Mozione Migranti e Solidarietà

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Alla cortese attenzione del Sindaco Pasquale Aliberti del Presidente del Consiglio Comunale Pasquale Coppola della segretaria generale Immacolata Di Saia dei Presidenti delle Commissioni Consiliari “Bilancio”, “LL.PP”, “Affari sociali”, “Sport”, “Revisione dello Statuto”, “Cultura e Pubblica Istruzione” p.c. del Comando della Polizia Municipale di Scafati p.c. della Tenenza dei Carabinieri di Scafati p.c. del Prefetto di Salerno CITTA’ DI SCAFATI OGGETTO: Scafati Città dell’integrazione e della solidarietà”. Mozione ai sensi dell’art. 43 comma 1 D.Lgs. 267/2000 (TUEL) e ai sensi degli articoli 47 e 50 del Regolamento per il funzionamento del Consiglio Comunale di Scafati. IL CONSIGLIO COMUNALE Premesso che: - secondo i dati Istat al 1 gennaio 2015 nel territorio della Città di Scafati la comunità non italiana più nutrita è risultata quella marocchina, con 916 residenti regolari, pari al 41,6% dell’intera comunità straniera. A seguire la comunità ucraina con 551 residenti, pari al 25%, e quella rumena, terza, con 207 residenti. La comunità marocchina scafatese è seconda solo a quella di Eboli (1.736) in tutta la provincia salernitana. il dato totale vede 2.201 cittadini di diversa nazionalità residenti sul territorio, pari al 4,3% della popolazione scafatese, dato più che raddoppiato negli ultimi dieci anni; - a Scafati da anni la comunità magrebina è numerosa e pacificamente integrata nel tessuto cittadino, e non è mai stata protagonista di eventi di natura criminale; - al contrario veniva fatta più volte oggetto negli ultimi due anni di ingiustificati e intollerabili atti discriminatori e violenti come, a titolo di esempio, nella primavera del 2014 quando alcuni ignoti in una notte di follia organizzarono una azione squadrista, arrivando ad aggredire molti inermi cittadini fin dentro le loro abitazioni nel centro storico di Scafati, come fu ampiamente riportato anche dai quotidiani locali; - il giorno 20.11.2015 veniva affisso in via Cesare Battisti un manifesto minaccioso e intimidatorio nei pressi di una nota attività commerciale gestita da un cittadino di nazionalità marocchina; - il manifesto a firma del movimento “Forza Nuova”, alludendo a una presunta “area occupata da un islamico” indicava la predetta area come “zona di guerra”, e violava palesemente la Legge n. 205 del 1993, che sanziona e condanna gesti, azioni e slogan

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Alla cortese attenzione

del Sindaco Pasquale Aliberti

del Presidente del Consiglio Comunale Pasquale Coppola

della segretaria generale Immacolata Di Saia

dei Presidenti delle Commissioni Consiliari “Bilancio”, “LL.PP”, “Affari sociali”, “Sport”,

“Revisione dello Statuto”, “Cultura e Pubblica Istruzione”

p.c. del Comando della Polizia Municipale di Scafati

p.c. della Tenenza dei Carabinieri di Scafati

p.c. del Prefetto di Salerno

CITTA’ DI SCAFATI OGGETTO: “Scafati Città dell’integrazione e della solidarietà”. Mozione ai sensi dell’art. 43 comma 1 D.Lgs. 267/2000 (TUEL) e ai sensi degli articoli 47 e 50 del Regolamento per il funzionamento del Consiglio Comunale di Scafati.

IL CONSIGLIO COMUNALE

Premesso che: - secondo i dati Istat al 1 gennaio 2015 nel territorio della Città di Scafati la comunità non italiana più nutrita è risultata quella marocchina, con 916 residenti regolari, pari al 41,6% dell’intera comunità straniera. A seguire la comunità ucraina con 551 residenti, pari al 25%, e quella rumena, terza, con 207 residenti. La comunità marocchina scafatese è seconda solo a quella di Eboli (1.736) in tutta la provincia salernitana. il dato totale vede 2.201 cittadini di diversa nazionalità residenti sul territorio, pari al 4,3% della popolazione scafatese, dato più che raddoppiato negli ultimi dieci anni; - a Scafati da anni la comunità magrebina è numerosa e pacificamente integrata nel tessuto cittadino, e non è mai stata protagonista di eventi di natura criminale; - al contrario veniva fatta più volte oggetto negli ultimi due anni di ingiustificati e intollerabili atti discriminatori e violenti come, a titolo di esempio, nella primavera del 2014 quando alcuni ignoti in una notte di follia organizzarono una azione squadrista, arrivando ad aggredire molti inermi cittadini fin dentro le loro abitazioni nel centro storico di Scafati, come fu ampiamente riportato anche dai quotidiani locali; - il giorno 20.11.2015 veniva affisso in via Cesare Battisti un manifesto minaccioso e intimidatorio nei pressi di una nota attività commerciale gestita da un cittadino di nazionalità marocchina; - il manifesto a firma del movimento “Forza Nuova”, alludendo a una presunta “area occupata da un islamico” indicava la predetta area come “zona di guerra”, e violava palesemente la Legge n. 205 del 1993, che sanziona e condanna gesti, azioni e slogan

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legati all’ideologia nazifascista aventi per scopo l’incitazione alla violenza e alla discriminazione razziale, etnica e religiosa; - tale clima di irresponsabile e inumana intolleranza razziale di piccole frange estremiste si inserisce in un quadro nazionale e internazionale complesso e difficile e, perciò, potenzialmente pericoloso per tutta la comunità cittadina: italiana, comunitaria ed extracomunitaria, in quanto inasprisce e mina ingiustificatamente la convivenza civile; - i soggetti autori delle predette azioni vanno, pertanto, isolati dalle istituzioni e delle forze politiche locali e denunciati alle Autorità competenti al fine di individuarli e punirli come prescrive la normativa nazionale suindicata; - sulla tematica dell’integrazione si è recentemente espresso anche il vescovo della Diocesi di Nola, Mons. Beniamino Depalma, che nel corso del convegno “Mare Nostrum” ha precisato: «Non ci spaventiamo dinanzi ai fratelli che scappano dalla disumanità dei loro territori. Evitiamo di essere spaventati come se fossero arrivati i nemici dell’ordine pubblico. Dobbiamo imparare ad accogliere questa gente».

Considerato che: - la disciplina della materia in oggetto trova i propri capisaldi innanzitutto i valori e nei principi sanciti dalla Costituzione, in particolare negli articoli 2, 3, 6, 8; - l’articolo 19 della Costituzione vuole tutela la libertà di credo religioso, assicurando a tutti così (e quindi non solo ai cittadini italiani e quindi ai cittadini italiani di qualsiasi fede) la libertà di fede religiosa in ognuna delle sue possibili esplicazioni: a) la libertà di professare, cioè di dichiarare con parole o atti (o anche di non dichiarare) la propria fede, in forma individuale o associata b) di farne propaganda c) di compiere i riti richiesti dal culto, privatamente o pubblicamente, purché non contrari al buon costume - in base all’articolo 3, comma 5, del d.lgs. n. 286 del 1998 Regioni, Province e Comuni sono chiamati, in via generale, a rimuovere gli ostacoli che di fatto impediscono il pieno riconoscimento dei diritti attribuiti agli stranieri, con particolare riguardo a quelli inerenti all’alloggio, alla lingua, all’integrazione sociale; - ai Comuni viene, inoltre, attribuita un’ampia gamma di funzioni al cui esercizio essi “concorrono”: progettazione di interventi specifici in armonia con il programma regionale triennale per l’immigrazione; sostegno alla partecipazione attiva degli stranieri anche attraverso l’istituzione di consulte comunali o di consiglieri comunali aggiunti; definizione del piano sociale di zona; realizzazione del programma di protezione ed integrazione sociale; - è un interesse primario, senza distinzione di schieramento politico, garantire il mantenimento di una convivenza pacifica e civile di tutta comunità cittadina scafatese in un momento storico così difficile per la sicurezza nazionale;

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- è fondamentale, quindi, tra le altre misure di prevenzione, anche la sinergia di istituzioni locali e forze dell’ordine al fine di prevenire ed evitare altre azioni minacciose di natura razziale da parte di movimenti e di singoli individui; - è necessario sensibilizzare tutta la cittadinanza a tenere alta l’attenzione su ogni forma di attività di natura razziale e discriminatoria al fine di denunciarla e reprimerla; - la legalità, il rispetto delle regole ed il sentirsi parte attiva di una comunità, devono essere assicurati e favoriti stimolando e permettendo la partecipazione attiva di tutti i membri di una comunità ad i processi democratici e decisionali.

Rilevato che:

- esistono sul territorio associazioni italiane e straniere che contribuiscono positivamente alla pacifica convivenza che vanno sostenute e con le quali è utile e necessario collaborare; - tra queste associazioni ricordiamo “La Casa di Francesco”, che nasce nei locali già esistenti presso la Chiesa di San Francesco di Paola, e costituisce un luogo di prima accoglienza per soddisfare le necessità più urgenti, dove trovare un rifugio per la notte, lavarsi, riposare, mangiare, ottenere un cambio d’abito e dove, inizialmente, saranno disponibili circa venti posti letti; la Caritas; il movimento Scout; organizzazioni sindacali e patronati quali la CGIL che offrono un servizio di supporto costante alla comunità migrante; - importante e significativo in tale senso è stato il lavoro svolto dal “Forum dei giovani” di Scafati, con la promozione del “Corso di lingua e cultura araba” e del “Corso di italiano” per i cittadini migranti; - certamente le Autorità competenti, che ci leggono per conoscenza, individueranno e puniranno a norma di legge gli autori delle predette azioni discriminatorie.

Tanto premesso e considerato,

il Consiglio comunale

CONDANNA

Gli atti di violenza fisica e verbale contro la comunità migrante, e si impegna a denunciare alle autorità preposte tutti gli episodi di razzismo e xenofobia che minano le basi della

civile e pacifica convivenza nella nostra Città.

IMPEGNA il Sindaco e la Giunta a redigere con urgenza (coinvolgendo attivamente la cittadinanza e le altre istituzioni a seconda delle competenze) e presentare al Consiglio Comunale un ‘’Piano per la pacifica convivenza Urbana’’ che contenga i seguenti principi: Scafati città dell’accoglienza e dalla solidarietà, che condanna tutte le forme di intolleranza, xenofobia e razzismo; Scafati città dell’integrazione, che abbia come priorità il sostegno e l’emancipazione sociale, economica e culturale, degli ultimi, di qualsiasi etnia o

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fede religiosa; Scafati città della convivenza che faccia del fenomeno migratorio un’opportunità di crescita reciproca, di contaminazione culturale, di sviluppo economico; Scafati città sicura, che costruendo un modello positivo di integrazione e rispetto, divenga simbolo di pace, legalità, progresso, multiculturalismo, tolleranza, reciproca convivenza. Le finalità e gli obiettivi sopracitati potranno essere perseguiti ponendo in essere le seguenti attività:

1) Istituzione della “Consulta dei cittadini migranti” e la figura del Consigliere straniero aggiunto. In particolare: - La Consulta è eletta a suffragio universale, con voto libero e segreto, dalle cittadine e cittadini stranieri e dagli apolidi residenti nel Comune di SCafati, nel rispetto della Costituzione Italiana, delle norme vigenti in materia di immigrazione e dei diritti di cittadinanza, nonché secondo l’apposito Regolamento che verrà approvato dal Consiglio comunale di Scafati; - Il Presidente della Consulta ed il suo vice sono membri di diritto in Consiglio comunale, con diritto di parola e facoltà di presentare interrogazioni, interpellanze e mozioni; - la Consulta è un organo consultivo dell’Amministrazione Comunale. Viene in particolare sentita prima dell’approvazione di specifici atti aventi effetti diretti ed indiretti sulle condizioni degli stranieri presenti nel Comune di Scafati; - la Consulta è altresì uno degli strumenti attraverso il quale l’Amministrazione Comunale viene informata sulle condizioni e sulle problematiche delle comunità straniere presenti sul suo territorio, nonché delle opinioni dei cittadini stranieri sulle questioni che riguardano l’amministrazione del territorio stesso; - la Consulta costituisce inoltre il supporto per incrementare l’esercizio dei diritti di cittadinanza riconosciuti dalla legislazione vigente e dallo Statuto Comunale agli stranieri, singoli o associati, residenti nel Comune di Scafati, compresi i diritti di informazione, di accesso, di partecipazione, di aggregazione, di confronto sulle condizioni degli stranieri sotto i diversi profili dell’istruzione, del lavoro, della cultura, del tempo libero, della salute e dei servizi, allo scopo di favorire l’incontro, il dialogo e l’integrazione delle diverse culture, la prevenzione di tutte le forme di xenofobia, razzismo, prevaricazione, violenza e l’affermazione dei diritti della persona umana, ivi compreso il diritto di voto. - la Consulta: a) recepisce, facendosene interprete, informazioni generali sui bisogni e sulle risorse dei cittadini stranieri inerenti ad argomenti salienti delle politiche locali che li coinvolgono; b) promuove dibattiti ed incontri per agevolare il dialogo con l’Amministrazione Comunale, tra i cittadini, le Associazioni e le Istituzioni pubbliche e private presenti nel territorio; c) promuove iniziative di informazione su temi relativi a culture e tradizioni dei paesi di origine; d) promuove altresì progetti volti a sensibilizzare le comunità straniere di Scafati garantendo rappresentanze di genere il più possibile equilibrate e ispirate ai principi delle pari opportunità; e) esprime pareri alle Associazioni di stranieri o che si occupano di stranieri per redigere e sviluppare progetti di integrazione sociale ed anche per accedere a contributi stanziati a tal fine dal Comune di Scafati o da altri Enti pubblici o privati; - i Consiglieri aggiunti, invece, partecipano ai lavori del Consiglio comunale e delle commissioni consiliari e hanno diritto di essere convocati, di essere informati preventivamente sull’ordine del giorno e di intervenire nella discussione, ma non hanno diritto di voto, né concorrono alla determinazione del numero legale delle sedute.

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2) Istituzione di uno specifico settore, nell’area Politiche sociali”, denominato “Servizio migranti, accoglienza e integrazione”. Le finalità di tale settore sono: - accoglienza, ascolto, informazione ed orientamento degli stranieri presenti sul territorio comunale; - promozione dell'aggregazione e dell'associazionismo a carattere culturale e ricreativo e/o finalizzato a favorire l’auto imprenditorialità tra appartenenti a comunità di stranieri immigrati; - promozione di azioni coordinate tra paese accogliente e paese di origine, per prevenire problemi di inserimento e agevolare le relazioni con i nuclei familiari di origine; - organizzazione e promozione di interventi e progetti a sostegno dell’integrazione; - monitoraggio e studio del fenomeno migratorio inerente la Città di Scafati ed il territorio dell’Agro-Nocerino-Sarnese

- interventi di sostegno (formazione, informazione, consulenza, ecc.) alle Istituzioni coinvolte nella gestione del fenomeno migratorio. Possono usufruire dei servizi erogati dal Servizio Migranti tutti gli stranieri presenti sul territorio comunale che siano in possesso di un documento di riconoscimento e che risultino: - in regola con le vigenti normative in materia di migrazione; - in possesso del permesso di soggiorno in corso di validità o di una ricevuta che attesti il primo rilascio o il rinnovo dello stesso. Il Servizio Migranti eroga i seguenti servizi: - servizio di informazione e disbrigo pratiche burocratiche a favore degli utenti del servizio; - servizio di recapito posta dai paesi d'origine e servizio di recapito comunicazioni telefoniche o via fax o via mail da parte di potenziali datori di lavoro; - servizio di informazione alla cittadinanza sulle tematiche migratorie; - servizio di consulenza alle istituzioni coinvolte nella gestione del fenomeno migratorio; - organizzazione di varie attività (presentazione del servizio, incontri su temi specifici, simulazione test di conoscenza linguistica e di educazione civica, incontri di gruppo per aggiornamenti in materia di migrazione, organizzazione corsi base su conoscenza informatiche minime e utilizzo postazione internet, creazione di gruppi di socializzazione) da realizzarsi presso la sala dello spazio aggregativo della sede di “Scafati solidale” a favore di tutti i migranti presenti sul territorio regionale.

3) Adesione alla Rete dei Comuni Solidali.

4) Identificazione in edificio pubblico di un "luogo di culto" islamico, a fine di garantire l’espressione e la pratica della libertà di culto e favorire, così come segnalato da numerose relazioni di più Prefetture, la convivenza civile, l’integrazione, il monitoraggio di fenomeni legati a circuiti criminali e/o terroristici.

5) L’istituzione di un corso di formazione per cittadini immigrati, avente come destinatari cittadini extracomunitari, occupati o disoccupati in possesso di permesso di soggiorno, articolato come segue:

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- il corso di formazione, rivolto ad almeno dodici donne immigrate, è orientato in via prioritaria a sostenere e facilitare le partecipanti nell’acquisizione della lingua italiana, presupposto essenziale per l’integrazione delle stesse nella comunità locale e negli ambienti di vita e di lavoro; - durante il corso, inoltre, vengono offerti elementi di conoscenza in merito all’educazione civica, al diritto dell’immigrazione e al diritto del lavoro; - le lezioni, per un ammontare complessivo di 40 ore, si svolgono con cadenza bisettimanale; - per favorire l’accesso all’iniziativa anche alle donne con figli nei primi anni di vita è previsto un servizio di baby sitter.

6) Garantire adeguato sostengo economico-logistico a strutture quali “La Casa di Francesco”, e definire come prioritario – nella scelta dell’erogazione di fondi e contributi, a strutture laiche o religiose – il sostenere progetti di solidarietà, anziché momenti e appuntamenti di carattere esclusivamente ludico e/o celebrativo.

7) Istituzione del “Registro delle Associazioni e degli Enti che svolgono attività a favore degli immigrati e degli stranieri”.

8) Promozione, in collaborazione con le scuole primarie e secondarie e gli istituti superiori presenti in Città, di

- progetti - da tenersi a rotazione presso le suddette scuole - sulla conoscenza della storie delle religioni; - un appuntamento annuale di incontro e confronto tra le maggiori religioni monoteiste il cui culto è praticato sul nostro territorio: Chiesa cattolica, Islam, Chiesa ortodossa.

9) Politiche di tutela dei minori stranieri non accompagnati e vigilanza sulle modalità di soggiorno di questi ultimi.

10) Promozioni di politiche di integrazione attraverso lo sport, e in particolare: - Istituzione un torneo annuale, multidisciplinare, in collaborazione con le società sportive presenti sul nostro territorio, la cui partecipazione sia aperta non solo a cittadini scafatesi, e che preveda l’obbligo per ogni squadra iscritta, in tutte le discipline che verranno individuate, di essere composta da almeno 1/5 di cittadini migranti - Concedere finanziamenti solo a quelle Società sportive i cui settori giovanili riservino una quota gratuita a giovani e giovanissimi afferenti a famiglie abbienti, di qualsiasi etnia e/o fede religiosa; le suddette quote dovranno essere comunicate al Settore Sport dell’amministrazione comunale, che provvederà a renderle pubbliche e a garantire libero, trasparente e regolare accesso alle stesse.

11) Creazione di uno sportello per il supporto delle donne straniere in difficoltà interamente curato e gestito dalla Commissione per le pari opportunità.

12) Protocollo di intesa tra il Comune di Scafati e l’Agenzia per il lavoro per garantire supporto agli immigrati con regolare permesso di soggiorno e l’opportunità di inserirsi nel mondo del lavoro.

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13) Intensificazione dell’attenzione e de lavoro della Polizia Municipale nel contrasto al vergognoso fenomeno del capolarato e del lavoro nero. In particolare

- monitorando e controllando le aree del territorio comunale dove quasi ogni mattina si verifica l’intollerabile compravendita di uomini e donne da parte di strutture criminali;

- aumentando il numero dei controlli presso i luoghi di lavoro.

I consiglieri comunali

Michele Grimaldi

Marco Cucurachi

Michelangelo Ambrunzo

Nicola Pesce