, mer-ci, benzina e risorse vengono daluoghi lontani e anche questionerosi trasporti lasciano un’im-pronta nell’ambiente. Anche perquesto è giusto seguire la regola“dal produttore al consumatore”.

2211

lliibbeerrii ddii ggiiooccaarree,, lliibbeerrii ddii vviivveerree

Iniziativa di sensibilizzazione in favore del gioco educativo e sportivo,come espressione di vita, contro

ogni forma di dipendenza.Campagna promossa dall’Associazione Vivacemente Insieme in collaborazione con la Società Cooperativa FormaMente

con il sostegno del Centro della Cultura Ludica della Città di Torino (divisione servizi educativi)e dell’Assessorato ai Servizi Sociali del Comune di Ragusa

Comune di Ragusa

Assessorato aiServizi sociali

www.ilportaledeibambini.net

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Ma l’acqua Santa Maria è semplicemente acqua?Naturalmente no! In essa sono contenutielementi molto importanti per il nostroorganismo. Per esempio il magnesio, ilcalcio, il potassio, il sodio, il cloro e altriancora.Tutti questi elementi sono utilizzati dalnostro organismo per funzionare bene emantenersi in salute. Ecco perché sonoimportanti ed è importante che l’acquaSanta Maria li contenga.

Da dove viene l’acqua Santa Maria? L’acqua Santa Maria viene prelevata daun pozzo molto profondo.In tale pozzo l’acqua viene protetta,dalla parte superiore del suolo, da unombrello di argilla che impedisce a so-stanze estranee di entrare in contattocon essa. Tale ombrello risulta impermeabile epermette all’acqua di mantenersi pura.Per questo l’acqua Santa Maria è pura!

ppeeddooddoonnzziiaa:: ddeennttiizziioonnee eedd iiggiieennee oorraallee

La pedodonzia è una branca dell’odontoia-tria che si occupa di igiene e cura dei cosid-detti denti decidui o di latte. Da grandi neabbiamo trentadue da piccoli solo venti, perragioni di spazio. È necessario difenderli ecurarli come qualsiasi altra parte del corpo. I denti decidui si formano già nel grembomaterno, durante il secondo mese di gravi-danza. Il primo dentino eromperà intorno al6° mese di vita e sarà l’incisivo inferiore e ladentatura si completerà intorno ai due anni.La dentizione di latte è importante perchéaiuta le ossa del cranio a svilupparsi e man-tiene lo spazio per i denti permanenti sotto-stanti. Dai sei anni ai dodici, i denti deciduiiniziano a cadere per essere sostituiti daipermanenti. Si parlerà, quindi, di dentaturamista.Qualsiasi dente è formato da corona, radicee colletto.La corona è fatta da smalto, tessuto moltoduro, da dentina che forma il secondo stra-to, da polpa dentale costituita da vasi e ner-vi, e che serve a nutrire il dente, ed inoltredal cemento che ricopre la radice.Osservando al microscopio un dente, ve-dremo che è formato da moltissimi pori chefavoriscono l’attacco della placca batterica,che, se non viene rimossa, può causare ca-rie e infiammazione alle gengive.

La carie si forma quando i batteri dalla plac-ca liberano enzimi che trasformano in acidigli zuccheri e gli amidi degli alimenti. Quindi è importante l’uso di uno spazzolinoche si adegui alle varia fasce di età per unigiene orale quotidiana. Fatevi consigliaredal vostro dentista o dal farmacista. È ovvio,devono essere i genitori ad insegnare aipropri bambini come fare.Consiglio ai genitori di parlarne con il pro-prio odontoiatra, ricordando che la poltronadel dentista non è un luogo di tortura, comeè ancora nel pensare comune ma, al contra-rio, un posto dove si previene e si elimina ildolore.Per concludere, avere una dentizione sana èimportante per conservare una corretta ma-sticazione, ma anche per prevenire malattiesistemiche e focolai che possono intaccareorgani come il cuore, i vasi sanguigni, il re-ne, etc.Andate dal dentista per controllo almenouna volta l’anno e portate con tranquillità ivostri bambini affinché possano acquisirnefiducia e non averne paura quando sarà ne-cessario, e ricordate sempre il vecchio detto“Prevenire è meglio che curare e costa an-che molto meno!”

Dott. Salvo RoccaroAssessore alla Sanità del Comune di Ragusa

Medico Chirurgo Odontoiatra

2244 2255

llaa nnuuoovvaa iinnfflluueennzzaa

A partire dalla metà del mese di marzo 2009 il governo messicano ha iniziato a segnalare casid’influenza nelle persone: il virus fu identificato con la sigla AH1N1v, ed è stato il frutto di unmescolamento nel maiale di tre virus, aviario, suino e umano e per questo motivo fu chiamata“suina”.

Come si manifesta la nuova influenza?I sintomi sono simili alla comune influenza stagionale che compare in genere nell’inverno: feb-bre, malessere generale, dolori ai muscoli e alle ossa, mal di testa, raffreddore, tosse e, a volte,vomito e diarrea.

Che cosa Fare?Nel caso in cui si manifestinoi suddetti sintomi, è consi-gliabile stare a casa.

Rivolgiti al tuo Medico se:• hai affanno nel respirare o

ti manca il respiro; • hai febbre da più di 24-36

ore.Per informazioni si puòchiamare il numero verde1500 attivato dal Ministerodel Lavoro della Salute edelle Politiche Sociali ed ilproprio Medico Curante.

Dr. Giuseppe Ferrera Responsabile Servizio Epidemiologia e PrevenzioneASP di Ragusa

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GALLINA NAVE VESPA

RIGA NAVETTA AVENA SPAGO

TORI TAVOLOZZA NAVE GOMITO

STATO ZAINO ZAVORRA TOMO

CROSTA RAGNO RASPO MODELLO

MACRO SPOLA SOLE LONTRA

LIMA LANA SPOSO TRAVE

FANALI STROFA NASTRO VETRO

Gallina, navetta, tavolozza, zavorra, raspo,spola, lana, nastro, strofa, fanali, lima, macro, crosta, stato, tori, riga, gallina.

SOLUZIONE

Metti le frecce per tracciare un percorso tale che ogni parola inizi

con la stessa sillaba con la quale finisce la parola precedente. Se non

commetti errori, devi riuscire a ritornare alla parola iniziale: GALLINA.

22772266

sstteellllaa ddii nnaattaallee

1

2

3

4

1. Piegare a metà, lungo la diagonale, un cartoncino rossoquadrato, con misura a piacere(un lato di 20 cm circa può essere adatto a realizzare unbel lavoro).

2. Piegare nuovamente a metàil cartoncino, ottenendo cosìun altro triangolo.

3. Eseguire quattro tagli parallelipartendo dal lato chiuso deltriangolo, senza arrivare allafine dell’altro lato.

4. Riaprire completamente ilcartoncino.

7.Pinzare tutti gli altri lembialternando una volta a destrae una volta a sinistra.

8.Fare altri petali ed unirli con lapinzatrice a formare un fiore.

9.Ecco pronta una bellissimastella natalizia!

6.Girare il cartoncino e pinzarei lembi successivi.

5

6

7

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5. Con la pinzatrice chiudere adanello i lembi centrali.

9

Attività a cura dell’illustratrice e formatrice Lucrezia Giarratana.

Per informazioni sui laboratori 333 3415045

22992288

ll’’eesspprreessssiioonniissmmoo

Edvard MunchIl grido - Olio su tela, 1893

Il termine Espressionismo indicadiverse correnti artistiche natedopo l’Impressionismo e in con-trapposizione ad esso.Infatti, a differenza degli artistiImpressionisti che rappresenta-vano ciò che vedevano, gliEspressionisti volevano comuni-care con le loro opere ciò chesentivano, deformando la realtàesterna e dando spazio alla spon-taneità espressiva. Usavano colori forti e innaturali,con linee di contorno scure peraccentuare i contrasti.Il più importante precursore del-l’Espressionismo fu EdvardMUNCH (1863-1944), secondo ilquale la pittura non doveva rap-presentare il mondo reale ma,attraverso la deformazione dellarealtà, esprimere e quasi gridare

Henri MatisseConversation - Olio su tela, 1909

Henri MatisseLa tristezza del re - Collage, 1952

Pagine curate da Irene Falchero

Ernst Ludwig KirchnerKaffeetisch - Olio su tela, 1923

Il movimento tedesco chiamatoDIE BRUCKE (il ponte), com-prende artisti come Ernst L.KIRCHNER, Erich HECKEL edEmil NOLDE che interpretavanola realtà in modo soggettivo,drammatico e attraverso le loroopere esprimevano un forte sen-so di angoscia e di protesta neiconfronti della società del lorotempo.

Emil NoldeMaschere, still life - Olio su tela, 1911

Emil Nolde, dopo un viaggio in Nuova Guinea, si sentì attratto dall’arte primitiva.

Erich HeckelWeisses Haus in Dangast - Olio su tela, 1908

la sofferenza e la solitudine degliesseri umani. La sua celebre opera, IL GRIDO,riesce a evocare sensazioni dismarrimento e inquietudine.Tra i movimenti Espressionistisorti in Europa, i più importantifurono quello tedesco e quellofrancese, nati entrambi nel 1905.Il movimento francese dei cosid-detti FAUVES (belve, selvaggi),raggruppa artisti come HenriMATISSE (1869-1954), MauriceVLAMINCK e André DERAIN,che appresero da VAN GOGH eda GAUGUIN la sensibilità per ilcolore acceso e la stesura del-l’immagine solo su piano bidi-mensionale (senza profondità).

3311

C’era una volta una bella storia che parla d’amore, d’amicizia, di gioia, di voglia di stare insieme e crescere bene.Fin dall’antichità, le arti come le danze, le musiche, il teatro sono state compagne nell’umanità

nel cammino della crescita dell’uomo. Su questi concetti fondamentali DANZAXDIRE parte dai valori del passato per guidare i ragazzi nella loro crescita e dunque nell’evoluzione delle loro passioni

che possono vivere pienamente mettendo in gioco i loro talenti.Ospitando bambini dai tre anni in su la struttura offre la possibilità di far vivere esperienze artistiche variegate

con personale altamente specializzato in raccordo con le esigenze della famiglia.Sappiamo quanto oggi possa essere difficile per i genitori garantire la giusta attenzione a tutte

le esigenze dei bambini: per questo abbiamo anche previsto la possibilità di curare il “doposcuola”per agevolare anche la crescita culturale dei bambini e dei ragazzi.

Vi aspettiamo, dunque, per continuare a scrivere insieme la lunga storia dell’Arte e delle passioni.

Via Dante n. 119 Ragusa Tel 0932 654565 - 347 0361422 [email protected] facebook danzaperdire

SCUOLA DI DANZA, MUSICA E TEATRO

L’Assessorato Provinciale alle Politiche So-ciali nella persona dell’Ass.re Piero Manda-rà, in occasione dell’evento estivo dell’anno,il concerto di Baglioni che si è tenuto il 28agosto 2009, non ha voluto far mancare lasua azione di altruismo. “Abbiamo voluto acquistare, come Assesso-rato alle Politiche Sociali – spiega l’Ass.reMandarà – un cospicuo numero di bigliettiper il concerto, da poter regalare poi alle va-rie associazioni e cooperative che operanonel settore della disabilità. È un’iniziativa chepersegue il medesimo filo conduttore cheha legato tutte le manifestazioni sociali rea-lizzate quest’estate. Il nostro obiettivo èquello di favorire integrazione sociale, assi-

stenza e quant’altro possa portare un sog-getto diversamente abile a sentirsi parteci-pe a pieno titolo della società. Voglio ricordare che già da qualche settima-na abbiamo concluso una importante cam-pagna di sensibilizzazione contro le stragidel sabato sera e l’abbiamo lanciata proprioattraverso le canzoni di questo ‘grande can-tautore della vita”. Questa volta, invece, ap-profittando della reale presenza di Baglioni,abbiamo voluto fare questo regalo ai nostriamici diversamente abili, per ricordare loroche: “...strada facendo vedrai che non seipiù da solo...!”

Assessorato alle Politiche Sociali della Provincia Regionale di Ragusa

ccoonncceerrttoo bbaagglliioonnii aa rraagguussaa::

llaa pprroovviinncciiaa rreeggaallaa bbiigglliieettttii aaii ddiivveerrssaammeennttee aabbiillii