Monte Sole LA ROCCHETTA MATTEI civile … · Scola è uno dei borghi di origine medievale meglio...

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LA ROCCHETTA MATTEI E I SUOI DINTORNI Comitato Gestore della Rocchetta Mattei c/o Pro Loco Riola, via Nazionale 117 40038 Riola (BO) Telefono 3276157484 www.rocchettamattei-riola.it [email protected] Costruita alla fine degli anni ’50, Casa Morandi è stata donata al Comune di Grizzana con lascito testamenta- rio da Maria Teresa Morandi, scomparsa il 2 agosto 1994, a condizione che venisse mantenuta nello stato in cui si trovava e che fosse resa disponibile ai visita- tori. La casa a due piani è stata progettata tenendo come punto di riferimento la casa di fronte, casa Veggetti, dove la famiglia Morandi venne ospitata a partire dal 1913, e sorge sul punto da dove l’artista amava ri- prendere il paesaggio grizzanese, in particolare i Fie- nili del Campiaro. All’interno di casa Morandi di particolare interesse sono la biblioteca, lo studio e la camera da letto. www.comune.grizzanamorandi.bo.it visite solo su richiesta www.cesaremattei.com visite solo su richiesta Il comitato storico e culturale si occupa della storia del conte Cesare Mattei, inventore della medicina chiamata Elettromeopatia; il comitato ha conservato le memorie, i documenti e gli oggetti appartenuti al conte. Negli anni ha promosso mostre, esposizioni, conferenze ed attività culturali per far conoscere la storia della Rocchetta. Il parco custodisce le memorie legate all’eccidio di Monte Sole; la natura custodisce il dolore e la fatica di tante famiglie segnate dalle vicende del passaggio del fronte; custodisce la memoria dei quei fatti che rimproverano i nostri giorni additando come via della civile convivenza una solida speranza di pace per una società senza più conflitti. All’interno del parco il monastero della Piccola Fami- glia dell’Annunziata fondato da don Giuseppe Dos- setti, figura eminente della storia del dopoguerra un piccolo opuscolo di benvenuto per presentare ai nostri ospiti i luoghi che circondano il castello della Rocchetta Mattei valorizzando scorci noti e meno noti La Rocchetta Mattei è un eclettico edificio della secon- da metà dell'Ottocento che mescola stili diversi, dal falso medievale al moresco, voluto dal Conte Cesare Mattei, letterato, politico ma soprattutto medico auto- didatta che si dedicò alla ricerca di una cura contro il cancro arrivando a definire una nuova scienza mutua- ta dai principi di Hannemann dell'omeopatia, che defi- nì elettromeopatia e che ebbe un grande successo su scala mondiale richiamando al suo bizzarro castello uomini e donne di tutti i ceti. Il Conte, proprietario di una vastissima area attorno al suo castello di Savi- gnano, edificò una serie di villini climatici dove far risiedere i pazienti, tra cui l'Albergo della Rosa e l'Ar- chetta www.archeobologna.beniculturali.it/marzabotto/ ingresso a pagamento La città etrusca di Misa fu scoperta nel 1865 dal bolo- gnese Giovanni Gozzadini, su una parte del fondo del conte Giuseppe Aria. Misa fu fondata ex-novo agli inizi del V secolo a.C. secondo rigorosi criteri urbani- stici: ancora intatta nelle sue strutture, costituisce un terreno ideale per lo studio dell'urbanistica e dell'ar- chitettura etrusca e, più in generale, per lo studio della storia e della vita degli Etruschi. A differenza di altre città etrusche, l’abbandono del sito garantì la conservazione dell’impianto urbano nel suo disegno originale: questo ci consente ancora oggi di percorrere le antiche strade lungo le quali si snoda- no case di abitazione, aree artigianali ed edifici sacri.

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LA ROCCHETTA MATTEI E I SUOI DINTORNI

Comitato Gestore della Rocchetta Mattei c /o P ro Loco R io la , v i a Naz iona le 117

40038 R io la (BO) Tele fono 327 6157484

www. rocch e t t ama t t e i - r io l a . i t v i s i t a rocche t t a@gma i l . com

Costruita alla fine degli anni ’50, Casa Morandi è stata donata al Comune di Grizzana con lascito testamenta-

rio da Maria Teresa Morandi, scomparsa il 2 agosto 1994, a condizione che venisse mantenuta nello stato

in cui si trovava e che fosse resa disponibile ai visita-tori.

La casa a due piani è stata progettata tenendo come punto di riferimento la casa di fronte, casa Veggetti, dove la famiglia Morandi venne ospitata a partire dal

1913, e sorge sul punto da dove l’artista amava ri-prendere il paesaggio grizzanese, in particolare i Fie-nili del Campiaro.

All’interno di casa Morandi di particolare interesse sono la biblioteca, lo studio e la camera da letto.

www.comune.grizzanamorandi.bo.it visite solo su richiesta

www.cesaremattei.com visite solo su richiesta

Il comitato storico e culturale si occupa della storia del conte Cesare Mattei, inventore della medicina chiamata Elettromeopatia; il comitato ha conservato le memorie, i documenti e gli oggetti appartenuti al

conte. Negli anni ha promosso mostre, esposizioni,

conferenze ed attività culturali per far conoscere la storia della Rocchetta.

Il parco custodisce le memorie legate all’eccidio di Monte Sole; la natura custodisce il dolore e la fatica di tante famiglie segnate dalle vicende del passaggio

del fronte; custodisce la memoria dei quei fatti che

rimproverano i nostri giorni additando come via della civile convivenza una solida speranza di pace per una società senza più conflitti.

All’interno del parco il monastero della Piccola Fami-glia dell’Annunziata fondato da don Giuseppe Dos-setti, figura eminente della storia del dopoguerra

un piccolo opuscolo di benvenuto per presentare ai nostri ospiti i luoghi

che circondano il castello della Rocchetta Mattei valorizzando scorci noti e meno noti

La Rocchetta Mattei è un eclettico edificio della secon-

da metà dell'Ottocento che mescola stili diversi, dal falso medievale al moresco, voluto dal Conte Cesare Mattei, letterato, politico ma soprattutto medico auto-

didatta che si dedicò alla ricerca di una cura contro il cancro arrivando a definire una nuova scienza mutua-ta dai principi di Hannemann dell'omeopatia, che defi-nì elettromeopatia e che ebbe un grande successo su scala mondiale richiamando al suo bizzarro castello

uomini e donne di tutti i ceti. Il Conte, proprietario di una vastissima area attorno al suo castello di Savi-

gnano, edificò una serie di villini climatici dove far risiedere i pazienti, tra cui l'Albergo della Rosa e l'Ar-chetta

www.archeobologna.beniculturali.it/marzabotto/ ingresso a pagamento

La città etrusca di Misa fu scoperta nel 1865 dal bolo-

gnese Giovanni Gozzadini, su una parte del fondo del

conte Giuseppe Aria. Misa fu fondata ex-novo agli

inizi del V secolo a.C. secondo rigorosi criteri urbani-

stici: ancora intatta nelle sue strutture, costituisce un

terreno ideale per lo studio dell'urbanistica e dell'ar-

chitettura etrusca e, più in generale, per lo studio

della storia e della vita degli Etruschi.

A differenza di altre città etrusche, l’abbandono del

sito garantì la conservazione dell’impianto urbano nel

suo disegno originale: questo ci consente ancora oggi

di percorrere le antiche strade lungo le quali si snoda-

no case di abitazione, aree artigianali ed edifici sacri.

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Scola è uno dei borghi di origine medievale meglio conservati dell'intero Appennino bolognese, oggetto dell'attenzione di storici, appassionati e studenti; ha una origine militare bizantina (VI secolo) e nei

secoli successivi assunse una fisionomia difensiva con torri per la sicurezza del borgo: attorno ad es-se si sviluppò il borgo così com’è oggi.

A Riola è possibile ammirare, a poche centinaia di metri tra loro, la Rocchetta Mattei e la Chiesa di S. Maria Assunta progettata da Alvar Aalto.

La Chiesa di Santa Maria As-sunta, opera unica in Italia dell’architetto designer e urba-

nista finlandese Alvar Aalto

(1898-1976) fu progettata a partire dal 1965 e può, a buon diritto, essere definita la “chiesa del Concilio”; voluta

dal mecenatismo del cardinal Giacomo Lercaro, fu progettata negli anni immediatamente successivi alla

riforma liturgica e doveva rispondere ai canoni del rinnovamento dello spazio celebrativo.

Venne inaugurata nel giugno 1978 (il campanile nel 1994, il portico nel 1998, la piazza nel 2000, il cam-minamento lungo fiume da completare). Particolarmen-te innovativa oltre che per concezione anche per la la-vorazione prefabbricata:

volumi e linee contengono con grazia la luce che inon-da l’aula della chiesa.

Santa Maria della Consolazione, interessante esempio del romanico in Appennino, il più antico Santua-rio dell'Archidiocesi di Bologna che

risale al XII secolo; conserva la statua della Vergine (sec. XV-XVI), statua lignea policroma, e due af-freschi l’uno raffigurante la Vergi-ne che reca in braccio il Bambino Gesù e l’altro con i santi protettori Rocco, Sebastiano e Acazio.

Nella cosiddetta “cripta” sono ricostruite le tre absidi,

resti della chiesa più antica, che reca quattro antichi

capitelli di pregevole fattura.

L'Oratorio di S. Caterina piccolo edificio in opus

quadratum, all'interno un sarcofago in macigno e un ciclo di affreschi quattrocentesco con la storia di S. Caterina, e un altro ciclo raffigurante i Novissimi.

Salendo ancora pochi metri si é sulla cima da dove si può ammirare un bellissimo panorama sulla Valle. Qui il percorso alla memoria dei Caduti del Salvemini.

www.geoappennino.net visite solo su richiesta con anticipo

www.borgoscola.net Visita libera ai borghi circostanti (Rio e Montione)

www.santuariomontovolo.it aperto il fine settimana da maggio a settembre

www.comunecamugnano.gov.it visite solo su richiesta con anticipo

www.parrocchiariola.it visite sempre consentite, escluse durante le funzioni

Il complesso della chiesa di Verzuno offre un pano-rama stupendo coronato dalle architetture che, nei secoli, hanno accresciuto il lustro della Pieve dei si-gnori di Vigo.

Nella piana, al Ponte di Verzuno, sorge un complesso con un antico Mulino della famiglia Cati alimentato

dall’acqua del fiume.

Il Palazzo Comelli costituisce senz’altro l’episodio ar-chitettonico e culturale più rilevante di tutta Bargi nonché dell’intero Camugnanese. Il palazzo fu per secoli la dimora della famiglia omonima. I Comelli,

originari di Castel di Casio, si trasferirono a Bargi già

nel secolo XVII.

Il palazzo, frutto di ampliamenti avvenuti nel corso dei secoli, si articola attorno a suggestive corti interne assieme alle dimore dei coloni, le stalle, i fienili. Verso valle si apre l’imponente facciata maestra, dai due bassi avancorpi e dal timpano triangolare centrale dove spicca lo stemma di famiglia. Sul lato sud tro-

neggia un enorme orologio solare; all’interno, su im-

ponenti cantine, gli ambienti del piano nobile, di so-bria ma raffinata eleganza.