n° 1 gennaio 2018 - Cooperativa Sociale BIOS · 2018-01-02 · offerte dalla natura solo poche...

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Mensile delle Residenze Trifoglio offerta libera “la penna è la lingua dell’anima” n° 1 gennaio 2018 “la vera bellezza sono i valori che una persona ha e che offre agli altri” - Anonimo - “la vita è l’energia che accompagna la giovinezza, la serietà che segue la maturità, la saggezza che segue la vecchiaia” - Kahilil Gibran -

Transcript of n° 1 gennaio 2018 - Cooperativa Sociale BIOS · 2018-01-02 · offerte dalla natura solo poche...

Mensile delle Residenze Trifoglio offerta libera

“la penna è la lingua dell’anima”

n° 1 gennaio 2018

“la vera bellezza sono i valori che una persona ha e che offre agli altri”

- Anonimo -

“la vita è l’energia che accompagna la giovinezza, la serietà che segue la maturità, la saggezza che segue la vecchiaia”

- Kahilil Gibran -

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SOMMARIO

GENNAIO 2018

LE ATTIVITA’ AL TRIFOGLIO

NOTIZIE D’ITALIA

COSA FACCIAMO AL TRIFOGLIO?

BENVENUTO GENNAIO

LABORATORIO MUSICALE

L’ANGOLO DELLE POESIE

RECENSIONE FILM

ANGOLO DELLE RICETTE

I CONSIGLI DELLE NONNE

L’ANGOLO DEI GIOCHI

SOLUZIONE DEI GIOCHI

I NOSTRI APPUNTAMENTI

LA VOCE DEL TRIFOGLIO

Pagina 2

Pagina 3-4

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LE ATTIVITA’ AL TRIFOGLIO

Attività creative Fisioterapia

Lettura

del

quotidiano

Cantiamo

insieme Giochi

di gruppo:

salta in mente

Geromotricità

di gruppo Dibattito culturale

politico

Cinema

Gioco della

tombola

Cruciverbone

Salone di bellezza Laboratorio

musicale

Cinema d’animazione Attività NAT

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NOTIZIE D’ITALIA

BIOTESTAMENTO DIVENTA LEGGE

Dopo uno stallo durato otto mesi e forti tensioni all'interno della maggioranza tra

Pd e centristi, appelli di senatori a vita e sindaci di tutta Italia, il biotestamento

incassa il via libera definitivo dell'aula di Palazzo Madama e diventa legge dello Stato.

La legge che regola il fine vita è stata approvata con 180 sì, 71 contrari e sei

astensioni.

Al termine del voto finale, l'aula ha lungamente applaudito l'approvazione del

provvedimento.

Alla votazione in aula hanno assistito anche Mina Welby e altri esponenti

dell'associazione Luca Coscioni.

Decisiva per il varo del provvedimento l'intesa fra M5s e Pd che, tramite il

capogruppo Luigi Zanda, ne ha chiesto la calendarizzazione immediata la scorsa

settimana, oltre alla scarsa belligeranza del centrodestra e le divisioni all'interno dello

stesso mondo cattolico. In favore della protesta di piazza, infatti, sono rimasti solo

i promotori del Family Day, mentre si erano smarcate altre sigle, tra cui il

Movimento per la Vita italiano.

Il radicale Marco Cappato parla di "una bella pagina parlamentare" e annuncia la

volontà di proseguire la propria battaglia per i diritti chiedendo ai partiti di

impegnarsi a mettere in calendario la legge di iniziativa popolare dell'Associazione

Luca Coscioni di Radicali italiani e di altri per la legalizzazione dell'eutanasia e del

suicidio assistito.

"Atto di responsabilità" e "giornata storica", sono le espressioni più usate da chi nei

partiti e nelle istituzioni ha voluto questa legge: dalla presidente della Camera, Laura

Boldrini ("D'ora in poi i malati, le loro famiglie, gli operatori sanitari saranno meno

soli in situazioni drammatiche").

Dello stesso tenore le dichiarazioni di Roberto Fico che rivendica come una delle

prima proposte in materia, poi confluite nel disegno di legge votato oggi, fosse del

Movimento 5 Stelle:

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"Oggi è il giorno della responsabilità. Un giorno in cui il parlamento di questa

aberrante legislatura potrà riprendersi il merito e l'orgoglio di aver consegnato

una pagina di civiltà al suo paese".

Il biotestamento è legge dello Stato. È una giornata storica, una giornata che il

nostro Paese aspettava da anni.

Siamo certi che le parole di Papa Francesco di qualche settimana fa abbiano

sicuramente incentivato questa scelta.

Per la prima volta nella storia la Chiesa non si è opposta a quella che secondo molti

di noi è una decisione sacrosanta. Finalmente un bel passo in avanti.

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COSA FACCIAMO AL TRIFOGLIO?

Il mese di Dicembre 2017 è stato ricco di eventi, si può dire praticamente quasi

uno al giorno. La ricchezza del calendario ha contribuito a rallegrarci nell’attesa del

Natale che per qualcuno può diventare anche un momento di malinconia. Come

negli anni passati la struttura è stata addobbata a festa con alberi di Natale, luci e

al piano terra con un grazioso presepe. Inoltre in giardino è stato allestito un

grande albero e un presepe di grandi dimensioni. Sono state numerose le feste

organizzate tra spettacoli teatrali e musica dal vivo. Oltre agli eventi organizzati in

struttura, sono state organizzate alcune uscite

sul territorio durante il mese di Dicembre.

Lunedì 11 Dicembre grazie all’organizzazione

della Torino City Sightseeing, ci è stato

proposto un tour alla riscoperta di Torino

illuminata dalle luci d’artista. E’ stata

un’esperienza meravigliosa, personalmente non

vede vo più il centro da parecchi anni ed è

stato emozionante rivederlo. L’ho trovato

molto cambiato sia come negozi in Via Roma, dove le attività di un tempo sono

state sostituite con altre completamente

diverse. Il viaggio è stato molto gradevole

con la guida turistica che illustrava i vari

punti della città in cui passavamo.

Ringrazio di aver avuto questa graditissima

opportunità e spero davvero che sarà

riproposta anche il prossimo anno. Molto

bella l’illuminazione di Piazza Castello,

peccato solo non fossero già accese le luci

in via Po, via Garibaldi e davanti al Municipio.

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Tutti i partecipanti si sono dichiarati

molto soddisfatti. Grazie

all’organizzazione delle nostre animatrici

Alice e Adele sempre attive ad

organizzare eventi piacevoli sia in

struttura che fuori, per noi che siamo

costretti tra le mura del Trifoglio se non

venisse organizzato qualcosa all’esterno

non potremmo più nemmeno vedere la

nostra città. Due pomeriggi è stata

organizzata un’scita al Teatro Regio. Il primo

gruppo ha assistito al balletto Lo

schiaccianoci, il secondo gruppo (quello cui

ho partecipato) ha visto invece il balletto del

Lago dei cigni. Ottima l’organizzazione per il

trasporto di cui ringraziamo l’AVO. Grazie

anche per averci dato la possibilità di avere

posto al Regio. Lo spettacolo è stato di gran classe con una compagnia di ballo

russa che ha danzato divinamente. Splendide le varie coreografie molto colorate. E’

stato un piacere per gli occhi.

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GENNAIO

Proverbio del mese: A Gennaio l'Epifania tutte le feste le porta via, poi arriva San

Benedetto che ne riporta un bel sacchetto!

Il nome gennaio deriva dal dio romano Giano, divinità preposta alle porte e ai

ponti, ma più in generale rappresentava ogni forma di passaggio e mutamento

(difatti gennaio è il mese che apre le porte del nuovo anno). Secondo la leggenda,

Giano fu re dell'antichissima Italia, e ospitò Saturno quando il vecchio dio fuggì

per sottrarsi alle persecuzioni del figlio Giove. Il luogo ove Saturno si nascose fu

chiamato Lazio. Fu allora che Giano, per gratitudine, ebbe da Saturno il dono della

prudenza e la facoltà di vedere nel futuro come nel passato.

Il calendario romano originale era più breve di quello gregoriano in quanto i

Romani consideravano l'inverno un periodo senza mesi.

Fu Numa Pompilio ad aggiungere gennaio e febbraio, rendendo l'anno uguale a

quello solare. Sebbene marzo rimase il primo mese dell'anno sino alla metà del II

secolo d.C., dopo tale data, l'inizio dell'anno venne identificato con gennaio in

quanto periodo in cui venivano scelti i consoli e i magistrati. Si tratta di un mese

interamente invernale: Gennaio - mese del gelo - veniva storicamente chiamato nel

nord Europa "mese del ghiaccio".

Il lungo Gennaio si conclude con i cosiddetti giorni della merla che vengono

considerati i giorni più freddi dell'inverno.

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Il nome, secondo una comune leggenda, deriverebbe dal fatto

che una merla, in origine bianca, per ripararsi dal gran freddo

di quei giorni si rifugiò dentro un camino dal quale emerse

il primo febbraio tutta nera a causa della fuliggine.

Un tempo il mese di Gennaio era dedicato ai lavori manuali di costruzione e

riparazione di attrezzi agricoli o alla realizzazione di utensili necessari per la

vita domestica quotidiana come cesti, ciotole in legno, zoccoli, mestoli.

Il legno, di varie essenze, era la materia prima per gran parte di questi utensili. La

vita in questo periodo, se l'annata agraria non era stata buona, poteva essere grama,

non offrendo la campagna nessun frutto. In questa stagione ci venivano un tempo

offerte dalla natura solo poche verdure fresche come verze, radicchi, cavoli, mentre

tra la frutta, tutta raccolta nei mesi precedenti potevamo trovare mele, pere, noci,

castagne, nespole e poco altro. Oggi che nulla ci è più precluso e possiamo trovare

sui banchi dei supermercati qualsiasi merce dovremmo riflettere sul nostro passato

e tornare a essere parchi anche negli acquisti scegliendo solo frutta locale con un’

unica concessione fatta agli agrumi purché del nostro meridione.

Nel mese di gennaio, soprattutto a partire dalla seconda metà, quando il pericolo

delle gelate comincerà ad allontanarsi, sarà possibile preparare il proprio orto alla

semina delle varietà di cui si vorranno raccogliere i frutti nel corso dei mesi

successivi.

Sarà inoltre opportuno dedicarsi alla semina in semenzaio, soprattutto nelle regioni

dal clima rigido e per le piantine più delicate. L'orto di gennaio può offrire un

ricco raccolto di prodotti invernali da portare sulle nostre tavole. Non bisogna

inoltre dimenticare di raccogliere le erbe aromatiche da essiccare o da utilizzare

fresche in cucina.

Nel mese di gennaio, soprattutto se si vive in

una regione dal clima mite e se si ha la

possibilità di seminare le proprie piante in

maniera protetta, ad esempio ricorrendo ad un

semenzaio, è possibile procedere alla semina di

numerose piante e ortaggi, di cui si potranno

cogliere i frutti nei mesi primaverili. Particolare

attenzione, dal punto di vista della protezione

dal gelo, dovrà essere posta alla semina di peperoni, pomodori, melanzane, rucola

e basilico.

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Se il clima non è particolarmente rigido, è possibile seminare direttamente in piena

terra fave, piselli e carote. Nel mese di gennaio è inoltre possibile dedicarsi al

trapianto dei carciofi e dei bulbi di aglio e di cipolla.

A seconda di quanto seminato nel corso dei mesi precedenti, a gennaio sarà

possibile raccogliere alcuni tra i seguenti ortaggi invernali. Chi ha a propria

disposizione degli alberi da frutto, potrà inoltre raccogliere e gustare mele, arance,

mandarini, mandaranci, pere e pompelmi. Da non dimenticare le erbe aromatiche:

timo, rosmarino, origano, salvia e alloro.

Il primo giorno del mese di gennaio è Capodanno. Le più antiche testimonianze di

festeggiamenti del Capodanno sono attestati nell'Antica Babilonia di circa 4.000

anni fa. I Romani festeggiavano il Capodanno a marzo. Il Senato, nel 153 a.C., fissò

il 1 gennaio come inizio del nuovo anno. Nel 46 d.C. il calendario giuliano

confermò definitivamente la scelta del primo gennaio come Capodanno.

A Capodanno si usa mangiare dei cibi porta-fortuna. La scelta ricade su tutto ciò

che è a forma di anello. L'anello rappresenta infatti un cerchio perfetto e la

chiusura del ciclo dell'anno. In Spagna, 12 secondi prima della mezzanotte vengono

consumati 12 chicchi d'uva, uno per ogni rintocco di campana. I Celti

festeggiavano il Capodanno nella notte tra il 31 ottobre e il 1 di novembre... ovvero

ad Halloween!

BUON GENNAIO A TUTTI

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IL MESE DI GENNAIO NEL MONDO

1 GENNAIO 1999

Entrata in vigore dell’Euro. L'euro è la valuta comune ufficiale dell'Unione europea

e quella unica attualmente adottata da 19 dei 28 Stati membri dell'Unione aderenti

all'Unione economica e monetaria dell'Unione europea ossia Austria, Belgio,

Cipro, Estonia, Finlandia, Francia, Germania, Grecia, Irlanda, Italia, Lettonia,

Lituania, Lussemburgo, Malta, Paesi Bassi, Portogallo, Slovacchia, Slovenia e Spagna.

L'ultima nazione ad aver adottato la valuta è stata la Lituania, il 1º gennaio 2015.

7 GENNAIO 1797

La Festa del Tricolore, ufficialmente Giornata nazionale della bandiera o Giornata

Tricolore, è una giornata celebrativa nazionale italiana, istituita per ricordare la

nascita della bandiera nazionale. Si festeggia ogni anno il 7 gennaio, con le

celebrazioni ufficiali che avvengono a Reggio nell'Emilia, città dove venne

approvata per la prima volta l'adozione del Tricolore da parte di uno Stato italiano

sovrano, la Repubblica Cispadana.

17 GENNAIO 1929

Braccio di Ferro è un fumetto americano, poi diventato cartone animato, creato

dal fumettista Elzie Crisler Segar. E' stato ideato nel 1919, ma il personaggio

principale è comparso per la prima volta su una striscia su un quotidiano il 17

gennaio 1929 ed ha ottenuto subito un enorme successo. Il fumetto è stato poi

pubblicato per molti anni grazie alle storie inedite scritte e disegnate da Hy

Eisman, mentre dopo la scomparsa di Segar la seire era stata portata avanti dal suo

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assistente, Bud Sagendorf. Il cartone animato ispirato alla serie a fumetti è stato

prodotto dai fratelli Fleischer. Protagonista delle storie è Braccio di Ferro

(Popeye), un marinaio guercio che ha una pipa in bocca, ha un corpo nerboruto,

con avambracci sproporzionati e gambe corte.

21 GENNAIO 1951

In quella domenica viene annunciato agli amanti della storica schedina che se

vorranno portarsi a casa l’intero montepremi, dovranno indovinare tredici risultati

e non più dodici. Una piccola grande rivoluzione nel mondo dei pronostici e della

lingua italiana, destinata a durare oltre mezzo secolo. Ideata nel 1946 dal giornalista

sportivo Massimo Della Pergola e ribattezzata due anni dopo (con la gestione

diretta del CONI) “Totocalcio”, la schedina entra subito nel cuore di migliaia di

italiani, che al bar e nelle case si ritrovano a rispettare un rito di speranzosa attesa

della domenica calcistica.

27 GENNAIO 1945

Il Giorno della Memoria è una ricorrenza internazionale celebrata il 27 gennaio di

ogni anno come giornata per commemorare le vittime dell'Olocausto. i è stabilito

di celebrare il Giorno della Memoria ogni 27 gennaio perché in quel giorno del

1945 le truppe dell'Armata Rossa, impegnate nella offensiva Vistola-Oder in

direzione della Germania, liberarono il campo di concentramento di Auschwitz.

29 GENNAIO 1951

Il 29 gennaio 1951 si tenne, all'interno del Casinò di Sanremo, la serata inaugurale

della prima edizione del celebre festival musicale. Condotta da Nunzio Filogamo e

trasmessa via radio, la kermesse si svolse in tre serate durante le quali furono

presentate venti canzoni, interpretate da Achille Togliani, il Duo Fasano e Nilla

Pizzi. Trionfò il brano Grazie per i fiori cantato proprio da quest'ultima.

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LABORATORIO MUSICALE

IL LAGO DEI CIGNI

Il lago dei cigni è uno dei più famosi e acclamati balletti del XIX secolo, musicato

da Pëtr Il'ič Čajkovskij (op. 20). La prima rappresentazione ebbe luogo al Teatro

Bol'šoj di Mosca il 20 febbraio 1877 (calendario giuliano), con la coreografia di Julius

Wenzel Reisinger.

Il libretto di Vladimir Petrovic Begičev, direttore dei teatri imperiali di Mosca insieme

al ballerino Vasil Fedorovič Geltzer, è basato su un'antica fiaba tedesca, Der geraubte Schleier (Il velo rubato), seguendo il racconto di Jophann Karl August Musäus.

Primo dei tre

balletti di

Čajkovskij, fu

composto tra il

1875 e il 1876.

Viene

rappresentato in

quattro atti e

quattro scene

(soprattutto fuori

dalla Russia e

nell'Europa

orientale) o in tre

atti e quattro scene

(in Russia e Europa

occidentale). Sebbene esistano molte versioni diverse del balletto, la maggior parte

delle compagnie di danza basa l'allestimento, sia dal punto di vista coreografico che

musicale, sul revival di Marius Petipa e Lev Ivanov per il Balletto Imperiale, presentato

la prima volta il 15 gennaio 1895 (data come sopra) al Teatro Imperiale Mariinskij a

San Pietroburgo, Russia.

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La prima esecuzione assoluta fu accolta tiepidamente ma i problemi erano molteplici:

l'orchestra e il direttore, un semidilettante, lamentavano le difficoltà di una partitura

"complicata" e diversa dalla consuetudine. Lo stesso avvenne da parte dei danzatori

avvezzi a standard meno impegnativi. Pure l'allestimento scenico fu debole e

assemblaggio di precedenti spettacoli. Ad aumentare la dose le due prime

protagoniste che si alternarono nello sviluppo delle recite avevano doti coreutiche

minori o si trovavano in età tecnicamente avanzata.

L'orchestra de Il Lago dei Cigni è composta da due flauti, due oboi, due clarinetti,

due fagotti, quattro corni, due cornette, due trombe, tre tromboni, una basso tuba,

una serie di timpani, triangolo, tamburello, nacchere, rullante, piatti, grancassa,

gong, xilofono, arpa e archi.

A causa delle varie interpolazioni, tagli, manomissioni che la musica subì prima e

dopo la morte dell'autore, il balletto presenta molte incognite musicali e

drammaturgiche. La posizione dei vari brani (come il Passo a due, che oggi vediamo

nel III atto, detto "del cigno nero") e "numeri" della partitura (ossia la stessa struttura

del balletto in sede rappresentativa), è tuttora argomento di dibattito. Non

marginale poi lo svolgimento narrativo, in particolar modo riguardo alla conclusione

del balletto, ove ebbe a suo tempo un ruolo determinante, al fine di una variante

"positiva", il fratello del musicista, Modest, dopo la scomparsa di Čajkovskij. In una

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lettera a Hermann Laroche del 1894 disse: «È fatto talmente male [il libretto] che ho

dovuto cambiare l'intero testo», come ricorda Thomas Kohlhase.

Il movimento che introduce il balletto è una breve sintesi musicale ed emotiva del

dramma, che rimpiazza la tradizionale ouverture. La melodia d'apertura è il primo

tema del cigno, in esso risuona già una delle scale discendenti che si incontreranno

poi in tutto il balletto. Queste scale alludono al destino che incombe sui due amanti,

a cui non potranno sottrarsi. Il movimento agitato che appare simboleggia il

sortilegio del mago su Odette e la sua trasformazione in cigno. In talune revisioni

librettistiche e coreografiche, comunque non conformi all'originale, la breve scena

viene rappresentata sul palcoscenico, come antefatto.

Atto I

In un giardino di fronte al palazzo reale, il principe Siegfried festeggia coi suoi amici

il suo compleanno. Si avvicinano delle contadine per porgergli gli auguri e lo

intrattengono con le loro danze. Arriva la Regina Madre, che regala al figlio una

balestra, dato che esso è molto amante della caccia, e lo esorta a trovarsi una sposa

tra le ragazze che lei ha invitato al ballo del giorno dopo. Alla sua uscita, le danze

dei contadini riprendono con due divertissement, posti al di fuori dell'intreccio. La

festa continua con scherzi e balli del giullare di corte. Gli ospiti rientrano nel castello

ed il principe Siegfried e i suoi amici decidono di andare a caccia e imbracciato l'arco

s'inoltrano nella foresta. Appare il secondo tema del cigno, più precisamente della

"fanciulla cigno".

Atto II

Sulle acque di un lago nuotano i cigni, in realtà bellissime fanciulle stregate dal

malvagio mago Rothbart, che possono assumere forma umana solo la notte.

Siegfried e i suoi amici li contemplano sotto la luce della luna. Questo numero,

ideato come entr'acte, divenne in seguito un tableau scenico. I cacciatori prendono

la mira, ma proprio in quel momento i cigni si trasformano in fanciulle. La loro

regina, Odette, narra al principe la loro triste storia, e spiega che solo una promessa

di matrimonio fatta in punto di morte potrà sciogliere l'incantesimo che le tiene

prigioniere. Siegfried, stregato dalla bellezza di Odette, la implora di prendere parte

al ballo del giorno dopo, in cui egli dovrà scegliere una sposa. Ha inizio un

divertissement, parte essenziale dell'intreccio, composto dalle danze delle fanciulle

cigno e da un pas d'action, la cui musica è tratta dall'opera giovanile Undine, dove

Siegfried e Odette si giurano eterno amore. È l'alba, e le fanciulle si ritrasformano

in cigni.

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Atto III

Nella sala da ballo del castello entrano gli invitati, accolti dalla Regina Madre e da

Siegfried. Iniziano i festeggiamenti. Gli squilli di tromba annunciano l'arrivo delle sei

ragazze aspiranti pretendenti del principe. Siegfried si rifiuta di scegliere, quand'ecco

che uno squillo di tromba annuncia l'arrivo di nuovi ospiti. Si tratta del mago

Rothbart e della figlia Odile che, grazie a una magia del padre, ha assunto l'aspetto

di Odette. L'intento del mago è quello di far innamorare Siegfried di Odile, in modo

da mantenere per sempre Odette in suo potere. La musica espone il tema del fato,

e il motivo della “fanciulla cigno” suggerisce la somiglianza tra Odette e Odile, che

il pubblico può comunque distinguere dal costume, che nel caso di Odile è nero.

Ciascuna ragazza balla una variazione per il principe. Seguono una serie di danze

nazionali. Con il suo fascino, Odile è riuscita a far innamorare Siegfried, che la

presenta alla madre come sua futura sposa e regina. Rothbart esultante si trasforma

in una civetta e fugge dal castello, che piomba nell'oscurità fra l'orrore degli invitati.

Siegfried, resosi conto dell'inganno, scorge la vera Odette attraverso un'arcata del

castello, e disperato si precipita nella notte alla ricerca della fanciulla.

Atto IV

Odette, morente, piange il destino crudele che la attende. Siegfried arriva da lei

tentando di salvarla, ma una tempesta si abbatte sul lago e le sue acque

inghiottiscono i due amanti. La bufera si placa e sul lago, tornato tranquillo, appare

un gruppo di candidi cigni in alto volo.

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L’ANGOLO DELLE POESIE

BUON NATALE

A Natale non si fanno cattivi

pensieri ma chi è solo

lo vorrebbe saltare

questo giorno.

A tutti loro auguro di

vivere un Natale

in compagnia.

Un pensiero lo rivolgo a

tutti quelli che soffrono

per una malattia.

A coloro auguro un

Natale di speranza e di letizia.

Ma quelli che in questo giorno

hanno un posto privilegiato

nel mio cuore

sono i piccoli mocciosi

che vedono il Natale

attraverso le confezioni dei regali.

Agli adulti auguro di esaudire

tutte le loro aspettative.

Per i bambini poveri

che non vivono nel paese dei balocchi

auguro che il Natale

porti una famiglia che li adotti

per farli uscire dalla loro condizione

fatta di miseria e disperazione.

A tutti voi

auguro un Natale con pochi regali

ma con tutti gli ideali realizzati.

Alda Merini

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RECENSIONE FILM

Ogni venerdì pomeriggio qui al Trifoglio abbiamo la possibilità di vedere un film.

Abbiamo chiesto di cambiare giorno delle proiezioni perché molti di noi di

domenica ricevono la visita di parenti o amici e spesso ci dispiace dover rinunciare

alla visione del film proposto. Come sempre siamo stati accontentati e ora possiamo

goderci la proiezione senza interruzioni. C’è lo schermo grandissimo giù nel salone

centrale così ovunque ti siedi riesci a vedere bene la pellicola. La visione di un film

può suscitare interessanti momenti di discussione e può anche far tornare a galla

una serie di ricordi che pensavamo di aver dimenticato.

Il miracolo della 34ª strada (Miracle on 34th Street) è un film del 1947 diretto da

George Seaton.

Il Babbo Natale che inaugura i festeggiamenti natalizi dei grandi magazzini Macy's a

New York è ubriaco, e così viene sostituito in tutta fretta, su idea della dinamica

direttrice del marketing, Doris Walker, da Kris Kringle, anziano signore che già

aveva rimbrottato aspramente l'uomo per la sua condotta scandalosa, e sembra (e

sostiene personalmente di essere) l'autentico Babbo Natale.

Dopo la trionfale parata con slitta e renne, costui intrattiene i bimbi da Macy's, e

talora indirizza i loro genitori in ristrettezze finanziarie dove possono comprare a

prezzi inferiori, cosa che dapprima sconcerta Doris, che poi ha l'idea, su consiglio

dell'amico Fred Gailey, avvocato, innamorato segretamente di lei, di sfruttare la cosa

come campagna pubblicitaria con enorme successo. Anche la figlioletta di Doris,

Susan, è conquistata da Kris, che le promette per Natale una nuova casa, un papà

ed un fratellino. Il rivale di Macy, Lamberg, è furente, e incarica i suoi promoter

Jack Duff e Alberta Leonard, di ingaggiare Kringle.

Al suo rifiuto, decidono di rovinarlo. Corrompono Tony perché provochi Kringle,

che accusato addirittura di molestie ai bambini si avventa per colpirlo e viene

arrestato. Scagionato dall'accusa di percosse, resta in una clinica perché sostiene di

essere babbo Natale in persona.

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Il pubblico ministero Ed Collins, amico di Lamberg, nonché del giudice, briga per

ottenere l'interdizione dell'uomo, ma Brian, che ha invano donato un anello di

fidanzamento a Dorey, assume la difesa di Kringle, e provocando un processo, con

abili cavilli riesce a far emettere una sentenza a favore.

Prima di scomparire, Kringle combina un incontro notturno e un matrimonio tra

Dorey e Brian; fa regalare loro dalla ditta una nuova casa come premio per

l'incremento delle vendite, e Susan potrà sicuramente, magari dopo nove mesi, avere

anche l'ultima parte del regalo promessole da Babbo Natale: un fratellino.

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ANGOLO DELLE RICETTE

Anche quest'anno la lotta contro la bilancia durante le feste ci ha visto

soccombere!

Ecco quindi alcuni spunti per organizzare una cena post feste senza sensi di colpa.

Acciughe al limone

Le acciughe al limone sono il classico piatto

in cui la qualità e la freschezza degli

ingredienti ne determina la riuscita.

Lavare le acciughe ed eviscerarle.

1. Adagiarle in un recipiente di vetro.

Ricoprirle interamente col succo di

limone e riporre il recipiente in frigo.

2. Dopo 5/6 ore scolare le acciughe una ad una e disporle in un piatto

condendole con olio, sale, origano e basilico.

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Minestra di farro alla umbra

Una semplice minestra a base di farro e

fagioli.

1. Lavare i fagioli e lasciarli in ammollo

per 12 ore. Cambiare spesso l'acqua.

2. Cuocere i fagioli in 2 litri d'acqua salata

e cuocerli per un'ora e mezzo.

3. Lavare, mondare e tritare la cipolla, il

sedano e la carota. Soffriggere il trito nell'olio. Dopo pochi minuti

aggiungere la salsa di pomodoro e 2 cucchiai d'acqua e cuocere per altri 10

minuti.

4. Versare soffritto nella pentola con i fagioli. Aggiungere il farro e cuocere

per un'ora. Regolare di sale e pepe.

5. Servire la minestra condita con un filo d'olio e abbondante pecorino

grattugiato.

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Pesce al forno con le olive

1. Accendere il forno a 100°.

2. Snocciolare le olive e spezzettarle.

3. Pulire con cura il pesce.

4. Versare un filo d'olio su una teglia da

forno. Sistemarvi i pesci e spruzzarli con

un po' d'aceto. salarli leggermente. Aggiungere le olive e qualche

pomodorino e infornare. Cuocere per 20 minuti.

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Mele al forno farcite

Questa è una ricetta semplice adatta per terminare

un pranzo elaborato in modo diverso.

1. Lavare le mele mettendole in ammollo per 15

minuti in acqua e bicarbonato.

2. Mettere in ammollo l'uvetta nel vino.

3. Tagliare le mele a 3/4 creando una specie di coperchio e scavare con un

coltellino il resto delle mele.

4. Amalgamare la marmellata con l'uvetta e riempire le mele. Chiuderle con il

"coperchietto" e disporle in una teglia imburrata.

5. Bagnare con il vino avanzato e cospargere di zucchero.

6. Infornare per 35/40 minuti a 200°.

7. Una volta cotte, togliere le mele dalla teglia, recuperare il sughetto e farlo

caramellare in un pentolino.

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I CONSIGLI DELLE NONNE

- Per pulire e sgrassare i recipienti che hanno contenuto dell’olio

versate al loro interno dei fondi del caffè. Scuotete con energia e

sciacquateli con cura. Lasciateli asciugare senza coperchio.

- Quando cuocete le fettine di carne cospargete il fondo di una

padella antiaderente con del sale. Fate scaldare e quindi mettete a

cuocere la bistecca girandola da un lato all’altro. Per girarla non

usare la forchetta, ma utilizzare una pinza o due cucchiai. Se non

potete fare a meno dell’olio d’oliva aggiungetelo nel piatto a fine

cottura.

- I mezzi limoni che avete già spremuto potranno essere utili per

sgrassare la lavastoviglie e profumarne l’interno.

- Per recuperare una maglietta di lana infeltrita, ridandole morbidezza,

lasciatela un giorno intero in acqua e latte (1 parte di latte e 4 di

acqua).

- Per preparare una crema mani casalinga mescolare in un pentolino

150 gr. Di farina d’avena, 150 gr. Di panna fresca, 1 cucchiaio di miele

e 3 tuorli d’uovo. Fate scaldare il composto a bagnomaria fin quando

sarà liscio e cremoso. Dopo averlo fatto intiepidire, trasferitelo in

un vasetto e conservatelo in frigorifero.

24

L’ANGOLO DEI GIOCHI

Risolvi le seguenti catene:

CATENA N° 1 CATENA N° 2 CATENA N° 3

GRANITA BEAN WALTER

L _ _ _ _ _ M _ _ _ _ _ N _ _ _

S _ _ _ _ _ _ _ M _ _ _ _ _ _ I _ _ _ _ _ _ _ _

L _ _ _ A _ _ _ _ _ _ _ _ _ _ F _ _ _ _ _

S _ _ _ _ _ _ _ _ C _ _ _ _ _ _ Z _ _ _

S _ _ _ _ _ S _ _ _ _ V _ _ _ _ _ _

A _ _ _ _ _ _ _ T _ _ _ P _ _ _ _

T _ _ _ _ _ P _ _ _ _ _ _ _ S _ _ _ _ _

F _ _ _ _ M _ _ _ _ D _ _ _ _ _

F _ _ _ _ _ _ _ _ P _ _ _ _ M _ _ _

P _ _ _ F _ _ _ _ A _ _ _ _ _

A _ _ _ _ E _ _ _ _ _ _ _ _ M _ _ _ _

SANT’ANTONIO BLU ROSE

25

Soluzione di giochi:

1° CATENA 2° CATENA 3° CATENA

GRANITA BEAN WALTER

LIMONE MISTER NUDO

SPICCHIO MUSCOLO INTEGRALE

LUNA ANTAGONISTA FARINA

SATELLITE CATTIVO ZERO

SPAZIO SEGNO VIRGOLA

AMBIENTE TORO PUNTO

TUTELA PRENDERE SVOLTA

FORMA MOLLE DESTRA

FORMAGGIO PASTA MANO

PERE FORNO ALZARE

ABATE ELETTRICO MAZZO

SANT’ANTONIO BLU ROSE

26

I NOSTRI APPUNTAMENTI

Prossimamente al trifoglio…

POMERIGGIO RELAX E BENESSERE

Venerdì 5 Gennaio

Ore 15.00

Salone di bellezza 3°piano

CONCERTO DI NATALE

(Cristhmas in Vienna)

Venerdì 5 Gennaio

Ore 16.00

Salone piano terra

LOTTERIA DEL TRIFOGLIO

E PROIEZIONE FILMATO “UN ANNO DEL TRIFOGLIO”

Sabato 6 Gennaio

Ore 16.00

Salone piano terra

CYM BAND

Mercoledì 10 Gennaio

Ore 16.00

Piazza centrale 3° piano

CIOCCOTRIFOGLIO

Venerdì 19 Gennaio

Ore 16.00

Salone piano terra

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POMERIGGIO MUSICALE

Venerdì 26 Gennaio

Ore 16.00

Piazza centrale 2° piano

GIORNO DELLA MEMORIA

“La Vita è bella”

Sabato 27 Gennaio

Ore 16.00

Salone piano terra

SPETTACOLO TEATRALE

Lunedì 29 Gennaio

Ore 16.00

Salone piano terra

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DIRETTORE RESPONSABILE

Equipe animazione

VICEDIRETTORE ESECUTIVO

Equipe oss

CAPOREDATTORE

Giacomina

REDAZIONE

Nilda, Maria Margherita, Lucia, Fulvia, Domenica, Caterina, Selina, Elio, Giovanni, Rosalba, MariaPia,

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