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CULTURA D’IMPRESA E DINTORNI MLmagazine.it Poste Italiane S.p.A. - Spedizioni in abbonamento postale - D.L. 353/2003 (conv. in L. 27/02/2004 n.46) Art. 1, comma 1, DCB Ancona LUGLIO ‘11 N°5 anno XVIII euro 1,00 Franco Fanini Creatore di Val Verde, gioiello architettonico nel cuore di Loreto A DUE PASSI DALLA BASILICA IL NOTO IMPRENDITORE LORETANO STA ULTIMANDO LA REALIZZAZIONE DI UN NUOVO QUARTIERE, ALL’INSEGNA DELL’ELEGANZA, DELLA PRATICITÀ E DEL “VERDE” ECONOMIA.LAVORO CULTURA.ATTUALITÀ STILE.DESIGN 180 DOSSIER FORMAZIONE E GIOVANI CONVIENE ANCORA LAUREARSI? 4 Rettori a confronto Giorgia Meloni IL MINISTRO ANTICIPA A ML LE MISURE PER I GIOVANI SPECIALE Guida all’estate Civitanova Danza Sferisterio Opera Festival Summer Jamboree Popsophia e altro ancora … EVENTI Santoni, IL NUOVO HEAD QUARTER PREMIO “MARCHIGIANI DELL’ANNO” 9 772036 758002 10005> ISSN 20367589

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CULTURA D’IMPRESA E DINTORNI

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LUGLIO ‘11 N°5 anno XVI I I euro 1,00

Franco FaniniCreatore di Val Verde, gioiello architettonico nel cuore di LoretoA due pAssi dAllA BAsilicA il noto imprenditore loretAno stA ultimAndo lA reAlizzAzione di un nuovo quArtiere, All’insegnA dell’elegAnzA, dellA prAticità e del “verde”

economia.lavorocultura.attualitàstile.design

180

DOSSIERFORMAZIONE E GIOVANICONvIENE aNCORa lauREaRsI?

4 Rettori a confronto

Giorgia Meloni Il MINIsTRO aNTICIpa a Ml lE MIsuRE pER I gIOvaNI

SPECIALEGuida all’estateCivitanova DanzaSferisterio Opera FestivalSummer JamboreePopsophiae altro ancora …

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Giorgia Meloni“IN ARRIVO AIUTI ALLE AZIENDE CHE ASSUMERANNO GIOVANI GENITORI PRECARI”

Marco Pacetti“BISOGNA ANTICIPARE LE ESIGENZE DEL MERCATO FORMANDO GIOVANI ALTAMENTE SPECIALIZZATI”

Stefano Pivato “È SBAGLIATO SCEGLIERE UN CORSO DI STUDI SULLA BASE DELLE PROSPETTIVE OCCUPAZIONALI”

Fulvio Esposito “LAUREARSI È E RESTA UN BUON INVESTIMENTO”

Marco Luchetti “DALLA REGIONE IMPORTANTI INCENTIVI”

Dossier Formazione e GiovaniCONVIENE LAUREARSI?

Università di San Marino Tutto pronto per il Parco Scientifico & TecnologicoUN NUOVO PROGETTO DI PARTENARIATO TRA PUBBLICO E PRIVATO, CON L’IMPRIMATUR DI BRUxELLES, COSTITUIRà UN’OCCASIONE IRRIPETIBILE PER IL MONTEFELTRO DI RISOLLEVARSI. SIAMO ANDATIA TROVARE L’ARTEFICE DELL’INIZIATIVA, IL RETTORE DELL’ATENEO DELLA REPUBBLICA DEL TITANO, GIORGIO PETRONI

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SOMMARIO

GiorgioPetroni 24

A CASA DI... Giampaolo BaioccoLE CASE PIù BELLE DELLE MARCHE 158

PaoloSubissati 44

MarioTimio 16

FrancoFanini 18

CREDITO34 UNA BANCA NUOVA STA NASCENDO SUL TERRITORIO: LA COSTITUENDA BANCA DI OSIMO

36 COME MIGLIORARE IL RAPPORTO BANCA-IMPRESA

INTERNAZIONALIZZAZIONE38 BPA PMI MARCHIGIANE, LA PARTITA SI GIOCA ALL’ESTERO

40 NUOVE OPPORTUNITà NELLA TUNISIA POST-RIVOLUZIONARIA

ALTO arTiGianaTo42 Artelier A PESARO qUATTRO DONNE PER UN NUOVO CONCETTO DI MODA ARTIGIANALE

VITA Da manaGer44 Paolo Subissati “NEL MIO LAVORO OGNI MOMENTO, OGNI PROGETTO, OGNI RISULTATO È UN PUNTO DI PARTENZA. IL MIO FUTURO È qUESTO”

46 CONTRIBUTI E banDi

BORSA48 IL FIRMAMENTO DELLE MARCHIGIANE qUOTATE

50 ACqUISIZIONI Cessioni

IMPRESE52 APRA SEMINARIO “LE AZIENDE VINCENTI DEL DOPO CRISI”

54 Fidimpresa/CNA UNA CATTIVA NOTIZIA PER CHI VIAGGIA: PER UN PIENO DI BENZINA CI VORRANNO IN MEDIA TRE EURO IN PIù

RUBRICA15 L’editoriale di Flavio Guidi

PRIMOPiano16 Mario Timio IL PROFESSORE FALCONARESE CHE HA INVENTATO LA CARDIONEFROLOGIA

COVERsTorY18 Franco Fanini IDEATORE DELL’ELEGANTE COMPLESSO IMMOBILIARE VAL VERDE

CONTROCoPerTina24 Giorgio Petroni UNIVERSITà DI SAN MARINO, TUTTO PRONTO PER IL PARCO SCIENTIFICO E TECNOLOGICO

ILPersonaGGio28 Raphael Gualazzi VINCITORE NEL 2011 DI SAN REMO GIOVANI, DEL PREMIO DELLA GIURIA DELL’EUROSONG CONTEST 2011, DEL WIND MUSIC AWARD, L’ARTISTA URBINATE APPASSIONA L’ITALIA CON LA SUA “FOLLIA D’AMORE

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DIRETTORE EDITORIALEFlavio Guidi [email protected]

COORDINATORE EDITORIALEGuido Guidi [email protected]

DIRETTORE RESPONSABILEPaolo Duranti [email protected]

CAPOREDATTRICE Asmae [email protected]

UFFICIO [email protected]. 071 2912331

COORDINATORE DI REDAZIONE Marco [email protected]@mlmagazine.it

EDITRICE GGF GROUPwww.mlmagazine.it Registrazione tribunale di Ancona n°12 del registro periodici del 14 aprile 1994

REDAZIONEVia Albertini, 36 Gross Ancona60131 Ancona ANTel. 071 [email protected]

HANNO COLLABORATO AL NUMERORoberto Antonella Immacolata BaroneAldo BrunoMargherita CamillettiLorenzo DattoloFabio Di GiulioSara GattiGuido GuidiChristian LucconiLaura OsmaniCristina PanaraEnrico PicchioMichela RossiMichele SassoAlessandro StecconiMassimiliano Zenobi

Chiuso in redazione il 13/07/2011

progetto grafico: Ricciarelli Comunicazione (An)stampa: BIEFFE srl Recanati (Mc)

Poste italiane Spa d.l. 353/2003 (conv. in l. 27/02/2004 n. 46) Art. 1, comma 1, DCB Ancona autorizzazione direzione provinciale pt Ancona

Una copia euro 1,00 Arretrati euro 2,00Abbonamento annuale euro 10,00 modalità di pagamento a mezzo versamento su: C.C. Postale n°4072844 bonifico bancario presso Banca Popolare di AnconaAgenzia Ancona 1 – C.C. n°11164 CAB 02684 – ABI 05308 – CIN NIBAN [email protected]

Editore GGF Group

Dossier: FORMAZIONE E GIOVANI112 CONVIENE LAUREARSI?

114 Giorgia Meloni “IN ARRIVO AIUTI ALLE AZIENDE CHE ASSUMERANNO GIOVANI GENITORI PRECARI”

118 Laurea: STATISTICHE E SONDAGGI

122 NELLE MARCHE UN’INVERSIONE DI TENDENZA?

124 Marco Pacetti “BISOGNA ANTICIPARE LE ESIGENZE DEL MERCATO FORMANDO GIOVANI ALTAMENTE SPECIALIZZATI”

126 Stefano Pivato “È SBAGLIATO SCEGLIERE UN CORSO DI STUDI SULLA BASE DELLE PROSPETTIVE OCCUPAZIONALI”

128 “IL CAPITALE UMANO INDISPENSABILE PER L’INNOVAZIONE”

130 Fulvio Esposito “LAUREARSI È E RESTA UN BUON INVESTIMENTO”

134 Assessore Marco Luchetti: “DALLA REGIONE IMPORTANTI INCENTIVI”

138 “LA VENDITA È UN PROCESSO SCIENTIFICO CHE RICHIEDE UN APPROCCIO FORMATIVO”

144 qUAL È IL RUOLO DELLA POLITICA PER AUMENTARE LA COMPETITIVITà?

150 Marta Mancini AL CONTEMPORANEO DI JESI

Speciale: Guida All’estate 60 Sergio Marzetti L’ASSESSORE AL TURISMO DI CIVITANOVA: “LA CARTA VINCENTE SU CUI PUNTA LA GIUNTA È ‘FARE SISTEMA”

62 Civitanova Danza xVIII FESTIVAL INTERNAZIONALE NEL NOME DI ENRICO CECCHETTI

64 Gilberto Santini IL DIRETTORE ARTISTICO DI CIVITANOVA DANZA RACCONTA LE EMOZIONI DELLA VIGILIA

66 Sferisterio Opera Festival 47° STAGIONE LIRICA DI MACERATA

68 Pier Luigi Pizzi “L’OBIETTIVO PIù IMPORTANTE È L’EqUILIBRIO E L’ARMONIA DELL’INSIEME”

70 Progetto Leopardi Tolstoj I GRANDI PARCHI LETTERARI EUROPEI, DAL COLLE DELL’INFINITO AD JASNAJA POLJANA

71 Summer Jamboree xII FESTIVAL INTERNAZIONALE DI MUSICA E CULTURA DELL’AMERICA ANNI ’40 E ’50

73 Angelo Di Liberto ANTICIPAZIONI SUL SUMMER JAMBOREE, PER I LETTORI DI ML

74 Ridere…in marchigiano LANDO E DINO, IL DUO COMICO PER SORRIDERE ALLE FESTE E… IN CORSIA

76 Essentia Relais “PER TE CHE ESSENTIA…LMENTE SEI…”

78 Barbie Quintanare GRANDE SUCCESSO PER I RAGAZZI DELLA SCUOLA SECONDARIA DI I GRADO “M. D’AZEGLIO”

80 Pane Nostrum xI FESTA INTERNAZIONALE DEL PANE DAL 15 AL 18 SETTEMBRE A SENIGALLIA

82 Guida Blu 2011 ISSATE LE VELE SU 15 LOCALITà MARCHIGIANE

84 TAU COMMEDIE E TRAGEDIE ANTICHE RIVIVONO MAGISTRALMENTE INTERPRETATE NEL MODERNO

87 Il cappello di paglia NEL DISTRETTO DI CAPPELLI PIù IMPORTANTE D’EUROPA RIVIVE L’ANTICA TRADIZIONE DELLA LAVORAZIONE DELLA PAGLIA

90 Pergolesi in progress xI FESTIVAL PERGOLESI SPONTINI

92 Rievocazioni storiche: REWIND DI MARCA

96 Alessandro Bonci IL DIRETTORE ARTISTICO RACCONTA ARTÈFOTO, FESTIVAL INTERNAZIONALE DI FOTOGIORNALISMO TRA I CASTELLI DI JESI

100 Popsophia PERCHé…“SE ARISTOTELE SCRIVESSE ADESSO, SI OCCUPEREBBE DI SOAP OPERA”

102 Hotel Excelsior MUSICA A 5 STELLE PER IL LIDO DEGLI EVENTI DI PESARO

104 BIENNALE INTERNAZIONALE DELL’UMORISMO NELL’ARTE

106 A SANT’ANGELO IN VADO È FESTA PER TUTTA L’ESTATE

108 Percorsi ritrovati ALLA RISCOPERTA DEL TERRITORIO, TRA NATURA E CULTURA

AUTO 152 Lamborghini LA LEGGENDA SI RINNOVA

TENDENZE154 Giampaolo Baiocco “I’LL TRy TO TAkE U IN My DREAMS”

VIAGGI160 PER STACCARE LA SPINA 162 I VIAGGI DI MICHELA

APPUNTI 163 Conero Golf Club ALLA SCOPERTA DELLO SPORT CHE PORTA AD ESTRANIARSI DAL MONDO

164 ITINERARI DEL GUSTO

EVENTI166 Castelfidardo, EMOZIONI PER “MARCHIGIANI NEL MONDO”

168 Panamera Night169 47° MOSTRA INTERNAZIONALE DEL NUOVO CINEMA

170 Santoni PRESENTATO ALLA STAMPA IL NUOVO HEAD qUARTER ECO-COMPATIBILE

172 PREMIO “MARCHIGIANI DELL’ANNO”

174 APPUNTI IN AGENDA

SALUTE E BENESSERE 176 De Witte UN INTERVENTO INNOVATIVO A VILLA DEI PINI

178 OLq

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EDITORIALEdi Flavio Guidi

Non se la prenda dottore: tutto cambia perché nulla cambi”.Le sue argomentazioni sono vere ma:

“nulla muta”.Il barbiere, con la saggezza che caratterizza i personaggi delle professioni artigianali, men-tre mi faceva i capelli rispondeva distaccato alle considerazioni che andavo argomentando con un cliente attiguo di poltrona.Parlavamo di classi sociali: oggi la differenza non è più tra i poveri e i ricchi, ma tra chi lavo-ra, fa con molti sacrifici e vive situazioni pre-carie, soprattutto in termini di entità dei salari e chi, viceversa, raggiunge senza sforzo il 27 del mese con la massima sicurezza sul lavoro e con uno stipendio, che rapportato al basso impegno profuso nella maggior parte dei casi, sembra eccessivo.Si parlava di una casta di privilegiati che godo-no della massima sicurezza sul lavoro, sugli orari, sui periodi di vacanza.Ci si riferiva agli impiegati pubblici, al costo della burocrazia, quindi all’ingiustizia tra chi vive con privilegi e chi invece deve combattere.I primi assimilati a una casta privilegiata e spesso comoda, come impegno sociale e sfor-zo di sussistenza, con quelli viceversa che de-vono combattere, correre, lottare tutti i giorni, per garantirsi una fonte di reddito, di sopravvi-venza e di spazio nelle società.Da ragazzo ho sempre creduto che la giustizia sociale si realizzi anche con l’uguaglianza.Nell’attuale situazione sociale l’uguaglianza è un principio quasi scomparso.A livello di rapporti di lavoro esistono decine, centinaia di parrocchie, ognuna con contratti

e rapporti di lavoro diversificati tra cui settori privilegiati e settori in cui il precariato è ele-mento portante.La più grossa discriminazione è tra il pubblico e il privato.Sia i sindacati, che i partiti, per non perdere consensi, non hanno mai spinto su questo va-lore: “l’uguaglianza nei rapporti di lavoro tra pubblico, parapubblico e privato”.Due mondi due tipologie di rapporti di lavoro; nei primi sicurezza e privilegi, nei secondi di-sagio, insicurezza, precarietà, sforzo.I sindacati e i partiti dovrebbero gestire il pro-getto di avvicinamento di condizioni tra queste due nuove classi.Oggi il problema è l’eccessiva entità di spesa pubblica rispetto al PIL e l’eccessivo indebi-tamento, che ci fa vivere in una situazione di estrema precarietà economica finanziaria e competitiva, con pericoli di esasperazione del-le classi meno protette, rischiando lo scoppio di conflitti con rivendicazioni verso le categorie protette (vedi Grecia).L’insegnamento che mi viene da trarre, anche se il barbiere dice che nulla cambierà nella giustizia sociale, è che i governanti, gli uomini che detengono il potere, le stesse classi tra di loro, devono prendere coscienza dell’esistenza di questa discriminazione e perseguire l’ob-biettivo della gestione della solidarietà.

La giustizia sociale,esiste?

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PRIMO PIANO

Mario TimioIl Professore falconarese che ha inventato la cardionefrologia

di P. Duranti

Professore, nella quarantina di libri che ha scritto troviamo anche saggi in ma-teria politica. È proprio una passione,

visto che ha anche fondato un giornale …“Sta parlando di Caffè Report? È un’avventura da non prendere troppo sul serio. Sì, la medi-cina e la politica sono le mie due grandi pas-sioni; soprattutto la prima, ovviamente!”.

Come vede la situazione politica italiana?“Dovremmo essere più attenti alla nostra re-putazione all’estero: certe immagini dei rifiuti depositati per le strade di Napoli di certo non giovano. In linea generale, ritengo che occorra da parte di tutti un maggiore spirito costrut-tivo; come cattolico, poi, avverto l’esigenza di rimettere al centro la persona, la famiglia, i bisogni dei più deboli. La questione cattolica è fondamentale, anche in politica”.

E poi di cosa ha scritto?“Sanità (organizzazione della) e bioetica”.

Parliamo appunto di organizzazione della medicina. Lei è un fautore del “Buono Sani-tà”. Che cos’è?“In due parole: lo Stato versa al singolo la somma (in termini appunto di buona sanità o voucher) che ogni anno spende per ogni citta-dino. questi utilizza il buono in una struttura pubblica o privata, con un triplice risultato: a) libertà di scelta; b) possibilità anche ai meno abbienti di accedere alle strutture private; c) competizione tra pubblico e privato per offri-re ai cittadini la miglior prestazione possibile. Il medesimo meccanismo potrebbe essere adottato nella scuola”.

Quanto incide la nostra salute sulle casse pubbliche?”“Lo Stato spende circa duemila euro a testa per la sanità; il che significa attorno a ottomila euro per una famiglia di quattro persone. Con

questa cifra è possibile stipulare un’ottima po-lizza assicurativa”.

Qual è l’obiettivo di una proposta di questo tipo?“Permettere anche ai meno abbienti di avva-lersi dei servizi sanitari privati. Ed avviare una sana competizione tra privato e pubblico fon-data esclusivamente sulla qualità”.

Secondo Lei perché un’idea di questo tipo non passa?“Una risposta parrebbe spontanea: i politici in genere cercano di modulare scuola e sanità secondo i loro desideri. Pensiamo all’influen-za del mondo politico sulla sanità, un brutto fenomeno che riguarda un po’ tutte le regioni italiane. Con il “Buono Sanità”, tale potere ne uscirebbe affievolito”.Ma sul “Buono Sanità” tutte le regioni sono rimaste al palo?“Per la verità la Lombardia si sta muovendo, ma non certo in modo allargato come vorrem-mo noi. Di certo nelle Marche per ora non vi è traccia di iniziative di questo tipo”.

E all’estero?“In Francia, Paese-modello da questo punto di vista, è stato introdotto un sistema molto simi-le al “Buono Sanità”, una sorta di vaucher che il cittadino può utilizzare dove vuole. questa sì che è espressione di una vera politica della sanità”.

Ci parli della Sua carriera di medico.“La mia carriera - iniziata come cardiologo e proseguita come nefrologo – si è svolta essen-zialmente all’interno di cliniche universitarie ed ospedali: prima Assistente in Patologia Me-dica all’Università di Perugia, poi Primario di Nefrologia a Foligno, la mia città natale”.

È a Foligno che Lei tenne a battesimo una

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Sua “invenzione”, la Cardionefrologia.“Non nego che quando iniziai a parlarne con i colleghi e nel circuito scientifico, le perples-sità non mancarono. Poi iniziai ad organizzare convegni su questa nuova disciplina: a partire dal 1987, ad anni alterni viene celebrato un convegno a livello internazionale”.

Si deve alla Sua tenacia e alle Sue capacità professionali se ora in tutto il mondo si par-la di Cardionefrologia. Ma di cosa si tratta?“Dobbiamo partire da due presupposti: innan-zitutto, i nefropatici avvertono frequentissime complicanze cardiologiche. In secondo luogo, per questi pazienti la prima causa di morte è da collegarsi a problemi di cuore. Va da sé che c’è uno strettissimo collegamento tra i due aspetti”.

Il Suo rapporto con le Marche è molto stretto, essendo il responsabile del Centro NephroCare di Falconara Marittima. Quali servizi offrite?“È un centro per la dialisi, sorto per servire i turisti, ma oggi a disposizione anche degli abitanti del territorio. La risposta del nostro centro emodialisi è imperniata sul migliora-mento del dialogo e la collaborazione con il paziente con il supporto organizzativo della grande famiglia Nephrocare, diffusa in tutto il mondo”.

Quali sono gli obiettivi?“Migliorare la qualità della vita dei pazienti; stabilire elevati standard di qualità in dialisi; ridurre il costo sociale della malattia renale; contribuire ad aumentare il numero dei tra-pianti. Siamo quattro medici, tra i quali vorrei menzionare il dottor Rolando Guidi, eccellen-te sotto il profilo sia professionale che umano. Ci avvaliamo inoltre di ottimo personale infer-mieristico ed amministrativo”.

Primario emerito di nefrologia all’Ospedale

di Foligno, autore di decine di pubblicazioni scientifiche e coordinatore

di un centro dialisi a Falconara Marittima

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Franco FaniniIdeatore dell’elegante Complesso Immobiliare Val Verde

di P. Duranti

L’eleganza nel cuore di Loreto: un nuovo quartiere nella città

con la Basilica mariana. L’area che per decenni è stata occu-pata dall’ex fabbrica di articoli religiosi della famiglia Fanini, ora ospita un bellissimo com-plesso con appartamenti, ne-gozi, aree a verde, parcheggi. L’artefice di questa trasfor-mazione è Franco Fanini, fi-glio del compianto Luigi Fanini – scomparso un paio d’anni fa - conosciuto in tutta Italia (ma soprattutto all’estero) per aver “inventato” i rosari di plastica e, qualche anno dopo, le botti-glie in Pet per la Coca-Cola e l’acqua minerale.

Signor Fanini, come si è arri-vati a questo capolavoro?“Negli anni Novanta la mia fa-miglia cedette l’intera attività industriale ad una multina-zionale americana, ma l’area – circa 11.000 metri quadrati - rimase di nostra proprietà. qualche anno fa, smembrato il vecchio stabilimento, iniziam-mo le pratiche per la realiz-zazione del complesso immo-biliare, che stiamo ultimando proprio in questi giorni”.

Mi scusi, ma nel pieno centro di Loreto, a due passi dalla Basilica, un’area così vasta

era occupata da una fabbrica?“Negli anni Cinquanta, quando lo stabilimento si sviluppò in termini industriali, l’area era fuori dal centro storico. Certo, ora non è così … Tutti i servizi sono a poche decine di metri: scuola elementare, scuola me-dia, asilo, istituto alberghiero, uffici bancari e postali, super-mercati ed altri negozi …”.

A quando risale l’avvio dell’at-tività industriale?“Al 1870. In quell’anno, infatti, la famiglia Brancondi, zii di mia madre, avviarono proprio qui la fabbricazione di oggetti religio-si. La vera rivoluzione - che ci permise di fare il salto da una fase in un certo senso artigia-nale ad una realtà di tipo indu-striale – avvenne nel 1949, ad opera di mio padre Luigi”.

In che senso?“Si realizzò una sua intuizione: la fabbricazione del rosario di plastica, un prodotto a basso costo alla portata di tutti. Ci fu davvero il boom, che indusse la famiglia a svilupparsi anche in altre realizzazioni in plastica, come contenitori industriali (casse per liquidi e solidi) , mo-bili e bottiglie”.

Ma è vero che siete stati i primi ad aver utilizzato le bot-

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tiglie in Pet per le bibite?“Le portammo noi in Italia con il marchio CristalPack! Iniziammo con la Coca-Cola. Avevamo cinque stabilimenti: due a Modena, due ad Ascoli Piceno e uno qui a Loreto”.

Loreto è anche la Sua città. Che rapporto ha attualmente con le Marche?“La mia famiglia è marchigia-na: io stesso a Loreto trascor-ro gran parte del mio tempo, anche se mi divido tra qui e Firenze. qui vivono i miei due fratelli Vito ed Eugenio”.

Torniamo al complesso immobiliare Val Verde, opera della Directional Projects Spa, di cui lei è amministra-tore delegato. “Il progetto è stata curato dall’architetto Guido Lorenzo Spadolini di Firenze, uno dei massimi esperti nella ricon-versione di lotti industriali. Le tecniche utilizzate – che rispondono alle più severe norme edilizie -, le architet-ture esterne ed interne, la di-slocazione degli edifici su di-versi livelli, fanno sì che oggi Loreto abbia un quartiere con caratteristiche del tutto nuove in termini di eleganza e pra-ticità”.

Se ho compreso bene, si tratta di più condomini colle-gati tra loro?“Sette condomini, ciascuno con alcune unità – da sette a venti – tutti indipendenti. Tale scelta, oltre a semplificare la vita condominiale, permette di passare in pochi secondi dal garage sotterraneo diret-tamente all’appartamento o alle nuove piazze adiacenti, fornite di negozi (tutti sotto il porticato), parco-giochi e ser-vizi vari”.

Questo nuovo complesso è anche un bell’esempio di collaborazione tra pubblico e privato.“Certamente. La costruzio-ne segue la stipula di una convenzione con il Comune

di Loreto che prevede la ces-sione all’ente locale di quasi metà dell’area – circa 5.000 metri quadrati – da adibire ad un’elegante piazza, all’allar-gamento e alla sistemazione di due strade pubbliche e alla realizzazione di decine di po-sti auto interrati, ad uso pub-blico”.

Ci descrive brevemente le caratteristiche degli appar-tamenti?“Le unità immobiliari sono di altissima qualità, sia dal pun-to di vista tecnologico, che per quanto attiene alla scelta dei materiali utilizzati”.

Partiamo dai consumi.“I tetti dell’edificio sono co-perti da pannelli fotovoltaici che garantiscono la piena au-tonomia per energia elettrica e riscaldamento, con un no-tevole risparmio. Vi è un’uni-ca caldaia condominiale, ma ciascuna unità paga soltan-to quello che consuma, non un centesimo in più. Dotare di una caldaia ogni apparta-mento avrebbe comportato un maggior consumo di ener-gia ed un maggior costo per il riscaldamento oltre ad un più elevato inquinamento at-mosferico. Il complesso, poi, è certificato acusticamente e coibentato da un punto di vi-sta termico”.

Ci parli dei materiali.“I pavimenti sono in parquet di rovere o iroko. quasi tutti i ba-gni sono in mosaico; gli infissi sono dotati di vetrocamera, per abbattere le dispersioni di calore sia in estate che in in-verno. In ogni appartamento, poi, è stata installata la pre-disposizione per l’impianto di aria condizionata”.

Che metratura hanno gli appartamenti?“Si va dal monolocale ad unità con due o tre camere da let-to”.

Gli appartamenti sono stati realizzati all’insegna del

Una fabbrica che ha fatto la storiaPer dire cosa ha rappresentato la Fanini per Loreto e per le Marche occorre risalire alla fine degli anni Sessanta, quando l’azienda era uno dei maggiori gruppi industriali della regione, leader mondiale negli articoli religiosi. La Fanini era un’azienda innovativa, la prima a introdurre la plastica nel settore. Quando, nei primi anni Cinquanta la Fanini inventò il rosario in nylon e introdusse le prime macchine per stampare la plastica, il business mondiale fu sconvolto. Finalmente un prodotto a basso costo alla portata di tutti. L’azienda acquistò così una forza tale da poter fronteggiare senza alcun problema le ricorrenti crisi del mercato. Come quella indotta dal Concilio Vaticano II, che suggerì al mondo cattolico nuovi orizzonti culturali e radicali cambiamenti del costume. O come lo shock petrolifero del ’74, che ovunque incise pesantemente sull’economia delle famiglie. Da quel 1954 al 1989 non corrono neppure 40 anni e il 1989, appunto, è l’anno in cui la Fanini passò alla multinazionale americana Johnson Controls. La nuova proprietà smembrò e vendette uno dopo l’altro i vari rami con una strategia che si dimostrò perdente. Nel 1993 lo stabilimento chiuse per non più riaprire. Oggi gli sopravvivono gli antichi Coronari (ancora una delle attività principali di Loreto).

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Val Verde Il complesso residenziale Val Verde, realizzato nel quartiere Pozzo, rappresenta oggi una ricchezza per il territorio, nel segno della qualità urbana, della valorizzazione dell’ambiente e della cooperazione virtuosa tra pubblico e privato. Con 110 appartamenti. Sorto su quella che per Loreto è stata per anni una realtà industriale d’eccellenza, quella delle industrie Fanini, Val Verde è gioiello dell’architettura di qualità e continua a conferire lustro all’intera città di Loreto. Si tratta di un quadrilatero di oltre un ettaro, chiuso dalle vie Bramante, Boromei e Stegher e da viale Europa. Il progetto segue il naturale andamento del terreno, integrandosi e dialogando con il tessuto urbano circostante. I canoni tecnico-estetici rispondono all’esigenza di dare al quartiere una nuova e forte identità. Gli stessi appartamenti sono tutti diversi l’uno dall’altro, così da superare l’effetto spersonalizzante tipico del blocco condominiale. Al contrario, ogni condomino potrà identificarsi nella propria casa.

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COVER STORy

massimo comfort: prese Tv e telefono in tutte le stanze, antenne satellitari condomi-niali …“Abbiamo veramente cerca-to di costruire qualcosa che possa definirsi “bello” e “fun-zionale”. Una persona che torna a casa dopo una giorna-ta di lavoro, la casalinga che passa molte ore tra le mura domestiche, lo studente, il pensionato, hanno tutti biso-gno di un luogo dove sentirsi a proprio agio. Noi riteniamo

di averlo realizzato, anche eliminando i disagi della vita condominiale: pensiamo ad esempio al ticchettio che tal-volta proviene dal piano su-periore, oppure ai rumori del bagno dell’appartamento di fianco. Ma anche l’ascensore riservato alle persone disabi-li dimostra la nostra volontà di fare le cose come si deve. Possono sembrare piccole accortezze, ma a volte pur-troppo rischiano di guastare il buon vivere di ciascuno di

noi”.

La piazza centrale è con-tornata da locali da adibire ad uso commerciale. Come stanno andando le vendite?“Direi bene. D’altronde, per un’attività economica posi-zionarsi qui presenta innu-merevoli vantaggi: tra abitanti del nuovo quartiere e loretani che vivono nelle aree attigue, il bacino di potenziali clienti è molto ampio. Non a caso un paio di giorni fa un impor-

tante catena nazionale di su-permercati ha acquistato dei locali ”.

Signor Fanini, penso che ve-dendo questo capolavoro un pensiero i loretani debbano riservarlo a Suo padre.“Di sicuro non è l’unico a pen-sarlo”.

Oltre tremila metri quadrati di verde (pubblico, privato e condominiale) realizzati ai piedi della Basilica

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Superficie realizzata

Area parcheggi pubblici 3.000 mq 3.422 mq

Uffici e negozi 700 mq 887 mq

Area riservata a residenti 2.800 mq 3.773 mq

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CONTROCOPERTINA

Professor Petroni, a che punto siamo con il progetto di Parco Scientifico e Tecnologico?“Innanzitutto precisiamo che ha già avuto

la benedizione dei due Paesi coinvolti, Italia e San Marino, che hanno sottoscritto uno specifico accor-do con il quale entrambi si impegnano a realizzare l’iniziativa. È aperto un tavolo di confronto con il Mi-nistero dello Sviluppo Economico finalizzato ad una puntuale individuazione dei ruoli dei vari soggetti coinvolti nell’iniziativa. Dal punto di vista operativo, stiamo inserendo i primi laboratori a San Marino”.

Dove dovrebbe realizzarsi?“Il progetto prevede la realizzazione del Parco in un’area che abbraccia una parte del territorio san-marinese e il Montefeltro, nella provincia di Urbi-no”.

Quando è sorta l’idea e ad opera di chi?All’interno dell’Università, alcuni di noi – a comin-ciare dal sottoscritto – avevano già maturato impor-tanti esperienze in realtà di questo tipo. Inoltre ci siamo accorti che a San Marino presenta una fisio-nomia ottimale per la creazione di un Parco Scien-tifico e Tecnologico, considerato anche il collega-mento “naturale” con il territorio del Montefeltro”.

Quali sono le caratteristiche di questa zona?“Il Montefeltro – che, come tutti sappiamo, racchiu-

Università di San Marino, tutto pronto per il Parco Scientifico e TecnologicoUn nuovo progetto di partenariato tra pubblico e privato, con l’imprimatur di Bruxelles, costituirà un’occasione irripetibile per il Montefeltro di risollevarsi. Siamo andati a trovare l’artefice dell’iniziativa, il Rettore dell’Ateneo della Repubblica del Titano, Giorgio Petroni

di P. Duranti

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Il Professor Giorgio Petroni, Rettore dell’Università di San Marino, è un docente atipico, avendo percorso molti anni anche all’interno dell’industria e della ricerca applicata. Prima assistente universitario alla Cattolica di Milano, trascorre poi diversi anni come ricercatore negli Stati Uniti, per tornare in Italia (Iri, Mondadori, Rinascente) ed approdare definitivamente all’università (Cosenza e Udine)

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CONTROCOPERTINACONTROCOPERTINA

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de tre valli, attraversate da altrettanti fiumi (il Marecchia, il Conca e il Foglia) - rappresenta una realtà storico-geografica di sicuro interesse, ma purtroppo dal punto di vista economico ed industriale un cono d’ombra. Ha vissuto uno sviluppo indu-striale limitato; potremmo dire che è un Sud nel Nord, come anche altre aree del Settentrione”.

Ci può spiegare come funziona un Parco Scientifico e Tecno-logico?“È un’area – solitamente di qualche ettaro – all’interno della quale azienda ed università vivono a stretto contatto. È un fe-nomeno ben diverso sia dalla figura del distretto, sia dal polo”.

Quando e dove si sviluppò l’idea dei Parchi?“Negli Stati Uniti, negli anni Sessanta. Numerose multinazio-nali, operanti in diversi settori, si accorsero che i laboratori creati vicino ai campus universitari avevano una maggiore ca-pacità innovativa rispetto agli altri. Con evidenti benefici effetti in termini di innovazione di prodotto. Io stesso ho avuto la for-tuna di lavorare alcuni anni in Usa, constatando quanto appena affermato. Poi il modello venne trasferito in Europa, soprattut-to in Gran Bretagna, che oggi conta ben 65 Parchi Scientifici e Tecnologici”.

Nel mondo quanti Parchi ci sono?“Circa duemila”.

In Italia?“Siamo in forte ritardo: non più di venti. Alcune Regioni, come ad esempio la Toscana, vi hanno creduto molto, mentre tante altre sono rimaste indietro”.

Perchè secondo Lei aumenta la capacità innovativa delle imprese aderenti?“Perchè si può contare su di un’ampia gamma di competenze: di quelle tipiche dei ricercatori e di quelle del mondo universi-tario. I vantaggi derivanti dai Parchi, se gestiti in modo efficace, sono molteplici: innanzitutto, con le imprese che vi aderiscono è possibile fare innovazione, il che si traduce nella capacità di realizzare prototipi innovativi. Da qui l’idea degli spin off”.

Una sorta di incubatori di impresa?“Esatto. I Parchi “allattano” nuove imprese che poi si insedie-ranno in territori limitrofi. Ciò crea nuova occupazione, il biso-gno di nuovi servizi, anche formativi … insomma, l’economia decolla. E guardi che il modello rappresentato dal Parco va in-contro proprio alle esigenze delle Pmi”.

In che senso?“Le Pmi presentano molte virtù, ma anche qualche limite: non generano redditi sufficienti per investire in modo adeguato nella ricerca; manifestano una generale difficoltà a rapportarsi con il mondo accademico; dispongono di un patrimonio tecnico piuttosto limitato”.

La difficoltà a rapportarsi con le università forse non dipende dagli imprenditori …“La penso come lei. Ora fortunatamente i tempi sono cambia-

ti, ma fino a pochi anni fa all’interno delle università pochi si dedicavano alla ricerca applicata, in quanto erano attività poco premianti. Si tendeva a conferire maggior valore alle finalità accademiche. Ora, sotto il profilo dei rapporti tra impresa ed università abbiamo assistito ad una rivoluzione copernicana”.

Ma perchè un’azienda dovrebbe aderire al Parco Scientifico e Tecnologico che verrà ad insediarsi tra la Repubblica di San Marino e il Montefeltro?“Vi sono ottime possibilità di accedere ai finanziamenti comu-nitari, in quanto l’area del Montefeltro è considerata a basso sviluppo. La novità più rilevante del nostro progetto sta nel fatto che il Parco sorgerà su di un’area appartenente, da un punto di vista strettamente giuridico, a due Stati diversi. Non si riscon-tra un’esperienza uguale al mondo! La società che lo gestirà sarà di diritto sanmarinese”.

Professore, Lei vanta una lunga esperienza in questo settore (avendo, tra l’altro, ricoperto per dieci anni il ruolo di re-sponsabile del Nucleo Interno di Valutazione presso l’Uni-versità di Trieste). È possibile fare un paragone tra il vostro progetto e un Parco che oggi sta funzionando bene?“È sempre pericoloso e sbagliato cimentarsi in paragoni e confronti. Se peraltro prendiamo proprio il Parco Tecnologico e Scientifico di Trieste, vediamo certi numeri che dimostrano la lungimiranza di determinate strategie: 2.500 ricercatori, 90 aziende insediate, 30-40 spin off prodotti. Se noi in una decina d’anni riusciremo a realizzare un terzo di tutto questo … ciò significa immaginarsi 700-800 ricercatori provenienti da fuori che si insedieranno, con le loro famiglie, nel Montefeltro. Non mi pare cosa da poco”.

Sarebbe un eccezionale stimolo per il territorio.“Stimolo non soltanto economico. Cambierebbe anche il mo-dello formativo attualmente predominante, non soltanto nelle zone del Montefeltro ma nello stesso San Marino, a cominciare dall’approccio all’apprendimento delle lingue straniere”.

Lei prima ha accennato che alcuni laboratori sono già opera-tivi.“Si. Sono di imprese, in prevalenza del settore chimico, che per prime hanno creduto al nostro progetto”.

Le Marche oggi sono in grado di ospitare un Parco Scientifico e Tecnologico?“Il Montefeltro di oggi si presenta con una dotazione infrastrut-turale che rappresenta un serio ostacolo a qualsiasi idea di in-vestimento, ma l’Unione europea finanzierà la realizzazione in quest’area di una nuova bretella di raccordo. Poi occorre una Pubblica Amministrazione in grado di affrontare e risolvere ve-locemente i problemi”.

Professore, in chiusura due parole sull’Università di San Marino.“Diciamo che è focalizzata su aspetti che altri atenei hanno trascurato: pensiamo al Corso in Disegno Industriale, al ter-mine del quale è previsto anche un tirocinio. Oggi tutto passa attraverso il design, anche per la piccola impresa”.

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Raphael, ben venuto sulle pagine di ML!“Grazie, per me è un piacere”

Il grande pubblico italiano ed europeo l’ha conosciuta in occasione della vittoria a San Remo giovani, ma Lei canta già da molto tempo…“Sì, ho intrapreso la strada della musica quando ero molto gio-vane. All’età di 14 anni mi sono iscritto al Conservatorio Ros-sini di Pesaro, dove ho studiato, oltre al pianoforte e agli autori classici anche Jazz, Blues e Fusion. In particolare, mi interes-savano le radici del Blues e questo mi ha spinto ad ascoltare artisti blues come Robert Johnson, Champion Jack Dupree , Roosvelt Sykes etc, a suonare con alcuni gruppi, sino a cimen-tarmi nella composizione di brani. Il risultato era un genere di opere simile allo “stride piano”, molto in voga in America tra gli anni '10 e gli anni '40 del secolo scorso . Nel 2005 ho iniziato a prendere parte a vari Festival, come il Fano Jazz, il Java Fe-stival di Giacarta, l’Argo Jazz ecc., prendendo parte anche ad alcune trasmissioni dal vivo, come su Radio 3, “Stanza della musica”.

Cosa Le hanno portato queste esperienze?“La possibilità di fare ciò che ho sempre amato, di condividere con un pubblico ciò che suonavo e componevo, sino all’incon-tro, nel 2007, con Steve Ferraris. L’artista americano, , dopo avermi ascoltato, mi ha detto che ero l’anello mancante di un progetto, “The History & Mistery of Jazz”, invitandomi ad esi-birmi nello stesso. È stata un’esperienza indimenticabile. Nel 2010 ho partecipato ad altri importanti Festival e, in America,

ho composto “Reality & Fantasy”, che ha avuto successo nel mondo, anche grazie al remix di Gilles Peterson. Nel frattempo ho avuto il piacere di confrontarmi con diversi autori, anche italiani. Caterina Caselli, dopo avermi fatto un’audizione mi ha offerto un contratto discografico della durata di sei anni. A quel punto ho preso in mano la produzione artistica del progetto di un mio disco, per il quale ho composto e arrangiato quasi tutti i brani. Tra questi brani c’è anche “Follia d’amore”, con il quale ho vinto a San Remo”.

L’ultima parola di “Follia d’amore”, “Splenderai”, Le è stata in qualche modo profetica…” “Lo spero… San Remo è un’esperienza che ho vissuto con un grande coinvolgimento, sia sotto il profilo musicale, che sotto il profilo comunicativo. In pochi minuti, trasmetti al mondo le tue sensazioni, il tuo essere, il lavoro al quale ti sei dedicato per mesi. quando si è presentata l’occasione di partecipare ne sono stato felice, anche se non credo nel carattere competitivo della musica, ma in quello espositivo, fatto di condivisione ed emozione”.

Complimenti, davvero una splendida carriera! Tornando in-dietro nel tempo, cosa provava le prime volte che si esibiva?"Le prime esibizioni erano saggi di musica classica e c'era grande emozione. quando ho cominciato a suonare blues e jazz questa emozione è diventata entusiasmo ed energia per potersi divertire e divertire le persone che ascoltavano. Il mo-mento live è vita per i musicisti perchè è l'occasione durante la quale possono esprimere al meglio la loro musica che è frutto

RaphaelGualazziVincitore nel 2011 di San Remo Giovani, del Premio della Giuria dell’Eurosong Contest 2011, del Wind Music Award, l’artista urbinate appassiona l’Italia con la sua “Follia d’amore”

di A. Dachan

IL PERSONAGGIO

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di grande dedizione e di tanti sacrifici.

E quando ha lavorato con grandi artisti come Michael Ray , Bob Gullotti e altri?“Essere al fianco di simili artisti dà certamente una spinta importante, sotto diversi profili. L’esperienza in Vermont e New Hampshire nell’ambito del progetto in cui mi ha coin-volto Ferraris, mi ha dato la possibilità di confrontarmi con i rappresentanti dei diversi periodi del jazz ed è stato bellis-simo. Mi sono studiato brani modali, ho cantato work songs, suonato brani hard bop e free jazz”.

Da cosa trae ispirazione per la Sua arte?“quando scrivo mi lascio trasportare dal momento, dalle emozioni che provo a pelle. Ogni palco mi offre sensazioni mai provate prima, mi apre ad un mondo di odori, suoni e sapori nuovi, che evocano emozioni diverse, indimenticabili. Spero di continuare a vivere la musica con questo spirito”.

Glielo auguriamo di cuore. In bocca al lupo!“Crepi!”.

Estate in tour Artista poliedrico, compositore, eccellente cantante e pianista. Raphael Gualazzi - dopo il successo ottenuto nelle date dell’anteprima tour (tenutosi nel marzo scorso) è partito con il suo primo e vero tour italiano, per presentare dal vivo il suo album “Reality And Fantasy” (Sugar/febb.2011) sui più importanti palchi italiani. Gli appuntamenti marchigiani sono:

22 luglio Urbino, Piazza Rinascimento, Straducale28 luglio Grado, Diga Nazario Sauro,Grado Festival D’Autore

Info su: www.raphaelgualazzi.com

Prima ancora di farsi rapire dalla sua voce, Raphael Gualazzi colpisce per i suoi modi gentili e la sua modestia che fanno di lui un gentiluomo d’altri tempi e un artista d’avanguardia

“Non credo nel carattere competitivo della musica,

ma in quello espositivo, fatto di condivisione ed

emozione”

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Cari Lettori, come ogni mese arriva per voi un nuovo ric-chissimo numero di ML, con uno Speciale dedicato agli Eventi Estivi in regione e un Dossier dedicato a Giovani e

Formazione. Dopo il successo delle prime quattro uscite nel-la nuova versione, lanciata in occasione del nostro XVIII com-pleanno, questo numero vi porterà una ventata di freschezza estiva e offrirà preziosi suggerimenti per chi si accinge a sce-gliere la facoltà universitaria a cui iscriversi oppure un percor-so di studi alternativo. Mentre Voi ci leggete, stiamo lavorando per un’uscita davvero imperdibile, in concomitanza con il XXV Congresso Eucaristico Nazionale, che quest’anno si celebrerà proprio nel nostro capoluogo di regione, Ancona. “Ora et labo-

ra” - questo il titolo del numero di luglio-agosto - dedicherà un intero speciale alla religiosità nelle Marche, un tempo annesse allo Stato Vaticano e ancora oggi terra di devozione e impe-gno spirituale e sociale. Al fianco di questo approfondimento ci sarà un dossier sui Distretti produttivi regionali, che offrirà una fotografia aggiornata e approfondita sulle realtà produt-tive d’eccellenza che hanno fatto la storia delle località in cui sorgono, contribuendo alla crescita dell’intera regione. Devo-zione da un lato, laboriosità dall’altro, due facce di una stessa regione, due anime di un popolo fiero e operoso, che ha fatto dell’amore per la propria terra e per l’atto stesso del creare, del fare, dell’inventare, una scelta di vita.

Sul prossimo numero …xxV Congresso Eucaristico e Distretti produttivi regionali

ANTICIPAZIONI

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Al via il bando per gli agrinidoLa Regione Marche ha dato il via libera ai contributi per gli agrinido: si tratta, come ha illustrato l’Assessore Paolo Petrini, dei “servizi educativi rivolti a bambini da uno a tre anni, svolti dall’imprenditore agricolo attraverso l’utilizzo della propria azienda, in connessione con le attività di coltivazione del fondo, di silvicoltura e di allevamen-to di animali”. Per maggiori informazioni si rinvia al sito www.agri.marche.it.

AL VIA IL BANDO

PER GLI AGRINIDO

Approvato il “Piano Cinema”In attuazione della legge regionale n. 7 del 2009, l’Assemblea legislativa delle Marche ha varato il “Piano Cinema”, che prevede lo stanziamento di 650mila euro. I contributi sono destinati ai circuiti cinematografici di rilievo regionale, ai progetti sovra provinciali di messa in rete di sale cinematografiche finaliz-

zati alla valorizzazione della cultura cinematografica e della funzione delle sale come luoghi privilegiati di promozione culturale, alla “Mostra Inter-

nazionale del Nuovo Cinema di Pesaro” (che è l’unico festival regionale del cinema su pellicola), all’organizzazione stabile di festival, rassegne, concorsi e premi, alle attività delle sale cinematografiche (con particolare riferimento

a quelle situate in centri urbani), a Marche Film Commission - Fondazione Marche Cinema, nonché alla promozione e valorizzazione del patrimonio e della cultura cinematografica, della conoscenza dell’audiovisivo e dei nuovi

linguaggi della multimedialità.

Approvato il “PIANO CINEMA”

Meno burocrazia per le imprese artigianeSemplificare la vita agli artigiani marchigiani: è questo l’obiettivo della Legge della Regione Marche n. 29 del 2011, che ha recepito la cosiddetta “Direttiva servizi”, introducendo il sistema regionale degli Sportelli unici per le attività produttive. A questo fine è tra l’altro prevista l’istituzione di un Tavolo permanente di coordinamento del sistema dei Suap con le singole amministrazioni pubbliche respon-sabili dei procedimenti amministrativi.

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Una Banca nuova sta nascendo sul Territorio: la costituenda Banca di Osimo Intervista a Marco Riderelli – Presidente del Comitato Promotore della costituenda Banca di Osimo

Perché una Banca nuova e non una nuova banca? In cosa la costituenda Banca di Osimo sarà “nuova” rispetto alle altre?

“In molte cose, ma dovendo operare una sintesi direi nei Prin-cìpi e nel rapporto con le persone ed il territorio . Se si pen-sa che il denaro sia lo scopo del nostro vivere o il fine delle nostre azioni, e la persona la si individua solo ed esclusiva-mente come “l’utente numero…”, avremmo una nuova banca, nel senso di una banca in più, un’ulteriore banca; se invece il denaro, al pari dell’acqua, dell’energia, dell’aria, lo si considera un mezzo per raggiungere l’armonia ed il benessere umano e quindi del territorio, allora possiamo dire che la costituenda Banca di Osimo sarà una Banca Nuova, una Banca Vera, ove sarà l’Etica il metro del nostro agire, e non la massimizzazione del profitto o la speculazione di pochi”.

Come si concilia l’Etica con la Finanza e gli utili? “L’Etica si concilia con tutto tranne che con l’egoismo umano, semmai come iniziare a conciliare le nostre azioni con l’Etica? Non dimentichiamoci che dietro quell’entità astratta che chia-miamo finanza, v’è una scienza con le sue Leggi, che l’uomo ha solo scoperto e non scritto, con delle regole, che l’uomo invece ha scritto, e con delle persone che decidono ed operano . Si sta oggi raccogliendo esattamente ciò che è stato seminato. Oggi criminalizziamo l’entità astratta, pensando che l’attuale situa-zione di crisi sia solo un problema di regole, quando in realtà è l’assenza di Etica e di Princìpi nelle persone che vi operano a determinare la crisi. La colpa è sempre dell’uomo, mai delle cose. Se, come dicevamo prima, il denaro è come l’acqua, al-lora la finanza è come l’idraulica, che ha come scopo il portare l’acqua laddove serve, cioè a tutti, essendo il nostro sistema economico basato sulla moneta. Molti poi credono che una Banca eticamente orientata non debba fare utili o darli tutti in beneficenza e ciò non è corretto. La banca, per continuare a vivere e a dare risposte concrete alle persone deve necessa-riamente conseguire degli utili, nella misura in cui questi con-sentano un naturale sviluppo dell’Istituto e non siano un peso eccessivo e vincolante per il territorio. quindi un “giusto utile” si concilia perfettamente con l’Etica. L’imperativo del futuro, ricordiamocelo, sarà proprio conciliare, coniugare, unire. Do-vremmo conciliare la tradizione del modello marchigiano con

CREDITO

La Giunta del Comitato Promotore della Costituenda Banca di Osimo, da sinistra:

Egidio Baleani: Vice Presidente, Marco Mazzieri: Tesoriere, Carlo Catena: Membro, William Tantucci: Membro, Rossella Riderelli: Membro, Corrado Canallini: Segretario, Marco Riderelli: Presidente, Matteo Marchesini: 2° Vicepresidente, Massimiliano Morichi: Membro

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una moderna e consapevole gestione, dovremmo coniu-gare il fare impresa con quel senso imprescindibile di re-sponsabilità, dovremmo unire il locale con il globale, la Ban-ca con il Territorio. questa è la sfida”.

Quale è il ruolo del Comita-to Promotore nel processo di formazione della Banca di Osimo? Come sono stati scelti i componenti? È possi-bile farne parte?“Il Comitato Promotore è quel gruppo di persone che materialmente ha il compito e la responsabilità della re-alizzazione del progetto. At-tualmente è costituito da 35 persone, ma è possibile farne parte essendo un comitato trasparente ed aperto. È co-ordinato da una giunta di nove persone regolarmente elette, che diventeranno undici du-rante la fase di raccolta previ-sta per l’autunno di quest’an-no. I componenti sono stati scelti, se così possiamo dire, per condivisione di quei prin-cipi fondamentali che dice-vamo prima, anche se, più che di scelta, si può parlare di un “naturale richiamo” alla responsabilità e al bene co-mune. Possiamo considerare il comitato promotore come la prima cellula dell’organismo banca, cellula in cui, neces-

sariamente, devono essere contenute tutte quelle “infor-mazioni genetiche” dell’ente che nascerà. Pertanto, se di banca del territorio dobbiamo parlare, per essere un comi-tato sufficientemente rappre-sentativo, non deve essere di parte e deve avere in sé tutte quelle caratteristiche e qua-lificazioni che sono presenti nel territorio. Abbiamo perciò, oltre a quelle professionali-tà di ordine bancario , legale, tecnico, anche il contributo di quelle di esponenti del mondo industriale, artigianale, agri-colo, commerciale, come an-che dell’associazionismo, del-la cultura e del terzo settore in genere. Un comitato varie-gato quindi i cui componenti vanno dai 26 ai 72 anni, tutti accomunati da quello spirito di servizio e da quella volontà necessari per raggiungere un obiettivo di tal genere”.

Prima ha detto che occorre conciliare ed unire il locale con il globale, ma la Banca di Osimo sarà una banca locale, come farà a coniugare que-sta dicotomia?“La costituenda Banca di Osimo avrà un territorio di competenza dettato dalle Istruzioni di Vigilanza della Banca d’Italia e dato dal Co-mune di Osimo e da tutti quei comuni limitrofi e confinanti

ed espressamente da: Anco-na, Camerano, Castelfidardo, Recanati, Montefano, Filot-trano, Polverigi, Santa Maria Nuova, Offagna. Un bacino di oltre duecentomila perso-ne che non vivono isolate dal resto ma interagiscono, più o meno intensamente , con le Marche, l’Italia ed il mondo intero. Ieri il mercato e la con-correnza erano, per così dire, sotto casa, oggi sono ovun-que, con tutte le opportunità, i limiti ed i rischi che questo comporta. Il territorio ove la banca potrà aprire i suoi sportelli ed essere presente è quello che prima ho indica-to, quello che promuoveremo economicamente, socialmen-te e culturalmente, quello da dove proverranno i soci ed il capitale, ma il mercato oggi è senza confini e richiede com-petenze maggiori e maggiori responsabilità. Una piccola banca locale, può consentire lo sviluppo di idee e progetti di importanza anche globale, anzi, ogni idea che ha avuto la forza di fare il giro del mon-do, dalla ruota all’I-Phone, è nata prima in sede locale. Poi qualcuno ne ha intravisto l’utilità, ci ha creduto e l’ha diffusa”.

Può darci qualche dettaglio tecnico circa il capitale so-ciale, il valore delle azioni, il

programma di attività?“La costituenda Banca di Osi-mo svolgerà tutti quei servizi connessi, direttamente o in-direttamente, con la raccolta del risparmio e la concessio-ne del credito. A differenza di altri istituti avrà un codice etico interno, un comitato etico ed un processo di se-lezione etica degli impieghi. Il capitale sarà superiore a quello minimo previsto dal-le Istruzioni di Vigilanza ed il valore delle azioni è sta-to opportunamente tenuto basso per poter consentire praticamente a chiunque la sottoscrizione. So che Lei vuole notizie più dettagliate, ma in questa fase non posso fornirgliele, queste saranno tutte contenute nel prospet-to informativo che stiamo predisponendo e che dovrà prima essere approvato dalla Consob e poi reso pubblico, pertanto chiunque sia inte-ressato, dovrà necessaria-mente rivolgersi al comitato promotore inviando una sem-plice mail a: [email protected], sarà nostro gradito ospite alla prossima Assemblea”.

Sede: C.P. Banca di OsimoPiazza Dante 7Osimo - An

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Come migliorareil rapportobanca-impresa Negli ultimi mesi, partecipando a diversi incontri tra rappresentanti di istituti di credito ed imprenditori (per lo più Pmi), ho potuto constatare come esista ancora una notevole distanza tra i “due schieramenti”

CREDITO

Eppure le banche sono “fornitori” delle impre-se e queste ultime sono

“clienti” delle banche! Una si-tuazione, tra l’altro, non solo reale, quanto assolutamente necessaria per entrambe: le aziende hanno bisogno del credito e le banche hanno bi-sogno della clientela azienda-le, in particolare oggi …Pertanto, in queste situazio-ni di grande difficoltà, come peraltro nelle più favorevoli congiunture di prosperità e sviluppo, il sodalizio fra banca e impresa può tuttavia svilup-parsi tanto all’interno di una semplice relazione contrat-tuale, quanto nel più evoluto contesto di un solido e dura-turo rapporto di partnership. Un concetto, quest’ultimo, da fondare su un reciproco rapporto fiduciario, su una approfondita conoscenza del modello di business dell’im-presa e delle criticità tipiche del settore di appartenenza e con gli istituti di credito con-tinuativamente impegnati a sostenere le imprese a con-dizioni di mercato secondo linee guida che dovrebbero essere ispirate da importanti

riferimenti, quali ad esempio il principio del merito, l’effi-cienza operativa e la rapidità decisionale.Negli ultimi anni, il rapporto banca-impresa si è profon-damente deteriorato, provo-cando seri problemi sia alle imprese - che incontrano sempre maggiori difficoltà nel reperire le risorse finanziarie di cui necessitano a condizio-ni sostenibili - sia alle banche, che, attraverso il meccanismo delle garanzie, si ritrovano di fatto a detenere “partecipa-zioni”, anziché impieghi, in imprese sempre più in diffi-coltà.Il 2011 difficilmente potrà se-gnare un’inversione di rotta generalizzata in tal senso, e ciò per diversi evidenti motivi:innanzitutto le banche do-vranno fare i conti con i bi-lanci 2010 delle imprese, che con ogni probabilità presen-teranno notevoli elementi di criticità;in secondo luogo, a luglio 2011 scadranno i termini per l’ultima tranche della mora-toria sui debiti delle Pmi, po-nendo quindi la parola “fine” sull’unica significativa Ma-

novra introdotta dal sistema bancario negli ultimi anni a sostegno delle piccole e me-die imprese in difficoltà;infine, il 2011 sarà l’anno in cui entrerà in vigore il nuovo accordo di regolamentazione dell’accesso al credito, deno-minato Basilea 3, che spinge decisamente verso un ulterio-re rafforzamento del ruolo del rating nella valutazione delle relazioni tra banca e impresa.In questo scenario, i soggetti sicuramente più penalizzati risultano essere le imprese di piccole e medie dimensioni, che presentano più frequen-temente scarsa autonomia finanziaria, forte dipendenza dal sistema bancario e mino-ri competenze interne nella gestione della finanza e della tesoreria.Cosa può fare, quindi, con-cretamente per migliorare il rapporto con le banche una Pmi che si ritrovi in tale situa-zione? Ovviamente non esiste una ricetta standard, applica-bile a qualsiasi impresa, in-dipendentemente dal settore di attività, dalle dimensioni o dalla specifica contingenza.Proviamo tuttavia a tratteg-

giare alcuni interventi:Implementazione di strumen-ti e procedure fondamentali per il presidio delle risorse finanziarie dell’impresa (si-stema di budgeting, gestione anticipata della tesoreria con monitoraggio costante del de-bito bancario, attraverso l’uti-lizzo periodico della Centrale dei Rischi)Programmazione finanziaria di breve e di medio termine, con analisi di diversi scenari di possibile evoluzione, delle performance economiche e della struttura patrimoniale dell’impresa con revisioni pe-riodiche dei piani industrialiIndividuazione dei fabbisogni emergenti e delle tecniche di copertura più appropriateStrutturazione di un processo di comunicazione finanziaria improntata al superamento dell’asimmetria informati-va tra creditore e debitore, al fine di migliorare le condizioni di offerta del debito bancario.

Aldo BrunoArea Corporate Finanze Gruppo [email protected]. 071.28521

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Pmi marchigiane, la partita si gioca all’esteroLo scorso 23 giugno si è svolto a Jesi un importante appuntamento organizzato dalla Banca Popolare di Ancona (Gruppo UBI) volto a sensibilizzare gli imprenditori ad approfondire le opportunità di internazionalizzazione e di penetrazione commerciale all’estero

INTERNAZIONALIZZAZIONE

Il convegno è stato introdotto dal Direttore Generale dell’isti-tuto di credito, Luciano Goffi, che ha sottolineato l’assoluta esigenza per le Pmi marchigiane di esplorare nuovi sbocchi

commerciali, in un’ottica di “rete” e di alleanze sul territorio: “La crescita del Paese – ha detto il Direttore - passa neces-sariamente attraverso l’internazionalizzazione. Il mercato domestico, infatti, ancora per alcuni anni non registrerà una convincente crescita della domanda”. Da qui “la netta consa-pevolezza che l’affermazione per cui “le aziende che espor-tano vanno meglio” non è soltanto uno slogan. Dobbiamo poi fare i conti – ha concluso Goffi - con i limiti, sia infrastrutturali che dimensionali, della struttura produttiva del Paese: da qui la necessità di dirottare i nostri sforzi – anche con l’aiuto di professionisti “illuminati” - verso processi aggregativi e filiere intelligenti”. Sulla medesima lunghezza d’onda l’intervento di Nunzio Tartaglia, Condirettore Generale dell’Istituto, secondo il quale “se è vero che le Marche hanno registrato una discreta ripresa produttiva, questo lo si è dovuto soprattutto alle azien-de più strutturate, mentre le realtà più piccole, ancora anco-rate al mercato locale, hanno manifestato grandi difficoltà a tornare a livelli pre-crisi”. Il che dimostra che la capacità di fare profitti “è legata molto alla possibilità di espandersi nei mercati esteri, soprattutto in aree, come Cina, India, Russia

Luciano Goffi

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e Brasile, nelle quali si regi-strano consumi ed investi-menti piuttosto elevati”. Ma quali sono le maggiori esigen-ze delle aziende che esporta-no? Per Massimo Terranova, Responsabile del Servizio estero Commerciale della Banca Popolare di Ancona, un aspetto molto delicato è rap-presentato dalla copertura del rischio commerciale: per questo, “sono a disposizione del cliente diversi strumenti, quali la conferma della lette-ra di credito, la silent confir-mation, le cessioni pro-soluto e più in generale il passaggio di informazioni relative alle controparti estere”. Ma non meno importanti, secondo il relatore, “sono gli aspetti at-tinenti alle garanzie richieste

in materia di appalti inter-nazionali, come ad esem-pio i Bind Bond, gli Advance Payment e i Payment Bond”. Ettore Pezzuto – Condiretto-re Generale di UBI Banca In-ternational – si è soffermato sulle opportunità che si profi-lano per le aziende italiane in tre mercati europei (Benelux, Germania e Spagna): oltre al colosso tedesco, infatti, “an-che il mercato iberico è molto importante, in quanto è uno sbocco per l’America Latina e si è dotato di infrastruttu-re modernissime, tant’è vero che il Paese ha la seconda rete autostradale d’Europa, dopo la Germania”. La seconda parte della gior-nata è stata dedicata ai wor-kshop concentrati sui vari

Paesi, curati dai responsabili dei rispettivi uffici di rappre-sentanza UBI Banca: Russia (Ferdinando Pelazzo), Cina e Sud Est asiatico (Andrea Cro-ci), Brasile (Isidoro Guerre-rio), India (Rajeshree Balsari) e Turchia (Lorenzo Tassini). Contemporaneamente, gli ospiti hanno potuto usufruire degli appositi desk informativi dedicati a Cina, Russia, India, Brasile, Lussemburgo, Spa-gna, germania, Maghreb, Me-dio Oriente ed Europa Centro Orientale, presso i quali era possibile rivolgersi per porre domande mirate o chiedere approfondimenti.

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INTERNAZIONALIZZAZIONE

Nuove opportunità nella Tunisia post-rivoluzionariaLa Tunisia è il primo dei Paesi nordafricani e mediorientali che si è sollevato tra la fine del 2010 e l’inizio del corrente anno contro il regime in carica, dando luogo ad una rivoluzione (quasi totalmente pacifica) che ha rovesciato il Governo autoritario di Ben Alì e costretto il premier stesso e i suoi familiari alla fuga precipitosa all’estero

In seguito, ed è cronaca attuale, analogo processo rivoluzionario con esiti ed intensità differenti ha contagiato l’Egitto, la Libia, la Siria, lo yemen e pare circolare a mò di virus tra numerosi

Paesi dell’area. La “rivoluzione dei gelsomini” - nome con il quale è stato battezzato il moto popolare tunisino - ha portato dapprima (14 gennaio) all’instaurazione di un governo di unità nazionale e poi (6 marzo) la creazione di un governo di transizione, con l’obiet-tivo di guidare il Paese fino alle prossime elezioni, quando sarà possibile nominare un nuovo governo con pieni poteri esecutivi.

Le cause della sollevazione popolareLa sollevazione popolare tunisina trae origine dalla scarsa atten-zione del precedente governo per un’equa distribuzione delle ri-sorse. Il differenziale di sviluppo, investimenti e potere d’acquisto tra le regioni costiere, ricche di infrastrutture, industrie e servizi turistici, e l’interno del Paese, spesso costretto alla sola attività agricola talora di vera sussistenza, ha acceso la miccia della rivo-luzione. Il resto lo hanno fatto i giovani (il 48 per cento dei tunisini ha meno di 25 anni), con la loro esigenza di un futuro migliore, strozzata da una disoccupazione giovanile del 30 per cento (che arriva al 45 per cento per i neolaureati).

quali sono oggi le condizioni dello scenario economico tunisino?

quali agevolazioni e quali progetti esistono per gli operatori eco-nomici stranieri?

Lo scenario attualeLo scenario è positivo: agli scioperi e tumulti delle prime setti-mane del 2011 si è sostituita una graduale ripresa delle attività economiche, che nel primo trimestre dell’anno registrano un au-mento delle esportazioni (che rappresentano oltre il 50 per cento del Pil) e una sostanziale stabilità degli investimenti stranieri, in crescita nel turismo e in calo nell’industria. Il governo di transi-zione ha messo in atto una serie di misure a sostegno dell’eco-nomia: tra le altre, sussidi alle famiglie bisognose, incentivi alle imprese presenti nelle aree svantaggiate, rafforzamento della sicurezza per il ritorno alla normalità. La situazione quindi, pur in un contesto giova sottolinearlo non ancora totalmente stabiliz-zato, progredisce mese dopo mese con una chiara priorità all’at-tività economica, l’unica in grado di dare le risposte concrete che la popolazione si attende.

Le agevolazioni alle attività economicheLe agevolazioni per le imprese straniere che intendano operare in Tunisia, specie se in regime di off-shore, sono tutte confermate e di prim’ordine, come indicato nella tabella che segue.

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• Esenzione dalle imposte sul reddito per le società off-shore e per quelle ad attività agricola durante i primi 10 anni di attività (in seguito l’aliquota è soltanto del 10 per cento)• Esenzione dalle imposte sul reddito durante i primi 10 anni di attività per le società impiantate nelle aree svantaggiate, indi-pendentemente dal regime e dalla natura dell’attività• Sovvenzioni ai progetti di investimento nelle aree svantaggia-te pari, a seconda della zona, all’8, al 15 o al 25 per cento del valore totale dei progetti (massimali compresi tra 170.000 e 530.000 euro)• Esenzione del carico contributivo per i nuovi assunti nelle aree svantaggiate, che a seconda dell’area può raggiungere la totali-tà del carico per oneri sociali (pari al 18 per cento) ed estendersi fino a 5 anni

Devono infine essere prese in considerazione le agevolazioni of-ferte dalla Simest ai progetti di internazionalizzazione extra Ue; un attento esame meritano inoltre gli studi di prefattibilità alla creazione di una stabile presenza commerciale all’insediamento produttivo tout court.Va poi ricordato come il sistema economico della Tunisia sia este-so e competitivo: non soltanto prodotti agricoli e tessili ma anche tecnologia, ricerca e servizi. Gli investimenti esteri nell’industria sono particolarmente rilevanti nei settori della meccanica, della chimica, dell’elettronica, del tessile/abbigliamento e del settore cuoio/calzature. Il Paese presenta abbondanza di manodopera specializzata e di personale tecnico-scientifico a basso costo, per intenderci inferiore ai valori rumeni migliori, i più competitivi dell’Unione europea.Esso rappresenta una piattaforma logistica ideale per accedere sia ai mercati nordafricani e mediorientali, coi quali ha in esse-re accordi bilaterali di libero scambio (Turchia compresa), che a

quelli europei ai quali è collegata facilmente via mare (frequenze giornaliere per Marsiglia, Genova, Barcellona e plurisettimanali per altri numerosi porti del Mediterraneo) e con i quali ha inte-grato l’area di libero scambio già dal 2008. Inoltre, aderisce al Sistema Generalizzato di Preferenza per l’accesso ai mercati di Usa, Canada, Svizzera, Giappone e Australia.

Progetti in attoIl Gruppo Sida da tempo ha costruito relazioni con le autorità e le società locali specializzate nel supporto agli investitori stranieri in quanto convinta della bontà dell’opzione tunisina, sia per aggredi-re commercialmente i mercati nordafricani, sia per delocalizzare le attività produttive, recuperare competitività e ripartire alla con-quista dei mercati più ricchi e sviluppati. Nell’ambito delle iniziati-ve in atto, la Sida ha partecipato lo scorso 10 maggio a Tunisi alla presentazione del progetto “Zarzis-Djerba” per un sito produttivo ad impatto zero, basato sulla generazione di energia da fonti rin-novabili, l’utilizzo della stessa per la desalinizzazione dell’acqua marina e la destinazione prioritaria di tali risorse idriche ed ener-getiche ad attività di produzione agricola innovativa nelle modalità (bio, sottoirrigazione, serre riscaldate) e nelle varietà (prodotti in-novativi, funzionali, da esportazione). Tale progetto da 150 ettari di superficie già acquisita e situata nelle immediate vicinanze di Zar-zis (città costiera a sud dell’isola di Djerba e vicina al confine con la Libia), affidato alla società Solartech Sud (www.solartech-sud.com), ha chiuso la fase di studio e sta passando a quella tecnico-burocratica (progetti esecutivi, gare di appalto e avvio dei cantieri, previsti per la seconda metà del 2012).

Gruppo Sida Piergiorgio Gigli [email protected] - Tel 071.28521

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ALTO ARTIGIANATO

Si inizia con un’idea, con un desiderio, poi si aggiungono volontà, dedizione e sensibilità, infine si lascia che pas-sione e amore portino a compimento il sogno: così nasce

“Artelier”, un mondo senza tempo dove l’Arte diventa Forma. Non un negozio qualunque, né una boutique di moda: Artelier è un laboratorio sartoriale unico, dove l’alta qualità artigianale si traduce in raffinati abiti, accessori e decori fatti a mano. La scelta del nome non è casuale. L’arte si fonde al concetto di atelier di altri tempi, luogo accogliente dove il cliente - una volta varcata la soglia – veniva curato e consigliato da persona-le competente. Artelier ripropone ed attualizza questa filoso-fia, ponendo l’accento sull’eccellenza sartoriale, l’originalità, l’eleganza ma soprattutto l’unicità di ogni prodotto assieme alla libertà di costruire il proprio stile e mantenerlo nel tempo. Ogni creazione nasce dai ricordi, dalle suggestioni e dalle sen-sazioni delle quattro giovani artigiane che danno personalità ad Artelier: Giorgia Colombo, ideatrice di una colorata linea di accessori in stoffa e decori preziosi che rimanda al mondo dei fiori; Manuela D’Ubaldo, designer di accessori e gioielli in pietre dure e metalli pregiati; Sonja Signoretti, cresciuta nelle sartorie teatrali del Rossini Opera Festival e di altri teatri ita-liani, affermatasi poi come costumista e ora creatrice di raffi-nate collezioni di abiti e borse; Vida Giorgini, icona di ricerca stilistica che vanta l’esperienza di diverse sfilate.“Il nostro obiettivo è quello di far sentire ogni donna unica, ri-cercando materiali pregiati e particolari, combinando gusti di-

versi tra loro senza aver paura di osare troppo”, sottolineano le quattro giovani. “Ogni donna che entra in Artelier può toccare con mano l’artigianalità delle nostre creazioni e può sentirsi unica, perché ha l’opportunità di essere se stessa, nutrire la propria personalità e, perché no, la propria vanità”. Artelier accoglie le persone in un ambiente ricco di suggestio-ni, dove si respira quell’atmosfera un po’ retrò così lontana dai moderni templi della moda. Un ambiente unico e suggestivo che sa sicuramente distinguersi, sia per le scelte dell’arreda-mento, sia per le creazioni che si svelano agli occhi del visita-tore. È così che Artelier invita le donne di oggi e di domani a scoprire un nuovo concetto di vestire la Bellezza.

A Pesaro quattro donne per un nuovo concetto di moda artigianale

ArtelierVia Giovannelli 2, PesaroTel. 0721 1707297 Cel. [email protected]

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VITA DA MANAGER

Dott. Subissati, oggi il suo nome è legato al mondo delle case più belle: come ha avuto inizio la Sua avventura professio-

nale?“Attualmente è sempre più diffuso pensare alla casa in legno come la casa più bella. La mia esperienza nasce nella bottega di fami-glia; un laboratorio artigianale ogni giorno alle prese con problemi e soluzioni tecniche, svi-luppo di nuove idee, innovazione. Per me e i miei fratelli, crescere in un ambiente dinamico e operoso è stato fondamentale. Una scuola di vita, di pensiero e di lavoro che ti porta natu-ralmente a proseguire, ad evolvere e innovare senza sosta quel mondo”.

Quando ha fondato l’azienda Subissati? Qual’era l’idea di partenza?L’azienda Subissati nasce nel 1963, come ditta artigianale fondata dal papà Mario, specializ-zata nella realizzazione di strutture e coperture in ambito militare e civile. Tramite l’esperienza sul campo, abbiamo coltivato la necessità e lo stimolo di diversificare, intensificando lo svi-luppo di pergole e gazebo, con l’obiettivo di re-

alizzare progetti sempre più complessi, come strutture portanti e tetti. Passando dal gazebo in ferro al gazebo in legno, dopo aver acquisito la capacità di realizzare qualsiasi tipologia di struttura è iniziata la progettazione di architet-ture in legno per esterno. È stato un passaggio graduale, vivo e molto interessante in quan-to iniziavamo ad esplorare nuove situazioni, grazie anche a viaggi ed esperienze all’este-ro, soprattutto in America dove il legno è da sempre utilizzato per strutture e abitazioni. Da qui l’apertura a nuovi criteri costruttivi, nuova cultura dell’abitare e quindi nuovi mercati”.

Ogni casa è lo specchio della sensibilità delle scelte di chi vi abita: cosa significa costruire la casa per gli altri? Si può parlare di rap-porto di empatia con il cliente?“Tutto inizia da un tavolo di lavoro e di confron-to dove il progettista, il cliente e il costruttore si incontrano per individuare un percorso co-mune e dare forma ad un’idea, l’idea giusta, l’idea precisa, un mondo su misura capace di esprimere la personalità del cliente e di rispondere alle sue esigenze. Ascolto, con-

Paolo Subissati

Nel mio lavoro ogni momento, ogni progetto, ogni risultato è un punto

di partenza. Il mio futuro è questo”

di A. Dachan

“Ogni casa ha la sua storia, il suo contesto e rappresenta l’anima e

il cuore di chi ci abita. L’empatia? Inevitabile e fondamentale per poter

ricercare e individuare le giuste soluzioni, tecniche ed estetiche”

Rosa Maria, Francesco, Andrea e Paolo

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fronto e ricerca di soluzioni innovative per valorizzare al meglio l’originalità, la qualità e l’affidabilità di un’abitazione esclusiva. Ogni casa ha la sua storia, il suo contesto e rap-presenta l’anima e il cuore di chi ci abita. L’empatia? Inevi-tabile e fondamentale per po-ter ricercare e individuare le giuste soluzioni, tecniche ed estetiche”.

La scelta di costruire privile-giando un materiale come il legno, a cosa è dovuta?“Citavo il legno come uno tra i migliori materiali da costru-zione; la sua duttilità consen-te di progettare case senza limiti estetici e strutturali, ri-spettando l’ambiente e le per-sone che vi abitano. Le nostre creazioni sono realizzate interamente in le-gno lamellare, garanzia di

elevata resistenza a trazione, compressione, flessione, ela-sticità, basso peso specifico e di facile lavorazione con i nostri impianti a controllo nu-merico. Ritengo opportuno, in questa fase, ritornare sul rap-porto tra natura ed ecologia. L’innovazione è una prerogati-va aziendale; mantenere equi-librio tra natura e tecnologia è un obiettivo. Tutto quello che ci ha portato a scegliere il legno è necessariamente ba-sato su un atteggiamento re-sponsabile verso il presente e un’attenzione importante nei confronti delle nuove gene-razioni. Un dato importante, a testimonianza di quanto le sto dicendo, riguarda il fabbi-sogno energetico: il 90% per produrre le strutture, è coper-to da un impianto fotovoltaico, indice della nostra volontà di essere sostenitori e protago-

nisti di una cultura etica ed ecologicamente sostenibile”.

Da piccolo, cosa sognava di fare? Nel corso della sua carriera ha avuto un modello di riferimento o qualcuno che le ha fatto da guida?“Come ogni bambino, era bel-lo giocare e, soprattutto, gio-care a costruire con qualsiasi tipo di materiale che avevo in mano. quale bambino non ama costruire e assemblare?! Avevo voglia di costruire, im-parare a farlo, ma senza mai smettere di giocare. La laurea in Economia e Commercio mi ha consentito, ancora di più, di raffinare il metodo, incre-mentando anche lo stimolo di conoscere tutto quello che ho intorno”.

Quando non è impegnato con il lavoro a cosa ama dedicarsi?

“Bèh, come le dicevo, fin da piccolo per me era impor-tante giocare e divertirmi. La curiosità, crescendo, si è svi-luppata sempre di più e mi ha spinto a fare numerose espe-rienze all’estero, sia di lavoro, che personali; ognuna mi ha dato un forte contributo e un arricchimento unico di cui ho fatto e faccio tesoro. Le situa-zioni quotidiane sono piene di momenti in cui ciò che si vede, che si ascolta, che si tocca, può far nascere un’idea. Per fortuna, quindi, non si smette mai di lavorare; per fortuna, quindi, non si smette mai di avere tempo libero”.

Guardando al futuro dove e come si vede?“Nel mio lavoro ogni momen-to, ogni progetto, ogni risul-tato è un punto di partenza. Il mio futuro è questo”.

La casa in legno è la casa più bella:

“Quest’idea continua ad ampliarsi perché più questa

tipologia di costruzione viene conosciuta, più se ne confermano i vantaggi, le

opportunità e la rivoluzione in termini di abbattimento

dei costi, tempi di realizzazione e sicurezza. La casa in legno è sempre

più sinonimo di concretezza, solidità, originalità,

modernità e qualità estetica. Il legno è tra i migliori materiali naturali da

costruzione e scegliere di costruire una casa in legno vuol dire volgere lo sguardo

verso l’innovazione, verso un futuro consapevole, vuol

dire attenzione al delicato equilibrio tra natura e

tecnologia”.

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MARCHE

> L.r 5/2003“Provvedimenti per favorire lo sviluppo e il rafforzamento della cooperazione”Contributi a fondo perduto e in conto capitale per :

1) Progetti finalizzati alla realizzazione di attività di informazione e promozione della cooperazione, all’attività di ricerca, studi e centri di documentazione per la cooperazione.BENEFICIARI: Organizzazioni regionali delle associazioni cooperative riconosciute con decreto ministeriale

2) Agevolare l’accesso al credito per investimenti che comportino miglioramenti nelle tecnologie o nelle strutture organizzative aziendali o incremento dei livelli occupazionali da parte delle cooperative associate e loro consorzi, prestano le garanzie fideiussorie per:a) operazioni a breve termine;b) operazioni a medio terminec) operazioni a lungo termined) fideiussioni su operazioni di credito a favore di enti pubblici.BENEFICIARI: Consorzi fidi

3) Spese sostenute da cooperative di nuova costituzione per:A) INVESTIMENTIB) SPESE DI GESTIONE C) TUTORBENEFICIARI: Cooperative costituite dal 1° gennaio 2010 alla data di scadenza dei bandi.

4) Concessione di un finanziamento agevolato (max. 60.000 €) proporzionale al capitale sociale versatoBENEFICIARI: Cooperative ed ai loro consorzi operanti nella Regione Marche

5) Investimenti innovativi avviati a partire dal 1° gennaio 2010 relativi a:• acquisto di macchinari e di attrezzature di tipo innovativo;• costi per la ricerca e sviluppo;• concessioni, acquisizione di

brevetti o licenze e creazione o acquisizione di marchi;• certificazione dei sistemi di qualità aziendale e marcatura CE dei prodotti;• certificazione dei sistemi di gestione ambientale;• trasferimento di tecnologie relative ai materiali, ai processi produttivi e di servizio e ai prodotti.BENEFICIARI: Cooperative

6) Progetti sperimentali volti a sostenere:- iniziative di aggregazione tra cooperative, - programmi di internazionalizzazione , - sviluppo di nuove forme di cooperazione tra utenti nei settori delle comunicazioni, dell’energia e del gas.BENEFICIARI: Cooperative

7) Realizzazione di iniziative imprenditoriali cooperative nelle aree di crisiBENEFICIARI: Cooperative

8) Programmi di animazione economica, supporto, formazione e informazione a sostegno di programmi sperimentali per il settore cooperativoBENEFICIARI: Soggetti attuatori dei programmi di animazione economicaSCADENZA AL 15/09/2011

> POR FSE 2007/2013“Prestito d’onore regionale per la creazione di nuove imprese”Concessione di un finanziamento agevolato da parte della Banca delle Marche S.p.A.(max 50.000 euro – t.rif. 3,20%) da restituire in 6 anni e da utilizzare per fare fronte alle spese di costituzione, agli investimenti e alla gestione della nuova iniziativa economica; è ammissibile la costituzione di nuove attività d’impresa in tutti i settori di attività, ad esclusione dell’agricoltura e dell’industria del carbone. È ammissibile anche la rilevazione di un’attività già esistente purché non gestita da familiari.SCADENZA 31/12/2011

> FONDI DI GARANZIA E ACCESSO AL CREDITO“Contributi alle PMI per la riduzione dei tassi di interesse sui finanziamenti erogati dagli istituti di credito convenzionati”

LEGGE 949/52 - contributo in c/interessi per le operazioni di credito artigiano (finanziamento MIN 10.329,14MAx 500.000 euro, tasso agevolato fino al 70% t.rif.) + contributo a fondo perduto “una tantum” pari a 2% del finanziamento se garantito da una coop. artigiana di garanzia.

LEGGE 240/81 - contributo in c/canoni per le operazioni di locazione finanziaria da parte delle imprese artigiane (finanziamento MIN 10.329,14 - MAx 350.000 euro, tasso agevolato pari al 60% t.rif) + contributo a fondo perduto “una tantum” pari a 1,5% del finanziamento se garantito da una coop. artigiana di garanzia SCADENZA AL 31/12/2011

> C.C.I.A.A PESARO URBINO“Contributi a sostegno della partecipazione a fiere all’este-ro”Concessione di un contributo a fondo perduto per le imprese iscritte al Registro delle Im-prese di Pesaro e Urbino pari al 40% delle spese sotenute per la partecipazione a fiere all’estero, fino ad un massimo di 3.000 euro.SCADENZA AL 31/12/2011

> C.C.I.A.A PESARO URBINO“Contributi a sostegno di inve-stimenti mediante abbattimen-to degli interessi”Concessione di un contributo sugli interessi maturati su fi-nanziamenti garantiti da orga-nismi di garanzia collettiva (es. Confidi), finalizzati a specifici investimenti previsti dal bando. Il contributo è pari al 90% degli interessi previsti per il primo anno dal piano di ammorta-mento, su un finanziamento di massimo 50.000 euro.SCADENZA AL 31/12/2011

ABRUZZO

> PROGRAMMA DI SVILUPPO

RURALE 2007-2013“Programma regionale di Con-solidamento delle passivita’ a breve”I debiti bancari a breve del-le Piccole e Medie imprese abruzzesi, con scadenza entro i 12 mesi (ad esempio anticipi su fatture, scoperti di conto corrente), potranno essere consolidati in un finanziamento a cinque anni, il cui importo non potrà superare i 250mila euro. Il contributo spettante alle imprese è pari al 100% del tasso di riferimento indicato e aggiornato con decreto del Ministro dello Sviluppo Econo-mico.BANDO APERTO

EMILIA ROMAGNA

> REGIONE EMILIA ROMAGNA“Fondo di cogaranzia regionale per l’accesso al credito delle imprese” Il Fondo presenta garanzie per le imprese (50-80% finanziamento erogato max 1.500.000 euro) a fronte delle seguenti operazioni:a) finanziamenti chirografari o assistiti da garanzia reale o aperture di credito, di durata non superiore a 120 mesib) locazioni finanziarie immobiliari e mobiliari di durata non superiore a 120 mesi effettuate per i progetti di investimentic) operazioni di factoring di durata non superiore a 120 mesiBANDO APERTO FINO AD ESAURIMENTO RISORSE

> FIDINDUSTRIA EMILIA ROMAGNA“Rilascio di garanzie a favore di imprese socie su finanziamenti erogati da banche convenzionate” Garanzia del 30% o del 50% del finanziamento erogato; tasso fisso o variabile; finalità a breve o medio-lungo termine.PROCEDURA VALUTATIVA DELLA DOMANDA

A cura della Divisione Strategia e Finanza d’Impresa Gruppo SidaT [email protected]

CONTRIBUTI E BANDI

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Rubrica a cura di Michele SassoDivisione Strategia e Finanza di Impresa – Gruppo [email protected]. 071.28521

BORSA

Il firmamento delle marchigiane quotateIn questa pagina presentiamo l’andamento di Borsa delle società marchigiane quotate

indesit ord.

Segmento: Blue ChipPerformance 1 anno: - 31,68%Performance 1 mese: - 13,60%

Il titolo INDESIT COMPANy perde circa il -13% rispetto alle ri-levazioni precedenti. In termini di performance relativa rispetto all’indice Mibtel, si registra una variazione positiva del 2,68% sulla giornata di borsa del 08/07/2011. Lo strumento ha fat-to meglio del mercato. I volumi sono risultati pari a 279.617 pezzi scambiati, valore superiore alla seduta precedente ma inferiore alla media settimanale, segno comunque di attività crescente intorno allo strumento. Trend incerto.

eLiCa

Segmento: StarPerformance 1 anno: - 24,86%Performance 1 mese: - 16,96%

Ancora in calo il titolo ELICA, che fa registrare un -16,9% sulla rilevazione precedente. In termini di performance relativa ri-spetto all’indice Mibtel, si registra una variazione negativa del -1,25% sulla giornata di borsa del 08/07/2011. Lo strumento ha fatto peggio del mercato. I volumi sono risultati pari a 149.631 pezzi scambiati, un valore superiore sia alla seduta preceden-te, sia alla media settimanale. La partecipazione degli operato-ri si sta intensificando; probabile l’avvio di una fase a volatilità elevata. Trend di breve incerto.

ToD’s

Segmento: Blue ChipPerformance 1 anno: + 71,86%Performance 1 mese: - 1,78%

Mese di stabilità per il titolo TOD’S, che fa segnare un calo minimo (-1,78%) sulle rilevazioni di fine maggio. In termini di performance relativa rispetto all’indice Mibtel, si registra una variazione positi-va del 1,58% sulla giornata di borsa del 08/07/2011. Lo strumento ha fatto meglio del mercato. I volumi sono risultati pari a 126.249 pezzi scambiati, un valore superiore sia alla seduta precedente, sia alla media settimanale. La partecipazione degli operatori si sta intensificando; probabile l’avvio di una fase a volatilità elevata. Trend di breve al rialzo.

biesse

Segmento: StarPerformance 1 anno: - 5,10%Performance 1 mese: - 30,62%

Ancora in difficoltà il titolo BIESSE, che fa segnare una flessio-ne del -30% sulla rilevazione del mese precedente. In termini di performance relativa rispetto all’indice Mibtel, si registra una variazione negativa del -1,43% sulla giornata del 08/07/2011, segno che il titolo ha fatto peggio del mercato. I volumi sono risultati pari a 48.661 pezzi scambiati, un valore superiore sia alla seduta precedente sia alla media settimanale. La parteci-pazione degli operatori si sta intensificando; probabile l’avvio di una fase a volatilità elevata. Trend di breve incerto.

Poltrona FraU

Segmento: StarPerformance 1 anno: + 55,60%Performance 1 mese: - 14,07%

Inversione di trend per il titolo POLTRONA FRAU, evidenziando un -14% sulle rilevazioni di fine maggio. In termini di perfor-mance relativa rispetto all’indice Mibtel, si registra una varia-zione positiva del 1,20% sulla giornata di borsa del 08/07/2011. Lo strumento ha fatto meglio del mercato. I volumi sono risul-tati pari a 223.107 pezzi scambiati, un valore superiore sia alla seduta precedente sia alla media settimanale. La partecipazio-ne degli operatori si sta intensificando; probabile l’avvio di una fase a volatilità elevata. Trend incerto.

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ACqUISIZIONI / CESSIONI

MOLISECedesi o Affittasi stabilimento industriale in ottime condizioni di mq 9.000, predispo-sto all’installazione di impianti fotovoltaici, attualmente affittato. Prov. CB (Cod. 014)

MARCHE – ANCONARealtà storica del settore tipolitografico, ricerca acquirente o partner. Clientela consolidata (Cod. 016)

MARCHE – ANCONACedesi stabilimento in-dustriale di mq 14.000, in ottima posizione strategi-ca e di visibilità (Cod. 020)

MARCHECedesi quota maggioritaria di importante azienda vitivi-nicola marchigiana, con BRAND di rilievo internazionale. OTTIME PROSPETTIVE DI RENDIMENTO (Cod. 011)

MARCHEAffittasi palazzina uffici mq 500+500 in ottime condizioni strutturali, ottima visibilità e posi-zione fronte strada, sita in località Camerano (AN), vicinanze autostrda (Cod. 015)

CENTRO ITALIACercasi partners industriali e/o finan-ziari per azienda operante nel settore della produzione di distillati per liquori (cod. 024)

RIVIERA DEL CONERO Cedesi, compreso l’immobile, attività alberghiera di pregio sul mare, con annesso stabilimento balneare. Clientela turistica e business (Cod. 010)

MARCHEProv. AN – Cercasi partners finanziari e/o indu-striali per affermata azienda operante nel settore delle coperture architettoniche per esterni. Design e tecnologia ai massimi livelli di mercato. Area d’affari internazionale (Cod. 019)

ITALIAImportante gruppo industriale, operante nel settore della compo-nentistica per elettrodomestici ed automotives, è interessato ad acquisizioni di aziende operanti sul territorio nazionale in settori equivalenti od analoghi (Cod. 018)

CERCASI MANAGER/INVESTITORI (Business Angels) per aziende operanti nei seguenti settori industriali:- Stampaggio materie plastiche- Legno - arredo (produzione mobili d’ufficio, cucine, componenti per l’arredamento, porte)- Litografia e stampa- Componenti elettronici(Cod 025)

ROMANIACedesi importante realtà dell’industrial packaging a capitale italiano, economicamente e finanziaria-mente interessante, con mercato europeo di elevati standard qualitativi (Cod. 012)

PUGLIAProv. FG – Cedesi o Affittasi stabilimento di mq 20.000 con autorizzazioni per impianti fotovoltaici da destinare ad attività logistica. Annessa palaz-zina uffici di mq 1.000 ca. Vicinanze autostrade e polo industriale di Melfi (Cod. 017)

MOLISEProv. CB – Termoli - Cedesi azienda operante nel setto-re della carpenteria metallica, dotata di robot industriali e di un ottimo livello di automazione. Fatturato consolidato (cod. 022)

SANTO DOMINGOImportante società immobiliare italiana valuta proposte di part-nership per investimento immobiliare a finalità turistica a Santo Domingo, località Bavarò. OTTIMO INVESTIMENTO (Cod. 013)

PUGLIAProv. FG – Azienda di pro-duzione di divani di fascia medio–alta, dotata di moderne attrezzature ed impiantistica industriale, fatturato consolidato, ri-cerca partners (Cod. 021)

UMBRIAVendesi due avviati Wine Bar ri-spettivamente nel centro storico di Perugia e nelle immediate vi-cinanze presso un Centro Com-merciale, in alternativa cedesi in gestione anche separatamente Cod (027)

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Seminario “Le Aziende vincenti del dopo crisi” Organizzato dal Gruppo Apra Informatica di Jesi, l’incontro ha offerto spunti per passare dalla“pesca nell’Oceano Rosso a quella nell’Oceano Blu”

Il 15 giugno 2011 ad Ancona, nella splendida cornice dell’Ho-tel Emilia sulla baia di Portovo (AN), si è svolto un seminario rivolto alle aziende pmi marchigiane con l’ambizioso obiet-

tivo di condividere con i partecipanti alcune idee e metodologie per affrontare in maniera vincente il mercato in questo difficile momento del dopo crisi. L’incontro ha riscosso grande suc-cesso ed ha visto la partecipazione di circa 100 persone tra im-prenditori e responsabili delle aziende locali operanti in diversi settori di mercato (manifatturiero, servizi e commercio). L’evento è stato organizzato dal Gruppo Apra Informatica di Jesi (AN) all’interno di un calendario d’incontri rivolti alle aziende e in collaborazione con la Direzione IBM per le piccole/medie imprese italiane. Tali incontri continueranno anche nel-la seconda parte del 2011 e riguarderanno temi che toccano l’innovazione tecnologica, organizzativa e quella dei processi aziendali. Nei mesi precedenti sono già stati organizzati incon-tri di questo tipo e sono stati giudicati molto focalizzati sia nel-la condivisione di informazioni che, come momento formativo.Il gruppo Apra Informatica è impegnato nell’obiettivo di por-tare ai suoi clienti e piu’ in generale alle aziende marchigiane,

non solo soluzioni informatiche ma anche la cultura indispen-sabile per inserire efficacemente tali innovazioni nei loro pro-cessi di business.Tornando al seminario del 15 giugno esso ha avuto il suo clou nell’intervento del dott. Giorgio Ziemacki che dopo aver ri-percorso velocemente gli effetti e i tempi della crisi iniziata a fine 2008 ha cercato di trasferire ai presenti spunti e idee concrete per venirne fuori. I concetti esposti sono il risultato di esperienze sul campo quindi non di un economista ma di un consulente che opera su un numero significativo di aziende italiane. L’esposizione del dott. Ziemacki è stata preceduta da una testimonianza diretta dell’esperienza di un’azienda locale (Guerrini spa di Castelfidardo) che produce minuterie metal-liche di precisione e che è cliente storico dell’Apra per tutto il suo Sistema Informativo. La Guerrini, come ci ha raccontato il suo direttore vendite Giampaolo Giacchè, nel 2007 ha avuto un fatturato di 18 milioni di euro, ma a fine 2008 ha cominciato a sentire gli effetti della crisi e il suo fatturato 2009 è crollato a 7 milioni di euro! Un crollo del 60% di fatturato metterebbe in discussione l’esistenza stessa di un’azienda. La Guerrini di

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fronte a questa crisi ha ope-rato contemporaneamente su più fronti:- da una parte riduzione dei costi (non rinnovo di contratti a termine, meno conto lavoro esterno, cassa integrazione)- dall’altra innovazione at-traverso alcune mosse che si sono rivelate vincenti (sono alla base di quei “ragiona-menti d’attacco” come li ha poi chiamati il consulente Ziemacki nella sua relazio-ne) quali formazione per il personale, investimenti in tecnologia informatica per integrare meglio i processi, qualità e controllo dei costi in produzione, miglioramenti organizzativi con creazione di un controllo di gestione sempre con il supporto infor-matico e consulenziale del Gruppo Apra.C o n t e m p o r a n e a m e n t e l’azienda ha cercato nuovi sbocchi commerciali in altri paesi del Nord Europa e del Sudamerica investendo molto in “campionature” di quali-tà e con un servizio accurato soprattutto nei tempi di con-segna. queste azioni sono

pienamente in sintonia con i suggerimenti metodologici della relazione di Ziemacki che parla di passaggio dal-la “pesca nell’Oceano Ros-so a quella nell’Oceano Blu” dove conquistare una nuova domanda attraverso una dif-ferenziazione della propria offerta. La Guerrini chiuderà il 2011 con un fatturato di cir-ca 18 milioni di euro pari cioè a quel massimo storico del 2007; ha ripreso a lavorare su tre turni, ha riassunto le persone che avevano un pre-cedente contratto a termine e sta aumentando il conto lavo-ro che dà all’esterno. Il dottor Ziemacki prendendo lo spun-to dalla positiva esperienza della Guerrini ha cercato di sistematizzare alcune idee e considerazioni per aiutare le aziende in questo periodo transitorio fra la crisi e una ripresa che stenta a consoli-darsi in un’economia mondia-le che fa fatica a ripartire.Ha invitato le aziende ad af-frontare questo difficile mo-mento “non con paura” ma “per fare sviluppo” lavorando e ragionando d’attacco: guar-

dare avanti dedicando tempo per cercare di capire cosa vorrà e come sarà il mercato, in una parola “riorganizzarsi”.Tre sono le attenzione spe-ciali:1- CHIAREZZA STRATEGICA (mercati giusti, prodotti giusti, prezzi, canali e clienti giusti)2- ORGANIZZAZIONE INTER-NA (una forte funzione com-merciale, un processo pro-duttivo di qualità e controllato nella sua efficienza, perso-nale motivato e con mansio-ni e responsabilità chiare, un buon Sistema Informatico.)3- SISTEMA DI CONTROLLO DI GESTIONE (buona contabi-lità industriale, bilanci men-sili affidabili, budget legati a obiettivi misurabili.)Per quanto riguarda i pro-dotti si assisterà ad un pro-gressivo spostamento verso le fasce estreme del merca-to (segmenti alto e basso) a scapito del segmento medio. in questo contesto divente-ranno sempre più importanti i servizi aggiuntivi che saranno parte essenziale del sistema prodotto.per pescare nell’”Oceano

Blu” le parole d’ordine sono: nuova strategia e nuova or-ganizzazione ed ha concluso invitando quindi a ritrovare un nuovo spirito imprenditoriale. Il gruppo Apra nei prossimi mesi organizzerà altri semi-nari inerenti nuove tecnolo-gie e modalità più innovative di fare business, sempre con la partecipazione di oratori di grande spessore e competen-za.

Via Brodolini, 6 Zipa 60035 Jesi (AN)Tel. +39 0731 22911www.apra.it - [email protected] sedi:Pesaro, Senigallia, Cesena, Modena, Padova, Rimini, Bari, Empoli.Per maggiori informazioni sul calendario ed agende di questi incontri: [email protected]. +39 0731 229187

L’azienda:“Apra opera nel mondo dell’Information Technology dal 1979. La società ha la sede centrale e i laboratori di sviluppo a Jesi (AN) e altre sedi a Pesaro, Senigal-lia, Modena, Padova, Rimini, Bari ed Empoli. I dipendenti totali sono oltre 250, di cui 170 nella sede di Jesi e sono in prevalenza giovani diplomati e laureati con competenze di sviluppo software appli-cativo e di attività sistemistiche con certificazioni sui prodotti dei maggiori vendors quali IBM, Microsoft, Oracle, Cisco, Lexmark.Le soluzioni ERP di APRA sono rivolte sia alle piccole/medie aziende, che alla pubblica amministrazione lo-cale e coprono a 360 gradi le necessità di un Sistema informativo completo e integrato.Esse spaziano dalle infrastrutture hardware e di rete, alla sicurezza, a soluzioni web, a soluzioni gestionali specializzate nei settori industriali delle aziende ma-nifatturiere meccaniche e metallurgiche, aziende del settore legno e mobili, aziende del settore alimentare e vitivinicolo, commerciali e di servizi”.

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Una cattiva notizia per chi viaggia: per un pieno di benzina ci vorranno in media tre euro in piùCna-Fita Marche: “Un provvedimento sbagliato che peserà per 1.180 euro all’anno per ogni mezzo. Un’ulteriore stangata per un settore che in tre anni nelle Marche ha perso 377 imprese”. Le accise su benzina e gasolio aumentate di 8 centesimi al litro

In tre anni l’autotrasporto marchigiano ha perso 377 imprese, soffocate dalla

concorrenza illegale dei ca-mion dell’Est Europa e dai crescenti costi di gestione. Proprio quando cominciava-no a vedersi i primi segnali della ripresa per le 4.215 im-prese del settore, è arrivata l’ennesima stangata: le acci-se su benzina e gasolio sono aumentate di 8 centesimi al litro. quattro centesimi per fi-nanziare il Fondo unico per lo spettacolo e quattro centesi-mi per affondare l’emergenza umanitaria degli immigrati dal Nord-Africa. Accise che vanno ad aggiungersi a quel-le già esistenti che partono dal finanziamento per la cri-si di Suez del 1956 passando per il disastro del Vajont del 1963, l’alluvione di Firenze, i terremoti del Belice, del Friu-li e dell’Irpinia, le missioni militari in Libano e Bosnia, il contratto degli autoferrotran-

viari del 2004, ecc. Tutte acci-se che continuiamo a pagare malgrado le emergenze che dovevano finanziar siano am-piamente risolte.Cna Fita delle Marche non ci sta.“Si tratta di una decisione” ac-cusa Riccardo Battisti segre-tario regionale Cna Fita “che deprime ulteriormente il set-tore del trasporto merci, già fortemente penalizzato dalla negativa congiuntura econo-mica e dal continuo aumento annuale del prezzo del carbu-rante, dei pedaggi e delle as-sicurazioni. Difficilmente gli autotrasportatori marchigiani potranno recuperare questi aumenti sul mercato anche perché già oggi non è possi-bile competere con certi auto-trasportatori stranieri che per un viaggio da Milano a Roma accettano 300 euro quando a noi ne costano 500 ”.Per un pieno ognuno di noi pagherà mediamente 3 euro

in più. Ma se per i “vacanzieri” questo renderà più amaro il viaggio verso le località bal-neari, per gli autotrasporta-tori la questione è molto più grave. Stando ai valori medi di percorrenza e consumi forni-ti dal Ministero dei Trasporti, l’aumento di 8 centesimi, in un anno, comporta una spesa aggiuntiva di 1.180 euro per ognuno degli imprenditori in conto terzi mono-veicolari al di sotto delle 7,5 tonnellate. Un duro colpo per la distri-buzione urbana delle merci e non solo Per non parlare di tutto il settore del trasporto pubblico locale come taxi e bus turistici.

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Guardia di Finanza, cambio al vertice del Comando pro-vinciale … Passaggio di consegne al Co-mando Provinciale Ancona della Guardia di Finanza tra il Generale di Brigata Giovam-battista Urso e il Colonnello t. ST Gianfranco Carozza. La cerimonia si è svolta venerdì 4 giugno presso la caserma “Tommaso Mariani” di Anco-na. Ha presenziato alla ce-rimonia anche il Generale di Brigata Francesco Petraroli, Comandante Regionale Mar-che. Il Generale Urso lascia il Comando Provinciale Ancona dopo un triennio di intenso la-voro, durante i quali le Fiam-me Gialle doriche si sono di-stinte per l’assiduo impegno e l’indiscussa professionalità prestati giornalmente a tute-la degli interessi finanziari ed economici dello Stato, delle comunità locali e soprattutto dei cittadini.

… e regionaleAvvicendamento anche al Co-mando Regionale Marche. Ha avuto luogo lo scorso 29 giu-gno, infatti, alla presenza del Comandante Interregionale dell’Italia Centro-Settentrio-nale della Guardia di Finanza – Gen. C.A. Marcello Gentili, la cerimonia di passaggio di consegne tra il Generale di Brigata Francesco Petraroli e il Generale di Brigata Gio-vanni Mainolfi. Il Gen. Petra-roli, dopo circa quattro anni di permanenza nel capoluogo dorico, lascia l’incarico per il Comando Regionale Puglia. Il Gen. Mainolfi, 53 anni, è lau-reato in Scienze politiche, in Scienze della sicurezza eco-nomica e finanziaria e in Giu-risprudenza, ha conseguito il Master Universitario di II Li-vello in Strategia e sicurezza globale presso l’Università La Sapienza di Roma e quello in Diritto Tributario dell’Impresa

presso l’Università Bocconi di Milano. Ha frequentato la 62° Sessione del corso IASD pres-so il CASD (Centro Alti Studi della Difesa). Prima di questo importante incarico, è stato tra l’altro Comandante provin-ciale della Guardia di Finanza di Napoli e Vice Capo di Gabi-netto del Ministro dell’Econo-mia e delle Finanze.

> Nomine e incarichi possono essere inviati all’indirizzo [email protected]

Nuovi comandanti regionale e provinciale alla Guardia di FinanzaIn questa Rubrica presentiamo le novità principali relative a nomine ed incarichi in enti ed aziende della regione

CARRIERE E POLTRONE

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SPECIALE: GUIDA ALL’ESTATE

L’INSOSTENIBILE LEGGEREZZADELL’ESSERE IN

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“Non c'è che una stagione: l'estate. Tanto bella che le altre le girano attorno. L'autunno la ricorda, l'inverno la invoca, la primavera la invidia e tenta puerilmente di guastarla”.Ennio Flaiano, Diario degli errori 1968

Fuori dagli uffici, dalle scuole ormai chiuse, dalle case, è arrivata, in tutta la sua bellezza, l’estate. Lungo il dolce ondeggiare di colline che si vestono dei colori più sgargianti, con quelle meravigliose distese di girasoli che sembrano sorridere ai passanti, lungo le spiagge che pian piano si popolano di bagnanti, lungo le strade di montagna dove vanno a rifugiarsi coloro che cercano refrigerio, la bella stagione è entrata nel suo vivo. C’è voglia si sole, di compagnia, di divertimento e le Marche, come ogni anno, non si fanno trovare impreparate. Il “guardaroba estivo” della regione è particolarmente ricco: eventi culturali, sportivi, artistici e di intrattenimento allietano i pomeriggi e le serate con proposte imperdibili, di grande valore. C’è solo l’imbarazzo della scelta. Mercatini, fiere e sagre, inoltre, animano le vie e le piazze dai borghi più piccoli, ai centri più importanti. Difficile scegliere dove andare, così ML ha scelto di offrirvi una rosa delle più gettonate manifestazioni che si svolgono in regione, regalandovi uno speciale tutto da leggere e conservare, per un’estate indimenticabile.

ESTATE

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Assessore Marzetti, Civitanova si prepa-ra a vivere una stagione estiva molto intensa, ce ne vuole parlare?

“Il Turismo rappresenta il volano per la cresci-ta dell’economia locale e del circondario, per questo l’Amministrazione ha destinato risor-se rilevanti per qualificare l’accoglienza, pro-muovere il territorio e assicurare una capillare informazione, con l’utilizzo di tutti i mezzi at-tualmente a disposizione. Le iniziative mes-se in programma toccano tutti i settori, dalla cultura all’arte, dall’intrattenimento leggero all’enogastronomia. Iniziative, sottolineo, che non sono limitate solo al periodo estivo, ma vengono spalmate in tutto l’arco dell’anno per richiamare i turisti attraverso svariate offerte di qualità e garantire loro un utile soggiorno. È evidente, però, che la stagione estiva è quella in cui si concentrano maggiormente gli eventi, in coincidenza con il maggior movimento turi-stico. Oltre al richiamo del mare, pertanto, che per l’ottavo anno consecutivo viene certificato con Bandiera Blu, molti sono gli appuntamenti di richiamo. Su tutti, cito il diciottesimo Festi-val internazionale di Danza, il Festival del con-temporaneo “Popsophia”, la finale regionale di Miss Italia, la rassegna di arte vivente “Vita Vita”, il teatro per ragazzi, il cabaret, concerti, serate di degustazione ecc.”.

Come si muove l’Amministrazione rispetto alle iniziative in calendario? “La carta vincente su cui punta la Giunta è ‘fare sistema’, cioè collaborare con i Comuni limitrofi per valorizzare l’intero territorio. Ri-tengo fondamentale anche il coinvolgimento delle varie associazioni per cui agli eventi or-ganizzati direttamente dall’Amministrazione si aggiungono quelli realizzati dalle associazioni

del commercio e del volontariato, dagli stabili-menti balneari e dalle società sportive, garan-tendo in tal modo maggiore qualità e offerte buone per tutti i gusti”.

Quanto conta per la promozione turistica la sinergia tra i diversi enti e con il territorio?“Gli investimenti per l’accoglienza non avreb-bero alcun effetto se non ci fosse un’adegua-ta promozione sia in Italia, che all’estero. Su questo versante, l’Amministrazione investe ri-sorse per partecipare, insieme ad altri Comu-ni, ad iniziative promozionali nelle piazze più importanti, nelle fiere, nelle Borse del Turi-smo e nei workshop, senza tralasciare il ricor-so ad agenzie specializzate e convenzionate. Una forma promozionale molto efficace sono poi gli educational tour, ovvero dare ospitalità agli operatori turistici italiani e stranieri nelle nostre zone, nella certezza assoluta che sa-ranno di loro gradimento, non solo per quello che offrono in termini di ambiente, arte e cul-tura, ma anche per le offerte messe in campo, i pacchetti, l’ospitalità, ecc.”.

La città è il classico esempio di “botte picco-la che contiene vino buono”: mare, cultura, sport per soddisfare tutti i gusti…“Civitanova, come d’altra parte l’intera nostra Regione, non potrà mai offrire un prodotto tu-ristico di massa, perché limitata sul versante della ricettività. Però sono presenti eccellenze e prodotti di nicchia (basti pensare alle tradi-zioni e al piccolo artigianato) che hanno mag-gior valore qualitativo, anche se difficilmente potranno entrare in una catena commerciale turistica ad ampio raggio”.

Da un recente sondaggio tra gli imprenditori

SergioMarzettiL’Assessore al Turismo di Civitanova: “La carta vincente su cui punta la Giunta è ‘fare sistema’, cioè collaborare con i Comuni limitrofi per valorizzare l’intero territorio”

di A. Dachan

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marchigiani realizzato da GGF Group, è emerso che il 77,4% degli intervistati suggerirebbe ai pro-pri amici le Marche come località turistica. Come commenta questo dato?“Dopo molti anni in cui l’artigianato e l’industria hanno dominato il mercato economico, e dopo gli investimenti sul turismo effettuati da enti pubblici e privati, si cominciano a registrare i primi risultati positivi in termini di incremento, sia in arrivi, che in presenze. In base a studi di settore, le proiezioni per il futuro vedono il nostro territorio e le Marche in ge-nerale, sempre più meta di turisti italiani ed europei. questi dati premiano, come già detto, l’impegno e la passione che in tanti hanno profuso”.

“Oltre al richiamo del mare, che per l’ottavo anno consecutivo viene certificato con Bandiera Blu, molti sono gli appuntamenti di richiamo. Su tutti, cito la XVIII edizione di Civitanova Danza, il Festival del contemporaneo “Popsophia”, la finale regionale di Miss Italia, la rassegna di arte vivente “Vita Vita”, il teatro per ragazzi, il cabaret, concerti, serate di degustazione ecc”.

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Civitanova Marcheuna città per danzarexVIII festival internazionale nel nome di Enrico Cecchetti

Civitanova Danza diventa maggiorenne. Dal 1 lu-glio all’11 agosto Civitanova Marche, la città della danza, ospita la diciottesima edizione del festival

internazionale promosso dal Comune di Civitanova Mar-che, dai Teatri di Civitanova, dall’AMAT, dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali, dalla Regione Marche, dalla Provincia di Macerata e dalla Fondazione Cassa di Risparmio della Provincia di Macerata. Il progetto arti-stico del festival dedicato al Maestro Enrico Cecchetti, originario della città marchigiana, è di Gilberto Santini (direttore AMAT). Main sponsor del festival è Ica al qua-le si affiancano Paciotti spa, Hotel Miramare e Maxicar. Il programma - che si articola in otto appuntamenti - vuole confermare e approfondire le proprie caratteri-stiche d’intervento, come sono venute strutturandosi e consolidandosi nel corso della sua storia. “Civitanova danza tutto”, slogan che accompagna da qualche anno la manifestazione, testimonia da un lato l’aspirazione a riunire in sé i rappresentanti del mondo e delle diverse culture, dall’altro la tensione ad una onnicomprensività dello sguardo per le differenti tipologie di danza, diversi stili e linguaggi con cui la danza dialoga. La danza dun-que come strumento di conoscenza è da alcuni anni la principale linea progettuale che anima il festival.

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Programmainizio spettacoli

17 luglio Piazza della Libertà, Civitanova AltaLes Tambours Du Bronx [Francia]

16 luglio Workshop Les Tambours du Bronx[esclusiva regionale]in collaborazione con Popsophia

19 luglio Teatro Rossini Balletboyz [Gran Bretagna]The Talent[prima ed esclusiva regionale]

dal 23 luglio Pinacoteca Marco Moretti, Civitanova AltaStockholm - Tokyo, And In BetweenMostra Fotografica Di Bengt Wanselius [Svezia]In Collaborazione Con Popsophia

24 luglio Teatro Annibal Caro, Civitanova AltaSaburo Teshigawara [Giappone]Proiezione Del Film A Boy Inside The BoyUna Co-Produzione Karas, Civitanova Danza, Svim & AmatTokyo University Of The ArtsIn Collaborazione Con Popsophia[Prima Italiana]

3 agosto Teatro RossiniBalletto Di Roma [Italia]La Morte E La Fanciullacoreografia di paolo santillimusiche di franz schubert, gustav mahler eseguite dal vivo dall’orchestra filarmonica marchigiana[prima assoluta]

11 agosto Arena Sferisterio, MacerataDanza All’operaEvento Speciale Di Civitanova Danza in collaborazione con sferisterio opera festivalsvetlana zakharova etoile del teatro bol’šoj di mosca & solisti del teatro bol’šoj di mosca e del teatro dell’opera di kiev [russia] gala[prima ed esclusiva regionale]

> InformazioniCOMUNE DI CIVITANOVA MARCHEChiara Levantesi 0733 822268 [email protected] Mancia 071 2075880 - 335 7756368 [email protected]

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Dott. Santini, il 1 luglio si è aperto il si-pario su Civitanova Danza. Quali sono le particolarità di questa XVIII edizio-

ne?“Alla vigilia del Festival, ciò che mi è sembrato più interessante è la continuità del progetto, che quest’anno è diventato “maggiorenne”. È un particolare molto importante, soprattutto se si considera il momento storico. Il sostegno di diversi Enti e la partecipazione di un pub-blico di anno in anno sempre più numeroso dimostrano che la rassegna è sentita, attesa e soprattutto che piace”.

Qual è, a Suo avviso, l’elemento più caratte-rizzante del Festival?“Il Festival si è costruito nel tempo un’identità ben definita, forte, offrendo contenuti interes-santi, con una grande varietà di linguaggi e stili. Il nostro, infatti, è un progetto eclettico, molto diversificato, per stili e provenienze ge-ografiche. Il film del giapponese Saburo Teshi-gawara “Inside the Boy” girato lo scorso anno al festival e la mostra fotografica dello svede-se Bengt Wanselius sono una dimostrazione della versatilità della Danza, che si fa foto, mostra, film e che incarna un’infinità di forme espressive”.

La Danza, quindi, comunica e fa comunicare, ma che spazio le si riserva oggi?“La Danza ha sempre avuto un ruolo margi-

nale in Italia, tanto che viene definita la “Ce-nerentola delle arti sceniche”, ma la Danza riesce a trasmettere grandi emozioni in modo diretto, senza bisogno di spiegazioni. La Danza è il corpo che si fa altro; per sua natura, riesce a diventare un punto di sintesi tra le arti che coinvolgono più forme di arte. È l’espressione di spettacolo dal vivo che riesce a coinvolgere maggiormente e che si rivolge ad un pubblico davvero trasversale”.

Che emozioni ha provato alla vigilia?“Senza dubbio emozioni forti. Sono contento ed emozionato di essere riuscito a portare novità all’interno del progetto, di aver coinvolto real-tà di assoluto pregio come La Scuola di Ballo dell’Accademia Teatro alla Scala, che torna con diversi spettacoli e la Compagnia yasme-en Godder Company, che proviene da Israele. Pensi che, per aver coinvolto questi artisti, sono stato ricevuto dal Ministro della Cultura israeliana. Sono tutti segnali che indicano una grande apertura e un grande interessamen-to, che non coinvolge solo gli appassionati, ma anche le comunità locali e internazionali. Vorrei che le emozioni della Danza venissero condivise da quante più persone possibile, che siano sempre di più le persone interessata ad affrontare questo tuffo nell’ignoto”.

Ve lo auguriamo di cuore!

Gilberto Santini Il Direttore Artistico di Civitanova Danza racconta le emozioni della vigilia

di A. Dachan

SPECIALE: GUIDA ALL’ESTATE

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Nell’anno del 150° anniversario dell’Unità d’Italia due opere di Giuseppe Verdi Un ballo in masche-ra e Rigoletto poi Così fan tutte di Mozart, Monte-

verdi, uno spettacolo su Mahler e la grande danza.Lo Sferisterio Opera Festival, manifestazione artisti-ca conosciuta e amata dai melomani di tutto il mondo, si svolge a Macerata nelle Marche dal 22 luglio all’11 agosto, nella suggestiva cornice dello Sferisterio e del Teatro Lauro Rossi, con opere, recital e appuntamen-ti inseriti nel cartellone della 47esima Stagione Lirica di tradizione della città d’arte marchigiana, promosso ed organizzato dall’Associazione Arena Sferisterio, costituita dal Comune di Macerata e dalla Provincia di Macerata, sotto la direzione artistica del Maestro Pier Luigi Pizzi che ha trasformato la storica rassegna estiva in un festival, giunto quest’anno alla sua sesta edizione. Libertà e destino è il tema dell’edizione 2011. La Re-gione Marche sostiene fortemente la manifestazione considerandola un fiore all’occhiello del sistema cul-turale e turistico delle Marche, così come è sostenuta da: Ministero dei Beni e delle Attività Culturali, Fonda-zione Cassa di Risparmio della Provincia di Macerata, Camera di Commercio di Macerata, Società Civile dello Sferisterio Eredi dei Cento Consorti. Sponsor ufficiale del Festival 2011 è Banca Marche. Come ogni anno du-rante il Festival sono previsti molti eventi collaterali, che vedono avvicendarsi nei vari spazi teatrali maceratesi personaggi della cultura internazionale, la cui organiz-zazione è affidata a Sferisterio Cultura con gli Aperitivi Culturali e con le rassegne: Pomeridiana, organizzata dall’Associazione ADAM e OperAperta curata dall’As-sociazione Divini Versi.

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SferisterioOpera Festival47° Stagione Lirica di Macerata, 22 luglio-11 agosto “Libertà e destino”

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Sesta edizione

Libertà e destino22 luglio / 11 agosto 201147° Stagione Lirica di Macerataprogramma:22 luglio - ore 18.00 auditorium San Paoloconferenza di massimo cacciari

22, 26, 29 luglio e 5 agosto ore 21.00 SferisterioUn Ballo In MascheraGiuseppe Verdidirettore Paolo Carignaniregia, scene e costumi Pier Luigi Pizzi nuova produzione

23, 27, 30 luglio e 4, 6 agosto - ore 21.00 SferisterioRigolettoGiuseppe VerdiDirettore Andrea BattistoniRegia, Scene E Costumi Massimo GasparonNuova Produzione, Coproduzione con la Fondazione Pergolesi Spontini, Circuito Lirico Lombardo

24, 28, 31 luglio ore 21.00 Teatro Lauro RossiCosi Fan TutteWolfgang Amadeus MozartDirettore Riccardo FrizzaRegia, Scene E Costumi Pier Luigi PizziNuova Produzione Coproduzione Con La Fondazione Teatro Delle

Muse Ancona, Fondazione Orchestra Regionale delle Marche, Coro Lirico Marchigiano "V. Bellini" Maestro del coro David CrescenziComplesso di palcoscenico Banda "Salvadei"

2 agosto - ore 21.00 Cineteatro ItaliaIl Tempo di MalherMassimiliano Finazzer Florycon la partecipazione di Quirino Principe, Gilda Gelati e Gianni Dallaturca

3 agosto - ore 21.00 Teatro Lauro RossiFesta MonteverdianaAnna Caterina Antonaccidirettore Marco MencoboniComplesso vocale e strumentale Cantar Lontano

11 agosto - ore 21.30 Sferisterio Svetlana Zakharova & Étoiles del Bolshoi BalletDanza all’Opera un progetto di Sferisterio Opera Festival e Civitanova Danza

Informazioni e biglietteria piazza Mazzini 10 Macerata dalle 9.30 alle 13 e dalle 16.30 alle 20.00 Telefono +39 0733 230735Fax +39 0733 261570 [email protected] www.vivaticket.itwww.sferisterio.it

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Direttor Pizzi, il prossimo 22 luglio prenderà il via la 47° edizione del-la Stagione Lirica: quale sarà il tema

centrale di quest’anno?“Per la sesta edizione dello Sferisterio Opera Festival si propone il tema Libertà e destino, che verrà commentato dal filosofo Massimo Cacciari”.

Quali saranno i momenti principali del Festi-val?“Tre appuntamenti all’Arena Sferisterio: due opere verdiane Un ballo in maschera e Rigo-letto quest’ultimo in coproduzione con la Fon-dazione Pergolesi Spontini e il Circuito Lirico Lombardo e una serata di balletto in collabo-razione con Civitanova Danza, per il progetto Danza all’Opera, con Svetlana Zakharova e con le etoìles del Bol’soj e del Teatro dell’opera di kiev. Al Teatro Lauro Rossi Così fan tutte di Mozart che è una coproduzione con la Fon-dazione Teatro delle Muse di Ancona e Festa Monteverdiana imperniata sulla presenza di Anna Caterina Antonacci. Infine Il tempo di Mahler al Cineteatro Italia celebrerà il cente-nario della morte del grande musicista”.

A che tipo di pubblico si rivolge la Stagione?“Un festival con le migliori intenzioni si rivolge ad un pubblico di appassionati d’opera, ma è chiaro che l’obbiettivo è di intrattenere tutte le fasce di pubblico, dai melomani di tutte le età, a chi ha la curiosità di scoprire un genere mu-sicale non ancora affrontato”.

Può darci un’idea delle professionalità coin-volte in un simile evento artistico? “All’attività di un festival concorrono tante di-stinte professionalità con responsabilità diver-se artistiche o tecniche. In media sono 500 le entità lavorative che manovrano i complessi ingranaggi della grande macchina organizza-tiva”.

Quali saranno gli artisti di maggior rilievo che si esibiranno?“Preferisco non fare distinzioni: tutti gli arti-sti devono essere di alto livello per assicurare un’imprescindibile qualità. Non è, e non vuole essere una vetrina per sole star, l’obiettivo più importante è l’equilibrio e l’armonia dell’insie-me”.

Lei è anche Regista, Scenografo e Costumi-sta: cosa significa oggi lavorare in ambito artistico?“Avere autocritica, mettersi in discussione, considerare le difficoltà del tempo presente senza farsene un problema insolubile, guar-dare al futuro con fiducia, senza mai rinuncia-re all’impegno.

Quale delle 15 serate ritiene assolutamente imperdibile?“Tutte”.

Pier Luigi Pizzi Il Direttore Artistico dello Sferisterio Opera Festival: “L’obiettivo più importante è l’equilibrio e l’armonia dell’insieme”

di A. Dachan

SPECIALE: GUIDA ALL’ESTATE

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Il 2011 è anche l’“Anno della cultura e della lingua russe in Italia e della cultura e della lingua italiane in Russia”. Le Marche vi partecipano con una serie

di iniziative. Tra le altre è in programma a Recanati dal 2 luglio al 22 agosto 2011 “Progetto Leopardi e Tolstoj: i grandi parchi letterari europei, dal Colle dell’Infinito ad Jasnaja Poljana” una mostra che intende mettere a confronto due grandi figure della letteratura mondiale dell’800: Leopardi e Tolstoj. La Mostra, che accosta Leopardi a Tolstoj, nasce nell’ambito di un progetto di cooperazione per la crea-zione di una rete di parchi letterari europei e per lo svi-luppo delle case-musei degli scrittori come i centri cul-turali. Nell’anno dedicato alla promozione della cultura russa in Italia non si è voluto rinunciare ad approfon-dire questo confronto, che sembra quasi un ossimoro: lo stesso Pietro Citati, noto studioso che a questi due grandi della letteratura ha dedicato due distinte mono-grafie nota: “Comè è possibile che il solitario e inquie-to poeta di Recanati sia paragonato al ‘sovrano della narrativa ottocentesca, che combatté nel Caucaso e a Sebastopoli, viaggiò in Europa propugnò campagne po-litiche?”. È un confronto che lo stesso Citati ci propone, in quanto, nell’assoluta diversità di temperamento, di contesto e di poetica in entrambi gli autori rintracciamo una ardente vitalità che diventa, oltre che fecondità let-teraria, desiderio intenso di felicità temporale, qui ed ora. La forza letteraria dei due fa riaffiorare una identità precisa dell’uomo europeo, capace di interpellarci con forza sfidando il nostro quotidiano.Il progetto “Leopardi-Tolstoj: i grandi parchi letterari europei, dal Colle dell’Infinito ad Jasnaja Poljana” sarà anche di sostegno ad una vasta azione di penetrazione economica e commerciale del mercato della Federazio-ne Russa che nel corso del 2011 la Regione Marche, le Camere di Commercio e le Aziende speciali intendono effettuare nei settori strategici dell’economia manifat-turiera regionale.

ProgettoLeopardi TolstojI Grandi Parchi Letterari Europei, Dal Colle Dell’infinito Ad Jasnaja Poljana 2 Luglio – 22 Agosto 2011, Recanati

Il progetto è sostenuto e promosso dalla Regione

Marche, che, oltre ai consueti appuntamenti culturali in

programma ogni anno, per l’estate 2011 ha presentato un

imperdibile calendario di eventi, tutti illustrati nel cartellone pubblicato e aggiornato su

www.cultura.marche.it

SPECIALE: GUIDA ALL’ESTATE

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Welcome back Summer... Jamboree! Dal 30 lu-glio al 7 agosto, la città di Senigallia (Marche – AN) torna a sintonizzarsi sui ritmi del rock and

roll grazie alla xII edizione del Festival Internazionale di Musica e Cultura dell’America anni ‘40 e ‘50. Nove giorni di baldoria più uno, la pre-Summer Jamboree night del 29 luglio al Diner stage. Anche quest’anno ci sono tante emozionanti storie da raccontare e da sco-prire nel ventennio d’oro in cui la mano bianca e quella nera si incontrarono, dando vita allo spensierato mo-vimento dei teenagers, ma anche al primo movimento interraziale della storia. Tra il 29 luglio e il 7 agosto, Senigallia, la città del rock and roll sarà degna di que-sto nome, catalizzando decine e decine di incredibili musicisti live tra il main stage del Foro Annonario, il Diner Stage, la Rotonda, la spiaggia. Artisti interna-zionali di Rhythm & Blues, doo wop, rockabilly, swing, country e rock and roll, che continuano a scrivere grande rock and roll, o che l’hanno scritto sostenuti da etichette come la Sun Records o la Atlantics. L’edizio-ne 2011 della “hottest rockin’ holiday on earth” ha de-ciso di regolare gli impianti audio in particolare sulla mano nera e sul Rhythm & Blues, rendendo giustizia in maniera significativa e chiara al grande contribu-to che la cultura afroamericana ha dato al rock and roll. Il main event di questa xII edizione è non a caso l’esclusiva di “Mr Personality” Lloyd Price (USA), il 5 agosto al Foro Annonario, uno dei pionieri del Rhythm & Blues e eccezionale rappresentante del rock anni ‘50, apprezzatissimo anche da Elvis Presley, John Lennon, Elvis Costello e moltissimi altri che propose-ro cover della sua famosa “Lawdy Miss Clawdy”, oggi un classico del genere e di diversi altri brani famosi tra cui “Stagger Lee”. Altro big event da sottolineare tra i momenti più alti di questi 12 anni di storia jamboree, è l’esclusiva del 3 agosto, un incontro al vertice del doo wop e R&B con due quartet storici e autenticamente anni Cinquanta: The Bobbettes (USA), ovvero Rhythm & Blues tutto al femminile e The Cleftones (USA), the “Heart and Soul” del doo wop e R&B, parafrasando lo standard che li rese celebri. A grande richiesta, è proprio il caso di dirlo, tornano anche quest’an-no Greg, Max Paiella and The Blues Willis (ITA) a cui

Summer Jamboree XIIFestival Internazionale di Musica e Cultura dell’America anni ’40 e ’5030 luglio / 7 agosto 2011 Senigallia (Marche – AN)

Il SUMMER JAMBOREE, Festival Internazionale di musica e cultura dell’America anni ’40 e ’50, è organizzato

dall’Associazione Culturale Summer Jamboree (diretta da Angelo Di Liberto, Andrea Celidoni e Alessandro Piccinini) e promosso dal Comune

di Senigallia in collaborazione con Provincia di Ancona, Sistema Turistico Locale Marca

Anconetana e altri sponsor privati.

Ufficio Stampa e Relazioni EsterneAlessandro Piccinini Comunicazione

[email protected]: 339.6829791 – 338.4169263 – 071.7922244

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sarà affidato uno degli ap-puntamenti emblematici del Festival, il Big Hawaiian Par-ty on the Beach, il 4 agosto all’Acquapazza. quando si parla di scaldare l’atmosfera del Summer Jamboree, non si può non pensare all’even-to più hot del cartellone, il Burlesque Show De Luxe in-ternazionale, nella notte del 5 agosto al Mamamia. Anche quest’anno saranno ben tre le artiste esperte di questo deli-zioso strip in stile, tra corsetti e ironia, rossetto rosso, piu-me e ammiccamenti malizie di origine vittoriana: Banbury Cross (Uk), Betsy Rose (Uk), Lada Redstar (D). L’ono-re dell’apertura del Festival 2011, sabato 30 luglio al Foro Annonario, va a Lil’ Gizzelle (USA), giovanissima cantante statunitense con una carica esplosiva sul palco, un con-

centrato di voce e bravura dal timbro caldo. Esplosivi anche i Rock’n’Roll kamikazes (Uk/ITA), nuovo progetto di Andy Macfarlane tra rock’n’roll, rock’a’billy, rockin’ blues, soul e swing che seguirà sul palco della prima serata del Festival. Blues, swing e root music invece nella notte di domenica 31 luglio con la doppietta di band Smoke-stack Lightnin’ (D) e gli ama-ti romani Red Wagons (ITA). Sezione fiati davvero mirabile per i francesi Nico Duportal and The Rhythm Dudes (FRA), altra band specializzata in Rhythm & Blues e root mu-sic di matrice rock and roll che sarà ospite del cartellone del Summer Jamboree 2011 nella notte del 2 agosto al Foro. Arriva invece dal Por-togallo ma vive in Francia, la “rockabilly Ruby” ovvero

Ruby Ann, dal 1998 una delle donne del rock and roll che gira l’Europa con grinta e successo, a Senigallia ospite nella hottest night del Burle-sque Show al Mamamia, il 5 agosto. Altra voce femminile strepitosa da non perdere è quella di Laura B & The Mo-onlighters (Uk) che si esibirà nell’ultima notte del Festival, domenica 7 agosto, salutando gli appassionati del genere sempre a ritmo di Rhythm & Blues anni Cinquanta. At-tesissimo è il Rock on the Hills, l’appuntamento ormai noto come “gita al castello” che anche quest’anno, nel-la notte del 1° agosto, porta i fan alla scoperta di uno dei gioielli dell’entroterra mar-chigiano, lo splendido borgo medievale di Corinaldo, tra suggestioni quattrocentesche e moderno entusiasmo rock.

Tra le cento ore di concerti gratuiti in piazza e dj set con professionisti internazionali, dopofestival alla Rotonda a Mare e occasioni di ballo tra lezioni gratuite, esibizioni al Diner Stage e il Dance Camp internazionale, c’è l’attesis-sima Rock and Roll Revue con l’ormai fidatissima Abbey Town Jump Orchestra, big band di 22 elementi che sa-bato 6 agosto sul main stage accompagnerà la staffetta di ospiti e cantanti del Summer Jamboree 2011. Nove giorni di sana baldoria più uno, visto che nella notte del 29 luglio, lo stage del Tex Mex e Cajun Diner si accenderà per pre-parare l’atmosfera ospitando Laralù and the Vintage kings (ITA) nella Pre-Summer Jam-boree night.

SPECIALE: GUIDA ALL’ESTATE

Da Non PerdereTanto tantissimo Rhythm & Blues, doo wop, country accanto a rockabilly, swing, classico rock and roll, ovvero quando la mano bianca incontra quella nera!

In esclusiva dalla Rock and Roll Hall of Fame, “Mr Personality” Lloyd Price (USA), il 5 agosto al Foro Annonario;Incontro al vertice del doo wop e R&B il 3 agosto! In esclusiva, due Quartet storici: quello tutto al femminile delle Bobbettes (USA) e i leggendari Cleftones (USA); Il giovane big 2011 è l'irresistibile “Mr Dynamo” Si Cranstoun (UK), preparate a scatenare le giunture per la danza!Dopofestival alla Rotonda a Mare con Big Sandy (USA)! A grande richiesta tornano i “fratelli Maranzano” Greg, Max Paiella e The Blues Willis (ITA); “Johnny Cash e June Carter Duette” con Johnny Trouble featuring l'incantevole voce di Iris Romen (GER);tante strepitose voci femminili tra cui Lil' Gizzelle (USA), Ruby Ann (P) e Laura B (UK) e decine di altri artisti pronti a dar vita alla “hottest rockin' holiday on earth”!

aL sUmmer Jamboree Xii100 ore di concerti gratuiti in piazza

e Dj Set – BURLESqUE Night Show con tre artiste internazionali Deluxe!

BIG HAWAIIAN PARTy on the beach Dopo Festival per ballare tutta la notte

ROCk ON THE HILLS: il Summer Jamboree in trasferta nello splendidi borgo medievale di Corinaldo

Il Rockin Village con il più grande MERCATINO VINTAGE di modernariato e memorabilia il Cajun & Tex Mex Diner

con i sapori dell’America multietnica Sfilata di auto e moto d'epoca – Dance Camp – Corsi di ballo gratuiti –

parrucchieria old style Il “Travel Ink Tatooes”, lo studio mobile di Greg Gregory per tatuaggi dentro un magnifico

Airstream d’epoca in perfetto stile Fifties per tutta la durata del FestivalE poi l’attesissimo ROCk’N’ROLL SHOW con

a big band di 22 elementi per il gran finale del festival insieme alle special guest stars al Foro Annonario

infoline: 392.239.28.38 www.summerjamboree.com

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Direttore, il 30 luglio prenderà il via a Senigallia l’appuntamento più glamour della riviera mar-chigiana, il Summer Jamboree: può darci qual-

che anticipazione?“L’edizione di quest’anno sarà dedicata in particolare alla componente musicale black, con la presenza di artisti di rilievo, come “Mr Personality” Lloyd Price e diversi quartetti vocali femminili e maschili, alcuni dei quali vengono in Italia per la prima volta. Inoltre, da-remo molto spazio ai giovani, come la californiana Lil Gizzelle, che propone un genere “Rythm & Blues”, che negli anni ’40 e ’50 ha fatto da precursore al Rock’n Roll”.

Quali saranno i momenti principali dell’evento?“A far da padrona sarà certamente la musica, ma non sarà l’unico ingrediente del festival. Il festival avrà note di colore, stile, design davvero uniche, con la sfilata di auto americane d’epoca. Altra chicca imperdibile è il Dance Camp internazionale, la scuola di balli d’epoca americani, svedesi, italiani, che aprirà il 30 luglio e ter-minerà il 2 agosto e punterà sul rilancio di un ballo, il Collegiate Shag, Lindy Hop, Balboa, Boogie, Jive, Solo Jazz & Charleston”.

Che tipo di pubblico richiama il Summer Jamboree?“È sicuramente la più importante manifestazione esti-va della città, richiama un pubblico eterogeneo che proviene da tutta la regione, ma anche da fuori, per non parlare dei turisti stranieri che sono ormai degli habitué del festival. L’amministrazione locale è felicis-sima di ospitare questo evento; la città ci crede, lo at-tende di anno in anno e in questo periodo la curiosità e la voglia di partecipazione si percepiscono a pelle”.Oltre che Direttore artistico, Lei è anche l’ideatore del Summer Jamborre; a distanza di dodici anni dalla pri-ma edizione, cosa si sente di dire?“Posso dire che sono molto contento del movimento che si è creato intorno al festival e dell’evoluzione che lo stesso ha vissuto nel tempo. quando è nato era stato pensato come fenomeno di nicchia, pensato per una stretta nicchia di amanti della cultura americana degli anni ’40 –’50. Siamo stati tra i primi a portare in Italia artisti del calibro di Dita Von Tees e Jerry Lewis. Oggi il Festival si è aperto al mondo, sia come presenza arti-stica, che come partecipazione di pubblico”.

Le premesse per una grande festa ci sono tutte: in bocca al lupo!“Crepi, anche a voi e… vi stiamo aspettando”.

Angelo di Liberto

Anticipazioni dal direttore artistico sul Summer Jamboree, per i lettori di ML

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Lando, Dino, da un recente son-daggio risulta che gli italiani sono secondi in Europa come popolo

divertente. Come commentate questo ri-sultato?“Non siamo molto d’accordo, basta guar-dare la situazione politica nel nostro Pae-se e uno si accorge subito che dovremmo essere al primo posto e anche con parec-chio distacco sul secondo!!!”.

Se dovessimo stilare una classifica per regione, secondo voi, come si piazzereb-bero i marchigiani?“Noi marchigiani, come in tutti gli altri aspetti della vita, ci piazzeremo a metà classifica, al massimo zona Champions League… Noi mandiamo avanti sempre gli altri, poi ci regoliamo”.

Voi avete fatto del ridere “in marchi-giano” un’arte e un mestiere. Come è iniziata la vostra avventura?“È iniziata per caso; io (Lando), ho sempre raccontato barzellette fin da bambino e non pensavo affatto che un giorno qualcu-no ci avrebbe pagato per raccontarle. Ecco perché noi, con una parte dei compensi sosteniamo il “Baule dei sogni” Associa-zione di Clown Terapia. Andavamo la sera dopo cena in una radio privata per divertir-ci e da lì a qualche mese, hanno comincia-to a chiamarci per le feste di paese nelle zone vicine. Ora facciamo serate anche in Umbria, Lazio, Abruzzo, e ovviamente nel-le Marche. Addirittura, in qualche posto, ci hanno richiamato per la quarta volta con-secutiva … mah, forse lì non le capiscono le nostre battute”.

Ridere fa bene al cuore: cosa significa portare il sorriso in corsia?“Immaginate un bambino malato grave-mente, con il viso emaciato, senza capelli e con tanti tubi attaccati al corpo. Ades-so immaginate che stia ridendo: capirete cosa significa il sorriso in corsia”.

Qual è il programma della vostra estate?“Giriamo con un furgone per tutto il Centro Italia e ogni tanto ci fermiamo in qualche posto a raccontare barzellette. Ma se volete sapere esattamente dove potete incontrarci guardata sul nostro sito, www.landoedino.it, anche perché tutte le date… non ce le ricor-diamo”.

In chiusura, ci raccontate una barzelletta sui giornalisti? “Un giornalista si reca a visitare un paesino delle Marche noto per essere molto ricco di uomini ultracentenari. Incontra un vecchietto pieno di rughe che si trascina faticosamente per la stradina del paesino con in mano un fiasco di vino e accompagnato da due donne più giovani di lui. Gli chiede se può intervi-starlo: “Ma voi riuscite a tenere un tale ritmo di vita facilmente?”.E il tizio: “Oh certo! È questa la ricetta della buona salute: mezzo litro di vino al matti-no, poi fare all’amore, poi mangiare a mez-zogiorno, quindi di nuovo fare all’amore nel pomeriggio e infine mangiare come un porco alla sera e andare all’osteria tutta la notte”. “Caspita, signore e che età avete raggiunto con questo tenore di vita?”. “30 anni, per-chè?”.

Ridere… in marchigiano Lando e Dino, il duo comico marchigiano per sorridere alle feste e… in corsia

di M. Camilletti

SPECIALE: GUIDA ALL’ESTATE

Da un recente sondaggio effettuato da Badoo.com è emerso che il popolo più divertente del mondo, “i migliori a far ridere” sono gli americani. Tra gli europei, in pole position ci sono gli spagnoli, seguiti dagli italiani. Siamo un popolo che sa ridere e far ridere! E se guardassimo al dettaglio delle singole regioni? Come si ride, ad esempio, in marchigiano? Lo chiediamo a due professionisti del sorriso, Lando e Dino…

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Metti una struttura che ha 25 anni ed un glo-rioso passato alle

spalle, metti l’amore per il territorio e l’esperienza nel-la ricettività di qualità: è da questo connubio che nasce, a Marina di Montemarciano Essentia Relais. Affacciata sul litorale e circondata dal verde, l’Essentia è un’auten-tica perla dell’ospitalità, che permette di vivere, in una cor-nice accogliente e calda, una vera triade di benessere: buo-na tavola, vacanza al mare e relax. Gli spazi riservati alla ristorazione sono molteplici: la sala sulla piscina, l’ampio salone a vetrate, il Giardino degli Ulivi e il gazebo a bor-do piscina. Sono i luoghi ideali per gustare l’ottimo cibo della tradizione marchigiana, i vini delle cantine più prestigiose del territorio e per rendere speciale ogni momento vis-suto all’Essentia Relais. la poesia di questo Relais inizia dal giardino e si declina in tutti gli ambienti, dalla hall alle camere, dove la luce e la sobrietà del bianco creano un’atmosfera raffinata, ripo-sante, come una carezza per lo sguardo e per lo spirito.

Chi cerca un luogo esclusivo dove trascorrere un weekend o una vacanza più lunga, tro-verà all’Essentia di Mare un Lido attrezzato per godere del piacere della spiaggia (colle-gata all’hotel da un sottopas-saggio pedonale), in atmosfe-ra sobria e allegra allo stesso tempo. E tra un tuffo in mare o un tuffo nella stupenda pisci-na, dotata anche di una vasca idromassaggio, ci si prepara a vivere serate piacevoli, all’in-segna della buona compagnia e dei profumi e colori in chiave marinara. Essentia…è il luogo ideale per chi ama circondar-si di un gusto sobrio e raffina-to. Mentre Essentia di Mare alterna romantiche cene con tramonti mozzafiato a serata affollate e divertenti, L’Essen-tia Relais è, invece, il luogo ideale per chi vuole divertirsi passando da una cena a lume di candela a bordo piscina con del coinvolgente piano bar ad aperitivi domenicali segnati dalla presenza di champagne e di ottima musica lounge. Sì, perché per noi dell’Essentia il personaggio d’onore è ogni singolo ospite, che viene cele-brato, accolto e servito con le stesse attenzioni che altrove

vengono riservate alle guest star. L’orgoglio dei titolari, infatti, sta proprio qui: vedere il sorriso sul viso dei propri ospiti, che apprezzano la cor-tesia, la gentilezza e la sola-rità del personale interno e che, nel tempo, continuano a tornare e a dimostrare fedel-tà e sincero apprezzamento. Essentia Relais è aperto tutto l’anno e si presta ad ospitare indimenticabili cerimonie e meeting di vario genere: ogni esigenza trova qui una rispo-sta specifica e personalizzata.

Essentia Relais“Per te che essentia…lmente sei…”

“Ciò che ci rende più orgogliosi è la fidelizzazione di chi lavora con noi con il sorriso e trasmette questo sorriso ai clienti”

SPECIALE: GUIDA ALL’ESTATE

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77 www.essentiarelais.it

Essentia relais Via Piave, 2Tel. +39 071 9194211 - Fax +39 071 9194170600016 Marina di Montemarciano (AN)

per te che Eentia...lmente seiil nostro più gradito Ospite

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Le insegnanti di Let-tere delle classi 2A,2B,3B,2D, della

sede di Lungo Castellano della Scuola Secondaria di 1° Grado “M. D’Azeglio” di Asco-li Piceno, sono state sempre molto sensibili e recettive alle proposte esterne che possono offrire agli alunni la possibili-tà di “parlare” e di conoscere, in maniera più approfondita, la loro città con le sue tradi-zioni. Ecco perché le docenti hanno subito preso in con-siderazione il progetto della Federazione Giochi Storici, sollecitati soprattutto dalle finalità educative e didattiche

in esso contenute. È stato un lavoro che si è snodato e am-pliato via via che si procedeva nella ideazione e nella ricer-ca. La risposta entusiastica e produttiva degli alunni poi, è stata un ulteriore stimolo ad operare. L’entusiasmo è scaturito non solo dai ragazzi che già avevano avuto e han-no esperienze della quinta-na, ma soprattutto, da coloro che erano stati fino ad allora poco interessati alla rievoca-zione storica cittadina. Infatti, la partecipazione al progetto li ha messi nella condizione di approfondirne la conoscenza e di apprezzarla con maggio-

re consapevolezza. Da qui è derivato il titolo che abbiamo voluto dare al nostro proget-to: “Il passato ammirato dal presente per educare al fu-turo”. Il lavoro ha riscosso il plauso della giuria per la va-rietà delle proposte di studio che andavano dalla ricerca storica vera e propria, alla realizzazione di un dvd in cui gli alunni si sono improvvisati sceneggiatori, attori, registi e intervistatori, come per la pa-rodia (curata dall’insegnante di musica prof.ssa Vincenza Naticchioni) su base musicale “The final countdown” degli Europe, per la realizzazione

Barbie QuintanareGrande successo per i ragazzi della Scuola Secondaria di I grado “M. D’Azeglio” nell’ambito del progetto della Federazione Giochi Statistici. Primo premio con “Il passato ammirato dal presente per educare al futuro” e le elegantissime bambole in abiti d’epoca

Laboratorio di Drammatizzazione

Si fa presente che, per quanto riguarda le tradizioni

locali, nella sede di Lungo Castellano, opera da 15 anni,

nell’ambito delle attività integrative, un Laboratorio di

Drammatizzazione che ha messo in scena commedie musicali (su

testi originali delle insegnanti) in cui unendo il vernacolo

locale alla lingua italiana, ha esaltato, le nostre specialità.

Gli ultimi spettacoli sono stati: anno scolast. 2009/2010 Olivella

(Storia fantastica dell’oliva fritta ascolana)anno scolast.

2010/2011 Anice d’Amore (Storia tra fantasia e realtà

dell’Anisetta Meletti)

SPECIALE: GUIDA ALL’ESTATE

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originale di un gioco da tavo-lo e per la confezione in scala ridotta di abiti d’epoca, indos-sati dalle famose “Barbie” (per il Magnifico Messere sta-to usato ken, lo storico fidan-zato di Barbie), oggi richieste da alcuni negozi di souvenir. Gli abiti delle Barbie sono co-pie fedeli di alcuni abiti indos-sati dalle dame della quinta-na nelle ultime edizioni.

Le insegnanti: un’equipe tutta al femminileAngela M. Crescenzi , Franca De Vecchis, Sabina Galanti, Caterina Speca.

Le classi 2B e 3B hanno partecipato ad un concorso indetto dalla Protezione Civile regionale sul tema del terremoto, in cui i ragazzi hanno sceneggiato e realizzato un dvd molto significativo.

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Dal 15 al 18 settembre, i venti di maestrale e tra-montana portatori di buon tempo, faranno con-vergere a Senigallia (Marche – AN) il profumo di

tutte le deliziose fragranze panificatorie adriatiche. Torna infatti, puntuale a fine estate, la manifestazione che da 11 anni si dedica all’arte bianca, “Pane Nostrum”, Festa Internazionale del Pane (ingresso libero) nel cuore del-la città, tra Piazza del Duca e i Giardini della Rocca. Una gustosa e affascinante esperienza attraverso i sapori, le fragranze, la storia, le usanze, la geografia del pane del mondo, oggi riconosciuta anche come una delle occa-sioni più importanti e significative che celebrano i luoghi e i prodotti di eccellenza della enogastronomia italiana. L’xI edizione invita a intraprendere un nuovo viaggio alla scoperta dell’alimento che accomuna le culture e che ha nobilitato l’umanità secondo Pedrag Matvejevic, concen-trandosi però lungo i sentieri della panificazione che uni-scono le terre dell’Adriatico. Ogni anno infatti, Pane No-strum plasma le sue edizioni su temi o aree geografiche mirate, fornendo finestre di approfondimento specifiche che a partire dalla panificazione raccontano però anche la cultura dei luoghi. Nel corso degli anni, Pane Nostrum ha raccontato “Le Strade del Pane”, “I Pani del grande fred-do”, “I Pani dei Parchi”, “I Pani del Mediterraneo”, “Terra, Acqua, Aira, Fuoco: il buon pane”, “I Pani delle aree delle lingue minoritarie d’Italia”, così via… Il tema dell’edizione 2011 focalizza dunque l’attenzione sui pani che si incon-trano passo dopo passo lungo le terre che abbracciano l’Adriatico. In quest’ottica non potevano mancare due amanti e conoscitori del gusto dell’Adriatico: gli chef Mo-reno Cedroni e Mauro Uliassi, ospiti d’eccezione di Pane Nostrum 2011. I due rinomati chef internazionali parteci-peranno ognuno nel proprio stile e con i propri prodotti, declinando però la loro arte premiata con Stelle Michelin e Forchette, in armonia con lo speciale contesto dedicato al pane. Le loro prelibatezze saranno infatti proposte in modo decisamente originale, scegliendo “cibo da strada” da vestire sempre con straordinaria raffinatezza. L’inven-tore del Sushi all’italiana Cedroni sarà presente con i suoi prodotti di salumeria ittica e abbinamenti. Mentre Uliassi si divertirà a stupire tutti con una novità in anteprima pro-prio a Pane Nostrum. Come sempre, Pane Nostrum è un’occasione per risco-prire il valore di un alimento fondamentale, frutto di sape-ri antichi e di un’alchimia di elementi: terra, acqua, aria,

Pane NostrumxI Festa Internazionale del Pane dal 15 al 18 settembre a Senigallia (AN)

Edizione da chef per Pane Nostrum 2011: anche i due stellati chef Mauro Uliassi e Moreno Cedroni. Quattro giorni di fragranze, arte bianca e prodotti della buona terra sulla spiaggia di velluto con forni a cielo aperto, corsi gratuiti di panificazione, laboratori e degustazioni per tutti, anche i celiaci. Focus sui pani delle terre che abbracciano l'Adriatico

SPECIALE: GUIDA ALL’ESTATE

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“PANE NOSTRUM”è una manifestazione del Comune di Senigallia, Confcommercio e C.I.A. della Provincia di Ancona, realizzata in collaborazione con Camera di Commercio di Ancona, Provincia di Ancona Assessorato all’Agricoltura, Regione Marche Assessorato Agricoltura.Info per il pubblico:www.panenostrum.com

fuoco, mani, pazienza. Ne rac-conta in molteplici modi le mol-teplici manifestazioni, la fanta-sia e le tradizioni, proponendo di fondo una riflessione pratica e concreta su alimentazione corretta e consapevole. Aspetto molto apprezzato da un pubblico sempre più attento e esigente. Ecco perché tra le iniziative che caratterizzano ogni anno Pane Nostrum ci sono i richiestissimi corsi gratuiti per imparare a fare il pane riservati agli adulti, così come i pomeriggi aperti ai più piccoli che possono a loro volta mettere le “Mani in pasta!” sem-pre con la guida di un esperto panificatore. quest’anno i corsi per la prima volta avranno un filo conduttore: la farina di farro. Confermati anche i frequenta-tissimi corsi a cura dell’Aic (as-sociazione italiana celiachia). In un contesto insieme semplice, coinvolgente e raffinato, si può ammirare lo spettacolo dei ma-estri panificatori al lavoro nei cinque forni a cielo aperto alle-stiti in piazza, a disposizione an-che per rispondere a domande su ingredienti e ricette. Accanto ai forni dedicati al tema dell’edi-zione, immancabile è ogni anno il forno esclusivamente concen-trato sulle eccellenze delle Mar-che. Molto attesi e apprezzati sono poi i Laboratori del gusto (in collaborazione con Slow Food e l’Istituto Marchigiano di Tutela Vini), le degustazioni comprese quelle di birra, i percorsi di pre-sentazione di prodotti della buo-na terra.

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Tempo d’estate anche per Legambiente e Touring Club Italiano:

presentata il 9 giugno scor-so l’undicesima edizione del-la Guida Blu, che assegna le vele alle migliori località tu-ristiche del Belpaese. Ricon-fermate tra la migliore offerta turistica italiana 15 le locali-tà marchigiane, riconosciute come le mete più attraenti della Regione dopo aver su-perato il test dell’associazio-ne ambientalista.Vento favorevole a Sirolo e Portonovo che si confermano le migliori località balneari della Regione con 4 vele rico-nosciute. La spiaggia Urbani e la zona archeologica della necropoli dei Pini a Sirolo, la Piazzetta dalla quale si rag-giunge la spiaggia del Molo e il Mosciolo di Portonovo han-no permesso alle due località di sfiorare il massimo ricono-scimento (5 vele). Sventolano 3 vele nei comuni di Fano, Se-nigallia, Porto Potenza Picena e Grottammare mentre ne ot-tengono 2 i comuni di Gabicce Mare, Numana, Porto Reca-nati, Porto Sant’Elpidio, Porto San Giorgio, Pedaso, Cupra Marittina e San Benedetto del Tronto.“Le località che segnaliamo ogni estate nella Guida Blu – ha commentato Luigino quar-chioni presidente Legambien-te Marche – sono quelle che hanno scommesso sulla qua-lità. qualità nella gestione del territorio, nell’erogazione dei servizi, nella manutenzione dei centri storici, nell’offer-ta enogastronomica. Comuni che garantiscono una vacanza indimenticabile e che proprio grazie a queste caratteristi-che sopravvivono alla crisi. La mappa della Guida Blu di quest’anno restituisce la fo-tografia di quella che Legam-biente considera l’eccellen-za dell’offerta turistica nelle

Marche. Le località premiate non sono solo luoghi di gran-dissimo pregio naturalistico ma sono anche quelli dove i cittadini hanno fatto del-la sostenibilità e della tutela ambientale un loro punto di forza. Sono comuni che han-no dimostrato come la sal-vaguardia dell’ambiente non sia un freno allo sviluppo ma un valore aggiunto che i turi-sti, di anno in anno, cercano e apprezzano sempre di più. È proprio questo, del resto, lo scopo di Guida Blu: fornire esempi positivi che spingano sempre più amministrato-ri sulla strada del turismo di qualità”. Torna nella Guida Blu anche la sezione dedicata alle località che si affacciano sui laghi. Il turismo lacustre rappresenta in Italia un seg-mento economico molto im-portante e molto apprezzato dai turisti stranieri. Anche in questa edizione della Guida Blu si conferma Fiastra sul lago di Fiastra (Mc), nel Parco Nazionale dei Monti Sibillini, la località di lago marchigia-na consigliata e premiata con 3 vele.

Guida Blu 2011Issate le vele su 15 località marchigiane che si contraddistinguono per la migliore offerta turistica

Complessivamente la guida presenta 367 località costiere di mare e di lago e 50 grotte marine. Non manca la sezione dedicata alle strutture ricettive e turistiche, con l’elenco aggiornato degli alberghi e strutture ricettive per l’ambiente che si fregiano dell’etichetta ecologica di Legambiente Turismo: più di 400 strutture per oltre 65mila posti letti e una stima di presenze che supera i 6 milioni l’anno. Per conoscere dove sono: www.legambienteturismo.it

Le vacanze secondo Legambiente e Touring Club ItalianoSirolo e Portonovo si confermano le perle della Regione con 4 velePremiate anche Fano, Senigallia, Porto Potenza Picena e Grottammare, Gabicce Mare, Numana, Porto Recanati, Porto Sant’Elpidio, Porto San Giorgio, Pedaso, Cupra Marittina, San Benedetto del Tronto e per i laghi il comune di Fiastra

Il riconoscimento della Guida Blu va da un minimo di 1 vela al massimo di 5 vele riconosciute. Sirolo e Portonovo in pole position regionale con 4 bandiere riconosciute

GUIDA BLU 2011

GUIDA BLU

2011

Classifica dei 295 Comuni esaminati

Villa Ada – Via Salaria 403

Roma, 9 Giugno 2011

A cura di:

con la collaborazione di:

Guida Blu 2011

GUIDA BLU 2011

Classifica dei 73 Comuni lacustri esaminati

Villa Ada – Via Salaria 403Roma, 9 Giungo 2011

con la collaborazione di:

Guida Blu 2011

GUIDA BLU 2011

Classifica dei 73 Comuni lacustri esaminati

Villa Ada – Via Salaria 403Roma, 9 Giungo 2011

con la collaborazione di:

SPECIALE: GUIDA ALL’ESTATE

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Si rinnova per il tredicesimo anno consecutivo l’ap-puntamento estivo con il TAU/Teatri Antichi Uni-ti, rassegna di teatro classico antico promossa

da Ministero per i Beni e le Attività Culturali, Regione Marche, AMAT, Soprintendenza per i Beni Archeologici delle Marche, Provincia di Ancona, Provincia di Ascoli Piceno, Provincia di Fermo, Provincia di Macerata, Co-mune di Ancona, Comune di Ascoli Piceno, Comune di Falerone, Comune di Monte Rinaldo, Comune di Urbi-saglia e Consorzio Città Romana di Suasa. L’edizione 2011 si presenta ancora più ricca per quan-tità e qualità delle proposte e siti coinvolti. Dagli otto dell’edizione del 2010 si passa a diciannove appunta-menti in cartellone in scena oltre che nei tradizionali spazi che da una o più edizioni ospitano gli spettacoli – Urbisaglia Anfiteatro Romano, Falerone Teatro Roma-no, Monte Rinaldo Area Archeologica La Cuma, Ascoli Piceno Teatro Romano – anche all’Anfiteatro Romano di Ancona e all’Anfiteatro Romano di Castellone di Suasa. Dal punto di vista artistico il programma presenta te-sti dell’antichità greco-latina che si prestano anche a letture drammaturgiche più attuali fino ad opere che, pur appartenendo a tradizioni letterarie più recenti e moderne, sono accomunabili per argomenti e stile, ai canoni della classicità. Dal Truculentus, omaggio alla commedia plautina, alla tragedia dei contrasti dell’Antigone di Sofocle, dall’Edipo di Sofocle alla favola di Amore e Psiche, per conclude-re con i Canti d’amore di Catullo: un viaggio in diver-si generi culturali attraverso il tempo e lo spazio con magistrali interpretazioni di grandi artisti. Centrali nella progettazione della rassegna sono i luoghi di interes-se archeologico: anfiteatri, siti e spazi di straordinaria suggestione utilizzati per la spettacolarizzazione sono in questo modo restituiti ad un ampio uso dall’impegno congiunto di Province, Comuni, Regione, AMAT e So-printendenza ai Beni Archeologici, in una coniugazione funzionale e gradevole di beni e attività culturali.

Tau Teatri Antichi Uniti Commedie e tragedie antiche rivivono magistralmente interpretate nel moderno

SPECIALE: GUIDA ALL’ESTATE

PROGRAMMA22 luglio Ancona | Anfiteatro RomanoPAOLA GASSMAN, EDOARDO SIRAVO, MAURIZIO PANICIEDIPO da SOFOCLE a SENECA

22 luglio Falerone | Teatro Romano 23 luglio Urbisaglia | Anfiteatro RomanoCTR - COMPAGNIE TEATRALI RIUNITEERATOSTHÉNES. IL VOLTO DELLA TERRAprogetto dell’UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI CAMERINO

24 luglio Falerone | Teatro RomanoMONICA GUERRITORE LA FAVOLA DI AMORE E PSICHE LUCIO APULEIO

24 luglio Ascoli Piceno | Teatro RomanoENZO DECARO ENEIDE VIRGILIO

28 luglio Ascoli Piceno | Teatro Romano29 luglio Ancona | Anfiteatro Romano30 luglio Urbisaglia | Anfiteatro RomanoVANESSA INCONTRADA, CRISTIANO ROCCAMOMILES GLORIOSUS TITO MACCIO PLAUTO

31 luglio Falerone | Teatro Romano3 agosto Ancona | Anfiteatro RomanoVALENTINA ROSATI/TEATRO STABILE DELLE MARCHE, INFINITO srlFEDRA rivista a tranci ANDREA COSENTINOValentina Rosati/Belteatro fa parte della piattaforma “Matilde”. Progetto di Regione Marche e Amat

12 agosto Ascoli Piceno | Teatro RomanoVANESSA GRAVINA CANTI D’AMORE DI CATULLO

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BIGLIETTERIE DEI SITILe biglietterie presso i Siti di riferimento saranno aperte un’ora prima dell’inizio degli spettacoli

ANCONA, ANFITEATRO ROMANOinfo e prenotazioni Amat 071 2072439 - 346 3778838

ASCOLI PICENO, TEATRO ROMANOinfo e prenotazioni Biglietteria del Teatro Ventidio Basso 0736 244970

CASTELLEONE DI SUASA, VILLA ROMANAinfo e prenotazioni 071 966524 - 338 5881441

FALERONE, TEATRO ROMANOinfo e prenotazioni Museo Civico Archeologico 0734 759670 - 0734 710750 - 333 5816389

MONTE RINALDO,AREA ARCHEOLOGICA LA CUMA info e prenotazioni Comune di Monte Rinaldo0734 777121

URBISAGLIA, ANFITEATRO ROMANO E CRIPTOPORTICOinfo e prenotazioni Pro Loco 0733 506566

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É la festa del cappello e di tutti gli appassiona-ti che amano indossarlo. La festa di un paese e della sua vocazione alla creazione di cappelli

di ogni foggia. La festa della paglia e di intere gene-razioni che l’hanno raccolta, lavorata, intrecciata con fatica e sacrificio. Per il decimo anno consecutivo dal 22 al 24 luglio, il borgo di Montappone (Marche - FM) torna a lanciare nell’estate italiana “Il cappello di pa-glia”, occasione interamente dedicata a questo must della moda di ogni epoca, sia maschile che femminile, tra antica tradizione e odierna creatività. Nei tre giorni de “Il Cappello di Paglia” si potranno infatti non solo ammirare magnifici esemplari dell’artigianato di tradi-zione, frutto dell’antica sbalorditiva sapienza di maestri esperti nell’intreccio della paglia, ma anche divertirsi a scoprire e provare le ultime novità e anticipazioni moda destinate alle prossime collezioni 2011-2012, o infine ammirare i bizzarri cappelli realizzati da artisti, artigia-ni e creativi vari per la mostra “Il cappellaio pazzo”. Si potranno inoltre visitare le aziende aperte al pubblico e vedere in prima persona come nasce un cappello oggi, magari individuando qualche esemplare da portarsi a casa. Montappone è infatti il cuore del distretto più importante d’Europa per quanto riguarda la produzio-ne dei cappelli. Le oltre 40 aziende impegnate e sparse tra comuni limitrofi, realizzano infatti cappelli che ven-gono commercializzati direttamente o sono destinati a grandi firme e mercati esteri. A loro si deve il 70% della produzione italiana e metà di quella europea. Da 10 anni dunque, “Il cappello di paglia” celebra questa

Il cappello di pagliaNel distretto di cappelli più importante d’Europa rivive l’antica tradizione della lavorazione della pagliax edizione - 22, 23, 24 luglio 2011 - MONTAPPONE (FM)

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realtà che rappresenta un patrimonio di tradizione e eco-nomia. L’impegno con cui è stata portata avanti, l’ha fatta crescere negli ultimi 3 anni tanto da diventare una vera e propria occasione di richiamo per un turismo internazio-nale tra natura e shopping, una vetrina e mostra-mercato per quanto riguarda cappelli belli e accessori di qualità. Senza però dimenticare le origini festose della manife-stazione. La festa è infatti apprezzata soprattutto per la possibilità di ammirare i maestri artigiani al lavoro nella attenta ricostruzione della antica lavorazione della paglia che rivive lungo il viale. Nella ricostruzione è coinvolto tutto il borgo che risplende di vivacità e suoni e profumi e colori. Tra le novità di quest’anno, anche i più grandi po-tranno partecipare a Laboratori della paglia, imparando a intrecciare e cucire un cappello, sotto l’attenta e esperta guida di maestri artigiani. Ci saranno poi occasioni di gio-chi di campagna e musiche, stornelli per le vie del borgo. Ogni sera un concerto e musica dal vivo, fino al momento conclusivo con lo spettacolo piromusicale. Immancabili le occasioni espositive in particolare la originale mostra di bizzarri cappelli d’artista “Il cappellaio pazzo”, capace di arricchirsi ogni anno con nuovi pezzi da tutto il mondo e richiestissima anche all’estero. La qualità e l’originalità della raccolta hanno infatti conquistato numerose colla-borazioni e partecipazioni a eventi internazionali in Fran-cia, Canada, Russia, Cina, dove è stata emblema delle Marche. “Il Cappello di Paglia” è anche una festa di picco-le cose, dove si possono rivivere lavori ed attività che oggi non fa più nessuno, sentire antichi profumi, trovare la propria “madeleine proustiana” per ripercorre un tempo ormai lontano. E chissà che quella madeleine non si trovi nel “Baule della nonna”. La mostra tematica che affian-ca quella de “Il cappellaio Pazzo” quest’anno propone un emozionante salto nel tempo, nella dimensione che pre-cedeva il fatidico sì. quella dei preparativi per il corredo della sposa e di tutto quello che magicamente conteneva il baule della nonna, lenzuola, tovaglie, tende di paziente e pregevole fattura. Come sempre, la festa del cappello è anche la festa dei sapori e i piatti della cucina marchigia-na vengono proposti in incantevoli angoli dalla vista moz-zafiato, preparati secondo la tradizione e il ricettario di Cesare Tirabasso, cuoco del re, nativo di Montappone. La festa “Il capello di paglia” attira ogni anno migliaia di per-sone da tutta Italia e non solo. Turisti e curiosi provenienti da diversi paesi europei e molti anche di origine statu-nitense, che hanno conosciuto questa realtà anche gra-zie all’attenzione crescente della stampa e degli addetti ai lavori, specie dopo il servizio che il “New york Times” ha dedicato a Montappone nell’inserto di primavera del 2007, consigliando caldamente la visita al delizioso paese dei cappelli. Segno distintivo, simbolo di status sociale, di credo, di occupazione, il cappello rappresenta da tempo immemore identità e economia del laborioso borgo e del suo territorio. L’evento è promosso dal Comune di Mon-tappone, dalla Pro Loco Montappone e numerose aziende del distretto di cappelli, con il patrocinio di Regione Mar-che, Provincia di Fermo, Camera di Commercio di Fermo, su idea del creativo Giuliano De Minicis. Benvenuti e tanto di cappello a tutti.

Bellissimi e unici cappelli artigianali in paglia, sorprendenti cappelli pazzi d’artista e... un assaggio delle prossime collezioni moda 2011-12 con novità e anticipazioni! Mostra tematica “Il Baule della Nonna e il Corredo della Sposa”Mostra artistica “Il Cappellaio Pazzo - 2011”, la originale raccolta internazionale di bizzarri cappelli d'artista che sta facendo girare la testa a pubblico, operatori e stampa di tutto il mondo. Laboratori per adulti di intreccio della paglia: Come nasce un cappelloFesta di antichi mestieri e sapori. Mostra-mercato ospitata tra le vie estive del delizioso borgo marchigiano a ridosso dei Sibillini. Aziende eccezionalmente aperte al pubblico. Piatti tradizionali della cucina di campagna e dal ricettario dello chef del Re, Cesare Tirabasso.

Informazioni per i visitatori: Comune di Montappone (AP) tel 0734.760426 . web: www.ilcappellodipaglia.itIL CAPPELLO DI PAGLIA – Ufficio StampaAlessandro Piccinini ComunicazioneTel e fax 071.7922244 mobile 339.6829791

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IL CAPPELLAIO PAZZO Il cappellaio pazzo è un personaggio del libro “Alice nel paese delle meraviglie” che ha uno strano rapporto con il tempo. Finalmente il cappellaio ruppe il silenzio: “Se tu conoscessi il tempo come lo conosco io, non parleresti così”. Alice chiese:”Tu te l’intendi col tempo?” Il cappellaio scrollò il capo mestamente: “No, non più. Abbiamo litigato due mesi fa. Da allora il tempo non mi ascolta più”. Era il tempo che non ascoltava più il cappellaio perché era

pazzo, oppure il cappellaio era impazzito perché il tempo non lo ascoltava più? Forse si può pensare che, per il cappellaio pazzo, l’orologio si fosse fermato perché lui avesse il tempo di vivere la sua fantasia e la possibilità di esprimersi liberamente senza i vincoli del tempo. Il “Cappellaio pazzo” è il personaggio simbolico che rappresenta il desiderio, nascosto in ognuno di noi, di liberarsi dai vincoli e dalle ristrettezze del tempo per esprimersi come vuole la fantasia più

straordinaria. La pazzia sconfina così nella genialità, nella capacità di sorprendere, esagerando o trasformando la funzione di un oggetto come il cappello, che fra gli accessori d’abbigliamento meglio esprime il segno della personalità di ciascuno, trasformato in pezzo unico, magico ed emozionante, vero e proprio oggetto d’arte. Escono da ogni tempo cappelli ideati ed elaborati con assoluta e libera creatività, appositamente realizzati nei materiali più diversi per mostrare la fantasia, l’estro

e le capacità dei “maestri cappellai” di Montappone. È come entrare nel “paese delle meraviglie”, fuori dal tempo come ogni opera d’arte; uno spazio originale e unico delle abilità e dell’estro di chi da sempre dedica le migliori energie ai cappelli di ogni tempo per il tempo di ognuno di noi.

CESARE TIRABASSO LO CHEF E LE RICETTE NA’ ‘OTANato a Montappone nel 1888 da una cappellaia e da un contadino, Cesare Tirabasso fu abile e colto capocuoco, nella prima metà del secolo e chef prediletto del Re Umberto di Savoia e dei membri del governo durante i loro soggiorni nelle Marche. Prepara banchetti memorabili per i sovrani e ospiti illustri. Grande e riconosciuto professionista, fu autore di diversi volumi di cucina, nei quali sono raccolte le sue migliori ricette, una ricca e dotta quantità di informazioni nutrizionali e dietetiche, nonché consigli per ottenere la migliore prelibatezza delle pietanze. In ogni occasione dava dimostrazione di come ogni mestiere può diventare arte ed insegnamento se viene svolto con competenza e senso di responsabilità, non solo a parole, ma con l’esempio.

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Da Salustia (1732) a Olimpiade (1735) - dal primo lavo-ro operistico all’ultima opera seria, dal primo successo all’unico insuccesso - il percorso è breve: quattro anni.

In mezzo l’affermazione clamorosa di Serva padrona. Pergo-lesi consuma vertiginosamente il suo genio in pochi anni di febbrile attività, destinato ad una morte precoce, ventiseienne, nel 1736. Poi il mito: gli Enciclopedisti a Parigi, i musicisti e gli intellettuali tedeschi, i teatri delle corti europee, i conventi e le cattedrali del vecchio e del nuovo mondo scoprirono la musica pergolesiana. E, con la scoperta, il fiorire di varianti, parodie, false attribuzioni, opere spurie stampate col nome dell’artista alla moda per alimentare il mercato editoriale. Nel secolo xIx il mito s’arricchì di risvolti romantici. L’eredità spirituale, raccol-ta dai napoletani del Settecento, fu cara ai marchigiani dell’Ot-tocento – tra essi Spontini e Rossini – che riconoscevano nello Stabat Mater e nella Serva padrona i punti di riferimento per l’espressione spirituale e per il teatro comico. Poi il silenzio, fino ai primi del Novecento, con il Pulcinella di Stravinskij, che accolse musiche autentiche e falsamente attribuite a Pergole-si, l’acritico ma poderoso tentativo di Caffarelli dell’Opera Om-nia – destinata a cadere nella rete settecentesca delle attribu-zioni – con le prime rappresentazioni delle opere serie. Poi la riscoperta: Roberto De Simone con Flaminio, Adriano in Siria, Lo frate ‘nnamorato. E quindi il nuovo millennio: la Fondazione Pergolesi Spontini nasce nel 2000 per valorizzare l’opera dei due compositori di Vallesina, nati a Jesi e Maiolati, comincia a editare le revisioni critiche delle musiche pergolesiane che non erano ancora disponibili, mette in scena le opere ed ese-gue le musiche sacre e strumentali nel corso del Pergolesi Spontini Festival, a partire dal 2001. quindi, in occasione delle Celebrazioni per i trecento anni della nascita del composito-re, ottiene di intraprendere l’Edizione Nazionale delle opere di Pergolesi ed avvia il progetto di esecuzione dell’Opera omnia, che continua nel corso dell’undicesima edizione del Festival.

Pergolesi in ProgressXI Festival

Pergolesi Spontini

2 - 17 settembre 2011 Jesi, Ancona, Maiolati Spontini,

Montecarotto, Monte San Vito

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Il Festival Pergolesi Spontini 2011 si avvale del sostegno del Ministero per i Beni e

le Attività Culturali, della Regione Marche, della Provincia di Ancona, del Comune di Jesi, del

patrocinio dell’Assemblea Legislativa della Regione Marche, della collaborazione dei Comuni di Maiolati

Spontini, Monsano, Montecarotto, Monte San Vito, San Marcello e del XXV Congresso Eucaristico

Nazionale. Si ringraziano per il contributo i privati uniti in Art Venture, la Camera di Commercio di

Ancona, la Fondazione Cassa di Risparmio di Jesi, la Arcus S.p.a. Società per lo sviluppo dell’Arte, della

Cultura e dello Spettacolo e Banca Marche, Sponsor principale del Festival.

ProGrammaLa Fondazione Pergolesi Spontini continua l’esecuzione dell’integrale delle musiche di Giovanni Battista Pergolesi (Jesi 1710 - Pozzuoli 1736), del quale nel 2010 si sono festeggiati i trecento anni della nascita, con l’xI edizione del Festival Pergolesi Spontini, in programma dal 2 al 17 settembre 2011 a Jesi e in altre località in provincia di Ancona.

venerdì 2 settembre 2011, ore 20domenica 4 settembre 2011, ore 20Jesi, Teatro G.B. PergolesiLA SALUSTIADramma per musica in tre atti da un adattamento anonimo di Alessandro Severo di Apostolo Zenomusica di GIOVANNI BATTISTA PERGOLESIrevisione critica a cura di Dale MonsonEdizioni Fondazione Pergolesi SpontiniPrima rappresentazione: Napoli, Teatro San Bartolomeo, 1732

Jesi, Teatro G.B. PergolesiLA SERVA PADRONAIntermezzi di Gennarantonio Federicomusica di GIOVANNI BATTISTA PERGOLESIrevisione critica a cura di Francesco DegradaEdizioni Universal Music Publishing Ricordi Srl, MilanoPrima rappresentazione: Napoli, Teatro San Bartolomeo, 1733

giovedì 8 settembre 2011 ore 20sabato 10 settembre 2011 ore 20Jesi, Teatro V. MoriconiL’OLIMPIADEMelodramma in tre atti di Pietro Metastasiomusica di GIOVANNI BATTISTA PERGOLESIrevisione critica a cura di Francesco Degrada e Claudio ToscaniEdizioni Fondazione Pergolesi SpontiniPrima rappresentazione: Roma, Teatro Tordinona, 1735

venerdì 9 settembre 2011 ore 21Ancona, Cattedrale di San CiriacoCONCERTO SPIRITUALE

in occasione del xxV Congresso Eucaristico Nazionalemusiche di A. VIVALDI, J.S. BACH, G.B. PERGOLESI

Rubén Dubrovsky, direttore Bach Consort Wien

Antonio VivaldiL’Estro armonico op. 3Concerto n° 10 in si minore RV 580

Anonimo (da Giovanni Battista Pergolesi)La Maddalena al SepolcroTravestimento spirituale della Cantata “Nel chiuso centro” per soprano, archi e basso continuoRevisione critica di Claudio BacciagaluppiEdizioni Fondazione Pergolesi SpontiniPrima esecuzione moderna

domenica 11 settembre 2011 ore 21Monte San Vito, Teatro La FortunaACCADEMIA METASTASIANAMusiche di J.C. BACH, D. CIMAROSA, G. PAISIELLO

soprano Veronika kralovamezzosoprano Aurora Faggiolifortepiano Andrea Coen

venerdì 16 settembre 2011 ore 21Montecarotto, Teatro ComunaleMUSICHE NUOVE Musiche di CLAUDIO CIMPANELLI, MARCO TARALLI, LUCIO GREGORETTI

sabato 17 settembre 2011 ore 21Maiolati Spontini, Teatro G. SpontiniMARIA PIA DE VITO: IN COMPAGNIA D’AMOREMusiche di G.B. PERGOLESI rielaborate da François Couturier

INFORMAZIONIFondazione Pergolesi Spontini

Via Mazzini, 14 – 60035 Jesi (AN) - Italia

Tel. +39 0731 202944Fax +39 0731 226460

[email protected]

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Dalle colonne di questa Rivista si è già parla-to in particolare della

“Giostra della quintana” di Ascoli Piceno e più in gene-rale della benemerita Asso-ciazione Marchigiana Rievo-cazioni Storiche (A. M. R. S., vd. www.rievocazionimarche.it) che da circa una dozzina d’anni riunisce, coordina, va-lorizza e tutela egregiamente il patrimonio comune di storia e tradizioni di ben 26 Comuni distribuiti in ciascuna delle 5 Province delle Marche (da Ac-quaviva Picena ad Urbino).

Anche recentemente la Re-gione Marche ha dato un se-gnale in questo senso con la L. R. n. 6 dell’11 Febbraio 2010 “Interventi regionali in favore dell’associazione marchigia-na rievocazioni storiche”; e questo è una cosa non faci-le in una terra dove spesso i campanili dividono invece di unire e dove le stratificazio-ni storiche hanno lasciato un ricchissimo mosaico di “bio-diversità antropiche ed an-tropologiche” fatte di culture, segni, costumi, usi, tradizioni e memorie variegate e a vol-te purtroppo in competizione fra di loro (sic) ma che vanno tutte promosse avendo pure indubbie valenze turistiche.

Il 2011 presenta ben 27 ap-puntamenti in programma: si

è partiti il 29 Aprile col “Pa-lio della Rana” di Fermigna-no (PU) e si terminerà l’11 Settembre a Serra Sant’Ab-bondio (PU) col “Palio della Rocca”. Rammentiamo che le Rievocazioni Storiche che si rispettano si differenziano dalle semplici Manifestazioni Storiche per avere le prime una solida e comprovata veri-dicità storica dell’avvenimen-to riproposto, corroborata e certificata da copiosa docu-mentazione storica d’archivio e supportata da accuratezza ed acribia filologica nel con-seguente allestimento mo-derno.Daremo conto brevemente (ai turisti ed ai residenti) di alcu-ne di queste Rievocazioni per dare l’idea della vasta offerta di iniziative che si possono cogliere e soggiornando e gi-rando per le nostre Marche in questo periodo.Dal 30 Luglio al 7 Agosto a Treia (MC), l’antica Trea ro-mana e la medioevale Mon-tecchio, andrà in scena la xxxIII “Disfida del Bracciale” (vd. www.disfidadelbracciale.it) ovvero l’ottocentesco Gioco del Pallone al Bracciale cele-brato pure dal sommo Giaco-mo Leopardi nella sua Canzo-ne del 1821 “A un vincitore nel pallone” dedicata al fuoriclas-se treiese Carlo Didimi (1798 – 1877), indiscusso campione di questo sport.

SPECIALE: GUIDA ALL’ESTATE

Rievocazioni Storiche: rewind di MarcaPalii, disfide, contese: Alvise Manni, Presidente del Centro Studi Civitanovesi, ci porta in un viaggio attraverso le numerose rievocazioni che animano l’estate marchigiana

Testo e foto di Alvise Manni

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il nostro segretoun modello di sviluppo tra etica e business

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Dal 4 al 7 Agosto terrà banco ad Acquaviva Picena (AP) “Sponsalia” (festa per le nozze): si rievocherà il matri-monio celebrato nel 1234 fra Forastéria, figlia del Duca Rinaldo, il “Grosso”, degli Acquaviva con Rainaldo di Bon-conte dei Brunforte, nipote di Fidesmino Vicario dell’Im-peratore Federico II. I coniugi ebbero ben 7 figli e dal 1988 si ricordano il loro connubio ducale (www.paliodelduca.it).Nello stesso periodo a Filottrano (AN) si svolge la xxxII “Contesa dello Stivale” (fortemente voluta dal compian-to amico Glauco Luchetti Gentiloni): evento che ricorda le continue scaramucce medioevali filottranesi con la vi-cina Osimo (AN) ed in particolare l’episodio accaduto nel 1466 quando un cavaliere osimano perse in battaglia uno stivale appunto che fu tenuto a Filottrano come trofeo di guerra!

Il 13 e 14 Agosto si celebra a Sant’Elpidio a Mare (FM) - vd. Fig. n. 1 - la più antica Rievocazione Storica delle Marche e cioè la “Contesa del Secchio” che dal 1953 vede le 4 Contrade cittadine ricordare un fatto accaduto molte volte nell’età di Mezzo e cioè il dover disputarsi il diritto di at-tingere l’acqua dal pozzo sfidandosi in una sorta di basket ante litteram (vd. www.contesadelsecchio.it)!

Per finire a Cagli (PU) si terrà il xxV “Giuoco dell’Oca” dove si ripropone una antica usanza rinascimentale car-nevalesca (almeno del 1543) quando tutta la Città si sfi-dava ad arrivare al numero finale 54 dedicato al Santo Pa-trono, San Geronzio (vd. www.giochistoricicagli.it).

Concludiamo con segnalando altre due manifestazio-ni che non sono rievocative a tutti gli effetti: la prima si è svolta dall’1 al 3 Luglio a Montefano (MC) e si chiama “Montefano ‘900”: e si segnala per l’originalità di essere una delle rare iniziative ambientata quasi ai nostri giorni (l’inizio del xx secolo) uscendo intelligentemente dal get-tonatissimo ed affollatissimo periodo medioevaleggiante (vd. www.prolocomontefano.it).

La seconda si sarebbe dovuta svolgere a Civitanova Mar-che Alta (MC) – il grazioso ed antico centro murato dove vive chi scrive (vd. Fig. n. 2) - nel mese di Luglio ma è stata malauguratamente bruscamente interrotta nel 2008 dopo solo VIII edizioni per motivi che non sto qui a rammentare ma che si potevano tranquillamente evitare.

Si chiamava “Lo Vattajò” (Il Battaglione) ed era una clas-sica gara fra i quartieri cittadini che nonostante le nebu-lose e controverse radici storiche poteva probabilmente trovare una sua dimensione dignitosa e crescere appor-tando gli opportuni aggiustamenti del caso ma non è an-data così: in questo modo il panorama culturale regionale si è - anche di poco - impoverito, perdendo una delle sue mille anime colorate…

C E N T R O S T U D Î C I V I T A N O V E S ICivitanova Marche (MC)Dal 1986www.centrostudicivitanovesi.it - [email protected]/o il Presidente, Dott. Alvise MANNI, Via Aurora, 35 62012 Civitanova Marche Alta (MC), cell. 3394711537.

CSCIl Centro Studi Civitanovesi (CSC) nasce spontaneamente su base volontaria nel 1986 riunendo gli appassionati e gli studiosi di Storia Locale di Civitanova Marche (MC); nel corso di questi 25 anni abbiamo dato alle stampe 14 numeri della Collana “Civitanova. Immagini e Storie” e realizzato una serie innumerevole di conferenze, convegni, gite, ecc… tese a tutelare, valorizzare e divulgare appunto la Storia Locale e la Cultura civitanovese (vd. www.centrostudicivitanovesi.it).([email protected])

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“Quest'anno abbiamo potuto

organizzare soltanto la mostra vincitrice

del World.Report Award, “Mi Re l La”,

di Fausto Podavini, sulla sindrome di

Alzheimer”

Si è recentemente conclu-sa la quarta edizione del Festival Internazionale

di Fotogiornalismo ArtèFoto. Vuole farci un bilancio di que-sto evento?“Nonostante la totale mancan-za di partner e sponsor finan-ziari, possiamo ritenerci ab-bastanza soddisfatti di questa quarta edizione “ponte”, che vorremmo ci portasse a un fe-stival biennale, a partire dal 2012 … se riusciremo a trovare uno sponsor”.

Quali soggetti fotografici sono stati presentati quest’anno?“quest’anno abbiamo potuto organizzare soltanto la mo-stra vincitrice del World Report Award, “Mi Re l La”, di Fausto Podavini, sulla sindrome di Al-zheimer. Sotto forma di video-proiezioni abbiamo poi presen-tato al teatro di Castelbellino i reportage dei 24 finalisti del Premio ideato, creato e finan-ziato dal Festival in collabora-zione con il Festival della foto-grafia etica di Lodi”.

Come risponde il pubblico?“Oltre ai visitatori che ci seguo-no durante tutto l’anno tramite il nostro sito internet e i social network, abbiamo avuto un’af-fluenza stimata tra le 800 e le 1000 persone, per lo più mar-chigiane, contro le oltre 3500 della passata edizione prove-nienti da tutta Italia e dall’Este-ro. Negli anni precedenti al-lestivamo fino a 7, 8 mostre in una sola edizione”.

Come è nata ArtèFoto e come mai la scelta dell’ambientazio-ne in diversi Castelli di Jesi?“In Italia un festival completa-mente dedicato al fotogiornali-

smo non esiste. Ci è sembrato importante organizzarne uno sull’esempio del festival “Visa pour l’image” di Perpignan, in Francia, che esiste da più di 20 anni e che frequentiamo ogni anno. Alcuni di noi sono anche fotografi: tutto il gruppo che ha ideato il festival ha frequentato, quattordici anni fa, un master post laurea per l’organizzazio-ne professionale di eventi cul-turali. Abbiamo scelto i Castelli di Jesi perché questa è la no-stra terra. Fu il CIS (Consorzio Intercomunale Servizi) tre anni fa a decidere di promuovere il territorio nel suo complesso tramite eventi culturali di rilie-vo, selezionando anche il no-stro progetto”.

Quanto conta la sinergia con gli enti locali?“La sinergia con gli Enti locali è fondamentale se l’Ente decide di investire in cultura, non solo per soddisfare una domanda sociale degli abitanti, ma anche come volano per uno sviluppo turistico e, quindi, economico. Purtroppo si fa un gran parlare di ricerca e sviluppo ma non si pensa mai ad investire in que-sto campo. Basterebbe guarda-re a regioni come il Trentino, il Piemonte o l’Emilia Romagna, dove sono nate vere e proprie imprese che producono e ven-dono cultura. quest’anno l’uni-co partner che avevamo (il CIS) si è tirato indietro per motivi politici e se a questo si aggiun-ge che i Comuni hanno subito un taglio dell’80% da parte del Governo sui fondi da destina-re alla cultura e al turismo, si arriva alla conclusione che il metodo di finanziamento dei festival culturali sia giocoforza da rivedere. Soprattutto consi-

derando che, nella nostra re-gione, festival importanti e sto-rici come InTeatro a Polverigi, devono annullare edizioni per mancanza di fondi.

In che modo ci si dovrebbe muovere?“Visto che siamo su Mondo La-voro, ne approfitto per lanciare una proposta: che ogni azienda impresa o Ente, adotti un festi-val al quale legare la propria co-municazione! Si può pensare ad un accordo di partenariato per sviluppare entrambe le esigen-ze (quella economica e quella artistica). Ogni azienda potreb-be supportare un progetto per un periodo determinato, tipo tre anni, per far crescere l’evento quanto basta per cammina-re con le proprie forze, a pre-scindere dai contributi a fondo perduto delle amministrazioni, che poco hanno risolto in que-sti anni. Vorremmo creare una struttura permanente e nuo-ve opportunità di lavoro legate alla cultura. Se il finanziatore del restauro del Colosseo è un marchigiano, forse questo ap-pello non cadrà invano”.

Speriamo che questa proposta trovi riscontro. Ora, concluso il Festival, partirà per qualche viaggio con la Sua macchina fotografica?“Non ancora. Concluso il festi-val ritorno a tempo pieno al mio lavoro principale, che è quello di vignaiolo a Cupramontana. D’al-tronde la parola cultura sembra che derivi dalla parola coltivare, no?”.

Alessandro Bonci Il Direttore Artistico racconta ArtèFoto, Festival Internazionale di Fotogiornalismo tra i Castelli di Jesi

di M. Palumbo

SPECIALE: GUIDA ALL’ESTATE

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“Visto che siamo su Mondo Lavoro, ne approfitto per lanciare una proposta: che ogni azienda imprese o Ente, adotti un festival al quale legare la propria comunicazione… Vorremmo creare una struttura permanente e opportunità di lavoro intorno alla cultura. Se il finanziatore del restauro del Colosseo è un marchigiano, forse questo appello non cadrà invano”