N. 1 - 2010 ANABORAPI 1960 - 2010 · delle APA di Torino e Cuneo, ha consentito la raccolta di...

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POSTE ITALIANE s.p.a.- SPED. IN ABB. POST. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma 2, DCB/CN ANABORAPI Strada Provinciale per Trinità 32/A 12061 Carrù (Cn) - ITALY ANABORAPI 1960 - 2010 ANNO XLI N. 1 - 2010 9 M A R Z O 2 0 1 0 MEETING NAZIONALE PORTE APERTE 50 ANNI ANABORAPI (vedere pag. 8)

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POStE ItALIANE s.p.a.- SPED. IN ABB. POSt. - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n° 46) art. 1, comma 2, DCB/CN

ANABORAPIStrada Provinciale per Trinità 32/A

12061 Carrù (Cn) - ITALY

ANABORAPI1960 - 2010

ANNO XLI N. 1 - 2010

9

MARZO 2010

MEETINGN A Z I O N A L E

PORTE APERTE

50 ANNIA N A B O R A P I

(vedere pag. 8)

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N U M E R O 1

Som

mar

io

PIEMONtESERAZZA

Razza Piemontese

Periodico di informazioni tecniche econo-miche e d’attualità a cura dell’Associazione Nazionale Allevatori Bovini di Razza Piemontese.

Direttore Responsabile:Andrea Quaglino

Redazione:Fabia Pacher

Realizzazione grafica e stampa:Tipolitografia Ghibaudo - Cuneo

Ente Morale giuridicamente riconosciuto D.P.R. n. 1877/13-11-63

Sede operativa e legale:Strada Trinità. 32/A12061 CARRÙ (CN)Telefono 0173 750.791Telefax 0173 750.915e-mail: [email protected]: www.anaborapi.it

Autorizzazione del Tribunale di Mondovì numero 1/04

Anno XLI - Numero 1/2010

2 0 1 0

tori giovani

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L'alimentazione del Bovino PiemonteseAlessio Moretta

5

tori in uscitadalle prove di progenie

Andrea Albera

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36° Mostra Interprovinciale di SanthiàErmanno Raffo

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Oro RossoInformazioni dal Consorzio di tutela

della Razza Piemontese (Coalvi)

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Meeting - Porte Aperte - 50 anni Anaborapi8

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Nuove Delibere CtC

È consentita la riproduzionedi testi o fotografie citando la fonte.

ANABORAPI1960 - 2010

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A N N O 2 0 1 0 Dall'Associazione

Lo scorso 11 novembre si è svolta, presso Anaborapi, la riunione della Commissione Tecnica Centrale (CTC), ovvero dell'organismo tecnico che stabilisce il programma selettivo nonché i criteri di funzionamento del Libro Genealogico; a titolo di infor-mazione, la CTC della Piemontese, è composta da allevatori, docenti universita-ri, rappresentanti delle Regioni, funzionari del Ministero ed è presieduta dal Presidente Anaborapi.Durante la seduta dello scor-so novembre, è stato presen-tato lo stato di avanzamento del programma selettivo, in particolare il dr. Albera ha esposto i principali risultati ottenuti nel 2009. Per quanto riguarda i vitelli entrati nel Centro Genetico, il lavoro di controllo svolto nella defini-zione della Madri di Toro ha consentito di ridurre l'impa-rentamento tra Padri e Madri di Toro, facendo comunque registrare un incremento del valore genetico medio dei vitelli in prova. I trend gene-tici per tutti i caratteri selezio-nati sono positivi, con crescite annuali di circa 1.5 punti di indice per accrescimento e muscolosità e di circa 0.5 punti per facilità di nascita e di parto. I risultati della sele-zione, ha spiegato Albera, tro-vano riscontro nell'andamen-to fenotipico dei parti: in 5 anni si è ottenuta una ridu-zione dei tagli cesarei nelle primipare pari ad 1.5%, men-

tre i parti difficili si sono ridotti del 4%.In conclusione, Albera ha presentato le consistenze del Libro Genealogico che, anche nel 2009, hanno mostrato una crescita sensibile tanto nel numero di fattrici, che hanno superato quota 130.000 con un aumento del 5%, quanto in quello degli allevamenti aderenti arrivato a sfiorare le 4000 aziende con un incremento del 8% circa.A seguire, Albera ha presenta-to i primi risultati della secon-da fase del progetto di ricerca sul BCS. Il coinvolgimento delle APA di Torino e Cuneo, ha consentito la raccolta di oltre 20.000 rilievi. Le analisi preliminari di questi dati evi-denziano risultati in linea con i precedenti, quando le valu-tazioni furono effettuate da un solo tecnico su un minor numero di bovine. Il BCS, rilevato prima del parto, evi-denzia legami con l'esito del parto stesso: le bovine in con-dizione corporea molto eleva-ta partoriscono con maggiori difficoltà. Viceversa, le bovine in condizione corporea scarsa dopo il parto, mostrano un maggiore ritardo nella ripresa dell'attività ovarica, con un periodo parto-prima insemi-nazione, allungato rispetto a quello delle bovine più in condizione. La fase di raccol-ta dati sarà portata a termine nel corso dell'inverno 2009-2010, con successiva elabora-zione dei dati definitivi nella primavera 2010.

Fra gli argomenti trattati durante la scorsa seduta, sono da ricordare alcune impor-tanti delibere che riguardano la tipologia di dati in ingresso presso il CED dell'associazio-ne; in particolare sono stati rivisti i parametri biologici minimi per l'accettazione dei dati raccolti in occasione dei controlli funzionali (età al primo parto, interparto ecc.).Sempre nell'ottica di attivare procedure che favoriscano la massima correttezza delle registrazioni si è stabilito di “Rendere operativo l'obbligo di registrazione degli eventi entro il 2° controllo utile, ed in ogni caso non oltre 6 mesi dall'evento” a partire dal primo giugno 2010. Questa norma è soprattutto importante per le fecondazio-ni che, in alcuni casi, vengo-no ancora registrate soltanto al momento del parto, con tutti gli eventuali rischi di errori o dimenticanze.D'ora in avanti, i soggetti nati senza una fecondazione registrata a tempo e debito, potranno essere confermati solo attraverso l'analisi del DNA.In ultimo la Commissione ha approvato una delibera più tecnica, che riguarda il calco-lo degli indici genetici colle-gati al parto. In particolare si è considerata la possibilità di elaborare simultaneamente i dati di parto primipara e plu-ripara, utilizzando un model-lo così detto multicarattere. I benefici attesi da tale metodi-

Nuove Delibere CtC

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N U M E R O 1Dall'Associazione

ca sono: una maggiore stabilità degli indici gene-tici, un utilizzo completo delle informazioni dispo-nibili, come ad esempio i record di nascita su manza dei figli dei tori in prova di progenie, ad oggi non usati, una mag-giore accuratezza degli indici delle bovine.L'implementazione di questa metodica ha richiesto di ristimare le ereditabilità e le correla-zioni genetiche tra facili-tà nascita/parto tra pri-mipare e pluripare e la risoluzione di alcuni pro-blemi di calcolo per la gestione routinaria delle elaborazioni (software, capacità di calcolo). I nuovi indici si dimostra-no più stabili nel tempo, aumentano la velocità di valutazione dei tori in prova di progenie, con-sentono una più precoce individuazione dei tori da manze ed infine aumentano la qualità delle valutazioni geneti-che per le bovine.

Delibera 14/09 Parametri biologici minimi.“Sono fissati i seguenti parametri minimi per l'accettazione dei dati rilevati in occasione dei cc.ff.:

età minima 1° salto 300ggetà minima 1° parto 520gginterparto minimo 270gg

In caso di dato difforme è facoltà dell'allevatore richiedere la verifica di parentela, con costo a carico Anaborapi in caso di conferma e costo a carico dell'allevatore in caso di esito negativo.”

• • •

Delibera 15/09 Registrazione degli eventi antece-denti la data di 1° controllo nelle aziende neoiscritte.

“Non possono essere registrati eventi antecedenti la data del 1° controllo, tuttavia il pedigree è registrabile previa verifica di parentela; la madre (previa valutazione morfologica) e la data di nascita sono registrabili da passaporto.”

• • •

Delibera 16/09 Modifiche nelle modalità di cal-colo degli indici genetici per la facilità di nascita e la facilità di parto.

“Si delibera si elaborare congiuntamente i dati di parto rela-tivi alle bovine primipare e pluripare utilizzando un modello statistico multivariato. Per la valutazione genetica dei tori in uscita dalle prove di progenie viene richiesto un numero minimo di 90 figli nati da bovine pluripare e/o primipare.”

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A N N O 2 0 1 0

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Informazioni tecniche

L'indirizzo produttivo verso il quale mira un moderno alleva-mento di Piemontese, come già accennato in precedenza, risulta quello orientato esclusivamente alla produzione di vitelli da desti-nare all'ingrasso. Per massimizza-re i ricavi diventa quindi indi-spensabile che ogni fattrice, nel pieno rispetto della sua fisiologia, produca il maggior numero pos-sibile di vitelli nel corso della sua carriera produttiva. A prescinde-re dalle caratteristiche genetiche della bovina tra i vari parametri da considerare per un’elevata effi-cienza riproduttiva vi è senz’altro l’alimentazione. La qualità e la quantità degli alimenti disponi-bili varia notevolmente in fun-zione delle stagioni e dell'anda-mento del mercato. L'obiettivo che l'allevatore deve perseguire è quello di ammortizzare le discre-panze tra esigenze della mandria e le disponibilità alimentari per mettere l'animale al riparo da dismetabolie e permettergli di estrinsecare appieno le proprie potenzialità produttive. Così come per le manze anche l'alimentazione delle vacche può prevedere l'adozione di una tec-nica tradizionale, basata sull'im-piego di foraggi verdi o conserva-ti in relazione alla disponibilità stagionale, o unifeed, con la som-ministrazione di una dieta secca per tutto l'anno. Quanto più gli alimenti ingeriti sono "costanti" tanto migliore risulta essere, nel complesso ambiente ruminale, la resa degli stessi, con limitata produzione di prodotti indesiderati compro-mettenti lo stato di salute degli animali. Se è vero che una vacca da carne può essere più rustica rispetto ad una vacca a spiccata attitudine alla produzione di latte, occorre diversificare i due soggetti soprattutto per la diversa repentinità con la quale l'animale "comunica" lo strapazzo alimen-

tare. Una vacca da latte viene munta due volte al giorno. Ciò consente all'imprenditore di valutare rapidamente la risposta produttiva, sia in termini quanti-tativi che qualitativi. Nel caso di una fattrice da carne la risposta è procrastinata nel tempo. Quando l'animale trasmette il segnale del suo stato di salute, se è negativo, non c'è più il tempo di recupera-re il danno.

Tecnica dialimenTazione Tradizionale

Se il foraggiamento tradizionale prevede la somministrazione di foraggio verde durante la bella stagione lo scostamento rispetto alla tecnica unifeed, sia in termi-ni di manodopera, sia in termini di salute per gli animali, diventa ancor più marcato. Lo sfalcio e la conseguente distri-buzione dell'erba fresca in man-giatoia, infatti, richiede un eleva-to sforzo organizzativo aziendale. Durante la stagione estiva, per contenere il deterioramento con-seguente al riscaldamento della materia prima raccolta e deposi-tata in corsia di alimentazione, è necessario sfalciarla alla sera o, in alternativa, effettuare due sfalci nel corso della stessa giornata, con un'inevitabile aumento della richiesta di risorse energetiche, meccaniche e umane.La stesura di un piano di raziona-mento alimentare richiede, da un lato, la conoscenza dei fabbisogni degli animali, dall'altra la caratte-rizzazione chimica-nutrizionale degli alimenti disponibili.E' quindi necessario stimare la quantità e la qualità dell'erba somministrata. L'aspetto quanti-tativo è possibile misurarlo mediante una serie di pesate del mezzo falcia-caricante utilizzato

e, nota la tara, determinare la quantità di erba fornita alla man-dria. Dividendo la quantità com-plessiva per il numero di animali presenti in stalla è possibile effet-tuare una buona stima della quota di foraggio verde ingerita da ogni singolo capo.La qualità dell'erba è variabile nel corso della stagione. Si rende quindi necessario effettuare delle analisi mirate alla misurazione dei principali parametri utili per programmare un piano alimen-tare. Sulla scorta delle conoscen-ze tecniche e dell'esperienza di campo sarà compito del tecnico specialista responsabile della gestione dell'azienda, modellare l'integrazione in relazione alle particolari caratteristiche del foraggio di volta in volta sommi-nistrato. A tale proposito sono di seguito indicati alcuni semplici ed economici consigli che, a fronte di un impegno organizza-tivo e di manodopera ridotto consentono di perseguire note-voli vantaggi sul metabolismo degli animali. La stagione del foraggiamento verde, nell'areale di allevamento della Piemontese, copre circa otto dodicesimi dell'anno. Inizia verso la metà del mese di marzo negli ambienti più fertili, nei quali la ripresa vegetativa è precoce, e termina quando l'erba non è più disponi-bile. In ogni caso consigliamo di non protrarre lo sfalcio oltre le prime forti gelate o nevicate, quindi consideriamo come riferi-mento temporale la metà del mese di novembre. Precedentemente alla distribu-zione dell'erba è consigliato som-ministrare del fieno. Lo scopo è quello di favorire la formazione di un feltro ruminale che riduca la velocità di transito dell'erba, migliori l'andamento delle fer-mentazioni ruminali e, nel perio-do estivo quando prevalgono specie di scarso valore pabulare,

L'alimentazione del Bovino PiemonteseL'allevamento della vacca

Alessio MorettaAPA Torino

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N U M E R O 1Informazioni tecniche

aumenti l'apporto energetico. La quantità di foraggio conservato da mettere a disposizione non è costante durante tutta la stagio-ne; in primavera e da fine estate fino al termine della stagione vegetativa, la dose di fieno deve essere maggiore rispetto a quella necessaria nella restante parte della stagione. In questi periodi, infatti, l'erba è caratterizzata da un'elevata fogliosità mentre nella restante parte della stagione l'er-ba distribuita risulta essere più matura. Il fieno somministrato, per soddisfare le esigenze prima illustrate, deve essere fibroso quindi è indicato utilizzare fieno

di primo taglio. Naturalmente, la prima caratteristica che deve soddisfare il fieno, come tutti gli altri alimenti impiegati nell'ali-mentazione, è quella della sanità. Oltre al fieno è consigliato distri-buire prima dell'erba un concen-trato energetico come ad esem-pio la farina di mais. L'obiettivo del suo impiego è duplice; aumentare gli apporti energetici quantitativi e durante il periodo estivo quando aumenta la pre-senza delle leguminose e del tri-foglio bianco (Trifolium repens L.) in particolare, congiunta-mente al ruolo svolto dalla fibra da fieno, garantire un adeguato supporto energetico per i batteri cellulosolitici che sono i migliori utilizzatori dell'ammoniaca ruminale che si viene a liberare in seguito all'elevata ingestione di proteine soluili (presenti nell'erba in elevata quantità). Si riportano a fini pratici una serie di piani alimentari che possono essere adottati considerando i foraggi, verdi e conservati, tradi-zionalmente disponibili ed impiegati in ambito aziendale.

In tabella 1, con l'integrazione, si evidenzia un incremento degli apporti energetici, accompagna-to da una maggiore sostanza secca ingerita e da una più alta quota di proteina totale. Quest'ultima, però, grazie alla presenza dell'amido contenuto nel mais dovrebbe essere meglio smaltita a livello ruminale. La quantità di fieno, per sempli-ficare l'esposizione tabellare, è stata considerata costante per l'intera stagione. Quando è som-ministrata erba molto tenera e fogliosa la dose giornaliera consi-gliata per svolgere le funzioni metabolico-nutritive preceden-

temente enunciate deve essere di circa 3 Kg; nei periodi in cui l'erba impiegata risulta matura la quantità giornaliera si riduce anche a solo 1 Kg. Nella stagione invernale, quando sono disponibili esclusivamente foraggi parzialmente o totalmen-

te essiccati, l'integrazione, oltre risolvere l'eventuale carenza energetica, deve soddisfare anche le esigenze proteiche, compo-nente generalmente poco rap-presentata negli alimenti noto-riamente utilizzati in questo periodo dell'anno. Il fieno somministrato è preferi-bile che sia una miscela dei diver-si sfalci effettuati nel corso della stagione vegetativa. In questo

Alimento Kg s.s.(%)

UF/Kgs.s.

PG(% s.s.)

s.s.(Kg) UF PG

(grammi)

Erba 50 16 0.72 17,6 8.0 5.8 1408

Fieno 1-3 86 0.54 8.1 1.7 0.9 139

Farina di mais 0,5 87 1,27 10,4 0,4 0,6 45

Integratore 0.1 97 0.1

10,2 7,2 1593

modo è possibile soddisfare due esigenze; da un lato, migliorare il quadro degli apporti proteici, dall'altro ottimizzare la disponi-bilità di fibra. Gli sfalci successi-vi al primo taglio (maggengo), complice la diversa composizio-ne vegetazionale, essenzialmente per una maggiore presenza di leguminose, sono da usare nel periodo invernale perché con-sentono di controbilanciare in parte il limitato contenuto pro-teico dei prodotti energetici (silomais). Il mangime può esse-re una miscela di materie prime, tutte aziendali o in parte acqui-state oppure un concentrato commerciale di uso corrente.Nel caso di miscelazione azien-dale di materie prime un mangi-me la cui composizione permette di raggiungere i valori tabellari indicati risulta essere composto da: mais (50%), orzo (10%), crusca (15%) e farina di estrazio-ne di soia (25%). Per quanto concerne gli integratori vitami-nici e minerali la somministra-zione può essere incorporata direttamente nella miscela azien-dale o effettuata a parte, diretta-mente in mangiatoia. Per una migliore distribuzione e proba-bilità d'ingestione per tutti gli animali è consigliata, considera-ta la quantità esigua d'impiego

per questi prodotti, una diluizio-ne con un substrato di qualsiasi valore alimentare, anche basso, purchè appetito. Solitamente l'integratore è miscelato con cru-scami o altri prodotti o sottopro-dotti disponibili in azienda.Il mais somministrato nella dieta invernale delle fattrici Piemontesi è utilizzato come insilato inte-grale di mais raccolto alla matu-razione cerosa.

Tabella 1 Razione estiva con mais

Alimento Kg s.s.(%) UF/Kg s.s.

PG(% s.s.)

s.s. (Kg) UF PG

(grammi)

Fieno 9 86 0.58 10.5 7.7 4.5 813

Mangime 1.8 87 1.2 22 1.6 1.9 345

Integratore 0.1 97 0.1

9.4 6.4 1157

Tabella 2 Razione invernale con fieno

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A N N O 2 0 1 0 Informazioni tecniche

Tecnica dialimenTazione unifeed

Con la tecnica unifeed, gli ali-menti che compongono la razio-ne, foraggi e farine, opportuna-mente triturati e miscelati tra loro con l'aggiunta di adeguati integratori vitaminico-minerali, sono distribuiti una sola volta al giorno garantendo la continua disponibilità per le 24 ore succes-sive. In questo modo gli animali ritrovano in mangiatoia, a qual-siasi ora, sempre la stessa razione evitando qualsiasi competizione e, soprattutto, evitando di sce-gliere nell'ambito della dieta giornaliera gli alimenti più gradi-ti, ma non sempre più salutari.Questa tecnica, molto diffusa nelle aziende da latte, ben si col-loca anche in quelle da carne dove, a fianco del miglioramento degli apporti alimentari, permet-te una sensibile riduzione della manodopera rispetto a quella richiesta per il foraggiamento tradizionale. Qualunque sia la tecnica di som-ministrazione adottata, per garantirsi le massime performan-ce zootecniche è necessario impiegare alimenti che siano sanitariamente ineccepibili. Alimenti mal conservati e ammuffiti, indipendentemente dalla tecnica di alimentazione adottata, sono da escludere dall'alimentazione.Per salvaguardare la conservazio-ne di un insilato è fondamentale assicurare consistenti prelievi giornalieri, che permettano di avanzare velocemente il fronte di taglio (15 e 25 cm al giorno, rispettivamente in inverno e in estate); l'eccessiva esposizione del

fronte infatti favorisce la penetra-zione e i movimenti dell'aria all'interno della trincea con sti-molo dell'attività di batteri e altri microrganismi (lieviti) che desta-bilizzano la massa.L'es.4 di razione riportato in tabella si riferisce ad un'azienda che dispone per tutto l'anno di insilato integrale di mais al quale è abbinato del fieno di vari sfalci, un mangime, che può essere aziendale o un prodotto com-merciale. A questi alimenti è consigliato aggiungere uno speci-fico integratore vitaminico-mine-rale. Concludiamo con alcune consi-derazioni sui ricoveri per l'alleva-mento delle fattrici.Attualmente trova ancora diffu-sione la stabulazione fissa che,

comunque, può garantire risul-tati soddisfacenti a patto che siano rispettati alcuni parametri strutturali. Oltre a fornire agli animali uno spazio sufficiente in ogni posta è importante assicu-rare una facile accessibilità alla mangiatoia per evitare stress a carico dell'animale e la continua disponibilità di acqua. Analogamente, per garantire il

benessere animale, i locali di allevamento devono essere lumi-nosi e adeguatamente arieggiati, non sovraffollati: in un solo ter-mine, salubri.L'allevamento a stabulazione libera può essere del tipo a lettie-ra permanente o con cuccette. Quella a lettiera permanente può essere con o senza paddock. Le parti che compongono una stalla a stabulazione libera e let-tiera permanente sono: zona di alimentazione, zona di riposo e zona di movimento o paddock. Una particolare sistemazione della lettiera permanente, parti-colarmente indicata per ridurre il consumo di paglia e per allegge-rire ulteriormente la manodopera necessaria per la gestione della lettiera, è quella a pavimentazio-ne inclinata.Con questa particolare soluzione sono gli animali che con la loro normale deambulazione, compli-ce la pendenza del pavimento, "movimentano" la lettiera verso l'estremità lungo la quale corre il raschiatore. In questo modo il lavoro dell'uomo è limitato all'azionamento dei sistemi mec-canici atti a rimuovere il materia-le organico che cade nella porzio-ne di superficie a ridosso della

parte inclinata. La distribuzione dei lettimi per il rinnovo della lettiera, inoltre, è anch'essa effet-tuata meccanicamente tramite mezzi meccanici (lanciapaglia). La stabulazione libera è da prefe-rire rispetto a quella fissa perché garantisce un maggiore benessere agli animali favorendoli nell'estrinsecazione delle poten-zialità genetiche.

Alimento Kg s.s.(%) UF/Kg s.s.

PG(% s.s.)

s.s. (Kg) UF PG

(grammi)

Silomais(30% amido) 15 30 0.82 8.2 4.5 3.7 369

Fieno 5 86 0.58 10.5 4.3 2.5 452

Mangime 1 87 1.2 22 0.9 1.0 191

Integratore 0.1 97 0.1

9.8 7.2 1012

Tabella 3 Razione invernale con silomais

Alimento Kg s.s.(%) UF/Kg s.s.

PG(% s.s.)

s.s. (Kg) UF PG

(grammi)

Silomais(30% amido) 15 30 0.82 8.2 4.5 3.7 369

Fieno 5 86 0.54 10 4.3 2.3 430

Mangime 1.5 87 1.2 22 1.3 1.6 287

Integratore 0.1 97 0.1

10.2 7.6 1086

Tabella 4 Razione unifeed

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N U M E R O 1Dall'AssociazioneCO

MU

NIC

AZ

ION

E I

MP

OR

TANTE

ANABORAPI1960 - 2010

ANABORAPIPORTE APERTE

ed il

MEETINGdella RAZZA PIEMONTESE

Si svolgeranno insieme MARTEDÌ 9 MARZO 2010

alle ore 10.00presso la sede Anaborapi di Carru’

PROGRAMMA9.30 Arrivo allevatori, registrazione e prenotazione pranzo (10 €)

10.00 Anaborapi Porte Aperte: presentazione dei giovani tori in uscita dal Centro Genetico e considerazioni sul loro impiego

11.15 Posa della prima pietra del museo “Casa della Piemontese”11.45 Celebrazione cinquantennale Anaborapi e consegna

riconoscimenti agli allevatori12.30 Pranzo sociale presso la sede Anaborapi

E’ gradita la prenotazione Anaborapi 0173 750791

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A N N O 2 0 1 0 Informazioni tecnicheCO

MU

NIC

AZ

ION

E I

MP

OR

TANTE

tori in uscita dalle prove di progenieIl 2010 si apre con l’uscita di due tori, Oppio ed Otello,

Andrea AlberaUfficio Tecnico

IT004990464299nato il 07.06.2007

VALORE GENEtICO

allevamento 122carne 124muscolosità 112accrescimento 111facilità nascita 117facilità parto 111taglia 113

Allevatore: Tallone Valter - Busca (CN)Centro: C.I.Z.

Performance test (dati fenotipici)peso inizio peso fine amg alt.garrese lungh.tronco circ.torace 93 518 1.31 122 148 192

Pedigree Indici dei genitori allev carne nascita partopadre LOTUS (IA) 127 125 111 114madre GOZZILLA 110 106 102 115nonno paterno UMAYOR (IA) nonno materno VASCO (IA)

nascita su manze 115 figli in 63 allevamenticorrettezza 108 0 parti delle figlie

70 80 90 100 110 120 130OPPIO

IT004990454115nato il 19.05.2007

VALORE GENEtICO

allevamento 130carne 126muscolosità 116accrescimento 124facilità nascita 107facilità parto 118taglia 118

Allevatore: Sadonio Imerio - Busca (CN)Centro: C.I.Z.

Performance test (dati fenotipici)peso inizio peso fine amg alt.garrese lungh.tronco circ.torace 85 551 1.54 122 152 194

Pedigree Indici dei genitori allev carne nascita partopadre LUKI (IA) 130 122 103 124madre DEDRA 113 103 89 120nonno paterno GLOBO (IA) nonno materno BRASIL (IA)

nascita su manze 103 figli in 59 allevamenticorrettezza 108 0 parti delle figlie

70 80 90 100 110 120 130OtELLO

Oppio è il secondo figlio di Lotus che termina positivamente le progenie. Si tratta di un toro con buone caratteristiche tanto da carne, quanto da allevamento. Conformazione ed accrescimento trasmessi da Oppio sono più che soddisfacenti, soprattutto in considerazione della facilità di nascita dei suoi figli: non è un toro da manze, ma è possibile utilizzarlo già sulle secondipare senza

Otello è un incrocio tra due linee di sangue eccel-lenti per le caratteristiche da allevamento e ben assortite: da un lato quella di Luki, che fa capo a Globo, tra i figli di Zaino quello che ha probabil-mente dato le migliori fattrici, dall’altro quella di Brasil, che non ha bisogno di presentazioni. Toro di taglia decisamente grande, Otello sintetizza al meglio le qualità delle linee da cui proviene: l’ot-tima facilità di parto di Brasil, ma con una facili-tà di nascita decisamente migliorata. Ovviamente Otello non deve essere usato sulle manze ed

problemi particolari. In prospettiva le figlie di Oppio, considerata anche l’influenza positiva del nonno materno Vasco, sono destinate ad essere fattrici in grado di partorire agevolmente e quindi possono tranquillamente essere allevate. Per evitare problemi di consanguineità non conviene utilizza-re Oppio sulle figlie di Umayor, Pasarot, Bingo, Luis e Faraone.

anche sulle secondipare occorre cautela, mentre sulle bovine adulte non sono attesi problemi di nascita dei figli. Caratteri produttivi molto buoni sia in termini di accrescimento che di conforma-zione completano il quadro di questo toro che si presenta anch’esso come un toro doppia linea, più spostato verso la produzione di fattrici, laddo-ve Oppio è invece più orientato verso la carne. Da evitare gli accoppiamenti con le figlie di Mondo, Sorriso, Ramon, Quincy, Lupin, Idolo e Falcao.

entrambi selezionati dopo le prove di progenie.

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Attualità

Lo scorso dicembre la COMPRAL (Società Cooperativa Agricola, che opera all'interno dell'APA di Cuneo) ha forma-lizzato l’atto di acquisto del “diritto di superficie” nell’area MIAC (Mercato Ingrosso Agroalimentare di Cuneo) in fraz. Ronchi, presso l’area mercatale. La superficie interessata è di circa 4.000 mq e verrà destinata alla costruzione dell’im-pianto per la lavorazione delle carni e del laboratorio di sezionamento.Il “diritto di superficie” (minore di discipli-nato dall'articolo 952 e seguenti del), avrà una durata trentennale con possibi-lità di rinnovo. Con questo primo atto ha inizio l’iter che porterà alla realizzazione che si spera venga ultimata nel 2010, della struttura che avrà una superficie di circa 1.500 mq e sarà al servizio degli allevatori per la produzione di tagli anatomici e confezioni di prodotto porzionato. Il laboratorio per una parte è oggetto di finanziamento da parte della Regione Piemonte con la legge n. 95/95 sugli interventi regionali per lo sviluppo del sistema agroindu-striale piemontese.«La realizzazione del laboratorio rappresenta una prima importante iniziativa per la creazione, nell’ambito dell’area MIAC, di un polo agroindustriale indirizzato alla valorizzazione delle pro-duzioni del territorio, la sinergia che nasce tra la COMPRAL e MIAC permetterà» come hanno sottolineato i Presidenti Chialva e Cantamessa «di fare da volano per ulteriori insediamenti su diversi indirizzi produttivi».

Il presidente della Compral Roberto Chialva con il presidente del Miac Adriano Cantamessa, siglano l’at-to di acquisto.

Siglato fra MIAC e COMPRALl’atto di acquisto del “diritto di superficie” perla realizzazione del laboratorio di sezionamento

Il PJC (Pie-montese Ju-

nior Club) or-ganizza per venerdì 5 febbraio un viaggio in autobus alla Fieragri-cola di Verona. La par-tenza è prevista alle ore 5.00 da Cuneo con fermate al casello di Carmagnola (h 5.45) ed al casello di Asti est (h 6.30). Il rientro sarà alle ore 16.00 da Verona. La quota per l’autobus è di circa 20 €.

Per prenotazioni: Anaborapi 0173 750791

VISITA A FIERAGRICOLA 2010

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Mostre

CAMPIONEASSOLUtO

RISERVA CAMPIONE

CAMPIONESSAASSOLUtA

RISERVA CAMPIONESSA

CAMPIONESSA JUNIOR

RISERVA JUNIOR

IT018500048663LINGOTTO

Schiapparoli Stefano - Albuzzano

IT004990511002 PEDRO

Schiapparoli Stefano - Albuzzano

IT001900260559IMOLA

Barale Pieranna - Rivarolo Canavese

IT002990004301 MARA

Pissinis Giovanni - Moncrivello

IT001990301201 ORIANA

Barale Pieranna - Rivarolo Canavese

IT002990017515 PATTY

Pissinis Giovanni - Moncrivello

36ª Mostra InterprovIncIaleBovInI dI razza pIeMontese

santHIà 24 e 25 noveMBre 2009A conclusione di un anno dedicato alla valorizzazione della razza Piemontese si è svolta presso il centro Zootecnico “Ugo Morini” di Santhià la 36ª Mostra Interprovinciale Bovini di razza Piemontese in concomitanza con il 16° Meeting Interprovinciale del Coniglio da Carne. Livio Rigazio, Presidente della Sezione di razza Piemontese, precisa «Nella giornata di lunedì il giudice Dario Giraudo ha valutato e classificato i bovini Piemontesi che martedì, in occasione della Fiera tradizionale di Santa Caterina, sono sfilati davanti al foltissimo pubblico che ha affollato i Padiglioni del Centro Zootecnico ed ha molto apprezzato la qualità genetica e morfologica delle nostre bovine»Soddisfazione è stata espressa dall'Assessore Provinciale all’Agricoltura, Massimo Camandona, ono-rato di presentare i frutti del lavoro di selezione degli Allevatori vercellesi ed il Presidente dell’As-sociazione Allevatori, Francesco Barberis, ha sottolineato la necessità che il duro lavoro quotidiano degli Allevatori abbia finalmente una più giusta remunerazione. Il successo della manifestazione è la conferma di Santhià come sede ideale per la zootecnia di alta qualità.

Ermanno Raffo - Direttore APA BI-VC

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N U M E R O 1Mostre

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36ª Mostra InterprovIncIale santHIà 24 e 25 noveMBre 2009

Risultati assoluti

SEZIONE TORICAMPIONE ASSOLUTO: IT018500048663 LINGOTTO(GOLIA x ZINGARO)SCHIAPPAROLI STEFANO - ALBUZZANORISERVA CAMPIONE: IT004990511002 PEDRO(IBRIDO FA x TREVISO FA)SCHIAPPAROLI STEFANO - ALBUZZANO

SEZIONE TORELLICAMPIONE JUNIOR: IT001990405996 QUINCY(COBRA FA x ZAINO FA)BARALE PIERANNA -RIVAROLO CANAVESE

SEZIONE VACCHECAMPIONESSA ASSOLUTA: IT001900260559 IMOLA(COBRA FA x RISSO)BARALE PIERANNA -RIVAROLO CANAVESERISERVA CAMP.SSA: IT002990004301 MARA(ELISIR FA x VISCHIO)PISSINIS GIOVANNI - MONCRIVELLO

SEZIONE MANZECAMPIONESSA JUNIOR: IT001990301201 ORIANA(MATRIx FA x DENIS)BARALE PIERANNA -RIVAROLO CANAVESERIS.CAMP.SSA JUNIOR: IT002990017515 PATTY(LOTUS FA x ELISIR FA)PISSINIS GIOVANNI - MONCRIVELLO

RisultatipeR categoRia

CATEGORIA 1TORELLI dA 8 A 11 MESICAMPIONE:IT001990405996 QUINCY (COBRA FA x ZAINO FA)BARALE PIERANNA - RIVAROLO CANAVESE

CATEGORIA 4TORI dA 18 A 24 MESICAMPIONE:IT004990511002 PEDRO(IBRIDO FA x TREVISO FA)SCHIAPPAROLI STEFANO - ALBUZZANO

CATEGORIA 12VACCHE FINO A 4 ANNICAMPIONE:IT001990130525 NADA(ZAFFIRO FA x URIAL FA)BARALE PIERANNA -RIVAROLO CANAVESERISERVA:IT002990008551 NADA(FRED FA x QUEBEK FA)PISSINIS GIOVANNI - MONCRIVELLO

CATEGORIA 13VACCHE dA 4 A 6 ANNICAMPIONE:IT002990004301 MARA(ELISIR FA x VISCHIO FA)PISSINIS GIOVANNI - MONCRIVELLORISERVA:IT018500048669 MOLLY(VIALLI FA x CAIO)SCHIAPPAROLI STEFANO - ALBUZZANO

CATEGORIA 14VACCHE dA 6 A 10 ANNICAMPIONE:IT001900260559 IMOLA(COBRA FA x RISSO)BARALE PIERANNA -RIVAROLO CANAVESERISERVA:IT001900260576 ISCHIA(ZAR FA x URIAL FA)BARALE PIERANNA -RIVAROLO CANAVESE

CATEGORIA 15VACCHE dI OLTRE 10 ANNICAMPIONE:IT002042000188 DOLORES (QUEBEK FA x GORILLA FA)RIGAZIO LIVIO - CIGLIANORISERVA:IT003036000010 DALILA (SESAMO FA x OLEANDRO FA)FOCONETTI FLAVIO - CARPIGNANO SESIA

CATEGORIA VACCA NUTRICECAMPIONE:IT002990002196 LATERNA (DELPIERO FA x TUAREGH FA)IT002990022522 QUANITA (MINOSSE FA x LATERNA)MOMO FEDERICO - CIGLIANORISERVA:IT002900003101 GESSICA (DELANO FA x EZIO FA)IT002990020792 QURATO(LUKI x GESSICA)RIGAZIO LIVIO - CIGLIANO

GIUDICE: GIRAUDO DARIO PRIMO ALLEVATORE – ESPOSITORE : BARALE PIERANNA – RIVAROLO CANAVESE

CATEGORIA 6TORI dI OLTRE 36 MESICAMPIONE:IT018500048663 LINGOTTO (GOLIA x ZINGARO)SCHIAPPAROLI STEFANO - ALBUZZANO

CATEGORIA 7MANZE dA 8 A 11 MESICAMPIONE:IT002990017515 PATTY(LOTUS FA x ELISIR FA)PISSINIS GIOVANNI - MONCRIVELLO

CATEGORIA 8MANZE dA 11 A 14 MESICAMPIONE:IT002990014233 PALMA(LEONE FA x NEGUS FA)FRANCISCONO NICOLAO & FRANCESCO - ALICE CASTELLORISERVA:IT001990354921 PATTY(LOFI FA x EBRON FA)BARALE PIERANNA -RIVAROLO CANAVESE

CATEGORIA 9MANZE dA 14 A 18 MESICAMPIONE:IT002990017510 PEDRA(LOTUS FA x CAVOLO FA)PISSINIS GIOVANNI - MONCRIVELLORISERVA:IT018990070335 PAGLIA(LANCIO FA x GOLIA FA)SCHIAPPAROLI STEFANO - ALBUZZANO

CATEGORIA 10MANZE dA 18 A 24 MESICAMPIONE:IT002990013277 PISA(LIMBO FA x VISCHIO FA)PISSINIS GIOVANNI - MONCRIVELLORISERVA:IT018990050675 OASI(MAx x CASTRO)SCHIAPPAROLI STEFANO - ALBUZZANO

CATEGORIA 11MANZE dA 24 A 30 MESICAMPIONE:IT001990301201 ORIANA (MATRIx FA x DENIS)BARALE PIERANNA -RIVAROLO CANAVESERISERVA: IT002990008067 ORTA(IBRIDO FA x NEGUS FA)FRANCISCONO NICOLAO & FRANCESCO - ALICE CASTELLO

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Dall'Associazione

Sono in vendita torelli di dodici mesi (mediamente pesano 500 kg) abilitati alla monta naturale. Si trat-ta di soggetti altamente selezionati, figli delle migliori vacche e di otti-mi tori che hanno superato positi-vamente tutti i test previsti dal protocollo operativo del Centro Genetico.I torelli sono disponibili in breve tempo con la certificazione sanita-ria e genealogica completa. Tutti i soggetti sono di proprietà degli allevatori, di conseguenza le contrattazioni avver-ranno direttamente tra acquirente e proprietario.

Contattare il dott. Bottone 0173 750791

Vendita torelli al Centro GeneticoDisponibili soggetti per la monta naturale

allevatori in festa a san pietroper celebrare Sant’Antonio

“Ci sono sentimenti di devozione popolare che superano la sfi da del tempo e continuano nei secoli. Per tutti noi allevatori celebrare la ricorrenza di Sant’Antonio, nostro patrono, è un modo per ricordare le origini e trovare rin-novate energie per andare avanti con orgoglio nel nostro mestiere”. Così Nino Andena, presidente dell’Associazione italiana allevatori (Aia) commenta la partecipazione degli oltre 5mila allevatori convenuti a Roma con le loro fami-glie presenti anche quest’anno in San Pietro in concomi-tanza con la festa di Sant’Antonio Abate. Per l’occasione è stata allestita davanti al colonnato del Bernini, in piazza Pio XII, una stalla in miniatura con più di 50 animali provenienti dalle fattorie italiane: bovini, bufali, pecore, capre, polli e conigli, cavalli, asini e muli.La manifestazione è iniziata nella mattinata di sabato 16 gennaio con la mostra degli animali, a cui ha fatto seguito

la messa celebrata nella Basilica di San Pietro dal Cardinale An-gelo Comastri, Vicario Generale di Sua Santità per la Città del Va-ticano, che è poi sceso in mez-zo agli allevatori per la consueta benedizione. Nel pomeriggio le iniziative sono poi proseguite con un concerto di musica sacra, promosso da Aia, per ricordare l’impegno dell’Associazione nei Paesi in via di sviluppo per con-tribuire alla crescita della zootec-nia in Africa.La festa di Sant’Antonio si è conclusa domenica mattina 17 gennaio con un lancio di 4mila palloncini durante l’Angelus del Papa, quando Benedetto XVI ha pronunciato parole di incoraggia-mento per gli allevatori presenti in Piazza San Pietro: “Saluto con affetto i numerosi soci dell’Asso-ciazione italiana allevatori, venuti in occasione della memoria litur-gica del loro Patrono, sant’Anto-nio Abate. Cari amici, esprimo apprezzamento per il vostro impegno in favore di uno svilup-po giusto, solidale e rispettoso dell’ambiente, ed auspico ogni bene per la vostra attività”.

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N U M E R O 1Attualità

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I capi etichettati nel 2009L’anno 2009, si sa, passerà alla storia come l’anno della crisi mondiale dell’economia. Nel nostro piccolo, però, registriamo invece un piccolo aumento di capi etichettati dai punti vendita aderenti. Per l’esattezza i capi etichettati nel 2009 sono 14.982 contro i 14.797 del 2008. Ciò è dovuto anche allo sforzo che il Consorzio ha fatto per cercare nuovi sbocchi di mercato andan-do a contattare molti negozi del dettaglio tradizionale e della GDO. In altra pagina del giornale sono evidenzia-te le nuove adesioni dei punti vendita soprattutto nell’ultimo quadrimestre del 2009. Ci si aspetta, dunque, per il 2010, un aumento di domanda di capi certificati dal Consorzio proprio in virtù di questi nuovi punti vendita aderenti. Naturalmente, anche nel 2010 proseguirà la campagna “sviluppo nuove adesioni” per individuare nuovi “clienti” per far si che il consumatore possa essere sempre più informato sulla carne che acquista. Il grafico a fianco riporta l’andamento mensile dei capi eti-chettati nel 2008 e nel 2009.

Sempre più Razza PiemonteseLa circolare n° 1 del 2008 che ha definitivamente regolamentato l’informazione razza e/o tipo gene-tico ai fini dell’etichettatura delle carni bovine e che, nella sua applicazione, ha visto la modifica di quasi tutti i disciplinari di etichettatura presenti in Italia, ha avuto notevoli ricadute anche sui capi etichettati dal Coalvi.

Nel 2007, infatti, i capi etichettati come razza Piemontese rappresentavano, per il Consorzio, circa il 72% , per passare poi nel 2008 al 77% e, infine, nel 2009, all’87%. Dunque, solo più il 13% dei capi etichettati non sono iscritti al Libro Genealogico. La politica attuata dal Consorzio di non lasciare indietro nessuno, ma dare la possibilità a tutti i soci di passare, senza traumi, attraverso un percor-so dettato dal buon senso, all’etichettatura di tutti i capi come “razza Piemontese” vede il traguardo molto vicino. Una delle modifiche al disciplinare di etichettatura del Coalvi per adeguarsi alla circo-lare n°1/08 prevede, infatti, in assenza del Certificato di Intervento Fecondativo (CIF) rife-rito al soggetto da certificare, la possibilità di inserire nella banca dati del Consorzio quei capi che non hanno una genealogia nota, cioè non sono iscritti al Libro Genealogico. Tale possibilità è resa possibile attraverso la valutazione del bovi-no da parte di un esperto di razza abilitato

dall’Anaborapi. Nel Corso del 2009 sono stati valutati dagli esperti di razza circa 4000 capi di “Tipo Genetico”. Ricordiamo a tutti gli allevatori che la pos-sibilità di abilitare i capi non iscritti al Libro Genealogico scadrà il 31 dicembre 2010. Dopo tale data i capi non iscritti potranno essere inse-riti nella banca dati solo se l’allevatore produrrà il CIF e solo dopo che il Consorzio avrà potuto effettuare tutti i controlli necessari per vali-dare il CIF.

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A N N O 2 0 1 0 Informazioni tecniche

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Nuove adesioni al CoalviNumerose sono le nuove adesioni di punti vendi-ta al Coalvi, frutto della strategia “Sviluppo Nuove Adesioni” condotta con entusiasmo e con-vinzione dal nostro Emilio Rosso.Ben 14 punti vendita tra spacci aziendali e negozi del dettaglio tradizionale si sono convenzionati con il nostro Consorzio negli ultimi mesi del 2009.In provincia di Torino, infatti possiamo contare 5 nuovi punti vendita: l’Azienda Agricola La Piemontesina di Citta Mauro a Chiasso, la Macelleria Tortia Maria Luisa in Via Vigliani a Torino, Vezzoso Giovanni in Piazza Repubblica, la Macelleria Magnetti in Corso Casale e la riven-dita di carne R.F. di Miletta Cossa Luisa in Via Tiziano 40/A a Torino.E’ entrata poi nella rete vendita del Coalvi l’Agri-macelleria Capello di Villanova d’Asti che ha la particolarità di contare anche due negozi ambu-lanti che vendono la carne di Razza Piemontese nei mercati di Chieri, Poirino e Villanova d’Asti.Nel mese di ottobre, nella provincia di Varese, a Venegono Inferiore, si è convenzionata con il Coalvi la Macelleria Consonni, un elegante punto vendita con macello annesso e la provincia di Biella ha potuto contare un nuovo punto vendita Coalvi a Strona, Forzani Bocchio Adolfo.Nel Cuneese ben 3 nuovi punti vendita sono con noi: lo spaccio aziendale di Fea Roberto a Levaldigi, con il progetto di partire in questo nuovo anno anche con un punto vendita ambulante, il Maxi Mercato Alimentari di Pecollo Maria a Monesiglio e la nuova macelleria della Cooperativa Fattorie Bovin grana in Corso Francia a Cuneo, inaugura-to grazie al successo riscontrato con la precedente esperienza a Confreria.La strategia “Sviluppo Nuove Adesioni” oltre a coinvolgere nuovi punti vendita in Piemonte ha iniziato ad ottenere i primi risultati anche in Liguria, con l’ingresso della macelleria “A Bitega du Baciccia” sita nel centro di Spotorno.Per quanto riguarda il 2010, già nei primi giorni abbiamo potuto contare un nuovo ingresso, la macelleria Cartolano Carmelo in Via Baltimora 161 a Torino.Per quanto riguarda la grande distribuzione si intensifica sempre più la collaborazione tra il Coalvi ed il gruppo Realco con l’inserimento di 4 nuovi supermercati nella rete vendita del Consorzio: Iper Dicorticella a Imola, Sigma Gervasi a Medesano, Sigma a Canossa e Iper a Montecchio in provincia di Reggio Emilia.

Considerato l’andamento auspichiamo nel 2010 di aumentare notevolmente i punti vendita del gruppo Realco.Infine due punti vendita del gruppo Carrefour, Carrefour Domodossola e Carrefour Borgosesia, sono passati dalla vendita diretta di carne alla distribuzione di vaschette di carne etichettata dal Coalvi in atmosfera modificata fornite dal nostro partner ufficiale Rosso Spa.

La Razza Piemontese su Linea Verde

Uno dei più grandi amici della Razza Piemontese, il Veterinario dell’Asl di Asti Fausto Solito, ha partecipato alla trasmissione “Linea Verde” con-dotta da Massimiliano Ossini.Nella puntata, andata in onda domenica 3 genna-io 2010 alle ore 12.20 su Raiuno, Fausto Solito ha parlato della Razza Piemontese.In particolare durante il programma, ha trattato la richiesta di IGP “Vitellone piemontese della coscia” atta a tutelare con un sistema di valorizza-zione internazionale la carne bovina ottenuta dalla Razza Piemontese. Ha inoltre presentato la nostra pubblicazione “Oro Rosso. Il Libro della Piemontese” riscuoten-do notevole successo, in questi giorni, infatti, numerose persone ci hanno richiesto il libro per poter approfondire le loro conoscenze sul mondo della Piemontese.Il Coalvi ringrazia Fausto Solito, che con il suo lavoro e la sua dedizione, continua ogni giorno a dare un supporto a questa produzione di qualità.

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N U M E R O 1Informazioni tecniche

Colore della paillette: grigio

INDICI GENETICI di PESO

PESO

Carne Allev. Nascita Parto

LIMBO 123 122 107 100 NAIF 111 105 113 93

INDICI GENETICI dei GENITORIGenealogia

PESOLIMBO (IA)

NAIF

DELANO (IA)

ELISIR (IA)

70 80 90 100 110 120 130

PESO è un toro di taglia grande con buone masse muscolari. E' il 5° figlio di Limbo in IA dopo in particolare Nibbio e Nastro già approvati. Limbo era un toro con ottimi accrescimenti (128) e discreta facilità di nascita (107). Naif, la madre di PESO, è una vacca da carne (Elisir x Famoso) con buona facilità di nascita (113). Quindi si può usare PESO su tutte le pluripare per aumentare la taglia. Evitare sulle figlie di Cobra, Famoso, Minosse, Merlino e Magico.

Carne 115 Allevamento 114 Muscolosità 112 Accrescimento 123 Taglia 122

It001990308299 Nato il 14/08/2008Allevatore: Canavesio Aldo

di Carignano (tO) Misure a 12 mesi altezza Lungh. circonf. Peso amg garrese tronco torace 527 1,46 126 150 190

tori giovani Febbraio - Aprile 2010Uscita Dati di Nascita dei figli: Maggio 2011

Colore della paillette: giallo

INDICI GENETICI di PIRATA

INDICI GENETICI dei GENITORIGenealogia

PIRAtA

PIRATA è un toro di taglia grande con ottima muscolosità, caratteri simili al padre Monaco di cui è il primo figlio in IA. Monaco (Genepi x Tyson) è un toro da carne con buona facilità di nascita (118). Il nonno materno di PIRATA è Cobra, toro doppia linea anch'esso con buona facilità di nascita su vacche (118) e su manze (115). Quindi PIRATA può essere usato su tutte le pluripare, comprese quelle da carne, evitando le figlie di Turbo, Nord, Tyson, Elisir e Vialli.

PIRAtA

70 80 90 100 110 120 130

Carne Allev. Nascita Parto

MONACO 122 115 118 97 GRIVA 114 111 114 106

MONACO (IA)

GRIVA

GENEPI (IA)

COBRA (IA)

It004990413253 Nato il 12-07-2008Allevatore: Borgna Germana

di Pamparato (CN) Misure a 12 mesi altezza Lungh. circonf. Peso amg garrese tronco torace 592 1,53 127 157 197

Colore della paillette: verde

INDICI GENETICI di PANICO

INDICI GENETICI dei GENITORIGenealogia

PANICO

PANICO è un toro di taglia medio-grande con ottima muscolosità e finezza. PANICO è il secondo figlio di Manager in IA dopo Palazzo. Manager (Zaino x Delano) è un toro doppia linea con ottima facilità di nascita (130) e discreta facilità di parto (107). Il nonno materno Vasco porta la buona facilità di parto (110) quindi PANICO dovrebbe con-fermarsi un toro doppia linea produttivo, da usare su tutte le pluripare tranne sulle figlie delle linee Delano e Tyson.

PANICO

Carne Allev. Nascita Parto

MANAGER 134 127 130 107 GENTILA 105 108 99 107

MANAGER (IA)

GENtILA

DELtA (IA)

VASCO (IA)

It001990333634 Nato il 18/07/2008Allevatore: Cascina Monache

di Camusso F.lli di Cavour (tO) Misure a 12 mesi altezza Lungh. circonf. Peso amg garrese tronco torace 508 1,43 119 148 190

Carne 123 Allevamento 118 Muscolosità 116 Accrescimento 111 Taglia 112

Carne 125 Allevamento 122 Muscolosità 115 Accrescimento 113 Taglia 109

70 80 90 100 110 120 130