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VEDOHERA VEDO HERA NOTIZIE SULLA SOSTENIBILITÀ IN PILLOLE Presentate le iniziative individuate nei LAB di Ferrara e Bologna Castelfranco Emilia, Comune “pilota” della tariffa puntuale Quasi 2.600 visitatori agli impianti di Herambiente nei primi 6 mesi 2015 Nuova vita ai rifiuti con “Cambia il finale” Progetti scolastici, riparte la Grande Macchina del Mondo 22 novembre 2015 PRIMO PIANO FOCUS L’energia più rinnovabile di tutte? È quella che risparmiamo Un Adriatico più pulito con i depuratori di Santa Giustina (RN) e Servola (TS) Economia circolare: a che punto siamo? Alla scoperta di HergoAmbiente, il “cervellone verde” di Hera

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VEDOHERAVEDOHERANOTIZIE SULLA SOSTENIBILITÀ

IN PILLOLE

Presentate le iniziative individuate nei LAB di Ferrara e Bologna

Castelfranco Emilia, Comune “pilota” della tariffa puntuale

Quasi 2.600 visitatori agli impianti di Herambiente nei primi 6 mesi 2015

Nuova vita ai rifiuti con “Cambia il finale”

Progetti scolastici, riparte la Grande Macchina del Mondo

22novembre 2015N°

PRIMO PIANO

FOCUS

L’energia più rinnovabile di tutte? È quella che risparmiamo

Un Adriatico più pulito con i depuratori di Santa Giustina (RN) e Servola (TS)

Economia circolare: a che punto siamo?

Alla scoperta di HergoAmbiente, il “cervellone verde” di Hera

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IN PRIMO PIANO

La gestione efficiente dell’energia del Gruppo Hera è quantificabile in un ri-sparmio complessivo di oltre 313 mila tep (tonnellate equivalenti di petrolio); una cifra rilevante se si pensa che corrisponde al consumo di 200 mila famiglie e che il mancato utilizzo di questa energia evita l’emissione di 600 mila tonnellate di CO2. Sono questi i risultati di 214 progetti di efficienza energetica realizzati, in corso di realiz-zazione o previsti nel periodo 2007-2018. Di questi progetti, ben 69 sono realizzati da aziende del territorio con il supporto di Hera per un risparmio di 212.644 tep. In tutti questi casi il team di Hera mette a disposizione dei partner il proprio know-how per l’e-secuzione delle diagnosi energetiche e per la conseguente realizzazione di interventi di efficientamento energeti-co che possano portare anche all’otte-nimento di certificati bianchi.

Ma non solo. L’azienda ha applicato a se stessa i medesimi principi. Hera Spa, infatti, nell’ambito del sistema di gestione dell’energia, certificato ISO 50001, ha definito un piano di inter-venti per il miglioramento energetico contenente 66 interventi da realizzare nel prossimo triennio, nelle varie aree di business in cui opera.

I 66 interventi individuati consenti-ranno di evitare il consumo di 4.300 tep (pari a un risparmio di circa 3,2 milioni di euro, di cui 1,5 milioni nel servizio idrico con conseguenti bene-fici sulle bollette per i cittadini) e sono così suddivisi: • 28 interventi nel ciclo idrico integrato; • 29 interventi nei servizi energetici; • 9 ulteriori interventi che riguarda-no le sedi, gli automezzi e i servizi ambientali.Queste iniziative tra l’altro, apporte-ranno un ulteriore beneficio: consenti-ranno di diminuire i consumi energe-tici di Hera S.p.A. del 2,2% rispetto al 2013 portando così l’azienda al rag-giungimento dei due terzi dell’obietti-vo programmato per il 2017, ovvero di ridurre i propri consumi del 3%.

A questi interventi infine, si ag-giungono 79 iniziative di risparmio energetico o di maggiore produzione

da fonti rinnovabili. Programmate per il periodo 2011-18, oltre che da Hera S.p.A. saranno realizzate anche da HerAmbiente e Hera Luce. Molti degli interventi di efficienza energetica concorrono all’ottenimento dei certificati bianchi (attività in cui

Hera è prima tra le utilities in Italia, grazie ai 50 progetti a consuntivo ap-provati dal 2004 al 2012 e che ha regi-strato un incremento del 55% dal 2010) e riguardano l’illuminazione pubblica. In questo ambito Hera Luce è attiva sia con numerosi interventi di riquali-ficazione energetica degli impianti di pubblica illuminazione sia attraverso la sostituzione dei punti luce. Inoltre Hera, nei territori dove gestisce le reti elettriche, promuove la mobilità elettrica anche con il progetto Electric road: nell’ultimo anno sono stati eroga-ti 22,4 MWh di energia elettrica pari a oltre 100 mila chilometri percorsi.

“Valore all’energia” riporta anche il trend quadriennale degli indici più rappresentativi dei miglioramenti generati dagli interventi di efficienza energetica. Tutti gli indici evidenziano un miglioramento nell’ultimo anno, in particolare nel servizio idrico, nel consumo di carburanti e nell’illumina-zione pubblica.

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L’ENERGIA PIÙ RINNOVABILE DI TUTTE? È quella che risparmiamoPubblicato “Valore all’energia”, il report di Hera dedicato al risparmio energetico. Un rendiconto annuale con gli obiettivi fissati, i risultati ottenuti e i progetti in corso per ridurre i consumi energetici del Gruppo.

Report “Valore all’energia”

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FOCUS

A dividerli ci sono molti chilometri di strada. A unirli, invece, ci sono molte miglia di Mare Adriatico, quel mare che assieme contribuiscono a ren-dere più pulito. Sono il depuratore di Santa Giustina, a Rimini, e il depurato-re di Servola, a Trieste, due importanti strutture deputate al trattamento delle acque di scarico, che testimoniano l’impegno del Gruppo Hera nel servizio idrico, frutto di investimenti impor-tanti effettuati nell’interesse delle comunità locali e dell’equilibrio del loro ambiente. L’azione del Gruppo a favore del Nord Adriatico, che oltre a Rimini e Trieste vede interventi anche

a Padova, rappresenta infatti un vero e proprio piano ambientale, che muove quasi 230 milioni di euro, possibili an-che grazie ai cofinanziamenti pubblici che attenueranno gli impatti di questi investimenti sulla tariffa. Al di là della valenza ambientale, il piano è capa-ce di incidere positivamente anche sulle economie turistiche dei territori serviti, che da un’acqua ben tutelata traggono valore e ricchezza.

Il depuratore di Santa Giustina, appena raddoppiato e potenziato, costituisce l’intervento tecnologicamente più importante del Piano di Salvaguardia della Balneazione Ottimizzato (PSBO) messo in campo dal Comune di Rimini, Hera, Romagna Acque e Amir. Si tratta del più grande intervento di risana-mento fognario mai realizzato in Italia, che permetterà di ridurre sempre più gli scarichi, dimezzandoli entro il 2016.In questo contesto, il depuratore di Santa Giustina - il più grande in Euro-pa fra quelli che si servono della tec-nologia di ultrafiltrazione a membrane – si segnala per la sua capacità di servire un bacino di 560 mila abitanti. Entro i prossimi 5 anni, in particolare, l’impianto consentirà di trattare in

modo efficace e centralizzato tutti le acque di scarico del territorio, (Rimini, Coriano, Santarcangelo, Verucchio, Poggio Torriana, Bellaria Igea Marina, San Leo, Borghi, e anche San Marino). Sistemi avanzati di telecontrollo e telegestione, infine, consentono di fare fronte in maniera puntuale ed efficien-te ad emergenze, guasti o altre situa-zioni particolari.

Altrettanto importante, del resto, è l’adeguamento del vecchio impianto di depurazione di Servola, a Trieste, che serve 190 mila abitanti. Fondamenta-le per il sistema ambientale e idrico della città l’operazione si inserisce all’interno di un più ampio intervento che comprende la bonifica di un’area di 27.000mq nell’area dell’ex Scalo Le-gnami, la costruzione di collegamenti e sottopassi ferroviari tra l’impianto attuale e quello nuovo e la costruzione della nuova sezione di trattamento.Si tratta di un depuratore “intelligen-te”, capace cioè di dialogare con il mare per regolare l’abbattimento delle sostanze nutrienti presenti nelle acque di scarico sulla base delle esigenze del mare stesso e, in particolare, della fauna marina, che di quelle sostanze nutrienti è la diretta beneficiaria. Il tutto è reso possibile dalla colla-borazione con l’Osservatorio Geofi-sico Sperimentale, che garantirà un monitoraggio costante delle quantità di sostanze nutrienti presenti in mare determinando, di riflesso, il livello di intensità a cui dovrà attestarsi l’at-tività del depuratore per preservare l’equilibrio dell’ecosistema marino del Golfo di Trieste. Con un’evoluzione im-portante del concetto di sostenibilità, si passa così dalla semplice riduzione dell’impatto ambientale al vero e pro-prio governo di tale impatto, esercitato attraverso questo continuo dialogo con il mare.La conclusione dei lavori per l’adegua-mento dell’impianto, entrati nella loro ultima fase, è attesa nel 2018 ma già dal mese di gennaio del 2017, quan-do l’impianto entrerà in esercizio, si determinerà l’arresto della procedura di infrazione comunitaria.

UN ADRIATICO PIÙ PULITO con i depuratori di Santa Giustina(RN) e Servola(TS)Due impianti all’avanguardia in grado di regolare la propria attività in base ai bisogni espressi dal mare e realizzati per dimezzarne gli scarichi: l’impegno di Hera a difesa dell’ambiente e della depurazione delle acque con investimenti per 230 milioni di euro

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FOCUS

La Commissione Europea è in procinto di approvare una nuova e ambiziosa strategia per promuovere l’economia circolare e ridurre gli sprechi. Il mo-dello produttivo del passato prevedeva un processo lineare che partiva dalla produzione con utilizzo di materie prime e finiva con il consumo e lo smaltimento dei rifiuti. Il nuovo paradigma prevede invece di chiudere il cerchio tra il consumo e la produzione e ridurre il consumo

di materie prime e lo smaltimento dei rifiuti aumentandone invece il riciclo.

Gli obiettivi europei sono ambiziosi: il tasso di riciclaggio dei rifiuti da imbal-laggio dovrà arrivare al 60% nel 2020, al 70% nel 2025 e all’80% nel 2030. Per carta, vetro e metalli il riciclag-gio dovrà arrivare addirittura al 90% mentre per la plastica l’obiettivo si ferma al 60%. La situazione nei terri-tori serviti da Hera è positiva: siamo già al di sopra degli obiettivi del 2020 e ormai a un passo da quelli del 2025 per l’obiettivo complessivo, pari al 70%, e per carta, metalli e legno. Sui tassi di riciclaggio di vetro e plasti-ca, che presentano comunque trend in costante crescita, non raggiungiamo ancora gli obiettivi fissati per il 2020.

Ma il riciclaggio è solo un pezzo dell’e-conomia circolare. La crescita econo-mica del futuro dovrà prevedere anche modelli di business innovativi che permetteranno un utilizzo dei prodotti più prolungato e più efficiente. Quindi oltre al riciclaggio si parla di condi-visione (come per esempio i nuovi servizi di car sharing), riparazione (per ridurre l’obsolescenza), riutilizzo (pensiamo ai mercatini dell’usato) e ricondizionamento. La progettazione dovrà tenere conto anche di questi aspetti e gestire meglio la parte finale del ciclo di vita dei prodotti.

Da questo punto di vista i progetti messi in campo da Hera sono tanti: si tratta di circa 20 iniziative per la riduzione dei rifiuti attive nel 2014. Possiamo citare come esempio i pro-getti “Cambia il finale” per il riutilizzo dei rifiuti ingombranti in buono stato, “CiboAmico” per la riduzione degli sprechi alimentari nelle mense azien-dali, “FarmacoAmico” per il recupero di medicinali non scaduti o le aree per

ECONOMIA CIRCOLARE: a che punto siamo?

il riuso presenti nei pressi di alcuni Centri di Raccolta Differenziata gestiti dal Gruppo.Tutte le iniziative hanno permesso di prevenire la produzione di circa 8.600 tonnellate di rifiuti, pari alla produzio-ne annuale di oltre 14.200 persone.

Una recente ricerca della Fondazione Ellen Mc Arthur, con la collaborazione di McKinsey e Deutsche Post, descrive tutti i vantaggi del passaggio all’econo-mia circolare e ne quantifica i benefici in termini di costo netto delle materie prime utilizzate nella produzione in circa il 3% del prodotto interno lordo europeo.

Dal punto di vista economico, oltre alle opportunità di business l’economia circolare rappresenta quindi anche una leva per ridurre i costi di produ-zione.

L’Unione Europea dedica sempre più attenzione all’economia circolare, un nuovo paradigma che chiude il cerchio tra consumo e produzione. La situazione nei territori serviti da Hera è positiva: siamo già al di sopra degli obiettivi fissati per il 2020

La tua raccolta differenziata

I prodotti del riciclo

Riciclo 2014 complessivo e per materiale

Confronto con proposta obiettivi Unione Europea

Gli obiettivi di riciclo previsti dalla normativa europea per il 2020 sono stati già raggiunti. Hera SpA presenta un tasso di riciclo superiore al dato nazionale.

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FOCUS

È possibile dare la parola a un cassonetto? Da oggi sì, ed è anche possibile ascoltarlo. A farlo è proprio Hera, che a ciascuno dei suoi 300 mila cassonetti ha dato non soltanto una voce ma anche un nome e un cognome, cioè - in breve - un’identità. Il segreto è tutto racchiuso nel tag (co-dice identificativo elettronico), apposto su ogni cassonetto per distinguerlo da tutti gli altri. Grazie al tag, in ogni momento, Hera è in grado di sapere dove si trova un certo cassonetto, in che condizioni versa e quando è stato svuotato l’ultima volta, tutte informazioni fondamentali per poter pianificare in maniera razionale ed effi-ciente il servizio di raccolta dei rifiuti.

Ma per fare tutto questo, ovviamente, un tag non basta. Alle sue spalle ci vuole un intero sistema intelligente, che Hera ha progettato, realizzato e chiamato HergoAmbiente. Un sistema che non “governa” soltanto i cassonetti, ma anche tutte le altre risorse che vengono impiegate nella raccolta dei rifiuti e nella pulizia delle strade: mezzi di raccolta, spaz-zatrici, stazioni ecologiche, impianti di smaltimento, ecc. Grazie a una completa digitalizzazione delle in-formazioni e a particolari dispositivi tecnologici che sono stati forniti agli operatori sul campo, HergoAmbiente lavora come una sorta di “cervello-ne verde”, che organizza, controlla, effettua e analizza le attività da cui dipende il decoro di un territorio in cui vivono 2,6 milioni di abitanti, mi-gliorandosi nel tempo sulla base di un attento esame dei dati consuntivati. E il cervellone interagisce anche con i cittadini, perché rileva le loro segna-lazioni effettuate tramite l’app del Rifiutologo, le trasforma in altrettan-ti ordini di lavoro, le aggiunge alle attività già pianificate, e ne controlla l’effettiva esecuzione dandone con-ferma alla persona da cui è arrivata la segnalazione.Tutto questo, ovviamente, ha un unico

ALLA SCOPERTA DI HERGOAMBIENTEil “cervellone verde” di Hera

obiettivo: incrementare qualità, efficacia ed efficienza delle prestazioni erogate, assicurando in tempo reale la tracciabilità dei rifiuti raccolti e ottimizzando l’impiego di una forza lavoro che fra operatori di Hera e terzisti conta circa 3.000 persone. Imponenti, del resto, le cifre che raccontano la copertura funzionale garantita da HergoAmbiente: 1300 veicoli coinvolti, 685.000 ordini di lavoro gestiti in un anno, oltre 10.000 servizi a chiamata, 4.500 itinerari di raccolta, 3.000 itinerari di spazzamen-to, 140 centri di raccolta e 85 impianti di smaltimento.E non finisce qui. HergoAmbiente, infatti, è l’infrastruttura che consente di creare le condizioni per adottare la tariffazione puntuale, premiando ancora di più i comportamenti virtuosi dei cittadini, nell’interesse loro e delle Pubbliche Amministrazioni.

Per capillarità ed estensione delle attività coperte, HergoAmbiente rap-presenta un’evoluzione nella gestione dei servizi ambientali che non ha eguali nel panorama italiano e si pone fra le best practice di settore anche a livello europeo, costituendo elemento di eccellenza e motivo di orgoglio per i territori che serve.

Al via il primo sistema “intelligente” per la gestione integrata di raccolta rifiuti e spazzamento stradale, che interessa un bacino di 2,6 milioni di cittadini. Tecnologia e innovazione per garantire qualità, efficacia ed efficienza dei servizi ambien-tali e migliorare il decoro delle nostre città.

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IN PILLOLE

Castelfranco Emilia, Comune “pilota” della tariffa puntuale

Presentate le iniziative individuate nei LAB di Ferrara e Bologna

Avviato un progetto pilota per miglio-rare la gestione dei rifiuti urbani nel comune. Il Piano Regionale di Gestione Rifiuti ha infatti individuato, tra gli strumenti più efficaci per ottimizzare il servizio di igiene urbana, l’introdu-zione di sistemi tariffari proporzionati alla reale produzione di rifiuto.

La sperimentazione si basa su di un sistema integrato in grado di misu-rare il rifiuto prodotto da ogni utente, attraverso l’utilizzo della tessera servizi ambientali nei contenitori stradali e presso le stazioni ecologiche, mediante bidoni dotati di riconoscimento utente nelle aree servite a porta a porta.Il futuro della raccolta differenziata passa da Castelfranco Emilia (MO), dove il Gruppo Hera sta sperimen-tando un percorso che consentirà, in futuro, il passaggio alla tariffazione puntuale, permettendo così al cittadi-no di pagare solo per il servizio che gli viene realmente reso.Il primo passo di questo percorso è l’introduzione di importanti modifiche al servizio di raccolta, che a partire da novembre, interesseranno i cittadini del quartiere “Mezzaluna” e della frazione di Gaggio in Piano. La principale novità riguarda il sistema di riconoscimento e quantificazione del rifiuto indifferenziato che sarà appli-cato ai servizi già disponibili come la

un bando per start up e nuove attività imprenditoriali legate al riciclo e al ri-uso di materiali. Non è da meno il LAB bolognese, che auspica la creazione di un’area web dedicata all’efficienza energetica nei condomini, l’estensione della raccolta di farmaci validi a favore delle persone bisognose, una mappa multilingue del capoluogo di regione per informare neo-residenti e studenti sul sistema di raccolta differenziata e, anche qui, un bando per start up e nuove attività imprenditoriali.

Presentate in conferenza stampa dai sindaci delle due città e dall’Am-ministratore Delegato di Hera S.p.A. Stefano Venier, rispettivamente lunedì 7 settembre presso la Sala degli Arazzi nel Municipio di Ferrara e lunedì 14 Settembre presso la Sala HerAcademy nella sede di Hera a Bologna, le propo-ste testimoniano la vitalità del dialogo fra il territorio e la multiutility.E’ importante sottolineare come i componenti dei LAB non ricevano alcun compenso e operino dunque a titolo gratuito. Per ogni partecipante e per ciascun incontro del laboratorio, infatti, l’azienda stanzia un “gettone di presenza” di 100 euro che ha la fina-lità di sostenere la realizzazione di progetti di sostenibilità nel territorio. A questo riguardo, Ferrara ha deciso di devolvere i 4.800 euro maturati nel corso dell’anno al progetto locale “Un orto in carcere”, a cura dell’Associazio-ne Viale K, mentre Bologna ha donato i suoi i 3.800 euro all’Associazione dì reinserimento sociale per ex detenuti “Chiusi Fuori”.

raccolta stradale e il porta a porta per le zone produttive e rurali. Nei conte-nitori stradali dell’indifferenziato, in particolare, sarà possibile conferire solo limitate quantità di rifiuto, l’equivalente di un sacchetto della spesa. Inoltre, per garantire un maggiore controllo sulla qualità dei materiali conferiti, il ricono-scimento dell’utenza sarà attivato anche sui contenitori stradali delle raccolte di carta, potature, plastica e lattine.Durante il mese di ottobre, attraverso il coinvolgimento di informatori ambien-tali appositamente formati da Hera e Comune, sono state consegnate ai cit-tadini delle zone coinvolte nella prima fase le tessere per i servizi ambientali associate ad ogni singola utenza, che dovranno essere utilizzate per il con-ferimento delle principali tipologie di rifiuto nelle raccolte stradali e presso le stazioni ecologiche, mentre alle utenze delle zone rurali e delle aree produttive, oltre alla tessera, sono stati consegnati anche i contenitori.Il passaggio al nuovo sistema, che nella fase iniziale coinvolgerà circa 2mila utenze, sarà graduale. Altre sperimenta-zioni sono in cantiere per San Giovanni in Marignano (Rn) e Budrio (Bo), dove il sistema sarà implementato sulla base delle caratteristiche del servizio di rac-colta dei rifiuti attivo in quei territori.

Tante e interessanti le proposte svi-luppate dai LAB di Ferrara e Bologna, i consigli multi-stakeholder locali promossi da Hera per dialogare con le comunità del territorio.

II “pensatoio” ferrarese, in partico-lare, lancia l’idea di definire accordi con i Comuni per sostenere le utenze in difficoltà economica, ma propone anche workshop informativi per spie-gare i benefici del teleriscaldamento, progetti scolastici per approfondire le conoscenze sulla geotermia e sul sistema energetico della città, nonché

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IN PILLOLE

Suona la campanella e riparte il pro-gramma gratuito di iniziative didatti-che promosse dal Gruppo Hera.

940 scuole, oltre 65.000 studenti coin-volti, 2878 classi, 5310 insegnanti e 7.631 ore di formazione. E poi spettacoli teatrali, atelier creativi, corner scien-tifici, laboratori per parlare di acqua, ambiente ed energia. C’è veramente di tutto nel nuovo programma de “La Grande Macchina del Mondo”, il progetto didattico gratuito del Gruppo Hera, rivolto come ogni anno a studenti e insegnanti delle scuole del nostro territorio. Grandi novità – dunque - per l’edizione 2015-2016, che a lezioni e laboratori aggiungerà attività didatti-che non convenzionali, con un occhio di riguardo all’arte e alla sua capacità di coinvolgere i ragazzi in veri e propri progetti creativi. Fondamentale il ruolo delle nuove tecnologie, che avranno un ruolo centrale nelle attività formative che prevedono l’impiego di tablet, tele-camere e smartphone.Potenziata e innovata anche la parte web, che supporta e integra le attività organizzate dal vivo. Gli insegnanti po-tranno trovare comodi Educational Box da scaricare per realizzare anche in autonomia percorsi didattici persona-lizzati. Non mancheranno, inoltre, una sezione edutainment con divertenti attività ambientali da svolgere in fami-

Progetti scolastici, riparte la Grande Macchina del Mondo

Quasi 2.600 visitatori agli impianti di Herambiente nei primi 6 mesi 2015

glia, una speciale linea diretta con gli educatori ambientali e tre nuovissimi eco-concorsi a premi dedicati a studen-ti, insegnanti e dirigenti scolastici.

Novità importanti, inoltre, anche per quanto riguarda le visite agli impian-ti. A quelle tradizionali, infatti, si aggiungeranno nuove visite virtuali, per venire incontro alle esigenze di quelle classi che hanno difficoltà a spostarsi. I ragazzi, seduti nei propri banchi, avranno infatti la possibilità di visitare l’impianto scelto attraverso gli occhi di un operatore ambientale che è sul posto, coadiuvato da un secondo educatore presente in classe, il quale illustra cosa si sta vedendo.

Nuova vita ai rifiuti con “Cambia il finale”

E’ il progetto per il riuso dei rifiuti an-cora utilizzabili e in buone condizioni, per prevenire la produzione di rifiuti e avviare un circuito virtuoso e solidale.

Sono 373 le tonnellate di rifiuti ingom-branti avviati al riuso nel primo seme-stre del 2015 grazie al progetto “Cam-bia il finale”, un’iniziativa del Gruppo Hera attiva in 76 comuni, realizzata in collaborazione con Last Minute Market e 15 enti no-profit del territo-rio dell’Emilia-Romagna in cui opera la multiutility, con l’obiettivo di dare un “finale” diverso, e anche solidale, a divani, armadi e televisori. Un ottimo risultato, dunque, che si aggiunge alle

451 tonnellate raccolte nel periodo di avvio del progetto, da marzo a dicem-bre 2014.Il servizio di ritiro a domicilio, gratuito, è nato allo scopo di dare nuova vita agli oggetti ancora utilizzabili, come mobili ed elettrodomestici, favorendo il circuito virtuoso e solidale del riuso, in cui sono spesso impegnate perso-ne svantaggiate. Il progetto, inoltre, contribuisce a prevenire la produ-zione di questi rifiuti e a contrastare il fenomeno del loro abbandono sul suolo pubblico. E aiuta l’ambiente: si pensi, ad esempio, che 824 tonnellate (quantitativo totale degli ingombran-ti raccolti da marzo 2014 a giugno 2015) corrispondono a oltre 170 mezzi adibiti al servizio di raccolta dei rifiuti ingombranti circolanti a pieno carico. Davvero importanti, inoltre, le cifre che raccontano i primi sei mesi del 2015: 29.648 pezzi ritirati, 2.350 ritiri effet-tuati, 4.672 telefonate ricevute.I cittadini che devono liberarsi di un rifiuto ingombrante possono chiamare il Servizio Clienti Hera (800.999.500 gratis da rete fissa, 199.199.500 da cellulare, a pagamento come da con-tratto telefonico dell’utente). In caso di rifiuto utilizzabile, l’operatore spie-gherà al cittadino come contattare gli enti no-profit disponibili al riutilizzo degli ingombranti, ai quali si possono donare anche oggetti di uso quotidiano come libri o giochi per bambini che non si utilizzano più. Gli enti part-ner si sono impegnati a recuperare i materiali secondo modalità definite da ciascuno e dettagliate nel sito dedicato all’iniziativa:www.gruppohera.it/cambiailfinale.

Di questi, circa 700 si concentrano nel termovalorizzatore e nei siti di com-postaggio del bolognese. Boom di con-tatti anche per il sito web: in un anno,

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IN PILLOLE

Proseguono gli incontri dei LAB. Per aggiornamenti consulta il sito

www.heralab.gruppohera.it

VEDOHERA N°22novembre 2015

Iscrizione al Tribunale di Bologna n° 7876 del 17.09.08

Direttore responsabile: Filippo M. Bocchi

Comitato di redazione: Cecilia BondioliRosilde BrizioEdoardo LucattiMicaela MainiGianluca PrincipatoMichela Ronci

Realizzazione web: Hera S.p.A. - Relazioni Esterne

Fotografie:Hera S.p.A.

circa 42 mila visite per le pagine che danno informazioni su funzionamen-to ed emissioni

Un percorso all’interno degli impianti che gestiscono i rifiuti per scoprire da vicino il loro funzionamento e il viaggio che fanno i rifiuti una volta usciti di casa. È questo che propone da anni il Gruppo Hera, in particolare nei 6 termovalorizza-tori e nei 6 impianti di compostaggio e/o biodigestione di Herambiente, la società del Gruppo che si occupa di trattamento e smaltimento rifiuti, presenti in Emi-lia-Romagna.È una possibilità che la multiutility mette a disposizione di tutti attraverso un fitto calendario di visite guidate, con cui gli impianti e la loro tecnologia complessa e all’avanguardia si aprono ai cittadini e alle loro curiosità. E quest’anno, da

gennaio a giugno, sono già quasi 2.600 i visitatori che hanno approfittato di que-sta opportunità.Visitare gli impianti di Hera è semplice e a portata di mouse. Per prenotare una visita guidata e saper-ne di più basta collegarsi su www.gruppohera.it/visite_guidate e con pochi click, una volta individuato l’impianto di interesse, si potrà prenotare l’appuntamento scegliendo tra i giorni di disponibilità evidenziati nell’apposito calendario.L’iniziativa affianca i “percorsi visitato-ri” già presenti in alcuni impianti, dove pannelli didattici posizionati lungo un percorso ne mostrano il funzionamento.

Aggiornamenti