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Per la tradizione ebraica e cristiana invece il tempo è legato alla creazione.

Prendiamo, come punto di partenza, il primo versetto del Genesi: "In principio Dio creò il cielo e la terra

“

Il tempo è creato quindi con il mondo e, da questo punto iniziale, si sviluppa unilateralmente in avanti

andando verso un futuro che avrà un limite certo.

Parimenti, nella mondo ebraico lo stesso concetto viene espresso

nel Sefer Yezirah, il Libro della creazione, il primo libro della

filosofia ebraica.

Il tempo, in queste due grandi religioni monoteiste, è presentato come una realtà che ha un inizio e che

avrà una fine, è dunque compreso fra due punti: la nascita e la morte.

TEMPO

CREAZIONE

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TEMPO

DIO ETERNO INIZIO DEL MONDO FINE DEL MONDO DIO ETERNO

INIZIO DEL TEMPO FINE DEL TEMPO

storia del mondo

“SYNTELEIA” compimento o fine di tutte le cose

Data da un segmento ovvero una linea delimitata da due punti, tra questi due estremi scorre la storia

del mondo come su una linea retta.

Il tempo, che ha un inizio perché è creato con il mondo e perciò avrà fine con lo stesso, quindi altro non

è che la misura delle varie fasi del divenire di ciò che temporaneamente esiste.

L'insieme di questo movimento può venire espresso col termine di greco synteleia, cioè compimento o

fine insieme a tutte le cose.

Ciò che viene dunque espresso dall' Apocalittica per gli ebrei o nell'Apocalisse di Giovanni per i

cristiani, non è che lo svelarsi di un profondo mistero: il tempo ha una fine.

Prima del tempo e dopo il tempo non c'è che Dio nella sua simultaneità del suo esistere

cioè nella sua eternità.