Modulo n° 1 Contenuti Cognitivi - Istituto Giovanni Paolo II · L’età del Barocco e della...

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Istituto: Liceo Scientifico di indirizzo Sportivo Classe: IV Materia: Lingua e letteratura italiane Modulo n° 1 Contenuti Cognitivi L’età umanistica e rinascimentale. L’umanesimo latino e in volgare. La trattatistica del ’500 e il connubio intellettuale tra arte e moralità. La poesia epico cavalleresca e il trattato politico. Ludovico Ariosto, Niccolò Machiavelli e Torquato Tasso U. D. 1: L’evoluzione delle forme politico-culturali nella signoria italica del Quattrocento; il panorama storico-culturale italiano e il neoplatonismo dominante; l’antropocentrismo umanistico e la nuova ridefinizione della questione della lingua; i centri dell’umanesimo e la definizione a posteriori di un concetto cronologicamente ampio; la trattatistica e il connubio della morale con l’arte; le teorie di Michelet e di Jacob Burckhardt; la trattatistica del comportamento e lo sport come strumento di sprezzatura; l’agone della giostra e le sue ricadute artistiche; la teoria warburghiana della rinascita del paganesimo antico; Leonardo Bruni, Lorenzo Valla, Pico della Mirandola, Giannozzo Manetti e Leon Battista Alberti e la risciacquatura colta del volgare; U. D. 2: L’edonismo e l’idillio nella cultura umanistica; la società e i suoi valori; alcuni protagonisti e le loro biografie intellettuali; letture critiche e inquadramenti storico letterari per la seguente scelta testuale: Agnolo Poliziano, Stanze per la giostra, I, 69-103; i primi cenni della teoria dell’ut pictura poësis; il codice cavalleresco e l’invenzione di un prototipo etico; Baldesar Castiglione, Il cortegiano I, 26. A quest’ultimo proposito, e in ragione delle norme della contesa e della tenzone cavalleresca, verranno distribuiti, attraverso la piattaforma e-learning, e commentati dal docente passi del seguente saggio critico: Franco Cardini, Alle radici della cavalleria medievale, Bologna, il Mulino, 2005, passim e, in particolar modo, pp. 122-145, dedicate alle norme dei giostranti e alle forme di derivazione della giostra medievale dall’ harpastum romano; U. D. 3: Il petrarchismo imperante per la lirica e il modello boccacciano per la prosa; il policentrismo linguistico e il primato del toscano letterario; la codificazione bembiana delle Prose della volgar

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Istituto: Liceo Scientifico di indirizzo Sportivo Classe: IV Materia: Lingua e letteratura italiane

Modulo n° 1 Contenuti Cognitivi

L’età umanistica e rinascimentale. L’umanesimo latino e in volgare. La trattatistica del ’500 e il connubio intellettuale tra arte e moralità. La poesia epico cavalleresca e il trattato politico. Ludovico Ariosto, Niccolò Machiavelli e Torquato Tasso

U. D. 1: L’evoluzione delle forme politico-culturali nella signoria italica del Quattrocento; il panorama storico-culturale italiano e il neoplatonismo dominante; l’antropocentrismo umanistico e la nuova ridefinizione della questione della lingua; i centri dell’umanesimo e la definizione a posteriori di un concetto cronologicamente ampio; la trattatistica e il connubio della morale con l’arte; le teorie di Michelet e di Jacob Burckhardt; la trattatistica del comportamento e lo sport come strumento di sprezzatura; l’agone della giostra e le sue ricadute artistiche; la teoria warburghiana della rinascita del paganesimo antico; Leonardo Bruni, Lorenzo Valla, Pico della Mirandola, Giannozzo Manetti e Leon Battista Alberti e la risciacquatura colta del volgare; U. D. 2: L’edonismo e l’idillio nella cultura umanistica; la società e i suoi valori; alcuni protagonisti e le loro biografie intellettuali; letture critiche e inquadramenti storico letterari per la seguente scelta testuale: Agnolo Poliziano, Stanze per la giostra, I, 69-103; i primi cenni della teoria dell’ut pictura poësis; il codice cavalleresco e l’invenzione di un prototipo etico; Baldesar Castiglione, Il cortegiano I, 26. A quest’ultimo proposito, e in ragione delle norme della contesa e della tenzone cavalleresca, verranno distribuiti, attraverso la piattaforma e-learning, e commentati dal docente passi del seguente saggio critico: Franco Cardini, Alle radici della cavalleria medievale, Bologna, il Mulino, 2005, passim e, in particolar modo, pp. 122-145, dedicate alle norme dei giostranti e alle forme di derivazione della giostra medievale dall’harpastum romano; U. D. 3: Il petrarchismo imperante per la lirica e il modello boccacciano per la prosa; il policentrismo linguistico e il primato del toscano letterario; la codificazione bembiana delle Prose della volgar

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lingua; U. D. 4: La biografia intellettuale di Ludovico Ariosto; le opere minoritarie e le satire; lettura critica di Satire III, vv. 1-72; la commedia ariostesca e il nuovo modulo teatrale-plautino con l’endecasillabo sdrucciolo; il carattere polifonico del Furioso; il Furioso come capolavoro dell’ironia e della polifonia; le edizioni del Furioso e i suoi antecedenti ipotestuali; la tradizione dei cantari; l’armonia ariostesca. A quest’ultimo proposito, e in ragione dei concetti di polifonia e di armonia poetico-narrativi, verranno distribuiti, attraverso la piattaforma e-learning, e commentati dal docente passi del seguente saggio critico: Michail Bachtin, Estetica e romanzo, Torino, Einaudi, 1993, pp. 45-67 e pp. 182-200; lettura critica e commento dei seguenti passi desunti dal Furioso: Furioso, I, 1-4; XII, 1-42; XXXIV, 70-87; U. D. 5: La biografia e la parabola intellettuali di Niccolò Machiavelli; la lettera a Vettori del 10 dicembre 1513; la vita al servizio della politica; la teoria politica di Machiavelli; la genesi del Principe e la tradizione degli specula principis; la condizione del principato italiano; lettura e commento dei seguenti passi: Principe, Dedica; capitolo I; capitolo XV; capitolo XVIII; capitolo XXV; capitolo XXVI; la teoria dei Discorsi e il repubblicanesimo machiavelliano; il teatro come proiezione del realismo machiavelliano; la questione del comico machiavelliano; la questione della lingua e l’Accademia della Crusca; U. D. 6: L’età della controriforma; la riforma dei generi letterari e la speroniana reinterpretazione della Poetica aristotelica; la vita come teatro; la biografia intellettuale di Torquato Tasso; l’epistolario tassiano; le Rime; lettura e commento critico dei seguenti passi: Qual rugiada qual pianto; La canzone al Metauro; la chiabreresca e il madrigale tassiano; Rinaldo e l’esperimento della malinconica resa del valore cavalleresco nell’interpretazione di Aminta, coro, atto I; la struttura tragico-teatrale della Gerusalemme liberata; la complessa genesi della Liberata; la struttura del poema; analisi del cavalleresco nei seguenti specimina della Liberata: I, 1-5; XII, 50-71; XIII, 17-46; i Dialoghi tassiano e il Forno I e II; Tasso nell’opera manzoniana; stralci critici desunti dal saggio di Lanfranco Caretti, Ariosto e Tasso, Torino, Einaudi, 2000, pp. 23-34, 50-78;

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Modulo n° 2 Contenuti Cognitivi

L’età del Barocco e della Scienza Nuova

U. D. 1: L’idea di Barocco; il barocco e il concettismo europei; la metafora continuata e la nuova trattatistica retorica del ’600; la poesia della descrizione e le due anime della lirica italiana: la reazione classicistica e regolare al barocchismo retorico; la biografia intellettuale di Giovan Battista Marino; il descrittivismo mariniano e marinista. A questo proposito si procederà alla lettura critica del tema dell’ut pictura poësis desunti da Massimiliano Pecora, La parola che guarda. Figure della descrizione, Bologna, Archetipo, 2011; lettura critica e commentata dei seguenti passi desunti dalla Lyra mariniana: Onde dorate; Amori di pesci; la poesia di Claudio Achillini e di Ciro di Pers; la figura di Giacomo Lubrano; il classicismo di Gabriello Chiabrera e la nuova canzonetta melica; lettura e commento di Belle rose porporine; U. D. 2: La dissoluzione del poema tradizionale; il poema epico-comico con finalità didascaliche; la poesia di Alessandro Tassoni e la Secchia rapita; U. D. 3: La figura di Giovan Battista Marino; il nuovo modo di concepire il poema; il retoricismo mariniano e la composizione dell’Adone; la lingua di Adone e la sua struttura; la descrizione nel poema mariniano; lettura critica e commentata di Adone, VIII, 7-26; l’ottava mariniana; U. D. 5: La nuova tragedia del ’600 e la tragedia regolata del tardo ’500; i caratteri del teatro europeo; il teatro di Federigo della Valle; la critica al cavalleresco in Europa e la sua malinconica riesumazione nelle pagine dei grandi studiosi di guerra; materiale d’ausilio afferente alla figura di Raimondo di Montecuccoli e al suo Trattato della guerra; l’irrisione dell’epica nella pagine cervantine; la figura del cavaliere errante;

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Modulo n° 3 Contenuti Cognitivi

La Commedia dantesca. La cantica purgatoriale

U. D. 1: La poesia in forma di visione; richiamo alla biografia storico-intellettuale di Dante Alighieri e dei suoi mecenati; lettura e commento del docente di alcuni passi desunti da: Jacques Le Goff, La nascita del purgatorio, Torino, Einaudi, 1982, pp. III-XXII; Fabio Gambero, L’invenzione del Purgatorio. Intervista a Jacques Le Goff, «La repubblica», 27 settembre 2005, pp. 24-27; cosmologia e la numerologia dantesche; la lettura allegorica e la teoria di Rabano Mauro; la metrica del poema; l’endecasillabo dantesco e il problema degli accenti ribattuti; introduzione e cronologia filologica del Purgatorio; le ragioni etiche soggiacenti all’ordinamento morale del Purgatorio; la Scuola di San Vittore e la struttura dell’oltretomba purgatoriale; la figura del pellegrino quale emblema della vicinanza tra il Purgatorio e la società umana; il realismo di Dante e lo stile elegiaco; il concetto di figura e l’interpretazione figurale; il provvidenzialismo biblico all’origine dello storicismo dantesco; la figura di Catone; Dante e Virgilio quali scalatori e rocciatori; la difficoltà del pellegrino e del capocordata; lettura critica e commento storico-ermeneutico dei seguenti canti: canto I; canto II, canto III; canto V; canto VI e la pausa riflessivo-dottrinale per la scalata al monte purgatoriale; canto X; per ognuno dei canti verranno considerati i luoghi notevoli ancora oggetto di perplessità interpretative e dottrinali; per quanto attiene alla continuità narrativa dell’evoluzione della vicenda cantata si procederà a un breve riassunto dei canti espunti dalla scelta antologica; in relazione al canto X il docente fornirà estratti critici che, afferenti al tema dell’ut pictura poësis e alla sua rilettura in chiave di contrappasso, vengono desunti da Massimiliano Pecora, La parola che guarda. Figure della descrizione, Bologna, Archetipo, 2011, pp. 134 e ss.

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Modulo n° 4 Contenuti Cognitivi

La Nuova Scienza e Galileo Galilei. La lirica arcadica e i prodromi dell’illuminismo italiano. La riforma goldoniana. La poesia civile di Giuseppe Parini.

U. D. 1: La biografia intellettuale di Galileo Galilei; l’elaborazione del metodo sperimentale e la lettera a Benedetto Castelli del 21 dicembre 1613; la critica al principio dell’ipse dixit; la prosa scientifica di Galilei; le ragioni storiche del Sidereus nuncius, del Saggiatore e del Dialogo sopra i due massimi sistemi; la nascita del saggio scientifico; notizie sul processo a Galilei attraverso le dispense fornite su piattaforma e-learning e afferenti ai documenti ricostruiti dall’Archivio segreto Vaticano; lettura e commento critico-ermeneutico dei seguenti specimina testuali: Introduzione al Saggiatore; Dialogo, giornata I; il Galilei minoritario e i saggi su Dante Alighieri; la guerra e le innovazioni scientifiche; l’esercizio fisico-militare nella letteratura scientifica; la questione della lingua; l’Accademia della Crusca e il vocabolario della direzione di Francesco Redi; U. D. 2: Il contesto storico-culturale e la produzione letteraria del tardo Seicento italiano; la fondazione dell’Arcadia e la Biblioteca Angelica; la nascita della Biblioteca Ambrosiana; l’istituto dell’accademia seicentesca; la nascita dello storicismo; la riflessione sulla storia e la figura di Giambattista Vico; lettura e commento del seguente passo: Scienza Nuova, sezione I, libro II, capitolo I; U. D. 3: La poesia lirica e drammatica degli arcadi; la figura di Pietro Metastasio e la riforma del melodramma; la poesia metastasiana e la nuova canzonetta melica; il concetto di aria e il concetto di intermezzo lirico; la biografia intellettuale di Pietro Metastasio; lettura critica del seguente passo: Metastasio, Olimpiade, atto I, scena X; U. D. 4: La tendenza illuministica nel panorama europeo e il grande progetto dell’Enciclopedia; lo sport e la pallacorda; la nascita della letteratura sportiva nella rilettura illuministica dell’attività fisica; la grande esperienza del «Caffè» e i fratelli Verri; la questione della lingua e la nuova idea civile della storiografia; il romanzo moderno e la posizione linguistica degli illuministi lombardi; U. D. 5: Carlo Goldoni e la sua biografia intellettuale; Goldoni e l’illuminismo; l’itinerario della commedia goldoniana; l’ironia di Goldoni sul duello; lettura e commento del seguente specimen: prefazione alla prima edizione delle Commedie goldoniane; la riforma della Commedia dell’arte; U. D. 6: L’opposizione ‘lirica vs poesia’ nell’opera pariniana; la nascita della cattedra di letteratura italiana e l’Accademia di Brera; il contesto

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storico del Lombardo-Veneto nella parabola di Giuseppe Parini; la biografia intellettuale di Giuseppe Parini; le odi di Ripano Eupilino e la battaglia illuministica; lettura e commento critico di Alla salubrità dell’aria; il progetto del Giorno e il neoclassicismo dell’ultimo Parini; lettura e commento dei seguenti specimina testuali: Mattino, vv. 1-157; Mezzogiorno, vv. 250-338; ivi, 497-556; ivi, vv. 940-1020;

Modulo n° 5 Contenuti Cognitivi

La Commedia dantesca. La cantica infernale.

U. D. 1: Lettura critica e commento dei seguenti canti purgatoriali: canto XI; canto XV; canto XVI; canto XIX; canto XXIV; per ognuno dei canti verranno considerati alcuni luoghi notevoli che, oltre al versante linguistico-filologico, presentano importanti temi d’ordine storico-culturale. In particolar modo il canto XVI va assunto come pretesto per disquisire sul valore medievale della cortesia cavalleresca e, parallelamente a una declinazione dantesca in senso sportivo, sul problema del libero arbitrio nell’agone della vita. Per il canto XXIV verranno richiamati i dati storico-letterari del III anno e il concetto della poesia celebrativa all’interno del ludo e del loisir cavallereschi;

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Modulo n° 6 Contenuti Cognitivi

Il proto-romanticismo alfieriano e il neoclassicismo pre-romantico foscoliani

U. D. 1: La biografia alfieriana attraverso le pagine della Vita; il rapporto con Elia e la declinazione dell’arte del duello nella parabola di Alfieri; i rapporti con l’illuminismo e la lotta contro la tirannide; Alfieri politico; la tragedia alfieriana e la sua tecnica stilistico-versale secondo alcune notazioni metriche. A questo proposito il docente fornirà parte del seguente saggio critico: Massimiliano Pecora, La voce di Melpomene. Il problema della declamazione e il metodo euristico della drammatica neoclassica, in A. Sica, (a cura di), The Italian Method of «La drammatica». Its legacy and reception, Milano-Udine, Mimesis, 2014, pp. 43-67; lettura e commento dei seguenti specimina alfieriani: Vita, epoca quarta, capitolo IV; Saul, atto V, scena V; U. D. 2: Il neoclassicismo e l’età napoleonica; il ripensamento della questione della lingua italiana; l’ossianesimo nella versione cesarottiana; il culto della morte e la Sehnsucth romantica nord-europea; U. D. 3: La biografia di Niccolò Ugo Foscolo; il panorama dell’età napoleonica in Italia; il wertherismo foscoliano e l’Ortis; le edizioni delle Ultime lettere di Jacopo Ortis; Foscolo e la carriera accademica: la scelta dell’edizione del Trattato della guerra di Montecuccoli; Foscolo e il vitalismo attraverso il culto dell’equitazione; le Odi e i sonetti; lettura critica e commentata dei seguenti testi: Ortis, parte II; All’amica risanata; Alla sera; la tragedia foscoliana; il Foscolo didimeo e gli esercizi di traduzione; il meccanicismo foscoliano e il culto della patria; lettura critica e commentata di Dei Sepolcri; la novità critica dei Sepolcri; il poeta neoclassico e Le Grazie;

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Modulo n° 7 Contenuti Cognitivi

Il Romanticismo europeo e il Romanticismo italiano

U. D. 1: Aspetti generali del Romanticismo europeo; U. D. 2: Il nuovo ruolo sociale e la fisionomia dell’intellettuale; U. D. 3: La distinzione tra la lingua d’uso e la lingua letteraria nei riflessi del panorama letterario e nella teoria degli intellettuali dell’Europa di inizio Ottocento; U. D. 3: La concezione dell’Arte e della letteratura nel Romanticismo europeo; la riforma dei generi metrici del Corso di letteratura drammatica di August Wilhelm Schlegel; la ballata romantica; U. D. 4: Il Romanticismo inglese e la prefazione alle Lyrical Ballads di William Wordsworth; lettura e commento del testo sopraccitato; U. D. 5: La polemica classico-romantica; la teoria del sistema letterario nelle pagine di Germaine Necker; lettura e commento di Sulla maniera e l’utilità delle traduzioni; U. D. 6: La teoresi romantica in Italia e la «Biblioteca italiana»; la poesia popolare e La lettera semiseria di Giovanni Berchet; inquadramento storico delle figure di Giovanni Berchet e di Pietro Borsieri; la nascita e il programma del «Conciliatore»; U. D. 7: La poesia italiana in età romantica; le ballate di Berchet; il medioevo romantico e il patriottismo; lettura e commento di Giovanni Berchet, Il giuramento di Pontida, dalle Fantasie; il dialetto di Carlo Porta; la Cameretta di Porta; la poesia dialettale romanesca di Giuseppe Gioacchino Belli; lo Zibaldone de’ Pensieri di Belli; lettura e commento dei seguenti specimina letterari: Er giorno der Giudizio;

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Modulo n° 8 Contenuti Cognitivi

Il romanzo europeo nell’età romantica

U. D. 1: Il romanzo in Europa; U. D. 2: Il romanzo storico e il modello scottiano; la figura di Walter Scott; il topos letterario-sportivo e agonistico: il torneo dei duellanti con le sue regole; lettura e commento di Ivanhoe, capitolo XII; U. D. 3: Il realismo balzachiano e stendhaliano; U. D. 4: Il carattere eversivo del romanzo storico e la sua declinazione verso il romanzo di formazione; la definizione di Bidungsroman e la sua occorrenza nelle pagine delle Confessioni di un Italiano di Ippolito Nievo; la novità del romanzo nieviano; il corpus nieviano e la parabola di un protagonista del Risorgimento italiano; lettura e commento di Le confessioni di un Italiano, capitolo X; l’edizione e il titolo del romanzo: una questione di filologia d’autore;

Modulo n° 9 Contenuti Cognitivi

La Commedia dantesca. La cantica infernale

U. D. 1: Lettura critica e commento dei seguenti canti del Purgatorio: canto XXVI; canto XXX; canto XXXI; canto XXXII; canto XXXIII; per ognuno dei canti verranno fornite le indicazioni storico-filologiche afferenti ai principali luoghi notevoli, oggetto sia di controversie ermeneutiche sia di approfondimenti tematologici rilevanti per la letteratura d’ordine moderno e contemporaneo. In particolar modo, il canto XXXII offre importanti analisi sul fronte della valenza dei campi semantici legati alle parole carro e color così come occorrono nel lessico della letteratura del Trecento e del Cinquecento;

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Modulo n° 10 Contenuti Cognitivi

Alessandro Manzoni

U. D. 1: Il classicismo e il giansenismo del primo Manzoni; la parabola intellettuale e creativa di Alessandro Manzoni; stralci disponibili su piattaforma e-learning desunti da Natalia Ginzburg, La famiglia Manzoni, Torino, Einaudi, 2000, pp. 34, 67, 243; il corpus manzoniano pre e post conversione; Le osservazioni sulla Morale cattolica; il rapporto Manzoni-Rosmini e Manzoni-Gioberti; la questione dell’interventismo manzoniano nella risorgimentale parabola italiana; U. D. 2: La riflessione sul senso della Storia e la Lettre à M. Chauvet; La lettera sul romanticismo; lettura critica del carme In morte di Carlo Imbonati; U. D. 3: Manzoni poeta civile e religioso: dai Sermoni agli Inni sacri; la natura della poesia innodica; lettura e commento di La Pentecoste; la lirica civile; lettura e commento di Il cinque maggio; la tragedia manzoniana e la sua irrappresentabilità; il coro manzoniano; la storia tragica nella concezione manzoniana; lettura e commento di Adelchi, atto III, coro; U. D. 4: Le ragioni del romanzo manzoniano; la genesi del romanzo e la posizione manzoniana circa la questione della lingua della prosa; le edizioni dei Promessi sposi e le novità linguistiche; analisi e comparazione di frammenti testuali desunti dal Fermo e Lucia e dalla quarantana. Per l’occasione si farà riferimento a A. Manzoni, Fermo e Lucia, a cura di S. Silvano Nigro, Milano,Mondadori, 2014 e Id., I promessi sposi, a cura di C. Repossi e A. Stella, Torino, Einaudi-Pleiade, 2000; per un approfondimento dell’ipotestualità del romanzo il docente eseguirà una sintesi desunta da S. Silvano Nigro, La tabacchiera di don Lisander, Torino, Einaudi, 2012; U. D. 5: La lingua dei Promessi sposi e lo stile semplice; cenni sul manzonismo stilistico; U. D. 6: I contenuti e l’ideologia dei Promessi sposi; il romanzo senza amore; le avventure milanesi di Renzo; l’inserzione autoriale e la tecnica dell’embrayage; il meccanismo dell’anonimo; perché il XVII secolo?; lettura e commento dei seguenti specimina testuali: capitolo XVII; capitolo XXXVIII; analisi e commento forniti attraverso la piattaforma e-learning dei seguente passo: capitolo VIII; commento alla novità dei cantucci lirici manzoniani: dall’Addio ai monti alla Madre di Cecilia; la predica di padre Casati; il sugo manzoniano; l’ultimo Manzoni