Mostrami 6 - Scheda Artisti
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Mostrami 6: L’arte contemporanea a sostegno della donna
11 – 12 Maggio 2013
CAM Falcone – Borsellino
“Quando si scrive delle donne, bisogna intingere la penna nell’arcobaleno”.
Que- sta frase di D. Diderot ha ispirato il mio progetto in cui la
contrapposizione tra bianco/nero e l’utilizzo del colore assumono un valore
esplicativo. Il bianco/nero indica il contesto in cui si muove il mondo
femminile, costretto e limitato da un modello di vita che da secoli gli è stato
cuci- to addosso e che tenta di soffocare le infinite aspirazioni e i talenti che
ogni donna possiede. E’ proprio col colore che ho pensato di rappresentare
queste risorse nascoste, che solo in troppo pochi esempi abbiamo visto
manifestarsi e realizzarsi concretamente, ma che purtroppo in una gran-
dissima parte della popolazione mondiale abbiamo visto soffocare e
inaridire sotto il peso di tradizioni distorte.
Alessandra Pivato
10/07/1981
L’obiettivo di “Donne Invisibili” è quello di focalizzare l’attenzione
dell’osservatore, catturato inizialmente dai colori, sui valori principali delle
donne, scritti però con il linguaggio tipico dei non vedenti: il braille. In questo
modo essi, pur essendo visibli, risultano incomprensibili e indecifrabili. Fermarsi
all’apparenza rende ciechi.
Alessandro D’Aquila
30/10/1989
Ho voluto descrivere la donna nel suo ambiente naturale, nella sua vita
quotidiana, senza troppi addobbi o superficialità, ma solo la sua forma che
la contraddistingue: tutto questo attraverso dei monitor anonimi, pronti solo
per riprendere, in silenzio, quello che sta accadendo.
Cristina Marasini
3/01/1989
Mostrami 6 – L’arte contemporanea a sostegno della donna
10-12 Maggio 2013, CAM Falcone Borsellino, Milano
Il progetto vorrebbe portare l’osservatore ad esaminare la violenza sulla
donne da un punto di vista più subdolo ed angosciante rappresentando
alcune delle violenze più comuni perpetrate ai danni delle donne dipinte in
maniera assai cruda con toni scuri che ricordano il buio delle vie delle
metropoli e colatura rosse che simboleggiano il sangue delle ferite fisiche e
morali.
Davide Dadenes
17/09/1981
Il tuffo sincronizzato femminile è uno sport che mi ha sempre affascinato,
perciò ho deciso di trarne ispirazione, rappresentando delle figure esili librarsi
nell’aria. Ho giocato sulle trasparenze di un materiale quale la plastica per
ottenere il senso di leggerezza del tuffo.
Giorgia Moretti
18/06/1980
Ho rappresentato cinque donne straordinarie nell’atto di fumare, il fumo di
una donna può raccontare tanto... Attraverso il fumo di queste donne, dalle
sfaccettate personalità e dai tempe- ramenti incandescenti, esce tutta la
loro essenza. Le loro bocche socchiuse fanno simbolicamente uscire il fumo
che rappresenta la loro anima e il loro elegante caos interiore elemento che
caratterizza grandi artisti,poeti, geni..donne icone con percorsi di vita diversi
che hanno saputo valo- rizzare quanto di più bello esiste in una donna.
Ilaria Bochicchio
3/05/1988
Mostrami 6 – L’arte contemporanea a sostegno della donna
10-12 Maggio 2013, CAM Falcone Borsellino, Milano
Autoditatta, medico psichiatra per vocazione, artista per necessità
espressiva.
Irene Lucia Vanelli
6/01/1982
Tutto il
lavoro si basa sulla geometria e sulla simmetria. Per vocazione e per
necessità , un omaggio alla bellezza femminile comune inevitabil- mente
unica. Ritratti di donne comuni con stili e grazie opposte fra loro. Una
raccolta di scatti etereogeni di mol- teplici avvenenze. Un omaggio al
fascino femminile creato attraverso ritratti di donne comuni, che davanti
l’obiettivo dischiudono la loro anima al mondo.
Marica Minotti
3/12/1978
Betrayed (tradita) è una metafora della condizione della donna, il cui
disagio - anche quand’essa trova il coraggio di comunicarlo - viene spesso
ignorato, nascosto o manipolato rendendo necessario uno sforzo da parte
nostra per sentire, in una frase sottovoce, un grido di aiuto.
Marco Mondani
31/12/1983
Mostrami 6 – L’arte contemporanea a sostegno della donna
10-12 Maggio 2013, CAM Falcone Borsellino, Milano
Un atteggiamento sbaglia- to, quello dell’omertà che costringe la donna
all’annientamento della propria persona. Un atteggiamento che deri- va
dalla paura o forse dall’amore, ma che porta alle stesse […]
[…] estreme conseguenze, alla morte psicologica ma anche fi- sica.
Leggendo le storie contenute nel libro “Ferite a morte” scritto per l’omonimo
spettacolo da Serena Dandini, si arriva presto alla conclusione che il
femminicidio non è un fenomeno che tocca solamente i paesi meno
sviluppati, non è un argomento storico del passato. Ma riguarda il mondo
nella sua totalità, il mondo attuale. Le vittime han- no solo una “colpa”
comune , essere donne. Il progetto che ho presentato per la sesta edizione
di Mostra-mi è ispirato soprattutto ai racconti contenuti nel libro.
ROSITA URICCHIO
20/8/1989
Il soggetto che da sempre prediligo, in ambito figurativo, è la poetica legata
al ritratto femminile. Amo cercare vecchie foto dimenticate in un cassetto, e
attraverso la mia tecnica, nel ritrarle dare loro un nuovo e più intenso valore
per guadagnarsi un posto nel ricordo delle persone che le osservano.
Valentina Ceci
26/09/1985