Musica classica, cultura per tutti. 4–5/5 · 2017. 5. 4. · L’organico orchestrale di Nu.Mu.Zu...

16
Stagione 2016 — 2017 Musica classica, cultura per tutti. Auditorium Rai, Torino 4–5/5 22 2017 Giovedì 20.30 – Venerdì 20.00 Direore Andrej Boreyko Violino Marc Bouchkov Violoncello Pablo Ferrández Kancheli Brahms Šostakovič

Transcript of Musica classica, cultura per tutti. 4–5/5 · 2017. 5. 4. · L’organico orchestrale di Nu.Mu.Zu...

Page 1: Musica classica, cultura per tutti. 4–5/5 · 2017. 5. 4. · L’organico orchestrale di Nu.Mu.Zu comprende la chitarra bas - so (basso elettrico) e affida ruoli primari all’arpa

Stagione 2016 — 2017

Musica classica,cultura per tutti.Auditorium Rai, Torino

4–5/522

2017Giovedì 20.30 – Venerdì 20.00

Direttore Andrej BoreykoViolino Marc BouchkovVioloncello Pablo Ferrández

KancheliBrahmsŠostakovič

Page 2: Musica classica, cultura per tutti. 4–5/5 · 2017. 5. 4. · L’organico orchestrale di Nu.Mu.Zu comprende la chitarra bas - so (basso elettrico) e affida ruoli primari all’arpa

GIOVEDÌ 4 MAGGIO 2017 ore 20.30

VENERDÌ 5 MAGGIO 2017 ore 20.00

Direttore Andrej BoreykoViolino Marc BouchkovVioloncello Pablo Ferrández______

Giya Kancheli (1935)Nu.Mu.Zu (Io non so) (2015)

durata: 22’ ca.

Prima esecuzione italiana

Johannes Brahms (1833-1897) Concerto in la minore op. 102 per violino, violoncello e orchestra (1887)

AllegroAndante con moto Vivace non troppodurata: 33’ ca.

Ultima esecuzione Rai a Torino: 3 dicembre 2011, Semyon Bychkov, Renaud e Gautier Capuçon.

Dmitrij Šostakovič (1906-1975)Sinfonia n. 15 in la maggiore op. 141 (1971)AllegrettoAdagio – Largo – Adagio – LargoAllegrettoAdagio – Allegretto – Adagio – Allegretto

durata: 48’ ca.

Ultima esecuzione Rai a Torino:17 dicembre 1995, Mikhail Pletnev.

22°

Il concerto digiovedì 4 maggioè trasmesso in collegamento direttosu Radio 3 per il programma “Radio 3 Suite”.

Page 3: Musica classica, cultura per tutti. 4–5/5 · 2017. 5. 4. · L’organico orchestrale di Nu.Mu.Zu comprende la chitarra bas - so (basso elettrico) e affida ruoli primari all’arpa

Giya KancheliNu.Mu.Zu per orchestra

Nato nel 1935 a Tbilisi, il compositore georgiano vive attual-mente ad Anversa e proprio in Belgio nel 2015 ha avuto luogo a Bruxelles la prima esecuzione assoluta di questa composi-zione, sotto la direzione di Andrej Boreyko, che dunque tiene a battesimo anche la prima italiana con l’OSN Rai.Kancheli si può annoverare nel panorama di musicisti, come Arvo Pärt, Sofja Gubajdulina, Alfred Schnittke, nati e formati nelle rispettive repubbliche della costellazione sovietica di al-lora e poi emigrati nell’Europa occidentale, che hanno propo-sto con la loro poetica un’evoluzione possibile del linguaggio musicale che negli anni ’50, ’60 e primi ’70 era, seppure con tormenti e fermenti, ancorato alla creazione astratta, altamen-te concettuale che dominava gran parte delle “scuole” occi-dentali.Kancheli è un musicista prolifico, che ha composto musiche da film, musiche per il teatro e naturalmente numerose pagine sinfoniche, che contano sette sinfonie e una quindicina di altri lavori per grande orchestra. Egli non rifiuta affatto la definizio-ne di neo-romantico e si esprime in questi termini: «La Musi-ca, come la vita stessa, è inconcepibile senza romanticismo. Il romanticismo è un grande sogno del passato, del presente e del futuro, una forza di indistruttibile bellezza che domina e contrasta l’ignoranza, il fanatismo, la violenza, il male». Que-sta dichiarazione porta inevitabilmente a citare un altro aspet-to che caratterizza la musica di Kancheli: la sua dimensione spirituale e etica. Molte sue creazioni esprimono un carattere elegiaco: sembrano cantare di un’umanità ferita, dei dolori che l’affliggono quando in questo mondo prevalgono crudeltà e corruzione. Il recente brano orchestrale di Kancheli, Nu.Mu.Zu, persiste in questo canto. Il lavoro, la cui composizione è stata commissionata congiuntamente dall’Orchestra Sinfonica di Seattle e dall’Orchestra Nazionale del Belgio, trae il titolo da tre parole dell’antica lingua sumera: Nu, Mu e Zu che si possono tradurre “io non so”.Lo stesso Kancheli ha illustrato il titolo in questi termini: «L’il-lusione che io abbia conosciuto e saputo qualcosa è svanita gradualmente e si è trasformata nel fatto che, essendomi av-vicinato agli 80 anni di età e avendo vissuto una vita piena di contraddizioni, mi sono ritrovato totalmente confuso. Quello che sta accadendo nel mondo, a mano a mano sta distruggen-

Page 4: Musica classica, cultura per tutti. 4–5/5 · 2017. 5. 4. · L’organico orchestrale di Nu.Mu.Zu comprende la chitarra bas - so (basso elettrico) e affida ruoli primari all’arpa

do l’ultima speranza nella mia coscienza, senza la quale per tutti noi la vita perde significato. “Io non so” che cosa accadrà in futuro. Tuttavia, persa la speranza, continuo a sognare un mondo nel quale fanatismo, lotte settarie e violenza non siano più gli aspetti dominanti dell’ordine del mondo». L’attuale situazione mondiale è certamente tragica e l’unica cosa che un musicista ha per affrontarla è la musica, non sola-mente la sua propria musica, ma quella della grande tradizione su cui essa si fonda. Nu.Mu.Zu propone materiale melodico e armonico derivato da, o che si rifà a Bach, Beethoven e al tardo Ottocento e lo pone in contrasto con sonorità grevi, aggressi-ve che sembrano voler annientare quel materiale “quasi-clas-sico”. Il conflitto che ne deriva porta a un grande cataclisma sonoro e a un ambiguo finale.L’organico orchestrale di Nu.Mu.Zu comprende la chitarra bas-so (basso elettrico) e affida ruoli primari all’arpa e specialmen-te al pianoforte, che propone la prima citazione bachiana di tutto il brano: il tema della Fuga in mi minore dal primo libro del Clavicembalo ben temperato, ascoltato quasi come in sogno; dopo la risposta dell’orchestra con armonie molto remote, l’accenno a una sorta di danza gioiosa si potrebbe attribuire a Beethoven; poi ancora si identificano frammenti in stile me-dievale, un valzer e altre reminiscenze stilistiche del passato. I contrasti dinamici e armonici che si fanno più frequenti nel corso del brano sottolineano ulteriormente lo stile compositi-vo di Kancheli. Dopo l’ultima esplosione sonora seguita da un silenzio colmo di tensione, riappare il tema della Fuga di Bach, che pur nel dubbio espresso dal titolo della pagina, fa riaffiora-re un po’ di quella speranza che Kancheli crede ormai perduta.

(PR, note liberamente tratte da dichiarazioni di Kancheli e dal programma della prima esecuzione)

Page 5: Musica classica, cultura per tutti. 4–5/5 · 2017. 5. 4. · L’organico orchestrale di Nu.Mu.Zu comprende la chitarra bas - so (basso elettrico) e affida ruoli primari all’arpa

Johannes BrahmsConcerto in la minore op. 102 per violino, violoncello e orchestra

Già affacciato sull’ultima tranche della produzione brahmsia-na, oltre il Secondo Concerto per pianoforte (1881) e lo Quarta Sinfonia (1885), il Concerto per violino, violoncello e orchestra prese forma nel 1887 come omaggio all’arte di due amici, il vio-linista Joseph Joachim e il violoncellista Robert Hausmann: una risurrezione tardiva del genere “concertante” che moltipli-ca il solista usuale del concerto. Ne erano stati fulgidi esem-pi la Sinfonia KV 364 per violino e viola di Mozart, un celebre Concerto per due violini di Ludwig Spohr e il Triplo Concerto di Beethoven, che include pianoforte, violino e violoncello.La prima esecuzione, avvenuta il 18 ottobre 1887 a Lipsia, ebbe nel pubblico un ascoltatore d’eccezione, Pëtr Il’ič Čajkovskij, che tuttavia non se ne mostrò particolarmente colpito: dal suo punto di vista, con buon diritto, perché il Doppio Concerto op. 102 è esemplare dello stile rarefatto dell’ultima stagione crea-tiva di Brahms, con un radicalismo che al primo ascolto poteva lasciare scettici: come i suoi stessi amici.Il primo movimento entra bruscamente in medias res con un motto scultoreo pronunciato da tutta l’orchestra; ma subito si fa strada il violoncello solista, in un’ampia cadenza che ribal-ta le nostre aspettative e che presto contagia anche il violino: all’orchestra non rimane che tenersi in disparte, come spetta-trice, finché non riesce a innestarsi sul dialogo dei due solisti e a imporre nuovamente il motto d’apertura. Questa volta la perorazione collettiva prosegue senza ostacoli, finché si intro-mettono di nuovo i due solisti, rubando la scena; d’ora in poi la struttura del brano vedrà un avvicendarsi regolare dell’or-chestra e dei solisti, a blocchi alterni: e il “tutti” avrà una certa tendenziale maestà, quasi a compensare le propensioni diva-gatorie dei “soli”. La seconda idea riparte dalla cellula discen-dente che ha aperto il movimento e ne dissolve il cipiglio tro-vando sbocco in un lungo pensiero melodico; poi la voce di un clarinetto che si innalza sulla compagine orchestrale provoca un nuovo estro cantabile, una sorta di berceuse che sfrutta come un pendolo ipnotico le prime note dell’attacco: in que-sto modo la sintassi interna è garantita, e nello stesso tempo l’evoluzione. L’affinità reciproca delle idee provoca un prolife-rare di motivi, gli uni scaturiti dagli altri quasi inavvertitamente: come perni conduttori restano il motto, il motivo cullante e – ai due solisti – le fioriture di improvvisazione, tutti variamente combinati fra loro.

Page 6: Musica classica, cultura per tutti. 4–5/5 · 2017. 5. 4. · L’organico orchestrale di Nu.Mu.Zu comprende la chitarra bas - so (basso elettrico) e affida ruoli primari all’arpa

L’Andante si apre con due brevi interiezioni dei corni, che sem-brano dare l’imbeccata ai due solisti; questi raccolgono il sug-gerimento e lo proseguono in un lungo canto all’ottava. Dopo un’interlocuzione orchestrale, un nuovo sgorgo espressivo intreccia le voci solistiche in un iter rapsodico commosso e tuttavia sempre padrone di sé, regolato da costanti simmetrie interne. Questo è forse il momento di maggior equilibrio tra i due protagonisti, mentre già all’attacco del Vivace non trop-po conclusivo torna a manifestarsi una certa preminenza del violoncello, a cui solitamente spettano le proposte, mentre il timbro più femminile del violino interviene in eco. Scapriccia-to, almeno quanto l’Andante era composto e intimistico, que-sto finale fa leva sull’ostinazione ritmica che impregna il primo tema; intorno alla danza bizzarra dei solisti l’orchestra si rac-coglie compatta, a tratti persino brusca; anche in questo caso, il fervore ritmico fa zampillare una quantità di idee tematiche, soprattutto nella sezione centrale, che sostituisce lo sviluppo con libere divagazioni. Al fascino della pagina contribuisce non poco l’ambiguità ar-monica, che fa leva su piccole alterazioni presenti già nella linea del tema principale, e prosegue poi costeggiando abil-mente tutto un gruppo di tonalità affini, senza definire netta-mente una scelta. Prima di concludere, un’ultima sezione in cui violino e violoncello svettano sull’orchestra in piena libertà copre il posto assegnato per tradizione alla cadenza: di fatto, però, la libertà improvvisatoria dei due solisti è fuoriuscita dai recinti prescritti dalle buone regole e la solida architettura del concerto ne risulta intaccata in più punti, seguendo la via mo-strata già dall’ultimo Beethoven e ora proseguita con piena coscienza.

Elisabetta Fava(dagli archivi Rai)

Page 7: Musica classica, cultura per tutti. 4–5/5 · 2017. 5. 4. · L’organico orchestrale di Nu.Mu.Zu comprende la chitarra bas - so (basso elettrico) e affida ruoli primari all’arpa

Dmitrij ŠostakovičSinfonia n. 15 in la maggiore op. 141

La Quindicesima Sinfonia, l’ultima composta da Šostakovič, fu realizzata durante l’estate del 1971.La scrittura è chiara e trasparente con una parte importante af-fidata agli strumenti a percussione, fin dall’esordio: il flauto so-lista, preceduto da due colpi di campanelli, è accompagnato, su un lungo accordo degli archi, dalle sonorità della celeste, del triangolo, dello xilofono, dei campanelli e di altri strumenti ritmici. Di assoluto rilievo in questa Quindicesima è il gusto del tutto particolare con cui Šostakovič impiega la citazione.Il primo movimento contiene un frammento, che appare per ben cinque volte, tratto dell’Ouverture del Guglielmo Tell di Rossini; il finale inizia con tre citazioni wagneriane: il motivo del Destino dall’Anello del Nibelungo, il ritmo della musica fu-nebre di Sigfrido e le note introduttive del Preludio del Tristano. Nella sezione centrale del Finale, in forma di passacaglia, le prime quattro battute alludono al tema guerresco della Sinfo-nia Leningrado, con riferimenti anche al secondo movimento della Quarta Sinfonia. Tali riferimenti sono peraltro già presen-ti nel terzo movimento, dove ritroviamo anche il Leitmotiv del compositore, re – mi bemolle – do – si (dalla traslitterazione tedesca del suo nome Dmitrij SCHostakovitsch), motivo che aveva svolto un ruolo prominente nella Decima Sinfonia.Sebbene il gioco delle citazioni sia molto più articolato e com-plesso di quello che risulti da queste semplici indicazioni, ciò che interessa non è l’artificio tecnico: la Quindicesima va intesa come un distillato di memorie, senza testi e senza pro-gramma. Rossini e Wagner non sono che citazioni poste tra virgolette, la cui musica risulta diversa dal contesto originale.La voce di Šostakovič è una voce del ventesimo secolo a cui non manca senza dubbio l’inflessione ironica; nel contempo sa però costruire un raffinatissimo e ampio mosaico di ricordi e di citazioni diluite in una lingua impalpabile.Sul piano della costruzione formale la Sinfonia si presenta con una grande regolarità di tempi: i quattro movimenti compren-dono tempi Allegretto intercalati da tempi Adagio.Il primo movimento Allegretto porta la citazione rossiniana di passaggio all’interno di un discorso di spigliata allegria che ri-corda la Prima Sinfonia. Le movenze sono quasi stravinskiane, la coda in particolare che ricorda le movenze di Circus polka. Šostakovič considerava questo movimento come un ritorno

Page 8: Musica classica, cultura per tutti. 4–5/5 · 2017. 5. 4. · L’organico orchestrale di Nu.Mu.Zu comprende la chitarra bas - so (basso elettrico) e affida ruoli primari all’arpa

all’infanzia: gli oggetti musicali della sua gioventù sono rap-presentati dai tintinnii, dalle trombe, dai tamburi e dai ritmi scattanti.L’Adagio può a buona ragione essere considerato il momento romantico della Quindicesima, con rivelazioni di grande poe-sia offerti da un corale, da un assolo del violoncello e da una marcia funebre; la fanfara in distanza è una citazione dall’Un-dicesima Sinfonia. Come un objet trouvé, al centro del brano appaiono due accordi di chiara derivazione espressionistica viennese: ricompariranno ancora in questo e nell’ultimo mo-vimento.L’Allegretto si presenta con un robusto melos popolare, intriso di influssi weberniani, moderni e raffinati, quasi impercettibili.Il vasto movimento conclusivo Adagio-Allegretto è di una gran-dezza assoluta. Forse il miglior finale sinfonico di Šostakovič, il meno retorico ed il più raffinato: un tessuto purissimo ricco di innervature.Si può ben affermare che quest’opera conclude luminosamen-te il ciclo sinfonico di Šostakovič, uno Šostakovič che guarda ormai con il distacco degli anni la vicenda del suo stile e della sua vita.

Marco Ligabue(dagli archivi Rai)

Page 9: Musica classica, cultura per tutti. 4–5/5 · 2017. 5. 4. · L’organico orchestrale di Nu.Mu.Zu comprende la chitarra bas - so (basso elettrico) e affida ruoli primari all’arpa

Andrej BoreykoNato in Russia, ha studiato direzione e composizione al Con-servatorio di San Pietroburgo con Elisabeta Kudriavtseva e Alexander Dmitriev. Insieme all’Orchestra Filarmonica di Jena (di cui è stato Direttore Principale), è stato premiato per tre sta-gioni consecutive dal Deutscher Musikverleger-Verband per la sua programmazione innovativa. Dal 2012 è Direttore Musi-cale dell’Orchestre National de Belgique, di cui ha considere-volmente esteso l’attività sia in Belgio sia all’estero. Nel 2014 ha assunto la direzione musicale della Naples Philharmonic in Florida ed è Primo Direttore Ospite dell’Orquesta Sinfónica di Euskadi. Intenso interprete del grande repertorio sinfonico e appassionato esecutore di opere meno note, ha diretto una delle prime esecuzioni mondiali più importanti della scorsa stagione, la Sinfonia n. 4 di Henryk Górecki, a Londra e Los An-geles. Ha collaborato con le maggiori orchestre europee: Ber-liner Philharmoniker, Münchner Philharmoniker, Staatskapelle di Dresda, Gewandhaus Orchester di Lipsia, Wiener Sympho-niker, Filarmonica della Scala, Orchestra del Concertgebouw, Orchestre de Paris, Tonhalle di Zurigo e OSN Rai di Torino. Frequente ospite delle maggiori formazioni americane, ha di-retto la NY Philharmonic, la LA Philharmonic, le orchestre di Cleveland, Philadelphia, Chicago, Boston, Pittsburgh, Toronto e Montréal. Nella stagione 2016-17 sono previste collaborazio-ni con la Konzerthausorchester di Berlino, la WDR di Colonia, le Orchestre Sinfoniche della Radio Olandese e Finlandese, l’Orchestre Philharmonique de Radio France e l’OSN Rai. Di-rigerà, inoltre, a Firenze, Stoccolma, Bamberg, Varsavia e Rot-terdam. Ha partecipato ai Festival di Aspen e Ravinia, quest’ul-timo con la Chicago Symphony Orchestra. La sua discografia comprende: le registrazioni con l’Orchestra Sinfonica di Radio Stoccarda (di cui è stato Primo Direttore Ospite) del Lamentate di Arvö Part e della Sinfonia n. 6 di Valentin Silvestrov, entram-be per ECM; la prima versione originale della Suite op. 29 da Lady Macbeth del Distretto di Mcensk di Šostakovič per Hänns-ler Classic; la Sinfonia Manfred di Čajkovskij con i Düsseldorfer Symphoniker; Chain 2 di Witold Lutosławski con la LA Philhar-monic. Insieme alla sua orchestra belga, ha in progetto l’inci-sione integrale delle Sinfonie di Šostakovič; con la Radio Sinfo-nieorchester di Stoccarda sono pubblicate le nn. 1, 4, 6, 9 e 15.

Page 10: Musica classica, cultura per tutti. 4–5/5 · 2017. 5. 4. · L’organico orchestrale di Nu.Mu.Zu comprende la chitarra bas - so (basso elettrico) e affida ruoli primari all’arpa

Marc Bouchkov Nato nel 1991 a Montpellier in una famiglia di musicisti, ap-prende i primi rudimenti del violino dal nonno all’età di cinque anni. Ha studiato con Claire Bernard e Boris Garlitzky, che an-cora oggi lo sostiene con le sue preziose indicazioni. Ha parte-cipato a numerose masterclass e gode di una borsa di studio di Villa Musica nella Renania-Palatinato. Vincitore di vari premi internazionali, nel 2012 è stato finalista del Concorso Reine Eli-sabeth di Bruxelles, mentre nel 2013 ha vinto il Primo Premio al Concorso di Montréal. Dall’ottobre 2014 studia con Mihaela Martin all’Accademia Kronberg. La sua arte si basa sull’espres-sività e sulla conoscenza approfondita delle partiture e del loro contesto storico; la comunicazione al pubblico dei contenuti musicali costituisce il suo impegno fondamentale, la prossi-mità del suono del violino a quella della voce umana è per lui fonte di ispirazione. Oltre alle numerose esibizioni ad Ambur-go, al Montpellier Festival di Radio France, a San Pietroburgo e a Montréal, collabora con le più importanti orchestre inter-nazionali: Orchestre National de Belgique, Royal Philharmonic Orchestra di Liegi, Orchestra Filarmonica di Mosca, NDR Sin-fonieorchester di Amburgo. Nel dicembre 2014 ha inaugurato la serie “Essentials” con la Royal Concertgebouw Orchestra e Mariss Jansons. Nella stagione 2016/17 suonerà, fra gli altri, con Christoph Eschenbach e Andrej Boreyko. Frequenti anche i concerti di musica da camera che lo vedranno protagonista nei più prestigiosi festival e nelle maggiori sale da concerto europee. Nell’ottobre 2016 ha debuttato alla Wigmore Hall di Londra, e in questa occasione gli è stato assegnato il premio London Music Masters. Suona un violino Jean-Baptiste Vuil-laume del 1865, gentilmente messo a sua disposizione da Bri-gitte Feldtmann (Fondazione Feldtmann Kulturell).

Page 11: Musica classica, cultura per tutti. 4–5/5 · 2017. 5. 4. · L’organico orchestrale di Nu.Mu.Zu comprende la chitarra bas - so (basso elettrico) e affida ruoli primari all’arpa

Marc Bouchkov Pablo Ferrández Nato a Madrid nel 1991, ha studiato con Natalia Shakhovskaya alla Scuola Superiore di Musica Reina Sofía e con Frans Hel-merson all’Accademia Kronberg. Apprezzato per la sua auten-ticità espressiva e considerato dai critici fra i migliori violon-cellisti al mondo, ha ricevuto nel 2016 il Premio ICMA come “Giovane artista dell’anno”. Nonostante la giovane età, ha suonato con le più prestigiose formazioni internazionali: Or-chestra del Teatro Mariinskij, Wiener Symphoniker, Filarmoni-ca di San Pietroburgo, Stuttgarter Philharmoniker, Kremerata Baltica, Filarmonica di Helsinki, Tapiola Sinfonietta, Orchestre Nazionali del Messico e di Spagna, Orchestra della Radio-Te-levisione Spagnola, Orchestra del Maggio Musicale Fiorenti-no. Ha collaborato con importanti direttori e solisti quali Zu-bin Mehta, Valerij Gergiev, Jurij Temirkanov, Ádám Fischer, Dennis Russell Davies, Heinrich Schiff, John Storgårds, Ivry Gitlis. Attivo violoncellista da camera, è stato più volte ospite di importanti festival: Verbier, Gstaad, Berlino, Prades, Meck-lenburg-Vorpommern, Colmar, Kronberg, Santander e Rhein-gau. Ha inciso i Concerti per violoncello di Schumann e Dvořák con i Stuttgarter Philharmoniker nel 2014. Gli impegni per la stagione 2016/17 includono: debutti con BBC Philharmonic, Deutsches Symphonie-Orchester Berlin, Münchner Sympho-niker, OSN Rai, Orchestra Sinfonica di Barcellona e Nazionale di Catalogna, Orchestra Nazionale Estone, Orquestra Sinfôn-ica Brasileira, Orchestra del Queensland e Taipei Symphony Orchestra; l’esecuzione del Concerto per violoncello di Schu-mann con l’Orchestra della Radio di Francoforte e l’Orquesta Nacional de España dirette da Eschenbach; il ritorno al Mag-gio Musicale Fiorentino con Zubin Mehta; un tour europeo con Gidon Kremer e la Kremerata Baltica; concerti al Teatro Mari-inskij di San Pietroburgo, al Festival di Musica da Camera di Gerusalemme e al Festival Rostropovich di Baku; l’esecuzione del Doppio Concerto di Brahms con Anne-Sophie Mutter e la London Philharmonic. Suona lo Stradivari “Lord Aylesford” del 1696, gentilmente messo a sua disposizione dalla Nippon Mu-sic Foundation.

Page 12: Musica classica, cultura per tutti. 4–5/5 · 2017. 5. 4. · L’organico orchestrale di Nu.Mu.Zu comprende la chitarra bas - so (basso elettrico) e affida ruoli primari all’arpa

Violini primi*Roberto Ranfaldi (di spalla)°Marco LambertiAntonio BassiConstantin BeschieruLorenzo BrufattoIrene CardoPatricia GreerValerio IaccioMartina MazzonEnxhi NiniSara Pastine Fulvia PetruzzelliFrancesco PunturoMatteo RuffoElisa SchackLynn Westerberg

Violini secondi*Paolo GioloEnrichetta MartellonoValentina BussoPietro BernardinRoberto D’AuriaMichal ĎurišCarmine EvangelistaJeffrey FabisiakRodolfo GirelliPaolo LambardiAlessandro MancusoMarcello MiramontiFrancesco SannaIsabella Tarchetti

Viole*Ula UlijonaMatilde ScarponiGeri BrownGiovanni Matteo BrascioluGiorgia Cervini

Federico Maria FabbrisRiccardo FregugliaAgostino MattioniDavide OrtalliMargherita SarchiniClara Trullén-SáezLizabeta Soppi

Violoncelli*Massimo MacrìMarco Dell’AcquaGiacomo BeruttiStefano BlancEduardo dell’OglioPietro Di SommaMichelangiolo MafucciCarlo PezzatiStefano PezziFabio Storino

Contrabbassi*Gabriele CarpaniAntonello LabancaAlessandro BelliLuigi DefontePamela MassaFrancesco PlatoniVirgilio SarroVincenzo Venneri

Flauti*Giampaolo PrettoFiorella AndrianiLuigi ArciuliPaolo Fratini

OttaviniFiorella AndrianiLuigi Arciuli

Partecipano al concerto

Page 13: Musica classica, cultura per tutti. 4–5/5 · 2017. 5. 4. · L’organico orchestrale di Nu.Mu.Zu comprende la chitarra bas - so (basso elettrico) e affida ruoli primari all’arpa

Partecipano al concerto Flauto in solLuigi Arciuli

Oboi*Francesco PomaricoSandro MastrangeliTeresa Vicentini

Corno ingleseTeresa Vicentini

Clarinetti*Enrico Maria BaroniFranco Da RoncoSalvatore Passalacqua

Clarinetto piccoloFranco Da Ronco

Clarinetto basso Salvatore Passalacqua

Fagotti*Andrea CorsiCristian CrevenaBruno Giudice

ControfagottoBruno Giudice

Corni*Stefano AprileValerio MainiMarco ToselloPaolo Valeriani

Trombe*Marco BraitoErcole CerettaDaniele Greco D’AlceoRoberto Rivellini

Tromboni*Diego Di Mario*Joseph BurnamDevid Ceste

Trombone bassoGianfranco Marchesi

TubaMatteo Magli

Timpani*Biagio Zoli

PercussioniCarmelo Giuliano GullottoAlberto OcchienaEmiliano RossiRoberto Di MarzoSara GaspariniJoan Salvador Cervero

Arpa*Margherita Bassani

Pianoforte e Celeste*Francesco Bergamasco

Basso elettricoGilbert Impérial

*Prime parti°Concertini

Page 14: Musica classica, cultura per tutti. 4–5/5 · 2017. 5. 4. · L’organico orchestrale di Nu.Mu.Zu comprende la chitarra bas - so (basso elettrico) e affida ruoli primari all’arpa

CONVENZIONE OSN RAI – VITTORIO PARKTutti gli abbonati, i possessori di Carnet e gli acquirenti dei singoli Concerti per la Stagione Sinfonica OSN Rai 2016-2017 che utilizzeranno il VITTORIO PARK di PIAZZA VITTORIO VENETO nelle serate previste dal cartellone, vidimando il bi-glietto di sosta nell’apposita macchinetta installata nel foyer dell’Auditorium To-scanini, avranno diritto allo sconto del 25% sulla tariffa oraria ordinaria.

Per informazioni rivolgersi al personale di sala o in biglietteria

Le varie convenzioni sono consultabili sul sito www.osn.rai.it alla sezione “riduzioni”.

Page 15: Musica classica, cultura per tutti. 4–5/5 · 2017. 5. 4. · L’organico orchestrale di Nu.Mu.Zu comprende la chitarra bas - so (basso elettrico) e affida ruoli primari all’arpa

9 maggio 2017 • Ore 18.00Sala Coro - Auditorium Rai “La regia d’opera oggi”.

Incontro con

Renato Vergaautore del blog Operaincasa e recensore per Bachtrack,Consigliere degli Amici dell’OSN Rai

Luca Valentinoregista, direttore del Festival Internazionale Scatola Sonora Ingresso libero 23 maggio 2017 • Ore 18.00Fondazione Croce, Via Santa Maria 1 - Torino Presentazione del CD“Un intreccio Biedermeier”.

Concerto del Classico Terzetto Italiano

Ubaldo Rosso (flauto)Carlo De Martini (violino, viola)Francesco Biraghi (chitarra). Introduzione di Stefano Vitale(Amici Orchestra Sinfonica Nazionale Rai)

Musiche di Joseph Weig, Wezeslaus Matiegka, Joseph Kuffner

Segue aperitivo:necessaria prenotazione a [email protected]

Page 16: Musica classica, cultura per tutti. 4–5/5 · 2017. 5. 4. · L’organico orchestrale di Nu.Mu.Zu comprende la chitarra bas - so (basso elettrico) e affida ruoli primari all’arpa

23°VENERDÌ 12 MAGGIO 2017 ORE 20.00 - Turno bluSABATO 13 MAGGIO 2017 ORE 20.30 - Turno rosso

Direttore James ConlonVioloncello Mischa Maisky

Antonín DvořákConcerto in si minore op. 104 per violoncello e orchestra

Antonín DvořákSinfonia n. 8 in sol maggiore op. 88

BIGLIETTERIA via Rossini – 011.8104653/4961 - [email protected] - www.osn.rai.it

instagram.com/orchestrasinfonicarai @OrchestraRai www.facebook.com/osnrai

SINGOLO CONCERTO Poltrona numerata: da 30,00 € a 15,00 € (ridotto giovani)

INGRESSO Posto non assegnato: da 20,00 € a 9,00 € (ridotto giovani)