Mira Spoer e Cultura n.0 - gennaio 2011

8
N. 0 - GENNAIO 2011 ANNO I SPAZIO DISPONIBILE 347 8379992 SPAZIO DISPONIBILE 347 8379992 UNA NUOVA PROPOSTA EDITORIALE La città di Mira conta poco meno di quarantamila abitanti e rientra nell’area metropolitana di Venezia dal 1993. Sono dati che indicano chiaramente l’importanza di que- sto comune che, solo per restare in campo veneto, conta più abitanti di un capoluogo di provincia come Belluno. La sua estensione, però, sicuramente una delle mag- giori di tutta la penisola, ha finito per rendere dispersivo il collante abitativo. Mira, la cui origine sem- bra addirittura ricercarsi nell’epo- ca romana ed il cui nome deriva, secondo alcune fonti, da una torre di avvistamento che serviva nella difesa del territorio e da altre dal nome della Patria del santo patro- no Nicolò che veniva da Myra, ha sviluppato la sua area abitativa nel medio evo col il nome di Cazoxana quale porto fluviale per i barcaioli che si trovavano fra Venezia e la Riviera del Brenta. Nel 1866 Mira è stata annessa all’Italia e l’anno successivo fu riunita in un unico comune a seguito dell’unione con le località di Oriago e di Gambarare, da qui il simbolo comunale delle tre corone a simboleggiare l’unione dei tre comuni originari. Dopo questa doverosa ricostruzione sto- rica, andiamo a spiegare il perché di una nuova proposta editoriale. Ci è sembrato giusto dare unità ad un territorio che, come accennato, è molto esteso e sparpagliato con ben sette località che ne fanno parte: Borbiago, Gambarare, Malcontenta, Marano Veneziano, Mira Porte, Mira Taglio ed Oriago. Mira vanta eventi e risul- tati sportivi di grande importanza. Nel mese di giugno, in località Valmarana, nel parco prospiciente il Brenta, ha luogo la manifesta- zione del “Tam Tam - suoni e cul- ture dal mondo”. Ogni anno, in primavera, ad Oriago, ha luogo “Oriago in fiore”, fiera di piante e fiori giunta alla trentatreesima edi- zione. In settembre si svolge la “Riviera Fiorita”, una sfilata di gondole e altre imbarcazioni (Perini - a pagina sette) Scrivere del calcio Mira è come infilare il coltello in una ferita ancora aperta. La scomparsa di questa gloriosa società calcisti- ca avvenuta nell’estate del 2010, anche se era malata oramai da qualche stagione, è stata una pugnalata al cuore di tanti tifosi biancoverdi. Facciamo un breve excursus storico della vita della società mirese. Ufficialmente è stata affiliata alla federa- zione nel 1955 ma i ‘vecchi’ ricordano che già nel 1949 esiste- va una squadra che si chiamava Mira anche se non partecipa- va a gare ufficiali. Le tappe principali sono il salto in Prima categoria nella stagione 1962/63, quello in Promozione nella stagione 1970/71 e la vittoria del torneo nella stagione 1976/77 con 2 punti più della Maranaese e la conquista del titolo regionale con la vittoria in finale contro l’Abano. Allenatore era Luciano Stevanato, mentre fra i giocatori, da ricordare soprattutto Rizzo, Gabrieli, Gazzetta, Stevanato e Biasiolo che saranno l’ossatura della squadra per alcuni anni. La prima partecipazione alla serie D, della stagione seguente porta un onorevole piazzamento a metà classifica. Nella sta- gione 1979/80, sempre sotto la guida di Luciano Stevanato, riesce ad agguantare in vetta alla classifica il Montebelluna e la Casatese, grazie ad uno strepitoso rush finale. Disputa quindi lo spareggio a tre per accedere alla C2, dove viene promosso in quanto all’Appiani di Padova sconfigge per 1-0 il Montebelluna, con una rete di “Du-du” Gabrieli, su assist di Leandro Callegaro. Nella stagione 1980/81, dopo la parentesi di Angelo Furian, ritorna Giuseppe Lissandrin come presiden- te, mentre Mario Tonello, proveniente dallo Spinea, sostituisce Luciano Stevanato, andato alla Mostrina. La squadra si com- porta ottimamente nella serie C2, ottenendo 34 punti finali, con Ennio Gazzetta capocannoniere del girone con 21 reti. Anche nei due campionati seguenti il Mira si comporta digni- tosamente. Nel 1982/83 Tonello è sostituito in panchina da Dino D’Alessi. (Perini - a pagina sei) CANOA: I RAGAZZI DI ORIAGO VINCONO IL TITOLO NAZIONALE DI MARATONA ORIAGO DI MIRA. (l.p.) Ancora un suc- cesso per i ragazzi del canoa club di Oriago. Domenica scorsa a Pescantina la società mirese si è aggiudicata il titolo nazionale di maratona. Dopo la bella prestazione in Cekia della settimana pre- cedente, la compagine mirese si è impo- sta nel veronese grazie alle prove dei due big Alessandro Mainardi, argento euro- peo, ed Enrico Cucinotta, bronzo conti- nentale, nella gara di 36 chilometri di C2 Junior con un tempo di 1 ora e 56 minuti. A completare la giornata il bronzo di Cristina Favaretto, altro bronzo europeo nel K1 a squadra gara classica, nel K1 ragazzi ed i piazzamenti di Massimo Zanardi, Mattia Mainardi, campione italiano Under 21, ed Andrea Sardello, i tre hanno conquistato la medaglia d’argento a squadre ai campionati italia- ni di discesa. Grande gioia per il presi- dente Paolo Zanardi che vede crescere giorno dopo giorno quanto seminato da 16 anni a questa parte e soddisfazione per il tecnico federale Alessandro Berton che lavora da quattro a Mira e sta racco- gliendo risultati di grandissimo livello. UNA CAMPIONESSA SUO MALGRADO:ANNALISA MINESSO IL SUO SLOGAN:CORRERE È VITA MIRA. Solare, simpatica, imprevedibile e, ciò non guasta, anche brava. Incontriamo Annalisa nel negozio 1/6 H perché gli amici Luca ed Alberto ci ave- vano segnalato questa ragazza che all’ultima Venicemarathon è giunta sedicesima in campo femminile. Un risultato strepitoso e c’immaginiamo un’atleta straordi- naria dedita ad allenamenti e concentrazione sulla sua attività. Invece scopriamo una ragazza straordinaria per la sua semplicità, la sua normalità e per il suo modo di vivere la vita con grande praticità e serenità. Ci segnala subito che è influenza- ta ma che ha accettato volentieri ugualmente di parlare di sé. Partiamo dall’inizio. Da quanto gareggi? “Io lo sport lo faccio da sempre, praticamente da quando sono nata. - Ci dice stupendo subito. - Ho praticato un po’ di tutto. Il nuoto agonistico a Dolo, l’atletica con la Libertas Mira seguita da Mario Del Giudice, il Triathlon con una società di Mestre.” Ti hanno spinto in famiglia a fare sport? “No la mia famiglia, sono figlia unica, è sì sportiva ma non praticante.” E la maratona? “Il Triathlon, come si sa, sono tre specialità: nuoto, corsa e bici- cletta, è molto impegnativo e richiede uno sforzo notevole in discipline così diverse, non mi dispiaceva però durante un allenamento in bicicletta fui vittima di un incidente. Quando mi ripresi decisi di dedicarmi solo alla corsa e così è partita l’avventura in maratona.” Annalisa abita a Mira ma lavora a Venezia in un’agenzia di viaggi, attualmente gareggia per l’Assindustria di Padova su suggerimento del suo ‘vate’ Mario Del Giudice. Chi è il tuo allenatore? “Risposta secca ed indicativa del- l’atteggiamento dell’atleta. - Non ho allenatori e non ne voglio. Io faccio sport per il piacere di farlo, lo fac- cio volentieri perché posso farlo come e quando voglio, se dovessi adattarmi ad allenamenti rigidi ad imposi- zioni forzate perderei il gusto di correre. Io lo faccio col cuore, correre è una passione e non importa se fa caldo o freddo se piove o nevica, correre mi fa star bene e per questo non voglio nè tabelle nè allenatori (Perini a pagina quattro) Calcio Mira NASCITA,MORTE E…RESURREZIONE?

description

Mira Spoer e Cultura n.0 - gennaio 2011 - Editore STEFANO TROVÒ Direttore responsabile LINO PERINI [email protected] Periodico del Club Biancogranata - Dolo Sport Associazione Culturale Senza Scopo di Lucro Iscritta all’Albo delle Associazione Dolesi n. 103 - via A. Manzoni, 18 - Dolo (Ve)

Transcript of Mira Spoer e Cultura n.0 - gennaio 2011

Page 1: Mira Spoer e Cultura n.0 - gennaio 2011

N. 0 - GENNAIO 2011ANNO I

SPAZIO DISPONIBILE347 8379992

SPAZIO DISPONIBILE347 8379992

UNA NUOVA PROPOSTA EDITORIALELa città di Mira conta poco menodi quarantamila abitanti e rientranell’area metropolitana di Veneziadal 1993. Sono dati che indicanochiaramente l’importanza di que-sto comune che, solo per restare incampo veneto, conta più abitantidi un capoluogo di provinciacome Belluno. La sua estensione,però, sicuramente una delle mag-giori di tutta la penisola, ha finitoper rendere dispersivo il collanteabitativo. Mira, la cui origine sem-bra addirittura ricercarsi nell’epo-ca romana ed il cui nome deriva,secondo alcune fonti, da una torredi avvistamento che serviva nelladifesa del territorio e da altre dalnome della Patria del santo patro-no Nicolò che veniva da Myra, hasviluppato la sua area abitativa nelmedio evo col il nome diCazoxana quale porto fluviale peri barcaioli che si trovavano fraVenezia e la Riviera del Brenta.Nel 1866 Mira è stata annessaall’Italia e l’anno successivo furiunita in un unico comune aseguito dell’unione con le localitàdi Oriago e di Gambarare, da quiil simbolo comunale delle trecorone a simboleggiare l’unionedei tre comuni originari. Dopoquesta doverosa ricostruzione sto-rica, andiamo a spiegare il perchédi una nuova proposta editoriale.Ci è sembrato giusto dare unità adun territorio che, come accennato,è molto esteso e sparpagliato conben sette località che ne fannoparte: Borbiago, Gambarare,Malcontenta, Marano Veneziano,Mira Porte, Mira Taglio edOriago. Mira vanta eventi e risul-tati sportivi di grande importanza.Nel mese di giugno, in localitàValmarana, nel parco prospicienteil Brenta, ha luogo la manifesta-zione del “Tam Tam - suoni e cul-ture dal mondo”. Ogni anno, inprimavera, ad Oriago, ha luogo“Oriago in fiore”, fiera di piante efiori giunta alla trentatreesima edi-zione. In settembre si svolge la“Riviera Fiorita”, una sfilata digondole e altre imbarcazioni

(Perini - a pagina sette)

Scrivere del calcio Mira è come infilare il coltello in una feritaancora aperta. La scomparsa di questa gloriosa società calcisti-ca avvenuta nell’estate del 2010, anche se era malata oramai daqualche stagione, è stata una pugnalata al cuore di tanti tifosibiancoverdi. Facciamo un breve excursus storico della vitadella società mirese. Ufficialmente è stata affiliata alla federa-zione nel 1955 ma i ‘vecchi’ ricordano che già nel 1949 esiste-va una squadra che si chiamava Mira anche se non partecipa-va a gare ufficiali. Le tappe principali sono il salto in Primacategoria nella stagione 1962/63, quello in Promozione nellastagione 1970/71 e la vittoria del torneo nella stagione1976/77 con 2 punti più della Maranaese e la conquista deltitolo regionale con la vittoria in finale contro l’Abano.Allenatore era Luciano Stevanato, mentre fra i giocatori, daricordare soprattutto Rizzo, Gabrieli, Gazzetta, Stevanato eBiasiolo che saranno l’ossatura della squadra per alcuni anni.La prima partecipazione alla serie D, della stagione seguente

porta un onorevole piazzamento a metà classifica. Nella sta-gione 1979/80, sempre sotto la guida di Luciano Stevanato,riesce ad agguantare in vetta alla classifica il Montebelluna e laCasatese, grazie ad uno strepitoso rush finale. Disputa quindilo spareggio a tre per accedere alla C2, dove viene promosso inquanto all’Appiani di Padova sconfigge per 1-0 ilMontebelluna, con una rete di “Du-du” Gabrieli, su assist diLeandro Callegaro. Nella stagione 1980/81, dopo la parentesidi Angelo Furian, ritorna Giuseppe Lissandrin come presiden-te, mentre Mario Tonello, proveniente dallo Spinea, sostituisceLuciano Stevanato, andato alla Mostrina. La squadra si com-porta ottimamente nella serie C2, ottenendo 34 punti finali,con Ennio Gazzetta capocannoniere del girone con 21 reti.Anche nei due campionati seguenti il Mira si comporta digni-tosamente. Nel 1982/83 Tonello è sostituito in panchina daDino D’Alessi. (Perini - a pagina sei)

CANOA: I RAGAZZI DIORIAGO VINCONO ILTITOLO NAZIONALE DIMARATONAORIAGO DI MIRA. (l.p.) Ancora un suc-cesso per i ragazzi del canoa club diOriago. Domenica scorsa a Pescantina lasocietà mirese si è aggiudicata il titolonazionale di maratona. Dopo la bellaprestazione in Cekia della settimana pre-cedente, la compagine mirese si è impo-sta nel veronese grazie alle prove dei duebig Alessandro Mainardi, argento euro-peo, ed Enrico Cucinotta, bronzo conti-nentale, nella gara di 36 chilometri diC2 Junior con un tempo di 1 ora e 56minuti. A completare la giornata il bronzo diCristina Favaretto, altro bronzo europeonel K1 a squadra gara classica, nel K1ragazzi ed i piazzamenti di MassimoZanardi, Mattia Mainardi, campioneitaliano Under 21, ed Andrea Sardello, itre hanno conquistato la medagliad’argento a squadre ai campionati italia-ni di discesa. Grande gioia per il presi-dente Paolo Zanardi che vede cresceregiorno dopo giorno quanto seminato da16 anni a questa parte e soddisfazioneper il tecnico federale Alessandro Bertonche lavora da quattro a Mira e sta racco-gliendo risultati di grandissimo livello.

UNA CAMPIONESSA SUO MALGRADO: ANNALISAMINESSO IL SUO SLOGAN: CORRERE È VITAMIRA. Solare, simpatica, imprevedibile e, ciò non guasta, anche brava.Incontriamo Annalisa nel negozio 1/6 H perché gli amici Luca ed Alberto ci ave-vano segnalato questa ragazza che all’ultima Venicemarathon è giunta sedicesimain campo femminile. Un risultato strepitoso e c’immaginiamo un’atleta straordi-naria dedita ad allenamenti e concentrazione sulla sua attività. Invece scopriamouna ragazza straordinaria per la sua semplicità, la sua normalità e per il suo mododi vivere la vita con grande praticità e serenità. Ci segnala subito che è influenza-ta ma che ha accettato volentieri ugualmente di parlare di sé. Partiamo dall’inizio. Da quanto gareggi? “Io lo sport lo faccio da sempre, praticamente da quando sononata. - Ci dice stupendo subito. - Ho praticato un po’ di tutto. Il nuoto agonistico aDolo, l’atletica con la Libertas Mira seguita da Mario Del Giudice,il Triathlon con una società di Mestre.” Ti hanno spinto infamiglia a fare sport? “No la mia famiglia, sono figlia unica,è sì sportiva ma non praticante.” E la maratona? “IlTriathlon, come si sa, sono tre specialità: nuoto, corsa e bici-cletta, è molto impegnativo e richiede uno sforzo notevolein discipline così diverse, non mi dispiaceva però duranteun allenamento in bicicletta fui vittima di un incidente.Quando mi ripresi decisi di dedicarmi solo alla corsa ecosì è partita l’avventura in maratona.” Annalisa abitaa Mira ma lavora a Venezia in un’agenzia di viaggi,attualmente gareggia per l’Assindustria di Padova susuggerimento del suo ‘vate’ Mario Del Giudice. Chiè il tuo allenatore? “Risposta secca ed indicativa del-l’atteggiamento dell’atleta. - Non ho allenatori e nonne voglio. Io faccio sport per il piacere di farlo, lo fac-cio volentieri perché posso farlo come e quando voglio,se dovessi adattarmi ad allenamenti rigidi ad imposi-zioni forzate perderei il gusto di correre. Io lo facciocol cuore, correre è una passione e non importa se facaldo o freddo se piove o nevica, correre mi fa starbene e per questo non voglio nè tabelle nè allenatori

(Perini a pagina quattro)

Calcio Mira

NASCITA, MORTE E… RESURREZIONE?

Page 2: Mira Spoer e Cultura n.0 - gennaio 2011

IN RIVIERA DEL BRENTALA CANOA DEI CAMPIONIORIAGO DI MIRA. Il “Canoa Club Oriago” ha organizzatodomenica 26 settembre la Gara Regionale di canoaDiscesa Sprint, valida ai fini del Campionato Regionaleper le categorie Allievi, Cadetti, Ragazzi, Junior, Senior eMaster indetta dalla Federazione Italiana Canoa Kayak.La gara di domenica, giunta alla quinta edizione, è stataorganizzata con il patrocinio dal Comune di Mira e dallaRegione Veneto. La gara si è svolta lungo il Naviglio Brenta con partenzadal ponte di Piazza Mercato di Oriago ed arrivo all’altez-za della Fioreria Al Molino, sempre in località Oriago.Trattandosi di una gara sprint, il percorso di mt. 400 dilunghezza e si è svolta in due manches, con un tempomedio di percorrenza di circa 2 minuti. Gli atleti sono partiti uno alla volta ad unminuto di distanza l’uno dall’altro, mentrela partenza delle diverse categorie è statadistanziata da circa due minuti. Le premia-zioni si sono svolte, alla presenza delPresidente del Consiglio Comunale di MiraFabio Zaccarin, presso la fioreria “AlMulino” con il conferimento del “TrofeoCav. Lucarda” alla Società che ha ottenuto ilpunteggio migliore. Anima e promotoredella manifestazione è il presidente delCanoa Club di Oriago Paolo Zanardi che cidice: “L’Associazione Sportiva Canoa ClubOriago è presente sul territorio da 16 anni e

partecipa regolarmente a tutte le gare indette dallaFederazione Italiana Canoa Kayak, distinguendosi con otti-mi risultati sia a livello Nazionale che Internazionale. Nelcorso del 2010 e nell’ambito delle circa 30 gare cui abbiamopartecipato ricordiamo: Campionati Italiani di canoa conse-guendo il titolo di C2 Junior, Campionati Italiani di canoaconseguendo il titolo di C2 Senior a squadre, Campionatiitaliani di canoa conseguendo il titolo K1 under 23,Campionati Europei junior svoltisi in Serbia conseguendouna medaglia d’argento nella gara di discesa classica e una dibronzo nella discesa Sprint e un’altra di bronzo nella catego-ria femminile junior sempre nella gara di discesa classica. Etanti altri podi su gare nazionali, tanto che ad oggi la Societàsi pone al 3° posto nella classifica nazionale di discesa di 270società.” Sicuramente un palmares di rilievo perl’associazione sportiva mirese.

Lino Perini

22 •• MMiirraa SSppoorrtt

Negozio TecnicoSPORTIVO

aCAZZAGO di Pianiga

(Venezia)Via Monviso, 3/6Tel. 041 [email protected]

oltre agli orari normali APERTO ANCHE

Lunedì mattina Identikit del tuo piede

Giovedì fino alle 22.00 con specialisti sportivi

Sabato orario continuato con prova scarpe

SPECIALISTI INCALCIOCALCETTOCORSACAMMINATA

SONO OFFERTE DA

PER TUTTIPROVAdel piedeGRATUITA

INIZIA L'ANNOCON NOI

SCONTI15% 20%30% 35%

ABBIGLIAMENTO SCARPE

ACCESSORI

tutto per lo sport

SPAZIO DISPONIBILE347 8379992

SPAZIO DISPONIBILE347 8379992

S

Page 3: Mira Spoer e Cultura n.0 - gennaio 2011

7 gennaio 2011, ore 21.00MARCO PAOLINIITIS GALILEOFuori Abbonamento

Produzione JOLEFILMRegia Francesco Niccolini e Marco Paolinidrammaturgia Francesco Niccolini e Marco Paolinicon Marco PaoliniEssere geniali, in circostanze difficili, può essere un pro-blema, per gli altri soprattutto.Parte da questa considerazione il lavoro di approfondi-mento curioso che Marco Paolini e Francesco Niccolinihanno dedicato alla figura di Galileo. Il padre dellascienza moderna, infatti, appare agli occhi dei contem-poranei come un grande divulgatore dei propri studi,ma soprattutto come una mente che rimane aperta aldubbio fino alla fine, fino alla vecchiaia. Quando si parladi Galileo si pensa sempre a un anziano venerando: saràuna questione di iconografia, ma forse è anche perché sicapisce che lo scienziato non si mette mai in pensionecon la testa. Anzi, le scoperte più importanti le raggiun-ge dopo i sessant’anni. Galileo vive quattrocento anniprima di noi, in un’epoca governata da certezze e rigidi-tà di pensiero, ma alcuni elementi tornano oggi a riapri-re il confronto con quel passato. “Viviamo in un tempoin cui la magia è tornata a governare il futuro. Sarà per-ché le leggi dell’economia non sono leggi matematiche econtengono una componente di caso molto rilevante,sta di fatto che il nostro mondo cerca consolazione negliastri. E mi stupisce che, 400 anni dopo la consacrazionede l l ’ un i v e r s opost-rivoluzionec op e r n i c a n a ,tutti i giornimolti tra noiconsultino leprevisioni dell’o-roscopo che uti-lizzano le stellefisse di Tolomeo.Alla fine nonimporta se il cielo non è così, perché quello che conta èche ci piace. Galileo è usato spesso come simbolo dellascienza libera contro la fede integralista, ma in realtà èuno che per campare fa anche oroscopi. Eppure ha laforza di guardare oltre. Per noi è facile irridere le teoriedel passato, quando finiscono le teorie fanno sempreridere. Il problema è che mentre ci sei dentro continui apensare che non sia teoria, ma spiegazione della realtà”.

Marco Paolini

ConcorsoVuoi il Mio Parcheggio?Vuoi Anche il Mio Handicap?

DOLO. Sensibilizzare l’opinionepubblica verso il problema deidisabili ed in particolare farlo coiragazzi delle scuole medie. Conquesti presupposti, PietroMartire, Presidente dell’associa-zione OLTRE IL MURO, ha pensa-to ad un concorso rivolto a tuttigli studenti delle scuole medie diDolo e Sambruson. “Scopo dell’i-niziativa è quella di promuoverenelle giovani generazionil’interiorizzazione dei valori su cuisi fonda la convivenza civile, con-tribuendo alla conoscenza delleproblematiche legate alla disabilità

e sensibilizzando, in particolare, sull’uso dei parcheggi dis-abili. - Ci dice Pietro Martire. - S’intende coinvolgere glistudenti in un percorso che, stimolando la riflessione sulladiversità, li aiuti a superare la fisiologica paura che siaccompagna all’incontro con il diverso e a maturare la con-sapevolezza che esso non rappresenta una minaccia maun’opportunità di crescita sia per il singolo sia per la collet-tività, per la realizzazione di una società basata sul rispet-to reciproco e sul valore della solidarietà.” Il concorso pre-vede la produzione, nel corso del primo semestre del-l’anno scolastico 2010-2011, di un disegno, un fumettoo una breve frase sul tema dei parcheggi disabili e in rife-rimento allo slogan “Vuoi il mio parcheggio? Vuoi anche ilmio handicap?” L’attività, in accordo con la ScuolaSecondaria di Primo Grado “P.R. Giuliani” verrà svoltadurante l’orario scolastico ed andrà ad inserirsi nella pro-grammazione scolastica decisa dagli Insegnanti e dalDirigente Scolastico. Tutti gli elaborati saranno raccoltie consegnati al Circolo Auser volontariato “Oltre ilMuro” Onlus entro e non oltre il 31 marzo 2011. Una commissione appositamente costituita valuterà imigliori 3 elaborati prodotti dai ragazzi, che più rappre-senteranno il tema proposto dal bando; questi dovrannoavere un formato di cm 40x40 cm per consentire la suc-cessiva digitalizzazione e stampa su pannelli stradali cheverranno posizionati nella zona sottostante di tutti i car-telli che indicano un parcheggio riservato ai disabili pre-senti nel Comune di Dolo. La data delle premiazioni deilavori sarà stabilita successivamente.

Lino Perini

MMiirraa SSppoorrtt •• 33

SPAZIO DISPONIBILE347 8379992

SPAZIO DISPONIBILE347 8379992

SPAZIO DISPONIBILE347 8379992

SPAZIO DISPONIBILE347 8379992

SPAZIO DISPONIBILE347 8379992

PSICHE 2000Psiche 2000 è un’associazione di famigliari evolontari per la promozione della salutementale. Interviene contro i pregiudizi e ladisinformazione. Si adopera per il migliora-mento dei servizi pubblici nel settore dellasalute mentale. È presente al tavolo dei Pianidi Zona ed è interlocutrice di molte AziendeULSS e delle Regioni. Viene invitata adesprimere pareri e proposte presso appositecommissioni regionali e nazionali. È statapresente più volte presso la CommissioneAffari Sociali della Camera, proponendo leggi sul miglio-ramento dei servizi pubblici nell’ambito della salute men-tale. L’Associazione ha partecipato attivamente alla stesu-ra del progetto obiettivo sulla tutela della salute mentaleper la Regione Veneto.I servizi offerti: Punto informativo – Segreteria, Attivitàdi ascolto, Gruppi di auto-aiuto, Sostegno psicologico afamigliari di persone con disagio mentaleElaborazione di proposte e progettiConvegni e corsi formativi aperti a tutti i cittadini

Pubblicazioni a carattere informativoRapporti con altre AssociazioniInterlocutori dei servizi pubbliciAttivazione di forme di protesta, ovenecessarioInterventi presso i mass-mediaPromozione campagne informative

“Punto d’incontro“Sportello informativo giovedì dalle 10alle 12ospedale Dolo Palazzina n. 6 (ex geria-

tria) - 2° piano389 4807474Lo sportello offre indicazioni, aiuto, consulenza e sup-porto psicologico a famigliari di persone con disagiopsichico.Sede di Mira via Borromini, 21Per informazioni: 328 7578828 - 041 420012 da lunedìa venerdì 10-12 – 3391356112 - fax 049 [email protected]

Page 4: Mira Spoer e Cultura n.0 - gennaio 2011

44 •• MMiirraa SSppoorrtt

SPAZIO DISPONIBILE347 8379992

SPAZIO DISPONIBILE347 8379992

Allora, hanno superato selezionienormi per essere messi in listaed ora saranno sottoposti al giu-dizio popolare. C’è il figlio di uncamorrista, una ballerina chegira seminuda, uno gigolò, degliaspiranti modelli, un Cavalieredi Malta, alcuni giornalisti… dicosa stiamo parlando? E no!Troppo facile! Nessuna satirapolitica. Quello del quale stiamoparlando è il cast dell’undicesima

(e dico 11°) del Grande Fratello. Il primo realityshow italiano ha oggi degli spettatori che possonotranquillamente dire di essere nati quando andò inonda la prima edizione. Una “generazione grande fra-tello” di ragazzini e ragazzine che, anche grazie allacaleidoscopica offerta dei canali del servizio di digi-tale terrestre, possono seguire a qualsiasi ora (speria-mo solo del giorno) le imprese di questo gruppoassortito ad arte di ragazzotti e ragazzotte. Il “Grande Fratello”, quando nacque undici anniorsono, voleva rappresentare una sorta di esperi-mento sociologico: come si combineranno dieci

r

Calcio GambarareA Volte Ritornano: Moreno Pavan(l.p.) C’è un volto nuovo che ci riporta al passato nella dirigenza delGambarare. E’ quello di Moreno Pavan che dopo cinque stagioni ritornaa far parte dello staff biancorosso. A Pavan e Vianello sono legati gli annidel grande entusiasmo che hanno caratterizzato il calcio Gambarare.Due stagioni a lottare in Terza categoria per conquistare la promozionepoi persa ai play-off, la stagione trionfale del salto in Seconda, quellasofferta ma esaltante della salvezza ottenuta con spirito di sacrificio e diabnegazione. Moreno Pavan era dirigente accompagnatore ma ancheuomo spogliatoio, una sorta di trait-d’union fra squadra e società. Serio,discreto, sempre presente. Amico di tutti e generoso con tutti. Avevacontribuito a creare quel clima familiare che aveva coinvolto unpo’ tutti tanto che era nata una sorta di tifo al femminilecostituito da mogli, mamme, sorelle e fidanzate dei giocato-ri. Un clima, purtroppo, che non si respira più.Tornando al presente chiediamo a Pavan cosa lo ha spintoa rientrare. “Intanto voglio precisare che sono sempre statovicino alla società e sono stato un tifoso, discreto ma sempreaffezionato ai colori biancorossi, inoltre ero e sono amico di

S

Corsivo diMatteo Bellomo

Arti Marziali

Karate: 4 Ragazzi Miresi ai Nazionali di FollonicaUNA CAMPIONESSA SUO MALGRADO: ANNALISA MINESSOIL SUO SLOGAN: CORRERE È VITA(da pagina uno)anche perché non vivo in funzione del risultato, se viene bene altrimenti va bene lo stes-so. Ripeto, da sola rendo meglio ed i risultati vengono perché sono libera.” Certamentesono affermazioni clamorose che sconvolgono molti teoremi sportivi ma la genuini-tà e la spontaneità di Annalisa ci fa capire che quello che dice è sacrosanto. Tuttaviaincalziamo, ma ci sarà pure qualcuno che ti aiuta? “Dopo un bel sorriso... - Si, unpo’ mi aiuta il mio fidanzato Andrea Balan. - Ecco che la matassa si dipana ma subi-to la rivelazione - In gara ci scambiamo consigli e reciproco sostegno.” Ma non vi alle-nate insieme? “Assolutamente no. A parte che ci conosciamo solo da due anni, è stataun’amica comune che ci ha fatto conoscere, Manuela Puliero, anche lei corre. Andreaabita ad Arino e fa il panettiere, si alza alle tre del mattino e di solito corre il pomerig-gio o la sera. E’ un maratoneta di assoluto rispetto anche lui visto che a Venezia è arri-vato in 2 ore e 49 minuti.” Mentre tu? “No, io mi alzo prestissimo la mattina, alle quat-tro e mezzo. Dopo un caffé parto e corro per un’ora e tre quarti, torno a casa, mi facciouna doccia, altro caffé e via a prendere il treno a Marano. Arrivo a Venezia e mi faccioun’altra mezz’oretta a piedi per arrivare al lavoro.” Detto così sembra tutto semplicema immaginiamo la silhoutte di questa ragazza che tutte le mattine corre per le viedi Mira per tenersi in forma. E la gente cosa dice? “A quell’ora ci sono poche personein giro. Diciamo che sono diventata l’amica dei netturbini che la mattina mi vedono emi salutano: ‘ciao stea’.” Immaginiamo anche che userà chi sa quali intrugli permigliorare le prestazioni. “Assolutamente no. Mangio le solite cose e quando sono ingara, al massimo, prendo i sali minerali.” Ma passiamo ai risultati. Gli chiediamoquante corse ha fatto e come sono andate. “Ho iniziato cinque anni fa allaVenicemarathon, la sognavo da quando avevo 15 anni ma per regolamento per correrlabisogna essere maggiorenni. Prima esperienza che ho portato a termine in circa cinqueore. Poi ho fatto altre quattordici maratone. Ho ottenuto un sesto posto a Padova ed unsettimo a Treviso.” Parliamo dell’ultima Venicemarathon. “Quando sono arrivato allapartenza mi hanno dato il pettorale F195, sono andata dagli organizzatori ed ho chie-sto dove dovevo mettermi e mi hanno detto in prima fila con le Top Runners, non ci cre-devo, pensavo mi prendessero in giro, invece era vero. - Quello che colpisce è la spon-tanea incredulità che tutt’ora esprime Annalisa. - La corsa è stata dura, quando si arri-va a Venezia verrebbe da buttarsi in Bacino Orseolo per la stanchezza ma alla fine cel’ho fatta ed ho battuto il mio primato personale in 2 ore 59 minuti e 54 secondi, sonoscesa sotto le tre ore che era il mio obiet-tivo.” Ed ora? “Adesso mi riposo un po’ma penso già al 2011. Il mio program-ma prevede la Maratona di Verona del20 febbraio, vorrei organizzare unabella gita a Barcellona per la gara del 6marzo, poi il 17 aprile la maratona delSanto di Padova ed a settembre quelladi Berlino che mi stuzzica molto mentread ottobre ovviamente quella diVenezia.” Restiamo sbalorditi perchétante gare ed anche ravvicinate sonouno sforzo anche per chi lo fa di pro-fessione, figurarsi per chi lo fa per pas-sione. “E non è finita - ci dice fral’incredulità di tutti - a fine marzo vor-rei fare la 100 chilometri del Passatore,una corsa che parte il sabato da Firenzee si conclude la domenica a Faenza.”Restiamo allibiti poi ripensiamo che ,in fondo, siamo in presenza diun’atleta straordinaria. Ed i tuoiobiettivi di tempo e classifica? “Ormaiho raggiunto l’obiettivo di scendere sottole tre ore, adesso posso correre in allegria.Valuterò di volta in volta e non è esclu-so che in qualche gara gareggi per diver-timento magari aiutando gli amici araggiungere i tempi che desiderano ochiacchierando e divertendomi con loro,anche se alla fine dovessi chiedere in treore trenta, perché il mio primo obiettivoe di correre con piacere.” Non facciamocommenti e per chiudere gli chiedia-mo cosa vuole dire ai lettori:“Suggerisco a tutti di correre perché cor-rere è vita.” Uno slogan che speriamomolti seguiranno.

Lino Perini

SPAZIO DISPONIBILE347 8379992

SPAZIO DISPONIBILE347 8379992

SPAZIO DISPONIBILE347 8379992

SPAZIO DISPONIBILE347 8379992

Mattia Cenedese, Giulia Marchiori, Silvia Mao e Carlo Munerin

Page 5: Mira Spoer e Cultura n.0 - gennaio 2011

MMiirraa SSppoorrtt •• 55

SPAZIO DISPONIBILE347 8379992

SPAZIO DISPONIBILE347 8379992

erato selezionie messi in listae toposti al giu-d è il figlio di unc ballerina cheg o gigolò, degli

un Cavaliered iornalisti… dic ando? E no!T Nessuna satirap l quale stiamop ell’undicesima

( primo realitys i che possono

uando andò ino one grande fra-t che grazie allac ervizio di digi-t asi ora (speria-m questo gruppoa otte. I e undici annio orta di esperi-m neranno dieci

ragazzi, rappresentanti dei tratti del giovane italianomedio, chiusi in una casa e spiati da spesse volteimpietose telecamere? Come reagiranno al successouna volta usciti? Che ne sarà di loro subito dopo? È stato presentato come uno specchio dell’Italia dioggi, oggi questa caratteristica si è completamentepersa ed è diventato soltanto uno show. Il cast, inquesto senso, non ha fatto eccezione e la cosa mag-giormente preoccupante è che esasperando i caratte-ri da immettere nella casa l’età media del pubblicopiù fedele si è progressivamente abbassata. Sono iragazzini, quelli della generazione multimediale perintenderci, i maggiori indicatori del consumomedio. Capaci di navigare in Internet prima di sape-re scrivere in Italiano, assorbono tutto e rappresen-tano il campione più semplice da reperire dallegrandi aziende per tastare prodotti e linguaggi.Notatelo: non sono più gli adulti a correggere ilmodo di scrivere, piuttosto che di pensare, dei gio-vanissimi; oggi sono i genitori ad imitare il linguag-gio, i codici, i motivi di interesse e i consumi deipropri figli. Non c’è che dire: per alcuni aspetti que-sta contaminazione rappresenta un progresso per laspecie, in altri casi un vero e proprio regresso che

poi compromette quello che pensiamo, quello cheguardiamo, quello che mangiamo. Spettacolarizzare, banalizzare e semplificare i con-cetti, i fatti, i personaggi del nostro tempo.Diventeremo tutti più grassi perché è più facile,banale e divertente mangiare i cibi dei fastfood;diventeremo tutti più uguali perché è più rassicu-rante comprare i vestiti che comprano tutti; diven-teremo tutti più soli perché è più semplice, banale edivertente stare chiusi in casa e comunicare attra-verso i social network; diventeremo tutti più rim-bambiti perché è meglio tifare – nello sport, nellapolitica, nella letteratura, nella vita – piuttosto cheosservare, analizzare ed apprezzare. Diventeremotutti più cinici perché se in un paesino del Sudmuore una ragazzina ci incolliamo al televisore chetrasmette in diretta questo dramma e, nel profondo,invidiamo chi abita nei paraggi e può prodursi in untour di quei luoghi: può entrare nella tivù. Neppure il mitico Andy Warhol - quando sostenevache ciascuno avesse bisogno, almeno una volta nellavita, del proprio quarto d’ora di celebrità – potevaimmaginare che saremmo arrivati a tanto.

no: Moreno Pavanriporta al passato nella dirigenza del

G an che dopo cinque stagioni ritornaa avan e Vianello sono legati gli annid aratterizzato il calcio Gambarare.D ria per conquistare la promozionep nfale del salto in Seconda, quellas enuta con spirito di sacrificio e dia gente accompagnatore ma ancheu ’union fra squadra e società. Serio,d utti e generoso con tutti. Avevac are che aveva coinvolto unp ta di tifo al femminilec fidanzate dei giocato-r espira più.T van cosa lo ha spintoa he sono sempre statov discreto ma semprea ero e sono amico di

Simone Vianello e quando il Presidente Savino Scantamburlo mi ha chiesto di rien-trare non ho saputo dire di no.” Come vede un dirigente esperto l’attuale situa-zione? “Bisogna dire che la squadra era stata costruita per la Terza categoria conqualche piccola speranza di ripescaggio, chiaro che aveva bisogno di essere ritoccata

e con gli ultimi arrivi è sicuramente più competitiva. Tuttavia ho notato che igiocatori non stanno seguendo le indicazioni del tecnico. C’è poca collabora-zione fra di loro; i giocatori devono capire che devono parlare di meno e lot-tare di più. Simone Vianello è un tecnico preparato che dà mille indicazionima se i giocatori non lo seguono poi finisce che i risultati non vengono.” E’un’analisi cruda ma che viene dal cuore. “Lo dico perché, io comel’allenatore, sono molto appassionato e non riesco ad accettare che le cosevadano così.”Ma ci si può salvare direttamente? “La speranza c’è anche per-ché quando siamo arrivati, io e Simone, l’abbiamo promesso al presidente e ci

crediamo ancora. Per riuscirci serve che tutti, società, tecnico e giocatori,si lavori uniti e con la voglia di dare sempre il massimo, sono certo checosì si possa arrivare alla salvezza, anche perchè finché la matema-tica ci dà speranze dobbiamo lottare e dare tutto. La nostra è unasquadra di bravi ragazzi e magari a volte bisognerebbe essere unpo’ più ‘cattivi’ sportivamente parlando perché per vincere la sfidasalvezza bisogna davvero dare anche quello che si pensa di nonpossedere.”E se lo dice chi ne ha viste tante, come dargli torto.

C

MIRA. In festa il Karate Club BorbiagoASD che lo scorso week-end ha vistoimpegnati a Follonica quattro ragazzi allefinali nazionali junores, risultato ottenutigrazie ai brillanti successi ottenuti ai cam-pionati regionali. Si trattava di due cadet-te: Giulia Marchiori di 17 anni e SilviaMao, di Carlo Munerin e Mattia Cenedesedi 18 anni. Marchiori e Cenedese avevanorappresentato il Veneto l’anno scorso aicampionati nazionali di Colleferro, nelLazio e per Mattia Cenedese si tratta diuna conferma della sua attuale stagioneche lo vedeva reduce da ben quattro vitto-rie consecutive. Mentre Giulia Marchiori nel 2009 avevaconquistato l’argento ai nazionali. E’ unagrande gioia per la società di Borbiago,presieduta dal maestro federale PaoloMunerin.

Nato nel 1985, il Karate Club Borbiagodal 2000 ha cominciato a crescere conl’arrivo del maestro Munerin che dopoaver iniziato con 4 bambini e 6 adulti, oraconto su 80 iscritti ed un settore di circa50 ragazzini dai 5 ai 12 anni. “E’un’attività sportiva che coniuga comporta-menti di agilità, mobilità con il controllodel corpo e dei movimenti. - ci diceMunerin - E’ uno sport molto completo epiacevole grazie anche alla specialitàSound Karate che prevede l’associazionedel movimento alla musica, generalmentequella più in voga, specialità ci ha vistoconquistare il bronzo ai campionati nazio-nali giovanili 2006/2007 a Macerata.” Peri ragazzi miresi anche la recente trasfertaagli Open di Croazia dove hanno incanta-to il pubblico locale.

Lino Perini

Ragazzi Miresi ai Nazionali di FollonicaU

SPAZIO DISPONIBILE347 8379992

SPAZIO DISPONIBILE347 8379992

SPAZIO DISPONIBILE347 8379992

SPAZIO DISPONIBILE347 8379992

i, Silvia Mao e Carlo Munerin

Page 6: Mira Spoer e Cultura n.0 - gennaio 2011

66 •• MMiirraa SSppoorrtt

SPAZIO DISPONIBILE347 8379992

SPAZIO DISPONIBILE347 8379992

SPAZIO DISPONIBILE347 8379992

SPAZIO DISPONIBILE347 8379992

SPAZIO DISPONIBILE347 8379992

S

(da pagina uno) Nella stagione 1983/84 l’inizio è piutto-sto stentato, ma alla diciassettesima giornata, con la vit-toria sull’Ospitaletto, comincia una serie di partite utiliconsecutive (16) e la squadra si salva con due giornate dianticipo, totalizzando 31 punti. Nel quarto campionatoconsecutivo in C2, nono stante un buon inizio, il Mira,sempre sotto la guida di D’Alessi, conduce un girone diritorno disastroso, causa soprattutto una lunga serie diinfortuni, giunge all’ultimo posto e retrocede in interre-gionale. Nel 1985/86 subisce la seconda retrocessioneconsecutiva, con la squadra che scende in promozionetotalizzando solo 24 punti, dopo un avvio lusinghiero.Allenatore è Roberto Bottaro, proveniente dal Monselice.Alla seconda stagione in Promozione, sotto la guida diGiorgio belligrandi, la squadra vince il campionato e risa-le in serie D. E’ un Mira bello e spettacolare… un ‘MiraoMeravigliao’ che poteva contare su giocatori del calibro diRomio, Marinaz, Bettini, Seno, Gallina, Busetto e tantialtri. A metà anni novanta, però, con l’abbandono diBepi Lissandrin la società chiese di autoretrocedersi inPromozione. Dopo un paio di stagioni dignitose con

Dino Geminian e Giorgio Chioatto, assieme alPresidente Danilo Andriolo, a tenere le fila di una situa-zione che stava oramai deteriorandosi, la squadra infilòuna lunga e tribolata agonia sino alla Seconda categoriaed alla scomparsa dell’ultima estate. Molto amareggiatoGiorgio Chioatto, lui che ha vissuto gli anni più impor-tanti della sua professione a Mira. “Dopo l’esperienza diFiesso avevo smesso ma due anni fa fui nuovamente coinvol-to nel calcio Mira e l’anno scorso avevamo fatto anche bene.Avevamo raggiunto i play-off, superato il Noale che era for-tissimo e con il Marcon abbiamo giocato una gran gara malo zero a zero finale ha permesso a loro di salire di categoria.Poi quest’estate il presidente è sparito e da un quasi certoripescaggio in Prima categoria si è passati alla scomparsa delcalcio Mira.”Ora si spera che tutte le forze politiche, economiche,sociali e sportivi trovino la forza di coalizzarsi e di ridarelustro, dignità espressione al calcio mirese. E’ incredibilecome una città di quarantamila abitanti sia senza squadradi calcio, un’eresia in una società a ragione definita ‘cal-ciofila’, come quella italiana. Lino Perini

NASCITA, MORTE E… RESURREZIONE?

(l.p.) Dopo tredici gare giocate il cam-pionato di Seconda categoria proponecinque formazioni che si contendonola promozione diretta e fra queste visarà probabilmente la vincitrice delcampionato mentre le altre formazio-ni lotteranno per accedere ai play-off.Maerne e Real Campalto con 28punti hanno quattro lunghezze divantaggio su Oriago e Lido di Veneziache, però devono recuperare una gara,guarda caso entrambe contro il RivaMalcontenta, mentre al quinto postoè salita prepotentemente la formazio-ne del Burano a quota 23 punti e chenel recupero è andata a vincere aCampalto contro l’ex capolista solita-ria. Ai vertici della graduatoria nonvanno trascurate le possibilità anchedi Sant’Elena, Campocroce,BallòScaltenigo e della stessa Riva

Malcontenta che deve recuperare bentre gare e due sono scontri diretti,come detto, contro chi la precede.Almeno una o due delle inseguitricipotrebbe ancora sperare d’inserirsi neldiscorso play-off. Ottimo sinora ilcomportamento dell’Oriago che dasettimane si è insidiato a ridosso delleprime squadre e che ha le potenzialitàtecniche ed agonistiche di mantenersiin tale posizione e magari nel finale distagione proporre uno sprint vincente.Con l’arrivo di Massimo Gavagninl’undici di mister Garbujo ha acquisi-to sia esperienza che doti tecniche edappare sicuramente alla pari con tuttele altre contendenti alle prime piazze.In coda si fa difficile la situazione delGambarare di Simone Vianello.L’undici biancorosso ha conquistato lamiseria di 6 punti frutto di altrettanti

pareggi. Poco, molto poco, indubbia-mente per raggiungere la salvezzadiretta anche alla luce della sconfittainterna subita ad opera dell’Altino edal pareggio di Marghera contro ilCatene. Anzi, quest’ultima formazio-ne vincendo contro il Città di Spineaha scavalcato i ragazzi del presidenteScantamburlo che sono scivolati alpenultimo posto. Per prima cosa ibiancorossi dovranno puntare ad evi-tare l’ultimo posto che significherebberetrocessione diretta e poi tentare discalare più posizioni possibili. Lasquadra ha il peggiore attacco del giro-ne con appena 8 reti realizzate mal’arrivo di Berlendis, andato a segno inentrambe le ultime due gare giocate, edi Bollani fanno sperare in un miglio-ramento realizzativo.

UNO SGUARDO AL GIRONE N DI SECONDA CATEGORIA

TERZA CATEGORIA(l.p.) Due le formazioni miresi che disputano il campio-nato di Terza categoria, nel girone del veneziano.I biancoazzurri della Polisportiva Borbiago (in foto), dopoaver partecipato anche al campionato di Seconda catego-ria, stanno vivendo una stagione discreta e sono a ridossodella zona play-off. L’undici del presidente Renzo Martinconta su una rosa di giocatori esperti e motivati ed èancora viva la speranza di tornare in una categoria nellaquale la permanenza è stata troppo breve e sofferta. Ilsogno di Aureliano Bozzato ‘mitico’ segretario del sodali-zio e da tanti anni deus-ex machina del torneo giovanileriservato ai Pulcini che tanto successo ottiene nel mese digiugno, è quello di vedere un Borbiago giocare in

Seconda categoria e di farlo senza i patemi d’animo che,invece, ha caratterizzato le stagioni trascorse in categoria.Ma il fiore all’occhiello della società rimane il settore gio-vanile che conta su 140 ragazzi ed una scuola calcio chefa invidia anche a società più titolate della zona. Questoorganigramma societario e rosa della prima squadra fon-data nel 1983 con i colori sociali Bianco ed Azzurro.Presidente Renzo Martin, Vicepresidente RobertoVeggian, Allenatore Massimiliano Bonomo, SegretarioAureliano Bozzato, Direttore Sportivo AlessandroPastrello, Assistente Arbitrale Romeo Stocco,Massaggiatore Andrea Saccoman, Preparatore PortieriRenato Masato. Decisamente meno brillante il camminodel Marchi Marano, formazione che è fra le più antiche

del panorama calcistico veneziano essen-do sorta nel 1929. I neroverdi di Maranohanno conosciuto anche i fasti dellaPrima categoria negli anni novanta, poi lafusione con il Mira ha sancito il declinocalcistico maranese che è ripartito fatico-samente in Terza categoria. Nonostante igoal di bomber Andrea Molin, quest’an-no la classifica risulta sorridere poco aineroverdi che attualmente navigano nellezona basse della graduatoria.

Page 7: Mira Spoer e Cultura n.0 - gennaio 2011

MMiirraa SSppoorrtt •• 77

SPAZIO DISPONIBILE347 8379992

SPAZIO DISPONIBILE347 8379992

ATLETICA: FABE’ DIAALLENERA’ A MIRA

MIRA. L’AtleticaRiviera del Brentada qualche giornosi avvale di unac a m p i o n e s s ain te rnaz iona l enelle vesti di alle-natrice. Si trattadi Amy Fabè Dia(in foto), la tren-tatreenne franceseche dallo scorsoanno ha ottenutola nazionalità ita-

liana per aver sposato il mezzofondista AndreaLongo al quale ha anche regalato un bimbo.Quattro volte campionessa francese indoor ed unaanche all’aperto nei duecento metri, Fabè Dia faràparte della squadra allestita dal presidentedell’Atletica Riviera del Brenta Michele Stellon eche prevede per Mira la responsabilità tecnica diGiuseppe Orofino ed accanto a lui, oltre a FabèDia, anche Raffaele Sartorato. A Dolo, invece, lostaff tecnico è composto da Stefano Borgo,Giuseppe Gastaldi, Ivone Giantin ed AlessandroMazzanti mentre a Borbiago opera LivioBelmonte. Soddisfatto di questa struttura Stellon:“Stiamo crescendo moltissimo e puntiamo a continuiinterscambi fra i tecnici di Dolo e Mira.” MicheleStellon è stato un buon mezzofondista della Coindi Mestre e durante la sua attività ha anche sfidatoAndrea Longo: “Fu la mia ultima gara e... vinsi mapoi col tempo Andrea Longo si è tolto ben altre sod-disfazioni. Comunque mi fa molto piacere che FabèDia lavori con noi perchè porta professionalità edesperienza ed aiuterà moltissimo i nostri ragazzi acrescere” Lino Perini

Atletica Riviera delBrenta: aria di novità

“Un passaggio epocale” con que-ste parole il Presidente MicheleStellon (in foto) sancisce la nasci-ta a tutti gli effetti dell’AtleticaRiviera del Brenta. Nata dallafusione tra Libertas Mira eLibertas Dolo, l’Atletica Rivieradel Brenta aveva operato nelcampo dell’atletica mantenendoin piedi i direttivi delle rispettivesocietà, con conseguenti proble-matiche sia di tipo fiscale che ditipo organizzativo.L’introduzione di nuove normati-

ve fiscali ha indotto la società a dare un’accelerazione a quelloche era un passaggio obbligato, ossia procedere allo scioglimen-to delle due società satellite e operare con un’unica strutturaorganizzativa. Dal punto di vista pratico non cambierà assolu-tamente niente, si ridurranno dei costi, visto che ogni societàsatellite aveva i propri conti bancari, e si eviteranno lungagginiin termini di convocazione delle assemblee. Questa è stata unadelle novità illustrate agli associati, durante la cena annualetenutasi sabato 19 novembre a Tombelle di Vigonovo presso ilcentro Emmaus. Rimanendo sempre nell’ambito delle novità,sono stati presentati i tre nuovi sponsor che andranno a farcompagnia a quelli già presenti nelle divise, che sono:Bergamaschi Antincendi, la Edilmaso e la Verniciatura Ruaro.Anche l’AIDO di Mira, già sponsor della società, mette la pro-pria firma sulle divise. Ma in questa serata di festa, non si è par-lato solo di nuovo assetto societario e di nuovi sponsor;un’ampia parentesi è stata dedicata alla premiazione degli atletidel settore Giovanile e Master, che nella stagione 2010 hannoraggiunto risultati di rilievo. Il tutto sotto l’occhio vigile di unamadrina d’eccezione: Giovanna Volpato. In questo clima gioio-so, la serata si è poi conclusa con un brindisi collettivo, nellasperanza che sia di buon auspicio per un 2011 ricco di successi,ovviamente targati Atletica Riviera del Brenta. Luca Gasparato

SPAZIO DISPONIBILE347 8379992

SPAZIO DISPONIBILE347 8379992

SPAZIO DISPONIBILE347 8379992

SPAZIO DISPONIBILE347 8379992

UNA NUOVA PROPOSTA EDITORIALE(da pagina uno) a remi, lungo il Brenta, con i parte-cipanti vestiti con abiti tipici veneziani. Nel mese didicembre si tengono nelle chiese del Comune di Mirai tradizionali concerti corali natalizi della rassegnaannuale “Venite Adoremus” organizzata dall’associa-zione “Amici della Musica della Riviera del Brenta”.Mira, perciò, non è solo la città della Mira Lanza chel’ha fatta conoscere in tutta Italia anche se ora la dittagenovese ha ceduto i diritti alla Reckitt Benckiser.Mira è anche città di sport, la sua squadra di calcioche purtroppo ora è scomparsa, ha militato a lungonel calcio professionistico. Il primo giugno 1989 ladodicesima tappa del Giro d’Italia 1989 si è conclusaa Mira con la vittoria di Mario Cipollini (sua primavittoria al Giro d’Italia). Importante per lo sportmirese è stata la vittoria di quattro scudetti nel rugbyXV femminile da parte del Riviera Rugby nel 2004,2005, 2007 e 2010. La squadra maschile è il RugbyRiviera 2005 e milita in serie A2.Mira è stata inoltre protagonista nell’AtleticaLeggera, con gli ottimi risultati ottenuti in campoEuropeo e mondiale dalle atlete Giovanna Volpato eManuela Levorato che ha iniziato ad allenarsi nellapista del Valmarana. Altre discipline stanno salendoagli onori della cronaca, la Canoa prima di tutte,sono tutte meritevoli di menzione e di giusta atten-zione, quell’interesse che spesso altre pubblicazioninon possono offrire e che ora con questo periodicocercheremo di valorizzare e di partecipare a tutti.

Lino Perini

CALCIO ORIAGO

L’ORIAGO VOLAAL SECONDO POSTOORIAGO. (l.p.) Dopo un avvio stentato, con tre sconfitte nelleprime quattro giornate, il calcio Oriago, con ben sette vitto-rie, di cui sei consecutive, nelle successive otto giornate èriuscito a salire sino al secondo posto della classifica del giro-ne N di seconda categoria, posizione che ha conservato a fineanno solare 2010 anche se, deve ancora recuperare la gara rin-viata due volte con il Riva Malcontenta. Grande merito vaascritto all’ottimo lavoro dell’allenatore Garbujo che ha tro-vato il giusto equilibrio del complesso grazie anche alle retiBortolini, a lungo capocannoniere del girone. Mentre i rin-forzi di dicembre, fra i quali spicca quello di MassimoGavagnin, hanno dato ulteriore qualità alla rosa.Particolarmente soddisfatto il presidente FerdinandoSpolaore che, dopo aver svolto per dodici anni compiti didirigente accompagnatore e di consigliere, ha assuntol’incarico a campionato in corso al posto di Marco Spinellocon risultati decisamente positivi. I successi testimonianoanche il buon lavoro di Luca Bellini, direttore tecnico eresponsabile del settore giovanile, e del direttore sportivoFranco Longo. In evidenza anche il settore giovanile, affilia-to al Calcio Padova, composto da due formazioni di allievi,una di giovanissimi, due di esordienti, due di pulcini e dueprimi calci. Con la scomparsa del calcio Mira, l’Oriago stasempre più diventando la prima squadra del comune brenta-no. Ed ad Oriago, frazione mirese che conta circa 14.000 abi-tanti, cresce l’interesse per i biancocelesti che potrebberoriportare in alto il calcio cittadino.

Page 8: Mira Spoer e Cultura n.0 - gennaio 2011

Si è chiuso il girone d’andata con lasfida interna contro il Banco FarneseLyons Piacenza. Il XV allenato daMarzio Innocenti ha sinora conqui-stato 19 punti in 8 gare giocate, unbilancio positivo sia considerati iprogrammi stagionali che le perples-sità emerse in estate quando si è

temuto persino che la società mirese riuscisse ad iscriver-si al campionato. Nel bilancio stagione, inoltre, bisognaevidenziare che vi sono anche due gare da recuperare,quelle contro Milano ed Asti, due formazioni non irresi-stibili e, quindi alla portata della formazione biancover-de. Questa prima fase della stagione, perciò, se non altroha fugato ogni dubbio sulle reali potenzialità del com-plesso che poteva sembrare di livello qualitativo noneccelso e che, invece, ha smentito gli scettici gara dopo

gara. In attesa dei due recuperi che si giocheranno in feb-braio, il match contro il Piacenza sarà un test probanteper verificare la crescita della squadra mirese, non foss’al-tro per il valore degli emiliani che occupano il terzo sca-lino della graduatoria ad un solo punto da Modena chefa da damigella d’onore a Reggio Emilia che comandauna graduatoria tutta emiliana con sette lunghezze divantaggio sul Banco Farnese e può anche vantare unagara da recuperare. Ma la squadra mirese non parte bat-tuta come il tecnico Marzio Innocenti ha dichiarato adun giornale locale: «In casa cercheremo di confermarciavversario temibile per chiunque, sono fiducioso perchè rara-mente questo Riviera mi ha deluso. Pur avendo dei limitiinfatti questa è una squadra fatta di giocatori che si impe-gnano costantemente e proprio grazie a questo abbiamo cen-trato fino a qui ottimi risultati, vogliamo dunque prosegui-re su questa strada anche nel nuovo anno».

Stampa GRAFICHE 2 ESSE snc - 041 410431Chiuso in redazione mercoledì 22 dicembre 2010

88 •• MMiirraa SSppoorrtt

ANNO 1 - n. 0 GENNAIO 2011Editore STEFANO TROVÒ Direttore responsabile LINO PERINI

Per la pubblicità su questo periodico 347 8379992

Periodico del Club Biancogranata Ass. Culturale Senza Scopo di Lucrovia A. Manzoni, 18 - Dolo (Ve) Tel. 041412598

SPAZIO DISPONIBILE347 8379992

SPAZIO DISPONIBILE347 8379992

SPAZIO DISPONIBILE347 8379992

SPAZIO DISPONIBILE347 8379992

Entro piano e possibilmente dallaporta principale. E’ una cesta natalizia,pesa e non vorrei si rovesciasse, dico amia moglie. Sarà piena di cose da man-giare, già mi leccavo i baffi, di solitodentro c’è di tutto ma non se ne intra-vedeva il contenuto. E’ il giorno diNatale… apriamola; all’interno altripacchi di vario colore. Contenuto asorpresa penso fra me e me ma appenasento con la mano capisco subito chec’è qualcosa di speciale in quei pacchi:è una cesta enorme piena di libri, unbellissimo regalo di mio fratello. I tito-li sono vari : “Il grande libro dellosport”, “Da Kinshasa a Las Vegas viaWimbledon” di Rino Tommasi,“Contare i passi” di Carla de Bernardi,un libro che ha già avuto tre edizioni indue mesi, “Ritratto di gruppo conassenza” 6000 copie vendute in Italia di Luis Sepulveda,“Marilyn” di Alfonso Signorini, “La solitudine dei nume-ri primi” di Paolo Giordano, “Io confesso” di JohnGrishan, “Si, Si New York” di Lisa Festa.All’inizio sono attratto dal libro di Rino Tommasi ancheperché il pugilato e il tennis sono tra gli sport che prefe-risco in assoluto ma la mia attenzione cade subito sull’ul-timo libro citato. Una faccia simpatica e carina salta fuoridalla copertina con una medaglia in mano e lei è LisaTrevisan chiamata da tutti Lisa Festa per il suo caratteresolare. Leggo velocemente alcuni passi, è nata aCastelfranco Veneto nel 1982, si è diplomata pressol’Istituto Turistico Alberghiero e ha lavorato come hostess

e fotomodella ed iscritta alla facoltà dilingue e letteratura d’America. Nel2003 viene colpita da un grave ictuscerebrale che l’ha ridotta in coma,stato in cui è rimasta per oltre unmese. In seguito poi a una grave afasiae a una severa emiplegia è stata costret-ta su una sedia a rotella per sei mesi eha perso la conoscenza delle linguestraniere. Un lungo e paziente iterriabilitativo, che prosegue ancora oggi,le ha permesso di conseguire significa-tivi progressi. Decide di parteciparealla Maratona di New York. Cheragazza...! penso, riuscire a portare atermine questa prova in meno di ottoore con quelle, notevoli, difficoltà fisi-che; questa è tutta ENERGIA ECORAGGIO. Pensate che insegnamentoper tutti noi, non serve dire tanto,

basta solo citare un passo all’interno del suo libro: “Si, aforza di batter cinque arriviamo domani mattina, ma dalcontatto con le mani della gente arriva anche la loro ener-gia. La sento che dalla loro mano attraversa la mia, risalelungo il braccio e pervade per tutto il corpo. Mi sembraquasi che riesca a dare vita al mio braccio destro, addor-mentato ormai da tempo, ma di certo arriva alle mie gambeche continuano a muoversi con determinazione una davan-ti all’altra...”Lisa ti vogliamo bene,ti abbracciamo con tutto il cuore eauguriamo a tutti un 2011 pieno di ENERGIA ECORAGGIO.

Luca Damin

Rugby Riviera

PUNTI PESANTI IN PALIO NELLA PRIMA DEL NUOVO ANNO

SSiamo giunti alla fine di queste otto pagine densedi informazione e passione: sono certo che la lettu-ra di questo numero zero di MIRA SPORT E CULTURA viavrà incuriosito e, lo spero, interessato. Questo è ilgiornale che noi dell’ASSOCIAZIONE CULTURALE CLUBBIANCOGRANATA intendiamo proporre nel mirese perdare voce a tutti gli avvenimenti sportivi e culturalidel territorio. Sulla scorta dell’esperienza maturatain 35 anni di attività editoriale conosciamo qualisiano le difficoltà che un giornale come questodovrà affrontare per poter essere un punto di aggre-gazione ma grazie all’interessamento delleAssociazioni Sportive e Culturali del territorio sap-piamo di essere ben supportati. MIRA SPORT ECULTURA potrà parlare di tutti voi solo se sostenuto

anche economicamente da imprenditori che ne sap-piano cogliere le enormi potenzialità. Ci rivolgiamo,perciò, ai possibili sostenitori ponendo l’accento sulfatto che il periodico avrà diffusione costante in tuttoil territorio mirese con frequenza mensile con unatiratura minima di 5000 copie. Tutto questo si tra-durrà in un veicolo pubblicitario unico e costante,sicuramente preferibile ad altre formule legate alsingolo avvenimento od al periodo. Per sostenere ilgiornale basterà contattarci direttamente al numero3478379992 o tramite la mail [email protected] certi che MIRA SPORT E CULTURA vi avrà interes-sato e fatto scoprire come un’informazione localepuntuale ed autorevole sia possibile. Vi ringraziamoper la cortese attenzione. Stefano Trovò

Responsabile Editoriale

PARTI COL PIEDE GIUSTO

ENERGIA E CORAGGIO