n. 305 giovedì 29 novembre 2018 - partitodemocratico.it · davvero in stampa ci troveremo davanti...

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WWW.DEMOCRATICA.COM ALLE PAGINE 2-3 M5s L’affare-Di Maio si allarga: in nero anche lui. E diventa sempre più ridicola la vicenda delle tessere per il reddito di cittadinanza n. 305 giovedì 29 novembre 2018 “Il reggae ha contribuito al dibattito internazionale su questioni di ingiustizia, resistenza, amore e umanità” (Unesco lo ha dichiarato Patrimonio dell’umanità) PAGINA 6 PAGINA 4 PAGINA 5 Martina-Richetti: referendum contro il decreto insicurezza Come la trattativa con l’Europa è finita su un binario morto Salvini si mangia Conte L’Italia dice no al Global compact PARTITO DEMOCRATICO MANOVRA GOVERNO I eri, con un voto molto teso, la Commissione per i problemi economici e monetari del Parlamento Europeo ha rigettato la proposta legislativa della Commissione europea di integrazione della sostanza del Fiscal Compact nel diritto dell’Unione Europea. Si tratta di un voto di notevole importanza politica, ancorché tecnicamente si tratta di una procedura di consultazione, che premia la battaglia da tempo condotta dal Pd e dal gruppo dei Socialisti e Democratici per il superamento dell’impianto delle politiche di austerità adottate all’indomani della grande crisi. Come è noto, questa battaglia ha consentito l’introduzione nel 2015 della nuova flessibilità nell’implementazione delle regole del patto di Stabilità (quella flessibilità a cui il governo italiano irresponsabilmente si appresta a rinunciare riportando l’Italia in una procedura di deficit eccessivo da cui eravamo faticosamente usciti) e ci vede oggi in prima fila nella ricerca di strumenti nuovi a sostegno degli investimenti e dell’occupazione, a partire da un nuovo bilancio dell’area euro. Naturalmente, il voto che abbiamo espresso di rigetto della proposta della Commissione non significa affatto sostegno all’attuale dimensione intergovernativa del Fiscal Compact, che come è noto è oggi un trattato internazionale esterno al quadro giuridico dell’Ue. Né ignoriamo che per alcuni aspetti la direttiva proposta dalla Commissione migliorerebbe il testo attuale dell’articolo 3 del Fiscal Compact, rendendolo compatibile con una revisione del patto di Stabilità che superi il principio del pareggio di bilancio. Un passo europeo per superare l’austerity L’EDITORIALE Roberto Gualtieri SEGUE A PAGINA 4

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WWWDEMOCRATICACOM

ALLE PAGINE 2-3

M5s Lrsquoaffare-Di Maio si allarga in nero anche lui E diventa sempre piugrave ridicola la vicenda delle tessere per il reddito di cittadinanza

n 305giovedigrave

29 novembre2018

ldquoIl reggae ha contribuito al dibattito internazionale su questioni di ingiustizia resistenza amore e umanitagraverdquo (Unesco lo ha dichiarato Patrimonio dellrsquoumanitagrave)

PAGINA 6PAGINA 4 PAGINA 5

Martina-Richetti referendum contro il decreto insicurezza

Come la trattativa con lrsquoEuropa egrave finita su un binario morto

Salvini si mangia ConteLrsquoItalia dice no al Global compact

PARTITO DEMOCRATICOMANOVRA GOVERNO

Ieri con un voto molto teso la Commissione per i problemi economici e monetari del Parlamento Europeo ha rigettato la proposta legislativa della

Commissione europea di integrazione della sostanza del Fiscal Compact nel diritto dellrsquoUnione Europea Si tratta di un voto di notevole importanza politica ancorcheacute tecnicamente si tratta di una procedura di consultazione che premia la battaglia da tempo condotta dal Pd e dal gruppo dei Socialisti e Democratici per il superamento dellrsquoimpianto delle politiche di austeritagrave adottate allrsquoindomani della grande crisi Come egrave noto questa battaglia ha consentito lrsquointroduzione nel 2015 della nuova flessibilitagrave nellrsquoimplementazione delle regole del patto di Stabilitagrave (quella flessibilitagrave a cui il governo italiano irresponsabilmente si appresta a rinunciare riportando lrsquoItalia in una procedura di deficit eccessivo da cui eravamo faticosamente usciti) e ci vede oggi in prima fila nella ricerca di strumenti nuovi a sostegno degli investimenti e dellrsquooccupazione a partire da un nuovo bilancio dellrsquoarea euroNaturalmente il voto che abbiamo espresso di rigetto della proposta della Commissione non significa affatto sostegno allrsquoattuale dimensione intergovernativa del Fiscal Compact che come egrave noto egrave oggi un trattato internazionale esterno al quadro giuridico dellrsquoUe Neacute ignoriamo che per alcuni aspetti la direttiva proposta dalla Commissione migliorerebbe il testo attuale dellrsquoarticolo 3 del Fiscal Compact rendendolo compatibile con una revisione del patto di Stabilitagrave che superi il principio del pareggio di bilancio

ldquoUn passo europeo per superare lrsquoausterity

LrsquoEDITORIALE

Roberto Gualtieri

SEGUE A PAGINA 4

2 giovedigrave 29 novembre 2018

Il caso Di Maio si complicaPd ldquoChiarisca in Parlamentordquo

Lrsquoaffare-Di Maio si allarga Non pare isolato il caso di Salva-tore Pizzo ma altri lavoratori sarebbero stati assunti e pa-gati in nero nellrsquoazienda della famiglia Di Maio che dal 2014

vede il vicepremier proprietario del 50 del-le azioni Questa egrave la cronaca dei giorni scor-si a cui nella giornata di oggi si egrave aggiunto un nuovo fatto La polizia municipale di Mari-glianella ha sequestrato alcune aree del ter-reno di proprietagrave del padre del vicepremier Luigi Di Maio per la presenza di rifiuti inerti E sono in corso delle verifiche per accertare se i fabbricati presenti siano abusivi o meno In meno di una settimana si sono moltiplicati i casi di possibili irregolaritagrave a carico del pa-dre del leader grillino

Tutto questo si aggiunge alla polemiche di alcune settimane fa sul condono edilizio di cui ha usufruito per sanare la casa di famiglia (in gran parte abusiva) Il vicepremier continua a giustificarsi ldquoLa causa presentata da un di-pendente egrave contro la vecchia ditta di famiglia (in cui io non crsquoero) e tra lrsquoaltro dagrave ragione a mio padre in pieno in primo grado Una cau-sa che si trasferisce alla seconda azienda nata nel 2013 come tutti i crediti debiti dotazioni e beni strumentalirdquo E continua a prendere le distanze dal padre ldquoAl massimo questa storia imbarazza mio padre e io prendo le distanze da quel comportamentordquo e a chi gli chiede se sapesse risponde ldquoMa lei sa tutto quello che ha fatto suo padrerdquo Lrsquoimbarazzo del vicepre-mier egrave visibile i ministri M5s fanno quadrato intorno al leader La tattica egrave sempre la stessa palla in calcio drsquoangolo E cosigrave si va dai grandi classici le accuse ai padri di Matteo Renzi e Maria Elena Boschi alle giustificazioni ldquoTutti possiamo sbagliare percheacute la natura umana egrave

fallacerdquo secondo Giulia Grillo Dallrsquoopposizio-ne chiedono di fare chiarezza Il Pd continua a invitarlo a riferire in Parlamento Il capo-gruppo in Senato Andrea Marcucci attacca ldquoCambia versione ogni giorno ogni ora Egrave confuso contraddittorio smemorato Pur-troppo Di Maio egrave il ministro del lavoro e non si puograve permettere tutte le ambiguitagrave che stan-no venendo fuori sul suo conto e sul conto dellrsquoimpresa familiare (di cui egrave socio al 50) riguardo proprio al tema del lavoro nero Lrsquoe-sponente 5 stelle ndash continua Marcucci ndash cerca di scappare ma deve venire in Parlamento a difendersi a fornire una versione definitiva Oggi egrave acclarato che il ministro sapeva (per sua stessa ammissione) che lrsquoArdima aveva cause in corso per lavoro in nero e mancati versamenti previdenziali anche quando lui era giagrave titolare dellrsquoimpresa Sapeva di menti-re quando ha detto di aver lavorato due esta-ti di seguito con il padre (ci ha lavorato due mesi lui in regola i suoi colleghi no) mentre invece lavorava in nero in una pizzeria Sap-piamo che la ditta di famiglia era intestata alla madre di Di Maio con il lsquopiccolorsquo partico-lare che la madre egrave insegnante e la normativa esclude la possibilitagrave che gli insegnanti possa-no svolgere la funzione di amministratori in una societagraverdquo Egrave arrivato il momento di chia-rire e di farlo in Parlamento il vicepremier deve una spiegazione seria e completa

Movimento 5 stelle

Francesco Gerace CONDIVIDI SU

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Sono diversi i lavoratori che dichiarano di aver lavorato senza contratto nellrsquoazienda di cui egrave socio

Dunque pare proprio che il ministro del Lavoro abbia lavorato in nero Non esattamente una cosa da mettere nel curriculum e tuttavia lrsquoattuale ldquoCapo politicordquo del Movimento che si egrave sgolato per anni a dire onestagrave-onestagrave accettava di buon grado che la legge venisse bypassata La storia racconta che il vicepremier grillino ha avuto un passato di lavoratore in nero come pizzaiolo-cameriere A svelarlo egrave stato il Fatto quotidiano che ne egrave venuto a conoscenza direttamente dai datori di lavoro del leader grillino Il giovane universitario Luigi infatti ha lavorato nella pizzeria ldquoLa Dalidardquo dallrsquoestate 2011 a quella 2012 dunque pochi mesi prima di essere eletto parlamentare prima e vicepresidente della Camera poi Il racconto registrato dal giornalista del Fatto egrave completo di dettagli e piccoli particolari Tutto senza la minima volontagrave da parte dei gestori di mettere nei guai il vicepremier con cui crsquoegrave sempre stato stando al loro racconto un rapporto amichevole Il vicepremier oltre a servire le pizze ha aiutato gratuitamente i gestori a costruire il sito internet e a implementare la pagina Facebook del locale Unrsquoaltra pagina poco chiara del passato di Luigi Di Maio Un anno in nero e in questo caso senza la possibilitagrave di dire che non sapeva o che egrave colpa di qualcun altro Saragrave tutto Per il momento sigrave ma ogni giorno che passa si aggiunge un nuovo capitolo alla storia

Giggino pizzaiolo in nero

3 giovedigrave 29 novembre 2018

ldquoAbbiamo chiesto al Ministro Di Maio spiegazioni sulle incre-dibili dichiarazioni rilasciate qualche giorno fa in una tra-

smissione televisiva Abbiamo presentato unrsquointerrogazione parlamentare chiedere-mo che si presenti al Question Time per ri-spondere delle sue affermazioni vogliamo sapere se egrave vero che sono giagrave in stampa 5-6 milioni di tessere per il reddito di cittadi-nanzardquo Luciano Nobili - e con lui tutti i par-lamentari del Pd- vogliono vederci chiaro sulla faccenda che ha coinvolto il ministro

del Lavoro Nobili e Alessia Morani sono an-dati al Ministero per chiedere lumi Ma non gli egrave stata data nessuna risposta Si sono ac-campate scuse burocratiche Insomma crsquoegraveq-ualcuno nel governo che puograve fare davvero chiarezza Per ora sembra di no ma Nobili aveva giagrave deciso di chiedere quattro giorni fa di poter accedere agli atti e verificare di persona se ci troviamo di fronte allrsquoennesi-ma bugia dei 5 Stelle o ad un vero e proprio abuso Non esiste infatti ancora una norma che autorizza la spesa per il sussidio fiore allrsquoocchiello delle promesse elettorali pen-tastellate non si sa da chi vengono stampa-te le tessere e se sono in stampa veramen-te non si conoscono i requisiti per potervi accedere insomma non si sa niente Quel-

lo che perograve sappiamo con certezza egrave che se venissero davvero confermate le parole di Di Maio e le tessere elettroniche fossero davvero in stampa ci troveremo davanti ad illeciti gravissimi che vanno dallrsquoabuso di ufficio al danno erariale Una vera beffa per il partito dellrsquoonestagrave

La farsa delle tessere-fantasmafra balbettii e contraddizioni

Quella della stampa delle tessere di cittadinanza egrave una vicenda farsesca che oggi si arricchisce di una nuova puntata Pressato dalla realtagrave a Luigi Di Maio non egrave restato che svelare lrsquoarcano le

fantomatiche tessere verranno stampate da Poste italiane Percheacute non lo ha detto subi-to Mistero Siamo al ridicolo al ministero non esiste alcuna traccia di questa iniziati-va negrave una carta che attesti lrsquoincarico a Poste italiane

Era stato lo stesso vicepremier a dare il via alla storia Qualche giorno fa Di Maio forse in un impeto di entusiasmo ha di-chiarato che erano giagrave pronte in tipografia le tessere elettroniche per ottenere il tanto agognato sussidio Dichiarazione che aveva creato qualche stupore visto non esiste un

normativa approvata dal Parlamento e che non si conoscono neanche i requisiti per po-terlo ottenere E cosigrave dal Pd (e non solo) egrave partita una raffica di richiesta di spiegazioni che purtroppo ad oggi non hanno avuto an-cora una risposta Se il Ministro fa lo gnorri ed evita lrsquoargomento (in effetti ha giagrave molti altri problemi per la testa) il sottosegretario Laura Castelli si egrave lanciata in giustificazio-ni surreali La sua performance durante la trasmissione 8 e mezzo ha creato piugrave scon-certo che altro Eppure le domande della conduttrice erano semplici ldquoDi Maio ha an-nunciato che sono in stampa le tessere elet-troniche intanto sono 5 o 6 milioni E chi le sta stampandordquo ha chiesto Lilli Gruber alla sottosegretaria ldquoLa platea dovrebbe essere di 5 milioni e mezzo circardquo ha risposto Ca-stelli che incalzata dalla conduttrice non ha fornito perograve altri dettagli sulla stamperia tanto che Luca Telese in studio ha ipotizzato la possibilitagrave di una ldquotipografia segretardquo

Ma i membri del governo anche se pen-

tastellati devono imparare che in democra-zia si risponde delle proprie dichiarazioni e quindi la questione non puograve finire qui E infatti in Commissione Bilancio della Came-ra i deputati dem continuano a chiedere det-tagli Maria Elena Boschi e Luigi Marattin hanno cercato di carpire informazioni ma la Castelli ha preferito trincerarsi dietro un ldquosiamo qui per parlare degli emendamenti alla legge di bilanciordquo Ma come dove egrave fini-ta la trasparenza di cui ha sempre cianciato il Movimento 5 Stelle A questo punto per il Pd non crsquoegrave altro da fare che denunciare Di Maio e Laura Castelli ldquoPretendiamo una risposta pubblica del Presidente del Consi-glio Siamo di fronte ad un danno erariale o allrsquoennesima bufalardquo Le senatrici pd Ca-terina Bini e Simona Malpezzi insistono ldquoIl reddito di cittadinanza non egrave una legge Chi ha dato ordine di stampa Ersquo stata fatta una gara pubblica o un affidamento alla Sogeirdquo Aspettiamo ancora delle risposte esaurienti

Governo

Agnese Rapicetta

Democratica

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Dopo la figuraccia della Castelli adesso il capo del M5s giura che le stamperagrave Poste italiane

Flash mob di Morani e Nobili Scuse burocratiche per non rispondergli

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E il Pd ora vuole vederci chiaro I deputati dem vanno al Ministero

4 giovedigrave 29 novembre 2018

Come la trattativa con lrsquoEuropaegrave finita su un binario morto

A che punto egrave la trattativa tra Roma e Bruxelles sulla manovra A una situazione di stallo e di attesa senza vie drsquouscita o quantome-no senza soluzioni risolutive Da una parte lrsquoindisponibilitagrave italia-

na nel fare modifiche sostanziali dallrsquoaltra lrsquoin-transigenza dellrsquoUe che chiede di ridurre il de-ficit in maniera molto piugrave consistente Tradotto egrave un negoziato che continua a viaggiare sempre sullo stesso binario morto che inevitabilmente porteragrave allo scontro

Ieri nei vertici prima della partenza di Giu-seppe Conte e Giovanni Tria per il G20 di Buenos Aires non egrave arrivata alcuna novitagrave sostanziale nonostante le promesse di dialogo fatte con Bru-xelles Egrave arrivato invece un preciso messaggio da parte di Sergio Mattarella che ha chiesto an-cora una volta un bilancio solido per sostenere le fasce sociali piugrave deboli Ed egrave arrivata la richie-sta lrsquoennesima dellrsquoFmi che ha chiesto allrsquoIta-lia di impegnarsi di piugrave per risanare il bilancio pubblico

Eppure i gialloverdi tirano dritto Continuano a dichiarare di voler ldquodialogare con lrsquoEuropardquo e allo stesso tempo paradossalmente chiudono a sostanziali passi indietro Come dire vogliamo sederci a tavolino ma non partecipiamo allrsquoin-contro

Non a caso la manovra prosegue il suo iter parlamentare senza alcuna modifica ai capitoli di spesa rilevanti (quello sotto accusa nel con-fronto con la Commissione europea) Secondo alcune fonti parlamentari il governo sta addirit-tura pensando alla fiducia sul testo che appro-deragrave a Monteciotrio lunedigrave 3 dicembre Per le modifiche se ne riparlerebbe quindi in Senato

Di certo la procedura di infrazione non ver-ragrave scongiurata con le sole parole Lo sa bene il ministro Tria che ha aperto ad alcune modifi-che chiedendo al suo stesso governo maggiore prudenza sulla spesa e maggiore responsabilitagrave

Secondo alcune indiscrezioni Tria spingerebbe addirittura per riformulare la manovra con un deficit vicino al 2 che egrave lrsquoasticella che lrsquoEuropa potrebbe accettare Ma non egrave affatto detto che Tria riesca vincere la battaglia col duo Salvini-Di Maio Anzi a dire il vero giagrave una volta abbiamo assistito a una sua sonora sconfitta in una diatri-ba analoga con i due leader gialloverdi

La trattativa resta dunque in salita Lo di-mostra il fatto che ieri il commissario europeo Dombrovkis egrave tornato a vestire i panni del falco avvertendo che la correzione del deficit dovragrave essere significativa e che non basteragrave la riduzio-ne di alcuni decimali (quel 22 cui aveva aper-to Salvini quando ha sottolineato di non volersi ldquoimpiccare sui decimalirdquo)

Conte e Tria sperano nei bilaterali che avran-no a margine del G20 di Buenos Aires con Jun-cker e Moscovici e con i ministri dellrsquoEconomia degli altri protagonisti importanti dellrsquoEurozo-na come il francese Bruno Le Maire e il tede-sco Olaf Scholz Ma i veri appuntamenti cruciali - al di lagrave degli incontri di stasera che forse poco smuoveranno - saranno il Consiglio europeo del 13 e 14 dicembre e la data del 19 giorno in cui Bruxelles potrebbe presentare le raccomanda-zioni che verranno poi sottoposte allrsquoEcofin cru-ciale del 22 gennaio

Quel che egrave certo egrave che in un contesto cosigrave complicato non giova lo scontro interno al go-verno con Salvini che ha addirittura stoppato Conte sul global compact Forse egrave la prima volta che un vicepremier blocchi un premier smen-tendolo E poi le acque sono abbastanza agitate anche fra i gruppi europarlamentari di M5s e Lega in queste ore a Strasburgo su una richie-sta avanzata dai socialisti di discutere del global compact i due gruppi hanno votato in maniera discordante la lega contraria il M5s a favore

Non si comprende quindi come si possa arri-vare a una soluzione condivisa sulla manovra - premessa fondamentale per convincere tutti gli altri partner europei - se allrsquointerno della stessa maggioranza persistono sempre piugrave elementi di contrasto e polemica

Economia

Stefano Minnucci CONDIVIDI SU

Un passo europeoper superare lrsquoausterity

E tuttavia - ed egrave questa la ragione fondamentale del nostro no - tale revisione dovrebbe essere condotta in

parallelo e non in un secondo mo-mento altrimenti lrsquoeffetto sarebbe quello di aggiungere un ulteriore strato di regole e di complessitagrave che rischierebbero di penalizzare pro-prio i paesi con un debito piugrave alto come lrsquoItalia e potrebbero ridimen-sionare la portata della flessibilitagrave introdotta nel 2015 che pure egrave positivamente richiamata nel testo della proposta di Direttiva

Questo principio era stato espres-so da noi molto chiaramente al momento della presentazione della proposta da parte della Commissio-ne europea e il voto di ieri dimo-stra che facevamo sul serio

In questo quadro appare eviden-te come la posizione demagogica e irresponsabile assunta dal governo italiano sulla manovra di bilancio renda piugrave difficile e complessa la battaglia per regole di bilancio piugrave equilibrate e una governance mi-gliore dellrsquoarea euro rischiando di vanificare anche vittorie significati-ve ma parziali come quella che ab-biamo ottenuto nel voto di martedigrave

Incontri al G20 di Buenos Aires Ma il braccio di ferro appare senza via drsquouscita

Roberto Gualtieri Segue dalla prima

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5 giovedigrave 29 novembre 2018

Ormai egrave chiaro Matteo Salvini forte dei sondaggi e della sua leadership consolidata puograve fare il bello e cattivo tempo senza dover avvertire nessu-no Se ne sono accorti Luigi

Di Maio e Giuseppe Conte (ma anche il mi-nistro degli Esteri Moavero) che a causa del colpo a effetto del leader leghista si sono vi-sti sbugiardare in diretta mondiale

Non basta al ministro degli Interni aver portato a casa un decreto sicurezza durissi-mo che non a caso ha avuto il supporto del-la destra di Giorgia Meloni e dei forzisti (nel gelo dei 5 Stelle che in Aula hanno restituito il disappunto con cui gli alleati leghisti ave-vano accolto il decreto anticorruzione) Non gli basta nemmeno aver cancellato il per-messo di soggiorno per motivi umanitari e la protezione umanitaria aver tassato i mo-ney transfer o allungato i tempi nei centri di permanenza Matteo Salvini vuole sempre di piugrave spinge sempre di piugrave Sopratutto sul tema dei migranti quello che gli garantisce

sempre maggiore consenso alimentando in-certezza e paura

Complice di certo la debolezza dei com-pagni di governo impegnati a risolvere be-ghe molto spinose (come quelle che stanno impensierendo Di Maio) e che non perdo-no occasione per dimostrare la loro inespe-rienza Salvini sa che il tempo per mettersi a capo di una coalizione di centrodestra egrave quasi maturo e scaricare i pentastellati saragrave un gioco da ragazzi Non cerca nemmeno di nascondere le sue intenzioni cosigrave si puograve leggere il vero e proprio blitz di ieri in Aula a Montecitorio

Il ministro degli Interni senza avvertire nessuno ha infatti preso la parola in Aula per spiegare che ldquono lrsquoItalia non andragrave a Marrakech il 10 dicembre e non firmeragrave nessun Migration compact ma che ci saragrave una necessaria e opportuna discussione in Parlamento con relativo votordquo A cosa si riferisce Al Global compact for Migration che egrave il primo accordo intergovernativo re-datto sotto lrsquoegida delle Nazioni Unite che tenta di dare risposte globali al problema delle migrazioni Insomma quello che lrsquoIta-lia ha sempre chiesto dei migranti se ne de-vono occupare tutti

Il cambio di strategia egrave un fulmine a ciel sereno Il premier Conte a settembre quan-do egrave stato alle Nazioni Unite e il ministro degli Esteri Enzo Moavero in una recente informativa avevano confermato il nostro impegno in questo progetto Fra i banchi dei 5 stelle crsquoegrave incredulitagrave sembrano chiedersi ldquoQuando lo abbiamo decisordquo Poi come sempre accade vanno in cerca di giustifica-zioni per poter ingoiare lrsquoennesima pillola E cosigrave si moltiplicano le dichiarazioni in cui si plaude alla parlamentarizzazione come atto di grande democrazia Contemporane-amente perograve allrsquoEuroparlamento va in sce-na la smentita della linea pentastellata a cui siamo costretti ad assistere in Italia Anche a Bruxelles infatti si parla del documento Onu ma ligrave la risoluzione passa con 208 voti a favore e 195 contrari la differenza lrsquohan-no fatta proprio gli eurodeputati 5 Stelle

Non egrave la prima volta che gli alleati di go-verno sono in disaccordo ma forse la lista si sta allungando troppo La manovra anco-ra da approvare rischia cosigrave di diventare il vero terreno di uno scontro finale

Immigrazione

Agnese Rapicetta

La Brexit che non conviene Specie agli inglesi

La dura realtagrave inizia a venire a galla con la Brexit i britannici staranno peggio A dirlo sono il governo britannico e la Banca drsquoInghilterra Il ministro delle

Finanze britannico Philip Hammond ha am-messo qualsiasi piano di uscita incluso quello della premier renderagrave il Regno Unito piugrave po-vero rispetto a ora come membro dellrsquoUe Una confessione che egrave un ritorno alla realtagrave per tutto il popolo britannico A rincarare la dose ci ha pensato la Banca drsquoInghilterra che nelle stime sulle conseguenze della Brexit disegna due scenari catastrofici In caso di ldquono dealrdquo cioegrave ldquonessun accordordquo scenario che potrebbe verificarsi qualora il Parlamento britannico bocciasse il piano che May ha raggiunto fati-cosamente con lrsquoEuropa per trascinare Londra

fuori dallrsquoUe il Pil della Gran Bretagna sprofon-derebbe dellrsquo8 nel giro di un anno rispetto alla ricchezza prodotta nel Paese nel periodo pre-referendum e del 105 nei cinque anni a venire Contemporaneamente il prezzo del case crollerebbe del 30 per cento la sterlina crollerebbe del 25 e vi sarebbe una inevita-bile impennata dellrsquoinflazione al 65 il tas-so di disoccupazione raddoppierebbe al 75 dallrsquoattuale 41 oltre un inevitabile aumen-to dei tassi di interesse Insomma ldquola peggiore crisi dopo la Seconda Guerra mondialerdquo Ma anche se decisamente migliore le previsioni in caso di accordo non sono comunque rosee il Pil britannico si eroderagrave del 39 per cento nei prossimi 15 anni Non solo percheacute secondo gli economisti del governo May la capacitagrave di stringere accordi commerciali con altri blocchi mondiali (una delle terre promesse dei brexi-ters) non porteragrave alcun vantaggio rispetto al mercato unico Ue

Francesco Gerace

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Cosigrave Salvini si egrave mangiato Conte Brutta figura italianaLrsquoItalia si tira fuori dal Global Compact Ma i grillini non si riconoscono nellrsquoatto di forza del leader leghista

6 giovedigrave 29 novembre 2018

Martina-Richetti referendumcontro il decreto insicurezza Giovanni Belfiori CONDIVIDI SU

Crsquoegrave subito una prima proposta del tandem Marti-na-Richetti i quali hanno proposto a tutti i candida-ti una grande raccolta di firme per un referendum abrogativo del decreto sicurezza da organizzare

nei gazebo delle primarie del Pd Il candidato alla segreteria appoggiato da Richetti hanno definito la corsa congressuale ldquola sfida piugrave bella piugrave appassionanterdquo Nella sede del circolo dem Lanciani di Roma Martina e Richetti hanno rilanciato la candidatura in abbinamento alla segreteria nazionale del Pd in vista delle primarie del 3 marzo

ldquoLa prima cosa che ci siamo detti con Matteo - ha sottoline-ato Martina - egrave stata unire le forze per essere allrsquoaltezza della sfida Abbiamo deciso di rompere la logica asfissiante di cor-renti e capibastonerdquo E di rimando Richetti che qualche gior-no fa ha rinunciato alla corsa per la segreteria Pd per unirsi in squadra con Martina ha voluto rimarcare che ldquotutti predi-cano unitagrave Noi proviamo a praticarlardquo aggiungendo che ldquoPer un partito che fa spesso notizia per le micro scissioni crsquoegrave qual-cuno che prova a unire le forze le persone e le storierdquo

Insomma il ticket Martina-Richetti vuole ldquorompere questa logica asfissiante di capicorrenti logiche preparate a tavo-linordquo Martina ha spiegato ldquoPossiamo ripartire da noi stessi con un tratto di generositagrave e con lrsquoambizione giusta Lo slogan lsquosiamo somma non divisionersquo rimane un faro in questo lavoro per salvare il Pd Il tema non egrave lrsquoossessione delle percentuali ma lrsquoossessione delle idee per il progetto a partire dalla que-stione sociale che egrave la vera questione democratica di questo Paeserdquo

Altro impegno egrave quello di coltivare tenacemente lrsquounitagrave del partito ldquoNon ci sentirete mai polemizzare con gli altri candi-dati - ha puntualizzato Martina - anzi lanciamo un messaggio di in bocca al lupordquo ldquoIl prossimo Pd - ha osservato Richetti - ha la responsabilitagrave di una ripartenza vera Fatto con tutta la generositagrave che serve Mai piugrave un partito che non consente a ognuno di essere protagonistardquo

Verso il

Congresso

ldquoLe forze dellrsquoordine sono

degli eroi e fanno di tutto

La soluzione non puograve essere

quella di dire alle persone lsquodifendetevi

da solirsquo Deve esserci la pretesa da parte dei cittadini che sia lo Stato a difenderci

Egrave anche sbagliato il messaggio di dire lsquonoi non ce la facciamo compratevi una

pistola e pensateci voirsquordquo

ldquoServe stravolgere dallrsquointerno il Pd Mi aspetto da tutti i candidati un appello ai milioni di elettori del Pd a iscriversi on line dal 3 al 21 dicembre Non dobbiamo aver paura di far

travolgere il partito dalla partecipazione dei nostri elettori nei circolirdquo

Nicola Zingaretti

Marco Minniti

Francesco Boccia

ldquoIo sono un riformista e il compito di un riformista egrave fare le cose I migranti vanno accolti se scappano dalle guerre e se possono essere integrati

Ma tutto questo ha bisogno di essere governato secondo principi di umanitagrave e sicurezza Il decreto sicurezza Salvini non rispetta le due cose ma le mette in contrapposizionerdquo

La voce dei candidati

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7 giovedigrave 29 novembre 2018

In redazioneCarla Attianese Patrizio BagazziniGiovanni Belfiori Stefano CagelliMaddalena Carlino Roberto Corvesi Francesco Gerace Stefano Minnucci Agnese Rapicetta

democraticapartitodemocraticoit

PD Bob

Societagrave editriceDemocratica srl Via SantrsquoAndrea delle Fratte 16 - 00187 Roma

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DirettoreAndrea RomanoVicedirettoreMario Lavia

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2 giovedigrave 29 novembre 2018

Il caso Di Maio si complicaPd ldquoChiarisca in Parlamentordquo

Lrsquoaffare-Di Maio si allarga Non pare isolato il caso di Salva-tore Pizzo ma altri lavoratori sarebbero stati assunti e pa-gati in nero nellrsquoazienda della famiglia Di Maio che dal 2014

vede il vicepremier proprietario del 50 del-le azioni Questa egrave la cronaca dei giorni scor-si a cui nella giornata di oggi si egrave aggiunto un nuovo fatto La polizia municipale di Mari-glianella ha sequestrato alcune aree del ter-reno di proprietagrave del padre del vicepremier Luigi Di Maio per la presenza di rifiuti inerti E sono in corso delle verifiche per accertare se i fabbricati presenti siano abusivi o meno In meno di una settimana si sono moltiplicati i casi di possibili irregolaritagrave a carico del pa-dre del leader grillino

Tutto questo si aggiunge alla polemiche di alcune settimane fa sul condono edilizio di cui ha usufruito per sanare la casa di famiglia (in gran parte abusiva) Il vicepremier continua a giustificarsi ldquoLa causa presentata da un di-pendente egrave contro la vecchia ditta di famiglia (in cui io non crsquoero) e tra lrsquoaltro dagrave ragione a mio padre in pieno in primo grado Una cau-sa che si trasferisce alla seconda azienda nata nel 2013 come tutti i crediti debiti dotazioni e beni strumentalirdquo E continua a prendere le distanze dal padre ldquoAl massimo questa storia imbarazza mio padre e io prendo le distanze da quel comportamentordquo e a chi gli chiede se sapesse risponde ldquoMa lei sa tutto quello che ha fatto suo padrerdquo Lrsquoimbarazzo del vicepre-mier egrave visibile i ministri M5s fanno quadrato intorno al leader La tattica egrave sempre la stessa palla in calcio drsquoangolo E cosigrave si va dai grandi classici le accuse ai padri di Matteo Renzi e Maria Elena Boschi alle giustificazioni ldquoTutti possiamo sbagliare percheacute la natura umana egrave

fallacerdquo secondo Giulia Grillo Dallrsquoopposizio-ne chiedono di fare chiarezza Il Pd continua a invitarlo a riferire in Parlamento Il capo-gruppo in Senato Andrea Marcucci attacca ldquoCambia versione ogni giorno ogni ora Egrave confuso contraddittorio smemorato Pur-troppo Di Maio egrave il ministro del lavoro e non si puograve permettere tutte le ambiguitagrave che stan-no venendo fuori sul suo conto e sul conto dellrsquoimpresa familiare (di cui egrave socio al 50) riguardo proprio al tema del lavoro nero Lrsquoe-sponente 5 stelle ndash continua Marcucci ndash cerca di scappare ma deve venire in Parlamento a difendersi a fornire una versione definitiva Oggi egrave acclarato che il ministro sapeva (per sua stessa ammissione) che lrsquoArdima aveva cause in corso per lavoro in nero e mancati versamenti previdenziali anche quando lui era giagrave titolare dellrsquoimpresa Sapeva di menti-re quando ha detto di aver lavorato due esta-ti di seguito con il padre (ci ha lavorato due mesi lui in regola i suoi colleghi no) mentre invece lavorava in nero in una pizzeria Sap-piamo che la ditta di famiglia era intestata alla madre di Di Maio con il lsquopiccolorsquo partico-lare che la madre egrave insegnante e la normativa esclude la possibilitagrave che gli insegnanti possa-no svolgere la funzione di amministratori in una societagraverdquo Egrave arrivato il momento di chia-rire e di farlo in Parlamento il vicepremier deve una spiegazione seria e completa

Movimento 5 stelle

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Sono diversi i lavoratori che dichiarano di aver lavorato senza contratto nellrsquoazienda di cui egrave socio

Dunque pare proprio che il ministro del Lavoro abbia lavorato in nero Non esattamente una cosa da mettere nel curriculum e tuttavia lrsquoattuale ldquoCapo politicordquo del Movimento che si egrave sgolato per anni a dire onestagrave-onestagrave accettava di buon grado che la legge venisse bypassata La storia racconta che il vicepremier grillino ha avuto un passato di lavoratore in nero come pizzaiolo-cameriere A svelarlo egrave stato il Fatto quotidiano che ne egrave venuto a conoscenza direttamente dai datori di lavoro del leader grillino Il giovane universitario Luigi infatti ha lavorato nella pizzeria ldquoLa Dalidardquo dallrsquoestate 2011 a quella 2012 dunque pochi mesi prima di essere eletto parlamentare prima e vicepresidente della Camera poi Il racconto registrato dal giornalista del Fatto egrave completo di dettagli e piccoli particolari Tutto senza la minima volontagrave da parte dei gestori di mettere nei guai il vicepremier con cui crsquoegrave sempre stato stando al loro racconto un rapporto amichevole Il vicepremier oltre a servire le pizze ha aiutato gratuitamente i gestori a costruire il sito internet e a implementare la pagina Facebook del locale Unrsquoaltra pagina poco chiara del passato di Luigi Di Maio Un anno in nero e in questo caso senza la possibilitagrave di dire che non sapeva o che egrave colpa di qualcun altro Saragrave tutto Per il momento sigrave ma ogni giorno che passa si aggiunge un nuovo capitolo alla storia

Giggino pizzaiolo in nero

3 giovedigrave 29 novembre 2018

ldquoAbbiamo chiesto al Ministro Di Maio spiegazioni sulle incre-dibili dichiarazioni rilasciate qualche giorno fa in una tra-

smissione televisiva Abbiamo presentato unrsquointerrogazione parlamentare chiedere-mo che si presenti al Question Time per ri-spondere delle sue affermazioni vogliamo sapere se egrave vero che sono giagrave in stampa 5-6 milioni di tessere per il reddito di cittadi-nanzardquo Luciano Nobili - e con lui tutti i par-lamentari del Pd- vogliono vederci chiaro sulla faccenda che ha coinvolto il ministro

del Lavoro Nobili e Alessia Morani sono an-dati al Ministero per chiedere lumi Ma non gli egrave stata data nessuna risposta Si sono ac-campate scuse burocratiche Insomma crsquoegraveq-ualcuno nel governo che puograve fare davvero chiarezza Per ora sembra di no ma Nobili aveva giagrave deciso di chiedere quattro giorni fa di poter accedere agli atti e verificare di persona se ci troviamo di fronte allrsquoennesi-ma bugia dei 5 Stelle o ad un vero e proprio abuso Non esiste infatti ancora una norma che autorizza la spesa per il sussidio fiore allrsquoocchiello delle promesse elettorali pen-tastellate non si sa da chi vengono stampa-te le tessere e se sono in stampa veramen-te non si conoscono i requisiti per potervi accedere insomma non si sa niente Quel-

lo che perograve sappiamo con certezza egrave che se venissero davvero confermate le parole di Di Maio e le tessere elettroniche fossero davvero in stampa ci troveremo davanti ad illeciti gravissimi che vanno dallrsquoabuso di ufficio al danno erariale Una vera beffa per il partito dellrsquoonestagrave

La farsa delle tessere-fantasmafra balbettii e contraddizioni

Quella della stampa delle tessere di cittadinanza egrave una vicenda farsesca che oggi si arricchisce di una nuova puntata Pressato dalla realtagrave a Luigi Di Maio non egrave restato che svelare lrsquoarcano le

fantomatiche tessere verranno stampate da Poste italiane Percheacute non lo ha detto subi-to Mistero Siamo al ridicolo al ministero non esiste alcuna traccia di questa iniziati-va negrave una carta che attesti lrsquoincarico a Poste italiane

Era stato lo stesso vicepremier a dare il via alla storia Qualche giorno fa Di Maio forse in un impeto di entusiasmo ha di-chiarato che erano giagrave pronte in tipografia le tessere elettroniche per ottenere il tanto agognato sussidio Dichiarazione che aveva creato qualche stupore visto non esiste un

normativa approvata dal Parlamento e che non si conoscono neanche i requisiti per po-terlo ottenere E cosigrave dal Pd (e non solo) egrave partita una raffica di richiesta di spiegazioni che purtroppo ad oggi non hanno avuto an-cora una risposta Se il Ministro fa lo gnorri ed evita lrsquoargomento (in effetti ha giagrave molti altri problemi per la testa) il sottosegretario Laura Castelli si egrave lanciata in giustificazio-ni surreali La sua performance durante la trasmissione 8 e mezzo ha creato piugrave scon-certo che altro Eppure le domande della conduttrice erano semplici ldquoDi Maio ha an-nunciato che sono in stampa le tessere elet-troniche intanto sono 5 o 6 milioni E chi le sta stampandordquo ha chiesto Lilli Gruber alla sottosegretaria ldquoLa platea dovrebbe essere di 5 milioni e mezzo circardquo ha risposto Ca-stelli che incalzata dalla conduttrice non ha fornito perograve altri dettagli sulla stamperia tanto che Luca Telese in studio ha ipotizzato la possibilitagrave di una ldquotipografia segretardquo

Ma i membri del governo anche se pen-

tastellati devono imparare che in democra-zia si risponde delle proprie dichiarazioni e quindi la questione non puograve finire qui E infatti in Commissione Bilancio della Came-ra i deputati dem continuano a chiedere det-tagli Maria Elena Boschi e Luigi Marattin hanno cercato di carpire informazioni ma la Castelli ha preferito trincerarsi dietro un ldquosiamo qui per parlare degli emendamenti alla legge di bilanciordquo Ma come dove egrave fini-ta la trasparenza di cui ha sempre cianciato il Movimento 5 Stelle A questo punto per il Pd non crsquoegrave altro da fare che denunciare Di Maio e Laura Castelli ldquoPretendiamo una risposta pubblica del Presidente del Consi-glio Siamo di fronte ad un danno erariale o allrsquoennesima bufalardquo Le senatrici pd Ca-terina Bini e Simona Malpezzi insistono ldquoIl reddito di cittadinanza non egrave una legge Chi ha dato ordine di stampa Ersquo stata fatta una gara pubblica o un affidamento alla Sogeirdquo Aspettiamo ancora delle risposte esaurienti

Governo

Agnese Rapicetta

Democratica

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Dopo la figuraccia della Castelli adesso il capo del M5s giura che le stamperagrave Poste italiane

Flash mob di Morani e Nobili Scuse burocratiche per non rispondergli

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E il Pd ora vuole vederci chiaro I deputati dem vanno al Ministero

4 giovedigrave 29 novembre 2018

Come la trattativa con lrsquoEuropaegrave finita su un binario morto

A che punto egrave la trattativa tra Roma e Bruxelles sulla manovra A una situazione di stallo e di attesa senza vie drsquouscita o quantome-no senza soluzioni risolutive Da una parte lrsquoindisponibilitagrave italia-

na nel fare modifiche sostanziali dallrsquoaltra lrsquoin-transigenza dellrsquoUe che chiede di ridurre il de-ficit in maniera molto piugrave consistente Tradotto egrave un negoziato che continua a viaggiare sempre sullo stesso binario morto che inevitabilmente porteragrave allo scontro

Ieri nei vertici prima della partenza di Giu-seppe Conte e Giovanni Tria per il G20 di Buenos Aires non egrave arrivata alcuna novitagrave sostanziale nonostante le promesse di dialogo fatte con Bru-xelles Egrave arrivato invece un preciso messaggio da parte di Sergio Mattarella che ha chiesto an-cora una volta un bilancio solido per sostenere le fasce sociali piugrave deboli Ed egrave arrivata la richie-sta lrsquoennesima dellrsquoFmi che ha chiesto allrsquoIta-lia di impegnarsi di piugrave per risanare il bilancio pubblico

Eppure i gialloverdi tirano dritto Continuano a dichiarare di voler ldquodialogare con lrsquoEuropardquo e allo stesso tempo paradossalmente chiudono a sostanziali passi indietro Come dire vogliamo sederci a tavolino ma non partecipiamo allrsquoin-contro

Non a caso la manovra prosegue il suo iter parlamentare senza alcuna modifica ai capitoli di spesa rilevanti (quello sotto accusa nel con-fronto con la Commissione europea) Secondo alcune fonti parlamentari il governo sta addirit-tura pensando alla fiducia sul testo che appro-deragrave a Monteciotrio lunedigrave 3 dicembre Per le modifiche se ne riparlerebbe quindi in Senato

Di certo la procedura di infrazione non ver-ragrave scongiurata con le sole parole Lo sa bene il ministro Tria che ha aperto ad alcune modifi-che chiedendo al suo stesso governo maggiore prudenza sulla spesa e maggiore responsabilitagrave

Secondo alcune indiscrezioni Tria spingerebbe addirittura per riformulare la manovra con un deficit vicino al 2 che egrave lrsquoasticella che lrsquoEuropa potrebbe accettare Ma non egrave affatto detto che Tria riesca vincere la battaglia col duo Salvini-Di Maio Anzi a dire il vero giagrave una volta abbiamo assistito a una sua sonora sconfitta in una diatri-ba analoga con i due leader gialloverdi

La trattativa resta dunque in salita Lo di-mostra il fatto che ieri il commissario europeo Dombrovkis egrave tornato a vestire i panni del falco avvertendo che la correzione del deficit dovragrave essere significativa e che non basteragrave la riduzio-ne di alcuni decimali (quel 22 cui aveva aper-to Salvini quando ha sottolineato di non volersi ldquoimpiccare sui decimalirdquo)

Conte e Tria sperano nei bilaterali che avran-no a margine del G20 di Buenos Aires con Jun-cker e Moscovici e con i ministri dellrsquoEconomia degli altri protagonisti importanti dellrsquoEurozo-na come il francese Bruno Le Maire e il tede-sco Olaf Scholz Ma i veri appuntamenti cruciali - al di lagrave degli incontri di stasera che forse poco smuoveranno - saranno il Consiglio europeo del 13 e 14 dicembre e la data del 19 giorno in cui Bruxelles potrebbe presentare le raccomanda-zioni che verranno poi sottoposte allrsquoEcofin cru-ciale del 22 gennaio

Quel che egrave certo egrave che in un contesto cosigrave complicato non giova lo scontro interno al go-verno con Salvini che ha addirittura stoppato Conte sul global compact Forse egrave la prima volta che un vicepremier blocchi un premier smen-tendolo E poi le acque sono abbastanza agitate anche fra i gruppi europarlamentari di M5s e Lega in queste ore a Strasburgo su una richie-sta avanzata dai socialisti di discutere del global compact i due gruppi hanno votato in maniera discordante la lega contraria il M5s a favore

Non si comprende quindi come si possa arri-vare a una soluzione condivisa sulla manovra - premessa fondamentale per convincere tutti gli altri partner europei - se allrsquointerno della stessa maggioranza persistono sempre piugrave elementi di contrasto e polemica

Economia

Stefano Minnucci CONDIVIDI SU

Un passo europeoper superare lrsquoausterity

E tuttavia - ed egrave questa la ragione fondamentale del nostro no - tale revisione dovrebbe essere condotta in

parallelo e non in un secondo mo-mento altrimenti lrsquoeffetto sarebbe quello di aggiungere un ulteriore strato di regole e di complessitagrave che rischierebbero di penalizzare pro-prio i paesi con un debito piugrave alto come lrsquoItalia e potrebbero ridimen-sionare la portata della flessibilitagrave introdotta nel 2015 che pure egrave positivamente richiamata nel testo della proposta di Direttiva

Questo principio era stato espres-so da noi molto chiaramente al momento della presentazione della proposta da parte della Commissio-ne europea e il voto di ieri dimo-stra che facevamo sul serio

In questo quadro appare eviden-te come la posizione demagogica e irresponsabile assunta dal governo italiano sulla manovra di bilancio renda piugrave difficile e complessa la battaglia per regole di bilancio piugrave equilibrate e una governance mi-gliore dellrsquoarea euro rischiando di vanificare anche vittorie significati-ve ma parziali come quella che ab-biamo ottenuto nel voto di martedigrave

Incontri al G20 di Buenos Aires Ma il braccio di ferro appare senza via drsquouscita

Roberto Gualtieri Segue dalla prima

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5 giovedigrave 29 novembre 2018

Ormai egrave chiaro Matteo Salvini forte dei sondaggi e della sua leadership consolidata puograve fare il bello e cattivo tempo senza dover avvertire nessu-no Se ne sono accorti Luigi

Di Maio e Giuseppe Conte (ma anche il mi-nistro degli Esteri Moavero) che a causa del colpo a effetto del leader leghista si sono vi-sti sbugiardare in diretta mondiale

Non basta al ministro degli Interni aver portato a casa un decreto sicurezza durissi-mo che non a caso ha avuto il supporto del-la destra di Giorgia Meloni e dei forzisti (nel gelo dei 5 Stelle che in Aula hanno restituito il disappunto con cui gli alleati leghisti ave-vano accolto il decreto anticorruzione) Non gli basta nemmeno aver cancellato il per-messo di soggiorno per motivi umanitari e la protezione umanitaria aver tassato i mo-ney transfer o allungato i tempi nei centri di permanenza Matteo Salvini vuole sempre di piugrave spinge sempre di piugrave Sopratutto sul tema dei migranti quello che gli garantisce

sempre maggiore consenso alimentando in-certezza e paura

Complice di certo la debolezza dei com-pagni di governo impegnati a risolvere be-ghe molto spinose (come quelle che stanno impensierendo Di Maio) e che non perdo-no occasione per dimostrare la loro inespe-rienza Salvini sa che il tempo per mettersi a capo di una coalizione di centrodestra egrave quasi maturo e scaricare i pentastellati saragrave un gioco da ragazzi Non cerca nemmeno di nascondere le sue intenzioni cosigrave si puograve leggere il vero e proprio blitz di ieri in Aula a Montecitorio

Il ministro degli Interni senza avvertire nessuno ha infatti preso la parola in Aula per spiegare che ldquono lrsquoItalia non andragrave a Marrakech il 10 dicembre e non firmeragrave nessun Migration compact ma che ci saragrave una necessaria e opportuna discussione in Parlamento con relativo votordquo A cosa si riferisce Al Global compact for Migration che egrave il primo accordo intergovernativo re-datto sotto lrsquoegida delle Nazioni Unite che tenta di dare risposte globali al problema delle migrazioni Insomma quello che lrsquoIta-lia ha sempre chiesto dei migranti se ne de-vono occupare tutti

Il cambio di strategia egrave un fulmine a ciel sereno Il premier Conte a settembre quan-do egrave stato alle Nazioni Unite e il ministro degli Esteri Enzo Moavero in una recente informativa avevano confermato il nostro impegno in questo progetto Fra i banchi dei 5 stelle crsquoegrave incredulitagrave sembrano chiedersi ldquoQuando lo abbiamo decisordquo Poi come sempre accade vanno in cerca di giustifica-zioni per poter ingoiare lrsquoennesima pillola E cosigrave si moltiplicano le dichiarazioni in cui si plaude alla parlamentarizzazione come atto di grande democrazia Contemporane-amente perograve allrsquoEuroparlamento va in sce-na la smentita della linea pentastellata a cui siamo costretti ad assistere in Italia Anche a Bruxelles infatti si parla del documento Onu ma ligrave la risoluzione passa con 208 voti a favore e 195 contrari la differenza lrsquohan-no fatta proprio gli eurodeputati 5 Stelle

Non egrave la prima volta che gli alleati di go-verno sono in disaccordo ma forse la lista si sta allungando troppo La manovra anco-ra da approvare rischia cosigrave di diventare il vero terreno di uno scontro finale

Immigrazione

Agnese Rapicetta

La Brexit che non conviene Specie agli inglesi

La dura realtagrave inizia a venire a galla con la Brexit i britannici staranno peggio A dirlo sono il governo britannico e la Banca drsquoInghilterra Il ministro delle

Finanze britannico Philip Hammond ha am-messo qualsiasi piano di uscita incluso quello della premier renderagrave il Regno Unito piugrave po-vero rispetto a ora come membro dellrsquoUe Una confessione che egrave un ritorno alla realtagrave per tutto il popolo britannico A rincarare la dose ci ha pensato la Banca drsquoInghilterra che nelle stime sulle conseguenze della Brexit disegna due scenari catastrofici In caso di ldquono dealrdquo cioegrave ldquonessun accordordquo scenario che potrebbe verificarsi qualora il Parlamento britannico bocciasse il piano che May ha raggiunto fati-cosamente con lrsquoEuropa per trascinare Londra

fuori dallrsquoUe il Pil della Gran Bretagna sprofon-derebbe dellrsquo8 nel giro di un anno rispetto alla ricchezza prodotta nel Paese nel periodo pre-referendum e del 105 nei cinque anni a venire Contemporaneamente il prezzo del case crollerebbe del 30 per cento la sterlina crollerebbe del 25 e vi sarebbe una inevita-bile impennata dellrsquoinflazione al 65 il tas-so di disoccupazione raddoppierebbe al 75 dallrsquoattuale 41 oltre un inevitabile aumen-to dei tassi di interesse Insomma ldquola peggiore crisi dopo la Seconda Guerra mondialerdquo Ma anche se decisamente migliore le previsioni in caso di accordo non sono comunque rosee il Pil britannico si eroderagrave del 39 per cento nei prossimi 15 anni Non solo percheacute secondo gli economisti del governo May la capacitagrave di stringere accordi commerciali con altri blocchi mondiali (una delle terre promesse dei brexi-ters) non porteragrave alcun vantaggio rispetto al mercato unico Ue

Francesco Gerace

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Cosigrave Salvini si egrave mangiato Conte Brutta figura italianaLrsquoItalia si tira fuori dal Global Compact Ma i grillini non si riconoscono nellrsquoatto di forza del leader leghista

6 giovedigrave 29 novembre 2018

Martina-Richetti referendumcontro il decreto insicurezza Giovanni Belfiori CONDIVIDI SU

Crsquoegrave subito una prima proposta del tandem Marti-na-Richetti i quali hanno proposto a tutti i candida-ti una grande raccolta di firme per un referendum abrogativo del decreto sicurezza da organizzare

nei gazebo delle primarie del Pd Il candidato alla segreteria appoggiato da Richetti hanno definito la corsa congressuale ldquola sfida piugrave bella piugrave appassionanterdquo Nella sede del circolo dem Lanciani di Roma Martina e Richetti hanno rilanciato la candidatura in abbinamento alla segreteria nazionale del Pd in vista delle primarie del 3 marzo

ldquoLa prima cosa che ci siamo detti con Matteo - ha sottoline-ato Martina - egrave stata unire le forze per essere allrsquoaltezza della sfida Abbiamo deciso di rompere la logica asfissiante di cor-renti e capibastonerdquo E di rimando Richetti che qualche gior-no fa ha rinunciato alla corsa per la segreteria Pd per unirsi in squadra con Martina ha voluto rimarcare che ldquotutti predi-cano unitagrave Noi proviamo a praticarlardquo aggiungendo che ldquoPer un partito che fa spesso notizia per le micro scissioni crsquoegrave qual-cuno che prova a unire le forze le persone e le storierdquo

Insomma il ticket Martina-Richetti vuole ldquorompere questa logica asfissiante di capicorrenti logiche preparate a tavo-linordquo Martina ha spiegato ldquoPossiamo ripartire da noi stessi con un tratto di generositagrave e con lrsquoambizione giusta Lo slogan lsquosiamo somma non divisionersquo rimane un faro in questo lavoro per salvare il Pd Il tema non egrave lrsquoossessione delle percentuali ma lrsquoossessione delle idee per il progetto a partire dalla que-stione sociale che egrave la vera questione democratica di questo Paeserdquo

Altro impegno egrave quello di coltivare tenacemente lrsquounitagrave del partito ldquoNon ci sentirete mai polemizzare con gli altri candi-dati - ha puntualizzato Martina - anzi lanciamo un messaggio di in bocca al lupordquo ldquoIl prossimo Pd - ha osservato Richetti - ha la responsabilitagrave di una ripartenza vera Fatto con tutta la generositagrave che serve Mai piugrave un partito che non consente a ognuno di essere protagonistardquo

Verso il

Congresso

ldquoLe forze dellrsquoordine sono

degli eroi e fanno di tutto

La soluzione non puograve essere

quella di dire alle persone lsquodifendetevi

da solirsquo Deve esserci la pretesa da parte dei cittadini che sia lo Stato a difenderci

Egrave anche sbagliato il messaggio di dire lsquonoi non ce la facciamo compratevi una

pistola e pensateci voirsquordquo

ldquoServe stravolgere dallrsquointerno il Pd Mi aspetto da tutti i candidati un appello ai milioni di elettori del Pd a iscriversi on line dal 3 al 21 dicembre Non dobbiamo aver paura di far

travolgere il partito dalla partecipazione dei nostri elettori nei circolirdquo

Nicola Zingaretti

Marco Minniti

Francesco Boccia

ldquoIo sono un riformista e il compito di un riformista egrave fare le cose I migranti vanno accolti se scappano dalle guerre e se possono essere integrati

Ma tutto questo ha bisogno di essere governato secondo principi di umanitagrave e sicurezza Il decreto sicurezza Salvini non rispetta le due cose ma le mette in contrapposizionerdquo

La voce dei candidati

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7 giovedigrave 29 novembre 2018

In redazioneCarla Attianese Patrizio BagazziniGiovanni Belfiori Stefano CagelliMaddalena Carlino Roberto Corvesi Francesco Gerace Stefano Minnucci Agnese Rapicetta

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Societagrave editriceDemocratica srl Via SantrsquoAndrea delle Fratte 16 - 00187 Roma

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3 giovedigrave 29 novembre 2018

ldquoAbbiamo chiesto al Ministro Di Maio spiegazioni sulle incre-dibili dichiarazioni rilasciate qualche giorno fa in una tra-

smissione televisiva Abbiamo presentato unrsquointerrogazione parlamentare chiedere-mo che si presenti al Question Time per ri-spondere delle sue affermazioni vogliamo sapere se egrave vero che sono giagrave in stampa 5-6 milioni di tessere per il reddito di cittadi-nanzardquo Luciano Nobili - e con lui tutti i par-lamentari del Pd- vogliono vederci chiaro sulla faccenda che ha coinvolto il ministro

del Lavoro Nobili e Alessia Morani sono an-dati al Ministero per chiedere lumi Ma non gli egrave stata data nessuna risposta Si sono ac-campate scuse burocratiche Insomma crsquoegraveq-ualcuno nel governo che puograve fare davvero chiarezza Per ora sembra di no ma Nobili aveva giagrave deciso di chiedere quattro giorni fa di poter accedere agli atti e verificare di persona se ci troviamo di fronte allrsquoennesi-ma bugia dei 5 Stelle o ad un vero e proprio abuso Non esiste infatti ancora una norma che autorizza la spesa per il sussidio fiore allrsquoocchiello delle promesse elettorali pen-tastellate non si sa da chi vengono stampa-te le tessere e se sono in stampa veramen-te non si conoscono i requisiti per potervi accedere insomma non si sa niente Quel-

lo che perograve sappiamo con certezza egrave che se venissero davvero confermate le parole di Di Maio e le tessere elettroniche fossero davvero in stampa ci troveremo davanti ad illeciti gravissimi che vanno dallrsquoabuso di ufficio al danno erariale Una vera beffa per il partito dellrsquoonestagrave

La farsa delle tessere-fantasmafra balbettii e contraddizioni

Quella della stampa delle tessere di cittadinanza egrave una vicenda farsesca che oggi si arricchisce di una nuova puntata Pressato dalla realtagrave a Luigi Di Maio non egrave restato che svelare lrsquoarcano le

fantomatiche tessere verranno stampate da Poste italiane Percheacute non lo ha detto subi-to Mistero Siamo al ridicolo al ministero non esiste alcuna traccia di questa iniziati-va negrave una carta che attesti lrsquoincarico a Poste italiane

Era stato lo stesso vicepremier a dare il via alla storia Qualche giorno fa Di Maio forse in un impeto di entusiasmo ha di-chiarato che erano giagrave pronte in tipografia le tessere elettroniche per ottenere il tanto agognato sussidio Dichiarazione che aveva creato qualche stupore visto non esiste un

normativa approvata dal Parlamento e che non si conoscono neanche i requisiti per po-terlo ottenere E cosigrave dal Pd (e non solo) egrave partita una raffica di richiesta di spiegazioni che purtroppo ad oggi non hanno avuto an-cora una risposta Se il Ministro fa lo gnorri ed evita lrsquoargomento (in effetti ha giagrave molti altri problemi per la testa) il sottosegretario Laura Castelli si egrave lanciata in giustificazio-ni surreali La sua performance durante la trasmissione 8 e mezzo ha creato piugrave scon-certo che altro Eppure le domande della conduttrice erano semplici ldquoDi Maio ha an-nunciato che sono in stampa le tessere elet-troniche intanto sono 5 o 6 milioni E chi le sta stampandordquo ha chiesto Lilli Gruber alla sottosegretaria ldquoLa platea dovrebbe essere di 5 milioni e mezzo circardquo ha risposto Ca-stelli che incalzata dalla conduttrice non ha fornito perograve altri dettagli sulla stamperia tanto che Luca Telese in studio ha ipotizzato la possibilitagrave di una ldquotipografia segretardquo

Ma i membri del governo anche se pen-

tastellati devono imparare che in democra-zia si risponde delle proprie dichiarazioni e quindi la questione non puograve finire qui E infatti in Commissione Bilancio della Came-ra i deputati dem continuano a chiedere det-tagli Maria Elena Boschi e Luigi Marattin hanno cercato di carpire informazioni ma la Castelli ha preferito trincerarsi dietro un ldquosiamo qui per parlare degli emendamenti alla legge di bilanciordquo Ma come dove egrave fini-ta la trasparenza di cui ha sempre cianciato il Movimento 5 Stelle A questo punto per il Pd non crsquoegrave altro da fare che denunciare Di Maio e Laura Castelli ldquoPretendiamo una risposta pubblica del Presidente del Consi-glio Siamo di fronte ad un danno erariale o allrsquoennesima bufalardquo Le senatrici pd Ca-terina Bini e Simona Malpezzi insistono ldquoIl reddito di cittadinanza non egrave una legge Chi ha dato ordine di stampa Ersquo stata fatta una gara pubblica o un affidamento alla Sogeirdquo Aspettiamo ancora delle risposte esaurienti

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E il Pd ora vuole vederci chiaro I deputati dem vanno al Ministero

4 giovedigrave 29 novembre 2018

Come la trattativa con lrsquoEuropaegrave finita su un binario morto

A che punto egrave la trattativa tra Roma e Bruxelles sulla manovra A una situazione di stallo e di attesa senza vie drsquouscita o quantome-no senza soluzioni risolutive Da una parte lrsquoindisponibilitagrave italia-

na nel fare modifiche sostanziali dallrsquoaltra lrsquoin-transigenza dellrsquoUe che chiede di ridurre il de-ficit in maniera molto piugrave consistente Tradotto egrave un negoziato che continua a viaggiare sempre sullo stesso binario morto che inevitabilmente porteragrave allo scontro

Ieri nei vertici prima della partenza di Giu-seppe Conte e Giovanni Tria per il G20 di Buenos Aires non egrave arrivata alcuna novitagrave sostanziale nonostante le promesse di dialogo fatte con Bru-xelles Egrave arrivato invece un preciso messaggio da parte di Sergio Mattarella che ha chiesto an-cora una volta un bilancio solido per sostenere le fasce sociali piugrave deboli Ed egrave arrivata la richie-sta lrsquoennesima dellrsquoFmi che ha chiesto allrsquoIta-lia di impegnarsi di piugrave per risanare il bilancio pubblico

Eppure i gialloverdi tirano dritto Continuano a dichiarare di voler ldquodialogare con lrsquoEuropardquo e allo stesso tempo paradossalmente chiudono a sostanziali passi indietro Come dire vogliamo sederci a tavolino ma non partecipiamo allrsquoin-contro

Non a caso la manovra prosegue il suo iter parlamentare senza alcuna modifica ai capitoli di spesa rilevanti (quello sotto accusa nel con-fronto con la Commissione europea) Secondo alcune fonti parlamentari il governo sta addirit-tura pensando alla fiducia sul testo che appro-deragrave a Monteciotrio lunedigrave 3 dicembre Per le modifiche se ne riparlerebbe quindi in Senato

Di certo la procedura di infrazione non ver-ragrave scongiurata con le sole parole Lo sa bene il ministro Tria che ha aperto ad alcune modifi-che chiedendo al suo stesso governo maggiore prudenza sulla spesa e maggiore responsabilitagrave

Secondo alcune indiscrezioni Tria spingerebbe addirittura per riformulare la manovra con un deficit vicino al 2 che egrave lrsquoasticella che lrsquoEuropa potrebbe accettare Ma non egrave affatto detto che Tria riesca vincere la battaglia col duo Salvini-Di Maio Anzi a dire il vero giagrave una volta abbiamo assistito a una sua sonora sconfitta in una diatri-ba analoga con i due leader gialloverdi

La trattativa resta dunque in salita Lo di-mostra il fatto che ieri il commissario europeo Dombrovkis egrave tornato a vestire i panni del falco avvertendo che la correzione del deficit dovragrave essere significativa e che non basteragrave la riduzio-ne di alcuni decimali (quel 22 cui aveva aper-to Salvini quando ha sottolineato di non volersi ldquoimpiccare sui decimalirdquo)

Conte e Tria sperano nei bilaterali che avran-no a margine del G20 di Buenos Aires con Jun-cker e Moscovici e con i ministri dellrsquoEconomia degli altri protagonisti importanti dellrsquoEurozo-na come il francese Bruno Le Maire e il tede-sco Olaf Scholz Ma i veri appuntamenti cruciali - al di lagrave degli incontri di stasera che forse poco smuoveranno - saranno il Consiglio europeo del 13 e 14 dicembre e la data del 19 giorno in cui Bruxelles potrebbe presentare le raccomanda-zioni che verranno poi sottoposte allrsquoEcofin cru-ciale del 22 gennaio

Quel che egrave certo egrave che in un contesto cosigrave complicato non giova lo scontro interno al go-verno con Salvini che ha addirittura stoppato Conte sul global compact Forse egrave la prima volta che un vicepremier blocchi un premier smen-tendolo E poi le acque sono abbastanza agitate anche fra i gruppi europarlamentari di M5s e Lega in queste ore a Strasburgo su una richie-sta avanzata dai socialisti di discutere del global compact i due gruppi hanno votato in maniera discordante la lega contraria il M5s a favore

Non si comprende quindi come si possa arri-vare a una soluzione condivisa sulla manovra - premessa fondamentale per convincere tutti gli altri partner europei - se allrsquointerno della stessa maggioranza persistono sempre piugrave elementi di contrasto e polemica

Economia

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Un passo europeoper superare lrsquoausterity

E tuttavia - ed egrave questa la ragione fondamentale del nostro no - tale revisione dovrebbe essere condotta in

parallelo e non in un secondo mo-mento altrimenti lrsquoeffetto sarebbe quello di aggiungere un ulteriore strato di regole e di complessitagrave che rischierebbero di penalizzare pro-prio i paesi con un debito piugrave alto come lrsquoItalia e potrebbero ridimen-sionare la portata della flessibilitagrave introdotta nel 2015 che pure egrave positivamente richiamata nel testo della proposta di Direttiva

Questo principio era stato espres-so da noi molto chiaramente al momento della presentazione della proposta da parte della Commissio-ne europea e il voto di ieri dimo-stra che facevamo sul serio

In questo quadro appare eviden-te come la posizione demagogica e irresponsabile assunta dal governo italiano sulla manovra di bilancio renda piugrave difficile e complessa la battaglia per regole di bilancio piugrave equilibrate e una governance mi-gliore dellrsquoarea euro rischiando di vanificare anche vittorie significati-ve ma parziali come quella che ab-biamo ottenuto nel voto di martedigrave

Incontri al G20 di Buenos Aires Ma il braccio di ferro appare senza via drsquouscita

Roberto Gualtieri Segue dalla prima

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5 giovedigrave 29 novembre 2018

Ormai egrave chiaro Matteo Salvini forte dei sondaggi e della sua leadership consolidata puograve fare il bello e cattivo tempo senza dover avvertire nessu-no Se ne sono accorti Luigi

Di Maio e Giuseppe Conte (ma anche il mi-nistro degli Esteri Moavero) che a causa del colpo a effetto del leader leghista si sono vi-sti sbugiardare in diretta mondiale

Non basta al ministro degli Interni aver portato a casa un decreto sicurezza durissi-mo che non a caso ha avuto il supporto del-la destra di Giorgia Meloni e dei forzisti (nel gelo dei 5 Stelle che in Aula hanno restituito il disappunto con cui gli alleati leghisti ave-vano accolto il decreto anticorruzione) Non gli basta nemmeno aver cancellato il per-messo di soggiorno per motivi umanitari e la protezione umanitaria aver tassato i mo-ney transfer o allungato i tempi nei centri di permanenza Matteo Salvini vuole sempre di piugrave spinge sempre di piugrave Sopratutto sul tema dei migranti quello che gli garantisce

sempre maggiore consenso alimentando in-certezza e paura

Complice di certo la debolezza dei com-pagni di governo impegnati a risolvere be-ghe molto spinose (come quelle che stanno impensierendo Di Maio) e che non perdo-no occasione per dimostrare la loro inespe-rienza Salvini sa che il tempo per mettersi a capo di una coalizione di centrodestra egrave quasi maturo e scaricare i pentastellati saragrave un gioco da ragazzi Non cerca nemmeno di nascondere le sue intenzioni cosigrave si puograve leggere il vero e proprio blitz di ieri in Aula a Montecitorio

Il ministro degli Interni senza avvertire nessuno ha infatti preso la parola in Aula per spiegare che ldquono lrsquoItalia non andragrave a Marrakech il 10 dicembre e non firmeragrave nessun Migration compact ma che ci saragrave una necessaria e opportuna discussione in Parlamento con relativo votordquo A cosa si riferisce Al Global compact for Migration che egrave il primo accordo intergovernativo re-datto sotto lrsquoegida delle Nazioni Unite che tenta di dare risposte globali al problema delle migrazioni Insomma quello che lrsquoIta-lia ha sempre chiesto dei migranti se ne de-vono occupare tutti

Il cambio di strategia egrave un fulmine a ciel sereno Il premier Conte a settembre quan-do egrave stato alle Nazioni Unite e il ministro degli Esteri Enzo Moavero in una recente informativa avevano confermato il nostro impegno in questo progetto Fra i banchi dei 5 stelle crsquoegrave incredulitagrave sembrano chiedersi ldquoQuando lo abbiamo decisordquo Poi come sempre accade vanno in cerca di giustifica-zioni per poter ingoiare lrsquoennesima pillola E cosigrave si moltiplicano le dichiarazioni in cui si plaude alla parlamentarizzazione come atto di grande democrazia Contemporane-amente perograve allrsquoEuroparlamento va in sce-na la smentita della linea pentastellata a cui siamo costretti ad assistere in Italia Anche a Bruxelles infatti si parla del documento Onu ma ligrave la risoluzione passa con 208 voti a favore e 195 contrari la differenza lrsquohan-no fatta proprio gli eurodeputati 5 Stelle

Non egrave la prima volta che gli alleati di go-verno sono in disaccordo ma forse la lista si sta allungando troppo La manovra anco-ra da approvare rischia cosigrave di diventare il vero terreno di uno scontro finale

Immigrazione

Agnese Rapicetta

La Brexit che non conviene Specie agli inglesi

La dura realtagrave inizia a venire a galla con la Brexit i britannici staranno peggio A dirlo sono il governo britannico e la Banca drsquoInghilterra Il ministro delle

Finanze britannico Philip Hammond ha am-messo qualsiasi piano di uscita incluso quello della premier renderagrave il Regno Unito piugrave po-vero rispetto a ora come membro dellrsquoUe Una confessione che egrave un ritorno alla realtagrave per tutto il popolo britannico A rincarare la dose ci ha pensato la Banca drsquoInghilterra che nelle stime sulle conseguenze della Brexit disegna due scenari catastrofici In caso di ldquono dealrdquo cioegrave ldquonessun accordordquo scenario che potrebbe verificarsi qualora il Parlamento britannico bocciasse il piano che May ha raggiunto fati-cosamente con lrsquoEuropa per trascinare Londra

fuori dallrsquoUe il Pil della Gran Bretagna sprofon-derebbe dellrsquo8 nel giro di un anno rispetto alla ricchezza prodotta nel Paese nel periodo pre-referendum e del 105 nei cinque anni a venire Contemporaneamente il prezzo del case crollerebbe del 30 per cento la sterlina crollerebbe del 25 e vi sarebbe una inevita-bile impennata dellrsquoinflazione al 65 il tas-so di disoccupazione raddoppierebbe al 75 dallrsquoattuale 41 oltre un inevitabile aumen-to dei tassi di interesse Insomma ldquola peggiore crisi dopo la Seconda Guerra mondialerdquo Ma anche se decisamente migliore le previsioni in caso di accordo non sono comunque rosee il Pil britannico si eroderagrave del 39 per cento nei prossimi 15 anni Non solo percheacute secondo gli economisti del governo May la capacitagrave di stringere accordi commerciali con altri blocchi mondiali (una delle terre promesse dei brexi-ters) non porteragrave alcun vantaggio rispetto al mercato unico Ue

Francesco Gerace

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Cosigrave Salvini si egrave mangiato Conte Brutta figura italianaLrsquoItalia si tira fuori dal Global Compact Ma i grillini non si riconoscono nellrsquoatto di forza del leader leghista

6 giovedigrave 29 novembre 2018

Martina-Richetti referendumcontro il decreto insicurezza Giovanni Belfiori CONDIVIDI SU

Crsquoegrave subito una prima proposta del tandem Marti-na-Richetti i quali hanno proposto a tutti i candida-ti una grande raccolta di firme per un referendum abrogativo del decreto sicurezza da organizzare

nei gazebo delle primarie del Pd Il candidato alla segreteria appoggiato da Richetti hanno definito la corsa congressuale ldquola sfida piugrave bella piugrave appassionanterdquo Nella sede del circolo dem Lanciani di Roma Martina e Richetti hanno rilanciato la candidatura in abbinamento alla segreteria nazionale del Pd in vista delle primarie del 3 marzo

ldquoLa prima cosa che ci siamo detti con Matteo - ha sottoline-ato Martina - egrave stata unire le forze per essere allrsquoaltezza della sfida Abbiamo deciso di rompere la logica asfissiante di cor-renti e capibastonerdquo E di rimando Richetti che qualche gior-no fa ha rinunciato alla corsa per la segreteria Pd per unirsi in squadra con Martina ha voluto rimarcare che ldquotutti predi-cano unitagrave Noi proviamo a praticarlardquo aggiungendo che ldquoPer un partito che fa spesso notizia per le micro scissioni crsquoegrave qual-cuno che prova a unire le forze le persone e le storierdquo

Insomma il ticket Martina-Richetti vuole ldquorompere questa logica asfissiante di capicorrenti logiche preparate a tavo-linordquo Martina ha spiegato ldquoPossiamo ripartire da noi stessi con un tratto di generositagrave e con lrsquoambizione giusta Lo slogan lsquosiamo somma non divisionersquo rimane un faro in questo lavoro per salvare il Pd Il tema non egrave lrsquoossessione delle percentuali ma lrsquoossessione delle idee per il progetto a partire dalla que-stione sociale che egrave la vera questione democratica di questo Paeserdquo

Altro impegno egrave quello di coltivare tenacemente lrsquounitagrave del partito ldquoNon ci sentirete mai polemizzare con gli altri candi-dati - ha puntualizzato Martina - anzi lanciamo un messaggio di in bocca al lupordquo ldquoIl prossimo Pd - ha osservato Richetti - ha la responsabilitagrave di una ripartenza vera Fatto con tutta la generositagrave che serve Mai piugrave un partito che non consente a ognuno di essere protagonistardquo

Verso il

Congresso

ldquoLe forze dellrsquoordine sono

degli eroi e fanno di tutto

La soluzione non puograve essere

quella di dire alle persone lsquodifendetevi

da solirsquo Deve esserci la pretesa da parte dei cittadini che sia lo Stato a difenderci

Egrave anche sbagliato il messaggio di dire lsquonoi non ce la facciamo compratevi una

pistola e pensateci voirsquordquo

ldquoServe stravolgere dallrsquointerno il Pd Mi aspetto da tutti i candidati un appello ai milioni di elettori del Pd a iscriversi on line dal 3 al 21 dicembre Non dobbiamo aver paura di far

travolgere il partito dalla partecipazione dei nostri elettori nei circolirdquo

Nicola Zingaretti

Marco Minniti

Francesco Boccia

ldquoIo sono un riformista e il compito di un riformista egrave fare le cose I migranti vanno accolti se scappano dalle guerre e se possono essere integrati

Ma tutto questo ha bisogno di essere governato secondo principi di umanitagrave e sicurezza Il decreto sicurezza Salvini non rispetta le due cose ma le mette in contrapposizionerdquo

La voce dei candidati

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7 giovedigrave 29 novembre 2018

In redazioneCarla Attianese Patrizio BagazziniGiovanni Belfiori Stefano CagelliMaddalena Carlino Roberto Corvesi Francesco Gerace Stefano Minnucci Agnese Rapicetta

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Societagrave editriceDemocratica srl Via SantrsquoAndrea delle Fratte 16 - 00187 Roma

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4 giovedigrave 29 novembre 2018

Come la trattativa con lrsquoEuropaegrave finita su un binario morto

A che punto egrave la trattativa tra Roma e Bruxelles sulla manovra A una situazione di stallo e di attesa senza vie drsquouscita o quantome-no senza soluzioni risolutive Da una parte lrsquoindisponibilitagrave italia-

na nel fare modifiche sostanziali dallrsquoaltra lrsquoin-transigenza dellrsquoUe che chiede di ridurre il de-ficit in maniera molto piugrave consistente Tradotto egrave un negoziato che continua a viaggiare sempre sullo stesso binario morto che inevitabilmente porteragrave allo scontro

Ieri nei vertici prima della partenza di Giu-seppe Conte e Giovanni Tria per il G20 di Buenos Aires non egrave arrivata alcuna novitagrave sostanziale nonostante le promesse di dialogo fatte con Bru-xelles Egrave arrivato invece un preciso messaggio da parte di Sergio Mattarella che ha chiesto an-cora una volta un bilancio solido per sostenere le fasce sociali piugrave deboli Ed egrave arrivata la richie-sta lrsquoennesima dellrsquoFmi che ha chiesto allrsquoIta-lia di impegnarsi di piugrave per risanare il bilancio pubblico

Eppure i gialloverdi tirano dritto Continuano a dichiarare di voler ldquodialogare con lrsquoEuropardquo e allo stesso tempo paradossalmente chiudono a sostanziali passi indietro Come dire vogliamo sederci a tavolino ma non partecipiamo allrsquoin-contro

Non a caso la manovra prosegue il suo iter parlamentare senza alcuna modifica ai capitoli di spesa rilevanti (quello sotto accusa nel con-fronto con la Commissione europea) Secondo alcune fonti parlamentari il governo sta addirit-tura pensando alla fiducia sul testo che appro-deragrave a Monteciotrio lunedigrave 3 dicembre Per le modifiche se ne riparlerebbe quindi in Senato

Di certo la procedura di infrazione non ver-ragrave scongiurata con le sole parole Lo sa bene il ministro Tria che ha aperto ad alcune modifi-che chiedendo al suo stesso governo maggiore prudenza sulla spesa e maggiore responsabilitagrave

Secondo alcune indiscrezioni Tria spingerebbe addirittura per riformulare la manovra con un deficit vicino al 2 che egrave lrsquoasticella che lrsquoEuropa potrebbe accettare Ma non egrave affatto detto che Tria riesca vincere la battaglia col duo Salvini-Di Maio Anzi a dire il vero giagrave una volta abbiamo assistito a una sua sonora sconfitta in una diatri-ba analoga con i due leader gialloverdi

La trattativa resta dunque in salita Lo di-mostra il fatto che ieri il commissario europeo Dombrovkis egrave tornato a vestire i panni del falco avvertendo che la correzione del deficit dovragrave essere significativa e che non basteragrave la riduzio-ne di alcuni decimali (quel 22 cui aveva aper-to Salvini quando ha sottolineato di non volersi ldquoimpiccare sui decimalirdquo)

Conte e Tria sperano nei bilaterali che avran-no a margine del G20 di Buenos Aires con Jun-cker e Moscovici e con i ministri dellrsquoEconomia degli altri protagonisti importanti dellrsquoEurozo-na come il francese Bruno Le Maire e il tede-sco Olaf Scholz Ma i veri appuntamenti cruciali - al di lagrave degli incontri di stasera che forse poco smuoveranno - saranno il Consiglio europeo del 13 e 14 dicembre e la data del 19 giorno in cui Bruxelles potrebbe presentare le raccomanda-zioni che verranno poi sottoposte allrsquoEcofin cru-ciale del 22 gennaio

Quel che egrave certo egrave che in un contesto cosigrave complicato non giova lo scontro interno al go-verno con Salvini che ha addirittura stoppato Conte sul global compact Forse egrave la prima volta che un vicepremier blocchi un premier smen-tendolo E poi le acque sono abbastanza agitate anche fra i gruppi europarlamentari di M5s e Lega in queste ore a Strasburgo su una richie-sta avanzata dai socialisti di discutere del global compact i due gruppi hanno votato in maniera discordante la lega contraria il M5s a favore

Non si comprende quindi come si possa arri-vare a una soluzione condivisa sulla manovra - premessa fondamentale per convincere tutti gli altri partner europei - se allrsquointerno della stessa maggioranza persistono sempre piugrave elementi di contrasto e polemica

Economia

Stefano Minnucci CONDIVIDI SU

Un passo europeoper superare lrsquoausterity

E tuttavia - ed egrave questa la ragione fondamentale del nostro no - tale revisione dovrebbe essere condotta in

parallelo e non in un secondo mo-mento altrimenti lrsquoeffetto sarebbe quello di aggiungere un ulteriore strato di regole e di complessitagrave che rischierebbero di penalizzare pro-prio i paesi con un debito piugrave alto come lrsquoItalia e potrebbero ridimen-sionare la portata della flessibilitagrave introdotta nel 2015 che pure egrave positivamente richiamata nel testo della proposta di Direttiva

Questo principio era stato espres-so da noi molto chiaramente al momento della presentazione della proposta da parte della Commissio-ne europea e il voto di ieri dimo-stra che facevamo sul serio

In questo quadro appare eviden-te come la posizione demagogica e irresponsabile assunta dal governo italiano sulla manovra di bilancio renda piugrave difficile e complessa la battaglia per regole di bilancio piugrave equilibrate e una governance mi-gliore dellrsquoarea euro rischiando di vanificare anche vittorie significati-ve ma parziali come quella che ab-biamo ottenuto nel voto di martedigrave

Incontri al G20 di Buenos Aires Ma il braccio di ferro appare senza via drsquouscita

Roberto Gualtieri Segue dalla prima

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5 giovedigrave 29 novembre 2018

Ormai egrave chiaro Matteo Salvini forte dei sondaggi e della sua leadership consolidata puograve fare il bello e cattivo tempo senza dover avvertire nessu-no Se ne sono accorti Luigi

Di Maio e Giuseppe Conte (ma anche il mi-nistro degli Esteri Moavero) che a causa del colpo a effetto del leader leghista si sono vi-sti sbugiardare in diretta mondiale

Non basta al ministro degli Interni aver portato a casa un decreto sicurezza durissi-mo che non a caso ha avuto il supporto del-la destra di Giorgia Meloni e dei forzisti (nel gelo dei 5 Stelle che in Aula hanno restituito il disappunto con cui gli alleati leghisti ave-vano accolto il decreto anticorruzione) Non gli basta nemmeno aver cancellato il per-messo di soggiorno per motivi umanitari e la protezione umanitaria aver tassato i mo-ney transfer o allungato i tempi nei centri di permanenza Matteo Salvini vuole sempre di piugrave spinge sempre di piugrave Sopratutto sul tema dei migranti quello che gli garantisce

sempre maggiore consenso alimentando in-certezza e paura

Complice di certo la debolezza dei com-pagni di governo impegnati a risolvere be-ghe molto spinose (come quelle che stanno impensierendo Di Maio) e che non perdo-no occasione per dimostrare la loro inespe-rienza Salvini sa che il tempo per mettersi a capo di una coalizione di centrodestra egrave quasi maturo e scaricare i pentastellati saragrave un gioco da ragazzi Non cerca nemmeno di nascondere le sue intenzioni cosigrave si puograve leggere il vero e proprio blitz di ieri in Aula a Montecitorio

Il ministro degli Interni senza avvertire nessuno ha infatti preso la parola in Aula per spiegare che ldquono lrsquoItalia non andragrave a Marrakech il 10 dicembre e non firmeragrave nessun Migration compact ma che ci saragrave una necessaria e opportuna discussione in Parlamento con relativo votordquo A cosa si riferisce Al Global compact for Migration che egrave il primo accordo intergovernativo re-datto sotto lrsquoegida delle Nazioni Unite che tenta di dare risposte globali al problema delle migrazioni Insomma quello che lrsquoIta-lia ha sempre chiesto dei migranti se ne de-vono occupare tutti

Il cambio di strategia egrave un fulmine a ciel sereno Il premier Conte a settembre quan-do egrave stato alle Nazioni Unite e il ministro degli Esteri Enzo Moavero in una recente informativa avevano confermato il nostro impegno in questo progetto Fra i banchi dei 5 stelle crsquoegrave incredulitagrave sembrano chiedersi ldquoQuando lo abbiamo decisordquo Poi come sempre accade vanno in cerca di giustifica-zioni per poter ingoiare lrsquoennesima pillola E cosigrave si moltiplicano le dichiarazioni in cui si plaude alla parlamentarizzazione come atto di grande democrazia Contemporane-amente perograve allrsquoEuroparlamento va in sce-na la smentita della linea pentastellata a cui siamo costretti ad assistere in Italia Anche a Bruxelles infatti si parla del documento Onu ma ligrave la risoluzione passa con 208 voti a favore e 195 contrari la differenza lrsquohan-no fatta proprio gli eurodeputati 5 Stelle

Non egrave la prima volta che gli alleati di go-verno sono in disaccordo ma forse la lista si sta allungando troppo La manovra anco-ra da approvare rischia cosigrave di diventare il vero terreno di uno scontro finale

Immigrazione

Agnese Rapicetta

La Brexit che non conviene Specie agli inglesi

La dura realtagrave inizia a venire a galla con la Brexit i britannici staranno peggio A dirlo sono il governo britannico e la Banca drsquoInghilterra Il ministro delle

Finanze britannico Philip Hammond ha am-messo qualsiasi piano di uscita incluso quello della premier renderagrave il Regno Unito piugrave po-vero rispetto a ora come membro dellrsquoUe Una confessione che egrave un ritorno alla realtagrave per tutto il popolo britannico A rincarare la dose ci ha pensato la Banca drsquoInghilterra che nelle stime sulle conseguenze della Brexit disegna due scenari catastrofici In caso di ldquono dealrdquo cioegrave ldquonessun accordordquo scenario che potrebbe verificarsi qualora il Parlamento britannico bocciasse il piano che May ha raggiunto fati-cosamente con lrsquoEuropa per trascinare Londra

fuori dallrsquoUe il Pil della Gran Bretagna sprofon-derebbe dellrsquo8 nel giro di un anno rispetto alla ricchezza prodotta nel Paese nel periodo pre-referendum e del 105 nei cinque anni a venire Contemporaneamente il prezzo del case crollerebbe del 30 per cento la sterlina crollerebbe del 25 e vi sarebbe una inevita-bile impennata dellrsquoinflazione al 65 il tas-so di disoccupazione raddoppierebbe al 75 dallrsquoattuale 41 oltre un inevitabile aumen-to dei tassi di interesse Insomma ldquola peggiore crisi dopo la Seconda Guerra mondialerdquo Ma anche se decisamente migliore le previsioni in caso di accordo non sono comunque rosee il Pil britannico si eroderagrave del 39 per cento nei prossimi 15 anni Non solo percheacute secondo gli economisti del governo May la capacitagrave di stringere accordi commerciali con altri blocchi mondiali (una delle terre promesse dei brexi-ters) non porteragrave alcun vantaggio rispetto al mercato unico Ue

Francesco Gerace

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Cosigrave Salvini si egrave mangiato Conte Brutta figura italianaLrsquoItalia si tira fuori dal Global Compact Ma i grillini non si riconoscono nellrsquoatto di forza del leader leghista

6 giovedigrave 29 novembre 2018

Martina-Richetti referendumcontro il decreto insicurezza Giovanni Belfiori CONDIVIDI SU

Crsquoegrave subito una prima proposta del tandem Marti-na-Richetti i quali hanno proposto a tutti i candida-ti una grande raccolta di firme per un referendum abrogativo del decreto sicurezza da organizzare

nei gazebo delle primarie del Pd Il candidato alla segreteria appoggiato da Richetti hanno definito la corsa congressuale ldquola sfida piugrave bella piugrave appassionanterdquo Nella sede del circolo dem Lanciani di Roma Martina e Richetti hanno rilanciato la candidatura in abbinamento alla segreteria nazionale del Pd in vista delle primarie del 3 marzo

ldquoLa prima cosa che ci siamo detti con Matteo - ha sottoline-ato Martina - egrave stata unire le forze per essere allrsquoaltezza della sfida Abbiamo deciso di rompere la logica asfissiante di cor-renti e capibastonerdquo E di rimando Richetti che qualche gior-no fa ha rinunciato alla corsa per la segreteria Pd per unirsi in squadra con Martina ha voluto rimarcare che ldquotutti predi-cano unitagrave Noi proviamo a praticarlardquo aggiungendo che ldquoPer un partito che fa spesso notizia per le micro scissioni crsquoegrave qual-cuno che prova a unire le forze le persone e le storierdquo

Insomma il ticket Martina-Richetti vuole ldquorompere questa logica asfissiante di capicorrenti logiche preparate a tavo-linordquo Martina ha spiegato ldquoPossiamo ripartire da noi stessi con un tratto di generositagrave e con lrsquoambizione giusta Lo slogan lsquosiamo somma non divisionersquo rimane un faro in questo lavoro per salvare il Pd Il tema non egrave lrsquoossessione delle percentuali ma lrsquoossessione delle idee per il progetto a partire dalla que-stione sociale che egrave la vera questione democratica di questo Paeserdquo

Altro impegno egrave quello di coltivare tenacemente lrsquounitagrave del partito ldquoNon ci sentirete mai polemizzare con gli altri candi-dati - ha puntualizzato Martina - anzi lanciamo un messaggio di in bocca al lupordquo ldquoIl prossimo Pd - ha osservato Richetti - ha la responsabilitagrave di una ripartenza vera Fatto con tutta la generositagrave che serve Mai piugrave un partito che non consente a ognuno di essere protagonistardquo

Verso il

Congresso

ldquoLe forze dellrsquoordine sono

degli eroi e fanno di tutto

La soluzione non puograve essere

quella di dire alle persone lsquodifendetevi

da solirsquo Deve esserci la pretesa da parte dei cittadini che sia lo Stato a difenderci

Egrave anche sbagliato il messaggio di dire lsquonoi non ce la facciamo compratevi una

pistola e pensateci voirsquordquo

ldquoServe stravolgere dallrsquointerno il Pd Mi aspetto da tutti i candidati un appello ai milioni di elettori del Pd a iscriversi on line dal 3 al 21 dicembre Non dobbiamo aver paura di far

travolgere il partito dalla partecipazione dei nostri elettori nei circolirdquo

Nicola Zingaretti

Marco Minniti

Francesco Boccia

ldquoIo sono un riformista e il compito di un riformista egrave fare le cose I migranti vanno accolti se scappano dalle guerre e se possono essere integrati

Ma tutto questo ha bisogno di essere governato secondo principi di umanitagrave e sicurezza Il decreto sicurezza Salvini non rispetta le due cose ma le mette in contrapposizionerdquo

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In redazioneCarla Attianese Patrizio BagazziniGiovanni Belfiori Stefano CagelliMaddalena Carlino Roberto Corvesi Francesco Gerace Stefano Minnucci Agnese Rapicetta

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Ormai egrave chiaro Matteo Salvini forte dei sondaggi e della sua leadership consolidata puograve fare il bello e cattivo tempo senza dover avvertire nessu-no Se ne sono accorti Luigi

Di Maio e Giuseppe Conte (ma anche il mi-nistro degli Esteri Moavero) che a causa del colpo a effetto del leader leghista si sono vi-sti sbugiardare in diretta mondiale

Non basta al ministro degli Interni aver portato a casa un decreto sicurezza durissi-mo che non a caso ha avuto il supporto del-la destra di Giorgia Meloni e dei forzisti (nel gelo dei 5 Stelle che in Aula hanno restituito il disappunto con cui gli alleati leghisti ave-vano accolto il decreto anticorruzione) Non gli basta nemmeno aver cancellato il per-messo di soggiorno per motivi umanitari e la protezione umanitaria aver tassato i mo-ney transfer o allungato i tempi nei centri di permanenza Matteo Salvini vuole sempre di piugrave spinge sempre di piugrave Sopratutto sul tema dei migranti quello che gli garantisce

sempre maggiore consenso alimentando in-certezza e paura

Complice di certo la debolezza dei com-pagni di governo impegnati a risolvere be-ghe molto spinose (come quelle che stanno impensierendo Di Maio) e che non perdo-no occasione per dimostrare la loro inespe-rienza Salvini sa che il tempo per mettersi a capo di una coalizione di centrodestra egrave quasi maturo e scaricare i pentastellati saragrave un gioco da ragazzi Non cerca nemmeno di nascondere le sue intenzioni cosigrave si puograve leggere il vero e proprio blitz di ieri in Aula a Montecitorio

Il ministro degli Interni senza avvertire nessuno ha infatti preso la parola in Aula per spiegare che ldquono lrsquoItalia non andragrave a Marrakech il 10 dicembre e non firmeragrave nessun Migration compact ma che ci saragrave una necessaria e opportuna discussione in Parlamento con relativo votordquo A cosa si riferisce Al Global compact for Migration che egrave il primo accordo intergovernativo re-datto sotto lrsquoegida delle Nazioni Unite che tenta di dare risposte globali al problema delle migrazioni Insomma quello che lrsquoIta-lia ha sempre chiesto dei migranti se ne de-vono occupare tutti

Il cambio di strategia egrave un fulmine a ciel sereno Il premier Conte a settembre quan-do egrave stato alle Nazioni Unite e il ministro degli Esteri Enzo Moavero in una recente informativa avevano confermato il nostro impegno in questo progetto Fra i banchi dei 5 stelle crsquoegrave incredulitagrave sembrano chiedersi ldquoQuando lo abbiamo decisordquo Poi come sempre accade vanno in cerca di giustifica-zioni per poter ingoiare lrsquoennesima pillola E cosigrave si moltiplicano le dichiarazioni in cui si plaude alla parlamentarizzazione come atto di grande democrazia Contemporane-amente perograve allrsquoEuroparlamento va in sce-na la smentita della linea pentastellata a cui siamo costretti ad assistere in Italia Anche a Bruxelles infatti si parla del documento Onu ma ligrave la risoluzione passa con 208 voti a favore e 195 contrari la differenza lrsquohan-no fatta proprio gli eurodeputati 5 Stelle

Non egrave la prima volta che gli alleati di go-verno sono in disaccordo ma forse la lista si sta allungando troppo La manovra anco-ra da approvare rischia cosigrave di diventare il vero terreno di uno scontro finale

Immigrazione

Agnese Rapicetta

La Brexit che non conviene Specie agli inglesi

La dura realtagrave inizia a venire a galla con la Brexit i britannici staranno peggio A dirlo sono il governo britannico e la Banca drsquoInghilterra Il ministro delle

Finanze britannico Philip Hammond ha am-messo qualsiasi piano di uscita incluso quello della premier renderagrave il Regno Unito piugrave po-vero rispetto a ora come membro dellrsquoUe Una confessione che egrave un ritorno alla realtagrave per tutto il popolo britannico A rincarare la dose ci ha pensato la Banca drsquoInghilterra che nelle stime sulle conseguenze della Brexit disegna due scenari catastrofici In caso di ldquono dealrdquo cioegrave ldquonessun accordordquo scenario che potrebbe verificarsi qualora il Parlamento britannico bocciasse il piano che May ha raggiunto fati-cosamente con lrsquoEuropa per trascinare Londra

fuori dallrsquoUe il Pil della Gran Bretagna sprofon-derebbe dellrsquo8 nel giro di un anno rispetto alla ricchezza prodotta nel Paese nel periodo pre-referendum e del 105 nei cinque anni a venire Contemporaneamente il prezzo del case crollerebbe del 30 per cento la sterlina crollerebbe del 25 e vi sarebbe una inevita-bile impennata dellrsquoinflazione al 65 il tas-so di disoccupazione raddoppierebbe al 75 dallrsquoattuale 41 oltre un inevitabile aumen-to dei tassi di interesse Insomma ldquola peggiore crisi dopo la Seconda Guerra mondialerdquo Ma anche se decisamente migliore le previsioni in caso di accordo non sono comunque rosee il Pil britannico si eroderagrave del 39 per cento nei prossimi 15 anni Non solo percheacute secondo gli economisti del governo May la capacitagrave di stringere accordi commerciali con altri blocchi mondiali (una delle terre promesse dei brexi-ters) non porteragrave alcun vantaggio rispetto al mercato unico Ue

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Crsquoegrave subito una prima proposta del tandem Marti-na-Richetti i quali hanno proposto a tutti i candida-ti una grande raccolta di firme per un referendum abrogativo del decreto sicurezza da organizzare

nei gazebo delle primarie del Pd Il candidato alla segreteria appoggiato da Richetti hanno definito la corsa congressuale ldquola sfida piugrave bella piugrave appassionanterdquo Nella sede del circolo dem Lanciani di Roma Martina e Richetti hanno rilanciato la candidatura in abbinamento alla segreteria nazionale del Pd in vista delle primarie del 3 marzo

ldquoLa prima cosa che ci siamo detti con Matteo - ha sottoline-ato Martina - egrave stata unire le forze per essere allrsquoaltezza della sfida Abbiamo deciso di rompere la logica asfissiante di cor-renti e capibastonerdquo E di rimando Richetti che qualche gior-no fa ha rinunciato alla corsa per la segreteria Pd per unirsi in squadra con Martina ha voluto rimarcare che ldquotutti predi-cano unitagrave Noi proviamo a praticarlardquo aggiungendo che ldquoPer un partito che fa spesso notizia per le micro scissioni crsquoegrave qual-cuno che prova a unire le forze le persone e le storierdquo

Insomma il ticket Martina-Richetti vuole ldquorompere questa logica asfissiante di capicorrenti logiche preparate a tavo-linordquo Martina ha spiegato ldquoPossiamo ripartire da noi stessi con un tratto di generositagrave e con lrsquoambizione giusta Lo slogan lsquosiamo somma non divisionersquo rimane un faro in questo lavoro per salvare il Pd Il tema non egrave lrsquoossessione delle percentuali ma lrsquoossessione delle idee per il progetto a partire dalla que-stione sociale che egrave la vera questione democratica di questo Paeserdquo

Altro impegno egrave quello di coltivare tenacemente lrsquounitagrave del partito ldquoNon ci sentirete mai polemizzare con gli altri candi-dati - ha puntualizzato Martina - anzi lanciamo un messaggio di in bocca al lupordquo ldquoIl prossimo Pd - ha osservato Richetti - ha la responsabilitagrave di una ripartenza vera Fatto con tutta la generositagrave che serve Mai piugrave un partito che non consente a ognuno di essere protagonistardquo

Verso il

Congresso

ldquoLe forze dellrsquoordine sono

degli eroi e fanno di tutto

La soluzione non puograve essere

quella di dire alle persone lsquodifendetevi

da solirsquo Deve esserci la pretesa da parte dei cittadini che sia lo Stato a difenderci

Egrave anche sbagliato il messaggio di dire lsquonoi non ce la facciamo compratevi una

pistola e pensateci voirsquordquo

ldquoServe stravolgere dallrsquointerno il Pd Mi aspetto da tutti i candidati un appello ai milioni di elettori del Pd a iscriversi on line dal 3 al 21 dicembre Non dobbiamo aver paura di far

travolgere il partito dalla partecipazione dei nostri elettori nei circolirdquo

Nicola Zingaretti

Marco Minniti

Francesco Boccia

ldquoIo sono un riformista e il compito di un riformista egrave fare le cose I migranti vanno accolti se scappano dalle guerre e se possono essere integrati

Ma tutto questo ha bisogno di essere governato secondo principi di umanitagrave e sicurezza Il decreto sicurezza Salvini non rispetta le due cose ma le mette in contrapposizionerdquo

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Martina-Richetti referendumcontro il decreto insicurezza Giovanni Belfiori CONDIVIDI SU

Crsquoegrave subito una prima proposta del tandem Marti-na-Richetti i quali hanno proposto a tutti i candida-ti una grande raccolta di firme per un referendum abrogativo del decreto sicurezza da organizzare

nei gazebo delle primarie del Pd Il candidato alla segreteria appoggiato da Richetti hanno definito la corsa congressuale ldquola sfida piugrave bella piugrave appassionanterdquo Nella sede del circolo dem Lanciani di Roma Martina e Richetti hanno rilanciato la candidatura in abbinamento alla segreteria nazionale del Pd in vista delle primarie del 3 marzo

ldquoLa prima cosa che ci siamo detti con Matteo - ha sottoline-ato Martina - egrave stata unire le forze per essere allrsquoaltezza della sfida Abbiamo deciso di rompere la logica asfissiante di cor-renti e capibastonerdquo E di rimando Richetti che qualche gior-no fa ha rinunciato alla corsa per la segreteria Pd per unirsi in squadra con Martina ha voluto rimarcare che ldquotutti predi-cano unitagrave Noi proviamo a praticarlardquo aggiungendo che ldquoPer un partito che fa spesso notizia per le micro scissioni crsquoegrave qual-cuno che prova a unire le forze le persone e le storierdquo

Insomma il ticket Martina-Richetti vuole ldquorompere questa logica asfissiante di capicorrenti logiche preparate a tavo-linordquo Martina ha spiegato ldquoPossiamo ripartire da noi stessi con un tratto di generositagrave e con lrsquoambizione giusta Lo slogan lsquosiamo somma non divisionersquo rimane un faro in questo lavoro per salvare il Pd Il tema non egrave lrsquoossessione delle percentuali ma lrsquoossessione delle idee per il progetto a partire dalla que-stione sociale che egrave la vera questione democratica di questo Paeserdquo

Altro impegno egrave quello di coltivare tenacemente lrsquounitagrave del partito ldquoNon ci sentirete mai polemizzare con gli altri candi-dati - ha puntualizzato Martina - anzi lanciamo un messaggio di in bocca al lupordquo ldquoIl prossimo Pd - ha osservato Richetti - ha la responsabilitagrave di una ripartenza vera Fatto con tutta la generositagrave che serve Mai piugrave un partito che non consente a ognuno di essere protagonistardquo

Verso il

Congresso

ldquoLe forze dellrsquoordine sono

degli eroi e fanno di tutto

La soluzione non puograve essere

quella di dire alle persone lsquodifendetevi

da solirsquo Deve esserci la pretesa da parte dei cittadini che sia lo Stato a difenderci

Egrave anche sbagliato il messaggio di dire lsquonoi non ce la facciamo compratevi una

pistola e pensateci voirsquordquo

ldquoServe stravolgere dallrsquointerno il Pd Mi aspetto da tutti i candidati un appello ai milioni di elettori del Pd a iscriversi on line dal 3 al 21 dicembre Non dobbiamo aver paura di far

travolgere il partito dalla partecipazione dei nostri elettori nei circolirdquo

Nicola Zingaretti

Marco Minniti

Francesco Boccia

ldquoIo sono un riformista e il compito di un riformista egrave fare le cose I migranti vanno accolti se scappano dalle guerre e se possono essere integrati

Ma tutto questo ha bisogno di essere governato secondo principi di umanitagrave e sicurezza Il decreto sicurezza Salvini non rispetta le due cose ma le mette in contrapposizionerdquo

La voce dei candidati

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