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Alleanza Contro il Cancro (ACC) – Istituto Superiore di Sanità (ISS) Art.3 DM 21 luglio 2006 - Programma Straordinario di Ricerca Oncologica 2006 Programma 2 “Integrazione delle attività di ricerca attraverso la costruzione di strutture e reti di collaborazione interistituzionali” MODULO 1 MODULISTICA MODULO 1 - Dati generali TITOLO DEL PROGETTO Rete Italiana delle BioBanche per l’Oncologia (RIBBO) COSTO COMPLESSIVO DEL PROGETTO /_3_/_9_/_3_/ 7 / 6 / 1 / 5/ FINANZIAMENTO RICHIESTO AD ACC/ISS /__ / 5_/_4_/_0_/ 0 / 0 / 0 RISORSE PROPRIE /_3_/_3_/_9_/_7_/_6_/_1_/_5_/ COFINANZIAMENTI : /__/__/__/__/__/__/__/ (SPECIFICARE ENTE EROGATORE, DATA INIZIO DISPONIBILITÀ FONDI E RELATIVO IMPORTO) ___________________________________________________ /__/__/__/__/__/__/ /__/__/__/__/__/__/__/ ENTE EROGATORE GG MM AA IMPORTO ___________________________________________________ /__/__/__/__/__/__/ /__/__/__/__/__/__/__/ ENTE EROGATORE GG MM AA IMPORTO I

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MODULO 1

MODULISTICA

MODULO 1 - Dati generali

TITOLO DEL PROGETTO Rete Italiana delle BioBanche per l’Oncologia (RIBBO)

COSTO COMPLESSIVO DEL PROGETTO /_3_/_9_/_3_/ 7 / 6 / 1 / 5/

FINANZIAMENTO RICHIESTOAD ACC/ISS /__ / 5_/_4_/_0_/ 0 / 0 / 0

RISORSE PROPRIE

/_3_/_3_/_9_/_7_/_6_/_1_/_5_/

COFINANZIAMENTI : /__/__/__/__/__/__/__/

(SPECIFICARE ENTE EROGATORE, DATA INIZIO DISPONIBILITÀ FONDI E RELATIVO IMPORTO)

___________________________________________________ /__/__/__/__/__/__/ /__/__/__/__/__/__/__/

ENTE EROGATORE GG MM AA

IMPORTO

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ENTE EROGATORE GG MM AA

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ENTE EROGATORE GG MM AA

IMPORTO

DURATA (in mesi, massimo 36) : 12 mesi

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MODULO 1

COORDINATORI DEL PROGETTO:

nominativo: Angelo Paradisostruttura di appartenenza : Istituto Tumori Bari:_________ funzione: Direttore Laboratorio Oncol Sper

Clinica, Direttore Scientifico :

indirizzo: Via Hanehmann, 209 70125 Bari________________

N. tel:_____0039 080 5555482 N. fax:_____0039 080 5555139

indirizzo E-mail : [email protected] __________________________________________

nominativo: Giovanni Migliaccio _________________________________

struttura di appartenenza : :Istituto Superiore di Sanità ____ funzione: : Dirigente di ricerca ________________________

indirizzo : Dip. di Biologia cellulare e Neuroscienze , V.le regina elena 299, 00161 Roma ______________________

N. tel: +39 064990 2550 _________________________ N. fax: +39 06 4990 2530 __________________________

indirizzo E-mail : [email protected] __________________________________________

ELENCO DELLE UNITÀ OPERATIVE COINVOLTE:

Istituzione di appartenenza Nominativo rappresentante legale

Coordinamento Istituto Tumori Bari Dr Maurizio Portaluri Istituto Superiore di Sanità, Roma Prof Enrico Garaci

1. UO Settore Informatico ISS Prof Enrico Garaci2. Biobanca dell’Istituto Tumori Giovanni Paolo II Bari Dr Maurizio Portaluri3. Biobanca dell’Istituto Regina Elena, Roma Dott. Marino Nonis4. Biobanca dell’Istituto Pascale Napoli Prof ML Santangelo5. Biobanca dell’Istituto Nazionale dei Tumori, Milano Dott Stefano Zurrida6. Biobanca del CRO AVIANO, Aviano Dott Giovanni Del Ben7. Biobanca dell’Istituto Nazionale per la Ricerca sul Cancro, Genova Dott. Gianfranco Ciappina8. Biobanca dell’Istituto Europeo di Oncologia, Milano Dott. Carlo Ciani9. Biobanca dell’Istituto Oncologico Veneto Prof PC Muzio10. Biobanca dell’Istituto Dermopatico dell’Immacolata, Roma Dott. Eugenio Luchetti11. Biobanca dell’Istituto ortopedico Rizzoli, Bologna Dott. Giovanni Baldi12. Biobanca dell’IRCCS Multimedica, Milano Dott Giuseppe Lanzanova13. Biobanca dell’Istituto BESTA, Milano Dott A Moneta14. Biobanca dell’Istituto San Raffaele, Milano Dr R Botti

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MODULO 2

MODULO 2 - DESCRIZIONE DEL PROGETTO

BASE DI PARTENZA E MOTIVAZIONI (max 50 righe)

A seguito del rapido progresso delle tecnologie in campo biomolecolare e la fine dei grandi progetti di caratterizzazione del genoma umana la ricerca biomedica si è espansa dallo studio della malattie monofattoriali all’analisi di patologie complesse multifattoriali e alla interazione di fattori genetici presenti nella popolazione con fattori ambientali e stili di vita. La disponibilità di tecnologie con la capacità di analizzare grandi numeri di campioni contemporaneamente, ha aperto la porta alla dissezione dei meccanismi molecolari alla base di patologie la cui probabile origine complessa e multifattoriale richiede una analisi personalizzata. Una migliore dissezione delle origini biologiche di queste patologie permette di ridurre gli effetti collaterali indesiderati e di ottenere una migliore efficacia dei trattamenti

La disponibilità di campioni biologici associati con i relativi dati clinici ed epidemiologici è essenziale per identificare le connessioni fra i fattori genetici ed ambientali che inducono patologie e contemporaneamente ne modificano la gravità ed esito, per identificare nuovi bersagli terapeutici e ridurre i tempi necessari per la scoperta e lo sviluppo di nuove terapie.

I campioni biologici conservati in biobanche tipicamente includono, DNA, tessuti, cellule o liquidi biologici. Benché gli Istituti Oncologici abbiano già iniziato da tempo la raccolta e la conservazione di vari tipi di campioni biologici (UO 2-14), queste attività sono rimaste localizzate e mancano di coordinamento risultando in una frammentazione che è rispecchiata anche nei nostri partner europei.

La mancanza di una standardizzazione delle procedure e dei criteri risulta nella difficoltà di paragonare campioni ottenuti da raccolte diverse e, in particolar modo, per patologie rare o di origine multifattoriale, ne rende l’analisi inefficace e mancante di potere statistico.

Inoltre, la frammentazione risulta in una duplicazione degli sforzi che mette in pericolo la sostenibilità finanziaria di queste iniziative in mancanza di un approccio di finanziamento a lungo termine. La frammentazione risulta anche nella mancanza di quei standard di qualità necessari alla esecuzione di studi disegnati come una fase II o III per la traduzione di marcatori biologici nella pratica clinica. D’altra parte, un aspetto positivo della frammentazione è la possibilità di raccogliere campioni biologici da specifiche sotto-popolazioni europee, che possono essere collegate a dati epidemiologici continuamente aggiornati sulle patologie, esposizione ambientale, stili ed aspettative di vita.

Una struttura europea che copra tutti gli stati membri può essere raggiunta solo attraverso la formazione di una infrastruttura europea composta da reti nazionali e collegate attraverso centri nazionali di riferimento per contatti, consensi e scambi di informazione. Questi ultimi dovrebbero essere garantiti da una struttura che usi una tecnologia di analisi comune e database integrati in una infrastruttura virtuale. I centri di riferimento dovrebbero essere supportati dai governi nazionali e fornire una struttura permanente di riferimento che permetta una ricerca di consenso e contemporaneamente un rapporto agile con gli altri stati membri.

Numerosi organismi internazionali, come l’OECD, e nazionali, come lo NCI, concordano sulla necessità: a) di costruire una rete nazionale delle biobanche, partendo dalle infrastrutture esistenti, razionalizzando, nel nostro caso, i siti di deposito; b) di assicurare l’armonizzazione, la standardizzazione

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e l’integrazione di queste risorse individuali in una infrastruttura di ricerca nazionale che, nel rispetto del principio di sussidiarietà con le Regioni, dia ai ricercatori italiani gli stessi vantaggi che si stanno realizzando a livello europeo. Tale raccomandazione è stata raccolta in seno alla Commissione Europea attraverso il bando ESFRI “Cooperation and capacity” a cui i nostri colleghi europei hanno risposto proponendo la formazione di un network virtuale europeo che raccolga le biobanche esistenti e le colleghi attraverso un processo di standardizzazione.

Per poter partecipare a questa iniziativa, le Biobanche afferenti ai membri di ACC, dovranno esaudire alle seguenti prescrizioni:a) Omogeneità di raccolta, processazione, catalogazione dei campionib) Determinazione di criteri concordati ed omogenei per la diagnosic) Classificazione e tracciabilità dei dati mediante un database accessibile attraverso un singolo

programma, d) Rimozione dei dati personali in modo da permettere una tracciabilità accurata ed il rispetto della

privacye) Accessibilità ai campioni di tessuto conservati in ciascuna biobanca per progetti di ricerca

giustificabili e vagliati secondo criteri predefiniti da qualificati Comitati Tecnico-Scientifici ad hoc.

PRECEDENTI AGGREGAZIONI REALIZZATE (max 20 righe)

La ricerca oncologica di base e clinica, negli ultimi decenni, ha utilizzato sempre di più i tessuti di tumori umani rispetto alle linee cellulari ed ai modelli animali. Questo approccio metodologico è stato supportato sia dallo sviluppo degli studi molecolari e citogenetici, sia dal concetto che nel processo di progressione neoplastica giochi un ruolo fondamentale l’interazione cellula neoplastica e stroma circostante. Nei tessuti umani neoplastici raccolti secondo criteri differenti si osserva una notevole variabilità sperimentale, legata ai diversi procedimenti di manipolazione, ai diversi ambienti clinici, al fatto che l’utilizzazione del materiale è sempre condizionata dal fine primario della diagnosi anatomo-patologica. Tuttavia gli studi sui campioni umani sono insostituibili per la comprensione dei meccanismi di cancerogenesi, della progressione del tumore, della resistenza al trattamento e dell’esito dello stesso. Per questo motivo vi è un forte interesse a collezionare tessuti umani clinicamente caratterizzati.

In base a questa esigenza, già nel 2004 gli 8 IRCCS oncologici italiani hanno avviato un progetto di fattibilità per la costituzione di un Network Nazionale di Biobanche Oncologiche all’interno di un progetto Finalizzato (P.F. 105/2004) finanziato ex art 12 dal Ministero della Salute, coordinato dall’Istituto Tumori di Bari. Lo scopo principale era quello di verificare l’applicabilità di regole gestionali comuni tra i centri aderenti al progetto al fine di creare un Network Virtuale di Biobanche Oncologiche.

All’interno del Progetto è stata condotta un survey sui modelli gestionali applicabili di reti di biobanche adottati da organizzazioni internazionali ed, inoltre, una survey specifica sulle procedure gestionali e tecnologie disponibili per le Biobanche all’interno degli Istituti partecipanti al Progetto.

Dopo una serie di incontri di WGs ad hoc costituitisi, è stato elaborato un software sperimentale per la creazione di un database unico. Inoltre il gruppo ha sviluppato una versione preliminare del sito web che é attualmente in corso di sperimentazione al fine di migliorare ed implementare le procedure di gestione del dtabase. Il database verrà sottoposto a validazione nel dicembre 2007. Il gruppo di lavoro sulle POS ha condotto inizialmente una survey sull’applicabilità di un linguaggio medico comune ed il comitato di progetto ha concordato di adottare il sistema di nomenclatura SNOMED per esemplificare la comunicazione tra operatori sanitari mediante l’utilizzo di una terminologia chiara ed univoca. Il gruppo di lavoro, in collaborazione con la SIAPEC

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(Società Italiana di Anatomia Patologica e Citologia Diagnostica) ha focalizzato l’interesse sull’esigenza di adottare, tra gli Istituti partecipanti al progetto, procedure operative standard per la raccolta, manipolazione e conservazione di tessuti tumorali. Ne è risultata una versione preliminare dei POS che è tuttora in fase di revisione e validazione da parte dei patologi. Per marzo 2007 sarà approntata una versione finale che comprenderà i requisiti minimi di candidabilità dei tessuti per la conservazione in centri di risorse biologiche. Il gruppo di lavoro sulle questioni etico-legali ha rivisto le vigenti leggi e normative nazionali ed internazionali sulle biobanche con particolare attenzione al consenso informato riferito alla donazione di tessuti biologici residuali per scopi scientifici. È stato inoltre, svolto un lavoro sull’individuazione di parametri adottabili per il controllo di qualità i cui risultati verranno pubblicati nella stesura finale del documento unico conclusivo.

OBIETTIVO PRINCIPALE ED EVENTUALI OBIETTIVI SECONDARI DEL PROGETTO (max 50 righe)

La costruzione di una rete di biobanche deve passare attraverso il riconoscimento dell’importanza di questo servizio che non può essere separata da una sua chiara definizione in termini di compiti e doveri verso la comunità allargata, sia degli utenti che dei cittadini.

L’obiettivo principale di questo studio di fattibilità è la formazione di un network italiano delle biobanche per l’oncologia da collegare con l’infrastruttura virtuale delle biobanche europee in costruzione, mediante l’identificazione delle risorse disponibili, delle metodologie di lavoro e degli investimenti necessari.

A tale scopo risulta necessario: sviluppare un piano di integrazione delle biobanche esistenti in una rete nazionale, provvedere un codice di condotta consensuale per il suo funzionamento valutare l’impatto della legislazione corrente sulla raccolta, analisi e messa a disposizione dei dati

genetici e clinici raccolti a scopo diagnostico elaborare un piano per un finanziamento sostenibile delle strutture coinvolte .

Inoltre, allo scopo di identificare le potenzialità di raccordo con le infrastrutture europee in costruzione sembra necessario procedere ad un inventario delle risorse esistenti in termini di campioni biologici raccolti, delle loro caratteristiche e della loro disponibilità per l’uso da parte di una comunità scientifica allargata.

Allo stesso tempo, occorre identificare quali sono i bacini di raccolta e le loro potenzialità in termini di patologie, di stili di vita o disponibilità accidentali. L’identificazione di popolazioni preferenziali per la raccolta legate a specializzazioni terapeutiche da parte degli IRRCS oncologici dovrebbe essere usata per favorire la specializzazione e la standardizzazione della raccolta .

Altro obiettivo consiste nell’identificazione dei mezzi necessari per l’integrazione dei database esistenti mediante un sistema operativo di raccordo, possibilmente da identificare fra le risorse libere da restrizioni di tipo commerciale, e il suo adattamento alle necessità italiane. La necessità di utilizzare una

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lingua ed una terminologia comune per la conversione dei dati nel database europeo dovrà essere tenuta in considerazione.

Infine, occorre identificare l’entità istituzionale che faccia da interfaccia con le altre entità europee all’interno delle infrastrutture europee. Tale richiesta sembra essere essenziale alla partecipazione, in quanto le barriere linguistiche ed organizzative, incluse quelle legate a sistemi legislativi diversi, richiederanno un sistema del tipo mozzo-ruota che raccolga le comunicazioni fra le Biobanche di stati diversi attraverso un centro di riferimento.

METODOLOGIA (max 100 righe)

Un incontro organizzativo verrà tenuto all’inizio del progetto allo scopo di definire il calendario degli incontri, i tempi precisi per la preparazione dei documenti, le modalità di consultazione, l’identificazione dei punti di contatto per ogni partecipante. I coordinatori avranno il compito di armonizzare le date e di permettere lo scambio delle informazioni sorvegliando il rispetto del calendario dei lavori che verrà stabilito nel corso della riunione. A tale scopo verranno ulteriormente definite le date indicative presentato nel diagramma di GANNT allegato.

Tutte le attività verranno svolte mantenendo un alto livello di cooperazione fra le biobanche, attraverso la diffusione della documentazione, la preparazioni di documenti aperti per la discussione, teleconferenze e riunioni periodiche (ogni tre mesi).

I documenti verranno preparati tenendo contro della larga quantità di linee-guida già presenti in ambito internazionale ed in particolare utilizzando quelli indicati nel progetto europeo di infrastruttura virtuale delle biobanche europea presentato in tabella 1

I lavori verranno svolti in due sezioni parallele, la prima che coinvolge la raccolta e la preparazione dei dati rilevanti da parte di ogni singola UO afferente ad una Biobanca e dall’altra quelle delle UO destinate allo sviluppo delle strutture comuni.

Le Unità Operative sono focalizzate da una parte alla raccolta dei dati specifica per ogni biobanca, sia come inventario del materiale disponibile che come bacino di raccolta per tipologia di materiale e di popolazione di soggetti, dall’altra alla preparazione dei documenti consenso comuni e alla infrastruttura necessaria per il funzionamento del centro di referenza e al sistema informatico di raccordo.

Il coordinatore Angelo Paradiso (IRCCS di Bari) si occuperà di preparare i documenti di consenso sulla struttura e sulla organizzazione funzionale della rete di biobanche. Particolare rilievo durante questo processo rivestirà la collaborazione alle attività dell’UO Coordinatrice del dr Paradiso della SIAPEC che ha individuato come referente ufficiale per il presente Progetto il Patologo dr. Antonino Carbone dell’INT Milano. La UO coordinatrice dell’ IT di Bari provvederà a raccogliere le informazioni necessarie a valutare i costi di funzionamento complessivi di una Biobanca modello sulla base della tipologia e numero di campioni. Infine preparerà una proposta di finanziamento strutturale e di funzionamento delle biobanche, facendo riferimento anche alla indagine già svolta dal Prof. Spagnoli. Detta analisi rappresenterà la base per un secondo step del presente programma che dovrà prevedere la strutturazione, il mantenimento e la gestione delle Biobanche ritenute

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idonee secondo modelli tecnico-gestionali condivisi ed attraverso l’individuazione di finanziamenti ad hoc . L’intero programma prevede di svilupparsi nell’arco di un triennio. Ulteriore importante contributo alle attività di Coordinamento del dr Paradiso, sarà garantito dall’Istituto di Biotecnologie Biomediche –CNR di Roma che tramite la attivazione di una convenzione con l’ITBari curerà alcuni specifici aspetti informatici ed in particolare progetterà ipotesi di interfacciamento del sw di RIBBO con a) sw gestionali di reti oncologiche regionali; b) con caBIG ed in particolare con la sezione TBPT; con databases clinici attivi negli Istituti delle singole Biobanche. Inoltre, collaborerà alle varie progettualità Europee svolgendo, per le specifiche competenze, il ruolo di link tra queste iniziative e la rete nazionale delle biobanche.

Il coordinatore Giovanni Migliaccio (Istituto Superiore di Sanità) provvederà a preparare le linee guida, basate sul consenso dei partecipanti e sulle linee guida internazionali disponibili, sulla raccolta, conservazione e documentazione dei campioni da conservare nelle biobanche partecipanti alla rete e che saranno resi disponibili per l’infrastruttura europea. Le varie tipologie di campioni, le restrizioni legali, i problemi etici saranno tenuti in considerazione nella preparazione dei documenti. La lista complessiva dei documenti ritenuti necessari sarà completata nel corso di un meeting organizzativo da svolgersi all’inizio del progetto e cui parteciperanno i rappresentanti di tutte le biobanche partecipanti.

La UO 1 (Istituto Superiore di Sanità) identificherà i mezzi informatici, possibilmente “open source”, disponibili per la messa in comune di databases attualmente localizzate presso i singoli IRCCS. Dopo una selezione dei sistemi disponibili verrà effettuato una prima analisi di congruenza allo scopo dei software scelti ed inizierà il lavoro di interfacciamento con le biobanche partecipanti.

Le UO dalla 2 alla 9 afferenti alle Biobanche degli RCCS Oncologici collaboreranno con le UO 1, ed i coordinatori, per la costruzione dei documenti ritenuti necessari nella riunione iniziale dello studio di fattibilità. Inoltre, avranno il compito di preparare un inventario dei campioni conservati in funzione della loro disponibilità per l’uso allargato alla comunità internazionale. Questo permetterà di evidenziare la tipologia complessiva dei campioni raccolti, e i problemi legati alla disponibilità per la comunità allargata. Allo stesso tempo la preparazione dell’inventario e la sua correlazione con i tempi di raccolta permetterà di identificare il bacino di raccolta disponibile, la tipologia dei campioni da conservare e la loro quantità nel tempo. Le UO dalla 10 alla 14 afferenti alle Biobanche di IRCCS non oncologici collaboreranno alle iniziative soprattutto per quanto riguarda le attività concernenti la costituzione e gestione di Biobanche di Tessuti Tumorali limitate aspecifiche patologie, comunità, etc.

Tabella I Documentazione e Linee guida disponibili Title Organisation Link

Tissue banking for Biomedical Research National Cancer Centre

http://www.bioethics-singapore.org/resources/pdf/ AppendixB-Dr%20Kon.pdf

Biorepository Protocols Australian Biospecimen Network (ABN)

http://www.abrn.net/pdf/ABN_ SOPs_Review_Mar06_final.p df

Biological Resource Centres: underpinning the future of life sciences and biotechnology

Organization for Economic Co- operation and Development(OECD)

http://wdcm.nig.ac.jp/brc.pdf

OECD best practice guidelines for biological resource centres

http://www.wfcc.nig.ac.jp/Doc uments/OECD.pdf

European Human Frozen Tumor The European Human http://www.tubafrost.org

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Tissue Bank TUBAFROST Tumour Frozen Tissue Bank (TUBAFROST)

Common Minimal Standards for Biological Resource Centers

International Agency for Research on Cancer, World Health Organization

http://www.iarc.fr/News/Reco mmendationsBRC.pdf

Human tissue and biological samples for use in research. Operational and ethical guidelines

Medical Research Council (MRC)

http://www.mrc.ac.uk/pdf-tissue_guide_fin.pdf

Best Practices for Repositories I: Collection, Storage, and Retrieval of Human Biological Materials for Research

International Society for Biological and Environmental Repositories (ISBER)

http://ehs.sph.berkeley.edu/H olland/Biorep/BestPractices2 005.3.5.pdf

First-Generation Guidelines for NCI-Supported Biorepositories National Cancer Institute

(NCI)

http://biospecimens.cancer.go /biorepositories/NCI_First_G eneration_Biorepository_Full_ Guidelines.pdf

Transport of infectious substances World Health Organization (WHO)

http://www.who.int/csr/resour ces/publications/biosafety/W HO_CDS_CSR_LYO_2005_2 2r%20.pdf

UN Recommendations on the Transport of Dangerous Goods. Model Regulations.

United Nations Economic Commission for Europe (UNECE)

http://www.unece.org/trans/da nger/publi/unrec/rev13/13files _e.html

A Cold Greeting: an Introduction to Cryobiology Biotech http://www.bioteach.ubc.ca/Bi

oengineering/AColdGreeting/

Specimen Collection, Preparation, and Handling Labcorp

http://www.labcorp.com/datas ets/labcorp/html/frontm_group /frontm/section/speccol.htm

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RISULTATI ATTESI (max 20 righe)

Lo studio di fattibilità proposto permetterà di ottenere la definizione delle modalità organizzative e dei costi di una rete italiana di biobanche da collegare alla costituenda infrastruttura europea. In particolare saranno disponibili documenti di consenso per tutti le attività elencati di seguito:

A) preparare un inventario dell’esistente, (campioni disponibili per l’uso da parte di ricercatori di altri enti, non coperti dalla legge sulla privacy, caratterizzati in modo consistente, presenza di tessuti normali o di consanguinei ecc)

B) Identificare il bacino di raccolta (quali patologie sono presenti, esistenza di una preferenza nella raccolta o di patologie speciali per il bacino di utenza, legami con patologie famigliari particolari ecc)

C) Identificare i costi e le possibili sorgenti di finanziamento per coprire i costi di istituzione e di funzionamento delle biobanche,

D) Definire una metodologia per la programmazione della raccolta, (consenso sulle metodiche di raccolta, preparazione conservazione)

E) Identificare la tipologia di collegamento informatico centralizzato per l’accessibilità al catalogo dei campioni (ie dati pubblici, dati riservati, campioni ad uso limitato etc, metodiche di accesso e di conversione dei dati fra le varie database esistenti, identificazione di uno standard per la costruzione dei database futuri )

F) Identificare un riferimento istituzionale che funga da centro di riferimento nei confronti della iniziative europea per la costruzione di una rete virtuale di biobanche per la ricerca clinica.

Ulteriore importante obiettivo del presente Progetto, pensato per svilupparsi su un arco di 12 mesi di attività, è la progettazione di un programma successivo che permetterà la definitiva strutturazione e gestione di Biobanche presso gli Istituti che dispongono degli standards necessari ed individuando anche i finanziamenti relativi.

TRASFERIBILITA’ DEI RISULTATI E DEI PRODOTTI (max 20 righe)I documenti prodotti saranno la base per la presentazione di una proposta formale di costituzione della rete nazionale di biobanche RIBBO nell’ambito della progettualità di Alleanza Contro il Cancro e delle autorità sanitarie nazionali e locali. I risultati di RIBBO sono quindi da considerare il primo step di un programma pluriennale che dovrà necessariamente comprendere la strutturazione, gestione e finanziamento di una rete nazionale.

RILEVANZA AI FINI DELLA REALIZZAZIONE E INTEGRAZIONE DI RETI REGIONALI, INTERREGIONALI, O EUROPEE (max 20 righe)

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La rete nazionale potrà partecipare all’infrastruttura europea “Bio-banking and Biomolecular Resources Infrastructure”(BBMRI) che risponde al bando INFRA-2007-2.2.1.16, come risposta alla programmazione definita dalla Preparatory phase for the projects in the 2006 ESFRI Roadmap.

CRONOGRAMMA DEL PROGETTO (includere diagramma di Gantt per la descrizione in fasi del programma delle Unità Operative)

ATTIVITÀ TEMPI 0MESI 3 MESI 6 MESI 9 MESI 12 MESI (FINE)Coordinatori Riunione

organizzativa Riunione di esame dei risultati raggiunti (vedi UO2-14)

Riunione di esame dei risultati raggiunti

Riunione di esame dei risultati raggiunti

Preparazione della proposta di costituzione del RIBBO in collaborazione con le UO 1-14

Coordinatori Identificazione dei gruppi di lavoro , dei responsabili e definizione della tempistica

Esame dei documenti preparati e discussione generale

Finalizzazione dei documenti

UO 1 Individuazione delle raltà operative

Selezione dei software disponibili

Test di performance e comparazione

Test operativo del software identificato

UO 2-14 Identificazione delle informazioni da ottenere

Messa a disposizione dei dati sulla:

Riunione di esame dei risultati raggiunti

Riunione di esame dei risultati raggiunti

Riunione di esame dei risultati raggiunti

A) disponibilità dei campioni (privacy)B) metodiche in usoC) Bacino di raccoltad) costi di funzionamento

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MODULO 2

COSTI DI COORDINAMENTO DEL PROGETTO ISTITUTO TUMORI BARI

Voci di costo e breve descrizione Totale di cui a carico dei fondi ministeriali

1. Personale dipendente

ITBari Direttore Laboratorio (3 mesi uomo) 350000 NULLAITBari Patologo (3 mesi )ITBari-SIAPEC- (A. Carbone-INT Milano) ITBari Biologo (3 mesi)ITBari Referente Qualità (3 mesi)

2. Personale a contratto/consulenza/borsa di studio

ITBari Contratti a tempo totale (11 mesix2) 50000 50000__________________________________________________________________________________________

3. Missioni_____________________________________________ITBari Missioni ed Incontri 20000 12000_____________________________________________

4. Materiale di consumo ____________________________________________ITBari______________________ ___ _______ 15000 15000____________________________________________

5. Pubblicazioni / organizzazione convegni, ecc. ____________________________________________ ITBari 10000 10.000

6. Elaborazione dati (specificare) CONTRATTO ITB-CNR ROMA 20.000 20.000

7. Spese generali delle strutture coinvolte(specificare) 8.000 8.000

TOTALE 1.008.500,00

115.000,00EURO

XI

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Alleanza Contro il Cancro (ACC) – Istituto Superiore di Sanità (ISS) Art.3 DM 21 luglio 2006 - Programma Straordinario di Ricerca Oncologica 2006Programma 2 “Integrazione delle attività di ricerca attraverso la costruzione di strutture e reti di collaborazione interistituzionali”

COSTI DI COORDINAMENTO DEL PROGETTO ISTITUTO SUPERIORE DI SANITA’

Voci di costo e breve descrizione Totale di cui a carico dei fondi ministeriali

1. Personale dipendente _700000_______ NULLA___ISS Dirigente di ricerca (3 mesi/uomo)____________ ISS Primo ricercatore (3 mesi / uomo) _________________ ISS Ricercatore (5 mesi / anno) ______________________ ISS Primo Ricercatore (3 mesi / anno) (esperto di qualità)

2. Personale a contratto/consulenza/borsa di studioISS Contratto di collaborazione (1 anno) 40000 42500

3. MissioniISS Missioni per gli incontri dei membri del RIBBO __________ 30000 5000

4. Materiale di consumo ISS (Costi di segreteria, cancelleria )_____ 20000 11500

5. Pubblicazioni / organizzazione convegni, ecc. ISS Congresso iniziale dello studio __________ 20000 20000

6. Elaborazione dati (specificare)

7. Spese generali delle strutture coinvolte(specificare) ___ISS (OVERHEAD ) 11000 11000 ___________________________________________

TOTALE 821.000,00 90000,00 EURO

XII

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MODULO 2

COMPOSIZIONE DEL COSTO COMPLESSIVO DEL PROGETTO

Voci di costo e breve descrizione Totale di cui a carico dei fondi ministeriali

1. Personale dipendente 2.476.824 NULLA

2. Personale a contratto/consulenza/borsa di studio 785.167,00 333.500,00

3. Missioni 110.900,00 69.000,00

4. Materiale di Consumo e attrezzature 388.500,00 36.000,00

5. Pubblicazioni/ organizzazione convegni, ecc. 43.000,00 36.000,00

6. Elaborazione dati (specificare) 84.000,00 24.000,00

7. Spese generali delle strutture coinvolte (specificare) 161.266, 41.500,00

TOTALE 3. 937. 615 540.000,00

XIII

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MODULO 2

Curriculum Vitae dei Coordinatori del progetto (max 1 pagina per ciascun CV)

Angelo Paradiso MD- Ph Nato a Bernalda (MT), Italia. 20/09/1954 Telefono: 0039/080/555561-0 Fax: 0039/080/555560 Mobile 320/4387181e.mail: [email protected]

Posizione Attuale: Direttore Scientifico Istituto Oncologico-Bari, Italia Direttore Laboratorio Oncologia Sperimentale Clinica Istituto Oncologico-Bari, Italia

Laurea in Medicina e Chirurgia, Università di Bari, 1980 (Presidente Prof. D’ammacco) Diploma Specializzazione in Oncologia, Università di Bari, 1985 (Presidente Prof. Giordano) Diploma Specializzazione in Farmacologia Appl., Università di Bari, 1988 (Presidente Prof. Conte Camerino)Responsabilità nazionali ed internazionali Responsabile di varie U.O. Oncologiche all’interno di progetti nazionali del Consiglio Nazionale delle Ricerche (CNR), Associazione

Italiana Ricerca sul Cancro AIRC; CNR-PF ACRO Membro del Comitato Editoriale di: Int. J. Biol. Markers, Argomenti di Oncologia, ecc.. Membro della Commissione Nazionale “Anticipazione diagnostica” della Lega Italiana per la Lotta contro i Tumori Consigliere Nazionale Società Italiana Cancerologia (SIC) Docente presso il dottorato di ricerca in Tecnologie Cellulari e Molecolari in Fisiologia (2003-2005) Docente con incarico di didattica integrativa presso la Scuola di Specializzazione in Oncologia Medica (anno 2005/2006/2007) Titolare Brevetto italiano “ANALOGHI del VARAPAMIL con ATTIVITA’ di INIBIZIONE sui SISTEMI ABC” Coordinatore del Network nazionale INQAT (Italian Network for Quality Assesment of Tumor biomarkers, www.inqat.org) Coordinatore del Gruppo di Lavoro dell’ASSR per la produzione di “Technology Assessment on Tumour Biomarkers in Clinical

Practice”(2004)” Membro del gruppo Receptor Biomarker Study Group dell’ EORTC (Presidente M. Schmitt, Monaco) Membro eletto dell’OECI (Organisation European Cancer Institute)PRODUZIONE SCIENTIFICA Autore di oltre 280 pubblicazioni in esteso (articoli originali, capitoli di libri, ecc., escluso abstracts); Autore di numerosi libri, capitoli di libri e supplementi; Presidente e co-Presidente di diversi congressi nazionali ed internazionali; Attualmente collabora, tra l’altro a programmi internazionali con dr JM Xu, Cancer Hospital Bejing, Dr. Tony Rhodes, UKNEQAS,

London; Dr. Massimo Tomasino, IARC Lyon; Dr. H. Howard McLeod St.Louis Missouri (USA); Dr. Chris Benz UCLA and Novato California; Dr. Bernardo Leone DOCS Argentina; Dr. Manuel Izquierdo, Pharma Mar Barcelona.

Referenze:1: Tommasi S, Fedele V, Lacalamita R, Bruno M, Schittulli F, Ginzinger D, Scott G, Eppenberger-Castori S, Calistri D, Casadei S, Seymour I, Longo S, Giannelli G, Pilato B, Simone G, Benz CC, Paradiso A. 655Val and 1170Pro ERBB2 SNPs in familial breast cancer risk and BRCA1 alterations.Cell Oncol. 2007;29(3):241-8. 2: Priulla M, Calastretti A, Bruno P, Amalia A, Paradiso A, Canti G, Nicolin A. Preferential chemosensitization of PTEN-mutated prostate cells by silencing the Akt kinase.Prostate. 2007 May 15;67(7):782-9. 3: Cardone RA, Bellizzi A, Busco G, Weinman EJ, Dell'Aquila ME, Casavola V, Azzariti A, Mangia A, Paradiso A, Reshkin SJ. The NHERF1 PDZ2 domain regulates PKA-RhoA-p38-mediated NHE1 activation and invasion in breast tumor cells.Mol Biol Cell. 2007 May;18(5):1768-80. 4: Tommasi S, Mangia A, Lacalamita R, Bellizzi A, Fedele V, Chiriatti A, Thomssen C, Kendzierski N, Latorre A, Lorusso V, Schittulli F, Zito F,Kavallaris M, Paradiso A. Cytoskeleton and paclitaxel sensitivity in breast cancer: The role of beta-tubulins. Int J Cancer. 2007 May 15;120(10):2078-85. 5: Xu JM, Li YM, Wang Y, Zhao CH, Yuan SJ, Yang WW, Li ZQ, Han Y, Azzariti A, Paradiso A. [Experimental study of effect of epidermal growth factor receptor tyrosine kinase inhibitor ZD1839 in combination with irinotecan]Zhonghua Zhong Liu Za Zhi. 2006 Aug;28(8):578-82. 6: Xu JM, Han Y, Li YM, Zhao CH, Wang Y, Paradiso A. Phase II trial of sequential gefitinib after minor response or partial response to chemotherapy in Chinese patients with advanced non-small-cell lung cancer. BMC Cancer. 2006 Dec 16;6:288. 7: Xu JM, Song ST, Feng FY, Huang FL, Yang Y, Xie GR, Xu LG, Zhang CZ, Bruno M, Paradiso A. Cobrotoxin-containing analgesic compound to treat chronic moderate to severe cancer pain: results from a randomized, double-blind, cross-over study and from an open-label study. Oncol Rep. 2006 Nov;16(5):1077-84. 8: Azzariti A, Colabufo NA, Berardi F, Porcelli L, Niso M, Simone GM, Perrone R, Paradiso A. Cyclohexylpiperazine derivative PB28, a sigma2 agonist and sigma1 antagonist receptor, inhibits cell growth, modulates P-glycoprotein, and synergizes with anthracyclines in breast cancer. Mol Cancer Ther. 2006 Jul;5(7):1807-16. 9: Sebastian S, Settleman J, Reshkin SJ, Azzariti A, Bellizzi A, Paradiso A. The complexity of targeting EGFR signalling in cancer: from expression to turnover.Biochim Biophys Acta. 2006 Aug;1766(1):120-39. Epub 2006 Jun 23. Review. 10: Ramsden SC, Daly S, Geilenkeuser WJ, Duncan G, Hermitte F, Marubini E, Neumaier M, Orlando C, Palicka V, Paradiso A, Pazzagli M, Pizzamiglio S, Verderio P. EQUAL-quant: an international external quality assessment scheme for real-time PCR. Clin Chem. 2006 Aug;52(8):1584-91. Epub 2006 Jun 1.

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11: Mansour M, Touka M, Malena A, Indiveri C, Dong W, Gionfriddo I, Accardi R, Paradiso A, Sylla BS, Gabet AS, Tommasino M. Human papillomavirus type 77 E7 protein is a weak deregulator of cell cycle.Cancer Lett. 2007 Feb 8;246(1-2):274-81. 12: Foekens JA, Atkins D, Zhang Y, Sweep FC, Harbeck N, Paradiso A, Cufer T, Sieuwerts AM, Talantov D, Span PN, Tjan-Heijnen VC, Zito AF, Specht K, Hoefler H, Golouh R, Schittulli F, Schmitt M, Beex LV, Klijn JG, Wang Y. Multicenter validation of a gene expression-based prognostic signature in lymph node-negative primary breast cancer.J Clin Oncol. 2006 Apr 10;24(11):1665-71. 13: Giannelli G, Azzariti A, Sgarra C, Porcelli L, Antonaci S, Paradiso A. ZD6474 inhibits proliferation and invasion of human hepatocellular carcinoma cells.Biochem Pharmacol. 2006 Feb 14;71(4):479-85.

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Curriculum Vitae del Coordinatore (II°, Istituto Superiore di Sanità) Dr. Giovanni MigliaccioData di nascita: 24 ottobre, 1951Luogo di nascita: Ischia (Napoli), ItaliaResidenza: Via Sabina, s.n.c.Villa Adriana (Roma) 00010 , Italia

Laurea in Scienze Biologiche (110/110 cum laude) Istituto di Zoologia, Università di Napoli, Napoli, Italia 1972-76

Dirigente di Ricerca, Dipartimento di Biologia Cellulare e Neuroscienze, Istituto Superiore di Sanità, Roma – Italia dal 2004

Incarichi Speciali:Esperto per le Buone Pratiche di Laboratorio per le Colture Cellulari, Ministero della Sanità dal 1997Membro del Gruppo per la preparazione delle Linee Guida per le Terapie Cellulari, Istituto Superiore di Sanità

1997

Membro del Gruppo per la preparazione delle Linee Guida per le Terapie Cellulari, Comitato Bioetico del Gabinetto del Primo Ministro

1999

Member of the drafting group for the Cell Therapy Guidelines for EMEA, London UK 1999-2000Membro del Comitato per la Sperimentazione Clinica della Agenzia Italiana Farmaci (AIFA )

dal 2001Direttore del Gruppo per la preparazione delle Linee Guida per le Terapie Cellulari, Istituto Superiore di Sanità

2003

Member of the Cell Therapy Group of the European Pharmacopeia dal 2003Member of the Cell Product Working Party of the European Medicines Agency (EMEA, London UK)

dal 2005

Membro della Commissione per l’autorizzazione della sperimentazione clinica di Fase I per i medicinali di nuova istituzione, Istituto Superiore di Sanità

dal 2005

Direttore del Reparto “Terapia Genica e Cellulare” Istituto Superiore di Sanità dal 2004Membro della Commissione di valutazione dei progetti clinici per le Malattie Orfane, AIFA 2006-2007Membro della Commissione “Cellule staminali emopoietiche da cordone ombelicale”, Ministero della Salute

dal 2007

Referenze selezionate 140 pubblicazioni su riviste scientifiche dopo “peer review”.1. Ghinassi, B., Sanchez, M., Martelli, F., Amabile, G., Vannucchi, A. M., Migliaccio, G., Orkin, S. H., and Migliaccio, A. R.

The hypomorphic Gata1low mutation alters the proliferation/differentiation potential of the common megakaryocytic-erythroid progenitor. Blood, 109, 1460-71, 2007.

2. Sanchez, M., Weissman, I. L., Pallavicini, M., Valeri, M., Guglielmelli, P., Vannucchi, A. M., Migliaccio, G., and Migliaccio, A. R. Differential amplification of murine bipotent megakaryocytic/erythroid progenitor and precursor cells during recovery from acute and chronic erythroid stress. Stem Cells, 24: 337-348, 2006.

3. Martelli, F., Ghinassi, B., Panetta, B., Alfani, E., Gatta, V., Pancrazzi, A., Bogani, C., Vannucchi, A.M., Paoletti, F., Migliaccio, G. and Migliaccio, A.R. Variegation of the phenotype induced by the Gata1low mutation in mice of different genetic backgrounds. Blood, 106, 4102-13, 2005

4. Migliaccio, A.R., Alfani, E., Di Giacomo, V., Cieri, M. and Migliaccio, G. Ex vivo amplification of T cells from human cord blood. Pathol Biol (Paris), 53, 151-8, 2005

5. di Giacomo V, Matteucci A, Stellacci E, Battistini A, Di Baldassarre A, Capitani S, Alfani E, Migliaccio AR, Cocco L, Migliaccio, G. Expression of signal transduction proteins during the differentiation of primary human erythroblasts, J Cell Physiol, 202: 831-838, 2004

6. Sanchez, M., Alfani, E., Migliaccio, A.R., Migliaccio, G.: Amplification of T cells from human cord blood in serum-deprived culture stimulated with stem cell factor, interleukin-7 and interleukin-2. Bone Marrow Transplantation. 31,

7. Migliaccio, G., Di Pietro, R., di Giacomo, V., Di Baldassarre, A., Migliaccio, A.R., Maccioni, L., Galanello, R., Papayannopoulou, T.: In vitro mass production of human erythroid cells from the blood of normal donors and of thalassemic patients. Blood Cells Mol Dis. 28, 169-180, 2002

8. Migliaccio, A.R., Campisi, S., Migliaccio, G. Standardization of progenitor cell assay for cord blood banking. Ann Ist Super Sanità. 37, 595-600, 2002

XVI

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MODULO 2 BIS: DESCRIZIONE DEL CONTRIBUTO DI CIASCUNA UNITÀ OPERATIVA

UNITÀ OPERATIVA: UO1 Progettazione e sviluppo del software per la rete nazionale biobanche per l’oncologia.

RESPONSABILE SCIENTIFICO:

nominativo: Paolo Roazzi

struttura di appartenenza : Settore informatico del Servizio Informatico, Documentazione Biblioteca, Attività Editoriali

dell’ISS funzione: Direttore del Settore Informatico

indirizzo : Viale Regina Elena, 299 00161 Roma

N. tel:06 49903461 N. Fax 0644341333 indirizzo E-mail: [email protected]

RAPPRESENTANTE LEGALE: Prof. Enrico Garaci

CONTRIBUTO SPECIFICO FORNITO AL PROGETTO (max 20 righe) Si propone di sviluppare un progetto che basandosi sulle infrastrutture esistenti, o infrastrutture da implementare ad hoc, sia focalizzato su applicativi software open source già utilizzati in ambito internazionale. L’obiettivo è quello di rendere riusabile quanto già disponibile e rendere l’applicazione software fruibile da parte della rete nazionale biobanche per l’oncologia.Poiché il concetto di “reuse” spesso si scontra con difficoltà strutturali legate alle differenti architetture hardware e software esistenti, si dovrà effettuare una sorta di armonizzazione od orchestrazione delle piattaforme esistenti, e questo è reso possibile dalle architetture software, sempre più disponibili sul mercato, ed orientate ai servizi web (SOA).Si tratta di verificare se quanto disponibile è in pratica adattabile alla rete nazionale italiana con particolare riguardo alle problematiche della sicurezza ed eventualmente modificare i sorgenti applicativi con l’obiettivo di renderli funzionali alle singole realtà.

METODOLOGIA (max 50 righe)Questo contributo prevede una prima fase di un anno deputata alla fattibilita' del progetto, con

particolare riguardo alla individuazione e disponibilita' all'aggregazione del massimo numero di strutture sanitarie coinvolte nel riutilizzo del software, una seconda fase verrà indirizzata allo studio del sorgente open source con l’obiettivo di essere adattato alle realtà esistenti. Ciò comporterà una attività in cui si dovranno essere conosciuti i sistemi informativi che faranno parte del network delle biobanche per l’oncologia.

Da un punto di vista metodologico si procederà con una implementazione campionaria. L’applicazione software verrà installata su un numero ristretto di strutture e si testeranno tutti gli aspetti funzionali del programma con particolare riguardo per quelli relativi alla sicurezza e ai diritti di accesso.

L’applicazione dovrà contenere e in caso contrario dovrà essere implementato ad hoc un sistema di autenticazione; upload dei dati e validazione di primo livello; validazione di secondo livello; integrazione dei dati che hanno superato la validazione nel data base; gestione delle comunicazionie degli avvisi.Il sistema di autenticazione sarà effettuata tramite credenziali e token. L’accesso ai dati sarà regolato secondo profilazione e ruoli utente. L’utilizzo del software applicativo verrà calato in un sistema comunicativo di pagine web. Queste potranno trovare adeguata disponibilità nel portale di Alleanza Contro il Cancro oppure si potrà costruire, se del caso, un sito specifico per la rete delle biobanche per l’oncologia.

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La parte WEB verrà strutturata in area pubblica e aree riservate con diversi gradi di riservatezza. Nell’area pubblica verranno rese dsponibili quelle informazioni che saranno ritenute di pubblica utilità, informazioni generali, tabelle riassuntive, grafici rivolta sia ad un’utenza generale che agli specialisti. Le aree riservate verranno utilizzate per la trasmissione di informazioni riservate.

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MODULO 2BIS

RISORSE UMANE

Personale dedicato alle attività del WP (in mesi-uomo):

Numero Tipologia Qualifica Competenza Mesi-uomo dedicati1 interna Primo Tecnologo Informatico 61 interna Tecnologo Informatico 182 interna CTER Informatico 361 esterna Diplomato/Laureato Informatico 36

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MODULO 2BIS

COMPOSIZIONE DEI COSTI DELL’UNITÀ OPERATIVA

Voci di costo e breve descrizione Totale in euro di cui a carico dei fondi ministeriali

1. Personale dipendente 130.000,00 0,00

2. Personale a contratto/consulenza/borsa di studio 24.000,00 12.000,00 3. Missioni 5.000,00 0,00 4. Attrezzature (solo a noleggio o leasing): 3000,00 3000,005. Materiale di consumo 7.000,00 3000,006. Pubblicazioni / organizzazione convegni, ecc. 0,00 0,007. Elaborazione dati (specificare)server, sw ed infrastruttura ospitante

3.000,00 0,00

8. Spese generali delle strutture coinvolte (specificare)sw di base e sw per applicativo

2.000,00 2000,00

TOTALE 174.000,00 20.000,00

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MODULO 2BIS

Curriculum Vitae del Responsabile Scientifico dell’Unità Operativa (max 1 pagina)

Paolo RoazziTecnologo presso l’Istituto Superiore di Sanità nel Servizio Informatico, Documentazione, Biblioteca ed Attività Editoriali

INCARICHI

Direttore del Settore informatico del SIDBAE (ISS) Esperto nazionale (D.M. 27/2/1997) per le ispezioni di verifica di conformità dei Centri di Saggio ai principi di BPL per

la sicurezza informatica Referente per il CNIPA per la firma elettronica per l’ISS. Vice referente per l’informatica per l’ISS.

ATTIVITÀ DI RICERCA

Ha partecipato alla realizzazione di diversi progetti tipo gestionale: Missioni, Fatture, Progetti di ricerca 1997-1999, Concorsi, Protocollo informatizzato, Controllo

di gestione attività ricerca, controllo e formazione ISS, Anagrafico ISS, Tratteko- Gestione emolumenti Accessorio ISS, Brevetti, Attività esperti ISS, Progetti di ricerca AIDS, Gestione Iscrizioni corsi/convegni; Pagamenti Con Carte di credito;

documentale: catalogo dei periodici indicizzati nel MEDLARS, Termini MESH, Gestione Pubblicazioni, Dspace;

epidemiologico: Banca dati mortalità in Italia, Progetto MURST-CNR Prisma2-Adriatico, Progetto Eurocare2-3, Registro AIDS, Indicatori di qualità in radioterapia, Terapia genica, Progetto CAV (centri antiveleni), Registro GH (ormone della crescita), Gestione SDO (scheda di dimissione ospedaliera)

bioinformatica: Network Nazionale per la sorveglianza delle donne ad alto rischio genetico-familiare di tumore mammario (in fase di realizzazione)

Tali progetti sono stati realizzati, a partire dall’analisi fino alla prodotto finito, utilizzando banche dati relazionali e applicativi client/server e web. All’interno del settore viene gestito il sito istituzionale dell’ISS nel rispetto della normativa vigente, W3C e dell’accessibilità. All’interno del settore è stata sviluppata l’intranet nonché siti dipartimentali attraverso CMS (content management). Vengono utilizzate piattaforme in ambiente windows/unix, utilizzando database oracle, sql/server, postgres, MSaccess, MySql.

Pubblicazioni

1. Ferri M, Roazzi P. Implementazione e sviluppi dell'applicativo Web Medical Subject Headings - traduzione italiana. Rapporti ISTISAN. 2006;06(49):19-24.

2. Roazzi P, Di Benedetto C. Dspace: considerations about a possible integration with ISS proprietary software. ISTISAN Congressi. 2006. 06(C9):25.

3. Gruppo di lavoro dell'Unità Operativa 1 del Progetto "Indicatori di qualità in radioterapia", ed. Audit clinico su indicatori di qualità in radioterapia selezionati per patologie. Rapporti ISTISAN. 2005;05(36).

4. Working Group Continuous Quality Improvement in Radiotherapy. General evaluation indicators for radiotherapy after a first clinical audit. Rapporti ISTISAN. 2005;05(43).

5. Carrani E, Roazzi P, Santaquilani M, Sellitri C. Statistiche del sito istituzionale www.iss.it: analisi del traffico come ausilio alla ottimizzazione. Rapporti ISTISAN. 2004;04(34).

6. Gruppo di lavoro Miglioramento Continuo di Qualità in Radioterapia. Indicatori generali di valutazione per radioterapia alla luce di un primo audit clinico. Rapporti ISTISAN. 2004;04(27).

7. Capocaccia R, Gatta G, Roazzi P, Carrani E, Santaquilani M, De Angelis R, Tavilla A, EUROCARE Working Group. The EUROCARE-3 database: methodology of data collection, standardisation, quality control and statistical analysis. Annals of oncology. 2003;14(Suppl 5):v14-v27.

8. Gatta G, Corazziari I, Magnani C, Peris-Bonet R, Roazzi P, Stiller C, EUROCARE Working Group. Childhood cancer survival in Europe. Annals of oncology. 2003;14(Suppl 5):v119-v127.

9. Roazzi P, Capocaccia R, Santaquilani M, Carrani E, EUROCARE Working Group. Electronic availability of EUROCARE-3 data: a tool for further analysis. Annals of oncology. 2003;14(Suppl 5):v150-v155.

10. Sant M, Aareleid T, Berrino F, Bielska Lasota M, Carli P, Faivre J, Grosclaude P, Hédelin G, Matsuda T, Moller H, Moller T, Verdecchia A, Capocaccia R, Gatta G, Micheli A, Santaquilani M, Roazzi P, Lisi D, EUROCARE Working Group. Eurocare-3: survival of cancer patients diagnosed 1990-94-results and commentary. Annals of oncology. 2003;14(Suppl.5):v61-v118.

XXI

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MODULO 2BIS

MODULO 2 BIS: DESCRIZIONE DEL CONTRIBUTO DI CIASCUNA UNITÀ OPERATIVAUNITÀ OPERATIVA: UO 2 Biobanca dell’Istituto Tumori Giovanni Paolo II, Bari responsabile scientifico: Dr Giuseppe Pelagio

struttura di appartenenza : LABORATORIO ONCOLOGIA SPERIMENTALE ISTITUTO TUMORI BARI

funzione: Referente Biobanca

indirizzo : Via Hahnemann, 10

N. tel:080/5555558 N. fax: 080/5555561indirizzo E-mail: [email protected]

rappresentante legale: Dott. Domenico Colasanto

Contributo specifico fornito al progetto (max 20 righe) Il contributo prioritario del Gruppo Operativo della BIOBANCA dell’Istituto Tumori Giovanni

Paolo II di Bari è quello di contribuire alla costruzione di una Rete Nazionale parallelamente allo sviluppo della Biobanca Istituzionale del nostro Istituto. La Biobanca Istituzionale dell’Istituto Tumori Giovanni Paolo II di Bari è una struttura interdipartimentale, coordinata dal Laboratorio di Oncologia Sperimentale che si avvale della collaborazione del laboratorio di Istocitopatologia e del Laboratorio di Analisi Chimico. La raccolta e la conservazione di campioni biologici tumorali è attiva presso il nostro Istituto ormai da più di 20 anni ed ha all’attivo un inventario di oltre 12.000 campioni.

Le recenti linee guida introdotte da diverse organizzazioni internazionali impongono un adeguamento del modus operandi al fine di rendere omogenee le procedure di biobanking con la prospettiva di poter disporre, globalmente, di campioni biologici con caratteristiche qualitative omogenee. Il nostro Istituto ha fatto propria questa filosofia ed è impegnato nella revisione ed implementazione dei criteri di gestione della Biobanca Istituzionale che verrebbero armonizzati con la nascente rete nazionale. Un grosso contributo ha fornito il lavoro svolto dagli IRCCS Oncologici nell’ambito del progetto Network Nazionale delle Biobanche Oncologiche Italiane che ha fornito i criteri di orientamento per l’armonizzazione delle procedure gestionali delle biobanche del Network.Questa UO intende collaborare allo fondazione delle Rete Italiana attraverso : l’adozione di SOP’s condivise l’individuazione di standards tecnologici minimi comuni l’adeguamento alle norme vigenti in materia di tutela della privacy e diritti del malato dell’inventario

dei campioni conservati l’identificazione dei campioni che possano essere resi disponibili alla comunità scientifica

internazionale mediante la creazione di un database accessibile via web la implementazione dei sistemi di monitoraggio, controllo e sicurezza, dei sistemi di back up e di

controllo di qualità secondo le linee guida da stabilirsi.

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Alleanza Contro il Cancro (ACC) – Istituto Superiore di Sanità (ISS) Art.3 DM 21 luglio 2006 - Programma Straordinario di Ricerca Oncologica 2006Programma 2 “Integrazione delle attività di ricerca attraverso la costruzione di strutture e reti di collaborazione interistituzionali”

metodologia (max 50 righe)Questa UO parteciperà ai lavori per la stesura dei documenti concordati nella riunione iniziale per la definizione della RIBBO allo scopo di partecipare alla rete nazionale. Inoltre effettuerà una analisi dei costi di fondazione e di funzionamento della biobanca (punto c). Questa UO parteciperà alla programmazione della raccolta (punto d) allo scopo di ottimizzare le risorse e alla indagine sui sitemi informatici “open source” per lo scambio dei dati informatici (punto E). Infine questa UO parteciperà alla identificazione del punto di riferimento istituzionale per i contatti con le infrastrutture europee (punto F). Questa UO analizzerà l’inventario esistente per definire quali campioni possono essere resi disponibili e a quali termini nel rispetto delle norme vigenti sulla privacy e sui diritti del malato.Definirà le tipologie dei campioni, del bacino di raccolta, dei tempi e dei modi necessari per la conservazione. A) Inventario esistente, (campioni disponibili per l’uso da parte di ricercatori di altri enti, non coperti dalla legge sulla privacy, caratterizzati in modo consistente, presenza di tessuti normali o di consanguinei ecc). L’attuale inventario della Biobanca dell’I.T. di Bari contiene più di 12.000 campioni tissutali distinti per tipo e sede di patologia tumorale con annessi dati clinico-patologici. Attualmente, le varie patologie tumorali maggiormente rappresentate riguardano i tumori della mammella (76%), Colon-Retto (12,8%), Stomaco (3,7%), altri tumori (testa-collo, utero, ovaie ecc nel 7,5%). Della maggior parte sono disponibili, oltre al tessuto tumorale, anche il relativo tessuto normale e, in alcuni casi, anche il relativo linfonodo metastatico. Su di un gran numero dei collezionati, sono stati effettuati numerosi esperimenti tra cui la determinazione dei recettori steroidei, l’indice di proliferazione cellulare, l’estrazione di DNA e l’apposizione su vetrino, nonchè indagini immunoistochimiche.

B) Identificazione del bacino di raccolta con riferimento alla distribuzione geografica assoluta e relativa dei pazienti e dei soggetti sani di riferimentoD) Programmazione della raccoltaLa Biobanca Istituzionale dell’I.T. di Bari metterà a disposizione le sue procedure e parteciperà alla stesura e validazione di procedure operative standard condivise e coerenti con le “best practices” individuate a livello Europeo, per quanto riguarda la gestione del materiale (accettazione, trattamento, stoccaggio e distribuzione) e delle informazioni (informativa e consenso, dati clinici e sul campione).E)Identificazione della tipologia di collegamento informatico centralizzato per l’accessibilità al catalogo dei campioni:La Biobanca Istituzionale dell’I.T. di Bari collaborerà con la UO1 all’indagine sui sistemi informatici nell’ottica di implementare un sistema centralizzato di interrogazione, reso più efficiente dall’utilizzo di un software gestionale comune, anche in relazione alla realizzazione dell’infrastruttura europea BBMRI. Il programma informatico attualmente utilizzato, in cui i dati sono codificati, è stato sviluppato autonomamente , ed é a disposizione in condivisione delle ricerche.

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modulo 2bis Risorse umanePersonale dedicato alle attività del progetto (in mesi-uomo):1.tipologia: (interna/esterna) INTERNA qualifica: Strutturato competenza: BIOLOGO mesi-uomo dedicati: 6

2. tipologia: (interna/esterna) INTERNA qualifica: CONTRATTISTA competenza: BIOLOGO mesi-uomo dedicati: 3

3. tipologia: (interna/esterna) INTERNA qualifica: DIR. MEDICO competenza: ANATOMOPATOLOGO mesi-uomo dedicati: 1

4. tipologia: (interna/esterna) INTERNA qualifica: CONTRATTISTA competenza: BIOLOGO mesi-uomo dedicati: 1

5.tipologia: (interna/esterna) INTERNA qualifica: COLL. SANITARIO competenza: TECNICO DI LABORATORIO mesi-uomo dedicati: 2

6.tipologia: (interna/esterna) INTERNA qualifica: CONTRATTISTA competenza: ANALISTA PROGRAMMATORE mesi-uomo dedicati: 2

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Alleanza Contro il Cancro (ACC) – Istituto Superiore di Sanità (ISS) Art.3 DM 21 luglio 2006 - Programma Straordinario di Ricerca Oncologica 2006Programma 2 “Integrazione delle attività di ricerca attraverso la costruzione di strutture e reti di collaborazione interistituzionali”

Composizione dei costi dell’unità operativa

Voci di costo e breve descrizione Totale di cui a carico dei fondi ministeriali

1. Personale dipendente 130.000 NULLA

___________1 Dirigente medico 5%

___________1 Dipendente Tecnico

n.2 Patologi

n.2 Biologi

2. Personale a contratto/consulenza/borsa di studio 25.000 25.000

____________1 Contrattista

3. Missioni 5.000

4. Attrezzature (solo a noleggio o leasing): 3.000 NULLA

COMPUTER

5. Materiale di consumo 5.000 NULLA

MATERIALE VARIO

6. Pubblicazioni / organizzazione convegni, ecc.

7. Elaborazione dati (specificare) 2000 NULLA ELABORAZIONE DATI

8. Spese generali delle strutture coinvolte (specificare) 10.000 NULLA

TOTALE _75.000_ 30.000

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modulo 2bis

Curriculum Vitae del Responsabile Scientifico dell’Unità Operativa (max 1 pagina)Dott. Giuseppe PelagioIstituto Tumori Giovanni Paolo II Bari1985 Diploma di Tecnico di Laboratorio Biomedico 2003 Laurea I Livello Tecnico di Laboratorio Biomedico 2006 Laurea Specialistica in Biologia2007 Abilitazione all’esercizio della professione di Biologo 2001-2007 - Dipendente presso Istituto Tumori Giovanni Paolo II Bari (Laboratorio di Oncologia Sperimentale)dal 2004 al 2007 - Responsabile Banca Tessuti Laboratorio di Oncologia Sperimentale Istituto Tumori Giovanni Paolo II Bari2007 - Referente d’Istituto “European Biobanking for medical research infrastructures project” E.C. FP7

1. M. CORREALE, A. PARADISO, I. ABBATE, A. MANGIA, C.D. DRAGONE, T. TEDONE, M.D. MUSCI, G. PELAGIO, F. ABBRUZZESE, A.M. CATINO, G. GARGANO, F. SCHITTULLI: Ruolo della proteina citosolica pS2 nel carcinoma della mammella. In "Il cancro della mammella alle soglie del 2000", Monduzzi Edt., pag.879-883, 1992.

2. G. SIMONE, A. PARADISO, S. PETRONI, M.G. SAPIA, S. WIESEL, I. TROTTI, G. PELAGIO, A. LABRIOLA, R. BASILE: Studio recettoriale su strisci per apposizione nel carcinoma mammario: correlazione con i metodi convenzionali. Pathologica 85: 122, 1993.

3. PARADISO, M. CORREALE, A. MANGIA, M.L. RODRIGUES DE GESUS, T. TEDONE, C.D. DRAGONE, G. PELAGIO, M. DE LENA: Antigene polipeptidico tissutale ed attivita' proliferativa del carcinoma mammario. Atti II Congresso Nazionale SICCAB. Pisa 25-26 settembre 1992, pag100, abs. 32.

4. PARADISO, M. CORREALE, A. MANGIA, M.L. RODRIGUES DE GESUS, T. TEDONE, C.D. DRAGONE, G. PELAGIO, M. DE LENA: Tissue polypeptide antigen (TPA) and breast cancer proliferative activity. The Int.J.Biol.Markers 8(n.1):68, 1993.

5. PARADISO, M.G. VETRUGNO, G. CAPUANO, S. LONGOM L. SIBILANO, F. SCHITTULLI, M. CORREALE, A. BARLETTA, G. PELAGIO, M. DE LENA: Expression of GST-mu transferase in breast cancer patients and healthy controls. The International Journal of Biological Markers 9(n.4): 219-223, 1994.

6. M. CORREALE, I. ABBATE, CD. DRAGONE, MD. MUSCI, T. TEDONE, A. PARADISO, R. PANETTIERI, G. PELAGIO: Determinazione sierica e citosolica del CA 549 in donne con carcinoma della mammella. Atti SIBioC '91, abs.L065. Grado, 15-18 settembre 1991.

7. CORREALE, I. ABBATE, M.D. MUSCI, L. ADDABBO, G. PELAGIO, L.NOVIELLI, A. PARADISO, F. SCHITTULLI IRCCS OSPEDALE ONCOLOGICO, BARI. Determinazione citosolica del PSA totale e libero in donne con carcinoma mammario. Atti SIBioC ’96, abs. GO54. Pesaro, 11 ottobre 1996.

8. A.PARADISO, A. PEZZETTA, G. PELAGIO, A. MANGIA, A. ZITO, F. SCHITTULLI, S. RESHKIN: GnRH receptors (GNRH-R) in human breast tumor (T) and contiguous “not involved” breast tissue (NT).

9. GYNECOLOGICAL ENDOCRINOLOGY Vol. 13 suppl. N° 1 Atti 5th International Simposium on GnRH Analogs in Cancer and Human Reproduction abs. 062. Geneva,Switzerland 4-7 febbraio 1999

10. PARADISO, G. PELAGIO, A.GLOGHINI, S. PECE, M. RUGGE, M. TRUINI, M. MOTTOLESE, G. BOTTI, A. CARBONE, M.G. DAIDONE Building up an Italian Network of Tissue Banks for Research in Oncology. 2007 Cellular Oncology – submitted

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Alleanza Contro il Cancro (ACC) – Istituto Superiore di Sanità (ISS) Art.3 DM 21 luglio 2006 - Programma Straordinario di Ricerca Oncologica 2006Programma 2 “Integrazione delle attività di ricerca attraverso la costruzione di strutture e reti di collaborazione interistituzionali”

MODULO 2BIS

MODULO 2 BIS: DESCRIZIONE DEL CONTRIBUTO DI CIASCUNA UNITÀ OPERATIVA(Si devono presentare tanti moduli 2 bis quante sono le Unità Operative coinvolte)

UNITÀ OPERATIVA: UO 3 Biobanca dell’Istituto regina Elena per la Rete nazionale biobanche per l’oncologia

RESPONSABILE SCIENTIFICO: nominativo: MARCELLA MOTTOLESE

struttura di appartenenza : ISTITUTO REGINA ELENA funzione: DIRIGENTE I LIVELLO

indirizzo : VIA ELIO CHIANESI, 53 00128 ROMA

N. tel: 06-52666004 N. fax: 0652666139

indirizzo E-mail: [email protected]

RAPPRESENTANTE LEGALE: nominativo: DR MARINO NONIS

CONTRIBUTO SPECIFICO FORNITO AL PROGETTO (max 20 righe)

Nell’ambito del Progetto di ACC, le attività dell’Unità Operativa (U.O.) dell’Anatomia Patologica (AP) dell’Istituto Regina Elena di Roma saranno organizzate con l’intento di:

1) Implementare e migliorare la biobanca già esistente e funzionante presso il nostro Istituto in termini sia logistici, sia di numerosità dei campioni raccolti. Sarà posta inoltre particolare attenzione ai controlli di qualità (CQ) e al “back up” dei campioni raccolti. Questi obiettivi saranno raggiunti:

a. Standardizzando ulteriormente tutte le procedure operative (SOP’S) in modo che si raggiunga un’omogeneità di raccolta, processazione, catalogazione e conservazione dei campioni di tessuto in accordo a protocolli stabiliti con gli altri Centri afferenti a tale progetto.

b. Utilizzando SOP’S condivise con gli altri Centri afferenti al networkc. Individuando criteri concordati e omogenei per il raggiungimento della diagnosi morfologica.

2) Inserire i dati relativi ai campioni di tessuto congelato in un database accessibile attraverso un singolo programma3) Contribuire, in collaborazione con gli altri gruppi partecipanti al network, alla formulazione di un Consenso

Informato per la raccolta del materiale biologico ponendo particolare attenzione alla rimozione dei dati personali secondo criteri che ne permettano tuttavia una tracciabilità accurata

4) Fornire ai ricercatori sia interni all’Istituto sia a quelli partecipanti al network, oltre la disponibilità dei campioni per progetti di ricerca sostanziati secondo criteri predefiniti anche servizi atti a complementare tali progetti di ricerca intra e inter-istituzionali quali costruzione di Tissue Micro Array (TMA), dissezione di tessuti congelati e paraffinati mediante l’impiego di Laser Capture Microdissection su cui applicare metodiche di immunoistochimica (IIC), ibridazione in situ, estrazione di DNA/RNA.

5) Preparare adeguati e periodici CQ messi a punto dall’ unità di biostatistica dedicata alla biobanca.Questi sforzi multidisciplinari consentiranno di individuare in modo sempre più logico e appropriato le potenziali applicazioni delle biobanche nell’intento di costruire un ponte che leghi in modo razionale tutte le nuove informazioni molecolari ai dati clinici del paziente portatore di neoplasia.

METODOLOGIA (max 50 righe)

La crescente disponibilità di farmaci a target molecolare rendono sempre più urgente la necessità di avere accesso a larghe quantità di tessuti umani sia patologici che normali. La disponibilità di tali risorse permetterà lo svolgimento di studi clinici e traslazionali con sufficiente potenza statistica. A livello di singola istituzione è virtualmente impossibile collezionare un numero sufficiente di campioni di tessuto in periodi di tempo limitati. L’unico approccio metodologico possibile è la creazione di una piattaforma di biobanche nazionali e internazionali. Ciascuna biobanca conserverà i tessuti collezionati rendendo disponibili i dati clinico patologici e di follow-up

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del paziente. In considerazione di queste premesse l’UO dell’Istituto Regina Elena sarà strettamente coinvolta nello sforzo collaborativo per:1. la standardizzazione e la condivisione con gli altri centri di tutte le procedure operative che permetteranno l’utilizzazione dei tessuti congelati in modo univoco effettuando un inventario dei campioni già disponibili nella biobanca di istituto.2. L’identificazione delle misure specifiche che dovranno essere adottate per mantenere alti gli standards di qualità e dei metodi che dovranno essere applicati per implementare ulteriormente questi standards.Sulla base dell’esperienza già maturata in questo settore, la nostra UO collaborerà in modo sempre più stretto con gli altri centri afferenti al network per:1. Sviluppare le complesse problematiche di natura giuridica ed etica, connesse con l’allestimento di biobanche di tessuti

umani, da utilizzarsi per fini di ricerca. 2. Preparare l’informativa e il Consenso Informato per il paziente che dovranno rappresentare una priorità rispetto a tutte le

procedure operative, prima di collezionare frammenti di tessuti che verranno asportati chirurgicamente.

Per quanto attiene la biobanca dell’Istituto Regina Elena , qualora possibile e in collaborazione con l’Anatomo-Patologo unico titolato a giudicare se il tessuto patologico, residuo alla diagnosi, può essere reso disponibile per la conservazione in Banca tessuti e l’utilizzo a scopo di ricerca, saranno campionati con prelievi multipli:

a. tessuti normalib. neoplasie benigne c. neoplasie maligne primitive e/o metastatiche d. tessuti sani peritumoralie. versamenti neoplastici previo isolamento delle cellule tumorali

Particolare attenzione sarà posta alla raccolta di carcinomi mammari e di tessuti sani peritumorali, nonché di tessuto sano mammario prelevato da mammaplastiche.Tutti i campioni di tessuto saranno messi a disposizione degli altri Centri per l’attuazione di progetti di ricerca condivisi ponendo attenzione che gli studi vengano svolti sempre:

a. sotto il controllo e la supervisione del Comitato Etico b. solo se i pazienti hanno firmato il consenso informato. Tutti i consensi informati saranno custoditi dall’

Unità di Biostatistica sulla base di progetti di ricerca approvati dalla Direzione Scientifica

Per quanto riguarda la parte informatica, sarà ampliata e migliorata la struttura informatica interna per espletare le seguenti attività:

1. profilo utenti in rispetto della privacy 2. profilo degli accessi, 3. sistema di reportistica,4. download delle informazioni, 5. e-query per il controllo di qualità,6. configurazione del modulo di analisi diretta.

Il database istituzionale dovrà interfacciarsi con la struttura informatica messa a punto, secondo criteri standard stabiliti e condivisi nell’ambito del network.

I costi di funzionamento della Biobanca già esistente presso il nostro Istituto saranno coperti dalla Ricerca Corrente.

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MODULO 2BIS

RISORSE UMANE

Personale dedicato alle attività del progetto (in mesi-uomo):

1.tipologia: (interna) _Marcella Mottolese_________ qualifica: ___ Dirigente Biologo __________ competenza: ____ Biologa (giurista; statistico; economista; medico; ..) mesi-uomo dedicati: _4____

2. tipologia: (interna) ___ Ferdinando Marandino __________ qualifica: ___ Dirigente Medico ________ competenza: __________Patologo_________________________ (giurista; statistico; economista; medico; ..) mesi-uomo dedicati: ___2__

3. tipologia: (interna/) _______Paolo Visca____________________ qualifica: ___ Dirigente Medico ____ competenza: _________ Patologo_____________________________ (giurista; statistico; economista; medico; ..) mesi-uomo dedicati: ___2__

4. tipologia: (interna) ___ Letizia Perracchio__________ qualifica: ___ Dirigente Medico _____ competenza: __________Patologo_________________________ (giurista; statistico; economista; medico; ..) mesi-uomo dedicati: ___2__

5. tipologia: (interna/) ____ Flavia Novelli ________________ qualifica: ___ Biologo Contrattista ___ competenza: _______ Biologa (giurista; statistico; economista; medico; ..) mesi-uomo dedicati: ___8__

6. tipologia: (interna) ____Barbara Antoniani___________________ qualifica: __ Tecnico Contrattista _________ competenza: __Tecnico di Laboratorio (giurista; statistico; economista; medico; ..) mesi-uomo dedicati: __8___

7. tipologia: (interna) ___ Anna Di Benedetto qualifica: Biologo contrattistacompetenza: Biologa (giurista; statistico; economista; medico; ..) mesi-uomo dedicati: __8___

8.tipologia: (interna) ___ Elisa Melucci qualifica: Biologo contrattistacompetenza: Biologa (giurista; statistico; economista; medico; ..) mesi-uomo dedicati: __8__

9.tipologia: (interna) ___ Francesca Sperati qualifica: Statistico contrattistacompetenza: Statistica (giurista; statistico; economista; medico; ..) mesi-uomo dedicati: __8___

10. tipologia: (interna) ___ Paola Canalini qualifica: Tecnico strutturatocompetenza: Tecnico di laboratorio (giurista; statistico; economista; medico; ..) mesi-uomo dedicati: __4___

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COMPOSIZIONE DEI COSTI DELL’UNITÀ OPERATIVA Voci di costo e breve descrizione Totale di cui a carico dei fondi ministeriali

1. Personale dipendente ___300.000,00___ NULLA___N°_5________________________________________________________________________________________________________________________________

2. Personale a contratto/consulenza/borsa di studio ___40.000,00_____ ___25.000,00___ N°_2___personale a contratto________________________________________________________________________________________________________________________________________________________ 3. Missioni ___5.000_____ __ 5.000___________________________________________________Partecipazione a Meeting , Congressi____________________________________________________________

4. Attrezzature (solo a noleggio o leasing): ___25.000,00_____ ___0__________________________________________________Personal computer ,scanner , stampante, frigoriferi -80, ______________________________________________________________________________________________________________________________________

5. Materiale di consumo ___0_____ ___0________________________________________________________________________________________________________________________________________

6. Pubblicazioni / organizzazione convegni, ecc. ___0_____ ___0________________________________________________________________________________________________________________________________________

7. Elaborazione dati (specificare) ___0_____ ___0__________________________________________________ _____________________________________________________________________

8. Spese generali delle strutture coinvolte (specificare) __________ ______________________________________________________________________________________________________________________________________________

TOTALE 370. 000,00 30.000,00

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Alleanza Contro il Cancro (ACC) – Istituto Superiore di Sanità (ISS) Art.3 DM 21 luglio 2006 - Programma Straordinario di Ricerca Oncologica 2006Programma 2 “Integrazione delle attività di ricerca attraverso la costruzione di strutture e reti di collaborazione interistituzionali”

Curriculum Vitae del Responsabile Scientifico dell’Unità Operativa (max 1 pagina)Nata il 14 aprile 1949 a Reggio Calabria , Dirigente Anatomia Patologica, Istituto. Tumori Regina Elena (IRE), Roma, FORMAZIONE: Marzo 1972: Laurea Scienze Biol. Univ. “La Sapienza”, Roma. 1978 Aggior presso il “Molecular Immunology Laboratory” Scripps Clinic and Res. Found., La Jolla, USA. 1985: Specializ. Patologia Generale Università “La Sapienza”, Roma (summa cum laude).CARRIERA: dal 1989 Dirig. Anat Patol. IRE. Attività Scientifica: studio di: 1. AcMo nella diagnostica cito-istopatologica, 2. fattori prognostici nel carcinoma della mammella (CM) e del colon (CC) 3. molecole di adesione nel CM, 4. proteine relate a processi apoptotici e proliferativi coinvolte nelle carcinogenesi mammaria, 5. fattori predittivi di risposta a terapia nel CM e CC, 6. messa a punto di nuove metodologie 2002-2007: PROGETTI DI RICERCA: 02-04 MS: "Il CQ nel lab. Oncol.”.02-05 AIRC: “Molecular changes in peritumoral non-involved breast tissue: implications for early diagnosis of cancer”. 02-04 MS: “Nuove strategie terapeutiche di combinazione ipometilazione del DNA e Bioimmunoterapia”. 03 ACC: 1. “Prog OMERO”, 2. Il CQ nel Laboratorio Oncol. 03-06 Lega Italiana Lotta Tumori:”Studio delle alterazioni fenotipiche e molecolari nel tessuto peritumorale morfologicamente indenne del CM: implicazioni diagnostiche”.03-05. MS: “Alterazioni fenotipiche e molecolari associate alla risposta a terapie ormonali in pazienti affette da CM”. 03-05 MS: Network virtuale per una Biobanca Oncologica Naz”. 03-05 MS: “Studio e manipolazione dell’attività apoptotica del complesso molecolare p53/HIPK2: un nuovo oncosoppressore per migliorare la terapia anti-tumorale?”. 05-07 MS:” Meccanismi molecolari implicati nella generazione di resistenza al trattamento con Herceptin in CM.” 06-08 MS “Studio randomizzato di fase III di chemioterapia preoperatoria verso postoperatoria con cisplatino e gemcitabina nel carcinoma del polmone non a piccole cellule”.07-09 Lega Italiana Lotta contro i Tumori: “Nuovi approcci metodologici per l’identificazione di marcatori molecolari di rischio di trasformazione e diagnosi precoce nel CM”

138 Pubblicazioni Scientifiche (112 con I.F.), 9 cap. libri LAVORI “in extenso” ( ultime 10)

1. Benevolo M , Mottolese M, Piperno G, et al. HLA-A, -B, -C expression in colon carcinoma mimics that of the normal colonic mucosa and is prognostically relevant. Am J Surg Pathol. 2007;3:76-84

2. Mottolese M, Orlandi G, Sperduti I, et al . Bio-pathologic characteristics according to chromosome 11 aneusomy and cyclin D1 gene status in surgically resected stage I and II breast cancer: identification of an adverse prognostic profile. Am J Surg Pathol 2007;31:247-54

3. Pierantoni GM , Rinaldo C, Mottolese M, et al. High-mobility group A1 inhibits p53 by cytoplasmic relocalization of its proapoptotic activator HIPK2. J Clin Invest. 2007;117:693-702

4. Di Modugno F , Mottolese M, Di Benedetto A, et al. The cytoskeleton regulatory protein hMena (ENAH) is overexpressed in human benign breast lesions with high risk of transformation and human epidermal growth factor receptor-2-positive/hormonal receptor-negative tumors. Clin Cancer Res. 2006;12:1470-1478

5. Merola R , Mottolese M, Orlandi G, et al. Analysis of aneusomy level, HER-2 gene copy number analyzed by fluorescence in situ hybridization and their effect on amplification rate in breast cancer specimens read as 2+ in immunohistochemical analysis. Eur J Cancer 2006 ; 42:1501-1506

6. Vocaturo A , Novelli F, Benevolo M, Piperno G, Marandino F, Cianciulli AM, Merola R, Donnorso RP, Sperduti I, Buglioni S, Mottolese M. Chromogenic In Situ Hybridization to Detect HER-2/neu Gene Amplification in Histological and ThinPrep(R)-Processed Breast Cancer Fine-Needle Aspirates: A Sensitive and Practical Method in the Trastuzumab Era. Oncologist. 2006; 11:878-886

7. Mottolese M, Nádasi EA., Botti C, et al. Phenotypic changes of p53, HER2 and Fas system in multiple normal tissues surrounding breast cancer. J Cell Physiol. 2005; 204:106-12.

8. Botti C, Buglioni S, Benevolo M, Giannarelli D, Cognetti F, Papaldo P, Vici P, Di Filippo F, Del Nonno F., Venanzi FM, Natali PG, and Mottolese M. Altered expression of Fas-system is related to adverse clinical outcome in stage I-II breast cancer patients treated with adjuvant anthracycline-based chemotherapy. Clin Cancer Res 2004; 10:1360-1365

9. INQAT (Paradiso A, Marubini E, Verderio P, De Paola F, Silvestrini R, Simone G, Marzullo F, Menar S, Tagliabue E, Tomasich G, Mottolese M, Querzoli P, Bevilacqua G, Granato A, Marinaro E, Folicaldi S, Naldi N, Ludovini V, Maioli P, Bernardi L). Interobserver reproducibility of immunohistochemical HER2/neu evaluation in human breast cancer: the real-world experience. Int J Biol Markers 2004;. 19:147-154

10. Paradiso A, Volpe S, Marubini E, Verderio P, Costa A, Daidone MG, Mottolese M, Amadori D, Saragoni L, De Paola F, Medri L, Nenci I, Querzoli P, Gion M, Dittadi R, Bevilacqua G, Marchetti A, Plebani M, Orlando C , Silvestrini R. Quality Control for Tumor Biomarkers in Italy – A report from the Italian Network for Quality Assessment of tumor Biomarkers (INQAT). Int J Biol Markers 2002;17:201-214

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MODULO 2BIS

MODULO 2 BIS: DESCRIZIONE DEL CONTRIBUTO DI CIASCUNA UNITÀ OPERATIVAPROGETTO Rete Nazionale Biobanche per l’Oncologia UO3 BIOBANCA della Fondazione G. PascaleRESPONSABILE SCIENTIFICO: nominativo: Dr. Gerardo Botti

struttura di appartenenza : Fondazione G. Pascale IRCCS Istituto Nazionale Tumori Napoli

funzione: Direttore del Dipartimento di Diagnostica Clinica e di Laboratorio

indirizzo : Via Mariano Semmola 80131 NAPOLI

N. tel: 081/5903766 N. fax: 081/5903718

indirizzo e-mail: [email protected]

RAPPRESENTANTE LEGALE: nominativo: Prof. Mario Luigi Santangelo

CONTRIBUTO SPECIFICO FORNITO AL PROGETTO (max 20 righe)

Contributo specifico fornito al Progetto è quello di realizzare una Rete Nazionale partendo dalla infrastruttura esistente, la quale al momento dispone di:a) Aliquote di campioni tissutali ottenuti da neoplasie e da corrispondenti tessuti sani,b) 2 frigo freezer verticali -80° capacità di circa 700 litri, con sistemi di sicurezza CO2, ciascuno contenente 500 unità

di scatole/contenitori di 5 cm dove sono custoditi i campioni in cryovials, suddivisi per apparato e per organo di provenienza.

La conservazione dei campioni avviene secondo procedure condivise e validate dalla Direzione Sanitaria al fine di individuare e pianificare le attività che caratterizzano le fasi principali del processo operativo del Servizio Banca dei Tessuti, definire le responsabilità e le regole vigenti al fine di garantire la rintracciabilità del lavoro svolto dal personale, per indicare le modalità di gestione più utili per garantire che i campioni biologici, le risorse e i documenti di registrazione siano ben identificati;l’ultima parte delle procedure è finalizzata ad assicurare che il materiale in entrata e le risorse necessarie allo svolgimento delle attività siano idonei per una corretta erogazione dei servizi offerti.

La disponibilità dei campioni è subordinata alla compilazione del Modulo di Dichiarazione del Consenso, approvato dal Comitato Etico dell’Ente.

I dati relativi ai campioni conservati sono raccolti in un database informatico, secondo un file criptato (“anonimizzazione”), che pur dopo la rimozione dei dati personali, permette una tracciabilità accurata dei dati clinici ed informazioni anatomo-patologiche (Diagnosi, Grading, stadio anatomo -patologico ed eventuale immunofenotipo).

METODOLOGIA (MAX 50 RIGHE)Questa UO parteciperà alla costruzione della rete delle biobanche oncologiche italiane mettendo a disposizione l’esperienza acquisita e riorganizzando la raccolta e la conservazione in accordo con le procedure condivise risulatanti da questo progetto di fattibilità. Le aliquote di campioni disponibili al momento, per l’uso da parte di ricercatori di altri Enti, sono circa 3.000 e riguardano n.933 neoplasie (in prevalenza, carcinoma mammario, melanoma, carcinoma del colon-retto, carcinoma del polmone, sarcomi), ottenute da altrettanti pazienti, il più delle volte con aliquote di corrispondenti campioni di tessuti sani.Al momento il bacino di raccolta è rappresentato dai pazienti ricoverati presso l’Istituto Nazionale dei Tumori di Napoli, provenienti dalla Campania (in prevalenza) e dalle regioni limitrofe.I costi per la gestione delle apparecchiature esistenti, del materiale di consumo e del personale dipendente dedicato, sono attualmente tutti a carico dell’Ente Istituto Nazionale Tumori Napoli. Per implementare l’attività si rende indispensabile il supporto di altre Unità di Personale a Contratto, i cui costi graveranno su ACC.La programmazione della raccolta prevede un consenso condiviso sulle metodiche di raccolta, preparazione e conservazione dei campioni, secondo procedure standardizzate. Gli standards gestionali dovrebbero rappresentare il risultato della corretta applicazione di un apposito manuale delle procedure (magari partendo da quelle già in uso, vedi sezione “contributo Specifico Fornito al Progetto”) approvato ed utilizzato dal Network Nazionale Biobanca Oncologica. Bisogna, inoltre, formulare un consenso informato per il paziente/donatore in cui vengano specificati in primis: che i risultati delle ricerche saranno utili in futuro a pazienti affetti dalla Sua stessa malattia; che il livello di anonimità dei prelievi e dei dati personali sarà garantito da un codice con il quale verranno contrassegnati i campioni sotto la responsabilità del Servizio di Anatomia Patologica; che l’esecuzione delle procedure connesse alla Biobanca è stata approvata dal Comitato Etico degli IRCSS che vigila al fine di assicurare la salvaguardia dei diritti, dell’integrità e del benessere dei soggetti coinvolti nelle sperimentazioni; che le informazioni clinico-patologiche relative ai campioni che saranno asportati e che saranno congelati potranno essere condivise,

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tramite Web, con altri gruppi di ricerca nazionali o internazionali, rigorosamente in forma anonima e/o aggregata nel rispetto per la tutela della privacy, nell’intento di facilitare studi multicentrici senza fini di lucro e solo per motivi scientifici. E’ necessario, inoltre, identificare una ben definita tipologia di collegamento informatico centralizzato per l’accessibilità al catalogo dei campioni (database), con software mirato ad un SOP’s condivisibile, da inserire in rete, secondo standards indispensabili per la costruzione dei futuri database. Il contributo alla creazione di un Sito Web specifico inter-istituzionale, a cui potranno accedere tutte le Unità Operative afferenti al Progetto Rete Nazionale Biobanche per l’Oncologia, prevede necessariamente un linguaggio codificato e condiviso (data-set minimo di informazioni) che faciliterà la gestione del database dei campioni biologici, con maggiore disponibilità per utenti esterni ad effettuare ricerche mirate.E’ importante, infine, identificare un riferimento istituzionale che faccia da coordinatore nei confronti delle iniziative europee di infrastrutture per la ricerca.Le attività di pianificazione avverrano in modo sequenziale ed è auspicabile che le relative tappe coinvolgano in modo sincrono tutte le Unità Operative del “Network Biobanca”.Pertanto, la realizzazione di questa BioBanca inter-istituzionale si tradurrà nella creazione di una Banca virtuale, gestita e condotta secondo standards quali/quantitativi ottimali.

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RISORSE UMANE

Personale dedicato alle attività del progetto (in mesi-uomo):

1.tipologia: (interna/esterna) INTERNO qualifica: BIOLOGO competenza: DIRIGENTE BIOLOGO (giurista; statistico; economista; medico; ..) mesi-uomo dedicati: _3____

2. tipologia: (interna/esterna) INTERNO qualifica: ANATOMO PATOLOGO competenza: DIRIGENTE MEDICO (giurista; statistico; economista; medico; ..) mesi-uomo dedicati: ___3__

3. tipologia: (interna/esterna) ESTERNO qualifica: TECNICO di LABOR.BIOM. competenza: TECNICHE BIOMOLECOLARI (giurista; statistico; economista; medico; ..) mesi-uomo dedicati: ___12__

4. tipologia: (interna/esterna) ESTERNO qualifica: DATA MANAGER competenza: INFORMATICO (giurista; statistico; economista; medico; ..) mesi-uomo dedicati: ___12__

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COMPOSIZIONE DEI COSTI DELL’UNITÀ OPERATIVA Voci di costo e breve descrizione Totale di cui a carico dei fondi ministeriali

1. Personale dipendente n.1 60.000 euro_ NULLA_______________________________________________________________________________________________________________________________________

2. Personale a contratto/consulenza/borsa di studio n.2 35.000 euro 25.000 euro____________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________ 3. Missioni 4.000 euro 3.000 euro_______________________________________________________________________________________________________________________________________

4. Attrezzature (solo a noleggio o leasing): ________ ____________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________

5. Materiale di consumo __2.000 euro 2.000 euro_________________________________________________________________________________________________________________________________

6. Pubblicazioni / organizzazione convegni, ecc. 4.000 euro NULLA ___________________________________________________________________________________________________________________________________

7. Elaborazione dati (specificare) __________ _____________________________________________________________________________________________________________________________________________

8. Spese generali delle strutture coinvolte (specificare) __________ ______________________________________________________________________________________________________________________________________________

TOTALE 105.000 euro 30.000 euro

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Curriculum Vitae del Responsabile Scientifico dell’Unità Operativa (max 1 pagina)Curriculum Vitae Prof. Gerardo Botti Data e luogo di nascita: 10-08-1956 - SALERNOUniversità: Laurea in Medicina e Chirurgia, presso la Prima Facoltà dell’Università degli Studi di Napoli, il 27.06.980, riportando il massimo dei voti e la lode. Specializzazioni: Specializzazione in Anatomia Patologica presso l’Università degli Studi di Trieste il 26.07.1984, riportando il massimo dei voti. Specializzazione in Oncologia presso l’Università degli Studi di Napoli “ Federico II” il 29.10.1993, riportando il massimo dei voti e la lode.ATTIVITA’ DIDATTICA: DAL 1993 AL 1997 DOCENTE A CONTRATTO PER L’INSEGNAMENTO DI ANATOMIA PATOLOGICA PRESSO LA SCUOLA DI SPECIALIZZAZIONE IN CHIR. GEN. II DELLA FACOLTÀ DI MEDICINA E CHIRURGIA DELL’UNIVERSITÀ DEGLI STUDI “FEDERICO II” DI NAPOLI. DAL 1998 AL 2005, ATTIVITÀ DIDATTICA FORMATIVA PER GLI STUDENTI DELLA SCUOLA DI SPECIALIZZAZIONE IN ONCOLOGIA, DELL’UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI NAPOLI “FEDERICO II”. DALL’ANNO ACCADEMICO 2001/2002 A TUTT’OGGI DOCENTE CON DECRETO RETTORALE PRESSO LA SCUOLA DI SPECIALIZZAZIONE IN ANATOMIA PATOLOGICA, DELL’UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI NAPOLI “FEDERICO II”. DALL’ANNO ACCADEMICO 2004/2005 A TUTT’OGGI DOCENTE CON DECRETO RETTORALE PRESSO IL CORSO DI LAUREA PER TECNICI DI LABORATORIO DELLA FACOLTÀ DI MEDIC. E CHIR. DELL’UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI NAPOLI “FEDERICO II”.ATTIVITA’ E COMPETENZE PROFESSIONALIOttobre”78 - maggio “87 ha frequentato il Servizio di Anatomia Patologica dell’Istituto Nazionale Tumori di Napoli. Anno 1984 Ricercatore associato al Contratto di Ricerca Finalizzata del Ministero della Sanità. Dal maggio 1987, presta servizio presso la S.C. di Anatomia Patologica dell’Istituto Nazionale Tumori di Napoli e, dall’ottobre 2000 ricopre la carica di Direttore della Struttura Complessa di Anatomia Patologica. Nel dicembre 2000 gli è stato conferito l’incarico di Direttore del Dipartimento di Diagnostica Clinica e di Laboratorio dell’Istituto stesso, che tuttora detiene. Dall’ottobre 2004 all’ottobre 2006 ha svolto l’incarico di Direttore ad interim del Dipartimento di Oncologia Sperimentale. Dal 1996, patologo di riferimento nel Clinical Trial multicentrico sul linfonodo sentinella nel melanoma, in collaborazione con il John Waine Cancer Institute e con la UCLA (los Angeles, California, USA). Patologo di riferimento nel Progetto Nazionale TESEO di Telepatologia (ACC) degli Istituti di Ricerca Oncologici a Carattere Scientifico, coordinato dal Prof. A. Carbone (I.N.T.Milano). Patologo di riferimento nel Progetto Nazionale Finalizzato del Ministero della Salute Banca dei Tessuti degli Istituti di Ricerca Oncologici a Carattere Scientifico.PRODUZIONE SCIENTIFICANegli ultimi dieci anni, Autore di oltre 90 pubblicazioni Scientifiche su riviste indicizzate ad alto I.F. 1) Scala S, Ierano C, Ottaiano A, Franco R, La Mura A, Liguori G, Mascolo M, Staibano S, Ascierto PA, Botti G, De Rosa G, Castello G. CXC chemokine receptor 4 is expressed in uveal malignant melanoma and correlates with the epithelioid-mixed cell type. Cancer Immunol Immunother. 2007 Apr 52) Chiappetta G, Ferraro A, Botti G, Monaco M, Pasquinelli R, Vuttariello E, Arnaldi L, Di Bonito M, D'Aiuto G, Pierantoni GM, Fusco A. FRA-1 protein overexpression is a feature of hyperplastic and neoplastic breast disorders. BMC Cancer. 2007 Jan 25;7:17. 3 ) Bianco C, Strizzi L, Mancino M, Rehman A, Hamada S, Watanabe K, De Luca A, Jones B, Balogh G, Russo J, Mailo D, Palaia R, D'Aiuto G, Botti G, Perrone F, Salomon DS, Normanno N. Identification of cripto-1 as a novel serologic marker for breast and colon cancer. Clin Cancer Res. 2006 Sep 1;12:5158-64. 4) Scala S, Giuliano P, Ascierto PA, Ierano C, Franco R, Napolitano M, Ottaiano A, Lombardi ML, Luongo M, Simeone E, Castiglia D, Mauro F, De Michele I, Calemma R, Botti G, Caraco C, Nicoletti G, Satriano RA, Castello G. Human melanoma metastases express functional CXCR4. Clin Cancer Res. 2006 Apr 15;12(8):2427-33. 5) Pisano C, Ottaiano A, Tatangelo F, Di Bonito M, Falanga M, Iaffaioli VR, Botti G, Pignata S, Acquaviva AM. Cyclooxygenase-2 expression is associated with increased size in human sporadic colorectal adenomas. Anticancer Res. 2005 May-Jun;25(3B):2065-8. 6) Scala S, Ottaiano A, Ascierto PA, Cavalli M, Simeone E, Giuliano P, Napolitano M, Franco R, Botti G, Castello G. Expression of CXCR4 predicts poor prognosis in patients with malignant melanoma. Clin Cancer Res. 2005 Mar 1;11(5):1835-41. 7) Chiappetta G, Botti G, Monaco M, Pasquinelli R, Pentimalli F, Di Bonito M, D'Aiuto G, Fedele M, Iuliano R, Palmieri EA, Pierantoni GM, Giancotti V, Fusco A. HMGA1 protein overexpression in human breast carcinomas: correlation with ErbB2 expression. Clin Cancer Res. 2004 Nov 15;10(22):7637-44. 8) Baldi A, Santini D, Russo P, Catricala C, Amantea A, Picardo M, Tatangelo F, Botti G , Dragonetti E, Murace R, Tonini G, Natali PG, Baldi F, Paggi MG. Analysis of APAF-1 expression in human cutaneous melanoma progression. Exp Dermatol. 2004 Feb;13(2):93-7. 9) Palmieri G, Ascierto PA, Cossu A, Colombino M, Casula M, Botti G, Lissia A, Tanda F, Castello G. Assessment of genetic instability in melanocytic skin lesions through microsatellite analysis of benign naevi, dysplastic naevi, and primary melanomas and their metastases. Melanoma Res. 2003 Apr;13(2):167-70. 10) Del Vecchio S, Zannetti A, Ciarmiello A, Aloj L, Caraco C, Fonti R, Botti G, D'Aiuto G, Salvatore M. Dynamic coupling of 99mTc-MIBI efflux and apoptotic pathway activation in untreated breast cancer patients. Eur J Nucl Med Mol Imaging. 2002 Jun;29(6):809-14. Epub 2002 Mar 13.

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MODULO 2BIS

MODULO 2 BIS: DESCRIZIONE DEL CONTRIBUTO DI CIASCUNA UNITÀ OPERATIVAUNITÀ OPERATIVA: UO 5 Biobanca della Fondazione IRCCS – Istituto Nazionale dei TumoriRESPONSABILE SCIENTIFICO: nominativo: Maria Grazia DAIDONE

struttura di appartenenza :Dipartimento di Oncologia Sperimentale, UO#10 funzione: ___________________

indirizzo : Via Venezian, 1

N. tel: 02-2390.2238_____________________ N. fax: 02-2390.3052__________________________

indirizzo E-mail: [email protected]

RAPPRESENTANTE LEGALE: Prof. Stefano ZURRIDA

CONTRIBUTO SPECIFICO FORNITO AL PROGETTO (max 20 righe) I recenti avanzamenti nella genomica e nella proteomica forniscono una concreta opportunità per accelerare i progressi nella ricerca biomedica in generale e nell’oncologia in particolare. Gli aspetti attualmente caratterizzanti la ricerca oncologica sono rappresentati da: 1) possibilità di effettuare una caratterizzazione biomolecolare del singolo tumore in modo multidimensionale su larga scala; 2) elevata sensibilità e risoluzione di approcci quali cDNA microarray e spettrometria di massa per genomica e proteomica; 3) volontà di un rapido trasferimento di informazioni dalla ricerca di base a quella clinica per l’identificazione di soggetti predisposti a sviluppare tumori, di pazienti a rischio di progressione o non responsivi a trattamenti specifici, e per la definizione di bersagli molecolari per un trattamento selettivamente mirato alla popolazione cellulare neoplastica. Di fondamentale importanza è quindi il materiale biologico disponibile per tali studi, in termini sia di qualità sia di quantità. Infatti, per studi su larga scala che forniscano informazioni robuste e clinicamente validate sono necessarie casistiche di dimensioni adeguate, approcci tecnologici ad elevata sensibilità richiedono campioni biologici opportunamente trattati, e il trasferimento dal laboratorio alla pratica clinica prevede una standardizzazione dei protocolli di campionamento tissutale per studi multicentrici e per garantire una comparabilità dei risultati tra le diverse Istituzioni.Attivate negli scorsi anni grazie ad una stretta collaborazione tra Direzione Scientifica, Anatomia Patologica (nella persona del prof. Antonino CARBONE) e Dipartimento di Oncologia Sperimentale le procedure per la costituzione di una biobanca oncologica nel rispetto delle linee guida internazionali questa UO focalizzerà la sua attività su: a) messa a punto di un percorso razionale e condiviso per il back-up del materiale raccolto anche presso Istituzioni esterne, con la definizione di una tracciabilità condivisa; b) identificazione e validazione di marcatori associati a funzioni biologiche essenziali (proliferazione apoptosi, etc.) ovvero attivati/repressi in seguito a stress cellulare, ischemia tissutale e altri fattori che si manifestano e interferiscono sull’omeostasi cellulare durante l’atto chirurgico e nell’intervallo di tempo tra espianto e fissazione/congelamento del prelievo.

METODOLOGIA (max 50 righe)Questa UO parteciperà ai lavori per la stesura dei documenti concordati nella riunione iniziale per la definizione della RIBBO allo scopo di partecipare alla rete nazionale. Inoltre effettuerà una analisi dei costi di fondazione e di funzionamento della biobanca (punto c). Questa UO parteciperà alla programmazione della raccolta (punto d) allo scopo di ottimizzare le risorse e alla indagine sui sitemi informatici “open source” per lo scambio dei dati informatici (punto E). Infine questa UO parteciperà alla identificazione del punto di riferimento istituzionale per i contatti con le infrastrutture europee (punto F).

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Questa UO analizzerà l’inventario esistente per definire quali campioni possono essere resi disponibili e a quali termini nel rispetto delle norme vigenti sulla privacy e sui diritti del malato. Alla definizione delle tipologie di campioni, del bacino di raccolta e dei tempi necessari (Punto A)

In particolare, questa UO focalizzerà la sua attenzione sulle metodiche da utilizzare per l’identificazione di marcatori che possano essere considerati indicatori di sofferenza tissutale e, quindi, vengano inseriti nel pannello di biomarcatori da valutare nei periodici controlli di qualità. Ci si propone inoltre di valutare in parallelo l’efficacia di soluzioni sviluppate ad hoc (prive di siero e con sali inorganici, amminoacidi, vitamine, colesterolo, glucosio, etc.) nel preservare la vitalità e le caratteristiche funzionali del tessuto tumorale a temperatura ambiente. Lo studio dei profili di espressione genica e proteica si basa sull’assunto che i livelli di RNA e proteine dei campioni congelati/fissati siano del tutto rappresentativi della quantità e qualità presente in vivo. Una degradazione parziale in seguito a lisi, l’insorgenza di ischemia e degradazione di fosfoproteine nel materiale biologico prima del congelamento, la frammentazione delle macromolecole prodotta dal cross-linking durante la fissazione possono alterare quantità relativa e qualità dei trascritti e modificare artificialmente i profili di espressione genica. In particolare, nel materiale fissato una estensiva degradazione associata alla necessità di amplificare l’RNA può ripercuotersi pesantemente sul risultante profilo di espressione genica.Per cercare di definire tipo ed entità di alterazione nei profili di espressione genica indotti da manipolazioni non appropriate, ci proponiamo di valutare:a) l’effetto della temperatura sul profilo di espressione genica e sul profilo di fosforilazione di alcune proteine, potenziali bersagli per trattamenti mirati. In particolare, per quanto riguarda l’RNA, campioni di carcinoma della mammella verranno raccolti e microscopicamente sezionati in 4 frammenti, congelati in azoto liquido immediatamente o, rispettivamente, entro 2, 6 e 24 ore dal prelievo. La qualità dell’RNA verrà controllata con elettroforesi capillare e verranno calcolati il rapporto 28S/18S e l’RNA integrity number (RIN). Come conseguenza della manipolazione tissutale, si può avere una attivazione dell’apoptosi ex vivo, e l’attivazione della RNaseL che può portare a parziale degradazione di RNA Poiché l’RNA ribosomiale 28S è più rapidamente soggetto a tale degradazione, il rapporto 28S/18S rappresenta un possibile controllo per l’attivazione di processi pro-apoptotici e per la conseguente alterazione del profilo di espressione genica. L’RNA estratto dai campioni verrà retrotrascritto, la dimensione dei retrotrascritti verrà controllata elettroforeticamente e, successivamente, si procederà alla valutazione dei profili di espressione genica. Per l’analisi dei profili di espressione, si utilizzeranno algoritmi di clustering per identificare possibili fonti di errore legate alla manipolazione del campione, e class comparison per il riconoscimento di geni specificamente modulati in funzione dei differenti tempi di stazionamento del materiale a temperatura ambiente;b) gli errori introdotti dalle procedure di amplificazione. L’amplificazione dell’RNA sarà condotta con approccio WTA (Whole Genome Transcription, kit Transplex della Rubicon) per evitare problemi legati a modificazioni chimiche della catena polyA che interferiscono con la trascrizione in vitro. Le alterazioni del profilo di espressione genica introdotte dalla amplificazione e legate alla degradazione dell’RNA saranno valutate su campioni di RNA integro degradati artificialmente con NaOH sia prima che dopo amplificazione con WTA.

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RISORSE UMANE

Personale dedicato alle attività del progetto (in mesi-uomo):

1.tipologia: (interna/esterna) interna______________________________ qualifica: dirigente biologo competenza: biologo molecolare________ mesi-uomo dedicati: 3

2. tipologia: (interna/esterna) interna_____________________________ qualifica: dirigente biologo competenza: biologo cellulare/informatico mesi-uomo dedicati: 12

3. tipologia: (interna/esterna) esterna_____________________________ qualifica: tecnico di laboratorio competenza: tecnico Banca Tessuti mesi-uomo dedicati: 12

4. tipologia: (interna/esterna) interna_______________________________ qualifica: Medico competenza: Anatomo Patologo mesi-uomo dedicati: 4

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COMPOSIZIONE DEI COSTI DELL’UNITÀ OPERATIVA Voci di costo e breve descrizione Totale di cui a carico dei fondi ministeriali

1. Personale dipendente 80.000,00 NULLA2 dirigenti biologi e 1 dirigente medico, per un totale di 19 mesi/uomo

2. Personale a contratto/consulenza/borsa di studio 30.000,00 25.000,001 tecnico di laboratorio, full time_______________________________________________________________________________________________________________________________________ 3. Missioni 2.000,00 5.000,00incontri scientifici e partecipazione a 1 congresso__________________________________________________________________________________________

4. Attrezzature (solo a noleggio o leasing): ________ ____________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________

5. Materiale di consumo 30.000,00 ________

reagenti e kit per biologia molecolare; materialedisposable per banca tessuti

6. Pubblicazioni / organizzazione convegni, ecc. _________ ___________ ___________________________________________________________________________________________________________________________________

7. Elaborazione dati (specificare) __________ _____________________________________________________________________________________________________________________________________________

8. Spese generali delle strutture coinvolte (specificare) __________ ______________________________________________________________________________________________________________________________________________

TOTALE 142.000,00 30.000,00

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Curriculum Vitae del Responsabile Scientifico dell’Unità Operativa (max 1 pagina)

Maria Grazia DAIDONENata a Milano il 31 ottobre 1953

Laurea in Scienze Biologiche, Universitá di MilanoSpecializzazione in Statistica Sanitaria, Universitá di MilanoResponsabile della Struttura Complessa Ricerca Traslazionale presso il Dipartimento di Oncologia Sperimentale e Laboratori dell'Istituto Nazionale per lo Studio e la Cura dei Tumori di Milano

Interessi scientifici:Caratterizzazione biomolecolare di tumori umani e lesioni preneoplasticheStudi traslazionali nel carcinoma mammario, ovarico e della cervice uterina, nei sarcomi dei tessuti molli: ruolo di biomarcatori associati a proliferazione, apoptosi e sopravvivenza cellulare nella progressione tumorale, studio dei profili di espressione genica associati a progressione clinica e resistenza al trattamento nel carcinoma mammarioIsolamento, caratterizzazione e propagazione di progenitori/cellule ad elevato potenziale tumorigenico da tumori umani solidiStudio dell'azione di agenti chimici, fisici e biologici su tumori umaniCoordinamento di controlli di qualità per biomarcatori; formulazione e proposizione di linee guida per l’utilizzo clinico di biomarcatori

Pubblicazioni selezionate Autore di 144 Pubblicazioni (su riviste con Impact Factor) e di 30 Capitoli su libri

1. N. Zaffaroni, C. Della Porta, R. Villa, C. Botti, S. Buglione, M. Mottolese, M.G. Daidone. Transcription and alternative splicing of telomerase reverse transcriptase in benign and malignant breast tumors and in adjacent mammary glandular tissues: implications for telomerase activity. J. Pathol., 198: 37-46, 2002.

2. N. Zaffaroni, M. Pennati, G. Colella, P. Perego, R. Supino, L. Gatti, S. Pilotti, F. Zunino, M.G. Daidone. Expression of the anti-apoptotic gene survivin correlates with taxol resistance in human ovarian cancer. Cell. Mol. Life Sci., 59: 1406-1412, 2002.

3. D. Coradini, S. Veneroni, C. Pellizzaro, L. Ventura, M.G. Daidone. Infiltrating ductal and lobular breast carcinomas are characterized by different interrelationships among markers related to angiogenesis and hormone dependence. Br. J. Cancer, 87:1105-11, 2002.

4. M.G. Daidone, D. Coradini, G. Martelli, S. Veneroni. Primary breast cancer in elderly women: biological profile and relation with clinical outcome. Critical Reviews in Oncology/Hematology, 45: 313-25, 2003.

5. D.Coradini, E.Biganzoli, C.Pellizzaro, S.Veneroni, S.Oriana, F.Ambrogi, R. Erdas, P.Boracchi, M.G.Daidone, E.Marubini. Vascular endothelial growth factor and estrogen receptor content on the outcome of node-positive primary breast cancer. Br J Cancer, 89:268-270, 2003.

6. N.Zaffaroni, D. De Polo, R.Villa, C. Della Porta, P. Collini, A. Fabbri, S.Pilotti, M.G.Daidone. Differential expression of telomerase activity in neuroendocrine lung tumors: correlation with gene product immunophenotyping. J.Pathol, 201: 127-33, 2003.

7. V. Cappelletti, L. Celio, E. Bajetta, A. Allevi, R. Longarini, P. Miodini, R. Villa, A. Fabbri, L. Mariani, R. Giovanazzi, E. Galante, M. Greco, M.G. Daidone. Prospective Evaluation of ER-β in predicting response to neoadjuvant antiestrogen therapy in elderly breast cancer patients. Endocrine-Related Cancer 2004; 11: 761-770.

8. J.F. Reid, L. Lusa, L. De Cecco, D. Coradini, S. Veneroni, M.G. Daidone, M. Gariboldi, M.A. Pierotti. Predictive models for breast cancer clinical treatment outcome using microarray data. J. Natl. Cancer Inst. 2005; 97:927-30.

9. D. Ponti, A. Costa, N. Zaffaroni, G. Pratesi, D. Coradini, M.A. Pierotti, M.G. Daidone. Isolation and in vitro propagation of breast tumor-initiating cells. Cancer Research 2005; 65:5506-11.

10. Costa A, Daidone MG, Daprai L, Villa R, Cantu S, Pilotti S, Mariani L, Gronchi A, Henson JD, Reddel RR, Zaffaroni N. Telomere maintenance mechanisms in liposarcomas: association with histologic subtypes and disease progression. Cancer Res. 2006;66(17):8918-24.

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modulo 2bis

MODULO 2 BIS: DESCRIZIONE DEL CONTRIBUTO DI CIASCUNA UNITÀ OPERATIVAUNITÀ OPERATIVA: UO6 Biobanca della PATOLOGIA ONCOLOGICA CRO AVIANO

RESPONSABILE SCIENTIFICO: dott. Agostino Steffan

struttura di appartenenza : Unità di Patologia Oncologica - CRO AVIANO

funzione: Referente Della Biobanca D’istitutoindirizzo : Via Franco Gallini,2

N. tel:0434/659188 N. fax: 0434/659427

indirizzo E-mail: [email protected]

RAPPRESENTANTE LEGALE: nominativo: dott. Giovanni Del Ben

CONTRIBUTO SPECIFICO FORNITO AL PROGETTO (max 20 righe) Il contributo prioritario del Gruppo Operativo della BIOBANCA del CRO di Aviano è quello di contribuire alla costruzione di una Rete Nazionale parallelamente a quella che si stà implementando preso il nostro Istituto. La contemporaneità degli eventi permette di immettere nella rete Nazionale il modello interno ed armonizzarlo con gli altri Istituti in termini di procedure, innovazioni tecnologiche, metodiche di stoccaggio campioni e tessuti, sistemi informatizzati, controlli di qualità. Tutti i componenti del gruppo secondo le proprie professionalità e competenze saranno interessati alle attività del progetto.

.GRUPPO OPERATIVOBelluco Claudio (Oncologia Chirurgica)Perin Tiziana (Anatomia Patologica)Spessotto Paola (Oncologia Sperimentale)Steffan Agostino COORDINATORETedeschi Rosamaria (Servizio di Microbiologia)Zancai Paola (Oncologia Sperimentale)Gattei Valter (Servizio di Oncoematologia Clinico-Sperimentale)Maestro Roberta (Oncologia Sperimentale)Simonelli Cecilia (Oncologia Medica)Sartor Franca (Farmacologia Sperimentale Clinica)Ricci Roberto (Servizio Informatico)

Lo scopo principale di questo progetto è la raccolta di un numero statisticamente significativo di campioni biologici. Il materiale biologico raccolto nel corso dei progetti di ricerca di questo istituto potrà venire analizzato anni dopo il reclutamento e quindi il metodo utilizzato per la raccolta, la processazione e soprattutto lo storage del campione deve assicurare la stabilità a lungo termine di una vasta gamma di analiti. Inoltre dovranno essere disponibili sufficienti quantità di materiale per studi multipli e il materiale raccolto deve essere abbastanza versatile, così da poter essere utilizzato in ricerche non ancora in corso. Le finalità prioritarie della biobanca possono essere sintetizzate come segue. Standardizzare il metodo di raccolta, processazione e storage, così da ottenere campioni il più omogenei possibile per ridurre gli errori derivanti da queste procedure. Fornire materiale per studi futuri. La raccolta campioni è stata studiata in modo da ottimizzare il numero di analiti che potranno essere studiati in futuro. Favorire la ricerca per identificare le mutazioni genetiche che potrebbero essere fattori predisponenti le malattie neoplastiche. Favorire la collezione di campioni biologici di individui con caratteristiche simili, utili a comprendere le basi molecolari della malattia neoplastica, la predisposizione all’insorgenza di tali

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patologie e l’outcome dei malati. Centralizzare la raccolta di campioni di specifiche patologie in modo da rendere disponibili cellule, tessuti, materiale genetico o derivati del sangue, per la ricerca in vitro di nuove terapie innovative. Offrire ai ricercatori un servizio per lo sviluppo dei loro studi e favorire la comunicazione e gli scambi tra i diversi gruppi di scienziati. La processazione del campione subito dopo la raccolta dello stesso garantisce la stabilità della maggior parte degli analiti, che è un requisito essenziale per l’accuratezza dell’analisi.

METODOLOGIA (max 50 righe)

E’ stato costituito il Gruppo Operativo BIOBANCA che ha il compito di redigere all’interno delle risorse assegnate le necessità impiantistiche, strumentali, gestionali ed umane. Tale Gruppo lavorerà in accordo con quanto richiesto dalla rete per quanto riguarda la raccolta, la processazione, la catalogazione e la conservazione dei campioni e dei tessuti ed implementato un controllo di qualità sugli stessi in base a protocolli condivisi con gli altri Istituti partecipanti. Il Gruppo Operativo coordinerà tutte le fasi interne che le attività nella rete per quanto riguarda i modelli organizzativi (uniformità di diagnosi secondo criteri concordati e omogenei), operativi e gestionali (sistema di data base accessibile da un solo programma). Contribuirà alla definizione degli standards tecnologici per i processi di certificazione delle BIOBANCHE degli IRCCS. La Biobanca d’Istituto parteciperà al processo sperimentale di interfacciamento con le altre Biobanche presenti nella rete con particolare riferimento alle regole di privacy sulla trasmissione dei dati (rimozione dei dati personali ma sicura rintracciabilità). Creazione di un modello per l’accessibilità dei campioni per progetti di ricerca (creazione di regole per l’utilizzo). Inoltre il Gruppo Operativo della Biobanca del CRO di Aviano si farà promotore dell’estensione di tale attività all’interno la rete degli IRCCS anche nel territorio (Regioni Friuli Venezia Giulia, Veneto).

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MODULO 2BIS

RISORSE UMANE

Personale dedicato alle attività del progetto (in mesi-uomo):

1.tipologia: (interna/esterna) _Interna____________________________ qualifica: Dirigente Medico competenza: Medico (giurista; statistico; economista; medico; ..) mesi-uomo dedicati: 3/12

2. tipologia: (interna/esterna) Interna qualifica: Dirigente Biologo competenza: Biologo (giurista; statistico; economista; medico; ..) mesi-uomo dedicati: 4/112

3. tipologia: (interna/esterna) Interno qualifica: Contrattista competenza: Tecnico di Laboratorio (giurista; statistico; economista; medico; ..) mesi-uomo dedicati: 6/12

4. tipologia: (interna/esterna) Esterna qualifica: Contrattista competenza: Informatico (giurista; statistico; economista; medico; ..) mesi-uomo dedicati: 4/12

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MODULO 2BIS

COMPOSIZIONE DEI COSTI DELL’UNITÀ OPERATIVA

Voci di costo e breve descrizione Totale di cui a carico dei fondi ministeriali

1. Personale dipendente 160.000 € NULLA6 tecnici di laboratorio1 contrattista Medico2 Dirigenti Biologi1 Informatico

2. Personale a contratto/consulenza/borsa di studio 200.000 € 30.000 €Tenico di Laboratorio a contrattoBiologo a contrattoMedico a contrattoInformatico a contratto 3. Missioni ________ _______________________________________________________________________________________________________________________________________________

4. Materiale di consumo Device per lo stoccaggio 50.0000 € nulla____________________________________________________________________________________________________________________________________

5. Pubblicazioni / organizzazione convegni, ecc. __________ ______________________________________________________ ________________________________________________________________________________________

6. Elaborazione dati (specificare) _____________ ___________________________________________________________________________________________________________________________________________

7. Spese generali delle strutture coinvolte(specificare) _______________ __________ _________________________________________________________________________________________________________________________________

TOTALE 410.000 € 30.000 €

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Curriculum Vitae del Responsabile Scientifico dell’Unità Operativa: Steffan AgostinoNato a Conegliano il 06/08/1963. 1990 Laurea in Medicina e Chirurgia - Università di Padova. 1990 Abilitazione ed iscrizione all’albo dei Medici Chirurghi della Provincia di Treviso. 1995 Specializzazione in Ematologia Università di Padova. 1986-90 Studente frequentatore Reparto di Medica Patologia Medica II diretto dal Prof. Antonio Girolami e Laboratorio di coagulazione (Prof. F. Fabris). 1990-1992 Medico Frequentatore Reparto di Medica Patologia Medica II (Prof. Antonio Girolami) e Laboratorio di coagulazione (Prof. F. Fabris). 1993-99 incarico a Tempo Determinato presso il Servizio Immunotrasfusionale ed Analisi Cliniche del Centro di Riferimento Oncologico (C.R.O.) di Aviano (PN) (Dott. Luigino De Marco) con incarico di responsabile del Laboratorio e dell’Ambulatorio di Fisiopatologia dell’ Emostasi. 1999-2006 Dirigente Medico con qualifica (DAS: Dirigente Medico ad Alta Specializzazione) con incarico di Responsabile del Laboratorio e Ambulatorio di Fisiopatologia dell’Emostasi, con attività scientifica sulle problematiche Trombosi e Cancro. 2007 Responsabile dell’Unità Operativa Semplice a Valenza Dipartimentale (Patologia Oncologica). Responsabile del sistema informatico del Servizio Immunotrasfusionale ed Analisi Cliniche, Membro della Commissione Qualità ed Accreditamento, Referente del Gruppo Operativo Biobanca per l’Istituto. Dal 2002 fa parte del Comitato Tecnico di Alleanza Contro il Cancro in rappresentanza del CRO di Aviano. Dal 2002 è il referente del Direttore Scientifico dell’attività clinico-scientifica, dei progetti di ACC all’interno del CRO. Consulente del Ministero delle Innovazioni Tecnologiche (dal 2004) per i progetti di Telepatologia delle Regioni Sardegna e Calabria (2005). Consulente Scientifico della Regione Sardegna per la realizzazione del Progetto di Telepatologia Oncologica (2006-2007-2008). Dal 2002 referente Regionale della Società Italiana per lo studio dell’emostasi e della Trombosi (SISET). Per l’anno 2006-2007 Professore a Contratto dell’Università di Padova, Chirurgia Generale (Prof. Mario Lise). Svolge attività di ricerca nell’ambito della trombosi e dei disturbi coagulativi legati al cancro. - Degan,M., Rupolo,M., Bo,M.D., Stefanon,A., Bomben,R., Zucchetto,A., Canton,E., Berretta,M., Nanni,P., Steffan,A., Ballerini,P.F., Damiani,D., Pucillo,C., Attadia,V., Colombatti,A., & Gattei,V. (2004) Mutational status of IgVH genes consistent with antigen-driven selection but not percent of mutations has prognostic impact in B-cell chronic lymphocytic leukemia. Clin.Lymphoma, 5, 123-126.- Degan,M., Bomben,R., Bo,M.D., Zucchetto,A., Nanni,P., Rupolo,M., Steffan,A., Attadia,V., Ballerini,P.F., Damiani,D., Pucillo,C., Poeta,G.D., Colombatti,A., & Gattei,V. (2004) Analysis of IgV gene mutations in B cell chronic lymphocytic leukaemia according to antigen-driven selection identifies subgroups with different prognosis and usage of the canonical somatic hypermutation machinery. Br.J.Haematol., 126, 29-42.- Santarosa,M., Bidoli,E., Gallo,A., Steffan,A., Boiocchi,M., & Viel,A. (2002) Polymorphic CAG repeat length within the androgen receptor gene: identification of a subgroup of patients with increased risk of ovarian cancer. Oncol.Rep., 9, 639-644.- Casonato,A., Pontara,E., Vertolli,U.P., Steffan,A., Durante,C., De,M.L., Sartorello,F., & Girolami,A. (2001) Plasma and platelet von Willebrand factor abnormalities in patients with uremia: lack of correlation with uremic bleeding. Clin.Appl.Thromb.Hemost., 7, 81-86.- Carbone,A., Gloghini,A., Cozzi,M.R., Capello,D., Steffan,A., Monini,P., De,M.L., & Gaidano,G. (2000) Expression of MUM1/IRF4 selectively clusters with primary effusion lymphoma among lymphomatous effusions: implications for disease histogenesis and pathogenesis. Br.J.Haematol., 111, 247-257.- Fabris,F., Cordiano,I., Steffan,A., Ramon,R., Scandellari,R., Nichol,J.L., & Girolami,A. (2000) Indirect study of thrombopoiesis (TPO, reticulated platelets, glycocalicin) in patients with hereditary macrothrombocytopenia. Eur.J.Haematol., 64, 151-156.- Pareti,F.I., Lattuada,A., Bressi,C., Zanobini,M., Sala,A., Steffan,A., & Ruggeri,Z.M. (2000) Proteolysis of von Willebrand factor and shear stress-induced platelet aggregation in patients with aortic valve stenosis. Circulation, 102, 1290-1295. - Steffan,A., Pradella,P., Cordiano,I., Girolami,A., De,M.L., & Fabris,F. (1998) Glycocalicin in the diagnosis and management of immune thrombocytopenia. Eur.J.Haematol., 61, 77-83.- Mazzucato,M., Pradella,P., De,A., V, Steffan,A., & De,M.L. (1996) Frequency and functional relevance of genetic threonine145/methionine145 dimorphism in platelet glycoprotein Ib alpha in an Italian population. Transfusion, 36, 891-894.- Casonato,A., Steffan,A., Pontara,E., Zucchetto,A., Rossi,C., De,M.L., & Girolami,A. (1999) Post-DDAVP thrombocytopenia in type 2B von Willebrand disease is not associated with platelet consumption: failure to demonstrate glycocalicin increase or platelet activation. Thromb.Haemost., 81, 224-228.- Cordiano,I., Salvan,F., Randi,M.L., Ruffatti,M.A., Steffan,A., Girolami,A., & Fabris,F. (1996) Antiplatelet glycoprotein autoantibodies in patients with autoimmune diseases with and without thrombocytopenia. J.Clin.Immunol., 16, 340-347.

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Alleanza Contro il Cancro (ACC) – Istituto Superiore di Sanità (ISS) Art.3 DM 21 luglio 2006 - Programma Straordinario di Ricerca Oncologica 2006Programma 2 “Integrazione delle attività di ricerca attraverso la costruzione di strutture e reti di collaborazione interistituzionali”

MODULO 2BIS

MODULO 2 BIS: DESCRIZIONE DEL CONTRIBUTO DI CIASCUNA UNITÀ OPERATIVA

UNITÀ OPERATIVA: __Istituto Nazionale per la Ricerca sul Cancro (IST) Genova_________________________

RESPONSABILE SCIENTIFICO: nominativo:__Dott. Mauro Truini________________________________________

struttura di appartenenza : __S.C. Anatomia e Citoistologia Patologica funzione: __Direttore________

indirizzo : _L.go Rosanna Benzi, 10 Genova______________________________________________________________

N. tel:___010 5600952___________ N. fax:_______010 5600614________

indirizzo E-mail: [email protected]___________________

RAPPRESENTANTE LEGALE: nominativo:___Dott. Gianfranco Ciappina_______________________________

CONTRIBUTO SPECIFICO FORNITO AL PROGETTO (max 20 righe)

Il Centro di Risorse Biologiche dell’IST (CRB-IST) è organizzato in tre domini: a) tessuti tumorali e materiali accessori: Banca Neuroblastoma (circa 6.000 campioni), Biobanca Mesotelioma (circa 1.450 campioni), Biobanca da pazienti con malattie linfoproliferative (2.500 campioni di cellule e 6.300 campioni di DNA/RNA), Banca di materiale biologico Centro Tumori Ereditari (circa 5.000 campioni), Biobanca IST di campioni di tessuto dell’Anatomia Patologica; b) cellule e linee cellulari, (Banca Cellule ICLC, Banca Gemelli, Banca di linee B linfoblastoidi tipizzate HLA), c) gestione di sistemi telematici (Cell Line Data Base, rete europea CABRI). Tra queste raccolte di materiale biologico e informazione, alcune fanno parte di reti nazionali e internazionali, altre sono state istituite in funzione di progetti e protocolli di sperimentazione clinica. Pur mantenendo la responsabilità scientifica delle singole raccolte di materiale, i ricercatori partecipano ad un progetto di coordinamento interno, per mettere a fattore comune, sulla base delle linee guida internazionali già disponibili, gli aspetti organizzativi: procedure operative standard per i diversi aspetti della gestione della biobanca (accesso del materiale e delle informazioni, preparazione e stoccaggio, raccolta e gestione delle informazioni cliniche e riferite al campione, gestione dei dati personali, controlli a campione della qualità del materiale, regole per la distribuzione). È stato sviluppato un modello comune di consenso informato, che viene consegnato ai pazienti contestualmente al codice etico della biobanca IST.Per quanto riguarda in particolare la gestione delle informazioni, l’IST ha una notevole esperienza nella gestione di reti telematiche, quali la rete CABRI, che integra on-line le informazioni delle tre principali banche europee di linee cellulari. In istituto è in corso la validazione del software Tumorotek, realizzato dal Ministero della salute francese e tradotto in italiano da CRB-IST, per l’utilizzo da parte di tutte le raccolte di materiale che compongono il CRB-IST, in modo da garantire la trasferibilità delle informazioni e l’interoperabilità con la rete nazionale e la rete europea.

METODOLOGIA (max 50 righe)A) Nell’ambito dello studio di fattibilità, il CRB-IST produrrà un inventario del materiale conservato nelle diverse raccolte specifiche (campioni di tessuto tumorale e sano adiacente, materiali accessori quali siero, plasma, altri liquidi biologici, cellule, DNA, RNA del paziente e dei suoi familiari), del livello di caratterizzazione dei campioni, delle relative informazioni non sensibili, della disponibilità dei campioni per usi diversi da quelli per i quali è stato ottenuto il consenso. Obiettivo dell’inventario sarà la valutazione, nell’ambito della rete nazionale, del livello raggiunto dal Sistema Qualità del CRB-IST.

B) Identificazione del bacino di raccolta. Sulla base degli interessi specifici di ricerca clinica e sperimentale dell’IST e delle caratteristiche epidemiologiche del territorio regionale (patologie particolarmente rilevanti, quali ad esempio il mesotelioma,

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per il quale la Liguria ha un triste primato, o tumori ereditari, assimilabili a malattie rare), saranno identificate le priorità per quanto riguarda la tipologia dei nuovi campioni da raccogliere nell’ambito della Biobanca di istituto, e il rafforzamento delle banche già esistenti. Per questi aspetti sarà indispensabile un coordinamento anche con le altre reti del programma 2 di Alleanza e con le reti europee che si vanno costituendo.

C) Identificazione dei costi e delle sorgenti di finanziamento. Sulla base dei dati già disponibili per le diverse biobanche del CRB-IST e delle priorità identificate al punto B, saranno identificati i costi per l’ottimizzazione e lo sviluppo del CRB-IST nell’ambito della rete nazionale, in conformità con gli standard europei ed internazionali. Particolare rilievo sarà dato alla necessità di ridurre al minimo il costo dello stoccaggio, prendendo anche in considerazione l’ipotesi di istituire / utilizzare repositories regionali. Le fonti di finanziamento possibili sono molteplici, dalla Regione alle Fondazioni (la Fondazione CARIGE ha contribuito recentemente allo sviluppo della Biobanca IST con un contributo di € 80.000), alle Associazioni di pazienti (la Banca del Neuroblastoma è parzialmente finanziata dall’Associazione Neuroblastoma), ai Ministeri della Salute e delle Attività Produttive, alla Comunità Europea nell’ambito del 7° Programma Quadro.

D) Programmazione della raccolta (consenso sulle metodiche di raccolta, preparazione, conservazione). Il CRB-IST metterà a disposizione le sue procedure e parteciperà alla stesura e validazione di procedure operative standard condivise e coerenti con le “best practices” individuate a livello Europeo, per quanto riguarda la gestione del materiale (accettazione, trattamento, stoccaggio e distribuzione) e delle informazioni (informativa e consenso, dati clinici e sul campione).

E) Identificazione della tipologia di collegamento informatico centralizzato. Il CRB-IST parteciperà all’indagine presso gli Istituti della rete nazionale sui sistemi di gestione delle informazioni, nell’ottica di implementare un sistema centralizzato di interrogazione, reso più efficiente dall’utilizzo di un software gestionale comune; favorirà anche la collaborazione con la Rete Nazionale di Bioinformatica Oncologica di questo stesso programma, anche in relazione alla realizzazione dell’infrastruttura europea BBMRI. Sarà valutata la fattibilità del trasferimento alla rete nazionale dei risultati del progetto di coordinamento delle diverse biobanche specifiche di tessuti e cellule che costituiscono il CRB-IST, che prevede l’utilizzo e la validazione del software di gestione Tumorotek. Il software è utilizzabile gratuitamente da istituzioni scientifiche su base collaborativa.

F) Identificazione di un riferimento istituzionale per le iniziative europee di infrastrutture per la ricercaL’IST partecipa ai due progetti europei ASSIST-Biobanks (Advice for Scientists/stakeholders on Settino-up and Integratine Standardized-Biobanks) e BBMRI (Biobanking and Biomolecular Resources Research Infrastructure), preparatory phase. Barbara Parodi e Paolo Romano svolgeranno, per le specifiche competenze, il ruolo di link tra queste iniziative e la rete nazionale delle biobanche, attraverso il trasferimento puntuale e continuo alla rete nazionale degli sviluppi. dei progetti Europei, e della collaborazione con HL7. o ASSIST-Biobank prevede cinque obiettivi principali: a) analisi e valutazione di standards, norme e linee guida; b)

identificazione e messa in pratica della strategia per colmare le lacune normative; c) valutazione in due distinte fasi dei nuovi standard prodotti (Scientific Steering Committee e Endorsement Panel); d) produzione del Biobanking Manual; e) elaborazione di uno schema di accreditamento e di un programma di training per assicurare la qualità delle future biobanche.

o BBMRI prevede tre obiettivi molto ambiziosi: a) mettere le basi per la costruzione del BBMRI europeo, risorsa indispensabile a incrementare l’eccellenza e l’efficacia delle scienze biomediche, dello sviluppo di farmaci e della salute pubblica; b) espandere e garantire la competitività di ricerca e industria europee in un contesto globale; c) sviluppare una struttura economicamente sostenibile.

o HL7 (Health Level 7: standards per lo scambio, la gestione e l’integrazione di informazione sanitaria elettronica): è prevista l’estensione della banca dati del CRB-IST per l’inserimento di informazioni cliniche a supporto della ricerca genomica clinica, in collaborazione con i gruppi di coordinamento HL7 Italia.

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MODULO 2BIS

RISORSE UMANE

Personale dedicato alle attività del progetto (in mesi-uomo):

1.tipologia: (interna/esterna) ____interna____________________ qualifica: __Direttore S.C._____________ competenza: _medico anatomopatologo____________________ (giurista; statistico; economista; medico; ..) mesi-uomo dedicati: __1_

2. tipologia: (interna/esterna) ____interna____________________ qualifica: __Responsabile S.S.__________ competenza: __medico, biobanche________________________ (giurista; statistico; economista; medico; ..) mesi-uomo dedicati: __2__

3. tipologia: (interna/esterna) ____interna____________________ qualifica: __Direttore S.C._____________ competenza: __fisico, trasferimento tecnologico________ (giurista; statistico; economista; medico; ..) mesi-uomo dedicati: __1__

4. tipologia: (interna/esterna) ____interna____________________ qualifica: __Dirigente I Livello_________ competenza: __ingegnere elettronico, bioinformatica____ (giurista; statistico; economista; medico; ..) mesi-uomo dedicati: __1__

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MODULO 2BIS

COMPOSIZIONE DEI COSTI DELL’UNITÀ OPERATIVA Voci di costo e breve descrizione Totale di cui a carico dei fondi ministeriali

1. Personale dipendente 52.344,78 NULLA_______________________________________________________________________________________________________________________________________

2. Personale a contratto/consulenza/borsa di studio 35.000 235.0001 biologo a contratto_______________________________________________________________________________________________________________________ 3. Missioni 3.000 5.000_______________________________________________________________________________________________________________________________________

4. Attrezzature (solo a noleggio o leasing): _______ ______Contenitore azoto liquido___________________________________________________________________________________________________________________________________________________________

5. Materiale di consumo 4.000 ________

____________________________________________ ________________________________________________________________________________________

6. Pubblicazioni / organizzazione convegni, ecc. ________ ________ ___________________________________________________________________________________________________________________________________

7. Elaborazione dati (specificare) ________ _________________________________________________________________________________________________________________________________________

8. Spese generali delle strutture coinvolte (specificare) 10.721,37 ________ _________________________________________________________________________________________________________________________________

Totale 105066,15 30.000,00

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Alleanza Contro il Cancro (ACC) – Istituto Superiore di Sanità (ISS) Art.3 DM 21 luglio 2006 - Programma Straordinario di Ricerca Oncologica 2006Programma 2 “Integrazione delle attività di ricerca attraverso la costruzione di strutture e reti di collaborazione interistituzionali”

MODULO 2BIS

Curriculum Vitae del Responsabile Scientifico dell’Unità Operativa (max 1 pagina)(PERIODO DI RIFERIMENTO: ULTIMI 5 ANNI; INDICARE ANCHE LE 10 PUBBLICAZIONI SCIENTIFICHE RITENUTE PIÙ SIGNIFICATIVE, CON PARTICOLARE RIFERIMENTO A QUELLE DELL’AREA TEMATICA SCIENTIFICA SULLA QUALE INSISTE IL PROGETTO)

Personal InformationDate of Birth: May 22 1951Place of Birth: Marino (Rome) – Italy

Summary of qualificationsSince 1979 Specialist in OncologySince 1983 Specialist in Pathology1991 – 2001 San Martino Hospital Genoa- Italy Chief of Haematopathology Section- Department of Pathology

Education1971 - 1976 Medical School at Genoa University [Genoa - Italy] Laurea

Professional experience1977 – 1981 University of Genoa - Genoa – Italy Assistant at the Institute of Pathology1981 – 1986 San Martino Hospital - Genoa – Italy Assistant at the Department of Pathology1986 – 2001 San Martino Hospital - Genoa – Italy Associate at the Department of Pathology2001 – 2004 Sampierdarena Hospital - Genoa – Italy Director of Pathology Department2003 - 2004 Sampierdarena Hospital - Genoa – Italy Director of Clinical Pathology DepartmentSince 2004 National Institute for Cancer Research -Genoa–Italy Director of Pathology DepartmentSince 2005 National Institute for Cancer Research - Genoa - Italy Director of Advanced Diagnostic Technology

Department

PublicationsCo-author of 80 papers published by International and Italian journals

Additional professional activitiesTemporary professor of Oncology, Pathology, and Haematology at the School of Specialization University of Genoa – Italy

Professional membershipsMember of the European Association for Haematopathology.Secretary of the Italian Society of PathologyRecent publicationsE. Meroni, B. Gatteschi, A. Fasoli, F. Munizzi, F. Frascio, V. Pugliese, M. Truini Detection of tissue abnormalities in normal mucosa surrounding colorectal cancer using an endocytoscopy system. Endoscopy 2007: 39: 369-370D.Calistri, C. Rengucci, I.Seymour, E. Leopardi, M.Truini, D. Malacarne, P. Castagnola, W. Giaretti KRAS, p53 and BRAF gene mutations and aneuploidy in sporadic colorectal cancer progression. Cell Oncol. 28: 161-166, 2006C. Introini, A.Naselli, G. Vigliercio, B. Spina, M. Truini, P. Puppo Can biopsy be a reliable predictor of spatial distribution of prostate cancer ? comparison of novel biopsy regimen with radical prostectomy findings. Urology 68: 1301-1304, 2006M. Paulli, T. Artusi, C.D. Baroni, A. Carbone, G. Coggi, S. Di Lollo, F. Facchetti, B. Falini, V. Franco, M. Gambacorta, V. La Rocca, L. Leoncini, U. Magrini, A. Maiorana, F. Menestrina, D. Novero, G. Palestro, E. Pescarmona, M. Santucci, V. Stracca-Pansa, M. Truini, S. Pileri. Una risposta italiana alla odierna necessità di caratterizzazione morfologia, fenotipica e molecolare nella diagnostica delle malattie emolinfoproliferative Pathologica, 2006; 98: 37Aspergillus Galactomannan Antigen in the Cerebrospinal Fluid of Bone Marrow Transplant Recipients with Probabile Cerebral Aspergillosis (in coll. con C.Viscoli, M. Machetti, P. Gazzola, A. De Maria, D.Paola, M.T. Van Lint, F. Gualandi and A. Bacigalupo). Journal of Clinical Microbiology 40;1496, 2002.Cytokine Gene Expression in Neoplastic B Cells from Human Mantle Cell, Follicular, and Marginal Zone Lymphomas and in Their Postulated Normal Counterparts (in coll. con I. Airoldi, R. Guglielmino, F. Ghiotto, A. Corcione, P. Facchetti, V. Pistoia) Cancer Research 61; 1285, 2001.Santini G, De Souza C, Aversa S, Patti C, Tedeschi L, Candela M, Olivieri A,Chisesi T, Rubagotti A, Centurioni R, Nardi V, Congiu M, Gennaro M, Truini M;Italian Non-Hodgkin's Lymphoma Co-operative Study Group. A third Generation regimen VACOP-B with or without adjuvant radiotherapy for aggressive localized non-Hodgkin's lymphoma: report from the ItalianNon-Hodgkin's Lymphoma Co-operative Study Group. Braz J Med Biol Res. 2004 May;37(5):719-28. Auriati L, Truini M, Sebastiani P, Bruzzone G, Fiocca R. Use of cellulose acetate millipore filters for the correct orientation of endoscopic biopsies in digestive diseases Pathologica. 2003 Jun;95(3):146-51.

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Laparoscopic splenectomy for haematological diseases ( in coll. con P. Torelli, E. Rossi, M. Casaccia, D. Cavaliere, F. Panaro, G. Santini, M. Gobbi, E. Damasco and U. Valente). Surg. Endosc. 16;965,2002. Case report: testicular secondary localization of a multiple myeloma ( in coll. con AF. De Rose, M. Giglio, A. Naselli e G. Carmignani ). Int. Urol. Nephrol. 33; 101, 2002.

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Alleanza Contro il Cancro (ACC) – Istituto Superiore di Sanità (ISS) Art.3 DM 21 luglio 2006 - Programma Straordinario di Ricerca Oncologica 2006Programma 2 “Integrazione delle attività di ricerca attraverso la costruzione di strutture e reti di collaborazione interistituzionali”

MODULO 2 BIS: DESCRIZIONE DEL CONTRIBUTO DI CIASCUNA UNITÀ OPERATIVA(Si devono presentare tanti moduli 2 bis quante sono le Unità Operative coinvolte)

UNITÀ OPERATIVA: U.O. 5 – Dipartimento di Oncologia Sperimentale, Istituto Europeo di Oncologia

RESPONSABILE SCIENTIFICO: nominativo: Prof. Salvatore Pece

struttura di appartenenza : Istituto Europeo di Oncologia funzione: Professore Associato

indirizzo :Via Ripamonti, 435 - 20141 Milano

N. tel: 02/57489343 N. fax: 02/57489851

indirizzo E-mail: [email protected]

RAPPRESENTANTE LEGALE: nominativo: Dott. Carlo Ciani

CONTRIBUTO SPECIFICO FORNITO AL PROGETTO (max 20 righe) Nell’ambito di RIBBO, questa UO collaborerà alla stesura dei documenti concordati nella riunione iniziale, effettuerà una analisi dei costi di fondazione e di funzionamento della biobanca (punto c), parteciperà alla programmazione della raccolta (punto d) alla indagine sui sitemi informatici “open source” (punto E), alla identificazione del punto di riferimento istituzionale per i contatti con le infrastrutture europee (punto F). Infine, definirà tipologie di campioni, del bacino di raccolta e dei tempi necessari (Punto A) L’attività di questa U.O. sarà inoltre incentrata sull’attuazione delle linee-guida già sviluppate nel contesto del precedente Progetto Finalizzato 2004 - “Network Virtuale per una Biobanca Oncologica Nazionale” (“NiCab”, Network of Italian Cancer Biobanks), in sinergia con gli altri IRCCS Oncologici, nella prospettiva di realizzare una banca di tessuti umani e campioni biologici presso l’Istituto Europeo di Oncologia (IBMR, IEO Biological Material Resource). E’ da sottolineare che la costituzione della IBMR costituisce uno dei cardini fondamentali del nuovo Programma di Medicina Molecolare in fase di realizzazione presso l’IEO. In tale contesto, e’ contemplata la completa ridefinizione delle finalità e riorganizzazione delle attività della pre-esistente Biobanca IEO, con allocazione di nuovi spazi, strutture e personale dedicato alla realizzazione di questo obiettivo. Tale scenario rappresenta, pertanto, una formidabile opportunità per l’implementazione di nuovi standard gestionali-organizzativi e tecnologici ad hoc, traendo enorme vantaggio dall’elaborazione collettivamente prodotta dai gruppi di lavoro del precedente Network “NiCab”, in particolare per quanto riguarda: a) standard tecnologici e gestionali; b) procedure operative standardizzate (SOP) per la raccolta, conservazione ed utilizzo di tessuti e materiali biologici; c) sviluppo di una piattaforma informatica che integri le attività della IBMR con quelle del “Registro Tumori IEO”; d) sviluppo di una piattaforma comunicativa che operi all’interfaccia con i sistemi informativi delle Biobanche dei vari IRCCS, estendibile in prospettiva a tutti gli aspetti intrinsecamente connessi all’attività di “biorepository”; e) procedure e fasi necessarie per conseguire una certificazione della IBMR, anche alla luce di modelli gestionali innovativi sperimentati in altri Paesi della Comunità Europea. In sintesi, le finalità della IBMR possono essere così riassunte: 1) favorire le ricerche in ambito post-genomico; 2) favorire la ricerca farmacogenetica; 3) consentire indagini di epidemiologia molecolare; 4) sviluppo/validazione di metodiche diagnostiche innovative, tramite impiego di piattaforme tecnologiche ad elevata performanza (es. “microarray” di tessuti); 5) supporto allo sviluppo di sistemi-modello di malattia neoplastica (colture cellulari primarie normali e tumorali, cellule staminali normali e tumorali, “xenografts” di tessuti umani in modelli animali immuno-compromessi).

METODOLOGIA (MAX 50 RIGHE)Il più importante elemento di novità nel modello organizzativo-gestionale previsto per la IBMR risiede nel fatto che tutte le fasi e procedure operative saranno organizzate, in termini logistico-funzionali, come parte integrante dell’attività di raccolta e campionamento dei tessuti afferenti alla Divisione di Anatomia Patologica dell’IEO. Il conseguimento di questo obiettivo sarà realizzato attraverso la creazione de novo di una “Core facility” centralizzata, all’interfaccia tra la Divisione di Anatomia Patologica ed il Dipartimento di Oncologia Sperimentale, in cui le specifiche attività espletate per la “routine” clinico-diagnostica saranno integrate con le procedure finalizzate alla “biorepository”. Le linee-guida previste per il funzionamento della IBMR sono state elaborate tenendo conto dello stato dell’arte delle biobanche di tessuti presenti

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in Europa, delle opinioni dei diversi comitati etici internazionali e della recente direttiva Europea (2004/23/CE), nonché dell’elaborazione svolta in modo sinergico da parte dei gruppi di lavoro di differenti IRCCS afferenti al Network “NiCab”. Su tali basi, la IBMR provvederà alla raccolta “prospettica” di campioni biologici tumorali, con i relativi controlli normali, di tutti i tipi di neoplasie. Il materiale non utilizzato ai fini diagnostici verrà in parte fissato in formalina ed incluso in paraffina (andando a costituire la Banca di tessuti fissati ed inclusi), in parte congelato (andando a costituire la Banca di tessuti congelati), utilizzando le opportune POS. Al contempo, costituisce un ulteriore obiettivo della IBMR il recupero e la conservazione in modo centralizzato di tutti i campioni biologici raccolti nei precedenti anni di attività dell’Istituto (“Biorepository retrospettica”) nell’ambito dei diversificati studi clinici e progetti di ricerca condotti dalle singole Divisioni. Naturalmente, nella prospettiva di completa standardizzazione e implementazione di un sistema di controllo di qualità uniformato e certificato, la pregressa esistenza di collezioni di tessuti congelati pone una serie di problemi legati alla verosimile eterogeneità delle procedure utilizzate per la raccolta di tali materiali biologici, e di conseguenza alla loro difformità rispetto agli standard prefissati. Pertanto, la fase di acquisizione delle pre-esistenti raccolte retrospettiche di tessuti, pur attuandosi in parallelo, sarà un processo indipendente dalla realizzazione della IBMR. Quest’ultima, infatti, seguirà le linee-guida e le SOP per la raccolta e preservazione contenuti nel presente documento. La tipologia del materiale conservato nella IBMR consisterà in: A) campioni di tessuti umani fissati in formalina ed inclusi in paraffina (adatti per allestimento di TMAs), B) tessuti congelati (per studi di genomica, proteomica, ecc), C) cellule normali e tumorali primarie, e cellule staminali, isolate da campioni bioptici freschi, D) campioni di plasma e linfociti. La costruzione di una banca di tessuti congelati costituisce un obiettivo complesso e presuppone l’impiego di una quantità considerevole di risorse strumentali ed umane ed un adeguato livello logistico-organizzativo. D’altra parte, il valore dei tessuti congelati è ovviamente maggiore rispetto a quello dei tessuti fissati ed inclusi, perché le procedure di congelamento, eseguite secondo standardizzate POS, sono in grado di preservare in modo ottimale tutti i diversi componenti tissutali, consentendo l’utilizzo dei campioni congelati all’interno delle più sofisticate piattaforme tecnologiche post-genomiche “ad elevata densità di informazione”. Inoltre, caratteristica distintiva della IBMR e’ l’inserimento, tra le proprie finalità, della funzione di supporto allo sviluppo di sistemi-modello di malattia neoplastica ex-vivo, basati sulle colture primarie di cellule normali e tumorali, sull’isolamento di cellule staminali e sul trapianto in modelli animali murini di frammenti di tessuti normali e tumorali freschi. Tali sistemi-modello di malattia costituiscono una formidabile risorsa per la ricerca oncologica di base, e consentono la diretta estrapolazione dei risultati ottenuti in campo sperimentale all’ambito clinico, soprattutto per quel che concerne la validazione di nuovi circuiti molecolari come potenziali bersagli terapeutici, e la determinazione dell’efficacia di nuovi farmaci sperimentali con meccanismo d’azione molecolare. La realizzazione di questo obiettivo sarà possibile solo attraverso la completa integrazione ed armonizzazione delle attività svolte dalla Divisione di Anatomia Patologica con quelle proprie del Dipartimento di Oncologia Sperimentale, all’interno del modello organizzativo altamente centralizzato precedentemente descritto in cui, in un “percorso parallelo” alle procedure della routine clinico-diagnostica, i tessuti freschi siano processati secondo SOP ad hoc per l’allestimento di colture primarie e l’isolamento di cellule staminali. L’integrazione di queste diverse funzioni in un’unica struttura centralizzata garantirà che tutte le procedure estemporanee di manipolazione dei campioni da destinare alla IBMR siano effettuate da personale tecnico adeguatamente preparato e dedicato, sotto la costante supervisione di un anatomo-patologo che presiederà al campionamento. Tale modalità organizzativa, che rappresenta una soluzione di carattere fortemente innovativo, scaturisce dalla necessità di integrare ricerca clinica ed oncologica di base, strutturando, anche da un punto di vista logistico-organizzativo, funzioni e attività originariamente confinate in ambiti distinti.

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RISORSE UMANE

Personale dedicato alle attività del progetto (in mesi-uomo):

1.tipologia: (interna/esterna) INTERNA qualifica: PROFESSORE ASSOCIATO competenza: MEDICO (giurista; statistico; economista; medico; ..) mesi-uomo dedicati: 3

2. tipologia: (interna/esterna) INTERNA qualifica: CONTRATTISTA competenza: MEDICO (ANATOMOPATOLOGO) (giurista; statistico; economista; medico; ..) mesi-uomo dedicati: 33

3. tipologia: (interna/esterna) INTERNA qualifica: BORSISTA competenza: BIOLOGO (giurista; statistico; economista; medico; ..) mesi-uomo dedicati: 33

3. tipologia: (interna/esterna) INTERNA qualifica: BORSISTA competenza: TECNICO DI LABORATORIO (giurista; statistico; economista; medico; ..) mesi-uomo dedicati: 33

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MODULO 2BIS

COMPOSIZIONE DEI COSTI DELL’UNITÀ OPERATIVA Voci di costo e breve descrizione Totale di cui a carico dei fondi ministeriali

1. Personale dipendente ________ NULLA_______________________________________________________________________________________________________________________________________

2. Personale a contratto/consulenza/borsa di studio € 77.000 € 25.000____________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________ 3. Missioni ________ _______________________________________________________________________________________________________________________________________________

4. Attrezzature (solo a noleggio o leasing): ________ ____________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________

5. Materiale di consumo _________ _____________________________________________________________________________________________________________________________________________

6. Pubblicazioni / organizzazione convegni, ecc. _________ ___________ ___________________________________________________________________________________________________________________________________

7. Elaborazione dati (specificare) __________ _____________________________________________________________________________________________________________________________________________

8. Spese generali delle strutture coinvolte (specificare) € 15.400 € 5000.00_________________________________________________________________________________________________________________________________

TOTALE € 92.400,00 € 30.000,00

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MODULO 2BIS

Curriculum Vitae del Responsabile Scientifico dell’Unità Operativa (max 1 pagina)1989: Laurea in Medicina e Chirurgia (lode), Università di Bari1993: Ph.D. in 'Infectious Diseases', Università di Bari1998: Specializzazione in Microbiologia e Virologia (lode), Università di Bari

Attività scientifica:1996-2001: Ricercatore universitario, Patologia Generale, Facoltà di Medicina e Chirurgia, Università di Bari1998-2001: Visiting Associate, Oral and Pharyngeal Cancer Branch, NIDCR, National institutes of Health (NIH), USA.2001-2006: Ricercatore universitario confermato MED/O4-Patologia Generale, Facoltà di Medicina e Chirurgia, Università di Milano.2006- ad oggi: Professore Associato MED/O4-Patologia Generale, Facoltà di Medicina e Chirurgia, Università di Milano.2001-ad oggi: Assistente Ricercatore, Istituto Europeo di Oncologia (IEO) di Milano, in carico presso l'IFOM (FIRC Institute of Molecular Oncology) nell'accordo cooperativo di ricerca esistente nel Campus IEO-IFOM.

Premi:1998-2001: Fogarty Fellowship, NIH2000: Special achievement award , NIDCR, NIH, USA.

Pubblicazioni selezionate:1) V. Mey, E. Giovannetti, F. De Braud, S. Nannizzi, G. Curigliano, F. Verweij, O. De Cobelli, S. Pece , M. Del Tacca, R.

Danesi.In vitro synergistic cytotoxicity of gemcitabine and pemetrexed and pharmacogenetic evaluation of response to gemcitabine in bladder cancer patients.Br J Cancer., 95 (3): 289-97, 2006.

2) G. Pruneri, L. Pignataro, S. Valentini, S. Fabris, P. Maisonneuve, N. Carboni, S. Pece, M. Capra, B. Del Curto, A. Neri, G. VialeCyclin D3 immunoreactivity is an independent predictor of survival in laryngeal squamous cell carcinomaClin. Cancer Res., 11: 242-248, 2005.

3) S. Pece, M. Serresi, E. Santolini, M. Capra, E. Hulleman, V. Galimberti, S. Zurrida, P. Maisonneuve, G. Viale, P.P. Di FioreLoss of negative regulation by Numb over Notch is relevant to human breast carcinogenesis.J. Cell Biol., 167 (2): 215-221, 2004.

4) S. Polo, S. Pece, P.P. Di FioreEndocytosis and cancer.Curr. Opin. Cell Biol., 16: 156-161, 2004.

5) S. Pece, J.S. GutkindE-cadherin and Hakai: signalling, remodeling or destruction?Nat. Cell Biol., Apr;4(4):E72-4, 2002.

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MODULO 2 BIS: DESCRIZIONE DEL CONTRIBUTO DI CIASCUNA UNITÀ OPERATIVA(Si devono presentare tanti moduli 2 bis quante sono le Unità Operative coinvolte)

PROGETTO RETE NAZIONALE BIOBANCHE PER L’ONCOLOGIA

UNITÀ OPERATIVA:UO9 Biobanca dello IOV ISTITUTO ONCOLOGICO VENETO PADOVARESPONSABILE SCIENTIFICO: MASSIMO RUGGE

struttura di appartenenza : ISTITUTO ONCOLOGICO VENETO

funzione: Direttore UNIT À OPERATIVA DI ANATOMIA PATOLOGICA

indirizzo : VIA via Gattamelata, 64 - 35128 Padova tel. 049 8215711 - fax 049 8215794

email: [email protected]

RESPONSABILE SCIENTIFICO indirizzo e-mail: [email protected]

RAPPRESENTANTE LEGALE: Professor Piercarlo MUZZIO

CONTRIBUTO SPECIFICO FORNITO AL PROGETTOLa disponibilità di campioni biologici da utilizzare ai fini diagnostici e di ricerca costituisce una priorità di tutti i centri internazionali coinvolti in attività oncologica. La possibilità di utilizzare detti campioni biologici ai fini diagnostici e di ricerca è condizionata dai seguenti fattori:- consenso informato e/o rispetto della normativa che regola il diritto alla privacy,- adozione tecnologie di stoccaggio standardizzate e periodicamente monitorizzate,- standardizzazione dei criteri di rubricazione (aderenti a protocolli di classificazione internazionale),- identificazione di strutture logistiche e di operatori che assicurino la operatività del processo di banking,- regolamentazione dell'accesso ai campioni archiviati rispondente a principi etici e scientifici.Coerentemente con i principi informatori sopra riportati, IL CONTRIBUTO SPECIFICO DI IOV AL PROGETTO NAZIONALE PLURICENTRICO DI BIO-BANKING È INDIVIDUATO NEI SEGUENTI PUNTI:1. Partecipazione alla stesura di procedure operative standard condivise tra i centri partecipanti e coerenti con i principi di

“best practice”, con particolare riferimento a ciascuno dei seguenti steps operativi: a) accettazione, caratterizzazione clinica e categorizzazione biologica dei campioni; b) handling dei campioni;

2. Partecipazione alla elaborazione ed all'aggiornamento periodico dei criteri di accessibilità ai campioni biologici da parte dei centri afferenti e/o di centri esterni qualificati;

3. Monitoraggio della attività di tissue banking, con particolare riferimento alla efficienza/adeguatezza dell'hardware e del personale tecnico dedicato al progetto;

4. Collezionamento e di messa in rete dei campioni secondo procedure aderenti ai criteri sopra esposti.

METODOLOGIA (MAX 50 RIGHE)

IL PROGETTO IOV-PADOVA SI ISCRIVE NEL PROGETTO MULTICENTRICO NAZIONALE del quale condividerà i principi informatori e le metodologie di funzionamento. Nella sede IOV-Padova è già attiva una procedura di tissue-banking di campioni neoplastici specificamente dedicata ai tumori gastroenterologici, dell'apparato respiratorio e dell'apparato endocrino. Tutti i campioni collezionati sono stati acquisisti dal complesso sanitario di Padova che assiste soggetti nativi del Veneto e pazienti provenienti da altre aree italiane, europee e/o della area mediterranea. La attività di tissue banking in atto e quella che proseguirà nel contesto della rete nazionale fa riferimento ad un responsabile medico/patologo ed un responsabile tecnico. Tutti i campioni neoplastici sono:a) collezionati secondo procedure di congelamento standardizzato (–80°C);b) classificati secondo criteri istologici validati dalla letteratura internazionale;c) registrati con modalità coerenti con la corrente normativa per il rispetto della privacy.Ciascun caso collezionato è costituito da campioni normali e patologici (i.e neoplastici).

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Coerentemente con le finalità del progetto, nei primi dodici mesi seguenti alla attivazione della rete, l'attività di tissue banking sarà proseguita aderendo alle procedure sottoscritte, riversando nel sito Sito Web protetto i dati concernenti il materiale già disponibile.

MODULO 2BIS

RISORSE UMANE

Personale dedicato alle attività del progetto (in mesi-uomo):

1.tipologia: (interna/esterna) interna qualifica: Direttore S.C. competenza: medico anatomopatologo (giurista; statistico; economista; medico; ..) mesi-uomo dedicati: 2

2. tipologia: (interna/esterna) interna qualifica: Responsabile S.S. competenza: medico, biobanche (giurista; statistico; economista; medico; ..) mesi-uomo dedicati: 3

3. tipologia: (interna/esterna) interna --------------- competenza: fisico, trasferimento tecnologico (giurista; statistico; economista; medico; ..) ---------------

4. tipologia: (interna/esterna) interna qualifica: Dirigente Sanitario competenza: biologo (giurista; statistico; economista; medico; ..)

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COMPOSIZIONE DEI COSTI DELL’UNITÀ OPERATIVA Voci di costo e breve descrizione Totale di cui a carico dei fondi ministeriali

1. Personale dipendente 0 NULLA_______________________________________________________________________________________________________________________________________

2. Personale a contratto/consulenza/borsa di studio 60.000,00 euro 20.000,00 EURO 2 dirigenti medici (contratto x 1 anno)1 dirigente biologo (contratto x 1 anno)

3. Missioni 7.500,00 euro 5.000,00 EURO coordinamento tra UUOO con visita del personale tecniconei centri coinvolti per analogare le procedure con stages di breve durata

4. Attrezzature (solo a noleggio o leasing): 0 0 _______________________________________________________________________________________________________________________________________

5. Materiale di consumo 7.500,00 euro 0 ____________________________________________________________________________________________________________________________________

6. Pubblicazioni / organizzazione convegni, ecc. 0 0 ___________________________________________________________________________________________________________________________________

7. Elaborazione dati (specificare) 0 0_________________________________________________________________________________________________________________________________

8. Spese generali delle strutture coinvolte (specificare) 25.000,00 euro 5.000,00 EURO personale di segreteria (contratto x 1 anno a tempo parziale)

TOTALE 100.000,00 euro 30.000,00 EURO

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Curriculum Vitae del Responsabile Scientifico dell’Unità OperativaMassimo Rugge è nato a Lecce il 18 maggio 1949. Nel 1973, consegue la laurea in Medicina e Chirurgia con il

massimo dei voti presso l'Università degli Studi di Padova. Nel 1976, consegue il Diploma di Specialità in Anatomia Patologica; 1978 quello di in Oncologia.

Dall’anno 1998, è Professor of Medicine presso il Baylor College of Medicine di Houston, Texas-USA. Nell’anno 2001, la Facoltà Medica di Padova lo chiama a ricoprire la funzione di professore di I fascia di Anatomia

Patologica e gli è attribuita la direzione della II U.O. di Anatomia Patologica - Università - Azienda Ospedale di Padova. È membro ordinario di: Società Italiana di Anatomia Patologica e Citologia Diagnostica (SIAPEC); Socità Italiana di

Gastroenterologia (SIGE); American Association for Cancer Research (AACR); American College of Gastroenterology (AGA). E' membro coordinatore del Gruppo Italiano dei Patologi dell’Apparato Digerente (GIPAD), affiliato alla SIAPEC.È componente su invito della Commissione Esteri della Associazione Italiana dei Gastroenterologi Ospedalieri (AIGO). E' membro della Accademia Nazionale di Medicina-Sezione Anatomia patologica. Dal 2003 al 2005, è Italian Governor dell'American College of Gastroenterology.

Presso la Facoltà Medica di Padova, è docente nei Corsi di Laurea in Medicina & Chirurgia, e in Laurea in Tecniche di Laboratorio Biomedico e nel Dottorato di Ricerca in Oncologia. È titolare di insegnamento presso le Scuole di Specializzazione in Gastroenterologia, Anatomia Patologica, Oncologia e Patologia Clinica.

Ha trascorso periodi di formazione e svolto attività didattica e di ricerca presso Università Europee e Statunitensi: - visiting professor presso il Dipartimento di Anatomia Patologica della Universitaire Ziekenhuizen Leuven-Belgium;- visiting professor presso il Dipartimento di Patologia della Louisiana University in New Orleans, Louisiana-USA;- professor of Medicine al Baylor College of Medicine in Houston, Texas-USA.

Negli anni 1998-2006, è coordinatore di gruppi di studio internazionali che hanno coinvolto ricercatori Asiatici, Europei e Statunitensi per la standardizzazione dei criteri di diagnosi clinico-patologica della patologia pre-neoplastica e neoplastica dello stomaco.

È autore di 200 pubblicazioni su riviste internazionali accreditate da Peer Review, di testi didattici e di monografie. È membro del Board Editoriale di Digestive Diseases & Sciences e di Digestive & Liver Disease. Ha collaborato come esperto-WHO alla edizione 2001 della International Histological Classification of Gastric Tumors. È referee di numerose riviste internazionali di Anatomia Patologica, Gastroenterologia, Oncologia e Medicina interna.

PUBBLICAZIONI ( SOLO QUELLE APPARSE NEL 2005-2007 in cui il proponente è P RIMO A UTORE O C ORRESPONDING )

1. Zaninotto G, Rugge M. Regression of low-grade non invasive neoplasia in Barrett's epithelium: should we lower our guard?Ann Surg. 2007 Feb;245(2):337-8. 2. Rugge M, Meggio A, Pennelli G, Piscioli F, Giacomelli L, De Pretis G, Graham DY. Gastritis staging in clinical practice: the OLGA staging system. Gut. 2007 May;56(5):631-6.

3. Zaninotto G, Minnei F, Guirroli E, Rugge M. The Veneto Region's Barrett's Oesophagus Registry: aims, methods, preliminaryresults. Dig Liver Dis. 2007 Jan;39(1):18-25.

4. Guido M, Bortolotti F, Jara P, Giacomelli L, Fassan M, Hierro L, Nebbia G, Zancan L, Rugge M. Liver steatosis in children with chronic hepatitis C. Am J Gastroenterol. 2006 Nov;101(11):2611-5.

5. Genta RM, Rugge M. Assessing risks for gastric cancer: new tools for pathologists. World J Gastroenterol. 2006 Sep 21;12(35):5622-7.

6. Farinati F, Cardin R, Bortolami M, Guido M, Rugge M. Oxidative damage, pro-inflammatory cytokines, TGF-alpha and c-myc in chronic HCV-related hepatitis and cirrhosis. World J Gastroenterol. 2006 Apr 7;12(13):2065-9.

7. Mescoli C, Rugge M, Pucciarelli S, Russo VM, Pennelli G, Guido M, Nitti D. High prevalence of isolated tumour cells in regional lymph nodes from pN0 colorectal cancer. J Clin Pathol. 2006 Aug;59(8):870-4.

8. Zaninotto G, Cassaro M, Pennelli G, Battaglia G, Farinati F, Ceolin M, Costantini M, Ruol A, Guirroli E, Rizzetto C, Portale G, Ancona E, Rugge M. Barrett's epithelium after antireflux surgery. J Gastrointest Surg. 2005 Dec;9(9):1253-60. 9. Rugge M, Genta RM; OLGA Group. Staging gastritis: an international proposal. Gastroenterology. 2005 Nov;129(5):1807-8.

10. Rugge M, Nitti D, Farinati F, di Mario F, Genta RM. Non-invasive neoplasia of the stomach. Eur J Gastroenterol Hepatol. 2005 Nov;17(11):1191-6.

11. Rugge M, Bersani G, Bertorelle R, Pennelli G, Russo VM, Farinati F, Bartolini D, Cassaro M, Alvisi V. Microsatellite instability and gastric non-invasive neoplasia in a high risk population in Cesena, Italy. J Clin Pathol. 2005 Aug;58(8):805-10.

12. Rugge M, Genta RM. Staging and grading of chronic gastritis. Hum Pathol. 2005 Mar;36(3):228-33. 13. Guido M, Rugge M. Liver fibrosis: natural history may be affected by the biopsy sample. Gut. 2004 Dec;53(12): 1878.

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Alleanza Contro il Cancro (ACC) – Istituto Superiore di Sanità (ISS) Art.3 DM 21 luglio 2006 - Programma Straordinario di Ricerca Oncologica 2006Programma 2 “Integrazione delle attività di ricerca attraverso la costruzione di strutture e reti di collaborazione interistituzionali”

MODULO 2BIS

MODULO 2 BIS: DESCRIZIONE DEL CONTRIBUTO DI CIASCUNA UNITÀ OPERATIVA

UNITÀ OPERATIVA: UO10 Biobanca dell’Istituto Dermopatico dell’Immacolata (IDI IRCCS)

RESPONSABILE SCIENTIFICO: nominativo:__Prof. Tullio Faraggiana

struttura di appartenenza : __Servizio di Istopatologia___________________ funzione: _ Direttore Servizio di Istopatologia

indirizzo : __Via Monti di Creta 104, 00167 Roma

N. tel:_06 66464716________________________ N. fax:_06 66464253_________________________

indirizzo E-mail: [email protected]

RAPPRESENTANTE LEGALE: nominativo:__Dott. Eugenio Luchetti

CONTRIBUTO SPECIFICO FORNITO AL PROGETTO (max 20 righe) AZIONI TESE ALLA COSTITUZIONE DI UNA BANCA DI TESSUTI, CELLULE, DERIVATI CELLULARI E SIERI PER USO DI RICERCA ONCOLOGICA.Il programma si articolerà sull’analisi delle caratteristiche edili e delle specifiche tecniche delle attrezzature per la crio-conservazione, sull’analisi dei processi tecnico-strumentali per il trattamento dei campioni biologici (batch file, certificazione delle linee cellulari, procedure operative standard, cleaning procedures, ecc), sull’analisi delle caratteristiche del software e hardware per l’acquisizione, stoccaggio e vendita ed infine sull’analisi delle conoscenze del personale della banca di tessuti e sul potenziamento del know-how. Il gruppo IDI nelle componenti IRCCS IDI, Ospedale San Carlo, IDI Farmaceutici SpA, è in possesso di una vastissima casistica nelle patologie tumorali, come dimostrato dalle statistiche sanitarie: 3.627 pazienti tumorali che si sono rivolti alle strutture ospedaliere nell’anno 2006, di cui il 56 % per melanoma, il 5% per gli altri tumori della pelle, il 17 % per tumori al seno, il 5 % per tumori del tratto superiore dell’apparto gastro-intestinale. Il progetto non presenta particolari nodi critici, il gruppo IDI dispone già di competenze qualificate per la realizzazione di studi di fattibilità e lay out organizzativo nel settore farmaceutico tradizionale e nel settore delle terapie cellulari, e dispone già delle infrastrutture fisiche e del personale qualificato (medico e laboratoristico) che assicuri la realizzazione del progetto e fornisca anche le competenze per la formazione di nuovo personale operativo. La stretta collaborazione tra le parti del gruppo IDI garantisce il supporto amministrativo, autorizzativo, clinico e logistico delle rispettive Direzioni Sanitarie, per il reperimento e la classificazione del materiale biologico da conservare nella banca. La banca dei tessuti del’IDI IRCCS potrà avere, se ben inserita nella rete mondiale delle bio-banche e dopo un periodo di 3 anni per arrivare a regime, una movimentazione di circa 600 pezzi/anno per ciascuna categoria.

METODOLOGIA (max 50 righe)

L'implementazione della banca prevede una serie di aspetti realizzativi, da realizzarsi secondo target operativi e procedure rese omogenee e concordate tra i partner della rete nazionale.

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A) Sono attualmente disponibili ad oggi oltre 400 campioni di linfomi cutanei, già caratterizzati sia dal punto di vista istologico, immunofenotipico e molecolare. Di una significativa percentuale è disponibile anche DNA estratto. Detti materiali saranno disponibili per altri ricercatori, nel rispetto delle vigenti normative sulla privacy, previa autorizzazione della Direzione Sanitaria.

B) Presso i complessi ospedalieri IDI si ottengono tessuti neoplastici ogni anno da circa 3800 pazienti oncologici ed una vastissima casistica di tumori benigni, con un numero medio annuo di 600 melanomi primari, di 500 lesioni benigne corrispondenti (nevi), 200 linfomi cutanei, 2500 carcinomi squamosi, ed inoltre 3500 basaliomi, 50 sarcomi, 80 neoplasie metastatiche.

C) I costi da sostenere, nella prima fase, serviranno alla acquisizione di software dedicati, formazione di personale, apparecchiature per la digitalizzazione dei preparati istologici, valutazione delle implicazioni medico-legali. Sorgenti di finanziamento già in essere sono riferibili al finanziamento FILAS, Misura IV, 2.1 fondo di Preinvestimento, progetto “Azioni tese alla costituzione di una banca di tessuti, cellule e derivati cellulari per uso di ricerca scientifica”. a favore della IDI FARMACEUTICI S.p.A.

D) I frammenti di tessuto vengono prelevati in corso di interventi chirurgici eseguiti per la diagnosi e la cura dei malati, per attività quindi non connesse a questo progetto. Contemporaneamente viene prelevato anche tessuto da zone limitrofe non affette. Il tessuto viene immediatamente congelato in isopentano raffreddato con azoto liquido, conservato in apposito contenitore recante la sigla idonea alla identificazione e crio-conservato a –80°C. Da una quota del tessuto congelato viene estratto il DNA in toto e l’RNA, con conservazione a – 80°C. A seconda della tipologia neoplastica si seguiranno indagini molecolari di significato diagnostico o prognostico, quale ad esempio esame di clonalità mediante studio del riarrangiamento delle catene pesanti delle immunoglobuline per i linfomi, esami di traslocazioni specifiche per la tipizzazione dei sarcomi, ecc. Da sezioni criostatiche e da sezioni di tessuto incluso in paraffina si eseguiranno le indagini immunofenotipiche correntemente ritenute rilevanti. Eventuali immagini digitalizzate di corse elettroforetiche verranno acquisite in archivio informatizzato. Tutti i preparati istologici ottenuti mediante tecniche convenzionali o tecniche immunoistochimiche verranno scannerizzati in toto a 40x mediante microscopio motorizzato. Parte del tessuto speculare a quello congelato viene fissato in paraffina con metodiche routinarie. Dal tessuto incluso vengono allestite sezioni standard colorate con ematossilina-eosina.

E) Su un server dedicato dell’IDI si riporteranno tutti i casi raccolti, nel rispetto delle procedure amministrative dettate dalla Direzione Sanitaria. I dati relativi alla tipologia della neoplasia, i dati anagrafici e anamnestici (che non consentono l’identificazione del paziente), la diagnosi istologica, le dimensioni e/o il peso del tessuto, la quantità di DNA o RNA estratti (se presente), la diagnosi istologica, i risultati dell’indagine immunofenotipica, i risultati delle indagini molecolari, ivi incluse le immagini digitali delle corse elettroforetiche, e i vetrini istologici digitalizzati,verranno conservati su un server accessibile dall’esterno sulla rete informatica, con protezione password.

F) Come riferimento istituzionale che faccia da coordinatore nei confronti delle iniziative europee di infrastrutture per la ricerca si identificherà il Direttore Scientifico o suo delegato.

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MODULO 2BIS

RISORSE UMANE

Personale dedicato alle attività del progetto (in mesi-uomo):

1.tipologia: (interna/esterna) _ qualifica: biologia molecolare e cellulare_____________________________ competenza: _biologo (giurista; statistico; economista; medico; ..) mesi-uomo dedicati: __36___

2. tipologia: (interna/esterna) qualifica: bioinformatica_____________________________ competenza: _______biologo__ (giurista; statistico; economista; medico; ..) mesi-uomo dedicati: _18____

3. tipologia: (interna/esterna) qualifica: colture cellulari_____________________________ competenza: _______tecnico_________ (giurista; statistico; economista; medico; ..) mesi-uomo dedicati: __36___

4. tipologia: (interna/esterna) qualifica: estrazione e sequenziamento di DNA

competenza: _________tecnico_______________________ (giurista; statistico; economista; medico; ..) mesi-uomo dedicati: _36____

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MODULO 2BIS

COMPOSIZIONE DEI COSTI DELL’UNITÀ OPERATIVA Voci di costo e breve descrizione Totale di cui a carico dei fondi ministeriali

1. Personale dipendente ___ 162,000.00_ NULLADirettore di Struttura Complessa (n. 1 unità al 10% per 3 anni),Dirigente Medico (n. 2 unità al 25% per 3 anni)._____________________________________________

2. Personale a contratto/consulenza/borsa di studio ___25,000.00___ biologo (n.1 unità al 100% per 3 anni), tecnico di istologia (n.2 unità al 100% per 3 anni)__________________________________________________________________________________________ 3. Missioni ____3,000.00___ 10,000.00 Riunioni di lavoro nell’ambito della rete italiana, stages di formazione specialistica mirati alla omogenizzazione delle metodologie tra laboratori _

4. Attrezzature (solo a noleggio o leasing): 100,000.00 _______0_congelatori –80°C (n. 3), contenitori per azoto liquido,contratti di manutenzione_____________________________________________

5. Materiale di consumo ____20,000.00____ ________reagenti, fissativi, solventi, materiale disposable____________________________________________

6. Pubblicazioni / organizzazione convegni, ecc. _______2,000.00_ ______5,000.00_____organizzazione di incontri nell’ambito della rete, per ilconsenso su metodologie e procedure____________________________________________

7. Elaborazione dati (specificare) _____5,000.00_____ __0__________elaborazioni statistiche relative alle patologie, ai dati personali e all’accesso informatizzato al materiale dellabiobanca

8. Spese generali delle strutture coinvolte (specificare) 30,000.00___ __0___________Infrastrutture e relativi costi di esercizio, costi amministrativi, di Direzione Sanitaria, Comitato Etico, ecc.

TOTALE _______ 347,000.00 ________15,000.00______

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MODULO 2BIS

Curriculum Vitae del Responsabile Scientifico dell’Unità Operativa (max 1 pagina)Nome: Tullio Faraggiana di SarzanaData di nascita: 3 luglio 1948Luogo di nascita: MilanoE-mail: [email protected]; [email protected] Laurea in Medicina, Università di Milano1973-1974 Borsista Ministero P.Il. Univ. “La Sapienza”, Roma1974-1982 Contrattista, Univ. La Sapienza, Roma1980-1981 Fogarty International Fellow National Inst. Of Health U.S.A.1982-1985 Ricercatore Confermato Univ. La Sapienza, Roma1985-1987 Assist. Professor of Pathology Mount Sinai Sch. Med., New York, NY1987-1994 Professore Associato, Anatomia Patologica Università la Sapienza, Roma1994- Professore Ordinario, Anatomia Patologica Università “La Sapienza”, RomaAttività Editoriale:Assistant Editor, The Journal of Histochem Cytochem (1986-1990)Associated Editor, The Journal of Histochem Cytochem (1991-1995)Attività Professionale:1976-79 Aiuto Serv. Di Anatomia Patologica Policlinico Umberto I, Univ. La Sapienza1983 Certified, Anatomic Pathology (American Board Pathology), Medical licence, (York, New Jersey, Indiana)1985-87 Attending Pathologist Veterans Adm. Hospital, Bronx, New YorkAttualmente: Primario Servizio Anatomia Patologica Univ. La Sapienza Roma

Direttore Servizio di Istopatologia Istituto Dermopatico dell’Immacolata IRCCSPubblicazioni prinicipali:

1. Pescarmona E, Remotti D, Perez M, Monaco S, Pacchiarotti A, Faraggiana T, Russo G, Baroni CD. Expression of TCL1 and CD27 in primary cutaneous B-cell lymphomas. Histopathology, 49(4):343-8, 2006.

2. Giannakakis KN, Faraggiana T. The renal pathology in light chain deposition disease. G Ital Nefrol., 22 Suppl 33: S53-6, 2005.

3. Feriozzi S, Faraggiana T. Fabry disease, G Ital Nefrol. 22 Suppl 33:S34-8, 2005.4. Pescarmona E, Perez M, Faraggiana T, Granati L, Baroni CD. Nodal peripheral T-cell lymphoma associated with

Warthin's tumour. Histopathology 47(2):221-2, 2005.5. Ducasse E, Giannakakis K, Chevalier J, Dasnoy D, Puppinck P, Speziale F, Fiorani P, Faraggiana T. Dysregulated

apoptosis in primary varicose veins. Eur J Vasc Endovasc Surg. 2005;29(3):316-23. 2005.6. Rinaldi S, Sesto A, Barsotti P, Faraggiana T, Sera F, Rizzoni G. Cyclosporine therapy monitored with abbreviated

area under curve in nephrotic syndrome. Pediatr Nephrol. 2005 ;20(1):25-9. Epub 2004.7. Bellei B, Pacchiarotti A, Perez M, Faraggiana T. Frequent beta-catenin overexpression without exon 3 mutation in

cutaneous lymphomas. Mod Pathol. 17(10):1275-81, 2004.8. Longo M, Brama M, Marino M, Bernardini S, Korach KS, Wetsel WC, Scandurra R, Faraggiana T, Spera G, Baron

R, Teti A, Migliaccio S. Interaction of estrogen receptor alpha with protein kinase C alpha and c-Src in osteoblasts during differentiation. Bone. 34(1):100-11, 2004.

9. Massella L, Onetti Muda A, Faraggiana T, Bette C, Renieri A, Rizzoni G. Epidermal basement membrane alpha 5(IV) expression in females with Alport syndrome and severity of renal disease. Kidney Int. 64(5):1787-91, 2003.

10. Muda AO, Massella L, Giannakakis K, Renieri A, Rizzoni G, Faraggiana T. Confocal microscopy of the skin in the diagnosis of X-linked Alport syndrome. J Invest Dermatol. 121(1):208-11, 2003.

11. de Petris L, Faraggiana T, Rizzoni G. Renal mass dosing and graft function in children transplanted from pediatric donors. Pediatr Nephrol. 17(6):433-7, 2002.

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UNITÀ OPERATIVA: UO11 Biobanca dello I.R.C.C.S Istituto Ortopedico Rizzoli, Servizio di Anatomia PatologicaRESPONSABILE SCIENTIFICO: nominativo: DOTT. MARCO ALBERGHINI

struttura di appartenenza : Istituto Ortopedico Rizzoli funzione: Medico Dirigente

indirizzo : Via di Barbiano 1/10 – 40136 Bologna

N. tel: 051/6366593 N. fax: 051/6366592

indirizzo E-mail: [email protected]

 RAPPRESENTANTE LEGALE: nominativo: Dott. Giovanni Baldi 

CONTRIBUTO SPECIFICO FORNITO AL PROGETTO (max 20 righe)  L’ ISTITUTO ORTOPEDICO RIZZOLI È IN ASSOLUTO IN ITALIA IL CENTRO CHE TRATTA PIÙ TUMORI DELL’APPARATO MUSCOLOSCHELETRICO. PRATICAMENTE TUTTE LE FORME NEOPLASTICHE MALIGNE VENGONO TRATTATE SECONDO PROTOCOLLI NAZIONALI OD INTERNAZIONALI. LA BANCA DEI TESSUTI, GESTITA CONGIUNTAMENTE DAL SERVIZIO DI ANATOMIA ED ISTOLOGIA PATOLOGICA E DAL LABORATORIO DI RICERCA ONCOLOGICA RACCOGLIE ROUTINARIAMENTE CAMPIONI DI TESSUTO NEOPLASTICO, TESSUTO NORMALE E SIERI DI TALI PAZIENTI.ATTUALMENTE (MAGGIO 2007) SONO INSERITI NELLA BANCA 4.287 CAMPIONI DI TESSUTO TUMORALE COSÌ SUDDIVISI:

TUMORI BENIGNI DELL’OSSO: 581 (TRA CUI 297 TUMORI A CELLULE GIGANTI)TUMORI MALIGNI DELL’OSSO: 1.524 (TRA CUI 671 OSTEOSARCOMI, 366 CONDROSARCOMI E 235 SARCOMI DI EWING)METASTASI OSSEE DA SARCOMA: 67METASTASI POLMONARI DA SARCOMA:281TUMORI BEBIGNI DELLE PARTI MOLLI: 269TUMORI MALIGNI DELLE PARTI MOLLI: 1.358METASTASI DA CARCINOMA: 207ALLA STESSA DATA, SONO PRESENTI NELLA BANCA 2065 CAMPIONI DI TESSUTO NORMALE, 1133 SIERI, 840 LINFOCITI, APPARTENENTI A PAZIENTI CON PATOLOGIA ONCOLOGICA MUSCOLO-SCHELETRICA. SONO ANCHE CONSERVATI CAMPIONI DI DNA E RNA GIÀ ESTRATTI RISPETTIVAMENTE DA 199 E 440 PAZIENTI.

TALE MATERIALE SARÀ A DISPOSIZIONE SECONDO LE METODOLOGIE INDICATE DAL PROGETTO IN GENERALE ED IN PARTICOLARE È A DISPOSIZIONE PER RICERCHE COLLABORATIVE.

METODOLOGIA (max 50 righe)

A)Tutti i pazienti ammessi all’Istituto Rizzoli sono invitati a firmare un consenso informato, concordato con il Comitato Etico, di carattere generale che autorizza la conservazione di materiale pertinente (tessuto, radiografie, dati clinici, ecc) a fini di ricerca. Per espletare poi ricerche su tale materiale è necessaria l’autorizzazione specifica del Comitato Etico.Il prelievo del materiale avviene secondo protocolli concordati con i reparti e le sale operatorie dagli anatomopatologi presso il servizio di Anatomia Patologica. Il materiale prelevato viene prima depositato in un frigorifero a –80°C presso l’anatomia patologica e successivamente trasportato in una struttura centralizzata, allarmata, dedicata ai frigoriferi contenenti tutto il materiale biologico dell’Istituto.La banca viene gestita mediante un software specificamente preparato, che consente la rintracciabilità dei campioni, la gestione delle diverse quantità ed il carico e lo scarico.Una peculiarità dell’Istituto è anche , oltre all’omogeneità del trattamento dei pazienti in protocolli standardizzati, la presenza di un archivio clinico computerizzato con tutti i dati clinici e di follow-up dei pazienti con tumori maligni.

B)L’istituto ortopedico Rizzoli,essendo un IRCCS monospecialistico ortopedico, rappresenta un centro di riferimento nazionale nel campo dell’oncologia muscolo scheletrica.Il bacino di raccolta dei casi che vengono stoccati in biobanca e’ quindi rappresentato dalle divisioni oncologiche ( sostanzialmente la V divisione, diretta dal Prof. Mario Mercuri, e in minimaparte dalla VII divisione, diretta dal Prof Armando Giunti). Esiste anche una piccola percentuale di casi che provengono dalla unita’ di ortopedia dell’ospedale Maggiore, diretta dal Dott. Stefano Boriani; questi ultimi casi sono quasi esclusivamente tumori primitivi odel rachide o metastasi vertebrali di neoplasie non muscolo-scheletriche. Nel complesso, quindi, i casi stoccati nella nostra biobanca sono tumori benigni e maligni dell’osso e delle parti molli, e metastasi di altre neoplasie all’apparato muscolo-scheletrico. Sono presenti infine metastasi polmonari di tumori dell’apparato muscolo-scheletrico, che vengono trattate chirurgicamente nel nostro Istituto dalla chirurgia generale, diretta dal Prof. Antonio Briccoli. Complessivamente, a tutto maggio 2007, sono stoccati in banca circa 4600 casi

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C) I 40000 Euro stanziati per il primo anno verranno utilizzati per la copertura finanziaria del contratto professionale della biologa che si occupa materialmente della gestione della biobanca D) Le metodiche applicate per la raccolta e lo stoccaggio dei campioni in biobanca sono in linea con le direttive contenute nel documento della siapec in tema di biobanche, pubblicato su pathologica 2005; 97:192-194E) il programma informatico , sviluppato autonomamente , e’ basato su SQL. I dati sono codificati ed il materiale e’ adisposizione in condivisione delle ricerche. F) l’Istituto Ortopedico Rizzoli ha istituito un ufficio progetti europei, inserito nello staff del direttore scientifico, che esercita il coordinamento delle iniziative europee di infrastrutture per la ricerca  

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Alleanza Contro il Cancro (ACC) – Istituto Superiore di Sanità (ISS) Art.3 DM 21 luglio 2006 - Programma Straordinario di Ricerca Oncologica 2006Programma 2 “Integrazione delle attività di ricerca attraverso la costruzione di strutture e reti di collaborazione interistituzionali”

MODULO 2BIS

RISORSE UMANE Personale dedicato alle attività del progetto (in mesi-uomo):  1.tipologia: (interna/esterna) _interna__________________________ qualifica: dirigente biologo competenza: _biologia__________________________________ (giurista; statistico; economista; medico; ..) mesi-uomo dedicati: 4 2. tipologia: (interna/esterna) _interna__________________________

qualifica: tecnico di laboratorio istopatologico competenza: _biologia___________________________________ (giurista; statistico; economista; medico; ..) mesi-uomo dedicati: 4 3. tipologia: (interna/esterna) _interna__________________________ qualifica: dirigente biologo competenza: _Ricercatore________________________________ (giurista; statistico; economista; medico; ..) mesi-uomo dedicati: 2 4. tipologia: (interna/esterna) _intetrna__________________________ qualifica: oncologo competenza: _medico____________________________________ (giurista; statistico; economista; medico; ..) mesi-uomo dedicati: 2     

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Alleanza Contro il Cancro (ACC) – Istituto Superiore di Sanità (ISS) Art.3 DM 21 luglio 2006 - Programma Straordinario di Ricerca Oncologica 2006Programma 2 “Integrazione delle attività di ricerca attraverso la costruzione di strutture e reti di collaborazione interistituzionali”

MODULO 2BIS   COMPOSIZIONE DEI COSTI DELL’UNITÀ OPERATIVA Voci di costo e breve descrizione Totale di cui a carico dei fondi ministeriali

  

1. Personale dipendente 140.000,00 NULLA__2 biologi per 4 mesi/anno totali ___________________2 tecnici per 4 mesi/anno totali_________________  2. Personale a contratto/consulenza/borsa di studio 15.000,00 10.000,00_1 co.co.co personale tecnico ____________________________________________________________________________________________________________________________________________________________ 3. Missioni ________ _______________________________________________________________________________________________________________________________________________  4. Attrezzature (solo a noleggio o leasing): ________ ____________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________ 

5. Materiale di consumo 30.000,00 ________

____________________________________________________________________________________________________________________________________  6. Pubblicazioni / organizzazione convegni, ecc. _________ ___________ ___________________________________________________________________________________________________________________________________  7. Elaborazione dati (specificare) 20.000,00 3,000,00Gestione ed implementazione del software dedicato  8. Spese generali delle strutture coinvolte (specificare) 3.000,00 2.000,00OVERHEAD (8%)______________________________________________________________________________________    TOTALE 208.000,00 15.000,00   

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MODULO 2BIS

Curriculum Vitae del Responsabile Scientifico dell’Unità Operativa (max 1 pagina)

IL DOTT. MARCO ALBERGHINI PRESTA SERVIZIO IN QUALITA’ DI ANATOMO PATOLOGO PRESSO LO IOR DAL 01/01/2000, MA SIOCCUPA DI PATOLOGIA MUSCOLO-SCHELETRICA DAL 1995. HA INIZIATO LA PROPRIA ATTIVITA’ SOTTO LA DIREZIONE DEL PROF. FRANCO BERTONI. NEL SERVIZIO DI ANATOMIA PATOLOGICA DELLO IOR, PRESSO CUI OPERA, SI OCCUPA DELLA GESTIONE DEI PEZZI OPERATORI PROVENIENTI DALLE SALE OPERATORIE, DELLA VALUTAZIONE MACROSCOPICA, DOCUMENTAZIONE FOTOGRAFICA, VALUTAZIONE DEI MARGINI E DIAGNOSI MICROSCOPICA. VALUTA LA PERCENTUALE DELLA NECROSI TUMORALE SULLE MAPPE DELLE NEOPLASIE CHE HANNO SUBITO CHEMIOTERAPIA NEOADIUVANTE, GESTISCE IL TESSUTO NEOPLASTICO CHE VIENE ARCHIVIATO NELLA BIOBANCA. SI OCCUPA INOLTRE DEI RAPPORTI CON I VARI GRUPPI DI RICERCA PRESETI ALL’INTERNO DELLO IOR. IL DOTT. ALBERGHINI SI OCCUPA ANCHE DEL TRAINING DEI PATOLOGI CHE PERIODICAMENTE FREQUENTANO IL SERVIZIO DI ANATOMIA PATOLOGICA DELLO IOR E CONTEMPORANEAMENTE PARTECIPA ALLA STESURA DI PUBBLICAZIONI SCIENTIFICHE INERENTI LA PATOLOGIA MUSCOLO-SCHELETRICA.

ULTIME 10 PUBBLICAZIONI:1) Ragazzini P, Gamberi G, Pazzaglia L, Magagnoli G, Ponticelli F, Ferrari C, Ghinelli C, Alberghini M, Bertoni F, Picci P,

Benassi MS. Amplification of CDK4 , MDM2, SAS and GLI genes in leiomyosarcoma, alveolar and rhabdomyosarcoma. Histol histopathol jul:19(3) ; 1013: 2004

2) Ferrari S, Bertoni F, Zanella L, Setola E, Bacchini P, Alberghini M, Versari M, Bacci G Evaluation of P-glycoprotein , HER-2/ErbB-2, p53, and Bcl-2 in primary tumor and metachronous lung metastases in patients with high grade osteosarcoma. Cancer . may1;100(9): 1936-42: 2004

3) Alberghini M, Bacchini P, Pignatti G, Maltarello MC, Zanella L, Maraldi NM, Bertoni F. Histochemical and ultrastructural study of an elastofibroma dorsi coexisting with a high grade spinale cell sarcoma. Eur.J.Histochem.apr-jun ;48(2):173-8;2004

4) Bertoni F, Fernando Arias L, Alberghini M, Bacchini P Fibrous displasia with degenerative atypia: a benign lesion potentially mistaken for sarcoma Arch Pathol Lab Med jul:128(7);794-6:2004

5) Alberghini M, Zanella L, Bacchini P, Maltarello MC, Maraldi NM, Bertoni F Leiomyosarcoma of the spermatic cord:a light and ultrastructural description of onr case. athol Res Pract: 200(6); 487-491: 2004

6) Alberghini M, Pasquinelli G, Zanella L, Bacchini P, Bertoni F Desmoplastic fibroblastoma: a light and ultrastructural description of two cases Ultrastruct. Pathol May-Jun ;28(3):149-57: 2004

7) Contardi E, Palmisano GL, Tazzari PL, Martelli AM, Fala F, Fabbi M, Kato T, Lucarelli E, Donati D, Polito L, Bolognesi A, Ricci F, Salvi S, Gargaglione V, Mantero S, Alberghini M, Ferrara GB, Pistillo MP CTLA-4 is constitutively expressed on tumor cells and can trigger apoptosis upon ligand interaction. Int J Cancer Nov 20: 117(4):538-50; 2005

8) Pazzaglia L, Benassi MS, Ragazzini P, Gamberi G, Ponticelli F, Chiechi A, Hattinger CM, Morandi L, Alberghini M, Zanella L, Picci P, Mercuri M Molecular alterations of monophasic synovial sarcoma: loss of chromosome 3p does not alter RASSF1 and MLH1 trascriptional activity. Histol Histopathol feb;21(2):187-95:2006

9) Bacci G, Balladelli A, Forni C, Ferrari S, Longhi A, Bacchini P, Alberghini M, Fabbri N, Benassi M, Briccoli A,Picci P. Adjuvant and neoadjuvant chemotherapy for Ewing sarcoma family tumors in patients aged between 40 and 60: report of 35 cases and comparison of results with 586 younger patients trate with the same protocols in the same years Cancer Jan 11;109(4) :780-786:2007

10) Alberghini M, Pasquinelli G, Zanella L, Pignatti G, Benini S, Bacchini P, Bertoni F. Primary malignant myoepithelioma of the distal femur. Case report. Acta Pathologica Microbiologica Scandinavica (APMIS);115: 376-80; 2007

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MODULO 2BIS

MODULO 2 BIS: DESCRIZIONE DEL CONTRIBUTO DI CIASCUNA UNITÀ OPERATIVA(Si devono presentare tanti moduli 2 bis quante sono le Unità Operative coinvolte)

UNITÀ OPERATIVA: UO12 Biobanca del IRCCS MULTIMEDICA _____

RESPONSABILE SCIENTIFICO: nominativo:______Dr.ssa ADRIANA ALBINI __

struttura di appartenenza : __IRCCS MULTIMEDICA____________ funzione: __ Director, Oncology Research,

Scientific and Technologial area _____

indirizzo : __VIA FANTOLI 16/15 – 20138 MILANO___________________________

N. tel:__02/55406574/592__ N. fax:______02/55406570_____

indirizzo E-mail: [email protected]_

RAPPRESENTANTE LEGALE: nominativo:___Ing. Giuseppe Lanzanova_______________________________

CONTRIBUTO SPECIFICO FORNITO AL PROGETTO (max 20 righe)

I campioni di tessuto normale e di tessuto tumorale; di plasma, siero e urine di pazienti affetti da tumore rappresentano una risorsa preziosa per la ricerca clinica e sperimentale. Oggi, tuttavia, non è più possibile basare gli studi su piccole raccolte di campioni a livello locale, basate su protocolli non condivisi da società scientifiche e/o da enti internazionali di riferimento. Riteniamo necessario l’impiego di un numero significativo di campioni, di qualità omogenea e pertanto in grado di fornire dati comparabili, completati da dati clinici, ottenuti attraverso modalità di raccolta basate su un sistema di qualità conforme agli standards internazionali proposti dalla Task Force dell’OCSE per i Centri di Risorse Biologiche. Al Servizio di Anatomia Patologica del gruppo MultiMedica afferiscono tre ospedali con un totale di 550 letti. Due degli Ospedali sono caratterizzati da prevalente attività chirurgica oncologica. Attraverso l'adozione di protocolli di raccolta e trasporto codificati da Tubafrost, storico centro di riferimento europeo per la corretta gestione di matrici biologiche da criopreservare, è possibile raccogliere prospetticamente, annualmente, tessuto tumorale e tessuto normale, plasma, siero e urine da pazienti affetti dalle neoplasie maligne definite “big killers” non solo per l’esito purtroppo frequentemente fatale, ma anche per i parametri elevati di incidenza e prevalenza. La raccolta di tali campioni, la possibilità di usufruirne in progetti di studio finanziati, ma soprattutto di condividerli con altre Istituzioni interessate ad essi, possono rappresentare un motivo fondante per la realizzazione di una Biobanca avente come missione quella di favorire attraverso la condivisione dei campioni una vera ricerca traslazionale.

METODOLOGIA (max 50 righe)Ad oggi il Dipartimento di Medicina di Laboratorio ed Anatomia Patologica dell’IRCCS MultiMedica è in grado di fornire annualmente alla BioBanca i seguenti campioni per criopreservazione controllata:

130 casi di adenocarcinoma del colon retto (da emicolectomia, emicolectomia allargata, amputazione addomino-perineale, etc)

15 casi di adenocarcinoma dello stomaco (da gastroresezione, parziale, totale, allargata)

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60 casi di adenocarcinoma acinare della prostata ( da prostatectomia radicale retropubica) 150 casi di carcinoma infiltrante della mammella ( da quadrantectomia, mastectomia radicale secondo Patey, etc) 40 casi di carcinoma a cellule transizionali del bacinetto e delle vie escretrici o carcinoma a cellule renali

(nefrectomia allargata, nefrectomia semplice, resezione polare del rene etc) 24 casi di carcinoma duttale del pancreas (da duodeno-cefalopancreasectomia).

Accanto ai campioni tumorali possono essere stoccati tessuto normale, sangue, siero e urine per ciascun pazienteIl bacino di raccolta è quello rappresentato dalla zona settentrionale della provincia di Milano e dalla provincia di Varese. Per alcune patologie il bacino di utenza si estende al Canton Ticino. Come è noto i dati epidemiologici confermano l’elevata incidenza di questo tipo di lesioni in questa zona geografica.La BioBanca ha sviluppato un sistema logistico per fornire alle singole strutture ospedaliere i contenitori di azoto liquido per il congelamento rapido, i medium e i contenitori di trasporto matrici biologiche , una stazione di lavoro basata su PC collegato alla rete, per accedere e aggiornare il data-base, stampare /leggere il bar-code con i dati anagrafici e la working-list relativa a ciascun caso e interrogare il data-base.

Blocchi di tessuto fissato in formalina e incluso in paraffina (FFIP) ottenuti dagli stessi pezzi operatori destinati alla crio-preservazione, verranno selezionati rivalutando i preparati istologici disponibili nelle istoteche dei centri partecipanti al progetto.Con la tecnica dei Tissue Microarrays (TMA), dai blocchi “ donatore” così selezionati verranno elaborati blocchi “riceventi” relativi a campioni rappresentativi di lesione.Per ottenere un’adeguata sovrapposizione tra vetrino e blocco di inclusione, per ciascun campione selezionato si produrrà una nuova sezione istologica colorata con Ematossilina-Eosina. Le aree più rappresentative di ciascun campione verranno selezionate da un patologo referente per ciascun centroData l’eterogeneità del tessuto tumorale, verranno identificate quattro aree pertinenti alla lesione e selezionate in funzione dell’architettura della lesione e del suo grado di differenziazione. Per ogni caso verrà inoltre aggiunta, se possibile, un’area di tessuto normale. Accanto alle caratteristiche tumorali verranno presi in considerazione i seguenti parametri:a) presenza e valutazione semi-quantitativa di infiammazione e determinazione degli elementi che la sostengonob) fenotipizzazione delle cellule della flogosic) fenotipizzazione delle cellule stromalid) localizzazione dei mediatori della flogosie) densità dei microvasi stromalif) apoptosi o proliferazione delle cellule endoteliali dei microvasi stromali

QUESTA UO METTERÀ A DISPOSIZIONE DEL GRUPPO LA SUA ESPERIENZA E PARTECIPERA’ ALLA DEFINIZIONE DI LINEA GUIDA E MODUS OPERANDI COMUNI ALLO SCOPO DIPARTECIPARE ALLA COSTITUENDA RIBBO.

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RISORSE UMANE

Personale dedicato alle attività del progetto (in mesi-uomo):

1. tipologia: (interna/esterna): INTERNO_________________competenza (giurista; statistico; economista; medico; ..): MEDICO qualifica: _ASSISTENTE ANATOMOPATOLOGO______________

mesi-uomo dedicati: 3

2. tipologia: (interna/esterna): INTERNO ______________________competenza (giurista; statistico; economista; medico; ..): __TECNICO_______________________qualifica: _TECNICO DI ANATOMIA PATOLOGICA______mesi-uomo dedicati: _5

3. tipologia: (interna/esterna): ESTERNO ______________________competenza (giurista; statistico; economista; medico; ..): __BIOLOGOqualifica: _BIOLOGO JUNIOR______mesi-uomo dedicati: _6

4. tipologia: (interna/esterna): ESTERNO ______________________competenza (giurista; statistico; economista; medico; ..): __BIOSTATISTICOqualifica: _BIOSTATISTICO______mesi-uomo dedicati: _1

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MODULO 2BIS

COMPOSIZIONE DEI COSTI DELL’UNITÀ OPERATIVA Voci di costo e breve descrizione Totale di cui a carico dei fondi ministeriali

1. Personale dipendente 39.480 NULLA- Assistente AnatomoPatologo__________________- Tecnico di Anatomia Patologica____________________________________________________________

2. Personale a contratto/consulenza/borsa di studio 13.167 9.000- Biologo Junior ______________________- Biostatistico_____________________________________________________________________________________________________________________________ 3. Missioni 1.400 2.000_______________________________________________________________________________________________________________________________________

4. Attrezzature (solo a noleggio o leasing): 1.000 ________- Noleggio Tissue Micro Array__________________________________________________________________________________________________________

5. Materiale di consumo 20.000 500,00- Anticorpi e sistemi di rivelazione________________- Criopreservazione dei campioni (service)____________________________________________________

6. Pubblicazioni / organizzazione convegni, ecc. 1.000 1.000 ___________________________________________

7. Elaborazione dati (specificare) 0 1.000- Costo una tantum collegamento Database di AnatomiaPatologica e Database Biobanca_____________________________________________________________

8. Spese generali delle strutture coinvolte (specificare) _7.605 1.50010% DEL COSTO TOTALE A COPERTURA COSTI AMMINISTRATIVI, STRUTTURALI, ETC.________________________________________________________

TOTALE 83.652 _15.000_

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modulo 2bisCurriculum Vitae del Responsabile Scientifico dell’Unità Operativa (max 1 pagina)

Name: Adriana Albini

Birth Date & Place: September 2, 1955, Venice, Italy, married, 2 children

Working Address: IRCCS MultiMedicac/o Science and Technology PoleVia Fantoli 16/1520138 MilanItaly

STUDIES AND EMPLOYMENT

1974–1979 Study of Chemistry at the University of Genoa, Faculty of Natural Science Ph.D. in Organic Chemistry (Summa cum Laude:110 e Lode). Thesis: Alcoholysis of Diaryl–Sulphur–Diimides. Graduated with Honors

1980–1981 Research Assistant Professor, Italian National Institute for Research on Cancer, Department of Analitical Chemistry and Toxicology, Genoa, Italy

1981–1984 Postdoctoral Fellow, Max–Planck Institute for Biochemistry, Martinsriedei Munich, Germany, Department of Connective Tissue Research.

1984–1986 Research Assistant Professor, tenured, Italian National Institute for Research on Cancer, Department of Chemical Carcinogenesis, Genoa,

1985-1986 Visiting Associate, Lab. of Developmental Biology and Anomalies, NIH, NIDR (USA)

1987-1988 Visiting Scientist, Lab. of Retinal Cell and Molecular Biology, NEI, NIH (USA)

1986–1996 Aiuto (Deputy Chief), Department of Chemical Carcinogenesis, Italian National Institute for Research on Cancer (IST), Genoa, Italy

1996–1999 Section Chief: "Mechanisms of Tumor Progression "Department of Experimental Oncology IST, Genoa, Italy

1999-2006 Head, Laboratory of Molecular Oncology, National Cancer Institute, IST, Genoa, Italy

2004-2006 Deputy Chief of National Cancer Institute, IST, Genoa, Italy

2005-2006 Director of the Department of Translational Oncology. National Cancer Institute, IST, Genoa, Italy

2006-present Director, Oncology Research, Scientific and Technologial area, IRCCS Multimedica, Milan, Italy

SCIENTIFIC AWARDS

1984 Winner of the 1984 International Award "Max-Buerger" of the German Society for Gerontology for best unpublished work on aging(Title of the work: Experiments on Aging in Dermal Fibroblasts)

1987 Winner of the Doerenkamp Zbinden/John's-Hopkins University Award: "Alternatives to Animal Testing" for the development of a new in vitro assay for detection of invasive potential of tumor cells.

1996: Award presentation at the European Conference on Experimental AIDS Research (ECEAR), Cannes, France,10-13 March 1996

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2000 Winner of the Florence Women Award (Firenze Donna) for the sector of Scientific Research, for her studies on HIV-Tat

2004 “Amelia Earhart” Award (Zonta Club)2007 Berlucchi Award for Scientific Research

BOARD MEMBER OF THE FOLLOWING SCIENTIFIC ASSOCIATIONS

Past-President: Metastasis Research Society (MRS)President elect: Italian Society for Cancer Research (SIC)Member of the Board of Women in Cancer Research (WICR)

MEMBER OF THE FOLLOWING SCIENTIFIC ASSOCIATIONS

American Association for Cancer ResearchAmerican Society for Cell BiologyItalian Society of Pathology (SIP)Member of Rotary International

ASSOCIATE EDITOR OF SCIENTIFIC JOURNALS

Journal of the National Cancer Institute Cancer Research

MEMBER OF THE FOLLOWING EDITORIAL BOARDS OF SCIENTIFIC JOURNALS

Invasion and MetastasisInternational Journal of OncologyPathology Oncology ResearchInternational Journal of Biological MarkersClinical & Experimental Metastasis

LANGUAGES SPOKENNative ItalianEnglish (fluent)German (fluent)FrenchSpanish

TEACHING EXPERIENCE

- Adjunct professor, Faculty of Medicine, 1995-1996- Adjunct professor , Faculty of Mathematics, Physic and Natural Science: General Pathology 1998 -1999.- Adjunct professor , Faculty of Mathematics, Physic and Natural Science: General Pathology 1998 -2000.- Mentor of several Ph.D dissertations.

PATENTS AWARDED:

- “New uses of beta-gonadotropin” Inventors:A. Albini, G. Orengo with Ares-Serono.- “New applications of N-acetyl-cysteine” Inventors : S. De Flora, A. Albini with Zambon- "Peptides with chemotactic and anti- HIV activity” Inventors :A. Albini- “ Retroviral vectors encoding interferon beta for the gene therapy of Kaposi’s sarcoma”. Inventors: A. Albini, C.

Marchisone, D.M. Noonan, L. Santi.- “Retroviral vectors encoding interferon alpha for the gene therapy of Kaposi’s sarcoma”

Inventors: A. Albini, C. Marchisone, D.M. Noonan, L. Santi.- “Substances with anti-inflammatory activity” Inventors: A. Albini, R. Benelli, L. Santi.

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- “Antineoplastic activity of an isolated polymer molecule from a mediterranean marine sponge” Inventors: A. Albini and L. Paleari

- “Active peptide of Angiostatin” Inventors: A. Albini, M. Morini, R. Benelli, S. Minghelli, D. Noonan, R. Dell’Eva.

RESEARCH INTERESTS

Tumor progression, basement membranes, invasion, angiogenesis, microenvironment, “Angioprevention”.

Selected publications:

1. Dell’Eva R., Ambrosini C., Vannini N., Piaggio G., Albini A., Ferrari N. The Akt/NF-kB inhibitor Xanthohumol targets cell growth and angiogenesis in hematologic malignancies. Cancer. In Press. IF = 4,8

2. Dell'aica I, Niero R, Piazza F, Cabrelle A, Sartor L, Colalto C, Brunetta E, Lorusso G, Benelli R, Albini A, Calabrese F, Agostini C, Garbisa S. Hyperforin blocks neutrophil activation of MMP-9, motility and recruitment,and restrains inflammation-triggered angiogenesis and lung fibrosis. Pharmacol Exp Ther. 2007 May;321(2):492-500. Epub 2007 Feb 8. IF= 4,098.

3. Adriana Albini, Douglas M. Noonan and Nicoletta Ferrari. Molecular pathways for cancer angioprevention. Clinical Cancer Research. In Press. IF = 5,715.

4. Beatrice E. Bachmeier, Andreas G. Nerlich, Cristina M. Iancu, Michele Cilli, Erwin Schleicher, Roberta Vené, Raffaella Dell’Eva, Marianne Jochum, Adriana Albini and Ulrich Pfeffer. The chemopreventive polyphenol curcumin prevents hematogenous breast cancer metastases in immunodeficient mice. Cell Physiol Biochem. 2007;19(1-4):137-52. IF = 4,033.

5. Albini A, Sporn MD. The tumour microenvironment as a target for chemoprevention. Nature Cancer Review. 2007 Feb;7(2):139-47. IF= 31,694.

6. Indraccolo S, Pfeffer U, Minuzzo S, Esposito G, Roni V, Mandruzzato S, Ferrari N, Anfosso L, Dell'Eva R, Noonan DM, Chieco Bianchi L, Albini A, Amadori A. Identification of Genes Selectively Regulated by IFNs in Endothelial Cells. The Journal of Immunology. 2007 Jan 15;178(2):1122-35. IF = 6,387.

7. Larghero P, Venè R, Minghelli S, Travaini G, Morini M, Ferrari N, Pfeffer U, Noonan D, Albini A, Benelli R. Biological assays and genomic analysis reveal lipoic acid modulation of endothelial cell behavior and gene expression. Carcinogenesis. 2007 May;28(5):1008-20. Epub 2006 Nov 24. IF= 5,108.

8. Albini A, Benelli R. The chemoinvasion assay: a method to assess tumor and endothelial cell invasion and its modulation. Nature Protocols. 2007;2(3):504-11.

9. Venè R, Arena G, Poggi A, D'Arrigo C, Formino M, Noonan DM, Albini A, Tosetti F. Novel cell death pathways induced by 4HPR: therapeutic implications. Molecular Cancer Therapeutics. 2007 Jan;6(1):286-98. IF = 5,171

10. Secchiero P, Corallini F, Gonelli A, Dell’Eva R, Vitale M, Capitani S, Albini A, Zauli G. Anti-angiogenic activity of the MDM2 antagonist nutlin-3. Circulation Research. 2007 Jan 5;100(1):61-9. Epub 2006 Nov 30. IF = 9,408

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MODULO 2BIS

MODULO 2 BIS: DESCRIZIONE DEL CONTRIBUTO DI CIASCUNA UNITÀ OPERATIVAUNITÀ OPERATIVA: UO 13 Biobanca della BIOCHIMICA E GENETICA SOD NEURO-ONCOLOGIA SPERIMENTALE

RESPONSABILE SCIENTIFICO: PELLEGATTA SERENA

struttura di appartenenza : NEURO-ONCOLOGIA SPERIMENTALE funzione: CONTRATTISTA

indirizzo : VIA CELORIA 11, 20133 Milano

N. tel: 02/23942285 N. fax: 02/26681688

indirizzo E-mail: [email protected]

RAPPRESENTANTE LEGALE: nominativo:____Dott A. Moneta __

CONTRIBUTO SPECIFICO FORNITO AL PROGETTO (max 20 righe)

La Struttura di Neuro-Oncologia Sperimentale possiede una raccolta di circa 1500 campioni di tessuto e DNA di tumori cerebrali di pazienti operati principalmente nel Dipartimento di Neurochirurgia della Fondazione I.R.C.C.S. Istituto Neurologico Carlo Besta. Si tratta di una raccolta di materiale di qualità omogenea, corredato da informazioni dettagliate, e un sistema di qualità consolidato conforme agli standard internazionali di Cryomanagement gestiti da SOL SpA per l’Istituto Neurologico Carlo Besta.Questi campioni rappresentano una preziosa risorsa per la ricerca clinica e sperimentale che hanno consentito alla struttura di Neuro-Oncologia di creare un servizio indagini genetiche basate su tecniche molecolari interno ed esterno all’Istituto ed un’attiva interazione con la clinica.Il laboratorio, inoltre, ha sviluppato e mantiene procedure per l’isolamento di cellule staminali da pazienti affetti da glioblastoma. Queste linee cellulari, che sembrano costituire l’unica popolazione altamente tumorigenica all’interno della massa tumorale, sono un importante strumento di lavoro nella ricerca oncologica del laboratorio e vengono considerate un bersaglio preferenziale nell’ambito del progetto di immunoterapia con cellule dendritiche. Oltre ad essere importanti per il completamento delle indagini diagnostiche, sono oggetto di sempre più approfondite caratterizzazioni cellulari, molecolari e di profilo di espressione (DNA microarray), con l’intento di definire possibili strategie per migliorare l’efficacia dell’immunoterapia.Nell’attività del laboratorio questa banca di cellule ha contribuito ad importanti collaborazioni con centri nazionali ed internazionali tra cui SienaBiotech-Siena, Istituto Superiore di Sanità-Roma, Cedars-Sinai Medical Center-Los Angeles. La banca funziona anche in connessione con il Registro Tumori Cerebrali del nostro Istituto, pure coinvolto nel progetto 1.4 nell’ambito del programma 2.

METODOLOGIA (max 50 righe)Questa UO parteciperà ai lavori per la stesura dei documenti concordati nella riunione iniziale per la definizione della RIBBO allo scopo di partecipare alla rete nazionale. Inoltre effettuerà una analisi dei costi di fondazione e di funzionamento della biobanca (punto C). Questa UO parteciperà alla valutazione del bacino di raccolta (punto B) ed alla sua programmazione (punto D) allo scopo di ottimizzare le risorse e alla indagine sui sistemi informatici “open source” per lo scambio dei dati informatici (punto E). Infine questa UO parteciperà alla identificazione del punto di riferimento istituzionale per i contatti con le infrastrutture europee (punto F).

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Questa UO analizzerà l’inventario esistente per definire quali campioni possono essere resi disponibili e a quali termini nel rispetto delle norme vigenti sulla privacy e sui diritti del malato. Alla definizione delle tipologie di campioni, del bacino di raccolta e dei tempi necessari (punto A)

In particolare, questa UO focalizzerà la sua attenzione sulle metodiche per la gestione e conservazione dei campioni. Tutti i campioni biologici generati dalle Unità Operative (UO) della Fondazione I.R.C.C.S. Istituto Neurologico Carlo Besta (d’ora in poi detto “Istituto”) sono gestiti dal servizio CryoManagement (CM) di SOL SpA a partire dal 2003.Il materiale biologico di origine umana o animale, in fase liquida o in fase solida, viene conservato a temperature criogeniche in un’area dell’Istituto, adeguatamente strutturata e accessoriata definita criobanca (CB), gestita da SOL SpA e deputata alla conservazione e alla gestione dei campioni biologici inseriti nel circuito del servizio CM.

A- Inventario esistente La Struttura di Neuro-Oncologia Sperimentale ha raccolto a partire dall’anno 2000 circa 2000 campioni di tessuto da tumori cerebrali, di cui per il 50% possiede il corrispondente DNA tumorale e DNA linfocitario come controllo normale per indagini genetiche basate su tecniche molecolari (perdita di eterozigosi e metilazione del gene MGMT).B- Identificazione bacino di raccolta I campioni inventariati ad oggi comprendono:32% Glioblastomi Multiformi (GBM), 16% astrocitomi (pilocitici, anaplastici, fibrillari e gemistocitici), 12% oligoastrocitomi6% oligodendrogliomi27% meningiomi2% ependimomi1% medulloblastomi1% linfomi maligni3% lesioni espansive in attesa di conferma istologicaCirca il 72% di tutti i campioni provengono da pazienti operati presso le neurochirurgie dell’Istituto, e di questi il 60% extra-regionale, senza preferenze di alcun tipo nel reclutamento.Tra i GBM il 5% è rappresentato da recidive che vengono ugualmente catalogate per gli studi diagnostici e le indagini genetiche.

C- Identificazione dei costi Le sorgenti di finanziamento per coprire i costi di funzionamento e di istituzione sono gestiti dall’Istituto e sono di provenienza sia regionale sia statale. Verrà effettuata una valutazione complessiva dei costi di fondazione e di funzionamento della struttura.

E- Collegamento informatico Tutti i campioni possono essere resi noti ed inseriti all’interno del Software Cryomanagement, che comprende non solo la gestione dei campioni e dei contenitori ma anche degli utenti del servizio.I dati dei pazienti possono essere continuamente aggiornati sul database della CB che utilizza il software Access. Il programma consente di raggruppare i campioni sulla base della caratterizzazione istologica, delle indagini genetiche condotte o da condurre, della provenienza del tessuto. La creazione di gruppi (query) e sottogruppi rende più semplici eventuali analisi statistiche su tutti i campioni. La compatibilità e la disponibilità per una connessione elettronica con un database unificato centrale verrà esplorata in collaborazione con l’UO 1.

LXXXI

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Alleanza Contro il Cancro (ACC) – Istituto Superiore di Sanità (ISS) Art.3 DM 21 luglio 2006 - Programma Straordinario di Ricerca Oncologica 2006Programma 2 “Integrazione delle attività di ricerca attraverso la costruzione di strutture e reti di collaborazione interistituzionali”

MODULO 2BIS

RISORSE UMANE

Personale dedicato alle attività del progetto (in mesi-uomo):

1.tipologia: (interna/esterna) _int qualifica: __tecnico di laboratorio____ competenza: _tecnico specializzato_____ mesi-uomo dedicati: _12/12_

2. tipologia: (interna/esterna) ____est (ditta SOL) qualifica: ___tecnico di laboratorio____ competenza: _________tecnico specializzato mesi-uomo dedicati: _4/12

3. tipologia: (interna/esterna) ______int______ qualifica: ___contrattista__ competenza: _______biologo___________ mesi-uomo dedicati: 9/12

4. tipologia: (interna/esterna) ___int_______________ qualifica: ______borsista___________ competenza: _____________biologo__________________ mesi-uomo dedicati: _4/12_

LXXXII

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MODULO 2BIS

COMPOSIZIONE DEI COSTI DELL’UNITÀ OPERATIVA Voci di costo e breve descrizione Totale di cui a carico dei fondi ministeriali

1. Personale dipendente 60000__ NULLAUn tecnico laureato_____________________________________________

2. Personale a contratto/consulenza/borsa di studio 30000__ 10.000___________un borsista junior___________________________________un contrattista__________________________________un contrattista__________________________________________________________________ 3. Missioni 3000__ _____ nulla__________________________________________________________________________________________________________________________________________

4. Attrezzature (solo a noleggio o leasing): 18.000_____Dewar in criobanca (500euro/mese)Centrifuga da banco refrigerata 10.000__________________________________________________________________________________________5. Materiale di consumo 18000____ __3.000_______________________________________________________________________________________________________________________________________

6. Pubblicazioni / organizzazione convegni, ecc. 3000_____ nulla________ ___________________________________________________________________________________________________________________________________

7. Elaborazione dati (specificare) ___2000_______ __nulla_____________________________________________________________________________________________________________________________________

8. Spese generali delle strutture coinvolte (specificare) ____10000______ __2.000____________________________________________________________________________________________________________________________________

TOTALE ___154000________ 15.000_

MODULO 2BIS

LXXXIII

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Curriculum Vitae del Responsabile Scientifico dell’Unità Operativa (max 1 pagina)

Serena PellegattaFondazione I.R.C.C.S Istituto Neurologico C. Besta

1999 Laurea in Scienze Biologiche, Università degli studi Milano 2000-2001 Borsista pressoIstituto Nazionale Tumori, Milano (Human Tumor Immunobiology Unit)

dal 2002 al 2005 Borsista presso Istituto Neuorologico C.Besta, Milano (Experimental Neuro-Oncology Unit)

2004 Specializzazione in Applicazioni BiotecnologicheUniversità degli studi, Milano

dal 2005 Contrattista presso Istituto Neuorologico C.Besta, Milano (Experimental Neuro-Oncology Unit)

dal 2005 PhD Student in “Molecular and Translation Medicine-DIMET” Università Milano Bicocca

Pubblicazioni

Pellegatta S, Poliani PL, Corno D, Menghi F, Ghielmetti F, Suarez-Merino B, Caldera V, Nava S, Ravanini M, Facchetti F, Bruzzone MG, Finocchiaro G.NEUROSPHERES ENRICHED IN CANCER STEM-LIKE CELLS ARE HIGHLY EFFECTIVE IN ELICITING A DENDRITIC CELL-MEDIATED IMMUNE RESPONSE AGAINST MALIGNANT GLIOMAS.Cancer Res. 2006 Nov 1;66(21):10247-52.

S. Pellegatta, P.L. Poliani, D.Corno, M.Grisoli, M.Cusimano, F. Ubiali, F. Baggi, MG. Bruzzone and G. FinocchiaroDENDRITIC CELLS PULSED WITH GLIOMA LYSATES INDUCE IMMUNITY AGAINST SYNGENEIC INTRACRANIAL GLIOMAS AND INCREASE SURVIVAL OF TUMOR-BEARING MICE.Neurological Research 2006, Jul;28(5):527-31.

Serena Pellegatta, Patrizia Tunici, Luigi Poliani, Diego Dolcetta, Laura Cajola, Cristina Colombelli, Emilio Ciusani, Stefano Di Donato, and Gaetano FinocchiaroTHE THERAPEUTIC POTENTIAL OF NEURAL STEM/PROGENITOR CELLS IN MURINE GLOBOID CELL LEUKODYSTROPHY IS CONDITIONED BY MACROPHAGE/MICROGLIA ACTIVATION.NEUROBIOL DIS. 2006 FEB; 21(2):314-23

Serena Pellegatta and Gaetano FinocchiaroCELL THERAPIES IN NEURO-ONCOLOGYNeurological Science, 2005, Vol 26, Suppl 1:S43-45Patrizia Tunici, Serena Pellegatta & Gaetano Finocchiaro“THE POTENTIAL OF STEM CELLS FOR THE TREATMENT OF TUMOR AND GLOBOID CELL LEUKODYSTROPHY”.Cytotechnology, 2003; 41; 99; 101

M. Sensi, S. Pellegatta, C. Vegetti, G. Nicolini, G. Parmiani, A. Anichini. “IDENTIFICATION OF A NOVEL GP100/PMEL17 PEPTIDE PRESENTED BY HLA-A*6801 AND RECOGNIZED ON HUMAN MELANOMA BY CYTOLITIC T CELL CLONES”.“Tissue Antigens” 2002 Apr; 59(4):273-279

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MODULO 2BIS

MODULO 2 BIS: DESCRIZIONE DEL CONTRIBUTO DI CIASCUNA UNITÀ OPERATIVA(Si devono presentare tanti moduli 2 bis quante sono le Unità Operative coinvolte)

UNITÀ OPERATIVA: UO 14 Biobanca della Ematologia e Trapianto di Midollo; IRCCS San Raffaele

RESPONSABILE SCIENTIFICO: Ciceri Fabio

struttura di appartenenza : Istituto Scientifico IRCCS H San Raffaele funzione: Direttore Unità Operativa Complessa

Ematologia

indirizzo : via Olgettina 60, 20132 Milano

N. tel: 02 2643 3903 N. fax: 02 2643 4760

indirizzo E-mail: [email protected]

RAPPRESENTANTE LEGALE: dr Renato Botti

CONTRIBUTO SPECIFICO FORNITO AL PROGETTO (max 20 righe) “Northern Italy Leukemia Group” (NILG) è un gruppo cooperativo di studio per la ricerca e cura di pazienti con leucemia acuta (www.nilg.it). Il gruppo è attivo dal 1991 e attualmente è costituito da 14 centri di consolidata esperienza di Ematologia Clinica e Trapianto di Midollo, in prevalenza localizzati nella stessa area geografica dell’Italia del Nord. Il gruppo NILG è coinvolto attivamente nell’ European Leukemia Network, del quale è un "leading participant". Obiettivi principali del gruppo sono lo studio della caratterizzazione prognostica dei pazienti con leucemia acuta e lo sviluppo di strategie terapeutiche orientate al rischio prognostico, al fine di migliorare il risultato curativo globale. Nel corso degli ultimi studi clinici prospettici (anni 2000-2006), il gruppo ha reclutato stabilmente oltre 15 pazienti/mese con nuova diagnosi di leucemia acuta, e specificatamente 11 pazienti/mese con leucemia mieloide acuta e 4 pazienti/mese con nuova diagnosi di leucemia acuta linfoblastica. Parte integrante del NILG sono il laboratorio di Ematologia Sperimentale del Cancer Immunotherapy and Gene Therapy Program dell’Istituto San Raffaele, il laboratorio di Ematologia Molecolare “Paolo Belli” degli Ospedali Riuniti di Bergamo, il laboratorio di Terapia Cellulare “G. Lanzani”di Bergamo, e il Dipartimento di Epidemiologia del Consorzio Mario Negri Sud.I pazienti arruolati prospetticamente a questi studi, sono stati registrati in un database centralizzato dal centro coordinatore di Bergamo. Campioni di leucemia alla diagnosi sono stati raccolti e conservati secondo procedure standard di congelamento vitale di cellule, presso i laboratori NILG. Il materiale ad oggi raccolto, conta su oltre 1000 campioni di leucemia acuta raccolti in pazienti di cui sono note informazioni alla diagnosi di rischio clinico, citogenetico e di tipizzazione molecolare per le note alterazioni. METODOLOGIA (max 50 righe)Questa UO parteciperà ai lavori per la stesura dei documenti concordati nella riunione iniziale per la definizione della RIBBO allo scopo di partecipare alla rete nazionale. Inoltre effettuerà una analisi dei costi di fondazione e di funzionamento della biobanca (punto C). Questa UO parteciperà alla valutazione del bacino di raccolta (punto B) ed alla sua programmazione (punto D) allo scopo di ottimizzare le risorse e alla indagine sui sistemi informatici “open source” per lo scambio dei dati informatici (punto E).

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Infine questa UO parteciperà alla identificazione del punto di riferimento istituzionale per i contatti con le infrastrutture europee (punto F). Questa UO analizzerà l’inventario esistente per definire quali campioni possono essere resi disponibili e a quali termini nel rispetto delle norme vigenti sulla privacy e sui diritti del malato. Alla definizione delle tipologie di campioni, del bacino di raccolta e dei tempi necessari (punto A)

In particolare, questa UO focalizzerà la sua attenzione sulle metodiche per la gestione e conservazione dei campioni derivati da studi clinici. Disegno degli studi. Il NILG ha in corso 2 studi prospettici per la cura della leucemia acuta mieloide (AML 02/06) e linfoblastica (ALL10/07). Obiettivi primari degli studi è valutare la remissione completa (RC), la durata della remissione, la sopravvivenza globale e la tossicità (eventi avversi severi). Obiettivi secondari sono la fattibilità ed efficacia dei trattamenti in differenti fasce di età adulta e nei differenti gruppi di rischio e la realizzazione di un progetto di “leukemia-bank” centralizzato.Popolazione in studio. Studio AML 02/06: Diagnosi di leucemia acuta mieloide, di mielodisplasia ad alto rischio (RAEB-2), sia de-novo che secondarie a chemio-radioterapia. Studio ALL 10/07: diagnosi di leukemia acuta linfoblastica. Dopo approvazione dei rispettivi CE dei centri NILG, è previsto con inizio nel Febbraio 2007, un arruolamento di 2 anni consecutivi di un totale di 250 pazienti (studio AML 02/06) e di 200 pazienti (studio ALL 10/07). Centralizzazione della raccolta dati. I centri NILG sono collegati on-line via web al centro coordinatore (Bergamo) e al Centro Raccolta dati (Consorzio Mario Negri Sud) tramite un database NILG dedicato alla raccolta dei dati clinici, dei dati di raccolta del materiale biologico eseguita nei laboratori NILG di Milano hSR e di Bergamo, alla randomizzazione, e in ottemperanza ai requisiti della direttiva Europea di Good Clinical Practices (GCP) alla segnalazione degli Eventi Avversi Severi. I dati sono raccolti previo ottenimento del consenso informato del paziente. Caratterizzazione biologica centralizzata: programma in atto di “leukemia bank”. Alla diagnosi, materiale cellulare midollare dei pazienti di tutti i centri viene raccolto secondo protocollo definito (www.nilg.it/protocols/) , inviato al laboratorio NILG “Paolo Belli” e al laboratorio hSR di Ematologia Sperimentale. Tale materiale viene processato secondo protocollo definito e su tale materiale viene eseguita un’estesa caratterizzazione biologica per le note alterazioni molecolari (riarrangiamenti cromosomici, mutazioni di FLT3 etc) e una ricerca quantitativa dell’espressione di WT1 e NPM per la valutazione della malattia minima residua midollare in corso di follow-up. Inoltre, materiale midollare di tutti i pazienti registrati, viene conservato mediante congelamento vitale o estrazione di DNA/RNA presso il laboratorio di Terapia Cellulare “G. Lanzani”. I dati biologici relativi ai campioni della “NILG Leukemia Bank”, sono correlati alle informazioni cliniche ed epidemiologiche raccolte nel Database NILG del Consorzio Mario Negri Sud. Le informazioni relative ai campioni di leucemia raccolti e alle correlazioni clinico-biologiche sono accessibili a tutti i centri partecipanti NILG. Il materiale raccolto è a disposizione degli investigatori NILG previa a approvazione di un disegno di studio biologico da parte del board dei principal investigators NILG. La registrazione di tutti i casi di leucemia acuta mieloide e linfoblastica in pazienti adulti osservati nei centri NILG, ha il valore aggiunto di censimento prospettico della patologia per studi epidemiologici di particolare valore in ragione della dominante omogeneità di area geografica dei centri NILG; viene valutata inoltre la reale applicabilità delle strategie terapeutiche previste dal protocollo in pazienti sino a 70 anni di età. Le osservazioni che emergeranno nella fascia di età > 60 anni, saranno di particolare rilievo nella definizione del potenziale curativo di trattamenti intensificati proprio nella fascia di picco di incidenza anagrafica per questa patologia.

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MODULO 2BIS

RISORSE UMANE

Personale dedicato alle attività del progetto (in mesi-uomo):

1.tipologia: interna qualifica: coordinatore NILG competenza: medico mesi-uomo dedicati: 2

2. tipologia: interna/ qualifica: coordinatore progetto leukemia-bank NILG competenza: medico mesi-uomo dedicati: 12

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MODULO 2BIS

COMPOSIZIONE DEI COSTI DELL’UNITÀ OPERATIVA Voci di costo e breve descrizione Totale di cui a carico dei fondi ministeriali

1. Personale dipendente 120000 NULLAMedico Coordinatore NILG__________________________________________________________________________________________

2. Personale a contratto/consulenza/borsa di studio 40000 15.000 Medico coordinatore progetto leukemia-bank NILG_______________________________________________________________________________________________________________________________________ 3. Missioni ________ _______________________________________________________________________________________________________________________________________________

4. Attrezzature (solo a noleggio o leasing): ________ ____________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________________

5. Materiale di consumo _________ _____________________________________________________________________________________________________________________________________________

6. Pubblicazioni / organizzazione convegni, ecc. _________ ___________ ___________________________________________________________________________________________________________________________________

7. Elaborazione dati (specificare) __________ _____________________________________________________________________________________________________________________________________________

8. Spese generali delle strutture coinvolte (specificare) _10000__ ____NULLA __________________________________________________________________________________________________________________________________

TOTALE 170000,00 15.000

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MODULO 2BIS

Curriculum Vitae del Responsabile Scientifico dell’Unità Operativa (max 1 pagina)(PERIODO DI RIFERIMENTO: ULTIMI 5 ANNI; INDICARE ANCHE LE 10 PUBBLICAZIONI SCIENTIFICHE RITENUTE PIÙ SIGNIFICATIVE, CON PARTICOLARE RIFERIMENTO A QUELLE DELL’AREA TEMATICA SCIENTIFICA SULLA QUALE INSISTE IL PROGETTO)

CURRICULUM VITAE Fabio Ciceri, M.D.

Dati PersonaliData di nascita: 29 luglio 1964 Milano, ItalyIndirizzo U.O. Ematologia e Unita’ Trapianto di Midollo Via Olgettina 60, Istituto Scientifico H.S. Raffaele 20132 Milano, Italia

tel 02 26437703; BMT unit ext 3903; fax 0039 02 26434760; E-mail [email protected] di studio1989 Laurea in Medicina e Chirurgia, Università di Pavia1995 Specializzazione in Reumatologia, Università di Ferrara2001 Specializzazione in Ematologia, Università di Ferrara

Esperienza professionale- Training in Medicina Interna, Università di Pavia, 1986-1989 - Fellowship in Cancer Research, Università of Milano 1992- Direttore, Unità Semplice di Trapianto di Midollo, Istituto Scientifico H.S. Raffaele, 2001 – Ottobre 2005- Direttore, Unità Complessa di Ematologia e Trapianto di Midollo, Istituto Scientifico H.S. Raffaele, da ottobre 2005 Pubblicazioni selezionate

1. Bonini C., Grez M., Traversari, C., Ciceri F., Marktel S., Ferrari G., Dinauer M., Sadat M., Aiuti A., Deola S., Radrizzani M., Hagenbeek A., Apperley J., Ebeling S., Martens A., Kolb H.J., Weber M., Lotti F., Grande A., Weissinger, E. Bueren J.A., Lamana M., Falkenburg J.H.F., Heemskerk M.H.M., Austin T., Kornblau S., Marini F., Benati C., Magnani Z., Cazzaniga S., Toma S., Gallo-Stampino C., Introna M., Slavin M., Greenberg P.D., Bregni M., Mavilio F. and Bordignon C.. Safety of Retroviral Gene Marking with a Truncated NGF Receptor. Nature Medicine 2003, 9:367-9.

2. Rita Clementi, Lorenzo Dagna, Umberto Dianzani, Loïc Dupré, Irma Dianzani, Maurilio Ponzoni, Angela Cometa, Annalisa Chiocchetti, Maria Grazia Sabbadini, Claudio Rugarli, Fabio Ciceri, Rita Maccario, Franco Locatelli7, Cesare Danesino, Marina Ferrarini, Marco Bregni. Inherited Perforin and Fas mutations in a patient with autoimmune lymphoproliferative syndrome and lymphoma. N Engl J Med 2004 Sep 30;351(14):1419-24.

3. Fabio Ciceri, Chiara Bonini, Corrado Gallo Stampino and Claudio Bordignon Modulation of Graft-versus-Host Disease by suicide-gene transduced donor T lymphocytes: clinical applications in mismatched transplantation. Cytotherapy, 2005;7(2):144-9.

4. Recchia A, Bonini C, Magnani Z, Urbinati F, Sartori D, Muraro S, Tagliafico E, Bondanza A, Stanghellini MT, Bernardi M, Pescarollo A, Ciceri F, Bordignon C, Mavilio F. Retroviral vector integration deregulates gene expression but has no consequence on the biology and function of transplanted T cells. Proc Natl Acad Sci U S A. 2006 Jan 31;103(5):1457-62. Epub 2006 Jan 23.

5. Ciceri F, Bonini C, Marktel S, Zappone E, Servida P, Bernardi M, Pescarollo A, Bondanza A, Peccatori J, Rossini S, Magnani Z, Salomoni M, Benati C, Ponzoni M, Callegaro L, Corradini P, Bregni M, Traversari C, Bordignon C.Antitumor effects of HSV-TK-engineered donor lymphocytes after allogeneic stem-cell transplantation. Blood. 2007 Jun 1;109(11):4698-707. Epub 2007 Feb 27.

6. Traversari C, Marktel S, Magnani Z, Mangia P, Russo V, Ciceri F, Bonini C, Bordignon C.The potential immunogenicity of the TK suicide gene does not prevent full clinical benefit associated with the use of TK-transduced donor lymphocytes in HSCT for hematologic malignancies. Blood. 2007 Jun 1;109(11):4708-15. Epub 2007 Feb 27.

7. Bonini C, Bondanza A, Perna SK, Kaneko S, Traversari C, Ciceri F, Bordignon C. The Suicide Gene Therapy Challenge: How to Improve a Successful Gene Therapy Approach. Mol Ther. 2007 May 8; [Epub ahead of print]

LXXXIX