MINO SpA prospettive di business - AutodeskPasotto, “nel campo siderurgico si tratta della scelta...

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Autodesk customer success story MINO SpA NOME AZIENDA MINO SpA SEDE Castel Maggiore (BO), Italia SOFTWARE Autodesk ® Inventor ® Modelli digitali per nuove prospettive di business Innovazione, competenza, Made in Italy e soluzioni Autodesk: ecco come Mino affronta e vince le sfide del mercato internazionale Immagine gentilemente concessa da MINO SpA La società Il Gruppo Mino è una delle più importanti realtà internazionali nella progettazione e la produzione di impianti siderurgici di laminazione per materiali ferrosi e non ferrosi, come alluminio, rame, ottone e leghe particolari, e altre macchine nell’ambito della siderurgia pesante. È composto da una società con sede ad Alessandria attiva nella progettazione meccanica, fluidica ed elettrica e comprendente un’officina per il pre-montaggio delle macchine, fase che consente di garantire ai clienti prodotti con componenti già cablate, preparate e controllate prima della fornitura. Si tratta di una realtà in cui operano 120 persone, di cui 30 in forza all’ufficio tecnico che costituisce la mente del gruppo. Mino S.p.a. comprende anche EDM, una società con sede a Vicenza focalizzata sulle componenti elettriche in cui viene sviluppata la parte di software per i controlli PLC, la gestione applicativa, la costruzione quadri elettrici e il cablaggio delle macchine prodotte dal Gruppo. A queste si è aggiunta TDH, una terza società inglese impegnata nello sviluppo di software per la gestione di alcune parti degli impianti. Chiudono il quadro una filiale cinese che, oltre ad essere il punto di riferimento del gruppo per il mercato orientale, si occupa di controllo degli acquisti e di supervisione sui fornitori locali, e Technoplan, l’ultimo acquisto, una società italiana di progettazione e ingegneria. Risulta evidente, a valle di questa continua espansione, l’attuale dimensionamento di Mino, che da realtà locale si è espansa fino a gruppo internazionale in grado di competere con le grandi aziende del settore. Mino negli ultimi due anni ha infatti raggiunto una posizione di vetta, grazie alla sempre maggior presenza con impianti di grandi dimensioni a fianco di multinazionali, veri e propri colossi del settore di riferimento. Non a caso l’80% del fatturato di Mino deriva da commesse portate a termine in tutto il mondo, in particolare in Bulgaria, Turchia, Cina, Libia. Mino si occupa anche del controllo qualità su tutta la costruzione esterna di parti già semilavorate prima della finalizzazione in officina. Mino è certificata TÜV, il che concerne il rispetto di una procedura dall’acquisizione dell’ordine fino alla spedizione, con tutti gli step intermedi di controllo, di progettazione, di collaudo e di tutto quanto necessario per la qualità del prodotto finale. La sfida Tra gli elementi che hanno consentito la crescita del Gruppo Mino rientra il forte orientamento all’innovazione applicata ai processi produttivi che da sempre caratterizza i vertici dell’azienda. Su questi presupposti, il corso naturale della ricerca delle soluzioni ha seguito la strada dell’informatizzazione a ogni livello, dalla progettazione fino alla commercializzazione stessa dei prodotti realizzati. Solo una piattaforma di Abbiamo migliorato significativamente la qualità generale della nostra azienda, che oggi è leader a livello europeo, nonostante si tratti di una realtà aziendale molto più piccola rispetto ai suoi competitor. —Marco Pasotto Design Manager di MINO

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Autodesk customer success story MINO SpA

NOME AZIENDA

MINO SpA

SEDE

Castel Maggiore (BO), Italia

SOFTWARE

Autodesk® Inventor®

Modelli digitali per nuoveprospettive di businessInnovazione, competenza, Made in Italy e soluzioni Autodesk: ecco come Mino affronta e vince le sfide del mercato internazionale

Immagine gentilemente concessa da MINO SpA

La societàIl Gruppo Mino è una delle più importanti realtà internazionali nella progettazione e la produzione di impianti siderurgici di laminazione per materiali ferrosi e non ferrosi, come alluminio, rame, ottone e leghe particolari, e altre macchine nell’ambito della siderurgia pesante. È composto da una società con sede ad Alessandria attiva nella progettazione meccanica, fluidica ed elettrica e comprendente un’officina per il pre-montaggio delle macchine, fase che consente di garantire ai clienti prodotti con componenti già cablate, preparate e controllate prima della fornitura. Si tratta di una realtà in cui operano 120 persone, di cui 30 in forza all’ufficio tecnico che costituisce la mente del gruppo. Mino S.p.a. comprende anche EDM, una società con sede a Vicenza focalizzata sulle componenti elettriche in cui viene sviluppata la parte di software per i controlli PLC, la gestione applicativa, la costruzione quadri elettrici e il cablaggio delle macchine prodotte dal Gruppo. A queste si è aggiunta TDH, una terza società inglese impegnata nello sviluppo di software per la gestione di alcune parti degli impianti. Chiudono il quadro una filiale cinese che, oltre ad essere il punto di riferimento del gruppo per il mercato orientale, si occupa di controllo degli acquisti e di supervisione sui fornitori locali, e Technoplan, l’ultimo acquisto, una società italiana di progettazione e ingegneria.

Risulta evidente, a valle di questa continua espansione, l’attuale dimensionamento di Mino, che da realtà locale si è espansa fino a gruppo internazionale in grado di competere con le grandi aziende del settore. Mino negli ultimi due anni ha infatti raggiunto una posizione di vetta, grazie alla sempre maggior presenza con impianti di grandi dimensioni a fianco di multinazionali, veri e propri colossi del settore di riferimento. Non a caso l’80% del fatturato di Mino deriva da commesse portate a termine in tutto il mondo, in particolare in Bulgaria, Turchia, Cina, Libia. Mino si occupa anche del controllo qualità su tutta la costruzione esterna di parti già semilavorate prima della finalizzazione in officina. Mino è certificata TÜV, il che concerne il rispetto di una procedura dall’acquisizione dell’ordine fino alla spedizione, con tutti gli step intermedi di controllo, di progettazione, di collaudo e di tutto quanto necessario per la qualità del prodotto finale.

La sfidaTra gli elementi che hanno consentito la crescita del Gruppo Mino rientra il forte orientamento all’innovazione applicata ai processi produttivi che da sempre caratterizza i vertici dell’azienda. Su questi presupposti, il corso naturale della ricerca delle soluzioni ha seguito la strada dell’informatizzazione a ogni livello, dalla progettazione fino alla commercializzazione stessa dei prodotti realizzati. Solo una piattaforma di

Abbiamo migliorato significativamente la qualità generale della nostra azienda, che oggi è leader a livello europeo, nonostante si tratti di una realtà aziendale molto più piccola rispetto ai suoi competitor.

—Marco Pasotto Design Manager di MINO

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Autodesk Inventor è la soluzione chiave per la prototipazione digitale in ambito manifatturiero.

progettazione tridimensionale avrebbe consentito la percezione reale delle macchine da costruire e la comprensione delle potenzialità, per fornire una visione complessiva dell’impianto anche in ottica della sua messa in sicurezza. “Soluzioni di questo tipo consentono di avere un’idea globale del dimensionamento di quello che il cliente ci ha commissionato”, afferma Marco Pasotto, Responsabile dell’Ufficio Tecnico del Gruppo Mino, “oltre a permetterci una valutazione del quadro degli interventi di manutenzione possibili”.

Simulare attraverso un prototipo virtuale la movimentazione dei macchinari avrebbe inoltre consentito a Mino di condividere con i clienti l’effetto delle combinazione di più funzionalità utili a svolgere determinate operazioni. “Nel nostro settore”, continua Pasotto, “poter visualizzare i dettagli degli impianti altrimenti nascosti consente una marcia in più per la presentazione dei progetti”. È facile, alla luce di queste necessità, identificare anche l’obiettivo di abbattere il margine di errore umano in fase di progettazione e di condivisione delle informazioni e ridurre le tempistiche per aumentare la produttività. Il passaggio dallo sviluppo 2D a quello 3D era l’unica strada percorribile. Integrare soluzioni Autodesk sul campo a partire dal loro utilizzo per alcune componenti meccaniche fino alla loro estensione a ogni livello avrebbe consentito a Mino l’acquisizione di un profilo internazionale per sfidare - e vincere - una concorrenza tutt’altro che remissiva.

La soluzioneAttraverso NKE, l’unico Autodesk Platinum Partner Italiano (Negroni Key Engineering – www.negroni.it/nke), il Gruppo Mino si è dotato di circa 50 licenze di Product e Factory Design Suite a seguito di una fase di analisi delle soluzioni in commercio. Durante la selezione, sono state effettuate demo di altri brand ma nulla ha convinto come Autodesk Inventor, il software ad alta innovazione pensato appositamente per lo sviluppo di prototipi digitali in CAD tridimensionale. La flessibilità e

le prestazioni di utilizzo, la compatibilità con gli applicativi di progettazione bidimensionale e, non ultimo, il vantaggioso rapporto qualità-prezzo hanno fatto la differenza. Come afferma Pasotto, “nel campo siderurgico si tratta della scelta migliore”. Dalla sua integrazione in Mino, l’ufficio tecnico ne sfrutta a fondo le funzionalità durante lo sviluppo dei progetti, comprese le parti di fondazione degli impianti. “Il programma è compatibile con altri applicativi che impieghiamo per la progettazione delle tubature di interconnessione, per la manualistica e per il CAM. Ma l’obiettivo è di passare a un pacchetto unico e integrare tutto in una piattaforma Autodesk”.

Un ruolo importante è svolto dal pacchetto FEM presente in Inventor, un applicativo dedicato al calcolo delle sollecitazioni e delle deformazioni dei componenti. Pasotto inoltre sottolinea l’importanza di aver elaborato un insieme di linee guide interne da utilizzare durante le operazioni di modellazione con Inventor, un vero e proprio manuale a uso dell’ufficio tecnico data la mole di progetti e l’enorme quantità di materiali ad essi collegati con l’obiettivo di ottimizzare le procedure e la produttività stessa, il tutto a beneficio del business. “Abbiamo migliorato significativamente la qualità generale della nostra azienda, questo ci ha permesso di raggiungere un livello di leadership a livello europeo, nonostante Mino abbia dimensioni meno ampie rispetto alle altre realtà mondiali del settore”.

I risultatiOggi Mino si presenta al mercato con una metodologia di progettazione completamente tridimensionale, grazie alla soluzioni Autodesk e alla competenza che Pasotto e i colleghi dell’ufficio tecnico hanno acquisito sul campo. L’integrazione di Inventor consente infatti di avere a disposizione un vero e proprio workplace a supporto di tutte le aree coinvolte nella produzione, in cui la condivisione dei dati e dei materiali di progettazione contribuisce alla creazione del prototipo digitale, utile a simulare gli impianti e le macchine in tutte le loro componenti e di volgere all’ottimizzazione del prodotto prima della costruzione del prototipo fisico. Con margini molto convenienti da un punto di vista del tempo e delle risorse ora risparmiate. “I tempi di montaggio, pre-assemblaggio e altre attività come l’integrazione dei tubi, che curiamo internamente, si sono ridotti del 30-40%”, conferma Pasotto. “Questo perché nella fase di pre-assemblaggio un conto è dare una visione in assonometria del loro posizionamento, un altro è poter fornire i particolari con una precisione di

lunghezza e di dettaglio molto più accurata. Senza contare che il lavoro in tridimensionale consente di vedere meglio le interferenze, la possibilità di accoppiamento di un pezzo con l’altro, tutte funzionalità che ora fanno parte integrante della nostra attività”.

Ma non è tutto. Grazie ad Autodesk Showcase, che fa parte della suite Product Design, i commerciali di Mino possono mostrare ai clienti suggestive presentazioni video e rendering 3D, utili soprattutto a supporto delle funzionalità e per fornire aggiornamenti sulle evoluzioni dei prototipi degli impianti commissionati. Mino è arrivata persino a poter connotare esteticamente le macchine prodotte grazie a Inventor, ponendo attenzione nello studio del design. “Non si tratta di un fattore secondario”, sottolinea Pasotto. “Poter strutturare anche le componenti esterne da un punto di vista estetico costituisce un valore aggiunto. Questo ci permette una marcia in più nella proposta degli impianti ai clienti all’estero, laddove il Made in Italy è considerato ancora un punto di forza”.

Pasotto anticipa anche il prossimo passo, ovvero l’acquisto di Autodesk Vault, il software pensato per la gestione dei dati che andrà a completare l’ambiente di lavoro e la piattaforma di progettazione a disposizione. Grazie a Vault, Mino potrà gestire il materiale che riguarda tutte le fasi dei progetti, dall’acquisizione alla spedizione, e che l’azienda vorrebbe condividere a livello di gruppo, grazie alla possibilità che Vault offre di lavorare in remoto. “Vault consentirà di riordinare materiale che i diversi settori aziendali come Ufficio Tecnico, Produzione e Qualità utilizzavano in archivi propri, con il rischio di duplicare il materiale e di non avere la stessa versione aggiornata del documento”. Con Vault tutti faranno riferimento a un unico archivio e questo aumenterà l’efficienza e diminuirà i rischi di errore. E se l’intento è sempre quello di velocizzare e di rispettare i tempi di progettazione e di produzione, il passaggio a Vault consentirà una tappa ulteriore di un processo di ottimizzazione iniziato con Inventor. In conclusione, Pasotto conferma il giudizio positivo su Autodesk e NKE come partner di riferimento. “L’apporto di NKE è stato vincente sia nella fase iniziale che nei momenti in cui è stato necessario risolvere problematiche a livello tecnico”.

Immagine gentilemente concessa da MINO SpA

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