Musica classica, cultura per tutti. 15–16/12 · Musica classica, cultura per tutti. ... coda...

16
Stagione 2016 — 2017 Musica classica, cultura per tutti. Auditorium Rai, Torino 15–16/12 9 2016 Giovedì 20.30 – Venerdì 20.00 Direore James Conlon Pianoforte Jonathan Biss Mozart Beethoven Classica per tutti 2 Sabato 17 dicembre 2016 ore 16 Beethoven Sinfonia n. 2

Transcript of Musica classica, cultura per tutti. 15–16/12 · Musica classica, cultura per tutti. ... coda...

Page 1: Musica classica, cultura per tutti. 15–16/12 · Musica classica, cultura per tutti. ... coda lancia uno sguardo all’indietro riprendendo l’introduzio-ne; ... la prima terapia

Stagione 2016 — 2017

Musica classica,cultura per tutti.Auditorium Rai, Torino

15–16/129

2016Giovedì 20.30 – Venerdì 20.00

Direttore James Conlon Pianoforte Jonathan Biss

Mozart Beethoven

Classica per tutti 2Sabato 17 dicembre 2016 ore 16Beethoven Sinfonia n. 2

Page 2: Musica classica, cultura per tutti. 15–16/12 · Musica classica, cultura per tutti. ... coda lancia uno sguardo all’indietro riprendendo l’introduzio-ne; ... la prima terapia

BIGLIETTERIA via Rossini – 011.8104653/4961 [email protected] - www.osn.rai.it

instagram.com/orchestrasinfonicarai @OrchestraRai www.facebook.com/osnrai

Ludwig van BeethovenSinfonia n. 2 op. 36

Il nuovo Direttore principale James Conlon e l’OSN Rai proseguono la rassegna dei sabati pomeriggio nell’ambito del progetto Classica per tutti. La formula del concerto prevede che il giovane musicista Giacomo Tesini “racconti” il program-ma dialogando con gli interpreti, con il pubblico e con eventuali ospiti.In questo secondo appuntamento egli intratterrà gli ascoltatori con competenza e leggerezza sulla Sinfonia n. 2 di Beethoven, brano che fa parte del programma del concerto della settimana. Questa iniziativa, rivolta a tutta la famiglia, dimostra come anche l’Orchestra Na-zionale della Rai svolga servizio pubblico, divulgando i più alti valori culturali rap-presentati dalla grande musica.

sabato 17 dicembre 2016, ore 16

Orchestra SinfonicaNazionale della Rai

Page 3: Musica classica, cultura per tutti. 15–16/12 · Musica classica, cultura per tutti. ... coda lancia uno sguardo all’indietro riprendendo l’introduzio-ne; ... la prima terapia

GIOVEDÌ 15 DICEMBRE 2016 ore 20.30

VENERDÌ 16 DICEMBRE 2016 ore 20.00

Direttore James ConlonPianoforte Jonathan Biss

__________Wolfgang Amadeus Mozart (1756-1791)Eine kleine Nachtmusik,serenata in sol maggiore KV 525 per archi (1787)

AllegroRomanza. AndanteMinuetto e Trio. AllegrettoRondò. Allegro

durata: 15’ ca.

Ultima esecuzione Rai a Torino:13 novembre 2016, Alessandro Milani(Le Domeniche dell’Auditorium)__________Wolfgang Amadeus MozartConcerto n. 9 in mi bemolle maggiore KV 271 per pianoforte e orchestra(Jeunehomme-Konzert) (1777)

Allegro Andantino (con sordini) Rondò. Presto – Cadenza – Tempo primo –

Minuetto. Cantabile – Tempo primo

durata: 34’ ca.Ultima esecuzione Rai a Torino:24 aprile 2008, Trevor Pinnock,Maria João Pires.

_______________

Ludwig van Beethoven (1770-1827)Sinfonia n. 2 in re maggiore op. 36 (1800/02)

Adagio molto – Allegro con brioLarghetto Scherzo. Allegro – Trio Allegro molto

durata: 34’ ca.Ultima esecuzione Rai a Torino:28 giugno 2013, Juraj Valčuha(piazza San Carlo)

Il concertodi venerdì 16 è trasmesso in collegamento diretto su Radio 3 per il programma “Radio 3 Suite”.

Page 4: Musica classica, cultura per tutti. 15–16/12 · Musica classica, cultura per tutti. ... coda lancia uno sguardo all’indietro riprendendo l’introduzio-ne; ... la prima terapia

È dal catalogo tematico compilato dallo stesso Mozart nel febbraio 1784 che si apprende l’originaria conformazione di quest’opera celeberrima. Fra l’Allegro iniziale e la Romanza figurava un minuetto con trio che è andato perduto (dunque l’opera prevedeva due minuetti). Tuttavia l’opinione critica corrente ritiene che il primo dei due minuetti possa identifi-carsi con quello inserito nella sonata pianistica K. Anh. 136 (= K.E. 498a). Controversa è anche la strumentazione originaria dell’opera, che fu forse stesa per il doppio quartetto d’archi con l’aggiunta di un contrabbasso. Scritta durante la lavorazio-ne del secondo atto del Don Giovanni (e datata 10 agosto 1787), la “Piccola Serenata Notturna”, come è nota presso il grande pubblico (ma la tautologia dell’espressione italiana è grosso-lana, poiché se si tratta di serenata questa non può essere, se-condo l’etimologia, che notturna) si ricollega idealmente forse al Musikalischer Spass KV 522 (noto come “I musicanti del vil-laggio”), di poche settimane precedente. Può darsi, infatti, che Mozart abbia voluto contrapporre alle «fanfaronate» musicali di questo divertimento, la pura ed intima bellezza della sere-nata, quasi per un desiderio di riscatto. E, per la verità, il mu-sicista è riuscito ad imporre qui una nobiltà di linguaggio, una morbidezza di linee, uno slancio di cantabilità che preludono già alle atmosfere schubertiane. Per quanto riguarda l’aspetto stilistico e formale della compo-sizione, si noterà innanzi tutto la presenza della Romanza, un termine questo che già in Mozart designa un atteggiamento compositivo insolito, temperato ai caldi riflessi d’un «senti-mentalismo» di marca più francese che italiana. La profondità espressiva della pagina culmina poi nello stupefacente dialo-go a canone fra il primo violino e il contrabbasso, che sottoli-nea ancora una volta, insieme con la perizia tecnica, l’assoluta disinvoltura con la quale Mozart avvia il discorso musicale. Fra le altre particolarità, si noti il Finale, che, annunciato come Rondò, segue uno schema non troppo lontano da quello del-la forma-sonata, secondo un modello che ci riconduce a Carl Philipp Emanuel Bach, un musicista che proprio in quegli anni Mozart dimostrava di seguire con particolare attenzione e che si spegnerà un anno dopo.

Alberto Basso(dal programma di sala del 1° marzo 1974)

Wolfgang Amadeus Mozart Eine Kleine Nachtmusik KV 525

Page 5: Musica classica, cultura per tutti. 15–16/12 · Musica classica, cultura per tutti. ... coda lancia uno sguardo all’indietro riprendendo l’introduzio-ne; ... la prima terapia

Wolfgang Amadeus Mozart

Ultimi anni in famiglia Il 1776 e il 1777 furono gli ultimi due anni che Mozart trascor-se serenamente in famiglia. Il lungo viaggio a Parigi dell’anno successivo l’avrebbe profondamente cambiato, restituendo-lo a Salisburgo temprato da alcune esperienze umane e arti-stiche decisive: l’amore, il dolore per la morte della madre, il primo soggiorno da solo in terra straniera. Fino al 1777 Mozart non aveva avuto ancora il tempo di immaginarsi una vita sen-za la sua famiglia, senza la protezione e i consigli del padre Leopold. Sbrigava con entusiasmo zelante tutti i compiti che gli venivano assegnati, copiava decine di composizioni altrui senza nemmeno sognarsi di chiederne il motivo, e accettava senza discutere tutte le letture che gli venivano proposte. Si sottometteva docilmente assieme ai suoi fratelli anche all’in-vito paterno ad annotare tutte le sere su un diario ciò che im-parava durante il giorno. Per Leopold educare un figlio vole-va dire formarlo tecnicamente, ma anche indirizzarlo verso la strada del successo. Con Wolfgang era sicuro di poter riuscire nell’intento; ma non aveva fatto i conti con il temperamento esplosivo del figlio, che nell’arco di pochi anni non avrebbe più potuto sopportare nessuna imposizione alla sua creatività artistica.

Il Concerto “Jeunehomme” Tra l’enorme quantità di composizioni di circostanza che Mo-zart era costretto a scrivere per la corte salisburghese dell’ar-civescovo Colloredo, il Concerto Jeunehomme emerge come una pietra preziosa. Fino a quel momento l’impegno di Mozart nell’ambito del concerto solistico aveva proposto lavori inte-ressanti, ma sostanzialmente volti ad acquisire dimestichezza con un genere ancora non perfettamente dominato. Le com-missioni non provenivano certo da Colloredo, che attribuiva alla musica una funzione eminentemente celebrativa; eppure Mozart continuava a scrivere concerti. Molto probabilmente la sua intenzione era quella di crearsi un repertorio da sfruttare per girare il mondo come concertista. Ma Leopold non avreb-be mai assecondato un simile progetto: sognava per suo figlio un impiego stabile in una corte prestigiosa e Mozart si trovava così costretto a mantenere la massima segretezza sulle sue vere aspirazioni. Un segno indelebile fu lasciato, verso la fine

Concerto n. 9 in mi bemolle maggiore KV 271per pianoforte e orchestra Jeunehomme-Konzert

Page 6: Musica classica, cultura per tutti. 15–16/12 · Musica classica, cultura per tutti. ... coda lancia uno sguardo all’indietro riprendendo l’introduzio-ne; ... la prima terapia

del 1776, dal passaggio a Salisburgo della pianista francese M.lle Jeunehomme: una virtuosa che girava il mondo, lascian-do dietro di sé il profumo dell’Europa. Quell’incontro stimolò in maniera dirompente l’immaginazione di Mozart, che nel gen-naio del 1777 scrisse un concerto per pianoforte, che non ci stupiremmo di trovare nel catalogo delle sue ultime composi-zioni. Già l’apertura rivela un’innovazione sconvolgente, ripre-sa da Beethoven quasi trent’anni dopo nel suo Quarto Concerto op. 58: contrariamente alle consuetudini, l’introduzione non è affidata all’orchestra, ma al pianoforte, che espone un tema punteggiato dagli interventi dei fiati e degli archi. E anche la successiva entrata del pianoforte è attenuata da un trillo che, come una dissolvenza incrociata, lascia nascere la voce del solista dalle braccia dell’orchestra. Lo sviluppo si apre su un nuovo tema, lasciando di sasso le attese dell’ascoltatore; la coda lancia uno sguardo all’indietro riprendendo l’introduzio-ne; il pianoforte non tace nemmeno dopo la cadenza e chiude assieme all’orchestra: tutto nel primo movimento del Concerto Jeunehomme profuma di nuovo. Nell’Andantino si respira già una sensibilità pre-romantica, con un’intensità espressiva raramente conosciuta dal gusto sette-centesco. Ascoltando la cantabilità tesa del pianoforte è dif-ficile non pensare già allo stile degli adagi di Beethoven. Ma la spinta innovativa non si arresta nemmeno nel movimento successivo, che disintegra le solide impostazioni formali del rondò: Mozart abbandona la struttura a blocchi in favore di un organismo pulsante, che lascia scorrere un episodio dietro l’altro con estrema naturalezza. Alle orecchie dei primi ascolta-tori risultò sicuramente sconvolgente la sezione centrale, nel-la quale si succedono prima un Andante e poi un Minuetto; ma si tratta di due momenti perfettamente integrati, due episodi inseriti all’interno di un discorso imprevedibile, che non cono-sce in nessun momento la categoria della staticità.

Paolo Cairoli(dal programma di sala del 24 aprile 2008)

Page 7: Musica classica, cultura per tutti. 15–16/12 · Musica classica, cultura per tutti. ... coda lancia uno sguardo all’indietro riprendendo l’introduzio-ne; ... la prima terapia

Ludwig van Beethoven

Beethoven incominciò a soffrire di disturbi all’udito all’età di ventotto anni. La sua sordità fu causata da un’infezione del nervo acustico che forse avrebbe messo in difficoltà le tecni-che terapeutiche odierne; ai primi dell�Ottocento era un pro-blema assolutamente incurabile. Oli di mandorle, particolari varietà di tè, bagni freddi nel Danubio, vescicanti applicati alle braccia furono solo alcune delle improbabili cure sag-giate da Beethoven; la prima terapia dettata dal buon senso gli fu proposta dal medico Adam Schmidt, che nel 1802 gli prescrisse un periodo di riposo lontano da ogni rumore ad Heiligenstadt, alle porte di Vienna. In quella località nacque il cosiddetto �testamento, indirizzato ai fratelli Carl e Johann, ma destinato a essere ritrovato solo venticinque anni dopo: uno struggente sfogo contro un destino, che era stato così crudele da rendere debole in Beethoven l’unico senso che dovrebbe essere sempre perfetto in un musicista. La Secon-da Sinfonia, pur essendo stata composta nel pieno della crisi di Heiligenstadt, rimane misteriosamente impenetrabile ai turbamenti esistenziali di quei mesi. Fu ultimata nel 1802 ed eseguita per la prima volta a Vienna il 5 aprile 1803. Pur es-sendo ancora saldamente radicata alle fondamenta del pas-sato, è una composizione che riflette un forte senso di insof-ferenza nei confronti delle consuetudini formali tramandate dal Settecento. Già l’introduzione al primo movimento docu-menta una spinta decisa verso l’allargamento degli orizzonti formali della sinfonia. L’Allegro con brio divampa invece con una frenesia da ouverture operistica, su una pulsazione con-tinua e tambureggiante degli archi: i temi scivolano freschi e vivaci, come nelle sinfonie di Haydn. Nello sviluppo e nel-la coda emerge tutta la maturità del pensiero di Beethoven: l’elaborazione produce combinazioni imprevedibili, rivisitan-do la natura dei temi principali sotto luci sempre diverse e contrastanti. Una cantabilità melanconica e ordinata risuona nelle note del successivo Larghetto, nel quale un maestoso tema di corale è percorso da venature galanti. Il ritorno all’i-ronia è affidata allo Scherzo, nel quale frizzano spiritose e vivaci sorprese dinamiche e armoniche; un motivo staccato scivola frettolosamente da una parte all’altra dell’orchestra, illuminando ora un timbro ora un altro. Ma il vero capolavoro di umorismo risiede nell’attacco dell’Allegro molto finale: una

Sinfonia n. 2 in re maggiore op. 36

Page 8: Musica classica, cultura per tutti. 15–16/12 · Musica classica, cultura per tutti. ... coda lancia uno sguardo all’indietro riprendendo l’introduzio-ne; ... la prima terapia

goffa ma nello stesso tempo rude acciaccatura si fonde a un trillo sarcastico, che risuona quasi come una risata. Scoppi dinamici continui si intrecciano a momenti più sommessi, alternando idee sottovoce a esplosioni brusche e impreve-dibili. Le maggiori sorprese provengono però dalla coda, nel-la quale il tema principale si trova immerso in un�atmosfera scherzosamente crepuscolare.

Andrea Malvano

(dal programma di sala del 21 marzo 2013)

Nelle pagine che seguono riproduciamo il manoscritto autografo del cosiddet-to Testamento di Heiligenstadt, redatto da Beethoven nella località presso Vienna nell’ottobre 1802, mentre era intento alla composizione della Seconda Sinfonia.In realtà si tratta di una lettera–testamento mai spedita né recapitata ai fratelli, e ritrovata in un anfratto della credenza in casa di Beethoven, pochi giorni dopo la morte del Compositore avvenuta il 26 marzo 1827.

Page 9: Musica classica, cultura per tutti. 15–16/12 · Musica classica, cultura per tutti. ... coda lancia uno sguardo all’indietro riprendendo l’introduzio-ne; ... la prima terapia
Page 10: Musica classica, cultura per tutti. 15–16/12 · Musica classica, cultura per tutti. ... coda lancia uno sguardo all’indietro riprendendo l’introduzio-ne; ... la prima terapia

Il testamento di HeiligenstadtA Caspar Anton Carl e [Nikolaus ]ohann] – van Beethoven

O voi uomini che mi reputate o definite astioso, scontroso o addirittura misan tropo, come mi fate torto! Voi non conoscete la causa segreta di ciò che mi fa apparire a voi così. Il mio cuore e il mio animo fin dall’infan-zia erano inclini al delicato sentimento della benevolenza e sono stato sempre disposto a compiere azioni generose. Considerate, però, che da sei anni mi ha colpito un grave malanno peggiorato per colpa di medi-ci�incompetenti. Di anno in anno le mie speranze di guarire sono state gradualmente frustrate, ed alla fine sono stato costretto ad accettare la pro spettiva di una malattia cronica (la cui guarigione richiederà forse degli anni o sarà del tutto impossibile). Pur essendo dotato di un tem-peramento ardente, vivace, e anzi sensibile alle attrattive della società, sono stato presto obbligato ad appartarmi, a trascorrere la mia vita in solitudine. E se talvolta ho deciso di non dare peso alla mia infermità, ahimè, con quanta crudeltà sono stato allora ricacciato indietro dalla triste, rinnovata esperienza della debolezza del mio udito. Tuttavia non mi riusciva di dire alla gente: «Parlate più forte, gridate: perché sono sor-do». Come potevo, ahimè, confessare la debolezza di un senso, che in me dovrebbe essere più raffinato che negl altri uomini e che in me un tempo raggiungeva un grado di perfezione massima, un grado tale di perfezione quale pochi nella mia professione sicuramente pos seggono, o hanno mai posseduto – No, non posso farlo; perdonatemi perciò se talo ra mi vedrete stare in disparte dalla vostra compagnia, che un tempo invece mi era caro ricercare. La mia sventura mi fa doppiamente soffri-re perché mi porta ad esse re frainteso. Per me non può esservi sollievo nella compagnia degli uomini, non pos sono esservi conversazioni ele-vate, né confidenze �reciproche. Costretto a vivere com pletamente solo, posso entrare furtivamente in società solo quando lo richiedono le ne-cessità più impellenti; debbo vivere come un proscritto. Se sto in com-pagnia vengo sopraffatto da un’ansietà cocente, dalla paura di correre il rischio che si noti il mio stato – E così è stato anche in questi sei mesi che ho trascorso in campagna. Invitandomi a risparmiare il più possibi-le il mio udito, quell’assennata persona del mio medico ha più o meno incoraggiato la mia attuale disposizione naturale, sebbe ne talvolta, se-dotto dal desiderio di compagnia, mi sia lasciato tentare a ricercarla. Ma quale umiliazione ho provato quando qualcuno, vicino a me, udiva il suono di un flauto in lontananza e io non udivo niente, o udiva il canto di un pastore e ancora io nulla udivo – Tali esperienze mi hanno portato sull’orlo della disperazione e poco è mancato che non ponessi fine alla mia vita – La mia arte, soltanto essa mi ha trattenuto. Ah, mi sembrava im-possibile abbandonare questo mondo, prima di aver creato tutte quelle opere che sentivo l’imperioso bisogno di comporre; e così ho trascina-to avanti questa misera esistenza – davvero misera, dal momento che il mio fisico tan to sensibile può, da un istante all’altro, precipitarmi dalle migliori condizioni di spirito nella più angosciosa disperazione – Pazien-za – mi dicono che questa è la virtù che adesso debbo scegliermi come guida; e adesso io la posseggo – Duratura deve essere, io spero, la mia risoluzione di resistere sino alla fine, finché alle Parche inesorabili pia-cerà spezzare il filo; forse il mio stato migliorerà, forse no, ad ogni modo io, ora, sono rassegnato – Essere costretti a diventare filosofi ad appena

Page 11: Musica classica, cultura per tutti. 15–16/12 · Musica classica, cultura per tutti. ... coda lancia uno sguardo all’indietro riprendendo l’introduzio-ne; ... la prima terapia

28 anni non è davvero una cosa facile e per l’artista è più difficile che per chiunque altro – Dio Onnipotente, che mi guardi fino in fondo all’anima, che vedi nel mio cuore e sai che esso è colmo di amore per l’umanità e del desiderio di bene operare. O uomini, se un giorno leggerete queste mie parole, ricordate che mi avete fatto torto; e l’infelice tragga confor-to dal pensiero di aver trovato un altro infelice che, nono stante tutti gli ostacoli imposti dalla natura, ha fatto quanto era in suo potere per ele-varsi al rango degli artisti nobili e degli uomini degni. – E voi fratelli miei, Carl e [Johann], dopo la mia morte, se il professor Schmidt sarà ancora in vita, pregatelo a mio nome di fare una descrizione della mia infermità e allegate al suo documento questo mio scritto, in modo che, almeno dopo la mia morte, il mondo e io possiamo riconciliarci, per quanto è possibile – Nello stesso tempo vi dichiaro qui tutti e due eredi del mio piccolo patrimonio (se posso chiamarlo così) – Dividetelo giustamen te, andate d’accordo e aiutatevi reciprocamente. Il male che mi avete fatto, voi lo sapete, vi è stato perdonato da lungo tempo. Ringrazio ancora in maniera particola re te, fratello Carl, per l’affetto che mi hai dimostrato in questi ultimi anni. Il mio augurio è che la vostra vita sia più serena e più scevra da preoccupazioni della mia. Raccomandate ai vostri figli di essere virtuosi; perché soltanto la virtù può rendere felici, non certo il denaro. Parlo per esperienza. E stata la virtù che mi ha sostenuto nella sofferenza. Io debbo ad essa, oltre che alla mia arte, se non ho messo fine alla mia vita col suicidio – State bene e amatevi – Ringrazio tutti i miei amici, in parti colare il principe Lichnowsky e il professor Schmidt. Vorrei che gli strumenti del prin cipe L[ichnowsky] venissero custoditi da uno di voi, purché ciò non conduca ad un litigio fra voi. Qualora essi possano servire ad uno scopo più proficuo, vendeteli pu re; quanto sarò lieto, se potrò esservi utile anche nella tomba – Ebbene, questo è tut-to – Con gioia vado incontro alla Morte – se essa venisse prima che io abbia avu to la possibilità di sviluppare tutte le mie qualità artistiche, al-lora, malgrado la du rezza del mio destino, giungerebbe troppo presto; e indubbiamente mi piacerebbe ritardarne la venuta – Sarei però conten-to anche così; non mi libererebbe essa forse da uno stato di sofferenze senza fine? Vieni dunque, Morte, quando tu vuoi, io ti verrò incontro co-raggiosamente – Addio, non dimenticatemi del tutto, dopo la mia mor-te. Io merito di essere ricordato da voi, perché nella mia vita ho spesso pensato a voi, e ho cercato di rendervi felici – Siate felici –

Heiligenstadt, 6 ottobre 1802Ludwig van Beethoven

Per i miei fratelli Carl e [Johann] Da leggere ed eseguire dopo la mia morte Heiligenstadt, 10 ottobre 1802 – Così prendo commiato da voi – e per di più con tanta tristezza – sì, la speranza che ho nutrito – la speranza che ho portato con me qui, di guarire almeno in parte – quella speranza ormai la devo completamente abbandonare. Come d’autunno le foglie cadono ed appassiscono – cosl quella spe ranza è per me ormai del tutto inaridita. Parto da qui – quasi nelle stesse condizioni in cui ero arrivato – Anche il grande coraggio – che spesso mi animava nelle belle gior-nate d’estate – è ormai svanito – O provvidenza – concedimi ancora un giorno di pura gioia – Da tanto tempo ormai non conosco più l’intima eco della vera gioia – Oh, quando – quando, Dio Onnipotente – potrò sentire di nuovo questa eco nel tempio della Natura e nel contatto con l’umani-tà. – Mai? – No! – Oh, questo sareb be troppo crudele.

Page 12: Musica classica, cultura per tutti. 15–16/12 · Musica classica, cultura per tutti. ... coda lancia uno sguardo all’indietro riprendendo l’introduzio-ne; ... la prima terapia

James ConlonÈ Direttore principale dell’OSN Rai a partire dall’ottobre 2016.

È Direttore musicale dell’Opera di Los Angeles e del Cincinnati May Festival, il più antico Festival corale degli Stati Uniti. È stato Direttore musicale del Ravinia Festival, sede estiva della Chicago Symphony Orchestra (2005-2015), Direttore principale dell’Opéra de Paris (1995-2004), Direttore generale musicale della Città di Colonia, dove era a capo della Gürzenich-Orchester e dell’Opera di Colonia (1989-2002) e Direttore musicale della Filarmonica di Rotterdam (1983- 1991). Dal suo debutto, avvenuto nel 1976, ha diretto più di 280 recite al Metropolitan di New York, tra cui nel 2014 Lady Macbeth del distretto di Mtsensk di Šostakovič. Ha diretto alla Scala di Milano, alla Royal Opera House di Londra, alla Lyric Opera di Chicago, al Maggio Musicale Fiorentino, all’O-pera di Roma (nell’estate 2015 vi ha interpretato La dama di Pic-che di Čajkovskij), al Teatro Real di Madrid, al Teatro Mariinskij di San Pietroburgo e alla Staatsoper di Vienna. All’Opera di Los An-geles, dopo la sua nomina, ha diretto oltre 48 produzioni e qua-si 300 recite, tra le quali si segnala la prima esecuzione del Ring des Nibelungen di Wagner nel 2010. Oltre a divulgare il lavoro di compositori oscurati dal regime nazista, ha lavorato alla creazione della Fondazione OREL, della serie Recovered Voices dell’Opera di Los Angeles e dell’iniziativa “Ziering-Conlon” alla Colburn School. Ha insegnato nelle scuole della New World Symphony, del Ravinia Festival, dell’Aspen Music Festival, del Tanglewood Music Center e alla Juilliard School di New York. Ha inciso per Emi, Sony Clas-sical, Erato, Capriccio e Telarc. La Decca gli ha dedicato un DVD e la PBS statunitense lo ha voluto come protagonista di numerose trasmissioni televisive. Nel 2009 ha vinto due Grammy Awards. Nel 2002 è stato insignito, per mano dell’allora Presidente della Repubblica Francese Jacques Chirac, della Légion d’Honneur. Tra i recenti e futuri impegni: Chovanščina di Musorgskij alla Wiener Sta-atsoper e Luisa Miller di Verdi al Teatro Real di Madrid, concerti sul podio di Deutsche Sinfonie-Orchester Berlin, Orchestre National de France, Filarmonica Nazionale Russa, Chicago e San Francisco Sym-phony. Ha diretto il Concerto di Capodanno 2016 alla Fenice di Ve-nezia, trasmesso in diretta su Rai 1. Nel giugno 2016 ha inaugurato il Festival di Spoleto con Le nozze di Figaro, secondo titolo della tri-logia Mozart/Da Ponte che sta eseguendo al Festival della cittadina umbra nel corso di tre anni.

Page 13: Musica classica, cultura per tutti. 15–16/12 · Musica classica, cultura per tutti. ... coda lancia uno sguardo all’indietro riprendendo l’introduzio-ne; ... la prima terapia

Jonathan BissNato a Bloomington, Indiana, è uno dei migliori pianisti del pa-norama musicale internazionale. Si è esibito con la Sinfonica di Londra, la Filarmonica di Londra, la Staatskapelle di Berli-no, la NDR di Amburgo, la Filarmonica di Rotterdam, la Royal Concertgebouw Orchestra, la Sinfonica della Radio Svedese, l’Orchestra della Gewandhaus di Lipsia, la Dresden Staatska-pelle, la Filarmonica di Monaco, l’Orchestre Philharmonique de Radio France, l’Orchestra del Festival di Budapest e tutte le principali orchestre degli Stati Uniti. Collabora frequentemen-te con direttori quali Daniel Barenboim, Herbert Blomstedt, Charles Dutoit, Bernard Haitink, Pinchas Zukerman, Michael Tilson Thomas, Andris Nelsons, James Levine e Christoph von Dohnanyi.Jonathan Biss è molto attivo anche nel campo della musica da camera e recital e il suo ultimo progetto intitolato Schumann: Under the Influence ha ricevuto consensi di critica da tutto il mondo. Nel corso della stagione 2015/16 ha presentato il pro-getto Beethoven/5 nel quale la Saint Paul Chamber Orchestra ha commissionato a cinque diversi compositori la scrittura di nuovi concerti per pianoforte, ognuno dei quali ispirato ai cinque Concerti per pianoforte di Beethoven. Nel 2012 Jona-than Biss è entrato a far parte del corpo docente del Curtis In-stitute of Music, dove era stato studente. Ha inoltre ideato un corso online gratuito in cui insegna le Sonate per pianoforte di Beethoven, intitolato Exploring Beethoven’s Piano Sonatas: il corso ha avuto inizio nel settembre-ottobre del 2013 con un seguito di oltre 50.000 persone. È autore di due Kindle Singles – saggi su Beethoven e Schumann – che si sono rivelati dei best seller, tradotti in tedesco e spagnolo e distribuiti anche come audio libri. Jonathan Biss ha ricevuto numerosi ricono-scimenti tra cui il “Gilmore Young Artist Award”, il “Lincoln Cen-ter’s Martin E. Segal Award”, un “Avery Fisher Career Grant” e il Borletti-Buitoni Trust. È stato il primo americano scelto per partecipare al programma New Generation Artist della BBC.Il suo recente progetto discografico prevede l’incisione di tut-te le Sonate di Beethoven entro il 2020.

James Conlon

Page 14: Musica classica, cultura per tutti. 15–16/12 · Musica classica, cultura per tutti. ... coda lancia uno sguardo all’indietro riprendendo l’introduzio-ne; ... la prima terapia

Partecipano al concerto

Violini primi*Alessandro Milani (di spalla)°Giuseppe LercaraConstantin BeschieruValerio IaccioMartina MazzonEnxhi NiniFrancesco PunturoMatteo RuffoDemian BaraldiCarlotta ConradoPaola DiamantiElisa Papandrea

Violini secondi*Paolo GioloValentina BussoRoberto D’AuriaMichal ĎurišJeffrey FabisiakRodolfo GirelliFrancesco SannaEfix PuleoValentina Rauseo

Viole*Luca RanieriGeri BrownMassimo De FranceschiFederico Maria FabbrisRiccardo FregugliaMargherita SarchiniClara Trullén-SáezLizabeta Soppi

Violoncelli*Pierpaolo TosoMarco Dell’AcquaStefano BlancMichelangiolo MafucciCarlo PezzatiFabio Storino

Contrabbassi*Cesare MaghenzaniAntonello LabancaAlessandro BelliPamela Massa

Flauti*Giampaolo PrettoLuigi Arciuli

Oboi*Francesco PomaricoTeresa Vicentini

Clarinetti*Enrico Maria BaroniFranco Da Ronco

Fagotti*Elvio Di MartinoCristian Crevena

Corni*Ettore BongiovanniMarco Tosello

Trombe*Roberto RossiErcole Ceretta

Timpani*Claudio Romano

*prime parti ° concertini

Alessandro Milanisuona un violino“Francesco Gobetti”del 1711, messo generosamentea disposizione dallaFondazione Pro Canale di Milano

Page 15: Musica classica, cultura per tutti. 15–16/12 · Musica classica, cultura per tutti. ... coda lancia uno sguardo all’indietro riprendendo l’introduzio-ne; ... la prima terapia

Ascoltare, conoscere, incontrare, ricevere inviti per concerti fuori abbona-mento, scoprire pezzi d’archivio, seguire le tournée dell’Orchestra, avere sconti e facilitazioni. In una parola, diventare AMICI.Sono molti i vantaggi offerti dall’associazione Amici dell’Orchestra Sinfonica Na-zionale della Rai: scegliete la quota associativa che preferite e iscrivetevi subito!Tutte le informazioni e gli appuntamenti sono disponibili su www.amiciosn-rai.it o scrivendo a [email protected] Segreteria degli Amici dell’OSN Rai è attiva mezz’ora prima di ogni con-certo presso la Biglietteria dell’Auditorium; il martedì e il giovedì dalle 10 alle 12 telefonando al +39.335 6944539, oppure al +39.340 5258075.

CONVENZIONE OSN RAI – VITTORIO PARKTutti gli abbonati, i possessori di Carnet e gli acquirenti dei singoli Concerti per la Sta-gione Sinfonica OSN Rai 2016-2017 che utilizzeranno il VITTORIO PARK di PIAZZA VITTORIO VENETO nelle serate previste dal cartellone, vidimando il biglietto di sosta nell’apposita macchinetta installata nel foyer dell’Auditorium Toscanini, avranno diritto allo sconto del 25% sulla tariffa oraria ordinaria.

Per informazioni rivolgersi al personale di sala o in biglietteria

Le varie convenzioni sono consultabili sul sito www.osn.rai.it alla sezione “riduzioni”.

Page 16: Musica classica, cultura per tutti. 15–16/12 · Musica classica, cultura per tutti. ... coda lancia uno sguardo all’indietro riprendendo l’introduzio-ne; ... la prima terapia

BIGLIETTERIA via Rossini – 011.8104653/4961 [email protected] - www.osn.rai.it

10°GIOVEDÌ 22 DICEMBRE 2016 ORE 20.00 - Turno rossoVENERDÌ 23 DICEMBRE 2016 ORE 20.00 - Turno blu

Direttore Kirill Petrenko

Wolfgang Amadeus Mozart Sinfonia n. 35 in re maggiore KV 385 (Haffner)

Pëtr Il’ič Čajkovskij Sinfonia n. 6 in si minore op. 74 (Patetica)

instagram.com/orchestrasinfonicarai @OrchestraRai www.facebook.com/osnrai

SINGOLO CONCERTO Poltrona numerata: da 30,00 € a 15,00 € (ridotto giovani)

INGRESSO Posto non assegnato: da 20,00 € a 9,00 € (ridotto giovani)