Monserrato MA2012

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La guida ai siti di Monserrato Monumenti Aperti 2012

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20 21 Ottobre 2012

MonserratoMonumenti Aperti

COMUNE DI MONSERRATO

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Gruppo Localedi CoordinamentoMonserratoComune di MonserratoSindacoGiovanni Argiolas

Assessore alla Cultura, Spettacolo e Turismo Andrea Zucca

Assessore allo Sport, Istruzione, Monserratoteca e Rapporti con l’UniversitàMarco Asunis

Settore Istruzione, Cultura, Sport, Tempo libero e Rapporti con l’UniversitàLuigi Cireddu Simona LocciPaola BoiElisabetta BordigoniOrietta MancaMichela ArraisPiera Fadda

Associazione Culturale Imago MundiFabrizio FrongiaAlessandro Piludu

Programmazione e coordinamento Nicoletta Manai

Monumenti Aperti in internetwww.monumentiaperti.comwww.comune.monserrato.ca.it

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Informazioni utiliI Monumenti saranno visitabili gratuitamente il pomeriggio di sabato 20 ottobre dalle ore 16.00 alle ore 19.00 e la domeni-ca 21 dalle ore 9.00 alle ore 13.00 e dalle ore 15.30 alle ore 19.00.

Nelle chiese le visite guidate verranno sospese durante le funzioni religiose. L’orario di apertura di alcuni monumenti po-trebbe non coincidere con quello della manifestazione:

Casa Foddis, via Giuseppe Zuddas, 65Sabato dalle ore 17.30 alle 20.00Domenica dalle ore 10.00 alle 12.00 e dalle ore16.00 alle 20.00

Casa Picciau, via Sant’Agostino, 4Sabato chiusoDomenica dalle ore 10.00 alle 13.00 e dalle ore16.00 alle 19.00

Chiesa di Sant’Ambrogio, piazza Padre Silvio Serri Sabato chiusoDomenica dalle ore 12.00 alle 13.00 e dalle ore15.30 alle 19.00

Per la sicurezza dei volontari e dei visitatori è prevista la presenza dei mezzi della Croce Bianca di Monser-rato, dell’AVSM Associazione Volontari del Soccorso Monserrato e della Protezione Civile Maestrale a di-sposizione nella propria sede e nei vari siti per esigen-ze di soccorso.

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Anche nelle piccole città, e tale è certamente la nostra, po-chi sono gli abitanti che possono vantare di avere una

conoscenza completa delle ricchezze monumentali, delle memorie che queste sono capaci di richiamare e delle risor-se culturali che animano e rendono vivibile la quotidianità dei cittadini.Così è a Monserrato, così nei molti Comuni della Sardegna che il 20 e 21 Ottobre aprono agli abitanti ed ai turisti il loro patrimonio d’arte e cultura, patrimonio sul quale si costruisce la nostra identità di donne, uomini, cittadini.Viene dunque opportuno l’invito della Regione a tutte le Co-munità della Sardegna di partecipare a questa edizione di “Monumenti Aperti”, una edizione alla quale la nostra citta-dina prende parte mettendo in vetrina 12 Siti di particolare valore ed inoltre, cosa non secondaria, mettendo in mostra la capacità dei ragazzi frequentanti le scuole medie e supe-riori nell’accompagnare, dopo una adeguata preparazione da parte dei loro insegnanti, i visitatori e nell’illustrare la storia, il significato ed il valore di luoghi non tutti conosciuti, non solo per i nuovi cittadini di Monserrato, quelli che non sono nati nel Comune, ma anche per molti di coloro che a Monserrato sono nati e cresciuti.Di particolare valore ed utilità è anche questo volume illustra-tivo di “Monumenti Aperti” a Monserrato e nella Sardegna tut-ta, nonché delle iniziative sociali, economiche e culturali che vi sono collegate.È stata un’occasione di lavoro intenso e di particolare impe-gno per gli Amministratori, ma soprattutto per gli Uffici Co-munali che si occupano di cultura e scuola, ma anche per molte realtà associative che, nei vari settori, contribuiscono a mantenere viva la città, a farla conoscere e, in prospettiva, a farla crescere nei settori di più antica vocazione: il vino, il cibo, il lavoro degli artigiani. Un lavoro che si trova rappresentato in alcuni dei luoghi offerti alla visita ed alla riflessione dei citta-dini e dei turisti che vorranno venire a Monserrato nelle due giornate.Ed insieme a questi valori tangibili, anche il ricordo della sof-ferenza che viene alla memoria non troppo lontana, quando si visitano i residuati dell’ultima guerra, ancora presenti nella nostra Città, più che in altre località della Sardegna.A coloro che si sono impegnati per preparare le due giornate, il profondo ringraziamento dell’Amministrazione e mio perso-nale, a tutti buona visita ai Monumenti di Monserrato.

Gianni Argiolas Sindaco di Monserrato

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Questo autunno, spesso ancora caldo per noi sardi, rap-presenterà un momento veramente speciale per tutti gli

abitanti di Monserrato, che avranno la possibilità di rivivere il proprio paese attraverso la visita di diversi siti fortemente caratterizzanti della storia e della cultura della città. La vera sfida sarà quella di far scoprire le bellezze della città ai visitatori esterni, catturando il loro interesse e la loro curiosità attraverso un percorso guidato che vedrà coinvolti alcuni edi-fici storici del territorio. Un itinerario ricco e multiforme carat-terizzato dall’apertura al pubblico di alcune bellissime chiese e dalla possibilità di intraprendere un viaggio nella tradizione vitivinicola della città attraverso un percorso del vino all’inter-no delle Cantine di Monserrato (Cantina Sociale e Cantina Locci Zuddas). Una tradizione secolare che verrà riproposta al pubblico nelle sue più variegate sfaccettature e fasi, dalla realizzazione del vino, fino alla cura della vigna e all’imbotti-gliamento del vino. L’augurio è che siano in tanti a visitarci, che siano tanti i curiosi e che questa curiosità sia anche di stimolo per il ri-lancio in termini culturali ma anche turistici e commerciali di Monserrato, una città che custodisce gelosamente le proprie tradizioni e la propria cultura.Un ringraziamento speciale a tutti coloro che si sono ado-perati per la realizzazione dell’evento, uno in particolare alle scuole, dispensatrici di conoscenza per i giovani studenti, af-fidatari principali della cultura e delle tradizioni di Monserrato. Vi aspettiamo numerosi!

Andrea ZuccaAssessore alla Cultura, Spettacolo e Turismo

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La città di Monserrato è situata nella Sardegna Meridionale, nella regione storica del Campidano di Cagliari. Il nome at-tuale della città risale alla II metà dell'Ottocento quando, con Decreto Regio del 4 marzo 1888, il nome Pauli - Monserrato venne mutato in Monserrato.A partire dal secondo dopoguerra la città intraprese un per-corso di cambiamento culturale e sociale profondo e costan-te caratterizzato da un ampio incremento demografico e da un notevole sviluppo economico e urbanistico. L'economia rimase, come nei secoli precedenti, quasi completamente in-centrata sull'agricoltura e sulla vitivinicoltura. La Cantina So-ciale e la Cantina Locci Zuddas costituiscono, ancora oggi, degli esempi tangibili dell'attuale e vivace produzione e com-mercializzazione del vino nel territorio monserratino.Col varo della legge regionale del 18 novembre 1991, n. 36 Monserrato divenne “Comune” e il 19 gennaio 1999 venne fregiato del titolo di “città”. Sede dell'importante Cittadella Universitaria, Monserrato rappresenta oggi una realtà con-traddistinta da un costante progresso civile e culturale.

Fonte: S. Agus, Storia di Monserrato l'antica villa di Paulis, Edizioni Grafica del Parteolla, Dolianova, 2007.

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Consiglio Regionale della Sardegna Claudia Lombardo Maria Santucciu

Regione Autonoma della Sardegna Assessorato al Turismo Luigi Crisponi Artigianato e Commercio

Assessorato alla Pubblica Istruzione, Sergio Milia Beni Culturali, Informazione, Spettacolo e Sport

Direzione Regionale per i Beni Culturali Maria Assunta Lorrai e Paesaggistici della Sardegna Sandra Violante

M.I.U.R. Ufficio Scolastico Regionale Enrico Tocco per la Sardegna Rosalba Crobu

Comune di Cagliari Massimo Zedda Enrica Puggioni

Provincia di Cagliari Angela Maria Quaquero

Ufficio Regionale Francesco Tamponi Beni Culturali Ecclesiastici

UPI Sardegna Francesco Putzu

ANCI Sardegna Cristiano Erriu Umberto Oppus

Università degli Studi di Cagliari Giovanni Melis Università degli Studi di Sassari Attilio Mastino Pinuccia Simbula

Imago Mundi Associazione Culturale Fabrizio Frongia Armando Serri

Consorzio CAMU’ Centri d’Arte e Musei Francesca Spissu Giuseppe Murru

Società Cooperativa Sociale Il Ghetto Alessandro Piludu Nicoletta Manai

Confesercenti Regione Sardegna Marco Sulis Confcommercio Sardegna Gavino Sini

Agenzia Nazionale Gianpiero Liori Sviluppo Autonomia Scolastica

Sardegna Solidale Roberto Copparoni Centro Servizi per il volontariato

Il ComitatoScientifico Regionale

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Turismo, identità e cultura, una combinazione ideale per una terra depositaria di tradizioni millenarie. Oltre che da

spiagge bianche e mare cristallino, i viaggiatori sono sempre più attratti da manifestazioni e itinerari culturali e da località d’arte della Sardegna. Una recente indagine conferma il trend, nel primo semestre 2011 nell’Isola è cresciuta del 20% la frequentazione di luoghi di interesse storico - artistico, un dato con pochi confronti in Italia. Fra le motivazioni alla vacanza, spiccano le visite al patrimonio artistico e monumentale: ‘uno scrigno di tesori’ composto in Sardegna da antichi palazzi e castelli, basiliche e musei, parchi minerari e archeologici, e disseminato sull’in-tero territorio. Un patrimonio da preservare innanzitutto, poi da riscoprire per i sardi e, nel contempo, da condividere con i visitatori con l’accoglienza della quale l’Isola è capace. Da condividere con itinerari culturali, come appunto Monumenti aperti, evento che suscita suggestioni ed emozioni uniche. La domanda turistica è orientata alla ‘memoria’ e alla cultura, perciò la Regione Sardegna promuove l’architettura storico - artistica, simbolo di identità, così da assecondare anche il profilo moderno dei nostri visitatori, culturalmente preparati, rispettosi e desiderosi, oltre che di ‘vivere’ l’unicità di paesag-gi incantevoli, anche di conoscere beni culturali e manifesta-zioni tradizionali.

Luigi CrisponiAssessore regionale del Turismo, Artigianato e Commercio

Anno dopo anno, Monumenti Aperti rappresenta un mo-mento importante che va oltre la semplice manifestazio-

ne culturale. È la condivisione della conoscenza del nostro patrimonio di cultura, di memoria e di storia condivisa. È la consapevolezza che i beni culturali rappresentano veramente noi stessi, la nostra espressione artistica e creativa, interprete dell’epoca che li ha visti nascere. È la testimonianza di quanto la cultura non sia un bene privato, ma collettivo, che aspetta di essere riscoperto, esposto, valorizzato, divulgato, fruito.Con Monumenti Aperti si vive un momento popolare e di festa dove un pubblico sempre più attento e consapevole delle po-tenzialità del nostro patrimonio artistico-architettonico, diven-ta protagonista della storia della nostra Isola. La promozione del nostro grande patrimonio culturale si è trasformata nel corso degli anni, proprio grazie a questa manifestazione, in un momento festoso e popolare che raduna giovani e meno giovani, studiosi della materia e semplici curiosi, studenti e volontari culturali. Tutti ugualmente coinvolti in un’attesa op-portunità di arricchimento storico e culturale dove il nostro passato e il nostro presente si fondono per dare a tutti la con-sapevolezza che dobbiamo tramandarlo gelosamente, nel migliore dei modi, alle generazioni future. Sergio MiliaAssessore regionale della Pubblica Istruzione, Beni Culturali, Informazione, Spettacolo e Sport

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Gusta la città

I ristoranti monserratini, in collaborazione con A.C.A.M., ade-riscono alla manifestazione Monserrato Monumenti Aperti proponendo, nelle giornate di sabato 20 e domenica 21 otto-bre, menu realizzati con ingredienti locali, freschi e genuini ad un costo contenuto.Di seguito troverete l’elenco completo dei ristoranti aderenti all’iniziativa per poter fare la vostra scelta.

Buon appetito!

JAMBALAYAristorante cocktail e jazz Club, via C. Cabras, 8 Tel. 331 3481436; 070 8584556

L’OSTERIAbisteccheria e pizzeria, via del Redentore, 219/A Tel. 327 7978396

PARADISE SANDWICHpaninoteca e piatti composti, via Riu Mortu, 24 Tel. 347 2102342

TABERNA 1860ristorante pizzeria, via Tito, 56 Tel. 070 5849062; 349 5667803

ZIO TORE pizzeria trattoria, via San Gavino Monreale, 5/7 Tel. 070 5838687

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CONCORSO “VINO E ARTE PER MONSERRATO”In occasione della II edizione di Monserrato Monumenti Aper-ti, il Comune di Monserrato, in collaborazione con la Cantina Sociale e la Cantina Locci Zuddas di Monserrato, organizza

il I concorso di idee per la progettazione di etichette per il vino. Il concorso, dedicato alle classi dell’I-stituto Professionale per i Servizi Alberghieri e del-

la Ristorazione «Antonio Gramsci», vuole creare una forma d’arte legata alla cultura del vino favorendo lo sviluppo della creatività degli studenti. Il tema del concorso è Monserrato e il vino. Ogni partecipante dovrà presentare un progetto grafico di etichetta basato sul tema proposto e contraddistinto dalla propria creatività e capacità espressiva. Alle etichette potrà essere attribuito un titolo omologo al tema proposto o basato, anch’esso, sulla fantasia. Una giuria, composta da esperti del settore, valuterà i tre elaborati grafici migliori presentati dagli studenti partecipanti. La premiazione avverrà in data da sta-bilirsi presso la Sala Consiliare del Comune di Monserrato in occasione della consegna degli attestati di partecipazione a Monserrato Monumenti Aperti 2012.

WINE TASTINGDegustazione vini tra storia, tradizione e un tocco di folklore.

Cantina Locci Zuddas via del Redentore 232Sabato e domenica negli orari della manifestazioneDegustazione di vini e dolci tipici sardi, a cura della Associa-zione turistica Pro Loco di Monserrato.

I vini sono gentilmente offerti dalla Cantina Locci Zuddas.

Cantina Sociale di Monserrato via Giulio Cesare 2Sabato e domenica negli orari della manifestazioneDegustazione di vini e prodotti sardi a chilometro zero, a cura dell’Istituto Professionale per i Servizi Alberghieri e della Risto-razione “A. Gramsci”.

I vini sono gentilmente offerti dalla Cantina Sociale di Mon-serrato.

Iniziative speciali

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JANAS Le donne son venute in eccellen-za di ciascun arte ove han posto cura (L. Ariosto - Orlando Furioso)

Casa FoddisVia Giuseppe Zuddas, 65

Venti anni di attività Il “Laboratorio - Il Tempo e lo Spazio - ” è un’associazio-ne culturale dedita alla ricerca delle attività manuali di ieri e di oggi attraverso: indagini sul territorio,osservazione di manu-fatti antichi, interviste alle persone anziane. La mostra presen-ta i lavori delle socie e delle ospiti sarde e trentine. Essi sono realizzati in un contesto di ricerca interpersonale, non oggetti isolati, ma contestualizzati e significativi perché espressione di un rapporto tra l’autore antico e quello moderno, tra la realtà e l’esperienza passata e presente, opere proiettate al futuro, poiché possono offrire possibilità lavorative se viste in un’ottica moderna e attuale. Nel Laboratorio ognuna di noi è stata ammaliata da una persona, la sua jana che tesseva i raggi di sole, che ci facevano e ci fanno sognare. Le nostre mani che hanno ricevuto la sapienza del fare, che con piacere la trasmettono ad altri, tessono favole di un tempo che è sta-to, di quello che viviamo, di quello che verrà.La mostra è dedicata a Maria Corda, una jana amica che ci è stata sempre affettuosamente vicina.

L’inaugurazione sarà Sabato 20 ottobre alle ore 17.30, alla presenza del Sindaco di Monserrato Giovanni Argiolas.L’evento sarà accompagnato dalle Launeddas di Nicola Agus.

La mostra rimane aperta dal 20 al 28 Ottobre, i giorni 21, 27, 28 ottobre dalle 10.00 alle 12.00 e dalle 16.00 alle 20.00, tutti gli altri giorni dalle ore 16.00 alle 20.00.

CREATIVITà AD ARTE PER MONUMENTI APERTIGiardinetti del RedentoreDomenica 21 ottobre dalle ore 9.00 alle ore 13.00Una festa di colori, estro e fantasia in cui gli artisti, tra arte del pane, del cucito, della pietra, della ceramica e del riciclo mostreranno i frutti del loro ingegno.

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ADOTTA UN LIBRO… UN GESTO D’AMORE VERSO LA CULTURA Giardinetti del RedentoreDomenica 21 ottobre dalle ore 9.00 alle ore 13.00

Il viaggio all’interno dell’universo dei libri rappresenta un’espe-rienza culturale strordinaria, capace di condurre attraverso i mondi più fantastici e fondamentale per comprendere la realtà che ci circonda. La nostra epoca, basata sul progresso sempre più ampio della tecnologia e sul rapido diffondersi dei supporti digitali, delinea un futuro incerto per la soppravvivenza del libro inteso come insieme di fogli scritti e rilegati fra loro. In occasione della II edizione di Monserrato Monumenti Aperti la Monserratoteca organizza un’iniziativa volta alla diffusione della cultura e alla lot-ta contro l’estinzione del “fedele amico libro”.

Questo luogo è un mistero, Daniel, un santuario. Ogni libro, ogni volume che vedi possiede un’anima, l’anima di chi lo ha scritto e l’anima di coloro che lo hanno letto, di chi ha vissuto e di chi ha sognato grazie a esso. Ogni volta che un libro cambia proprietario, ogni volta che un nuovo sguardo ne sfiora le pagine, il suo spirito acquista forza.”[…] Noi li vendiamo e li compriamo, ma in realtà i libri non ci appartengono mai. Ognuno di questi libri è stato il miglior amico di qualcuno.(Dal capitolo Il cimitero dei libri de L’ombra del vento di Carlos Ruiz Zafòn).

Per l’occasione sarà possibile ricevere in dono un libro a vostra scelta tra quelli esposti, a cura di So.Se.Bi. srl.

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Bunker presso l’I.T.I.S. “D. Scano”via Cesare CabrasSabato e domenica negli orari della manifestazioneEsposizione di immagini relative al rifugio anitaereo e proiezione del filmato del Circolo del Cinema Nuovo Pubblico: 31 marzo 1943. Monserrato, la memoria.

Casa della Cultura Ex FascioVia Giulio Cesare 37 ore 17.00Spettacolo di burattini per le famiglie e tutti i bambini, offerto dalla Compagnia Is Mascareddas nell’ambito del progetto MoMoTi.

Casa Foddisvia Giuseppe Zuddas, 65ore 18.00Tra tradizione ed innovazione, le launeddas di Nicola Agus, a cura dell’Associazione culturale “Laboratorio - Il Tempo e lo Spazio - ”.

Chiesa di Sant’Ambrogio – Oratoriopiazza Padre Silvio SerriSabato e domenica negli orari della manifestazioneL’uomo da una sola parola, mostra nata da una ricerca di Ulisse Marras per celebrare l’operato di padre Silvio Serri. Proiezione di un documentario sulla missione e sul martirio del missionario monserratino ucciso nella sua missione l’11 settembre del 1979. Il 20 e 21 ottobre ricorre la giornata missionaria mondiale: …I nostri monumenti religiosi sono sempre preceduti e giustificati da Cristo che è il vero tempio che ci permette di incontrare il Padre e da tutti quelli che hanno accettato, in modi diversi, di divenire Pietre Vive di questo edificio spirituale. Questa verità mi pare sia messa in evidenza quest’anno, in occasione di Monumenti aperti. (don Gianni Sanna).La parrocchia di Sant’Ambrogio, al fine di arricchire l’ottobre missionario, ha previsto diverse iniziative. Queste termineranno sabato 20 ottobre quando, in seguito alla messa delle ore 19.00 con la quale verrà introdotta la Giornata Missionaria Mondiale, sarà inaugurata la mostra fotografica con la proiezione del filmato relativi a Padre Silvio Serri.

Sala Consiliare del Municipio - Sala Multimedialepiazza Maria VergineSabato e domenica negli orari della manifestazioneDel vento e della luce - Cesare Cabras pittore di aie, proiezione del filmato di Francesco Sardu con il contributo del Circolo del Cinema Francesco Sardu.

Eventi CollateraliSABATO

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DOMENICA

Casa della Cultura ex Fasciovia Giulio Cesare 37ore 19.30Concerto Gospel a cura del gruppo Black Soul.

Casa Picciauvia Sant’Agostino 4 Dalle ore 10.00 alle 12.00 e dalle ore 16.00 alle 18.00Dimostrazione di alcune tra le più preziose arti manuali legate alla tradizione sarda eseguite da alcune socie dell’Associazione Culturale “Laboratorio - Il Tempo e lo Spazio - ”: Bonarina Murgia per il filè sardo, Laura Demelas per il macramè, Rosalba Lecca per il ricamo in oro.Sarà presente Maria Rita Solinas, maestra dolciaria, che, per l’occasione, presenterà la propria arte di preparazione del pane, della pasta e del dolce e i relativi strumenti della loro tradizionale realizzazione.

Chiesa della Beata Vergine Mariapiazza Maria Vergineore 12.00Concerto di musica da camera a cura di Francesca Piroddi (pianoforte) e Marco Floris (clarinetto).

Chiesa di San Valerianovia Deromaore 17.00Concerto di chitarra classica a cura di Giuseppe Argiolas.

Piazza Maria Vergineore 12.30Concerto Jazz promosso da Jambalaya Jazz Lounge. Jambalaya in pochi mesi di attività ha conquistato una fama nazionale per la qualità delle proposte musicali e per il valore dei musicisti che coinvolge. Per l’occasione presenta alcuni dei jazzisti ed artisti che sono soliti esibirsi nel jazz club, tra i quali uno dei più importanti musicisti italiani in tournée in questi giorni nell’isola, il trombettista torinese Fulvio Chiara, che farà alcune date nel club cittadino.

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Un bunker è una costruzione militare in cemento armato che ha lo scopo di difendere gli occupanti dagli attacchi nemici: a se-conda del tipo di armi cui è destinato a resistere può avere pareti di diversi spessori, dai 30 cm di quelli antischegge al metro di un bunker anticarro. Il rifugio del campo di aviazione di Monserrato aveva lo scopo di difendere gli occupanti e i munizionamenti dagli attacchi degli aerei nemici. La caduta di Tunisi, avvenuta il 13 Maggio 1943, ed il pericolo dell’imminente offensiva alleata nei confronti dello stesso territorio nazionale, determinarono una ri-considerazione dell’importanza strategica della Sardegna, con la necessità di dover difendere anche la propria integrità territoriale.La costruzione di un adeguato sistema difensivo costiero e di ri-fugi in vicinanza di luoghi considerati strategici, come il campo di aviazione di Monserrato, rispondeva alle nuove esigenze strate-giche. Il primo bombardamento aereo in Sardegna si registra il 16 gennaio 1940, quando 5 bombardieri inglesi sganciano alcune bombe sull’aeroporto di Elmas. Ma è a partire dal febbraio 1943, dopo lo sbarco in Africa, che gli alleati preparano l’assalto all’Eu-ropa. I bombardamenti che avevano colpito sino a quel momento solo obiettivi militari, puntano ora sui centri abitati. Non esistono statistiche ufficiali sulle perdite umane subite dalla Sardegna ad opera dei bombardamenti alleati: accurate ricerche hanno calco-lato oltre mille civili caduti, la cui morte è registrata nei pur lacu-nosi documenti ufficiali del periodo (863 a Cagliari, 58 ad Alghero, 13 ad Arbatax, 12 a Carloforte, 3 a Chilivani, 1 a Decimomannu, 83 a Gonnosfanadiga, 1 a Macomer, 28 a Monserrato, 22 a Ol-bia, 5 a Porto Torres) (M. Brigaglia).Che il loro ricordo sia di monito perenne.

Visite guidate a cura degli studenti della classe IV C Informatica dell’I.T.I.S. “D. Scano”, in collaborazione con ASS. FORT. Sardegna e Progetto Quartu 900.

In questo sito si terranno eventi collaterali

Bunker presso l’I.T.I.S. “Dionigi Scano”

Via Cesare Cabras

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Si tratta di un’azienda vinicola privata sorta a Monserrato, la “culla del vino”, la Città che ha avuto il primato nell’isola per la sua vocazione vitivinicola già dall’Ottocento, con la più alta destinazione del territorio comunale a questa attività.L’Agenzia Locci Zuddas Antonio ha iniziato la sua attività negli anni ’50 del secolo scorso con Antonio Locci un proprietario terriero che, dopo aver trascorso ventisette anni nella Marina Militare, giunto al pensionamento, si è dedicato a questa attività.Figlio di viticoltori, si associò col fratello e diede vita a questa azienda, presente nella rassegna dei vini commercializzati e prodotti, come il classico Nuragus, per tacere di altri vini.La casa originaria, sita in via del Redentore, risale al 1895, come attesta la data che si trova in un rosone della facciata.Sotto il profilo architettonico la casa, pur non presentando particolari elementi architettonici di pregio, si colloca, comunque, nell’ambito di quelle case padronali che appartennero ai benestanti locali, tutti agricoltori e, nella specie, vitivinicoltori e vinificatori, e rispecchia, almeno in parte, lo stile liberty, come altre case, destinate oggi ad usi diversi da quelli agricoli.La facciata, pur essendo stata ampliata con la costruzione di un altro piano, mantiene il fascino alquanto romantico di quel periodo storico, quando Monserrato vantò il primato del settore nella Sardegna, dall’Ottocento fino all’inizio della seconda metà del Novecento. (Serafino Agus)

Visite guidate a cura degli studenti dell’Istituto Profes-sionale per i Servizi Alberghieri e della Ristorazione “A. Gramsci”.

In questo sito si terranno eventi collaterali

Cantina

Locci ZuddasVia Del Redentore, 232

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La Cantina Sociale di Mon-serrato nasce il 21 Giugno 1908, con atto notarile del Dott. Michele Cugusi ad opera di 46 proprietari vi-ticoltori di Monserrato. Il 6 luglio 1924 fu ricostituita come Società Cooperativa anonima, da 79 soci fon-datori, tutti possidenti agri-coli. La Società si prefigge-va lo scopo di acquistare sia dai soci che da altri viticoltori i prodotti vinicoli per commercializ-zarli, cercando di limitare al massimo il ricorso ad intermediari. Nasce così la prima Cantina Sociale della Sardegna, ideata sostanzialmen-te come un modo per tutelare la fonte di reddito dei viticoltori, ossia la produzione vitivinicola che sino alla metà del XX secolo costituiva l’economia base di Monserrato. Inizialmente la cantina era ospitata in un magazzino di fortuna; la dotazione iniziale era elementare: al-cune botti di legno, qualche torchio, poche pompe. Un altro fattore fu determinante per la nascita della cantina: la relazione tra la Regia Scuola di Viticoltura ed Enologia di Cagliari e i viticoltori monserratini. Sin dall’inizio vini come il Nuragus e il Rosso vennero esportati nel Lazio e in Toscana. In seguito la rete commerciale si allargò sino a comprendere Veneto, Piemonte, Lombardia, Emilia e persino la Francia. Crebbe il numero dei soci e le attrezzature vennero adegua-te. La Cantina Sociale di Monserrato, che attualmente raccoglie 300 soci, è composta da due strutture principali e quattro punti vendita. La sede di Monserrato, sita in Via Giulio Cesare, ospita gli impianti di imbottigliamento e i serbatoi termocontrollati, che consentono la la-vorazione dei vini da imbottigliare. La struttura di Ussana è il centro di raccolta di tutte le uve prodotte dai soci della Cooperativa. È dotata di impianti di lavorazione delle uve a bacca bianca e nera, di serbatoi di vinificazione e stoccaggio dove avvengono le fermentazioni dei mosti, successivamnente trasferiti a Monserrato per il confeziona-mento. I punti vendita, oltre quello principale di Monserrato, si trova-no a Cagliari nel Piazzale La Playa a Quartu in Via Cecoslovacchia e a Sanluri in Via Rinascita 49. Tra i principali vini D.O.C. prodotti dalla Cantina ricordiamo: il Cannonau di Sardegna, il Monica di Sardegna, il Vermentino di Sardegna, il Nuragus di Cagliari e il Moscato di Ca-gliari. Vengono prodotti anche vini I.G.T. e da tavola bianchi, rossi e rosati. Oggi la produzione è stata ulteriormente differenziata, abbrac-ciando sotto il logomarchio “Cantine Pauli’s” i migliori vini della coo-perativa, frutto di un’attenta selezione delle uve e di un moderno e rigoroso processo di vinificazione, che con le solide basi della lunga tradizione aziendale guardi al mercato presente e a quello futuro.

Visite guidate a cura degli studenti dell’Istituto Profes-sionale per i Servizi Alberghieri e della Ristorazione “A. Gramsci”.

In questo sito si terranno eventi collaterali

Cantina Sociale di Monserrato

Via Giulio Cesare, 2

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Come raggiungereMonserrato

Ctm Cagliari Linee M e 8 da Piazza Matteotti

Metro Cagliari Linea Gottardo da Piazza Repubblica

1 Bunker presso l’I.T.I.S. “D. Scano” via Cesare Cabras

2 Cantina Locci Zuddas via Del Redentore, 232

3 Cantina Sociale di Monserrato via Giulio Cesare, 2

4 Casa della Cultura ex Fascio via Giulio Cesare, 37

5 Casa Foddis via Giuseppe Zuddas, 65

6 Casa Picciau via Sant’Agostino, 4

7 Chiesa di San Valeriano via Deroma

8 Chiesa di Sant’Ambrogio piazza Padre Silvio Serri

9 Chiesa della Beata Vergine Maria

piazza Maria Vergine

10 Colonna e statua del SS. Redentore via del Redentore

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11 Sala Consiliare del Municipio piazza Maria Vergine

12 Scuola “Monumento ai Caduti” via del Redentore, 205

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L’edificio attualmente noto come Casa della Cultura, risale ai primi decenni del XX secolo. In origine proprietà della famiglia Tinti divenne, nel periodo fascista, la sede del fascio.Il caseggiato, situato al centro della città, presenta l’accesso principale in via Giulio Cesare e quello secondario in vico Marco Aurelio.La struttura mostra alcuni elementi tipici dell’architettura delle case campidanesi quali l’ampio cortile interno.All’interno della corte interna dell’immobile è ubicato un bunker, testimonianza del ruolo di rifugio antiaereo svolto dal fabbricato durante la II guerra mondiale. In seguito il fortino venne utilizzato dall’Amministrazione comunale come deposito per i fascicoli dell’ufficio anagrafe.Le dimensioni molto ampie dello stabile hanno favorito, durante gli anni settanta, il suo utilizzo come sede della Scuola Media Statale Cima.Nel 2010, in occasione della presentazione di una mostra su Cesare Cabras e in seguito alla ristrutturazione ad opera dell’Amministrazione Comunale, lo stabile venne inaugurato con l’attuale denominazione di Casa della Cultura.

Visite guidate a cura delle classi IV A, IV B e di due allieve della V B Turistico dell’Istituto Tecnico Commerciale “Fabio Besta”.

Visita guidata anche in lingua sarda.

In questo sito si terranno eventi collaterali

Casa della

Cultura Ex FascioVia Giulio Cesare, 37

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21monumentiaperti

La Casa Foddis e Sa gruxi ‘e marmuri sono ubicate nella via Zuddas, nello slargo denominato sa praz-zixedda de sa gruxi ‘e marmuri. La croce cinquecentesca indi-cava i limiti giurisdizio-nali delle competenze territoriali ecclesiasti-che. Era denominata anche sa gruxi ’e su perdonu poiché pres-so di essa venivano eseguite le fustigazio-ni e le esecuzioni ca-pitali. Casa Foddis è un palazzotto di stile neoclassico a pianta rettangolare. Il lato prospiciente la via Zuddas è carat-terizzato da un piano terra scandito da una serie di finestre incor-niciate da archi a tutto sesto e da una porta carraia, su portali. Il piano superiore mostra finestre sovrastate da festoni alternati a ghirlande che si aprono su graziosi balconcini semicircolari in ferro battuto. La finestra centrale è sormontata dalle iniziali del proprietario Luigi Foddis, originario di Baunei, maestro di pietra. Il timpano rettangolare maschera il tetto a due spioventi e all’in-terno la casa conserva alcune caratteristiche dell’architettura do-mestica campidanese: il loggiato retto da due monoliti di granito e il cortile dal lato della vecchia stazione tranviaria. Nel tempo è stata abitazione privata, cantina a carattere commerciale, sede di Assessorati comunali.

Visite guidate a cura dell’Associazione Culturale “Labora-torio - Il Tempo e lo Spazio - ”.

Orario di visita: Sabato 20 ottobre dalle ore 17.30 alle ore 20.00 e domenica 21 ottobre dalle ore 10.00 alle ore 12.00 e dalle ore 16.00 alle ore 20.00.

In questo sito si terranno eventi collaterali

Casa

FoddisVia Giuseppe Zuddas, 65

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Localizzata nella zona di S’Arriu (at-tuali giardinetti di via del Redentore) la Casa Picciau è un esempio di abitazione padro-nale dei primi del novecento ap-partenuta ad una famiglia locale di viticoltori. La Casa ripropone, per la

sua struttura a corte, il modulo dell’abitazione campidanese, ma da esso, in parte, si distacca poiché il terrazzo al di sopra del loggiato e le camere al piano superiore, sono indicatori di un’evo-luzione strutturale del modello abitativo tradizionale. Il complesso abitativo e funzionale all’attività lavorativa famigliare è stato rea-lizzato su un lotto di circa 700 mq e si compone di cinque corpi principali: la parte abitativa, la cucina, la stalla, gli ambienti per il ricovero degli attrezzi e per il pernottamento degli aiutanti, il magazzino. L’abitazione è realizzata su due livelli, al piano terra il loggiato con le camere da letto e al piano superiore le stanze che, all’epoca, erano destinate al soggiorno e al ricevimento degli ospiti. A destra della facciata gli ambienti della cucina e a seguire la stalla ed un piccolo vano di discarica. Il magazzino contiene, tuttora, alcune grandi botti che testimoniano una fiorente attività di produzione vinicola che si aggirava sui 30.000 litri annui. A destra dell’ingresso è il pozzo realizzato con pietre di arenaria della vicina località di Matta Masoni utilizzata a Monserrato per la realizzazione degli stipiti dei portali. A sinistra dell’ingresso i vani ausiliari per il pernottamento degli aiutanti che lavoravano duran-te la vendemmia. Di questi vani è caratteristica la cucina con il caminetto, il forno che poteva contenere fino a venti pani e i for-netti per il riscaldamento delle vivande. La Casa, scampata ad un intervento di totale demolizione per la realizzazione di una nuova palazzina, è stata recentemente oggetto di un primo intervento di restauro da parte dei nuovi proprietari, finalizzato a consolidare alcune strutture portanti ed i tetti che fino a pochi anni fa erano in stato fatiscente. Il portone principale è stato realizzato da un artigiano di Selargius riproducendo fedelmente un tipico portone monserratino, ormai raro a vedersi. (Giacomo Paglietti)

Visite guidate a cura della classe V A Edilizia dell’I.T.I.S. “D. Scano”.

Orario di visita: Sabato chiuso - Domenica dalle ore 10.00 alle 13.00 e dalle ore 16.00 alle 19.00Sarà possibile visitare solo l’esterno ed il cortile della casa.

In questo sito si terranno eventi collaterali

Casa

Picciauvia Sant’Agostino, 4

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23monumentiaperti

La chiesetta di San Valeriano, detta anche Oratorio, avrebbe do-vuto assolvere alla funzione di cappella privata della famiglia Spi-ga, la quale la fece erigere nel terreno di sua proprietà, dirimpet-to alla casa di abitazione padronale. Dopo una lunga e spinosa controversia con il parroco pro tempore dr. Raimondo Barra, la suddetta famiglia ottenne il nihil obstad dall’Ordinario Diocesano. La prima pietra fu deposta il 24 Ottobre 1906 dall’Arcivescovo di Cagliari Mons. Pietro Balestra che il 5 Maggio del 1910 consa-crò la chiesa, il simulacro di San Valeriano, i paramenti, gli arredi sacri e le due campane sistemate nel campanile a vela. Al suo interno, una lapide reca incisa la seguente epigrafe: “D.O.M. SAN-CTO VALERIANO M. SUIS SUMPTIBUS-SACELLUM HOC RITA SERRI-VALERIANUS SPIGA-PASCHALA SERRI DICARUNT A.D. 1907” (A Dio Ottimo Massimo a San Valeriano M(artire), Rita Serri, Valeriano Spiga, Pascala Serri, a proprie spese, dedicarono questa cappella nell’anno del Signore 1907). La chiesa è caratterizzata da una semplice facciata di forma quadrangolare divisa, nella parte centrale, da una cornice ornamentale di colore bianco. Al di sotto si apre, racchiuso da una cornice, il portale d’ ingresso in legno intarsiato e di forma leggermente arcuata, mentre superiormente è posto un oculo vetrato di forma circolare. Sopra il terminale piano arricchito da una bella cornice modanata, si trova il campanile a vela sormontato da una croce, con bifora ogivale e dotato di due campane. Nell’altare di marmo si conserva il simulacro di San Va-leriano. Nella chiesa è ospitato anche il simulacro di San Lorenzo che, per le celebrazioni agostane, viene traslato in processione nel-la chiesa campestre omonima. Vi si custodisce, inoltre, il cocchio che trasporta San Lorenzo, il quale fu commissionato e pagato da Valeriano Spiga, alla cifra di lire duemila.

Visite guidate a cura delle classi I e II B dell’Istituto Com-prensivo Statale “C. Cabras”.

In questo sito si terranno eventi collaterali

Chiesa di

San Valerianovia Deroma

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La chiesa venne edificata in stile tardo gotico meridionale dopo il 1426, data di infeuda-zione della villa ai Santjust, uti-lizzando conci ben squadrati in pietra marnosa. Presenta una pianta a tre navate: una centrale ampia e alta e due la-terali più strette e più basse, le quali sono, in effetti, delle cap-pelle delimitate da archi a se-sto acuto e con volte a botte, ottenute arbitrariamente nel 1956. La facciata è volta sim-bolicamente ad Ovest, ossia al tramonto, mentre l’abside è orientato a Est. Il prospetto esterno a capanna, con termi-nale cuspidato. Nella facciata si apre il portale archiacuto ad arcate concentriche sovrasta-

te da sovracciglio, dotato di piccoli capitelli poliformi poggianti su colonnine strombate. Il portale è sormontato da un grande roso-ne circolare decorato. La particolarità della facciata della chiesa è data dalla posizione e forma dei contrafforti diagonali i cui bracci terminali sono decorati con merli dentati. Nei bracci terminali sono posti gli ingressi secondari costituiti da due porte gotiche che in passato furono l’accesso all’antico cimitero adiacente alla chiesa. La facciata, nel corso dei secoli, ha subito diverse modifiche strut-turali; l’ultimo restauro del 1982 ha portato alla luce i conci rettan-golari. Sulla sinistra del prospetto anteriore si erge il bel campanile secentesco, alto m. 28,25 fino alla palla che appare sovrastato da una croce. L’interno della parrocchiale di Sant’Ambrogio presenta numerosi aspetti di interesse architettonico e artistico: la copertura a botte della navata principale e di quelle laterali, che sono state aggiunte in epoche storiche differenti, l’altare maggiore in marmi policromi e impreziosito da un raffinato paliotto, l’imponente ciborio ligneo e la bella cappella del presbiterio che rappresenta il modulo architettonico più suggestivo e originale. La volta del presbiterio è impreziosita da cinque gemme pendule di forma anulare. Il ciborio è invece scolpito, dorato con mecca e in parte graffito con motivi di ornato su azzurro con fondo oro e ha la forma di un tempietto, arricchito da colonnine di tre ordini diversi, da nicchiette e da volute. Infine, speciale attenzione merita la bella fonte battesimale costruita in forma di parallelepipedo, scolpita in marmo bianco, chiusa da una copertura lignea intagliata.

Visite guidate a cura delle classi I e II B dell’Istituto Com-prensivo Statale “C. Cabras”.Orario di visitaSabato chiusoDomenica dalle ore 12.00 alle 13.00 e dalle 15.30 alle 19.00In questo sito si terranno eventi collaterali

Chiesa di

Sant’AmbrogioPiazza Padre Silvio Serri

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25monumentiaperti

Le origini della Chiesa risal-gono al XII sec. e allo stato attuale degli studi possiamo dire che si tratta della chiesa più antica di Monserrato. L’at-tuale edificio è il frutto di una lunga rielaborazione secolare che ne ha modificato la con-notazione originaria. Nel XIV sec. gli aragonesi importaro-no in Sardegna il culto per la Vergine di Montserrat e così a tutte le chiese intitolate a San-ta Maria fu aggiunto il titolo di Montserrat. Nel 1856 la vec-chia chiesa di forma quadrata venne demolita e fu ricostruita nella forma attuale con pianta a croce greca più altre tre che coprono bracci e abside, con cupola centrale che appare elegante. Il prospetto esterno, che è stato modificato dopo la seconda guerra mondiale, è timpanato e suddiviso in tre ordini orizzontali da cornici marcapiano. Il primo ordine è scandito da lesene, il secondo è caratterizzato da un rosone finto e arricchito da nicchie cieche su cui sovrastano dei cerchi. A destra è stata assemblata la sacrestia, mentre a sinistra si erge un campanile a vela. Nella facciata si staglia il nuovo portone realizzato dall’artista Gianni Argiolas. All’interno, di particolare interesse sono l’altare maggiore in marmo con tarsie policrome, l’espositorio marmoreo che sovrasta l’altare, vero gioiello dell’arte marmorea, e ancora il paliotto marmoreo policromo e raffinato al cui centro spicca un medaglione in onice in cui è intarsiato il monogramma della Madonna. Il presbiterio risulta sopraelevato di due gradini rispet-to al piano della navata, da cui è separato mediante una balau-stra marmorea policroma. La pavimentazione del presbiterio è in marmo e fu realizzata nel 1914. All’interno della sacrestia sono custodite diverse statue raffiguranti alcuni santi, mentre nella ca-pella a sinistra si trova la statua di Santa Filomena, conserva-ta in un’urna di vetro. La chiesa presenta anche alcune opere moderne realizzate dal pittore Gianni Argiolas e da Augusto Loi, insieme ai ragazzi di bottega. Nel braccio destro della chiesa vi è il dipinto intitolato La processione della B.V di Monserrato, mentre nel braccio sinistro è esposto un altro dipinto della stesso autore in cui sono rappresentate le tre chiese cittadine. Infine, sono da segnalare le due vetrate dedicate alla Madonna, realizzate nel 1995 dallo stesso autore dei dipinti. Nella chiesa si conserva il si-mulacro della Madonna col Bambino, che la devozione dei fedeli monserratini ha arricchito di gioielli in oro e argento.

Visite guidate a cura delle classi Terze dell’Istituto Compren-sivo Statale 2 “La Marmora”.In questo sito si terranno eventi collaterali

Chiesa di Santa Maria de Paulis o

Beata Vergine di MonserratoPiazza Maria Vergine

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Papa Leone XIII, autore della lette-ra enciclica “De Rerum Novarum” (“Delle cose nuo-ve”) sulla questione operaia, in occa-sione della cele-brazione dell’a-pertura dell’Anno Santo del 1900, chiese che ve-nissero innalzati diciannove mo-numenti a Cristo Redentore, uno in ogni regione d’Ita-lia. All’epoca esse simboleggiavano i diciannove secoli del cristianesimo, affinché, anche nel nuovo secolo, il Cristo continuasse ad essere: Via, Ve-

rità e Vita. Due statue previste, in Abruzzo ed Umbria, non ven-nero realizzate. Un monumento fu innalzato in onore del papa anche nel suo paese natale, Carpineto Romano.Si formò immediatamente un Comitato internazionale, che invitò tutti i Comitati Nazionali ad erigere le statue in luoghi etnici, non geografici ovvero luoghi che fossero caratteristici delle diverse re-gioni e che ne rappresentassero le radici più profonde.In Sardegna fu scelto il Monte Ortobene, nei pressi di Nuoro, dove fu innalzata una gigantesca Statua del Redentore, la più grande d’Italia, opera dello scultore napoletano F. Jerace.Anche quella di Monserrato fu eretta per celebrare l’Anno Santo, a segnare l’estremo confine a nord del paese ed inaugurata il 1 settembre 1907. Il disegno della colonna di travertino è opera dell’ing. Dionigi Scano.Alla base del piedistallo si legge: EGO SUM VIA VERITAS VITA. AD MEMORIAM ANNI SANCTI MDCCCC. (IO SONO LA VIA, LA VERITÀ, LA VITA. IN RICORDO DELL’ANNO SANTO 1900)

Le visite guidate inizieranno dal salone parrocchiale della Chiesa del SS. Redentore in via San Lorenzo 1.

Visite guidate a cura del Gruppo Giovanissimi della Parroc-chia del SS. Redentore

Colonna e Statua del

SS. RedentoreVia del Redentore

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27monumentiaperti

La Sala Consilia-re del comune di Monserrato, si tro-va all’interno della Casa Comunale sita in piazza Maria Ver-gine, nella vecchia sede delle scuole elementari, costruita durante il Venten-nio di cui conserva lo stile e la decora-

zione, oggi recuperata in seguito ad un totale ma rispettoso re-stauro. L’Aula è di forma rettangolare, i seggi del Sindaco e dei Consiglieri sono realizzati in legno chiaro, decorati con le tipiche rappresentazioni delle cassapanche della tradizione sarda. Sulle pareti sono esposti diversi dipinti del pittore monserratino Cesare Cabras e il Gonfalone con lo stemma della città. Ai piani superiori si trovano alcuni uffici comunali e l’ufficio del Sindaco. Preceden-temente alla riacquistata autonomia dal comune di Cagliari, con un referendum tenutosi il 18 novembre 1991, la sala era la sede della circoscrizione.Chi conosce anche sommariamente l’opera pittorica di C. Ca-bras, sa che i temi che preferisce sono quelli dei paesaggi asso-lati del Campidano, del lavoro degli uomini che faticosamente si guadagnano il pane col sudore della fronte, assieme ad una serie di rappresentazioni di vita quotidiana, di feste, di personaggi che fanno parte di un mondo popolare a lui molto caro, ma che non scadono mai nel folklore o nella rappresentazione superficiale di un semplice dato paesano. Formatosi alla scuola di G. Conci, un decoratore liberty di case della borghesia cagliaritana dell’ini-zio del 1900 si trasferisce, ormai ventenne, a Roma per studiare all’Accademia di Belle Arti. I nuovi linguaggi pittorici dell’informa-le non interessano al Cabras che preferisce la rappresentazione oggettiva della realtà, che lo contraddistinguerà per tutta la vita. Preferisce dipingere paesaggi, uomini e donne al lavoro, cioè quello che aveva visto da bambino, nella sua casa e nella attivi-tà dei suoi genitori: campi di grano, covoni e mucchi di chicchi dorati sotto il sole estivo della Sardegna. È stato chiamato, per questa sua costante rappresentazione, il pittore delle aie e, infatti, grande successo ha ricevuto la sua partecipazione, nel 1930, alla XVIII Biennale di Venezia con quattordici tele sul tema della mietitura nell’isola. La sua però non è una omologazione supina al momento storico della battaglia del grano del regime fascista, è piuttosto la ricerca, mai terminata, di colori che cambiano con il mutare delle stagioni e dei momenti della giornata e che vedono nella produzione tipica del Campidano, la miglior fonte di ispira-zione per C. Cabras.

Visite guidate a cura delle classi III, IV, V A Meccanica dell’I.T.I.S. “D. Scano” che per l’occasione presenteranno un lavoro su Cesare Cabras guidati dalla prof.ssa Luisa Rossi.In questo sito si terranno eventi collaterali

Sala Consiliare del Municipio

Piazza Maria Vergine

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La storia della Scuola “Monumento ai Caduti” inizia nel lontano 1927, quando le Figlie di Maria Ausiliatrice (F. M. A.) su richiesta del Comune di Cagliari e con l’approva-zione di S.E. Mons. Erne-sto M. Piovella, arcivesco-vo di Cagliari, giunsero a Monserrato per iniziare la loro opera educativa.I locali vennero offerti dal Comune per dare inizio alla Scuola Materna che doveva essere un “Mo-numento vivo” che ricor-dasse per sempre alla cittadinanza, i caduti della Grande Guerra.Ancora oggi, in occasio-ne della Festa delle Forze Armate, il 4 novembre, nei locali della Scuola si com-

memorano solennemente i caduti con grande partecipazione di cittadini e delle autorità civili, religiose e militari. I locali conservano il Monumento commemorativo, con le foto dei caduti, inaugurato dal Podestà di Cagliari nel 1930.L’Opera è nata inizialmente come oratorio e catechesi (Scuola della dottrina cristiana). In seguito vennero aperti l’asilo e un labo-ratorio di cucito, secondo l’esempio di S. Maria Domenica Maz-zarello, cofondatrice, assieme a D. Bosco delle F.M.A.Nel 1930 ebbe inizio l’attività assistenziale pubblica, con la di-stribuzione di un pasto caldo ai poveri che continuò fino al 1962, anno in cui si arrivò ad assisterne oltre cinquecento.Nell’anno scolastico 1944-1945 fu istituita la Scuola Elementare e nel 1948 le Scuole serali per le ragazze.Dal 1 ottobre 1973 è stata istituita l’attività sportiva con la pratica della pallacanestro.Attualmente l’Istituto Maria Ausiliatrice “Monumento ai Caduti” accoglie bambini e bambine dai 3 ai 10 anni e offre il suo servi-zio educativo nella “Scuola dell’Infanzia” e nella “Scuola Primaria Paritaria”. È punto di riferimento fondamentale per la crescita cul-turale, sociale e religiosa dei bambini e dei giovani di Monserra-to, sede delle attività delle ex-allieve e dei Salesiani Cooperatori, luogo di incontro, di formazione e di continuità storica che dura da ottantacinque anni!

Visite guidate a cura delle classi IV e V della Scuola Parita-ria Primaria “Monumento ai Caduti”.

Scuola

Monumento ai CadutiVia del Redentore, 205

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Si ringraziaDon Gianni Sanna, parroco della chiesa di Sant’Ambrogio; don Sergio Manunza, parroco della chiesa del SS. Reden-tore; le Figlie di Maria Ausiliatrice; l’Istituto Religioso Cenacolo Cuore Addolorato e Immacolato.

Serafino Agus, stimato studioso monserratino, per il contri-buto scientifico offerto in particolare per le schede della Chie-sa di Sant’Ambrogio, della Chiesa di Santa Maria de Paulis Beata Vergine Assunta e Cantina Locci Zuddas.

L’Associazione Turistica PRO-LOCO Monserrato per il so-stegno e il costante contributo offerto alla cittadinanza.

Giacomo Paglietti, per la disponibile accoglienza manifesta-ta e per la redazione della scheda di Casa Picciau.

La Cantina Sociale di Monserrato e la Cantina Locci Zud-das per l’ospitalità e la professionalità.

L’Associazione A.C.A.M. e in particolar modo il presidente Maurizio Dessì insieme ai ristoratori monserratini per il con-tributo offerto a Gusta la città.

Lino Ariu presidente del Circolo del Cinema Nuovo Pubbli-co per aver autorizzato la proiezione del film 31 marzo 1943. Monserrato, la memoria.

Rosalina Locci, Ulisse Marras, Rosalba Pibiri per le gentili concessioni.

La famiglia Perra Putzu per il materiale sul Bersagliere Lo-renzo Putzu.

Tutti i colleghi del Settore Istruzione, Cultura, Sport, Tempo libero e Rapporti con l’Università, del Settore Lavori Pubbli-ci, del Settore Ambiente, per lo spirito di collaborazione ed il sostegno mostrato; la Monserratoteca, le Istituzioni, gli Enti, le Scuole, le Associazioni e tutti coloro che con la loro parte-cipazione hanno dato un prezioso apporto alla riuscita della manifestazione.

Il ringraziamento va a tutti gli insegnanti che, grazie alla loro formazione e competenza, hanno permesso alle scuole di Monserrato di distinguersi per impegno e dedizione.

Visite guidate a cura di

Istituto Comprensivo Statale “Cesare Cabras”, classi I e II B, Prof.ssa M. Antonietta Vacca, Prof. Antonello SannaDirigente Prof. Armando Solinas

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Istituto Comprensivo Statale 2 “La Marmora”, classi III A, B, C, D, E, Prof.ssa Tina ArgiolasDirigente Prof. Daniele Casula

Istituto Professionale per i Servizi Alberghieri e della Ri-

storazione “Antonio Gramsci”

Dirigente Prof. Giorgio Pibiri

Istituto Tecnico Commerciale “Fabio Besta”, classi IV A, IV

B e due allieve della V B Turistico, Prof.ssa Patrizia Perrotta,

Prof. Pierangelo Cappai, Prof.ssa Lidia Serrau

Dirigente Prof. Raffaele Rossi

Istituto Tecnico Industriale Statale “Dionigi Scano”, III, IV,

V A Meccanica, Prof.ssa Luisa Rossi; classe IV C Informatica

e V A Edilizia, Prof. Piero Carta

Dirigente Prof.ssa Giovanna Licheri

Scuola Paritaria “Monumento ai caduti”, classi IV e V, Figlie

di Maria Ausiliatrice

Direttrice Suor Patrizia Milito

Associazione Culturale “Laboratorio - Il Tempo e lo Spazio - ”

ASS. FORT Sardegna

Associazione “Progetto Quartu 900”

Gruppo Giovanissimi Parrocchia del SS. Redentore,

Prof. Italo Montisci

Associazione di Pronto Intervento

Associazione di Volontariato Croce Bianca Monserrato

AVSM Associazione Volontari del Soccorso Monserrato

Associazione Protezione Civile Maestrale

Hanno partecipato alla manifestazione offrendo la loro collaborazione

Associazione Salesiani Cooperatori di Monserrato

Campidano Ambiente Srl

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Circolo del Cinema Francesco Sardu

Circolo del Cinema Nuovo Pubblico

Corpo di Polizia Municipale

StampaLux

SO.SE.BI. srl

Artisti

Nicola Agus

Giuseppe Argiolas

Associazione Folkloristica Monserrato

Associazione Sa Berritta e su Bordau

Black Soul

Compagnia Is Mascareddas

Gruppo di Cultura Popolare

Gruppo Jazz – Jambalaya Jazz Lounge

Rosalba Lecca, Laura Demelas, Bonarina Murgia

Francesca Piroddi e Marco Floris

Maria Rita Solinas

Tutti gli artisti ed espositori di Creatività ad Arte per Monu-menti Aperti

L’Amministrazione Comunale è grata a tutti coloro che, a va-rio titolo, hanno collaborato a Monserrato Monumenti Aperti, in particolare chi, dando la propria disponibilità dopo l’andata in stampa di questo libretto, non vi risulta citato.

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Note

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