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D opo gli straordinari risultatidel Platinum IV, sia all'ascoltoche in laboratorio, eravamo

molto curiosi di provare il nuovo model-lo più economico di MSB; più economi-co per modo di dire, ché l'Analog DACin prova è anch'esso molto costoso; perla verità ci aspettavamo un sostituto delvecchio USB DAC, ma il nuovo modelloè evidentemente un nuovo progettoche per certi versi si affianca al Platinuminvece di accodarsi, offrendo prestazio-ni almeno pari a quelle del Platinum IVin versione base ma con una diversa fi-losofia di costruzione e di utilizzo.Se vogliamo, mentre il Platinum IV sem-bra un manifesto della macchina "aper-ta", con ampi spazi per upgrade e con-nessioni accessorie, l'Analog è unamacchina non dico chiusa, ma senz'al-tro molto meno flessibile.La differenza che salta subito agli occhiè l'estetica: il nuovo telaio non è unascatola, ma un parallelepipedo di allumi-nio con gli angoli arrotondati e fresatoper creare gli alloggiamenti per i com-ponenti interni; molto sottile, sembraquasi una base isolante per le vibrazioni,con un unico comando, composto dauna rotella per il volume con un pulsanteconcentrico; in comune col Platinum ab-biamo le 4 punte e i loro alloggiamentisulla parte superiore del telaio; in teoriaè quindi possibile accatastare i compo-nenti delle due serie mescolandoli, peresempio potremmo utilizzare con l'Ana-

log la meccanica universale originaria-mente prevista per il Platinum. È previ-sta anche una sezione di alimentazionecon le stesse dimensioni, ma non siamoriusciti ad averla in tempo per la pubbli-cazione, e l'apparecchio è stato quindiutilizzato con un'alimentazione "basica"di origine informatica.Sul retro abbiamo spazio per 3 modulidi ingresso, selezionabili fra S/PDIF,combinato coassiale e ottico, XLR, MSBnetwork e USB; di serie invece è l'in-gresso analogico, insieme alle uscite bi-lanciate e RCA, che permetterà quindi,nel caso si sia installato il modulo op-zionale per il controllo del volume, diusare il nostro DAC come preamplifica-tore, con un ingresso analogico a gua-dagno zero ma bufferizzato, a cui colle-gare per esempio uno stadio fono.Ma il punto di forza di MSB è ovvia-mente il suo esclusivo Ladder DAC acomponenti discreti, e non starò a ripe-tere il panegirico su questo componen-te, vi rimando semmai all'accurata ana-lisi di Roberto Lucchesi su AR 320 dimarzo 2011, e me la cavo confermandoche nei quasi due anni passati dallaprova nessuno di mia conoscenza si èavvicinato alle sue prestazioni; il pro-blema semmai è che, pronto a provareun componente leggermente inferiore,mi sono trovato spiazzato, perché l'A-nalog suona almeno uguale, se nonmeglio, del Platinum IV nella configura-zione base provata all'epoca. Succede

PROVE

MSB ANALOG DACUnità di conversione

Costruttore: MSB TechnologyCorporation, 5601 Freedom Blvd, Aptos CA 95003Distributore per l’Italia: Mondo Audio Via Vasari 7a, Dalmine (BG), Tel. 035 561554 - info@mondoaudio.itwww.mondoaudio.itPrezzo: Euro 7.950. Prezzo Upgrade: Analog power base Euro 3.450; Controllo volume Euro 1.150; Moduli di ingresso digitali Euro 1.150 cad.

CARATTERISTICHE DICHIARATE DAL COSTRUTTORE

Moduli DAC: 24 bit Sign Magnitude R2RLadder.Filtro digitale: proprietario con 32 bit dirisoluzione in ingresso, 80 bit di potenzadi computazione e coefficienti a 36 bitOversampling a 32x Suite di curvecaricabili sul filtro (opzionale).Clock: di derivazione dal FemtosecondGalaxy del DAC IVIngressi digitali: una scelta inclusa nelprezzo tra: S/PDIF (Coassiale + Toslinkottico) AES/EBU XLR MSB Network USB 2384 kHz (a scelta fino ad un massimo di 3moduli). Ingressi analogici: RCA (opzionale concontrollo di volume).Alimentazione: separata mediantealimentatore dedicato esterno.

MSB Analog DAC

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PROVEMSB Analog DAC

L’Analog DAC non ha un vero e proprio telaio, ma un blocco di alluminio fresato, a tutto vantaggio della rigidità. In basso a destra notiamo i due moduli d’ingresso digitali smontati.

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PROVE MSB Analog DAC

Unità di conversione MSB Analog DAC

CARATTERISTICHE RILEVATEMisure relative alle uscite bilanciate e con il regolatore di volume al massimo (+9 dB) se non diversamente specificato

L e prestazioni dell'unità di conversione MSB sono di quelleche non lasciano indifferenti, pienamente allineate al solco

tracciato dai suoi recenti predecessori provati in queste pagine. Ilparametro più impressionante è di sicuro la risposta in frequenza,che merita l'appellativo di "perfetta" essendo rettilinea dalle bas-se frequenze sin quasi al limite superiore determinato dalla fre-quenza di campionamento, tanto che a 192 kHz si toccano 82 kHzsenza alcuna attenuazione. Non per questo le spurie sono peròpoco attenuate, grazie soprattutto ad un FIR che nella regione diNyquist garantisce una pendenza di oltre 900 dB per ottava(Fs=96 kHz). Qualche non linearità esiste e può essere osservatanei test di intermodulazione e spurie, ma soprattutto nel valore dirisoluzione integrale, tuttavia è contenuta a livelli minimi. Che la li-nearità intrinseca del DAC sia molto elevata può invece essere ri-scontrato nel test di gamma dinamica, che equivale (per piccolisegnali) ad una risoluzione di 19,3 bit. Valori ampiamente soddi-sfacenti vengono anche dai test di jitter, contenuto soprattuttonella componente casuale, e nei parametri di interfacciamento.Buona la simmetria delle prestazioni di S/PDIF e USB, non sempresoddisfacente nei convertitori di alto livello provati fino ad oggi.

F. Montanucci

Ingresso S/PDIF

Prestazioni rilevate in modalità PCM lineare 96 kHz/24 bit

Livello di uscita (1 kHz/0 dB): sinistro 7,54 V, destro 7,54 V (uscite bilan-ciate) - 2,64 V con volume a 0 dBsinistro 7,53 V, destro 7,53 V (uscite sbilan-ciate)

Impedenza di uscita: 77 ohm (uscite bilanciate)37 ohm (uscite sbilanciate)

Risoluzione effettiva: sinistro >16,0 bit, destro >16,6 bit

Gamma dinamica: sinistro 117,7 bit, destro 117,6 bit

Risposta in frequenza(a 0 dB)

Risposta impulsiva (1 campione a 0 dB su 127, intervallo 2 ms)

Onda quadra 1.000 Hz(livello -6 dB di picco, -3 dB efficaci, intervallo 2 ms)

Distorsione per differenza di frequenze(a -3 dB, toni a 39 e 42 kHz)

Residui in banda passante e soppressa(Spettro di un segnale da 16 toni tra 40500 e47531,25 Hz, -3 dB di picco. Segnale utile in blu)

Distorsione armonica (tono da 1 kHz a -70,31 dB)

Jitter test(spettro di un tono da 24 kHz a -6 dB)

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infatti che nel frattempo MSBabbia sviluppato un nuovoclock, denominato "Femto Se-cond Clock Technology", in gra-do di arrivare alla precisione di140 femtosecondi (esiste anchela versione Galaxy, con precisio-ne di 77 femtosecondi, che dasolo costa più della mia utilita-ria, come possibile upgrade delmodello Platinum IV); di fatto misono trovato con un DAC che hadi serie molti degli upgrade op-zionali del Platinum, quali il ri-campionatore, con in più il tipi-co miglioramento fisiologico colpassare del tempo, ché quelladei DAC sembra essere una tec-nologia ancora molto giovane,con conseguente rapido invec-chiamento tecnologico.Va detto che nel frattempo MSBha anche introdotto con unasemplice modifica software, ov-vero un aggiornamento delfirmware scaricabile dalla rete, lacompatibilità col segnale DSDper tutti i suoi DAC; mossaestremamente furba, visto il di-lagare della moda del rippingdel SACD utilizzando una vec-chia PlayStation 2 col sistemaoperativo modificato; i principaliplayer software come J-River oFoobar (Media Monkey invecesembra aver perso il treno) or-mai riconoscono i file .ISO, ov-vero le copie immagine, dei di-schi SACD e sono in grado di ri-produrli con un DAC tradiziona-le convertendo al volo in PCMad alta risoluzione, ma con DACcompatibili come gli MSB sonoanche in grado di inviare all'usci-ta il DSD impacchettato nelPCM (che poi il DAC spacchet-terà e convertirà in analogico).Da parte mia posso tranquilla-mente dire che finora ero rima-sto alquanto perplesso per laqualità del DSD convertito inPCM, anche fatto off-line col mi-glior convertitore in circolazione,non parliamo della orribile con-versione on-the-fly di Foobar;talmente perplesso da preferirespesso una buona rimasterizza-zione in formato CD. Ben altrastoria con DSD nativo! Impo-stando con J-River l'impacchet-tamento in PCM del DSD, hoforse per la prima volta nella vitaascoltato le vere potenzialità delDSD; poi, personalmente, conti-nuo ad avere una leggera prefe-renza per il multibit, ma in que-ste condizioni parliamo vera-mente di poca roba.Forse l'unica perplessità ce l'hocol telecomando, anzi, i teleco-mandi, ché ne sono disponibili 2tipi diversi. Quello di serie è de-

PROVEMSB Analog DAC

PRESTAZIONI RILEVATE IN MODALITÀ PCM lineare 192 kHz/24 bit

Risposta in frequenza(a -3 dB)

Distorsione armonica (a -70,31 dB, 1 kHz)

Jitter test(spettro di un tono da 48 kHz a -6 dB)

Ingresso USBPrestazioni rilevate in modalità PCM lineare 192 kHz/24 bit

Risposta in frequenza(a -3 dB)

Distorsione armonica (a -70,31 dB, 1 kHz)

Jitter test(spettro di un tono da 48 kHz a -6 dB)

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mette di controllare fino a 6 unità MSBcon un iPhone o un iPad, tramite unaapposita App. Non abbiamo avuto mo-do di provare questa unità, peraltro unpo' troppo costosa, e non siamo in gra-do di commentarne la funzionalità (perla verità, per come uso io la musica li-quida, ovvero con Windows Seven in-stallato su un Mac-Mini in configurazio-ne "headless" - ovvero senza monitortastiera e mouse - controllato da J-Re-mote, che come dice il nome è il con-trollo remoto di J-River per iPhone/iPad), mi sfugge un po' cosa potrei maifare in più col controllo wireless delDAC; su due piedi mi viene in mentesolo il controllo del volume nel caso sisia installato l'apposito modulo e si siaeliminato il preamplificatore tradiziona-le. Trovo comunque importante chequesta interfaccia esista, ennesimo se-gno della sempre più forte convergen-za fra l'audio digitale e l'informatica.Insomma, al netto del progresso tecnicoche coinvolge tutta la produzione MSB(nuovo clock, compatibilità DSD, ecc.), aconti fatti mi ritrovo a provare un DACche rispetto al modello Platinum IV è so-lo un po' meno flessibile come possibiliupgrade (da parte mia trovo un pelo li-mitante avere solo 3 moduli digitali d'in-

cisamente "basic", controlla solo il se-lettore d'ingresso, il muting e l'eventua-le volume; il telecomando completo, ol-tre a controllare un'eventuale meccani-ca MSB, permette anche di invertire lafase e disinserire il ricampionatore (puòessere necessario con materialeaudio/video per problemi di sincronia).Se non altro, per una volta è un upgra-de MSB dal costo modesto, 85 dollari, efrancamente non me lo farei mancare:se è vero, come è vero, quello che miha risposto il progettista Lerry Gullmanquando me ne sono lamentato: "la stra-grande maggioranza delle persone noncambia mai i setting dei DAC", è anchevero che non mi sembra sensato com-prare un oggetto del genere e per 85dollari in meno rischiare di andare convideo fuori sincronia con l'audio quellepoche volte che vedo dei video musica-li; per non parlare dell'inversione di fa-se, che per motivi che mi sfuggono, al-meno a casa mia, con i DAC si sentemolto di più rispetto all'analogico.Altra novità, in alternativa al telecoman-do abbiamo anche un'interfaccia wi-fiopzionale; trattasi di un altro modulodelle stesse dimensioni dell'unità cen-trale da collegare alla porta RS-232 (se-riale) anch'essa opzionale, e che per-

gresso) e non dispone dell'eccellenteupsampler a 384/352,8 kHz; il tutto inuno châssis molto bello (a me piacemolto anche quello del Platinum IV, mabisogna ammettere che quello dell'Ana-log è decisamente più "cool") e unprezzo che, per carità, è in ogni casofuori dal mondo ma è almeno sensibil-mente più basso rispetto al Platinum IV;nel frattempo Fabrizio Montanucci midice nell'orecchio che anche al banco dimisura l'Analog va bene almeno quantoil Platinum IV se non meglio. Insomma,MSB ha evidentemente fatto nuovamen-te centro, rinforzando la sua posizione dicampione incontrastato, con un modelloalternativo al Platinum IV, con caratteri-stiche leggermente diverse specialmen-te nell'estetica e nella dotazione d'inter-facce, ma lo stesso "motore".Anche stavolta mi toccherà versare cal-de lacrime al momento della restituzio-ne, ché come noto non sono disposto aspendere queste cifre per materiale ge-neticamente inferiore come il digitale (loso che sembra una versione personaliz-zata della volpe e l'uva), ma porca mise-ria, la differenza col mio pur ottimo Apo-gee si sente chiaramente, e stavolta saràproprio dura fare a meno del DAC MSB.

Marco Benedetti

PROVE MSB Analog DAC

L’ascoltoC’ è poco da dire nelle note d'ascolto che già non si intuisca

dal testo principale, ché la questione è semplicissima: l'A-nalog DAC va bene almeno quanto il Platinum IV nella configura-zione provata 2 anni fa; per dirla tutta, per quel che valgono i con-fronti a memoria, basandomi semplicemente sul divario col mioDAC personale (Apogee Rosetta 200 + Big Ben) ho la netta sen-sazione che vada addirittura meglio, e non sarebbe neanche dastupirsi tanto, visto che nel frattempo è stato introdotto il nuovoclock ad altissimissima precisione; del resto non è da ieri che sonoconvinto che una delle chiavi del bel suono digitale sia la precisio-ne del clock (diciamo pure che da quando ho ascoltato il Big Benne ho la certezza assoluta).Quello che dovrebbe essere preoccupante, semmai, è che sem-bra invariato anche il divario con tutti gli altri DAC in circolazione;MSB sembra proprio avere una marcia in più.Per chi non avesse accesso alla prova del Platinum IV su AR 320 dimarzo 2011, possiamo riassumere le caratteristiche peculiari del

suono MSB con una sensazione di plasticità, matericità del suono,insomma quella sensazione di presenza e di naturalezza che tipi-camente viene associata al suono dell'analogico di altissimo livello(poi, per carità, l'analogico è ancora insuperato, ma bisogna am-mettere che con alcuni file ad alta risoluzione e anche qualche im-magine .ISO di SACD la differenza diventa molto sottile); se vo-gliamo con i DAC MSB ho la netta sensazione che sia significativa-mente ridotta quella sensazione di artificioso, poco vitale, surgela-to - sceglietevi da soli la perifrasi che preferite - che tipicamentemi porta sempre a finire per preferire l'analogico nonostante tuttii suoi noti problemi.È vero e lo confermo che, arrivati agli altissimi livelli, rispetto all'a-nalogico il digitale sembra sempre un po' "plafonato" e che oltreuna certa soglia di eccellenza le differenze fra gli apparecchi di-ventano quasi effimere; però, non c'è niente da fare, quando met-to in gioco un DAC MSB il divario si allarga.

M. Benedetti

Come molti modelli MSB, l’Analog DAC è un prodotto modulare; l’esemplare in prova dispone di ingressi e uscite analogiche, le uscite anche in formato bilanciato, e di due moduli digitali d’ingresso: quello USB e quello S/PDIF,

in formato coassiale e ottico combinati in un unico modulo. Al centro, fra gli ingressi digitali e la sezione analogica, notiamo il pannello vuoto dove eventualmente inserire un terzo modulo.

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