N 345 marzo 1997

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9# ju UL£S ANNO XXXIX - Marzo 1997 - N. 345 MENSILE SOCIO-ECONOMICO-CULTURALE SPED. IN ABB. POSTALE Le province del m alessere Nei primi giorni di marzo il Presidente della Repubblica Oscar Luigi Scalfaro, é calato in Sicilia per rendersi conto della precaria situazione in cui versano le province del "Malessere Il Presidente ce l'ha messa tutta per far capire agli ad detti che occorre fare sul se rio: aprire i cantieri, sbloc care gli inceppi in cui giac ciono da decenni i miliardi e mettere da parte le chiac chiere inutili che non giovano alla ripresa perentoria del la voro, senza la quale il resto é aria fritta. M a la calata in Sicilia del Presidente non é stata colta dalla stampa e tanto meno dai nababbi, che pensano che il Preside7ite sia un addetto ai lavori del Palazzo, e basta. Una stampa sorniona de dita al calcio e alle tifoserie, anziché alle sacche della mi seria di Messina, di Trapani , di Caltanissetta, Agrigento... Purtroppo la Sicilia re sterà sempre in "in culici mundi". Tutte le speranze, dai Borboni a "Sala D'Èrcole, attraverso i secoli che pas sano tra "miseria e nobiltà'' sono sempre svanite. In que sti giorni mi é capitato di leg gere (per la verità l'ho letto più di una volta) alcuni passi di due viaggiatori venuti dalla Francia in Sicilia nel vivo delle battaglie borboni che: Bourquelot e Reclus. La prefazione é del nostro sam- segueapag. 12 V IV E R E IL B O S C O Sambuca è circondata da boschi ricchi di fauna e di flora che suscitano V invidia di qualsiasi altro Co mune.Ma sembra che questa ricchezza debba essere pre clusa ai cittadini che vedono scoraggiata qualsiasi velleità di accostarsi alla natura da cancelli rigorosamente chiusi .Chi vuole venire a contatto del bosco,deve superare bar riere burocratiche insormontabili. Se il bosco è stato impiantato ,oltre che per motivi paesaggistici e di contenimento del territorio ,anche per la fruizione del cittadino, perché non aprirlo? Si obietterà che sarebbe un pericolo per la sua stessa sopravvivenza e che,chiudendolo ,si protegge dai piro- mani.Ribadiamo che il male intenzionato non ha barriere che possano ostacolarlo : abbiamo assistito ,infatti,a tanti incendi dolosi,nonostante la sorveglianza della Forestale. Facciamo in modo che il cittadino si abitui a convivere con il bosco,lo apprezzi,ne fruiscalo proteggalo adotti.Diffondiamo la cultura dell'amore per la natura,per la flora che vi cresce e che, in primavera, offre una straordinaria sinfonia di colori .Le euforbie,gli asfo- (segue a pag. 4) Un documento inedito su ^ Fra Felice (articolo a pag. 5) j , lì Bosco del Pomo 8 Marzo: si fa festa (articolo a pag. 5)^ I giovani ci scrivono (articolo a pag. 9) “I Nudi” Tra storia e tradizione Un ’importante iniziativa imprenditoriale a Sambuca (servizio a pag. 8) f ------------------------------ Confraternita di Maria SS. delIVdienza: nuove elezioni (articolo a pag. 7) J ) La nascita della "Confraternita Maria SS. dell'U dienza" pare debba datarsi al 1576, anno in cui la statua della Madonna dal feudo Cellaro fu portata a Sambuca. I confrati, chiamati anche "nudi", fanno derivare questo appellativo proprio dal fatto che, airingresso del simu lacro in paese, gli appestati guariti si levarono dai loro giacigli così come si trovavano, spesso nudi. Inoltre il termine "nudi" ricorda la deposizione degli abiti per vestire l'umile divisa azzurra, il cui colore non fu scelto a caso, ma pare ricordi la peste. I nudi, infatti, non sarebbero altro che i discendenti di quei "becca morti" i quali, indossando abiti azzurri di fibra resi stente, erano in grado di avvicinarsi agli appestati e di portare "carrozze e carrette per le robe infette". Nel bando emanato dal Duca di Terranova Carlo d'Aragona, luogotenente e capitan generale per sua ~ ------ * (segue a pag. 7)

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ANNO XXXIX marzo 1997

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9#j u U L £ S

AN NO XXXIX - M arzo 1997 - N. 345 M E N S IL E S O C IO -E C O N O M IC O -C U L T U R A L E SPED. IN ABB. POSTALE

L e p r o v i n c e

d e l m a l e s s e r e

N e i p r im i g iorn i d i m arzo il Presidente della Repubblica O scar L u ig i Scalfaro, é calato in Sicilia per rendersi conto della precaria situazione in cui versano le province del "M alessere

Il Presidente ce l'ha messa tu tta per fa r capire agli ad­detti che occorre fare su l se­rio: aprire i cantieri, sbloc­care g li inceppi in cui giac­ciono da decenni i m iliardi e m ettere da parte le chiac­chiere in u tili che non giovano alla ripresa perentoria del la­voro, senza la quale il resto é aria fr itta .

M a la calata in Sicilia del P residente non é stata colta dalla stam pa e tanto m eno dai nababbi, che pensano che il Preside7ite sia un addetto ai lavori del Palazzo, e basta.

U na stam pa sorniona de­dita al calcio e alle tifoserie, anziché alle sacche della m i­seria di M essina , di Trapani, di C altanissetta , A grigento ...

P urtroppo la Sicilia re­sterà sem pre in "in culici m u n d i" . T u tte le speranze, dai Borboni a "Sala D 'Èrcole, attraverso i secoli che pas­sano tra "m iseria e nobiltà '' sono sem pre svanite. In que­s ti g iorn i m i é capitato d i leg­gere (per la verità l'ho letto p iù di una volta) a lcuni passi di due viaggiatori ve n u ti dalla Francia in Sicilia nel vivo delle battaglie borboni­che: Bourquelot e Reclus. La prefazione é del nostro sam -

segueapag. 12

V I V E R E I L B O S C O

Sambuca è circondata da boschi ricchi di fauna e di flora che suscitano V invidia di qualsiasi altro Co­mune.Ma sembra che questa ricchezza debba essere pre­clusa ai cittadini che vedono scoraggiata qualsiasi velleità di accostarsi alla natura da cancelli rigorosamente chiusi .Chi vuole venire a contatto del bosco,deve superare bar­riere burocratiche insormontabili.

Se il bosco è stato impiantato ,oltre che per motivi paesaggistici e di contenimento del territorio ,anche per la fruizione del cittadino, perché non aprirlo?

Si obietterà che sarebbe un pericolo per la sua stessa sopravvivenza e che,chiudendolo ,si protegge dai piro- mani.Ribadiamo che il male intenzionato non ha barriere che possano ostacolarlo : abbiamo assistito ,infatti,a tanti incendi dolosi,nonostante la sorveglianza della Forestale.

Facciamo in modo che il cittadino si abitui a convivere con il bosco,lo apprezzi,ne fruiscalo proteggalo adotti.Diffondiamo la cultura dell'amore per la natura,per la flora che vi cresce e che, in primavera, offre una straordinaria sinfonia di colori .Le euforbie,gli asfo-

(segue a pag. 4)

Un documento inedito su ^ Fra Felice

(articolo a pag. 5) j ,

lì Bosco del Pomo

8 Marzo: si fa festa(articolo a pag. 5)^

I giovani ci scrivono(articolo a pag. 9)

“I Nudi” Tra storia e tradizione

Un ’importante iniziativa imprenditoriale a Sambuca

(servizio a pag. 8)

f ------------------------------Confraternita di Maria SS.

delIVdienza: nuove elezioni(articolo a pag. 7) J )

La nascita della "Confraternita Maria SS. dell'U­dienza" pare debba datarsi al 1576, anno in cui la statua della Madonna dal feudo Cellaro fu portata a Sambuca.I confrati, chiamati anche "nudi", fanno derivare questo appellativo proprio dal fatto che, airingresso del simu­lacro in paese, gli appestati guariti si levarono dai loro giacigli così come si trovavano, spesso nudi.

Inoltre il termine "nudi" ricorda la deposizione degli abiti per vestire l'umile divisa azzurra, il cui colore non fu scelto a caso, ma pare ricordi la peste. I nudi, infatti, non sarebbero altro che i discendenti di quei "becca­morti" i quali, indossando abiti azzurri di fibra resi­stente, erano in grado di avvicinarsi agli appestati e di portare "carrozze e carrette per le robe infette".

Nel bando emanato dal Duca di Terranova Carlo d'Aragona, luogotenente e capitan generale per sua

~ ------ ■ * (segue a pag. 7)

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ANNO XXXIX - Marzo 1997

L a v o r i i n c o r s oIn via di ultimazione i lavori nella

zona del campo sportivo S. Maria. Sarà realizzato un campo di calcetto e sarà sistemata l'area adiacente.

Proseguono i lavori per l'acque­dotto da S. Giovanni al serbatoio Conserva. L'opera che sostituirà il vecchio acquedotto "provvisorio" (15 anni), risolverà definitivamente l'ap­provvigionamento idrico di Sambuca.

X * *

Iniziati i lavori per la sistema­zione della strada adiacente il Po­liambulatorio e il Centro Sociale, l'o­pera permetterà la sistemazione del collegamento tra la Piazza Martiri del Terrorismo e il Centro Sociale "G. Fava ".

X X X

La caserma dei VV.UU. nella Piazza della Vittoria é ormai una realtà. 1 locali ristrutturati saranno consegnati il prossimo luglio.

X X X

Il complesso architettonico Pietro Caruso sarà riconfigurato a seguito dell'intervento in atto.

E' previsto il completamento dei prospetti e la realizzazione della co­pertura. 1 lavori dovrebbero essere ul­

Dal Palazzo dell'Arpatimati entro il prossimo dicembre.

X X X

Il Palazzo Panitteri é stato og­getto di un intervento che si sta com­pletando in questi giorni.

I principali lavori sono stati: con­solidamento delle strutture e realizza­zione dei tetti con copertura in coppi locali.

L'intervento complessivo di com­pletamento comporterà una spesa di circa 5 miliardi.

X X X

Sono iniziati i lavori di comple­mento del palazzetto dello sport. A la­vori ultimati il complesso sportivo ri­sulterà uno dei più moderni ed attrez­zati della Provincia.

I lavori dovrebbero essere ultimati entro dicembre del 1998.

XXX

Sono state affidate le indagini geognostiche per i lavori di adegua­mento dell'impianto di depurazione.

Dopo le indagini, con l'esecuzione dei lavori previsti, l'esistente im­pianto di depurazione sarà adeguato alfine di rientrare nei parametri sta­biliti dalla Legge sulla depurazione.

Importanti le conseguenze per l'invaso del Lago Arancio.

C i n q u e C a n t i e r i d i l a v o r o p e r

o t t a n t a p e r s o n e

Cinque cantieri di lavoro, tre con fondi del bilancio comunale e due con fondi dell'Assessorato Regionale al Lavoro, prenderanno il via a Sambuca, entro il mese di aprile. Ciascun cantiere avrà la durata di quattro mesi ed occuperà 15 operai e due tecnici. I lavori riguarderanno la manutenzione straordinaria e la sistemazione dei marciapiedi nel centro abitato e nella zona di trasferimento parziale.

Una vera e propria manna dal cielo in periodi in cui la gente, presa dalla disperazione, ricorre drammaticamente al suicidio. "Fino all'inizio della prossima estate- dice I'Assessore Comunale all'Urbanistica, Sergio Ciraulo-complessivamente 75 operai e 10 tecnici potranno svolgere un'attività lavorativa. Si tratta di un'oc­cupazione a termine, ma certamente di sostegno in una zona come il Meridione, dove la disoccupazione tocca punte anche del 30%.

N o t i z i e i n b r e v eL'archivio storico Comunale

Sono state affidate le forniture di scaffalature per l'archivio storico Co­munale. Si spera che a seguito di detta fornitura possa trovare "pace" l'archi­vio storico comunale.

Mensa scolasticaAttivato il servizio di mensa sco­

lastico per la scuola media e materna. Il servizio é stato appaltato alla Per­gola snc di Giglio Santa.

Dismissioni punti luceFinalmente saranno rimossi i

punti luce in disuso situati all'interno del centro storico. Infatti sono stati af­fidati alla locale Soc. Coop. Arpa i la­vori di dismissione. Si viene a colmare così un arretrato di lampioni e "lam­padinefulminate" da oltre un venten­nio. Un'iniziativa da completare al più presto per il decoro della nostra città.

Potature ed ...altroSfumatura alta per la Villa, infatti

la stessa é stata oggetto di una pota­tura adeguata alla bisogna. Un inter­vento da completare con la pulizia e l'auspicabile messa a dimora di fiori. Una scommessa con il passato, consi­derato che a memoria d'uomo, non si é visto un fiore nella villa.

Verde pubblicoAlberato il Viale E. Berlinguer,

posti a dimora degli oleandri davanti alla posta e nella via Magna Grecia, e dei gerani negli spartitraffico di via Agrigento e Viale Gramsci. Saranno poste, altresì, piante ornamentali da­

vanti le emergenze architettoni­che.E' l'operazione verde che sta

portando a compimento la Lighea seri arte e tecnica del verde.

Corsi di formazione pratica sportiva Sono stati istituiti, da parte del-

l'Amm/ne C/le, dei corsi di pratica sportiva non agonistica per i bambini della scuola elementare. Responsabile del servizio é stato nominato il Prof. Vincenzo Marotta. L'importanza del­l'iniziativa ci pare fuori discussione e riteniamo possa estendersi agli alunni della scuola media.

Cantieri lavoroSono stati nominati i Direttori dei

Cantieri Comunali: Arch. Gigliotta Giovanni, Arch. Ingas Enzo e Geom. Greco Antonino, Maggio Agostino, Ciaccio Giuseppe. Nominati altresì, gli istruttori nelle persone dei Geom. Giudice Giorgio, Cacioppo Giorgio, Bucceri Matteo, Serafino Piero e il P.a. Campisi Francesco.

Nuovi automezzi per la raccolta dei rifiuti

Il servizio di raccolta di nettezza urbana é stato dotato di tre apeCar e un Nissan Trave 100 con cassone.

I nuovi mezzi, che arrivano dopo dieci anni dagli ultimi messi a dispo­sizioni degli operatori, contribuiranno sicuramente a potenziare un servizio indispensabile per la pulizia e il de­coro del nostro paese.

Arredi scolasticiSaranno forniti nel prossimo mese

di maggio gli arredi scolastici per le scuole materna, elementare e media. In particolare saranno sostituiti sedie, banchi, tavoli e armadi, un ulteriore intervento per il mondo scolastico.

N u o v o A s s e s s o r e

Il 20 gennaio la Dott.ssa Anna Montalbano, laureata in legge, é stata nominata Assessore alla Cultura, al Personale, Pari Opportunità e Pubblica Istruzione. La nomina é stata fatta a seguito delle dimis­sioni di Antonella Maggio.

Alla Neo Assessore gli auguri di buon lavoro da la "Voce".

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ANNO XXXIX - Marzo 1997

La Voce ricorda un grande uomo Terza ed ultim a pun tata

Antonino Gulotta fiero oppositore del fascismoa cura di M ichele Vaccaro

Autentico spirito democra­tico e progressista, subì il confino di polizia per essersi tenace­mente opposto alla reazionaria politica delle camicie nere.

D: Certo che doveva essere odioso vivere relegati in un'area di appena 38 K m q e so tto s ta re co a ttiva m en te , per ta n ti m esi, ad a s fittic i contro lli. Com e p a s ­sa va te le lunghe g iorna te senza annoiarvi? C'era qualche luogo di ritrovo?

R: Non era facile "ammaz­zare" il tempo. Per quel che mi riguarda, trascorrevo le giornate in compagnia di Cresi e di Per­rone: discutevamo sulla nostra sorte e facevamo lunghe passeg­giate. Luoghi di ritrovo erano la mensa e la biblioteca. Quest'ul- tima, frequentatissima, era stata creata da noi confinati e in poco tempo raccolse circa tremila vo­lumi di ogni genere (storia, arte, letteratura, filosofia, ecc), acqui­stati con il nostro modesto con­tributo (una lira al mese per i più poveri, due o più lire per i più agiati); altri ci venivano inviati in dono. Direttore ne era il sociali­sta Gemignani. Quasi sempre trovavo in biblioteca Carlo Ros­selli, Emilio Lussu, Ferruccio Parri, Francesco Fausto Nitti e al­tri intellettuali che mettevano la loro cultura al servizio di quanti non avevano avuto la fortuna di studiare e di approfondire gli studi. Fra tutti mi colpì, per cari­sma e notevole personalità, Ros­

selli, uomo colto, raffinato, gene­roso.

Seppi che aiutava economica­mente i confinati, più poveri e con la famiglia al seguito.

D: R icorda la storica e tem e­raria fuga dell'iso la d i R osselli, Lussu e N itti?

R: Sì, lucidamente. La fuga riuscì il 27 luglio 1929 e venne organizzata dall'esterno (la orga­nizzarono l'ex re­dattore capo del Corriere della Sera, Alberto Tar- chiani, l'operaio Gioacchino De­voto e il capitano Italo Oxilia, n.d.r.). Un primo tentativo era fal­lito banalmente: alcune galline, svegliate nel cuore della notte, cominciarono a starnazzare sco­raggiando sul na­scere l'audace azione. Quando si seppe che il se­condo tentativo riuscì, provammo tutti immensa gioia. Fuggirono su uno scafo, rag­giunto a nuoto.

D: Come rea­girono i fa sc is ti dopo questo ina- s p e t t a t o "sm acco"?

R: Ricordo che i controlli e gli atteggiamenti repressivi s'inten­sificarono, mentre severi provve­dimenti vennero adottati contro le autorità reggenti la colonia.

D: O ltre a R osse lli, Lussu, N it t i e Parri, chi erano g li a ltr i confina ti che sp iccavano per ca­p ac ità po litich e e preparazione culturale?

Posso dire di essere stato ve­

ramente in ottima compagnia. Ricordo volentieri i socialisti Er­manno Bartellini, Ettore France- schini, Renato Sega e gli ex de­putati Leonello Grossi, Riccardo Momigliano, Alberto Trebbi, Luigi Basso; i comunisti Rosario Scaffidi e Giulio Volpi; i repub­blicani Tullio Riccioni e Arnaldo Guerrini; il liberale RiccardoGuaiino; gli anarchici Pasquale

(segue a pag. 11)

I L M A E S T R O D I R E G A L P E T R A

di Matteo Coltura

E' stato presentato, Lunedì 3 Marzo 1997 ,nel Salone delle Terme di Sciacca, dall'Associazione Culturale IL PONTE : Il M aestro D i Regalpetra,di Matteo Col­tura, edito da Longanesi. Aprendo i lavori, il senatore Michelangelo Russo, presidente dell'Associazione, ha rilevato come la pubblicazione della biografia di Leonardo Sciascia assuma un'importanza partico­lare, nel momento di appiattimento e di omologazione in cui versa la cultura .

Dai qualificati interventi dei relatori:Filippo Brancato,preside del Liceo T. Fazello,Felice Cavallaro,giornalista,Pie­tro Amato,componente della Fondazione Sciascia,Aldo Scimè,presidente della Fon­dazione Witaker è venuto fuori il ritratto di un intellettuale anticonformista ,erede lucido dell'Illuminismo,fervente sosteni­tore del diritto,profon do conoscitore delle cose siciliane e ricercatore appassionato della verità.

E ' stato evidenziato come certe intui­zioni sciasciane :il riferimento ai profes­sionisti dell'antimafia , a Tangentopoli ,la stigmatizzazione della tendenza a m itiz­zare , tipica degli italiani,abbiano antici­pato i tempi.Intuizioni che,esaminate a di­stanza di tempo,stupiscono per la loro pre­veggenza e denotano un ' attenzione vi­

gile, da parte dello scrittore, alla realtà e la sorprendente capacità di leggerla .1 rela­tori che lo hanno conosciuto personalmente (Amato,Scimé,Collura) hanno fatto rivi­vere,attraverso diversi aneddoti,momenti significativi della sua vita .Matteo Collura ha accostato Sciascia sia per le tematiche,che per lo stile a M anzoni ,un al­tro erede dell'illuminismo del quale ha ri­cordato La Colonna Infame,un testo fonda- mentale al quale Sciasca si è ispirato per combattere le sue battaglie a favore del di- ritto.Il giornalista Cavallaro ha lamentato la tendenza di alcuni intellettuali a scre­ditare Sciascia ,per la sua autonomia di giudizio,l'anticonformismo e la capacità di mettere in discussione le sue stesse opi­nioni . "Probabilmente per il fa tto di rima­nere una voce libera che ha rifiutato di unirsi al coro- ha ribadito l'autore - Scia- scia non è stato inserito nella Storia della Letteratura Italiana della Casa Editrice Einaudi."

Il senatore Michelangelo Russo,chiu­dendo i lavori,ha rilevato come Sciascia rimanga punto di riferimento della cul­tura e della lotta contro qualsiasi forma di totalitarismo.

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l e

ANNO XXXIX - Marzo 1997

P a o l o F e r r a r a : U N P O E T A V E R O

Il prof. Paolo Ferrara ha partecipato al Premio Nazionale di poesia e nar­rativa della "Primavera Strianese" promesso dal periodico "Presenza".

A l nostro concittadino Prof. Paolo Ferrara, é stato conferito il 3° premio col diploma e la "targa Vermeil" "Histricanum ", per il libro di liriche "Oltre le tenebre della metamorfosi". Ecco la motivazione: "Con tappe intime e per­sonali, attraverso i moti del cuore, il poeta percorre un suo itinerario entro cui raccoglie, tra il dubbio e la speranza, l'ansia delle sue necessità di vita: tutto con verso limpido e cristallino".

La Voce si complimenta per questo lusinghiero encomio.

(segue da pag. 1)

L A L A N C I A D E L U E M I R O

E' scappato l'ippopotamo dal Circo Demar.... o forse ha sbagliato re­cinto.E' stato tratto in inganno dalle eterne gabbie che imprigionano la Chiesa Madre .

Le sorgenti di acqua nelle strade "dentro e fuori le mura" si moltipli­cano :in estate ,se le pozzanghere continueranno ad essere alimen­tate, si potrà fruire delle piscine sotto casa.

Il Campetto sportivo ,a ridosso di Via Guasto, è in fase di completa­mento.Si aspetta di consegnarlo al più presto ai vandali per la demolizione: Vedi :campetto da tennis, piscina della Zona di trasferimento,Casa

Pro tetta,Centro Fava etc.V I V E R E I L B O S C O

deli,l'angelica,l'artemisia,la peonia mascula,i ciclamini non hanno nomi per molti di noi.E come si può amare ciò che non si conosce e per di più proteg­gerlo ?

L'Amministrazione Comunale promuova dei percorsi turistici da attra­versare a piedi o a cavallo,anche con esperti botanici per permettere, a chi vuole,di conoscere e apprezzare le numerose specie vegetali.Stimoli i gio­vani a preparare dei progetti per utilizzarne le risorse :le pigne marciscono sul terreno senza che nessuno le raccolga.

Apriamo i cancelli! Liberiamo questo patrimonio dalle pastoie burocrati­che che fino ad oggi lo hanno imprigionato: è una importante risorsa del no­stro territorio da non sottovalutare!

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S P I G O L A T U R E

La parola fa l'uomo libero.Chi non si può esprimere è uno schiavo.Mute sono perciò la passione smodatala gioia smodata,il do­lore straziante.Parlare è un atto di libertà:la parola è per se stessa li­bertà.

(Ludwig Feuerbach)

Quelli che approvano un'opinione privata la chiamano "opinione";quelli che la disapprovano la chiamano "eresia";eppure "eresia" non significa altro che "opinione privata".,

(Thomas Hobbes)

Disapprovo quello che dite,ma difenderò fino alla morte il vostro di­ritto di dirlo.

(Voltaire)

La realtà,come un paesaggio,ha infinite prospettive,tutte ugualmente veridiche ed autentiche.La sola prospettiva falsa è quella che pre­tende di essere l'unica:in altre parole il falso è l'utopia ,la verità non localizzata,veduta da nessun luogo.

(José Ortega Y Gasset)

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ANNO XXXIX - Marzo 1997

Un documento inedito su Fra Felice

Il "Trionfo della ChiesaStoria e Controstoria

un'opera di Fra Felice

Una qualsiasi ricostruzione storica, richiede, alla base, una ricca documen­tazione archivistica; quando questa manca o é per vicissitudini varie la­cunosa, naturalmente tracciare un itinerario sto­rico-artistico diventa compito molto arduo, ba­sato il più delle volte sul presupposto, facendo prevalere la nostra ra- ziuonale logica, sul cau­sale divenire storico. E' solo il successivo ritrova­mento di fonti archivisti- che che spesso ne varianoo addirittura negano le nostre ipotetiche ricostru­zioni .E' recentissimo il rinvenimento presso l'ar­chivio della Chiesa del Purgatorio di un docu­mento su una tela dipinta da Fra Felice, che ha cam­biato quanto in un secolo circa si é detto.

Si tratta di una copia di spesa, datata al 31 Agosto 1782, della tela del "Trionfo della Chiesa", originariamente nella chiesa del Purgatorio e ora in cu­stodia presso la locale Banca di Credito Cooperativo. Fino ad oggi, si é sempre detto e scritto con certezza, che Fra Felice, nel 1782 operasse a Sambuca; tale certezza era data dalla scritta, unica in tutta la ricca produ­zione dell'artista, posta ili basso a destra dove si legge "F.Felix a Sambucs Cappuccinus pingebat anno cristiano MDCCXXXII ec- clesiae peculio". Nel documento, che descrive le singole spese per la realizzazione della tela, si

di evince che la tela fu dipinta a Sciacca, poiché l'artista ivi risie­deva. A commissionare la tela fu D.B. Amodei, tesoriere della

Fra Felice da Sambuca: Il Trionfo della Chiesa -

Chiesa e Confraternita del Pur­gatorio, dietro contratto stipu­lato presso il Notaio Filippo Ganci.

La "compra di canne 7 di tela, di un telaro per detto qua­drone, di un coltello per il pit­tore, di una scalinata per servi­zio del pittore per pittare detto quadrone stante l'altezza essere di palmi quattordici" sono al­cune delle 27 voci, per una spesa complessiva di onze 7, tari 7, e grana 12. Una novità in assoluto, almeno stando alla storia uffi­ciale, é la partecipazione nella composizione iconografica ed iconologica del dipinto, di Don

F.S. Sal­vato, fi­losofo e l e t t e - rato il­l u s t r e Sambu­

cese, che andò a Sciacca" per dare la direzione al pittore di come doveva detto quadrone".

Ed é proprio dalla stretta collaborazione tra quest'ultimo, e il nostro artista, ormai raggiunta la maturità artistica, che deriva la forte impronta teolo­gica del quadro, nelle Chiese Trionfante, Pur­gante e Militante, tale da far divenire la tela un efficace compendio della storia della sal­vezza. Il quadro, a com­posizione piramidale, con possibilità di let­tura dal basso verso l'alto e viceversa, ha dei chiari richiami Dante­schi.La tela, che ne sostitui­sce una precedente, ha ancora un medito, nel 1908 fu "acconciata" ad opera di Maccarone da Palermo, oltre ad essere restaurata a cura della locale Banca nel 1983,

dal Prof. Garozzo. Comunque tanto strano

quanto sorprendente é il modo in cui si pagò l'artista, la cosidetta "regalia", si tratta di "un carico di vino", in sostanza 60 litri circa. Ciò conferma an­cora una volta la missionarietà dell'opera pittorica di Fra Felice e il suo modo singolare di evan­gelizzare, predicando semplice- mente col pennello: un messag­gio che sfida i tempi.

Purtroppo, oggi occorrono dei nuovi mecenati, affinché nu­merose opere, superino le insi­die del tempo.

Giuseppe Cacioppo

8 M a r z o :

s i f a f e s t a

Sabato 8 Marzo, si é cele­brata la festa della donna con una particolare cerimonia orga­nizzata da Civiltà Mediterra­nea e svoltasi nel salone della "Pergola". Per l'occasione, di­nanzi ad un pubblico folto ed attento, ha relazionato la dott.ssa Arianna Ditta che, ag­girando le solite banalità che si tirano fuori all'occorrenza, ha preferito porre l'accento sulla complementarietà di uomo e donna. "Tra i due sessi, ha detto la psicoioga, oltre alle differenze fisiche e psichiche esiste anche una diversità nel manifestare emozioni quali la sofferenza, il dolore, le tensioni . Mentre in­fa tti l'uomo suole sfogare tali sentimenti nell'attacco, la donna invece tende ad assalire il proprio corpo o i figli, perché intesi come propria creazione.

£ ' necessario che all'interno del nucleo familiare siano valo­rizzate le peculiarità dell'uomo e della donna".

La dott/ssa Ditta, laureatasi circa tre mesi fa in Psicologia, ha evidenziato come la donna e l ’uomo vivano diversamente anche V impegno intellettuale. Questo infatti appare spesso alla donna come una competi­zione, un'occasione per autoaf- fermarsi, perché ha subito nel corso della storia la repressione delle proprie potenzialità intel­lettuali, di cui si é servito in­vece l'uomo come stimolo per migliorarsi. Ha concluso che è necessario valorizzare le diffe­renze tra l'uomo e la donna e costruire su di esse la crescita di entrambi.

Claudia Merlo

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RICERCHE E STUDI PER LA VALORIZZAZIONE DELLE

RISORSE AMBIENTALI E LO SVILUPPO SOCIO ECONOMICO

Page 6: N 345 marzo 1997

ANNO XXXIX - Marzo 1997

C O N F E R E N Z A D I B A T T I T O D E L

P D S S U " ,S E R V I Z I A L T E R N A T I V I

A L S E R V I Z I O D I L E V A " .

La sezione del PDS di Sambuca, nell'ambito delle iniziative rivolte ai giovani, ha tenuto, il primo marzo, nel salone della Banca di Credito Coopera­tivo, l'incontro sul tema "Servizi alter­nativi al servizio di leva".

Salvino Ricca, Segretario della Se­zione e Consigliere Provinciale, ha espresso i saluti agli intervenuti e ai re­latori ed ha sottolineato che il progetto del governo Prodi, per cui i giovani, che debbono prestare il servizio di leva, pos­sono essere utilizzati a svolgere servizio civile nella P.A., nelle associazioni di volontariato e di solidarietà e nelle orga­nizzazioni ambientaliste, e le ragazze, per la prima volta, possono prestare il servizio volontario nelle forze armate, ci pongono al pari degli altri Stati Euro­pei.

Il Sen. Mimmo Barrile ha sottoli­neato l'azione meritoria del PDS di Sambuca nell'aprire un dibattito con i giovani sulle problematiche che li toc­cano da vicino. E il tema di questa sera é un punto fondamentale di informa­zione e stimolo per la loro partecipa­zione alla vita sociale e politica. Il Par­lamentare del PDS ha concluso presen­tando il Sen. Rocco Loreto, Capo Gruppo della Sinistra Democratica nella Commissione Difesa del Senato e Sindaco di Castellaneta.

Il Sen. Loreto, dopo aver ringraziato per l'invito, ha sostenuto che si vuole verificare in itinere quello che si sta fa­cendo. Nell'azione riformistica del go­verno Prodi si vuole portare ai giovani verso una Ubera scelta. La difesa e la si­curezza della patria ha proseguito il Parlamentare la si può fare anche senza armi. La cultura della minaccia é finita. La concezione della sicurezza é cam­biata. Oggi i rischi sono il terrorismo, i flussi migratori e le emergenze naturali e ambientali. La sicurezza ai confini va estesa a tutto il Paese, e alla sicurezza sociale e strumenti integrativi con quelli di altri Stati. In questi mesi ab­biamo messo in atto con passione le pro­messe elettorali. La riduzione del pe­riodo di leva la legge sull'obiezione di coscienza come alternativa al servizio di leva, incentivi per i contingenti di vo­lontari, opzione per le donne, sono mo­tivi portanti, da parte del governo del- l'Ulivo, per assicurare la domanda di si­

curezza e l'ammodernamento del mo­dello di difesa. Mentre il Polo ha sabo­tato, con pigrizia e pignoleria, questi provvedimenti e noi abbiamo cercato delle scorciatoie per dare immediata funzionalità ed economicità a queste scelte. Il Sen. Loreto ha concluso soste­nendo che il disegno di legge Bassanini sulla pubblica amministrazione ha isti­tuito, provvisoriamente, ma nella dire­zione tracciata, il servizio civile nelle Soprintendenze ai BB.CC., nella prote­zione civile, negli Enti Locali.

E' intervenuto, poi, Calogero Parisi, Responsabile del servizio civile ARCI Sicilia, che ha sottolineato la lunga sto­ria della legge sull'obiezione di co­scienza e la necessità di una specifica formazione degli obiettori per i servizi scelti. Ha concluso affermando che la patria si può servire sul suolo nazionale in difesa dell'ambiente e degli emargi­nati.

Nel dibattito é intervenuto Gio­vanni Maggio, Consigliere C.le, che ha parlato della sua esperienza di obiettore, del valore dell'iniziativa per i giovani. Giovanni Maniscalco, Studente Un. ha evidenziato che far andar via i giovani é una grave perdita di forza di lavoro e spetta al Comune e alle associazioni agire. Il dott. Sergio Oddo ha eviden­ziato la sua esperienza e la concreta spe­ranza del servizio civile.

Nino Greco ha chiesto quando en­trerà in funzione la nuova legge.

Ha concluso i lavori il Sen. Loreto, chiarendo che la legge dovrebbe conclu­dere il suo iter parlamentare entro un paio di mesi, che la durata dei servizi sarà pari, e che si sta operando attual­mente con la legge del 72, modificata da alcuni provvedimenti inseriti in questi mesi.

Prima di chiudere l'incontro Sal­vino Ricca ha ringraziato, per la loro presenza gli amministratori di Sam­buca, Lucca e Burgio, e l'Ass. Provin­ciale Ignazio Cucchiara, che ha fatto pervenire un telegramma di adesione. Ha assistito un folto gruppo di ragazzi in attesa di prestare il servizio di leva o civile. Ha presenziato il Sen. Giuseppe Montalbano.

G.R.

Bosnia: luogo di intervento della Task Force Umanitaria

SERVICE INTERNATIONAL TASK FORCE UMANITARIA

Domenica 16 marzo al Teatro Comunale L'IDEA di Sambuca ha avuto luogo un importante service internazionale organizzato dal Lions Club Sambuca Belice e patrocinato dal Comune.Ha introdotto e coordi­nato brillantemente i lavori il presi­dente del club prof.Enzo Randazzo. Presenti al meeting numerosi quali­ficati relatori rappresentanti delle varie componenti che operano nei settori della protezione civile.Sono intervenutici sindaco ,la prof/ssa Olivia Maggio , il dr.Orazio Ben­gala,coordinatore distrettuale T.F.U., il ten.Col.Paolo Fantini,co­mandante del 12° Battaglione Cara­binieri Siciliani prof.Dr. Alfio Pappa­lardo,presidente del Comitato di­strettuale T.F.U., l'ing. Pietro Fo- derà,comandante dei Vigili del Fuoco di Agrigento,il dr.Nicolò Greco,viceprefetto vicario di Agri­gento,il prof. Salvatore Monte- leone,doc.di Litologia e Geomorfolo­gia presso l'Università. di Palermo, ,il Gen.Giuseppe Micciché, presi­dente della Croce Rossa Italiana di A g r i g e n t o , l ' i n g . I g n a z i o Sciortino,ing. Capo del Genio Civile di Catania,il col.Vincenzo La Franca,Capo Ufficio operazioni ed addestramento del Comando Re­gione Militare della Siciliani prof.Gaetano Miraglia delegato di

Zona della VI Circoscrizione, il dott. Franco Gueli, presidente della VI Circoscrizione e il Dr.Prof.Pino Gri­maldi ,già Presidente Lions Clubs Internazionali.

Temi dibattuti: il problema della protezione civile in una zona ad alto rischio sismico ed idrogeologico quale è la Sicilia occidentale ed il coordinamento tra forze istituzio­nali e di volontariato al fine di una concertazione efficace nei momenti di pericolo.E'stata evidenziata la ne­cessità di una capillare informazione della popolazione e di formazione di quadri al fine di ridurre al minimo le conseguenze di catastrofi naturali imprevedibili. E' stata accolta con disponibilità dai relatori la notizia della creazione della Task Force Umanitaria del Lions che opera,come è stato detto dal dr.Pino Grimaldi, già da alcuni anni in molti Paesi del Mondo ,tra cui Giap­pone e Corea.il dottor Grimaldi chiudendo i lavori ,ha evidenziato come il Lions ,si distingua ,tra le Associazioni di Volontariato ,per la tempestività dell'intervento e per la disponibilità di fondi a favore dei Paesi sfortunati.

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Page 7: N 345 marzo 1997

ANNO XXXIX - Marzo 1997

(segue da pag. 1)

“I Nudi” Tra storia e tradizione

Maestà Filippo 11° nel regno di Sicilia, pubblicato in Palermo nel tempo delle peste del 1575, si leggono queste parole "Item che i beccamorti et porta infermi e quei che portano carrozze e car­rette per le robe infette o so­spette tutti abbiano di andar ve­stiti di azzurro fino alla beretta per conoscersi".

I fratelli fanno così risalire la loro origine ad un avvenimento mitico che essi, attraverso il rito, reificano.

Testimonianza dell'antico ab­bigliamento é la descrizione fatta da Pitré, che così scrive: "una confraternita dai piedi e dalle braccia ignude e da certi abitini a ricami di seta e d'oro spenzolanti dal collo sul petto e sulle spalle". Oggi questi "abi­tini (scapolari)", che vengono tramandati da padre in figlio, sono caduti in disuso e quasi del tutto scomparsi. Un tempo ogni confrate indossava anche due, tre paia di "piduna", cioè calze di lana pesante in genere bian­

che e rosse. Inoltre i più anziani sfilavano con il cero acceso da­vanti la statua della Madonna. Seguivano poi, piazzandosi die­tro al fercolo, alla rinfusa, i fedeli a capo scoperto, alcuni dei quali scalzi, con i ceri accesi in mano, recitando il rosario. Questo "fiume di fuoco, stretto, lungo, tortuoso, ondeggiante", come si legge in Pitré, faceva pensare "alla sera dei moccoletti di Roma".

Della confraternita oggi fanno parte giovani e vecchi, appartenenti a tutti i ceti sociali, fino a mezzo secolo fa i compo­nenti, invece erano solo conta­dini e pastori.

I fratelli fanno sì che il rito fe­stivo dedicato a Maria si ripeta ogni anno identico a se stesso in modo da riconfermare l'identità collettiva e personale.

Natala Gandolfo

Confraternita di Maria SS. de ll’Udienza

N u o v e e le z io n i : c o n s ig l i o r i c o n f e r m a t o

Si sono svolte domenica 9 marzo U.S. non senza pothe po­lemiche, le votazioni per eleg­gere il nuovo Consiglio Diret­tivo della Fratellanza di Maria SS. dell'Udienza.

Su 480 elettori, 372 sono stati i Fratelli che hanno esercitato il loro diritto, con una percentuale che sfiora l'80%.

Il Consiglio Direttivo, l'or­gano competente nella gestione ed amministrazione della Fratel­lanza, si rinnova con scadenza triennale (le ultime elezioni però hanno avuto luogo nel giugno del 1993). E' composto da 9 membri, oltre al Cassiere, Segre­tario e Vice e l'assistente spiri­tuale, questi ultimi con solo voto consultivo.

Nuove elezioni quindi e vec­chio Consiglio, poiché degli 8 uscenti ricandidati, ben 7 sono stati riconfermati, alla guida della Confraternita, con la pro­messa a priori, come da copione delle più agguerrite campagne

elettorali, di fare sul serio, più volte ribadito da un Consigliere (evidenziando che fin ad ora di serio c'é stato molto poco).

Ad essere riconfermato Su­periore é stato il Signor P. Calo­roso, la cui correttezza e serietà nel gestire la fratellanza è stata confermata ancora una volta da circa il 50% dell'elettorato, rag­giungendo così la maggioranza assoluta dei voti. Comunque, meriti e demeriti a forte, si au­spica che di nuovo il Consiglio non abbia solo il nome, e che la­sciando alle spalle il passato, di­venti sempre più innovativo e propositivo, e come obiettivo unico e primario abbia quanto recita l'art. 2 dello statuto: "l'ac­crescere sempre più la devo­zione verso la Vergine SS. del­l'Udienza".

Giuseppe Cacioppo

Un convegno sull'handicap

Sabato 22 marzo 1997,presso la Biblioteca Comunale di Menfi ha avuto luogo un im­portante convegno sull'handi- cap,organizzato dai club LIONS di Menfi,Sciacca e Sambuca Be­lice .1 lavori introdotti dal dott.Antonino M arretta,presi­dente del club di Menfi, sono stati coordinati egregiamente dal prof.Gaetano Miraglia,dele­

gato della zona B della VI circo- scrizione .Sono intervenuti il dott.Gianpaolo Volpato giorna­lista,l'architetto Salvatore Sbac- chis ,la do tt/ssa Concetta Russo,psichiatra,la do tt/ssa Arianna Ditta,psicoioga,il sig.Stefano La Corte ,operatore di informatica,il Sig.Salvatore Allegro,consigliere provin­ciale,la do tt/ssa Francesca

M a g g io ,p s ico ­ioga .1 relatori hanno eviden­ziato le proble­matiche inerenti

alThandicap pregiudizi,bar­riere architettoniche,mancanza di strutture adeguate,disagio sociale di fronte alla disabilità, ed hanno individuato proposte per facilitare l'integrazione dei "diversamente abili". Un con­vegno di grande rilevanza sul piano umano e sociale che ha indotto il pubblico a misurarsi con una realtà nei cui confronti

esiste una sorta di rimozione collettiva.Alle relazioni è se­guito un dibattito nel quale sono intervenuti i proff.Filippo Brancato,Enzo Randazzo e il dott. Enzo Battaglia. Ha con­cluso i lavori la prof/ssa Licia Cardillo che ha rilevato la ne­cessità di recuperare il valore della diversità in un periodo in cui si tende all'omologazione e a realizzare "un'um anità di Uguali.

Marilì

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Page 8: N 345 marzo 1997

A z i e n d a V i t i v i n i c o l a P i a n e t a

I m p o r t a n t e i n i z i a t i v a i m p r e n d i t o r i a l e a S a m b u c a

F a re vino, oggi, è più facile di

una volta. La tecnologia aiuta, ma non basta, e anzi a volte complica la vita e illude. Bisogna saperla padro­neggiare al meglio, ma non bisogna mai dimenticare che il vino nasce dall'uva e dalla vigna. E' questo il principio e la linea guida a cui si sono ispirati Chiara, Fran­cesca e Alessio, i tre giovani protagonisti della azienda Pianeta.Chiara coordina,Francesca vende e Alessio si cura delle vigne e della cantina.Pianeta è un'azienda che mette in commer­cio le sue prime botti­glie solo nel 1995, ma che ha una lunga storia alle spalle. Da oltre trecento anni, infatti, la fa ­miglia Pianeta coltiva vigne nella tenuta dell'Ulmo, tra M enfi e Sam­buca di Sicilia, non lontano da Agrigento.

NeU'ormai lontano 1985,nella tenuta dell'Ulmo che circonda l'in­contaminato Arancio, furono im­piantati i nuovi 45 ettari di fertile e sassosa " terra del vino".

Le cultivar, prescelte dopo una lunga e attenta sperimentazione, sono Chardonnay, lnzolia, Merlot, Nero D'Avola, Cabernet Sauvignon Bianco, Cataratto e Grecanico. E su altri 37 ettari, ancora dedicati alla ricerca, si coltivano e "provano" nuove selezioni clonali come Shiraz, Piano, Aglianico e Petit Verdot che diventeranno vino solo nei prossimi anni, al termine di lunghi e mediati assemblaggi coadiuvati dalla tecno­logia, anche se é sempre l'uomo con la sua sapienza e i suoi sensi a deci­dere.

Sul lago Arancio, nell'antico centro della tenuta, vi sono i resti semisommersi di un forte arabo che risale al 900, quando gli Arabi erano padroni dell'isola e bevevano

quanto e più dei cristiani. Non a caso il celebre Abu Nuwas, poeta arabo del vino e dell'amore, ispirato dalla terra siciliana scriveva:

"Non ti limitare nel bere e bevi allegramente vino come bagliore del fu lm ine che illumina la coppa..."

E' adesso centro della tenuta il baglio della fine del X V I secolo che é stato da poco sapientemente restau­rato, nel rispetto dei materiali e delle tecniche di un tempo. Ospita, tra l'altro, un locale di degustazione e un'ampia sala da pranzo in cui si possono accompagnare i vini Pia­neta con i tipici piatti della ricca tradizione siciliana. Nel portale di pietra del baglio é incastonato lo stemma di famiglia, con il sole e la luna che oggi adornano anche le eti­chette dei vini, prodotti nell'adia­cente modernissima cantina . Il sole e la luna, emblemi della nuova im­presa, oltre ad essere i simboli di fa ­miglia, sono anche metafora dei due elementi che regolano il ciclo pro­duttivo della vite. Il sole che con i

ANNO XXXIX - Marzo 1997

suoi raggi dà vita e sapore ai suoi grappoli e la luna che regola con le sue fasi l'evoluzione del vino.

Il bosco che sovrasta la tenuta, detto "La Segreta", oggi é etichetta

e nome per un rosso fatto di Nero d 'A v o la , Merlot e C abernetS a u v i - gnon e un bianco di Cataratto, Grecanico e Char­d o n n a y a l l e v a t i nelle terre alle sue p e n d i c i .

Le stesse uve, profumate questa volta dal legno della barrique, danno origine all'Alastro, un vino che trae il nome dal fiore di arbusti spinosi e che oggi cresce spontaneo tra le vigne e nei boschi della tenuta, colorandola di giallo da febbraio a maggio e contrastando il verde ar­genteo degli olivi centenari che pun­teggiano il paesaggio. A questi vini dagli uvaggi "classici" si accompa­gnano due riusciti esperimenti in­novativi: Pianeta hifatti produce un Cabernet Sauvignon intenso e ma­turo e uno Chardonnay complesso e armonico, entrambi invecchiati in barriques e risultato delle lunghe sperimentazioni fatte in vigna e in cantina.

La modernissima cantina di Sambuca, che sorge a fianco del ba­glio, si inserisce armonicamente nel paesaggio di pura macchia mediter­ranea, "Immaginate un profondo bosco d'olivi saraceni e poi distese di verdissimi vigneti e giardini vermi­gli con siepi di salvie ronzanti d'api

8e vivai muscosi e boschetti d'a­grumi imbalsamati di zàgare e di gelsomini" (Luigi Pirandello, La veste lunga) arricchito dal vicino lago non a caso detto Arancio che é meta continua ed oasi di ristoro per centinaia di uccelli migratori.In cantina, nuova, anzi nuovis­

sima, comanda Alessio, che coin­volto dalla passione e dalla espe­rienza di Carlo Corino, enologo di tanti mondi, governa su 3.500 etto­litri di vino. Le lucenti e tecnologi­che vasche in acciaio inox contra­stano piacevolmente con il legno delle capriate. E se nei ferm entini la temperatura di vinificazione é co­stantemente controllata, al piano inferiore, ricavato ben sotto il livello del terreno, la tecnologia é bandita. Qui il vino invecchia e riposa natu­ralmente nel legno e, quando serve, si profuma di vaniglia sostando quando basta in barriques di rovere di Allier.

Tecnologia e tradizione hanno dunque saputo coniugarsi al meglio e la natura generosa di questo in­contaminato angolo della Sicilia é degna cornice per questi vini, nuovi e antichi al tempo stesso, figli di spe­rimentazione attenta e sapienza centenaria. "Seppelliscimi accanto ad una vigna, le radici disseteranno le mie ossa" (Abu Nuwas).

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Page 9: N 345 marzo 1997

ANNO XXXIX - Marzo 1997

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E nzo R a n d a z z o dal tito lo

L e P ie tre c h e P a r la n o( L a b o r a to r io c t e r r i t o r io )

Laboratorio, dram m aturgia o regia coordinato da l.nzo Randazzo.

I provini sono aperti ai ragazzi da 14 a 25 anni.

Per iscrizioni ed ulteriori inform azioni telefonare al 94 1 .t4:ì (dalle ore 15,00 alle ore 76,00)

L A B O R A T O R IO T E A T R A L ERiportiamo la locandina del laboratorio teatrale, promosso dall’Asso- ciazione Culturale Navarro ed invitiamo i giovani a partecipare.

Spazio ai GiovaniDue lettere che si commentano da sole: il problema del lavoro e del tempo libero. Rivolgiamo la prima ai rappresentanti delle istituzioni affinché prendano atto delle esigenze dei giovani.

Spedire alla Redazione de “LA VOCE “Via Francesco Crispi n° 10 - Sambuca.

Sono giovane, abito a Sambuca e vorrei tanto dalla vita. Ma il tempo libero, che noia... Passeggio su e giù per il Corso e sto seduto come tanti altri su una ringhiera e premo i bot­toni della Sala Giochi. Non ho la pa­tente, non guido, soffro il freddo e d'inverno non vado neanche in moto. Uscire e trascorrere così il tempo libero é quasi un fastidio. I pomeriggi diventano davvero lun­ghi quando non si ha niente da fare

né un posto dove andare, dopo lo studio la tivù. Ci vorrebbe un pub, ci vorrebbe un cinema piccolo e caldo, e perché no, anche una disco­teca. Ci vorrebbe un impianto spor­tivo, con una pista per l'atletica leg­gera (adoro lo jogging), con campi sufficienti e tante luci che illumi­nino la sera, come fosse giorno. Ci vorrebbe... Nel frattempo, sui pome­riggi fossilizzati, é arrivato il sa­bato. Quando va bene corro a 100

E nata GEA la Coop. del fico d’india

Tra i 20 giovani che compon­gono la cooperativa agricola " G EA" costituitasi da poco a Sambuca, sono compresi alcuni giovani svantaggiati. La coope­rativa opera su cinque ettari di terreno, presi in affitto nel terri­torio di Sambuca e di Santa Margherita di Belice e nei quali, sono stati messi a coltura fichi d'india. I prodotti, trasformati, confezionati e commercializzati dagli stessi giovani che li colti­vano, sono stati già apprezzati nei mercati del Nord Italia. La nostra è l'unica zona al mondo a produrre fichi d'india da settem­bre a novembre.

Per questo la cooperativa ha avviato delle trattative per ac­quistare un centinaio di ettari di terreno da adibire alla stessa col­tivazione.

Claudia Merlo

all'ora verso un'altra città, verso un altro paese, con i miei amici. Vado ad un pub, i bei film non li perdo mai, qualche volta si va anche a bal­lare. Ma l'indomani? Sono a Sam­buca. Altri pomeriggi arrivano, il prossimo weekend chissà se si andrà ancora via. E ' giusto desiderare quasi di fuggire? Perché la Giunta Comunale non ascolta queste voci? E dire che proprio la giunta é com­posta da giovani. M i meraviglia che siano così indifferenti e apatici nei nostri confronti. Esco ma lungo il Corso non incontro nessuno. Resto a casa, forse mi diverto di più. A volte, con orrore, penso quasi di vi­vere nella Città Perduta.

"PHANTOM"

P R O V E R B I S I C I L I A N I

Lu friddu di marzu tràsi ni lu cornu di lu vói; e lu suli di marzu tinci lu catinazzu.

Il freddo di marzo penetra nelle corna del bue; e il sole di marzo tinge il catenaccio. E cioè il mese di marzo é inco­stante: ora fa freddo ora fa caldo.

Lu friddu d'aprili, pani e vinu leva a lu contadinu.

Il freddo di aprile è nocivo: pane e vino sottrae al conta­dino.

» Giuseppina Cacioppo

U n g i o v a n e

s p e c i a l e

Sono un giovane diplo­mato, disoccupato come mille altri, però, a differenza di quelli che riempiono la gior­nata al bar o in macchina a consumare benzina, mi sono trovato un lavoro in campa­gna: zappo e tiro i tralci delle viti che sono stati potati. Non sapevo fare questi lavori, ma ho imparato con pazienza guardando chi aveva espe­rienza. Molti ragazziGli altri mi guardano come se fossi un animale raro o un alieno, maio penso che il lavoro, qualun­que esso sia non fa che ono­rare chi lo fa. Il contadino ha mille privilegi rispetto a chi la­vora in fabbrica: vive a con­tatto con la natura, respira aria buona e sta in movi­mento. E poi il lavoro di cam­pagna non è più faticoso di al­tri lavori e si guadagna discre­tamente. A chi si lamenta che non c ’è lavoro dico: bisogna darsi da fare in qualsiasi modo, non aspettare che tutto ti venga offerto su un piatto d ’argento.

(Un giovane come tanti altri)

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ANNO XXXIX - Marzo 1997j „ A A A 1A " i V l d l Z U 177/

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I G E A

P r o g e t t o d i e d u c a z i o n e a m b i e n t a l e

L A U R E E

Un progetto di "Educa­zione ambientale" é stato re­datto dalla Biblioteca Comu­nale Vincenzo Navarro.

Il presidente,prof. M au­rici, (sempre sensibile ai pro­blemi ecologici che trava­gliano il pianeta Terra) scrive nella premessa:"...il territorio devastato e saccheggiato dal­l'incuria dell'uomo è diven­tato una sorta di grande pat­tumiera" e poi:" La memoria mi porta agli anni Cinquanta allorché le strade attorno a Sambuca erano una lunga processione di cumuli di le­tame equino che i contadini abbandonavano sul posto dopo aver pulito le stalle.

C'é una differenza sostan­ziale con il moderno inquina­mento; allora si trattava di depositi biodegradabili, che i contadini nei mesi autunnali raccoglievano per eseguire con essi la concimazione dei loro campi. Adesso i rifiuti si accumulano tra l'indiffen- renza dei passanti abituati ormai a quella sorta di nor­

malizzazione".Il progetto evidenzia

come non basti più l'informa­zione perché essa ha già rag­giunto chi é sensibile al pro- blema;sarebbe necessaria in­vece una nuova politica am ­bientale che coinvolga l'in­tero pianeta e che porti l'uomo al centro della Terra .

Molte ed interessanti sono le finalità del progetto: dalla convinzione che progredire non significa produrre e ac­cumulare beni, ma promuo­vere la qualità della vita, alla ricerca e al recupero dei pa­trimoni culturali, con l'in­tento di formare comunità solidali. Il progetto potrebbe essere realizzato con l'aiuto delle scuole, delle associa­zioni, delle istituzioni, se­guendo alcune tematiche: 1) raccolta differenziata ed energie rinnovabili; 2) l'am ­biente e la conoscenza del territorio; 3) conoscenza dei beni artistici ed ambientali e loro schedatura.

G iuseppina C acioppo

Il 17 marzo 1997, presso l'Università agli Studi di Palermo, si è laureata in Scienze politiche, con indirizzo sociologico, Daniela Sabina, discutendo brillantemente la tesi "Povertà ed emarginazione nella so­cietà post-industriale''.

Relatore il prof. Emanuele Sgroi.

Si è laureata in Scienze Politiche con indirizzo economico, presso l'Università di Palermo il 22 Marzo 1997 Mara Grisafi, discutendo in modo brillante la tesi su un economista siciliano "Ignazio Sanfilippo e le sue teorie liberiste e protezionistiche

Relatore il prof. Roberto Salvo.

Il 14 marzo 1997,presso l'Università agli Studi di Palermo,si è lau­reata in Agraria Ludovica Pendola discutendo egregiamente la tesi: "Prove di micropropagazione del banano" .

Relatore il prof Francesco Calabrese. Correlatore il prof. Andrea De Michele.

Alle neo-dottoresse gli auguri de "La Voce" per una brillante car­riera.

JR i c e t t a d e l m e s e : L a P i g n u l a t a

Ingredienti:6 uova, gr.500 di farina di grano duro, un poco d'olio, 50 gr. di zucchero, mielePreparazione:

Versare l'olio nella farina, gusciarvi le uova intere, unire lo zucchero e impastare. Formare dei bastoncini di pasta che vanno tagliati a piccoli pezzetti di cm. uno (circa). Friggere in abbondante olio, mettere ad asciugare su carta assorbente. Fare sciogliere il miele in una padella con dello zucchero, unire la pignulata e amalgamare, deporre su un vassoio e guarnire la piramide di pignulata ottenuta con confettini colorati (dia- vulina), oppure formare delle montagnette singole.

G iuseppina Cacioppo

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Page 11: N 345 marzo 1997

(segue da pag. 3)

ANNO XXXIX - Marzo 1997

I I

Antonino Gulotta fiero oppositore del fascismoBinazzi, Luigi Galleani, Attilio Paolinelli e l'ex direttore de "L'Avvenire Anarchico", Virgi­lio Mazzoni; i massoni Ermanno Solimene e Domizio Torregiani. A quest'ultimo, gran Maestro della Massoneria, una volta chiesi come mai la potente setta avesse fatto attecchire il fasci­smo. Mi rispose: "Il pericolo del comuniSmo, di uno sviluppo ri­voluzionario analogo a quello russo, era forte..."C'erano, in­fine, il letterato Curzio Mala- parte, lo storico Jaures Busoni e Riccardo Bauer, discepolo di Croce e poi tra i più impegnati animatori del movimento "Giu­stizia e Libertà" e uno dei fonda­tori del Partito d'Azione.

D: Dopo il rientro dal con­fino, fu piti perseguitato?

R: Non me ne accorsi, ma sa­pevo di essere sotto stretta sor­veglianza. Durante le elezioni del 1934, che videro candidato al Parlamento il sambucese Vin­cenzo Oddo, medico, io non an­dai a votare. Fui minacciato. Ri­fiutai ancora: non successe nulla.

D: A parte Cresi, Perrone e Am odeo, ha più rivisto qual­cuno dei tan ti confinati che, a

Lipari, sperimentarono cosa vo ­lesse dire opporsi alle sleale po­litica del fascismo?

R: Sì, ne ho rivisti molti in oc­casione di un convegno tenutosi a Lipari tra il 24 e il 26 maggio 1985. Vi ho trovato tanti amici: con loro ho rievocato, con com­mozione avvenimenti indelebili nella memoria. Un'altra tavola rotonda, organizzata dal Centro Studi e Ricerche di Storia e Pro­blemi Eoliani di Lipari, dal tema "L'Antifascismo pre-resisten- ziale", era stata tenuta nell'a­prile del 1983 con l'intento di ri­valutare, ai fini nazionali e lo­cali, la presenza dei confinati po­litici nell'isola durante la ditta­tura fascista. Furono presenti i senatori Leo Valiani, Mario Fer- rari-Aggradi, Mario Mammuc- cari, e i professori Rosario Villari e Giuliano Vassalli.

D: Se ne avesse l'opportu­nità, rifarebbe tutto?

R: Sì, senz'altro. Non ho rim­pianti. Mi dispiace solo vedere l'Italia afflitta da tanti mali, la cui genesi, per alcuni, è da ricer­care proprio nella sconsiderata politica di Mussolini.

FINE

Verso l'importante mostra archeologica di Monte Adranone

Verbale relativo alla organizzazione del convegno

L'anno 1997 il giorno 20 di gennaio, nel Gabinetto del S in­daco, alle ore 12.00, sono presenti: Prof.ssa Graziella Fiorentini So­printendente BB.CC.AA. di A gri­gento; Prof. Ernesto De Miro; Prof.ssa Olivia Maggio, Sindaco; Dr. Cristoforo Di Bella, Presi­dente C.C.; Dott.ssa Montalbano Anna, Assessore alla Cultura; Arch. Pietro Meli, Soprinten­denza BB.CC.AA.; Rag. Filippo Calandra, Assessore al Bilancio. La riunione odierna si ricollega a quella tenuta il giorno 19/8/1996 nella stessa sede, il punto del- l'O.D.G; é quello relativo all'orga­nizzazione del Convegno -Mostra Archeologica "M onte Adranone ed il mondo punico". Innanzitutto si conviene di riconfermare la rea­lizzazione entro il 1997. Si con­viene, altresì, di ripartire la spesa tra VAm m inistrazione C/le e VAmministrazione Reg/le del BB.CC. e a tal fine la Soprinten­denza si impegna a fornire, nel più breve tempo possibile, un preven­tivo dettagliato specificando le opere che dovrebbero essere a ca­rico dell'Am m /ne C/le e quelle a

carico della Soprintendenza di Agrigento. A i fin i dell'organizza­

zione scientifica del Convegno -

Mostra in oggetto, si conviene di

contattare il Prof. Sabatino M o­

scati, autorità scientifica sugli

studi del mondo fenicio-punico, ed

attuale Presidente dell'Accademia

Nazionale dei Lincei, con cui con­

cordare la formazione di un

gruppo di lavoro i termini e i

tempi della realizzazione dell'ini­

ziativa medesima.

Inoltre, si conviene di portare

all'attenzione dello stesso Prof.

Moscati, l'intenzione

dell'Am m /ne C/le di Sambuca, di

promuovere una manifestazione

con carattere di periodicità che

faccia di Sambuca il Centro di ac­

coglienza e di riferimento per pe­

riodiche riunioni scientifiche e

culturali attinenti alla civiltà feni-

cio-punica, nonché di agevola­

zione per quanti volessero con tali

interessi soggiornare e fruire delle

varie iniziative che dovessero es­

sere di volta in volta deliberate.

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Page 12: N 345 marzo 1997

Alfonso Di Giovanna, Direttore Responsabile - Licia Cardillo, Condirettore • Gori Sparacino, Direttore Amministrativo Direzione, Redazione, e Amministrazione Via Teatro C.le Ingoglia, 15 - Tel. (0925)) 94.32.47 Fax (0925) 94.33.80 - Sam­buca di Sicilia (AG) - c.c.p. n. 11078920 - Aut. Trib. di Sciacca, n.1 del 7 Gennaio 1959 - Abbonamento annuo £. 25.000- benemerito £. 100.000 - sostenitore £. 150.000 - estero 30 dollari - Stampa Arti Grafiche Provideo seri - Viale Magna Grecia, 18 - Tel./Fax (0925) 94.34.63 - 92017 Sambuca di Sicilia (AG) - Pubblicità inferiore al 50 %.

(segue da pag. 1)

Le province del malesserebucese Emanuele Navarro della

Miraglia, precursore del "verismo", ripescato-si fa per dire da Leonardo Sciascia, per via del romanzo "La Nana".

I due francesi attraversarono lo stretto di Messina; furono impressio­nati nel vedere le donne intente a dare manforte contro i Borboni e. scrissero nel loro diario i versi che voglio ri­portare a gloria delle "Donne di Mes­sina" e che si riferiscono al Vespro Si­ciliano.

"Deh! Come gli é gran pietate delle donne di Messina, Veggendole scapigliate

portando pietre e calcina!Iddio dia briga e travaglio a chi Messina vuol guastare.

Corsi e ricorsi storici!* * *

Ho scritto queste righe pensando al Presidente della Repubblica ... alla sua ingenuità di fronte ai furbacchioni del "potere".

"Qua e là, dalla Sicilia alle Alpi, ci vorrebbe la presenza del "primordiale biblico" occhio per occhio e dente per dente”.

Adigi

Consìglio Comunale del 24/03/1997O.D.G.

N °l) Lettura ed approvazione verbali seduta precedente;N°2) Comunicazioni del Sindaco;N°3) Verifica quantità e qualità aree e fabbricati da destinare alle residenza, alle attività produttive ecc. art. 14 D.L. del 28/02/83 n°131;N°4) Approvazione progr. Fondi Servizi L.R. 1/79 anno finanziario 1997; N°5) Approvazione programma Fondi Investimenti L.R. 1/79 anno finan­ziario 1997;N°6) Approvazione programma annuale degli interventi e dei servizi da at­tuare L.R. 22/86 piano di spesa complessivo anno 1997 e delle economie anno 1996;N°7) Approvazione bilancio di previsione esercizio finanziario 1997 -Rela­zione previsionale e programmatica e bilancio pluriennale 1997/99;N°8) Autorizzazione dell'esercizio provvisorio-anno finanziario 1997;N°9) Assunzione con la Cassa DD.PP. di un mutuo di £.700.000.000 per impianto sportivo;N°10) Approvazione programma triennale OO.PP. 1997-99.

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