Modelli simulativi per le Scienze Cognitive

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Modelli simulativi per le Scienze Cognitive Paolo Bouquet (Università di Trento) Marco Casarotti (Università di Padova)

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Modelli simulativi per le Scienze Cognitive. Paolo Bouquet (Università di Trento) Marco Casarotti (Università di Padova). La regola del percettrone. - PowerPoint PPT Presentation

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Modelli simulativiper le Scienze Cognitive

Paolo Bouquet(Università di Trento)

Marco Casarotti(Università di Padova)

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La regola del percettroneUsata per reti feedforward con un unico strato di pesi sinaptici. Le unità di input e output possono utilizzano valori bipolari (-1, 1). Gli esempi di’addestramento sono costituiti da un vettore d’ingresso x e da una risposta desiderata t (target o teaching input).

L’output della rete per un certo vettore d’ingresso è calcolato con:

Questo valore viene confrontato con la risposta desiderata t. Se t e y differiscono (errore), i pesi sinaptici vengono modificati in base alla risposta corretta:

N

i 0

1 se 0

1 altrimenti

i iw xy

ii txw

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La regola delta• Simile alla regola del percettrone, ma applicabile a reti feedforward con un singolo strato di pesi e unità di output con attivazione continua e differenziabile:

• Descriviamo la prestazione della rete con una funzione di errore o funzione di costo, che si basa sullo scarto quadratico medio tra risposta desiderata t ed output effettivo y:

la funzione di costo E dipende unicamente dal valore delle connessioni sinaptiche W.

iiiW ytE 2)(

2

1

jiiij xytw )(

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L’apprendimento consiste nel minimizzare la funzione di costo E, modificando i pesi nella direzione opposta al gradiente della funzione stessa (discesa del gradiente):

Risolvendo l’equazione, otteniamo che il cambiamento dei pesi è dato dalla differenza tra target e output moltiplicata per l’attività presinaptica. La regola delta è plausibile dal punto di vista psico-biologico

e corrisponde formalmente alla regola di Rescorla-Wagner del condizionamento classico.

ijij w

Ew

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La backpropagation

• Deriva dalla regola delta, permette di calcolare l’errore di unità nascoste, attraverso la propagazione all’indietro dell’errore (da cui il nome dell’algoritmo) usando i pesi sinaptici che servono per la propagazione dell’attivazione.

• La propagazione all’indietro dell’errore rende l’algoritmo implausibile dal punto di vista biologico.

• Reti feedforward multistrato (con unità nascoste) possono risolvere un ampio insieme di trasformazioni NON lineari (es. XOR): algoritmo molto potente dal punto di vista computazionale.

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Input esterno

Output

Come calcolare l’errore?

Unità nascoste

Problema fondamentale

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Unità di output

1. Presentazione pattern d’ingresso

Unità nascoste

Unità di input

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Unità di output

2. Propagazione in avanti dell’attivazione

Unità nascoste

Unità di input

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Unità di output

2. Propagazione in avanti dell’attivazione

Unità nascoste

Unità di input

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Unità di output

2. Propagazione in avanti dell’attivazione

Unità nascoste

Unità di input

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Unità di output

2. Propagazione in avanti dell’attivazione

Unità nascoste

Unità di input

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Unità di output

3. Calcolo dell’errore delle unità di output

Unità nascoste

Unità di input

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Unità di output

4. Propagazione all’indietro dell’errore

Unità nascoste

Unità di input

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Unità di output

4. Propagazione all’indietro dell’errore

Unità nascoste

Unità di input

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Unità di output

5. Modifica dei pesi sinaptici

Unità nascoste

Unità di input

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Unità di output

5. Modifica dei pesi sinaptici

Unità nascoste

Unità di input

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Pro

• efficienza computazionale

• permette di addestrare reti con un qualsiasi numero di strati nascosti

Contro

• problema dei minimi locali

• discesa del gradiente lenta

Sviluppi

• numerose varianti introdotte per velocizzare la discesa del gradiente. La resilient backpropagation (Riedmiller & Braun, 1992), per esempio, utilizza solo il segno della derivata e non il valore.

• backpropagation through time (BPTT): permette di addestrare reti ricorrenti. L’algoritmo consente di apprendere serie temporali, estraendo come i dati cambiano nel tempo.