Museo & Web

Il sito internet , la comunicazione online, il museo 2.0

a cura di Massimo Santamicone

CORSO MUSEI DIOCESANI. Orientamenti - 3 febbraio 2010

Il sito web (Il sito web (e il web)e il web)Di cosa parliamo quando parliamo di web

Massimo Santamicone. Museo &Web - CORSO MUSEI DIOCESANI. Orientamenti - 3 febbraio 2010

…dalle vetrine online al web 2.0…

Un po’ di storiaUn po’ di storiaQualche data e qualche numero


Un po’ di storiaUn po’ di storiaQualche data e qualche numero


51.9% dei musei ha una presenza su Internet (2008, Indagine Civita)

+ Informazioni+ Opere+ Didattica - prenotazioni

- multilinguismo- interattività

- prenotazioni- multilinguismo- interattività

5:1 rapporto tra visitatori virtuali e quelli reali

6 milioni di visitatori online in Italia

Moma on Twitter, 73.000 contatti

Mart Facebook, 8.000 fans

Il sito web del MuseoIl sito web del Museoovvero “Perché un Museo deve avere un Sito Web?”


Produrre contenuti

Il sito web del MuseoIl sito web del MuseoCom’è fatto un sito ben fatto?


Progetto MinervaDieci Principi europei per la qualità di un sito web culturale (2002-2005) www.minervaeurope.org

Il sito web del MuseoIl sito web del MuseoCom’è fatto un sito ben fatto?


I criteri Minerva-

Mile

per la qualità dei

website culturali

I criteri Minerva-

Mile

per la qualità dei

website culturali

1. Rappresentare l’identità del Soggetto

Culturale Pubblico

2. Rendere trasparente l’identità del SCP

3. Essere trasparenti sulla missione del progetto

4. Svolgere un ruolo efficace nei network di

settore

5. Presentare norme e standard di settore

6. Diffondere contenuti culturali

7. Sostenere il turismo culturale

8. Offrire servizi didattici

9. Offrire servizi per la ricerca

10. Offrire servizi ai professionisti del settore

11. Offrire servizi per le prenotazioni e gli acquisti

12. Promuovere comunità telematiche di settore

Il sito web del MuseoIl sito web del MuseoCosì come lo conosciamo…


Il sito web del MuseoIl sito web del MuseoIn quanti modi può essere fatto un sito di un Museo


In base al peso di ciascuna di queste componenti si definisce la finalità del sito e, di conseguenza, il suo target

Il sito web del MuseoIl sito web del MuseoLa differenza la fanno i contenuti


DISPONIBILI IN TRE LUOGHI

NEL SITO NEL MUSEO ALTROVE

Dal Web 1.0 al Web 2.0Dal Web 1.0 al Web 2.0Il web 2.0, il luogo dell’”altrove”


Il Web 2.0 è una nuova visione di Internet che ha appena cominciato ad influenzare il vostro modo di lavorare ed interagire con le informazioni in rete.

Web 2.0 non è un software specifico, né un marchio registrato dai Microsoft o Google, ma un insieme di approcci per usare la rete in modo nuovo e innovativo.

Il web 2.0 è fatto di servizi Internet di seconda generazione,siti di social networking, wiki, strumenti di comunicazione e folksonomy, che enfatizzano la collaborazione e la condivisione tra utenti

Il Museo e il web 2.0Il Museo e il web 2.0“Far correre la palla”


Web 1.0: Digitalizzazione delle informazioni

Web 2.0: Digitalizzazione delle relazioni e delle conversazioni

Web 1.0: Contenuti comunicati dall’alto

Web 2.0: Contenuti prodotti dal basso

Il web 2.0 e il web musealeIl web 2.0 e il web musealeMille opportunità e qualche rischio


Per cogliere le opportunità del nuovo web bisogna riconsiderare il ruolo stesso del museo:

Non solo conservazione, né solo divulgazione, ma cultura, didattica, intrattenimento, produzione, promozione

generare comunità attorno al museorendere persistente l'esperienza del museo nella memoria dei visitatoricreare un “nuovo museo”, non una copia dell’esistente

Il web 2.0 e il web musealeIl web 2.0 e il web musealeMille opportunità e qualche rischio


Per cogliere le opportunità del nuovo web bisogna riconsiderare il ruolo stesso del museo:

“I Musei ecclesiastici (...) non sono depositi di reperti inanimati, ma perenni vivai, nei quali si tramandano nel tempo il genio e la spiritualità della comunità dei credenti”

Giovanni Paolo II, Messaggio ai partecipanti alla II Assemblea Plenaria della Pontificia Commissione per i Beni Culturali della Chiesa, 25 settembre 1997

“il miglior modo per far comprendere il valore delle opere d’arte, e quindi il senso del museo ecclesiastico, consiste nell’insegnare ai visitatori a guardarsi intorno per riflettere e collegare eventi, oggetti, storia, persone che in quel territorio sono stati e rimangono l’anima viva e presente”

LETTERA CIRCOLARE SULLA FUNZIONE PASTORALE DEI MUSEI ECCLESIASTICICittà del Vaticano, 2001

“il miglior modo per far comprendere il valore delle opere d’arte, e quindi il senso del museo ecclesiastico, consiste nell’insegnare ai visitatori a guardarsi intorno per riflettere e collegare eventi, oggetti, storia, persone che in quel territorio sono stati e rimangono l’anima viva e presente”

LETTERA CIRCOLARE SULLA FUNZIONE PASTORALE DEI MUSEI ECCLESIASTICICittà del Vaticano, 2001

Il web 2.0 e il web musealeIl web 2.0 e il web musealeCome si entra nel web 2.0?


Molti musei decidono di “buttarsi” nel mondo 2.0 e aprono un blog, o un profilo in una community, saltando così il primo passo.

Il web 2.0 e il web musealeIl web 2.0 e il web musealeGli strumenti


Il web 2.0 e il web musealeIl web 2.0 e il web musealeTWITTER


Qualche consiglio:

1. Far capire chi sta parlando2. Essere persone, non istituzioni3. Seguire ed essere seguiti4. Portare Twitter nel mondo reale

I più popolari su Twitter: 1. MoMA (73138 followers)2. TATE (37066)3. Brooklyn Museum (31401)

Nei primi 30 posti 25 musei USA e 5 UK.

Il web 2.0 e il web musealeIl web 2.0 e il web musealeYOUTUBE


Come utilizzarlo?

- produrre clip video di interviste fatte ai visitatori - promuovere l’attività didattica producendo clip video delle lezioni e dei laboratori- produrre clip video relative agli incontri che si svolgono in museo- organizzare concorsi con gli utenti- raccogliere le conferenze stampa e le presentazioni

Il web 2.0 e il web musealeIl web 2.0 e il web musealeFLICKR


Usare Flickr per la visita virtuale

1. aprire gli archivi (creative commons)2. creare mostre immaginarie (tagging, classificazione libera)3. contest, inviti a partecipare (es: Luce Foundation, chiedere agli utenti di suggerire un modo per riempire uno spazio, tramite tag)

Il web 2.0 e il web musealeIl web 2.0 e il web musealeGli strumenti


Qualche idea:

• Applicazioni specifiche: artshare• Creare eventi• Contest• Notizie• Discussioni

Il web 2.0 e il web musealeIl web 2.0 e il web musealeBLOG


Il web 2.0 e il web musealeIl web 2.0 e il web musealeBLOG


Qualche idea:

• Blog dei curatori, degli esperti• Blog degli utenti, dei gruppi• Blog di progetto, didattica, laboratori• Notizie• Discussioni•Aggregatore della presenza in rete

Il web 2.0 e il web musealeIl web 2.0 e il web musealeQualche esempio virtuoso


ConclusioniConclusioniUn percorso incerto


Le tre vie da percorrere:

I Musei , per ora, non ha sfruttato appieno le possibilità del web

Nel web partecipativo è impossibile non esserci, se non ci entriamo ci saremo comunque dentro, come non-partecipanti Il web 2.0 è oggi il maggior strumento di modellazione della reputazione Il web 2.0 attira investimenti

QUALITA’ INNOVAZIONE CORAGGIO

ConclusioniConclusioniPerché?


Bisogna innovare a partire dal concetto stesso di conservazione:

Anche la “conservazione” va ripensata, la memoria va alimentata, va accresciuta e partecipata, perché diventi memoria collettiva, più forte e salda

1. Mancanza di risorse?2. Paura, burocrazia3. Cultura e conoscenza

RisorseRisorse


Minerva, Manuale per la qualità dei siti web pubblici culturali, 2005

Minerva Europe, Manuale per l’interazione con gli utenti del Web culturale, 2009

Simone Strozzi, Musei Online – Gli strumenti 2.0 al servizio del dibattito culturale, 2009

Fuctory museum - http://fucktory.wordpress.com

Museum 2.0 - http://museumtwo.blogspot.com

Bibliografia e link

http://fucktory.wordpress.com/

http://museumtwo.blogspot.com/

Grazie per l’attenzioneGrazie per l’attenzione


Massimo Santamicone

www.cittaininternet.it [email protected]

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