Mio padre in pericolo

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- 1 - MIO PADRE IN PERICOLO Quelle sul lavoro sono tutte morti strane, che lasciano in bocca un gusto ancora più amaro, perché sono morti senza un perché e, forse, riguardano anche un po’ il destino e, quando le cose vanno storte, difficilmente si possono evitare. Ne parlo con una strana emozione perché mio padre lavora ogni giorno in un cantiere e, in ogni istante, è in pericolo più di quanto io voglia ammettere con me stesso. A dicembre scorso, ad esempio, ha rischiato di perdere una mano, ma per fortuna ha riportato solo una frattura e ora, grazie ad un intervento chirurgico, l’emergenza è rientrata e, seppur lentamente, sta riacquistando la piena funzionalità. Mio padre stava lavorando normalmente come ogni giorno: gli incidenti sul lavoro hanno questo di sconvolgente: accadono proprio mentre stai facendo cose normali, che ormai hai imparato a fare anche ad occhi chiusi. Dicevo, tutto si stava svolgendo come al solito, quando, a un certo punto, un blocco di cemento tenuto da funi si è staccato per la rottura delle stesse che non sono state più in grado di reggerlo. In verità, mio padre ha rischiato di rimanere schiacciato sotto quel blocco con tutto il corpo, ma, per fortuna, con un veloce movimento dovuto alla sua agilità è riuscito a spostarsi. Questa storia mi è stata raccontata personalmente da lui,e sicuramente l’avrà vissuta in maniera differente dal racconto. Non riesco a immaginare cosa deve aver provato. Forse ha pensato a me in quell’istante. Forse è emerso l’istinto animale di conservazione che è in ognuno di noi. Forse non ha pensato a nulla. Fatto sta che lui c’è e io non sono orfano, anche se, adesso, sono diventato più sensibile al tema della sicurezza sul lavoro. La sicurezza è importantissima nel mondo del lavoro, ma è solo l’inizio per prevenire incidenti o morti, perchè può bastare una minima disattenzione per far accadere qualcosa di grave.

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MIO PADRE IN PERICOLO

Quelle sul lavoro sono tutte morti strane, che lasciano in bocca un gusto ancora più amaro, perché

sono morti senza un perché e, forse, riguardano anche un po’ il destino e, quando le cose vanno

storte, difficilmente si possono evitare.

Ne parlo con una strana emozione perché mio padre lavora ogni giorno in un cantiere e, in ogni

istante, è in pericolo più di quanto io voglia ammettere con me stesso.

A dicembre scorso, ad esempio, ha rischiato di perdere una mano, ma per fortuna ha riportato solo

una frattura e ora, grazie ad un intervento chirurgico, l’emergenza è rientrata e, seppur lentamente,

sta riacquistando la piena funzionalità.

Mio padre stava lavorando normalmente come ogni giorno: gli incidenti sul lavoro hanno questo di

sconvolgente: accadono proprio mentre stai facendo cose normali, che ormai hai imparato a fare

anche ad occhi chiusi. Dicevo, tutto si stava svolgendo come al solito, quando, a un certo punto, un

blocco di cemento tenuto da funi si è staccato per la rottura delle stesse che non sono state più in

grado di reggerlo. In verità, mio padre ha rischiato di rimanere schiacciato sotto quel blocco con

tutto il corpo, ma, per fortuna, con un veloce movimento dovuto alla sua agilità è riuscito a

spostarsi.

Questa storia mi è stata raccontata personalmente da lui,e sicuramente l’avrà vissuta in maniera

differente dal racconto. Non riesco a immaginare cosa deve aver provato. Forse ha pensato a me in

quell’istante. Forse è emerso l’istinto animale di conservazione che è in ognuno di noi. Forse non ha

pensato a nulla. Fatto sta che lui c’è e io non sono orfano, anche se, adesso, sono diventato più

sensibile al tema della sicurezza sul lavoro. La sicurezza è importantissima nel mondo del lavoro,

ma è solo l’inizio per prevenire incidenti o morti, perchè può bastare una minima disattenzione per

far accadere qualcosa di grave.