Monte Rosa, storia di clima e ghiacciai · La conferenza *Monte Rosa, storia di clima e ghiacciai*...

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Anno LXXXVI - N. 3 maggio-giugno 2017 Spedito il 02.05.2017 NOTIZIARIO Club Alpino Italiano Sezione di . VARESE Direttore responsabile: Macchi Pietro Coordinamento redazionale: Noce Damiano Aut. Tribunale di Varese n..55 del 02.01.1952 Sede sociale: Via Speri della Chiesa Jemoli 12 (VA) Telefono/fax : 0332 289267 E-mail : [email protected] Sito WEB : www.caivarese.it Cod. Fiscale : 80008820120 Stampa : JOSCA s.n.c. Spedizione : in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46 art. 1, comma 2, DCB (VARESE) -Tariffa Associazioni Senza Fini di Lucro: Poste Italiane s.p.a. Assessorato alla Cultura Realizzato con il contributo del Mercoledì 10 maggio Monte Rosa, storia di clima e ghiacciai Relatore: Paolo Valisa Aula Magna Università dellInsubria Via Dunant, - Varese ore 21.15 In collaborazione con La conferenza *Monte Rosa, storia di clima e ghiacciai* è stata presentata durante la mostra fotografica #36 vedute del Monte Rosa di Mauro Del Romano (1°dicembre 2016 a domenica 29 gennaio 2017 - Castello di Masnago). L'aspetto del Monte Ro- sa, che tanta parte occupa nel paesaggio Varesino, viene inquadrato alla luce dei cambi climatici che hanno influenzato l'estensione dei suoi ghiacciai a partire dall'ul- tima era glaciale. Ad una breve introduzione sui meccanismi che regolano il clima terrestre, segue un percorso storico che illustra come le variazioni climatiche abbia- no influenzato il paesaggio e la storia del Monte Rosa, dalla colonizzazione Walser, ai viaggi di De Saussure, fino alle vicende del lago Effimero. La conferenza si chiu- de con alcune prospettive per il clima futuro e la sopravvivenza dei ghiacciai alpini. In apertura di serata avverrà la divulgazione della tesi di laurea vincitrice del premio "Storia della Montagna - Cai Varese 2016” ad opera dell'autrice Dott.ssa Valentina Martinelli Caratterizzazione idrogeologica e analisi chimico- fisiche delle acque di alta montagna.la foto del ghiacciaio del Ventina è tratta dalla tesi di laurea ed è riferita all'area dove è stata effettuata la ricerca

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Anno LXXXVI - N. 3 maggio-giugno 2017

Spedito il 02.05.2017

NOTIZIARIO Club Alpino Italiano Sezione di . VARESE

Direttore responsabile: Macchi Pietro Coordinamento redazionale: Noce Damiano Aut. Tribunale di Varese n..55 del 02.01.1952 Sede sociale: Via Speri della Chiesa Jemoli 12 (VA) Telefono/fax : 0332 289267 E-mail : [email protected] Sito WEB : www.caivarese.it Cod. Fiscale : 80008820120 Stampa : JOSCA s.n.c. Spedizione : in Abbonamento Postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n. 46 art. 1, comma 2, DCB (VARESE) -Tariffa Associazioni Senza Fini di Lucro: “Poste Italiane s.p.a. “

Assessorato alla Cultura

Realizzato con il

contributo del

Mercoledì 10 maggio

Monte Rosa, storia di clima e ghiacciai Relatore: Paolo Valisa

Aula Magna Università dell’Insubria

Via Dunant, - Varese ore 21.15

In collaborazione con

La conferenza *Monte Rosa, storia di clima e ghiacciai* è stata presentata durante

la mostra fotografica #36 vedute del Monte Rosa di Mauro Del Romano (1°dicembre

2016 a domenica 29 gennaio 2017 - Castello di Masnago). L'aspetto del Monte Ro-

sa, che tanta parte occupa nel paesaggio Varesino, viene inquadrato alla luce dei

cambi climatici che hanno influenzato l'estensione dei suoi ghiacciai a partire dall'ul-

tima era glaciale. Ad una breve introduzione sui meccanismi che regolano il clima

terrestre, segue un percorso storico che illustra come le variazioni climatiche abbia-

no influenzato il paesaggio e la storia del Monte Rosa, dalla colonizzazione Walser,

ai viaggi di De Saussure, fino alle vicende del lago Effimero. La conferenza si chiu-

de con alcune prospettive per il clima futuro e la sopravvivenza dei ghiacciai alpini.

In apertura di serata avverrà la divulgazione della tesi di laurea vincitrice del premio

"Storia della Montagna - Cai Varese 2016” ad opera dell'autrice

Dott.ssa Valentina Martinelli

“Caratterizzazione idrogeologica e analisi chimico-

fisiche delle acque di alta montagna.”

la foto del ghiacciaio del Ventina è tratta dalla tesi di laurea ed è riferita all'area dove è stata effettuata la ricerca

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Aula Magna

Università dell’Insubria Via Dunant, - Varese

ore 21.15 In collaborazione con

"Madagascar"

racconto e proiezione di Patrizia Broggi e Gigi Bernasconi

Ambienti naturali che cambiano in continuazione, animali che vivono solo su questa grande isola, gente cordiale, cieli limpidi, mare cristallino, tramonti mozzafiato. Inaspettato, coinvolgente, meraviglioso. Un Viaggio con la V maiuscola!

Mercoledì 14 giugno

NOTIZIARIO SEZIONALE 2

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ORGANI SOCIALI 2017

Presidente

Macchi Pietro

Vice Presidente

Ossola Antonella

Consiglieri

Pallaro Sergio - Brunoni Roberto - Trombetta Eligio – Pesci Elio -

Zambon Bellarmino - Eumei Piera - De Blasi Mario – Franzetti Eleonora Girola

Daniela- Carrara Mauro - - Bertelli Sergio - Noce Damiano - Cremonesi Andrea

Delegati

Macchi Pietro – delegato di diritto

Antonini Vittorio - Zanetti Pier Luigi –Eumei Piera – Broggini Francesco

Revisori dei conti

Carabelli Mario - Bielli Paola - Bianchi Luisa

Tesoriere Segretario

Broggini Francesco Zanetti Pier Luigi

Gentili Soci, con l’Assemblea del 24.03.2017 Ro-berto Brunoni ed Eligio Trombetta sono entrati a fare parte del Consiglio, che, nella prima riunio-ne del 10.04.2017, ha nominato Antonella Ossola Vice Presidente della Sezione del CAI Varese per

il 2017. Ossola, classe 1968 e socia della sezione dal 2008,

è titolata Accompagnatore di Escursionismo. Benvenuto quindi ai Consiglieri neo eletti ed in

bocca al lupo al nuovo Vicepresidente!

A nome di tutti i soci un ringraziamento a Vittorio Antonini che dopo “appena …25 anni!” lascia il

Consiglio Direttivo.

NOTIZIARIO SEZIONALE 3

CLUB ALPINO ITALIANO SEZIONE DI VARESE

1906

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Al via il progetto Varese Selvatica,

con il coinvolgimento di CAI Varese

Nasce a Varese uno spazio web dedicato ai ragazzi per raccontare fauna, vegetazione e luoghi selvatici del territorio:

CAI Varese è media partner del progetto

A Varese nasce un progetto chiaro negli intenti sin dal nome: si chiama Varese Selvatica (www.varese-selvatica.it) ed è un progetto creato all’in-terno di Lipu Varese per raccontare la fauna, la vegetazione e i luoghi in grado di rappresentare una Varese poco cittadina e molto selvatica. Il sito è dedicato a ragazze e ragazzi dai 9 ai 30 anni, che possono partecipare al progetto in modo individuale, in gruppo oppure con la propria classe. Come? Attraverso l'invio di racconti, articoli, interviste, ricerche, fotografie, disegni, realizzazioni grafiche. Anche CAI Varese aderisce al progetto, secondo un buon principio di fare rete con altre realtà nel sostegno dei valori di promozione della natura e del territorio, con il coinvolgimento dell' Alpinismo giovanile e di tutti i giovani: i ragazzi sono invitati a raccontare le esperienze e le osservazioni effettuate durante le escursioni sul territorio. Varese Selvatica nasce all’interno di Lipu Varese (Lega Italiana Protezione Uccelli – sezione di Varese) con un obiettivo a doppio senso: da una parte c’è la volontà di coinvolgere in maniera diretta i ragazzi e avvicinarli alla scoperta del territorio e della sua ricchezza; dall’altra parte il proget-to non nasconde il desiderio di cercare un nuovo linguaggio, più accattivante, per parlare del mondo vegetale e animale, traendo spunto dalla creatività dei più giovani. La redazione interna selezionerà il materiale e pubblicherà i contenuti degli aspiranti reporter, chiamati non a caso "NatuReporter", dividendo i lavori in due aree distinte in base all’età: Junior Reporter dai 9 ai 14 anni e Senior Reporter dai 15 ai 30 anni. L’invito è ad esplorare il mondo animale e vegetale presente sul territorio varesino, che comprende una varietà di habitat in grado di accogliere e nutrire una vasta quanti-tà di specie selvatiche, attraverso uno sguardo diretto e non convenzionale. In parallelo sono presenti delle rubriche curate da giovani botanici, ornitologi e naturalisti, con l’intento di offrire approfondimenti, consigli e curiosità. Le rubriche sono Fauna, che comprende Rettili&Anfibi, Uccelli, Insetti e Botanica&Co (con approfondimenti sulla flora e le scienze della terra). A curare i contenuti sono al momento Vincenzo di Michele, Luca Giussani, Lorenzo Favretto: si tratta di una squadra in crescita. Sono presenti poi le rubriche Incursioni, per far spazio agli interventi di esperti Over 30 che vogliano dare il loro contributo in materia, e Libri bestiali, con consigli sulle buone letture che affrontano il tema “natura” con un linguaggio che attinge liberamente dal mondo di narra-tiva, saggistica o poesia. Per informazioni: www.varese-selvatica.it/ [email protected]

Caro Socio, ricordiamo che è possibile sostenere il CAI manifestando il proprio con-senso per la destinazione del cinque per mille a sostegno delle ONLUS negli appositi spazi dei modelli 730 e UNICO o allegati alla Certificazione Unica (ex CUD).

E' indispensabile indicare il

codice fiscale del CAI VARESE: 80008820120

e apporre al propria firma.

La destinazione del

cinque per mille rice-

vuto andrà a sostegno

delle attività sezionali

Grazie a tutti i soci che nel 2016 hanno destinato circa

2.500 euro al CAI Varese

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Giovedi 25 maggio 2017 ore 21

Ville Ponti - Sala Napoleonica Piazza Litta, 2

Varese, Biumo Superiore

CERRO MURALLON – Patagonia, inverno 2017 Serata con gli alpinisti varesini

Matteo Della Bordella e David Bacci.

Dopo il successo della stagione 2016 in Patagonia, culminato con la salita della parete Est del Fitz Roy, Matteo Della Bordella e David Bacci, sono tornati quest'inverno sempre in Patagonia, ma con un nuovo obiettivo: il Cerro Murallon. Questa montagna si trova in mezzo allo Hielo Continental, e pur essendo a soli 100 km in linea d'aria da Cerro Torre e Fitz Roy, offre un isolamento ed un ambiente completamente differente. Si tratta di una montagna particolarmente cara ai Ragni di Lecco, i quali ne effettuarono la prima salita nel 1984 dallo spigolo Nord Est (Casimiro Ferrari, Paolo Vitali, Carlo Aldè). Matteo e David, insieme al loro amico Matteo Bernasconi, quest'anno hanno dovuto fare i conti con una meteo patagonica e condizioni delle pareti particolarmente severe. Dopo 3 settimane di attesa, hanno avuto un'unica breve finestra di bel tempo, durante la quale sono riusciti a raggiungere la cima del Murallon, aprendo una via lungo l'inviolata parete Est. ....Ma la loro avventura non è finita qui, perchè alla salita ha fatto seguito un' altrettanto impegnativa discesa sullo sconosciuto versante opposto, nel mezzo di una bufera. Come avvenuto lo scorso anno in occasione del Fitz Roy, anche questa volta ci racconteranno in anteprima la loro nuova avventura, in occasione della serata 25 maggio organizzata dal Cai Varese.

NOTIZIARIO SEZIONALE 5

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Ciao Ragazzi, proseguono le avventure dei nostri Giovani Aquilotti, tra esplorazioni, giochi, cultura... fondamento del nostro gruppo è il piacere e la gioia di stare insieme e di condividere,

anche il compleanno... Auguri Andrea!!! Le prossime proposte: 07 Maggio: Alla scoper ta del mondo ipogeo con il Gruppo Grotte sezionale, per sperimentare il fascino e il mistero della montagna da... "un altro punto di vista" 28 Maggio: Raduno regionale ai Piani D'Erna (LC) Giornata organizzata dall'AG CAI Lecco dedicata all'incontro di Gruppi di AG provenienti da tutta Lombardia, giochi e sorprese lungo il sentiero che ci condurrà in vetta , panoramica e suggestiva passeggiata, accessibile a tutti, che ha lo scopo di richiamare l'attenzione alla fauna, flora, geologia dei Piani d'Erna con particolari riferimenti alle antiche tradizioni. 18 Giugno: Escur sione in quota - alla scoperta delle sorgenti del Lys - Valle di Gressoney - Val-le d'Aosta - Partenza da Stafal, difficoltà E, Disli-vello circa 600 m Percorso molto panoramico e interessante, sentiero con pendenza moderata, solo nell'ultimo tratto, quando si risale la cresta della morena del Lys, aumenta la pendenza. gli Accompagnatori

Colle della Bottigia

lago di Agro

NOTIZIARIO SEZIONALE 6

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Le gite di Maggio Giugno

DOMENICA 7 Maggio Alpe Corbia mt. 1520 da località Borgonuovo Piuro mt. 440 – SO Ritrovo e partenza ore: piazzale Foresio ore 6.30 Viaggio: in autobus Quote partecipazione: soci € 21, non soci € 29 Difficoltà: E Dislivello: ↑↓1080 mt. Tempo di percorrenza: ↑↓ ore 3.30 – 2.30 ca Informazioni e iscrizioni presso: Federico Piatti, Martignoni Piera Attrezzatura e abbigliamento: da escursionismo di media montagna adatto alla stagione Dalla chiesetta di Borgonuovo si prende il sentiero per Dasile e Sa-vogno, quindi le deviazioni per que-st'ultimo. Ci sono molte varianti possibili, tutte ben segnalate, che si intrecciano tra boschi, ruscelli e rocce. Intercettata la via principale per Savogno, la famosa mulattiera selciata e scalinata, si arriva al bel borgo alpestre (Savogno, mt. 932, ore 1:30). Si esce dall’abitato in direzione NO passando sotto al cimitero, si attraversa il ponte sul torrente Acquafraggia e, con un tratto diagonale, ci si porta al vicino agglomerato di Dasile (mt. 1032). Qui il paesaggio è molto aperto, spaziando da Chiavenna alla val Bondasca e permette di ammirare le cime del pizzo Badile e Cengalo. Sulla dorsale del monte ci si alza fino ai pascoli di Corbia (mt. 1373, ore 1:15), un formidabile balcone sulla Valchiavenna che si estende fino ai mt. 1500. Il percorso di di-scesa ricalca quello di salita e, giunti nuovamente a Borgonuovo, sarà possibile fare visita alle famo-se cascate del torrente Acquafrag-gia. DOMENICA 21 MAGGIO Lago Superiore mt 2254 da Fon-dovalle mt 1220–Val Formazza-VB Ritrovo e partenza ore: piazzale Foresio ore 6.30 Viaggio: in autobus

Quote partecipazione: soci € 21, non soci € 29 Difficoltà: E – EE Dislivello: ↑↓1034 mt. (al passo + 165 mt.) Tempo di percorrenza: ↑↓ ore 3 (3.30 al passo) – 2 ca Informazioni e iscrizioni presso-

Franco Broggini

Attrezzatura e abbigliamento: da media montagna, adatto alla quota e alla stagione. Da Fondovalle in Val Formazza mt.1220 si attraversa il fiume Toce in direzione del villag-gio alle spalle del quale si percorre-re un breve tratto di una strada pra-tiva (pista sci di fondo) per svoltare poi a sinistra su di un sentiero che entra nel bosco ed inizia a salire. In breve si raggiunge l’acquedotto sul retro del quale inizia il sentiero mol-to ripido, sempre all’interno del bo-sco di conifere, che si percorre fino a raggiungere un ruscello che si attraversa sbucando sui prati dell’Alpe Stavello mt. 1594 (ore 1,00 circa) – L’Alpe Stavello è for-mata da pochi ruderi ed offre la possibilità di uno sguardo su Fon-dovalle ed il Lago di Antillone. Si prosegue l’ascesa nell’ampio vallo-ne dirigendosi verso il sovrastante bosco di larici tenendo il torrente sulla destra. Entrati nel bosco le pendenze si accentuano ed una volta percorso si sbuca sui prati all’altezza del bivio (sulla destra il sentiero porta al Passo di Bosco, porta di accessoo a Bosco Gurin, in Val Maggia) mt. 1930 (ore 2,00 circa). Da qui si può osservare tutto il percorso dell’alta valle del torren-te Ribo che si percorre fino alla me-ta. Si sale, ormai su prati aperti, il sentiero che costeggia il torrente arrivando in breve ad una larga conca mt. 2070 (ore 2,20 circa). Ci

si dirige ora verso il canale pietroso con fondo molto friabile e pendenze elevate che si percorre con la mas-sima attenzione e, dopo essere passati di fronti ad una spettacolare cascata, si giunge al Lago Superio-re mt. 2254 (ore 3,00 circa). Il La-go Superiore è di origine glaciale con una profondità di mt. 35 ed una superficie di 5 ettari è il secondo lago naturale della Val Formazza, è popolato da trote e la sua posizione molto caratteristica con un lato so-vrastato dalle ripidi pareti del Pizzo Stella e l’altro che precipita a valle formando una caratteristica casca-ta. La discesa avviene percorrendo lo stesso sentiero di salita raggiun-gendo Fondovalle (ore 2,30 circa). Condizioni meteo e tempo a nostra disposizione permettendo, potremo salire fino al sovrastante Passo Hendar Furggu mt. 2419 – dislivello mt. 165 (ore 0,30 circa) che segna il confine Italo-Svizzero dal quale si potrà dare uno sguardo sia alla sot-tostante Val Maggia e a Bosco Gu-rin in Svizzera che alla Val Formaz-za in Italia. VENERDI’ 2–DOMENICA 4 GIUGNO

NEI LUOGHI DELLA GRANDE GUERRA E DEL CARSO Ritrovo e partenza: Varese, stazio-ne FS, ore 6,00 Viaggio: treno + autobus locali Quote partecipazione: soci € 195, non soci € 220 Difficoltà: E (brevi tratti EE il terzo giorno) 1° giorno: dislivello ↑ 200 m ↓ 200 m-Tempo di percorrenza e visita: 5 h 2° giorno: dislivello ↑ 430 m ↓ 500 m - Tempo di percorrenza: 8 h 3° giorno: dislivello ↑550 m ↓ 500 m

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- Tempo di percorrenza: 5 h Informazioni e iscrizioni: in sede entro il 15 maggio con versa-mento di caparra di € 100 presso Roberto Andrighetto e Diego Ai-metti Posti disponibili: limitati a 15 Attrezzatura e abbigliamento: da escursionismo, torcia elettrica per la visita delle gallerie, crema solare, occhiali da sole. Note: Durante alcuni tratti del per-corso saranno con noi degli accom-pagnatori della sezione XXX Otto-bre del CAI di Trieste, che ci hanno aiutato con preziosi e appassionati suggerimenti nella definizione dell’i-tinerario. Per consentire ai parteci-panti di comprendere meglio l’im-portanza storica dei luoghi visitati, si suggerisce di leggere la seguen-te pubblicazione della stessa sezio-ne XXX Ottobre: http://www.caixxxottobre.it/attachments/article/1194/LaViaDellaPaceDelCarso.pdf Proprio cent’anni fa, tra la fine di maggio e l’inizio di giugno del 1917, si svolgeva la X battaglia dell’Ison-zo, un’offensiva italiana per sfonda-re il fronte austro-ungarico che, senza raggiungere tale risultato, comportò la perdita di decine di migliaia di vite umane. Pochi mesi dopo, la disfatta di Caporetto avrebbe spostato quel fronte, ba-gnato dal sangue di centinaia di migliaia di soldati, dall’Isonzo fino alla linea del Piave. Le alture del Carso che si affacciano sull’Isonzo furono teatro non solo di questa battaglia, ma di una lunga guerra di trincea, dalla quale sono ancora profondamente segnate. Musei e cimiteri, fortificazioni e monumenti ricordano la storia della Grande Guerra in località a tanti note solo perché il loro nome appare nella toponomastica di molte nostre città: Sabotino, Monte Nero, Hermada, Doberdò, San Martino del Carso... A 100 anni di distanza da questi tragici eventi andremo a visitare i luoghi dove essi si svolsero, rag-giungendo infine Trieste, la magnifi-ca città che i comandanti dell’eser-cito italiano riuscirono a raggiunge-re solo alla fine del conflitto. Il no-stro itinerario ci porterà a visitare 3 zone diverse, spostandoci con mezzi pubblici tra l’una e l’altra: l’area a monte di Monfalcone, dove visiteremo il Parco tematico della Grande Guerra; il monte Sabotino, dal quale potremo rimirare l’Isonzo

e la città di Gorizia, che fu conqui-stata dagli italiani nel 1916, e dalla cui vetta il nostro sguardo potrà spaziare dalle Alpi al mare; infine la città di Trieste; visiteremo il centro cittadino ma soprattutto faremo un giro in val Rosandra, cara a tutti gli alpinisti triestini e che ricorda il no-me di Emilio Comici e risuona delle gesta dei “bruti” immortalati dalla penna del compianto Spiro della Porta Xydias. L’ambiente delle zo-ne che attraverseremo sarà ovvia-mente caratterizzato da tutte le possibili manifestazioni del “carsismo”, che proprio da quest’a-rea ha preso il suo nome: doline, inghiottitoi, campi solcati, un vero e proprio libro geologico all’aperto su cui leggere gli effetti dell’acqua sul-le rocce carbonatiche. Itinerario primo giorno – Da Mon-falcone a Redipuglia – Tema del percorso “Si sta come d’autunno sugli alberi le foglie” Treno da Varese alle ore 6,13 per Milano, poi treno alle 8,15 da Mila-no Centrale. Arrivo a Monfalcone alle ore 12,22. A Monfalcone visita del Parco te-matico della Grande Guerra, cui si accede a breve distanza dalla sta-zione ferroviaria: quota Enrico Toti, cima di Pietrarossa (quota 121 m). Si prosegue sul sentiero 80, rag-giungendo il Monte Sei Busi (quota 117 m), e successivamente il Sa-crario di Redipuglia. Pernottamento con trattamento di mezza pensione presso Agriturismo Le Giarine, a Fogliano-Redipuglia, con cena a base di prodotti tipici e vini prodotti

dall’azienda. Itinerario secondo giorno – Il monte Sabotino – Tema del per-corso “Fu come l'ala che non lascia impronte, il primo grido avea già preso il monte” Trasferimento con pullmino da Fo-gliano a Podsenica (Slovenia). Ci si incammina sulla strada da Podsenica a San Valentino lunga 16 km costruita in 16 giorni dal gruppo Lavoratori Gavotti subito dopo la conquista del Sabotino. Al bivio a quota 380 con la strada da Verholje si procede a sinistra, verso la cresta della batteria Baraldi e la successiva batteria Veronese. Ri-guadagnata la cresta dopo qualche decina di metri sulla destra appare il camminamento alto, tagliato nella viva roccia e ancora profondo. A quota 513 si trova la batteria Picet-ti; scendendo dalla cresta verso ovest si ritrova il camminamento alto che entra nel Castello Incanta-to, una caverna con doppia uscita. Riguadagnata la cresta tra la vege-tazione e tra opere in rovina, si en-tra nella caverna Duomo da dove 500 Lupi di Toscana partirono all'assalto della vetta. Attraversata una doppia trincea austriaca si rag-giunge il rifugio del Sabotino a m.580. Si prosegue fino alla cima del monte (609 m); da qui si scen-de verso San Valentino, poi si pro-cede su strada attraversando l’I-sonzo, e quindi passando in Slove-nia, fino a Salcano e poi a Nova Gorica. Da Nova Gorica prendere-mo un autobus locale fino alla sta-zione di Gorizia, poi procederemo in treno per Trieste. Pernottamento

La riserva naturale della val Rosandra

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presso affittacamere vicino alla sta-zione di Trieste; cena presso tratto-ria tipica triestina (non inclusa nel prezzo del viaggio) e visita serale del centro cittadino. Itinerario terzo giorno – La val Rosandra e Trieste – Tema del percorso “Oasi felice, magica gem-ma / sospesa fuori dal tempo / in cui ti è dato di scordare ferro e ce-mento / e puoi guardare il cielo” Da Trieste raggiungiamo con auto-bus di linea Bagnoli, inizio della visita della Riserva Naturale della Val Rosandra. Si raggiunge il rifu-gio Premuda alla rispettabile quota di 90 (!) mslm. Si sale verso il mon-te Carso (413 m) e si prosegue fino al Cippo Comici, eccezionale punto panoramico sulla valle e sul golfo di Trieste. Si procede su ripido sentie-ro fino alla chiesa di Santa Maria in Siaris. Scesi al torrente Rosandra si raggiunge il piccolo abitato di Bottazzo. Seguendo un sentiero e la pista ciclo-pedonale ricavata da una ferrovia dismessa, si sale a Draga Sant'Elia, per poi accedere alla cima del monte Stena (442 m). Raggiunto il paesino di San Loren-zo e la sua vedetta, si prosegue lungo il panoramico ciglione carsi-co, arrivando alla particella speri-mentale del Bosco Bazzoni. Con una carrareccia si raggiunge la Foi-ba di Basovizza: qui faremo una breve visita con spiegazione storica dei tragici eventi illustrati nel mu-seo. Arrivati al vicino paese di Ba-sovizza, rientreremo a Trieste con autobus di linea. Partenza in treno da Trieste Cen-trale alle 17,02. Arrivo a Milano Centrale alle 21,15.

DOMENICA 11 GIUGNO ALTA LUCE 3185 mt da Staffal 1825 mt (Gressoney la Trinitè) AO Ritrovo e partenza ore: piazzale

Foresio ore 6.30

Viaggio: in autobus

Quote partecipazio-

ne: soci € 23, non

soci € 31

Difficoltà: E

Dislivello: ↑↓1385mt.

Tempo di percorren-

za: ↑↓ ore 4.30–3 ca

Informazioni e iscri-

zioni presso: Roberto

Panzeri

Se volete salire una cima di oltre

3000 metri con un impegno relati-vamente moderato e priva di diffi-coltà tecniche, ma nel contempo godere di un fantastico punto pa-noramico, questa e' l' escursione che fa per voi. La cima dell' Alta Luce, infatti, si trova al cospetto della sfilata di "4000"che costella-no il confine italo-svizzero, tra il Castore e il massiccio del Rosa, e ne rappresentano un punto privi-legiato di osservazione. La par-tenza della camminata si raggiun-ge in un paio d'ore di auto direzio-ne Val d'Aosta ed uscendo a Pont-St-Martin. Da qui si imbocca la valle di Gressoney, che si percor-re per tutta la sua lunghezza fino alla localita' Staffal, da dove par-tono gli impianti da sci. Da qui si risale un breve tratto delle piste da sci, fino a prendere un' ampio sterrato verso sinistra, in direzio-ne nord (indicazioni per il rif. Man-tova), che poco dopo si abbando-na per entrare nel vallone di Mos, in corrispondenza di un caratteri-stico ponticello di pietra. Si prose-gue verso nord-est seguendo il torrente, con gli impianti che van-no al Passo Salati visibili sulla destra, risalendo e aggirando gli ampi gobboni erbosi che fanno da base ad una cresta che culmina, verso sinistra, a circa 2900 metri. Su-perato un pianoro e la-sciando sulla sinistra un paio di piccoli laghetti si supera un pendio piu' marcato e si prosegue mantenendosi a destra di un evidente sperone roccioso. Qui il sentiero risale piu ripido, ma sempre age-vole, la base dell' ormai visibile cupolone dell' Alta Luce e dopo alcuni brevi tornanti si sale fino ad un ripiano; da qui, si perviene facilmente alla

vetta; in prossimita' della medesi-ma si trova una caratteristica campanella, che sovrasta un cu-mulo di pietre.Da qui si apre un grandioso panorama verso le vet-te del crinale di confine, con le cime e i ghiacciai dei Lyskamm in primo piano e la cresta nevosa del Castore appena piu' a sinistra; abbracciando le vette fino al Breithorn e al Cervino. Discesa per lo stesso itinerario. SABATO 24-DOMENICA 25 GIUGNO MONTE DISGRAZIA mt 3678 da Predarossa mt 1955– SO 1^ giorno dai Piani di Predarossa mt. 1955 al rifugio Ponti mt. 2559 2^ giorno dal rifugio alla vetta mt. 3678 Ritrovo e partenza ore: piazzale Foresio ore 7.00 Viaggio: in autobus Quote partecipazione: soci € 37 + 45 MP al rifugio + navetta € 15 Difficoltà Tecnica: E - A - III - PD+ Attrezzatura: Alpinistica da alta quota, imbrago, piccozza, ramponi, cordino da ghiacciaio, 2/3 cordini, 3 moschet-toni a ghiera, caschetto, occhiali da sole, crema da sole. Abbigliamento adeguato alla quota Tempi di percorrenza: 1° giorno

↑ore 2.30, 2° giorno ↑↓:ore 6/6.30 – 4 ca Dislivello: 1° giorno ↑mt. 600, 2° giorno ↑ mt.

1120; ↓mt.1720 Informazioni e iscrizioni presso: Silvano Macchi, Edoardo Dalla Costa ISCRIZIONI, ACCOMPAGNATE DA CAPARRA, ANTICIPATE NEI GIORNI 9, 13 e 16 GIUGNO

NOTIZIARIO SEZIONALE 9

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Il Monte Disgrazia è una montagna delle Alpi Retiche occidentali alta m 3678. Situata nella provincia di Sondrio, è una delle vette principali della Valtellina centrale. Costitui-sce lo spartiacque tra la Valmalen-co e la Valmasino, ed è adiacente ad altri importanti massicci, primo tra tutti quello del Bernina. Sembra che il nome non sia legato ad un qualche evento infausto, quanto piuttosto ad una storpiatura del nome in dialetto locale “Disglascia”, ovvero “il monte che si scioglie”, a causa delle abbon-danti precipitazioni che lo interes-sano. Il Disgrazia appare decisa-mente imponente rispetto alle cime circostanti grazie alla sua altitudine e per la sua copertura glaciale. Presenta inoltre vie di salita di no-tevole interesse sia su ghiaccio che su terreno misto. A fronte di difficoltà tecniche non eccessive, ma comunque con passaggi espo-sti e delicati che necessitano di buona tecnica alpinistica nonché padronanza nell'uso dei ramponi, l'itinerario della via normale, per la salita alla vetta, offre grosse soddi-sfazioni e panorami difficilmente eguagliabili. 1° giorno: Destinazione Val Masino località Filorera (mt. 870). Da qui ci sarà un bus navetta che ci porterà alla Piana di Predarossa (mt. 1955). Dalla piana di Predarossa, splendido piano acquitrinoso cui fa da sfondo la bella mole del Monte Disgrazia, si segue il comodo sen-tiero verso il rifugio Ponti (mt. 2559) dove pernotteremo. 2° giorno: Dal rifugio Ponti si se-gue un sentiero che, praticamente in piano, raggiunge il filo della mo-rena laterale destra del ghiacciaio di Predarossa, si segue poi il filo della morena percorrendo alcuni tratti un po' esposti e, tra massi vari, si raggiunge la parte iniziale del ghiacciaio crepacciato che si

rimonta tenendosi sul suo lato sini-stro. Il pendio acquista man mano ripidezza per poi sbucare nell'anfi-teatro glaciale che adduce alla Sella di Pioda (m 3387). Da qui si segue il lungo filo di cresta (parte più impegnativa) con tratti su roc-cia a tratti molto affilati ed aerei con la necessità di effettuare qual-che passo di arrampicata. Altri trat-ti saranno su pendii di neve aventi la pendenza massima di 35 gradi. Si giunge poi al grande testone roccioso detto “Cavallo di Bron-zo” (passaggio di 3° grado, il più difficile della cresta) che precede di poco la vetta. Discesa per lo stesso itinerario. Note: salita impe-gnativa, è pertanto richiesta un'a-deguata preparazione fisica. Data la complessità e la lunghezza della cresta, verranno attrezzati con cor-de fisse solamente i punti più diffi-cili lasciando scoperti lunghi tratti in forte esposizione perciò è asso-lutamente necessario non soffrire

di vertigini. DOMENICA 2 LUGLIO 2017 Alpe Sattal mt.2097 e alpe Cam-po mt.1923 da Alagna Valsesia Pedemonte/Ronco mt.1246 - VC Ritrovo e partenza ore: piazzale Foresio ore 7 Viaggio: in autobus Quote partecipazione: soci € 20, non soci € 28 Difficoltà: EE Dislivello: ↑↓851 mt. Tempo di percorrenza: ↑↓ ore 2.30 – 2 ca Informazioni e iscrizioni presso: Mariangela Berti Attrezzatura e abbigliamento: da media montagna adatto alla sta-gione e alla quota. Una panorami-ca escursione con giro ad anello. Superato il centro di Alagna, il no-stro bus ci lascerà in località Pede-monte – Ronco, da qui parte la

nostra escursione con segnavia n.9 che passa dalle baite di Witt-wosma a mt. 1390/1479. Potremo qui vedere la baita walser più antica di Alagna. In questo tratto il bosco nasconde in parte il panorama,il percorso è quasi sempre ripido e si trovano alcuni tratti esposti che ri-chiedono attenzione. Man mano che si sale il panorama inizia ad aprirsi, prima verso il soprastante Corno Mud e il Monte Rosa, poi verso l'alta Valsesia. Usciti definiti-vamente dal bosco, dopo un traver-so, si arriva a un canale (sulla sini-stra si sale verso i due nuclei dell'Alpe Campo), si continua sulla destra raggiungendo l'Alpe Sattal a mt. 2097, punto di partenza per la Cima Carnera e il monte Tagliafer-ro. Visitata la baita B&B Alpe Sattal, gestita dal Signor Giuseppe, pren-diamo il sentiero in discesa verso Alpe Campo ,dove troviamo la Ca-panna Sociale del Cai di Alagna, gestita dal Signor Gilberto e dove

sono costudite la porta e la finestra della vecchia Capanna Regina Mar-gherita. Dopo una merenda ripren-deremo il sentiero di ritorno verso Alagna. Vi è la possibilità di consu-mare un veloce pasto presso il rifu-gio del Cai di Alagna, a condizione che si raggiunga un numero minimo di partecipanti e per il quale occor-rerà dare adesione al momento della iscrizione SABATO 8 e DOMENICA 9 LUGLIO

LISKAMM OCCIDENTALE mt.

4479 da Staffal 1825 mt. - (Gressoney la Trinitè ) – AO 1^ giorno dal Colle di Bettaforca

mt. 2680 al rifugio Quintino Sella

mt. 3585.

2^ giorno dal rifugio Alla vetta

mt. 4479.

Vista verso il Monte Rosa

NOTIZIARIO SEZIONALE 10

L’alpe Campo

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NOTIZIARIO SEZIONALE 11

Ritrovo e partenza ore: piazzale

Foresio ore 7.00

Viaggio: in autobus

Quote partecipazione: soci € 37 +

60 MP al rifugio + imp. risalita € 22

Difficoltà Tecnica: EE – A - PD Attrezzatura: alpinistica da alta quota, imbrago, piccozza, ramponi, cordino da ghiacciaio, 2/3 cordini, 3 moschettoni a ghiera, caschetto, occhiali da sole, crema da sole. Abbigliamento adeguato alla quota Tempi di percorrenza: 1° giorno ↑ore 3, 2° giorno ↑↓:ore 4.30 – 5.30 Dislivello: 1° giorno ↑mt. 900, 2° giorno ↑ mt. 900; ↓mt.1800 Informazioni e iscrizioni presso:

Gianni Tavernelli

ISCRIZIONI, ACCOMPAGNATE DA CAPARRA, ANTICIPATE NEI GIORNI 23, 27 e 30 GIUGNO.

1° giorno: dal colle di Bettaforca che raggiungiamo in funivia si se-gue il sentiero segnavia 9 che tran-sita con direzione nord sul crinale spartiacque fiancheggiando la pun-ta Bettolina. Si prosegue verso il passo superiore della Bettolina (mt. 3.100) e seguendo la cresta che diviene sempre più esposta ma attrezzata con con corde fisse e un ponticello sospeso raggiun-giamo il rifugio. 2° giorno: Dal rifugio si sale verso nord il ghiacciaio del Felik, tenen-do sulla sinistra la rocciosa Punta Perazzi. Si prosegue verso nord est e dopo una breve ma ripida salita si giunge prima alla dorsale e poi piegando verso sinistra si giunge in pochi minuti al colle del Felik.(dal rifugio circa 2 ore ). Dal colle ci dirigiamo verso nord est puntando all'evidente cono nevoso di q. 4.207 che può essere aggira-to sul fianco nord o traversato a secondo delle condizioni. Dopo questa piccola cima inizia il tratto più delicato di tutta l'escursione. Si tratta di una cresta affilata quasi orizzontale poco più lunga di 60 metri ma senza possibilità di assi-curarsi. Si risale il pendio ( pen-denza fino a 40° ) eventualmente piegando leggermente a sinistra nella parte superiore per raggiun-gere la più facile dorsale ovest. Si prosegue fino all'anticima (4.447 mt.) e quindi sempre in cresta si giunge alla cima (mt. 4.479) senza ulteriori difficoltà. Dal Colle del Fe-lik ore 2,30. La discesa avverà per

lo stesso itinerario di salita. NB. LA SALITA ALLA CIMA VERRA' EF-FETTUATA SOLAMENTE SE IL TRAGIT-TO SARA' IN BUONE CONDIZIONI, DI-VERSAMENTE, VERRA’ PROPOSTA,

COME PERCORSO AL-TERNATIVO LA SALITA AL CASTORE, mt. 4223.

SABATO 22-DOMENICA 23 LU-

GLIO

RIFUGIO BONATTI mt. 2150 e BIVACCO GERVASUTTI mt. 2835 da Lavachey mt.1640 Val Ferret - AO

1^ giorno da Lavachey al rifugio

Bonatti

2^ giorno discesa su Lavachey

e salita al bivacco Gervasutti

ISCRIZIONI, ACCOMPAGNATE

DA CAPARRA, ANTICIPATE NEI

GIORNI 4, 7 e 11 LUGLIO

Informazioni e iscrizioni presso:

Graziano Torniero e Edoardo

Verrengia

Ulteriori informazioni e de-

scrizione itinerario sul pros-

simo notiziario di Luglio /

Agosto e a breve sul sito

Addestramento ed Esercitazione Escursionisti

Con l’obiettivo di rendere auto-nomi i partecipanti alle escursio-ni alpinistiche nel legarsi e pro-cedere in cordata, si organizza

una serata di ADDESTRA-MENTO ED ESERCITAZIO-

NE sui 4 principali NODI utilizzati.

VENERDI 16 GIUGNO

Ore 21.15 – 23.00 In Sede

Si auspica la presenza di quanti vorranno partecipare alle prossi-

me escursioni alpinistiche.

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NOTIZIARIO SEZIONALE 12

Le gite di Maggio—giugno

14a GITA – Giovedì 4 maggio Recco – Sori (GE) 15a GITA - Giovedì 11 maggio Sul versante Nord del Campo dei Fiori Ritrovo: Piazzale Stadio ore 7,30; partenza ore 7,45 Mezzo di trasporto: Auto proprie Difficoltà: E Dislivello: in salita 800 m. Tempo andata 3,30 ore Tempo ritorno 2,30 ore Percorso totale 21 Km Equipaggiamento: Di media montagna, scarponi, consigliati i bastoncini Accompagnatori: Francesco Galbiati e Valter Castoldi Quote: Soci € 3.00, non soci € 10.00. Percorso stradale: Varese – Rasa – Brinzio – Castello Cabiaglio (Parcheggio fermata autobus sotto la Chiesa). Note: Ricordo che la gita si svolge prevalente-mente nel bosco, il tempo totale di cammino è di poco meno di 6 ore, il dislivello totale in salita di 800 metri; quindi tutti pronti e allenati per affron-tare un po' di fatica... Itinerario: da Castello Cabiaglio, parcheggiate le auto alla fermata dell'autobus sotto la chiesa (m. 510), iniziamo a salire, attraverso bei boschi di castagni e faggi, verso Fontana Rossa (m. 867), da qui il sentiero n.°3 prosegue con lungo traverso e qualche saliscendi fino al valico delle Pizzelle (m. 940). Ora deviamo a destra per il monte Tre Croci (m. 1124), buon punto panoramico a poco più di 2 ore dalla partenza, dopo una breve sosta, con il sentiero nord (n. 7) raggiungiamo il culmine del Campo dei Fiori (Punta di Mezzo m. 1227) altro ottimo punto panoramico. Riprendiamo il n. 7 in direzione Ovest, seguendo la cresta, con molta attenzione nel percorrerlo, per qualche tratto un po' esposto. A Meriget lasciamo la cresta per seguire lo sterrato della strada milita-re (n. 1) fino al Forte di Orino (m. 1134) 3 ore e mezzo dalla partenza. Grande vista verso sud e verso nord e nostro punto di sosta pranzo. Per il rientro scendiamo a Orino per il sentiero n. 2, attraversando il bel prato di Pian delle Noci, con al centro un piccolo rifugio; attraversiamo Orino (m. 442) e passando per La Rocca (antica roccaforte del XV secolo) e nei pressi di un Mas-so Erratico, (detto anche Sasso Nero o Sass de la Luna) di notevoli dimensioni, trasportato in questo luogo dal lento movimento delle dirama-zioni secondarie del ghiacciaio del Ticino, rien-triamo a Castello Cabiaglio: 3 ore dal Forte di Orino.

16a GITA - Giovedì 18 maggio Sentiero delle Peonie da Cabbio (CH/TI) Ritrovo: Cimitero di Belforte ore 7.30; partenza ore 7.45 Mezzo di trasporto: Auto proprie Difficoltà: E Dislivello: salita e discesa 650 m. Equipaggiamento: Di media montagna, scarponi, consigliati i bastoncini Tempo di percorrenza: 5.00 ore Tipologia: Andata e ritorno Accompagnatori: Valter Castoldi e Patrizia Fumagalli

Quota: Soci € 4.00; non Soci € 12.00. N.B. Necessita un documento valido per l’espa-trio. Nota: Il Sasso Gordona è la vetta più singolare fra quelle a cavallo tra la Valle di Muggio in Svizzera e la Val d’Intelvi in Italia. In un paesag-gio dominato dal verde dei boschi e dei prati, il Sasso Gordona s’innalza quale dente di roccia scoscesa. La cima del Sasso Gordona, interamente in Italia, fu nel corso della Grande Guerra un punto nevralgico della Linea Cadorna, con trin-cee, camminamenti e gallerie militari ancora oggi visibili. Lungo i prati del versante sud, verso metà maggio, sono estese le fioriture di peonie selvati-che e di narcisi. L’itinerario attraversa zone ove una volta l’attività pastorale era intensa, con numerose rovine che testimoniano di un passato laborioso. Percorso stradale: Varese – Valico del Giaggiolo – Mendrisio – Valle di Muggio – Cabbio (CH) – Parcheggio nella piazza della chiesa. Itinerario: Da Cabbio (645 m.), seguendo la stradina carrozzabile sul fianco orografico destro della valle si arriva a Vallera (682 m.), e poi ad Uggine, nucleo molto ben restaurato. Si continua su stradina erbosa fino a Piazzò (703 m.), per poi prendere il sentierino a destra che sale da Bruzzel-la (presenza di cartelli indicatori). Si supera il ruscello della Valle Cugnolo e al bivio di quota 690 m. si svolta a sinistra, per salire con alcuni

zig zag alle rovine dell’Alpe Corno (916 m.). Si segue il sentiero nel bosco, che diventa più ripido nella zona del cippo 41 (988 m.), dove si entra in territorio italiano. Continuando la salita, meno ripida, si arriva alle rovine dei Monti Corno (1100

m.). Il sentiero esce dal bosco e, seguendo la cresta fino a quota 1230 m. circa, si raggiunge il sentiero che aggira il Sasso Gordona, e poco oltre il prato ove fioriscono le peonie selvatiche e i narcisi. Il ritorno avviene per la stessa via dell’andata.

17a GITA – Giovedì 25 maggio Rifugio Casera Vecchia da Premana (LC) Ritrovo: Piazzale Stadio ore 6.45; partenza ore 7.00. Fermata: Cimitero di Belforte ore 7.15. Mezzo di trasporto: pullman Difficoltà: E Tempo di percorrenza: ore 5.30 totali Dislivello: salita e discesa 900 m. Tipo d’escursione: andata e ritorno. Equipaggiamento: Di media montagna, scarpo-ni, consigliati i bastoncini. Accompagnatore: Annibale De Ambrogi e Claudio Bortolussi Quote: Soci 16.00 €; non Soci 24.00 € Nota: Escursione nella Valvar rone, stretta valle nella parte bassa, che diventa invece aperta e ariosa nella parte alta, che sale fino allo spar-tiacque con la Val Gerola in Valtellina. Percorso stradale: Varese – Como – Lecco – Valsassina – Premana (LC). Itinerario: Dal parcheggio del pullman nella zona industriale di Premana (770 m.), si scende al ponte in pietra sul torrente, che si supera la-sciando sulla destra le indicazioni per l’Alpe Guarino. Si prende la bella mulattiera che, alter-nando tratti in piano a tratti in leggera salita, si addentra nella valle, verdissima e ricca d’acqua, costeggiando il torrente Varrone, che solca il fondovalle, fino ad uscire dal bosco in prossimità dell’Alpe Forno (1171 m.), situata in posizione ridente e oramai adibita a residenza estiva. Si prosegue ancora con la mulattiera che attraversa un fresco bosco di larici e porta in breve a passa-re il torrente con un ponte di cemento, oltre il quale inizia la salita che aggira uno sperone roccioso e sfocia nell’alta Valvarrone, ampia e ricca di pascoli, dominata dalla piramide del Pizzo Varrone, dove sorge il bellissimo rifugio del CAI, nella località Casera Vecchia (1672 m.). Il ritorno è lungo l’itinerario di salita, per la lunga, ma rilassante, Valvarrone.

18a GITA – Mercoledì 31 maggio 2017 24º Raduno Seniores Lombardia "Anna Clozza" Aprica (SO) Ritrovo: Piazzale Stadio ore 5.15; partenza ore 5.30 Fermata: Cimitero di Belforte ore 5.45 Mezzo di trasporto: pullman Difficoltà: E Accompagnatore: Sergio Pallaro e Sergio Rossi Quote: 21.00 €, non soci 29.00 € (compresa la quota di partecipazione di 2.00 €). Nota 1: La gita sarà effettuata di mercoledì anziché di giovedì. Nota 2 – Per i pasti, per chi sceglie il pranzo al sacco, c’è la possibilità di consumarlo presso Il Palazzetto dello Sport di Aprica. NB. In paese di Aprica sono aperti bar. Per chi preferisce il pran-zo al ristorante, c’è la possibilità di consumarlo presso Ristoranti convenzionati, previa prenota-zione, al prezzo di 13 € (Menu fisso costituito da primo, secondo con contorno, dolce, acqua e vino). Descrizione itinerario Percorso stradale: Varese – Lecco – Morbegno – Sondrio – Aprica - Percorrere Corso Roma, al

TREKKING 2017 Gruppo Senior

Serata di presentazione e iscrizione

Martedì 9 maggio 2017 ore 21.15

presso la sede CAI

Da domenica 9 luglio a

domenica 16 luglio è previsto l’annuale trekking di 8 giorni

del Gruppo Senior che si svolgerà nelle Dolomiti “Tra Fanes, Puez e Sella”

Dal Lago di Bràies al Lago Fedaia

Numero massimo di partecipanti: 25

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NOTIZIARIO SEZIONALE 13

primo semaforo girare a destra su via Magnolta fino ad arrivare alla partenza della cabinovia Magnolta. Parcheggi autobus: Dopo aver fatto scendere i partecipanti al Palazzetto dello Sport rientreran-no su Corso Roma e potranno parcheggiare lun-go la strada. Programma: Ore 7.30/10.00 Ar r ivo gruppi. Ritrovo dei partecipanti presso il Palazzetto dello Sport di Aprica Via Magnolta. Registrazione gruppi. Consegna buoni pasto. Ore 8.45 Par tenza del gruppo per il percorso ROSSO. DATI PERCORSO ROSSO: Difficoltà: E - Partenza quota: 1200 m - Arrivo quota: 1950 m - Dislivello: 750 m - Lunghezza: 4 km circa. Ore 9.00 Par tenza del gruppo per il percorso GIALLO. DATI PERCORSO GIALLO: Difficoltà: E - Salita con la cabinovia Magnolta - Partenza quota: 1900 m - Arrivo intermedio Rifugio CAI Valtellina – quota: 1920 Lunghezza: 2 km circa - Quota massima raggiunta: disco orografico Zap-pello dell’Asino: 2030 m - Dislivello: 130 m - Lunghezza: 6 km circa. Ore 9.30 Par tenza del gruppo per il percorso BLU. Par tenza del gruppo per il percorso VERDE (L’orario di partenza dei percorsi ROSSO – GIALLO – BLU è indicativo. La cabi-novia Magnolta rimarrà aperta dalle ore 8.10 alle ore 12.30). DATI PERCORSO BLU: Difficoltà: E - Salita con la cabinovia Magnolta - Partenza quota 1900 m - Quota massima raggiunta 2000 m – Dislivel-lo percorso: 150 m - Lunghezza: 3 km. DATI PERCORSO VERDE: Nella mattina

verrà organizzata, per chi non sale in quota e non partecipa alle escursioni, una visita guidata tra le contrade di Aprica dove è possibile osservare i “Murales in Contrada”. Ore 12.45 Ritrovo di tutti i par tecipanti presso il Palazzetto dello Sport di Aprica per il saluto delle Autorità cittadine e del Presidente Regiona-le Seniores. Ore 13.15 Pranzo servito nei Ristoranti con-venzionati (ubicazione indicata sui buoni pasto). Pasto al sacco presso il Palazzetto dello Sport di Aprica. Ore 14.30 Possibilità di Visitare Museo dello Sci - Murales in Contrada - Mostra Fotografica ERSAF. Ore 16.30 Rientro dei convenuti alle proprie sedi.

19a GITA – Giovedì 8 giugno Cima di Fiorina da Cimadera (CH) Ritrovo: Cimitero di Belforte ore 6.45; partenza ore 7.00. Mezzo di trasporto: Auto proprie Difficoltà: E Dislivello: salita e discesa 800 m. Tempo di percorrenza: Salita 3.00 ore; discesa 2.30 ore. Tipologia: Anello.

Equipaggiamento: Di media montagna, scarpo-

ni, consigliati i bastoncini. Accompagnatore: Stefano Barisciano e Sergio Pallaro Quote: Soci € 9.00; non Soci € 17.00 N.B. Necessita un documento valido per l’espa-trio.

Percorso stradale (Bollino): Varese – Gaggiolo – Mendrisio - Autostrada fino all’uscita di Lu-gano Nord - Galleria Vedeggio-Cassarate – Cadro - Sonvico - Piandera - Cimadera. Percorso stradale (Senza bollino): Varese – Ponte Tresa – Agno – Bioggio – Galleria Ve-deggio-Cassarate – Cadro – Sonvico – Piandera – Cimadera. Notizie di interesse generale per percorso stra-dale: All’uscita autostradale di Lugano Nord, dopo la rotonda, seguire cartello autostradale verde Gandria, Lugano e imboccare la nuova galleria Vedeggio-Cassarate. All’uscita della galleria proseguire sulla carreggiata sinistra fin quasi alla rotonda e, poco prima della stessa svoltare a sinistra per Sonvico. Proseguendo, dopo Sonvico, si incontra sulla sinistra la chie-setta della Madonna d’Arla, si va avanti fino a Piandera dove si svolta a destra per Cimadera. Descrizione itinerario escursione: Dal parcheg-gio si segue una stradina prima asfaltata, poi lastricata ed infine sterrata che porta alla Capan-na Pairolo. Al secondo bivio si trova una palina con i cartel-li che indicano sia la bocchetta di San Bernardo che la cima di Fiorina. Si svolta a sinistra e si prosegue sulla stradina che con lunghi mezzaco-sta porta alla dorsale tra il Passo di San Lucio e la Bocchetta. Da qui un sentiero, che prima in leggera discesa, poi in falsopiano e poi ancora in salita porta comodamente alla Bocchetta di San Bernardo (m. 1586). Ora il sentiero, caratteristi-camente intagliato nei pini mughi, sale un po’ più ripido e raggiunge il Passo di Fiorina (m. 1688) per poi, lungo la cresta est, raggiungere la vetta della cima di Fiorina (m. 1810). Croce in legno e libro di vetta. Dopo la pausa pranzo si riprende il sentiero che ora corre lungo la cresta ovest; è panoramico e rimane quasi sempre un po’ sotto la cresta, per poi, nei pressi del Passo di Pianca Bella, portarsi alternativamente sui due versanti fino ad entrare in un bellissimo bosco di faggi. Si attraversa il bosco seguendo la segnaletica bianco rossa e all’uscita dal bosco si arriva all’incrocio con la stradina sterrata che da Cimadera porta alla Cap. Pairolo. Da qui in cinque minuti si scende alla Capanna. Dopo una sosta ristoratrice in Capanna si ripren-de la stradina che in salita riporta all’incrocio, poi in falsopiano e quindi in discesa porta a Cimadera e al parcheggio. 20a GITA - Giovedì 15 giugno Moncucco (VCO) Ritrovo: Piazzale Stadio ore 6.30; partenza ore 6.45; Fermata: Cimitero di Azzate ore 7.00. Mezzo di trasporto: Pullman. Difficoltà: E Tipo di escursione: Andata e ritorno. Dislivello: Salita e discesa 846 m. Tempo di percorrenza: salita ore 3.00, discesa ore 2.30. Equipaggiamento: Di media montagna, scarpo-ni, consigliati i bastoncini. Accompagnatori: Enrica Ambrosetti e Anni-bale De Ambrogi Quota: Soci € 16.00; non Soci € 24.00. Percorso Stradale: Varese – Azzate - Autostra-da Gravellona Toce – Uscita Domodossola – seguire indicazioni per Domobianca Alpe Lu-sentino (Km. 10) da Domodossola, seguire la strada che finisce in un ampio parcheggio. Descrizione itinerario escursione: Dal parcheg-gio (m. 1050) si prende il sentiero per Moncuc-co ben segnalato con cartelli bianco-rossi e cartelli con scritta “Ski Alp”. Il percorso sale nel bosco, inizialmente un po’ ripido, a sinistra delle piste da sci. Si raggiunge dapprima l’Alpe Foppiano, poi il sentiero prosegue sempre nel bosco con comoda pendenza, si sfiora l’Alpe Torcelli (m. 1440) e si arriva all’Alpe Casalave-ra (m. 1598). Da qui, fuori dal bosco si segue il sentiero che sale su cresta erbosa e infine con un

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tratto più ripido e sassi smossi, si raggiunge la cima del Moncucco (m. 1896) da dove la vista spazia sulle montagne a 360 gradi. La sosta pranzo si può prevedere o in cima o appena sotto di essa. Per la discesa si prosegue oltre la cima, si prende un altro sentiero meno ripido di quello che ci ha portato in vetta, si scende per un tratto lungo quelle che in inverno sono piste da sci e si rag-giunge l’Alpe Casalavera da dove si riprende il sentiero nel bosco, fatto in salita, fino a raggiun-gere il posteggio.

21a GITA – Giovedì 22 giugno Bocchetta di Rimella (VCO) Ritrovo: Cimitero di Azzate ore 6.45; partenza ore 7.00 Mezzo di trasporto: Auto proprie Difficoltà: E Tempo di percorrenza: ore 5.30 complessive Dislivello: 750 m. Tipo di escursione: Anello Equipaggiamento: Di media montagna, scarpo-ni, consigliati i bastoncini. Accompagnatori: Zambon Bellarmino e Alfon-so Plebs Quote: Soci 16.00 €, non Soci 24.00 € Note di interesse generale: Percorso di km. 9.00. Percorso Stradale: Percorrere la A26 sino all’u-scita di Gravellona Toce, seguire le indicazioni per il centro di Omegna da dove dopo aver supe-rato sulla destra il supermercato LIDL si trovano sempre sulla destra le indicazioni per Valle Stro-na – Campello Monti. Descrizione itinerario escursione: Parcheggiata l’auto a Campello Monti si attraversa il paese con le sue belle scalinate e dietro la chiesa si prende il sentiero che sulla sinistra porta al ponte sul torrente Strona. Prima del ponte troviamo i cartelli che sulla destra indicano la salita al mon-te Capezzone, sentiero che noi percorreremo in discesa per il nostro rientro a Campello Monti, si attraversa il ponte come indicano i cartelli per la bocchetta e si inizia a salire su una mulattiera che a breve porta dapprima all’Alpe del Vecchio e poi all’Alpe Scarpia. Percorrendo il sentiero alla sinistra orografica del Rio Colma, dopo una ripida salita, si raggiunge la Bocchetta di Rimel-la. Il sentiero piega ora a destra e percorre la parte alta della valle di Campello con in primo piano la cima Capezzone e la cima dell’Altem-berg, si tocca dapprima l’Alpe Calzino e poi in bella discesa si giunge a Piana Di Via. Da qui in pochi minuti si sale all’Alpe Capezzone dove si pranzerà. Per il ritorno si scende Pian Di Via e pochi metri dopo l’ultima costruzione si prende a destra il sentiero indicato Z 17 che in ripida discesa riconduce a Campello Monti. 22a Gita – Giovedì 29 giugno Alpe di Neggia – Tamaro – Gradiccioli – Alpe di Neggia (CH) Ritrovo: Cimitero Belforte ore 7,00; partenza ore 7,15 Mezzo di trasporto: Auto proprie Difficoltà: E Dislivello: 930 m. Tempo di percorrenza: ore 5.30 complessive. Tipo di escursione: Anello Accompagnatori: Francesco Galbiati e Valter Castoldi Necessario documento per espatrio Percorso stradale: Varese – Valganna – Luino - Maccagno, a destra per Indemini Alpe Neggia (Posteggio sul piazzale) Descrizione itinerario escursione: L'ascesa inizia da m. 1394, ben presto possiamo ammirare l'Al-pe con il lago Maggiore e il Gambarogno. La salita regala bellissime panoramiche sulla valle Veddasca ed il lago Maggiore; dopo 30' passia-mo alla capanna Tamaretto (chiusa), dopo un tratto di pineta si esce allo scoperto e più in alto si devia a destra (cartelli) è l'ultimo tratto che, con un po' di fatica ci porta alla croce di vetta m.

1961 - 1 ora e 45' dalla partenza. Il panorama, a 360°, è davvero spettacolare, con lago Maggiore e di Lugano, Gradiccioli, monte Lema e monte Rosa. Dopo una sosta ci dirigiamo verso la nostra seconda cima, scendiamo alla Bassa di Indemini (m. 1722) per salire poi alla cima del Gradiccioli (m. 1935), anche qui bel panorama e sosta pran-zo. Per il ritorno scendiamo alla Bassa di Indemini, poi saliamo alla Capanna Tamaro (per chi vuol bere un caffè svizzero...) m. 1870. Da qui tornia-mo sui nostri passi e passando sulla nord del Tamaro ci ricolleghiamo al sentiero di salita e scendiamo al parcheggio di Neggia.

23a Gita – Giovedì 6 luglio Anello della Valle del Melezzo da Arvo-gno (Val Vigezzo) (VCO) Ritrovo: Cimitero di Azzate ore 6.45 – partenza ore 7.00 Mezzo di trasporto: Auto proprie Difficoltà: E, alcuni tratti in discesa E+ Dislivello: salita e discesa 850 m Tempo di percorrenza: ore 5.30 per il giro com-pleto (escluse le soste) Equipaggiamento: Indispensabili scarponi e bastoncini Tipo d’escursione: Anello Carta topografica scala 1:25.000 CNS f. 1311 COMOLOGNO Accompagnatori: Castoldi Valter e Galbiati Francesco Quota: Soci € 20.00, non Soci € 28.00. Percorso stradale: Azzate – Vergiate – A26 per Gravellona Toce – Uscita a Masera - Valle Vi-gezzo – All´ingresso di Santa Maria Maggiore, prima rotonda, si gira a sinistra entrando in pae-se. Quindi di nuovo a sinistra, direzione Crana-

Toceno. Da Toceno, si raggiunge Arvogno dove si parcheggia. Nota: La Piana di Vocogno, meglio conosciuta come Piana di Vigezzo, è la principale stazione sciistica della valle. Collegata a Prestinone da una moderna cabinovia, la località alpina è altresì apprezzato punto di decollo per il volo libero. Numerosi, e non solo in estate, sono difatti gli appassionati di deltaplano e parapendio che salgono in quota per utilizzare i punti di decollo della Piana e del Trubbio e librarsi in cielo, sfrut-tando le correnti qui particolarmente favorevoli. Descrizione itinerario escursione: dal parcheg-gio di Arvogno (1242 m) (frazione di Toceno), si prosegue su strada asfaltata fino al ponte (detto della Rassia) sul fiume Melezzo. Subito dopo il ponte, parte sulla destra la vecchia mulattiera lastricata che poco più sopra si ricongiunge alla sterrata in corrispondenza di un bivio. Lasciata la sterrata, si seguono a destra le indicazioni per Piana di Vigezzo - Bocchetta di Muino (sent.

M23), risalendo sempre su bella mulattiera una costa ricoperta di faggi sbucando negli ampi pascoli dell´Alpe Cortina (1355 m). Stando sul margine inferiore, li si attraversa, scendendo a guadare il torrente, quindi si riprende con breve salita tornando sui prati e continuando a mezza-costa. Superati alcuni torrenti, all´Alpe Sdun si piega decisamente a sinistra (indicazioni Boc-chetta di Muino) portandosi alla seconda e più alta baita al margine del lariceto. Entrati nel bosco, con salita costante che non concede respi-ro, lo si risale sino ad uscirne e con un diagonale verso destra, per erba si raggiunge la Bocchetta di Muino (1977 m), incrociando l´ ampio sentie-ro proveniente dalla Piana di Vigezzo e diretto all´Alpe Ruggia. Si svolta a sinistra e percorren-do un bel traverso panoramico su mulattiera, tagliando diagonalmente il versante occidentale della Cima del Trubbio, si raggiunge dapprima la depressione del Gabun da dove la mulattiera si trasforma in stradina per arrivare alla Piana di Vigezzo (1714 m) rinomata stazione sciistica. Da qui seguendo il sentiero marcato M25 si passa a nord della La Cima (1804 m) e si raggiunge La Colma di Dentro (1701 m). Si prosegue nel fitto bosco fiancheggiando a tratti la pista da sci. Raggiunta l’isolata baita di q. 1449 m il sentiero ci riporta alla località tocenese di Arvogno. Gordola – Val Verzasca – Lavertezzo – Brione – Villaggio di Gerra (parcheggio in località Fromi-ghera nello spiazzo sottostante la chiesa). Itinerario: dal parcheggio, seguendo le indica-zioni per Veld, si sale alla chiesa, si supera una fontana e, lasciando progressivamente il bosco si arriva alle baite di Veld. Si continua in salita fino a Cazzai, alla piccola Alpe Conscina e alla bella Alpe Corte di Sopra (1718 m.) sotto le incom-benti selvagge e scenografiche pareti del Poncio-ne della Marcia. Dall’Alpe il sentiero devia a destra, traversa dolcemente una fascia di bosco

rado, per poi risalire il ripido versante sud della Cima di Cazzai, fino a raggiungere una selletta, toccando con una lieve ascesa il punto più alto del percorso (1860 m.), dal quale si scende verso il bellissimo nucleo di baite dell’Alpe di Cazzai (1695 m.). Seguendo le indicazioni per Monte Valdo-Frasco, il sentiero si abbassa rapidamente e regolarmente. Superata su un ponticello una frana di grandi massi, si esce nell’ampio pascolo di Monte Valdo, dove si incontra la strada che sale da Frasco. Scendendo sempre per sentiero, si arriva ad un bivio, si trascura la direzione che porta a Gerra, e si svolta a sinistra. Scendendo su una sterrata, dopo aver attraversato su un ponte pedonale il fiume Verzasca, si arriva a Frasco dove in prossimità della chiesa attende il pullman per il ritorno.

NOTIZIARIO SEZIONALE 14

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14 Maggio: PARCO DELLE CAPANNE DI MARCAROLO

- Dislivello: 1200 m

- Distanza: 45 km

- Difficoltà: MC+/BC

Capogita: Paolo Covacich

Giro Panoramico con viste sul mare ligure, l'arco alpino occi-dentale e la pianura piemontese dal monte Pracaban.Il territo-rio del parco Capanne Marcarolo ha tratti di natura incontami-nata, in particolare nella valle del Gorzente - luogo Cirimilla (AL) (http://www.parcocapanne.it).

11 Giugno: VALMOROBBIA - Dislivello: 1460 m

- Distanza: 28 km

- Difficoltà: BC/OC

Capogita: Fabiano Mondini Il giro parte a Carena, dove la bella strada asfaltata che si snoda lungo la parte bassa della Valle Morobbia lascia il posto ad un facile sterrato. Si inizia a pedalare seguendo il percorso obbliga-to, e ben presto ci si trova ad affrontare una stretta gola in cui le curve si succedono senza sosta. Poi si sale in modo più deciso fino a raggiungere l'Alpe di Giumello, che si trova appena sopra il limite della vegetazione arborea. Presso le cascine la strada si trasforma in una mulattiera ripida e sconnessa. Alternando tratti ripidi a tratti più scorrevoli, si arriva al Piano delle Pecore, dove la vista si apre su tutta la Valle Mo-robbia. Qui ci si imbatte in un piccolo laghetto che riflette tutto l'universo di montagne che lo circondano (http://www.extrememtb.ch/itinerari/morobbia.php).

Hai mai pensato a quanto materiale hai accumulato nel tem-po, e ora??? Occupa spazio e prende polvere! Allora che ne dici di venire il 20 Maggio in sede CAI Varese a partire dalle 14.30. Noi ci saremo! Se vuoi partecipare questo è quello che dovrai fare: carica nella sezione dedicata del sito o stampa il modu-lo e portalo in sede fino a venerdì 12 maggio, con le infor-mazioni sugli articoli che vuoi vendere; valuteremo se il ma-teriale è proponibile e avrai un posto assegnato in sede per il mercatino. Il regolamento e i moduli sono disponibili in sede e sul sito

http://www.caivarese.it/sezione/mercatino.html

Per ulteriori informazioni fare riferimento a Damiano Noce e Andrea Cremonesi

CAI VARESE 20 Maggio 2017

ore 14.30 – 18.00

NOTIZIARIO SEZIONALE 15

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NOTIZIARIO SEZIONALE 16

Un’opportunità per i giovani interessati all’ambiente

(gratuita per i minori di 27 anni)

RUOLO E COMPITI DELL’OPERATORE TUTELA AMBIENTE MONTANO (TAM)

Gli operatori sezionali TAM sono soci volontari che si impegnano a diffondere ed appli-

care la politica ambientale del CAI all’interno della propria sezione.

PROGRAMMA DEGLI INCONTRI FORMATIVI SU TEMI AMBIENTALI

Obbligatoria la partecipazione ad almeno 3 incontri

13 maggio - La gestione di Rete Natura 2000 e la salvaguardia dell’avifauna in ambito montano. Sede:

Palamonti Bergamo e Valpredina (BG)

17 giugno - La gestione delle selve castanili: teoria e pratica. Sede: Brinzio (VA)

22-23 luglio – Due giorni in cammino con la CIPRA (Convenzione Internazionale per la protezione delle

Alpi). Sede: Val Malenco (SO)

6 agosto - Escursione sulla frana di Val Pola, 30 anni dopo. Sede: Valtellina (SO)

9 settembre - Il suolo, preziosa risorsa non rinnovabile. Sede: Solaro (MI)

30 settembre - 1 ottobre - La gestione degli ungulati: osservazione di cervi nel periodo del bramito. Sede:

Gravedona ed Uniti (CO) e Rifugio Sommafiume (CO)

PROGRAMMA DEGLI INCONTRI OBBLIGATORI SULLA BASE CULTURALE COMUNE

21 ottobre - Il Bidecalogo, l’impegno del CAI per la difesa dell’ambiente montano.

Sede: sezione CAI di Crema (CR)

11 Novembre – Base Culturale Comune (BCC) del CAI: cultura e valori del CAI, struttura del CAI, conduzio-

ne dei gruppi in ambiente, sicurezza e responsabilità. Esame finale. Sede: sezione CAI di Laveno (VA)

INFORMAZIONI

Indirizzo mail: [email protected]

Referente: Roberto Andrighetto tel. 339 8163645

Per ulteriori informazioni: http://www.cai-tam.it/lombardia