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Il mondo della ribellione

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Movimenti giovanili

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IndiceVoci

Ammazzateci tutti 1Beatnik 6Black bloc 7Black Metal Inner Circle 11Casual (sottocultura) 14Clubber 16Cultura giovanile 16Cultura underground 19Flower power 22Free party 23Gabber (sottocultura) 35Gay skinhead 42Grunge 44Happy slapping 51Hate-Edge 52Herbert 53Hippy 54Hooligan 66Indiani metropolitani 67Inter City Firm 70Jerkin' 71Kogal 72Le Grand Don 74Légions Noires 79Merry Pranksters 81Metallaro 82Millwall Bushwackers 84Movimento antimafia 85Movimento del '77 87Movimento Studentesco 96Nazi punk 100L'orda d'oro 102Paninaro 106Pioniere (Unione Sovietica) 110

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Proteste degli studenti cileni nel 2011 111Punkabbestia 118Rave party 120Redskin 123Rude Boy 125Scooter Boy 127Skin88 128Skinhead 130Summer of Love 142Tampax (rivista ed editrice) 143Teddy Boy 146Trojan skinhead 148Ultras 151Voortrekkers (movimento giovanile) 158Yo Soy 132 158Youth crew 161Yuppie 163

NoteFonti e autori delle voci 165Fonti, licenze e autori delle immagini 167

Licenze della voceLicenza 171

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Ammazzateci tutti 1

Ammazzateci tutti

Ammazzateci Tutti

Abbreviazione AT

Tipo APS

Fondazione ottobre 2005

Fondatore Aldo Pecora

Scopo Promozione cultura della legalità e della cittadinanza attiva

Sede centrale Roma

Presidente Aldo Pecora

Motto Se avete tanto piombo, ammazzateci tutti!

Sito web [1]

Il Movimento Ammazzateci Tutti è un movimento antimafia composto da giovani eterogenei dal punto di vistapolitico che si mobilitano per il contrasto alla criminalità organizzata promuovendo la cultura della legalità e dellacittadinanza attiva tra le nuove generazioni.Attualmente presidente del movimento è il fondatore, Aldo Pecora, ideatore dello slogan "E adesso ammazzatecitutti". Il coordinamento nazionale è stato guidato fino al 17 gennaio 2013 da Rosanna Scopelliti, figlia del magistratoAntonino Scopelliti ucciso dalla 'ndrangheta nel 1991. [2]

StoriaIl movimento antimafie Ammazzateci tutti sorse su iniziativa spontanea di giovani a Locri (RC) negli ultimi mesi del 2005.[3]La prima apparizione pubblica del movimento avviene a Locri il 19 ottobre del 2005, quando, in occasione dei funerali di Francesco Fortugno, sette ragazzi espongono lo striscione "E adesso ammazzateci tutti". Seppur provenienti da tutta la provincia di Reggio Calabria, i giovani vengono ribattezzati dai media come “i ragazzi di Locri”. Tramite internet il movimento si espande dalla Calabria in tutto il Paese, divenendo un'associazione di promozione sociale su scala nazionale.[4] In quel periodo tra i giovani calabresi nasce e si propaga uno stato di malessere e una voglia irrefrenabile di cambiare il destino della Calabria, preda della criminalità organizzata. La goccia che fa traboccare il vaso è l'omicidio del Vicepresidente del Consiglio Regionale della Calabria, Francesco Fortugno, avvenuto il 16 ottobre 2005[5], quando sette ragazzi espongono lo striscione "E adesso ammazzateci tutti". Inizialmente composto da soli ragazzi - per lo più studenti liceali ed universitari, il Movimento nei mesi successivi alla sua nascita incontra il sostegno fattivo anche degli adulti, e nello specifico dei familiari vittime della 'ndrangheta.

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Ammazzateci tutti 2

Ben presto il Movimento, grazie soprattutto ad internet, riesce ad unire migliaia di ragazzi e di ragazze da tutta Italia,radicandosi così su tutto il paese.

Attività

Aldo Pecora e Rosanna Scopelliti con la delegazione di “Ammazzateci Tutti” aGenova per la Giornata nazionale della memoria e dell'impegno promossa

dall'Associazione Libera di don Luigi Ciotti. 17 marzo 2012.

La maggior parte delle attività si svolgenelle scuole ed è rivolta ai ragazzi. Essosono tese alla diffusione della cultura delrispetto delle regole e della cittadinanzaattiva, organizzando periodicamenteassemblee e seminari con testimoniimportanti della lotta alle mafie. L'opera disensibilizzazione avviene anche al di fuoridalle mura scolastiche, con la promozioni dimanifestazioni, convegni e momenti diriflessione indirizzati anche agli adulti.Attualmente il Movimento, oltre a sostenerei testimoni di giustizia come Pino

Masciari[6] e Rocco Mangiardi[7][8], sta promuovendo numerose azioni di carattere legislativo in materia di lotta econtrasto alla criminalità organizzata, quali ad esempio l'accelerazione dei processi di mafia, costantemente a rischioprescrizione.

Il meeting nazionale Legalitàlia

Il 9 agosto di ogni anno, in occasione dell'anniversario dalla morte del magistrato calabrese Antonino Scopelliti ilmovimento organizza a Reggio Calabria il meeting nazionale Legalitàlia. Uno degli scopi principali del meeting,oltre che mettere in rete la gioventù antimafia del Paese, è sensibilizzare l'opinione pubblica e le Istituzioni sul casoScopelliti, omicidio per il quale dopo tanti anni non sono ancora stati individuati i mandanti. Legalitàlia riscontra lapartecipazione di numerosi giovani provenienti da tutta Italia, che per il periodo del meeting sostano in B&B o hotelconvenzionati con il movimento. Sul palco allestito in Piazza Duomo, teatro di Legalitàlia, prendono la parola imassimi esperti in materia di mafie, tra giornalisti, magistrati, operatori sociali e testimoni digiustizia.[9][10][11][12][13]

Legalitàlia in PrimaveraDa aprile 2011 Legalitàlia viene esteso anche alla Lombardia, dove il coordinamento locale di Ammazzateci Tutticoinvolge le scuole superiori di Busto Arsizio in numerose attività di conoscenza e lotta del fenomeno mafioso,invitando illustri personalità del mondo dell'antimafia.[14][15][16]

Commemorazioni Giovanni FalconeOgni anno il 23 maggio in diverse regioni italiane Ammazzateci Tutti organizza momenti di riflessione sulla Stragedi Capaci, in cui persero la vita il giudice Giovanni Falcone, sua moglie Francesca Morvillo e i tre agenti dellascorta, Antonio Montinaro, Rocco Dicillo e Vito Schifani.[17][18][19][20]

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Ammazzateci tutti 3

In memoria di Paolo BorsellinoIl 19 luglio di ogni anno, giorno dell'anniversario dalla scomparsa del magistrato siciliano Paolo Borsellino,Ammazzateci Tutti organizza a Lamezia Terme una commemorazione istituzionale per mantenere viva la memoriadel magistrato siciliano e degli agenti di scorta che persero la vita nella Strage di Via D'Amelio.[21][22][23][24]

Legge LazzatiIl Movimento è tra i promotori del cosiddetto "progetto di legge Lazzati". Punto forte del provvedimento è il divietodi propaganda elettorale a chi sottoposto misure di sorveglianza speciale. Il ddl impone, qualora accertato ilcompromesso stretto tra il mafioso ed il candidato eventualmente eletto, il decadimento immediato dalla caricaelettiva di quest'ultimo. Il 24 marzo 2006 il Movimento convoca un'Assemblea pubblica a Palazzo Nieddu del Rio, aLocri, dove invita tutti i candidati alle Elezioni Politiche a sottoscrivere un patto d'onore per l'appoggio al Ddl incaso di elezione al Parlamento.[25] Oltre 50 candidati sottoscrivono questo impegno. Il ddl Lazzati diviene leggedello Stato il 6 ottobre 2010.[26]

Rete per la CalabriaL'11 novembre 2006 i ragazzi del Movimento sono tra i promotori ed i soci fondatori di una nuova organizzazione diassociazioni, movimenti, espressioni del mondo delle cooperative, della Scuola, dell'Università, della Chiesa edell'imprenditoria, la Rete per la Calabria.[27]

"Mafie: consenso negato!"Il 17 febbraio del 2007 Ammazzateci Tutti convoca ed auto-organizza a Reggio Calabria la manifestazione "Mafie:consenso negato", portando in piazza oltre 5.000 ragazzi provenienti da tutta Italia, assieme a numerosi familiaridelle vittime di mafia.[28]

L'adesione di Sonia AlfanoNel 2007 aderisce al movimento Sonia Alfano, figlia del giornalista Beppe Alfano, ucciso a Barcellona Pozzo diGotto l'8 gennaio 1993. Sonia Alfano è coordinatrice regionale di Ammazzateci Tutti in Sicilia e membro delcoordinamento nazionale fino al marzo 2009, quando rimette il mandato optando per la carriera politica.[29]

Il caso De MagistrisAmmazzateci Tutti è stato accanto all'ex pubblico ministero Luigi De Magistris, organizzando diversemanifestazioni e raccolte firme, in Calabria ed in tutta Italia, contro il trasferimento di quest'ultimo avanzato dalMinistro della Giustizia Clemente Mastella.[30][31][32] In seguito alla scelta di De Magistris di candidarsi alleElezioni europee, Ammazzateci Tutti ha cessato di sostenere il magistrato.[33][34]

Ammazzateci Tutti e WikileaksQuando nel gennaio del 2011 Wikileaks pubblica i dispacci che i consoli americani spedivano alla Casa Bianca, se ne scopre uno riguardante le infiltrazione mafiose nel territorio italiano e l'attività del movimento. Il dispaccio risale al 2008 ed è del console americano J. Patrick Truhn, appena ritornato a Napoli dopo una visita delle regioni dell'Italia del Sud. Il suo rapporto è severo e catastrofico nei confronti dell'Italia. Egli infatti afferma che "I politici non sono in grado di combattere la mafia. La criminalità organizzata è, per il Sud Italia, uno dei più grossi ostacoli alla crescita economica ed alla stabilità politica; nonostante questo i politici italiani, per varie ragioni, sono incapaci se non riluttanti a fronteggiarla in maniera valida. È difficile visitare la Calabria e non diventare pessimisti". Ma nel suo rapporto trova spazio anche un barlume di speranza: "Persone come Gratteri e i nostri contatti in Ammazzateci Tutti ispirano la speranza che le persone oneste possano fare la differenza". È evidente il riferimento al magistrato

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Ammazzateci tutti 4

Nicola Gratteri della DDA, e all'associazione stessa. È noto che il console nel suo viaggio aveva incontrato AldoPecora che gli aveva illustrato il lavoro dell'associazione.[35]

Premi e riconoscimenti• Premio Internazionale "Joe Petrosino", assegnato nell'aprile 2007 ai ragazzi del Movimento dall'omonima

associazione italo-americana.[36]

• Premio nazionale "Paolo Borsellino" 2009, conferito al presidente del Movimento Ammazzateci Tutti, AldoPecora, il 7 ottobre 2009.[37]

• Menzione speciale al Premio "Antonino Scopelliti" 2011, conferita al presidente del Movimento AmmazzateciTutti, Aldo Pecora, il 9 agosto 2011 durante le celebrazioni ufficiali del Ventesimo anniversario dal delittoScopelliti.[38]

• Tessera onoraria sindacato di Polizia SAP, conferita a Lia Staropoli, membro dell'Esecutivo nazionale, e aRosanna Scopelliti, coordinatrice nazionale AT il 14 maggio 2012.[39]

• Premio nazionale "Rocco Chinnici" 2012, conferito ad Ammazzateci Tutti Lombardia e al suo coordinatoreMassimo Brugnone il 19 maggio 2012.[40]

Musica• E adesso ammazzateci tutti, composta da Pino Barillà e Alessandro Luvarà, testo di Giovanni Pecora.[41]

Note[1] http:/ / www. ammazzatecitutti. org/[2] Rosanna Scopelliti si è dimessa da coordinatrice di Ammazzateci Tutti: "resterò come attivista" (http:/ / www. ammazzatecitutti. org/

editoriale/ rosanna-scopelliti-si-e-dimessa-da-coordinatrice-di-ammazzateci-tutti-restero-come-attivista. php)[3] I ragazzi di Locri contro il solito silenzio E ora tocca allo Stato (http:/ / archiviostorico. corriere. it/ 2005/ novembre/ 08/

ragazzi_Locri_contro_solito_silenzio_co_9_051108100. shtml)[4] Che cos'è Ammazzateci tutti? (http:/ / www. ammazzatecitutti. org/ il-movimento. php)[5] Calabria, ucciso vicepresidente della Regione (http:/ / www. corriere. it/ Primo_Piano/ Cronache/ 2005/ 10_Ottobre/ 16/ locri. shtml)[6] Testimoni di giustizia: Pino Masciari (http:/ / www. ammazzatecitutti. org/ testimoni-di-giustizia-pino-masciari. php)[7] Rocco Mangiardi: «Da quando ho denunciato ho riconquistato la libertà». Gli studenti e il coordinamento lametino del movimento

"Ammazzateci tutti" hanno organizzato un'assemblea di istituto con l'imprenditore che si è ribellato al pizzo (http:/ / win. lameziaweb. biz/new. asp?id=13779)

[8] "Rocco Mangiardi: una questione di dignità e di libertà". Stamattina alla scuola media "Pitagora" il convegno organizzato dal circolo lametinodel movimento "Ammazzateci tutti" (http:/ / www. lameziaclick. com/ notizie/ notizielocali/18780-rocco-mangiardi-una-questione-di-dignita-e-di-liberta. html)

[9] Legalitàlia 2007: il primo meeting dei giovani antimafia (http:/ / invisibil. blogspot. it/ 2007/ 08/ legalitlia-2007-1-meeting-dei-giovani. html)[10] Legalitàlia 2008: ancora insieme per provare a cambiare (http:/ / www. ammazzatecitutti. org/ focus/

legalitalia-2008-ancora-insieme-per-provare-a-cambiare. php)[11] Presentata ufficialmente la terza edizione di “Legalitàlia” (http:/ / www. ammazzatecitutti. org/ news/ torna-legalitalia-.

-vi-aspettiamo-a-reggio-calabria-il-9-e-10-agosto. php)[12] Anniversario Scopelliti: in mille a Reggio Calabria con Gratteri, Cucuzza e Scopelliti (http:/ / www. lavocedifiore. org/ SPIP/ article.

php3?id_article=4937)[13] Legalitàlia 2011. Serata conclusiva ieri a Reggio Calabria (http:/ / www. cn24. tv/ news/ 30323/

legalitalia-serata-conclusiva-ieri-a-reggio-calabria. html)[14] "Legalitàlia in Primavera" a Busto Arsizio. Ammazzateci tutti invade la Lombardia (http:/ / www. ammazzatecitutti. org/ editoriale/

legalitalia-in-primavera-a-busto-arsizio. -ammazzateci-tutti-invade-la-lombardia. php)[15] Dalle vie di Busto si alza il grido "No alla mafia" - Legalitàlia in primavera 2011 (http:/ / www3. varesenews. it/ lombardia/ articolo.

php?id=201076)[16] L’antimafia del nord sfila nel varesotto: cinquemila in piazza per Legalitàlia in primavera 2012 (http:/ / www. ilfattoquotidiano. it/ 2012/ 04/

23/ lantimafia-nord-sfila-varesotto-cinquemila-piazza-legalitalia/ 206607/ )[17] Reggio Calabria ricorda Giovanni Falcone (http:/ / www. youtube. com/ watch?v=sOjBmy9bSS0)[18] Lamezia: Ammazzateci Tutti ricorda Strage Capaci a scuola media Pietro Ardito (http:/ / www. lametino. it/ Cultura/

lamezia-ammazzateci-tutti-ricorda-strage-capaci-a-scuola-media-pietro-ardito. html)

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Ammazzateci tutti 5

[19] Copertina del TGR Calabria del 19 Marzo 2012 dedicata ad iniziativa su Falcone organizzata da Ammazzateci tutti Lamezia Terme (http:/ /www. rai. tv/ dl/ RaiTV/ programmi/ media/ ContentItem-b0d81da2-41a6-48be-9383-d60ae0aeea9f-tgr. html#p=0)

[20] All'Itc Tosi rivive il ricordo di Falcone e dei tanti eroi dell'antimafia (http:/ / www3. varesenews. it/ scuola/ articolo. php?id=234836)[21] Ammazzateci Tutti a Lamezia Terme il 19 luglio nel nome di Borsellino (http:/ / www. ammazzatecitutti. org/ editoriale/

ammazzateci-tutti-a-lamezia-terme-nel-nome-di-borsellino. php)[22] I giovani lametini e la battaglia per la legalità seguendo il modello di Falcone e Borsellino (http:/ / www. lameziaclick. com/

cultura-e-spettacolo/ convegni-2010/ 05277-i-giovani-lametini-e-la-battaglia-per-la-legalita-seguendo-il-modello-di-falcone-e-borsellino.html)

[23] Lamezia, movimento Ammazzateci Tutti ricorda il giudice Borsellino in piazzetta San Domenico (http:/ / www. lametino. it/ Ultimora/lamezia-movimento-ammazzateci-tutti-ricorda-il-giudice-borsellino-in-piazzetta-san-domenico. html)

[24] Vent'anni dopo ricordato Borsellino a Lamezia (http:/ / www. lameziaclick. com/ lamezia/ lamezia/0019480-ricordato-a-lamezia-paolo-borsellino)

[25] "Un patto etico per la Legalità" (http:/ / www. ammazzatecitutti. org/ archivio. php)[26] IL DDL LAZZATI È LEGGE. FESTEGGIA LA LEGALITA' (http:/ / www. spinningpolitics. it/ index. php?option=com_k2& view=item&

id=33:il-ddl-lazzati-e-legge-festeggia-la-legalita& Itemid=15)[27] Il Manifesto d’intenti della “Rete per la Calabria” (http:/ / perlacalabria. wordpress. com/ manifesto/ )[28] RAI UNO - La vita in diretta - Mafie: consenso negato (http:/ / www. youtube. com/ watch?v=Brz9NI7hUdg)[29] Ammazzateci Tutti e Sonia Alfano (http:/ / www. ammazzatecitutti. org/ il-movimento. php)[30] "Ecco perché vogliono allontanare Luigi De Magistris". Articolo di Aldo Pecora su ammazzatecitutti.org (http:/ / www. ammazzatecitutti.

org/ focus/ ecco-perch-vogliono-allontanare-luigi-de-magistris-dalla-calabria. php)[31] "De Magistris day" organizzato da Ammazzateci Tutti a Catanzaro (http:/ / www. youtube. com/ watch?v=95HA4Lu6TEw)[32] Sit-in Pro-De Magistris organizzato da Ammazzateci Tutti - Roma, 8 ottobre 2007 (http:/ / www. youtube. com/ watch?v=ZJkM7uCTQNQ)[33] "A proposito di De Magistris candidato…", dal blog del presidente di Ammazzateci Tutti Aldo Pecora (http:/ / www. aldopecora. it/

a-proposito-di-de-magistris-candidato/ 77)[34] Luigi De Magistris risponde ad Aldo Pecora (http:/ / www. aldopecora. it/ a-proposito-di-de-magistris-candidato/ 77)[35] La speranza contro la mafia? Ammazzateci Tutti (http:/ / www3. varesenews. it/ italia/ articolo. php?id=212444)[36] Premio Joe Petrosino 2007 (http:/ / tureporter. ning. com/ profiles/ blogs/ premio-joe-petrosino-2009)[37] 15º premio Paolo Borsellino ad Aldo Pecora (http:/ / www. youtube. com/ watch?v=vKvZeQ2jpQg)[38] Menzione speciale al 3º Premio Antonino Scopelliti per il leader di "Ammazzateci Tutti" Aldo Pecora (http:/ / www. michelecucuzza. com/

documenti/ stampa/ gsud_11_8. pdf)[39] Aosta: poliziotti del SAP conferiscono tessera onoraria a Lia Staropoli del movimento antimafia “Ammazzateci tutti” (http:/ / www. strill. it/

index. php?option=com_content& view=article& catid=1:ultime&id=130891:aosta-poliziotti-del-sap-conferiscono-tessera-onoraria-a-lia-staropoli-del-movimento-antimafia-ammazzateci-tutti& Itemid=86)

[40] Il premio Chinnici ad Ammazzateci Tutti Lombardia (http:/ / www3. varesenews. it/ busto/ articolo. php?id=234686)[41] "E adesso ammazzateci tutti" di Pino Barillà (http:/ / www. antiwarsongs. org/ canzone. php?id=8862& lang=it)

Bibliografia• Ruggero Pegna, La pecora è pazza... E adesso, legateci tutti, Rubbettino, 2006.• Aldo Pecora, Primo sangue, Rizzoli BUR, 2010.

Voci correlate•• 'Ndrangheta•• Antonino Scopelliti•• Fondazione Scopelliti•• Movimento antimafia

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Ammazzateci tutti 6

Collegamenti esterni• Sito ufficiale (http:/ / www. ammazzatecitutti. org)• "Legalitàlia" - Sito ufficiale (http:/ / www. legalitalia. org)• Facebook - pagina ufficiale (http:/ / www. facebook. com/ antimafia)

Portale Calabria Portale Italia Portale Sociologia

BeatnikLa parola beatnik è stata inventata dal giornalista Herb Caen, del San Francisco Chronicle, in un suo articolo del 2aprile 1958[1], come termine denigratorio per riferirsi ai beats, ovvero ai membri della Beat Generation[2], comeunione di parole con il satellite sovietico Sputnik, per sottolineare sia la distanza dei beat dalla società statunitensecorrente, sia il fatto che erano vicini alle idee comuniste, in un'epoca in cui gli Stati Uniti vivevano un profondosentimento di anticomunismo e una paranoica paura rossa durante il periodo maccartista della guerra fredda.Gli appartenenti a questo gruppo beatnik hanno messo in discussione i canoni tradizionali di "rispettabilità",ribellandosi al conformismo alienante della società dei consumi, al segregazionismo e alla disperazione delproletariato bianco agricolo[3], cercando alternative di vita nelle droghe, che avrebbero dovuto dare unapprofondimento della consapevolezza interiore e nell'"attività sessuale" che avrebbe avuto una forza catartica diliberazione[4], la rivoluzione sessuale, seconda la teoria della funzione dell'orgasmo di Wilhelm Reich[5].

La spiritualità beatNell'idea di Jack Kerouac, che coniò il termine beat, esso aveva una connotazione positiva, in senso spiritualeconnesso al termine beatitudine ma che significa anche rottura.A partire dal 1958, il termine beat è stato usato per definire quel particolare movimento letterario ed artistico"anti-materialista", dedito alla spiritualità. Molti artisti beat divennero, infatti, devoti a movimenti religiosi e filosofieorientali, quali il taoismo ed il Buddhismo Zen[6].

Note[1] How Herb Caen named a generation (http:/ / www. sfgate. com/ cgi-bin/ article. cgi?f=/ c/ a/ 1995/ 11/ 26/ PK72111. DTL), San Francisco

Gate, Entertainment, 26 November 1995.[2] Drive, He Wrote. What the Beats were about. (http:/ / www. newyorker. com/ arts/ critics/ atlarge/ 2007/ 10/ 01/

071001crat_atlarge_menand), New Yorker, Critics, 1º ottobre 2007.[3] Un Beatnik al Metropolitan di New York (http:/ / route66. corriere. it/ 2009/ 09/ una_leggenda_al_metropolitan_d. html), Corriere della sera,

Route 66, 19 settembre 2009.[4] Il messaggio dei Beatniks (http:/ / www. minimumfax. com/ upload/ files/ filigrana/ assaggio_08_beats& bites. pdf), Italo Calvino[5] Beatnik in pensione (http:/ / temi. repubblica. it/ espresso-il68/ 1966/ 10/ 09/ beatnik-in-pensione/ ?h=0), A colloquio con Jack Kerouac,

Alberto Arbasino, 9 ottobre 1966[6] La contestazione giovanile negli anni '60:un fenomeno mondiale (http:/ / www. linguaggioglobale. com/ fattidavoi/ articoli/ disagio/ 1. htm),

Raffaele Caiazza.

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Beatnik 7

Bibliografia• Beat Generation: cultura e letteratura (http:/ / www. laterzalibropiuinternet. it/ download/ santagata/

santagata049. pdf), Santagata, Carotti, Casadei, Tavoni, Laterza, 2010.• La rivoluzione sessuale (1930-1934), trad. Vittorio Di Giuro, Feltrinelli, Milano, 1963 ISBN 88-07-80440-9 (trad.

Enrica Albites-Coen e Roberto Massari, Emme emme, Roma, 1992 ISBN 88-85378-35-8)

Voci correlate•• William Burroughs•• Contestazione•• Beat Generation•• Hippie•• Jack Kerouac•• Allen Ginsberg•• Neal Cassady•• Tom Waits•• Gregory Corso•• Fernanda Pivano•• Lawrence Ferlinghetti•• Jubus•• San Francisco•• North Beach•• City Lights Bookstore

Black bloc

Schwarzer Block in un corteo di protesta adAmburgo nel 2007

Con il termine inglese Black Bloc (Blocco Nero in italiano oSchwarzer Block in tedesco) si definisce una tattica che ha dato ilnome a un gruppo di individui, prevalentemente di stampo anarchico,dediti ad azioni di protesta spesso caratterizzate da atti vandalici,disordini e scontri con le forze dell'ordine. L'etimologia del terminederiva dall'unione delle parole inglesi bloc (che indica una massacompatta di persone, a differenza di block che indica un blocco solidodi materia inanimata o l'atto del bloccare) e black (che indica il colorenero, in questo caso "vestite di nero").

Ideologia

I gruppi di Black Bloc raccolgono principalmente anarchici emovimenti a essi affini (anti-capitalisti e no-global) che si organizzanoinsieme per una particolare azione di protesta. Lo scopo può variare da azione ad azione, ma gli obiettivi principalisono quelli di manifestare il proprio dissenso di fronte ad uno stato di polizia repressivo e di mettere in atto etrasmettere una critica di stampo anarchico.[1]

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Black bloc 8

Origini

Black Bloc il 12 Aprile 2003 a Washington DC

Il termine Schwarzer Block nasce all'inizio degli anni ottanta inGermania. Venne infatti utilizzato per la prima volta dalla poliziatedesca per identificare gli Autonomen (simili agli italiani Autonomi,appartenenti all'area della sinistra extraparlamentare, seppur con unsostanziale distinguo sull'uso della tattica violenta[2]) i quali, durante lemanifestazioni e i cortei anti-nucleare e pro Rote Armee Fraktion,erano soliti indossare abiti e maschere nere. Tale strategia venivautilizzata allo scopo di far apparire i manifestanti una massa compatta eben identificabile, sia per apparire numericamente superiori sia perattirare la solidarietà e l'aiuto di altri gruppi ideologicamente omogeneiall'interno delle manifestazioni. Le maschere e i caschi hanno la

funzione di proteggere i membri del gruppo e allo stesso tempo impedire l'identificazione degli stessi da parte delleforze dell'ordine.

Black Bloc in una protesta anti-UE

Il nome venne poi ripreso negli Stati Uniti d'America durante lemanifestazioni contro il Pentagono (1988) e durante le proteste controla prima guerra del Golfo (1991), diventando Black Bloc. Altreapparizioni significative dei Black Bloc furono a Seattle (30novembre-4 dicembre 1999) durante le manifestazioni contro laConferenza ministeriale del WTO, a Praga (26-28 settembre 1999)quando la città fu messa sotto assedio durante la riunione del FondoMonetario Internazionale e della Banca mondiale, a Genova (20 luglio2001) durante il vertice del G8, a Québec (20 aprile 2007) contro ilvertice delle Americhe quando con alcune catapulte vennero distrutte

le reti metalliche poste a protezione del vertice e definite dai manifestanti il muro della vergogna e infine a Goteborg(14-15 giugno scorso) contro il Consiglio Europeo della UE.[3]

Formazione del gruppoI black bloc hanno solitamente almeno un gruppo iniziale che si organizza e si coordina per iniziare l'azione.Successivamente altri soggetti si uniscono spontaneamente al gruppo, per perseguire un obiettivo comune o per ildesiderio di protestare in maniera più attiva. Dove il fenomeno del black bloc è più consistente (specialmente inGermania e negli Stati Uniti) l'aggregazione dei militanti avviene con modalità più articolate e omogenee; inparticolare l'identificazione dell'abbigliamento permette il formarsi di gruppi anche molto nutriti che sanno già diriconoscersi in posizioni politiche comuni. All'interno di una protesta si possono formare diversi blocchi neri condifferenti obiettivi e tattiche. Si sono anche riscontrati casi (ad esempio al G8 di Genova nel 2001[4] e in Québec nel2007) in cui le stesse forze dell'ordine si sono infiltrate tra i Black Bloc.[5]

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Black bloc 9

Azioni tipiche

Un Black Bloc a Washington DC con unamaschera antigas

Le azioni tipiche di un black bloc sono:•• marciare in blocco allo scopo di creare un forte effetto visivo a

sostegno della protesta intrapresa;•• cercare lo scontro diretto con le forze dell'ordine;•• costruire barricate;•• uso sistematico del vandalismo e della distruzione di simboli del

capitalismo allo scopo di attirare l'attenzione sui loro obiettivi;•• deviare dai percorsi imposti dalle autorità ai cortei autorizzati,

distraendo e ingannando le forze dell'ordine circa i proprimovimenti;

•• liberare individui tratti in fermo dalle forze dell'ordine;La distruzione della proprietà talvolta effettuata dai blocchi neri ha unavalenza simbolica. Gli obiettivi comuni includono le costruzioniistituzionali, le banche, i negozi in franchising di societàmultinazionali, le stazioni di benzina e gli apparati divideosorveglianza. Un esempio di questa attività è la distruzione dellevetrine a Seattle nel 1999 o il vandalismo contro le banche a Genovanel 2001.

In Italia

Per approfondire, vedi G8 di Genova.

Il termine black bloc in Italia era poco conosciuto prima dei fatti del G8 di Genova dell'estate 2001. In quellaoccasione il termine è stato ampiamente utilizzato dai mezzi di informazione che fornivano notizie sullo svolgersidelle manifestazioni e degli scontri, anche se è difficile valutare la reale provenienza e il livello di organizzazione deigruppi che furono così denominati. Dopo le proteste ci sono state indagini giudiziarie e interventi contro questigruppi. Tuttavia, considerato che si tratta di fenomeni spontanei non riconducibili a un associazionismo preciso, leazioni si sono concluse con contestazioni limitate ai singoli membri responsabili di un qualche atto illegale specifico(come la distruzione delle vetrine, la resistenza a pubblico ufficiale o reati simili). È il caso di PublixtheatreCaravan, un gruppo di venticinque artisti arrestati per un mese dopo l'evento.[6]

Il 15 ottobre 2011 il mondo giornalistico ha parlato di oltre 500 "black bloc" riguardo ai protagonisti degli scontriverificatisi durante il corteo degli Indignados a Roma. A essere presi di mira sono stati soprattutto i simboli delcapitalismo, quali banche e auto di lusso.[7] [8]

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Black bloc 10

Note[1] Blackbloc Faq | Infoshop.org - Anarchist news and information (http:/ / www. infoshop. org/ page/ Blackbloc-Faq)[2] German autonomen: morality police « Louis Proyect: The Unrepentant Marxist (http:/ / louisproyect. wordpress. com/ 2011/ 12/ 06/

german-autonomen-morality-police/ )[3] Storia dei Black Bloc (http:/ / digilander. libero. it/ anarkkia/ Pagina Black Block (1). htm)[4] Strana violenza: se il potere ha paura, scatena i black bloc | LIBRE (http:/ / www. libreidee. org/ 2012/ 03/

strana-violenza-se-il-potere-ha-paura-scatena-i-black-bloc/ )[5] Manifestazione in Québec, agosto 2007 (http:/ / www. cbc. ca/ canada/ story/ 2007/ 08/ 23/ police-montebello. html)[6] PublixTheatre Caravan Released; Dozens Still in Genoa Jails (http:/ / www. indybay. org/ newsitems/ 2001/ 08/ 27/ 3782. php)[7] Black bloc in azione, 5 ore di guerriglia. Cento feriti negli scontri: tre sono gravi (http:/ / roma. corriere. it/ roma/ notizie/ cronaca/

11_ottobre_15/ corteo-indignati-roma-1901831375928. shtml). Corriere della Sera, 15 ottobre 2011.[8] Indignati, 12 arresti e 8 denunce: tra loro 6 minorenni e 2 donne (http:/ / roma. corriere. it/ roma/ notizie/ cronaca/ 11_ottobre_16/

indagini-polizia-blackbloc-1901838843449. shtml). Corriere della Sera, 16 ottobre 2011.

Bibliografia• Io sono un black bloc - Poesia pratica della sovversione, Roma, Derive Approdi, 2002. ISBN 88-87423-62-8

Voci correlate•• Anarcho punk•• Anarco-insurrezionalismo•• Anarcopacifismo•• Anticapitalismo•• Antifascismo•• Disobbedienza civile•• DIY•• Fatti del G8 di Genova•• Movimento anti-nucleare•• Movimento no-global•• Resistenza senza leader•• Scontri di Seattle per la conferenza OMC del 1999•• Zengakuren•• Zone temporaneamente autonome

Altri progetti

• Commons (http:/ / commons. wikimedia. org/ wiki/ Pagina_principale?uselang=it) contiene immagini o altrifile su Black bloc (http:/ / commons. wikimedia. org/ wiki/ Category:Black_bloc?uselang=it)

Collegamenti esterni• Breve ricostruzione sui fatti di Genova e interviste ai black bloc (http:/ / www. misteriditalia. it/ genova/

black-bloc/ )

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Black Metal Inner Circle 11

Black Metal Inner Circle

« Prima di tutto il cosiddetto Black Circle era qualcosa creato da Euronymous per far credere alla gente che ci fossequalcosa, ma era una fandonia e non è mai esistito. Dall'altra parte i media credettero alla sua esistenza per un attimo, mavelocemente smisero di parlarne quando capirono che era una voce falsa.[1] »

(Varg Vikernes)

Graffito presente nel seminterrato del negozio di Euronymous,Helvete, risalente al 1991.

Black Metal Inner Circle (in inglese: circolo internodel black metal) è il nome con il quale vieneidentificato un gruppo di persone che, si crede, abbiaformato una presunta organizzazione criminale dimatrice anti-cristiana[2] nata in Norvegia, di cuifacevano parte vari musicisti della scena black metalscandinava. Comunemente viene chiamato InnerCircle; altri nomi dati sono Black Circle e SvarteSirkel (entrambi significano circolo nero,rispettivamente in lingue inglese e norvegese), mentrealcune testate giornalistiche usarono il nome BlackMetal Mafia per identificare il gruppo. L'Inner Circleè nota per numerosi crimini ai danni di luoghi cristiani,intimidazioni nei confronti di altri gruppi musicali ealcuni omicidi, che sconvolsero la Scandinavia (nellafattispecie, la Norvegia) durante i primi anni novanta. Gli ideali del gruppo si rifacevano a una confusa commistionedi idee riferite a satanismo, isolazionismo, paganesimo norreno e superiorità razziale. La componente satanica, cheera l'ideologia predominante (probabilmente perché più "teatrale") non era certo ispirata a quella di Anton LaVey(che Euronymous, chitarrista e fondatore dei Mayhem apertamente disprezzava[3]), ma era improntata a un satanismodi tipo vendicativo e revanscista.

Le OriginiL'origine dell'Inner circle risale a quando Euronymous aprì un negozio di dischi chiamato Helvete ("Inferno", innorvegese), agli inizi degli anni novanta a Oslo. Lo spazio affittato al fine di avviare la sua attività era peròlargamente sovradimensionato quindi si decise di usare i locali in eccesso per svolgere "feste" sanguinarie e al limitedel delirante[4]. I frequentatori di questi raduni, tutti poco più che adolescenti, si definivano appartenenti ad un "InnerCircle", ed erano colpiti dal carisma di Euronymous, definito da molti un abile oratore, che era venerato come nuovomessia delle forze del male. In poco tempo, il movimento raggiunse un cospicuo numero di frequentatori, molti deiquali suonavano in altri gruppi black metal, come Emperor, Dissection e Darkthrone. Oltre a Euronymous tra imembri più rappresentativi figuravano Bård Faust e Samoth degli Emperor, Jørn degli Hades, Varg Vikernes diBurzum. Quest'ultimo si fece notare subito: il ragazzo ammirava molto Euronymous e la sua incredibiledeterminazione nel compiere vandalismi lo fece diventare a breve uno dei maggiori (se non il principale)responsabili dei crimini commessi dal gruppo.

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I Crimini

Incendi di chieseIntorno al 1992, 52 chiese vennero bruciate[5], furono presi di mira numerosi cimiteri, ove più di 15 000 tombevennero profanate e imbrattate con simbologie sataniste. I proventi di simili atti (arredi sacri e croci ad esempio)venivano a volte portati come trofei per addobbare l'Helvete. Autori di tali gesti furono principalmente Vikernes,Faust, Samoth ed alcuni membri di gruppi minori, quali Hades, Einherjer e Ildjarn[6].Tra le strutture religiose distrutte una tra le più note fu la medievale stavkirke di Fantoft nei pressi di Bergen, chevenne data alle fiamme il 6 giugno del 1992 da Varg Vikernes; una foto di ciò che rimase della struttura (le traviportanti) diventò la copertina di Aske, EP di Burzum. Tale atto, già di per sé grave, nei progetti doveva essere benpeggiore: gli appartenenti all'Inner circle avrebbero voluto sacrificare qualcuno dentro la chiesa prima di appiccare ilfuoco ma poi l'idea venne accantonata, probabilmente per la mancanza di passanti vista la tarda ora; il sanguecomunque non mancò: venne scelto come surrogato un coniglio[7]. Un altro rogo famoso fu quello che interessò lacappella di Holmenkollen, ossia, la chiesa dei Reali di Norvegia. Oltre a questi gesti piromani ben presto l'Innercircle si trovò indirettamente responsabile di una morte: a Sarpsborg, infatti, lo spegnimento di un incendio costò lavita a un pompiere.Fu segnalato qualche incendio anche nella vicina Svezia, dietro al quale si sospettò esserci la mano di It degliAbruptum ma le accuse non vennero mai provate.

Scontri con altri gruppiNel mirino dell'Inner Circle finirono anche gruppi heavy metal, considerati "incoerenti" e succubi delle modemusicali. Nel luglio 1992, Maria, una ragazza diciottenne militante nell'Inner Circle, cosparse di acetone la portad'ingresso e le finestre della casa di Christofer Johnsson, il leader dei Therion, e poi ne incendiò l'abitazione (anchese Vikernes sostenne di aver compiuto lui stesso questo atto)[8]. Prima di allontanarsi Maria piantò un grosso coltellosulla porta d'ingresso insieme a un messaggio: "Il Conte è stato qui e ritornerà".Johnsson e la sua famiglia riuscirono a salvarsi fuggendo dall'abitazione in fiamme e le indagini dopo poco portaronoall'arresto di Maria, che venne poi ricoverata in un ospedale psichiatrico. Dai suoi diari si risalì velocemente a VargVikernes descritto come il "Conte" (a quei tempi usava infatti lo pseudonimo Count Grishnackh); quattro giornidopo l'incendio, Johnsson ricevette una presunta missiva di Vikernes:

« Salve, vittime! Sono il Conte Grishnackh dei Burzum. Sono appena tornato da un viaggetto in Svezia, più precisamentein un posto a nord-ovest di Stoccolma e penso di aver perso un fiammifero e un disco firmato Burzum, ha ha! Ritorneròmolto presto e forse, questa volta, non vi sveglierete nel mezzo della notte. Vi darò una lezione di paura. Siamo davveromolto pazzi, i nostri metodi sono la morte e la tortura. Le nostre vittime moriranno lentamente, devono morirelentamente. »

Altre azioni minatorie ebbero come bersaglio gruppi come Paradise Lost e Deicide. Per quanto riguarda i primi, irisultati furono la distruzione del loro autobus preso a sassate da una folla invasata di ragazzini durante il loro tour aOslo, mentre i secondi vennero disturbati durante il loro tour europeo nel 1992. Durante una performance live al"Fryshuset" di Stoccolma, una bomba scoppiò durante l'esibizione dei Therion ma si scoprì che il bersaglio erano iDeicide, in quanto doveva detonare durante la loro performance.[9]. Ci fu tuttavia solo qualche ferito non grave.I Deicide furono minacciati anche durante la tappa di Manchester con i Gorefest di supporto, un soggetto nonidentificato lanciò una finta bomba sul palco, creando scompiglio e panico, ma fu solo un falso allarme. Certiritengono che questi attentati furono architettati da alcuni animalisti ostili nei confronti della band, per via delle lorodichiarazioni e dei loro testi sul sacrificio di animali. Glen Benton, invece, ritiene che sia stata opera dei fanatici delblack metal.

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Le MortiIn aggiunta agli incendi e alle aggressioni, una funebre serie di avvenimenti ebbe inizio nel 1991: in questa data,infatti, il cantante dei Mayhem, Dead, si suicidò in circostanze ambigue che Euronymous sfruttò abilmente perinsinuare il sospetto che fosse stato assassinato da lui stesso; va da sé che era soltanto una trovata pubblicitaria inquanto Aarseth non venne mai incriminato. Venne inoltre messa in giro la diceria che alcune parti del cervello e delcranio del cadavere furono sottratte e conservate o mangiate da Euronymous, dagli Abruptum e persino da alcunielementi dei Marduk; simili voci non sono mai state confermate.Alcuni appartenenti all'Inner circle si macchiarono anche di efferati omicidi: nell'agosto 1992, Bard Faust venneadescato da un omosessuale, Rhys Adamec, mentre camminava nell'Olimpic Park di Lillehammer. Fingendo diassecondarlo, Faust cedette alle sue lusinghe, lo seguì nel bosco e lo uccise a coltellate; dopo di che, come se nonfosse successo nulla, tornò a casa, si fece una doccia e andò a dormire. Venne arrestato un anno dopo e condannato aquattordici anni di carcere.L'episodio centrale, che fu assieme il culmine e la fine di questo fenomeno, fu l'omicidio del leader del movimento,Euronymous, ucciso a coltellate nella sua abitazione per mano di Varg Vikernes. Il movente di questo delitto ha datoluogo a varie ipotesi:• Varg Vikernes era geloso del ruolo che Euronymous ricopriva all'interno dell'Inner Circle.•• Varg Vikernes era invaghito della fidanzata di Euronymous.• Euronymous doveva a Vikernes 36 000 corone norvegesi (ai tempi circa 5000 $) che quest'ultimo aveva

anticipato per la registrazione di Burzum.• Questioni politico-religiose: la vittima aveva idee filo-comuniste e non celava le sue dottrine sataniste, mentre il

suo carnefice seguiva ideologie nazionaliste e credeva nella religione pagana.•• Varg Vikernes compì questo gesto secondo una sua particolare concezione di legittima difesa, ritenendo che

Euronymous volesse ucciderlo, cosa che effettivamente aveva detto in giro di volere fare.Le prime tre ipotesi, soprattutto la prima e la seconda[10], vennero bollate da Vikernes come ridicole, egli infatti hasempre addotto come giustificazione il fatto di essersi solo difesoRapidamente arrestato, gli fu comminata una condanna a ventun anni per omicidio di primo grado, detenzioneillegale di armi ed esplosivi e per aver dato fuoco a tre chiese. Durante le indagini la polizia interrogò tutti gliappartenenti all'Inner Circle ottenendo anche informazioni sui crimini perpetrati in passato, in questo modol'"organizzazione" (se così si può chiamarla) crollò come un castello di carte portando alla condanna tra l'altro diBard Faust (per omicidio), Snorre W. Ruch (complicità nell'omicidio di Euronymous) e Samoth (incendio).Nonostante il pesante giro di vite delle autorità i misfatti non cessarono del tutto; per esempio il giorno dellapronuncia della sentenza andarono a fuoco due chiese e più di un mese dopo la stessa sorte toccò ad un'altra[11].Un altro fatto di sangue venne compiuto da Jon Nodveidt (leader degli svedesi Dissection) e il suo amico Vlad,ancora una volta ai danni di un omosessuale: nel luglio 1997, mentre i due facevano ritorno a casa dopo aver assuntoanfetamine, uccisero Josef Ben Meddaour, un algerino di 38 anni. Inizialmente le forze dell'ordine credevano chel'assassino fosse l'ex compagno della vittima ma nel dicembre 1997 scoprirono i veri responsabili. Vlad vennearrestato dopo la confessione della ragazza alla quale aveva raccontato l'accaduto: questa, dopo essere stata picchiata,corse dalla polizia a denunciarlo per entrambi i reati e nel luglio 1998, i due assassini furono condannati a 10 anni dicarcere; Vlad ebbe uno sconto della pena avendo meno di 21 anni e Jon venne incriminato solo per concorso inomicidio.

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Note[1] Varg Vikernes nega l'esistenza del Black Metal Inner Circle (http:/ / www. burzum. org/ eng/ library/ lucifer_rising_review. shtml)[2] Vedasi a proposito la recensione dell'album De Mysteriis Dom. Sathanas dei Mayhem su www.shapelesszine.com (http:/ / www.

shapelesszine. com/ recealbum/ mayhem-demysteriisdomsathanas. htm)[3] http:/ / www. fmp666. com/ moonlight/ mayhem. html[4] Vedasi a proposito la recensione dell'EP Aske dei Burzum su http:/ / www. shapelesszine. com[5] Recensione di "Satan Rides the Media", documentario sulla scena black metal scandinava dei primi anni novanta (http:/ / home. no/ metalra/

reviews/ videos/ satan_rides_the_media. html)[6] Recensione Burzum - Filosofem - Metallized.it (http:/ / www. metallized. it/ recensione. php?id=3216)[7] Vedasi http:/ / www. metal. it/ guide. aspx/ 23/[8] Intervista a Varg Vikernes su www.drivemagazine.net (http:/ / www. drivemagazine. net/ burzum. html)[9] Biografia dei Deicide su www.rockdetector.com (http:/ / www. rockdetector. com/ officialbio,2405. sm)[10] Versione di Varg Vikernes sull'omicidio: http:/ / filosofem. altervista. org/ bio. htm[11] Vedasi a proposito la recensione dell'album Det som engang var dei Burzum su http:/ / www. shapelesszine. com

Voci correlate•• Euronymous•• Varg Vikernes•• Mayhem•• Burzum•• Légions Noires

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Casual (sottocultura)Il casual è una sottocultura nata all'inizio degli anni ottanta nel Regno Unito.La genesi del movimento va ricercata nelle terrace, ovvero le gradinate degli stadi inglesi, frequentate da gruppi diragazzi facinorosi (hooligan) che cercavano il contatto con gli avversari e con la polizia: questi gruppi erano formatiin prevalenza da skinhead e hard mod. A causa dell'appariscenza del vestiario skinhead però, questi gruppi venivanosempre più facilmente localizzati dalla polizia e quindi repressi. Nacque così l'esigenza di adottare un look cheavesse un basso profilo e non presentasse nessun riferimento alla propria squadra, in modo da facilitare il tentativo dinon esser notati nella folla dei tifosi pacifici e differenziarsi dagli hooligan.

Prima ondataIl movimento, secondo la maggioranza degli osservatori, prese il via nel nord dell'Inghilterra e precisamente aLiverpool (ma non solo, si veda ad esempio i Perry boys di Manchester).La prova più evidente consta nella grande influenza che gli scouser (il soprannome dato agli abitanti di Liverpool) ebbero nel look dei primi casual: Fila, Sergio Tacchini, Ellesse, Lacoste,tutte marche che i tifosi del Liverpool portarono in patria dalle loro frequenti trasferte in Italia e Francia. Intanto il fenomeno casual da semplice modo di vestire diventò una vera e propria sottocultura, dominata da due elementi principali: il vestirsi in stile e l'azione allo stadio (chiaramente vi erano anche altri elementi, come l'abuso di alcool e l'ascolto di musica skinhead). Proprio riguardo l'abbigliamento una caratteristica dei casual ereditò fu quella di cambiare sempre marche di abbigliamento, pur rimanendo chiaramente all'interno dello stile: nel corso degli anni si sono avvicendate decine di marche preferite come ad esempio Henry Lloyd, Berghaus, Three Stroke, Lyle and Scott e Hooley's anche se nell'immaginario collettivo la sottocultura casual rimane legata al "quadrettato" della Burberry e dell'Aquascutum e ai capi della Stone Island e C.P. Company. Altra scelta d'abbigliamento propria della sottocultura Casual sono le scarpe assolutamente

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Casual (sottocultura) 15

bianche prima e variopinti modelli di Adidas poi, su tutti Trimm Trab, Forest Hills e l'ormai famosa City Series. Laprima ondata casual si esaurì alla fine degli anni'80, con l'avvento della rave scene e dello sballo causato dall'ecstasy.

Ondate successiveLa seconda ondata casual iniziò nei primi anni '90 diffondendosi in tutta Europa, in nazioni come Francia, PaesiBassi, Belgio, Germania (anche se in quest'ultimo paese si diffuse maggiormanete lo stile hooligan, che differisce dalcasual soprattutto per la scarsissima importanza data al vestire). La terza ondata casual partì sul finire degli anni '90 eandò a prendere piede in quei paesi del sud Europa fino ad allora interessati solo dal fenomeno ultras (salvo rareeccezioni, come ad esempio la tifoseria del Chieti e dell'Hellas Verona ): Italia, Spagna, Grecia, Serbia e Croazia. Adoggi in questi ultimi paesi si assiste a uno strano connubio tra le sottoculture ultras e casual: molti gruppi purmantenendo gli striscioni, uno dei simboli del movimento ultras, adottano un look e un modo di agire propriamentecasual, come evitare la scorta e usare i mezzi propri per recarsi in trasferta.

Casual in ItaliaIl casual si diffuse nelle curve italiane a cavallo tra la fine degli anni '90 e gli inizi del nuovo millennio (a parte la giàcitata eccezione riguardante la tifoseria veronese e del Chieti che si può inquadrare nella seconda ondata casual). Iprincipali centri di sviluppo furono ovviamente le grandi città, Roma e Milano in testa, seguite da Genova, Firenze eTorino e dall'area del Triveneto. Si propagò poi al Sud con Napoli in testa. Ultimamente il fenomeno casual èdilagato in tutta la realtà calcistica italiana, e gruppi d'ispirazione casual si possono trovare in tutta la penisola e nelleisole, anche se sono soprattutto presenti nella parte Nord del paese.

Voci correlate•• Ultras•• Hooligan•• Skinhead•• Hard mod•• Mod

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Clubber 16

ClubberDetti anche "smile" o "clubgoers" (nel Regno Unito) o in italia semplicemente "discotecari", il termine clubberidentifica i frequentatori assidui di club, rave e jam. Il termine esiste in realtà dagli anni settanta ma la categoria dipersone soggetta è antecedente, e si può parlare di "clubbers" a partire dai primi anni ottanta, con il movimento dellamusica new wave ed hip hop.Oltre ad essere appassionati della musica dei club (Dance, hip hop, pop e altro) i clubbers hanno la caratteristica divestire solitamente in "street style": moda fatta propria dalla metà degli anni 80.Negli anni ottanta i modelli d'ispirazione nell'abbigliamento erano Michael Jackson e Madonna ma negli anninovanta lo street style andò di moda anche tra gli adolescenti grazie agli stilisti D&G.Oggi con la selezione che viene fatta in molte discoteche l'abbigliamento street style non è sempre apprezzato daiproprietari dei locali quindi spesso i discotecari preferiscono vestire in maniera più o meno elegante senzapresentarsi né in uno stile troppo classico (giacca e cravatta) né troppo sportivo o tendende alla cultura hip hop epunk.In italia vi è un Portale dedicato ai Clubbers. Il termine Clubber in slang si può scrivere "Clubbr" Portale ItalianoClubbers [1]

Note[1] http:/ / www. Clubbr. it

Cultura giovanileLe culture giovanili sono i modi che una parte minoritaria di giovani e adolescenti sceglie per differenziarsi dallacultura generale della società in cui vivono. Per questo motivo, in sociologia e antropologia tali atteggiamentivengono definiti subculture.

Le radici vittimisticheLe culture giovanili si sono imposte della seconda parte del XX secolo, successivamente alla Seconda guerramondiale. Eric Gans ha mostrato come la cultura postbellica o postmoderna sia una cultura in cui le vittime sonoprivilegiate in quanto tali. Questo è all'origine dell'affermazione di gruppi umani come vittime di questo o di quello,ricevendo così consenso sociale e valorizzazione. Nella cultura post-bellica lo stigma di vittima, in buon sostanza,conferisce valore e significato.Il fenomeno più vistoso del dopoguerra è l'emergere della cultura giovanile come dominante nella società: essa nasceda una identificazione dei giovani occidentali con i gruppi individuati come vittime, anzitutto con i neri d'America,dapprima nella musica jazz, poi in quella rock, infine in quella hip hop. È però interessante notare come questoatteggiamento, che dovrebbe essere riportato alla reazione morale alla shoah, non abbia comportato nelle massegiovanili alcuna identificazione con gli ebrei, e ciò probabilmente a causa di Israele e degli Stati Uniti, percepiticome stati vittimizzatori per eccellenza. Al tempo stesso, l'identificazione primaria, avvenuta con i neri d'America, èuna controprova del ruolo guida e dell'attrazione esercitata dall'America sui giovani.L'autoidentificazione di un gruppo come vittima può avvenire però, all'interno di una società complessa, solo se lasocietà stessa è disposta a riconoscere questo status. È avvenuto con i giovani. La youth culture è un fattotipicamente occidentale e trans-nazionale all'interno di questo gruppo di paesi. Tutti i sistemi scolastici ne sono statiinfluenzati, eppure la cultura giovanile continua a rimanere sostanzialmente estranea alla scuola.

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Cultura giovanile 17

Cenni storiciPrecedentemente la seconda guerra mondiale, i giovani nel mondo occidentale avevano scarsa libertà e influenza.Con il cosiddetto Baby boom negli Stati Uniti del dopoguerra, i giovani iniziarono ad assumere importanza esoprattutto potere d'acquisto. Attorno agli anni 1950, il crescente numero di giovani negli Stati Uniti e in Europainiziò a influenzare massicciamente la musica, la televisione e il cinema, spronati dall'esplosione del rock nei tardianni 50, dalla maturazione della cultura giovanile a metà anni 1960, dipartita in sottoculture come i mod, i rocker, glihippy.Lo spirito di avventura e ricerca che ha contraddistinto la cultura giovanile di questi decenni ha mutato il significatodella parola "confine": non più indicazione di un limite esclusivo, ma meta necessaria per la crescita e il superamentodi se stessi. Le zone di confine, ritenute marginali dalla cultura prevalente, sono però quelle da cui provengono nondi rado gli stimoli più fecondi per la vita artistica e intellettuale, come la svolta commerciale del rock e i rapporti conla musica leggera, l'abuso di droghe, la loro mitizzazione nella musica pop, o il già citato hip hop.

Le più influenti culture giovaniliMolte delle culture giovanili più diffuse provengono dagli Stati Uniti, che negli ultimi decenni hanno veicolatoqueste mode grazie anche alle innovazioni nel campo della comunicazione. Tra queste possiamo citare le due piùemblematiche e importanti per questo tipo di subculture: Internet e MTV.Le culture giovanili spesso fanno uso di particolari stereotipi che riguardano la musica, il tipo di vestiario, i rapportiinterpersonali e lo stile di vita. Molti di questi sono peggiorativi, e va comunque ricordato che le culture giovanilisono un argomento particolarmente magmatico e in rapida evoluzione, risulta quindi difficile ottenere una fedelefotografia. Tra gli stereotipi più utilizzati citiamo:• Angst (dal tedesco, ansia, paura)•• Ambivalenza•• Apatia• La cricca, quello che in inglese viene definito Clique, ovvero una ristretta cerchia con interessi comuni•• Ribellione•• Cinismo•• Quirkness

Culture giovanili a cavallo tra il XX e il XXI secolo

Il disimpegno politicoSecondo alcuni critici, la cultura giovanile incoraggia forme di apatia e di cinismo tra i giovani. Stiamo assistendoprincipalmente a un processo in cui forme di cittadinanza tradizionali stanno cedendo il passo a forme nuovepostmoderne. Queste ultime non si basano tanto sull'area geografica (il suolo patrio) quanto sulle nuove forme dicomunità rese possibili dai mezzi elettronici.I giovani, in realtà sono interessati alla politica, e sono in grado di mostrare una forma avanzata di consapevolezza, edi impegno, sui temi sociali e politici, ma quasi sempre con forme alternative a quelle della politica tradizionale. Lapartecipazione attiva sfocia solitamente in campagne monotematiche e in movimenti ’fai da te’, invece che nei partitipolitici tradizionali.È anche inesatto trattare alla stessa stregua cinismo e apatia. Il fatto che i giovani si sentano estranei alle azioni deipolitici non significa necessariamente che non si interessino di temi sociali, ciò vale anche per le culture giovanili,spesso additate come apolitiche, ma in realtà per un'interna libertà di pensiero sull'argomento.

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Cultura giovanile 18

ItaliaAlcune delle cultura giovanili presenti in Italia nel periodo (l'elenco è altamente incompleto e non può prendere inconsiderazione le numerose sfumature):• Gabber: cultura giovanile di origine olandese, appassionati della musica hardcore. La peculiarità del genere è che

non ha pressoché alcuno stereotipo nel vestiario o nell'ideologia (generalmente apolitici), ma si fondaprevalentemente su di una sorta di antitesi al modello culturale hippy.• Hardcore Warrior: variante dei gabber. Si contraddistinguono per il loro pogo, talvolta violento, che può

sfociare in una piramide umana dove le persone salgono una sopra l'altra. Si differenziano inoltre per modo diballare, vestire e per le stravaganti pettinature (principalmente creste o punte, talvolta colorate). Come i gabber,non sono legati a particolari schieramenti politici;

• Dark o più correttamente Goth: esponenti della sottocultura che ha avuto origine nel Regno Unito durante gli anniottanta e che si è poi evoluta nel tempo, con un modo di vestire che può variare. Generalmente si vestono concolori che vanno dal nero, al blu scuro, privilegiando anche rosso e bianco.

Citazione proveniente dall'apposita pagina di wikipedia: "Il movimento gotico o goth (in Italia chiamato dark) è uninsieme di culture diverse nel look, in attitudine e nel tipo di musica, ma che vengono per varie ragioni tuttedenominate utilizzando il termine gotico. Tra le prime volte che un movimento socio-musicale è stato etichettato conla parola gothic, bisogna andare nel Regno Unito verso l’inizio degli anni ottanta nella scena post-punk. In quelcaso infatti, la parola venne usata da Ian Astbury per descrivere Andi Sex Gang cantante degli inglesi Sex GangChildren come un "gothic pixie" in virtù del modo in cui ballava e si muoveva. In seguito molte riviste musicali comeNew Musical Express e Sounds colsero l'attimo e iniziarono ad usare il termine per indicare quel determinatogenere musicale relativo a quel particolare movimento sociale derivante dal punk. Successivamente poi il terminegothic iniziò ad avere anche una connotazione "descrittiva", e nacquero altri movimenti sociali diversi dal primo, mache sono stati descritti come gotici non più per semplice caso, bensì per il fatto che si basavano sulle caratteristichedella letteratura gotica, sia a livello di tematiche, sia di attitudine che di generi musicali. In questo caso leinclinazioni e il linguaggio figurativo indicano influenze da parte della letteratura gotica del XIX secolo e del cinemahorror, oltre ad associare un gusto gotico nella musica e nella moda".

• Metallari: sono così definiti i fan della musica heavy metal. Vestono spesso indumenti di colore scuro: portanogiubbotti di pelle ("il caratteristico "chiodo"), anfibi o scarpe da ginnastica ai piedi, magliette dei loro gruppipreferiti. Le attitudini musicali non si fermano al all'heavy metal, ma spesso si allargano a tutto il rock e inparticolare all'hard rock. Non hanno orientamenti politici ufficiali. Negli anni Ottanta era forte la rivalità neiconfronti di punk, mod e paninari.

• Punk: hanno un look estremo composto da creste, borchie, giubbotti di pelle, anfibi, ecc.. molti di lorofrequentano centri sociali e vengono messi in relazione con il mondo anarchico-no global, anche se il movimentosi divide in due categorie:• un modello, lo street punk, segue l'anarchia più che come un vero e proprio schieramento politico, solo come

un pretesto per seguire uno stile di vita "senza regole";• l'altro modello, l'anarcho punk, al contrario è impegnato politicamente, si basa su idee più profondamente

anarchiche e rivoluzionarie; tali punk professano spesso ideologie come l'animalismo, femminismo, pacifismo,vegetarismo e hanno posizioni anti capitaliste;

I punk possono avere alcune affinità secondarie con i cosiddetti "punkabbestia", che fanno però riferimentoprevalentemente alla sottocultura Raver, altra rispetto a quella punk.

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Cultura giovanile 19

Bibliografia• Herbert Marcuse. Der eindimensionale Mensch, 1964. Ed. italiana: L'uomo a una dimensione [1]. Torino, Einaudi,

1999, pp. 260. ISBN 9788806152543• F. Adinolfi, Suoni dal ghetto. La musica rap dalle strade alla hit parade, Genova, 1989• Francesco Maria Battisti, Giovani e Utopia, Milano, 2002• Diego Miscioscia, Miti affettivi e culture giovanili, Milano, 1999

Voci correlate•• Antropologia culturale•• Cultura•• Cultura di massa•• Elenco delle subculture•• Sociologia urbana•• Subcultura

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Note[1] http:/ / www. einaudi. it/ libri/ libro/ herbert-marcuse/ l-uomo-a-una-dimensione/ 978880615254

Cultura undergroundIl termine cultura underground (o semplicemente underground) definisce un ampio insieme di pratiche e diidentità accomunate dall'intento di porsi in antitesi e/o in alternativa alla cultura di massa o della cultura popolare. Iltermine fu utilizzato per la prima volta da Marcel Duchamp, in una famosa conferenza a Filadelfia nel 1961, nellaquale dichiarò programmaticamente che l'Arte dovesse diventare sotterranea ("will go underground"), indicando lavia per l'utilizzo del termine underground[1].Nel mondo anglosassone, il termine "underground" ("sottosuolo") indicava una "rete sotterranea di resistenza" evenne utilizzato nel XIX secolo con le Underground Railroads, reti clandestine di case sicure per affrancare glischiavi in fuga dal Sud degli Stati Uniti. Analogamente, si definì nello stesso modo il network che facilitava la fugain Canada dei giovani statunitensi che rifiutavano il servizio di leva durante la guerra del Vietnam. Il termine venneanche utilizzato per indicare i movimenti di resistenza europei durante la seconda guerra mondiale ("TheUndergrounds")[2].

La cultura underground negli anni sessanta / settanta

Per approfondire, vedi Controcultura.

Sebbene la definizione contemporanea di cultura underground nasce negli anni cinquanta, essa viene solitamente riferita all'area creativa della controcultura giovanile alternativa e contrapposta alla cultura ufficiale che si sviluppò negli Stati Uniti e in Europa nella metà degli anni sessanta. L'underground fu una rete di gruppi teatrali, laboratori artistici, cineclub, spazi sociali a gestione comunitaria, librerie, case editrici, riviste politiche e letterarie, etichette discografiche indipendenti, negozi di abbigliamento usato, circoli culturali che si diffusero prima negli Stati Uniti, poi in alcuni paesi europei sulla scia della cultura beat, del movimento studentesco e del movimento hippy. Sebbene spesso non esistessero collegamenti reali e duraturi tra tali realtà, nate e sviluppatesi in modo informale e legate alla

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dimensione locale entro cui esse agivano, esse erano accomunate dal progetto di costruzione di una "societàparallela".La cultura underground si sviluppò all'interno di società del capitalismo avanzato in un'epoca in cui l'industriaculturale subiva forti trasformazioni per lo sviluppo dei mezzi di comunicazione di massa; in risposta a talimutamenti la cultura underground proponeva un utilizzo alternativo degli stessi mezzi di comunicazione atti alladiffusione di stili e princìpi di vita differenti da quelli della società ufficiale.Per estensione, la definizione di cultura underground venne in seguito utilizzata per indicare numerose retisottoculturali alternative ai canali ufficiali (punk, cyberpunk, ravers, alternative hip hop, ecc).

La cultura undeground in ItaliaIn Italia la cultura underground ebbe indiscutibili meriti nel diffondere le nuove tendenze dell'arte e della culturacontemporanea: dalla psichedelia alle filosofie orientali, dalla fantascienza alla letteratura beat. Rilevante ful'esperienza della rivista milanese Mondo beat (1965-1966), accanto alla nascita dei primi gruppi hippy. In Italia eFrancia esercitò una certa influenza anche il movimento situazionista, all'interno del quale convivevano sia la teoriarivoluzionaria che le azioni dirette di provocazione pubblica.Ma al contrario di quanto accadeva negli Stati Uniti, in cui la componente creativa e quella politica del movimentostudentesco procedettero strettamente connesse, in Italia il Sessantotto rappresentò un momento di rottura tral'identità del movimento politico e quella delle culture alternative, che si trovarono contrapposte: da una parte, infatti,il movimento studentesco si diresse verso un irrigidimento su posizioni ideologhe filo-marxiste, dall'altro le cultureunderground assunsero una piega artistica e visionaria, ripiegando ai margini del movimento contestatario.Significativa, per la cultura underground italiana fu la pubblicazione nel 1971 della prima mappa della scenaunderground italiana, il libro Ma l'amor mio non muore. Origini, documenti, strategia della "cultura alternativa" edell'underground in Italia (Arcana Editrice) a cui seguì "Dalle Alpi alle Piramidi" (Arcana Editrice).Importanti per il movimento alternativo le varie guide che vennero, in quel periodo, pubblicate e fatte circolare quasiesclusivamente nel circuito underground, tra cui: come coltivare la marijuana, come realizzare una radio libera, imanuali di autodifesa negli scontri di piazza, ecc. Molto attiva a pubblicare questo tipo di manuali la viterbeseStampa Alternativa, che lancerà anche la collana Millelire, capace, grazie al prezzo contenuto, di garantire tiratureelevatissime.Nel corso degli anni settanta in Italia avvenne una parziale ricomposizione tra la tendenza politica e quella creativache sfociò nel movimento del '77.

La stampa underground in ItaliaIl circuito delle riviste underground in Italia fu vasto ed articolato. Periodo fondamentale quello che si sviluppa tra il1967 e il 1977: tra le testate che meritano essere ricordate, oltre il già citato Mondo beat anche Pianeta fresco, ReNudo, Paria, Tampax, Roman high Roma sotto (poi Fallo!), L'Arca, Buco, Get Ready, King Kong (in cui muove iprimi passi Lorenzo Mattotti), Puzz, Gatti selvaggi, Hit, Hemicromis, P.L.M., A/traverso, Vomito, Cannibale e lostesso Frigidaire, vero e proprio fenomeno di mercato, capace di lanciare personaggi come Ranx Xerox e autoricome Pazienza, Tamburini, Mattioli, Echaurren.Molte di queste riviste (stampate in vari modi: offset, eliografia, ciclostile) aderirono alla I.A.P (InternationalAlternative Press), un piccolo sindacato/distribuzione con sede a Milano, attivo tra il 1971 e il 1979 circa.

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La cultura underground negli anni ottantaA partire dagli anni ottanta la cultura underground si confronta con le nuove tecnologie, sviluppando, di fatto, i primiesperimenti collegati all'utilizzo di internet, alla multimedialità e ai nuovi linguaggi espressivi. È questo il caso dellaChiesa dell'Elettrosofia o dei primi montaggi video realizzati su piattaforme Mac da Robert Croschicki, e dellanascita del Cyberpunk.Sulla scia delle esperienze newyorkesi di Keith Haring e di artisti apolidi giunti in Italia come Norman Mc Laren,scoppia il boom della Street Art, Arte di strada, ulteriore evoluzione della cultura del Graffitismo, ormai entrata didiritto nell'arte ufficiale. È in questa area che si muovono street artist di livello come Sten Lex o Bob Rock, Bros,Tresoldi, artisti outsider come Mauro Gottardo, Mario Pischedda e i bolognesi d'adozione Blu e Ericailcane.

La cultura underground negli anni novanta / duemilaDurante gli anni novanta, e agli inizi degli anni duemila, contrariamente, si creò una scissione totale e pienamentepercepibile dai decenni precedenti e da ciò che fino a quel momento la cultura underground aveva rappresentato invie per lo più retoriche. Oltre al contributo delle tecnologie emergenti essenziali, si miscelarono egregiamente aqueste ultime canoni artistici, filmografici e soprattutto musicali alternativi, innovativi, elevati e sensibili seppurapparentemente distaccati. La generazione era spinta ad una lotta, la resistenza underground; una lotta intrinseca edidealistica in opposizione indiretta, talvolta sfociante in veri e propri scontri urbani. Osservando l'innovazione deglianni novanta, tale decennio è stato composto in prevalenza dai risultati ottenuti dalle generazioni degli anni settanta eottanta emergenti, elemento che tese ad incrementare anche un notevole senso di indipendenza. Durante gli anninovanta padroneggiarono le sonorità elettroniche, assolutamente differenti dalle visioni attuali del concetto di musicaelettronica, e molto più legate a sviluppare ed accrescere sensazioni che ad inviare un messaggio. Si potrebbedefinire questo processo, un processo per lo più intellettuale e visionario oltreché alienante, oscuro e sotto certiaspetti cinico e degradato della vita. Un fenomeno paragonabile allo storico "male di vivere", e circostanza nellaquale la mente, resa matura prima del tempo dal raziocinio e dal senso di abbandono e assenza di certezze, fossespinta dal dovere di un'espressività insopprimibile che ne amplia le percezioni sensoriali, permettendo di raggiungerein qualunque circostanza una presumibile risposta all'ignoto, e si nutrisse dello stesso. La cultura underground deglianni novanta tese a distaccarsi quasi completamente da come era intesa prima di quel momento, creandone quasicome un parallelismo, ed il progresso, già insito nell'evoluzione della mentalità dei giovani del periodo, sotto certiaspetti più introversi e pragmatici, ma al contempo dinamici ed individualmente rivoluzionari, permise alla culturaunderground di raggiungere proprio durante gli anni novanta la sua più concreta esposizione.

Note[1] Giulio Brusi, La questione sperimentale (dalle origini agli anni '60 - contenuto in AA.VV. Fuori norma. La via sperimentale del cinema

italiano, Marsilio Editori 2013.[2] Underground su Online Etymology Dictionary (http:/ / www. etymonline. com/ index. php?search=underground)

Bibliografia• Controcultura in Italia (1967-1977). Viaggio nell'underground, di Pablo Echaurren e Claudia Salaris, Bollati

Boringhieri, 1999.• Ma l'amor mio non muore, Deriveapprodi, 2003.• Italia Underground, a cura di A. Mastrandrea, Sandro Teti Editore, 2009.• La cultura underground, di Mario Maffi, Odoya, 2009, ISBN 978-88-6288-0572.""Underground e Trasgressione", di Antonio Tedesco

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Voci correlate•• Musica underground

Collegamenti esterni• Alcune riviste underground negli anni 70 in Italia (http:/ / stampamusicale. altervista. org/

Riviste_underground_70/ index. htm)

Flower powerFlower power è un'espressione tipica del movimento hippy, che significa letteralmente "potere dei fiori", usatadurante la fine degli anni sessanta e i primi anni settanta come simbolo di una ideologia non violenta.

Nascita e sviluppoIl movimento nacque per opporsi attivamente alla guerra del Vietnam; alcune loro prese di posizione, come bruciarele lettere di chiamata obbligatoria alle armi, furono clamorose, suscitarono sdegno e critiche negli ambienticonservatori e tradizionalisti, ma riuscirono, egualmente, a gettare i semi di una "cultura hippy".Usavano vestirsi con abiti di colori vivaci e floreali e inoltre portavano fiori sul capo. La paternità dello slogan"Flower power" venne accreditata al poeta Allen Ginsberg che la coniò nel 1965. Da quel momento fu utilizzata inmolti contesti laddove fosse necessario riferirsi agli anni '60.Uno dei principali luoghi di incontro del movimento "Flower power" fu, addirittura, una vecchia chiesa diAmsterdam, trasformata in un club musicale, con tanto di caffè-bar e una grande sala di ascolto. L'ex luogo sacro furibattezzato "Paradiso" e divenne sinonimo di controcultura hippy, della musica rock e della Musica Psichedelica diquel tempo e di tolleranza all'uso di stupefacenti. Artisti come Yoko Ono si esibirono al "Paradiso" che, attualmenteè divenuto un Hard Rock Cafe.Tra gli altri atti pubblici simbolici resi celebri da canti, documentari e film, annoveriamo la distribuzione di fiori aipoliziotti e l'inserimento dei fiori nelle canne delle armi e nei cannoni.Le loro gesta furono immortalate dal fotografo Bernie Boston e accrebbero la popolarità degli esecutori materialicome "Hibiscus" (George Harris Jr.), leader del movimento di liberazione omosessuale.

Usi e credenze"Flower Power" sta ad indicare la credenza secondo cui i fiori abbiano notevoli proprietà nascoste, in particolarestupefacenti, di natura allucinogena che vanno scoperte. Ciò porta ad un'alterazione delle percezioni visive eduditive.La natura, era vista dagli hippy, definiti non a caso "figli dei fiori", come un qualcosa di positivo perché permettevadi andare al di là delle normali percezioni umane.I "figli dei fiori" gettarono le basi del moderno ambientalismo, perseguendo un contatto e un rapporto naturale eautentico con il mondo circostante e con il proprio corpo, per abbattere le varie dicotomie corpo-mente,campagna-città, natura-progresso, scienza-spiritualità.I manifestanti proposero un nuovo mondo di valori alternativi a quello dei loro padri, mostrarono segni diinsofferenza rispetto al corso della vita incanalato lungo i binari della consuetudine e della tradizione e per di piùdeciso senza il loro assenso.Quindi vestirono, mangiarono, dormirono, amarono e manifestarono le proprie idee e sentimenti con modalità nuove,seppur sfruttanti, in parte, anche culture lontane e antiche.

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Free party

Il tipico allineamento delle casse audio ha dato origine all'espressione muro dicasse;2007

I free party sono manifestazioni musicaliillegali principalmente di musica tekno, ogoa. Si tengono di solito in spazi isolati, peresempio all'interno di aree industrialiabbandonate o in grandi spazi aperti, comecampi, cave, boschi e foreste, con duratavariabile da una notte fino a più di unasettimana; in questo caso vengonosolitamente definiti teknival. Sonocaratterizzati dalla presenza di più soundsystem.

2013

Storia

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Origini

2005

Le componenti fondamentali che hanno dato origine aifree party sono la nascita della musica elettronica e ilconseguente sviluppo di strumenti musicali edattrezzature per la diffusione acustica agevoli a molti.Questi eventi risalgono alla fine degli anni ottanta in unmomento in cui, negli Stati Uniti come in Europa, siformano controculture tese a denunciare problemipolitici nei confronti di un sistema che impone divieti,repressione, leggi e controlli, evidenziando difficoltàeconomiche e disagi sociali, senza però rinunciare auna idea di aggregazione.[1]

La musica techno è segnata fin dalla sua nascita dallamarginalità rispetto alla società: essa si sviluppa fra le

minoranze, nei club americani frequentati per lo più da neri, giovani alternativi e omosessuali. A Chicago, nei primianni 80, nasce il Warehouse (magazzino) uno dei circoli più all'avanguardia per quanto riguarda le nuovesperimentazioni musicali elettroniche. Si cominciarono a sperimentare evoluzioni techno della vecchia musica soul efunky, alzando il livello dei bassi ed aumentando i bpm.

2013

I primi party trovano vita nelle fabbricheabbandonate delle metropoli statunitensi,più precisamente nelle fabbriche di Detroit,per poi espandersi rapidamente in Europa esoprattutto in Gran Bretagna, dove l'influssodella cultura psichedelica degli anni settantafa nascere un nuovo genere ancora,l'acid-house, che segnerà l'iniziodell'associazione tra i rave e il consumo disostanze stupefacenti e soprattutto la nascitadel rave illegale. A causa dello svilupposempre maggiore di locali notturni,discoteche e music club, l'uso del termine"rave" aveva perso gran parte delle sueconnotazioni ideologiche originali, e venivausato sempre più frequentemente per descrivere grandi eventi commerciali. La denominazione alternativa "freeparty" cominciò a essere usata in Francia a metà degli anni novanta per recuperare il significato di denuncia socialedei "rave" originali. Il termine "free" ("libero" o "gratuito") non si riferisce solamente all'accesso gratuito a questemanifestazioni, ma anche al fatto che gli artisti (DJ, musicisti, giocolieri, scultori) si esibiscono senza compenso, perdiffondere e condividere il proprio talento, nonché all'idea di liberazione dalle regole, dalla routine, dai divieti e dalleconvenzioni socialmente imposte.[2][3] La "libertà" dei free party viene espressa da chi vi partecipa principalmenteattraverso il ballo.

Le componenti principali che un party illegale vuole mettere in evidenza sono:• affronto alla proprietà privata attraverso l'occupazione di spazi abbandonati delle grandi città e la loro

autogestione temporanea (TAZ, Zone Temporaneamente Autonome),• attacco alle forme di produzione commerciale delle discoteche, al valore del denaro, ai rapporti sociopolitici di

dominio nel governo della metropoli,

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• negazione della "star" come djs,• autoproduzione come concetto di massa (dalla produzione stessa della musica alla creazione di una vera e propria

microeconomia alternativa),• approccio con empatia e stati alterati di coscienza,• ricerca di una consapevolezza comune, grazie alla messa in rete e della condivisione di conoscenze su un uso

creativo e sovversivo della tecnologia,• uguaglianza nelle diversità, al di fuori e della politica tradizionale.[4]

2008

[5][6]

2012

Una delle influenze più marcate della scena dei rave èstata la controcultura hippy che ha dato vita almovimento dei traveller, come nomadi cheorganizzavano grandi fiere gratuite, luogo di incontroper tutti i movimenti di controcultura, dai punk alleCrew che organizzavano feste acid house illegali aLondra. Alla fine degli anni '80 giovani e appassionatidi musica elettronica si orientavano sempre di più suifestival gratuiti, nei quali la techno si stavagradualmente sostituendo al rock psichedelico ascoltatoprecedentemente dagli hippy.

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Anni '90

Per approfondire, vedi Zone Temporaneamente Autonome.

Cominciavano così a nascere sound system a gestione collettiva, che organizzavano party a ingresso libero in campid'aviazione abbandonati o in cima alle colline, radunando una folla mista di amanti del genere. I sound systemprovengono dalla cultura giamaicana dei soundclash, luoghi dove si svolgevano "battaglie" di musica reggae tra muridi casse, molto spesso autocostruite.[]

2013

Molti giovani delle classi meno agiatereagirono all'abbassamento del tenore di vitaoccupando immobili dismessi nelle periferiedelle grandi città; questo fenomeno dàorigine ai cosiddetti "squat" all'interno deiquali presero vita i primi centri sociali.

Nel 1992 in Inghilterra la Spiral Tribe, unadelle principali "crew" dei tempi, organizzail Castlemorton Common Festival,[7] eventogratuito dalla durata di 6 giorni che radunòsul posto più di 20'000 persone. Alla fine diquesto festival tredici membri del gruppofurono arrestati immediatamente, processatie condannati dal Criminal Justice Act.(una

serie di disposizioni legislative, varate dal governo inglese, che imponevano il divieto di riunirsi senzaautorizzazione all'interno di uno spazio pubblico.)

2013.

Nacque il concetto di festa libera che sipoliticizzò in “freedom for the right to party”,diventato slogan di resistenza alla legislazioneconservatrice messa in atto dalla politica; Nel1996, in risposta al Criminal Justice Act, sisviluppa un'azione di protesta a livello globaleracchiusa nello slogan "Reclaim the streets"[8],che consiste nell'occupazione di spazimetropolitani, azioni di disturbo del trafficourbano attuate in bicicletta (massa critica) enell'organizzazione di street party, una nuovaforma di corteo danzante caratterizzato dallapresenza di migliaia di persone che ballanoseguendo i carri sui quali sono montati i soundsystem. Da queste parate musicali improvvisate discendono le attuali manifestazioni realizzate in tutta Europa, notesotto il nome di Street Rave Parade.

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EspansioneIl fenomeno si diffuse rapidamente dall'Inghilterra verso l'Europa, anche per via di molte tribe che decisero dispostarsi dove le leggi erano molto più tolleranti. Nel giro di pochi anni i free party divennero una realtà moltovissuta in paesi come Francia, Italia, Spagna e Repubblica Ceca, dove si vennero a formare numerose tribe moltoattive nell'organizzazione di "feste".[9][10] Alcuni gruppi si spostarono organizzando numerosi party in molte zoned'Europa e nel Mondo (La Francia e la Repubblica Ceca risultano tra i paesi dove queste manifestazioni sono piùdiffuse). Col passare del tempo il fenomeno si espanse tanto da diventare una questione sociale; nel 2001 in Franciaè stato varato un decreto legge (legge Mariani) che vieta l'organizzazione di rave senza l'autorizzazione dei prefettilocali. Alcune 'tribe', anche in seguito alle numerose multe e sequestri, si sono spostate viaggiando su veicoli militari,vecchi camion e autobus trasformati in case o magazzini mobili, con generatori, impianti audio, video e strutturemeccaniche verso l'est Europa,l'Africa e il sud America, zone dove queste manifestazioni sono ancora poco diffuse oassenti.[11]

2011

Presentazione econtroversie

Alcuni giornalisti entrati ad un freeparty scrivono:

« Condanniamo ciò che fanno ma allostesso tempo possiamo dire che sonoeducatissimi. Ci salutano cordialmente ebuttano l'immondizia nei bidoni.[12] »

« Nessun gesto violento. Al contrario, c'èun spirito di solidarietà e di fratellanza.Dopo averti urtato per sbaglio, ti fanno

una carezza.[13] »

La musica suonata (principalmente Tekno) è molto veloce (160/180/200 Bpm) con un basso molto pesante e tantibattiti ripetitivi. È anche per questo motivo che queste manifestazioni si svolgono solitamente in luoghi isolati dovel'alta potenza del suono (diverse decine di Kilowatt) non dia fastidio a nessuno.Il cuore pulsante attorno al quale si svolge la festa è il Sound system, della relativa Tribe (nome con il qualevengono chiamati i gruppi organizzatori).

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2011

Ogni sound è alimentato da varigeneratori, e composto da decine didiffusori acustici disposti a muro (daqui l'espressione muro di casse).

Ogni sound system diffonde il suogenere musicale. Le tendenzeprincipali sono: Tekno, Technohardcore, industrial, psy-trance, Goa,Breakbeat, Drum & Bass, Happyhardcore, Dubstep, e molti altri generi.

L'organizzazione non si limita al solosistema audio e luci; la tribe spessoallestisce un bar di fortuna (anche percompensare le spese di benzina e di organizzazione) e, a volte, una zona di "risposo" designata come la "chill out"dove spesso vi sono opuscoli informativi sulla prevenzione di sostanze stupefacenti, sesso, udito, ecc.[14]

L'ambiente che ospita la festa viene decorato con luci, laser, cartelloni, sculture e pannelli colorati, rendendol'atmosfera molto surreale e originale. Alcune tribe come i Mutoidi sono diventate famose per le gigantesche sculturedi rottami saldati e per i bizzarri e avanguardisti riadattamenti degli edifici in disuso dove tenevano i loro party.

2012

La musica all'interno del party può andareavanti anche per diversi giorni dietro fila,senza mai fermarsi. Il genere musicale tendea diventare un po' meno aggressivo lamattina ed il pomeriggio, per permettere aipartecipanti un po' di riposo e tranquillità.

Tekalogue

La partecipazione ai free party si basa su 10regole che spiegano come bisognacomportarsi e il rapporto che bisognerebbeavere con gli altri, il cosiddettoTekalogue:[15][16]

• Rispetta la natura.•• Rispetta te stesso.•• Rispetta gli altri.

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2013

• Se non vuoi lasciare il tuo cane a casaprenditi cura di lui.

• Parcheggia in modo intelligente.•• Stai attento alle informazioni sul party:

tienile per te e per i tuoi amici.•• Sei responsabile della tua sicurezza e di

quella degli altri: se vedi qualcosa disbagliato, violenza, aggressioni oqualunque cosa non esitare a intervenire.

•• Non danneggiare o rubare il materiale delsound system e di nessun altro.

• Espandi la tua empatia.•• Sorridi sempre, trasmetti energia positiva

e prendila bene, ricorda: Tu sei il party.

ManifestoSulla principale piattaforma web rivolta ai free party una pagina intera è dedicata al Manifesto del Rave [17], (ininglese e italiano).

2010

La diffusione del fenomeno

Questi eventi nascono volutamente conl'intenzione di rimanere estranei edistanti dal sistema; la particolarità del"party" è sempre stata l'alone dimistero che lo circondava e lo rendevaimpalpabile al modo esterno.[18] Negliultimi anni, anche per via di internet edei social networks, questa cultura haavuto modo di espandersi e farsiconoscere rapidamente da un pubblicomaggiore, potendo trasformarsi in unfenomeno sociale accessibile e dimoda.

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Danni ai diritti di proprietà, inquinamento e rumoreMolto spesso il proprietario del terreno sul quale si svolge la festa non ne è al corrente. La maggior parte dei reclamiavviene a causa dell'altissimo volume della musica, udibile anche a chilometri di distanza.

Rifiuti raccolti ed ammassati al termine di un freeparty

L'accesso ad una zona naturale da parte di migliaia di persone rischiadi degradare inevitabilmente l'ambiente. Eventi dalla durata di piùgiorni lasciano sul posto centinaia di chili di rifiuti, spesso difficili darimuovere da parte di chi partecipa, causa la mancanza di appositicontenitori. È comunque solito vedere decine e decine di sacchi neridispersi nella festa per arginare il problema, o momenti nei quali lamusica abbassa volume, per dedicarsi alla raccolta di tuttal'immondizia.[19] Talvolta i partecipanti lasciano i rifiuti tutti in unangolo permettendone facilmente il recupero. [20]

Utilizzo di sostanze stupefacentiAnche per via dello spirito di auto-responsabilizzazione nei free party, vi è una elevata tolleranza nei confronti dellavendita e dell'assunzione di sostanze stupefacenti, come Marijuana, MDMA, e allucinogeni. Su alcuni volantinicircolati all'interno di free party, si legge come l'Eroina sia al contrario ripudiata e non gradita all'interno di una festa.

Un telone esposto ad un free party dice: Meno droghe, più bassi

Nel 2008 e nel 2009 si sono verificati 3 casi di morteper overdose avvenuti durante un free party inItalia.[21][22] Anche in seguito a questi avvenimenti,all'interno del party si cerca di combattere le forme diabuso da sostanze stupefacenti, invitando le persone aballare di più, e "drogarsi" di menoWikipedia:Uso dellefonti.

Durante alcune manifestazioni si prevede installazionedi un "sito" di prevenzione, informazione, supportoinformativo e punto di primo soccorso per evitare leconseguenze dannose provocate dall'abuso di sostanzestupefacenti.

La danza

2012

La principale forma di espressione all'interno del party è la danza,considerata sin da tempi remoti uno dei più potenti mezzi disocializzazione, di esorcizzazione,e di comunicazione con ildivino. Lo strumento privilegiato nelle danze rituali è il tamburo,rappresentato ai free party dalle casse, il cui ritmo ossessivo eincessante è secondo studiosi come M. Eliade, capace di produrreo facilitare la trance.

Le occasioni della danza per le popolazioni primitive erano legateai cicli della vita individuale e delle stagioni, caratteristica questa

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Free party 31

che si può osservare nella periodicità dei party, specialmente per festività come il Capodanno, il Carnevale,Halloween, l'Equinozio di Primavera e il Solstizio d'Estate. Queste ricorrenze vengono frequentemente salutate conun party “speciale”, preparato con maggior cura dei particolari e dei dettagli. Un altro aspetto comune tra il party e leantiche danze tribali, è la presenza della trance, a volte legata all'uso di sostanze psicotrope. La ripetizione deimovimenti, la perdita dei punti di riferimento e dell'equilibrio, legati all'effetto ipnotico della musica, sono unatecnica per raggiungere stati alterati di coscienza.

2010

L'ambiente e la scenografia sono dueelementi fondamentali nella danza aiparty, ne sono parte integrante eindispensabile, perché ciò cherealmente conta è l'atmosfera, equest'ultima è determinata non solodalle caratteristiche e dalle movenzedei danzatori, ma anche dal gioco diluci, dai “costumi” e dalla scenografia.

La trance, accomunata alla danza, è neifree party un modo di liberarsi, diesprimersi totalmente, ed ha unafunzione reintegrativa, in cui il singolo si fonde nel Tutto, in cui il danzatore è attore e spettatore di sé stesso e delgruppo.

Critiche al movimento

2012

Valori ed esperienze che avrebbero dovuto esistere in tutti i party, avolte, sono assenti o così irrilevanti da non poterli distinguere dallaconsuetudine della realtà attuale.[23]

• La musica ritorna dentro uno standard, chiusa, ed il contesto stessocon lei.

• Altre performance artistiche oltre alla musica, e la giocoleria nonhanno spesso potenziale, sono deboli, o totalmente assenti.

• Non c'è più niente di iniziatico nelle sostanze stupefacenti, chevengono spesso consumate in un modo barbarico, sconsiderato eirresponsabile.

• All'arrivo delle forze dell'ordine molte persone preferiscono abbandonare la festa piuttosto che provare araggiungere un compromesso, o aiutare la tribe a smontare e ripulire il party.

• Il party, che vuole essere un posto di libertà e sperimentazione, diventa, a volte, un grottesco supermercato, estimola ogni abuso ed incoerenza.

• Alcune persone non fraternizzano con le altre, sono anestetizzate dalle droghe, chiuse, paranoiche, violente, tristi.Queste persone riproducono nel freeparty le peggiori abitudini ed i peggiori schemi sociali.

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Note[1] drexkode (http:/ / www. drexkode. net/ PageContents/ Articoli/ Tesi Raveparties/ cap secondo 1 - 2. htm#nomadismo)[2] Le tipologie del fenomeno rave in un'ottica antropologica - Isabella C (http:/ / www. scribd. com/ doc/ 21054279/

Le-tipologie-del-fenomeno-rave-in-un-ottica-antropologica-Isabella-C)[3] http:/ / news-town. it/ cronaca/ 923-rave-party-a-oricola-arresti-e-denunce-la-parola-ai-ravers-feste-pacifiche. html[4] La festa (http:/ / www. psiconautica. in/ index. php?option=com_content& view=article& id=39:la-festa& catid=6:zat& Itemid=9)[5] drexkode (http:/ / www. drexkode. net/ PageContents/ Articoli/ Tesi Raveparties/ cap terzo 2. htm)[6] drexkode (http:/ / www. drexkode. net/ PageContents/ Articoli/ Tesi Raveparties/ cap quarto 1. htm)[7] http:/ / thetinypage. artathack. me/ articoli/ rave/ movimentocrustyraver. php Spiral Tribe e il movimento Crusty-Raver, 1991-'97 Tratto da

"Generazione Ballo/Sballo" di Reynolds Simon[8] RTS (London) HOME (http:/ / rts. gn. apc. org/ )[9] Dolce Vita n° 27 – Marzo/Aprile 2010 / Tribe invasion (http:/ / www. enjoint. info/ ?p=3103)[10] Il techno nomadismo (http:/ / www. psiconautica. in/ index. php?option=com_content& view=article& id=41:il-techno-nomadismo&

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rave_party_cornaredo_milano_diskonnected_free_party_19_settembre_2009_inchiesta_foto. html)[14] Lab57: Presentazione Breve del progetto (http:/ / lab57. indivia. net/ chi-siamo/ presentazione-breve-del-progetto/ )[15] U are the party. Il tekalogo dei raver - Tg24 - Sky.it (http:/ / tg24. sky. it/ tg24/ cronaca/ 2009/ 09/ 23/

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Collegamenti esterni• Zone Temporaneamente Autonome; articoli sulla cultura dei 'free party' (http:/ / www. psiconautica. in/ index.

php?option=com_content& view=category& id=6:zat& Itemid=9& layout=default)• Rave me tender, articolo su rave party e teknival (http:/ / www. minimaetmoralia. it/ wp/

rave-me-tender-il-teknival-in-10-discipline/ )• World Traveller Adventures|Video documentario - Viaggio delle comunità Tekno-nomadi verso est Europa,

India, Africa (http:/ / video. google. com/ videoplay?docid=7691599703791246578)• Tekno - Il respiro del mostro / Film documentario di Andrea Zambelli: analisi storica dall'origine della scena rave

fino all'espansione e al consolidamento nell'Europa Continentale da fine anni '90 al 2005 (http:/ / www. youtube.com/ watch?v=cifnZjQf7IU)

• Nomadismo e tribalismo nelle comunità techno; analisi sociologica dei rave illegali (http:/ / www. drexkode. net/PageContents/ Articoli/ Tesi Raveparties/ Tesi rave parties indice. htm)

• (EN) Manifesto dei Rave (http:/ / shockraver. free. fr/ 23. htm)• Rovigo oggi - Lo sballo che rende liberi (http:/ / www. rovigooggi. it/ articolo/ 2010-10-01/

non-chiamateli-rave-ma-free-party/ )• Le tipologie del fenomeno rave in un’ottica antropologica (http:/ / www. scribd. com/ doc/ 21054279/

Le-tipologie-del-fenomeno-rave-in-un-ottica-antropologica-Isabella-C)• (FR) 36 72 - LaFreeStory Viaggio nell'universo techno dei free party (http:/ / teknoparty. are. free. fr/ doc/ 3672.

htm)

Voci correlate•• Tekno•• Goa trance•• Mutoidi•• Rave party•• Spiral Tribe•• Zona temporaneamente autonoma

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Gabber (sottocultura)Con il termine Gabber si intende una sottocultura giovanile nata in Europa alla fine del Novecento.

StoriaLa musica hardcore è un sottogenere della musica techno. La sua caratteristica principale è l'uso di una drummachine con un distorsore in modo tale da generare un'onda quadra con pitch decrescente. L’hardcore nasce aRotterdam, e si distingue per le sonorità potenti e aggressive. L'hardcore old-school dell'inizio e la metà degli anninovanta aveva poco più di 130 battiti per minuto (bpm) ed era molto più morbida di quella attuale. Il ritmo dellatipica musica techno-hardcore moderna parte da circa 180 bpm in avanti (salvo alcune eccezioni). L'espandersi delmercato discografico hardcore portò alla luce i primi abiti cosiddetti Merchandise labels, ovvero veri e propri capid'abbigliamento, come bomber, tute, t-shirt e cappellini, con segni e scritte dalle case discografiche hardcore. Con ilpassare degli anni, questo tipo di abbigliamento è penetrato radicalmente all'interno del movimento.Solitamente i gabber indossano capi d'abbigliamento come tute da ginnastica, o polo, marchiati Australian, uscita sulmercato olandese ma di marca italiana ovvero prodotta dalla ditta L'Alpina con texture e tinte sgargianti, molto invoga nell'iniziale periodo rave e appartenente maggiormente alla cultura centro-europea, e con ai piedi le Nike AirMax Classic, ma si possono trovare anche marchi come la Cavello, nato appositamente sull'ondata gabber, edoriginariamente copia dell'Australian, e marche riconducibili all'abbigliamento tennistico, come: Fila e SergioTacchini e Diadora . Particolare proprio e caratteristico della cultura gabber del primo periodo è l'assolutacoincidenza dei costumi fra i sessi. Gli abiti ed i prodotti che vanno a definire "l'uniforme" gabber, pur appartenendodi diritto al mondo maschile, sono i medesimi, senza alcuna variazione, del mondo femminile. A tal punto dacomprendere anche la rasatura dei capelli, completa o laterale o della nuca anche chiamato doppio taglio e in italiachiamato taglio all'olandese.Successivamente lo stile estetico gabber è mutato, avvicinandosi molto allo stile Skinhead, classico delle curve delNord Europa. Se i primi gabber nella maggior parte erano apolitici, in questa seconda fase solo alcuni si rifanno aideologie fasciste, e in alcuni casi naziste ma non tutti perché alcuni gabber erano anche di etnie diverse , coloro cheappoggiavano l'ideologia di estrema destra adornando i propri abiti con spille o toppe raffiguranti simbolinormalmente associati all'estrema destra. In questi anni insieme al classico abbigliamento gabber, vengono accostatii tipici marchi british usati nella cultura skin, come Lonsdale, Louis Vuitton, Burberry, PitBull,Fred Perry,TreeStrake,Ben Sherman e alcuni gabber iniziano ad indossare anfibi Getta Grip,Rangers e Dr. Martens, alternandoli alleNike Air Max Classic simbolo storico che non viene mai abbandonato dal movimento , la variazione del gabber chedecide di non essere piu apolitico ma di pensarla più con ideologie di estrema destra porta anche delle problematichenel movimento sia nel rispetto del prossimo sia nella cultura del gabber variando la base del movimento stesso cioela parola stessa gabber che vuol dire amico , e essendoci razzismo un gabber caucasico non può piu essere amico diun gabber di colore, perciò i gabber di estrema destra non vengono ben visti dal movimento vero e proprio cherimane per la maggioranza apolitico , oltretutto il gabber di estrema destra viene visto male anche dal popolo naziskin perché definiscono i gabber di destra feccia, siccome cercano di assomigliare al popolo skin non avendo glistessi ideali valori/opinioni e mentalità il gabber di destra soprattutto in italia viene talmente odiato dai nazi skin cheviene perseguitato dai nazi stessi con vere missioni punitive. di conseguenza i veri gabber rimangono apolitici anchein seguito.A differenza del primo, nel secondo periodo, pur mantenendo invariati alcuni accessori culto, come le Classic, o la polo Fred Perry,Lonsdale o Australian, alcune gabberine (soprannome tipicamente italiano dato alle gabber di sesso femminile) iniziano a mutare costumi, indossando la gonna da ragazza tipica delle cheerleader ma sempre di marca Australian tipicamente da tennista, o altri indumenti appartenenti all'immaginario collettivo porno, ma molto spesso utilizzano la tipica tuta australian tipica dell'abbigliamento gabber maschile. La capigliatura tipica delle "gabberine" è costituita fondamentalmente da una parte di capelli rasati a zero(dietro la nuca), con varianti diverse o

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copletamente tirati con coda di cavallo alta a volte normale o con trecce & treccine posteriore a volte di colorinaturali o stravaganti e spesso davanti una frangetta a volte tinta con vari colori, mostrando sempre la nuca rasata, senon a volte le piu estreme completamente rasate come i maschi.

Gabber girlsstyle

Gabber boystyle

Gabber girl style Gabber boy style

Gabber boy style

La musica hardcore è stata creata a Rotterdam nel 1990: i pionieri sono stati i tifosi del Feyenoord che, con le loroteste rasate, hanno fondato una moda che è poi divenuta uno stile di vita. Nel corso del tempo l’hardcore si è evolutain differenti stili tra cui il genere Gabber che ha un ritmo ancora più veloce ed è meno melodico: per le suecaratteristiche quindi, come la musica Techno, l'hardcore raccoglie molto successo tra i ragazzi più grintosi e aperti anuove esperienze musicali. Questo movimento è approdato anche in Italia (divulgato in principio dalle discotechebresciane una su tutte il Number One), dove ha assunto grande importanza soprattutto negli ambienti più trasgressivie in tantissimi locali italiani. I ragazzi che abbracciano questa moda si suddividono in due categorie: gli HardcoreWarriors ("Guerrieri Hardcore" che non centrano assolutamente nulla con la cultura gabber *pua invenzioneitaliana*) e i “Gabbers”, entrambi nel modo di vestirsi si attengono ad un preciso modello WARRIORS: tutefluorescenti, capelli acconciati con spuntoni e creste multicolori, borchie, zeppe e altri accessori e componentiestetiche riprese dallo stile punk per i primi I GABBER: bomber, maglie,polo,tute felpe e jeans scarpe da ginnasticagriffate (Nike Air Max Classic), testa rasata, cappellino, orecchini e piercing a piacere (invenzione italiana poi usataall'estero in seguito) per i gabbers; la linea “Lonsdale London” è la più gettonata insieme all'Australian marche di altoprezzo, invece gli warriors le firme “Terror Corps”, “Space Trip” per la loro abbordabilità, essendo generalmente iragazzi "warriors" appartenenti a classi sociali piuttosto disagiate.In italia due volte durante gli anni 90 il popolo hardcore italiano ha avuto l’occasione di riunirsi all'”Hardcore Nation”, dove è possibile incontrare i “fratelli gabber” attualmente 2010/2013 il popolo gabber è ancora attivo in tutto il mondo e dall'italia partono ogni settimana tantissimi gabber per andare a ballare all'estero a festival internazionali imponenti di musica hardcore e dei suoi sottogeneri, ma non abbandonano la loro madre patria italiana partecipando a svariate serate sia al Number One che Florida e altre minori come Star fuckers,Overgate,Die Hard Milano,Kilaowatt project,Cybernetiks,Play Hard... Attraverso la musica, anche attraverso l’abbigliamento il movimento esprime quell’aggressività che non riesce a trovare sfogo nella società tirando fuori tutta l'energia nel ballo . Fra i Guerrieri si nascondono anche appartenenti a frange politiche di orientamento Anarchico e Fra i Gabbers

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si trovano pochi elementi che abbracciano ideologie di estrema destra ; tuttavia non si vuole identificare nella figuradel gabber un pericolo per la comunità. i gabber di estrema destra non vengono ben visti dal movimento vero eproprio che rimane per la maggioranza apolitico , oltretutto il gabber di estrema destra viene visto male anche dalpopolo nazi skin perché definiscono i gabber di destra feccia, siccome cercano di assomigliare al popolo skin nonavendo gli stessi ideali valori/opinioni e mentalità il gabber di destra soprattutto in italia viene talmente odiato dainazi skin che viene perseguitato dai nazi stessi con vere missioni punitive. di conseguenza i veri gabber rimangonoapolitici anche in seguito.

In ItaliaIn Italia la cultura Gabber è sempre stata abbastanza malleabile alle mode subalterne dei teenager(sempresottovalutata come una moda passeggera errando e mai presa in considerazione come un vero e proprio stile di vitacome in Olanda, Tranne alcune eccezioni di Gabber italiani convinti), ed oltre agli stili sopraelencati si assiste afenomeni mutevoli a seconda della zona del paese.Comunque la comunità italiana si distingue per aver introdotto marchi quali Oxbow, Kappa, e la famosa tuta acetatadell'Adidas a tre strisce.Nascono quindi mode nelle mode differenti, come a Roma, dove alcuni gabber fanno rientrare nell'"uniformegabber" anche zaini di piccole misure, di varie marche come nike, adidas o lonsdale. Nell'Italia settentrionale nel1999/2000 nasce la moda, ormai oggi utilizzata ovunque, del "cappellino tirato su"; prima dovuto alla testa rasatache facendo "pressione" sul cappello incastrava il tessuto in una posa alzata, poi divenuto un vero e proprio must pertutto il movimento.Tipicamente italiana è anche la moda dei piercing, cosa invece non rispecchiabile nel resto d'Europa, dove l'utilizzodi tali accessori non è considerata come parte caratterizzante del movimento, bensì è vista come una scelta personale.Un fenomeno collegato al movimento, riguarda i cosiddetti hardcore Warriors, nati tra i frequentatori abituali delladiscoteca bresciana "Number One", ben prima dell'arrivo della "cultura gabber" in Italia non appartenentialla culturagabber , similari solo per gradire lo stesso stile di musica.Questo movimento pur accostandosi a quest'ultimi nell'ascolto di musica hardcore (anche se orientati a suoni ritmipiù ossessivi, come l'Industrial hardcore o la Speedcore), differisce radicalmente per quanto riguarda l'abbigliamentoe il modo di ballare. Gli Hardcore Warrios utilizzavano abiti molto appariscenti, come tute aderenti e fluorescenti,guanti in pelle, scarpe Buffalo (un particolare modello di scarpe a zeppa), e variegati accessori, oltre a caratterizzarsiper un look fatto di creste multicolori e multiforma (stile street punk), e la faccia dipinta da vari disegni, oltre al pogo(ereditato da altre culture giovanili) utilizzato come "ballo" a differenza dei gabber e del loro tranquillo ballosolitario chiamato hakken e in italia doppio passo incrociato o passetto.

BUFFALO

Negli ultimi anni, con il crescere di popolarità del mondo gabber,sempre più ragazzi decidono di abbracciare questo stile di vita, facendonascere alcune distinzioni interne, che vedono contrapposti i più"anziani", e i neofiti, o più semplicemente i ragazzini che si vestono edatteggiano a gabber, spesso bollati come "fuffa" (espressione usata nelNord Italia), o come "zwabber", in italiano tradotto in "radazza"(modello di scopa), a sottolineare il disprezzo per coloro che (a dettaloro) sono privi delle basi culturali del movimento.

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Nascita e luoghi comuniAl contrario di quanto si possa pensare, a causa di una forte diffusione di notizie errate, la musica hardcore non nascein Olanda, bensì in Germania. Il primo brano hardcore caratteristico è inciso nel 1989 e pubblicato nel 1990. Latraccia si chiama We Have Arrived e uscì nel vinile Reflections Of 2017. L'autore è Marc Trauner, il cui nome d'arteera Mescalinum United, il disco usci nella label "Planet Core Productions" nel 1991. Mescalinum United insieme aThe Mover pubblicò una nuova versione dove nel primo lato si trova la traccia We Have Arrived e nel secondo latoNightflight (Non-Stop To Kaos) di The Mover nella label "Industrial Strength Records" . "We have arrived", èsicuramente la traccia più significativa per lo sviluppo della musica hardcore in tutto il mondo.La musica hardcore si sviluppa nei paesi del Benelux, grazie alla fama della techno belga e della casa discograficaR&S sulla quale si individua l'evoluzione del suono techno in risposta all'underground resistance di Detroit ed ilclassico suono Detroit-techno. Su R&S è stato stampato il primo disco hardcore-techno classificato per stile egenere: Second Phase – Mentasm (synth e cassa Roland TR-909), ma ancora prima di Mentasm un grande classico siera diffuso per tutti i rave party europei, Dominator degli Human Resource; le sonorità erano ancora molto legateall'acid-techno, ma le varie sperimentazioni con i nuovi macchinari a disposizione portarono i produttori adaddentrarsi in diverse sfaccettature del suono.Un vero e proprio stile predominante non si era ancora venuto a creare, c'erano diverse realtà dislocate tra di loro:Marc Acardipane e la PCP a Francoforte, Spiral Tribe e il movimento crusty-tekno in Inghilterra, l'IndustrialStrenght di Lenny Dee a New York, la Rotterdam Records a Rotterdam; queste sono le 4 realtà predominanti, manon le uniche. La traccia We Have Arrived (1991) di Marc Acardipane (Mescalinum United) stampata su diverseetichette, tra le quali Dance xtc 2001, R&S ed Industrial strenght, è sicuramente la traccia più significativa per losviluppo della musica hardcore non solo nei Paesi Bassi, ma anche nel resto del mondo.La prima hardcore era diffusa da piccole radio pirata che trasmettevano i pochi dischi in commercio; tra questiricordiamo in particolare il Dj Paul Elstak, considerato uno dei padri della hardcore e tuttora attivo nell'ambiente. Laprima traccia hardcore olandese è Poing (1992) dei Rotterdam Termination Source, una delle prime hit-hardcore alivello europeo, caratterizzata da un effetto digitale di rimbalzo di "boing". Il negozio di dischi Midtown, nelquartiere Nieuwe Binnenweg di Rotterdam, è stato uno dei primi negozi di dischi della musica hardcore. Da qui inpoi il suono olandese ha sviluppato e si è evoluto in diversi generi e sottogeneri.Rotterdam era in contrapposizione alla scena house-acid-mellow di Amsterdam. Successivamente anche Amsterdame un po' tutta l'Olanda viene invasa dall'hardcore-techno; riprendendo l'estetica degli hooligan del Feyenoord, nasceun vero e proprio movimento raver classificato come gabber (che in olandese-yiddish significa "amico").L'organizzazione commerciale ID&T aiutò molto a rendere questo genere di musica popolare, organizzando party evendendo merchandising. Il movimento gabber e la musica hardcore in Olanda hanno il maggior sviluppo nel 1996,dove il 25% della popolazione giovanile si classificava come gabber: all'epoca c'erano diverse fanzine(thunder-megazine, strobe...) e diversi programmi televisivi (hakkkkke tv, presentato da mc DROKZ, BOUNZE,presentato da Charly Lownoise e Mental Theo...).Dopo questo periodo caratterizzato da brani abbastanza veloci (180 bpm), con cassa ampollosa e tipica della roland909 e synth happy, nel periodo fine 97-99 viene a nascere, in maniera prima nascosta e poi predominante, una nuovascuola ed un nuovo stile più lento, con bassi distorti ed effetti filtrati; venne chiamato New Style (o Nu Style) e NewSkool. Parecchi fan di vecchia data odiarono il New Style e le discoteche dove veniva suonata. Questa rivalitàall'Hardcore New Style è per certi versi simile alla rivalità che si era venuta a creare precedentemente tra l'hardcore"regolare" e l'happy hardcore. I due stili più o meno si sono avvicinati; e la maggior parte dell'hardcore oggi èprodotta con un BPM che varia dai 160-190 BPM. È tipicamente un po' più lenta dello stile creato a Rotterdam nellametà degli anni novanta, e in qualche modo più veloce di molte tracce New Style (230-260 BPM). By WikipediaIn Olanda nei primi anni l'hardcore era diffusa da piccole radio pirata che trasmettevano i pochi dischi in commercio. Il primo disco hardcore Dutch fu rilasciato dalla Rotterdam Records nel 1992 il disco si chiama Amsterdam Waar

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Lech Dat Dan? degli Euromasters; in questo gruppo era composto da due volti importanti della scena hardcoredutch, Paul Elstak e Rob Fabrie. Tra questi ricordiamo in particolare il dj Paul Elstak, considerato uno dei padri dellahardcore e tuttora attivo nell'ambiente. Questo disco e la prova della contrapposizione che c'era ed è tuttora oggi traRotterdam e Amsterdam. Nella copertina del vinile è illustrata a destra "strega Euromast", l'alta torre di Rotterdamche urina su Amsterdam, questo simbolo è stato utilizzato come logo del Parkzicht (il famoso club di Rotterdamdove è stata proposta per la prima volta la musica hardcore in Olanda). Nel 1992 dalla Roterdam Records fu ancherilasciato il disco Poing dei Rotterdam Termination Source, una delle prime hit-hardcore a livello europeo,caratterizzata da un effetto digitale di rimbalzo di "boing".

Aspetto (abbigliamento)Lo stile estetico gabber nasce da una mixture tra lo stile ultras-hooligans dei sobborghi di Rotterdam, moda rave eabbigliamento sportivo.Le caratteristiche predominanti dell'originale look gabber erano/sono la testa rasata, o nelle varianti a spazzola o latidella testa rasati con capelli ingellati all'indietro (tipico della zona di Rotterdam).

La Air Max IV o Classic, tipicamente usate dai gabber.

Primo periodo (94-97)Solitamente i gabber indossano capi d'abbigliamento,come tute da ginnastica, o polo, marchiati Australian,uscita sul mercato olandese con texture e tintesgargianti, molto in voga nell'iniziale periodo rave eappartenente maggiormente alla cultura centro-europea,e con ai piedi le Nike Air Max IV , uscite nel mercatonel 91 nei modelli Classics e BW. In Olanda vieneutilizzato come marchio alternativo all'Australian laCavello un marchio Olandese, utilizzato dai Gabber nelperiodo di scarsa reperibilità dell'Australian (nel 96) ealcuni anche indossando il "Bomber" giubbottotipicamente usato anche dagli "Skinheads".

La comunità italiana si distinse per aver introdotto marchi quali Oxbow, Kappa, e la famosa tuta acetata dell'Adidasa tre strisce.

L'espandersi del mercato discografico hardcore portò alla luce i primi abiti cosiddetti Merchandise labels, ovveroveri e propri capi d'abbigliamento, come bomber, tute, t-shirt e cappellini, con segni e scritte dalle case discografichehardcore. Con il passare degli anni, questo tipo di abbigliamento è penetrato radicalmente all'interno del movimento.Particolare proprio e caratteristico della cultura gabber del primo periodo è l'assoluta coincidenza dei costumi fra isessi. Gli abiti ed i prodotti che vanno a definire "l'uniforme" gabber, pur appartenendo di diritto al mondo maschile,sono i medesimi, senza alcuna variazione, del mondo femminile. A tal punto da comprendere anche la rasatura deicapelli, completa o laterale.Secondo periodo (98-02)Successivamente lo stile estetico gabber è mutato, avvicinandosi molto allo stile Skinhead, classico delle curvedel Nord Europa. Se i primi gabber nella maggior parte erano apolitici, in questa seconda fase solo alcuni si rifannoa ideologie fasciste, e in alcuni casinaziste ma non tutti perché alcuni gabber erano anche di etnie diverse , coloro cheappoggiavano l'ideologia di estrema destra adornando i propri abiti con spille o toppe raffiguranti simbolinormalmente associati all'estrema destra. In questi anni insieme al classico abbigliamento gabber, vengono accostatii tipici marchi british usati nella cultura skin, come Lonsdale, Louis Vuitton, Burberry, PitBull,Fred Perry,TreeStrake,Ben Sherman e alcuni gabber iniziano ad indossare anfibi Getta Grip,Rangers e Dr. Martens, alternandoli alleNike Air Max Classic simbolo storico che non viene mai abbandonato dal movimento , la variazione del gabber che

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decide di non essere piu apolitico ma di pensarla più con ideologie di estrema destra porta anche delle problematichenel movimento sia nel rispetto del prossimo sia nella cultura del gabber variando la base del movimento stesso cioela parola stessa gabber che vuol dire amico , e essendoci razzismo un gabber caucasico non può piu essere amico diun gabber di colore, perciò i gabber di estrema destra non vengono ben visti dal movimento vero e proprio cherimane per la maggioranza apolitico , oltretutto il gabber di estrema destra viene visto male anche dal popolo naziskin perché definiscono i gabber di destra feccia, siccome cercano di assomigliare al popolo skin non avendo glistessi ideali valori/opinioni e mentalità il gabber di destra soprattutto in italia viene talmente odiato dai nazi skin cheviene perseguitato dai nazi stessi con vere missioni punitive. di conseguenza i veri gabber rimangono apolitici anchein seguitoIn ItaliaIn Italia la cultura Gabber è sempre stata abbastanza malleabile alle mode subalterne dei teenager(sempresottovalutata come una moda passegger e mai presa in considerazione come un vero e proprio stile di vita come inOlanda, Tranne alcune eccezioni di Gabber italiani convinti), ed oltre agli stili sopraelencati si assiste a fenomenimutevoli a seconda della zona del paese.Comunque la comunità italiana si distingue per aver introdotto marchi quali Oxbow, Kappa, e la famosa tuta acetatadell'Adidas a tre strisce.Nascono quindi mode nelle mode differenti, come a Roma, dove alcuni gabber fanno rientrare nell'"uniformegabber" anche zaini di piccole misure, di varie marche come nike, adidas o lonsdale. Nell'Italia settentrionale nel1999/2000 nasce la moda, ormai oggi utilizzata ovunque, del "cappellino tirato su"; prima dovuto alla testa rasatache facendo "pressione" sul cappello incastrava il tessuto in una posa alzata, poi divenuto un vero e proprio must pertutto il movimento.Tipicamente italiana è anche la moda dei piercing, cosa invece non rispecchiabile nel resto d'Europa, dove l'utilizzodi tali accessori non è considerata come parte caratterizzante del movimento, bensì è vista come una scelta personale.Un fenomeno collegato al movimento, riguarda i cosiddetti hardcore Warriors, nati tra i frequentatori abituali delladiscoteca bresciana "Number One", ben prima dell'arrivo della "cultura gabber" in Italia non appartenentialla culturagabber , similari solo per gradire lo stesso stile di musica.Questo movimento pur accostandosi a quest'ultimi nell'ascolto di musica hardcore (anche se orientati a suoni ritmipiù ossessivi, come l'Industrial hardcore o la Speedcore), differisce radicalmente per quanto riguarda l'abbigliamentoe il modo di ballare. Gli Hardcore Warrios utilizzavano abiti molto appariscenti, come tute aderenti e fluorescenti,guanti in pelle, scarpe Buffalo (un particolare modello di scarpe a zeppa), e variegati accessori, oltre a caratterizzarsiper un look fatto di creste multicolori e multiforma (stile street punk), e la faccia dipinta da vari disegni, oltre al pogo(ereditato da altre culture giovanili) utilizzato come "ballo" a differenza dei gabber e del loro tranquillo ballosolitario chiamato hakken e in italia doppio passo incrociato o passetto.Negli ultimi anni, con il crescere di popolarità del mondo gabber, sempre più ragazzi decidono di abbracciare questostile di vita, facendo nascere alcune distinzioni interne, che vedono contrapposti i più "anziani", e i neofiti, o piùsemplicemente i ragazzini che si vestono ed atteggiano a gabber, spesso bollati come "fuffa" (espressione usata nelNord Italia), o come "zwabber", in italiano tradotto in "radazza" (modello di scopa), a sottolineare il disprezzo percoloro che (a detta loro) sono privi delle basi culturali del movimento.

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Ideologia

Il movimento in sé è apolitico: spesso (soprattuttoa party internazionali) si possono vedere gabberche indossano toppe con la bandiera della proprianazione sui loro bomber, per indicare la propriaprovenienza ed il senso di appartenenza, maquesto patriottismo non sempre cela dietro di sésentimenti razzisti, raramente infatti, artisti gabberdi minoranza incitano apertamenteall'antirazzismo durante i loro pezzi[1].alcuneetichette hardcore che formarono un gruppoAgainst Racism ricordando che il gabber ama lamusica e chi lo circonda e soprattutto che è un movimento apolitico.

Per precauzione in alcuni paesi (ad esempio l'Olanda) all'entrata della maggior parte dei rave ufficiali, ognipartecipante viene perquisito e privato di qualsiasi indumento recante messaggi politici o etnici (spille o magliettecon riferimenti politici, bandiere, magliette di squadre calcistiche etc.), per evitare risse.Del tutto particolare si può definire da un punto di vista antropologico, l'interpretazione gabber al dilaganteconsumismo degli anni di massimo sviluppo. La scelta consapevole ai proprio bisogni, i quali nascono dallenecessità dovuto al ballo, di determinati prodotti, limitano di fatto il consumo e annullano il senso di status propriodel consumismo di fine anni novanta. Attraverso i prodotti scelti dalla comunità, il gabber comunica la propriaappartenenza, su un piano di totale uguaglianza rispetto al prossimo. I simboli delle marche scelte, fino anche esoprattutto ai modelli, esulano dal loro valore di mercato per essere all'interno del gruppo simboli di appartenenzagregale paritaria. Un esempio su tutti è la scelta del modello di scarpa Nike Air Max IV, meglio conosciute comeClassic, che nonostante le notevoli influenze, e i sempre nuovi modelli proposti dell'industria americana, fu sempre ilmodello prescelto dalla comunità gabber né gli influssi del consumismo riuscirono mai a soppiantarla.Gli oggetti di largo consumo, anche se ad una prima interpretazione possono appartenere a quella che vienenormalmente definita una società consumistica, vengono completamente stravolti di significato dalla fruizione dellacultura gabber. Gli oggetti vengono scelti, non subiti, e risemantizzati a logiche interne e non di mercato. La scelta dioggetti di riferimento base, fa sì che non se ne creino altri più complessi, e che i bisogni da soddisfare siano minimaper espletare l'appartenenza. Altro punto che definisce la transnazionalità del movimento è lo stile di ballo adottatouniformemente attraverso le varie nazionalità. Il doppio passo incrociato (hakken) è il passo base del ballerinogabber. Alle sue interpretazioni, alla pulizia di movimento, e alla tempistica di esecuzione si deve poi l'estro delsingolo. Il ballo gabber è secco e pulito, machista e individualista, utilizza tutte le articolazioni per determinare inmodo preciso il tempo utilizzando gli arti inferiori per le casse primarie, e le articolazioni superiori per i tempisecondari sovratraccia.Di qui l'odio dei puristi per il jump style e il ballo free style italiano.Il senso comune tende ancora oggi a confondere " rave illegali" o "i rave" in genere, come manifestazione dellacultura gabber; forse l'errore più grossolano che un profano possa commettere, essendo questa come detto unmovimento ben determinato con esponenti e modalità d'incontro ufficiali e ben definite.È invece indubbio l'influsso della gabber, anche solo temporalmente, sull'influenza e il successivo sviluppo di unacultura della musica elettronica autarchica anche nei segmenti della sinistra giovanile.Allo stesso modo, non si può dire che l'appartenenza alla subcultura gabber implichi necessariamente l'assunzione distupefacenti quali anfetamina, in forma di speed, o ecstasy, anzi molti gabber puristi disprezzano dal profondo l'usodi droghe ed in particolar modo nelle occasioni di ballo.

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Gabber (sottocultura) 42

Note[1] Silcott, Mireille. Rave America: New School Dance Scapes. (Toronto: ECW Press, 1999), 114-117.

Voci correlate•• Gabber (musica)

Portale Musica Portale Sociologia

Gay skinhead

Gay skinhead al Pride di Brighton

Nei Paesi anglosassoni la definizione di gay skinhead identificaindividui omosessuali che si riconoscono come appartenenti allasubcultura degli skinhead.

In Italia

Il fenomeno degli skinhead gay è in gran parte nordeuropeo ed hail massimo radicamento nel Regno Unito, con presenze inGermania e qualche altra nazione non mediterranea. Nel restod'Europa e soprattutto in Italia esso è invece presente soprattuttocome fenomeno di moda nel vestiario, legato al feticismodell'iper-virilità ostentata; in questo senso tende a confondersi conla sottocultura leather e a condividerne i luoghi d'incontro e socializzazione.

Forse anche per questo fatto, in Italia è praticamente assente l'adozione di questo modo di vestire per esibirel'adozione alle ideologie dell'estrema destra.

MotivazioniAlcuni skinhead gay hanno un'attrazione sessuale (feticistica) per il modo di vestire dello skinhead. Altri hannoun'attrazione di tipo sadomasochista per la violenza. Altri ancora sono invece semplicemente attratti dall'esibizionedi mascolinità dello skinhead, che nelle nazioni nordiche è spesso di estrazione proletaria o sottoproletaria: si trattaquindi di una variante del feticismo per i giovani della classe lavoratrice, erotizzati in quanto tali e non tanto per ilvestiario che indossano.Ciò che tutte queste persone hanno in comune è da un lato il fatto di appartenere alla stessa subcultura, e quindi divestirsi tutte in un certo modo, e dall'altro il fatto di essere attratte da persone del loro stesso sesso.

SubculturaUna parte non indifferente del mondo skinhead nordeuropeo è caratterizzata da una virulenta omofobia, che ha datoluogo ad infiniti episodi di aggressione fisica, pestaggi, omicidi e attacchi incendiarii a luoghi d'incontro gay.Date queste premesse, è facile comprendere come mai i gay skinhead siano una subcultura distinta e separata daquella degli skinhead in genere, con un insieme di regole uniche utilizzate solo nella loro comunità, che mescolaelementi della sottocultura gay con altre forme di espressione dello skinhead.Gli skinhead gay non frequentano inoltre i luoghi di aggregazione usati dagli skinhead non-gay, ed organizzanoincontri in residenze private, in bar gay e principalmente in eventi organizzati e dedicati ai "gayskin".

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Gay skinhead 43

Due le organizzazioni gay skinhead più importanti:1. La EGSA (European Gay Skinhead Association) che raggruppa i gay skinhead apolitici o di Sinistra.2. La GASH (Gay Arian Skin Head) che raggruppa gli skinhead che aderiscono a ideologie di Estrema

destra.Wikipedia:Uso delle fonti

Rapporti con altri SkinheadLa maggior parte dei gay skinheads non fa parte del movimento neonazista dei Nazi Skinhead, anche perché queimovimenti condannano violentemente l'omosessualità, rendendosi non di rado responsabili di aggressioni fisiche eviolenze di altro genere ai danni delle persone LGBT. Nonostante questo esistono alcuni individui che feticizzano ilNazismo, le uniformi ed altri cimeli nazisti, ed altre che aderiscono a ideologie razziste e fasciste. Tuttavia, ungayskin può anche essere un RASH, uno SHARP, un Trojan Skinhead, un Suedehead o uno Straight Edge.

Nelle artiLa figura dello skinehad gay appare come feticcio sessuale in molti film pornografici gay, specialmente diproduzione nordeuropea. Tuttavia questa figura appare anche nel campo artistico: ad esempio il regista BruceLaBruce ha dedicato il suo fim di esordio, No Skin off My Ass, all'ossessione erotica per lo skinhead gay. Anche ilpittore canadese Attila Richard Lukacs ritrae nelle sue tele skinhead in situazioni erotiche e omoerotiche.La moda si è appropriata di alcuni modi di vestire di questa sottocultura, e citazioni ad essa sono apparse nelle sfilatedi stilisti come Alexander McQueen o Jean-Paul Gaultier.

Voci correlate•• Skinhead•• Trojan Skinhead•• Naziskin•• Hard mod•• Mod•• Omosessualità•• Feticismo (sessualità)

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Grunge 44

Grunge

Grunge

Originistilistiche

Punk rockHardcore punkHeavy metalHard rockGarage rockNoise rockRock psichedelico

Originiculturali

West coast degli Stati Uniti, attorno all'area di Seattle, seconda metà degli anni ottanta.

Strumentitipici

VoceChitarraBassoBatteria

Popolarità Ottenne una popolarità enorme durante la prima metà degli anni novanta, risultando una tra le correnti più in voga epiù caratterizzanti del periodo. Declinò nella seconda metà dei novanta, influenzando però una buona parte del rocksuccessivo.

Generi derivati

Neo-glam - Post-grunge - Nu metal

Generi correlati

Alternative rock - Punk rock - Hardcore punk - Heavy metal - College rock - Punk revival - Noise rock

Categorie correlate

Gruppi musicali grunge · Musicisti grunge · Album grunge · EP grunge · Singoli grunge · Album video grunge

Il grunge (chiamato anche Seattle sound) è il termine con cui si designa un genere di musica rock (in particolarealternative rock[1]), prodotto principalmente nello Stato di Washington degli Stati Uniti d'America, in particolarenella città di Seattle, a partire dalla seconda metà degli anni ottanta. La scena di Seattle proprio in quegli anni sirivelava, infatti, una delle più fertili del panorama mondiale, producendo gruppi che mescolavano influenzeeterogenee, principalmente l'heavy metal e il punk rock[], ma anche l'hardcore punk, l'hard rock e il post-hardcore[].È tuttora oggetto di discussione se il grunge si debba considerare un vero e proprio genere musicale o, piuttosto, untermine di comodo con cui sono stati catalogati gruppi nettamente diversi dal punto di vista musicale e che avevanoin comune esclusivamente la provenienza dalla città di Seattle.Se dal punto di vista dell'analisi strettamente musicale risultasse più convincente questa seconda interpretazione, afavore della prima interpretazione sono da considerare la formazione musicale comune dei gruppi di Seattle, lapredisposizione, più che in altre città, a collaborare fra le diverse band o a formare band ibride con componentiappartenenti a diverse formazioni o addirittura a "prestarsi" di volta in volta componenti fra le varie band.

Origine del termineIl termine grunge è ritenuto una derivazione dell'aggettivo grungy, nato attorno al 1965 come slang di dirty or filthy ("sporco", "sudicio"). Mark Arm, cantante di Green River e Mudhoney è generalmente considerato il primo ad aver utilizzato questo termine per riferirsi a un genere musicale. Arm fece uso per la prima volta del termine nel 1981, quando scrisse una lettera a nome Mark McLaughlin al magazine di Seattle Desperate Times, definendo il proprio gruppo Mr. Epp come "puro grunge!". Clark Humphrey, editore di Desperate Times, cita questo come il primo momento in cui il termine fu utilizzato per riferirsi a un gruppo di Seattle, asserendo inoltre che Bruce Pavitt della

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Grunge 45

Sub Pop contribuì molto alla diffusione del termine tra il 1987 e il 1988, servendosene varie volte per descrivere lamusica dei Green River[2]. Anni dopo Arm dichiarò: "Ovviamente, non ho inventato [il termine]. L'ho preso daqualcun altro. Il termine era già utilizzato in Australia alla metà degli anni ottanta per definire band come KingSnake Roost, The Scientists, Salamander Jim, e Beasts of Bourbon". In realtà, Arm utilizzò il termine grunge conintento descrittivo, e non intendendolo come genere musicale, ma in seguito esso andò a definire il sound della scenadi Seattle[3].

Caratteristiche stilistiche

I Gruntruck a Seattle nel 1992

Come accennato nell'introduzione, è complicato definire ilgrunge entro termini esclusivamente musicali, proprio per lamancanza di un'unità stilistica fra i diversi gruppi che, più omeno propriamente, ne hanno fatto e ne fanno parte. Tuttaviaqualche elemento comune effettivamente esiste, soprattuttonella ripresa di sonorità di chiara derivazione heavy metal,hard rock e punk rock. In questo il Seattle sound crea unaspaccatura piuttosto evidente con il rock degli anni ottanta: laquasi completa rinuncia a sintetizzatori e tastiere, così comea qualunque tipo di effettistica "alla moda" sulle chitarre, ilritorno a strumentazioni semplici e d'impatto(basso-chitarra-batteria), la riscoperta delle sonorità deglianni sessanta e degli anni settanta, con un completo rifiutodel suono del rock da stadio degli anni ottanta e una sorta dipredilezione per i suoni distorti e rumorosi sono gli elementiche per primi risaltano, anche da un ascolto superficiale.

Altro elemento catalizzante fra i gruppi grunge si può trovarenelle finalità di denuncia e l'utilizzo dello strumento musicalecome protesta contro l'establishment politico e culturale delmomento. Volendo effettuare delle distinzioni tra leprincipali band, si potrebbe dire che il rock dei Nirvana è piùvicino al punk, mentre le varianti marcatamente seattle sound dei Pearl Jam sono vicine al rock tradizionale, iSoundgarden sono un mix di heavy metal e punk, invece gli Alice in Chains sono certamente la band più vicinaall'heavy metal.

I brani sono spesso inizialmente oscuri, ipnotici, fatti di strofe dove la voce appare sofferta, per poi sfociare inrabbiosi ritornelli urlati. La tradizionale forma-canzone "strofa-ritornello-strofa" (tra l'altro omaggiata/criticataspesso dal leader dei Nirvana Kurt Cobain) è assunta a schema privilegiato di un genere che punta direttamente alsodo, eliminando troppi fronzoli e tecnicismi. I testi trattano spesso di argomenti come la frustrazione di vivere, latristezza, la rabbia verso una vita vissuta passivamente, la ribellione. Non è disdegnato tuttavia un certo senso diironia quasi grottesco nell'affrontare queste delicate tematiche. Tanto che i testi di gruppi come Pearl Jam, Alice inChains e gli stessi Nirvana sono stati definiti come notevoli prove di poesia contemporanea, elemento che assiemealle voci peculiari della scena di Seattle, concorse alla creazione di quell'effetto magnetico che caratterizzò lemigliori canzoni del genere.

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Caratteristiche estetiche e culturaliLa musica grunge affonda le proprie radici nella società dell'America nord-occidentale, caratterizzata a metà deglianni ottanta da piaghe come la povertà, la disoccupazione, la droga. In questo senso si considera che il grunge si siaispirato in parte ideologicamente all'hardcore punk americano degli anni ottanta. La città di Seattle in particolarerisulta essere in quegli anni un centro privilegiato di consumo di eroina: i giovani per sfuggire alla noia e al male divivere si rifugiano nella musica, dando vita a una scena musicale fortemente localizzata, che venne nel 1989 definitadal giornalista inglese del Melody Maker Everett True "la più eccitante prodotta da una singola città da almeno 10anni".I gruppi, come ampiamente descritto da Michael Azerrad nella biografia di Kurt Cobain, formavano una comunitàunita di giovani che frequentavano gli stessi locali e si contraddistinguevano per determinate caratteristiche estetiche:i capelli lunghi, i jeans strappati, scarpe da ginnastica Converse spesso vecchie e rovinate, t-shirt sdrucite, maglionipesanti, spesso monocolore e camicie di flanella a quadri (tipiche dei taglialegna di quei posti, i cosiddetti"lumberjack").

Caratteristiche musicaliDal punto di vista musicale è molto più complesso trovare una linea comune fra i diversi esponenti del grunge: dopoil successo commerciale dei Nirvana, infatti, questa parola fu utilizzata in modo abbastanza indiscriminato percatalogare qualunque band con un suono basato sul trio basso-chitarre-batteria. Altro elemento comune a più bandGrunge è l'utilizzo di ritmi inusuali per le loro composizioni (in particolare il ritmo di 7/8).Per questa ragione, si possono, in realtà, individuare almeno 4 stili nel grunge:• il grunge di ispirazione heavy metal: Alice in Chains, L7, Gruntruck;• il grunge di ispirazione heavy metal+ punk rock: Soundgarden, Tad;• il grunge di ispirazione punk rock (alcuni dei gruppi di questo stile si sono ispirati all'esperienza musicale dei

Pixies): a questo genere appartengono i Nirvana e i Mudhoney, oltre a tutti i loro emuli;• il grunge ispirato al rock tradizionale e al rock psichedelico: Pearl Jam, Screaming Trees, Stone Temple Pilots,

Mother Love Bone, Temple of the Dog, Love Battery, Hole;Il livello di confusione sull'uso del termine grunge è tale che gruppi di rock alternativo del tutto estranei alla scena diSeattle, a essa addirittura precedenti e talvolta ispirati a tutt'altre influenze musicali, sono stati etichettati con questotermine: è il caso dei Pixies, dei Jane's Addiction, dei Dinosaur Jr., degli Smashing Pumpkins, Afghan Whigs oaddirittura, i maestri del noise, i Sonic Youth.

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Storia, gruppi e album principali

Le origini

Il gruppo musicale punk metal The U-Men a Seattle negli anni '80

Alla base della nascita del movimento grunge vi èl'attività di una etichetta discografica indipendente, la SubPop di Jonathan Poneman e Bruce Pavitt, la quale ha ilmerito di produrre la totalità dei primi dischisuccessivamente definiti grunge. È infatti errore comuneparlare di grunge come genere musicale. Più correttosarebbe invece parlare di un movimento musicale di cuifanno parte band della stessa città, nello stesso periodo,uniti da radici comuni e da commistioni (vedi MadSeason o Temple of the Dog) prive di rivalità. Un elevatonumero di band di Seattle e dintorni collaborò con la SubPop: tra queste le prime furono i Green River e i Melvins.I primi, formatisi nel 1983, rappresentano l'anello di

congiunzione con un certo classico hard rock antecedente, mentre i secondi erano di estrazione prevalentementeheavy metal, ispirati come erano dai riffs di Black Sabbath e ispiratori del doom metal e dello stoner rock che annidopo venne prodotto da band come Kyuss e Fu Manchu. Il cantante dei primi fu inoltre il primo a utilizzare iltermine grunge, con una connotazione negativa. Egli infatti descrisse la propria musica "pure grunge, pure shit".

Dallo scioglimento dei Green River nel 1988 nacquero due band: i Mudhoney in cui trovarono posto il cantanteMark Arm e il chitarrista Steve Turner, i quali proseguirono stilisticamente il genere dei Green River evidenziandoneil tratto punk rock, e i Mother Love Bone dove confluirono il bassista Jeff Ament e l'altro chitarrista Stone Gossard.In quest'ultima formazione militò anche il cantante Andrew Wood (cantante, insieme al fratello Kevin, della ormaisciolta band Malfunkshun), coinquilino di Chris Cornell cantante dei Soundgarden. Wood morì per overdose nel1990 (evento che proprio su volontà di Cornell diede vita al progetto Temple of the Dog, al quale parteciparonoanche Matt Cameron batterista dei Soundgarden, Jeff Ament e Mike McCready dei Pearl Jam ed Eddie Vedder unasola canzone quasi a insinuare un passaggio di testimone con Wood). Proprio la morte di Wood infatti permise alcantante di San Diego Eddie Vedder (all'epoca benzinaio) di entrare a far parte della band che prese inizialmente ilnome di Mookie Blaylock, che successivamente divenne Pearl Jam.Nel frattempo Kurt Cobain, lascia i Fecal Matter e costruisce le basi del successo del grunge, formando i Nirvanacon il bassista Krist Novoselic, il batterista Chad Channing e il chitarrista Jason Everman il quale diede solo un aiutoeconomico prestando $ 600 a Kurt Cobain (mai restituiti) che contraccambiò mettendolo in copertina anche se nonaveva partecipato alla produzione dell'album. Proprio grazie a questo contributo, nel 1989 i Nirvana (cheprecedentemente si erano chiamati in svariati modi) incisero per l'etichetta Sub Pop l'album Bleach, che vedeva allabatteria in alcuni brani il batterista dei Melvins Dale Crover.Come Kurt Donald Cobain, anche Layne Staley creò, insieme a Jerry Cantrell, Mike Starr e Sean Kinney gli Alice inChains, e debuttò con l'album Facelift (1990), con cui vinsero il disco d'oro vendendo un milione di copie solo negliStati Uniti.

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Il successo commerciale

I Nirvana agli MTV Video Music Awards del1992

Il successo commerciale planetario del genere grunge è da individuarenell'anno 1991, anno della realizzazione per l'etichetta discograficaGeffen Records dell'album Nevermind dei Nirvana. L'album e inparticolare il singolo Smells Like Teen Spirit indicarono al mondo unavia nuova di intendere la musica rock. La musica dei Nirvanapresentava sicuramente tratti più melodici dei suoi predecessori.L'album, forte di orecchiabili melodie che strizzavano l'occhio al pop,costruito sulle basi della lezione "strofa calma-ritornello forte" deiPixies, fu un incredibile successo, anche grazie al contributodell'emittente televisiva MTV.

Sempre nel 1991 vide la luce Ten, il primo album dei Pearl Jam, unaltro immenso successo. I Pearl Jam si candidavano in questo modo aesponenti di un differente modo di intendere la musica grunge, conriferimenti espliciti al rock tradizionale, meno nichilista dell'ottica dei Nirvana e a tratti più intimista, nondisdegnando però puntate stilisticamente rabbiose e decise.

Nel 1992 uscì Dirt degli Alice in Chains del cantante Layne Staley e del chitarrista Jerry Cantrell, successore diFacelift del 1990, il quale mostrò al mondo il lato più cupo, oscuro, depresso della musica grunge, in questo casointesa nella sua accezione più metal e in parte ispirato al sound dei concittadini Soundgarden.

Le major discografiche, avendo compreso le reali potenzialità dei gruppi in termini di vendite e riscontro economico,si lanciarono in una vera e propria caccia ai gruppi grunge. In questo periodo nacquero dunque in tutto il mondoband che suonavano grunge rock; a salire in corsa sul carro dei vincitori: in Australia i teenagers Silverchairesordirono con Frogstomp, a San Diego nacquero gli Stone Temple Pilots, nel Regno Unito i Bush di GavinRossdale.Wikipedia:Uso delle fontiIl grunge divenne parte della cultura pop planetaria: nel 1992 uscì il film Singles con il contributo musicale di molteband grunge.

Grunge contro hair metalDurante tutti gli anni ottanta, uno dei generi principali a dominare le classifiche di vendita negli States e non, fuindubbiamente l'heavy metal. Tra tutti i suoi sottogeneri, si può riconoscere come il predominante e il più popolare intermini di vendite fu l'hair metal, i quali più rappresentativi furono gruppi come Van Halen, Mötley Crüe, Bon Jovi,Guns N' Roses, Europe, Def Leppard, Faster Pussycat, L.A. Guns, Dokken e Ratt.Sicuramente l'evento principale che provocò il declino dell'hair metal fu il sorgere del grunge[4]. Proprio con ilsorgere del grunge che da lì a poco sarebbe divenuto il genere di maggior successo, molte band hair metal siaccorsero che le loro etichette discografiche non le offrivano più supporto. Molte major anzi cominciarono ainteressarsi alle band grunge, sciogliendo i contratti proprio con la maggior parte dei gruppi hair metal (esempioeclatante proprio quello della Geffen nei confronti dei Nirvana). Un articolo sul Q Magazine una volta scrisse ai suoilettori che "il successo più grande di Kurt Cobain fu quello di aver distrutto l'hair metal"[5].Molte band grunge o alternative rock, che avevano fatto strada professando atteggiamenti anti conformisti, firmaronocontratti con le più grandi case discografiche mentre al contrario, molte band hair metal, ormai considerate "fuorimoda" e snobbate da fan critici e major discografiche, si ritrovarono costrette a firmare con piccole etichetteindipendenti. Il fenomeno grunge infatti provocò lo scioglimento e il declino di molte band della corrente. Altrigruppi, come Poison, Mötley Crüe, L.A. Guns o Warrant, paradossalmente decisero di introdurre proprio sonoritàaffini al grunge e all'alternative rock per non sprofondare ed evitare di venire scaricati dalle loro etichette, anche perpoter mantenere alto il numero di copie vendute, ma risultando spesso un buco nell'acqua.

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Axl Rose nel 1993

Si può riconoscere come le due correnti portassero avanti filosofiecompletamente opposte. L'hair metal trattava di bella vita, party,macchine veloci, amore, donne, sesso, divertimento, gioia di vivere,mentre il grunge sosteneva temi come depressione, solitudine,sofferenza, rabbia, frustrazione di vivere, tristezza, ribellione. L'hairmetal, presentava caratteristiche tipiche dell'heavy metal come latecnica strumentale notevolmente sviluppata, i frequenti virtuosismi,assoli di batteria, voci alte e acute ecc, al contrario i grungemusicalmente si basava su riff semplici e scarsa tecnica strumentale,nonché sonorità raramente melodiche, ma anzi più caotiche, moderne edistanti dalle radici del rock & roll.Wikipedia:Uso delle fonti

Un altro caso di rivalità tra le due correnti fu l'incontro tra a Axl Rosedei Guns N'Roses e Kurt Cobain. Infatti durante gli MTV Video MusicAwards del 1992 Rose venne alle mani con Cobain. Axl Rose era ungrandissimo fan dei Nirvana e chiese a Cobain di aprire, con la sua band, i concerti dei Guns N' Roses in un tourcongiunto, Kurt (per tutta risposta) schernì Axl con la stampa. Dopo aver declinato l'offerta, Cobain iniziò a parlaremale dei Guns N' Roses e di Rose a diversi media, sostenendo che erano "patetici e senza talento" (ironicamente,entrambe le band erano sotto contratto con la Geffen)[6]. Rose di risposta sfidò Cobain a una lotta durante gli stessiMTV Video Music Awards del 1992 dopo che la moglie di Cobain Courtney Love, aveva chiesto scherzosamente aRose se voleva essere il padrino della loro figlia Frances Bean.

Diversi gruppi hair metal attribuirono a Kurt Cobain la colpa del declino del loro genere, ad esempio band comeTuff, hanno pubblicato recentemente il disco The History of Tuff, dove nel brano d'apertura "American Hair Band"hanno condannato Cobain e il Grunge, elogiando gli anni ottanta e le hair metal band[7].

Il declino di popolaritàLa popolarità del grunge fu relativamente breve e venne bruscamente interrotta dall'ascesa di band decisamentetroppo radio-friendly che decretarono la fine di tutte quelle caratteristiche anche culturali che diedero vita al grunge.Nacque dunque un nuovo genere, il post-grunge. I fan della prima ora del grunge, immediatamente rifiutarono questenuove band come Candlebox, Creed, etichettandole come band vendute o costruite a tavolino dalle majordiscografiche. Nonostante questo, in molti casi queste band ottennero ottimi riscontri di vendite.Per molti fan del grunge la fine del genere coincide con determinati eventi cardine: il suicidio di Cobain nel 1994, loscioglimento dei pionieri Soundgarden nel 1997. L'abuso di eroina resta comunque uno dei fattori principali didistruzione di molti protagonisti di molte grunge bands: Kurt Cobain dei Nirvana, e nel 2002 Layne Staley degliAlice in Chains. È indubbio comunque che componenti "grunge" non siano estinte con il movimento stesso. Chi haabbandonato la nave di un genere considerato finito ha in realtà proseguito in molteplici e valide direzioni. Se ilGrunge ha pochi rivali per prolificità, di sicuro detiene il primato per contaminazioni. Così come Courtney Lovedelle Hole prima di sposare Kurt Cobain ha una relazione con Billy Corgan degli Smashing Pumpkins, proprio neiPumpkins militano il chitarrista James Iha e di passaggio dalle Hole la bassista Melissa Auf der Maur, poi negli APerfect Circle, Iha in sostituzione di Troy van Leeuwen già chitarrista dei Queens of the Stone Age, band in cuicollaborano Dave Grohl e Mark Lanegan. Quest'ultimo si vede inoltre cofondatore dei Gutter Twins insieme a GregDulli degli Afghan Whigs. Durante il tour con i Velvet Revolver gli Alice in Chains hanno dichiarato di essere allavoro su un nuovo album, guidati stavolta da William DuVall, cantante dei Comes with the Fall, in sostituzione deldefunto Layne Staley.

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Alcuni artisti grungeDi seguito alcuni artisti grunge•• Alice in Chains•• Babes in Toyland•• Big Chiefs•• Bush•• Jerry Cantrell•• Chris Cornell•• Neil Young•• Dig•• Earth•• Everclear•• Foo Fighters•• GodHeadSilo•• The God Machine•• Green River•• Gruntruck•• Hammerbox•• Hole•• Love Battery•• Local H•• L7•• Mad Season•• Melvins•• Mother Love Bone•• Mudhoney•• Nirvana•• Pearl Jam•• The Presidents of the United States of America•• Ruth Ruth•• Scarce•• Screaming Trees•• Seaweed•• Seether•• Silverchair•• Smashing Pumpkins•• Soundgarden•• Stone Temple Pilots•• Tad•• Temple of the Dog

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Grunge 51

Note[1] Metal, Rock, and Jazz di Harris M. Berger (http:/ / books. google. it/ books?id=d48sxdQk_F4C& pg=PA312& dq="grunge"#PPA312,M1)[2] Humphrey, Clark. Loser: The Real Seattle Music Story. New York: Harry N. Abrams, 1999. ISBN 1-929069-24-3, p. 63[3] Heylin, Clinton. Babylon's Burning: From Punk to Grunge. Conongate, 2007. ISBN 1-84195-879-4, p. 606[4] library.thinkquest.org (http:/ / library. thinkquest. org/ 05aug/ 01375/ hair/ hair. htm)[5] retrojunk.com - Hair Metal vs. Grunge; Just Who Survived (http:/ / www. retrojunk. com/ details_articles/ 337/ )[6] Here Today... Gone To Hell! | Articles > Ten Reasons Why Guns N' Roses Still Rock (http:/ / www. heretodaygonetohell. com/ articles/

showarticle. php?articleid=98)[7] lyricstime.com - Testo di "American Hair Band" (http:/ / www. lyricstime. com/ tuff-american-hair-band-lyrics. html)

Voci correlate•• College rock•• Alternative rock•• Punk rock•• Hardcore punk•• Heavy metal•• Post-grunge

Portale Metal Portale Punk Portale Rock

Happy slappingL''happy slapping (tradotto in italiano: schiaffeggio allegro) è un fenomeno giovanile iniziato nel 2004 circa inInghilterra. Un gruppo di ragazzi scopre di divertirsi tirando ceffoni a sconosciuti, riprendendo il tutto con ivideofonini. I video, naturalmente, vengono poi distribuiti su internet. Dai ceffoni si è passati anche ad atti diaggressione e teppismo. Oggi lhappy slapping è diffuso anche in altri paesi. Su internet si trovano numerosi videocontenenti immagini di violenza.

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Hate-Edge 52

Hate-EdgeIl nome Hate-Edge identifica una sottocultura derivata dallo Straight Edge, e che si distingue da questa per il cultodella violenza e la connotazione politica di destra radicale, neonazista. Gli appartenenti allo Straight Edgeconsiderano i gruppi "Hate Edge" come una minaccia diretta al movimento originale.Una famosa crew (congrega, banda) di militanti Hate-Edge ha sede a Salt Lake City (Utah), ed è stata responsabile dinumerosi atti criminali. La confusione fra Straight Edge e Hate Edge da parte delle forze di polizia e dell'opinionepubblica (con conseguente danno all'immagine del gruppo Straight Edge) ha contribuito ad alimentare l'antagonismofra queste due fazioni.

Voci correlate•• Neonazismo•• Naziskin•• Nazi punk•• Punk's Not Red•• Rock Against Communism•• ICP

Collegamenti esterni• www.terror-edge.com [1]

• www.terror-edge.com [2]

• h8edge.nswap.info [3]

Note[1] http:/ / www. terror-edge. com[2] http:/ / www. hateforbreakfast. altervista. org/[3] http:/ / h8edge. nswap. info

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Herbert 53

HerbertGli herbert sono una subcultura giovanile derivante da quella skinhead, nata verso la fine degli anni settanta nelRegno Unito con l'esplosione dell'Oi!/Street punk e con la rinascita degli skinhead.Un esempio di herbert possono essere i Cockney Rejects, gruppo Oi! composto interamente da herbert (inoltreinventori del termine Oi!), e punto di riferimento per il movimento.

StoriaErano ragazzi appartenenti alla classe operaia, che passavano le giornate tra i pub, il biliardo e le partite di calcio allostadio. Presero spunto, nei tardi anni settanta, dagli Skinhead dai quali acquisirono look e cultura, così come lamusica era la stessa prediletta dagli skin oltre che da mod e hard mod (Oi!, ska, reggae, rocksteady ed in genere lamusica nera importata dai rude boy giamaicani).Alcuni ipotizzano che questa frangia derivante dalla cultura skinhead, sia un'etichetta di comodo per non farsicoinvolgere nelle diatribe interne al movimento skin.

AbbigliamentoIl look si rifaceva a quello skinhead come stivali Doc Martens, polo Fred Perry, bomber Alpha, felpe Lonsdale,bretelle, jeans attillati Levi's 501, o Sta-prest, e capelli corti (ma mai rasati, al contrario degli skinhead). Infine,indossavano frequentemente maglie, sciarpe o spille delle squadre calcistiche.

Voci correlate•• Skinhead•• Rude Boy•• Mod•• Hard mod•• Scooter Boy•• Suedehead•• Ska•• Reggae•• Rocksteady•• Soul•• Jazz•• Blues• R&B

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Hippy 54

Hippy

Chitarrista hippie moderno al Rainbow Gathering inRussia, 2005

Hippie nel 1988

La cultura hippie (a volte anche scritto hippy) era in origine unmovimento giovanile che ha avuto inizio negli Stati Uniti nelcorso degli anni sessanta e si è diffuso in tutto il mondo. La parola«hippie» deriva da «hipster», ed era stato inizialmente utilizzatoper descrivere i beatnik che si erano trasferiti nel distretto diHaight-Ashbury di San Francisco. Queste persone avevanoereditato i valori sottoculturali della Beat Generation, creando unacontrocultura con proprie comunità che ascoltavano rockpsichedelico, abbracciavano la rivoluzione sessuale e l'uso distupefacenti come gli allucinogeni e la cannabis, al fine diesplorare e allargare lo stato di coscienza.

Per figli dei fiori si intendono gli aderenti al movimento hippiecaratterizzati da vestiti decorati con fiori o vivacissime stoffe dicolori vivi. Il loro ideale di pace e libertà è sintetizzabile in sloganquali "Mettete dei fiori nei vostri cannoni" e "Fate l'amore, non laguerra", che risuonavano in maniera evidente nel periodo dellaguerra del Vietnam. La ricerca sfrenata della totale libertà era ilsignificato insito nel loro stile di vita. Questo movimento toccòparticolarmente l'opinione pubblica, tanto da impressionare lepellicole di molti registi, nonché la musica di molti artisti.

Nel 1967 lo Human Be-In, un raduno giovanile tenutosi a SanFrancisco, rese popolare la cultura hippie preparando il terreno perla leggendaria Summer of Love nell'estate del 1967, sulla costaoccidentale degli Stati Uniti, e per il festival di Woodstocknell'estate del 1969, sulla costa orientale. La rivoluzione si espansea macchia d'olio per tutto il globo, facendo creare in quasi ogninazione una propria versione del movimento controculturale: inMessico, gli jipitecas dettero origine a La Onda Chicana e siriunirono al Festival Rock y Ruedas de Avándaro; in NuovaZelanda nomadi housetruckers praticarono stili di vita alternativi epromossero il culto dell'energia sostenibile di Nambassa; nelRegno Unito, invece, gruppi nomadi uniti nelle "carovane di pace"facevano pellegrinaggi estivi ai festival di musica libera aStonehenge.

La moda e i valori hippie hanno avuto un notevole impatto sullacultura, influenzando la musica popolare, la televisione, il cinema,la letteratura e l'arte in generale. Dagli anni sessanta molti aspettidella cultura hippie sono diventati di comune dominio. Ladiversità culturale e religiosa abbracciata dagli hippie haguadagnato un'ampia accoglienza e la filosofia orientale e l'elemento spirituale hanno raggiunto un vasto pubblico.L'eredità hippie può essere osservata nella cultura contemporanea in una miriade di forme – dalla salute alimentare,ai festival di musica, ai costumi sessuali contemporanei – ed ha influenzato anche la rivoluzione del cyberspazio.

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Origini del movimentoUn hippy è un membro del gruppo di cultura alternativa che si manifestò nei primi anni sessanta. Dal 1965 divenneun ben individuato gruppo sociale e il movimento si diffuse in altri paesi, prima di declinare nella seconda metà deglianni settanta. Gli hippy, insieme alla New Left (Nuova Sinistra) e all'American Civil Rights Movement (MovimentoAmericano per i diritti civili), sono considerati i tre gruppi di dissenso della cultura alternativa degli anni sessanta.Originariamente il movimento hippy era composto per la maggior parte da adolescenti e giovani adulti bianchi, di etàcompresa tra i 15 e i 25 anni, che avevano ereditato una tradizione di dissenso dai primi bohémien e dai beatniks. GliHippy respingevano con forza le istituzioni, criticavano i valori della classe media, erano contrari alle armi nucleari ealla Guerra del Vietnam, abbracciavano aspetti della filosofia orientale, promuovevano la libertà sessuale, eranospesso vegetariani ed ambientalisti, promuovevano l'uso di droghe psichedeliche per espandere la propria coscienza,e creavano comunità intenzionali e comuni. Essi utilizzavano arti alternative, il teatro di strada, la musica popolare, ele sonorità psichedeliche come parte del loro stile di vita e come modo di esprimere i propri sentimenti, le loroproteste e la loro visione del mondo e della vita. Gli Hippy si opponevano all'ortodossia politica e sociale, scegliendouna mite e non dottrinaria ideologia che favoriva la pace, l'amore, la fratellanza e la libertà personale, forse incarnataal meglio dai Beatles nella famosissima canzone All You Need Is Love. Essi percepivano la cultura dominante comecorrotta, un'entità monolitica che esercitava un indebito potere sulle loro vite, e chiamavano questa cultura"L'Istituzione", "Grande Fratello", o "L'Uomo". Rilevando che essi erano "in cerca di significato e di valore ",studiosi come Timothy Miller descrivono gli hippy come un nuovo movimento religioso.Dopo il 1965, la etica hippy ha influenzato i Beatles e gli altri gruppi musicali nel Regno Unito e in Europa, e questia loro volta influenzarono i loro omologhi americani. Attorno al 1968, gli hippy erano diventati una significativaminoranza, che rappresentava poco meno dello 0,2 % della popolazione degli Stati Uniti. La cultura hippy si èdiffusa in tutto il mondo attraverso una fusione di musica rock, soprattutto nella variante psichedelica, folk e blues;essa trova espressione anche nella letteratura, nelle arti drammatiche, nella moda, e nelle arti visive, compresi i film,i manifesti pubblicitari che annunciano i concerti rock, e le copertine degli album. Alla fine, il movimento hippy siespanse ben al di là degli Stati Uniti, del Regno Unito e dell'Europa, manifestandosi anche in Australia, Canada,Nuova Zelanda, Giappone, Messico, Brasile e in molti altri Paesi.

Etimologia: il significato della parola hippyLo scrittore Jesse Sheidlower, il principale editore americano della Oxford English Dictionary, afferma che i termini"hipster" e "hippy" derivano dalla parola "hip", abbreviazione di "hypochondria": venivano così defininiti gli hippyesper la loro inclinazione alla malinconia -anzi volendo meglio tradurre il termine gergale- al loro aspetto melanconicoe "ipocondriaco" nel senso romantico del termine. Il termine "hipster" è stato coniato da Harry Gibson nel 1940, ed èstato spesso utilizzato nel 1940 e 1950 per descrivere gli esecutori di musica jazz. Anche "hippy" è un gergo usatonel 1940, e uno dei primi usi registrati della parola "hippy" è rintracciabile in un programma radiofonico il 13novembre 1945, in cui Stan Kenton ha chiamato Harry Gibson, "Hippie"Wikipedia:Uso delle fonti. Tuttavia, pareche Kenton quando usò la parola voleva fare un gioco di parole col soprannome di Gibson "Harry l'Hipster".Tornando indietro alla Harlem della fine degli anni quaranta, Malcolm X ricordava nella sua autobiografia del 1964come il termine "hippie" venisse a quell'epoca utilizzato dagli afroamericani come un termine per descrivere undeterminato tipo di uomo bianco, che "agiva più da nero degli stessi neri."Sebbene il termine "hippie" abbia fatto sporadiche comparse nei prime anni sessanta, il primo uso della parola nelsenso qui più proprio apparve per la prima volta in stampa il 5 settembre 1965, nell'articolo: "A New Haven forBeatniks" (Una Nuova Generazione di Beatniks) del giornalista di San Francisco Michael Fallon. In questo articolo,Fallon ha scritto a proposito del Caffè Blue Unicorn, utilizzando il termine "hippy" per indicare appunto una nuovagenerazione di beatniks, che si era trasferita da North Beach nel distretto di Haight-Ashbury. Il riferimento di Fallon,è uscito con il nome di Norman Mailer, trasformando l 'uso della parola "hipster" in "hippy".

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Nel 2002, il giornalista fotografo John Bassett McCleary ha pubblicato un dizionario di slang integrale, di 650pagine e 6.000 vocaboli, dedicato al linguaggio degli hippies, intitolato The Hippie Dictionary: A CulturalEncyclopedia of the 1960s and 1970s. Il libro è stato poi rivisto ed esteso a 700 pagine nel 2004. McCleary ritieneche la controcultura hippie abbia aggiunto un significativo numero di parole alla lingua inglese, prendendole inprestito dal lessico della Beat Generation, accorciando le parole e rendendo popolare il loro uso.

La storia degli HippyLa fondazione del movimento hippy trova il suo più lontano precedente storico nella controcultura degli antichigreci, esemplificati da personaggi come Diogene di Sinope e i Cinici. Gli hippy sono stati influenzati dal pensiero diGesù Cristo, Hillel il Vecchio, il Buddha, Francesco d'Assisi, Henry David Thoreau e Gandhi. Dal 1896 al 1908, lacontrocultura giovanile dei Wandervögel divenne popolare in Germania, attirando migliaia di giovani tedeschi cherespingevano l'urbanizzazione e che sognavano un ritorno alla natura. Queste convinzioni vennero introdotte negliStati Uniti dai tedeschi che erano andati a stabilirsi in vari suoi luoghi. I giovani americani adottarono le credenze ele pratiche dei nuovi immigrati. Il compositore Eden Ahbez scrisse una canzone intitolata Natura Boy, ispirata daRobert Bootzin (Gypsy Boots), che contribuì a diffondere negli Stati Uniti lo yoga, gli alimenti biologici e salutari.La Beat Generation di fine anni cinquanta influenzò lo sviluppo della controcultura degli anni sessanta, mentre iltermine "beatnik" dava spazio a quello "hippy". Personaggi del Beat come Allen Ginsberg diventarono un puntofermo degli hippy e dei movimenti contro la guerra. Le preferenze stilistiche dei beatniks, colori sobri, lenti scure ebarbette a punta, furono sostituite da vestiti coloratissimi e con fantasie psichedeliche, dai capelli lunghi, da pettinudi, bandane e pantaloni blu a zampa di elefante.

Gli inizi (1960 - 1965)Nei primi anni sessanta lo scrittore Ken Kesey e il suo gruppo dei Merry Pranksters vivevano comunitariamente inCalifornia. Tra i loro membri c'erano, oltre all'eroe della Beat Generation Neal Cassady, Ken Babbs, Mountain Girl,Wavy Gravy, Paul Krassner, Stewart Brand, Del Close, Paul Foster, George Walker, Sandy Lehmann-Haupt, e altri.Le loro prime avventure sono state documentate nel libro di Tom Wolfe – The Electric Kool Aid Acid Test. ConCassady alla guida di uno scuolabus di nome Furthur, i Merry Pranksters girarono per gli Stati Uniti per festeggiarela pubblicazione del romanzo di Kesey Sometimes a Great Notion e visitare l'Esposizione Universale di New Yorkdel 1964. I Pranksters consumavano notoriamente marijuana, anfetamine e soprattutto LSD, e nel corso del loroviaggio introdussero molte persone a quest'ultima sostanza. Essi filmarono e registrarono il loro viaggio inscuolabus, creando un'esperienza multimediale immersiva, che sarebbe poi stata presentata al pubblico in forma difestival e concerti. Nel libro Rivoluzione psichedelica Mario Iannaccone sostiene che Ken Kesey stessecoscientemente utilizzando, su più livelli, il modello del Viaggio, tanto importante nella cultura americana, rendendoevidente la sua metafora interiore: il Bus dei Pranksters era infatti guidato dal protagonista di Sulla strada (On theRoad) di Jack Kerouac. Il viaggio o Trip, dei Pranksters, era contemporaneamente esteriore ed interiore e il suomezzo era l'LSD. Il film doveva testimoniare questo spostamento di corpi e di coscienze e diventare, per glispettatori, uno strumento di meditazione.Durante questo periodo, Cambridge (Massachusetts), il Greenwich Village a New York e Berkeley in Californiaerano i centri del circuito americano della musica folk. Due coffe houses di Berkeley, la Cabale Creamery e laJabberwock, ospitavano concerti di artisti di musica folk in uno scenario beat. Nell'aprile del 1963 Chandler A.Laughlin III, co-fondatore della Cabale Creamery, istituì una specie di rito tribale religioso, con circa cinquantapersone che partecipavano ad una tradizionale cerimonia a base di peyote in un contesto rurale, che durava tutta unanotte. Questa cerimonia combinava l'esperienza psichedelica con i tradizionali valori spirituali dei nativi americani;queste persone si posero come obbiettivo di lavorare su un unico genere di espressione musicale al Red Dog Saloon,nell'isolata vecchia città mineraria di Virginia City (Nevada).

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Nell'estate del 1965, Laughlin reclutò gran parte del talento originaria che portò ad un amalgama unico tra musicafolk tradizionale e la nascente scena di rock psichedelico. Insieme al suo gruppo creò ciò che divenne famoso come"The Red Dog Experience", con la presentazione di gruppi musicali sconosciuti – Big Brother and the HoldingCompany, Jefferson Airplane, Quicksilver Messenger Service, Grateful Dead, e altri – che suonarono nell'intimo ecompletamente nuovo ambiente del Red Dog Saloon. Non vi era una netta separazione tra musicisti e pubblico inqueste performance, durante le quali la musica, la sperimentazione psichedelica, un senso unico dello stile personalee i primi rozzi esperimenti di spettacoli luminosi messi su da Bill Ham si combinavano per creare un nuovo senso dicomunità. Laughlin e George Hunter dei Charlatans erano veri proto-hippie, con i loro lunghi capelli, gli stivali e glistravaganti vestiti che si ispiravano chiaramente a quelli dei primi americani e dei nativi. Il fabbricante di LSDOwsley Stanley viveva a Berkeley nel 1965 e fornì gran parte della sostanza che divenne parte seminale della RedDog Experience, della prima evoluzione del rock psichedelico e della nascente cultura hippie. Al Red Dog Saloon, iCharlatans furono la prima rock band psichedelica che suonò dal vivo (sebbene inintenzionalmente) sotto l'effettodell'LSD.Una volta tornati a San Francisco, partecipanti alle performance del Red Dog come Luria Castell, Eller Harman eAlton Kelley crearono un collettivo chiamato "The Family Dog". Modellandolo sulle esperienze del Red Dog, ilnuovo gruppo organizzò il 16 ottobre 1965 "A Tribute to Dr. Strange" alla Longshoreman's Hall. Con un pubblico dicirca 500 persone, esponenti degli hippie originali della zona, questo fu il primo evento di rock psichedelico, ballo incostume e show luminoso di San Francisco, con la partecipazione di Jefferson Airplanes, The Great Society e TheMarbles. Altri due eventi ebbero luogo prima della fine di quell'anno, uno alla California Hall e l'altro al Matrix.Dopo i primi tre eventi organizzati dai Family Dog, alla Longshoreman's Hall ebbe luogo un'occasione psichedelicamolto più grande. Intitolata "The Trips Festival", ebbe luogo dal 21 al 23 gennaio del 1966 e fu organizzato daStewart Brand, Ken Kesey, Owsley Stanley e altri. Diecimila persone parteciparono a questo evento a posti esauriti,con mille altre che ogni sera non riuscivano ad entrare. Sabato 22 gennaio, salirono sul palco i Grateful Dead, BigBrother and the Holding Company, e seimila persone giunsero a bere punch corretti con l'LSD e ad essere testimonidi uno dei primi integrali show luminosi dell'era.Nel febbraio del 1966, la Family Dog divenne, sotto l'organizzazione di Chet Helms, Family Dog Productions, epromosse happening alla Avalon Ballroom e al Fillmore Auditorium, inizialmente in cooperazione con Bill Graham.Questi locali permettevano ai partecipanti di prendere parte interamente all'esperienza musicale psichedelica. BillHam, che era stato tra i pionieri degli spettacoli di luce del Red Dog, perfezionò la sua arte di proiezione di luceliquida, con la combinazione di luci e proiezione di film, ed il suo nome divenne sinonimo delle serate di ballo diSan Francisco. L'attenzione allo stile ed ai costumi, già presente al Red Dog Saloon, si sviluppò ulteriormentequando gli hippies acquistarono il magazzino di costumi del teatro Fox di San Francisco, che aveva chiuso i battenti,e si rivelò nella libertà con cui ci si acconciava per partecipare agli eventi musicali nelle sale preferite. Scrisse ilgiornalista musicale del San Francisco Chronicle Ralph J. Gleason: «Ballavano tutta la notte, in maniera orgiastica,spontanea, completamente libera».Alcuni dei primi hippy di San Francisco erano ex studenti del San Francisco State College che rimasero incuriositidalla nascente scena musicale psichedelica hippy. Essi si unirono alle band amate, iniziarono una vita comunitarianegli ampi e poco costosi appartamenti vittoriani di Haight-Ashbury. I giovani americani in tutto il paesecominciarono a muoversi verso San Francisco, ed entro il giugno 1966, circa 15.000 hippy si erano già stabiliti adHaight. Anche i Charlatans, gli Jefferson Airplanes, i Big Brother and the Holding Company, i Grateful Dead inquesto periodo si stabilirono tutti nella zona di Haight-Ashbury. Le attività ruotavano attorno ai Diggers, un gruppoteatrale che combinava teatro spontaneo di strada, azioni anarcoidi e improvvisazioni artistiche per raggiungerel'obiettivo di creare una "città libera". Verso la fine del 1966 i Diggers aprirono locali in cui, oltre a organizzareconcerti musicali gratuiti e lavori di arte politica, regalavano le loro cose, cibo, droga, e denaro.Il 6 ottobre 1966, lo stato della California dichiarò l'LSD sostanza controllata, ciò che ha di fatto rese la droga illegale. In risposta alla criminalizzazione della sostanza, gli hippie di San Francisco organizzarono un raduno hippy

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sulla striscia del Golden Gate Park, chiamato Love Pageant Rally, che attirò circa 700-800 persone. Come spiegatoda Allan Cohen, co-fondatore del San Francisco Oracle, lo scopo della manifestazione era duplice – attirarel'attenzione sul fatto che l'LSD era stato appena resa illegale, e dimostrare che le persone che utilizzavano LSD nonerano criminali, né malati mentali. Suonarono i Grateful Dead, ed alcuni sostengono che nell'occasione si consumòLSD. Secondo Cohen, quelli che assunsero LSD «non erano colpevoli di uso di sostanze illegali... Noi stavamocelebrando la conoscenza trascendentale, la bellezza dell'universo, la bellezza dell'essere».

La Summer of Love

Per approfondire, vedi Summer of Love.

Un esempio di t-shirt tie dyed (o batik). Il batikverso la fine degli anni sessanta e l'inizio degli

anni settanta era considerato parte del movimentopsichedelico.

Il 14 gennaio 1967 l'enorme raduno all'aperto di San Francisco resepopolare la cultura hippy in tutti gli Stati Uniti, richiamando 20.000persone al Golden Gate Park. Il 26 marzo, Lou Reed, Edie Sedgwick e10.000 hippie si raccolsero a Manhattan per il Central Park Be-In onEaster Sunday. Il Monterey Pop Festival dal 16 giugno al 18 giugnodiffuse la musica rock della controcultura ad un vasto pubblico e segnòl'inizio della "Estate d'amore". La versione di Scott McKenzie dellacanzone di John Phillips dei Mamas & the Papas San Francisco,divenne un enorme successo negli Stati Uniti e in Europa. Il testo

(EN)« If you're going to San Francisco, be sure to wear someflowers in your hair... »

(IT)« Se stai andando a San Francisco, devi essere sicuro di metteredei fiori nei capelli... »

(Scott McKenzie)

convinse migliaia di giovani di tutto il mondo a recarsi a San Francisco, a volte portando fiori tra i capelli edistribuendoli ai passanti, guadagnandosi il nome di figli dei fiori. Gruppi come i Grateful Dead, la Big Brother andthe Holding Company con Janis Joplin e i Jefferson Airplane continuarono a vivere ad Haight, ma entro la finedell'estate, la incessante copertura mediatica portò i Diggers a dichiarare la "morte" degli hippy con unacerimonia-spettacolo. Secondo il poeta epigono Stormi Chambless, gli hippie seppellirono l'effigie di un hippie nelGolden Gate Park a dimostrazione della fine del suo regno.

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Flower-Power Bus

Per quanto riguarda questo periodo della storia, il 7 luglio 1967 larivista TIME si presentò con una copertina intitolata "Gli Hippy:La filosofia di una subcultura". L'articolo descriveva le linee guidadel codice hippy: «Fai le tue cose, ovunque devi farle e ogni voltache vuoi. Ritirati. Lascia la società esattamente come l'haiconosciuta. Lascia tutto. Fai sballare qualsiasi persona normalecon cui vieni in contatto. Fagli scoprire, se non la droga, almeno labellezza, l'amore, l'onestà, il divertimento». Si stima che circa100.000 persone si siano recate a San Francisco nell'estate del1967. I mezzi di informazione li seguirono, rivolgendo i riflettorisul distretto di Haight-Ashbury e rendendo popolare i costumihippie. Con questa maggiore attenzione, gli hippy trovaronosostegno per i loro ideali di amore e di pace, ma furono anchecriticati per le loro lotta contro il lavoro e pro-droga, e per la loroetica permissiva. Timori riguardo alla cultura hippy, in particolareper quanto riguarda l'abuso di droga e l'assenza di moralità,alimentarono le ansie morali della fine del decennio.

La Rivoluzione (1968-1969)

Joe Cocker a Woodstock nel 1969.

Nell'aprile 1969, la costruzione del People's Park di Berkeley, inCalifornia, ha ricevuto un'attenzione internazionale. L'Universitàdella California (Berkeley) aveva progettato di demolire tutti gliedifici su una superficie di 2,8 acri vicino al campus, volendoutilizzare il terreno per costruire campi da gioco e un parcheggio.Dopo un lungo ritardo, durante il quale il sito era diventato unpericoloso pugno nell'occhio, migliaia di comuni cittadini diBerkeley, commercianti, studenti, e hippy presero la questionenelle proprie mani, piantando alberi, arbusti, erba e fiori pertrasformare il sito in un parco. Un importante confronto si ebbe il15 maggio 1969, e il governatore Ronald Reagan ordinò due

settimane di occupazione della città di Berkeley da parte della Guardia nazionale californiana. Il "Flower Power"prese vita proprio nel corso di questa situazione, quando gli hippy iniziarono ad impegnarsi in atti di disobbedienzacivile, piantando fiori negli spazi vuoti di tutta Berkeley sotto lo slogan "Let A Thousand Parks Bloom" (Fai nascereun migliaio di parchi).

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1969: figli dei fiori al festival di Woodstock

Nell'agosto 1969, a Bethel (New York),ebbe luogo il Woodstock Music and ArtFestival (Festival di Woodstock), che permolti rimane il miglior esempio dicontrocultura hippy. Oltre 500.000 personevi si recarono per ascoltare i musicisti e leband più notevoli del tempo, tra cui RichieHavens, Joan Baez, Janis Joplin, TheGrateful Dead, Creedence ClearwaterRevival, Crosby, Stills, Nash and Young,Carlos Santana, The Who, JeffersonAirplane, e Jimi Hendrix. Le condizione disicurezza e la logistica furono garantite dallaHWavy Gravy's Hog Farm, e gli idealihippy di amore e di fratellanza umanasembrarono aver acquisito espressione concreta.

Nel dicembre 1969, un evento simile ebbe luogo presso l'Altamont Raceway Park, in California, circa 45 km a est diSan Francisco. Inizialmente annunciata come la "Woodstock West", il suo nome ufficiale fu Altamont Free Concert.Circa 300.000 persone vi convennero per ascoltare i Rolling Stones, Crosby, Stills, Nash and Young, JeffersonAirplane e altri gruppi. Furono gli Hell's Angels ad occuparsi della sicurezza, ma il livello fu molto meno di successorispetto a quello raggiunto nell'evento di Woodstock: il diciottenne Meredith Hunter fu pugnalato a morte durante ilconcerto dei Rolling Stones.

Scosse di assestamento (gli anni settanta e ottanta)

Hippy al Rainbow World Gathering nel 2006 inCosta Rica.

Dal 1972, lo spirito che aveva generato la cultura hippy sembravaessere al tramonto. Gli eventi di Altamont avevano sconvolto moltiamericani, compresi quelli che si erano fortemente identificati con lacultura hippy. Un'altra scossa si produsse quando Sharon Tate e Leno eRosemary LaBianca vennero uccisi nell'agosto del 1969 da CharlesManson e dalla sua "famiglia" di seguaci. Tuttavia, l'atmosfera politicaoppressiva che contraddistinse il bombardamento della Cambogia el'uso delle armi da parte della Guarda Nazionale alla Jackson StateUniversity e alla Kent State University ancora spingevano i giovani araccogliersi. Gli spari all'università ispirarono nel maggio del 1970 lacanzone "What About Me?" dei Quicksilver Messenger Service, in cuiessi cantavano "You keep adding to my numbers as you shoot mypeople down" ("Ci fate crescere di numero se continuate a spararci").

Molti dei costumi hippie nei primi anni settanta erano diventati molto diffusi. Gli affollati concerti rock, iniziati conil Monterey Pop Festival del 1967 e con l'Isle of Wight Festival del 1968, erano diventati la norma. Alla metà deglianni settanta, con la fine della leva obbligatoria e della guerra del Vietnam, e con la ripresa di sentimenti patriotticiassociati all'approssimarsi del Bicentenario degli Stati Uniti, i principali media persero interesse alla cultura hippie.L'acid rock dette strada all'heavy metal, alla disco e al punk rock. Gli hippie divennero bersaglio di scherno. Mentremolti di loro si confermarono per un lungo periodo nello stile di vita adottato, i nuovi giovani sostennero che glihippie avevano esaurito la loro storia nel corso degli anni ottanta ed erano diventati parte della cultura consumista ematerialista.Wikipedia:Uso delle fonti

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Sebbene non visibile come una volta, la cultura hippie non è mai del tutto scomparsa: hippie e neo-hippie si possonotrovare ancora nei campus dei college, nelle comuni e ai raduni musicali. Molti abbracciano i valori di pace, amore ecomunanza, e gli hippie possono ancora essere rintracciati in enclave di bohème in tutto il mondo.Wikipedia:Usodelle fonti Dal 1971, per esempio, esiste in pieno centro a Copenaghen, un quartiere autogestito dagli hippiechiamato Christiania[1].

Dagli anni novanta ad oggiAlla metà degli anni novanta si è assistito al successo di una popolare band underground, i Phish, che hanno ripresoil cammino lì dove i Grateful Dead, dopo la morte di Jerry Garcia (1995), lo avevano lasciato. I Phish si rivolgono alpopolo hippie e forniscono l'occasione per gli appuntamenti jamband. Questi sono in seguito evoluti fino aconsistereAiuto:Chiarezza in festival come Bonnaroo, e hanno portato avanti le politiche e l'etica dell'originalemovimento degli anni sessanta.

Etica e caratteristiche tipo del movimento

Volkswagen T1

Gli Hippy cercarono di liberarsi dalle restrizioni dellasocietà, scegliendo la propria strada e trovando unnuovo senso della vita. Una espressionedell'indipendenza dalle norme sociali raggiunta daglihippy è stato il loro insolito modo di vestire e diautogoverno. Questo, ha fatto sì che gli hippy fosseroimmediatamente riconoscibili gli uni agli altri e servìcome simbolo visivo per significare il loro rispetto deidiritti individuali e la loro volontà di mettere indiscussione l'autorità.Così come il movimento beat che lo precedette e quellopunk che venne subito dopo, i simboli e l'iconografiahippy mostravano un basso status sociale,coerentemente con ideali di povertà e semplicità, conun vestiario che rifletteva uno stile di vita disordinato e spesso vagabondo. Come nel caso di altri movimenti diadolescenti bianchi di classe media, il comportamento deviante degli hippie comportava una sfida alle principalidifferenze di genere del loro tempo: sia i maschi che le donne hippie portavano i jeans e i capelli lunghi, ed entrambiportavano sandali o andavano scalzi. I maschi spesso portavano la barba, mentre le donne limitavano al minimo onon utilizzavano il trucco, e molte non portavano il reggiseno. Gli hippie spesso sceglievano vestiti con coloribrillanti e di taglio insolito, come pantaloni a zampa d'elefante, gilè, indumenti tie-dyed (t-shirt con disegni e coloripsichedelici, spesso in cotone), dashiki (specie di mezzi mantelli provenienti dall'Africa), o camicette; molto popolarierano anche indumenti di taglio non occidentale e con motivi ispirati ai modelli dei nativi americani, degli africani edei latino americani. Gran parte di questi indumenti era autoprodotta per contrastare la cultura delle aziende, e glihippie spesso acquistavano i propri abiti nei mercatini delle pulci o dell'usato. Gli accessori preferiti, sia per gliuomini che per le donne, consisteva in oggetti della cultura indiana, copricapi, bandane e lunghe collane a grani. Lecase, i veicoli e gli altri oggetti appartenenti agli hippie erano spesso decorati con motivi psichedelici.

Il viaggio, sia all'interno della nazione che all'estero, è stato uno degli elementi caratteristici della cultura hippy. La cultura hippie era comunitaria e viaggiare diventò un modo di estendere il concetto di amicizia. Scuolabus simili al Ken Kesey's Furthur, o all'iconico VW, divennero popolari perché gruppi di amici ci potevano viaggiare economicamente. Il VW bus divenne noto come un simbolo della controcultura hippy, e molti di questi autobus furono ridipinti con grafica psichedelica e/o personalizzati, un atteggiamento che anticipò la attuale arte di

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decorazione di automobili. Un simbolo di pace sostituiva spesso il marchio Volkswagen. Molti hippy preferivanol'autostop, inteso come principale modalità di trasporto, perché economico, ecologico, e modo sicuro per incontrarenuove persone.

Posizione politica

Il simbolo della pace fusviluppato nel Regno Unito

come logo per laCampagna per il disarmonucleare, e fu imbracciatodai protestanti statunitensicontro la guerra negli anni

sessanta.

Gli Hippy furono spesso pacifisti e presero parte a cortei politici non-violenti, come lemarce per i diritti civili, le marce su Washington D. C., le dimostrazioni contro la Guerradel Vietnam, compreso il dar fuoco alle cartoline di chiamata alla leva e le proteste allaConvenzione Nazionale Democratica del 1968. Il grado di coinvolgimento politico variaampiamente tra gli hippy, partendo da quelli attivi soltanto nelle marce della pace perarrivare alle manifestazione di teatro di strada anti-autoritario e alle dimostrazioni degliYippie, il sottogruppo hippy politicamente più attivo. Nel corso di una discussione traBobby Seale e Jerry Rubin sulle differenze fra hippy e Yippie, Rubin sostenne che gliYippie erano l'ala politica del movimento hippy, dal momento che «non tutti gli hippyavevano già sviluppato una posizione politica». A proposito, poi, delle iniziativepolitiche del movimento hippy, Rubin aggiunse che «essi preferiscono principalmentesballarsi, ma molti di loro vogliono anche la pace e che finisca tutto questo schifo».

Oltre a dimostrazioni politiche non violente, l'opposizione hippy alla guerra del Vietnamincluse anche l'organizzazione di gruppi di azione politica contro la guerra, il rifiuto delservizio di leva e lo svolgimento di lezioni universitarie nei campus sulla storia del Vietnam e sul contesto politicointernazionale in cui si inseriva quel conflitto.La già citata versione di Scott McKenzie della canzone di John Phillips "San Francisco", che aveva ispirato laSummer of Love, diventò anche la canzone di bentornato per tutti i veterani del Vietnam che tornavano a SanFrancisco dal 1967 in poi. Lo stesso McKenzie ha dedicato ogni esecuzione americana di quella canzone ai veteranidel Vietnam, e la cantò anche in occasione del ventesimo anniversario (2002) della cerimonia di inaugurazione delVietnam Veterans Memorial. La canzone diventò una canzone di libertà in tutto il mondo, specialmente nelle nazionidell'Europa orientale sofferenti sotto regimi comunisti imposti dall'URSS.Gli hippy si espressero spesso politicamente attraverso la fuoriuscita dalla società, allo scopo di perseguire icambiamenti cercati. Tra i movimenti politici supportati dagli hippy ci sono il movimento di ritorno alla terra deglianni sessanta, lo sviluppo dell'impresa cooperativa, l'attenzione all'energia alternativa, il movimento per una stampalibera e l'agricoltura biologica.

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Droghe

Giovani in cerchio condividono un joint

Seguendo l'esempio della Beat Generation, anche gli hippy usaronocanapa indiana o marijuana. Essi allargarono la loro FarmacopeaSpirituale fino a includere allucinogeni come l'LSD, la psilocibina e lamescalina. Sulla Costa Est degli Stati Uniti, i professori di Universitàdi Harvard Timothy Leary, Ralph Metzner e Richard Alpert difeserol'uso delle sostanze psicotrope nella psicoterapia, nell'autoanalisi e perusi religiosi e spirituali. A proposito dell'LSD, Leary disse: «Espandi latua coscienza e trova in essa estasi e rivelazione».

Sulla Costa Ovest degli Stati Uniti, Ken Kesey fu una figuraimportante nella promozione dell'uso ricreativo delle sostanzepsicotrope, specialmente dell'LSD. Tenendo quelli che lui chiamava"Acid Tests", e girando il paese con la sua band dei Merry Pranksters,Kesey diventò il catalizzatore dell'attenzione dei media e catturò moltigiovani al movimento. I Greatful Dead (chiamati in origine "The

Warlocks") suonarono alcuni dei loro primi pezzi agli Acid Tests, spesso sotto l'effetto dell'LSD, proprio come ilpubblico. Kesey e i Pranksters sentivano di "accendere il mondo".

Nel mondo hippy si usarono anche sostanze più pesanti, come oppio e anfetamina; tuttavia queste droghe venivanodisprezzate, perfino tra chi ne faceva uso, perché riconosciute dannose e procuranti dipendenza. L'eroina, peresempio, fu vietata allo Stonehenge Free Festival del 1967.

Viaggi

Camion hippie decorato a mano; fotografia del 1968.

Gli hippy tendevano a viaggiare leggeri e sempre pronti a partireper dovunque succedesse qualcosa in qualsiasi momento; che sitrattasse di raduni sul Mount Tamalpais vicino San Francisco, unadimostrazione contro la guerra in Vietnam a Berkeley, uno degliincontri musicali di Kesey, o se la "vibrazione" non era giusta ec'era bisogno di un cambio di ambiente, gli hippy erano pronti amuoversi in un attimo. La pianificazione era avversata, in quantoun hippy era sempre felice di mettere pochi indumenti in unozaino, tirar fuori il pollice e andare in autostop ovunque.Difficilmente si chiedevano se avessero abbastanza soldi, o unaprenotazione alberghiera o uno qualsiasi dei normaliequipaggiamenti di chi si mette in viaggio. Le abitazioni hippy accoglievano ospiti notturni capitatiimprovvisamente, e le caratteristiche di reciprocità del movimento permettevano libertà di spostamento. Le personegeneralmente collaboravano per andare incontro ai bisogni reciproci in un modo che divenne meno frequente dopo iprimi anni settanta. Questo modello di vita, che ha in parte le sue radici nella controcultura hobo e nello spirito Onthe Road di Jack Kerouac, è ancora comune nei gruppi della Rainbow Family, dei viaggiatori new age e deglihousetrucker neozelandesi. Un derivato di questo stile libero di viaggio furono i furgoni e i pullman, case mobilicostruite artigianalmente sugli chassis originali, in modo da favorire una vita nomade. Alcuni di queste case mobiligitane erano piuttosto ben attrezzate, con letti, bagni, docce e fornelli.

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Hippy 64

Interno del camion hippie.

Sulla costa occidentale si sviluppò un peculiare stile di vita attorno alle RenaissanceFaire, organizzate per la prima volta nel 1963 da Phyllis e Ron Patterson. Nei mesiestivi ed autunnali, intere famiglie viaggiavano insieme nei loro particolari veicoli,parcheggiavano nei luoghi dell'avvenimento nella California del sud o del nord,preparavano i manufatti durante la settimana e poi indossavano i vestiti elisabettianinelle rappresentazioni di fine settimana, per poi partecipare ai mercatini in cuirivendevano gli stessi manufatti al pubblico.

Il gran numero di giovani del tempo garantiva favorevolissime opportunità diviaggio verso speciali appuntamenti. L'apice fu raggiunto al Festival di Woodstock,vicino a Betel (New York), che si svolse dal 15 al 19 agosto 1969 e attirò più di500.000 persone.

La più memorabile esperienza di viaggio hippy, intrapresa da centinaia di migliaia digiovani, specie negli anni 1969-71, fu il viaggio via terra verso l'India. Portandosi

dietro poco o niente bagaglio e con pochissimi soldi in tasca, quasi tutti loro seguivano la stessa strada, attraversandol'Europa in autostop fino ad Atene o a Istanbul, proseguendo poi con il treno attraverso la Turchia centrale perErzurum, continuando in autobus in Iran, attraverso Tabriz e Teheran fino a Mashad, poi superando il confine afganoad Herat, proseguendo nel sud dell'Afghanistan attraverso Kandahar per giungere a Kabul, varcando il Passo Khyberper giungere in Pakistan, ed infine toccando Rawalpindi e Lahore fino al confine indiano. Una volta in India, glihippy si recavano in varie destinazioni, ma si raccoglievano poi in grandi numeri sulle spiagge di Goa, oppureattraversavano il confine con il Nepal e trascorrevano mesi a Katmandu. La lunghezza del soggiorno in questi postivariava di norma dalle poche settimane a sei mesi. Per soggiornare più a lungo, in India era necessario un visto.

Tracce del passaggio degli hippies sono riscontrabili in molte altre destinazioni oggi turistiche ma un tempodecisamente meno conosciute. Tra i vari luoghi per esempio abbiamo Hikkaduwa in Sri Lanka (ex Ceylon), o KohPanghan in Thailandia.

Influenza degli hippy nella cultura popolare

Hippies al Nambassa Festival nel 1981 in Nuova Zelanda.

L'eredità che gli hippy lasciarono alla società è molto forteancora oggi. Dimostrazioni politiche e pubbliche ora sonoconsiderate libere espressioni legittime. Coppie non sposatesi sentono libere di viaggiare e vivere insieme senzadisapprovazione dalla società. Le tematiche che riguardanole questioni sessuali è divenuta di norma, ed i diritti degliomosessuali, degli ermafroditi e dei transessuali si sonoespansi. La diversità religiosa e culturale ha guadagnato piùaccettazione. Imprese commerciali Co-operative e comunitàcreative con vita di gruppo sono accettate estesamente.L'interesse del cibo naturale, rimedi erbacei e vitamine sisono molto estesi, ed i cibi salutari hippy degli anni sessanta ora sono di grande attualità. In particolare, lo sviluppo ela popolarizzazione di Internet trovano le sue radici nell'ethos anti-autoritario promosso dalla cultura hippy. Durantegli anni sessanta, baffi, barbe e capelli lunghi divennero luogo comune e l'abbigliamento multi-etnico dominò ilmondo. Da allora, una larga serie di scelte riguardanti l'aspetto personale e lo stile nel vestiario divenne accettabileda tutti, cosa non comune nell'era hippy. Gli hippy ispirarono molti altri cambiamenti, di cui uno degli esempi piùevidenti è costituito dal ribasso nella popolarità della cravatta che era stata usata quotidianamente durante gli anni

cinquanta e primi anni sessanta; in letteratura, libri come The Electric Kool-Aid Acid Test ed in musica, la psichedelia portò alla creazione di nuovi generi come l'hard rock; in televisione non si contano i film che parlano e

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Hippy 65

ritraggono la comunità hippy, come Woodstock, Easy Rider, Hair, The Doors e Crumb. Le tradizionali feste hippycominciate negli Stati Uniti nel 1965, continuano a svolgersi e a svilupparsi ancora oggi; ad esempio, dal 1976 inNuova Zelanda ogni anno si celebra un festival rock, che richiama da tutto il mondo hippy e neo-hippy, naturalmentetutto all'insegna di musica ad alto volume, droghe, spirito di fratellanza e cibi salutari.

Note[1] Christiania resta libera. Gli hippie riscattano la città (http:/ / www. repubblica. it/ esteri/ 2011/ 06/ 22/ news/ christiania_salva-18081692/ ),

Repubblica, Esteri, 22 giugno 2011.

Bibliografia• Mario Arturo Iannaccone: Rivoluzione psichedelica. Sugarco Edizioni, Milano 2008• Barry Miles: Hippy: miti, musica e cultura della generazione dei figli dei fiori. Modena 2004• Antonio Filippetti: I figli dei fiori: i testi letterari degli hippies. Torino 1973• Luc Vidal: La strada: il mio diario di hippy. Roma 1972• Bonaventura Caloro: Viaggio nel mondo hippy. Firenze 1972• Carmelo Vonti Guglia: Un prete tra gli hippyes di Trinità dei Monti. Edizioni Paoline Alba 1973• Fernanda Pivano: Beat, hippie, yippie Bompiani 1972• Gianni De Martino: Capelloni & ninfette, Costa & Nolan, Milano 2008• Isadora Tast: Mother India. Searching For a Place. Peperoni Books: Berlin 2009, ISBN 978-3-941825-00-0

Voci correlate•• Controcultura•• Guerra del Vietnam•• Movimento pacifista•• Rivoluzione sessuale

Collegamenti esterni• Hippie e tradizione, tra Oriente e Occidente (http:/ / www. filosofiatv. org/ news_files/ 133_Gorlani 2Hippie e

Tradizione. pdf)

• Wikizionario contiene il lemma di dizionario «hippy»

• Commons (http:/ / commons. wikimedia. org/ wiki/ Pagina_principale?uselang=it) contiene immagini o altrifile sugli hippy (http:/ / commons. wikimedia. org/ wiki/ Category:Hippies?uselang=it)

• Archivio Carta Stampata - blog controcultura (http:/ / archiviomaclen. blogspot. com/ )• (EN) 'Flower Child' in the American Heritage Dictionary (http:/ / www. bartleby. com/ 61/ 2/ F0200200. html)• (EN) Online Etymology Dictionary (http:/ / www. etymonline. com/ index. php?term=flower)• (EN) Official Information on the single, San Francisco (http:/ / www. scottmckenzie. iinet. net. au/ mckenzie3.

htm)• Hippy (http:/ / thes. bncf. firenze. sbn. it/ termine. php?id=14441) in « Tesauro del Nuovo Soggettario (http:/ /

thes. bncf. firenze. sbn. it/ )», BNCF, marzo 2013.

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Hooligan 66

Hooligan

Hooligan dello Spartak Mosca

Sedie di plastica distrutte da degli hooligan allo stadio di Bryansk, inRussia

Hooligan è un termine inglese che indica una personadal comportamento violento, indisciplinato e ribelle edè utilizzato per indicare i tifosi più turbolenti e violentidelle squadre di calcio del Regno Unito. A partire daglianni sessanta, molte subculture giovanili qualiskinhead, herbert, mod o rude boy sono appartenuti allaschiera degli hooligan.

Origine del nome

Secondo alcuni è probabile che la parola "hooligan" siaderivata dal cognome di un malvivente d'origineirlandese, Patrick Hooligan, che viveva nella capitalebritannica. Altri sostengono che derivi da "Hooley'sgang", una banda di giovani delinquenti provenienti dalquartiere londinese di Islington. C'è anche chi sostieneche sia correlato a "hooley", voce dell'inglese d'Irlandache indica una festa sregolata. Tale termine venneriportato sulle t-shirt di uno dei primi gruppi di tifoorganizzato, divenendo poi marchio d'abbigliamento. Ilmarchio hooley's si diffuse velocemente negli stadiinglesi e caratterizzò insieme a diversi brand qualiThree Stroke, Henry Lloyd, Lyle and Scott la secondaondata casual.

È certo che il termine comparve per la prima volta nel1898 in una denuncia della polizia di Londra.

Gli hooligan nel calcio

Il termine hooligan è frequentemente associato al calcio ed è passato a definire quei tifosi violenti protagonisti ditafferugli al seguito di una squadra. Il fenomeno degli hooligan è diffuso particolarmente in Inghilterra, Scozia,Francia, Italia, Serbia, Polonia, Turchia, Argentina, Grecia, Paesi Bassi e Svezia, differendo dal modello deiturbolenti tifosi ultras dell'Europa meridionale.

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Hooligan 67

Voci correlate•• A.C.A.B.•• Comportamento del gregge•• Delinquenza minorile•• Teppismo•• Ultras•• Vandalismo

Altri progetti• Wikizionario contiene il lemma di dizionario «Hooligan»

• Commons [1] contiene immagini o altri file su Hooligan [2]

Portale Calcio: accedi alle voci di Wikipedia che trattano di calcio

Note[1] http:/ / commons. wikimedia. org/ wiki/ Pagina_principale?uselang=it[2] http:/ / commons. wikimedia. org/ wiki/ Category:Hooliganism?uselang=it

Indiani metropolitani

Pupazzo raffigurante Luciano Lama, innalzato dagli IndianiMetropolitani nel cortile della Università La Sapienza di Roma

« Geronimo, Cochis, Nuvola Rossa / giovani proletari alla riscossa / 10-100-1000 Little Big Horn »

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Indiani metropolitani 68

(Slogan degli Indiani Metropolitani del 1977)

Gli Indiani Metropolitani costituivano l'area più libertaria e creativa del Movimento del '77.Dalla metà degli anni settanta, i giovani del movimento che si riconoscevano proprio nella cosiddetta "ala creativa"iniziarono a radunarsi al parco Lambro, a Milano, alla grande festa del proletariato giovanile organizzata da ReNudo, periodico di controcultura, definita da molti la versione italiana del festival di Woodstock.

I freaksTramontata l'era del movimento, giunto dall'America, degli hippies, molti giovani della fine degli anni '60 e l'iniziodei '70 costituirono un nuovo movimento spontaneo detto dei Freaks (termine inglese traducibile con l'italianodiversi) che aveva sostituito i vecchi hippies pur continuandone la tradizione. I freaks, italianizzati col neologismofricchettoni, inizialmente non erano politicizzati ma si amalgamarono attorno al mondo del rock, e dellacontrocultura in genere, appena giunto in Italia all'inizio degli anni '70, del quale contestarono la crescenteindustrializzazione e la dipendenza dalle majors ovvero le grosse case discografiche internazionali.Questo movimento spontaneo ruotava attorno alla cosiddetta cultura underground che in Italia si legò alla rivista ReNudo e alla casa editrice Stampa Alternativa ma anche ad altre riviste minori, talvolta nemmeno stampate, ma chegiravano sotto forma di fogli ciclostilati. L'underground italiano contestava in toto la società borghese entrata in crisialla fine degli anni '60 dopo il decennio del cosiddetto boom economico. Ma non si riconosceva nemmeno nellestrutture della sinistra parlamentare ed extraparlamentare ispirandosi piuttosto ai rappresentanti del Beat Generationamericana e ai suoi scrittori e poeti come Jack Kerouac e Allen Ginsberg e al movimento situazionista francese.Aggregati sotto lo slogan: Il rock è nostro le prime contestazioni avvennero con il rifiuto di pagare prezzi giudicatitroppo elevati per i concerti rock proponendo un prezzo proletario o il diritto di potervi assistere senza pagare. Suquesta onda si avvicinarono alle frange più estreme dei movimenti extraparlamentari di sinistra organizzando dei verie propri blitz, chiamati sfondamenti, che li portarono spesso a contatti violenti con le forze dell'ordine.Opponendosi ai valori fondamentali della borghesia come quelli della patria e della famiglia, li sostituirono con unapratica alternativa della famiglia allargata (le cosiddette Comuni), della libertà sessuale e della liberalizzazione delledroghe. I freaks s'ispirarono ai saggi del filosofo tedesco Herbert Marcuse, a quelli di David Cooper sulla criticadella famiglia, e soprattutto a quelli sulla liberazione sessuale di Wilhelm Reich. Per la cultura delle droghe fubasilare anche il pensiero di Timothy Leary, sperimentatore dell'uso dell'LSD.

Il Movimento del '77Il momento più importante fu la definitiva politicizzazione della cultura alternativa in Italia che avvenne con ilMovimento del '77 e la nascita dell'Area dell'Autonomia della quale i futuri Indiani Metropolitani rappresentarono lacosiddetta ala creativa.A differenza dei loro compagni dell'Autonomia Operaia, sconfitti dalla repressione dello Stato in seguito all'entratadi molti militanti nella clandestinità, l'ala creativa fu stroncata soprattutto dal dilagare dell'eroina; essi infatti - moltopiù dediti all'uso di droghe che alla violenza politica - furono facile preda di questa droga che segnerà la vita di moltigiovani per tutti gli anni ottanta e novanta.Il termine "Indiani Metropolitani" fu coniato durante l'occupazione della Facoltà di Lettere dell'Università di Roma,con un volantino che echeggiava, ironicamente, il manifesto Futurista e che trovò sviluppo nella fanzine "Oask!?".La prima azione pubblica fu quella, con la scala a torretta sottratta dalla biblioteca della Facoltà di Lettere, durante lacacciata di Luciano Lama dall'Università di Roma, nel 1977, anche se l'ala creativa era già presente in precedentiesperienze politiche vicine al Movimento degli Studenti, come i gruppi situazionisti degli anni sessanta.

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Roma, 1977 - Scritta in Via dei Fori Imperiali dopo la "cacciata di Lama"dall'università La Sapienza.

In realtà gli indiani metropolitani simaterializzarono concretamente nella notte diNatale del 1975, con scritte blasfeme sullachiesa di Tomba di Nerone a Roma, viaCassia, ad opera di un manipolo di individuimolto diversi tra loro, per estrazione sociale epolitica, firmandosi Gruppo Geronimo, siglache sarà mantenuta per una buona parte del1976 per poi essere "sciolta nel movimento".

Il "Gruppo Geronimo", dopo alcuni scontrifisici e chiarificatori con il "Collettivo di viadei Volsci", pubblica anche due numeri di unarivista chiamata "Neg/azione". Il primonumero vede la partecipazione di tutti icomponenti, mentre il secondo ed ultimonumero viene monopolizzato da due o tre

persone, mentre gli altri sono già impegnati in altri progetti: il più importante, non solo a livello mediatico, è quellodi "Radio Blu", messo in piedi insieme ad un gruppo di ex militanti di Potere Operaio.

La riesumazione effettuata nel febbraio 1977, fu una semplice "boutade", ovvero uno scherzo il cui scopo era didimostrare l'inattendibilità dei media. Nel 1976 il "Gruppo Geronimo" veniva riportato su "La Repubblica" comegruppo eversivo e con contatti con la lotta armata. Geronimo e gli indiani metropolitani non erano affatto nonviolenti ma erano sicuramente contrari al terrorismo ed al fiancheggiamento di quest'ultimo. Gli indiani di"Geronimo" seguivano gli insegnamenti del 1957 di Guy Debord creando una situazione tanto ridicola quantoimprobabile.Di fronte alla crisi dei movimenti della sinistra extraparlamentare, gli indiani metropolitani reagirono rifiutando laviolenza come pratica dell'Area dell'Autonomia ed abbandonando sostanzialmente la ferrea dottrina marxista.Nell'adottare una nuova critica culturale dei modelli borghesi, si ispirarono al movimento dadaista. Sia nelle attivitàpolitiche, sia nei cortei, entrambe le aree dell'Autonomia convissero con forti critiche reciproche.L'ultimo evento situazionista del periodo fu creato dal noto autore di fumetti Stefano Tamburini e dal suo amico esocio "Trash" (fondatori di "Cannibale", prima rivista di movimenti a fumetti) nel corteo finale del convegno diBologna (settembre 1977) quando, infiltratisi tra file di arrabbiati lanciarono uno slogan - «sangue, sangue, vogliamosolo sangue!!!» - che venne ripreso in poche decine di secondi da almeno un migliaio di persone.Wikipedia:Usodelle fonti

Bibliografia• Pablo Echaurren. La casa del desiderio. '77: indiani metropolitani e altri strani. Manni, 2005. ISBN 8881766337.• Pablo Echaurren (a cura di). Parole ribelli. I fogli del movimento del ‘77. Viterbo, Stampa Alternativa, 1997.

ISBN 8872263743.• Controcultura in Italia (1967-1977). Viaggio nell'underground, di Pablo Echaurren e Claudia Salaris, Bollati

Boringhieri, 1999.• David Cooper, La morte della famiglia, Einaudi, Torino 1972• Marco Erler.Assalto alla diligenza. Quando Appignani rinacque Cavallo Pazzo prefazioni di Lucia Visca, Carlo e

Nicola Caracciolo. Edizioni Memori, 2008. ISBN 978-88-89475-45-4• Marco Erler.Segnali di fumo introduzione di Renzo Paris: cult di poesie del 1977 (i versi di un indiano

metropolitano,Nuvola Rossa, dati ai tipi vent'anni dopo), disegni a china, scritti politici ed interviste, una a

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Indiani metropolitani 70

Bettino Craxi, il suo elogio postumo a Mario Appignani Cavallo Pazzo. Campanotto,1997. ISBN 8845600173

Collegamenti esterni• Il movimento del '77 [1]

Note[1] http:/ / web. tiscali. it/ settanta7/ libere_associazioni_logiche_. htm

Inter City FirmL'Inter City Firm (ICF) è stata una delle firm (termine in lingua inglese che indica i gruppi organizzati di hooligan)del Regno Unito. Legata alla squadra del West Ham United di Londra, è stata attiva negli anni settanta e ottanta.L'ICF si rese protagonista di battaglie con altri gruppi hooligan e divenne celebre per la particolare tenacia con cuiprendeva parte agli scontri.La gang prende il nome dai mezzi di trasporto utilizzati dai suoi componenti per assistere alle trasferte, i treniInterCity preferiti ai convogli speciali riservati ai tifosi: l'utilizzo di questi treni rendeva più facile eludere il controllodelle forze dell'ordine. Quando la polizia si accorse del trucco (un'altra firm, la 6:57 Crew del Portsmouth utilizzava itreni regionali delle sei del mattino per mischiarsi con i pendolari) l'ICF ed altre gang iniziarono a muoversi confurgoncini.Così come altri gruppi di hooligan della fine degli anni settanta, l'Inter City Firm adottò il cosiddetto stile casual,ossia l'abbandono di ogni capo di abbigliamento che facesse riferimento alla propria squadra per potersi muovere conmaggiore libertà durante le trasferte.Negli scontri che vedevano la ICF vincitrice sugli avversari (la rivalità più accesa era con la firm del Millwall), icomponenti della gang lasciavano sul luogo dello scontro alcuni biglietti con la dicitura Congratulations, You HaveJust Met the ICF ("Congratulazioni, hai appena incontrato l'ICF"). Uno dei leader dell'ICF, Cass Pennant, haintitolato così un libro che narra la storia del gruppo (pubblicato in italiano con il titolo Congratulazioni, hai appenaincontrato la I.C.F. (West Ham United) da Baldini&Castoldi nel 2004).Le vicende dell'Inter City Firm hanno inoltre ispirato il film Hooligans del 2005 con Elijah Wood, sebbene il nomedella firm sia stato cambiato in Green Street Elite (GSE).

Bibliografia• Cass Pennant, Congratulazioni, hai appena incontrato la ICF (West Ham United), Milano, Baldini & Castoldi,

2004. ISBN 8884904714.

Collegamenti esterni• Congratulazioni, hai appena incontrato la ICF [1] Articolo sulla storia della ICF• Congratulazioni, hai appena incontrato la ICF [2] Recensione libro

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Inter City Firm 71

Note[1] http:/ / mad283. wordpress. com/ 2012/ 03/ 07/ congratulazioni-hai-appena-incontrato-la-icf/[2] http:/ / www. station936. it/ blog/ libro-congratulazioni-hai-appena-incontrato-icf-west-ham-united/

Jerkin'

Un ragazzo si esercita nello stile Jerkin'

Il Jerkin' è uno stile di danza di strada derivato dall'hiphop; si propaga in Francia, in particolare a Parigi peròviene poi importato a Los Angeles dove nasceeffettivamente nel 2008. In seguito si è diffuso anchenella California del sud, quindi a tutta la West Coast esi sta diffondendo nella East Coast. La danza sicompone di muovere le gambe in dentro e in fuori equesto movimento si chiama 'jerk' e facendo altremosse chiamate "reject" "dip" e "pindrop". Le personeche ballano il jerkin sono chiamate Jerker e si muovonoin Crew (hip hop) lanciandosi sfide per ritrovarsi aballare nelle strade rispettando un dress code originalee funky. Per la prima volta in uno stile di danza c'èun'imposizione nel vestiario: questo tipo è detto SWAGe comprende: jeans skinny (che variano da coloriclassici o particolari) come rifiuto dello stile pantalonilarghi classicamente usati per ballare, scarpe sportivedai colori vivaci, berretto, accessori a volontà in stileanni 80 e camice a quadri o maglie originali.

Il brano musicale più rappresentativo dello stile èYou're a Jerk dei New Boyz e Teach Me How To Jerkdegli Audio Push. infatti i New Boyz sono considerati iprecursori di questo stile grazie ai loro video suYouTube. due dei più famosi Jerkers sono Chris Brown e la crew Themprangers.

per aggiornarsi sulle ultime tendenze e sui nuovi passi del movimento, i Jerkers caricano video su YouTube e pervederli dal vivo in azione bisogna andare al concerto chiamato Red Light che si tiene a Parigi.

Altri progetti

• Commons [1] contiene immagini o altri file su Jerkin' [1]

Collegamenti esterni• Katia Riccardi, "Jerkin', l'hip hop cambia ballo ecco il nuovo fenomeno americano" [2], la Repubblica, 28

novembre 2009. (URL consultato il 30 novembre 2009)

• (EN) Steven Roberts, "New Boyz Challenge Chris Brown To A Jerkin' Competition [3], MTV, 29 luglio 2009.

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Breakdance - Krumping - Liquid dancing - Locking - Popping - Robot - Tutting - Uprock

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Jerkin' 72

Note[1] http:/ / commons. wikimedia. org/ wiki/ Category:Jerkin%27?uselang=it[2] http:/ / www. repubblica. it/ 2009/ 11/ sezioni/ spettacoli_e_cultura/ hip-hop/ hip-hop/ hip-hop. html?ref=hpspr1[3] http:/ / www. mtv. com/ news/ articles/ 1617232/ 20090729/ new_boyz. jhtml

Kogal

Una kogal

Il termine kogal (コ ギ ャ ル kogyaru?,letteralmente "piccola ragazza") indica unamoda in voga tra le ragazze giapponesi fra i15 e i 20 anni, nata negli anni novanta.

Etimologia

L'etimologia del termine non è chiara.Gyaru (ギ ャ ル?) deriva dalla parolainglese gal, usata nello slang per definire laparola girl (ragazza), mentre per quantoriguarda il prefisso ko (コ?), alcuniritengono significhi piccola, alcuniritengono derivi da kōtō gakkō (高 等 学

校? scuola superiore).

Caratteristiche

I loose socks sono parte integrantedell'abbigliamento delle kogal

I modelli delle kogal sono le ragazze occidentali, ma anche alcunecantanti J-Pop quali Namie Amuro e Ayumi Hamasaki.

Le caratteristiche principali della moda kogal sono l'abbigliamento eil trucco alquanto vistosi. Il corpo viene "occidentalizzato" tramiteuna forte abbronzatura, mentre i capelli vengono tinti con coloriappariscenti quali il castano chiaro o il biondo platino. A completarela moda vi è un trucco pesante che adopera dei fondotinta azzurri obianchi e un rossetto chiaro che risalta sulla pelle pesantementeabbronzata. Spesso le kogal usano delle unghie finte.

Per quanto riguarda l'abbigliamento, le ragazze kogal utilizzanoprincipalmente il fuku alla marinara, la classica uniforme scolasticagiapponese, ma anche minigonne, zatteroni e soprattutto i loosesocks, ovvero dei calzini larghi e pendenti, prevalentemente di colorebianco, che a volte coprono parzialmente le scarpe. Non esistecomunque un abbigliamento comune, dato che le kogal amano unostile individuale e si suddividono in diversi gruppi, quali le ganjiro, leganguro e le yamanba.

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StileLe kogal adorano tutto ciò che concerne il divertimento, ne è esempio la loro mania verso il purikura (プ リ ク

ラ?) (contrazione dell'inglese print club), cabine capaci di offrire fototessera scambiabili ed adesive ricche di effettispeciali. Soprattutto amano lo shopping e ballare il parapara, un popolare ballo giapponese. Molte kogal vengonosovvenzionate dai genitori, ma altre ricorrono spesso all'enjo kōsai, una forma di prostituzione, per ottenere ildenaro. Le kogal amano molto la tecnologia e usano telefonini dell'ultima generazione.

Due kogal a Tokyo

A causa di questo stile consumistico, le kogal sono state additatecome simbolo negativo della società giapponese contemporanea.A questo contribuisce la loro predilezione per abbigliamento edaccessori all'estremo del kawaii, che, unito spesso ad una contrariae complementare componente provocante e sexy, trasmette un'ideadi capriccioso infantilismo ed immaturità. L'implicito rifiuto dellacrescita non impedisce tuttavia la formazione di gruppi Gyarudall'età più avanzata, dall'età delle studentesse universitarie olavoratrici nubili (onegyaru, le gyaru sorelle maggiori) fino allemadri di famiglia (gyarumama).

Tra i luoghi principali dove trovare le kogal ci sono i centricommerciali del quartiere Shibuya, Ikebukuro e Shinjuku a Tokyo.

Le kogal nella cultura popolare

Alla moda 'kogal' è stato dedicato un manga, intitolato Gals!,scritto e disegnato da Mihona Fujii tra il 1999 e il 2002, dal qualeè stata tratta anche una serie anime intitolata Super Gals! KotobukiRan, trasmessa parzialmente anche in Italia.

Inoltre tra il 1996 e il 1997 furono lanciate molte riviste ispirate alla cultura Kogyaru e dirette alle sue rappresentanti:Egg, Kawaii, Happie, Tokyo Street News, Zettai Suki Suki, sono solo le più famose.

Note

Bibliografia• (EN) Izumi Eyesr, Patrick Macis & Kazumi Nonaka, Japanese Schoolgirl Inferno: Tokyo Teen Fashion

Subculture Handbook, San Francisco, Chronicle Books, 2007. ISBN 978-0-8118-5690-4.• Sharon Kinsella, Feticci in uniforme: il fenomeno kogyaru in Alessandro Gomarasca (a cura di), La bambola e il

robottone. Culture pop nel Giappone contemporaneo, Torino, Einaudi, 2001. ISBN 9788806159597.

Voci correlate•• Chapatsu•• Enjo kōsai•• Gals!•• Ganguro

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Kogal 74

Altri progetti

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Le Grand Don

Le grand don a Parigi,5 marzo 2005

Le grand don a Parigi,5 marzo 2005

Il grande dono a Palermo,13 novembre 2005

Le Grand Don è una manifestazione a carattere sociale e culturale,organizzata per la prima volta a Parigi nel 2003 e poi diffusasi in variecittà d'Europa.

Princìpi e modalità d'azione

Le Grand Don (il grande dono) «est un don collectif effectué par desinconnus à d'autres inconnus», un dono collettivo effettuato dasconosciuti ad altri sconosciuti. La manifestazione si svolgesolitamente in un luogo cittadino, precedentemente stabilito, dove siraccolgono gli oggetti che verranno donati. L'evento non è in alcunmodo pilotato e si svolge liberamente: ogni partecipante può donare unproprio oggetto agli altri passanti, o ricevere un regalo da qualcuno,senza essere obbligato a ricambiare. La manifestazione si concludequando tutti (o quasi) gli oggetti hanno trovato un nuovo proprietario.Ciò che rimane può essere lasciato per chi passerà più tardi da quelluogo. Non ci sono limitazioni nella tipologia degli oggetti che possonoessere donati: libri, dischi, fotografie, indumenti, soprammobili,gioielli, giocattoli, ecc. ma, chiaramente, si suppone che debbanoessere oggetti trasportabili a mano dai passanti. Lo scopo principale del grand don è quello di valorizzare l'atto deldonare senza secondi fini. I partecipanti al grand don possono infattisperimentare liberamente sia la gioia di regalare un proprio oggetto, siaquella di ricevere un dono da altre persone. In ciò vi è certamente unasottile critica (più o meno esplicita) al modello societario edeconomico attuale, in cui ogni oggetto deve possedere un valoremonetario stabilito. Per contro, nel grand don ogni oggetto perdequesto valore economico e viene considerato soltanto in base al valoreaffettivo di chi lo possedeva e lo dona, nonché alla sensazione dipiacere di chi lo riceve. Dal punto di vista antropologico, tra i riferimenti teorici alla base delgrand don, ci sono gli studi del francese Marcel Mauss sul dono in varitipi di società. Ma, mentre Mauss tende a sottolineare una sorta diobbligo sociale a ricambiare un dono ricevuto (spesso per soddisfare lospirito magico degli oggetti), nel grand don si cerca di incoraggiare la

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Le Grand Don 75

completa libertà di azione e la non necessaria reciprocità: non si è in alcun modo obbligati a ricambiare un donoricevuto. Ciò che comunque rimane costante è l'aspetto sociale del dono, visto come momento di riunione e disocializzazione, addirittura di festa. In particolare durante il grand don si stimola un rapporto di collaborazione,cordialità e amicizia tra sconosciuti, anche qui con sottili intenti critici verso la società dell'individualismo imperante. Le Grand Don non è (o non dovrebbe essere) né una manifestazione politica, né uno spettacolo di strada, né un attodi carità, né un baratto, né un mercatino, né tantomeno un happening artistico.

Le Grand Don a Parigi

Le grand don a Parigi,11 febbraio 2006

Le modalità d'azione e i princìpi del grand don sono stati stabiiti nelleloro linee generali dai primi organizzatori della manifestazione, unanonimo gruppo di ragazzi parigini, sul loro sito. Il primo grand don èstato organizzato a Parigi il 18 ottobre 2003, sui muretti del Pont Mariesulla Senna, che da allora è rimasta la sede stabile dell'evento. Sin daquel momento, il grand don ha coinvolto un discreto numero dipersone e di curiosi, che sono aumentati in modo esponenziale nellesuccessive manifestazioni, solitamente organizzate ogni due mesi (iltempo necessario per raccogliere nuovi oggetti da donare). Il carattereinnovativo dell'evento ha attirato anche l'attenzione dei media francesi,e successivamente dei media di molti altri Paesi. A questo siaggiungano anche le numerose riproposizioni del grand don in variecittà della Francia e d'Europa, stimolate e incoraggiate dal gruppoorganizzatore parigino, che hanno contribuito a rendere l'evento unfenomeno globale. La manifestazione si è svolta a intervalli più o meno regolari a Parigifino al 29 giugno 2005. Dopo questa data, il nuovo grand don si èinfatti svolto solo il 17 dicembre 2005, sotto il nome di Le GrandDinDon. Per la prima volta in periodo natalizio, l'intento era probabilmente di contestare e affiancarsi ad una dellepoche situazioni di "dono istituzionalizzato" che permangono nella società occidentale, nonché festeggiare un «jubiléextraordinaire» per il terzo anno dall'ideazione del grand don. Dopo il grand don dell'11 febbraio 2006 l'attività delgruppo parigino si è nuovamente interrotta, fino all'organizzazione di Le Grand Don nomade per il 1º luglio 2006.Questo evento ha presentato delle sostanziali differenze rispetto al grand don abituale. L'intento principale è statoinfatti di rinnovare le modalità d'azione per ritrovare i princìpi-guida dell'evento. Princìpi che erano statiparzialmente persi - secondo il gruppo - durante le manifestazioni precedenti, a causa di approfittatori, venditori,parassiti e in generale di gente che aveva snaturato il significato della manifestazione. Il grand don nomade si èperciò svolto diversamente: partendo dal Pont Marie, si è sviluppato come una manifestazione itinerante per la città,durante la quale i partecipanti hanno fermato personalmente dei passanti, donando loro i propri oggetti senzachiedere alcuna contropartita, e così diffondendo con più forza l'idea che sta alla base del grand don e la sua bontà.

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Le Grand Don 76

Locandina del grand don parigino del 13 marzo2004

Da quel momento, il sito ufficiale del grand don parigino non è piùstato aggiornato, né si hanno notizie dell'organizzazione di nuovemanifestazioni.

Le Grand Don in Italia (Il Grande Dono)Il gruppo parigino del grand don ha sempre incoraggiato esplicitamente chiunque ad organizzare un grand don nellapropria città. L'idea è stata recepita particolarmente in Italia, dove, a partire dal 2005, Il Grande Dono è statoorganizzato più volte, da vari gruppi autonomi e spesso con sfumature e intenti leggermente eterodossi.

Colazza (NO)Il primo grande dono italiano è stato organizzato il 7 agosto 2005 a Colazza, paesino in provincia di Novara, sullecolline sopra Arona. L'organizzazione dell'evento è stata curata dai gestori dell'Osteria della Luna Piena, unbar-ristorante del paese, che hanno allestito dei gazebo nella piazza antistante il ristorante stesso.L'idea è nata a seguito della lettura di un articolo su di una rivista che parlava del Grand Don di Parigi. Gliorganizzatori hanno in seguito ripetuto più volte l'evento, proponendo, a partire dal 2008, la prima domenica diagosto come data fissa. Durante la seconda edizione del "Grande Dono" (questa volta invernale) i gestori delristorante hanno offerto il dessert a tutti quei partecipanti all'evento che avessero deciso di pranzare nel locale, comespirito d'iniziativa.

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Le Grand Don 77

Palermo

Il grande dono a Palermo,12 marzo 2006

Quello che, a tutti gli effetti, può essere considerato il primo grandedono italiano rispondente ai princìpi originari dell'evento, è il grandedono, organizzato a Palermo per la prima volta il 13 novembre 2005.La manifestazione è stata organizzata più volte dal Gruppo arte urbanaFermento, un gruppo di giovani sorto nel 2004 con interessi artistici,culturali, sociali e urbanistici. Tra gli scopi del grande dono diFermento c'è quindi la critica all'utilitarismo economico e al mercatoglobale, nonché il tentativo di rivitalizzare gli spazi urbani (quelli chel'antropologo Marc Augé definisce nonluoghi), ponendosi comemomento di socializzazione e aggregazione tra i cittadini delcapoluogo siciliano.La prima edizione del grande dono palermitano, col motto «Dona i tuoioggetti ai passanti, accetta regali dagli sconosciuti!», ha avuto infatti luogo presso il Palchetto della Musica di piazzaCastelnuovo, ormai inutilizzato per i suoi scopi originari, e dunque da rivalorizzare e da "restituire" ai cittadini.Nonostante la notevole diffidenza del pubblico palermitano, la manifestazione è riuscita comunque a raggiungere ilsuo scopo, attirando l'interesse di molti.L'idea è stata quindi riproposta una seconda volta, domenica 12 marzo 2005, cambiando però il luogo d'incontro. Inquell'occasione è stata scelta la via Ruggero Settimo, luogo simbolo dello shopping e del consumismo palermitano:la partecipazione è stata più numerosa ed entusiasta, e la manifestazione ha attirato l'interesse dei media locali enazionali, diffondendo maggiormente il principio-base del "piacere del dono" in tutta Italia.Il terzo - e finora ultimo - grande dono organizzato a Palermo ha avuto luogo il 15 maggio 2006 presso la cittadellauniversitaria di Palermo, inserito tra le attività collaterali della mostra di arti visive Homo urbanus: la mostra, sempreorganizzata da Fermento, intendeva indagare i rapporti tra individuo, collettività e città, e quindi la scelta diorganizzare un grande dono in concomitanza dell'esposizione è sembrata appropriata e ha portato materiali perulteriori riflessioni sul tema.

Roma

un'immagine del primo Grande Dono romano

Il grande dono è arrivato anche a Roma, grazie a "i creAttivi",associazione sorta nel 2006 con lo scopo di promuovere vari interventidi riqualificazione sociale e culturale nelle zone degradate, tramite lapartecipazione della cittadinanza e soprattutto dei più piccoli. Il primo grande dono romano ha avuto luogo all'interno della Festadella solidarietà, organizzata dal IV municipio cittadino, il 27 maggio2007. In questo caso è stato allestito un gazebo, per raccogliere edesporre i doni che venivano offerti ai passanti. L'accento, consideratoanche il contesto in cui si è svolto l'evento, era puntato principalmentesulla solidarietà e sul dono come rappresentazione di uguaglianza ecoesione sociale.

Nonostante la consueta diffidenza iniziale, sembra che la manifestazione abbia raccolto consensi anche da parte delleautorità, tanto che l'associazione ha allestito un secondo grande dono a circa un mese di distanza, il 29 giugno 2007,e nuovamente nell'ambito di una grande festa organizzata da associazioni, fondazioni e cooperative

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Le Grand Don 78

Il grande dono natalizio" a Roma23 dicembre 2007

sociali, la Notte bianca della Solidarietà. Il Grande Dono, incontrapposizione allo shopping selvaggio durante il periodo natalizio èstato replicato, a Trastevere, Piazza Trilussa e Ponte Sisto, anche il 23dicembre 2007, durante la replica natalizia dell'evento.

Grande Dono Permanente

A febbraio del 2011 nasce, a Roma, un progetto legato a questamanifestazione; si tratta del "Grande Dono Permanente" realizzato daun gruppo di volontari del progetto "Possibilmente - Nuovi spaziPossibili per la Mente". Una postazione fissa in cui donare e ricevereseguendo i principi legati al Grande Dono.

Le Grand Don in altre città

Francia•• Brest•• Lione•• Marsiglia•• Montpellier•• Perpignano•• Tolosa

Belgio•• Bruxelles

Bosnia-Erzegovina•• Sarajevo

Voci correlate•• Economia del dono

Collegamenti esterni• (FR) http:/ / granddon. free. fr - Il sito ufficiale del grand don parigino• (IT) http:/ / grandedono. blogspot. it - Il sito ufficiale del grand don italiano• (IT) https:/ / www. facebook. com/ pages/ Il-Grande-Dono/ 284806968204101 - La pagina Facebook dedicata al

grande dono

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Légions Noires 79

Légions NoiresLes Légions Noires (letteralmente "le legioni nere", chiamate anche Black Legion in inglese, o abbreviatesemplicemente in LLN) fu una congrega di band black metal. Il movimento nacque in Francia, precisamente a Brest,nella regione della Bretagna. Ogni band possiede una "sotto-band", detta side-project.

StoriaQuesta congrega nacque intorno ai primi anni novanta, si suppone come risposta alla norvegese Black Metal InnerCircle. A differenza di quest'ultima, Les Légions Noires si basavano esclusivamente nel produrre musica, senzacreare atti vandalici eversivi alla società. Si pensa che nel 1996 la band Mutiilation fu cacciata, dopo che nella casadove si ritrovava la congrega furono trovati degli stupefacenti appartenenti a Meyhna'ch (leader della band). Leprincipali band del movimento furono i Vlad Tepes, Mutiilation, Belkétre e Torgeist. Queste principali band diederovita a numerosi progetti:

Personnel:AäK = Lord Aäkon KëëtrëhBLT = Lord Beleth'RimVRD = Vordb Bathor Ecsed (aka Vordb DreagvorUezeerb)WOR = Worlok Drakksteim (aka Vorlok Drakkstein)WLD = Wlad Drakksteim (aka Vlad Drakkstein)NFL = NifleimNAI = NaimlambreKRS = KrissagrazabethMYH = Meyhna'chADS = A Dark Soul

Function:┿ = membri(┿) = ex membriall = tutti glistrumentidr = batteriavo = vocegt = chitarraba = basso

Nome progetto AäK BLT VRD WOR WLD NFL NAI D.K. MYH KRS ADS Cd/lavori

Aäkon Këëtrëh ┿ 3 demo

Amaka Hahina ┿ 3 demo, 1 cd

Belathuzur (┿) dr 2 demo

Belketre ┿ ┿ 4 demo, 1 cd

Black Murder ┿ ┿ ┿ 2 demo

Brenoritvrezorkre (vo,gt,dr) ┿ dr 4 demo

Dzlvarv ┿ 1 demo

Moëvöt ┿ ┿ 7 demo

Mogoutre ┿ ┿ 1 demo

Mütiilation ┿ (dr) 1 cd, 1 ep

Satanicum Tenebrae all 3 demo

Seviss ┿ 2 demo

Susvourtre dr vo,ba 1 demo

Torgeist gt gt,vo ba dr 3 demo ,1 cd

Vermeth all 2 cd

Vagézaryavtre ┿ 1 demo

Vérmyapre Kommando ba gt,vo,dr (dr) 1 demo

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Légions Noires 80

Vlad Tepes ba,vo vo,gt,dr (dr) (dr) 10 demo, 2 cd

Vzaeurvbtre ┿ ┿ 3 demo

Si pensa che ci furono molti altri progetti solisti, appartenenti ai singoli membri del movimento, ma non vi è alcunacertezza dell'esistenza di questi, quindi spesso vengono definiti come fake. Il gruppo si sciolse definitivamenteintorno al 1998, le uniche band rimaste attive sono Mutiilation, Vermeth, e Belathuzur che cambiò successivamentenome in Hegemon. I testi delle canzoni delle Legions Noires sono scritti principalmente in Gloatre, un idiomainventato da Vordb Dreagvor Uezeerb, leader dei Brenoritvrezorkre.[1]

MusicaLa musica de Lés Légions Noires si basa su un suono spesso estremamente grezzo e incomprensibile. Tutti i cd ocassette sono stati registrati in una casa in cui si ritrovava la congrega. Il movimento dichiarò che la musica fuprodotta come scopo eversivo di far soffrire la mentalità della gente comune in Francia:

« Lés Légions Noires supportent totalement tout ce qui contribue à faire souffrir et disparaitre "l'humanité" (Guerres,génocides, epidémies...) »

MaterialeMolti demo dei vari progetti sono stati auto-prodotti sotto forma di tape (cassetta), tutti limitati a pochissime copie, espesso definiti come materiale autentico e ultra-raro da parte degli ascoltatori di questa corrente musicale. Ilmateriale de Lés Légions Noires in vendita può risultare non valido e fasullo, ossia ristampato senza alcun consensodel movimento o delle relative case discografiche con cui le principali band della combriccola firmarono uncontratto: Drakkar Productions, Embrassy Productions, Tragic Empire Records.

Note[1] Encyclopaedia Metallum: The Metal Archives - Brenoritvrezorkre (http:/ / www. metal-archives. com/ bands/ Brenoritvrezorkre/ 14497)

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Merry Pranksters 81

Merry Pranksters

Furthur bus de gruppo Merry Pranksters

Furthur

Prende il nome di Merry Pranksters un movimentoformato da un gruppo di amici dello scrittore KenKesey nel 1962, con base in California, rifacentesialla filosofia Hippy. Si sviluppò nel periodo ditransizione fra la Beat Generation e il movimentoHippie.

Furono tra i principali fautori dell'utilizzo dellesostanze psichedeliche.

Nell'estate del 1964, attraversarono gli Stati Uniti abordo di uno scuola-bus decorato con disegnipsichedelici.

Neal Cassady, figura emblematica della BeatGeneration, alter-ego di Dean Moriarty (personaggioprincipale di Sulla strada di Jack Kerouac), feceparte del gruppo.

I Merry Pranksters sono ritenuti tra i precursori delmovimento hippie.

La loro storia è raccontata da Tom Wolfe nel suolibro, Acid Test.

Bibliografia

Rivoluzione psichedelica di Mario ArturoIannaccone, Sugarco 2008 - ISBN978-88-7198-561-9

Voci correlate

•• Ken Kesey•• Neal Cassady•• Hippie

Collegamenti esterni• (EN) Prankster History Project [1]

Note[1] http:/ / www. pranksterweb. org

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Metallaro 82

Metallaro

Le borchie, un tipico dettaglio metallaro dai primi anni '80

Il termine metallaro identifica una tipologia di personeappassionate della sottocultura caratterizzatadall'interesse per la musica Heavy metal e delle varieband del genere ( Motörhead, Kiss, Judas Priest, Saxon,Scorpions, Iron Maiden, Metallica) e le tematiche daessa trattate.

Nel vestiario e accessori tipici del cosiddetto metallarotipici sono un giubbotti in pelle nera (il chiodo), maanche bianco o rosso, indossato in estate e inverno,stivali, jeans, catene e borchie, capelli lunghi e tatuaggi.Il termine viene utililizato anche per riferirsi alcosiddetto movimento metal.

Nel mondo

Italia

Dossier metallari a Milano, 1981

In Italia il fenomeno si diffuse prima nell'area metropolitana milanese epoi in tutto il territorio nazionaleWikipedia:Uso delle fonti. Il"movimento Metallaro" nacque tra la fine degli anni settanta e i primianni ottanta del XX secolo[1] e fu piena espressione dell'ondatadisimpegno che seguì il turbolento e politicizzato degli annisettanta[2][3].D'ispirazione erano i modelli del rock britannico e americano di statuse agli eccessi delle Rockstar propagati dalle radio e televisioni.

Nel 1980, al coincidere coi primi grandi concerti heavy metal nelpaese, si cominciano a consolidare in numerosi gruppi i primimetallari.Wikipedia:Uso delle fonti

Ebbe dapprima particolare diffusione nella città di Milano, ov, igiovani di vari quartieri difficili (come ad esempio Lorenteggio,Barona, Baggio, Lampugnano, San Siro, Quarto Oggiaro), avevano incomune la passione per la musica heavy metal e le aggregazioni pressoi locali tematici hard rock, i concerti dal vivo e le mete internazionaliper i festival musicali del settore, principalmente in Inghilterra,Francia, Germania ed Olanda. Questo incontro favorì un'uniformità identificativa nel comportamento, aspirazioni e vestiario, perlopiù in stilerocker angloamericano. Iniziarono i ritrovi pomeridiani nel centro di Milano nella zona di Via Torino presso negozidi strumenti musicali, di dischi o di vestiario, ovvero il tipico giubbotto di origine motociclistica in pelle detto chiodo

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Metallaro 83

Giubbotto in jeans, personalizzato con riferimentiai principali gruppi heavy metal

(spesso rivestito da una giacca di jeans personalizzata con scritte, spillee pezze), stivali, jeans, catene e borchie, dalle quali, assieme allapassione per la musica metal, scaturì l'appellativo di Metallaro[4].

Naturale con l'espansione della sottocultura metallara, fu la formazionedi gruppi, bande e sottobande, interconnesse in un tessuto socialedelocalizzato e trasversale, ma ciascuna dotata di una propria based'appoggio, costituita da un bar o negozio di interesse comune, e da unrelativo territorio nel quartiere, gruppi comunque aperti le qualifrequentazioni, nelle bande più folte, potevano raggiungere l'ordine delcentinaio.Wikipedia:Uso delle fonti

Nella metà degli anni ottanta si ebbero scontri e aggressioni, comprese risse e vandalismi, soprattutto all'uscita deilocali e nei luoghi di aggregazione delle bande violati da altri gruppi. Gli episodi di cronaca scaturivano dalla purarivalità tra gruppi che non da una vera contrapposizione ideologica[5].Nota infatti la spartizione territoriale attorno alla chiesa di Santa Croce, con l'omonima piazza luogo di ritrovo perpaninari, e l'adiacente Piazza Vetra ai Metallari, o la spartizione di corso Vittorio Emanuele con paninari e laspartizione della Piazza delle colonne di San Lorenzo con gli skinhead.Al movimento seguì la fioritura di riviste dedicate, tra esse Metal Hammer, Metal Shock ed altre ad origineanglosassone o germanica, con una discreta tiratura.

Note[1][1] Cfr. pag 112 Zamputo, 2003[2] vedi la proliferazione delle tribu' in Laura Cocciolo, Davide Sala, Storia illustrata della moda e del costume, Giunti Editore, 2004[3] pag 66 et passim, Giovanni Di Franco, Far finta di essere sani: valori e atteggiamenti dei giovani a Roma FrancoAngeli, 2006[4] Nicola Zingarelli, Dizionario della Lingua Italiana, 2008, Bologna, Zanichelli[5][5] Cfr. pag 113 Zamputo, 2003

Bibliografia• Carlo Signorelli, L'estetica del metallaro. Là fuori ci sono i mostri, Costa & Nolan Ed., 1997• Matteo Zambuto, Generazione giovani. Avvenimenti, personaggi, miti, musica e modadell'ultimo cinquantennio,

Paoline, 2003

Voci correlate•• Heavy metal•• Hard rock•• Rock•• Rockabilly•• Punk rock•• Skinhead•• Metal Hammer•• Metal Shock•• Pogo (danza)•• Mosh

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Metallaro 84

•• Wall of Death

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Millwall Bushwackers

« No one likes us, no one likes us, no one likes us – we don't care!we are Millwall, super Millwall, we are Millwall from the Den! »

(Coro degli hooligans del Millwall, nato alla fine degli anni settanta)

La Millwall Bushwackers è una delle firm più note e violente dell'hooliganismo inglese. Legata al Millwall FootballClub, ha avuto origine nei primi anni ottanta, quando il movimento hooligan era nel periodo di massima vitalità.

BackgroundSebbene la prima firm legata al Millwall fosse stata la F-Troop, i Bushwackers sono stati tra le più attive firm deglianni ottanta, e i più attivi hooligans del Millwall. Il loro principale scopo era quello di causare scompigli e scontriagli incontri calcistici della propria squadra. In diverse occasioni sono stati accusati di aver causato alcuni fra ipeggiori atti di violenza del calcio inglese.Presero e adattarono il loro nome dai Bushwhackers, un gruppo militare che tendeva agguati durante la guerra civileamericana.La firm è tuttora esistente, sebbene non abbia più le stesse dimensioni numeriche degli anni '80. Ciò è dovuto in parteall'iniziativa di tesseramento dei tifosi da parte dell'ex presidente del Millwall Theo Paphitis, in seguito agli incidentiavvenuti fuori al New Den Stadium la sera della semifinale playoff contro il Birmingham City, nel maggio 2002. Ilsergente Russell Lamb del Metropolitan Police Service, descrisse gli incidenti di quella sera come la peggior formadi violenza che avesse mai visto nella sua carriera.È loro l'invenzione del Millwall brick, un'arma improvvisata fatta di sola carta di giornale piegata e pressata in modotale da ottenere la durezza di una mazza o un tubo. Nasce dall'impossibilità per i tifosi inglesi di portare all'internodegli stadi oggetti contundenti.

Note

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Movimento antimafia 85

Movimento antimafiaCon l'espressione movimento antimafia si indicano generalmente tutti i movimenti, associazioni o comitati,spontanei o organizzati, che osteggino o comunque avversino la mafia e le sue manifestazioni.

L'Albero Falcone, in via Emanuele Nortarbartolo23, a Palermo, uno dei simboli dell'antimafia in

Sicilia.

Nel mondo

Italia

La maggior parte di essi nacque in seguito agli efferati criminicompiuti sul territorio nazionale da parte delle organizzazioni criminalidi tipo mafioso quali Cosa nostra, 'Ndrangheta, Camorra e la SacraCorona Unita.

Di particolare importanza sono stati i movimenti spontanei contro lamafia nati in Sicilia in seguito alla strage di Capaci nella quale perse lavita il giudice Giovanni Falcone ed alla strage di via d'Amelio, nellaquale fu ucciso il suo collega al pool antimafia di Palermo PaoloBorsellino.Dopo la loro morte testimone d'eccezione del movimento antimafia èstato il giudice Antonino Caponnetto creatore del pool ed ideatore delmaxiprocesso che preso dal dolore iniziò a girare per l'Italia per parlareagli studenti ed ai cittadini contro la mafia.

Dal 2000 in poi si è assistito ad una certa proliferazione di talimovimenti: nel giugno 2003 infatti viene creata dalla moglie di Antonino Caponnetto, Elisabetta la FondazioneAntonino Caponnetto; nel 2004 nasce a Palermo il Comitato Addiopizzo con lo scopo di dare un aiuto aicommercianti che denunciano le estorsioni ed incitare i consumatori a preferire gli esercizi commerciali diquest'ultimi nei loro acquisti. Specularmente all'esperienza palermitana il 2006 nasce nella provincia etneal'associazione antiracket Addiopizzo Catania che si propone i medesimi obiettivi di Addiopizzo Palermo senzaperdere di vista le numerose iniziative sociali delle quali si fa portavoce.Nel 2005, dopo l'uccisione del Vicepresidente del Consiglio Regionale della Calabria Francesco Fortugno, siregistrarono manifestazioni spontanee che poi porterono alla formazione del movimento Ammazzateci tutti.

Nel 2009 è nato il "movimento delle agende rosse" per volontà di Salvatore Borsellino. Il movimento prende nomedal colore dell'agenda del fratello, il magistrato Paolo Borsellino, sparita misteriosamente dopo la strage di viaD'Amelio. Esso opera al fine di stabilire verità e giustizia per le stragi del 1992 e del 1993 e, insieme alla ScortaCivica e al Coordinamento Cittadinanza per la Magistratura vuole "proteggere" i magistrati che si occupano deiprocessi legati alle stragi dai ripetuti attacchi politici e giornalistici[1][2] che vedono Giuliano Ferrara chiedere inprima serata su Raiuno l'arresto del pm Antonio Ingroia, allievo di Borsellino, e successivamente porge accuse ancheal collega di Ingroia, il magistrato Nino Di Matteo.[3][4].

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Movimento antimafia 86

Eventi ricorrentiA Barcellona Pozzo di Gotto ogni 8 gennaio è promossa l'iniziativa di commemorazione di Beppe Alfano, giornalistaucciso dalla mafia locale. L'iniziativa, promossa dall'Associazione Nazionale Familiari Vittime di Mafia e dalla figliaSonia Alfano e a cui partecipano le organizzazioni citate tra le voci correlate, ancora oggi porta profonde reazioninell'opinione pubblica locale.

Note[1] Movimento Agende Rosse (http:/ / www. 19luglio1992. com/ index. php?option=com_content& view=article&

id=3083:movimento-agende-rosse& catid=20:altri-documenti& Itemid=43)[2] La scorta civica (http:/ / www. 19luglio1992. com/ index. php?option=com_content& view=article& id=2560:la-scorta-civica&

catid=26:in-evidenza)[3] Il Fatto Quotidiano » Ingroia (http:/ / www. ilfattoquotidiano. it/ tag/ ingroia/ )[4] http:/ / www. antimafiaduemila. com/ content/ view/ 34227/ 48/

Voci correlate•• Ammazzateci tutti•• Addiopizzo Catania•• Comitato Addiopizzo•• Commissione parlamentare Antimafia•• Fondazione Antonino Caponnetto•• Libera. Associazioni, nomi e numeri contro le mafie•• Movimento (sociologia)

Collegamenti esterni• Associazione Nazionale Familiari Vittime di Mafia (http:/ / www. familiarivittimedimafia. com/ )• 19 luglio 1992 (http:/ / www. 19luglio1992. com/ )

Portale Sociologia Portale Storia

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Movimento del '77 87

Movimento del '77Il movimento del '77 è stato un movimento spontaneo nato in Italia nel 1977. Nato principalmente nell'area deigruppi della sinistra extraparlamentare; fu del tutto nuovo sia a livello di forma che di sostanza rispetto ai precedentimovimenti studenteschi, come quello del Sessantotto; esso infatti fu caratterizzato dalla dichiarata contestazione alsistema dei partiti e dei sindacati, ma anche dei movimenti politici come erano stati fino ad allora e soprattutto dallaproposta di tematiche fino ad allora inedite.[1]

Contesto storico e sociale

CaratteristicheIl movimento nacque in concomitanza della crisi delle organizzazioni extraparlamentari che avevano condotto edegemonizzato le lotte sociali negli anni successivi al sessantotto e con l'avvento di quella che fu definita Universitàdi massa. In conseguenza della fine della scuola classista, entrata definitivamente in crisi con il sessantotto e conl'emanazione n. 162 nel 1969 sull'assegno di studio universitario[2], le università non erano più frequentate quasiesclusivamente da studenti provenienti dai ceti più benestanti ma anche in larga parte da giovani provenienti dalproletariato.

Manifestazione femminista

Dopo circa un decennio di contestazioninella scuola e nella società, il rigorerivoluzionario dei vecchi gruppi apparivainadeguato e superato. Infatti lacontestazione fu rivolta anche alla praticapolitica delle stesse organizzazioni da cui gliaderenti al movimento provenivano. Inoltreil movimento femminista, che dai primi anni'70 aveva avuto una crescita molto forte, erapresente nel movimento con le sue istanze diliberazione dall'oppressione sessistamaschile.

Altro aspetto importante fu l'azione politicadel partito radicale di Marco Pannella che,dopo la vittoria nel 1974 del Referendum per il divorzio, aveva ingrossato notevolmente le file e aveva concentrato ilsuo impegno sulla difesa dei diritti umani, dei diritti civili, per il pacifismo e la non violenza. Le istanze inoltre eranomolteplici dalla lotta contro l'autoritarismo e la repressione, a quelle del movimento di liberazione omosessuale el'antiproibizionismo. Inoltre bisogna ricordare che in quell'epoca vi era la diffusione della cultura underground e digiornali dedicati alla controcultura e alla controinformazione, come la rivista Re Nudo fondata nel 1969 a Milano daun gruppo di hippies. Questi con la rivista nel 1975 e nel 1976, in un certo qual modo ricalcando il grande raduno diWoodstock, avevano organizzato due grandi raduni pop (Festival del proletariato giovanile) al Parco Lambro aMilano.

La cultura alternativa passava anche attraverso le radio libere, nate dopo la liberalizzazione delle trasmissioni nel 1976, che ebbero una discreta diffusione in tutto il territorio nazionale. A livello internazionale c'è da rimarcare che proprio nel '77 arrivò la "prima ondata" di subcultura punk chiamata "Punk 77", relativo in particolare alla scena britannica (British Punk) e statunitense (American Punk). Nacque in questo contesto un movimento complesso, libertario e creativo, dove non c'erano leader e dove il coinvolgimento e la responsabilità erano strettamente personali anche se un ruolo portante nelle lotte continuavano a svolgerlo gli ambienti militanti dell'ormai sciolta

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Movimento del '77 88

Lotta Continua e soprattutto dell'area dell'Autonomia.

Le azioni politicheAlcune delle pratiche di lotta che caratterizzarono il movimento si erano formalizzate nel corso degli anni '70 etendevano a proporre un modello d'azione diretta dove il cambiamento doveva avvenire subito, con lariappropriazione di beni e spazi rivendicati come diritto. Occupazioni di case sfitte e/o abbandonate, espropriproletari, autoriduzione delle bollette e dei servizi in genere (dal cinema agli esercizi di ristorazione) divennero lepratiche tipiche del movimento, a cui rimasero affiancate le azioni distintive della sinistra extraparlamentare comel'antifascismo militante.Il movimento del '77 coinvolse i settori emarginati della società che erano costituiti, nelle grandi città, da vasti stratidella popolazione delle periferie degradate e che vivevano la loro condizione sottoproletaria ai margini della societàe della politica nazionale. A questa condizione di emarginazione si aggiunse la circolazione e la diffusionedell'eroina, che il movimento si impegnò a contrastare con campagne di informazione e di lotta allo spaccio.

La rottura con la sinistra istituzionale

Pupazzo dedicato a Lama innalzato dagli studenti,prima dell'inizio del comizio.

Roma, 1977 - Scritta in Via dei Fori Imperiali dopo la "cacciata diLama" dall'università La Sapienza.

« Il padrone disperato / ha chiamato il sindacato: / "Lama mio salvami tu, / così non se ne può più" / E con gran pubblicità /va nell'università. / Di preciso il diciassette / del febbraio '77 / sopra un palco da cantante / il progetto delirante: / "Il lavorobenedici / viva viva i sacrifici" »

(Murale all'Università di Bologna da Zut, febbraio 1977)

Nel 1977, l'ala creativa e pacifica del movimento e l'Autonomia Operaia che invece propugnava la lotta armata inpiazza, consumarono la rottura definitiva col PCI contestando duramente la politica del compromesso storico el'abbandono da parte del Partito Comunista Italiano dell'opposizione di classe al potere borghese.La rottura col PCI si manifestò in maniera palese il 17 febbraio 1977, durante un comizio del segretario della CGIL Luciano Lama svoltosi dentro l'università di Roma, in quel momento occupata dagli studenti. Durante il comizio la

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contestazione dell'ala creativa e degli studenti dell'Autonomia si trasformò in scontro aperto con il servizio d'ordinedel sindacato. Gli scontri per violenza e intensità causarono lo scioglimento anticipato del comizio e l'abbandonodella città universitaria da parte del segretario e della delegazione della CGIL. L'evento diverrà famoso e ricordatocome "La cacciata di Lama" dall'università La Sapienza. Lo stesso giorno in conseguenza di quell'episodio il rettoredell'Università la Sapienza di Roma Antonio Ruberti consegnò la città universitaria alla polizia.

Gli scontri di piazza

Per approfondire, vedi Francesco Lorusso, Fatti di Bologna dell'11 marzo 1977 e Giorgiana Masi.

Fori di proiettile in Via Mascarella aBologna, dove fu ucciso Francesco

Lorusso

La città di Bologna in quell'anno fu teatro di violentissimi scontri di piazza. Inparticolare l'11 marzo viene ucciso con un colpo di pistola alle spalle(ipoteticamente sparato da un carabiniere, che i procedimenti giudiziaricomunque non identificarono mai, prosciogliendo i due principali imputati: ilcarabiniere Massimo Tramontani e il capitano dei carabinieri Pietro Pistolese)un militante di Lotta Continua, Francesco Lorusso, durante le cariche perdisperdere un gruppo di autonomi che avevano organizzato una contestazionedell'assemblea di Comunione e Liberazione che si teneva quella mattinaall'università. Questo evento fece da detonatore per una lunga serie di scontricon le forze dell'ordine che interessarono per due giorni l'intera città di Bologna.Il ministro degli interni Francesco Cossiga per reprimere le azioni di guerrigliainviò i mezzi blindati nella zona universitaria e in altri punti caldi della città.[3]

Il fatto provocò la condanna da parte di alcuni esponenti dell'intellighenziafrancese, fra i quali lo scrittore Jean-Paul Sartre, che in una sua intervista alquotidiano Lotta Continua dichiarò:

« …non posso accettare che un giovane militante sia assassinato per le strade di una città governata dal partitocomunista… »

(Lotta Continua, Libertà e potere non vanno in coppia, 9 settembre 1977)

La condanna sfociò, nel luglio 1977, in un Manifesto contro la repressione firmato da 28 intellettuali fra i quali, oltrea Sartre e Simone de Beauvoir, i filosofi Michel Foucault, Roland Barthes, Philippe Sollers, Gilles Deleuze e FelixGuattari. Quest’ultimi erano stati gli autori del saggio Anti-Edipo che era diventato uno dei punti di riferimentoculturali del Movimento del ’77.Anche Torino fu teatro di scontri sanguinosi e attentati. Il 1 ottobre 1977, al termine di un corteo partito con l'assaltoalla sede del Movimento Sociale Italiano, un gruppo di militanti di Lotta Continua raggiunse un bar del centrocittadino, L'Angelo Azzurro di via Po 46, frequentato da giovani di destra. In seguito al lancio di due bombe molotovmorì bruciato vivo Roberto Crescenzio, uno studente del tutto estraneo agli schieramenti politici. L'omicidio, i cuiresponsabili materiali non furono mai individuati, fu definito da un altro leader di Lotta Continua, Silvio Viale, un"tragico incidente".

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Movimento del '77 90

Poliziotto in borghese armato durante gli scontri che portarono allamorte di Giorgiana Masi

Un'altra vittima innocente degli scontri di piazza diquell'anno è Giorgiana Masi, uccisa a Roma da uncolpo di pistola durante una manifestazione organizzatadal Partito Radicale per celebrare i tre anni dallavittoria del referendum sul divorzio. Per quanto iresponsabili dell'omicidio siano rimasti ignoti, ilmovimento attribuì la responsabilità del delitto adagenti di polizia in borghese, che vennero immortalatiin quell'occasione vestiti con abbigliamentoriconducibile allo stile dei giovani extraparlamentari.

Convegno di Bologna

Uno degli ultimi eventi del Movimento del ’77 fu ilConvegno contro la repressione svoltosi a Bologna tra il 23 e il 25 settembre 1977.

Al convegno parteciparono 70.000 persone secondo i dati ufficiali, più di 100.000 per gli organizzatori, che invaseroin maniera pacifica la città per tre giorni. Mentre si formarono dei gruppi di lavoro in varie sedi come i localidell’università, ma anche cinema e lo stesso palazzo comunale, la città si trasformò in un palcoscenico per iniziativespontanee a cui parteciparono gruppi teatrali e musicali che vide la presenza di importanti figure della cultura italianacome quella di Dario Fo e Franca Rame.Al Palazzetto dello sport si riunì una grande assemblea che avrebbe dovuto stigmatizzare nuove direttive per ilmovimento e il confronto fra le sue varie anime. L'assemblea fu però egemonizzata dai militanti autonomi che siscontrarono con l'ala del movimento più propensa ad una lotta sui temi della controcultura piuttosto che agli scontricon lo stato che si stava radicalizzando sul territorio e stava diventando sempre più violento. L'assemblea diventò difatto l'ultimo atto ufficiale del movimento.

La fine del movimento. Il riflussoVerso la fine degli anni settanta il movimento aveva esaurito la fase iniziale di rivolta spontanea. Il rapimento Moroaveva spinto molti aderenti dei gruppi della sinistra extraparlamentare a seguire quanto contenuto nel mottosuggerito anche dal quotidiano Lotta continua ("né con lo Stato né con le brigate rosse"). Diversi furono i giovaniche si avviarono verso la lotta armata, che favorirono la recrudescenza del terrorismo, mentre altri ripiegarono neipartiti parlamentari o nel disimpegno. Altri ancora disillusi e nello sconforto aspiravano al misticismo, alle filosofieorientali ed al ritiro in comunità per uno stile di vita alternativo. Il resto del movimento, così come era inteso dallafine degli anni sessanta, scomparve del tutto lasciando una sola organizzazione, Democrazia Proletaria, che, dopo lascelta parlamentare, si schierò alla sinistra del PCI divenendo un punto di riferimento per parte dei giovani impegnatinegli anni Ottanta. I vari leader e personaggi noti, reduci dei primi anni dell'esperienza del Sessantotto, comeAlexander Langer, ultimo direttore del quotidiano Lotta Continua, scelsero l'impegno ambientale, raggruppandosiattorno al nascente movimento verde italiano. Altri entrarono a far parte dei vecchi partiti (soprattutto il PSI) e sidedicarono a seguire le loro carriere, in pratica alimentando il nascente fenomeno degli yuppies, giovaniindividualisti che inseguivano, negli anni Ottanta, il successo ed il profitto, nel contesto di uno stile di vita edonista emodaiolo.Dal '77 si svilupparono le nuove realtà giovanili di lotta politica nate attorno a quelli che negli anni successivisarebbero diventati i Centri sociali, luoghi di aggregazione politico-sociale nata nel solco delle esperienze dei circolidel proletariato giovanile della seconda metà degli anni '70.

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Riviste dell'epoca legate al Movimento•• A/traverso•• Cannibale•• Doppiovù•• Il Male•• La Salamandra•• Ombre rosse•• Re Nudo•• Rosso•• Autonomia Operaia•• I Volsci

Le canzoni e i dischi• Eugenio Finardi - La radio• Gianfranco Manfredi - Ma non è una malattia, Ma chi ha detto che non c'è, Quarto Oggiaro Story, Ultimo

Mohicano• Area - Luglio, agosto, settembre (nero), Gioia e Rivoluzione• Claudio Lolli - Ho visto anche degli zingari felici, Disoccupate le strade dai sogni• Centro d'Urlo Metropolitano - Mamma dammi la benza• Skiantos - Inascoltable• Sex Pistols - Never Mind the Bollocks, Here's the Sex Pistols• Talking Heads - 77• Clash - The Clash'• Bob Marley - Exodus• Edoardo Bennato - Burattino senza fili• Ricky Gianco - Compagno sì, compagno no, compagno un cazz.• Enzo Del Re - Il banditore.

Cronologia

1976• 30 ottobre: si scioglie Lotta Continua• 3 dicembre: viene pubblicata la "circolare Malfatti" (dal nome del ministro della Pubblica istruzione Franco Maria

Malfatti), che attacca la liberalizzazione dei piani di studio in vigore dal 1968, propone l’abolizione degli appellimensili degli esami e il loro raggruppamento in due sessioni, l’aumento delle tasse di frequenza, restandoinalterato il fondo per gli assegni di studio.

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1977• 21 gennaio: approvazione della legge sull’aborto alla Camera dei deputati• 24 gennaio: a Palermo comincia l'occupazione alla facoltà di Lettere a seguito della delibera dell'applicazione

della circolare da parte del Senato accademico• 25 gennaio: I sindacati firmarono un accordo con la Confindustria sulla riduzione del costo del lavoro• 30 gennaio: Il parlamento abolisce una parte della scala mobile dei salari• 1º febbraio: a Roma circa 70 fascisti irrompono nella facoltà di lettere occupata armati di spranghe e armi da

fuoco. Un colpo di pistola ferisce gravemente alla testa lo studente Guido Bellachioma• 2 febbraio: a Roma a seguito di scontri tra polizia e studenti che volevano assaltare la sede del Fronte della

Gioventù in via Sommacampagna, Ugo Pecchioli chiede la chiusura dei "covi" dell'autonomia affermando che iraid fascisti all'università e le provocazioni dell'estrema sinistra sono due facce dello stesso disegno terrorista. È larottura definitiva tra PCI e movimento degli studenti

• 17 febbraio: a Roma Luciano Lama, segretario della CGIL, viene cacciato dall’università dagli studentidell'autonomia. Durante il comizio, organizzato dalla CGIL, il servizio d'ordine del sindacato e del PCI avevacercato di allontanare gli indiani metropolitani che, esponendo un totem, chiedevano ironicamente a Lama altrisacrifici. Gli autonomi intervennero con lancio di oggetti nella direzione del palco costringendo Lama e il suostaff alla fuga.

Blindato in una via di Bologna nel marzo 1977

• 26 e 27 febbraio: a Roma primo coordinamento nazionale deglistudenti universitari. Avviene la rottura fra le femministe e gliindiani metropolitani da un lato e l’Autonomia Operaia e l’area dellamilitanza dall’altro

• 10 marzo: viene votato il rinvio a giudizio di due ex ministri Gui eTanassi per corruzione aggravata ai danni dello stato

•• 10 marzo: a Bologna scattano una serie di arresti in ambitostudentesco al fine di impedire l'affluenza di ulteriori elementi delMovimento in città

• 11 marzo: a Bologna viene ucciso con un colpo di pistola dalle forzedell’ordine il militante di Lotta Continua Francesco Lorusso, siscatenano una serie di scontri violenti

•• 12 marzo: a Roma una manifestazione di protesta per la morte diLorusso, con oltre cinquantamila partecipanti, diventa guerrigliaurbana.

• 12 marzo: a Bologna alle ore 23.15 viene chiusa dalla polizia radio Alice[4]

• 14 marzo: a Bologna con le autoblindo, mandate dal ministro degli interni Francesco Cossiga, vengono sgombratigli studenti che occupavano l’università,

• 6 aprile: a Milano, ha luogo la prima assemblea di " Dissidenza sindacale ", dalla politica di "collaborazione e disostegno", della Cgil e degli altri sindacati al governo.

•• 15 aprile: il progetto di riforma Malfatti è approvato dal consiglio dei ministri.• 21 aprile: a Roma le forze dell’ordine intervengono per sgomberare l’occupazione di alcune facoltà presso la città

universitaria, ci sono scontri violentissimi con gli studenti nei quali vengono feriti militari, studenti, unagiornalista americana e rimane ucciso l'allievo sottufficiale Settimio Passamonti;

•• 22 aprile: il Ministro dell'Interno Francesco Cossiga vieta qualsiasi manifestazione pubblica a Roma fino al 31maggio.

•• 29 e 30 aprile: a Bologna ha luogo il secondo coordinamento nazionale del movimento.• 3 maggio: rinvio del processo alle BR a causa delle minacce fatte a giudici e giurati

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• 12 maggio: a Roma Giorgiana Masi è uccisa da un poliziotto infiltrato mentre partecipava a un sit-in organizzatodai Radicali a piazza Navona in occasione dell'anniversario del referendum sul divorzio.

Un'immagine di Giuseppe Memeo (tra le più rappresentative deglianni di piombo) nel mezzo di una sparatoria del 14 maggio 1977,

durante una manifestazione dell'Autonomia a Milano

• 14 maggio: a Milano l’agente di polizia AntonioCustra è colpito a morte. In quella occasione vienescattata la foto di Giuseppe Memeo, manifestantecol passamontagna che impugna una P38 puntandolanella direzione della polizia, immagine che diverràl’icona più utilizzata dai media per rappresentare ilmovimento del '77.

• 1 giugno: a Genova le Brigate rosse sparano allegambe del vice direttore del Secolo XIX ValerioBruno

• 2 giugno: a Milano le BR gambizzano IndroMontanelli, direttore del Giornale Nuovo.

• 7 giugno: il senato boccia la legge sull’aborto, già approvata alla Camera.•• 10 giugno: in tutte le città, ci sono manifestazioni indette dalle organizzazioni delle donne per protestare contro la

votazione del senato.• 20 giugno: scontri all’università di Cagliari, fra autonomi e militanti del Pci.• 5 luglio: sul quotidiano Lotta Continua viene pubblicato un appello contro la repressione del compromesso

storico, firmato da molti intellettuali, tra i quali Jean-Paul Sartre, Michel Foucault, Gilles Deleuze, Felix Guattari,Roland Barthes e Maria Antonietta Macciocchi.

• 28 agosto: nasce il Movimento anti-nucleare, con una manifestazione alla centrale di Montalto di Castro.• 23 e 25 settembre: a Bologna si svolge il Convegno nazionale contro la repressione, l'ultima assemblea del

movimento, in seno al quale si registrano dissensi e spaccature insanabili. Questo convegno sancisce la finepolitica del movimento e l’inizio del "riflusso".

• 30 settembre: a Roma viene ucciso dai fascisti Walter Rossi, studente e militante di Lotta Continua.• 1 ottobre: A Torino una manifestazione di protesta organizzata da Lotta Continua per l'omicidio del giorno

precedente sfocia nell'omicidio dello studente Roberto Crescenzio, vittima del rogo del bar "Angelo Azzurro"dato alle fiamme da autonomi.

1978

Roma, Via Fani il giorno del rapimento di Aldo Moro..

• 7 gennaio: a Roma si consuma la Strage di AccaLarentia dove vengono uccisi tre giovani attivisti delFronte della Gioventù.

• 14 febbraio: a Roma viene ucciso Riccardo Palma,magistrato addetto alla direzione generale degliistituti di prevenzione e pena.

• 9 marzo: a Torino si apre il processo a 50 brigatisti,ritenuti i capi storici delle BR, tra i quali RenatoCurcio e Alberto Franceschini.

• 16 marzo: a Roma l'agguato di via Fani e ilsequestro di Aldo Moro da parte delle BrigateRosse.

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Movimento del '77 94

Note[1] Per una ricerca sul movimento del Settantasette (http:/ / www. vag61. info/ vag61/ articles/ art_126. html), articolo del 9 marzo 2006[2] - Dal sito Normattiva Legge 21 aprile 1969, n. 162 "Nuove norme per l'attribuzione dell'assegno di studio universitario") (http:/ / www.

normattiva. it/ uri-res/ N2Ls?urn:nir:stato:legge:1969-04-21;162@originale)[3] Alcune immagini dell'evento (http:/ / www. tmcrew. org/ movime/ mov77/ univers. htm)[4] (http:/ / www. radioalice. org/ chiusura. html), chiusura di Radio Alice

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Movimento del '77 95

Romanzi• Bruno Arpaia, Il passato davanti a noi, Guanda, 2006. ISBN 978-88-8246-912-2.• Autori molti compagni, Bologna marzo 1977... Fatti nostri, NdA Press, 2007. ISBN 978-88-89035-17-7.• Nanni Balestrini, Gli invisibili, Bompiani, 1987.• Enrico Palandri, Boccalone. Storia vera piena di bugie, Feltrinelli, 1988. ISBN 978-88-452-5309-6.• Paolo Pozzi, Insurrezione, DeriveApprodi, 2007. ISBN 978-88-89969-23-6.• Luca Rastello, Piove all'insù, Bollati Boringhieri, 2006. ISBN 978-88-339-1661-3.• Pier Vittorio Tondelli Altri libertini, Feltrinelli, 1980• Pino Tripodi Sette Sette, una rivoluzione, la vita, Milieu edizioni, Milano, 2012.

Filmografia• Verso sera, regia di Francesca Archibugi (1990)• Il trasloco (documentario), regia di Renato De Maria (1991)• Alice è in paradiso, regia di Guido Chiesa (2002)• Paz!, regia di Renato De Maria (2002)• Lavorare con lentezza - Radio Alice 100.6 MHz, regia di Guido Chiesa (2004)

Voci correlate• Il Sessantotto e il Maggio francese• Il giornale satirico Il Male• Polli d'allevamento, spettacolo di Giorgio Gaber del 1978 sul Movimento• Anni di piombo, Strategia della tensione•• Autonomia Operaia•• Radio Alice•• Indiani metropolitani•• Partito Radicale• Enrico Berlinguer, Aldo Moro e il Compromesso storico•• A/traverso

Collegamenti esterni• Per una ricerca sul movimento del Settantasette (http:/ / www. vag61. info/ vag61/ articles/ art_126. html)• La luna e il dito. Il 1977 a Bologna e in Italia (http:/ / www. lastoriasiamonoi. rai. it/ puntata. aspx?id=327) La

Storia siamo Noi - Rai Educational• Settantasette: documenti, fotografie, bibliografia (http:/ / www. complessoperforma. it/ 77web/ )• Avevo vent'anni (http:/ / tv. repubblica. it/ home_page. php?playmode=player& cont_id=10121&

cont_search=franceschini& stream=video) Enrico Franceschini racconta il suo 1977 (21 maggio 2007)• Il movimento del '77 e la violenza (http:/ / www. nelvento. net/ archivio/ 68/ giachetti. htm#indice18)

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Movimento Studentesco

Movimento Studentesco

Leader Mario Capanna, Salvatore Toscano

Stato  Italia

Fondazione 1968

Dissoluzione 31 gennaio 1976

Ideologia Contestazione, Comunismo

Collocazione sinistra extraparlamentare

Colori rosso

Manifestazione del Movimento Studentesco nellaGalleria Vittorio Emanuele II a Milano

Movimento Studentesco (MS) fu un'organizzazioneextraparlamentare studentesca di sinistra, attiva in molti atenei d'Italia,particolarmente a Milano, tra i primi anni sessanta e il 1976.

All'inizio degli anni sessanta l'incremento del livello culturale e lamaturazione della società permisero agli studenti medi ed universitaridi chiedere delle riforme e di ottenere maggiore partecipazione alledecisioni che riguardavano le attività scolastiche. Il termine movimentostudentesco, indica il movimento nel settore degli studenti medi euniversitari in Italia, attivo dai primi anni sessanta fino alla suadissoluzione ed il passaggio dei militanti del tempo nel MovimentoLavoratori per il Socialismo avvenuto nel 1976.

All'interno di questo vasto e variegato movimento si enuclearono dei specifici movimenti di durata e localizzazione escopi definiti in modo specifico. Il termine Movimento Studentesco o MS, in senso specifico, indica una specificastruttura nata all'Università Statale di Milano e diffusasi nella maggior parte delle scuole milanesi e oltre.

In altre zone il Movimento studentesco assunse inizialmente una più ampia articolazione. A Brescia, per esempio,ebbe inizialmente una connotazione più unitaria. Nella prima metà degli anni '70 il MS Bresciano perse lacomponente di Lotta continua; solo successivamente la componente che si rifaceva alla FGCI si distaccò dall'MS,dopo un duro confronto, fondando con componenti più moderate il Movimento Democratico degli Studenti. Leparole d'ordine degli schieramenti contrapposti erano "gestione sociale" e "uso parziale alternativo".

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Movimento Studentesco 97

L'evoluzioneLa natura assembleare del Movimento Studentesco e il fatto di essere esposto ad un elevato ricambio delle personemilitanti, connesso al piano di studi degli aderenti, in maggioranza studenti, resero sempre complessa la formazionedelle attività e delle opinioni.Ebbe come principali leader carismatici Mario Capanna destinato ad una lunga carriera politica e Salvatore Toscanocome valore politico ideologico.

L'inizioL'attività politica ufficiale iniziò all'inizio del 1968 e proseguì fino al 1976. La composizione iniziale era costituita dastudenti della borghesia milanese di orientamento politico di sinistra e la sua impostazione ideologica era influenzatadai concetti leninisti di lotta di classe ed avanguardia rivoluzionaria.Questa impostazione diede un atteggiamento prudente nei suoi confronti da parte dei movimenti della sinistraparlamentare.In genere le sue linee di azione si basarono sulle assemblee, tendendo a rifiutare le impostazioni verticistiche, marichiedendo la loro approvazione nelle assemblee studentesche. Concetti simili influenzarono anche la sua strutturaorganizzativa, molto più precisa e organizzata delle altre strutture spontanee cresciute nel periodo.

L'uscita dall'ambito universitario verso la societàNei giorni 10-11 marzo 1968 il Movimento Studentesco tenne un dibattito all'Università statale di Milano. Neconseguì la decisione di uscire dall'ambito studentesco per aprirsi ai problemi della società, in particolare del mondodel lavoro. Mantenne tuttavia una autonomia rispetto agli operai, ritenendo il proprio ruolo vicino ma esterno allaclasse operaia, da influenzare senza esserne assorbiti.

Le divergenze interneIl 15 gennaio 1971 il Movimento Studentesco tenne una assemblea presso l'aula magna della Università statale diMilano. Si presentarono due tesi in contrasto, una da parte di Mario Capanna, sostenuta da Salvatore Toscano, ditendenze riformiste ma legate al movimento operaio, e una da parte di Giuseppe Saracino, rappresentante dell'arealiberale del movimento. L'assemblea terminò con una frattura tra le due tendenze. Il gruppo facente capo a GiuseppeSaracino presentò in realtà una mozione di astensione (mozione pepe) ispirata al pensiero di Rudi Dutschke e allasua lunga marcia nelle istituzioni; la votazione si concluse con 445 astenuti, 220 favore e 1 contro.Nel febbraio 1974, in seguito a una discussione, in parte riguardante la figura di Giuseppe Stalin, Capanna, FabioGuzzini e Giuseppe Liverani si dimisero dal gruppo dirigente, accelerando un processo di crisi. Alla guida delmovimento rimasero Cafiero e Toscano.Alla fine di ottobre del 1974, dopo un lungo dibattito interno, un folto gruppo di quadri dirigenti (circa 300) siallontanò dal Movimento Studentesco, con un manifesto murale intitolato "Perché usciamo dal MovimentoStudentesco". In questo modo il "Coordinamento dei Comitati antifascisti" di Milano divenne un organismo del tuttoindipendente.Dopo un periodo di crisi e di dibattiti, il 1º febbraio 1976 il Movimento Studentesco trasformò in MovimentoLavoratori per il Socialismo, di cui Salvatore Toscano fu primo segretario. È un passo verso la trasformazione inpartito e l'avvicinamento alla politica parlamentare, abbandonando la politica extraparlamentare.A sua volta questo movimento si fonderà nel 1981 con il PdUP completando il passaggio nel campo parlamentare.Ma il vero apporto "parlamentarista" avverrà all'interno di Democrazia Proletaria, della quale Mario Capanna saràprima coordinatore e poi (1984-1987) segretario.

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Movimento Studentesco 98

Avvenimenti particolari

Manifestazione dopo la morte di Roberto Franceschi a Milano

Il 1º febbraio 1972 ci fu una grandemanifestazione del Movimento Studentescoa Milano. Mario Capanna tenne un fortecomizio conclusivo.

Il 23 gennaio 1973 davanti all'Università"Bocconi" di Milano, durante scontri traforze dell'ordine e giovani della sinistraextraparlamentare, viene ferito gravementecon un colpo d'arma da fuoco il ventunenneRoberto Franceschi, militante delMovimento Studentesco; Franceschi moriràil 30 gennaio. Oggi c'è un monumento chericorda Franceschi sul luogo nel quale ècaduto.

Il 5 febbraio 1973 tre esponenti del movimento Studentesco, Mario Capanna, Fabio Guzzini e Giuseppe Liverani,vengono arrestati per aver aggredito, il precedente 25 gennaio, Giuseppe Schiavinato, l'allora rettore dell'UniversitàStatale di Milano.

Il 16 aprile 1975 viene ucciso a Piazza Cavour a Milano Claudio Varalli (17 anni)[1], militante del MovimentoStudentesco, dal neofascista Antonio Braggion. Nei giorni successivi la repressione delle manifestazioni di protestaporteranno all'uccisione di altri giovani della sinistra extraparlamentare: il 17 aprile a Milano Giannino Zibecchi,docente di educazione fisica e militante del Comitato Antifascista del Ticinese, verrà schiacciato da un camion deicarabinieri; il 18 aprile, a Firenze, un agente in borghese ucciderà, con un colpo di rivoltella, un militante del PCI,Rodolfo Boschi.

Il servizio d'ordineIl Movimento disponeva di un forte servizio d'ordine, assai ben organizzato, i cui membri erano chiamati katanga o"katanghesi" ( dal nome della provincia secessionista congolese dei primi anni '60 ). Il servizio d'ordine aveva ilcompito di far rispettare ai cortei i limiti di percorso imposti dalla Questura o dalla Prefettura e di sorvegliare losvolgersi delle manifestazioni, bloccando sul nascere eventuali azioni violente di qualche esagitato o difendendo ipartecipanti ai cortei da aggressioni esterne. Frequenti erano gli scontri con gruppi di estrema destra, ma nonmancarono occasioni di confronto fisico anche con forze di polizia o con altri gruppi dell'estrema sinistra. Ripetutigli scontri con i militanti di Avanguardia Operaia.

EsponentiEsponenti del Movimento Studentesco furono:•• Mario Capanna•• Luca Cafiero•• Sergio Cofferati•• Alfonso Gianni•• Fabio Guzzini•• Giuseppe Liverani•• Guido Malacrida•• Mario Martucci

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Movimento Studentesco 99

• Rodolfo Mozilla, detto "Rudi"•• Pierluigi Mutti• Gino Strada, fondatore di Emergency• Giuseppe Saracino, conosciuto anche come "Popi"•• Salvatore Toscano•• Antonio Contini

Note[1] , 1991. Varalli aveva 17 anni.</cfr. www.pernondimenticare.net>

Bibliografia• Capanna, Mario, Movimento Studentesco, crescita politica e azione rivoluzionaria, Edizioni Sapere, Milano 1968• Capanna, Mario, Formidabili quegli anni, Rizzoli, Milano 1988• Capanna, Mario, Lettera a mio figlio sul Sessantotto, Rizzoli, Milano 1998• Cortese, Luisa (a cura di), Il Movimento Studentesco, storia e documenti 1968-1973 - prefazione di Giulio

Maccacaro, Valentino Bompiani editore, Milano, 1973• Poli, Francesco, Rovida, Ezio, Che cos'è un monumento, Storia del monumento a Roberto Franceschi, Gabriele

Mazzotta editore, Milano, 1995•• Rovida, Ezio (a cura di) 1966-1976 Milano e gli anni della grande speranza, Dalai editore, Milano, 2012• Toscano, Salvatore, A partire dal '68, Mazzotta, Milano 1978• Tobagi, Walter, Storia del movimento studentesco e dei marxisti-leninisti in Italia, Sugar, Milano 1970• Il Sessantotto – La stagione dei movimenti (1960-1979), (1), a cura della redazione di "Materiali per una nuova

sinistra", Ed. Associate, 1988• Tumminelli, Roberto, Passate col rosso, Baldini & Castoldi, Milano, 2008

Voci correlate•• Movimento Lavoratori per il Socialismo•• Anni di piombo•• Lotta Continua•• Sessantotto•• Contestazione•• Movimento del '77

Altri progetti

• Wikiquote contiene citazioni sul Movimento Studentesco

Collegamenti esterni• Testo e audio della canzone Katanga (http:/ / www. ildeposito. org/ view. php?id=668)

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Nazi punk 100

Nazi punkNazi Punk è un termine utilizzato per designare una subcultura punk che segue le tesi del nazismo, oltre ad unsottogenere musicale tematico associato ad essa[1].

StoriaNel 1978 il British National Front, partito di estrema destra inglese, aveva creato una organizzazione giovanilechiamata Punk Front[2]. Anche se questo movimento durò un solo anno, esso attirò molti punk inglesi e causò laformazione di varie band punk white power di secondo piano come The Dentists, The Ventz, Tragic Minds e WhiteBoss[3].Il movimento white power in Inghilterra si spense intorno al 1979, a causa della fine dell'ondata del punk rock delleorigini e del Punk Front, ma successivamente si infiltrò nel nascente oi!, che al tempo era dominato da ideologiemarxiste. In questo modo il nazi punk iniziò ad essere associato agli skinhead, anche se continuavano ad esisterepunk legati al movimento white power originale. Tra i gruppi oi nazisti si distinsero gli Skrewdriver, un gruppoinizialmente apolitico che dal 1982 in poi[4] si convertì in gruppo nazista, contribuendo anche alla diffusione di taleideologia all'interno dell'oi!.Nello stesso periodo la subcultura si diffuse in tutto il mondo, in particolare negli USA nel periodo di nascitadell'hardcore punk[5][6]. Negli Stati Uniti, in particolare nelle zone di New York e Los Angeles, i punk razzistifurono numerosi fino alla fine degli anni '80, quando l'ascesa del movimento antirazzista SHARP causòl'estromissione di molti nazi punk dalla scena musicale. Da allora il movimento è sopravvissuto, sebbene non fortecome un tempo, sfruttando l'ondata del punk revival.

Gruppi nazi punk•• A.B.H.•• Ammit•• Arma Blanca•• Böhse Onkelz•• Boikott•• Chaoss Hellas•• Chaotic Piggs•• D.C. Stormtroopers•• The Dirty White Punks•• Ethnic Cleansing•• Fight For Freedom•• Forward Area•• Hellgrinder•• Kontejner 2368•• Midgårds Söner•• Ódio Mortal•• Rusty Nailbomb•• Skrewdriver•• The Dentists•• The Walkiriass•• Warfare 88•• White Pride

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Nazi punk 101

Bibliografia• Simon Reynolds, Rip it up and start again Postpunk, 1978-1984 , Faber and Faber, 2005.• Roger Sabin, Punk Rock: So What?• Steven Blush, American Hardcore: A Tribal History• Eddy Morrison, Memoirs of a Street Soldier: A life in White Nationalism• The Punk Front: 1978-79. British National Front production.

Voci correlate•• Naziskin•• Skinhead•• Punk's Not Red•• Oi!•• Street punk

Note[1] Wallace, Amy. The Official Punk Rock Book of Lists. Backbeat Books, 2007. pp. 186[2] Reynolds, Simon. Rip It Up and Start Again: Postpunk 1978-1984. Penguin (Non-Classics), 2006. pp. 65[3] Sabin, Roger. Punk Rock: So What?: The Cultural Legacy of Punk. Routledge, 1999. pp. 207-208.[4] Federico Guglielmi, Punk, Giunti Editore, 2009[5] Andersen, Mark. Dance of Days: Two Decades of Punk in the Nation's Capital. Akashic Books, 2003. pp. 159[6] Flynn, Michael. Globalizing the Streets. Columbia University Press, 2008. pp. 191

Portale MusicaPortale Nazismo

Portale Politica Portale Punk

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L'orda d'oro 102

L'orda d'oro« Quando nel 1987 io e Balestrini, con l'aiuto prezioso di Sergio Bianchi, iniziammo a scrivere L'Orda d'oro eravamo allavigilia del ventennale del Sessantotto. Dalla stampa apprendevamo che erano in preparazione molti libri sul medesimoargomento. Per la gran parte si trattava di "memorie" soggettive di protagonisti più o meno importanti della stagione dilotte [...] Non ci soddisfaceva però la sensazione che il ricordo, la celebrazione (già di per sé un brutto termine) sisarebbero mossi tra una specie di imbalsamazione di quelle vicende storiche e una demonizzazione che tendeva a separare i"buoni" dai "cattivi".Spartiacque di questa separazione sarebbe stata, secondo queste interpretazioni, la questione dell'uso della violenza. Unabanalità in sé, perché un conflitto durato almeno dieci anni e che aveva coinvolto centinaia di migliaia di soggetti socialinon poteva essere ridotto nell'ambito angusto del supposto giudizio etico da dare sulle forme di lotta. »

L'orda d'oro 1968-1977

Autore Nanni Balestrini e Primo Moroni

1ª ed. originale 1988

Genere saggio

Sottogenere saggio storico

Lingua originale italiano

L'orda d'oro (1968-1977. La grande ondata rivoluzionaria e creativa, politica ed esistenziale) è un saggio di NanniBalestrini e Primo Moroni, ristampato successivamente e ampliato a cura di Sergio Bianchi. È stato per molti annil'unico saggio sul movimento del '77 (e uno dei pochi sul movimento del '68) disponibile al pubblico nonspecialistico, e corredato di ampia documentazione e bibliografia.Il saggio, in realtà, non tratta solo dei movimenti giovanili del '68 e del '77, ma tenta un abbozzo di analisi dellastoria italiana, con particolare riguardo ai movimenti di protesta operai e giovanili a partire dagli anni '50, incluse lemanifestazioni dell'estate 1960.

EdizioniLa prima edizione (SugarCo Edizioni, Milano 1988), secondo quanto afferma Sergio Bianchi, andò velocementeesaurita, e il libro non venne immediatamente ristampato. Continuò a circolare sotto forma di fotocopie, e, in parte,venne diffuso attraverso reti telematiche.La seconda edizione (Feltrinelli, 1997), a cura di Sergio Bianchi è stata ampliata con contributi di Paolo Virno,Sergio Bologna, Sandro Mancini, Lucio Castellano, Lanfranco Caminiti, Andrea Colombo, Bruno Cartosio, CesareBermani, e con un'appendice di Rossana Rossanda.Il saggio è stato più volte ristampato da Feltrinelli; nel 2003 ne è uscita la terza edizione, con contributi di FrancoBerardi Bifo, Franca Chiaromonte, Giairo Daghini e Letizia Paolozzi.• Nanni Balestrini e Primo Moroni, L'orda d'oro 1968-1977, terza ed., collana Saggi Universale Economica,

Feltrinelli, 2003, pp. 687, cap. 12. ISBN 8807814625.

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L'orda d'oro 103

Indice•• 1. All'inizio c'erano le città, i giovani, gli operai

•• Dalla Resistenza alla Ricostruzione•• Gli anni duri della Fiat•• Danilo Montaldi: Italia, luglio 1960•• Ma da dove venivano i giovani dalle magliette a strisce?•• Yankee go home•• Una generazione di intellettuali competenti e autoemarginati•• All'origine dell'operaismo: i "Quaderni Rossi"• Raniero Panzieri: Integrazione ed equilibrio del sistema

•• 2. Gli anni sessanta: la generazione della rivolta esistenziale•• Le città diventano metropoli• Danilo Montaldi: La migrazione•• Make love, not war•• I nuovi miti• Giancarlo Mattia: Canzoni d'innocenza• Usa: dalla Caccia alle streghe alla Beat Generation• Bruno Cartosio: L'arrivo della cultura afroamericana in Italia• Cesare Bermani: Il Nuovo canzoniere italiano•• Il canto sociale e il "movimento"•• L'area della controcultura•• Underground e opposizione•• La corrente situazionista

•• 3. La nascita dell'operaio massa e la frattura del movimento comunista•• Il nuovo soggetto operaio•• Piazza Statuto, l'inizio dello scontro•• Dai "Quaderni Rossi a "Classe operaia"• Sandro Mancini: La scissione dei "Quaderni Rossi" e le ragioni teoriche della rottura tra Panzieri e Tronti•• Dal "gatto selvaggio" all'insubordinazione permanente•• La crisi dell'ortodossia comunista•• Le divergenze tra il compagno Togliatti e noi•• La preistoria del movimento marxista-leninista•• Mao Tse-tung: Che cento fiori sboccino• Edoarda Masi: La Rivoluzione culturale cinese in Occidente

•• 4. Dalla scuola di classe all'antiautoritarismo•• Lo sviluppo industriale e la scuola media unificata•• Il dissenso e i simboli della rivolta•• Che Guevara: Il passo della guerriglia è il passo del compagno più debole•• Don Milani: Lettere a una professoressa•• Il malessere della scuola media e il caso della "Zanzara"• Franco Bolelli: La rivoluzione culturale della musica•• La galassia Gutenberg e il movimento•• La crisi delle associazioni studentesche tradizionali•• Il laboratorio di Trento e l'"Università negativa"•• Palazzo Campana: gli studenti e le officine Putilov

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L'orda d'oro 104

•• 5. L'esplosione del '68•• Una svolta planetaria• Sergio Bianchi: Spunti interpretativi del '68•• La presa di coscienza•• "Non siam scappati più": la battaglia di Valle Giulia•• Dalle messe alle masse: le lotte dell'Università cattolica• Andrea Valcarenghi: 1968, magica Milano•• Lo studente proletario•• "Un pugnale al cuore della città capitalista"• Giuliano Scabia: Appunti di rappresentazioni nei margini•• Champagne e pomodori: la notte della Bussola•• La nozione di totalità in questione

•• 6. Il '69: L'Autunno caldo•• I Cub: la classe operaia come soggetto•• Documento del Cub Pirelli• Sergio Bologna: il '68 in fabbrica• Paolo Virno: Il lavoro non rende liberi•• Paolo Virno: Il picchetto revisionato• La strategia della tensione• La strage di stato

•• 7. I gruppi extraparlamentari•• La stagione dei gruppi extraparlamentari• Rossana Rossanda: Elogio dei gruppettari• Andrea Colombo: I gruppi principali

•• Lotta continua•• Potere operaio•• Il manifesto•• Avanguardia operaia•• Movimento Studentesco• Unione dei comunisti (m-l)

• 8. Lotta armata e Autonomia operaia•• Le possibili origini della "tendenza armata"• La nascita delle Brigate rosse•• I Gap e Feltrinelli• Giangiacomo Feltrinelli: Estate '69•• La clandestinità, l'ideologia, l'organizzazione•• I Nap e le lotte dei carcerati•• Problematiche del movimento operaio degli anni settanta•• Il rifiuto del lavoro• L'occupazione di Mirafiori e l'emergenza dell'autonomia come progetto politico• Toni Negri: Un passo avanti, due indietro: la fine dei gruppi• Lucio Castellano: L'autonomia, le autonomie•• I collettivi politici veneti• Il compromesso storico

• 9. La rivoluzione del femminismo

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L'orda d'oro 105

•• I sessi sono due•• La rivoluzione parziale•• L'autocoscienza•• Oppressione/sfruttamento•• Addio alle armi•• 1977: fuga dai collettivi•• La società dei diritti•• I giornali dell'area femminista

• 10. Il movimento del '77•• La crisi della militanza• Dalle panchine ai centri sociali• Parco Lambro: la fine dell'ideologia della festa•• L'autunno dei Circoli•• L'anno di frontiera•• Uno strano movimento di strani studenti•• La cacciata di Lama dall'università: testimonianze•• Verso lo scontro•• Le giornate di marzo• Lucia Martini e Oreste Scalzone: Fenomeni di lotta armata ai bordi e dentro il movimento• Lanfranco Caminiti: L'autonomia meridionale: territorio di ombre, solarità delle lotte• Franco Tommei e Paolo Pozzi: Quegli spari che uccisero il movimento a Milano•• Il nero mese di maggio•• Il convegno di Bologna: il movimento senza sbocchi

•• 11. La comunicazione, la cultura, gli intellettuali•• Dalla lotta alla comunicazione, dalla comunicazione alla lotta•• L'altra editoria, l'altra comunicazione• Aldo Bonomi: La controinformazione• Vincenzo Sparagna: L'avventura del "Male"•• I cento fiori del sapere antagonista•• Comunicazione, potere e rivolta• Umberto Eco: C'è un'altra lingua, l'italo-indiano•• L'appello degli intellettuali francesi•• Teoria del consenso e dissenso culturale•• E poi c'è anche la nikodemite: colloquio di G. Corbi con G. Amendola• Elvio Fachinelli: Spari e silenzi•• Divenire delle culture creative•• Toni Negri: La sconfitta del '77

•• 12. Avanti Come? Avanti dove?• Paolo Virno: Do you remember counterrevolution?•• Gli anni del cinismo, dell'opportunismo, della paura

•• Appendice• Rossana Rossanda: Irriducibili di stato

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L'orda d'oro 106

Collegamenti esterni• Sito di Nanni Balestrini [1]

• Ampi stralci dal libro [2] su Google ricerca libri.• Introduzione [3] dall'Archivio Primo Moroni.

Note[1] http:/ / www. nannibalestrini. it/ dai_giornali/ orda_doro. htm[2] http:/ / books. google. it/ books?id=wNMxd0JxxUkC& dq=orda+ oro+ balestrini+ moroni+ indice& pg=PP1& ots=_gKxvPD3xr&

sig=yOzMpmRp6pY7Pwkbh0AsMKPJU4A& prev=http:/ / www. google. it/search%3Fhl%3Dit%26q%3Dorda%2Boro%2Bbalestrini%2Bmoroni%2Bindice%26meta%3D& sa=X& oi=print& ct=title&cad=one-book-with-thumbnail

[3] http:/ / www. inventati. org/ apm/ index. php?step=orda

Paninaro

Il tipico panino con hamburger di un ristorante fast food, che sidiffuse in Italia a partire dai primi anni '80

Con il termine paninaro si identifica[1] una sottoculturagiovanile nata negli anni ottanta a Milano, e da lìdiffusasi prima nell'area metropolitana milanese poi intutta Italia e in alcuni paesi europei. Lacaratterizzavano, tra l'altro, l'ossessione per la griffenell'abbigliamento e in ogni aspetto della vitaquotidiana e l'adesione a uno stile di vita fondato sulconsumo, il divertimento ad ogni costo e laspensieratezza. Per i primi anni fu emanazione digiovani che cominciarono a riunirsi nel bar "Al Panino"in via Agnello, a Milano, e successivamente in PiazzaSan Babila dove si trovava uno dei primi fast-fooditaliani della catena "Burghy". Questa sottocultura nonaveva inizialmente una connotazione politica, anche seè dibattuta una successiva parziale caratterizzazione didestra, forse dovuta anche al fatto che piazza San Babila divenne ritrovo e simbolo anche di gruppi politicizzati, conpossibile sovrapposizioni tra i diversi gruppi. La frangia più politicizzata confluì comunque successivamente neigruppi skinhead stanziali nella zona delle colonne di San Lorenzo a Milano.

Storia del "movimento" paninaroIl "movimento" paninaro nacque nei primi anni ottanta e fu piena espressione dell'ondata di riflusso e disimpegnoche seguì il turbolento e politicizzato decennio precedente. Lo stile di vita dei paninari rifiutava di occuparsi degliaspetti angoscianti dell'esistenza e, più in generale, di ogni forma di impegno sociale: l'obiettivo primario deipaninari era godersi la vita senza troppe preoccupazioni e in tal senso si trovavano perfettamente a loro agionell'adeguarsi ai modelli del cinema statunitense di consumo e ai consigli degli spot pubblicitari trasmessi dalletelevisioni commerciali. I prodromi del fenomeno si osservarono a Milano in un periodo storico di un assestamentodella valuta italiana e di importanti segnali di ripresa economica, cui fecero seguito un relativo benessere e maggiordisponibilità di merci.Con l'espansione della moda, fu naturale la formazione di gruppi e comitive, ciascuna dotata di una propria "base" costituita da un bar e da un relativo territorio nel quartiere; gruppi comunque aperti le cui frequentazioni potevano

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Paninaro 107

raggiungere anche l'ordine del centinaio. Il sabato pomeriggio e la sera erano il luogo deputato al ritrovo in massacon successivo trasferimento in una delle discoteche che ben si prestavano a sfruttare questo fenomeno. Alcuni diquesti gruppi, quelli più importanti, disponevano di "capi", ovvero leader di grande popolarità locale, solitamentedotati di soprannome.I locali di frequentazione avevano periodo di vita effimero o mutavano nome e ragione sociale in tempi brevi, in basealla tendenza ed il gusto dei frequentatori.

Il cabarettista Enzo Braschi imita il comportamento e lo slang delPaninaro

In breve tempo i paninari divengono fenomeno dicostume acquistando una discreta notorietà a livellonazionale, soprattutto per merito della pubblicazionedi alcuni fumetti dedicati ai paninari e delpersonaggio interpretato da Enzo Braschi a DriveIn[2]. Nel 1986 i Pet Shop Boys, a seguito di unavisita nel centro di Milano, incisero il singoloPaninaro, che permise alla moda di valicare i confininazionali. I protagonisti del videoclip, girato aMilano, erano alcuni ragazzi perfettamente vestitisecondo i dettami.

Nel vestiario e per gli accessori erano d'obbligo la griffe e la sua autenticità, quale indice di ricchezza familiare realeo presunta. Proibite rigorosamente le imitazioni e le merci contraffatte pena il disconoscimento sociale conappellativo di gino o truzzo, quindi miserabile.

Alla moda seguì la fioritura di riviste dedicate, tra esse "Il Paninaro", con una tiratura che raggiunse 100.000 copiecessando le pubblicazioni col numero 48 a dicembre del 1989. Seguono Wild Boys - tormentone ed inno delmovimento dall'omonimo successo musicale dei Duran Duran- Zippo Panino, Il Cucador, Preppy e la testatafemminile Sfitty - dal gergale sfitinzia, ragazza.La moda paninara si esaurì a Milano tra il 1987 e il 1988 e nel resto dell'Italia di lì a poco, sostituita da altresottoculture che riflettevano la fine di un decennio consumato all'insegna dell'edonismo e della superficialità. Ingenerale può dirsi come la moda dei paninari sia stata legata ai giovanissimi delle scuole medie inferiori e scuolesuperiori. Perlomeno, a Milano i paninari erano quasi totalmente assenti nelle università. L'intestazione sulla testataprincipale, Paninaro, inizialmente I veri galli, accomiata il periodo d'uscita di scena con Pochi, duri, giusti.

Come per qualsiasi moda passata, specialmente a Milano si tengono serate di revival presso discoteche, dove ifrequentatori sono dei reduci oramai adulti, esortati a presentarsi con indumenti della moda dell'epoca.

Paninari delle altre parti d'ItaliaLo stile si diffuse al di fuori della Lombardia (dapprima nelle zone direttamente confinanti), mescolandosi atendenze comunque già in atto in altre città.A Bologna, per esempio, già da tempo si chiamavano zanari i gruppi di ragazzi - omologhi dei paninari milanesi -che si ritrovavano regolarmente in centro al bar Zanarini, poco distante dal palazzo dell'Archiginnasio, mentre aVerona erano curiosamente definiti bondolari (dal termine "bóndola", che in dialetto veronese indica la mortadella,cibo povero da mettere nel panino per recuperare i soldi spesi nel costoso abbigliamento firmato).A Roma vi erano i tozzi. Questi ultimi erano abbigliati con piumino Moncler o Millet, giacca in pelle Schott da aviatore, pantaloni jeans Levi's "501", camicia dello stesso tessuto (tutti rigorosamente blu scuro), cintura da mandriano dalla vistosa fibbia El Charro, scarponcini da boscaiolo Timberland (molto utilizzate anche le Clarks) e, caratteristicamente, incedevano con le punte dei piedi all'infuori, sembrando l'antitesi della ricercatezza degli amici milanesi. Come l'aggettivo inglese tough, il termine "tozzo" dava l'idea di prestante, gagliardo ma anche di rozzo, prepotente. L'abbigliamento di molti tozzi ricordava l'uniforme dei detenuti nelle prigioni americane, portato alla

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notorietà dalle interpretazioni "carcerarie" di attori come Clint Eastwood e Burt Reynolds.Il fenomeno fu "importato" anche a Napoli dove, sul finire degli anni ottanta, era piuttosto frequente sentir parlaredei chiattilli. L'origine del termine fa riferimento alle piattole. Appartenenti in gran parte ai ceti benestanti, siriunivano nei pressi dei più importanti licei del centro, in particolare l'Umberto I (frequentato molti anni prima daGiorgio Napolitano), il Pontano e il Mercalli, tutti nel quartiere Chiaia. I chiattilli imitavano i paninari soprattutto peratteggiamenti e abbigliamento: immancabili l'occhiale Ray-Ban e la cintura firmata El Charro. Tra i luoghi di ritrovopiù noti c'erano piazza Amedeo e piazza San Pasquale, nei pressi del My Way, la prima cornetteria notturna dellacittà (ha aperto nel 1989). Erano anche gli anni d'oro della discoteca La Mela e di altri rinomati locali della zona. Ichiattilli erano poi soliti "emigrare" in massa nelle stesse mete estive: tra le preferite c'erano le isole di Panarea,Capri, Ponza e più avanti la greca Paxos. Il fenomeno si è poi ridimensionato negli anni novanta: i "fratelli minori"dei chiattilli già da tempo si erano dati come punto di ritrovo i locali alla moda della zona flegrea, su tutti l'Arenile diBagnoli.

Il gergo del paninaroIl gergo dei paninari è modellato sul linguaggio giovanile dei giovani milanesi, spesso antitetico agli omologhi piùcoloriti e triviali delle altre regioni, in un rifiuto dell'iperbole e in un ricorso al prosaico. Per fare un esempio, "Sonofuori come un citofono... come un'antenna..." per intendere uno stato confusionale da stanchezza.Sono frequenti le abbreviazioni (es. Le Timba, Faccio il week a Curma, La squinzia ha imposto il cappuccio), taloracombinati agli accrescitivi (es. Panozzo), così come i continui ricorsi, spesso maccheronici, all'inglese (es. Unasfitinzia arrapation, Very original, Il mio boy, Arrivano i ciàina, deformazione dell'inglese chinese, cinese ovveromilitante di sinistra o più esteso, appartenente ai gruppi antagonisti) o ad altre lingue (I sapiens, Mi gusti mucho).Merita far presente che il cosiddetto "linguaggio dei paninari" non milanesi è stato spesso profondamente influenzatodalle invenzioni degli autori delle riviste paninare e dal personaggio comico televisivo di Enzo Braschi, ritenuto (atorto) un "ideologo" del movimento. Nella realtà ben pochi utilizzavano quello slang, divenuto, negli anni, uno deitanti stereotipi sulle culture giovanili.Non improbabile da questo processo, una diffusione nazionale di alcune espressioni triviali meneghine, esempiotangibile quelle relative alla sessualità, sostituendo via via quelli tradizionali locali.

La squinziaSecondo i dizionari è definibile come una ragazza smorfiosa, poco intelligente, civettuola, spesso patita della moda.Secondo la definizione originale (del 1986, scritta da Lina Sotis), la squinzia è: "La categoria femminile più diffusadel momento. Hanno tutte un imprinting, quello televisivo degli show della seconda serata, vestiti, toni di voce,lunghezze, cortezze e tacco a spillo: nella squinzia tutto, tranne il cervello, è esagerato. La squinzia è quella chevorrebbe beccare di più e becca di meno, è l'eterna tacchinata e mai presa." (Lina Sotis)

Oggetti paninariIl paninaro coltivava una maniacale attenzione per il proprio stile, rigorosamente di marca. L'abbigliamento del paninaro prevedeva giacconi imbottiti (es. Moncler, Henry Lloyd), stivali da mandriano (es. Frye o Durango), le prime scarpe da barca Docksides by Sebago, & Sperry Topsiders, jeans (es. Armani, Levi's), Uniform, Rifle in velluto millecoste, Avirex, Americanino, Stone Island ), tra le felpe (byAmerican, Best Company), maglioni (es. Marina Yachting), cinture di pelle (es. El Charro), camicie a quadri (es. Naj-Oleari), calzini decorati a rombi della Burlington per i ragazzi, e colorati della Naj-Oleari per le ragazze e scarponcini (es. Timberland), Celini oppure scarpe sportive Superga colorate, Vans (rigorosamente senza stringhe) e più tardi New Balance e Nike. Alcune marche di moto erano solitamente collegate al mondo dei paninari: ad esempio i motocicli Zündapp 125 (con scritta "175" sulla fiancata per andare in autostrada), Laverda con motore Zündapp o KTM. Il modo di vestire paninaro

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variava da città a città; così mentre a Milano si usavano le felpe Best Company, a Roma andava per la maggiore iljeans marchiato Americanino. Altri capi di abbigliamento erano il berrettino delle armate americane sudiste e iguanti in pelle scamosciata Ocean Star, e ancora occhiali rigorosamente Ray-Ban e Vuarnet di svariati modelli, daiWayfarer di Tom Cruise in Risky Business (Fuori i vecchi... i figli ballano) del 1983 ai Caravan di Top Gun. Eancora, camicie Controvento e tutto l'abbigliamento di C.P Company e Stone Island. Anche i negozi erano un culto:ad esempio a Roma la meta era Energie di via del Corso, mentre a Milano si andava al Pharmacia di via Durini. Lamoda dei paninari nasce in ogni caso partendo dal fondo. Il primo indumento comune ai primi paninari furono gliscarponcini di lavoro in pelle scamosciata della Timberland, seguiti poi dal giubbotto da aviatore bomber dellaAvirex, poi dal giubbotto di jeans foderato di finto pelo all'interno della Levi's, dal Moncler, da altri tre tipi digiubbotti da aviatore (Schott, bomber canadese e RAF), dalla giacca da vela Henri Lloyd. Per circa tre anniimpazzarono anche le toppe sui jeans di Naj-Oleari e Fiorucci, così come le sue borse e parecchi accessori per leragazze. Il negozio di El Charro in via Monte Napoleone divenne una sorta di paradiso degli acquisti, importandodozzine di indumenti in stile texano, prodotti principalmente dalla Lyntone Belts Inc. (Edmond - Oklahoma). Altrinegozi di riferimento erano Di Segni e Conforti.Il vero feticcio dei paninari era il cibo consumato presso alcune catene di ristoranti a ristorazione rapida, che proprioin quegli anni iniziano a diffondersi in tutta Italia. A Roma, ad esempio, la nascita del primo ristorante McDonald's(nel 1986, a Piazza di Spagna) fu un evento memorabile per i paninari della capitale italianaWikipedia:Uso dellefonti Aiuto:Chiarezza. A Milano, al contrario, la maggior parte delle varie compagnie di paninari si ritrovavano innormali bar sparsi in tutta la città, e le decine di ristoranti a ristorazione rapida di Burghy (ad eccezione di quello dipiazza San Babila e di Corso Re Vittorio Emanuele II), Wendy's e King Burger (quest'ultimo nulla aveva a chevedere col celebre Burger King approdato in Italia solo nel 1999), le due cosiddette "seconde scelte", venivano pocofrequentati dagli appartenenti a questa sottocultura giovanile.

Musica paninara

Un concerto dei Duran Duran, uno dei gruppi preferiti dai paninari

Quella dei paninari è stata la primasottocultura italiana a poter eleggere ipropri idoli musicali attraverso latelevisione. La rete televisivaVideomusic e il programma di ItaliaUno Deejay Television diffondevano ivideoclip di alcuni gruppi e solisti pop,in gran parte britannici, su cuiconversero i gusti dei paninari italiani:sorse, ad esempio, un'agguerrita competizione tra gli ammiratori dei Duran Duran e degli Spandau Ballet. Parliamocomunque di una fase dove i suddetti autori abbandonavano la New wave, cara agli altri gruppi antagonisti. Tra glialtri musicisti preferiti dai paninari c'erano gli Wham!, i Simple Minds, i Frankie Goes to Hollywood, Boy George enaturalmente i Pet Shop Boys, che pubblicarono addirittura un brano, chiamato Paninaro. Il paninaro, solitamente,non amava la musica italiana, sebbene brani in inglese di Tracy Spencer, Taffy, Gazebo ed Albert One fossero scrittida Claudio Cecchetto.

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Paninaro 110

Cinema paninaroI gusti cinematografici dei paninari si orientavano sulle pellicole campioni d'incasso statunitensi: erano moltoapprezzate, ad esempio, le saghe di Rocky, Rambo ed il romantico d'azione Top Gun. Nel 1986 venne girata unapellicola tratta da un libro dell'adolescente milanese Clizia Gurrado dal titolo Sposerò Simon Le Bon, che descrivevagli sforzi della protagonista (che vive nel periodo di massima esplosione del movimento paninaro) per incontrare ilsuo idolo Simon Le Bon. Un altro film italiano ispirato al fenomeno - e figlio del programma televisivo Drive In - èItalian Fast Food, il quale vedeva come punto di snodo delle sue vicende un fast food nel centro di Milano[3],frequentato da varia umanità (tra cui il già citato paninaro di Enzo Braschi).

Note[1] Per sineddoche, non esistendo un nome come paninarismo o paninaresimo per tutto il movimento, a cui ci si riferisce semplicemente come i

paninari.[2] Enzo Braschi: "A Drive In creammo il fenomeno", Corriere della Sera, 22 dicembre 2007 (http:/ / archiviostorico. corriere. it/ 2007/

dicembre/ 22/ Drive_creammo_fenomeno__co_7_071222036. shtml)[3] Trattasi esplicitamente del Wendy's che era presente in piazza Duca D’Aosta, 12.

Collegamenti esterni• Il Dimenticatoio - Il Paninaro (http:/ / www. dimenticatoio. it/ index. php?title=Paninaro)• Articolo sui paninari (http:/ / www. slipperypond. co. uk/ archivi/ post312)

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Pioniere (Unione Sovietica)

I pionieri nell'Unione delle Repubbliche Socialiste Sovietiche

Logo dell'Organizzazione dei giovani Pionieridell'URSS, raffigurante Lenin.

Le organizzazioni giovanili del PCUS, o movimento dei pionieri(Пионерское движение), raggruppavano i ragazzi dai 10 ai 14anni. A 15 anni i ragazzi confluivano in una successivaorganizzazione chiamata Komsomol. Il movimento venne fondatonel 1922, e denominato Spartacus. Nel 1924 prese nome ed assettodefinitivo. Si ispirava nelle forme e nei motti allo scautismo, macon una forte base di indottrinamento ideologico del partito di cuiera filiazione.

Anche in altri paesi socialisti esistevano forme simili diorganizzazioni giovanili. Con la dissoluzione dell'URSS i pionierisi riorganizzarono in diverse forme. In parte scomparvero, in partediventarono organizzazioni di supporto sociale, con attività epratiche simili alle precedenti, come organizzazione di colonieestive, sport, vita all'aperto ed altre forme di socializzazione.

I pionieri nel P.C.I.

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Pioniere (Unione Sovietica) 111

Pionieri sono stati chiamati i ragazzi afferenti ad una organizzazione giovanile del partito comunista italiano,denominata Associazione Pionieri d'Italia, attiva dal secondo dopoguerra, ed il cui relativo periodico (Il Pioniere) eradiretto da Gianni Rodari. Tale associazione si ispirava nelle forme associative allo scautismo, ed era caratterizzatadal fazzolettone rosso e verde, anch'esso ispirato all'uniforme scout.

Proteste degli studenti cileni nel 2011

Immagine della mobilitazione studentesca cilena, che sta mettendo in difficoltà lapresidenza di Sebastián Piñera[1]

Il Liceo Andres Bello, a San Miguel, presso Santiago, occupato dagli studenti dal13 giugno 2011.

Nel corso del 2011, in Cile, è stata messa inatto una serie di proteste studenteschedeterminate dalla mobilitazione di studentiuniversitari e di scuola secondaria. Lerichieste insistono su un nuovo quadro diriferimento per il sistema educativo del Cile,compresa una più diretta partecipazionedello stato nell'educazione secondaria e unostop ai grandi profitti nell'educazionesuperiore. Tra le risposte del governo vi èstata la creazione di un nuovo fondo perl'educazione[2] e un rimpasto di governo cheha visto l'avvicendamento del Ministrodell'educazione del paese.[3] Tuttavia, ilgoverno non ha fondamentalmenteaffrontato le richieste del movimentostudentesco, con il presidente cilenoSebastián Piñera che insiste sul concetto dieducazione come "bene di consumo" [4] edel "profitto come compenso per il lavoroduro (nel settore educativo)"[5]

Richieste degli studenti

Gli studenti chiedono l'abbandono delsistema dei voucher scolastici nella scuolad'infanzia, nella scuola primaria e in quellasecondaria e la fine della politica difinanziamento dell'università pubblicavigente in Cile, che coniuga un mix distrumenti: finanziamenti deliberatamentescarsi, un finanziamento indiretto dello stato(Aporte Fiscal Indirecto) dovuto per leprime 27.500 matricole, alte rette diiscrizione anche nelle università pubbliche(le tasse scolastiche nelle università privateo statali sono quasi uguali), e un piano di

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Proteste degli studenti cileni nel 2011 112

prestiti garantiti dallo stato che permette a banche private di finanziare le già alte rette universitarie. Il sistema cileno,sebbene difeso da ricercatori legati al The Heritage Foundation, think tank statunitense di orientamentoconservatore, è criticato invece da studiosi come Martin Carnoy dell'Università di Stanford[6], che gli addossano laresponsabilità delle enormi disuguaglianze di tutti i sistemi educativi vigenti in Cile, misurati secondo gli standarddella Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico (OECD). Il Cile riserva solo il 4.4% delProdotto interno lordo all'educazione, una percentuale inferiore al 7% delle raccomandato dalla Nazioni Unite per ipaesi sviluppati.Gli studenti vogliono che questi sistemi di finanziamento siano rimpiazzati da un sistema educativo autenticamentepubblico, nella gestione e nel finanziamento, che copra il percorso scolastico dalla scuola d'infanzia fino educazionesuperiore. Alcuni segmenti del movimento studentesco hanno reclamato altri cambiamenti, come una nuovacostituzione o la rinazionalizzazione delle miniere di rame per finanziare l'istruzione pubblica[7].

Prima ondata di protesta

Piñera come Zio Sam: «Voglio il tuo sussidio!»

Le proteste sono iniziate in maniera graduale nelmese di maggio 2001, e possono essere fatte risalirealla cosiddetta "rivoluzione dei pinguini", l'analogaondata di proteste studentesche del 2006. Sebbenesia comunemente descritto come un nuovomovimento sociale ispirato alla lontana all'omologoMovimiento 15-M, attivo in Spagna nel 2011, operfino ai movimenti protagonisti della primaveraaraba, un'opinione minoritaria lo dipinge invececome una continuazione della tradizionale UnidadPopular.

Secondo quanto dichiarato dagli studenti, il 13giugno, al giornale Emol, sarebbero state 100 lescuole occupate in segno di protesta daglistudenti[8], 80 delle quali nella RegioneMetropolitana di Santiago[9]. Le fonti su questodivergono: le forze di polizia cilene contano solo 50scuole occupate al 13 giugno 2011.

Il 30 giugno si è tenuta una manifestazione dimassa che ha mobilitato tra i cento e i duecentomiladimostranti.Fra le proteste messe in atto dagli studenti, vi sonoanche alcuni azioni creative che hanno guadagnatol'attenzione dei media, come azioni di flash mob[10]

and kiss-ins.[11].

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Proteste degli studenti cileni nel 2011 113

Proposte governative (luglio 2011)

Il presidente Piñera, il ministro dell'istruzione Joaquín Lavín (poi esonerato),annuncia in televisione una serie di proposte di riforma

Il 5 luglio 2011, il presidente SebastiánPiñera, con un discorso televisivo, haannunciato una serie di riforme al sistemaeducativo che il suo governo intendepianificare per venire incontro alle richiestedegli studenti. Il piano annunciato èimperniato principalmente attorno a unprogetto denominato "GANE" (l'acronimo,che compone in spagnolo la parola "vinci",riassume l'espressione 'Grande AccordoNazionale per l'Educazione'), con un costoprevisto di 4 miliardi di dollari.[12] Ilprogetto, se implementato, sarebbefinanziato dal FEES-Fondo de Estabilización Económica y Social al quale si aggiungerebbe la creazione di un fondodenominato Fondo por la Educación i cui dividendi e interessi (ammontanti a meno di 300 milioni di dollari)saranno impiegati annualmente per sostenere finanziariamente l'educazione pubblica.[13]

Piñera ha anche annunciato il progetto di un nuovo quadro giuridico per le università che permetterà a chi operanell'educazione superiore di impegnarsi in attività di lucro e ha respinto il controllo statale del sistema educativoproposto dagli studenti e da lui definito un "grave errore e qualcosa che danneggia profondamente non solo laqualità ma anche la libertà di educazione".

Reazioni degli studenti e del mondo politico

Camila Vallejo Dowling, tra le principali figure del movimento

Il discorso è stato accolto con scetticismodagli studenti, alcuni dei quali hannocriticato aspramente gli annunci fatti dalgoverno. Camila Vallejo, presidentessa dellaFederación de Estudiantes de laUniversidad de Chile (FECh) e una deiportavoce del movimento studentesco, hadefinito il discorso presidenziale "unagrande delusione e un passo indietro" e hasottolineato che la proposta di legalizzareattività di lucro nell'istruzione, attualmenteillegale ma largamente praticata nelleistituzioni private, va contro il sistema dellostato di diritto; ha sottolineato inoltre che ilgoverno ha rifiutato categoricamente larichiesta più rilevante avanzata dagli studenti di scuola secondaria: il passaggio delle scuole pubbliche, primarie esecondarie, dall'attuale gestione municipale, a quella diretta dello stato[14].

Inoltre, alcuni senatori dell'opposizione della Concertación di centro-sinistra hanno criticato il discorso, segnalandoche la proposta non era "in sintonia con il movimento studentesco"[15]. Dopo la messa in onda del discorso, studentidell'Università del Cile sono usciti dall'università per protestare contro la proposta con blocco del transito nellaAvenida Libertador General Bernardo O'Higgins prima di scontrarsi con le forze speciali della polizia cilena[16]

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Proteste degli studenti cileni nel 2011 114

Prosecuzione delle proteste e rimpasto di governoGli studenti hanno marciato il 14 luglio 2011, insieme ai lavoratori scioperanti delle ditte in appalto della miniera dirame detta El Teniente, in una delle più grandi manifestazioni delle due decadi trascorse dalla transizionedemocratica del Cile. Nonostante il tentativo di minimizzazione della loro portata da parte del governo cileno, leproteste sono state definite come un completo successo dagli organizzatori. Il 18 luglio, il ministro cileno perl'educazione, Joaquin Lavín, è stato sostituito da Felipe Bulnes, dato che il presidente Sebastián Piñera ha optato perun rimpasto di governo in risposta ai mesi di protesta.[17] L'avvicendamento è avvenuto dopo che per due mesi non siera registrato alcuna chiara iniziativa sul problema. Lavín ha ricevuto un nuovo ministeriale quale titolare deldicastero dello sviluppo e pianificazione Intanto, la federazione degli studenti cileni insiste sul voler continuare sullastrada delle occupazioni e delle altre forme di mobilitazione, anche nell'intento di accrescere il movimento anche inaltre aree politiche.[18] Il 19 luglio, il giornale La Tercera riportava che erano 148 i licei occupati, mentre in alcuneuniversità, come l'Universidad Austral de Chile e l'Universidad de Santiago de Chile, le occupazioni volgevano altermine[19]

Agosto 2011: nuove proposte governative e le proteste che ne sono seguìte

Facciata dell'Università del Cile, occupata dagli studenti. Sul manifesto: "La nostralotta è per l'intera società / Tutti per l'educazione gratuita"[20]

Proposta del primo agosto

Il primo di agosto, il governo di SebastianPiñera ha esposto una nuova proposta in 21punti per raggiungere un accordo con ilmovimento studentesco sullariorganizzazione dell'istruzione in Cile dalpre-scuola all'educazione superiore. Il pianoaccoglie diverse delle richieste deglistudenti, come:

•• una garanzia costituzionale per la qualitàdell'educazione

•• la partecipazione degli studenti allagestione delle università

•• la sottrazione dell'educazione secondariapubblica alla gestione locale

• incremento delle borse di studio e aiutieconomici per le persone che non riescono a far fronte a debiti contratti a fini di studio

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Proteste degli studenti cileni nel 2011 115

Risposta del movimento: manifestazione del 4 agosto

Immagine dal cacerolazo indetto per il 4 agosto

Ciononostante, i leader della protesta nonhanno accettato la proposta e hannoannunciato la prosecuzione dellamobilitazione con uno sciopero nazionale euna marcia di protesta per il 4 agosto e unarisposta ufficiale il 5 agosto. Nelleinterviste, hanno sottolineato come i 21punti della proposta non entrino nei dettagli,non colpiscano penalmente la ricerca delprofitto attraverso l'educazione né sisforzino di garantire accesso libero o equoaccesso all'educazione superiore. Usando lostesso linguaggio riservato alla precedenteproposta di luglio, la proposta di agosto èstata definita "un passo indietro" e silimitano a voler "mettere una pezza provvisoria" ai problemi sollevati.Le proteste del 4 agosto sono state le più aggressive dall'inizio della protesta. 874 dimostranti sono stati arrestati, è ilcentro di Santiago, nelle parole di Camila Vallejo, presidentessa della Federazione degli studenti universitari delCile, è stato definito in "stato di assedio". La polizia ha creato un cordone sulle strade e ha fatto uso di gaslacrimogeni. I dimostranti hanno distrutto insegne e hanno appiccato piccoli fuochi per strada. Inoltre, 90 carabineros(polizia militarizzata) sono rimasti feriti e un supermercato dell'azienda La Polar è stato dato alle fiamme. La sera havisto la messa in scena di cacerolazo, una forma di protesta rumorosa collettiva, attuata con pentole e padelle, anchesenza muoversi da casa.

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Proteste degli studenti cileni nel 2011 116

18 agosto: terza offerta governativaIl 18 agosto, il governo ha avanzato una terza proposta per porre fine al conflitto sociale; tra le nuove proposte, vi èsoprattutto la riduzione al 2% dei tassi di interesse praticati sui prestiti concessi agli studenti dietro garanzia delgoverno.

Pichilemu, 25 agosto, marcia per il diritto allo studio. Striscione più grande:"Mentre stiamo marciando, noi professori stiamo anche educando". Lo striscione a

dx proclama: "Niente profitti [sott. dall'educazione]"

La proposta, tuttavia, non è servita a placaregli studenti, che nella stessa giornata hannodato vita a una grande marcia, a cui,nonostante il freddo e la forte pioggia,hanno preso parte 100.000 persone. Il 21agosto, inoltre, è stato organizzato unconcerto/protesta.

Proteste del 24 e 25 agosto

La Central Única de Trabajadores de Chile,massima espressione del sindacalismocileno, ha proclamato uno sciopero generalenei due giorni del 24 e del 25 agosto.. Inoccasione dello sciopero, hanno avuto luogoa Santiago quattro marce separate, oltre adaltre proteste in tutto il paese. Secondo idirigenti dell'organizzazione sindacale, leproteste hanno coinvolto circa 600.000 persone. Nella giornata del 24 sono state arrestate almeno 300 persone,mentre sei membri delle forze dell'ordine hanno riportato ferite a Santiago, dove i dimostranti hanno messo in attoblocchi stradali e danneggiato auto ed edifici. Il 25 agosto sono state arrestate altre 450 persone, mentre diversedozzine di persone sono rimaste ferite A Santiago, le forze di polizia hanno fatto uso di gas lacrimogeni e cannoni adacqua sui dimostranti alla fine delle manifestazioni; in precedenza, alcuni manifestanti avevano lanciato pietre eappiccato incendi. Il bilancio finale dei due giorni di guerriglia è di un morto (lo studente quattordicenne ManuelGutierrez), 206 feriti tra manifestanti e forze dell'ordine ed oltre 1300 arresti[21]. In seguito a questi gravi fatti unsottufficiale dei Carabineros viene accusato per l'omicidio dello studente Manuel Gutierrez e licenziato assieme a trecolleghi, poco dopo si dimetterà anche il Comandante dei Carabineros.

Secondo Claudio Urrutia, dirigente della Central Única de Trabajadores de Chile, ha detto che quello cileno "è ungoverno di destra che ha demonizzato le proteste sociali [...] Questo governo non cerca il dialogo. È necessariocambiare i regimi fiscali di questo paese.". Secondo il ministro del lavoro Evelyn Matthei, i sindacati si sono rifiutatidi discutere con il governo, mentre lei sta "lavorando attivamente per cercare di risolvere i problemi [...] in materia dieducazione e lavoro e molti problemi che vengono dal passato".

Proseguono le protesteLe proteste proseguono anche dopo la riapertura del nuovo anno scolastico. Ad ottobre gli studenti dichiarano duegiorni di sciopero nazionale, che degenera in scontri con le forze dell'ordine in molte città del paese con un bilanciofinale di 300 arresti.A novembre il Parlamento cileno approva in via definitiva il budget 2012 relativo alle spese per la pubblicaistruzione per un totale di 11,6 milioni di dollari. L'aumento di spesa rispetto all'anno precedente, pari a 350 000dollari, viene tuttavia ritenuto insoddisfacente dagli studenti. Le mobilitazioni degli studenti, appoggiati anche daisindacati, continuano con proteste ed occupazioni. Nell'Agosto 2012 durante alcune manifestazioni di piazza siverificano nuovamente episodi di violenza e scontri con le forze dell'ordine[22].

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Proteste degli studenti cileni nel 2011 117

Anche nel 2013 proseguono le manifestazioni di piazza[23]. In vista delle elezioni presidenziali di novembre iportavoce del movimento affermano che non vogliono strumentalizzazioni politiche delle proprie rivendicazioni[24].

Note[1] Omero Ciai, Bella, giovane e determinata ora Camila fa tremare Piñera (http:/ / ricerca. repubblica. it/ repubblica/ archivio/ repubblica/ 2011/

08/ 03/ bella-giovane-determinata-ora-camila-fa-tremare. html), la Repubblica, 3 agosto 2011[2] Cadena Nacional de Radio y Televisión: Presidente Piñera anunció Gran Acuerdo Nacional por la Educación (http:/ / www. gob. cl/

destacados/ 2011/ 07/ 05/ cadena-nacional-de-radio-y-television-presidente-pinera-anuncio-gran-acuerdo-nacional-por-la-educaci. htm), (urlconsultato il 5 luglio 2011)

[3] http:/ / www. latercera. com/ noticia/ politica/ 2011/ 07/674-380393-9-pinera-opta-por-mantener-a-hinzpeter-incorporar-a-longueira-y-cambiar-de. shtml Canales, Javier. La Tercera July 18th of2011. Access del 18 luglio 2011

[4] http:/ / www. lanacion. cl/ pinera-la-educacion-es-un-bien-de-consumo/ noticias/ 2011-07-19/ 144916. html La Nación 19 luglio 2011.Accesso del 19-7-2011

[5] http:/ / www. soychile. cl/ Santiago/ Sociedad/ 2011/ 07/ 06/ 25254/ Pinera-El-lucro-es-la-compensacion-por-un-esfuerzo. aspx soychile.clJuly 6th of 2011. Access date July 19th of 2011

[6] Lessons of Chile's Voucher Reform Movement (http:/ / www. rethinkingschools. org/ special_reports/ voucher_report/ v_sosintl. shtml),Martin Carnoy

[7] http:/ / radio. uchile. cl/ opiniones/ 120740/ Silva, Esteban. Radio Universidad de Chile. Accessed 18 of July 2011.[8] Estudiantes secundarios se han tomado cerca de cien colegios en todo el país (http:/ / www. emol. com/ noticias/ nacional/ detalle/

detallenoticias. asp?idnoticia=487025), Emol[9] Secundarios entregarán petitorio al subsecretario de Educación (http:/ / latercera. com/ noticia/ educacion/ 2011/ 06/

657-372741-9-secundarios-entregaran-petitorio-al-subsecretario-de-educacion. shtml), La Tercera[10] http:/ / www. huffingtonpost. com/ 2011/ 06/ 25/ chile-thriller-protest-students-michael-jackson-dance_n_884531. html Huffington Post

June 25th of 2011. Access date July 19th of 2011.[11] http:/ / www. bbc. co. uk/ news/ world-latin-america-14066467 Huffington Post July 7th of 2011. Access date July 19th of 2011.[12] Cadena Nacional de Radio y Televisión: Presidente Piñera anunció Gran Acuerdo Nacional por la Educación (http:/ / www. gob. cl/

destacados/ 2011/ 07/ 05/ cadena-nacional-de-radio-y-television-presidente-pinera-anuncio-gran-acuerdo-nacional-por-la-educaci. htm)Government of Chile. July 5th of 2011. Accessdate July 5th of 2011

[13] Sentidos Comunes | Blog | GANE: la verdad sobre los USD 4.000 millones (http:/ / www. sentidoscomunes. cl/ 2011/ 07/gane-la-verdad-sobre-los-usd-4-000-millones/ )

[14] Camila Vallejo: El discurso de Piñera fue una gran decepción y un retroceso (http:/ / www. cooperativa. cl/camila-vallejo-el-discurso-de-pinera-fue-una-gran-decepcion-y-un-retroceso/ prontus_nots/ 2011-07-05/ 223559. html), Radio CooperativaJuly 6th of 2011 Accessdate July 6th of 2010

[15] Senadores arremeten contra propuesta gubernamental para la educación (http:/ / www. biobiochile. cl/ 2011/ 07/ 06/senadores-arremeten-contra-propuesta-gubernamental-para-la-educacion. shtml) Oliveros, Iván. Radio Biobío/UPI July 6th of 2011. Accessdate July 6th of 2011

[16] Cerca de 200 estudiantes se toman por breves minutos la Alameda en las afueras del Mineduc (http:/ / www. biobiochile. cl/ 2011/ 07/ 05/cerca-de-200-estudiantes-se-toman-por-breves-minutos-la-alameda-en-las-afueras-del-mineduc. shtml) Oliveros, Iván. Radio Biobío/UPI July6th of 2011. Access date July 6th of 2011

[17] http:/ / www. latercera. com/ noticia/ politica/ 2011/ 07/674-380393-9-pinera-opta-por-mantener-a-hinzpeter-incorporar-a-longueira-y-cambiar-de. shtml Canales, Javier. La Tercera July 18th of2011. Access date July 18th of 2011

[18] http:/ / diario. latercera. com/ 2011/ 07/ 17/ 01/ contenido/ pais/ 31-76796-9-confech-estudia-darle-proyeccion-politica-a-movimiento. shtmlHernandez, Alfonso. La Tercera July 17th of 2011. Access date July 18th of 2011.

[19] http:/ / diario. latercera. com/ 2011/ 07/ 19/ 01/ contenido/ pais/ 31-77021-9-estudiantes-votan-y-finalizan-tomas-en-usach-y-u-austral. shtmlAraya, Carolina. La Tercera July 19th of 2011. Access date July 19th of 2011.

[20][20] La lucha es de la sociedad entera / Todos por la education gratuita[21] Ragazzino ucciso in scontri con la polizia sciopero generale di 48 ore contro Pinera - Repubblica.it (http:/ / www. repubblica. it/ esteri/ 2011/

08/ 26/ news/ cile_26_agosto-20902022/ )[22] Cile: scontri tra polizia e studenti (http:/ / it. euronews. com/ 2012/ 08/ 24/ cile-scontri-tra-polizia-e-studenti/ )[23] Cile, studenti ancora in piazza (http:/ / www. corriere. it/ esteri/ 13_aprile_12/

cile-protesta-studenti_d8c75d52-a34b-11e2-a571-cfaeac9fffd0. shtml)[24] Studenti tornano in piazza in Cile “no a strumentalizzazioni” (http:/ / it. euronews. com/ 2013/ 04/ 11/

studenti-tornano-in-piazza-in-cile-no-a-strumentalizzazioni/ )

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Proteste degli studenti cileni nel 2011 118

Voci correlate•• Rivoluzione dei pinguini•• Movimento 15-M•• Primavera araba

Altri progetti

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Collegamenti esterni• Discorso presidenziale del 5 luglio 2011 (http:/ / www. gob. cl/ destacados/ 2011/ 07/ 05/

cadena-nacional-de-radio-y-television-presidente-pinera-anuncio-gran-acuerdo-nacional-por-la-educaci. htm), dagob.cl

• del discorso presidenziale del 5 luglio 2011 (http:/ / www. youtube. com/ watch?v=BSMytczXeRIVideo), daYouTube

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Punkabbestia

Un gruppo di punkabbestia negli Stati Unitid'America

Punkabbestia (o punk-a-bestia) è un termine gergale utilizzato peridentificare un tipo di vagabondi o senzatetto metropolitani, in casimeno drastici, un tipo di persone che risiedono in un contestoapprossimativo e solitamente condiviso con altri individui. Il fenomenorisale in Italia agli anni '90[1] e nasce da una «sorta didegenerazione-sviluppo del movimento» anarcopunk[2].

Etimologia

La parola sembra derivare da una crasi, con riferimento alla culturapunk (di cui i punkabbestia riprendono alcuni elementi ideologici edestetici). Il secondo elemento "bestia" è probabilmente da ricondursiall'abitudine dei punkabbestia di accompagnarsi a cani a qualsiasi oraed in qualsiasi posto. Secondo alcune fontiWikipedia:Uso delle fontiquesta etimologia sarebbe un equivoco, e la parola punkabbestia sarebbe stata coniata negli anni ottanta dai punktoscani. In alcune zone della Toscana il termine "abbestia" è utilizzato gergalmente come rafforzativo o superlativodi un qualsiasi termine o stato d'animo. L'etimologia del termine sarebbe probabilmente derivante da "a bestia" daintendersi come "alla maniera di un animale", cioè senza restrizioni morali e quindi esaltato alla massimaespressione, oppure come stato animalesco e quindi eccessivo e selvaggio. Quindi punkabbestia starebbe (in unatraduzione abbastanza rozza ma esplicativa) per "più punk di tutti" o "punk in maniera esagerata".

Un'altra corrente di pensiero farebbe derivare la parola dall'unione della locuzione "Punk con la bestia"; in moltidialetti dell'Italia centrale, infatti la preposizione articolata "con la" si formerebbe con la particella "Ca" dandoorigine alla forma "Punk ca bestia" che diventerebbe poi "Punkabbestia"; dove "Bestia" starebbe per la parola

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Punkabbestia 119

"cane".Inizialmente l'utilizzo del termine da parte dei punk italiani marcava una distinzione rispetto a quei soggetti cheportavano all'estremo l'estetica, la condotta anti-establishment del movimento, in una deriva personale accomunabilea quella dei clochard. Nello stesso periodo venivano usati anche altri termini equivalenti quali Kotti Punks (daKottbusser Tor, la piazza di ritrovo dei primi punkabbestia berlinesiWikipedia:Uso delle fonti).Nei paesi anglosassoni spesso vengono definiti Gutter punk[3].

Descrizione sociologicaPunkabbestia è un termine che tende a essere usato per indicare diversi tipi di comportamenti sociali, anche moltodistanti tra di loro: si tratterebbe dunque, secondo alcuni, più di un preconcetto estetico che di una reale categoria dipersone. I punti che comunque li contraddistinguono sono comportamenti di avversione verso i costumi della societào comunque verso l'establishment, con motivazioni politiche (per esempio legate all'anarchismo od al comunismoportati al loro estremo) o puramente personali (molti punkabbestia vengono da situazioni familiari particolarmenteoppressive o con difficoltà educative, o ancora di droga).Molti di loro frequentano gli ambienti dei rave[4] e sovente trovano alloggio presso i centri sociali autogestiti. Pervivere si dedicano all'accattonaggio (a volte esibendosi come giocolieri) o ad altri espedienti[5].Spesso il loro look è caratterizzato da un miscuglio di stili diversi, generalmente legati allo stil hip-hop e a quellopunk.In Italia gruppi di punkabbestia sono particolarmente diffusi nelle città universitarie (come Roma, Torino, Napoli,Milano e Bologna) o comunque attive dal punto di vista delle iniziative giovanili non convenzionali.Alcuni gruppi di punkabbestia si identificano come crust o crusters, parola che indicherebbe una scelta politica legataall'anarchismo, al boicottaggio dello stile di vita moderno ed ai principi del Freegan, in linea di massima hanno unostile più anni '80, sia nell'abbigliamento (spesso preferendo l'ecopelle alla pelle tradizionale, per via delle loroconvinzioni animaliste) che nella musica (legata al crust-punk).

Note[1] Charlie Barnao, Sopravvivere in strada. Elementi di sociologia della persona senza dimora, Franco Angeli (2004), ISBN 9788846459152[2] Giuseppe Scandurra, Tutti a casa. Il Carracci: etnografia dei senza fissa dimora a Bologna, Guaraldi (2005), ISBN 9788880492757[3] John M. Glionna, There's not a lot of love in the Haight (http:/ / travel. latimes. com/ articles/ la-trw-haight29may29), Los Angeles Times, 29

maggio 2007.[4] prodigio.it: "Punk-a-bestia", intervista di Matteo Salvati, dicembre 2002 (http:/ / www. prodigio. it/ articoli. asp?idarticolo=247)[5] studenti.it: "Io, Punkabbestia" (http:/ / www. studenti. it/ bologna/ tempolibero/ punkabbestia. php)

Voci correlate•• Anarcopunk•• Punk rock•• Senzatetto,

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Rave party 120

Rave party

Ambientazione rave

Rave party (o, più semplicemente, rave) èil termine utilizzato alla fine degli anniottanta per descrivere le prime feste illegalicon musica elettronica (acid house, techno,jungle, drum & bass), caratterizzate dalritmo incalzante di musica dance e giochi diluce. Oggi il termine è usato per indicaretutte le feste in cui non vengono richiesteautorizzazioni e assolti gli obblighi qualipagamento diritti d'autore, rispetto dinormative igienico-sanitarie nellasomministrazione di cibo e bevande ecc.

Storia

Per approfondire, vedi Free Party.

La nascita dei rave risale alla fine degli anni ottanta, in un clima di generale contestazione politica, in un momento incui negli Stati Uniti come in Europa si formano controculture tese a denunciare problemi politici, difficoltàeconomiche e disagi sociali.Un rave illegale mette in scena vari elementi:• Affronto alla proprietà privata attraverso l'occupazione di spazi abbandonati delle grandi città e la loro

autogestione temporanea (TAZ, Zone Temporaneamente Autonome),• Attacco alle forme di produzione commerciale delle discoteche, al valore del denaro, ai rapporti sociopolitici di

dominio nel governo della metropoli,• Negazione della "star" come i DJ,• Autoproduzione come concetto di massa (dalla produzione stessa della musica alla creazione di una vera e propria

microeconomia alternativa),• Approccio con empatia e stati alterati di coscienza,• Ricerca di una consapevolezza comune, grazie alla condivisione di conoscenze su un uso creativo e sovversivo

della tecnologia,•• Uguaglianza nelle diversità, al di fuori della politica tradizionale.Una delle influenze più marcate della scena dei rave è stata la controcultura hippy che ha dato vita al movimento deitraveller, come nomadi che organizzavano grandi fiere gratuite, luogo di incontro per tutti i movimenti dicontrocultura, dai punk alle Crew che organizzavano feste acid house illegali a Londra.Nacque così il concetto di festa libera che si politicizzò in "freedom for the right to party", diventato slogan diresistenza alla legislazione conservatrice messa in atto dal governo conservatore del Regno Unito nel corso deglianni ottanta.

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I primi rave trovano vita nelle fabbriche abbandonate delle metropoli statunitensi, e più precisamente nelle fabbrichedi Detroit, per poi espandersi in Gran Bretagna e nel resto dell'Europa. Con la momentanea invasione di un'areaindustriale ormai in disuso (in inglese TAZ, ovvero Temporary Autonomous Zone Zone TemporaneamenteAutonome) si vuole stigmatizzare la condizione sociale di migliaia di operai disoccupati e celebrare la liberazionedell'uomo dalla catena del lavoro; per un'intera notte quel luogo riprenderà vita e le macchine fino ad alloraproduttrici di merci saranno teatro di una nuova, forte espressione musicale che si esprime in un suono senzastrumenti né spartiti, ma scandito da suoni elettronici e casse ritmiche. Anche nella scelta dei suoni, che vengonocampionati e poi mixati con il computer, si ritrova l'imprescindibile legame che il rave ha con la metropoli, nellaquale nasce e si sviluppa; si tratta spesso di suoni provenienti dalla realtà urbana, sirene, antifurti, suoni dimacchinari industriali. La musica techno è segnata fin dalla sua nascita dalla marginalità rispetto alla società,sviluppandosi fra le minoranze, nei club di Houston e Chicago frequentati per lo più da omosessuali eafroamericani.[1][2]

Dagli Stati Uniti il fenomeno dei rave si diffonde in Europa e soprattutto in Gran Bretagna, dove l'influsso dellacultura psichedelica figlia degli anni settanta dà vita a un nuovo genere musicale, l'acid house, che segnerà l'iniziodell'associazione tra i rave e il consumo di droghe e soprattutto la nascita del rave illegale. Negli USA infatti, i raverimangono nei clubWikipedia:Uso delle fonti; è in Gran Bretagna che il consumo di droghe determina la repressionegovernativa e la chiusura dei club, portando migliaia di persone a proseguire la loro festa fuori dalle città,organizzando feste illegali.

Nascita dei Free Party

Free Party nel Salento (Agosto 2009)

Negli anni novanta la cattiva immagine diquesto nuovo genere di musica si trasformòrapidamente in un fenomeno diffuso econdiviso soprattutto tra i giovani. Colpassare del tempo i rave persero il lorovalore di protesta, diventandomanifestazioni legali regolamentate inmoltissimi locali come le discoteche.

Nella metà degli anni novanta, in Francia, inparticolare sotto l'influenza della SpiralTribe (i primi ad usare il termine Free suiloro volantini, piuttosto che Rave),iniziarono a diffondersi i Free Party, unainnovazione, sia musicale (grazieall'evoluzione dei software musicali) siaideologica del rave party ormai scomparso ediventato fenomeno di moda.

Reclaim the streetsNel 1996, in risposta al Criminal Justice Act, si sviluppa un'azione di protesta a livello globale racchiusa nello slogan "Reclaim the streets", che consiste nell'occupazione di spazi metropolitani, azioni di disturbo del traffico urbano attuate in bicicletta (massa critica) e nell'organizzazione di street party, una nuova forma di corteo danzante caratterizzato dalla presenza di migliaia di persone che ballano seguendo i carri sui quali sono montati i sound system. A Londra, lo slogan Reclaim the streets si avvale di diversi connotati sociali, politici ed economici; esso infatti abbraccia la protesta ecologista contro la speculazione stradale, la stigmatizzazione dell'auto come simbolo del vivere urbano, la reazione alla repressione poliziesca nei confronti dei rave. Da queste parate musicali improvvisate

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discendono le attuali manifestazioni realizzate in tutta Europa, note sotto il nome di Street Rave Parade.

Love Parade e manifestazioni similiFra le principali rave parade a livello mondiale, la storica Love Parade di Berlino e la Street Parade di Zurigo. Perl'Italia si ricorda la Street Rave Parade di Bologna.[3] Quest'ultima, a differenza delle parate di Berlino e Zurigo è piùimpuntata ad essere un'unione tra festa e manifestazione con contenuti politici; non è molto conosciuta a livellointernazionale e i suoi frequentatori sono per la maggioranza italiani. Pur essendo eventi autorizzati dalle autoritàgovernative, i rave autorizzati sono oggetti di critiche e polemiche.Ad esempio, la decima edizione della Street Parade di Bologna ha contrapposto il sindaco Sergio Cofferati e gliorganizzatori della manifestazione, il centro sociale Livello57. Prevista per il 25 giugno 2006, la Street si è infinesvolta il 1º luglio dopo aver sollevato numerose polemiche circa la sua organizzazione. Il sindaco di Bologna, leforze dell'ordine e il Comune ne hanno osteggiato il carattere itinerante a causa dei danni riportati dalla città nelleedizioni precedenti e dell'ostentata vendita e consumo di stupefacenti tra i partecipanti. Per questo la sua proposta èstata quella di organizzare la Street all'arena Parco Nord o al centro Agroalimentare, nella periferia della città. Dopoquesto braccio di ferro si è infine giunti ad un accordo e la manifestazione si è svolta mantenendo il suo carattereitinerante ma è stato limitato il numero di diffusori sonori presenti ed è stato accorciato il percorso autorizzato ad unsolo km, contro i 7,5 degli anni passati. Alla fine però i ravers hanno deviato il corso della street parade e hannopercorso una strada più lunga passando per le strade non predisposte, creando disagi agli automobilisti della città.

Uso dei social networksIl fenomeno dei Rave party ha trovato nei social networks lo strumento di comunicazione ad una larga base delledate e dei luoghi degli appuntamenti.

FranciaNel 2001 in Francia è stato varato un decreto legge (legge Mariani) che vieta l'organizzazione di rave senzal'autorizzazione dei prefetti locali, non consente il raduno di oltre 250 persone e prevede in caso contrario ilsequestro dell'impianto e conseguenze penali per gli organizzatori. La norma prevede anche il dispiegamento diagenti o, nei casi giudicati pericolosi per la pubblica sicurezza, il divieto di adunarsi. Il decreto Mariani ha avuto lasua prima applicazione nella serata del 9 agosto 2001, quando 120 poliziotti hanno interrotto un rave party nellacampagna di Bourg-Saint-Andéol, nell'Ardèche (sud della Francia), sequestrando l'impianto di diffusione sonora earrestando 700 persone per spaccio di droga.

Note[1] Il rave: controcultura tekno-nomade del ventunesimo secolo (http:/ / www. psiconautica. in/ index. php?option=com_content& view=article&

id=42:il-rave-controcultura-tekno-nomade-del-ventunesimo-secolo& catid=6:zat& Itemid=9)[2] I rave party come forma controculturale negli anni '90 (http:/ / www. psiconautica. in/ index. php?option=com_content& view=article&

id=10:i-rave-party-come-forma-controculturale-negli-anni-90& catid=6:zat& Itemid=9)[3][3] Sergio Cofferati#La "Street Rave Parade"

Bibliografia• Andrea Natella, Serena Tinari (a cura di). Rave Off. Castelvecchi, 1995• Fabrizia Bagozzi. Generazione in ecstasy. Gruppo Abele, 1996• Maria Novella De Luca. Le tribù dell'ecstasy. Theoria, 1996• Georges Lapassade, Gianni De Martino (a cura di). Dallo sciamano al raver. Saggio sulla trance. Apogeo,

collana Urra, Milano, 2008.

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Rave party 123

Collegamenti esterni• Rave party (http:/ / thes. bncf. firenze. sbn. it/ termine. php?id=37054) in « Tesauro del Nuovo Soggettario (http:/

/ thes. bncf. firenze. sbn. it/ )», BNCF, marzo 2013.• Rave Party (https:/ / www. facebook. com/ ravepartyteknogoa?fref=ts) in Pagina sociale su FacebookZone temporaneamente autonome (http:/ / www. psiconautica. in/ index. php?option=com_content&view=category& id=6:zat& Itemid=9& layout=default)

Voci correlate•• Acid house•• Clubber•• Free party•• Frenchcore•• Goa trance•• Hardcore•• Psy-trance•• Spiral Tribe•• Tekno

Altri progetti

• Commons (http:/ / commons. wikimedia. org/ wiki/ Pagina_principale?uselang=it) contiene immagini o altrifile su Rave party (http:/ / commons. wikimedia. org/ wiki/ Category:Rave?uselang=it)

RedskinQuello dei Redskin è un modello subculturale giovanile che prese vita in Inghilterra nella prima metà degli anniottanta, per poi diffondersi nel resto d'Europa, USA e altri paesi. Il termine deriva dal nome di un gruppo musicaleinglese, il trio Redskins, che suonava musica rockabilly, soul e soprattutto Post-punk.I redskins si dichiarano proletari e rivoluzionari, anti-capitalisti, anti-imperialisti e no-global. Sono solidali con lelotte indipendentiste e separatiste dell'Irlanda del Nord e dei Paesi Baschi, il movimento anti-sionista del popolopalestinese, il PKK, la guerriglia dell'EZLN in Chiapas e con Cuba. Si tratta di skinheads apertamente comunisti incui le due anime, aggressività della subcultura skin e mito della rivoluzione, si incrociano e si confondono. Fannoparte del più ampio filone di skinheads antirazzisti, al cui interno si colloca la loro identità politica di estrema sinistra(e a questa appartengono soprattutto i RASH).In Italia, Spagna, Germania e più raramente in Francia, costituiscono una parte integrante dei Centri Sociali erivendicano l'estraneità al razzismo, l'appartenenza alla classe operaia o piccolo borghese, l'amore per la musica, perla birra e il divertimento in generale. Si dicono sempre pronti a combattere per i loro ideali e di doversi difendere,oltre che dai naziskins, anche dagli attacchi dell'opinione pubblica e della sinistra ufficiale, che li considera violenti.Si oppongono alle volte anche con la violenza ai ricchi, alla polizia, ai nazisti, ai politici e rifiutano il sentimentonazionalista-patriottico tipico degli altri skins.

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Redskin 124

R.A.S.H.È il nome del network internazionale di skinheads anarchici e di estrema sinistra, che ha sezioni locali in molti paesidel mondo. La forma organizzativa di base è costituita da crew raccordate principalmente tramite internet. Moltimembri suonano in gruppi musicali.

Red WarriorsI "Red Warriors" erano una banda di redskin che agiva a Parigi negli anni ottanta. Assicuravano la sicurezza neiconcerti dei Bérurier Noir e della Festa di Humanité. Il simbolo di questa banda era la falce e la mazza da baseball,avendo modificato il logo comunista della falce e martello. Questa banda, composta da una quindicina di persone, ènota per essere una delle prime che ha osato affrontare violentemente i boneheads a Parigi[1]. Da questo sparutogruppo di Skin Red deriva l'usanza di portare il tipico bomber nero dalla parte interna che appare arancione (questoper distinguersi dai Bonehead durante le risse).Wikipedia:Uso delle fonti

I redskins italianiLa città di Roma costituisce una realtà tra le più importanti d'Europa della scena redskin, che è presente anche inaltre città quali Napoli, Torino, Milano, Genova, Bologna e Savona. Uno dei più impegnati gruppi musicali redskinromani è la Banda Bassotti. Esistono inoltre gruppi redskins che, per le motivazioni più svariate, si raccolgono nellesezioni SHARP delle proprie città. Una delle motivazioni può essere numerica, ovvero i redskins potrebbero esseretroppo pochi per organizzarsi in proprie crew; un esempio di questo tipo è la comunità redskins di Verona.

Note[1] Renaud Leblond, "Les skinheads voient rouge" (http:/ / wind. prohosting. com/ histoire/ rouges. htm) da L'Express del 2 dicembre 1988

Portale Anarchia Portale Comunismo Portale Politica

Portale Punk Portale Rock Portale Socialismo

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Rude BoyIl rude boy (rude girl al femminile) o rudy è una subcultura che si è sviluppata agli inizi degli anni sessanta inGiamaica. "Rude boy" è un'espressione nata in seno allo slang giamaicano, letteralmente significa "ragazzo rude" (o"ragazzo grezzo", da intendersi anche come ragazzo di strada). Si trattava però di giovani che nella vita quotidianavestivano sempre all'ultima moda. Il culto rude boy è per definizione sostenitore della tipica musica giamaicana,ovvero ska, rocksteady e reggae.

StoriaDurante gli anni sessanta i ghetti giamaicani erano pieni di giovani disoccupati alla ricerca di un lavoro che nonesisteva. Questa gioventù non condivideva l'ottimismo parte delle radici del primo ska. Questi giovani vennero poiconosciuti come "rude boy"[1] e rappresentavano una diffusa sottocultura giovanile in Giamaica[2]. Essere "rude"(rude, duro, rozzo, grezzo) significava essere qualcuno quando la società diceva che non eri nessuno. Spesso eranoproprio i rude boy che venivano mandati dai gestori dei sound system ad infastidire i rivali. Queste azioni spessoportavano alla violenza, a alla formazione di gang rivali. L'abbigliamento di questa cultura era spesso composto daabiti in stile gangster americano, con elementi come giacca a tre bottoni, cappello pork pie, scarpe di pelle lucida,tutti indumenti che questi si procuravano grazie alle proprie attività di rapinatori, trafficanti di marijuana o altro[3]. Ilmodo in cui i rude boy ballavano lo ska era diverso dal ballo tradizionale: era più lento ed assumeva unatteggiamento minaccioso. I rude boy frequentavano i criminali e la malavita, al di fuori della legge, e questo aspettoera riflesso nei testi della musica. Lo ska mutò nuovamente, descrivendo il malcontento dei rude, ed assegnando albasso un ruolo più prominente, al contrario delle prime forme che prevedevano un basso più ritmato. Molti che sispostarono a Kingston per ottenere successo nell'industria musicale, cambiarono poi occupazione diventandodistributori di marijuana quando i soldi venivano a mancare. Molti di loro si dedicarono ad una vita criminale.Entrambe le parti politiche della Giamaica iniziarono ad assumere le forze armate ed organizzare squadre di sicari.L'opinione pubblica si disse contro le armi e i rude boy. Dopo un periodo durante il quale venne permesso diconsegnare le armi alle autorità senza minacce di proccesso, passò una legge sulle armi, che prevedeva che chiunquealla ricerca di un'arma o munizioni illegalmente, sarebbe stato arrestato dalle forze dell'ordine per un periodoillimitato. Artisti e produttori spesso supportavano o difendevano i rude boy che supportavano la scena ska.L'incitamento contro le armi venne riflesso in alcuni brani di artisti di quel periodo come Soul Brothers con "LawlessStreet", e The Heptones con "Gunmen coming to Town". Duke Reid, un ex poliziotto, pubblicò dei brani a favore deirude boy come "Shuffling Down Bond Street Trojan", "TRLS275". Clement Dodd formò un gruppo di giovani che siriconobbero come rude boy, e che prenderanno il nome di The Wailers. Questi erano composti da Bob Marley, PeterTosh, e Bunny Wailer. Prince Buster incise lo storico brano "Judge Dread" a favore dei rudies, così come DesmondDekker fece con "007 Shanty Town" che risultò il documentario definitivo sui rude boy, raggiungendo la posizionen° 14 nel Regno Unito. L'argomento dei rude boy continuò durante il periodo dello ska e raggiunse il picco dipopolarità quando, durante una calidissima estate del 1964, il ritmo ska venne rallentato e permise la nascita delrocksteady. Nel 1962, quando l'Inghilterra decise di frenare la politica di immigrazione illimitata delCommonwealth, emersero delle rivolte.Nel 1962, quando la Giamaica ottenne l'indipendenza, la cultura del rude boy e la loro musica (ska e rocksteady)emigrarono e si spostarono in Inghilterra, soprattutto nei quartieri operai inglesi e nelle periferie, incontrando lasubcultura dei mod appartenenti alle classi media e operaia. Le subculture del rude boy e del mod, frequentandoentrambi gli stessi ambienti, cominciarono a mescolarsi dando origine all'hard mod, una versione del mod piùestremizzata con molte influenze tramandate dai rude boy, sia nella cultura che nell'abbigliamento. Questo nuovomodello giovanile verrà poi riconosciuto successivamente come skinhead.

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Curiosità• Il nome "Rudy" compare spesso nello ska e nel rocksteady e in alcuni pezzi punk, dove i testi si rivolgono al

movimento. Molte delle canzoni più popolari di Desmond Dekker trattavano dei rude boy; 007 (Shanty Town),Rude Boy Train, Warlock ed altre come "Rudie Can't Fail" dei Clash e "Rudi, A Message To You" dei TheSpecials (cover di Dandy Livingstone).

• Le istanze di questo movimento vennero fatte proprie dalla band musicale punk rock The Clash, che realizzò unfilm - documentario sulla storia di uno dei membri del loro staff e sulle sue origini di lavoratore in un sexy shop diSoho.

• Nella cultura più contemporanea dello ska, i termini "rude boy" e "rude girl" sono usati più generalmente perriferirsi a chiunque abbia a che fare col movimento ska, benché rudy mantenga generalmente la connotazionedescritta precedentemente. I due termini sono usati spesso nello slang popolare nel Regno Unito per riferirsi allagioventù principalmente asiatica o Afro-Caraibiche che si riconoscono nelle ultime tendenze e mode nella culturaAfricano-Americana o Afro-Caraibica, come la musica hip hop. I termini sono usati spesso in senso spregiativoper descrivere le gioventù più povere che tentano di emulare tali mode.

• Il gruppo Oi! Skinhead dei Los Fastidios ha inserito nel loro album una canzone che si intitola appunto RudyRude Boy.

• La casa discografica Trojan Records specializzata in musica giamaicana come Ska, Rocksteady, Reggae e Dub;ha permesso lo sviluppo, la raccolta e la diffusione della musica propria della subcultura dei "Rude Boy".

Note[1] reggaemovement.com - History of Ska (http:/ / www. reggaemovement. com/ history/ historyska. htm)[2] worldmusic.about.com - Ska Music Basics (http:/ / worldmusic. about. com/ od/ genres/ p/ Ska. htm)[3] skabadip.com - Dallo ska al reggae, dal reggae allo ska (http:/ / www. skabadip. com/ rubriche/ dallo_ska_al_reggae_dal_reggae_allo_ska.

htm)

Collegamenti esterni• SoundSystem.it (http:/ / www. soundsystem. it) Portale per i sound system italiani

Portale Africa Portale Musica Portale Reggae

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Scooter Boy 127

Scooter BoyLa subcultura degli scooter boy ha avuto origine nel Regno Unito nei primi anni ottanta, emergendo dalle subculturedei mod e skinhead, ed è considerato un movimento separato e distinto dagli ultimi due seppur con molte influenzein comune. Il nome proviene dalla loro forte passione per gli scooter Vespa e Lambretta spesso truccati, caratteristicaereditata da mod e skinhead.Spesso organizzano dei raduni nelle principali città britanniche. Raduni che prevedono accampamenti, concerti live,musica, DJ, e varie attività relative agli scooter.La musica in voga tra gli scooter boy spazia dallo ska, 2 tone ska, reggae, psychobilly, punk, Oi! o Northern soul.

AbbigliamentoIl look era vario, molti si erano ispirati al look skinhead, ma con acconciature normali, o ispirate al taglio psychobillyo addirittura con i capelli lunghi. Indossavano giubbotti bomber, parka, giacche di pelle o di jeans spesso adornatecon toppe dei vari raduni o gare, pantaloni di jeans o mimetici, ma anche anfibi Doc. Martens,scarpe Adidas, poloFred Perry, e le camicie Ben Sherman. Seppur il loro abbigliamento si ispiri a quello mod e skinhead, sidifferenziano e non si considerano parte del movimento.

Voci correlate•• Mod•• Skinhead•• Herbert•• Hard mod•• Mod Revival•• Vespa•• Lambretta•• Scooter

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Skin88 128

Skin88

Skin neonazista tedesco nel 2005

Con il termine skinhead 88 si indicano gli skinhead d'ideologianeonazista. Nel nome i due 8 indicano una doppia H (l'ottava letteradell'alfabeto latino), ovvero Heil Hitler. Nel linguaggio comune sonoconosciuti come naziskin, anche se questo termine è piuttostoinapprorpiato, dato che si definiscono semplicemente skinhead mentrenaziskin è un termine inventato dalla stampa.

È la componente skinhead più organizzata e più conosciuta, che sidistingue per la sua potente e rigida organizzazione. Gruppi di skin88esistono quasi ovunque e la scena più attiva è quella americana, che siriunisce nella Confederate Hammerskins (diffusa anche in Europa),legata a gruppi di estrema destra.

Siccome non sono considerati parte del movimento skinhead daSHARP e RASH né tantomeno dalla maggior parte dei punk in quantorazzisti e fascisti, gli skin88 vengono dispregiativamente chiamatibonehead, che in italiano significa letteralmente "testa d'osso", ma ininglese viene utilizzato per indicare una persone stupida o imbecille[1].

StoriaQuesta corrente è una divisione della sottocultura skinhead nata in Inghilterra verso la fine degli anni settanta inseguito alla propaganda operata all'interno della cultura skin ai concerti Oi!/street punk e allo stadio da parte deipartiti dell'estrema destra britannica (vanno citati soprattutto a tal proposito il National Front e il British NationalParty). Assunse la forma di movimento politico giovanile fondato sul primato della razza bianca, l'antisemitismo e ilrichiamo ai regimi nazionalsocialisti. Il più celebre gruppo musicale skinhead furono gli inglesi Skrewdriver guidatidal leader della scena skin88 mondiale Ian Stuart Donaldson. Egli avviò il circuito politico-musicale mondialeneonazista WPR (White Power Rock), che crebbe in Europa e mise le proprie radici anche negli Stati Uniti. Delprimo movimento skinhead, l'attitudine razzista dei successivi skin88 venne incarnata dagli skinhead che giàall'epoca praticavano il cosiddetto paki bashing, ovvero "pestaggio di pakistani". Molti skins temevano che l'afflussodi stranieri, soprattutto pakistani ed asiatici, stesse danneggiando le loro prospettive di lavoro e i valori tradizionali.Era quindi una sintesi di conservatorismo estremista e di razzismo ideologico, anche legati a pensieri patriottici.

Abbigliamento e stileLo stile dello Skinhead 88 varia molto in base alla località. In Italia, Francia, Spagna e Inghilterra è spesso rimastoinvariato e simile al vestiario skinhead tipico influenzato dalla cultura punk e hard mod. Ovviamente sono più diffusianelli, simboli e icone tipiche dei movimenti di estrema destra. In Germania e nell'Est Europa lo stile propende piùverso capi meno "tipici" come pantaloni neri o mimetici, anfibi militari ecc.

In ItaliaI centri più attivi sono in Veneto, Lombardia (Milano), Torino e nel Lazio. La prima e più strutturata organizzazione italiana di skin88 fu il Veneto Fronte Skinhead (di matrice musicale) che si legò con la scena White Power Rock britannica. Nell'area milanese venne fondata l'associazione di skinhead di estrema destra conosciuta come Azione Skinhead, in cui confluirono molti membri da diversi gruppi ultras interisti (Boys San, Forever Ultras, Skins e Viking). Anche la realtà skin88 romana si raccordò con la scena WPR internazionale. Nel 1990 nacque

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l'associazione Skinhead d'Italia, composta da Azione Skinhead e Veneto Fronte Skinhead.

Simboli

1. 1) Versione stilizzata della Croce celtica2. 2) Lettera "O" (Odal) dell'alfabeto runico3.3. 3) Pugno bianco (White Power)4. 4) Croce di ferro con la Svastica5. 5) SS6. 6) Totenkopf

Politica

Gran parte degli skin88 si rifà principalmente ad unmisto di ideologie fasciste e naziste con contenutirazzisti. Il razzismo propugnato si basa sulla credenza,adottata particolarmente dalla Germania nazista esuccessivamente dall'Italia fascista (dopo lapromulgazione delle cosiddette "leggi razziali"), chebiologicamente esistano delle razze umane dai trattidistinguibili oggettivamente e scientificamente

("razzismo biologico"). Questo razzismo è in contrasto con quello "spirituale" ideato dal filosofo Julius Evola, ilquale è diventato maggioritario nei movimenti di estrema destra italiani dopo la Seconda guerra mondiale. GliSkin88 si rifanno solitamente all'ideologia "biologica" del razzismo.

Sono spesso protagonisti di atti di violenza verso minoranze etniche e militanti di sinistra. Gli Skin88 sono ogginumerosi in Italia, soprattutto al nord. A partire dal 2004 si sono molto intensificati i rapporti fra il partito di estremadestra della Fiamma Tricolore e in parte minore il partito neofascista Forza Nuova, che costituisce lo sviluppo inpolitica della medesima attitudine, con i gruppi organizzati di Skin88 (come il Veneto Fronte Skinhead) o gruppicomposti da un forte numero di skin88 (come il Movimento Politico o Base Autonoma).

Note[1] Bonehead su The Free Online Dictionary (http:/ / www. thefreedictionary. com/ bonehead)

Voci correlate•• Combat 18•• Estrema destra•• National socialist black metal•• Neonazismo•• SkinheadPortale Nazismo: accedi alle voci di Wikipedia che trattano di nazismo

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Skinhead 130

Skinhead

Trojan skinhead e rude boy fanno la fila davanti ad una friggitoria a Londra nel1981

Ragazze skinhead con il tipico taglio "Chelsea"

Skinhead (pronuncia: /skɪnˌhɛd/),abbreviato Skin, o, in italiano, testa rasataè il nome di appartenenza a un movimentogiovanile sorto in Gran Bretagna alla finedegli anni sessanta che nasce e rimane subase sociale (sottoproletariato) piuttosto chepolitica. Sebbene oggi la cultura skinhead e isuoi rappresentanti vengano considerati inmalo modo e spesso giudicati essere deirazzisti o dei fascisti, in origine gli skinheadnon basavano la loro identità su di unaideologia politica o su dei pregiudizi ma suelementi legati alla musica eall'abbigliamento[1].

Si tratta infatti di una subcultura conconnotazioni estetiche, iconografiche edideologiche contraddistinte da generimusicali, capi d'abbigliamento, canonicomportamentali e beni di consumopeculiari. Gli skinhead si ispirano eriadattano, da una parte allo stile hard mod,e dall'altra parte alla cultura rude boy, da cuiereditano inoltre la passione per la musicagiamaicana, l'abbigliamento e lo stile divita[2]. I primi (hard mod) sonogeneralmente bianchi di origine proletaria einglesi mentre i secondi (rudeboy), eranoimmigrati e figli degli immigrati giamaicanie caraibici degli anni sessanta, dalla excolonia britannica all'Inghilterra. Dalla lorofusione nacque la cultura urbana degliskinhead, le cui prime icone musicali furonoil reggae, lo ska, il rocksteady, il soul, el'R&B[3].

Nella seconda metà degli anni settantal'Inghilterra assiste alla nascita del punk rock, ed è con ciò che, verso la seconda metà del decennio, si assiste alriemergere della cultura skinhead (divenuta in quel periodo fuorilegge a causa di duri interventi repressivi), chesosterrà il neonato punk rock. In seguito, un sottogenere di punk rock sostenuto da alcuni skinhead venneribattezzato OI!.

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Skinhead 131

Storia del movimento

Uno skinhead (1977)

Alla metà degli anni sessanta quelli si possono definire hard mod fecero laloro comparsa nei quartieri più degradati delle città inglesi. Ma è solo alla finedel decennio che si affermò la subcultura giovanile skinhead: la data cheviene indicata come ufficiale è il 1969, tuttavia lo sviluppo avvenne già inprecedenza.

Come detto skinhead evolve dalla fusione di due culture:• la cultura mod (abbreviazione di modernist), la prima che interagì

positivamente con la comunità di immigrati giamaicani e che risposepositivamente alla loro presenza, cercando anzi di emularne lo stile di vitae di appropriarsi della loro musica. I mod erano ragazzi appassionati daquesta musica, particolarmente dal soul, jazz e ska e i primi a dare unaforte importanza ai giovani, al loro progresso all'interno della società e alloro modo di porsi all'interno di essa. Dai mod gli skin ereditarono inoltrela passione per la Vespa e Lambretta; mezzo di trasporto preferito dairagazzi del proletariato inglese perché economico e duraturo. I mod neportano il culto all'eccesso, anche in contrapposizione alla moto di grossacilindrata adoperata dagli allora rivali rocker;

• la cultura rude boy (trad. ragazzo rozzo, rude), propria degli immigratigiamaicani abitanti nei ghetti delle periferie urbane, noti per il consumo dierba (marijuana). Erano anch'essi ragazzi generalmente appartenenti alproletariato e alla piccola borghesia e poco accettati dalla società, perchéribelli e anticonformisti (oltre ad essere stranieri). I rude boy vestivano generalmente con il completo classicoriprendendo lo stile dei gangster, visto che erano anche a contatto con la malavita.

I primi skinhead si opponevano radicalmente ai due mutamenti socioeconomici allora più evidenti:• il progressivo imborghesimento della classe lavoratrice inglese (working class) e del proletariato in generale;•• l'oppressione esercitata dalla classe dirigente.Per gli skinhead è importante creare le condizioni per rivoluzionare la concezione dell'imborghesimento della classelavoratrice, la quale non deve essere solo ed esclusivamente in una direzione, ma valorizzarsi per mantenere saldialcuni valori che hanno permesso alla subcultura stessa di svilupparsi e mantenere nel tempo il suo stile.

SviluppoDurante la metà degli anni sessanta in Inghilterra, l'irruzione del movimento hippie provocò una scissione all'internodel movimento mod. Il primo gruppo era quello dei modaioli benestanti che vestivano abiti costosi, frequentavano ilcollege, connotavano una passione per la musica rock come lo psychedelic rock e la british invasion, facevano uso didroghe psichedeliche e si lasciavano coinvolgere dall'universo più in voga. Il secondo gruppo era invece costituito dagiovani della classe lavoratrice con valori più radicati e da un certo scetticismo verso gli hippies. Questi non eranoparticolarmente affascinati dalla musica rock psichedelica, e si orientavano ancora sulla musica ska, reggae,rocksteady, soul, jazz, blues o R&B, diffusa nel Regno Unito dai rude boy, immigrati giamaicani anch'essiappartenenti alle classi più basse. La condizione economica di questi (detti hard mod), inoltre, non permetteva lorol'uso di droghe costose, non frequentavano college né indossavano vestiti all'ultima moda, ma anzi adattarono il lorolook a quello della classe di appartenenza, anche in contrasto con i mod influenzati dal movimento hippy.Questa costola dei mod si sviluppò nelle periferie di Londra, autodefinendosi subcultura hard mod, frutto della fusione tra mod e rude boy, diversificata in parte dal movimento mod original e dai modaioli benestanti, pur conservando alcuni elementi in comune con essi, come buona parte dell'abbigliamento e la passione per gli scooter

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Skinhead 132

Vespa e Lambretta. L'hard mod ereditò inoltre, grazie anche all'influenza dei rude boy, un atteggiamento piùaggressivo, violento, tradizionalista e orgoglioso di appartenere al proletariato e alla classe lavoratrice. L'hard mod(più tardi riconosciuto come skinhead) però non fu un movimento politico: la posizione politica era soggettiva e nonaveva a che fare con l'appartenenza alla subcultura, anche se si può notare una posizione multietnica e antirazzistadovuta alla socializzazione con i rude boy (neri) e al loro determinante contributo culturale nello sviluppo delmovimento.Il movimento negli anni sessanta, dopo esser stato soprannominato in diversi modi come "nohead", "baldhead","crophead", "egghead", "peanut", venne riconosciuto ufficialmente e definitivamente come skinhead verso la finedegli anni sessanta, più precisamente nel 1969. Questa data ispirò un motto tutt'oggi usato tra gli skinhead original,ovvero "Spirit of '69".L'incontro tra queste due subculture giovanili alla metà degli anni sessanta, diede vita ad un nuovo modellogiovanile, fatto di abbigliamento, amore per la musica, prevalentemente ska e reggae e fede calcistica, moltiskinhead appartengono infatti alla schiera degli hooligans. La subcultura skinhead nacque come fenomeno giovanileinglese con attitudini fortemente rivendicative della classe lavoratrice (lotta di classe), che sfociò, tuttavia, anche infrequenti scontri con gruppi considerati rivali: pakistani, hippie, omosessuali (lotta di razza). Questi scontri vennerosarcasticamente chiamate boot-party (risse con gli stivali), oppure paki-bashing e queer-bashing, (ovvero pestaggicon i pakistani e con i gay).Questo primo periodo è detto skinhead original o trojan skinhead (quest'ultimo termine è dovuto al nomedell'etichetta discografica Trojan Records, che riporta il simbolo del'elmo troiano). In riferimento a ciò, bisognaprecisare che non solo gli skin erano ben organizzati in squadre (crews), ma c'erano altre bande con le qualiavvenivano gli scontri, fra le quali gli immigrati appartenenti ad altre subculture. Ciò avveniva per l'esigenza dispazio vitale per gruppi di persone che scelgono l'alternativa al conformismo. Fu per questo che il potere dominantescricchiolò sotto i colpi di una subcultura che si oppone al degrado urbano, per cui additò gli skinhead comeprincipali colpevoli degli scontri con le forze dell'ordine. Di conseguenza, durante la prima metà degli anni settanta,la subcultura skinhead conobbe un graduale declino dovuto a duri interventi repressivi, quali il divieto d'ingressonegli stadi, nei bar e discoteche: si stava concludendo il suo primo ciclo vitale. In seguito all'esplosione del punkrock si ebbe un'ondata di risveglio e il revival skinhead che riprendeva gli antichi valori della prima fase, si trovò acondividere la vita di strada con la subcultura punk, che per spontaneità e irriverenza somigliò, almeno inizialmente,allo stesso germe di quella skin. Insieme al punk (con i suoi sottogeneri stradaioli), vi fu anche una nuova ondata dimusicisti che riproponevano la musica ska in maniera che si può definire più acid (northern soul e two tone), ciòdovuto al fatto che in Giamaica prevalse il genere reggae di matrice rastafariano, mentre gli skin continuavano alegare sì con le influenze "nere", ma rimanevano in linea coi presupposti originari.Tutte le fasi storiche della scena skinhead sono state contraddistinte da un genere musicale, in primis il reggae, (opiù precisamente lo ska giamaicano), suonato da capostipiti del genere stesso quali i Symarip, Prince Buster, LaurelAitken) e a seguire la Oi! music (Cockney Rejects, Cock Sparrer) e il 2 tone ska (The Specials, The Selecter,Madness). Per alcuni esiste anche una terza ondata di musica ska, molto cross-over che, oltre al caratteristico ritmosincopato del genere, viene accompagnata da melodie folk (patchanka), punk, rock, raggamuffin fino al metal.

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Skinhead 133

Skinhead e loro orientamenti politici

Uno skin88 che sfila ad un corteo neofascista in Germania. La scritta Weiss undstolz sull'etichetta significa "Bianco e fiero".

Lo skinhead è il soggetto appartenente a unmovimento che poggia su basi sociali e nonespressamente politiche. Nasce nelleperiferie delle città inglesi, abitate dafamiglie sottoproletarie, generalmentecomposte da operai. I rude boy erano per lamaggior parte giamaicani, quindi pareimprobabile che propugnassero i pensieri disupremazia relativi alla superiorità razziale.Anche i mod non avevano atteggiamentirazzisti. Inoltre esistono anche skin dicolore. Nella subcultura giovanile skinhead,così come nella tradizionale culturalavoratrice inglese, convivono la sentitaappartenenza di classe, il fiero patriottismo,

aspetti comportamentali virili uniti, a volte, ad orientamenti culturali di tipo tradizionalista. La musica presenta uncollante fra le comunità di skin, mod e rude boy. Questi sono lo ska tradizionale, che evolverà nel rocksteady ereggae (skinhead reggae o early reggae).

Nel corso degli anni appartenenza di classe e sentimento nazionalista si polarizzarono, creando fazioni politichecontrapposte. Tali fazioni si collocarono su posizioni socialiste e anarchiche da una parte, e fasciste dall'altra, o dirifiuto di qualsiasi connotazione politica (skinhead apolitici). I gruppi musicali divennero i maggiori diffusori dimessaggi politici. L'Oi! giungerà sull'onda del punk rock, con la comunità skin che si dividerà quindi fra politicizzatie non, dove molti subiscono il fascino delle politiche del National Front, infatti in quegli anni molte delle tribù diskinhead, uniti da un forte senso di nazionalismo e sospettosità per la forte ondata di immigrazione che stava vivendol'Inghilterra in quegli anni, entrarono a far parte del movimento politico inglese National Front.

Skinhead antinazista cammina in mezzo a dei poliziotti in Canada

Il senso comune identificaERRONEAMENTE la sottocultura skinheadunicamente con il nome di naziskin(soprannome ideato dai media), proprioperché in Europa sono nate numerose bandeappartenenti a movimenti e networkneofascisti (White Power, skin88, Blood &Honour ecc), mentre gli skindichiaratamente militanti antirazzisti(SHARP), nascono negli USA a New York,in antitesi ai movimenti che propugnano lasupremazia della razza.

In Italia invece è sempre stato presente ungran numero di band apolitiche ma vicinealle posizioni anarchiche e/o antifascista,come i Nabat, padri dell'oi! italiano, iRough, i Basta, i Ciurma Skin e molti altri.

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Skinhead 134

Fazioni

Skinhead against racialprejudice (SHARP) logo

• Original: Gli skinhead apolitici o, per meglio dire, non identificati politicamente.Questi possono connotare quindi le ideologie delle più varie. È possibile che alcuni diquesti, tuttavia, contrastino le fazioni quali la R.A.S.H. (organizzazione di chiare ideecomuniste e anarchiche), la S.H.A.R.P. (militanza antirazzista) o gli altri network.Questo modello quindi ripropone la visione del movimento, nella sua più totalevarietà, com'era in origine negli anni sessanta. Alcuni skinhead apolitici accusano gliskinhead politicizzati di strumentalizzare per fini politici il loro stile.

• SHARP (skinhead against racial prejudice): ovvero, gli skinhead contro i pregiudizirazziali, di diverse idee politiche ma espressamente antirazzisti, uniti sotto un'unica bandiera, si rifanno alla retedenominata appunto SHARP. Questi nascono come militanti contro i gruppi neonazisti e riportano come simbolol'elmo troiano, riprendendo il simbolo degli skinhead original che nascono dall'unione di subculture di naturamultietnica.

Red and Anarchist Skin Heads (RASH) logo

• RASH: Gli skinhead di chiare idee socialiste, comuniste, anarchicheo anarco-comuniste si rifanno al più recente network RASH. Gliskinhead di idee comuniste si definiscono Redskin mentre quelli difilosofia anarchica, Anarcoskin. I redskin possono anche nonappartenere ad alcuna rigida organizzazione politica od ostentaresimboli, ma manifestare comunque la loro attitudine verso ideeantifasciste.

• Skin88 (detti anche Naziskin, termine inventato dai giornali edinappropriato): Gli "skinhead" di idee nazionalsocialiste oneofasciste sono raggruppati in numerose organizzazioni ancheinternazionali come Hammerskins (USA) e Blood & Honour (UK). Sono generalmente i più famigerati epoliticizzati, in quanto giocano un ruolo determinante per quello che riguarda l'interesse dei mass-media neiconfronti della subcultura skin. Il movimento dei naziskin è correlato alla diffusione della musica Oi! e RAC.Siccome non sono considerati parte del movimento skinhead dagli altri skins né tantomeno dai punk in quantorazzisti e fascisti, gli skin88 vengono dispregiativamente chiamati Bonehead (cioè "testa d'osso"); questo termineinglese viene utilizzato per indicare una persone stupida o imbecille[4].

• Gay skinhead; Le due organizzazioni più importanti conosciute sono la EGSA ( European Gay SkinheadAssociation [5]. (archiviato dall'url originale il ). ) raggruppante gli skin gay apolitici, antirazzisti e antifascisti e laGASH (Gay Aryan Skinheads), raggruppante gli skinhead gay ma di ispirazione neonazista e tendenzialmenteviolenti.

• Anarcoskin (dettti anche Anarco-skinhead): Sono gli skinhead di idee anarchiche, antifasciste e antirazziste.Siccome nel corso del tempo sono entrati a contatto con diversi esponenti della working class, alcuni di loro sonoentrati a far parte del RASH insieme ai redskins; tuttavia la maggior parte di loro preferisce restare in ambienti edorganizzazioni esclusivamente o prettamente di matrice anarchica, come la FASH o l'ASAP (quest'ultima tral'altro riunisce anche i punk).

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Connotazione socioeconomicaUn concetto fondamentale per poter comprendere la nascita degli skinhead è quello di working class (classe operaiain inglese): lo skin è solo l'ultimo, in ordine cronologico, dei rappresentanti della gioventù proletaria britannica,oggetto di critiche e disprezzo da parte dei "benpensanti"; disprezzo che veniva e viene spesso ampiamentericambiato. Gli skinhead si riconoscono totalmente nella classe sfruttata, quella lavoratrice. Solitamente svolgonolavori manuali e detestano tutto ciò che opprime l'individuo e lo vuole trasformare in quello che non è. L'immaginestereotipata di questo giovane, caratterizzata da teste rasate e stivali anfibi deriva principalmente da esigenzelavorative: condizioni igieniche e di sicurezza scarse rendono necessarie precauzioni contro infortuni e infezioni;buona parte dell'abbigliamento però comprende anche elementi tramandati dai Mods, da cui deriva lo Skinhead. Nonsi trattava, quindi, di una divisa da combattimento (almeno inizialmente), come molti hanno teorizzato, bensì di unostile strettamente legato alle proprie origini, riprendendo elementi derivanti dalle culture mod e rude boy.

Punk & skinIl movimento skinhead cominciò a riemergere con l'ondata di punk rock britannica. Questa sintonia tra i duemovimenti nacque appunto con la nascita nel punk britannico nella seconda metà degli anni settanta, dove ilmovimento skinhead, sviluppato negli anni sessanta ma decaduto nei primi settanta, riemerse promuovendo ilneonato punk rock come la nuova musica eletta, al contrario dei precedenti skinhead (skinhead original), indirizzatisulla musica nera giamaicana (reggae in particolare).Lo skinhead divenne così una delle sottoculture affini al neonato punk rock. Le sottoculture all'interno del punk rockcominciarono poi a diramarsi, e tra queste, lo street punk (anche nome di un genere musicale) fu la sottocategoria deipunk che più si avvicinava a quella skinhead, perché rimane, per definizione, più radicato nella vita lavorativa e distrada.Questa affinità tra i due movimenti ebbe un graduale sviluppo, in quanto i due movimenti condividevano spesso lastessa filosofia di vita, promuovevano la stessa musica, ed originavano dalla stessa nazione. Un elemento cheavvicinò gli skin e i punk poteva essere anche la rivalità verso gli hippie, manifestata da gruppi come i Sex Pistols,era una visione che in origine decretò, all'interno del movimento mod, la scissione tra gli hard mod (i primi skinhead)dei fine anni 60, e i mod original, al contrario simpatizzanti per tale movimento. Non a caso skinhead e punkcondivisero poi alcuni tipi di abbigliamento come i boots e spesso i pantaloni ripiegati o le bretelle o altro. Nacquecosì anche il motto "Punx & skin" promosso da diversi gruppi di punk e skinhead.Nel 1978 si ha un ulteriore legame tra punk e skinhead grazie alla fondazione del Punk Front, organizzazione costoladel National Front che radunò i punk vicini all'area di estrema destra e permise quindi ai punk di sfilare a fiancodegli skinhead durante le manifestazioni politiche. Sulla scia di questo movimento punk nacquero band Oi! e punkesplicitamente legate al Punk Front come gli A.B.H. e i The Dentist.Lo skinhead, divenne quindi una cultura vicina al movimento punk britannico, e come tale, il genere punk rockdivenne la "nuova musica" degli skinhead. Il particolare sottogenere di punk rock ripreso dagli skinhead verràribattezzato appunto street punk, che nel contesto skinhead prenderà il titolo di "Oi!", e conserverà caratteristicheparticolari che lo distingueranno in parte dal classico punk in stile britannico, seppur facente parte di questacategoria. L'Oi! (sostantivo che deriva dalla pronuncia tipica dei quartieri a est di Londra della parola "hey you!"), èun genere di punk che si potrebbe definire popolare, in quanto ha la caratteristica di coinvolgere solitamente ilpubblico con cori stile tifo calcistico.Il movimento del 1978 durò poco tempo ma è stato saltuariamente ripreso sotto le sigle Punk's Not Red e Nazi punk, la prima sigla a voler dimostrare un'attitudine lontana da quella dei centri sociali, squatt e posizioni comuniste, anarchiche e politicamente corrette, ma non per questo esplicitamente di estrema destra o esplicitamente dedita all'attività politica; la seconda sigla invece esplicitamente politicizzata e nazionalista. Tra le band che hanno fatto o fanno parte di questo movimento troviamo gli svedesi The Jinx, Battle Scarred e Midgårds Söner, i tedeschi Punk Front, i belgi Kill Baby, Kill! (pur non avendo punk in formazione ufficiale), i polacchi Niters e gli americani

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Forward Area, Dirty White Punk's e Final War.Anche in Italia alcune band come gli Stato Asociale hanno dedicato canzoni all'unità sottoculturale tra gli skinhead epunk.Mentre un'altra sottocategoria del punk chiamata anarcho punk vedeva delle rivalità sia con gli skinhead che con glistreet punk per le visioni pacifiste e impegnate politicamente e socialmente; la band più conosciuta del panorama Oi!con attitudini anarco punk sono gli Oi Polloi.

Paki bashingDel primo skinhead, l'unica attitudine che può ricordare atteggiamenti razzisti dei successivi gruppi nazifascisti(sviluppati ufficialmente oltre un decennio dopo), era il fatto che alcuni skinhead dell'epoca (è bene precisare alcuni)erano soliti agli scontri con le comunità di immigrati pakistani, e il cosiddetto paki bashing, (ovvero "pestaggio coipakistani"), ma anche con gli asiatici, che risultavano culture diversificate rispetto a quelle dei rude boy giamaicani(la Giamaica è, tra l'altro, una ex colonia britannica), con cui gli skinhead condivisero fin dall'inizio le radici e la vitadi strada, era solo uno scontro fra gangs urbane. In sostanza, i pestaggi non erano provocati da un razzismoideologico, ma dall'intolleranza, che poteva rivelarsi anche molto radicata nella vita di strada degli skinhead, poichéquesti ultimi erano confinati in aree urbane di periferie dove vige la legge della strada. Se la subcultura skinhead inorigine fosse stata fondata su principi di potere razziale, la cultura stessa non si sarebbe potuta sviluppare perprincipio, poiché questa nacque proprio ereditando parte della cultura degli immigrati giamaicani di naturamultietnica.Nell'immediato dopoguerra, l'immigrazione dal Commonwealth (principalmente dai Caraibi e dal Pakistan) avevaportato allo sviluppo di alcuni ghetti proliferi di stranieri a Londra (Brixton) e a Liverpool (Toxteth), popolatiprevalentemente da sottoccupati. Durante gli anni sessanta i pakistani e gli asiatici erano stati vittime di persecuzionirazziali ad opera di alcuni inglesi, tra cui alcuni nazifascisti. Gli skin, come altre subculture, furono e sonostrumentalizzati come movimento unicamente nazifascista. Molti inglesi sostenevano che l'afflusso di stranieri,soprattutto pakistani ed asiatici, stava danneggiando le loro prospettive di lavoro e i valori tradizionali. Era quindiuna forma di conservatorismo più che razzismo ideologico, anche per via dei pensieri patriottici a cui lo skinhead eramolto legato, ma per il resto non presentavano connotazioni razziste, ma anzi, come già accennato, vi era moltolegame con la cultura nera giamaicana (Rude Boy) da cui lo stesso movimento si era sviluppato. Inoltre le gang diskinhead e rude boy erano molto unite, condividevano gli stessi ambienti, la stessa attitudine e vita di strada e,soprattutto in origine, vi erano anche molti skinhead di colore oltre ai rude boy bianchi.

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Diffusione del movimento skinhead

Skinheads a Cuba

Così come il punk, anche lo skinhead style varca i confini delRegno Unito, espandendosi soprattutto nell'Europa continentale,ma facendo proseliti pure oltreoceano, diventando così una realtàsu scala mondiale; se, però, in paesi come l'Italia e la Spagna soloverso la fine del decennio 1980-1989 si assisterà alla comparsa diveri e propri movimenti "skinhead" neofascisti, in paesi comeFrancia e Germania questo avverrà già dagli inizi, trovandoterreno fertile per la propaganda xenofoba rivolta allaimmigrazione extraeuropea, prevalentemente turca e nordafricana.

Gli skinhead in Italia

Comparvero negli anni ottanta in città come Ancona, Torino,Milano, Genova, Savona, Bologna, Roma e successivamente inToscana, nel Veneto e nel Trentino, con connotazioni e look degliskin d'oltremanica, di musica ascoltata e suonata (punk rock, oi!music, reggae e ska) e di frequentazione dello stadio di calcio(ultras). Anche in Italia, come in Europa, si delineò la spaccatura

fra skinhead di diversi orientamenti politici.

La scena skinhead in Italia nasce, con circa quindici anni di ritardo rispetto al culto inglese originario (1969), da unacostola del Punk. Tra il 1981-82, in città come Savona, Bologna, Ancona, Genova, Roma, Torino, Milano esuccessivamente in Toscana ed in Veneto si assiste ad un notevole sviluppo del movimento.Il biennio 82-83 segna l'esplosione dell'OI! in Italia. Successivamente mentre in città come Bologna, Genova,Savona o Pisa la scena si mantiene in linea con i presupposti originari, in altri luoghi la crescita dei gruppinazifascisti è evidente (Milano e Veneto). Il Movimento Sociale Fiamma Tricolore, in Veneto, ha attirato numerosiesponenti dell'area fascista, quali l'ex leader e fondatore del Veneto Fronte skinhead. Altresì in Italia nascono diversicomplessi musicali che suonano ska e punk, nella scena di Bologna i Nabat, gli Attitudine, Rip-Off, The Stab, Ghetto84; a Savona i Klasse Kriminale, Fun, Klaxon, nelle province di Roma nascono i Filo spinato, La Banda Bassotti,Colonna Infame Skinhead, a Como Arrm, Asociale, Erode; a Verona Plastic Surgery, Los Fastidios; a Vicenza, Hope& Glory, Peggior Amico, Armco; in Toscana Emme Rossa, Disagio Sociale e Nessuna Resa, a Trento gli StatoAsociale, a Parma FFD;a Torino S-Contro, Face the facts, Banda del rione, Bull Brigade, Youngang, FrangiaViolenta, in Sardegna i Claptrap e gli UltimatumNegli anni tra il 1985-90 è il calcio al centro degli interessi degli Skin italiani. In tutto questo, la stampa gioca unruolo determinante, stigmatizzando non solo gli skinhead di destra ma tutto il movimento in generale. Agli inizi deglianni novanta, mentre la stampa ed il sistema di informazione si concentrano sulla figura del naziskin, si assisteall'espansione della SHARP, e il circuito dei centri sociali autogestiti, in Italia, permette agli skin di non ghettizzarsie di confrontarsi con le altre subculture sempre meno identificate sotto un'etichetta specifica, facendosi, a loro volta,conoscere non solo come un movimento all'apparenza solo violento, ma anche come un richiamo alle tradizioni dellaclasse lavoratrice e al sentimento di consapevolezza dello status di una subcultura che rifiuta lo sfruttamento el'oppressione esercitata da alcuni centri di potere che tendono a reprimere qualsiasi comportamento considerato dalpensiero comune come "antisociale".

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L'abbigliamento skinheadGli skinhead hanno spesso un abbigliamento riconoscibile, dato da caratteristiche comuni che vengono di seguitodescritte. Deve essere precisato che descrivere l'usuale l'abbigliamento degli skinhead, come qui di seguito, non devefar pensare che chi indossi un abbigliamento simile debba per forza essere considerato appartenente a quellasubcultura.• Testa rasata (skin head): il taglio più corto venne ereditato dagli hard mod che lo adottarono rispetto agli altri mod

perché influenzati dai rude boy per il fatto che è più adatto alla sicurezza igienica sul lavoro (in origine corto manon rasato a zero). Benché la maggior parte degli skin preferisca portare un taglio rasato, i capelli vengono portatianche moderatamente corti e non necessariamente rasati. Le skinhead girls (skingirls) adottarono inizialmente leacconciature modette (caschetto), mentre attualmente il cosiddetto taglio Chelsea: quasi interamente corto (a"spazzola"), con la frangia sulla parte anteriore e lunghe ciocche nella parte posteriore ed ai lati ("basette").

•• Basette: in genere vengono portate da tutti gli skin in maniera curata e ostentata, si presuppone che si rifaccianoalle subculture giamaicane e negroidi, ma anche ai marinai. Possono essere di diverse tipologie: tagliate all'altezzadi metà orecchio, di media lunghezza o portate lunghe sino al mento.

MA-1

• Bretelle: ereditate dai rude boy giamaicani emigrati inInghilterra, di vari colori e di larghezza pari a 3/4 di pollice o1/2 di pollice, a volte portate pendenti per metterle in evidenza.I rude boy inclusero le bretelle nel loro abbiglimento allo scopodi imitare il vestiario dei gangsters mafiosi dei film americani.Il vestiario rude boy infatti si basa spesso sull'imitare tale stile,riprendendo elementi tipici del gangster come ad esempio losmoking e gli occhiali scuri.

• Le camicie, parte integrante dell'abbigliamento mod, venneromantenute anche dagli skinhead.

• La polo Fred Perry, usata dai mod e successivamente ripresadagli skin, è vista come simbolo di orgoglio nazionale inglese (Fred Perry era infatti il più grande tennistad'oltremanica).

• Le felpe e la giacca di tipo harrington marca Lonsdale, sono state adottate dagli skin di tutto il mondo, anche esseereditate dai mod.

Un paio di anfibi Dr. Martens

• Anfibi: scarponi tipici della classe operaia britannica che gliskinhead usavano per il lavoro e per l'abbigliamento casual ditutti i giorni, solitamente di marca Doc Martens o Solovair(marchio tuttora made in England). A volte vengono sostituiti ilacci neri con lacci rossi, bianchi o gialli.

• Scarpe da calcetto: l'indumento è stato ammesso nel vestiario"ufficiale" solo di recente, da alternare agli anfibi. Solitamentevengono usati modelli Adidas, Puma, spesso neri con striscebianche. Le scarpe da calcetto vennero riprese persimboleggiare la forte passione degli skinhead per il gioco delcalcio.

• Tatuaggi: solitamente gli skinhead hanno come segno di riconoscimento una ragnatela tatuata sul gomito che indica appartenenza e fedeltà allo stile. La leggenda narra che l'idea sia nata nelle osterie ai disoccupati inglesi tra i quali era diffuso il modo di dire "ci cresceranno le ragnatele addosso" a causa della disoccupazione. Secondo altre fonti, la tesi più improbabile secondo il quale ogni "giro di tela" simboleggerebbe un anno di carcere. Altri

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tattoo portati sono le rondini: significano libertà e furono ereditate dai galeotti e marinai inglesi. Altri tatuaggi piùespressamente skinhead sono: il crucified skinhead (crocifisso raffigurante uno skinhead), i musi di cani di tipobull e altri tatuaggi della scuola tradizionale (cuori, rose, spade, ecc).

• Blue jeans: pantaloni più adatti al lavoro, solitamente vengono usati modelli attillati firmati Levi Strauss (RedTag, o 501), o altri marchi come Lee, Wrangler, o modelli a chiazze più chiare scoloriti con la varechina.Caratteristica comune, nonché simbolo del vestiario skinhead, è quella di ripiegare i pantaloni per evidenziare glianfibi o le scarpe da calcetto. Altri pantaloni utilizzati sono quelli militari (in genere mimetici con le tasche) e ilmodello sta prest (genere classico di calzoni che ha la caratteristica di mantenere l'aspetto stirato).

• Il bomber (solitamente di colore verde militare, grigio o nero): giubbotto originariamente in uso tra gli aviatoriinglesi modello MA-1 (marca Alpha), anche questo capo fu ereditato dai mod e hard mod. Altri giubbottiutilizzati sono il parka, i cappotti a 3/4 e il montone.

• Coppola: questo particolare tipo di cappello floscio era usato soprattutto dagli skinhead originali. Anche questoindumento, come le bretelle, venne tramandato dalla cultura rude boy. Anche in questo caso i rude boy incluserola coppola nel loro abbiglimento allo scopo di imitare il vestiario dei gangster mafiosi. Questo cappello è infatti diorigine siciliana.

Voci correlate

Fazioni•• S.H.A.R.P.•• R.A.S.H.•• F.A.S.H.•• Trojan Skinhead•• Bonehead (aggregazione nazista non appartenente alla cultura skinhead)•• Redskin•• Anarcoskin•• G.A.S.H.•• E.G.S.A.•• Gay Skinhead•• Suedehead

Generi musicali•• Oi!•• Punk rock•• Street punk•• British punk•• Reggae•• Ska•• Ska punk•• Rocksteady•• Origini del punk rock•• Hardcore punk•• Ska punk

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Skinhead 140

Film e documentari• American History X, di Tony Kaye• Arena, di Alan Yentob• Felon - Il colpevole, di Ric Roman Waugh• Diary of Skin, di Jacobo Rispa• Dog Years, di Robert Loomis• L'università dell'odio, di John Singleton• Made In Britain, di Alan Clarke• Meantime, di Mike Leigh• Oi! For England, di Tony Smith• Oi! Warning, di Benjamin Reding e Dominik Reding• Pariah, di Randolph Kret• Rough Cut and Ready Dubbed, di Don Shaw• Russia 88, di Pavel Bardin• Skinhead Attitude, di Daniel Schweizer• Skinheads, di Geoffrey Wright• Skinning, di Stefan Filipović• The Believer, di Henry Bean• The Infiltrator, di John MacKenzie• This Is England, di Shane Meadows• World of Skinhead, di Doug Aubrey

Movimenti•• Punk•• Nazi punk•• Mod•• Hard mod•• Rude Boy•• Herbert•• Bootboy•• Scooter Boy•• Hooligan•• Casual

Note[1] Skinhead Attitude Sub Italian antifa.avi (https:/ / www. youtube. com/ watch?v=o65puRLYFm4), video con sottotitoli in italiano.[2] Brown, Timothy S. (2004). "Subcultures, pop music and politics: skinheads and "Nazi rock" in England and Germany". Journal of Social

History.[3] Brown, Timothy S. (2004). "Subcultures, pop music and politics: skinheads and "Nazi rock" in England and Germany". Journal of Social

History.[4] Bonehead su The Free Online Dictionary (http:/ / www. thefreedictionary. com/ bonehead)[5] http:/ / www. reocities. com/ westhollywood/ 4010/

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Skinhead 141

Bibliografia•• Riccardo Pedrini, Skinhead ISBN 88-89035-04-8

Altri progetti

• Commons (http:/ / commons. wikimedia. org/ wiki/ Pagina_principale?uselang=it) contiene immagini o altrifile su Skinhead (http:/ / commons. wikimedia. org/ wiki/ Category:Skinheads?uselang=it)

Collegamenti esterni• Storia della cultura Skinhead (http:/ / astemico. altervista. org/ perle/ skinhead. htm)• Skinhead in Vocabolario Treccani (http:/ / www. treccani. it/ vocabolario/ skinhead/ )• Skinhead nell'Enciclopedia Treccani (http:/ / www. treccani. it/ enciclopedia/ skinhead/ )• Skinhead su Sapere.it (http:/ / www. sapere. it/ enciclopedia/ skinhead. html)• (EN) How to Be a Skinhead: 12 Steps (http:/ / www. wikihow. com/ Be-a-Skinhead) - WikiHow• (EN) Skinheads - A subculture then and today (http:/ / www. grin. com/ en/ e-book/ 110743/

skinheads-a-subculture-then-and-today) - Grin.com• (EN) Soul boys, Sueade heads & Skinheads: documentario sulla cultura skinhead (http:/ / www. youtube. com/

watch?v=HpeHX4Rqpmg)• Skinhead Attitude: documentario sulla cultura skinhead con sottotitoli in italiano (http:/ / www. youtube. com/

watch?v=o65puRLYFm4)

Portale Africa Portale Fascismo

Portale Jazz

Portale MusicaPortale Nazismo

Portale Punk

Portale Reggae Portale Regno Unito Portale Rock

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Summer of Love 142

Summer of LovePer Summer of Love (“Estate dell'amore” in italiano) s'intende l'estate del 1967, quando una folla di circa 100.000ragazzi giunse nel distretto di Haight-Ashbury a San Francisco, creando le premesse per un fenomeno di ribellioneculturale e politica senza precedenti, il sessantotto.Benché hippie si riunissero anche a New York, Los Angeles, Atlanta, Chicago, Vancouver e in tutta Europa, SanFrancisco fu indubbiamente l'epicentro della hippie revolution[1], una miscela di musica underground, uso di droghepsichedeliche, libertà sessuale, creatività espressiva, impegno politico.La "Summer of Love" è ritenuta pertanto come il momento in cui la controcultura hippie si è manifestata al grandepubblico[2].La canzone San Francisco (Be Sure to Wear Flowers in Your Hair) di Scott McKenzie, scritta da John Phillips deiThe Mamas & the Papas è ritenuta la colonna sonora di quel periodo.

Note[1] E. Vulliamy, "Love and Haight", Observer Music Monthly (http:/ / observer. guardian. co. uk/ omm/ story/ 0,,2080202,00. html) 20 May 2007[2] P. Braunstein, and M.W. Doyle (eds), Imagine Nation: The American Counterculture of the 1960s and '70s, (New York, 2002), p.7

Bibliografia• (EN) Martin A. Lee, Bruce Shlain: Acid Dreams: the CIA, LSD, and the sixties rebellion. New York, Grove Press,

1985• Derek Taylor: Estate d'amore e di rivolta: con i Beatles nella Summer of love. Milano, 1997

Voci correlate•• Hippie•• Figli dei fiori•• Il Sessantotto•• Controcultura

Collegamenti esterni• Summer of Love photo gallery (http:/ / www. summeroflove. org/ gallery. html)• Summer of Love 40 anni dopo (http:/ / www. sfgate. com/ summeroflove)• Summer of Love: Art of the Psychedelic Era. Mostra al Whitney Museum di New York (http:/ / www. whitney.

org/ www/ exhibition/ SOL_exhib. jsp)• Monterey Pop art director and poster designer Tom Wilkes (http:/ / www. wilkesworks. com)• The Summer of Love, Performers in Britain and the United States (http:/ / www. oup. com/ oxforddnb/ info/

freeodnb/ magazine/ summer/ ), Oxford Dictionary of National Biography and the American National Biography• Long Hot Summer of Love: reminiscenze dello scrittore Mark Jacobson sulla sua esperienza durante la Summer of

Love (http:/ / nymag. com/ guides/ summer/ 2007/ 33987/ )

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Tampax (rivista ed editrice) 143

Tampax (rivista ed editrice)Tampax, rivista italiana di comunicazione alternativa e cultura underground.

Storia

« Tampax fu sicuramente espressione di quel settore minoritario dell'underground italiano votato alla psichedelia,rimanendo, a distanza di tempo, una testimonianza forse ingenua ma sicuramente originale ed autentica di un periodoirripetibile »

(da "Tampax, l'aperiodico di lotta visionaria"[1] di Tomaso Clavarino)

Tampax (aperiodico di lotta visionaria) nasce a Torino nella primavera del 1972 a cura di una piccola redazione digiovanissimi alternativi guidati da Giulio Tedeschi.

Aldo Piromalli

Ogni numero, contenuto su di un foglio eliografato, raccoglieva notizie dalla scenaunderground italiana ed internazionale, fumetti alternativi, critica musicale, poesie. Tra icollaboratori: Elio Bussolino, Max Capa, Riccardo Bertoncelli, Matteo Guarnaccia,Gianni Milano, Carla Celsa, Simonka Toncy Violi, Walter Ferrari.

Il progetto viene lanciato il 17 febbraio del 1972 con un reading di poesia e musicapresso la Libreria Hellas di Torino, grazie alla collaborazione di Angelo Pezzana.L'evento è curato da Giulio Tedeschi, con la collaborazione (per la parte musicale) diMarco Gallesi, futuro artefice della jazzrock band Arti e mestieri e cofondatore nel 1975dell'etichetta discografica indipendente Mu.

Nella primavera del 1973 l'attività si allarga alla distribuzione di materiali cartaceialternativi nel circuito underground italiano. Vengono stretti rapporti con la milanese I.A.P (International AlternativePress), con Stampa Alternativa, con la sede londinese dell'U.P.S (Underground Press Syndacate).

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Tampax (rivista ed editrice) 144

Gianni Milano

Nell'autunno dello stesso anno Giulio Tedeschi (in rappresentanza delcoordinamento operativo) partecipa, in posizione fortemente critica, alconvegno "Oltre l'Underground", organizzato a Milano da Re Nudo.

Nel 1975 Tampax si trasforma in casa editrice.Nel 1977 pubblica il numero zero della rivista Zombie International(bimestrale di critica e intervento marginale) che contiene, tra vari altrimateriali informativi, il primo racconto a fumetti di Stefano Tamburini"Morning Glory".

Nello stesso anno nasce, sempre a Torino (da un gruppo di lavoro compostoda Giulio Tedeschi, Carla Celsa, Renato Marchesi e Carla Rambaudi),Pancho Villa (Centro di documentazione & ricerca stampa), un'agenzia diinformazione internazionale che assorbe l'attività di Tampax allargandola adaltri territori d'intervento: grafica e fumetto, tecnologie alternative, nuovimedia, comunicazione antagonista.

Nel 1978 Giulio Tedeschi pubblica "Tampax in retrospect 1971-1978"[2],dove, telegraficamente, descrive la storia di Tampax, annunciando un rilancio ed un rafforzamento dell'attivitàcreativa. Le buone intenzioni non andranno a concretizzarsi, visto che l'esperienza editoriale si esaurirà,definitivamente, nello stesso anno.

Nell'aprile del 1989 sempre Giulio Tedeschi cura "Ecstasyante Tampax 1971/1989", special edition celebrativa di unbox (edito in tiratura limitata di 40 copie) contenente alcuni numeri della rivista ristampati per l'occasione. Prodottadal torinese Art Street Bureau (archivio internazionale di arte marginale) il lavoro è dedicato alla memoria di AbbieHoffman. Copertina disegnata da Salvatore "Ursus" D'Urso (fondatore della band neopsichedelica No Strange)

Rivista

Titolo Anno

Tampax Ottobre/Dicembre 1972

Magik Tampax Oracolo Febbraio/Maggio 1973

Alice Tampax Giugno/Agosto 1973

Tampax Terra Autunno 1973

Tampax Cetus Gennaio/Febbraio 1974

Tampax Rydhikulhos Giugno 1974

Tampax Luce Novembre 1974

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Numeri speciali

Titolo Anno Autore Note

Un'altra esperienza yogica con la Mescalina Dicembre 1973 John Blofeld traduzione di Carlo De Mauro

Editrice

Titolo Anno Autore Note

Uomo Nudo 1975 Gianni Milano copertina di Matteo Guarnaccia

Terra Due 1975 Timothy Leary traduzione di Carla Celsa

L'albergo dell'Orso 1976 Walter Ferrari

Tantra 1976 Ralph Metzner traduzione di Carlo De Mauro

I signori e le nuove creature 1977 Jim Morrison traduzione di Sergio Moro

Le rovine curiose 1978 Pier Castrale

Un quartiere nel cielo 1978 Aldo Piromalli

Limited edition

Titolo Anno Curatore Note

Ecstasyante Tampax 1971/1989 1989 Giulio Tedeschi Box celebrativo

Fonti• Giulio Tedeschi "Tampax in retrospect 1971-1978", dépliant informativo (Tampax Editrice, Torino, 1978)• Pinni Galante "Dalle Alpi alle Piramidi (momenti ed immagini della cultura marginale in Italia) - Arcana Editrice

(Roma, 1975), pagg. 12 - 109• Matteo Guarnaccia - 1968-1988 Arte Psichedelica e controcultura in Italia - Stampa Alternativa (Roma, 1988),

pag. 190

Note[1] " Contenuto in "1965/1975. Un decennio underground. L'editoria "alternativa" a Torino e in Piemonte" tesi di laurea discussa presso

l'università degli Studi di Torino, Facoltà di lettere e Filosofia, Corso di Laurea Specialistica in Storia, relatore prof. Giovanni De Luna, autoreTomaso Clavarino, anno accademico 2009/2010

[2] "Tampax dal 1971 ritma il tempo dell'ambiguità sotterranea" è lo slogan che sottotitola il documento.

Voci correlate•• Controcultura•• Cultura underground•• Musica underground

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Teddy Boy 146

Teddy BoyTeddy Boy o Ted è il nome di una subcultura giovanile nata in Inghilterra che si prefiggeva di imitare lo stile invoga durante l'epoca edoardiana, riproposto dai sarti di Savile Row dopo la Seconda guerra mondiale.

Origini del movimentoIl nome della subcultura venne scelto prendendo in prestito il titolo in prima pagina di un giornale del 1953, cheabbreviava il nome Edward in Teddy.L'epicentro del movimento fu la città di Londra, ma ben presto la moda Teddy boy si estese in tutto il Regno Unito,venendo legato indissolubilmente al rock and roll americano in voga al periodo.Si può dire che i Teddy boy furono il primo gruppo giovanile ad emergere, creando così l'idea di un mercato rivoltoprincipalmente ai giovani.Molti teddy boys si riunivano in bande che spesso si scontravano ferocemente fra loro, sotto l'occhio vigile dellastampa che gonfiava gli eventi, contribuendo alla demonizzazione della subcultura. Fra gli scontri più violenti, siricordano i fatti di Notting Hill del 1958, quando molti teddy boys, in concomitanza con bande razziste e neonaziste,organizzarono ronde nel quartiere londinese danneggiando le proprietà di immigrati di colore ed aggredendonealcuni[1].Negli anni sessanta, molti teddy boys si convertirono alla subcultura rocker e mod

StileI teddy boys introdussero il concetto del vestire bene sempre, creandosi un proprio stile, contrapposto con lamentalità dell'epoca del dualismo vestito da lavoro/vestito della domenica.Il vestiario teddy boy consisteva principalmente di:• Blazer scuri.• Magliette a dolce vita dal collo alto (chiamate Mr. B in onore del jazzista Billy Eckstine, che era solito indossare

queste maglie).• Gilet in broccato.• Jeans a sigaretta usurati, spesso con gli orli ripiegati in modo tale da far vedere i calzini, i quali solitamente

avevano colori vivaci.• Scarpe di cuoio, od in alternativa brothel creeper.I capelli venivano portati lunghi e tenuti alzati sulla fronte con la brillantina nel tipico quiff, mentre nei lati eranospostati a formare la coda d'anatra. Un'altra acconciatura tipica del teddy boy era il taglio Boston, dove i capelli eranotenuti contropelo e tagliati a quadrato attorno alla nuca.

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Teddy Boy 147

Teddy girlLe ragazze che sceglievano la moda teddy boy indossavano le hobble skirts edoardiane, cappelli da pescatore dipaglia, spille di cammeo, espadrillas e capelli raccolti in lunghe trecce.Più tardi, le teddy girl adottarono anche elementi americani come pantaloni attillati, voluminose gonne circolari ecapelli raccolti a coda di cavallo.

RevivalQuando, negli anni settanta, vi fu un revival della musica rockabilly, emerse parallelamente un nuovo interesse per lamoda Teddy boy, che venne riproposta nel negozio di Vivienne Westwood e Malcolm McLaren a King's Road.I nuovi teddy boy introdussero nuovi elementi nel movimento, principalmente mutuandoli dal glam rock. I colori deivestiti erano più appariscenti, ed adesso tendevano a tenere alti i capelli con la lacca piuttosto che con la brillantina.Questa nuova ondata di teddy boy si autoproclamò la nemesi del nascente movimento punk, in quanto spesso i punkusavano elementi dello stile teddyboy modificandoli, ad esempio portando drape jackets riempite di spille e scritteabbinandoli a collari borchiati.Per molti Teds, tutto cio' rappresentava un insulto in quanto ai loro occhi era allo stesso tempo un furto ed unaparodia del loro stile.Sempre in quegli anni, alcuni adottarono il look Teddy Boy solo come un fattore di moda e spesso erano fan digruppi musicali come Showaddywaddy e Sha-Na-Na i quali reinterpretavano il Rock'n'Roll con arrangiamenti ecoreografie palesemente kitsch che ben poco avevano a che fare con il suo spirito originario.Questi, venivano definiti Plastic Teds o semplicemente Plastics ("Fasulli") in quanto imitavano il movimento TeddyBoy senza conoscerlo appieno sia socialmente che musicalmente.Nei primi anni novanta vi fu una seconda ondata di teddy boy, lanciata da un'associazione conosciuta come TEDS(The Edwardian Drape Society), con sede nel quartiere londinese di Tottenham.Questa nuova ondata reclamava la purezza del movimento teddy boy, in contrasto con la commercializzazione cheesso aveva subito negli anni settanta a causa dell'influenza del pop sulla subcultura. I TEDS divennero i protagonistidel film di Bruce Weber The Teddy Boys, che vinse il Cambridge Film Festival nel giugno 2006[2].Il gruppo leader nell'attuale scena TED sono i Furious da Liverpool, considerati "the best thing to come out ofLiverpool since Billy Fury"

Note[1] The Guardian (http:/ / www. guardian. co. uk/ arts/ nottinghillcarnival2002/ story/ 0,12331,780023,00. html)[2] Cambridge Evening News (http:/ / www. cambridge-news. co. uk/ lifestyle/ stage_screen/ news/ 2006/ 06/ 29/

d7c45d52-e42e-4f5a-8aa1-ad29f428f788. lpf)

Voci correlate•• Greaser•• Rocker

Collegamenti esterni• (EN) Teddy Boy (http:/ / groups. myspace. com/ teddyboy)

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Trojan skinhead 148

Trojan skinhead

Trojan skinhead e rude boy fanno la fila davanti ad una friggitoria a Londra nel1981

Trojan skinhead o skinhead original otraditional skinhead o trad è un termineche viene utilizzato per indicare unindividuo che si identifica con la subculturaoriginale dello skinhead, nata verso laseconda metà degli anni sessanta, quando lamusica ska era molto più popolare nelRegno Unito, e curava moltol'abbigliamento e lo stile. Sono quindiconsiderati come la prima forma diskinhead, ma possono essere indicati anchecome quegli individui che riprendono questacultura anche ai giorni nostri.

Si dichiarano estranei alle derive politiche diestrema destra e di estrema sinistra che laloro subcultura ha subito a partire dagli anni ottanta. Gli skinhead che in questo periodo cominciarono a definirsioriginal, cercarono di rivitalizzare il loro legame con la tradizione del decennio precedente (abbigliamento, generimusicali e in generale, lo stile di vita). Si definiscono membri della classe operaia, fieri della propria nazione, dellapropria città, amanti del calcio, della birra e dei concerti.

In alcuni casi, trojan skinhead e hard mod possono essere considerati sinonimi, poiché spesso le loro caratteristichecoincidono.

Storia

OriginiIl movimento venne ribattezzato in questo modo solo dopo lo sviluppo di altre evoluzioni della subcultura, il nomevenne tratto dall'etichetta discografica britannica Trojan Records, poiché questa era ed è un'etichetta di riferimentoper il genere principale ascoltato dai primi skinhead come ska, rocksteady, reggae, R&B, soul e musica nera ingenere. Questi skinhead riconoscono l'influenza delle sottoculture dei rude boy e dei mod appartenenti alla classeoperaia, ovvero gli hard mod.Oltre allo ska, sono spesso appassionati di reggae, rocksteady e soul. A causa della loro passione per la cultura emusica Giamaicana o nera in genere, tendono ad essere antirazzisti, in opposizione al movimento neonazista degliskin88, nato solo successivamente, verso la fine degli anni settanta.Il movimento negli anni sessanta, prima identificato come "hard mod", dopo esser stato soprannominato in diversimodi come "nohead", "baldhead", "crophead", "egghead", "peanut", venne riconosciuto ufficialmente edefinitivamente come skinhead verso la fine degli anni sessanta, più precisamente nel 1969. Questa data ispirò ilcelebre motto tutt'oggi usato tra gli skinhead original, ovvero "Spirit Of '69".

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Trojan skinhead 149

La nascita del punk e abbandono delle originiDurante la prima metà degli anni settanta, il primo movimento skinhead era in declino. È con la nascita del punkrock delle origini ed il declino della musica jamaicana che gli skinhead torneranno a nuova vita, riportando però inauge un culto diverso da quello originario: ora la nuova musica eletta è l’Oi!, una forma più proletaria e classista dipunk rock. Mentre l’abbigliamento estremizza quelli che erano i tratti caratteristici dello skinhead "operaio":scarponi, bretelle, camicie a scacchi, bomber, testa rasata e jeans.

PoliticaSoprattutto l'introduzione della politica nel movimento skin, fu un ulteriore elemento che sembrava minacciare lasubcultura originale. Verso la fine anni settanta, partiti dell'estrema destra britannica, come il National Front ed ilBritish Nazi Party, cominciano a fare opera di propaganda ai concerti Oi! della capitale e nel circuito degli hooligan,segnando così l’irruzione della politica nel mondo skinhead. Gli skin, già ripetutamente attaccati dalla stampa per attidi violenza verificatisi nella prima fase del movimento (come il Paki Bashing, aggressione ad immigrati pakistani),verranno presto identificati nella loro totalità con gli appartenenti a partiti e movimenti esplicitamente nazisti,creando così un clima di panico morale attorno ai ragazzi dalla testa rasata.In contrasto agli skinhead neonazisti, detti skin88, si svilupparono organizzazioni esplicitamente anarchiche ocomuniste come la RASH, o organizzazioni antirazziste e apolitiche come la SHARP.La "rinascita" dello skin durante i fine anni settanta e primi anni ottanta del XX secolo portò anche allo sviluppo disubculture strettamente collegate e direttamente derivanti da essa, come gli herbert, gli scooter boy o i gay skinhead.Generalmente, l'immagine degli skinhead, era ormai "sporcata" dalla politica, che, se non risultava unicamente diestrema destra, era comunque riferita ad una politica estremista in genere, come anarchica o comunista, era quindi unmovimento ormai identificato come un "movimento politico" per la maggior parte estremista, ovvero l'esatto oppostodi quello che rappresentava il primo movimento. Il movimento aveva quasi perso le vecchie radici, se non perl'eccezione di qualche individuo che cercò di riproporre la subcultura originale, senza una qualche influenza politica.

Ripresa della cultura "Original"Durante gli anni ottanta, alcuni skinhead tentarono di ritornare alle vecchie origini del movimento, influenzate dallacultura dei mod e quella giamaicana dei rude boy, e per niente influenzate dalla politica, in contrapposizione allenuove generazioni di skinhead che avevano ormai abbandonato le radici degli anni sessanta e sostenendo la piùrecente musica punk, proclamandosi spesso attivisti politici. Quindi il termine Trojan skinhead può essere attribuitoanche a quegli individui che riproposero la cultura originale successivamente, e non solo al movimento originaledegli anni sessanta.Fu proprio a causa di questi avvenimenti, che nacque a New York attorno ai metà anni Ottanta, l'organizzazionedella SHARP (Skinhead against racial prejudice), con l'intento di ripristinare le vecchie origini, identificandosi comeapolitica, e raggruppando gli skinhead di diverse idee politiche, ma esclusivamente antirazzisti, contrastando ilrazzismo e gli Skinhead neonazisti. L'organizzazione fu successivamente esportata anche in Europa grazie a RoddyMoreno, leader della Oi! band dei The Oppressed.Questa organizzazione scelse di identificarsi col logo dell'elmo troiano, lo stesso che apparteneva all'etichettadiscografica Trojan Records (l'etichetta britannica di musica nera che caratterizzò il primo movimento skinhead nonpoliticizzato), volendo così simboleggiare il legame tra l'organizzazione e le vecchie origini apolitiche e antirazzistedegli anni sessanta e parte dei settanta. Anche per questo motivo, questi Skinhead decisero di ribattezzarsi "Trojan".

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Trojan skinhead 150

Spirit of '69

La frase Spirit of '69 (cioè "Spirito del '69") viene utilizzata dai trojan skinheads per commemorare ciò cheidentificano con l'originale cultura skinhead degli anni sessanta. La frase divenne popolare grazie alla band scozzesedei Glasgow Spy Kids; l'uso di questa nel titolo di un libro di storia, Spirit of 69: A Skinhead Bible, portò alla suadiffusione in tutto il mondo. Il libro era stato pubblicato nei primi anni novanta dallo scrittore skinhead GeorgeMarshall. Nel suo libro, Marshall spiega le origini e la diffusione del movimento skinhead, illustrando elementi qualila musica, il look e la politica, nel tentativo di negare varie percezioni popolari degli skinhead (prima fra tutte ilrazzismo).

AbbigliamentoL'abbigliamento è solitamente nello stile tipico dello skinhead degli anni sessanta, che comprende articoli comecamicie a scacchi Ben Sherman, polo Fred Perry, bretelle, jeans attillati (come gli Sta-prest), giubbotti harrington emaglioni Lonsdale. I capelli sono generalmente fra i 2 ed i 4 centimetri (corti, ma mai a pelle), contrariamente agliskinhead degli anni ottanta influenzati dal punk/Oi!.

Voci correlate•• Skinhead•• Rude Boy•• Mod•• Hard mod•• Gay Skinhead•• Skin88

Collegamenti esterni• Skinhead Story! - © SPIRIT OF '69 [1]

Note[1] http:/ / www. freewebs. com/ skins/ skinheadstory. htm

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Ultras

« Tra le tantissime tipologie di tifosi si possono distinguere due macro-categorie: quelli che guardano il campo e quelli cheguardano la curva. I secondi sono quelli che già si potrebbero definire ultrà. »

(Tonino Cagnucci, Il mare di Roma, Arezzo, Lìmina 2009, p. 167)

Con il termine ultras, dal francese ultra (pl. ultras), si definisce un tifoso organizzato di una determinata societàsportiva, più frequentemente di tipo calcistico, ma spesso anche di pallacanestro, hockey, pallanuoto ed altri sport.L'ultras è caratterizzato da un forte senso di appartenenza al proprio gruppo e dall'impegno quotidiano nel sostenerela propria squadra, che trova il suo culmine durante le competizioni sportive.I prodromi del fenomeno del tifo calcistico in Italia si hanno nel 1932 quando la tifoseria della S.S.Lazio va adannoverare per prima la nascita di una associazione organizzata, e con struttura gerarchica, di tifosi. In occasione delderby del 23 ottobre 1932, un gruppo organizzato denominato "Paranza Aquilotti" inscenò infatti una scenografiaallo stadio del P.N.F.[1]. Successivamente negli anni cinquanta quando i primi tifosi di squadre di calcio iniziano ariunirsi in gruppo, a Roma, con l'Associazione Tifosi Giallorossi "Attilio Ferraris", i Circoli Biancocelesti 1951 e aTorino, con i Fedelissimi Granata 1951, il fenomeno esplode, mentre in Gran Bretagna sono attivi gruppi i cuiappartenenti vengono chiamati hooligans. Vi sono tuttavia differenze basilari tra i due modi di essere: in GranBretagna gli hooligan lasciano molto più spazio alle azioni spontanee, mentre il modello ultrà italiano tende acoordinare i vari elementi in un'unica voce. Anche le forme estetiche del tifo risentono di questa differenza: in GranBretagna si predilige l'impatto vocale a quello visivo e non si usano i tamburi che hanno contraddistinto le coloritecurve italiane fino al 2009 (poi proibiti così come i megafoni). I primi due gruppi nati in Italia sono la Fossa deileoni, gruppo nato nel 1968 e scioltosi nel 2005, e i Boys-Le furie neroazzurre, nato nel 1969. Sempre nel 1969nasce il primo gruppo ad aver utilizzato la parola Ultras, vale a dire i sampdoriani Ultras Tito Cucchiaroni, seguitinel 1969 dagli Ultras Granata di Torino, nel 1973 dagli Ultras Catanzaro, nel 1974 dagli Ultras Spezia e nel 1977dagli Ultras Pescara, la frangia più violenta del tifo pescarese (come testimoniano la trasmissione televisiva"Commando ultrà curva sud" ed il libro "Ragazzi di stadio" in cui i Granata dichiarano di aver assunto ladenominazione ultras solo dopo gli incidenti di Torino-Vicenza del '71). Nel corso degli anni sessanta queste nuovestrutture aggregative iniziano a svilupparsi intorno alle grandi squadre dell’epoca e i loro membri si distinguono daisostenitori tradizionali per il modo attivo ed organizzato di incoraggiare la loro squadra del cuore. Ogni gruppo ultrasha allora un proprio nome simbolico ed uno striscione dietro cui radunarsi. Nascono le coreografie per sostenere lapropria squadra: si cantano inni, gli stadi si riempiono di bandiere, si lanciano coriandoli e si accendono i primifumogeni. Parallelamente nasce anche la competizione con i gruppi ultras di altre squadre.

Gli anni SettantaLo sviluppo dei gruppi ultras negli anni settanta coincide con un periodo piuttosto tempestoso della società italiana,toccata a più riprese da episodi di violenza e terrorismo. Cosicché gli ultras, risentendo del clima di generaleviolenza, prima, durante e dopo la partita, specie in occasione degli incontri "più caldi", si abbandonano a veri epropri atti di guerriglia urbana. Tutto ciò era riscontrabile nei cori da stadio, spesso presi in prestito dallemanifestazioni e dai cortei, nell'abbigliamento, nella simbologia riproposta dagli striscioni e dagli stessi nomi deigruppi. Il termine Ultrà compare in uno dei più famosi gruppi di tifosi organizzati italiani di allora: il CUCS,Commando Ultrà Curva Sud, che dagli anni settanta e per quasi un trentennio popolerà gli spalti dello StadioOlimpico durante le partite della Roma. Il termine commando, era già apparso in precedenza nella curva della Laziocon il C.M.L. Commandos Monteverde Lazio nati nel 1971, ribattezzati C.M.L. '74 in seguito.

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Gli anni Ottanta e NovantaA partire dagli anni ottanta, tutte le squadre professioniste hanno almeno un gruppo ultras e il modello italiano siespande decisamente in tutto il resto d'Europa, soprattutto tra i paesi latini (Spagna, Portogallo, Francia), Svizzera etra le ex repubbliche della disciolta Jugoslavia (Slovenia, Croazia e Serbia).Dagli anni novanta si vedono tifoserie ispirate al modello di tifo ultras italiano anche in Irlanda (ultras non violento opolitico, tutto per il club), Scozia, Paesi Bassi e Germania. Con l'aumento dell'interesse verso il calcio in Canada,Stati Uniti e Australia sorgono i primi gruppi di tifosi organizzatisi secondo criteri, almeno esteticamente, ispiratiagli ultras del vecchio continente. All’interno degli stadi di tutta Europa gli ultras diventano sempre più i veriprotagonisti nelle curve. Si accentua anche il modo di fronteggiarsi tra gruppi avversari di ultras: si diffonde ilricorso allo scontro. Le forze di polizia iniziano ad impegnarsi per arginare gli episodi di violenza.Durante il decennio il problema della violenza nel calcio si accentua ulteriormente, sviluppandosi, in molti casi, inatti di ribellione. Il 29 gennaio 1995, poco prima dell'incontro tra Genoa e Milan, Vincenzo Spagnolo, ultrasgenoano, viene accoltellato a morte: l'episodio indusse i rappresentanti della maggior parte dei principali gruppiultras italiani a partecipare a un raduno che ha rappresentato un importante tentativo di autoregolamentazione. In undocumento conclusivo gli ultras condannarono l'utilizzo di armi da taglio durante gli scontri e le aggressioni"molti-contro-uno", auspicando un ritorno ai vecchi codici di comportamento ultras.

Il fenomeno oggiNegli anni 2000 i gruppi di ultras hanno continuato a rappresentare ancora una delle componenti più importanti delmondo del calcio, avendo a loro disposizione sedi e diffondendo le loro comunicazioni attraverso siti web, libri,riviste autoprodotte (fanzine) e così via. In risposta alla radicale trasfigurazione commerciale del mondo del calcioiniziata nei primi anni '90 e che ha portato allo stravolgimento degli abituali orari delle partite in base alle esigenzedelle pay-tv ed al forte aumento del costo dei biglietti dello stadio, gran parte del movimento ultras italiano ha datovita a una serie di iniziative di protesta.In Italia il comportamento a volte violento di alcuni ultras è stato posto costantemente sotto accusa da parte delleforze dell'ordine e dei media, portando ad un inasprimento ulteriore delle norme anti-violenza, come i provvedimentidel D.A.SPO..Dopo la morte dell'ispettore Filippo Raciti, durante gli scontri tra catanesi e polizia avvenuti durante unCatania-Palermo del febbraio 2007, vi è stato un ulteriore inasprimento delle misure di controllo e repressione deltifo organizzato. La nuova legge "anti-ultras" ha stravolto ancora una volta il mondo delle curve italiane. È statavietata, in realtà con una semplice direttiva dell'Osservatorio Nazionale sulle Manifestazioni Sportive, l'introduzionedi striscioni, di qualsiasi tipo e dimensione, senza autorizzazione; sono state inasprite le pene per tutti i reati dastadio, comprese quelle per l'utilizzo di fumogeni e petardi (con possibilità di arresto per gli utilizzatori). Da allora,inoltre, il Daspo può essere anche preventivo (cioè un soggetto che ha tenuto un comportamento pericoloso per lasicurezza pubblica, ancorché non costituente reato, può comunque essere sottoposto a Daspo) e molte altre normerepressive.

Differenze con gli hooligansIl fenomeno degli ultras dell'Europa meridionale dimostra molte discordanze con quello degli hooligan britannici eolandesi. Prima fra tutte è l'organizzazione dei gruppi ultras contrapposta allo spontaneismo dei nuclei di tifosibritannici. Le cosiddette crew (dette anche mob o firm) inglesi e scozzesi riconoscono leader e figure di riferimento,ma non hanno una organizzazione che contempli la ripartizione di compiti e incarichi di varia natura né una strutturagerarchica, come invece accade con gli ultras.Altre caratteristiche peculiari degli ultras sono le coreografie. Per realizzare imponenti scenografie in occasione delle partite, si mette in movimento l'intero gruppo: dalla macchina decisionale del direttivo agli attivisti e ai ragazzi più

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Ultras 153

giovani impegnati nella realizzazione. Per reperire i fondi necessari ad allestire le coreografie i gruppi ultras fannoleva sull'autofinanziamento, sulle collette fra tifosi, sulla vendita di sciarpe e altro merchandising (berretti, bandiere,spille, t-shirt e così via) ufficiale del gruppo. Diversi gruppi ultras hanno usufruito, nel corso degli anni, anche difinanziamenti e aiuti di vario tipo dalle società calcistiche e da imprese private. In Italia il finanziamento ai tifosi daparte di una società sportiva è ora vietato da una legge entrata in vigore nel 2007. Nel Regno Unito, non esistendoalcun tipo di organizzazione ufficiale del gruppo hooligan, questo aspetto non è presente.Nelle curve ultras esiste anche un "capo" che coordina i cori, il cosiddetto "lanciacori". Questa figura, che si collocaal centro del settore, è spesso coadiuvata da altre persone munite di megafono (situate in punti più periferici dellacurva). Tutta la strumentazione è ora vietata in Italia dal decreto anti-violenza.Il fenomeno degli hooligan, inoltre, è esclusivamente maschile, contrariamente ai gruppi ultras che, seppur sono inlarghissima maggioranza maschile, non escludono la presenza di donne sia come semplici componenti del gruppostesso sia con ruoli attivi. Addirittura negli anni si sono venuti a formare - seppur sono stati casi rarissimi- gruppiultras totalmente femminili (da non confondere con i fan club di tifose), che però hanno avuto sempre numeri bassidi appartenenti, attività sporadica e durata estremamente breve, il più delle volte le superstiti di questi gruppi olasciavano l'attività ultras o, come spesso accadeva, entravano a far parte di gruppi maschili. Dopo il 2000 alcunetifoserie hanno ripresentato gruppi ultras femminili, con risultati migliori rispetto ai precedenti tentativi avviati apartire dagli anni novanta. Ad interessarsi del fenomeno e delle varie sfaccettature degli ultras, sono stati anchemarchi d' abbigliamento come Mentalità Ultras e Quattrokappa, che con le loro grafiche sono riusciti a veicolare edamplificare quello che è il pensiero delle curve.

Sottocultura Ultrà

Per approfondire, vedi Gruppi Ultras Italiani.

Gli ultras sono considerati come sottocultura giovanile da una parte della sociologia. Con questo termine si identificaun gruppo di individui accomunati da un determinato stile di vita, da alcuni vocaboli gergali, dalla diffusione di certicapi d'abbigliamento. Essi hanno un proprio sistema di valori e una propria ritualità, oltre ad un peculiare modo divivere lo stadio che non è lo stesso del tifoso comune. In tal senso possono essere intesi l'utilizzo della violenzacontro le tifoserie rivali e l'accettazione di essa secondo codici di comportamento condivisi. Sono tantissime anche lepagine Ultras nei Social Network tipo Netlog,Twitter,Google+ o Facebook..il blog o pagina piu interessante per fotoo notizie è senza dubbio " Mondo Ultrà " [2] pagina gestita da un gruppo di Tifosi Bergamaschi,c'è chi vocifera chesia proprio il Bocia (capo Ultrà dell'Atalanta) ad averla aperta per passatempo in quanto era diffidato.

La Curva Fiesole cuore degli ultras viola

Un recente studio[3] di impostazione sociolinguistica,analizzando gli striscioni esposti allo stadio dagli Ultrasdella Fiorentina, ha infranto la visione classica che iprecedenti studi di impostazione sociologica offrivanofocalizzando la loro attenzione sullo stadio (comespazio di significazione) e sull'uso della violenza comeaffermazione territoriale[4]. L'analisi sugli Ultras dellaFiorentina (analisi degli striscioni degli Ultras dellaFiorentina dal campionato 2004-2005 al 2010) sifocalizza sullo stile di comunicazione e le tematicheespresse dagli Ultras Viola ed emerge un quadro chemostra dinamiche comunicative complesse edarticolate, discostandosi dall’immagine classica che i

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Ultras 154

media veicolano sul fenomeno Ultras[5]. Gli striscioni si dimostrano infatti come un mezzo di espressione econdivisione di un’identità complessa e territorialmente radicata, che porta gli autori a sostenere l'ipotesi che ilfenomeno Ultras Viola sia non espressione di disagio sociale, come la maggior parte della letteratura adoggiAiuto:Chiarezza tendeva a volere dimostrareWikipedia:Uso delle fonti, ma, piuttosto, di rivendicazioneidentitaria con connotazioni culturali articolate e complesse che non mostrano correlazione alcuna con fenomeni ditipo violento[6], bensì con un nuovo modo identitario di essere ultras che non esplicità la sua essenza nello scontrofisico ma nell'affermazione identitaria e culturale[7].

Rivalità e amicizie

Per approfondire, vedi Derby (calcio) e Squadre gemellate.

Ogni tifoseria o gruppo ultras considera come rivali un certo numero di altre tifoserie di altre squadre. Le rivalità,oltre all’astio e ai tafferugli che ne conseguono, possono avere diversa origine.Il primo fattore è campanilistico, specialmente in paesi quali Italia e Spagna in cui vi è un forte orgoglioregionalistico o municipalistico. Oltre a tifoserie di squadre della stessa città, è molto comune il confronto fra i tifosidi formazioni provenienti da città vicine e province o regioni confinanti. Vi sono anche storiche rivalità di naturasportiva, sorte come conseguenza ad ingiustizie sportive subite o dopo che due squadre hanno condiviso una sortesimile all’inseguimento dello stesso obiettivo. Forti attriti si possono creare anche fra le tifoserie che sono ispirate dacontrapposta ideologia politica.Oltre alle rivalità esistono però anche gemellaggi ed amicizie. Il primo gemellaggio tra due tifoserie ultras risale al 9gennaio 1977, quando nacque tra gli ultras del Lanerossi Vicenza e quelli del Pescara. Il gemellaggio è tuttora moltosentito da ambo le tifoserie.

Ultras e politica

Per approfondire, vedi Tifo calcistico e politica.

I primi gruppi ultras sono sorti tra la fine degli anni '60 e l'inizio del decennio successivo, quando i giovanipartecipavano attivamente alla vita politica, spesso in forme apertamente contestatorie e molto violente. Da alloramolte curve e gruppi ultras hanno assunto una precisa connotazione ideologica, quasi sempre votata all'estremismo(sia di sinistra che di destra). Diversi sono anche i gruppi e le intere curve che si dichiarano apolitiche. Se all'iniziodel movimento erano le manifestazioni politiche ad avere avuto un forte impatto sulla creatività degli ultras, tantoche questi portavano allo stadio gli slogan dei cortei, ora avviene un fenomeno inverso. Grazie ad una certaesposizione mediatica e ad un notevole afflusso negli stadi, capita frequentemente che diversi cori scanditi nei corteipolitici vengano intonati sulle note di celebri inni da stadio. L'estremismo politico presente in molte curve, di destraquanto di sinistra, ha portato alla comparsa di striscioni condannati dall'opinione pubblica, dai mezzi dicomunicazione e dalle istituzioni poiché riconducibili all'antisemitismo, a festeggiamenti intorno a figure dittatorialiquali Stalin e Adolf Hitler, all'apologia del nazismo e alla derisione delle vittime dei massacri delle foibe. In Italia leautorità hanno reagito vietando i messaggi politici sugli striscioni e impedendo la riproduzione di qualsiasi simbolopolitico su ogni tipo di vessillo, onde evitare lo scontro fisico tra due tifoserie ideologicamente contrapposte.Visto il carattere popolare, le curve sono talvolta state viste e strumentalizzate come bacino elettorale.[8].

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Ultras 155

La repressione del fenomenoA partire dalla fine degli anni '90 in Italia, ma non solo, è in atto un tentativo di repressione da parte degli entigovernativi che tendono a porre fine ai movimenti ultras. Questi atti molto spesso sfociano in scontri violenti trapolizia e ultras. In alcuni casi gli ultras di squadre da decenni rivali si sono federate in manifestazioni contro laPolizia. Un esempio è il corteo comune tra milanisti, interisti, atalantini e bresciani dopo la morte di Gabriele Sandri,tifoso laziale ucciso in autostrada da un poliziotto con un colpo di pistola mentre dormiva in auto.Una netta accelerazione al processo di contrasto del “fenomeno ultras” è stata data attraverso l’introduzione delDaspo, della cosiddetta Tessera del tifoso e del divieto di trasferta per molte delle partite ritenute a rischioscontri[9][10][11][12][13].

Seguito della Nazionale italiana di calcioSul modello di quanto avviene già dagli anni ottanta in altre nazioni (quali Inghilterra, Germania, Olanda) anche inItalia si crea un gruppo di ultras che segue attivamente la Nazionale di calcio, i cosiddetti Ultras Italia[14]. Lanascita ufficiale avviene in occasione degli Europei 2004 in Portogallo. Lo 'zoccolo duro' del gruppo è formato daappartenenti a tifoserie del Nordest ma anche di Lazio, Campania, Puglia ed altre regioni. Quasi tutti gli appartenentisono ideologicamente vicini all'estrema destra, anche se i rapporti della Digos dicono che non c'è un'identificazionediretta con gruppi politici[15]. L'organizzazione prevede l'esposizione allo stadio di stendardi tricolori riportanti ilnome della città di provenienza e l'assenza di una leadership ben definita, a differenza di quanto avviene nei gruppidi club[16].Gli Ultras Italia salgono alla ribalta delle cronache in occasione della trasferta in Bulgaria del 2008 dove siverificano scontri con gli hooligan bulgari prima e durante la partita, al termine della quale vengono arrestati 5italiani[17]. Gli ultras vengono accusati anche di aver esposto vessilli e fatto cori fascisti durante la partita[18]. Nel2010 gli Ultras Italia si rendono autori di altri episodi di violenza e discriminazione come nelle amichevoli inAustria, dove rivolgono cori razzisti all'indirizzo del calciatore di colore Mario Balotelli[19], e Germania, dovevengono espulsi dallo stadio per il loro comportamento aggressivo[20].

Note[1] Ricerca a cura del Centro Studi Nove Gennaio Millenovecento - http:/ / www. novegennaiomillenovecento. it/ index.

php?option=com_content& view=article& id=102%3A23-ottobre-1932-la-nascita-del-tifo-organizzato-biancoceleste&catid=43%3Aricerche-e-scoperte-del-centro-studi& Itemid=151

[2] http:/ / www. facebook. com/ mondoultra[3] Nicola Guerra, Valentina Imperi, Claudia Vardanega, I poeti della curva. Un’analisi sociolinguistica degli striscioni allo stadio, Aracne 2010[4] / Tifosi bistrattati, tifosi sentimentali, tifosi violenti, tifosi innamorati... (http:/ / www. ultrasblog. biz/ 2010/ 03/ poeti-della-curva. html)[5] "I Poeti della curva" in Territori Sociologici - Università di Teramo (http:/ / www. territorisociologici. info/ pages/ posts/ n. -guerra-et-al.

---i-poeti-della-curva. -unrsquoanalisi-sociolinguistica-degli-striscioni-allo-stadio-19. php,)[6] I poeti della curva Uno studio che si ispira ai tifosi viola (http:/ / www. violanews. com/ news. asp?idnew=52105,)[7] "I poeti della Curva", gli striscioni dei tifosi viola diventano oggetto di studio (http:/ / www. fiorentinanews. com/ approfondimento_home.

asp?idn=74172,)[8] L'infiltrazione neofascista delle curve, in "Fascisteria. I protagonisti, i movimenti e i misteri dell'eversione nera in Italia (1945-2000)" di Ugo

Maria Tassinari, ed. Castelvecchi, 2001 (http:/ / www. carmillaonline. com/ archives/ 2007/ 02/ 002133. html#002133)[9] Maroni contro ultras: la partita più attesa dell’anno (http:/ / www. giornalettismo. com/ archives/ 78247/ maroni-contro-ultras-partita/ )[10] Ultras contro la Tessera del Tifoso chi non ce l'ha non va in trasferta - Risultati e ultime notizie calcio e calciomercato - La Gazzetta dello

Sport (http:/ / www. gazzetta. it/ Calcio/ SerieA/ 16-08-2009/ ultras-contro-tessera-tifoso-501052813868. shtml)[11] Tessera del tifoso, dodici mesi dopo la rivoluzione - Sport - Sky.it (http:/ / sport. sky. it/ sport/ calcio_italiano/ 2010/ 12/ 31/

tessera_del_tifoso_un_anno_dopo. html)[12] Trasferte vietate per quindici tifoserie Stop a ultrà di Roma, Atalanta, Milan - cronaca - Repubblica.it (http:/ / www. repubblica. it/ 2007/ 11/

sezioni/ cronaca/ tifosi-morto-2/ trasferte-vietate-15/ trasferte-vietate-15. html)[13] » CASMS: in due giornate ben 10 trasferte vietate (http:/ / www. calcioita. com/ serie_a/

casms-in-due-giornate-ben-10-trasferte-vietate-61436/ )[14] 200 errore (http:/ / blog. panorama. it/ italia/ 2008/ 10/ 13/ ultras-italia-tifosi-a-destra-da-anni-in-lotta-per-la-nazione/ )

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Ultras 156

[15] la Repubblica/sport: Attenzione agli Ultras Italia sono gli hooligans azzurri (http:/ / www. repubblica. it/ online/ sport/ itatrieste/ ultras/ultras. html)

[16] Ultrà Italia, ecco quelli che non vogliono Balotelli azzurro - Sport - Sky.it (http:/ / sport. sky. it/ sport/ calcio_italiano/ 2010/ 11/ 18/ultra_italia_profilo. html)

[17] Sofia, arrestati 5 ultrà italiani. La Russa: "Vergogna" - Calcio - Virgilio Sport (http:/ / sport. virgilio. it/ calcio/italia-bulgaria-scontri-fischi-inni-fascisti. html)

[18] Il leader-avvocato: «Le braccia tese? Non si possono abbassare con la forza» - Corriere della Sera (http:/ / www. corriere. it/ cronache/08_ottobre_13/ avvocato_ultras_italia_cori_fascisti_3fd93ede-98f2-11dd-bf8a-00144f02aabc. shtml)

[19] La vergogna - Il razzismo degli Ultras Italia: cori e «buu» contro Balotelli | Sport| Il SecoloXIX (http:/ / www. ilsecoloxix. it/ p/ sport/ 2010/11/ 17/ AMHMXWGE-balotelli_razzismo_italia. shtml)

[20] Gruppo 'Ultra'Italia' espulso da stadio (http:/ / www. corrieredellosport. it/ calcio/ 2011/ 02/ 10-155083/ Gruppo+ 'Ultra'Italia'+ espulso+ da+stadio)

Bibliografia• Rinella Cere, ‘Witches of our age’: women ultras, football and the media in Sport, Media, Culture: Global and

Local Dimensions, Bernstein, A. and Blain, N. eds., London, Frank Cass, 2003. ISBN 0714652997.• Daniele Segre, Ragazzi di stadio, Milano, Mazzotta, 1979. ISBN 8820204207.• Oliviero Beha; Franco Ferrarotti, All'ultimo stadio. Una Repubblica fondata sul calcio, Milano, Rusconi Libri,

1983. ISBN 8818278738.• Alessandro Dal Lago, Descrizione di una battaglia. I rituali del calcio, Bologna, il Mulino, 1990. ISBN

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Bompiani, 1992. ISBN 8845219593.• Balestrini Nanni, I furiosi, Milano, Bompiani, 1994. ISBN 8845221857.• Valerio Marchi, Ultrà. Le sottoculture giovanili negli stadi d'Europa, Roma, Koinè, 1994. ISBN 8881060019.• Daniele De Luca; Dario Colombo, Fanatics. Voci, documenti e materiali dal movimento ultrà, Roma,

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racconta, Sovera edizioni, 2009. ISBN 9788881248629.

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Ultras 157

• Andrea Ferreri, Ultras. I ribelli del calcio. Quarant'anni di antagonismo e passione, Lecce, Bepress, 2009. ISBN9788896130025.

• Stefano Faccendini, La trasferta, Edizioni Clandestine, 2009.• Maurizio Martucci, Cuori tifosi. Quando il calcio uccide: i morti dimenticati degli stadi italiani, Milano, Sperling

& Kupfer, 2010. ISBN 8820049104.• Vincenzo Abbatantuono; Domenico Mungo; Gabriele Viganò, Noi odiamo tutti. Il movimento ultras italiano

attraverso gli striscioni politicamente scorretti, Napoli, La Città del Sole, 2010. ISBN 8882924610.• Ivan Luraschi, La violenza negli stadi. Quello che i media non vogliono far sapere, 2003.• Silvano Cacciari; Lorenzo Giudici, Stadio Italia. I conflitti del calcio moderno, Firenze, La casa Usher, 2010.

ISBN 978-88-95065-42-7.

Filmografia• Ultrà (di Ricky Tognazzi, 1990, con Claudio Amendola)• L'ultimo ultras (di e con Stefano Calvagna, 2009)• Hooligans (I.D., UK, 1995)• Hooligans (Green Street, UK, 2005, con Elijah Wood)• The Football Factory (idem, UK, 2004)• Cass (di Jon S. Baird, UK, 2008)• Ultimo stadio (The Firm, UK, 1988)• E.A.M Estranei alla massa (di Vincenzo Marra, 2001)• Farebbero tutti silenzio (di Andrea Zambelli, 2001)•• Hooligan•• A.C.A.B.•• Tifo sportivo•• Tessera del tifoso• Mondo Ultrà (http:/ / www. facebook. com/ mondoultra)

Altri progetti

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Voortrekkers (movimento giovanile) 158

Voortrekkers (movimento giovanile)Voortrekkers è il nome di un movimento giovanile cristiano afrikaner, fondato in Sudafrica nel 1931, comealternativa di lingua afrikaans ai boy-scout anglofoni. I Voortrekker svilupparono una loro identità, rappresentata daitre valori della loro "ABC": Afrikanerskap, Burgerskap, Christenskap (africanità, cittadinanza, cristianità). Ilmovimento prende nome dai Voortrekker, i coloni afrikaner che si spinsero alla colonizzazione dell'entroterraafricano in seguito all'avvento del potere coloniale britannico nella Colonia del Capo.

Collegamenti esterni• (AF, EN) Sito ufficiale [1]

Note[1] http:/ / www. voortrekkers. org. za

Yo Soy 132

Poster usato dal movimento in alcunemanifestazioni.

Yo Soy 132 è un movimento politico giovanile messicano, formatoprincipalmente da studenti delle università, costituitosi durante lacampagna elettorale per le elezioni presidenziali messicane del 2012come risposta agli atteggiamenti autoritari di Enrique Peña Nieto,candidato del Partito Rivoluzionario Istituzionale e grande favoritodelle elezioni. Il nome Yo Soy 132 (in italiano Io Sono 132) è natocome espressione di solidarietà con gli iniziatori della protesta.

In una delle prime manifestazioni contro Peña Nieto si presentanosvariate decine di persone perché vogliono esprimere il disgusto deldispotismo di questo candidato. I telegiornali e mezzi dicomunicazione massiva affermano che erano solamente 131 elementiin una Nazione di oltre cento milioni di individui, il giorno successivonasce il movimento "io sono il numero 132" per far vedere lasolidarietà, che quei ragazzi non erano da soli. In breve tempo ilmovimento si espande a livello nazionale e al giorno d'oggi, subitodopo le elezioni (Luglio 2012) il movimento è attivo più che mai ed èformato (fonte non ufficiale) da svariate centinaia di migliaia dipersone, oltre a studenti si sono aggiunti anche genitori, insegnanti epersone comuni che non sono d'accordo con la linea politica di questoindividuo.Il movimento si batte per la libertà di espressione, invocando la democratizzazione della vita pubblica e dei mezzi dicomunicazione e un'elezione trasparente e senza brogli; chiede inoltre uguali possibilità di studio e di lavoro per tuttii cittadini e accesso a Internet per tutti.Il movimento è stato chiamato anche, sulla stampa internazionale, La primavera mexicana.Le proteste contro Peña Nieto sono state il detonatore che ha innescato una serie di manifestazioni che si sonoaggiunte a questo movimento.

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Yo Soy 132 159

Origini

MarchaYoSoy132

Monumento a la Patria; Merida,MarchaYoSoy132

L'11 maggio 2012 Enrique Peña Nieto era invitato a un incontro pressol'Universidad Iberoamericana, università privata di Città del Messico,durante il quale è stato contestato da un gruppo di studenti riguardoalla gestione del caso Atenco durante il suo mandato comeGovernatore dello Stato del Messico. Il candidato ha risposto aglistudenti:

« [...] ho preso la decisione d'utilizzare le forze di polizia per ristabilire l'ordine, sfortunatamente si sono verificati alcuniincidenti che sono stati tuttavia debitamente sanzionati [...] è stata una decisione che mi assumo personalmente [...] seguendoil legittimo diritto dello stato del Messico a fare uso della forza pubblica e questa decisione è stata validata dalla cortesuprema [...]. »

(Enrique Peña Nieto[1])

La sua risposta avrebbe infiammato gli studenti che hanno iniziato a cantare "Atenco non si dimentica" e hannocostretto Peña Nieto a ritirarsi in un bagno e lasciare l'università da un'uscita posteriore.Le principiali televisioni e testate giornalistiche del paese minimizzarono però le proteste, elogiando il trionfo diPeña Nieto nell'incontro e sostenendo che le limitate proteste erano state organizzate non da studenti ma da AndrésManuel López Obrador, candidato del Partito della Rivoluzione Democratica; i contestatori sono stati definiti daimedia "porros" (cafoni, delinquenti) e "entrenados" (addestrati). La rete televisiva Milenio TV pubblicò inoltre unvideo in cui simpatizzanti di Peña Nieto, fingendo di essere studenti dell'università, elogiavano il grande successo delcandidato.Dopo questa presa di posizione dei mezzi di comunicazione, 131 studenti della Ibero hanno pubblicato un video suYouTube, in cui mostravano i loro tesserini universitari per dimostrare di essere effettivamente studenti econfermavano di aver partecipato alla protesta. L'agitazione si è quindi scatenata sui social network, dove altristudenti e cittadini hanno iniziato ad appoggiare la protesta usando l'hashtag #YoSoy132 per identificarsi con il 132°studente e indicare la continuazione della protesta.

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Yo Soy 132 160

ManifestoIl 23 maggio 2012 il movimento ha manifestato la sua dichiarazione.[2] Tra i punti che spiccano sono:« Primo: Siamo un movimento al di fuori di tutti i partiti politici, e siamo cittadini. Non esprimiamo l' appoggio a nessuncandidato o partito politico, ma rispettiamo la diversità e l'opinione di tutti i membri di questo movimento. Ci auguriamo erichiediamo la difesa della libertà di espressione e il diritto all'informazione di tutti i messicani, perché entrambi glielementi sono essenziali per una cittadinanza cosciente ed attiva. Per tutto questo promuoviamo un voto informato eriflessivo. Crediamo che nella situazione politica attuale l'astensione e il voto nullo siano azioni inefficaci per costruiredemocrazia. Siamo un movimento che vuole la democratizzazione del paese e sappiamo che una condizione essenziale peraverla è la democratizzazione anche dei mezzi di comunicazione. Questa preoccupazione sorge dallo stato attuale diconcentrazione di tutti i mezzi di comunicazione in poche mani.

Secondo: YoSoy123 è un movimento partecipativo che non rappresenta un'unica università. La sua identità dipendesolamente dalle persone che si uniscono a questa causa e che ci si raggruppano attraverso i comitati universitari. »

Note[1] http:/ / www. quadratindf. com. mx/ Decision-2012/ Presidencia-y-Congreso/ Reciben-y-despiden-con-abucheos-a-Pena-Nieto-de-la-Ibero[2] “Yo soy 132”: Declaratoria y pliego petitorio (http:/ / www. animalpolitico. com/ 2012/ 05/ declaratoria-y-pliego-petitorio-de-yo-soy-132/ )

Collegamenti esterni• (ES) Sito ufficiale (http:/ / www. yosoy132media. org/ )•   131 Alumnos de la Ibero responden (https:/ / www. youtube. com/ watch?v=P7XbocXsFkI#t=0m0s).

YouTube. URL consultato in data 30 giugno 2012. (Video originale dei 131 studenti)

Portale Messico Portale Politica

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Youth crew 161

Youth crew

Youth crew

Originistilistiche

Hardcore punkStraight edgeMelodic hardcore punkPunk metal (dagli anni '90)

Originiculturali

New York, seconda metà degli anni '80

Strumentitipici

VoceChitarraBassoBatteria

Popolarità Forte nell'underground newyorkese negli anni '80, dagli anni '90 alcuni gruppi ispirati dalla scena come Hatebreed eRage Against the Machine hanno raggiunto un noto successo commerciale.

Generi derivati

MetalcoreHatecore

Positive hardcore

Generi correlati

Straight edgeHardcore punk

New York hardcore

Categorie correlate

Gruppi musicali youth crew · Musicisti youth crew · Album youth crew · EP youth crew · Singoli youth crew · Album video youthcrew

Lo youth crew è un sottogenere dell'hardcore punk e allo stesso tempo una subcultura, che divenne popolaresoprattutto tra il 1986 e il 1990, principalmente nell'area di New York, e in parte nell'area di Los Angeles. Il generefu definito dagli album di gruppi come Youth of Today, Gorilla Biscuits, Bold e Side By Side[1], pubblicati quasitutti con l'etichetta Revelation Records. Spesso questo movimento viene riconosciuto parte della scena New Yorkhardcore.Nella sua forma originaria era molto simile al melodic hardcore, ma molte tracce includevano pesanti breakdowntipici del mosh. Dagli anni '90 i gruppi appartenenti a questa scena hanno introdotto sempre maggiori influenzeheavy metal, contribuendo alla nascita del metalcore. Attorno al 1997, contemporaneamente a questa nuovatendenza, si sviluppò anche un breve revival del sound originale, grazie a gruppi come Floorpunch, Ten Yard Fight eIn My Eyes.

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Youth crew 162

Ideologia e origine del termineDiversamente dall'hardcore punk più ortodosso, gli esponenti di questa subcultura tendono a definirsi fuori dalmovimento punk, rifiutando lo stile di vita nichilista e autodistruttivo e abbracciando uno stile di vita più positivo,aderendo all'ideologia straight edge e a quella vegetarianista.Il nome youth crew deriva da crew, parola largamente utilizzata nell'hardcore per riferirsi a gruppi di amici formatisiper difendersi dalla violenza, osteggiata dagli appartenenti a questo movimento. Tra i primi ad utilizzare il terminecon questo significato gli Youth of Today con la traccia Youth Crew nel 7" Can't Close My Eyes, i 7 Seconds conl'album The Crew, i Judge con la canzone New York Crew e i Warzone con We're the Crew, contenuto nell'albumDon't Forget the Struggle, Don't Forget the Streets.Il 1988 è solitamente considerato l'anno d'oro del movimento e in generale dello straight edge di New York, pertantoil revival degli anni recenti è anche chiamato 88 hardcore revival. Sempre per questo motivo i gruppi youth crewutilizzano spesso il numero 88 per simboleggiare la loro origine e la loro appartenenza, senza alcuna intenzione diutilizzarlo come slogan nazista.

Alcuni gruppi•• Alone in a crowd•• Bold•• Brotherhood•• Chain of Strength•• Gorilla Biscuits•• Inside Out•• Insted•• Judge•• Justice League•• Mouthpiece•• Pagan Babies•• Side By Side•• Uniform Choice•• Unit Pride•• Youth of Today

Note[1] Youth of Today spearheaded the almost jock-like 'youth crew' movement embraced by some and mocked by others in the late '80s (ever heard

the phrase '88 hardcore'?). [...] YOT's no-frills music was filled with such now public-domain signifiers as gang vocals and heavy breakdowns.Ryan J. Downey, Youth of Today, Blood Runs Deep: 23 Bands Who Shaped the Scene, Alternative Press #240, luglio 2008, p. 109.

Portale Punk: accedi alle voci di Wikipedia che parlano di musica punk

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Yuppie 163

YuppieYuppie è la forma breve di Young Urban Professional. Termine inglese diffusosi internazionalmente, a partiredagli anni ottanta ha indicato un giovane professionista "rampante" che abbraccia la comunità economica capitalistaed in essa trova realizzazione.• Si vedano per contrapposizione hippie e yippie.Era la figura del giovane uomo d'affari tra i 25-35 anni, che ebbe origine a Manhattan verso la metà degli anniottanta. Giovani neo-laureati dalle università Yale, Harvard o Princeton, seguivano il sogno di diventare ricchi nelmodo più veloce buttandosi nella New York, che, durante l'era repubblicana di Ronald Reagan, aveva raggiunto unlivello elevato di benessere e prometteva molto per coloro che investivano e lavoravano in borsa.Molti di questi yuppies statunitensi frequentavano ristoranti e discoteche esclusive come il famoso Studio 54 diManhattan, quasi tutti lavoravano nei grattacieli del centro di New York, frequentando feste esclusive a volteorganizzate da loro colleghi o attori e anche dal famoso Donald Trump. Era comune tra di loro usare la cocaina comesvago e vestire abiti Armani e Versace, comprando quadri del famoso artista Jean-Michel Basquiat.Lo yuppie anni ottanta abitava in appartamenti arredati con colori monocromatici, poltrone e divani di pelle bianco enero con dettagli di acciaio cromato, in cucina era di rigore il forno a microonde come ultima novità tecnologica;spuntano i primi cibi precotti da scaldare per l'uomo che non si ferma mai, per l'uomo dinamico che non ha tempoper altro che il suo lavoro. La musica ascoltata erano i Duran Duran, Huey Lewis & The News, Prince, CyndiLauper; il compact disc era un must da sfoggiare, le cassette erano vecchie secondo la loro filosofia.

Il fenomeno dello "yuppismo" in ItaliaLo yuppie italiano era un'emulazione di quello americano, con figure di riferimento come Gianni Agnelli. Lacaratteristica dello yuppie degli anni ottanta era dettata dall'immagine e dalle diverse abitudini, nel cibo e neglisvaghi ma prevalentemente nell'ostentazione di uno stile di vita e di una ricchezza non sempre reale. È il periododella cosiddetta "Milano da bere", della moda elegante, degli sport estremi, delle arti marziali particolari, dellevacanze in posti esclusivi ed i ristoranti di cucina internazionale, con particolare attenzione a quella giapponese edindiana. L'epoca dello yuppismo terminò con lo scoppio di Tangentopoli.Lo stereotipo in Italia sembra tuttavia persistere ancora oggi sebbene notevolmente ridimensionato, dati i tempidifficili di un'economia in piena recessione, di impiego precario e con poco spazio per il facile guadagno, purrestando l'ostentazione di una ricchezza oggi accessibile a pochi. La figura dello yuppie appartiene attualmente aipochi professionisti e uomini d'affari, impiegati in settori importanti ma molto ristretti, prevalentemente di sessomaschile, abitanti nella metropoli milanese, che possono permettersi davvero un appartamento loft centrale, auto dilusso ed accessori d'avanguardia.

Lo yuppie sul grande schermoAlcuni esempi di film incentrati sul tema o ambientati in un contesto "yuppie":• Nove settimane e mezzo di Adrian Lyne (1986), con Mickey Rourke e Kim Basinger;• Via Montenapoleone di Carlo Vanzina (1986), con Carol Alt, Luca Barbareschi, Corinne Clery, Renee Simonsen;• Yuppies - I giovani di successo di Carlo Vanzina (1986), con Ezio Greggio, Jerry Calà, Massimo Boldi e Christian

De Sica;• Yuppies 2 di Enrico Oldoini (1987), con Greggio, Calà, Boldi e De Sica;• Wall Street di Oliver Stone (1987), con Michael Douglas e Martin Sheen;• Il segreto del mio successo, di Herbert Ross (1987), con Michael J. Fox;• Cocktail di Roger Donaldson (1988), con Tom Cruise;

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Fonti e autori delle voci 165

Fonti e autori delle vociAmmazzateci tutti  Fonte: http://it.wikipedia.org/w/index.php?oldid=61393859  Autori:: Adat, AndreA, Antenor81, Aplasia, Askenaz, Calabash, ChDario92, Ciccio Blaganò, Delfort,Delgiudice, Ethicom, Eumolpo, FrAnCiS, Francescost, Gac, Gacio, Gianluca91, Giova81, Gliu, Henrykus, Iardo, Jaqen, KS, Keeper1h, Krdan, Larry Yuma, Mac'ero, Marcuscalabresus,Massimobrugnone, Mess, NewLibertine, No2, Osk, Phantomas, Piddu, Rael, Sanremofilo, Ticket 2010081310004741, Trikke, Vipera, Viscontino, 217 Modifiche anonime

Beatnik  Fonte: http://it.wikipedia.org/w/index.php?oldid=62072935  Autori:: Ariel, Aryadeva, Capitan nuvola, Er Cicero, Fil, Gacio, Lornova, MisterMicro, Nepalese, No2, Pequod76, Pietro,Roger469, Senpai, Senza nome.txt, Simone, TierrayLibertad, Twice25, 14 Modifiche anonime

Black bloc  Fonte: http://it.wikipedia.org/w/index.php?oldid=62073662  Autori:: Barbaking, Bartleby08, Beechs, Biopresto, Brithos10, Cialz, Ciccio2995, Civvì, Codas, Dedda71, Diablo, ErCicero, Etrusko25, Eumolpa, Eumolpo, Franz Liszt, Frieda, Gacio, Gox, Horcrux92, Ignisdelavega, Il profeta, IlPisano, Jaakko, Klaudio, Marco 27, Marco Rosellini, Marte77, Matafione,Mickey83, Migio, Montreal, Moongateclimber, Narayan89, NewLibertine, Paginazero, Palombo91, Phantomas, Philo88, Piero, Pokipsy76, Sandrino77, Senpai, Servator, Snowdog, Superchilum,Tkt2008123110019475, Toobaz, Trixt, Yone Fernandes, Zippy1992, 113 Modifiche anonime

Black Metal Inner Circle  Fonte: http://it.wikipedia.org/w/index.php?oldid=60790412  Autori:: Aleripe, Andre86, Askeron, Bultro, Distyll, Generale Lee, Knoxville, Nordmann Azazel,Opus8490, Paginazero, Patafisik, Pracchia-78, RedPuma, Roberto82, Romero, SandorKrasna, Sbisolo, Senpai, Vipera, 29 Modifiche anonime

Casual (sottocultura)  Fonte: http://it.wikipedia.org/w/index.php?oldid=57813353  Autori:: Ary29, Azzurro2010, Beechs, BohemianRhapsody, Fil, Gacio, Marcok, No2, Okkiproject, Osk,Schwarze sonne, Senpai, Sirabder87, Snowdog, To011, Valerio79, 74 Modifiche anonime

Clubber  Fonte: http://it.wikipedia.org/w/index.php?oldid=60330677  Autori:: Biopresto, Cialz, Fil, Formica rufa, Gce, GilliamJF, Johnlong, MM, Marukou, No2, Osk, Reim, 12 Modificheanonime

Cultura giovanile  Fonte: http://it.wikipedia.org/w/index.php?oldid=59421794  Autori:: Beechs, Chem, Fil, Gacio, Gataz, Giacobino illuminista, Guidomac, Ines, Jk3000, Joebigwheel, Lollus,Looris, Lucas, Lucio Di Madaura, MM, Madaki, Mikils, Moloch981, NewLibertine, No2, Numberinn, Oile11, Pakdooik, PersOnLine, Piddu, Pretoriano1980, Rollopack, Sophia91, Superfranz83,Superleega, Tenebroso, Texpillar, Ticket 2010081310004741, Tommasso, Valepert, Windowsuninstall, 71 Modifiche anonime

Cultura underground  Fonte: http://it.wikipedia.org/w/index.php?oldid=61977680  Autori:: .jhc., Aintono, Alberodimele, Alexandrovic, B3t, Battarlin, Biopresto, Buggia, Cisco79, Dega180,Demart81, Ignisdelavega, Il palazzo, IlPasseggero, Mauro742, MisterMicro, Nubifer, Odoyaedizioni, Pakdooik, Phantomas, Piero, Plasm, Popop, SFC, SandorKrasna, Sefabetti, Snowdog, Ticket2010081310004741, 49 Modifiche anonime

Flower power  Fonte: http://it.wikipedia.org/w/index.php?oldid=56670634  Autori:: Adamanttt, Ancona Zappa, Joe123, Marco Plassio, Omino di carta, Pipep, Simon, 3 Modifiche anonime

Free party  Fonte: http://it.wikipedia.org/w/index.php?oldid=61941354  Autori:: Agnellino, AmonSûl, Ary29, Bramfab, Dadonene89, Eumolpo, Luketch, Marco Plassio, Massimiliano Panu,Moongateclimber, Moroboshi, No2, Yiyi, 14 Modifiche anonime

Gabber (sottocultura)  Fonte: http://it.wikipedia.org/w/index.php?oldid=61316757  Autori:: Amos-story, Ary29, Asdalol, Elitre (WMF), Eumolpo, Gabbahead., Gambo7, Guidomac, Horcrux92,M&A, Marco Plassio, Massimiliano Panu, Mety, Mety33, Midnight bird, NewLibertine, No2, Peppo, Pracchia-78, RobyBS89, Rojelio, Shardanaa, The Polish, ValterVB, Vituzzu, Weirdnata,^musaz, 78 Modifiche anonime

Gay skinhead  Fonte: http://it.wikipedia.org/w/index.php?oldid=61644707  Autori:: Absinthe, AttoRenato, Bart ryker, BohemianRhapsody, Eumolpo, G.dallorto, Lollus, Marcok, Mau db, MigelSances Huares, Nevermindfc, NewLibertine, No2, Okkiproject, Petit Pinko, StrayToaster, 6 Modifiche anonime

Grunge  Fonte: http://it.wikipedia.org/w/index.php?oldid=61676653  Autori:: -Sersen-, .anaconda, Alec, AlexJacob, Alfreddo, AnjaQantina, Ary29, AttoRenato, Azrael555, Bart ryker, Baruneju,Basstab, Benjamin Burnley 92, BlackOrestes, Cantaru, CapPixel, Cinzia, Cloj, Cotton, Cropcircles, Cyborg 004, Dardorosso, Demart81, Dread83, Eumolpo, Fil, Fra dimo, Frack, Freddyballo,Frieda, Furyo Mori, Gabrio, Gac, Gacio, Giannib, Guidomac, Hashar, Heavymachinegun, Horcrux92, IlPasseggero, Isacco Nucleare, Jk3000, Joe mentina, JohnnnyRotten9999, KS, Kaleido,Klaudio, Kurdt, Kurt Eugen Graf von Schleicher, Lemke, Linx, Lollus, Lucas, Luciogiovanni, Luigi210879, Luisa, Manusha, MapiVanPelt, Marcok, Marius, MarkyRamone92, MassimilianoPanu, Meat Puppet, MetalMonkey, Midnight bird, Moloch981, Moonska, Mpiva, Mr buick, MusicLover650, Mydeadflower, Nachash, Nadni, Nalegato, No2, NuM3tal95, Numbo3, Pallicca,Pequod76, Phantomas, Ppalli, Quatar, Quiet-tiz, R0tAbLe, Remulazz, Retaggio, Sannita, Sanremofilo, SbiellONE, Sbisolo, Seifer79, Senpai, Snowdog, Soprano71, Suisui, Superchilum,Telespallapippa, Template namespace initialisation script, Tenebroso, Ticket 2010081310004741, Tizianozep, Torsolo, Twice25, Valexer, Viames, XROBYx, Yosri, ^musaz, 229 Modificheanonime

Happy slapping  Fonte: http://it.wikipedia.org/w/index.php?oldid=56776819  Autori:: .snoopy., Agnellino, Fabio.gastone, Gacio, Giannilu98, Helios, Jacklab72, Pil56, Pippomone, 3 Modificheanonime

Hate-Edge  Fonte: http://it.wikipedia.org/w/index.php?oldid=55595504  Autori:: Alleborgo, Felisopus, Horcrux92, Ines, Lollus, Marcok, Moongateclimber, Pil56, Sandr0, Stefano Trento,Veneziano, 8 Modifiche anonime

Herbert  Fonte: http://it.wikipedia.org/w/index.php?oldid=56784738  Autori:: BohemianRhapsody, Caulfield, Fil, Gacio, Horcrux92, Lollus, Mikelima, No2, Nrykko, Okkiproject, Sbisolo,Syrio, Triple 8, 13 Modifiche anonime

Hippy  Fonte: http://it.wikipedia.org/w/index.php?oldid=62064165  Autori:: Achillu, Afranz, AlMicero, Alberodimele, Amarvudol, AndreA, Ary29, Beechs, Boboseiptu, Bramfab, Buggia,Bultro, Calabash, Dama.jaah, Daniele Pugliesi, Danilo, Dedda71, Elwood, EmSiV, Ermentrude, Eumolpo, Fale, Fiaschi, Fradeve11, Frieda, G.M. Sir Lawrence, Gacio, Giacobino illuminista,Gianfranco, GianmariaRizzardi, Giulyfree, Guidomac, Hal8999, Hashar, Hellis, Ignisdelavega, Ines, Johnlong, Jollyroger, Kal-El, Klaudio, Kurtsb, Lineadombra, Lota197, M7, Macaleph,Manusha, Maquesta, MarRav, Marcok, Maxcip, Medan, Mickey83, Mikelima, MisterMicro, Mogra, Moloch981, Neemia, Nemo bis, Nepalese, NewLibertine, Nicoli, No2, Pakdooik, Paoloecofilosofia, Pequod76, Phantomas, Piero, Pizzaebirra2008, Psylocibe, Ptolemaios, Quelbravoragazzo, Rabinki, Rael, RanZag, Ripepette, Roger469, Sanremofilo, Senza nome.txt, Shivanarayana,Squattaturi, Suisui, Supernino, Tanet, Taueres, Ticket 2010081310004741, Tizianok, Trikke, Truman Burbank, Valerio79, Viola, Viscontino, Wolf, Xunah, host98-251.pool80117.interbusiness.it,149 Modifiche anonime

Hooligan  Fonte: http://it.wikipedia.org/w/index.php?oldid=61437324  Autori:: 4ndr34, Ary29, Beechs, Crisarco, Diuturno, ElfQrin, Fil, Franz Liszt, Freddyballo, Gacio, Gianni Maggio,Giorces, Guidomac, Legendcrow, Lollus, MacLucky, NewLibertine, Pakdooik, Phantomas, Piddu, Piero, Pèter, SamInside, Shivanarayana, 47 Modifiche anonime

Indiani metropolitani  Fonte: http://it.wikipedia.org/w/index.php?oldid=61692665  Autori:: Alemari, Carlinfante, Elbloggers, Framo, Gacio, Ines, Magica, Marco erler, Marte77, Orric, Patafisik,Pequod76, Phantomas, Pizzaebirra2008, Pnc net, Shaka, Truman Burbank, Twice25, 15 Modifiche anonime

Inter City Firm  Fonte: http://it.wikipedia.org/w/index.php?oldid=58632483  Autori:: AndreA, Ary29, Enok, Fil, Francesco S., Gacio, Mad283, Pakdooik, Pequod76, Puzza87, Ticket2010081310004741, Tommaso.guerini, 18 Modifiche anonime

Jerkin'  Fonte: http://it.wikipedia.org/w/index.php?oldid=61371525  Autori:: Carschten, Dani4P, Eumolpo, Johnlong, Masottia, Patafisik, Valerio79, 11 Modifiche anonime

Kogal  Fonte: http://it.wikipedia.org/w/index.php?oldid=62155949  Autori:: Antonio la trippa, Bart ryker, Dabi, Eumolpo, Joccia, Leoo, Panapp

Le Grand Don  Fonte: http://it.wikipedia.org/w/index.php?oldid=60804348  Autori:: Alessiopuntoit, Gianfranco, Giulio Bordonaro, Klaudio, Marco 27, Patatinadd, Phantomas, Sailko,Vmoscarda, 10 Modifiche anonime

Légions Noires  Fonte: http://it.wikipedia.org/w/index.php?oldid=57360512  Autori:: Andre86, BetweenBronzeWalls, Bultro, Colervs, Dr Zimbu, Formica rufa, MarkyRamone92, Sanremofilo,ValterVB, 3 Modifiche anonime

Merry Pranksters  Fonte: http://it.wikipedia.org/w/index.php?oldid=61517391  Autori:: Calabash, Caulfield, MisterMicro, Pizzaebirra2008, ShiningStar8380, 3 Modifiche anonime

Metallaro  Fonte: http://it.wikipedia.org/w/index.php?oldid=61648429  Autori:: Antonius Block, Bramfab, Bultro, Darth Master, Dega180, Eumolpo, Gokuuzumaki1, Gondola, Harlock81,Il$uperGattone, Kronos, L736E, Lucas, M7, Marco Plassio, Marcok, Mauro Tozzi, Niculinux, Pracchia-78, Rago, Sanremofilo, Snow Blizzard, 16 Modifiche anonime

Page 169: Movimenti giovanili.pdf

Fonti e autori delle voci 166

Millwall Bushwackers  Fonte: http://it.wikipedia.org/w/index.php?oldid=57547442  Autori:: Eumolpo, Razzairpina

Movimento antimafia  Fonte: http://it.wikipedia.org/w/index.php?oldid=61889905  Autori:: Antiedipo, Delfort, Delgiudice, Donjel, Formica rufa, Gacio, Horcrux92, Info Centre 2000, Jaqen,Klone123, Mac'ero, Nalya, NewLibertine, Niculinux, Qwan, Sicilarch, Silas Flannery, Trikke, Viscontino, 18 Modifiche anonime

Movimento del '77  Fonte: http://it.wikipedia.org/w/index.php?oldid=62173706  Autori:: AKappa, Airon90, AlaVerde, Alessandro Cauli, Apolide, Askeron, BMF81, Blackcat, Bramfab, BrunaAlasia, Campera, Chatcaresse, Demart81, Desade.divinmarchese, Diegofio, Elbloggers, Emanuele Romeres, Etrusko25, Eumolpo, Fabio.gastone, Formica rufa, Fpittui, Framo, Gacio, GeneraleLee, Horcrux92, Littoria, MM, Magica, Manliogullotta, Marcok, Marinaccad, Marte77, Maxcip, Menu82, NewLibertine, Nicerba, Niculinux, No2, Pakdooik, Paopp, Phantomas, Pracchia-78,Presbite, Pèter, Retaggio, SandorKrasna, Servator, SpeDIt, Stonewall, Superzen, Tanet, Tartarox, Tenebroso, Teocrito, Trixt, Truman Burbank, Wip, 60 Modifiche anonime

Movimento Studentesco  Fonte: http://it.wikipedia.org/w/index.php?oldid=61986851  Autori:: Ags, Al Pereira, AnjaQantina, BMF81, Bramfab, Bronzino, Calabash, Danilo, Delehaye, Django,Elbloggers, Etrusko25, Formica rufa, Formichino, Gac, Gacio, Gaux, Ilcontestatore, Jose Antonio, Marcok, Marinaccad, Marte77, Nemo bis, NewLibertine, Nicolade, No2, Pakdooik, Paolo.94,REXLEX, Sbisolo, Servator, Squattaturi, Tia solzago, Tiesse, Valepert, Viola sergio, 45 Modifiche anonime

Nazi punk  Fonte: http://it.wikipedia.org/w/index.php?oldid=57113341  Autori:: Agatodaimon, Barbaking, Delas, Furyo Mori, Gacio, Generale Lee, Indigesto, Klaudio, Lollus, Mac'ero, Marcok,Marcol-it, MarkyRamone92, Metralla, Mystic84, NewLibertine, P tasso, Patafisik, Pepperoni e carciofi, Perozzi, Piddu, Puppybarf, Sbisolo, Senpai, Sirabder87, Stellarossa, Tanet, Taueres, Ticket2010081310004741, Virnupok, 58 Modifiche anonime

L'orda d'oro  Fonte: http://it.wikipedia.org/w/index.php?oldid=57788732  Autori:: Elbloggers, Franco56, Giba 73, Marcol-it, Mauro742, Schickaneder, Trixt, Truman Burbank, Wip

Paninaro  Fonte: http://it.wikipedia.org/w/index.php?oldid=60503505  Autori:: AdBo, Alby1977, Alessandrovittorio 19971962, Alezangrilli, Alkalin, Ary29, Asdf1234, Beechs, Biopresto,Borgil, Brutus, Buggia, Bultro, Carlomorino, Chem, Cloj, Cotton, Crepuscolo1910, Danyele, Dedalus77, Dega180, Desmodromico, Dr Zimbu, Drunkpiper, Fabiusart87, Fabri88, Feddar, Fil,FranzK2, Giocampa, Giovannigobbin, Goldeneye, Guidomac, Gvf, Harlock81, Hellis, Ho Sonno, Ignisdelavega, Klaudio, Kurio, Larry Yuma, Lotho2, LtWorf, Luca Losa, LucaLuca, Luisa,LukeWiller, MARTI00IT, MaEr, Materazzi, Mauro Tozzi, Mokina, Moongateclimber, Mr buick, NastyChris, Numerettiano, Okkiproject, Pakdooik, Paolotacchi, PersOnLine, Phantomas, Pinoalpino, Piratozzo, Pracchia-78, Rdocb, Rebeldeparinoz, Ripepette, Roberto1974, Romero, Salvatore53, Samoano, Sbisolo, Shivanarayana, Snow Blizzard, Staffbustocco, StefanoRR, Superchilum,Svalbard, Taueres, Theferro, Tia solzago, Ticket 2010081310004741, Tirinto, To011, Vipera, Watcheach, Wikif, Wikimigi, Yiyi, Zaku, Zerodueotto, 220 Modifiche anonime

Pioniere (Unione Sovietica)  Fonte: http://it.wikipedia.org/w/index.php?oldid=61046882  Autori:: Rago

Proteste degli studenti cileni nel 2011  Fonte: http://it.wikipedia.org/w/index.php?oldid=62075256  Autori:: Asdalol, E-Soter, Eumolpo, Marinaccad, Pietro Chiocca, Pracchia-78, Sanblihac,Sanremofilo, 31 Modifiche anonime

Punkabbestia  Fonte: http://it.wikipedia.org/w/index.php?oldid=58927375  Autori:: Ablaze85, AmonSûl, Biopresto, ChemicalBit, Cloj, DarkAp, Disco2Disco, Djnikkei, Giorgian,Giovannigobbin, Giuseppe luci, Guidomac, Hakumomo, Hanlig, Helios, IlPisano, Joecrazy, Kiado, Konrad lorenz, Larry Yuma, Leoman3000, Loroli, Luca83, Lucas, Manusha, Marukou,Mediano88, Moongateclimber, Mr buick, Nalegato, Nevermindfc, Otrebla86, PaneBiancoLiscio, Pipep, Podestà, Rael, Ron Paul, Senpai, Smg, Tenebroso, Ticket 2010081310004741,Vecchiaguardia, Vipera, 78 Modifiche anonime

Rave party  Fonte: http://it.wikipedia.org/w/index.php?oldid=61977610  Autori:: *Raphael*, .mau., Agnellino, Alexander VIII, Alexjenn, Andreanat, Ariel, Ary29, AttoRenato, Beechs,Biopresto, Caemlyn, ChemicalBit, Dadonene89, Danichiari, Ddosso, Dome, Elwood, Eumolpo, Gac, Gacio, Gan, Gce, Gssdrone1, Hauteville, Horcrux92, Jacopo, Kiado, Manusha, Marie deFrance, Mindinrave, Moongateclimber, Nick1915, Nikodb07, No2, Ocia87, Osk, PandeF, Phantomas, PsYLo, RanZag, Ranma25783, Revares, Rutja76, Salento81, Sbisolo, Senza nome.txt,Snowdog, SuperVirtual, Tanarus, Ticket 2010081310004741, Trixt, Venusia66, 99 Modifiche anonime

Redskin  Fonte: http://it.wikipedia.org/w/index.php?oldid=57278205  Autori:: Airon90, Al Pereira, Ary29, El paco, Gliu, NewLibertine, No2, Pakdooik, Paolo.santamato, ZioNicco, 7 Modificheanonime

Rude Boy  Fonte: http://it.wikipedia.org/w/index.php?oldid=57116349  Autori:: B3t, Elbloggers, FENIX 89, Fil, Furyo Mori, Gacio, KS, Lagunarock, Lollus, Loox, Malemar, Mystic84, Saccio,Sandr0, Sbisolo, Tenebroso, Ticket 2010081310004741, 40 Modifiche anonime

Scooter Boy  Fonte: http://it.wikipedia.org/w/index.php?oldid=41997195  Autori:: AdBo, BohemianRhapsody, Caulfield, Fil, Gacio, Lollus, Marco Plassio, Marte77, Pil56, Sbisolo, Ticket2010081310004741, 3 Modifiche anonime

Skin88  Fonte: http://it.wikipedia.org/w/index.php?oldid=62171039  Autori:: Airon90, AlMicero, AlessioEnnesse, Amux, Barbicone, Biopresto, Den Hvite Guden, Etrusko25, Eumolpo, Fil,Furyo Mori, G.dallorto, Gacio, Generale Lee, Grandeepopea, Guidomac, Helios, Horcrux92, JaynFM, Lollus, Malemar, Marcok, Marte77, Massimiliano Panu, NewLibertine, No2, Oiskrewdriver, Okkiproject, Paolo.santamato, Pepperoni e carciofi, Pracchia-78, Quatar, RedPuma, Sbisolo, Shivanarayana, Sirabder87, Tanet, Virnupok, Vituzzu, 103 Modifiche anonime

Skinhead  Fonte: http://it.wikipedia.org/w/index.php?oldid=60772709  Autori:: .jhc., Absinthe, Airon90, Al Pereira, AlessioEnnesse, AndreA, Austro, Bafe, Barbaking, Beechs, Biopresto,BohemianRhapsody, Brownout, Calabash, Castagna, Ciosbo, Civvì, Cruccone, Cyberuly, Damiel, Dedda71, Dega180, Deliriumtremens, Den Hvite Guden, Denierbud, Dommac, Eddiestubbard,Elbloggers, Emme17, Emysimo, Ermannoclaypool, Etrusko25, Eumolpa, Fafabifiofo, Fil, GBG, Gabrasca, Gacio, Gambo7, Giuliano56, Grifone87, Helios, Horcrux92, Ignisdelavega, Il Rappo,Ita01, Jacopo, Jollyroger, Kevor, Klaudio, Lollus, Lucas, Luisa, Lumage, M7, Malemar, MartcusMCMLXXXIX, Ned338, Nemo bis, NewLibertine, No2, Okkiproject, Otrebla86, Outer root, Ptasso, Paolo.santamato, Patafisik, Phantomas, Pracchia-78, Razzairpina, Ripepette, S.cavanna, Sandr0, Sbisolo, Sic1986, SkY`, Skin91, Snow Blizzard, Snowdog, Sparapaino, Stefano Trento,StrayToaster, Tanet, Tanonero, Taueres, Tenebroso, Ticket 2010081310004741, Tomi, Ub, Vmoscarda, Zagor te nay, 421 Modifiche anonime

Summer of Love  Fonte: http://it.wikipedia.org/w/index.php?oldid=61337302  Autori:: %Pier%, AlMicero, Ciospo, Danyele, Jalo, Marcok, Pizzaebirra2008, Sailko, 12 Modifiche anonime

Tampax (rivista ed editrice)  Fonte: http://it.wikipedia.org/w/index.php?oldid=61189540  Autori:: Alberodimele, Calabash, Capitan nuvola, Chiyako92, Eumolpo, Hal8999, Kal-El, MercedesBenz, 18 Modifiche anonime

Teddy Boy  Fonte: http://it.wikipedia.org/w/index.php?oldid=57117720  Autori:: *Raphael*, Civvì, Daniele Pugliesi, Dommac, Formica rufa, Gabbiere, Gacio, Gonne junior, Ines, LadyF, LarryYuma, LodA, Lollus, Mizardellorsa, Nalegato, Quellogrosso, Ricce, Sbisolo, Scalimani, Under, Valerio79, WTM, 16 Modifiche anonime

Trojan skinhead  Fonte: http://it.wikipedia.org/w/index.php?oldid=58932874  Autori:: Absinthe, BohemianRhapsody, Fil, Larry Yuma, Lollus, Malemar, Marte77, NewLibertine, Okkiproject,Paolo.santamato, Patafisik, RedPuma, Sbisolo, Ticket 2010081310004741, 17 Modifiche anonime

Ultras  Fonte: http://it.wikipedia.org/w/index.php?oldid=62055827  Autori:: .snoopy., 2diPikke, AAVUF, Airlann, AlessioEnnesse, Alexander VIII, Alpi84genova, Aquilelupo, Beechs, Bramfab,Broussardc, Buggia, Bultro, C.s.9.1.1900, CK PE, Caemlyn, Carcarlo, Chem, Chemako0606, Civvì, Crepuscolo1910, Crisarco, CvlPla, Danilo, Doc.mari, Domyinik, Earthquake, El paco, Elfeliz,Enok, Er Cicero, Erpaolo9, Eumolpo, FENIX 89, Fabior1984, Fede The Game, Fil, Fire90, Fradi321, Frigotoni, Furyo Mori, Gabro999, Gacio, Gasolino, Gentedimare, Giacomo Seics,Gianckydimaio, Giuse93, Grigio60, Guidomac, Hooman79, Horcrux92, Impressioni di Settembre, IndyJr, Ines, Jalo, Japhysmith, Jaqen, Joana, Johnlong, Kaspo, Klamm, Kranio77, Lilgioz, Loberti, Lucas, Lueteo, Luisa, MacLucky, MattSid, Maximix, Mess, Mikils, Mitropank, Mondo Ultrà, Nicpac, Nordavind, Nrykko, Onetonycousins, Pakdooik, Paul Gascoigne, Pequod76,Phantomas, Phyk, Piddu, Pietro Chiocca, Pil56, Pracchia-78, Prof.Quatermass, Qbert88, Quoniam, Ragazzzo, Razzairpina, Redsun, Rinella Cere, Rl89, SLAS's son, Sandokan1991, Santeria,Sconvoltspisa87, Senpai, Shivanarayana, Simo82, Snowdog, Tanonero, Taueres, Theirrulez, Thorin III, Triph, Valepert, Vipera, Vituzzu, Wanjan, 432 Modifiche anonime

Voortrekkers (movimento giovanile)  Fonte: http://it.wikipedia.org/w/index.php?oldid=57184814  Autori:: Aracuano, Moongateclimber, Superchilum

Yo Soy 132  Fonte: http://it.wikipedia.org/w/index.php?oldid=61462294  Autori:: Bbruno, BohemianRhapsody, Eumolpo, Gac, Marcolopezdiaz, Pegna, Pracchia-78, Ryuu, 2 Modifiche anonime

Youth crew  Fonte: http://it.wikipedia.org/w/index.php?oldid=60744215  Autori:: Ary29, Barbaking, Horcrux92, Lollus, Manusha, MarkyRamone92, Sanremofilo, Sbisolo, Sirabder87, 9Modifiche anonime

Yuppie  Fonte: http://it.wikipedia.org/w/index.php?oldid=61405283  Autori:: Al Pereira, Alezangrilli, AndreA, Blues 1911, Cat on venus, Caterpillar86, Danyele, Dzag, Emc2, Fale, Gacio,Guidomac, Ines, Lacoonte, ManigoldodiCancer, Manusha, Medan, Nick.eaglet, No2, Panapp, Quelbravoragazzo, Sixam, Stc, Stefania75, Tano-kun, Trikke, Valepert, Wikimigi, 46 Modificheanonime

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