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1 LICEO GINNASIO “JACOPO STELLINI” Piazza I Maggio, 26 - 33100 Udine Tel. 0432 – 504577 Fax. 0432 – 511490 Codice fiscale 80023240304 e-mail: [email protected] - Indirizzo Internet: www.stelliniudine.it - PEC: [email protected] MODELLO DI PROGRAMMAZIONE DISCIPLINARE PER COMPETENZE ISTITUTO: Liceo Classico “Stellini” ANNO SCOLASTICO: 2013/2014 INDIRIZZO Piazza I Maggio, 26 CLASSE: IV ginnasio SEZIONE: C DISCIPLINA: Scienze della terra e chimica DOCENTE: prof.ssa Viotto Maria QUADRO ORARIO (n. ore settimanali nella classe). 2 1. FINALITA’ Finalità formative generali La finalità della scuola in cui si opera è quella di fornire una conoscenza disciplinare completa e una metodologia tipica delle scienze naturali, in particolare delle scienze della terra, della chimica e della biologia . L’apprendimento disciplinare segue una scansione ispirata a criteri di gradualità, ricorsività, di connessione e di sinergia tra le discipline che formano il corso di scienze naturali le quali, pur nel pieno rispetto della loro specificità, sono sviluppate in senso armonico e coordinato. Lo sviluppo storico e concettuale delle discipline, sia in senso temporale, sia per i loro nessi con tutta la realtà culturale, sociale, economica e tecnologica dei periodi in cui sono sviluppate, viene opportunamente evidenziato, sottolineando le reciproche influenze tra i vari ambiti del pensiero e della cultura. 2. ANALISI DELLA SITUAZIONE DI PARTENZA PROFILO GENERALE DELLA CLASSE (caratteristiche cognitive, comportamentali, atteggiamento verso la materia, interessi, partecipazione...) La classe è formata da 19 allievi che dimostrano una discreta motivazione allo studio della disciplina e un sufficiente interesse. La partecipazione è ordinata ed efficace e non deve richiedere un continuo

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LICEO GINNASIO “JACOPO STELLINI”

Piazza I Maggio, 26 - 33100 Udine Tel. 0432 – 504577 Fax. 0432 – 511490 Codice fiscale 80023240304

e-mail: [email protected] - Indirizzo Internet: www.stelliniudine.it - PEC: [email protected] MODELLO DI PROGRAMMAZIONE DISCIPLINARE PER COMPETENZE ISTITUTO: Liceo Classico “Stellini” ANNO SCOLASTICO: 2013/2014

INDIRIZZO Piazza I Maggio, 26 CLASSE: IV ginnasio SEZIONE: C DISCIPLINA: Scienze della terra e chimica DOCENTE: prof.ssa Viotto Maria QUADRO ORARIO (n. ore settimanali nella classe). 2 1. FINALITA’ Finalità formative generali La finalità della scuola in cui si opera è quella di fornire una conoscenza disciplinare completa e una metodologia tipica delle scienze naturali, in particolare delle scienze della terra, della chimica e della biologia . L’apprendimento disciplinare segue una scansione ispirata a criteri di gradualità, ricorsività, di connessione e di sinergia tra le discipline che formano il corso di scienze naturali le quali, pur nel pieno rispetto della loro specificità, sono sviluppate in senso armonico e coordinato. Lo sviluppo storico e concettuale delle discipline, sia in senso temporale, sia per i loro nessi con tutta la realtà culturale, sociale, economica e tecnologica dei periodi in cui sono sviluppate, viene opportunamente evidenziato, sottolineando le reciproche influenze tra i vari ambiti del pensiero e della cultura. 2. ANALISI DELLA SITUAZIONE DI PARTENZA PROFILO GENERALE DELLA CLASSE (caratteristiche cognitive, comportamentali, atteggiamento verso la materia, interessi, partecipazione...) La classe è formata da 19 allievi che dimostrano una discreta motivazione allo studio della disciplina e un sufficiente interesse. La partecipazione è ordinata ed efficace e non deve richiedere un continuo

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controllo. L’autonomia di studio a casa e l’impegno in classe sono puntuali nella maggior parte dei casi, ma non sempre precisi. I livelli di partenza rilevati risultano complessivamente omogenei per il gruppo classe. Non si rilevano difficoltà nell’esposizione dei contenuti sia quando devono essere compiuti collegamenti logici sia nell’uso della terminologia specifica. Alcuni allievi evidenziano incertezze nell’applicazione dei contenuti appresi, per altri la conoscenza e la comprensione degli stessi è corretta e consente loro di effettuare ragionamenti coerenti nell’analisi delle informazioni._ FONTI DI RILEVAZIONE DEI DATI: La situazione iniziale delle classi è stata rilevata mediante l’uso di test di ingresso di tipo strutturato, miranti a verificare il raggiungimento degli obiettivi indicati nei programmi degli anni scolastici precedenti e le conoscenze ed abilità che dovrebbero essere state raggiunte .Le prove di ingresso effettuate hanno permesso di valutare le conoscenze degli allievi e le abilità raggiunte e sono da considerarsi i necessari prerequisiti

□ griglie, questionari conoscitivi, test socio-metrici (se si, specificare quali)………………………………..

x□ tecniche di osservazione

x□ colloqui con gli alunni

x□ colloqui con le famiglie

□ colloqui con gli insegnanti della scuola secondaria di I grado LIVELLI DI PROFITTO DISCIPLINA D’INSEGNAMENTO SCIENZE DELLA TERRA E CHIMICA

LIVELLO BASSO (voti inferiori alla sufficienza)_____________ N. Alunni: 3 (%)…16………

LIVELLO MEDIO (voti 6-7) ___________________ N. Alunni: 12 (%)……63……

LIVELLO ALTO ( voti 8-9-10) _________________ N. Alunni: 4 (%)……21……

1° Livello (ottimo)

2° Livello (buono)

3° Livello (discreto)

4° Livello (sufficiente)

5° Livello (mediocre)

6° Livello (insufficiente)

7° Livello (grav.insufficiente)

Alunni N. 1

Alunni N. 5

Alunni N. 7

Alunni N. 3

Alunni N. 3

Alunni N. -

Alunni N. -

PROVE UTILIZZATE PER LA RILEVAZIONE DEI REQUISITI INIZIALI: Test di ingresso strutturato

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3. QUADRO DEGLI OBIETTIVI DI COMPETENZA La programmazione disciplinare del biennio si propone di perseguire il conseguimento delle competenze di base per l’asse scientifico tecnologico previste dalla certificazione ministeriale (D.M. 27/01/2010 n. 9). A tal fine il Dipartimento di Scienze Naturali ha stabilito di collocare lo studio delle Scienze della Terra, unitamente ad un primo approccio allo studio della Chimica, al primo anno e di privilegiare i nuclei tematici di seguito indicati, di cui ha individuato anche le abilità e le competenze che lo studente deve raggiungere. Tali nuclei tematici avranno livelli di approfondimento adeguati al diverso contesto culturale di ogni classe e adattamenti aderenti alla programmazione di ciascun Consiglio di Classe. oo ASSE CULTURALE DEI LINGUAGGI oo ASSE CULTURALE MATEMATICO xoo ASSE CULTURALE SCIENTIFICO TECNOLOGICO oo ASSE CULTURALE STORICO-SOCIALE

Competenze disciplinari del Biennio Obiettivi generali di competenza della disciplina definiti all’interno dei Dipartimenti disciplinari

1. Osservare, descrivere, ed analizzare fenomeni appartenenti alla realtà naturale e artificiale e riconoscere nelle varie forme i concetti di sistema e di complessità. 2 Analizzare qualitativamente e quantitativamente fenomeni legati alle trasformazioni di energia a partire dall’esperienza. 3 Essere consapevole delle potenzialità e dei limiti delle tecnologie nel contesto culturale e sociale in cui vengono applicate.

ARTICOLAZIONE DELLE COMPETENZE IN ABILITA’ E CONOSCENZE COMPETENZE ABILITA’/CAPACITA’ CONOSCENZE 1, 2, 3

1. Saper utilizzare modelli appropriati per interpretare fenomeni 2. Progettare le diverse fasi di un esperimento controllato 3. Sviluppare un’attenzione critica rispetto alle ricadute ambientali dei processi chimici

La chimica e il metodo sperimentale

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1.Associare a ciascuna grandezza l’unità di misura appropriata 2. Ragionare con gli ordini di grandezza 3. Esprimere il risultato di una misura con il corretto numero di cifre significative

Uniformità delle misure: il Sistema Internazionale

1, 2

1. Identificare gli stati fisici della materia secondo il modello particellare 2. Costruire, leggere e interpretare i

La materia

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grafici sui passaggi di stato 1 ,2, 3

1. Saper riprodurre graficamente orbite e caratteristiche dei corpi del Sistema Solare 2. Ricondurre le caratteristiche dei pianeti alla tipologia cui appartengono

L’Universo interno a noi

1, 2, 3 1. Individuare i fattori responsabili dei principali moti dell’idrosfera marina 2. Calcolare l’ora nella quale in una località si ripeterà un’alta o una bassa marea 3. Analizzare le relazioni tra l’ambiente abiotico e le forme viventi per interpretare le modificazioni di origine antropica e comprenderne le ricadute future

Il sistema Terra: l’idrosfera marina

1, 2, 3 1. Dedurre la portata di un fiume date l’area della sezione trasversale dell’alveo e la velocità dell’acqua 2. Distinguere i vari elementi che formano un ghiacciaio 3. Analizzare le relazioni tra l’ambiente abiotico e le forme viventi per interpretare le modificazioni ambientali di origine antropica e comprenderne le ricadute future

L’idrosfera continentale

4. CONTENUTI DEL PROGRAMMA (E’ possibile esporli anche per moduli ed unità didattiche, indicando i rispettivi tempi di realizzazione. Specificare eventuali approfondimenti)

Moduli e tempi Unità didattiche COMPETENZE La chimica e il metodo sperimentale (4 lezioni)

1. La chimica è una scienza sperimentale: studio controllato dei fenomeni 2. Leggi e teorie

1,2,3

Uniformità delle misure: il Sistema Internazionale (7 lezioni)

1. SI e unità di misura 2. Le grandezze fondamentali 3. Le grandezze derivate 4. Grandezze estensive e intensive 5. Le cifre significative di una misura 6. Accuratezza e precisione

1

La materia (12 lezioni)

1. Gli stati della materi 2. Passaggi di stato

1,2

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3. Natura corpuscolare della materia: interpretazione dei passaggi di stato 4. Sostanze pure e miscugli 5. Metodi di separazione 6. Trasformazioni fisiche e trasformazioni chimiche 7. Elementi e composti 8. La tavola periodica (cenni) 9) Formule chimiche

L’Universo intorno a noi (7 lezioni)

1. Il concetto di sfera celeste e gli strumenti dell’astronomia 2. Origine dell’Universo 3. Stelle e galassie 4. Com’è fatto il Sistema Solare 5. Com’è fatto il Sole 6. La legge di gravitazione universale 8. Le caratteristiche dei pianeti del Sistema Solare 9. Le scoperte recenti

1,2,3

Il sistema Terra: l’idrosfera marina (9 lezioni)

1. Equilibrio dinamico tra le sfere geochimiche del sistema Terra: atmosfera, idrosfera e litosfera 2. Concetto di biosfera 3. La ripartizione dell’acqua nei serbatoi naturali del nostro pianeta 4. le caratteristiche delle acque marine 5. Le differenze tra oceani e mari 6. Le caratteristiche dei fondali oceanici 7. Origine e caratteristiche del moto ondoso 8. Le cause e il ritmo delle maree 9. L’origine delle correnti marine e la loro importanza per il clima e la vita sul pianeta 10. L’inquinamento delle acque marine

1,2,3

L’idrosfera continentale (7 lezioni)

1. Il ciclo dell’acqua 2. le caratteristiche che rendono una roccia permeabile o impermeabile 3. che cos’è una falda idrica 4. Le caratteristiche dei fiumi 5. Il bacino idrografico di un fiume 6. Tipologie di laghi 7. Caratteristiche e movimenti dei ghiacciai 8. l’inquinamento delle acque continentali

1,2,3

5. MODULI INTERIDISCIPLINARI (tra discipline dello stesso asse o di assi diversi) - Descrizione dell’architettura didattica ( ideazione ) Nel piano di lavoro ho deciso di porre particolare attenzione alle tematiche riguardanti la nostra Regione con la finalità di:

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- consolidare e sviluppare la capacità di lettura del territorio nei suoi aspetti naturali ed antropici; - far acquisire la consapevolezza della necessità di assumere atteggiamenti razionali e lungimiranti

per gli interventi di previsione e difesa dai rischi geologici, nell'ambito della pianificazione del territorio.

Gli studenti hanno dovuto dimostrare di essere in grado di: - riconoscere dati caratterizzanti il clima della nostra Regione ed individuare le relazioni esistenti tra

tali condizioni , l'idrografia , le forme dei rilievi, lo sviluppo dei suoli e le coperture vegetali; - descrivere le più evidenti caratteristiche geomorfologiche della nostra Regione riferendole agli

agenti responsabili del modellamento del paesaggio ed individuare le modificazioni prodotte o indotte dall'uomo sull'ambiente.

Il lavoro è stato svolto con la collaborazione dell’Insegnante di geografia e di italiano e sarà concluso con una visita in ambiente carsico. 6. ATTIVITA’ SVOLTE DAGLI STUDENTI La dimensione sperimentale è costitutiva della disciplina e il laboratorio è uno dei momenti più significativi in cui essa si esprime. I ragazzi saranno coinvolti mediante l’organizzazione e l’esecuzione di attività sperimentali che si potranno svolgere in classe o in laboratorio di chimica o di scienze dove trova collocazione la lavagna interattiva e quindi con supporti multimediali ( ad esempio: utilizzo di filmati, modelli ed esperimenti virtuali), oppure con la presentazione e discussione di piccoli lavori di elaborazione di dati sperimentali o infine sul campo in attività specifiche. Laboratori da effettuare: LABORATORIO: calcolo della densità di un corpo solido o liquido

LABORATORIO: utilizzare carta assorbente per separare miscugli omogenei

LABORATORIO: utilizzare una cartolina per la lettura del paesaggio naturale e/o modificato dall’uomo LABORATORIO: saper scegliere e applicare la tecnica corretta per separare le sostanze di una miscela. 7. METODOLOGIE - Lezioni frontali, lezioni in power point o con lavagna interattiva, appunti. - Verifiche di fine capitolo/sezione. - Libri di testo. - Uso di strumenti multimediali (LIM, DVD, ricerche sul web). - Laboratorio. - Uscite didattiche. Trattazione degli argomenti: nel corso dell’anno la trattazione degli argomenti sarà sviluppata dalla docente secondo i tempi, le modalità e le sequenze ritenuti più idonei alla classe. Collegamenti con altre discipline: potranno essere effettuati collegamenti con altre discipline anche sotto forma di UdA ( geografia e italiano). [] Lezione frontale; [] Lezione dialogata; [] Metodo induttivo; [] Metodo deduttivo; [] Metodo esperienziale e scientifico; []Ricerca individuale e/o di gruppo; [] Scoperta guidata; [] Lavoro di gruppo;

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8. MEZZI DIDATTICI [] Libri di testo : Titolo: CHIMICA PER NOI Vol. AB Autori: Tottola, Allegrezza, Righetti Casa Editrice: A. Mondadori Scuola Titolo: ELEMENTI DI SCIENZE DELLA TERRA Vol. unico Autori: Tarbuck, Lutgens Casa Edirice: linx [] Laboratori : di chimica e di scienze; [ ] Computer [ ] LIM []Lavagna luminosa; []Sussidi multimediali; []Testi di consultazione; []Fotocopie; 9. MODALITA' DI VERIFICA DEL LIVELLO DI APPRENDIMENTO MODALITÀ E STRUMENTI DI VERIFICA: Verifica formativa: All’inizio di ogni lezione si accerterà il grado di conoscenza e comprensione degli argomenti svolti e si procederà ad eventuali recuperi e correttivi. Durante tali accertamenti saranno incoraggiati interventi al fine di promuovere la partecipazione attiva, l’espressione orale e il ragionamento controllando le conoscenze. Verifica sommativa: Modulo per modulo verranno somministrati test di verifica scritta di tipo oggettivo che forniranno indicazioni per la valutazione delle abilità più semplici come la conoscenza della terminologia, la comprensione degli argomenti, la memorizzazione. Per livelli di apprendimento più complessi come la capacità di analisi, sintesi ed applicazione verranno utilizzate relazioni scritte, colloqui orali e l’analisi dei prodotti di lavori di gruppo e/o individuali. Per le prove strutturate oggettive la valutazione sarà possibile preparando opportune griglie analitiche ed individuando diverse fasce di livello in base al punteggio raggiunto. I criteri di valutazione seguenti saranno necessariamente graduati in relazione al livello di ciascuna classe.

TIPOLOGIA DI PROVE DI VERIFICA

SCANSIONE TEMPORALE

Prove scritte n° 1 Prove orali n° 2 Prove pratiche n° 1 [] Test; [] Questionari (Prove strutturate) [] Relazioni; [] Temi; [] Risoluzione di problemi ed esercizi; [] Interrogazioni; [] Prove pratiche; [] Osservazioni sul comportamento di lavoro (partecipazione, impegno,

N. verifiche sommative previste per quadrimestre N° 4 Scritte N._1_________

Orali N.__2___________ Pratiche N.__1_____________

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metodo di studio e di lavoro, etc.); MODALITÀ DI RECUPERO MODALITÀ DI APPROFONDIMENTO

• Recupero curriculare:

Per le ore di recupero, in coerenza con il POF, si adopereranno le seguenti strategie e metodologie didattiche: [] Riproposizione dei contenuti in forma diversificata; [] Attività guidate a crescente livello di difficoltà; [] Esercitazioni per migliorare il metodo di studio e di lavoro;

[] Rielaborazione e problematizzazione dei contenuti [] Impulso allo spirito critico e alla creatività [] Esercitazioni per affinare il metodo di studio e di lavoro

Attività previste per la valorizzazione delle eccellenze [] Impulso allo spirito critico e alla creatività [] Esercitazioni per affinare il metodo di studio e di lavoro

10. CRITERI DI VALUTAZIONE

[]Valutazione trasparente e condivisa, sia nei fini che nelle procedure; []Valutazione come sistematica verifica dell'efficacia della programmazione per eventuali aggiustamenti di impostazione; []Valutazione come impulso al massimo sviluppo della personalità (valutazione formativa); []Valutazione come confronto tra risultati ottenuti e risultati attesi, tenendo conto della situazione di partenza (valutazione sommativa); []Valutazione/misurazione dell'eventuale distanza degli apprendimenti degli alunni dallo standard di riferimento (valutazione comparativa); []Valutazione come incentivo alla costruzione di un realistico concetto di sé in funzione delle future scelte (valutazione orientativa). 11. COMPETENZE TRASVERSALI DI CITTADINANZA Quale specifico contributo può offrire la disciplina per lo sviluppo delle competenze chiave di cittadinanza, al termine del biennio. Formulare delle ipotesi operative, indicando attività e metodologie didattiche per alcune o tutte le competenze qui elencate (*) COMPETENZE GENERALI (2): Competenze di cittadinanza: - imparare ad imparare : utilizzando varie fonti e varie modalità di informazione e di formazione - formale, non formale ed informale -, anche in funzione dei tempi disponibili, delle proprie strategie e del proprio metodo di studio e di lavoro; - progettare: elaborare e realizzare progetti riguardanti lo sviluppo delle proprie attività di studio e di lavoro, utilizzando le conoscenze apprese per stabilire obiettivi significativi e

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realistici e le relative priorità, valutando i vincoli e le possibilità esistenti, definendo strategie di azione e verificando i risultati raggiunti; - rappresentare: eventi, fenomeni, principi, concetti, norme, procedure, atteggiamenti, stati d’animo, emozioni, ecc. utilizzando linguaggi diversi (verbale, matematico, scientifico, simbolico, ecc.) e diverse conoscenze disciplinari, mediante diversi supporti (cartacei, informatici e multimediali). - risolvere problemi: affrontare situazioni problematiche costruendo e verificando ipotesi, individuando le fonti e le risorse adeguate, raccogliendo e valutando i dati, proponendo soluzioni utilizzando, secondo il tipo di problema, contenuti e metodi - individuare collegamenti e relazioni: individuare e rappresentare, elaborando argomentazioni coerenti, collegamenti e relazioni tra fenomeni, eventi e concetti diversi, anche appartenenti a diversi ambiti disciplinari, e lontani nello spazio e nel tempo, cogliendone la natura sistemica, individuando analogie e differenze, coerenze ed incoerenze, cause ed effetti e la loro natura probabilistica; - acquisire ed interpretare l’informazione : acquisire ed interpretare criticamente l'informazione ricevuta nei diversi ambiti ed attraverso diversi strumenti comunicativi, valutandone l’attendibilità e l’utilità, distinguendo fatti e opinioni.

B) COMPETENZE DI RELAZIONE E INTERAZIONE

- comunicare : o comprendere messaggi di genere diverso (quotidiano, letterario, tecnico, scientifico) e di complessità diversa, trasmessi utilizzando linguaggi diversi (verbale, matematico, scientifico, simbolico, ecc.) mediante diversi supporti (cartacei, informatici e multimediali); - collaborare e partecipare: interagire in gruppo, comprendendo i diversi punti di vista, valorizzando le proprie e le altrui capacità, gestendo la conflittualità, contribuendo all’apprendimento comune ed alla realizzazione delle attività collettive, nel riconoscimento dei diritti fondamentali degli altri;

C) COMPETENZE LEGATE ALLO SVILUPPO DELLA PERSONA, NELLA COSTRUZIONE DEL SÉ

- agire in modo autonomo e responsabile : sapersi inserire in modo attivo e consapevole nella vita sociale e far valere al suo interno i propri diritti e bisogni riconoscendo al contempo quelli altrui, le opportunità comuni, i limiti, le regole, le responsabilità;

(*) Fare riferimento alla “Programmazione di Istituto organizzata per assi “, ai lavori del Dipartimento disciplinare e alla programmazione di classe. Udine, 17 febbraio 2014 Il Docente: prof. Maria Viotto